Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

32

description

Magazine de la Croix-Rouge suisse (CRS), Humanité s’adresse à tous ceux qui soutiennent l’organisation et les causes qu’elle défend.

Transcript of Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

Page 1: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 2: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

RepoRtage – Filippine

4 aiuto alle vittime dimenticate

8 «Oracostruiamoedificisolidi»

9 tRIBUNa – Nubya

Ciò che conta veramente

12 IN pRIma peRsoNa – Thomas Rauber, sezione SSS

di Baden-Brugg

salvare vite praticando sport

14 IN azIoNe – Programma della CRS per i giovani

in Honduras

Offrireun’alternativaallastrada

16 sotto la leNte – Uniti contro la leucemia

salvare una vita donando cellule staminali

del sangue

18 a tU peR tU – Danielle Breitenbücher,

membro del Consiglio della Croce Rossa

Lapiùgiovanedell’organodirettivo

22 testImoNIaNza – Sostegno ai familiari dei

malati di demenza

Ricaricarsiperaiutarel’altro

26 RItRatto – Virus Ebola in Guinea

L’informazionecomearma

29 pot-poURRI

Sinigang,lazuppaacidula

passatempo e vignetta

ImpressumHumanité 2/2014 Giugno 2014

ISSN 2296-6757

Illustrazione di copertina e retro: Remo Nägeli

Editore: Croce Rossa Svizzera, Rainmattstrasse 10, Casella postale, 3001 BernaTelefono 031 387 71 11, [email protected], www.redcross.ch

Donazioni: CP 30-9700-0Consulenza lasciti testamentari: telefono 031 387 72 83

Notifica cambiamento d’indirizzo: per e-mail a [email protected] o per telefono al n. 031 387 74 64

Indirizzo della redazione: Croce Rossa Svizzera, Redazione Humanité, Casella postale, 3001 Berna [email protected], www.rivista-humanite.ch

Redazione: Tanja Reusser (caporedattrice), Urs Frieden (Sanità e integrazione), Andreas Häner (Raccolta fondi), Daniela Mathis (Cooperazione internazionale), Isabelle Roos (Partenariati con il settore privato), Christine Rüfenacht (Sanità e integrazione), Isabel Rutschmann (Comunicazione), Katharina Schindler (Cooperazione internazionale)

Contributi alla presente edizione: Markus Mader, Marco Ratschiller, Julia Zurfluh

Abbonamento: l’abbonamento annuo costa 6 CHF e viene offerto ai donatori della CRS.Pubblicazione: trimestraleLingue: italiano, francese, tedesco Tiratura: 125 204 copieCopyright di tutte le foto senza indicazione: Croce Rossa Svizzera

Traduzione: Servizio traduzioni CRSLayout e stampa: Vogt-Schild Druck AG, Derendingen

Prossima edizione: agosto 2014

neutralStampato

No. 05-14-592491 – www.myclimate.org© myclimate – The Climate Protection Partnership

PERFORMANCE

Per la stampa di Humanité viene usata esclusivamente carta riciclata 100%, che consente di proteggere le risorse naturali e l'ambiente.

22

26

12

14

16

4

2 Humanité 2/2014

Page 3: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

© R

emo

Näg

eli

Un atteggiamento ammirevole

Cara lettrice, caro lettore,

lei sa quanti oggetti possiede? Io, da parte mia, non ne ho la minima idea, e probabilmente lo stesso vale anche per lei. Centinaia, migliaia? Andy (a sinistra) e Rosalie Talangay, invece, potrebbero elencare tutti i loro averi senza pensarci un momento. Era così anche prima del tifone Haiyan. Già allora vivevano con il minimo indispensabile in un villaggio di pescatori delle Filippine. Di questa famiglia e in generale dei Filippini mi ha colpito l’estrema modestia, l’energia e la gioia di vivere – un atteggiamento davvero ammirevole. Forti e al contempo flessibili, proprio come il bambù con cui hanno ricostruito le loro capanne.

Questo atteggiamento mi sembra ancora più ammirevole in uno Stato insulare spesso col-pito da calamità naturali: cicloni, terremoti talvolta associati a tsunami, eruzioni vulcaniche. Non a caso, la Croce Rossa Filippina è una delle organizzazioni più esperte al mondo in materia di aiuto in caso di catastrofe. La nostra Società consorella è sempre all’altezza della situazione. Anche dopo il grande tifone, il più violento di tutti i tempi. Facendo parte della stessa organizzazione mondiale – che nelle Filippine tutti conoscono, persino i bambini – abbiamo un più facile accesso sia alla popolazione sia alla Croce Rossa locale, di cui apprezzo immensamente il lavoro.

La preghiamo di aiutarci con una donazione, perché con il bambù da solo – per flessibile che sia – non si possono costruire alloggi a prova di tempesta. Nelle Filippine ho visto con i miei oc-chi quanto sia urgente predisporre ripari sicuri e preparare meglio la popolazione alla minaccia di una catastrofe. Su questo argomento troverà maggiori informazioni nelle prossime pagine.

La ringrazio di cuore e le porgo i miei più cordiali saluti.

Markus MaderDirettore della Croce Rossa Svizzera

edItorIale

Humanité 2/2014 3

Page 4: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

reportaGe

4 Humanité 2/2014

Page 5: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 6: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

reportaGe

tinua ad essere una zona dimenticata del-le Filippine. Qui non sono arrivati altri aiuti oltre a quelli della Croce Rossa. Gli abitanti, per lo più indigeni, vivono prevalentemen-te di pesca, ma il tifone ha distrutto le loro imbarcazioni. «Come fate a pescare?», do-manda Markus Mader a Carina Salva (foto di copertina e retro), un’abitante del vil-laggio di Tagumpay. Suo marito si arran-gia, come molti altri, con canne di bambù legate insieme. La donna, che ha molti fi-gli – la più piccola, Selina, ha appena due anni –, risponde che rimedierà così finché non potranno costruirsi una nuova barca. Il direttore della CRS è pensieroso e visibil-mente turbato. «Sì, Haiyan ci ha preso tut-to», dice Carina indicando un pendio. «La nostra casa era là. Non ne è rimasto nulla. Abbiamo vissuto in un rifugio per quattro mesi e mezzo», racconta la moglie del pe-scatore. «Ma adesso, grazie all’aiuto della Croce Rossa, abbiamo di nuovo una casa», aggiunge visibilmente soddisfatta.

«Il nostro obiettivo a lungo termine è di offrire alla popolazione un buon riparo contro le tempeste. Le case di bambù non sono ideali», sostiene Markus Mader, «ma dopo una catastrofe è importante interve-nire subito per dare agli abitanti un tetto che li protegga dalla pioggia e dal caldo.

Sull’isola di Busuanga sembra tutto in ordine, almeno a prima vista. Le stra-

de sono pulite, molte delle modeste abi-tazioni sono state ricostruite, la vege-tazione cresce rigogliosa. È la prima a riprendersi dalla catastrofe. Gli abitanti dell'isola, invece, sono ancora traumatiz-zati. Nonostante siano abituati a condi-zioni meteorologiche estreme, non ave-vano mai visto niente di simile. A San Rafael, Sally porge orgogliosa ai vi-sitatori svizzeri una busta sulla quale spic-ca il simbolo della Croce Rossa. Un tem-po conteneva il corrispettivo di 40 franchi, un aiuto accordato senza formalità buro-cratiche dalla Croce Rossa Svizzera (CRS) alle vittime del tifone Haiyan sull’isola di Busuanga. «Vi sono molto riconoscente per il vostro aiuto. Per me, questa busta è un simbolo di speranza e di gratitudine.

Per questo la conservo», spiega l’anzia-na. Il direttore della CRS Markus Mader è commosso da tanta riconoscenza. «Mi im-pressiona soprattutto vedere quanto que-sta gente abbia fatto in così poco tempo e quanto abbia già ricostruito con i po-chi aiuti che ha ricevuto», dichiara duran-te la sua visita. Dato che nei prossimi anni la CRS sarà impegnata nelle Filippine, il di-rettore si è recato personalmente sul po-sto per farsi un’idea della situazione e per capire di che cosa c’è più bisogno.La mattina dell’8 novembre 2013 il tifo-ne Haiyan ha imperversato su questa re-gione per quasi un’ora. Le case di legno e bambù come quella di Sally e della mag-gior parte degli isolani sono state spazza-te via o sono crollate come castelli di car-

te. Le zone costiere sono state sommerse, milioni di alberi sradicati. La tempesta ha distrutto senza pietà i mezzi di sostenta-mento di molti filippini: campi, palme da cocco e pescherecci. A causa dello tsuna-mi non sono state risparmiate nemmeno le risorse ittiche, vitali per gli abitanti di Busuanga. Nei mesi successivi alla trage-dia, i soccorsi della CRS hanno fatto fronte alle emergenze più immediate, ma per ri-solvere molti problemi ci vorrà più tempo. La ricostruzione di edifici a prova di tem-pesta comincia solo adesso.

palawan, le isole dimenticateLa parte settentrionale dell’arcipelago di Palawan, di cui Busuanga fa parte, è una re-gione povera e priva di strutture. Era e con-

«È importante che le persone abbiano al più presto un nuovo untettosopralatesta.»

Il direttore della CRS viene accol-to con una colla-na di fiori.

6 Humanité 2/2014

Page 7: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

reportaGe

ni. Raccontano che dopo il passaggio del

tifone non era rimasta in piedi nemmeno una casa; le linee elettriche e la rete idri-ca sono ancora fuori uso. Alcuni ruderi e le palme da cocco semidistrutte testimo-niano la violenza del tifone e la sua scia di distruzione.

Oggi, però, il villaggio è addobbato a fe-sta. Tutti sono accorsi per dare il benve-nuto al direttore della CRS e al presiden-te della Croce Rossa Filippina. La gente vuole sapere che cosa c’è ancora da fare e come verrà affrontata la fase della ri-costruzione. Tra loro c’è anche Andy Ta-langay. Dice che oggi non è andato a pe-

scare perché voleva dire salámat, grazie. Con gioia lui e sua moglie Rosalie mostrano la casa che hanno potuto costruire con l’aiuto della CRS. La loro semplice palafitta comprende un’unica stanza; le pareti sono fatte di

Una necessità primordiale, visti gli acquaz-zoni tropicali e le temperature che supera-no i 30 gradi.»

Una sfida per la logisticaCapiamo quanto sia difficile far arrivare beni di prima necessità in quella remota regione recandoci nella parte nordorienta-le dell’isola. Il viaggio da Coron a Malawig lungo l’accidentata strada sterrata tutta curve e polvere dura quasi tre ore. La strada è in uno stato pietoso, molti ponti sono di-strutti. Al ritorno inizia a piovere e in alcuni tratti la strada, prima asciutta, si trasforma in un ruscello. I camion stracolmi di mate-riali per la ricostruzione avanzano a fatica. L’addetto alla logistica CRS Daniel Nash spiega perché, nonostante tutte le dif-ficoltà, gli aiuti vengono trasportati via terra: «Qui il mare non è profondo e le barriere coralline che circondano le iso-le rendono le cose ancora più difficili.» Di piccoli aerei adatti allo scopo non ce ne sono. Inoltre, il trasporto aereo costereb-be molto di più. «Nonostante tutti questi problemi, finora la Croce Rossa è sempre riuscita a far giungere il suo aiuto a chi ne aveva bisogno.»

lontano come MalawigMalawig, che significa «lontano», è un villaggio incastonato tra due insenature, incantevole ma difficile da raggiungere. I Tagbanuwa, una delle tribù più antiche delle Filippine, vivono qui da generazio-

«I nostri terreni sono salati perchéiltifonehaspintol’acquadelmaresullaterraferma.»

stuoie di bambù, il tetto di lamiera on-dulata. Qui vivono con due figli piccoli. Si cucina su un focolare a cielo aperto. Markus Mader vuole sapere di che cosa vivono. «Faccio il pescatore. Ogni gior-no catturo fino a cinque pesci con una lenza», risponde Andy Talangay. Ciò che non serve loro lo vendono a un commer-ciante che porta la merce a Coron. Le verdure invece devono comprarle. «I no-stri terreni sono salati perché il tifone ha spinto l’acqua del mare sulla terraferma. Qui per un po’ non crescerà più nulla e in più lo tsunami ha distrutto anche le zone di pesca», spiega Rosalie Talangay.

Quando la stagione delle piogge coincide con l’inizio della scuolaIn questo periodo le scuole sono chiu-se. Ma a giugno, con l’inizio della stagio-

ne delle piogge, riaprono le porte. Mol-te scuole sono ancora distrutte, i mobili sono inservibili. Dove è stato possibile, gli abitanti dei villaggi hanno costruito aule provvisorie, come a Decalachao, nell’en-troterra. Spesso però si tratta solo di un tetto sopra la testa; queste stanze infat-ti non offrono alcun riparo dalla pioggia e dal vento. «C’è ancora molto da fare. Sono contento di essermi potuto fare un’idea sul posto. Porterò a Berna il ricor-do di incontri toccanti e ne farò tesoro per il nostro lavoro. Nei prossimi tre anni la CRS, con il suo team, sarà impegnata nella ricostruzione a fianco dei filippini», conferma Markus Mader. Perché di certo arriveranno altre tempeste.

➔ redcross.ch/filippine

A Malawig Markus Mader fa la cono-scenza di Rosalie e Andy Talangay. Il materiale donato dalla CRS ha permes-so a questa fami-glia di costruirsi una nuova casa.

I bambini van-no a scuola in un edificio che non li protegge dalle intemperie.

L’addetto alla logistica CRS Daniel Nash in-forma il direttore sulle sfide da affrontare.

Humanité 2/2014 7

Page 8: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 9: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 10: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

In Svizzera come all’estero, le situazioni di crisi richiedono un intervento rapido. Il suo padrinato permette di prestare un aiuto tempestivo ed efficace alle vittime delle catastrofi – ovunque necessario. Con un franco al giorno lei può alleviare la sofferenza e salvare vite umane. Sottoscriva un padrinato oggi stesso.

www.crs-padrinato.chE-mail: [email protected]

Il suo padrinato – per rispondere all’urgenza

Aiuti chi ne ha

bisogno

con un franco al giorno!

© C

anad

ian

Red

Cro

ss/G

wen

Eam

er

Sì, sottoscrivo un padrinato per un importo di un franco al giorno, ossia 30 franchi al mese.

Vogliate inviarmi delle informazioni sui padrinati della CRS.

Nome/cognome:

Via/n.:

NPA/località: :

Tel.: E-mail:

Firma:

Da ritornare a: Croce Rossa Svizzera, Padrinati Rainmattstrasse 10, Casella postale, 3001 Berna

Novembre 2013: un tifone devasta le Filippine. La CRS invia sul posto squadre di soccorso e beni di prima necessità.

Data di nascita

subito

Page 11: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

In breve

In Svizzera come all’estero, le situazioni di crisi richiedono un intervento rapido. Il suo padrinato permette di prestare un aiuto tempestivo ed efficace alle vittime delle catastrofi – ovunque necessario. Con un franco al giorno lei può alleviare la sofferenza e salvare vite umane. Sottoscriva un padrinato oggi stesso.

www.crs-padrinato.chE-mail: [email protected]

Il suo padrinato – per rispondere all’urgenza

Aiuti chi ne ha

bisogno

con un franco al giorno!

© C

anad

ian

Red

Cro

ss/G

wen

Eam

er

Sì, sottoscrivo un padrinato per un importo di un franco al giorno, ossia 30 franchi al mese.

Vogliate inviarmi delle informazioni sui padrinati della CRS.

Nome/cognome:

Via/n.:

NPA/località: :

Tel.: E-mail:

Firma:

Da ritornare a: Croce Rossa Svizzera, Padrinati Rainmattstrasse 10, Casella postale, 3001 Berna

Novembre 2013: un tifone devasta le Filippine. La CRS invia sul posto squadre di soccorso e beni di prima necessità.

Data di nascita

subito

■ Quest’anno la Conferenza nazionale della CRS sarà dedicata alle collaboratrici sanitarie CRS (CS CRS). Queste svolgono ormai un ruolo indispensabile nelle cure di base e nell’assistenza ai malati presso istituti di lungodegenza, servizi ambula-toriali e a domicilio. Sulla scorta di contri-buti della ricerca e della prassi, riflettere-mo sul ruolo che le CS CRS assumono nel settore delle cure e nella lotta al crescen-te deficit di personale sanitario.Josehine Niyikiza, una CS CRS cui era de-dicato un articolo nell’ultimo numero di Humanité, parteciperà a una delle tavo-le rotonde.12a Conferenza nazionale CRS «Collabo-ratrici sanitarie CRS: potenziale e limiti di fronte alla carenza di personale curan-te», martedì 9 settembre 2014, Stade de Suisse, Wankdorf, Berna, ore 9–16.30. In-formazioni e iscrizione:

➔ redcross.ch/conf14

Collaboratrici sanitarie CRs

Christian gross chiede impegno

Riattivati gli aiuti CRs nel mali

Alluvioninell’Europaorientaleemeridionale

■ Nel cortometraggio «Fischio d’inizio» Christian Gross esorta una squadra di calcio a dare il meglio di sé, vuole vede-re il sangue, letteralmente… Sì, perché il suo è un appello in favore della do-nazione di sangue. Ogni anno il 5% dei donatori si ritira perché raggiunge l’età massima ammessa per la donazione. I Servizi trasfusionali regionali voglio-no reclutare 5000 nuovi donatori entro il 13 luglio, quando finiranno i Mondia-li di calcio. L’allenatore Gross ha parte-cipato alla campagna a titolo gratuito. Il video è in rete:

➔ doniamo-il-sangue.ch ■ Nel Mali le condizioni di sicurezza ri-mangono precarie. Tuttavia, dalla prima-vera del 2013, quando il nord è stato libe-rato dall’occupazione dei ribelli islamici, il paese ha ritrovato una certa calma. La CRS ha pertanto deciso di riprendere la sua attività nella regione di Timbuctu. Molti pozzi sono stati rimessi in funzio-ne. L’acqua viene spinta in superficie da stazioni di pompaggio (foto) alimenta-te con pannelli solari. Questo interven-to è di primaria importanza per l’area del Sahel, dove l’acqua è un bene raro. Nel dicembre 2013 la CRS ha fornito un

■ Le piogge torrenziali che da giorni fla-gellavano la Bosnia-Erzegovina e la Ser-bia hanno causato le più disastrose inon-dazioni degli ultimi cent’anni. Centinaia di migliaia di persone hanno dovuto la-sciare le loro case per rifugiarsi in scuo-le e palestre. Qui i volontari della Cro-ce Rossa hanno fornito loro sostegno e beni di prima necessità. In Bosnia, dove dispone di una delegazione permanen-te, la CRS si è associata alla Croce Rossa locale per prestare aiu-ti d’urgenza e distribuire acqua, viveri, coperte e ar-ticoli per l’igiene. Nella vi-cina Serbia, la Croce Rossa ha partecipato alle ope-razioni di evacuazione e ha distribuito beni di soc-corso alle vittime. I danni sono enormi. La CRS in-tende pertanto prosegui-

aiuto finanziario per facilitare la reinte-grazione di 1300 famiglie che erano fug-gite a causa del conflitto. Con il soste-gno dell’organizzazione, il dispensario di Goundam ha potuto ripristinare la cate-na del freddo per i vaccini. Anche in al-tre strutture è stato possibile assicurare lo stoccaggio di farmaci di vitale impor-tanza. L’ospedale di Timbuctu ha riaper-to il suo servizio di medicina oculistica. L’offerta di servizi sanitari nelle regioni più povere del Mali rimane un’attività pri-oritaria della CRS.

➔ redcross.ch/mali

re la propria azione nelle zone sinistrate anche una volta conclusa la fase di emer-genza acuta. Grazie allo slancio solidale della popolazione e alle generose dona-zioni di Migros e Coop, la CRS dispone già di 1,3 mio. di CHF per sostenere gli abitan-ti delle aree alluvionate. La CRS ringrazia di cuore per qualsiasi donazione devoluta a mezzo del bollettino di versamento alle-gato o online su:

➔ redcross.ch

© R

ed C

ross

Ser

bia

Humanité 2/2014 11

Page 12: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 13: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 14: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 15: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 16: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

salvare una vita donando cellule staminali del sangue

Uniti contro la leucemia

Spessountrapiantodicellulestaminalidelsangueèl’ultimasperanzadivitaperlepersone

colpitedaleucemia.SwissBloodStemCells(SBSC),unadivisionediTrasfusioneCRSSvizzera,

gestisceilRegistrosvizzerodeidonatoriesiprodigaperilreclutamentodipossibilidonatori

conl’aiutodimoltepersone,tracuideglistudenti.Inquestaintervista,TatjanaMagi,impegna-

ta nel progetto Marrow,spiegaperchéètantoimportantepromuovereledonazionidicellule

staminali del sangue.

Signora Magi, che cos’è il progetto

Marrow?

Solo pochi sanno che cos’è una dona-zione di cellule staminali del sangue. Il progetto Marrow, gestito da studen-ti di medicina nelle università svizzere , mira a sensibilizzare i potenziali nuovi donatori, a informarli in maniera esau-

riente e a motivarli a iscriversi al regi-stro.Questo progetto è nato in Gran Breta-gna e si basa unicamente sul lavoro vo-lontario.

Qual è la reazione degli studenti alla

vostra opera di sensibilizzazione?

TATjAnA MAgITatjana partecipa al pro-getto Marrow e fa parte del comitato dell’Associa-zione svizzera dei trapian-tati di cellule staminali del sangue (SVBST).

sotto la lente

I volontari possono sostenere l’impegno di Marrow informando il pubblico sulla donazione di cellule staminali del sangue.

© S

BSC

© S

BSC

16 Humanité 2/2014

Page 17: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 18: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

a tU per tU

TesTo: Julia Zurfluh foTo: Caspar MarTig

la più giovane dell’organodirettivo

Danielle Breitenbücher, membro del Consiglio della Croce Rossa

L’elezionediDanielleBreitenbücheralConsigliodellaCroceRossa(CCR)dapartedell’ultima

assemblea della Croce Rossa resterà negli annali della storia della Croce Rossa. si tratta in-

fattidelmembropiùgiovanemaielettonell’organodirettivodellapiùgrandeepiùantica

organizzazioneumanitariasvizzera.Danielleha25anniededicatuttoilsuotempolibero

alla Croce Rossa.

Danielle Breitenbücher è rimasta la stessa anche nel modo di vestire.

Non indossa un abito formale per appa-rire più matura o più competente. Non ne ha bisogno, perché sa esattamen-te ciò che vuole. «Mi piace partecipare

alle decisioni. Sono contenta che la Cro-ce Rossa Svizzera (CRS) prenda sul serio i giovani e che ascolti il loro parere quan-do si tratta di prendere decisioni strategi-che», spiega Danielle Breitenbücher. Del resto è nell’interesse dell’organizzazione

ascoltare i giovani, che svolgono un ruo-lo importante come beneficiari, volonta-ri e, non da ultimo, futuri donatori della Croce Rossa. All’età di 25 anni, Danielle è il membro più giovane di tutti i tempi dell’organo

Come membro del CCR, Danielle Breitenbücher opera per il successo a lungo termine della Croce Rossa Svizzera.

18 Humanité 2/2014

Page 19: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 20: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

Il denaro fa la felicità se si condivide con gli altri

il buon esito dell’investimento. Informatevi subito presso

la vostra Banca Cantonale o su swisscanto.ch/redcross

15_180x270 I.indd 1 11.04.14 08:10

Page 21: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

In breve

■ Nel Sudan meridionale, un territo-rio estremamente arido, molti abitan-ti vivono in condizioni precarie. Appe-na la metà della popolazione ha accesso all'assistenza sanitaria di base e la mal-nutrizione è molto diffusa. La CRS po-tenzia perciò l’aiuto a beneficio dei più diseredati. Il suo lavoro viene ora ge-nerosamente sostenuto dalla Land Ro-ver. L’azienda automobilistica ha infat-ti stipulato con la CRS un partenariato di quattro anni che permetterà di aiu-tare 45 000 persone nel paese africano.

■ All’inizio di maggio, alcuni donatori hanno avuto l’occasione di partecipare a una visita esclusiva del centro logistico di Wabern presso Berna. Il centro logi-stico serve a coordinare gli interventi di aiuto in caso di catastrofe e a immagaz-zinare una parte dei beni di soccorso. Sull’esempio del tifone che si è abbat-tuto il novembre scorso sulle Filippine, i visitatori hanno scoperto che cosa im-

land Rover sostiene il lavoro della CRs in sudan

Un evento esclusivo per i donatori della CRs

GiornatamondialedellaCroceRossa:ifandellaCRSsonosolidali■ L’8 maggio, Giornata mondiale della Croce Rossa, il presidente della Confede-razione Didier Burkhalter e la presidente della CRS Annemarie Huber-Hotz hanno perorato insieme un maggiore rispetto del diritto internazionale umanitario.

Nell’anniversario della nascita di Hen-ry Dunant, dei passanti giovani e meno giovani hanno manifestato la loro solida-rietà con la Croce Rossa posando per una foto con l’emblema. Nelle grandi città la CRS ha distribuito informazioni, tatuag-

In collaborazione con la Mezzaluna Ros-sa Sudsudanese, la CRS costruisce e ri-sana cinque centri sanitari dove curare i malati, realizzare campagne di vacci-nazione, prodigare cure a mamma e bambino e individuare i casi di malnu-trizione acuta. Nei villaggi più isolati, dei volontari della Mezzaluna Rossa apposi-tamente istruiti informano gli abitanti sui rischi per la salute e sulle norme igie-niche e prestano i primi soccorsi in caso di emergenza.

➔ redcross.ch/sudan

plica un intervento di aiuto in caso di catastrofe. Hanno inoltre potuto farsi un quadro di come vengono impiegate concretamente le loro donazioni in tali circostanze. Se desiderate essere invitati anche voi a un evento riservato ai donatori della CRS, non esitate a comunicarcelo:

[email protected] o

telefono 031 387 74 64

■ Il cane da ricerca Buffy e più di 60 altri cani ben addestrati di REDOG si presenta-no su un sito web. Cercano persone dispo-ste a sostenerli. Le donazioni servono per pagare la formazione dei team, l’abbiglia-mento da soccorso, gli apparecchi per la lo-calizzazione dei dispersi e l’allestimento di campi da addestramento. Le unità cinofile di REDOG sono sempre pronte a interveni-re per cercare persone scomparse o sepol-te da macerie, sia in Svizzera che all’estero. I conducenti lavorano a titolo volontario.

➔ redog-pate.ch

Buffycercapadriniomadrine

gi adesivi e cerotti. Un’operazione soste-nuta da Nubya e Sarah Meier, ambascia-trici della CRS. Tutti i ritratti di fan della Croce Rossa:

➔ sonofan.ch

© R

EDO

G

Humanité 2/2014 21

Page 22: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

TesTo: isabel ruTsChMann foTo: reMo nägeli

Ricaricarsi peraiutarel’altro

Sostegnoaifamiliarideimalatididemenza

CinqueannifaaKurtBuessèstatadiagnosticataunaformadidemenza.Ogginonèpiù

autosufficienteedeveessereassistito24oresu24.AquestopensasuamoglieAliceche,a

sua volta, per riuscire a gestire tutto – dalla cura del marito al governo della casa, dal lavoro

alleoccupazioniprivate–ricorreaiservizidisostegnodellaCRS.

Passeggiare è una delle rare attività che Alice e Kurt Buess possono svolgere ancora insieme.

testIMonIanza

22 Humanité 2/2014

Page 23: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

testIMonIanza

Alice e Kurt Buess avevano fatto molti progetti per quando sareb-

bero andati in pensione: ristrutturare la loro casa di Lausen (BL), fare un lun-go viaggio in Canada e negli Stati Uni-ti e trascorrere tanto tempo con i nipo-ti. Avevano programmato di andare in pensione anticipata, a 62 anni, per go-dersi appieno il meritato riposo dopo avere cresciuto tre figli e lavorato tut-ta la vita, lui come informatico alla Po-sta e lei principalmente come casalinga ma anche come collaboratrice sanitaria dello Spitex. Ma purtroppo i loro pro-getti per il futuro non si realizzeranno mai. Quest’anno Alice e Kurt Buess compi-ranno entrambi 62 anni, l’età alla qua-

le avevano previsto di andare in pensio-ne. Ma, invece di partire con la moglie per l’America, il signor Buess siede in soggiorno sulla sua poltrona preferita e guarda assente le foto di un viaggio fatto nel 2004. Purtroppo una subdo-la malattia lo costringe a rispolverare vecchi ricordi anziché partire per nuove avventure. Kurt Buess, infatti, soffre di

una rara forma di demenza che colpisce anche soggetti non anziani. L’uomo aveva manifestato i primi segni di cam-biamento cinque anni fa, all’età di 57 anni.Lui che era un campione del fai da te, tutt’a un tratto comprava le viti sba-gliate per i suoi lavoretti di riparazione, si lamentava di essere sotto stress per

via del lavoro, diceva di dormire male e diventava sempre più taciturno. Infine, dopo alcuni test e accertamenti, i me-dici hanno formulato la loro diagnosi: demenza frontotemporale. «Mi sentii

crollare il mondo addosso», ricorda sua moglie Alice che, in quanto collabora-trice sanitaria diplomata, sapeva esat-tamente a che cosa stava andando in-contro. Oggi ha accettato la situazione e si è rassegnata all’idea che i loro piani

Inquantocollaboratrice sanitaria diplomata, dopo la diagnosi alice Buess sapeva esattamente a che cosa sarebbe andata incontro.

In appena cinque anni Alice Buess è passata dal ruolo di moglie a quello di assistente sanitaria del marito. I co-niugi si erano promessi di aiutarsi a vicenda.

Canada 2004: un magnifico viaggio in due senza ricordi condivisi.

Humanité 2/2014 23

Page 24: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 25: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate
Page 26: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

rItratto

TesTo: isabelle güss

L’informazionecomearmaVirus ebola in guinea

L’insorgeredellatantotemutaebolahascatenatoilterrorenellapopolazionedellaGui-

nea.LaCroceRossaSvizzera (CRS)ha inviatotreesperti inquestopaesedell’Africaoc-

cidentaleperaiutareleautoritàadarginareladiffusionedell’epidemiamortale.Unadi

questeèIsabelleGüss,medicoaLangenthal.Ladottoressaciparladellemisuremessein

attocontroilvirus,maanchedipregiudiziedisinformazione.

Non ho paura di contrarre l’ebola perché so come proteggermi. Que-

sta malattia si trasmette per contatto e quindi lavandosi spesso le mani si ri-duce già di molto il rischio. Nel caso in cui dovessi venire a contatto con per-sone o cadaveri infetti, dovrei adotta-re severe precauzioni. A contatti di que-sto tipo, però, sono soggetti più che altro i volontari della Croce Rossa. Per-ciò li istruiamo a dovere e ci assicuriamo

che indossino indumenti protettivi ade-guati. Al momento sono di stanza a Conakry, la capitale della Guinea. Qui attualmen-te si registra un picco di diffusione della malattia, mentre più a sud la situazione si sta lentamente stabilizzando. Sono l’e-sperto sanitario di riferimento per tutti i delegati della Federazione internazio-nale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa impegnati sul posto e, come tale,

ISAbelle güSSPediatra, di Langenthal, Isa-belle Güss è addestrata per interventi in caso di cata-strofe ed è specializzata in sanità pubblica. Ha già lavo-rato per conto della CRS ad Haiti e nel Ghana per com-battere delle epidemie.

Al mercato di Matofo, dei volontari della Croce Rossa distribuiscono sapone e disinfettante e sensibilizzano la popolazione sulle misure igieniche.

© IF

RC/I

dri

ssa

Soum

are

26 Humanité 2/2014

Page 27: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

rItratto

rispondo anche della salute del team e fornisco il materiale protettivo ai delega-ti che intervengono sul campo. Inoltre, partecipo alle riunioni di coordinamen-to con il Ministero della salute, l’OMS e altri enti assistenziali.

ricerca di persone infetteUno dei nostri compiti a Conakry è di trovare coloro che sono stati a diretto contatto con persone affette da ebo-la. Questi soggetti devono essere visi-tati quotidianamente per 21 giorni, il periodo di incubazione dell’ebola. Se in questo lasso di tempo si manifesta-no i sintomi della malattia, gli interes-sati devono essere immediatamente sottoposti a un test ed eventualmente isolati. Solo così si può fermare la diffu-sione della malattia. A Conakry è diffi-cile individuare coloro che potrebbero essersi infettati, perché in città la gente si sposta molto o va in campagna a tro-vare i parenti. Per i volontari della Croce Rossa, che sono stati addestrati a visita-re queste persone, il rischio di contagio non è molto elevato. L’ebola è contagio-sa soltanto quando si manifestano i sin-tomi della malattia.

Molti pregiudiziPer informare la popolazione sull’ebola, istruiamo un gruppo di volontari della Croce Rossa. Finora la malattia non si era

mai manifestata in Guinea. Girano mol-te voci, ad esempio che l’ebola sia sta-ta diffusa dal governo o dalle organizza-zioni umanitarie, o che sia stata causata da un veleno o da una stregoneria. Tut-to ciò complica i tentativi di arginare l’e-pidemia. I volontari della Croce Rossa svolgo-no un ruolo importante anche perché la popolazione si fida di loro e dà loro ascolto. Tuttavia c'è anche chi non li vede di buon occhio: sono accusati di essere portatori della malattia e vengo-

no stigmatizzati. Molti hanno lasciato la propria famiglia per aiutare gli altri. A volte i loro stessi familiari hanno paura di loro. Perciò il supporto psicologico è molto importante. Una psichiatra della Croce Rossa Canadese sostiene i volon-tari e li prepara nella comunicazione e nell’assistenza alle vittime e alle loro fa-miglie. L’ebola ha un tasso di mortalità molto elevato e a volte stermina intere fami-glie. Per fortuna, però, alcuni sopravvi-vono, ma quando tornano a casa vengo-

no emarginati e con loro spesso anche il resto della famiglia. Quando tornerò in Svizzera al termine della missione, nessuno dovrà temere di essere contagiato. Infatti, finché non si hanno sintomi, non si rischia di conta-giare nessuno. Tuttavia, se nelle prime tre settimane dal rientro dovessi avere la febbre, sarei considerata un caso so-spetto di ebola. Allora dovrei sottopormi a dei test e, se il risultato fosse positivo, entrare in quarantena. Ma è molto più probabile avere un po’ di febbre a causa della dengue o della malaria.

➔ redcross.ch/malattie-infettive

«Lefalseinformazioni complicano i tentativi di argina-rel’epidemia;èquindifonda-mentalechelapopolazionesiainformatainmodocorretto.»

XXXXXXXXXXX XXXXXXXXX XXXXXXXX XX XXXXXXXXXX XXXXXX XXXXXXXXXXX XXXX

Isabelle güss, medi-co della CRS, e alcuni volontari della Croce Rossa a Conakry

Gli indumenti protettivi sono obbligatori per tutti coloro che entrano in contatto con poten-ziali malati; davanti a destra, un prodotto che serve a disinfettare l’ambiente del paziente.

Humanité 2/2014 27

Page 28: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

Un gesto per le generazioni future.

Croce Rossa SvizzeraRainmattstrasse 10

CH-3001 BernaTelefono 031 387 74 64

Am

eric

an R

ed C

ross

/Ta

lia F

ren

kel

�Vogliate inviarmi la guida gratuita della CRS sui testamenti

Cognome

Nome

Via/n.

NPA/Località

Telefono

Data di nascita

❏�Vi prego di contattarmi

Facendo testamento lei ha la garanzia che il suo patrimonio sarà ripartito secondo la sua volontà. La guida sulle ultime volontà pubblicata dalla Croce Rossa Svizzera spiega come redigere un testamento giuridicamen-te valido.

Telefono 031 387 74 64 [email protected] www.redcross.ch/legati

Casella postale

Page 29: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

Un gesto per le generazioni future.

Croce Rossa SvizzeraRainmattstrasse 10

CH-3001 BernaTelefono 031 387 74 64

Am

eric

an R

ed C

ross

/Ta

lia F

ren

kel

�Vogliate inviarmi la guida gratuita della CRS sui testamenti

Cognome

Nome

Via/n.

NPA/Località

Telefono

Data di nascita

❏�Vi prego di contattarmi

Facendo testamento lei ha la garanzia che il suo patrimonio sarà ripartito secondo la sua volontà. La guida sulle ultime volontà pubblicata dalla Croce Rossa Svizzera spiega come redigere un testamento giuridicamen-te valido.

Telefono 031 387 74 64 [email protected] www.redcross.ch/legati

Casella postale

Page 30: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

682451739

731869425

459237186

124386597

398715642

567924318

275148963

943672851

816593274

06010029307

873291456

169485327

524376981

351649872

486723195

297518643

632854719

945137268

718962534

06010029308

4 0 0 2 8 0 7

4 0 0 3 0 1 0( C ) C o n c e p t i s P u z z l e s

Page 31: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate

9

1

7

4

3

83

56

2

1

2

5

1

9

3

59

73

8

3

9

2

6C o n c e p t i s P u z z l e s 06010030415

4

1

1

84

9

7

32

8

5

1

7

1

3

24

6

8

73

9

6

2

C o n c e p t i s P u z z l e s 06010030416

Page 32: Magazine Humanité 1/2012: Aiuto alle vittime dimenticate