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UMIMAGAZINEMAGAZINEMAGIC MAGAZINE UMI UNIVERSITA’ MAGICA INTERNAZIONALE “DAMASO FERNANDEZ”

copyright 2019

GIUGNO 2019 MIKE VINCENT

MU2 U M I M A G I C M A G A Z I N E M A G G I O 2 0 1 9

EDITORUniversità Magica Internazionale

DEPUTY EDITORGiuseppe De Vincenti

ART DIRECTORDamaso Fernandez

GRAFIC DIRECTORValeria Cambisi

ART EDITORGianluigi Sordellini

PICTURE EDITORLuca Sordellini

GENERAL MANAGERGianluigi Sordellini

GENERAL PRODUCTIONGruppo D’AMORE / Marsica EXPO

UMI

MAGIC

MAGAZINE

SALVE. SONO GIANLUIGI SORDELLINI, IDEATORE DI QUESTA RIVISTA ONLINE.

LA NOSTRA RIVISTA È LIBERA ED APERTA AD OGNI FORMA DI COLLABORAZIONE E COLLABORATORI IN GENERE, LONTANO DA CORRENTI POLITICO/MAGICHE E SOPRATTUTTO LIBERA NELLA SUA PIÙ TOTALE ESPRESSIONE.

COME DIREBBE UN AMICO: “UNA RIVISTA ARROGANTE”!

LA NOVITÀ PRINCIPALE È CHE NEL CONTENUTO CI SARÀ UNA MAGGIORE ATTENZIONE A QUANTO SUCCEDE NEL MONDO MAGICO SPAGNOLO, CHE COME TUTTI SANNO, È UNA CORRENTE CHE L’UMI UNIVERSITÀ MAGICA INTERNAZIONALE “DAMASO FERNANDEZ”, SEGUE DA DIVERSI ANNI.

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c o n t e n t s

04 CONGRESSO MAGICO CENTRO ITALIAL’intervista di Lorenzo Orlandi.

07 PALAZZO DUCALE DI TAGLIACOZZOL’intervista di Lorenzo Orlandi.

11 TEATRO TALIA DI TAGLIACOZZOL’intervista di Lorenzo Orlandi.

12 DISEAU TRIUMPHby GIANLUIGI SORDELLINI

20 AMBITIOUS CARDby JOHN MENDOZA

36 En el juego que yo haría a Arturo de Ascanio,

Dai Vernon y Fred Kapsby DAMASO FERNANDEZ

20 TEATRI & TEATRI

by PEPE ALMENDROS

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CONGRESSO MAGICO

2019CENTRO ITALIA

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STAFF OrganizzativoAppena rientrato da una riunione in quel di Tagliacozzo: ringrazio innanzitutto l’Assessore Chiara Nanni e la sua referente Cristina Pascucci per averci ricevuto anche di sabato pomeriggio, ma soprattutto per averci accordato fiducia per la seconda edizione del con-gresso Magico Centro Italia che come anticipato ma ora confermato si terrà a Tagliacozzo (AQ) dal 12 al 14 settembre.Detto questo, due specifiche tecniche utili per chi ci segue, ma soprattutto per evitare al-cuni episodi passati:1) La persona preposta dall'UMI Università Magica Internazionale alle relazioni con le auto-rità del posto, ossia, per contattare nei prossimi mesi gli organi competenti,del Comune di Tagliacozzo(AQ), ossia la persona che può farsi portavoce per l'UMI, a scanso di equivoci fu-turi sarà esclusivamente il socio Giuseppe Falanga e il sottoscritto in qualità di Presidente UMI e responsabile fiscalmente nei confronti delle Istituzioni, e NESSUN'ALTRO.2) Per quanto riguarda l'evento denominato Congresso Magico Centro Italia, è prodot-to dalla MARSICA EXPO del Gruppo D'AMORE di Francesco D'Amore in cooproduzione con l'UMI & Company, lo stesso gruppo è preposto all'Immagine e alla ricerca sponsor. NESSUN'ALTRO ripeto, avrà diritto a pubblicare qualche immagine del logo del congresso o eventuale volantino o altro se non AUTORIZZATO dallo stesso Francesco D'Amore, unico RESPONSABILE dell'immagine del CONGRESSO e della ricerca sponsor e NESSUN'ALTRO se non esplicitamente richiesto dallo stesso Francesco D'Amore.3) Tutti gli interessati possono da subito prenotare gli alberghi convenzionati direttamente sul sito del congresso che ripeto è www.congressomagicocentroitalia.it.

4) La regia totale dell'evento, ossia l'unico responsabile in todo per la regia del Gran Galà e quindi decisione della partecipazione artisti, dei concorsi etc etc, sarà Ivo Farinaccia e NESSUN'ALTRO sempre in comune e rispettosa decisione con il Direttivo dell'UMI.

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5) Per quanto concerne il Castello Magico, tutte le attività sono di comune gestione di Ivo Farinaccia e Roberto Muci.

6) Per tutto il resto info, novità o interessi vari potrete rivolgervi unicamente a Lorenzo Orlandi e NESSUN'ALTRO, in ultima analisi al sottoscritto.

7) I social per le informazioni inerenti il Congresso saranno gestiti ESCLUSIVAMENTE da Francesco Cofano e Giuseppe Falanga.

LOCATIONPALAZZO DUCALE

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Il Palazzo Ducale di Tagliacozzo viene costruito all'inizio del '300 dalla famiglia Orsini. Il primo impianto del palazzo prevedeva un solo piano con un portico aperto nella parte bassa.Le finestre del primo piano sono bifore rettangolari, ma risulta evidente che le due di sinis-tra sono diverse da quelle di destra sia per stile che per gusto risultando più antiche di quelle di destra, che invece appaiono più semplici ed arrotondate nelle colonnine e negli spigoli.La decorazione presente nelle finestre di destra (una semplice dentellatura), risulta uguale a quella del portale principale, per cui queste decorazioni si rifanno ad un unico artista.Elementi tardo-gotici si riscontrano sparsi all'esterno (la mensola angolare su via Romana) o all'interno (portali, capitelli, mensole).La seconda fase di costruzione del palazzo avviene nella seconda metà del '400, per iniz-iativa del conte di Tagliacozzo Roberto Orsini.Egli fa innalzare il secondo piano del palazzo rendendo indispensabile la costruzione di un grande muro a scarpa per ovviare alla scarsa struttura di sostegno del primo piano. An-che l'area esterna al palazzo viene allargata con l'annessione di nuovi spazi utilizzati per ingrandire i cortili.All'inizio del cinquecento avviene un passaggio di proprietà dagli Orsini ai Colonna che succedono ai primi come nuovi signori (ora duchi) di Tagliacozzo. Ciò risulta bene eviden-te sul portale d'ingresso al palazzo ducale dove stemma e motto sono sostituiti da quelli dei Colonna.

All'esterno il palazzo ducale colpisce per la differenza fra primo e secondo piano.Infatti le finestre del primo piano risultano di gusto tardo gotico e ciò è evidente dal modo in cui sono fatte.Le finestre del secondo piano sono invece tutte di gusto rinascimentale con archi a pieno sesto e decorazioni di grande finezza e maestria: candelabre, festoni, formelle, cherubini e panoplie sono le caretteristiche delle quattro finestre che affacciano su via del Teatro.

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Nelle altre stanze non si notano purtroppo particolori importanti del periodo orsino (1300-1497) tranne in una stanza dove si è conservato il soffito ligneo con stemmi degli Orsini.Il palazzo ha subito nel corso delle epoche vari rimaneggiamenti che lo hanno privato di tanti particolari del periodo orsino, come ad esempio è avvenuto in epoca fascista al-lorquando per realizzare uno scalone d'onore sono state sacrificate stanze con affreschi importanti.

Altre finestre decorate si possono ammirare nell'altro cortile e sul prospetto a valle della Corsia.Sulla valle della Corsia è presente poi un elegante balcone dal parapetto a cerchi intrec-ciati.Nel XVIII secolo i Colonna procedono ad inserire una rampa di scale e a rifare il portale d'ingresso.All'interno del palazzo ducale avevamo un tempo la prima stanza decorata con grandi monumenti equestri ad affresco, oggi purtroppo scomparsi.Affreschi importanti si notano nell'incavo delle finestre. All'interno poi è presente un grande camino del '700. Andando avanti nel palazzo si nota che da una delle stanze che danno sulla strada è possibile ammirare un affresco con prospettive architettoniche che tendono ad allargare in modo illusionistico la sala. Sempre al primo piano è possibile tro-vare in una delle sale un grande camino in stile tardo gotico.

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Gli unici luoghi dove si ritrovano importanti affreschi di epoca orsina sono nella cappel-lina e nel loggiato.

Nella cappellina si rinvengono figure dei santi inserite in una decorazione vegetale a girali che si concludono con fiori variopinti.Il loggiato è sostenuto da sei colonne con capitelli decorati da foglie di gusto tardo-goti-co, ma l'ariosità del vano e altri particolari mostrano un gusto decorativo maggiormente rinascimentale.Il soffitto invece è interessato da un cassettonato ligneo intagliato e dipinto con grande maestria: le mensole a doppia voluta sostengono grosse travi su cui poggiano i casset-toni in cui il motivo decorativo che domina è rappresentato dalla rosa dello stemma della famiglia Orsini.Attualmente la loggia è chiusa da una vetrata che ne oscura l'ambiente per proteggere gli affreschi presenti al suo interno.

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TEATRO TALIA

Il teatro Talia sorge nell’edificio adiacente al Palazzo ducale, a Tagliacozzo, sede per secoli di un convento benedettino maschile, collegato al vicino ben più importante monastero femminile, sempre benedettino, dei S.S. Cosma e Damiano.La sala è costituita dalla platea, con 83 poltrone, e da tre ordini di palchi per un totale di 38 unità con un numero di posti pari a 124: in totale quindi il teatro può accogliere 207 spettatori a sedere. A servizio della sala è dedicato un ampio foyer posto a livello del sec-ondo ordine dei palchi, al quale si accede da una doppia scala. Il palcoscenico, che ha una superficie utile di circa 100 mq, è provvisto di sipario , di primo e secondo arlecchino, di fondale e di tutte le attrezzature necessarie per la manovra delle scene; nella parte poste-riore, su due livelli, sono posizionati i camerini con relativi servizi, locali destinati ad uffici ed a deposito costumi.

Diseau Triumph MR DISEAU

EFFETTO:

Uno spettatore indica una carta. Questa senza essere estratta dal mazzo, una volta vi-sta viene persa all’interno di essa. Il Mago mescola il mazzo girando metà di esso fac-cia in alto e mescolandolo con l’altra metà dorso in alto. Magicamente il mazzo torna tutto faccia in alto. Il Mago lo gira di dorso, fa un piccolo gesto magico e lo stende a nastro. Una sola carta è faccia in alto…..quella scelta dallo spettatore.

ESECUZIONE:

La routine è completamente impromtu.Apriamo a nastro il mazzo tra le mani, e facciamoci indicare una carta da uno spetta-tore. Questa carta non verrà estratta dal mazzo, ma semplicemente sporta in Out Jog, così da facilitarne la visuale allo spettatore, che dovrà quindi guardarla e memorizzar-la.

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g i a n l u i g i s o r d e l l i n i

Posiamo il mazzo sul tavolo con la carta in Out Jog, che solo per un discorso di dire-zione diventa in Side Jog.Dobbiamo controllare la carta scelta all’ultimo posto e useremo la tecnica “ Crystal Clean Card Control ”, semplicissima ed efficace allo stesso tempo.Mettiamo le mani in corrispondenza dei lati corti del mazzo e avviciniamole sino a spingere internamente la carta in Side Jog. Questo movimento farà si, che la carta scelta termini il suo inserimento collocandosi in “ In Jog “ verso di noi e per lungo.Dobbiamo tagliare il mazzo sotto alla carta scelta e separare le due metà.

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Mescoliamo facendo in modo che la carta scelta rimanga come ultima carta del maz-zo.Terminato il miscuglio, prendiamo un break all’ultima carta che successivamente tra-sferiamo al pollice tenendo il mazzo in Biddle Grip.

Eseguiamo uno Swing Cut e tagliamo circa metà mazzo nella parte superiore. Questa metà mazzo dovrà andare sotto l’altra, però faccia in alto, e su di lei scarichiamo la carta scelta dorso in alto tenuta al Break al pollice, mantenendo tra questa e la parte superiore del mazzo un break al mignolo.Lanciamo quindi la metà superiore del mazzo, ossia quella tenuta al break al mignolo, nell’altra mano ribaltandola faccia in alto. L’illusione che si creerà sarà che la metà rimasta nella mano che ha lanciato sia dorso in alto, ma in realtà dorso in alto è solo la prima carta di questa metà, ossia la carta scelta.

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Cambiando il grip ai mazzetti, eseguiamo un Faro Shuffle, non proprio perfetto cer-cando di terminarlo con la metà mazzo in In Jog, che sovrasta la metà mazzo in Out Jog, ossia la porzione esterna deve risultare “dentro “ quella interna.

Lasciamo scivolare le carte faccia in alto sopra quella dorso in alto. Eseguiamo un piccolo gesto magico e apriamo il doppio ventaglio per mostrare tutte le carte faccia in alto.In realtà l’unica carta dorso in alto è coperta da quelle faccia in alto che abbiamo fatto scivolare sopra inclinando il tutto verso il basso.

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TO U C H L E S S

Ricompattiamo il mazzo , giriamolo dorso in alto e tagliamo, oppure eseguiamo un Half Pass come più vi resta comodo. Piccolo gesto magico e stendiamo a nastro. L’unica carta faccia in alto sarà la carta scelta dallo spettatore.

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Programmazione CONGRESSO 2019

Giovedì 12 settembre

Venerdì 13 settembre

- ore 09.00 - Apertura Desk e registrazione congressisti

- ore 09.00 - Apertura Desk e registrazione congressisti

- ore 12.30/15.00 - Pausa pranzo


- ore 09.30 - Conferenza di Gabriele Merli (Publicity Stunt)

- ore 15.00 - Conferenza di Peter Pellikaan (Packet Trick)

- ore 11.00 - Conferenza di Miguel Gomez (Cartomagia)

- ore 18.00 - Conferenza di Raul Camaguey (Street Magic)

- ore 16.30 - Conferenza di Mike Vincent

- ore 16.30 - Conferenza di Yago Illusionista (Spugne)

- ore 15.00 - Conferenza di Miguel Angel Gea (Monetomagia)

- ore 19.30/21.00 - Pausa cena

- ore 19.30/21.00 - Pausa cena - ore 18.00 - Conferenza di Rico Weeland

- ore 21.00 - Workshop notturno di Mike Vincent

- ore 21.00 - Serata di Benvenuto

- ore 21.00 - Serata concorsi e consegna premi

- ore 21.00 - Conferenza di Nazario Fatone

PALAZZO DUCALE

PALAZZO DUCALE

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Sabato 14 settembre - ore 09.00 - Apertura Desk e registrazione congressisti


- ore 10.00 - Conferenza di Ivo Farinaccia (Ideare e realizzare - ore 11.30 - Conferenza di Anthony Blake (Mentalismo)

- ore 16.30 - Conferenza di Giancarlo Scalia - ore 15.00 - Conferenza di Juan Villarejo (Cartomagia)

- ore 19.30/21.00 - Pausa cena - ore 18.00 - Conferenza di Willow Domansky (Baloon Art)

- ore 21.00 - Gran Galà CMCI Teatro TALIAPALAZZO DUCALE

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J O H N M E N D O Z A

EFFETTO:

Un classico della cartomagia. Una carta scelta viene ripetutamente messa in mezzo al mazzo e ripetutamente torna ad essere la prima carta del mazzo.

ESECUZIONE:

Ci facciamo indicare una carta da uno spettatore. Mettiamo dica il 6 di cuori. Mescoliamo il mazzo quindi lo giria-mo faccia verso di noi e iniziamo a mettere in In Jog tutte le carte fino al primo 6, quindi proseguiamo e trovando il secondo 6 che metteremo in In Jog, infine il terzo 6 e poi il quarto 6. L'unica cosa, quando avvistiamo il 6C ossia la carta nominata dallo spettatore oltre alla stessa in In Jog ci mettiamo vicino anche una carta qualsiasi. Bene ipotizziamo che il 6C fosse il secondo 6 avvistato.

Ora estraiamo il mazzetto in In Jog e lo mettiamo faccia in alto sul tavolo e su questo a piccole porzioni, tutto il resto del mazzo , quindi, giriamo il tutto dorso in alto. Dovremmo avere ora:

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da sopra a sotto, due 6, una carta qualsiasi,il 6C, a seguire il quarto 6, infine il resto del mazzo.

Con il (*) miscuglio nel cavo della mano invertiamo la posizione delle prime 4 carte del mazzo e ritorniamole sulla cima dello stesso.Ordine attuale dalla cima del mazzo:6C, una carta qualsiasi, gli altri tre 6 e il resto del mazzo.

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Ora eseguiamo una (*) Double Lift con le prime due carte del mazzo e mostriamo come non sia il 6C e ri-giriamo dorso in alto sul mazzo la doppia.

Prendiamo solo la prima carta e dopo un piccolo gesto magico mostriamo come si sia trasformata nel 6C. Mentre la mostriamo giriamo faccia in alto il mazzo e prendiamo un break segretamente alle prime due car-te faccia in alto. Poggiamo il 6C sul break, prendiamo quindi le 3 carte come una, giriamo il mazzo dorso in alto e sopra questo sempre dorso in alto la tripla che il pubblico crede essere solo il 6C.

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Prendiamo la prima carta e la inseriamo nel mazzo. Giriamo una doppia sulla cima del mazzo e il 6C è di nuovo sopra e ritorniamo la doppia dorso in alto.

Prendiamo ancora una volta la prima del mazzo, la inseriamo nel mazzo, quindi giriamo nuovamente la prima del mazzo e nuovamente il 6C è tornato sopra.

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Con il 6C faccia in alto eseguiamo uno swing cut e mentre lo facciamo prendiamo con il mignolo sx un break all'ultima carta del mazzo.

Trasferiamo il break al pollice. Portiamo la porzione di mazzo tagliata nella mano sx e aiutandoci con l'altra metà del mazzo nella mano destra, giriamo dorso in alto il 6 di cuori.

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Con la parte di mazzo nella mano destra, spingendo sul dorso del 6 di cuori, portiamo questo in out jog sca-ricando sopra lui, la carta tenuta al break al pollice del mazzetto di sinistra.

Contemporaneamente giriamo faccia in alto la porzione di mazzo nella mano sx con il 6C in out Jog. Con la metà mazzo nella mano dx facciamo un ventaglio e con lo stesso spingiamo il 6C sempre tenuto faccia in alto unitamente a tutta la parte del mazzo, internamente.

Fatto ciò rigiriamo il mazzetto nella mano sx dorso in alto, e con il pollice spingiamo esternamente la prima carta di questo mazzetto e andiamo ad inserirla all'interno del ventaglio nella nostra mano dx. Chiudiamo il ventaglio e lo inseriamo nel mezzo del mazzetto nella mano sx, appaiando il tutto. Giriamo la prima carta del mazzo ed essa torna ad essere nuovamente il 6C.

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Swing cut e completiamo il taglio lasciando il 6C faccia in alto nel mazzo. Ora apriamo a nastro la porzione superiore di mazzo sopra il 6C facendo cura a mettere l'ultima più sporgente delle altre.

Usiamo quest'ultima a mo di paletta per ribaltare dorso in alto il 6C e una volta ribaltato, afferriamo alla base del pollice in realtà la carta usata a mo di paletta. (Vernon Change).

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Posiamo il mazzetto nella mano dx sul tavolo. Tagliamo a metà questa porzione posizionata sul tavolo. Su questa porzione mettiamo in out jog la prima carta del mazzetto nella mano sx. Sopra questa la rimanente porzione di mazzo sul tavolo e ancora sopra questa tutto quello che rimane del mazzo nella mano sx. Appa-iamo e nel farlo ritiriamo internamente la carta in out jog che il pubblico crede essere il 6C, fino a perderla nel mazzo. Un piccolo gesto magico e girando la prima carta del mazzo faccia in alto è nuovamente il 6C.

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Eseguiamo un'altro swing cut e completiamo il taglio sempre mantenendo il 6C faccia in alto nel mazzo.

Scorriamo le carte a nastro nelle nostre mani sino a giungere al 6C faccia in alto. Sopra questo gli appaiamo segretamente l'ultima carta del nastro di carte dorso in alto aperto nella mano dx. Fatto ciò giriamo le due come una sulla metà inferiore di mazzo. Se fatta con fluidità questa tecnica, daremo l'idea di aver preso il 6C e girato dorso in alto sul mazzo. Appaiamo il tutto mantenendo un break sopra queste due carte.

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Tagliamo a piccoli mazzetti e mettendo le porzioni sul tavolo sino a quando non arriviamo al break. Qui prendiamo tutto il resto del mazzo e lo depositiamo sopra la porzione già sul tavolo.

Giriamo ora una tripla sulla cima del mazzo e la lasciamo faccia in alto.

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Sotto la prima carta, ossia quella faccia in alto, afferriamo le due carte faccia contro faccia e le depositiamo su quella faccia in alto, dopo di che tiriamo via solo la prima ed ecco che magicamente riappare il 6C faccia in alto. Perdiamo quella appena tirata via nel mazzo.

Giriamo ora la doppia ossia il 6C e la carta sottostante, dorso in alto sul mazzo.

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Eseguiamo un taglio di mazzo con relativo (*) slip cut come a dare l’idea di portare la prima carta ossia il 6 di cuori, in un punto qualsiasi del mazzo.

Giriamo la prima carta del mazzo faccia in alto e magicamente è nuovamente il 6C.

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Prendiamo un break alle prime 3 carte del mazzo, facciamo per inserire il 6C nel centro del mazzo, invece usando la (*) Tilt, la inseriamo come quarta dalla cima del mazzo.

Appaiamo mantenendo il break, piccolo gesto magico e girando le 4 come 1 mostriamo nuovamente il 6C.

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Lasciamo le 4 come 1 faccia in alto e le portiamo nel centro del mazzo con uno Swing Cut. Ora un'altro gesto magico, stendiamo a nastro le carte e in mezzo al mazzo faccia in alto ci sono i 4 sei.

PS:Potremo terminare anche con un "Thriunph Shuffle" e mostrare l'apparizione al centro del mazzo dei quattro 6 ..........così un'idea per personalizzare la routine!___________________________________________________________________

Carta ambiziosa:Forse uno degli effetti più conosciuto al mondo. Ha origini molto antiche. Molti attribuiscono la paternità dell'effetto ad un prestigiatore Francese vissuto nel 1800, tale Alberti.(*) Triumph Shuffle:Triumph Shuffle è un Pull-through False Shuffle che Dai Vernon pubblico in parte per la prima volta nel libro "Stars of Magic, Serie 2, n.1, Dai Vernon's Triumph, Louis Tannen, New York 1946, ristampata successivamente sotto forma di libro con il titolo Stars of Magic, D.Robbins and Co., Brooklyn 1926 pag.23".Molto simile al Pull-through False Shuffle è anche il Strip-out Shuffle. Dopo che le carte sono mischiate, l'esecutore sembra tagliare il mazzo, ma in realtà sta mettendo le carte in ordine.

(*) Slip Cut:Variante di una tecnica chiamata Down Hinge Shift, pubblicata nel libro Charles Jordan Best Card Trick di Karl Ful-ves. La variante pubblicata (anch'essa nel libro a pagina 34), prende il nome di The Downs Slip Cut. Fulves scrive di aver appreso la suddetta tecnica da Eddie McGuire che glie la descrisse in una lettera del 1924.

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(*)Titl Tecnique:Depth Illusion, questo il vero nome della tecnica inventata da Dai Vernon e rinominata Tilt da Marlo nel suo libro Tilt del 1962. Infatti tanti prestigiatori sono convinti che la tecnica sia di Marlo che in realtà nella prefazione del suo libro l'attribuisce a Professor.(*)Double Lift:I primi elementi scritti sulla Double Lift (Doppia Presa), risalgono a Richard Neve nel suo libro "The many companion" del 1716 e da J.N. Ponsin nel libro "Novelle Magic Blanche Devoilee" del 1954. A cavallo con la fine del 20° secolo,la mossa o meglio la tecnica appare trattata da Roterberg nel libro "New Era Card Tricks" del 1847 e da Ellis Stanyon in "Serial Lesson Conjuring" nr.8 del 1902. Fu anche recensita nel libro di Down dal titolo "The Art of Magic" del 1909 e da Gaultier in "La Prestidigitation Sals Appareils" del 1914. Successivamente inizia ad avere più oggetto di interesse e viene trattata da tanti altri autori come lo stesso Hugard in "Card Manipulation" nr. 2 del 1933 e nella "Encyclopedia of Card Tricks" del 1937, da Hilliard nel libro "Greater Magic" del 1938, e ancora da Hugard e Brave in "Expert Card Tecnique" del 1940 nonchè nel "Royal Road To Card Magic" del 1948. E' ovvio che questi sono solo alcuni dei nomi che nel passare degli anni sino ai giorni nostri hanno comunque trattato l'argomento della Double Lift.(*) Overhand Shuffle o Miscuglio nel cavo della mano:Erdanase trascorse molto tempo sulla tecnica dell'overhand shuffle, anche se nel suo libro The expert at the card table del 1902, ammise alla pagina 22, che era "vecchio stile" anche nel suo tempo. Anche se altri hanno apportato reali mi-glioramenti sull'overhand shuffle, negli ultimi 100 anni o giù di lì, tutti noi gli dobbiamo un debito enorme di graditu-dine per fornire la prima analisi seria del falso overhand shuffle mai apparso in stampa. The Royal Road To Card Magic di Hugard e Braue del 1949, è forse responsabile per l'avvio della carriera di molti cardicians, di più di un qualsiasi altro libro pubblicato nel 20° secolo. Si apre con un intero capitolo dedicato al False Overhand Shuffle e comprende svariati effetti.Una breve descrizione del miscuglio nel cavo della mano eseguito mediante l'utilizzo del break, lo troviamo nel libro di Arthur Buckley, Card Control del 1946, a pag.46. Questa tecnica si differenzia dalle altre tecniche injog/outjog descritti in altre fonti, e può essere molto ingannevole nelle mani giuste.Close Up Card Magic del 1962 di Harry Loraine. Egli fu per molto tempo un campione insuperabile dell'overhand shuf-fle e ha disperso riferimenti ed idee in Apocalypse.

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DA M A S O F E R N A N D E Z

En el juego que yo haría a Arturo de Ascanio, Dai Vernon y Fred Kaps

Una bellissima routine, forse anche complicata, nella quale Damaso ha messo insieme i con-cetti di Arturo de Ascanio,Dai Vernon e Fred Kaps.Le tecniche utilizzate per la realizzazione sono:““Stuart Gordon””, la “Doble extracción central”, “el Damaso´s double lift”, “la Alcanzadilla”, el “Pase Dámaso”, etc.Non esiste una routine uguale in quanto tutte le tecniche utilizzate tranne la “Stuart Gordon”, sono di esclusiva invenzione di Damaso Fernandez.

SETUP:

Il setup è semplicissimo.Cinque assi con l’Asso di quadri a doppio.L’ordine dal basso vero l’alto e faccia in alto:Asso di cuori - Asso di quadri - Asso di quadri - Asso di picche e Asso di fiori.

ESECUZIONE:

Possiamo prima di tutto mostrare i quattro assi utilizzando “ El Culbreo” di Ascanio, come tecnica, quindi appaiamo il mazzetto e giriamolo dorso in alto.Peliamo la prima carta e la mostriamo. Sotto questa mettiamo la seconda e mostriamo. Nel frattempo eseguiamo un Buckle all’ultima carta delle tre ( per lo spettatore due), rimaste nel-la mano sinistra.

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Inseriamo nello spazio creato dalla Buckle, Le dita della mano destra e preleviamo la dop-pia, come fosse una, quindi allontaniamo la mano destra e giriamo di faccia per mostrare i tre assi.Contemporaneamente mostriamo anche l’ultimo asso nella mano sinistra.

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Torniamo tutto dorso in alto, e l’asso di fiori va momentaneamente sopra gli altri tre assi (quattro in realtà) nella mano destra, il tempo che la sinistra si impossessi della doppia sul-la quale poi torna l’asso di fiori e a seguire sempre invertendoli nell’ordine, Asso di cuori e Asso di quadri.

Dividiamo gli assi a coppie di due e mostriamoli di faccia. in realtà tra i neri ci sta l’Asso di quadri doppione, occultato.Nella mano destra avremo prima asso di quadri e a seguire asso di cuori.Mentre nalla mano sinistra Asso di fiori e Asso di Picche in doppia con l’Asso di quadri.Appaiamo tutto il mazzetto dorso in alto, e prendiamo le prime tre carte senza invertirle

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nell’ordine. Nalla mano sinistra rimaniamo con l’Asso di picche in doppia con l’Asso di qua-dri. Sul dorso di questa doppia, a scalare verso l’interno (in In Jog), mettiamo sempre dorso in alto prima l’Asso di fiori, a seguire quello di cuori e per ultimo quello di quadri, tenendo le quattro carte (in realtà cinque) scalate tra loro.

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Ora dovremmo mettere visibilmente i due Assi neri sul tavolo dorso in alto, ma in realtà noi metteremo quelli rossi.Come avviene ciò?Con il mazetto scalato così come lo abbiamo nella mano sinsitra, andiamo con la detra come per prendere l’Asso di Picche, ossia il primo che sporge verso l’alto. in realtà il primo Asso altri non è che una doppia carta, per cui basterà spingere all’interno la prima carta sottostante ossia l’Asso di picche, esattamente quello che gli spettatori hanno visto e portare via in realtà l’Asso di quadri lasciandolo dorso in alto sul tavolo.

Dobbiamo ora procedere con la tecnica che Damaso, il suo inventore ha ribattezzato la “doppia estrazione dal centro”.Appaiamo le tre carte rimaste nella mano sinistra (in realtà quattro), ed eseguiamo una Buckle all’ultima sotto il mazzetto.Inseriamo l’indice, il medio e l’anulare, nello spazio venutosi a creare per mezzo della Buck-le all’ultima carta e puntiamo invece la parte interna del mignolo sull’angolo inferiore destro

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delle carte. L’Indice della mano sinistra tiene appaiato durante l’estrazione della doppia. Ti-riamo verso l’esterno con la mano deatra, e la pressione del mignolo destro e dell’indice si-nistro, farà in modo, da permettere lo slittamento della doppia presa senza alcun problema.

Appena la doppia esce per una parte anche minima, dal centro, la assicuriamo bloccandola tra il pollice della mano destra sopra il dorso e le altre dita sotto.La estraiamo completamente girandola faccia in alto per mostrare l’Asso di fiori. Nel girarla faccia in alto, per comodità di esecuzione, manteniamo la doppia separata tramite un break alla base del pollice sinistro.Il break ci permetterà di recuperare la doppia velocemente per poterla successivamente girarla di dorso, appaiarla con le altre carte, quindi prelevare solo la prima dorso in alto e depositarla sul tavolo sopra l’altra. in realtà avremo depositato l’Asso di cuori.

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Lasciamo sul tavolo le due carte rosse dorso in alto, (per il pubblico due carte nere), e tor-niamo su quelle rimaste nella mano sinistra, che per il pubblico sono le carte rosse ma in realtà sono i due Assi neri intervallati da un Asso rosso.

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Lasciamo sul tavolo le due carte rosse dorso in alto, (per il pubblico due carte nere), e tor-niamo su quelle rimaste nella mano sinistra, che per il pubblico sono le carte rosse ma in realtà sono i due Assi neri intervallati da un Asso rosso.Eseguiamo un Buckle all’ultima carta.Inseriamo nello spazio creato dalla tecnica, il dito indice, medio e anulare destro mentre portiamo il pollice sul dorso quasi all’altezza del bordo opposto al palmo della mano destra.Portiamo via la doppia mostrandola di faccia e nel frattempo pieghiamo le dita sotto la carta nella mano sinistra e le ristendiamo portando questa carta in avanti ed incontro alla doppia nella nostra mano destra.La carta doppia va sotto la carta singola tenuta nella mano sinistra, e proprio in questo mo-mento la destra scarica sotto questa l’asso di quadri e continua nel movimento di ribaltare la carta singola ora doppia per mostrare l’altro Asso rosso.

Eseguiamo un Buckle all’ultima carta.Inseriamo nello spazio creato dalla tecnica, il dito indice, medio e anulare destro mentre portiamo il pollice sul dorso quasi all’altezza del bordo opposto al palmo della mano destra.

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Giriamo la doppia sopra la carta singola sempre dorso in alto, e proseguiamo voltando tut-to faccia in alto sul palmo della mano sinistra. Ecco che per prima carta abbiamo un Asso nero.Eseguiamo un Buckle all’ultima e separando le due come una sopra il Buckle, segue un se-condo Asso nero.Per il pubblico gli Assi rossi sono diventati neri.

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Dobbiamo ora invertire le posizioni della doppia con la singola.Avviciniamo la doppia tenuta nella mano destra, alla singola tenuta nella mano sinistra, o ancora meglio passiamola sotto la singola fino ad ancorare la doppia alla base del pollice della mano sinistra.Contemporaneamente a ciò, prendiamo la singola nella mano destra, e dopo averle allon-tanate tra loro, ritorniamo con la singola sopra la doppia, mantenendo un break.

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Credo che questa parte che segue, sia fondamentalmente la più difficile per la tecnica che lo stesso Damaso ha deciso di utilizzare. Praticamente bisogna rovesciare due carte sottostanti il break e lui utilizza un impal-maggio per realizzare ciò. Partendo dalla separazione delle ultime due carte, pieghiamo l’indice della mano sini-stra al centro della carta sottostante. Il medio e anulare della mano destra, si mettono sull’angolo superiore destro del mazzetto, e il pollice destro delimita il lato inferiore cor-to sulle tre carte sovrastanti il break.Flettendo il mignolo sinistro verso il basso, e aiutandosi anche con l’indice che spinge la carta, possiamo facilmente portare le due carte sottostanti il break, in inpalmaggio clas-sico. Fatto ciò il risultato sarà che il pubblico continua a vedere il mazzetto di carte faccia in alto ma non vedrà le due carte impalmate sotto le altre.

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Prendiamo le carte faccia in alto con la mano destra, roteando il dorso della sinistra in alto, per occultare le carte impalmate.Con le carte dorso in alto nella mano destra, tenendole per gli angoli superiore sinisro ed inferiore destro, giriamole faccia in alto e riportiamo tutto sulla mano sinistra, ovviamen-te sopra le carte impalmate.

Appaiamo le carte e giriamo faccia in alto la prima.

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Con le carte così messe eseguiamo una variante della conta di Elmsley.Teniamo le carte sulla punta delle dita della mano sinistra proprio come per effettuare una Elmsley Couny. Il pollice sinistro spinge esternamente tutte le carte tranne l’ultima, che vengono raccolte sulle punta delle dita della mano destra, che immediatamente per mezzo del pollice spinge tutte le carte trattenendo l’ultima. A questo punto la sinistra raccoglie le carte spinte dalla mano destra, mentre quest’ultima recupera la carta faccia in alto rimasta inizialmente nella mano sinistra.Continuando la destra passa quiandi sulle carte nella mano sinistra e duna alla volta le due carte in suo possesso, contando ovviamente 3 e 4!

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Abbiamo dimostrato che magicamente, semplicemente girando una carta, anche le altre si girano.Bene ora giriamo dorso in alto la prima carta del mazzetto e ripetiamo esattamente la stessa tecnica dimostrando che anche le altre in maniera inspiegabile, si girano dorso in alto.

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Giriamo faccia in alto la prima carta e quindi dorso in alto tutto il mazzetto.

Dobbiamo eseguire la “conta combinata”.Con le carte in Damaso Grip, facciamo un buckle all’ultima carta e nel pelare la prima, portiamo via contemporaneamente anche l’ultima.Ritorniamo verso il mazzetto rimasto nella mano sinsitra ed eseguiamo un scambio di mazzetti che già abbiamo visto antecedentemente, quindi proseguiamo pelando una alla volta le due carte appena recuperate, dicendo o contando 3 e 4, lasciandole al break, come se avessimo contato quattro carte dorso in alto.La conta combinata, è una tecnica creata da Damaso e che troveremo spessissimo nelle sue routine, così come la variante della conta di Hamman o della stessa Elmsley Count.

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Sempre continuando con la conta combinata, preleviamo la seconda carta al break, portando via con la mano sinistra il resto del mazzetto e contando uno. Eseguiamo un Buckle all’ultima carta e nel frattempo ritorniamo con la carta nella mano destra sopra il mazzetto nella mano sinistra, e questa volta nel contare due, preleviamo sia la prima che l’ultima carta.Quindi conteremo te pelando la prima carta dal mazzetto nella mano destra ed infine quattro depositando la doppia rimasta nella mano destra sopra le carte nella mano si-nistra.

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Terminata la conta combinata, facendo un Buckle all’ultima carta del mazzetto e sfo-gliando a nastro le carte, prendendo la terza in doppia, mostreremo come le carte rosse intercalate alle nere siano faccia in alto, e girando il mini ventaglio mostriamo come le nere siano le uniche a faccia in basso.

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Riportiamo il mazzetto in Damaso Grip ed eseguiamo ancora una volta la conta combi-nata, così da permettere la visione singolarmente delle carte e invertire la loro posizione per quello che verrà dopo.Infatti terminata la conta dovremo avere dall’alto vero il basso due carte dorso in alto, una faccia in alto e le ultime due dorso in alto.Esecuzione della conta combinata:Con le carte in Damaso Grip, eseguiamo un Buckle all’ultima carta che preleviamo se-gretamente insieme alla prima del mazzetto.Ora scambiamo le carte nella mano destra con quelle nella mano sinistra contando due, e sopra queste riportiamo la prima e a seguire la seconda carta di quelle nella mano de-stra.

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La parte che segue è la parte Ascaniana vra e propria.Giriamo faccia in giù l’Asso di cuori o comunque la prima carta del mazzetto. Se provate ad aprire aventaglio ora le cinque carte, vi accorgereste che ne abbiamo 4 dorso in alto e solo quella centrale la quinta, faccia in alto.Benissimo, eseguiamo El Culebreo di Ascanio o un’ Ascanio Spread e mostriamo come tutte e quattro gli assi si siano girati dorso in alto.Appaiamo il mazzetto e giriamolo faccia in alto, e ancora una volta eseguiamo l’Ascanio Spread per mostrare i quattro assi di faccia.

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Realizzata l’apertura di Ascanio con gli assi faccia in alto, inseriamo la doppia come terza carta dalla cima.Chiudiamo gli assi e riapriamoli con un’altra apertura di Ascanio e mostriamo come un Asso è girato di dorso, quello di quadri, che possiamo mostrare girando le carte.Appaiamo e questa volta mettiamo la doppia come prima carta del mazzetto.

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Realizzando ora un’apertura di Ascanio questa volta a girarsi dorso in alto sembrereb-be essere l’Asso di Picche.Ancora una volta nel richiudere mettiamo la doppia come prima carta e rieseguendo l’apertura di Ascanio, questa volta sembrearà essersi girato l’Asso di fiori.

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In questa fase la doppia la mettiamo come ultima del mazzo.Così facendo, riaprendo in ascanio Spread, questa volta l’asso di dorso risulterà quello di cuori che noi estraiamo e portaimo sul cuore per poi inserire nuovamente come ter-za carta da sopra tra i tre assi faccia in alto.

Se ora eseguiamo El Culebreo di Ascanio, possiamo mostrare nuovamente gli assi fac-cia in alto.La routine sembrerebbe complicata, ma in realtà è versatile e soprattutto modellabile a seconda delle proprie capacità tecniche.

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Ya en el siglo XX la última revolución llegó de la mano de la editorial “Industrias gráficas Seix i Barral” que en 1915 y por méritos propios se adueñó del mercado de los teatros de juguete en España. Los “teatrins” catalanes empezaron a conocerse en nuestro país como “teatros de papel” y más tarde, gracias a Seix i Barral, el “Teatro de los Niños” (nombre con el que comercializaban sus productos) llegó a convertirse en un término popular. El primero de sus teatros, el Modelo B recortable, permanecía fiel en su forma a los modelos de origen centro-europeo. Sin embargo ese mismo año editaron el Modelo de lujo BB que venía en una caja con la embocadura y los telones ya troquelados y listos para montar.El “Teatro de los Niños” es sin duda y con distancia el mejor de la “escuela moderna”. Estaban firmados por C.B Nualart que no era otro que Carlos Barral i Nualart, padre de los hermanos Barral, que cuidó los detalles y el diseño de forma exquisita. Los hermanos Barral fabricaron hasta 10 modelos de embocaduras o proscenios de teatro y pusieron a la venta numerosas obras clásicas que incluían libretos, personajes y fabulosos decorados. Se editaron 23 obras que podían ser utilizadas indistintamente en cualquiera de los teatros de la firma.Su sistema de cajas y colgaduras permitía sumar varios telones en un mismo acto creando complejos y bellísimos efectos teatrales sin nada que envidiar a las mejores escenografías de cualquier teatro real. Idearon también un sistema de troqueles en los telones con zonas 6 2 G I U G N O 2 0 1 9

Già nel xx secolo l’ultima rivoluzione è arrivata dalla mano dell’editoriale “Industrie gra-fiche seix i barral” che nel 1915 e per meriti propri si è impadronita del mercato dei teatri di giocattolo in Spagna. I “ Teatrins “ Catalani hanno iniziato a conoscersi nel nostro paese come “ Teatri di carta “ e più tardi, grazie a seix i barral, il “ Teatro dei bambini “ (nome con cui commercializzati i loro prodotti) è diventato un termine popolare . Il primo dei suoi teatri, il modello b ritaglio, rimaneva fedele nella sua forma ai modelli di origine centro-Europeo. Comunque lo stesso anno atori il modello di lusso bb che veniva in una scatola con la imboccatura e le quinte già finestrature e pronti a cavalcare.Il “ Teatro dei bambini “ è senza dubbio e con distanza il migliore della “ Scuola moderna “. erano firmati da c. B Nualart che non era altro che Carlos Barral i nualart, padre dei fratelli barral, che si è occupato dei dettagli e del design in modo squisito.I fratelli barral hanno fabbricato fino a 10 modelli di embocaduras o proscenios di teatro e hanno messo in vendita numerose opere classiche che comprendevano libretti, person-aggi e favolosi decorati. Sono state atori 23 opere che potevano essere utilizzate indis-tintamente in uno dei teatri della firma.Il suo sistema di scatole e cortine permetteva di aggiungere diverse scene in uno stesso atto creando complessi e bellissimi effetti teatrali senza nulla da invidiare alle migliori scenografie di qualsiasi teatro reale. Hanno anche inventato un sistema di fustelle nelle

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translucidas de papel vegetal de colores que, debidamente iluminadas, producían mági-cos efectos de ambiente y pro-fundidad espacial nunca vistos hasta entonces.c

quinte con zone translucidas di carta veg-etale di colori che, debitamente illuminate, producono magici effetti di ambiente e pro-fondità spaziale mai visti fino ad allora.

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