MAGA Z I NE - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2013_11/PDF/ST201311_HI.pdf ·...

48
Anno IX - Numero 11 Novembre 2013 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI www.federtennis.it www.supertennis.tv Ragazze d’ M A G A Z I N E IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

Transcript of MAGA Z I NE - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2013_11/PDF/ST201311_HI.pdf ·...

Anno IX - Numero 11 Novembre 2013 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI

www.federtennis.it www.supertennis.tv

Ragazze d’

p p p

M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

Il messaggio sulla maglietta

3Super Tennis

DI GIANCARLO BACCINI

il fondo

AAdesso che è passato un po’ di tempo e l’emozione colletti-va per la pubblica stesura del quattordicesimo* capitolo della leggenda rosa del tennis italiano è stata metabolizzata, sedi-mentando in sobrio orgoglio per la duplice impresa cagliari-tana (quella delle giocatrici in campo e quella del presidente della FIT Binaghi fuori), adesso, dicevo, penso sia opportuno spostare all’indietro il nostro punto di osservazione per am-pliare la prospettiva e inquadrare l’eccezionale presente del nostro movimento da un lato fra il suo ben noto passato e dall’altro fra il suo potenziale futuro.Voglio dire che non possiamo apprezzare appieno il valore dei 10.000 biglietti venduti a Cagliari se non ricordiamo i 25 spet-tatori paganti dell’incontro di Fed Cup Italia-Svezia (per inciso vinto dalle azzurre 5-0) svoltosi a Milano nel 2002, anno secon-do della presidenza Binaghi. O quello, per fissare l’immagine su questo stesso intervallo di tempo, dei 4 milioni e mezzo di euro di profitto realizzati dagli Internazionali BNL d’Italia 2013 a confronto del milione e mezzo di perdita degli Internazionali (non ancora BNL) di allora.Non possiamo dimenticare che nel 2002 il tennis era scom-parso dalla tv in chiaro mentre adesso in ogni singolo minuto dei 1.440 che compongono una giornata sono in media circa 10-15.000 le persone che stanno davanti a un apparecchio te-levisivo a guardare, gratis, SuperTennis.E, se i lettori mi perdonano la citazione di un’esperienza perso-nale, è giusto sottolineare pure come nel 2002 noi dell’Ufficio Stampa della FIT dovevamo implorare in ginocchio i giornalisti della Gazzetta dello Sport o del Corriere dello Sport perché pubblicassero almeno i risultati dell’Italia in Fed Cup mentre oggi il sorriso solare delle nostre ragazze rivaleggia con le creste e i tatuaggi dei cosiddetti assi del pallone sulle prime pagine dei giornali.Ma voglio anche dire che proprio guardando le dimensioni del balzo in avanti che il tennis italiano sta compiendo dopo esser-si liberato dei parassiti e degli incapaci che lo zavorravano, vie-ne naturale chiedersi quando questa parabola da ascendente diventerà discendente e dunque (a meno che in realtà non si tratti di un’iperbole, il che però sembra francamente impossi-

bile anche a un’ottimista come me) dove è situato il punto di atterraggio.Al momento le sfide in atto sono talmente tante e la grinta necessaria a sostenerle è così intatta da lasciarmi razionalmen-te credere che l’apogeo di questa curva monotòna sia ancora lontano. L’upgrading degli Internazionali; la crescita di Quinzi e degli altri azzurrini che hanno condiviso con lui i trionfi delle Nazionali giovanili; le aspirazioni della squadra di Coppa Da-vis; la capillarità dell’intervento del Settore Tecnico sul terri-torio; l’ulteriore sviluppo di SuperTennis; la modernizzazione culturale e quella infrastrutturale necessarie ad affrancarci dall’idolatria verso la terra rossa. E questi sono solo alcuni dei processi da implementare, per cui il lavoro da finire non manca davvero.Però, per tornare alla prospettiva passato-presente-futuro, è un fatto che il trionfo di Cagliari, un trionfo non soltanto spor-tivo, possa invece per certi versi apparire come un rito di pas-saggio, una sorta di snodo spazio-temporale, una sliding door, un punto di sovrapposizione fra mondi sottilmente alieni, alla Murakami Harumi. Perché tutto è andato così bene che uno non può evitare di chiedersi, irrazionalmente, se questa sia sta-ta l’ennesima stazione di un percorso lineare o non, piuttosto, un capolinea dove si cambiano mezzo e direzione per puntare verso destinazioni sconosciute. Agendo da inconsapevole messaggera del nostro inconscio, Francesca Schiavone, arrivata in extremis per condividere e condividersi, si è presentata al Tennis Club Cagliari con una maglietta sulla quale campeggiava la scritta “End”, “fine”. Non so perché l’abbia indossata, se quella parola stampata fosse davvero un segnale il cui significato dovesse restare se-greto o arrivare a qualcuno. Però è stato proprio guardando quella maglietta che dentro di me ha preso forma una sensa-zione fino ad allora indistinta, e che mi sono ritrovato a do-mandarmi se il trionfo nella Fed Cup 2013 non possa in realtà aver rappresentato, come suggerito dalla scritta e dall’asso-luta perfezione del momento, l’esoterica fine di una purifica-zione iniziata 13 anni fa e il contestuale inizio di una nuova avventura, affascinante perché ancora imperscrutabile.

* cap. 1 Charleroi FC (w 2006) – cap. 2 Mosca FC (F 2007) – cap. 3 Pennetta Top 10 (2009) – cap. 4 Reggio Calabria FC (w 2009) – cap. 5 Schiavone RG (w 2010) – cap. 6 Schiavone Top 10 (2010) – cap. 7 Pennetta n. 1 di doppio (2010) – cap. 8 San Diego FC (w 2010) - cap. 9 Schiavone RG (F 2011) – cap. 10 Errani RG (F 2012) – cap. 11 Errani Top 10 (2012) – cap. 12 Errani-Vinci n. 1 di doppio (2012) – cap. 13 Pennetta NY (SF 2013) – cap. 14 Cagliari FC (w 2013).

Iscriviti anche tu al Circolo dei Circoli.Su supertennisclub.it troverai un campo e un avversario forte come te.

SUPERTENNISCLUB.

C’è sempre qualcunopronto a sfidarti.

Stre

Super Tennis5

M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS FEDERAZIONE ITALIANA TENNISPresidenteAngelo BinaghiConsiglio FederaleGiovanni Milan(Vice Presidente Vicario)Sebastiano Monaco(Vice Presidente)Giuseppe AdamoIsidoro AlvisiMassimiliano GiustiRoland SandrinEmilio SodanoGuido TuriRaimondo Ricci Bitti (atleta)Mara Santangelo (atleta)Fabrizio Maria Tropiano (atleta)Graziano Risi (tecnico)

FEDERAZIONE ITALIANA TENNISStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G – 00194 RomaTelefono: +39-0636858218 / 8406Fax: +39-0636858166e-mail: [email protected]

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEGiancarlo Baccini, AngeloBinaghi, Giovanni Milan, NicolaPietrangeli, Gianni Romeo,Felicetta Rossitto

DIRETTORE RESPONSABILEGiancarlo Baccini

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo Mancuso

SUPER TENNIS TEAMMartina CiprianiAntonio Costantini (foto editor)Amanda LanariAnnamaria Pedani (grafica)

FOTOArchivio FIT,Antonio Costantini,Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:Stefano Benfenati, Roberto Bonigolo, Lazzaro Cadelano, Maria Grazia Ciotola, Roberto Commentucci, Antonio Croglia, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Giovanni Di Natale, Marcello Giordani, Rosaria Ionà, Marianna La Forgia, Danilo Manganaro, Andrea Nizzero, Nicola Pietrangeli, Enrico Pilia, Sergio Pioppi, Marco Preti, Alessandro Rocca, Enrico Roscitano, Ida Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto Serafini, Mauro Simoncini, Fabio Tedesco, Tiziana Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia, Viviano Vespignani

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONEEdisport Editoriale Srl

STAMPAArti Grafiche Boccia S.p.A.Salerno

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaTelefono: +39-0636857643-44Fax: [email protected]

PUBBLICITÀComedi Srlvia Don Luigi Sturzo,720016 Pero (MI)Telefono: +39-023808501/502Fax: [email protected]

Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004La rivista non è in vendita in edicolae viene spedita in abbonamentopostale.Abbonamento annuale (10 numeri):30,00 euroMetodo di pagamento:- con assegno circolare,non trasferibile, intestato a“Federazione Italiana Tennis” daspedire a mezzoraccomandata a/r a FIT - DirezioneComunicazione, Stadio Olimpico,Curva Nord, Ingresso 44, Scala G,00194 Roma- con bonifico bancario intestato a“Federazione Italiana Tennis” c/oBanca Nazionale del Lavoro -Ag. CONI IBANIT31Y0100503309000000000008Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

6 Finale Fed Cup Una squadra che nella leggenda

12 Un successo in campo e fuori

22 Vita da circolo Il campo sul tavolo

24 L’angolo tecnico Principi del foro

30 Panorama Ramazzotti, ancora lui - Giudici di gara - News

34 La voce delle Regioni

43 Tennis in Carrozzina Sorpresa Raffaele

17 IL PROCESSO DEL MESE Maria sfoglia la margherita

19 LARGO AI GIOVANI Gioia Barbieri

21 COME ERAVAMO Quel fatidico anno

45 DICEMBRE 2013 SU SUPERTENNIS TV

46 LA POSTA DI NICOLA Pietrangeli risponde alle vostre domande

46 PROMOSSI & BOCCIATI Le pagelle di Giancarlo Baccini

Le rubriche

SU QUESTO NUMEROANDATO IN STAMPA IL 7 NOVEMBRE 2013

Super Tennis6

finale fed cup

Una squadra nella leggendaQuattro titoli mondiali e una finale in otto anni, periodo in cui l’Italia ha subito appena quattro sconfitte in ventuno incontri. La festa sulla terra rossa di Cagliari è stata soltanto l’ultimo capitolo in ordine di tempo, ma guai a parlare di lieto fine perché l’epopea del tennis femminile azzurro è destinata a rimanere orgoglio e vanto dello sport italiano ancora per molto

La festa della azzurre dopo la conquista del quarto titolo mondiale

Super Tennis7

Le azzurre alzano il trofeo

C fitte in ventuno incontri, praticamente un dominio assoluto. Artefice del poker azzurro il capitano Corrado Barazzutti, il condottiero che ha saputo guidare mira-bilmente alcune tra le giocatrici più forti del mondo che da anni regalano al nostro tennis splendidi successi anche a livello individuale. Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani, ec-cole le magnifiche quattro, la formazione storica che ha permesso di trasformare in realtà i sogni di un intero movimento. Nel primo trionfo del 2006 come non ri-cordare poi anche la firma di Mara San-tangelo protagonista nella vittoria di Charleroi contro il Belgio della numero

DALL’INVIATO ALESSANDRO ROCCA

CAGLIARI - Tra le storie più emozionanti che solo lo sport è capace di raccontare entra di diritto quella dedicata alla na-zionale italiana di Fed Cup. Una storia di trionfi e di record scritta da un gruppo di ragazze unite da una profonda amicizia e da uno straordinario attaccamento ai co-lori azzurri. La festa sulla terra rossa di Ca-gliari è soltanto l’ultimo capitolo, ma guai a parlare di lieto fine perché l’epopea del tennis femminile è destinata a rimanere orgoglio e vanto dello sport italiano an-cora per molto. Quattro titoli mondiali e una finale in solo otto anni, periodo in cui l’Italia ha subito appena quattro scon-

uno del mondo Henin. Tre anni dopo arri-va la splendida conferma sulla terra rossa di Reggio Calabria. Le ragazze di capitan Barazzutti travolgono gli Stati Uniti e can-cellano la sconfitta nella finale del 2007 a Mosca contro la Russia. Passano appena dodici mesi e le azzurre mettono in bache-ca la terza coppa del mondo battendo in finale ancora gli Stati Uniti, questa volta però a San Diego. Il resto è storia di questi giorni, dalle lacrime di Roberta Vinci dopo la soffertissima vittoria contro la russa Pa-nova all’esultanza scatenata di Francesca Schiavone. Proprio la presenza della tenni-sta milanese a Cagliari è l’immagine forse che sceglieremmo rispetto ad altre se do-

Super Tennis

finale fed cup

vessimo realizzare la copertina del roman-zo azzurro. La Schiavone che si sposta da un angolo all’altro del campo per sostenere

8

l’amica Roberta, la Schiavone così vicina alle sue compagne per l’ennesima sfida an-che senza una racchetta in mano, incarna lo

Corado Barazzutti con il nipotino Tommaso e la squadra durante i festeggiamenti

spirito di questa meravigliosa squadra. “Io ho dato il massimo, ma abbiamo vinto anche grazie alle assenti. Questa vittoria conta anche per loro, a partire da Fran-cesca Schiavone che ci ha fatto un regalo bellissimo nel venire a trovarci”, questo il ringraziamento di Roberta Vinci. “France-sca ha scelto di non giocare per ragioni sue, che non c’entrano nulla con il nostro spirito di gruppo. Infatti, quando è arriva-ta, abbiamo fatto un tifo d’inferno e ci i siamo anche prese un warning dal giudi-ce arbitro”, questo invece il commento di Flavia Pennetta.Compattezza, unità di intenti, rispetto, sacrifico, il bene della squadra prima di ogni altra cosa. Sulla panchina italiana non è mai mancato nessuno di questi aspetti, ritenuti ancora più indispensabili quando si scende in campo in una competizione a squadre. “La prima cosa è accettarsi l’un l’altra, conoscersi e apprezzarsi a pre-scindere dal tennis. Sappiamo di essere diverse, ma riusciamo a stare insieme a prescindere dalle differenze. Ci rispettia-mo e facciamo gruppo anche nelle piccole cose”. Le parole di Sara Errani raccontano alla perfezione lo spirito di una squadra di amiche. Risulta difficile oggi riconoscere

Flavia Pennetta, Karin Knapp e Francesca Schiavone in versione tifose

Super Tennis9

NUMERI DA RECORDLa quarta Fed Cup della storia delle azzurre gonfia ancora di più i numeri di una cavalcata che, dal 2006, ci ha fatto prepotentemente entrare nella storia della competizione a squadre. L’Italia, insieme alla Russia appena sconfitta, ha dominato gli ultimi otto anni di competizione, presenziando a cinque finali e vincendone quattro. Di seguito qualche numero su questo bellissimo percorso.

1 La nuova posizione dell’Italia nel ranking per nazioni ITF. Siamo di nuovo in vetta al mondo.

18 Gli incontri vinti consecutivamente in doppio da Roberta Vinci. Imbattuta, il suo è un record assoluto nella storia della Fed Cup.

1 La squadra capace di rompere il dominio italo-russo sull’ultima deca-de di Fed Cup: solo la Repubblica Ceca, vincendo nel 2011 e 2012, ha

interrotto la serie di otto titoli equamente divisi tra le azzurre e la Russia.

5 le apparizioni in finale di Roberta Vinci e Flavia Pennetta, le uniche presenti in tutte le finali con protagonista l’Italia.

4 le sconfitte dell’Italia negli ultimi otto anni di Fed Cup, su 21 incontri disputati.

51 Le partecipazioni consecutive dell’Italia in Fed Cup fin dall’anno della sua istituzione (1963).

Siamo una delle quattro nazioni ad aver sempre preso parte alla com-petizione.

14 le annate consecutive di permanenza dell’Italia nel

World Group.

4 Le nazioni che hanno vinto più Fed Cup dell’Italia: solo Stati

Uniti (dominatori con 17), Australia (7), Repubblica Ceca (7) e Spagna (5) vantano più trionfi delle azzurre.

3 Gli azzurri premiati con il prestigioso Award of Excellence dell’ITF, il premio concesso ai protagonisti presenti o passati della compe-

tizione, che ne incarnano gli ideali e i valori: sono Lea Pericoli, Silvia Farina e Corrado Barazzutti. Siamo l’unica nazione con tre personalità premiate.

5 Le finali disputate dall’Italia negli ultimi otto anni. Quattro vitto-rie – oltre a Cagliari, abbiamo vinto con il Belgio a Charleroi nel

2006, con gli Stati Uniti a Reggio Calabria nel 2009 ed a San Diego nel 2010 - contro una sola sconfitta, subita con la Russia nel 2007 a Mosca.

IL PARALLELO Tra il 1976 ed il 1980 l’Italtennis maschile ha conqui-stato una Coppa Davis (nel 1976 a Santiago del Cile) disputando altre tre finali: nel 1977 in Australia, nel 1979 negli Stati Uniti e nel 1980 in Cecoslovacchia. Le azzurre hanno fatto meglio portando a casa quattro Fed Cup su cinque finali disputate dal 2006 al 2013.

La premiazione delle azzurre. C'è anche il Presidente Angelo Binaghi

che ha fortemente voluto la finale di Fed Cuo nella sua Cagliari

una leader indiscussa. Ognuna è stata un traino per l’altra. L’Italia di Fed Cup è ma-turata e si è rafforzata di pari passo con la crescita tecnica e caratteriale delle magni-fiche quattro che a fasi alterne sempre con estrema umiltà hanno portato linfa vitale al gruppo. Primo turno o finale nessuna si è mai risparmiata incurante degli impe-gni ravvicinati del circuito. Nessun calcolo quando c’è di mezzo la maglia azzurra. Atteggiamento non proprio così scontato, per maggiori informazioni contattare il ca-

pitano russo Shamil Tarpischev. Al contra-rio di Kirilenko, Pavlyuchenkova e Vesnina la nostra Roberta Vinci non ha esitato un solo attimo a declinare l’invito per il Wta Tournament of Champions in programma a Sofia nella stessa settimana della finale. Una scelta, quella di preferire il “Master B”alla Fed Cup, già presa in passato anche da Flavia Pennetta.Schiavone, Pennetta, Vinci e Errani sono inoltre un esempio per le altre giocatrici che in Fed Cup non possono vantare lo

stesso curriculum. L’entusiasmo di Karin knapp tornata in nazionale dopo alcune stagioni condizionate da continui infortuni ne è stata la prova più evidente. Un’espe-rienza fantastica culminata con la prima Fed Cup della carriera grazie alla quale l’altoatesina ha avuto la possibilità di stu-diare con le grandi per diventare a sua vol-ta grande anche in nazionale. La squadra di Fed Cup ha appassionato con le sue imprese gli sportivi italiani. La gente è sempre più rapita dall’entusiasmo

Super Tennis10

volte non basta. A febbraio si ripartirà dalla trasferta negli Stati Uniti: per la caccia alla quinta Fed Cup l’Italia potrà contare ancora sulla forza di un gruppo affamato di vitto-rie e pronto a scrivere nuove pagine di una storia che è già diventata leggenda.

finale fed cup

di queste ragazze e non c’è palazzetto o circolo dove non si registri il tutto esaurito indipendentemente dai nomi delle avversa-rie. In questo senso proprio al Tennis Club Cagliari si è assistito a qualcosa senza pre-cedenti, con il pubblico accorso numeroso anche per una normale sessione di allena-mento e con le tribune stracolme perfino nel match di doppio a risultato acquisito. Fatta eccezione per una sola stagione, la formazione italiana dal 2006 in poi ha sem-pre centrato almeno la semifinale arrenden-dosi quando è accaduto contro corazzate come Russia o Repubblica Ceca. Italia sem-pre ai vertici insomma, Italia che ha saputo superare anche i rari momenti di difficoltà grazie a quella che oggi appare come una grande famiglia. La presenza ormai fissa dei coach in costante dialogo con il capitano ha portato ulteriori benefici contribuendo se possibile a rendere il clima ancor più sere-no. Il supporto delle famiglie oltre a quello dell’intero staff azzurro rappresenta la spin-ta più grande per le nostre ragazze. Dietro tutto questo ovviamente c’è il lavoro di una federazione solida e lungimirante, che ha gettato le basi per la creazione della leggenda azzurra. Con il trionfo di Cagliari, l’Italia si è ripresa anche la vetta del ranking scavalcando la Repubblica Ceca battuta quest’anno nella semifinale di Palermo. Per le azzurre non sarà facile riconfermarsi in una competizione piena di insidie come la Fed Cup, dove il ranking individuale a

Un simpatico striscione dei tifosi sulle tribune del centrale del TC Cagliari

LE PROTAGONISTE "La prima cosa è accettarsi l’un l’altra, co-noscersi e apprezzarsi a prescindere dal tennis. Sappiamo di essere diverse, ma riu-sciamo a stare insieme a prescindere dalle differenze. Ci rispettiamo, stiamo bene in-sieme e facciamo gruppo anche nelle pic-cole cose di tutti i giorni."

Sara Errani

"Io ho dato il massimo, ma abbiamo vinto anche grazie alle assenti. Questo quarto titolo mondiale conta anche per loro, a par-tire da Francesca Schiavone che ci ha fatto un regalo bellissimo nel venire a trovarci a Cagliari. Durante la mia rimonta contro la Panova lei e le altre mie compagne sono state eccezionali. Mi hanno incitato molto, anche questo significa essere una squadra."

Roberta Vinci

"Siamo un grande gruppo ed in tutto que-sto è stato molto bravo anche il nostro ca-pitano Corrado Barazzutti. All’inizio, pro-venendo dal tennis maschile, ci trattava un po’ come maschi, poi ha saputo capire le differenze e ha trovato un atteggiamento ancora più adatto, senza mai imporsi. Ci capisce come pochi e si è instaurato uno splendido rapporto."

Flavia Pennetta

"Far parte di questa squadra e condivide-re tante emozioni con delle giocatrici che hanno vinto tanto per me è un onore. Ave-vo partecipato da quinta giocatrice alla fi-nale di Mosca del 2007. Le mie compagne, come sempre, mi hanno accolto con affet-to facendomi sentire a mio agio e parte integrante di un gruppo molto affiatato e di grandi amiche."

Karin Knapp

La grinta di Roberta Vinci

Sara Errani

Super Tennis12

finale fed cup

Un successoin campo e fuoriCagliari ha fatto suo l’inno nazionale, lo ha cantato per due giorni di grande tennis, sentendosi al centro dello sport. E le tv di trenta Paesi hanno portato in giro per il mondo lo spettacolo dello splendido novembre della Sardegna, così italiano ma così particolare, perché è arrivato dal cuore pulsante di un’isola unica nella sua bellezza

LDI ENRICO PILIA (L’UNIONE SARDA)

La città del vento, del sole che cuoce e del-le nuvole che accarezzano Castello. E oggi anche del tennis. Della Fed Cup, del trionfo mondiale baciato dal sole e da un pubblico a suo modo storico, protagonista. Dalle tribune del Tennis Club di Monte Ur-pinu ci si specchia nella Cagliari più antica, la diretta tv ha mostrato quella parte di cit-tà che i turisti, anche nei giorni della finale mondiale tra Italia e Russia, hanno potuto

I riflettori accesi sul centrale durante la sfida della prima giornata della finale tra Sara Errani e Irina

Super Tennis13

Le tribune gremite del circolo di Monte Urpinu

che ama lo sport, non solo il tennis, è stato colorato, piacevolmente, da questa finale. Da una Coppa talmente bella che è stato impossibile non toccarla per quei pochi che l’hanno avuta vicino, prima del week end az-zurro. Fi-na-le-mon-dia-le, nessuno ci crede-va e tanti faticavano a capire cosa fosse, pri-ma che l’Inno di Mameli risuonasse nel cuore del colle di Monte Urpinu. E chissà se a Ca-gliari sapremo trattenere qualcosa dell’onda di Italia-Russia, di questo fiume di passione piacevole: Cagliari, sabato 2 novembre, si è

svegliata con l’inno nazionale, lo ha cantato per due giorni di grande tennis, sentendosi - finalmente - al centro del mondo dello sport seppure per poche ore. Questa major city, come la chiama Angelo Binaghi, ha dato il benvenuto a tutti, dove ogni angolo è storia, è presente e memoria. Dove la luce, ancora lei, sa essere differente. Dove la diretta tv di trenta Paesi ha portato in giro per il mondo il nostro novembre, così italiano ma così particolare, perché arriva dal cuore pulsante dell’Isola di Sardegna. Una

scoprire e apprezzare. Questa Fed Cup e il successo delle nostre ragazze è stato cir-condato, dal primo all’ultimo minuto, da una luce sempre affascinante. Anche di notte. Strano, in novembre? No, seppure uno dei pochissimi club d’Italia che non dispone di un campo coperto è paradossalmente quel-lo che ne avrebbe più bisogno, proprio per-ché sole e vento, ingredienti essenziali della cagliaritanità, sanno essere aggressivi quan-to e più della pioggia. Il fascino vintage del circolo, e della città

Super Tennis

finale fed cup

14

terra, perché è di tennis che parliamo, dove i tesserati crescono, dove i tornei regalano ta-belloni sempre affollati, dove i campi comin-ciano a non bastare, perché la passione per racchetta e pallina è travolgente. Dal campo alle spiagge, dove il “beach” continua ad allargarsi, a conquistare spazi, a rosicchiare appassionati e giocatori. Pochissimi davano credito a quel matto visionario di Angelo Binaghi, talmente in-namorato della sua terra e di questo sport così complesso da cercare l’abbinata impos-sibile: la finale a Cagliari. Gli hanno creduto, da subito, il governatore della Sardegna e i suoi fedelissimi. Ugo Cappellacci e le perso-ne più vicine a Binaghi hanno capito in fretta che la salita sarebbe stata quasi impossibi-le, un tappone dolomitico che però i duri, e quelli molto allenati, riescono a divorare. E dopo tanti “no”, quel “sì”, e quella spinta arrivata dalla presidenza della Giunta regio-nale, hanno regalato a Cagliari, alla Sarde-gna e all’Italia sportiva lo spettacolo che è

La cerimonia di apertura della finale di Cagliari.Sotto: il pubblico russo a Cagliari

Super Tennis15

MALAGO’ E BINAGHI: “UNA SCOMMESSA VINTA” “Questa di Cagliari è stata una scommessa stravinta dal Presidente Binaghi e della sua fede-razione”. A dirlo è stato il Presidente del CONI Giovanni Malagò, che era in Sardegna per la finale di Fed Cup vinta dalle azzurre. “C’erano delle perplessità che onestamente avevo anche io e c’erano anche a livello internazionale. Invece la risposta della gente, il contesto e, devo dire, anche il clima hanno reso l’evento magnifico. Difficilmente altre location avrebbero dato la stessa risposta. Bisogna riconoscere il merito di chi ha avuto la volontà e il coraggio di proporlo”.Il coraggio lo ha avuto per primo Angelo Binaghi. “Le parole del Presidente Malagò mi hanno reso felice. E’ stato innanzitutto un grande successo sportivo, l’ennesimo, delle nostre straordi-narie ragazze. Ed è stata una scommessa vinta grazie al sostegno finanziario convinto dell’am-ministrazione regionale e del suo Presidente Ugo Cappellacci, che credo possa dire di aver fatto uno dei migliori investimenti nello sport che siano mai stati fatti in Sardegna. Ho visto un pubblico straordinario. Sono orgoglioso della mia città e della mia regione, che meriterebbe altri appuntamenti di questo livello anche in altre discipline”.E proprio l’intreccio tra sport e territorio è il punto sul quale Malagò e Binaghi hanno insistito: “Assessorato al turismo e allo sport dovrebbero viaggiare di pari passo in ogni regione d’Italia – hanno dichiarato in coro i due presidenti – viviamo in un Paese talmente ricco di posti favolosi che ogni iniziativa sportiva deve valorizzare la città e il territorio nei quali l’evento si svolge”.

andato in scena. Perfetto, senza sbavature, successo in campo e fuori, con quel bagno finale, domenica sera, delle ragazze mondia-li nel mare del Poetto. Non c’è mai stato uno straordinario feeling fra la città del popolo e quel circolo arrocca-to sul colle più verde della città. Uno sguar-do distratto a quei fanatici con i borsoni co-lorati, a quei sessantenni - quando va bene - tormentati dal pensiero di non trovare un campo per il doppietto. Con la finale fra Ita-lia e Russia, con le nostre ragazze in coperti-na, quest’amore potrebbe sbocciare. E con-vincere Cagliari e chi non crede a un evento sportivo di questa portata che le ricadute, varie e difficilmente catalogabili, porteranno vantaggi a tutti. È stata la coppa del Centrale, uno stadio nato proprio mentre l’altro, quello di Sant’E-lia, continuava il suo percorso tormentato, difficile, quasi impossibile. I giocatori del Cagliari hanno portato fortuna, nel loro con-tinuo peregrinare in giro per l’Italia hanno toccato, e continuano a farlo ogni mercole-dì, il Tennis Club di Monte Urpinu.Ai rosso-blù piace l’energia, quella che i cinquemila

del Centrale hanno saputo dare alla nostra squadra. Chissà se questo grande e colo-rato circo del tennis che conta tornerà, un

giorno. Senza dubbio qui, al Tennis Club di Cagliari, la Fit ha una casa. Un porto sicuro dove attraccare, in caso di bisogno. Sempre.

Un suggestivo scorcio del centrale del TC Cagliari

Super Tennis

Maria sfoglia la margheritaLA BELLA RUSSA IMPUTATA

IImputata si alzi. Se non altro per concederci di ammirarla in tutto il suo splendore. Lei si chiama Sharapova di cognome e Maria di nome, vero? Benve-nuta in questo tribunale, molto sui generis ma pur sempre tri-bunale. Siamo lieti di averla qui con noi anche se la dobbiamo sottoporre a regolare proces-so. Odo qualcuno dall’aula che sussurra: questo tribunale la starebbe trattando con insolito riguardo in forza non tanto dei suoi risultati tennistici ma solo ed esclusivamente per la sua avvenenza fisica? Silenzio o la faccio sgomberare, l’aula. Do’ lettura del capo d’accusa. Lei, Miss Sharapova, continuerebbe a vestire i panni della tennista senza più esserlo, di fatto. E soprattutto senza più deside-rare di esserlo. In altre parole utilizzerebbe il tennis come stru-mento di marketing e non con epicentro della sua passione. La parola alle parti. L’ACCUSALei, signora Sharapova, non gioca da mesi ma questo, come tutti ben sappiamo, è imputa-bile all’infortunio fisico che la affligge e per il quale le rivolgia-mo i nostri più sentiti auguri. Ma il punto non è la sua prolungata assenza dai tornei: quanto il fat-to che tale assenza tutto som-mato non pare conturbar la più di tanto. La mossa più tennistica che ha compiuto negli ultimi mesi è stata annunciare che il suo marchio di caramelle gom-mose (non proprio l’elemento fondante di una dieta da atleta, ne converrà) in futuro sponsoriz-zerà un torneo. Per il resto, lei,

americana a tutto tondo ormai, si è occupata della promozione del suo marchio, del suo fidan-zato bulgaro che sta per ame-ricanizzarsi pure lui è magari anche di suo figlio in arrivo. Che se si è trattato di un’invenzione della stampa scandalistica ci di-spiace assai per il turbamento

che tale gossip potrebbe averle creato; in caso contrario sincere felicitazioni a lei e al pupo. Che il tennis giocato magari non fosse proprio al centro dei suoi pensieri questa corte l’aveva sospettato già a Roma quando se ne andò dal torneo perché aveva la bua o forse, ci perdoni l’ardire, perché aveva festeg-giato il compleanno del suo fi-danzato bulgaro-americano. Poi c’è stata anche una finale di Fed Cup nel frattempo. Si è forse fatta sentire dal suo capitano o dalle sue compagne? Che forse lei, quelle che hanno giocato la

finale, sia chiaro, nemmeno co-nosce? Magari una telefonatina, lei che è stella di prima gran-dezza, avrebbe fatto piacere. Dalla Florida alla Sardegna, ci consenta la battuta, la telesele-zione l’hanno già inventata. Se il tennis non la eccita più perché non ammetterlo?

LA DIFESACome spesso succede le tesi dell’accusa sono campate in aria e non degne di alcuna conside-razione. È perlomeno sgrade-vole che si ponga sotto accusa colei che è il volto del tennis femminile (e non solo il volto) proprio in un periodo di siffatta sofferenza. Costretta com’è all’i-nattivita’ per cause fisiche, cosa dovrebbe fare la nostra assisti-ta? Chiudersi in un monastero a meditare sulle proprie sventure? Maria si sta occupando di mol-teplici iniziative diventando così non solo un esempio sul campo

ma anche fuori: di come si può, pur essendo ancora in giovane età, imparare a diventare mana-ger di se stesse o almeno a sor-vegliare con attenzione gli affari che altri gestiscono con i propri guadagni. E che spazio avranno poi queste riflessioni quando la nostra assistita rientrerà in cam-po come già le successe dopo il primo grave infortunio alla spalla, ridiventando la numero 1 al mondo? (Ha gradito l’arringa Maria? E, sia detto per inciso, se la voce della sua gravidanza fos-se vera voglia accettare i nostri auguri più sentiti). LA SENTENZAImputata Sharapova, resti pure seduta: non vorremmo mai che un movimento improvviso le procurasse dolore vista la parti-colare condizione in cui potreb-be trovarsi. Sappia che questa corte però non può esimersi da una condanna. Non certo per-ché lei abbia compiuto qualche mossa particolarmente censura-bile. Ma piuttosto perché è vero che la simpatia che lei seppe attirare attorno a se dopo il pri-mo rientro rischia ora di essere, come dire, un po’ offuscata dal-la sua attività di testimonial di se stessa. Presti maggior attenzio-ne al suo ruolo di tennista anco-ra in attività, anche se infortu-nata. Comunichi al mondo cosa ha intenzione di fare e non solo quanto sono buone e glamour le sue caramelle. E questa corte al gran completo sarà in prima fila ad applaudirla. (A proposi-to: grazie di essere intervenuta a questo processo. Gradisce un caffè o piuttosto una bustina di Biochetasi? Opss, pardon).

17

il processo del mese

Maria Sharapova

Secondo molti la Sharapova continuerebbe a vestire i panni dell’atleta senza più esserlo. E soprattutto senza più desiderare il rientro sui campi da gioco. In altre parole l’infortunio alla spalla sarebbe una

scusa e utilizzerebbe il tennis come strumento di marketing e non come epicentro della sua passione

DI PIERO VALESIO

✔ Magazine ✔ Internet ✔ Tablet ✔ Smartphone

I.it SIAMO SEMPRE CON TE!d

Con un unico pagamento hai la possibilità di leggere la rivista su tutti i tuoi supporti digitali: pc, tablet e smartphone, e rispetto al mensile in edicola, troverai una versione ricca di contenuti extra!

Super Tennis

Questione di chimicaGIOIA BARBIERI

IIl maestro e il discepolo, l’in-segnante e l’allievo, il vecchio saggio e il giovane scalpitante. Un rapporto da sempre fonte d’ispirazione per opere lettera-rie, teatrali, cinematografiche, viste le ricchissime implicazioni psicologiche, emotive e com-portamentali che ruotano intor-no a dinamiche vecchie come il mondo, ma sempre tremenda-mente attuali. Aristotele e Ales-sandro, Cimabue e Giotto, Gu-glielmo da Baskerville e Adso da Melk. Il tennis, ovviamente, non fa eccezione. Nel percorso di crescita dei giovani agonisti, la scelta forse più difficile da compiere, fra le tante, è proprio quella dell’allenatore. Mentre per un professionista affermato, per un giocatore fatto, un buon coach, pur se importante, è ra-ramente determinante, quando si parla di giovani, di tennisti ancora in costruzione, le cose cambiano completamente, e la figura dell’allenatore resta assolutamente fondamentale. Purtroppo, però, non esiste una formula magica per trovare il coach “giusto”. Come in tutte le attività umane, infatti, non esistono certezze immutabili, o sistemi di regole codificate cui fare riferimento. Puoi prendere il giovane più forte del mondo, affidarlo al miglior allenatore del pianeta, finanziarne l’attivi-tà senza badare a spese, senza trascurare alcun dettaglio… per poi trovarti a gestire un totale fallimento. Perché? Perché è mancato l’ingrediente fondamentale: quel misterioso sentirsi vicini, capire di potersi fidare, trarre piacere dal lavo-rare fianco a fianco. L’empatia,

insomma, quel cumulo di sen-sazioni che Goethe chiamava “affinità elettive”, richiamandosi addirittura alle leggi della chi-mica.E una chimica davvero esplosiva sembra caratterizzare, da qual-che mese, il rapporto fra la ro-magnola Gioia Barbieri, una po-tente 22enne da tempo in rampa di lan-cio, ma che sembrava non riuscire a ol-trepassare il “muro” dei tornei minori, e il brianzolo Giorgio Ga-limberti, ex azzurro di Da-vis deciso a intraprendere la carriera di coach interna-zionale.Un solo dato i n q u a d r a l ’ a u t e n t i c a metamorfosi del l ’azzurra, che ha inizia-to ad allenarsi presso la San Marino Ten-nis Academy (la struttura dove opera il popolare “Galimba”) nel corso dell’estate, mentre era impegnata in un difficile re-cupero da una frattura da stress a un piede: nei primi 5 mesi del 2013 Gioia, prima di infortu-narsi, aveva messo assieme 52 punti Wta. Poi, dopo la sosta forzata, è rientrata nel circuito, a fianco di Galimberti. E in soli tre mesi ha ottenuto la bellezza

di 153 punti, aggiudicandosi 3 tornei ITF (fra cui il 25.000 di Lagos) e superando per strada molte tenniste di ottimo livello, dalla classifica molto vicina alla top 100. Un clamoroso salto di qualità. Troviamo Giorgio, sempre en-tusiasta e positivo, impegnato

a Cagliari, con le nostre ragazze di Fed Cup, intento a imparare il mestiere da Capitan Barazzutti.“Gioia è venuta da me questa estate, motivatissima: proba-bilmente con l’infortunio, come spesso accade, ha capito quan-to il tennis sia importante nella sua vita.” Se gli chiedi come ha fatto a ottenere risultati in così poco tempo, ti sorride felice e ti racconta quella che, in fondo,

sembra una ricetta semplice semplice, ma che evidentemen-te, per riuscire efficace, presup-pone assoluta fiducia tra coach e atleta: “Intanto, siamo partiti con un allenamento fisico molto impegnativo, e mirato. Gioia è una gran lavoratrice, e si è fatta un mazzo così!” “E poi?” “E poi, abbiamo lavorato soprattutto a livello tattico: lei pur avendo colpi relativamente piatti e poco arrotati, giocava troppo indie-tro, cercava soprattutto di non sbagliare. Ora tiene una posizio-ne più aggressiva, per coman-dare lo scambio. E anche con il servizio, le dicevo: hai un’ottima seconda su cui fare affidamento, perché con la prima ti acconten-ti di rimetterla il gioco? Devi cer-care il punto diretto, devi fare un buco per terra!” “E lei?” “E’ una ragazza intelligente: impara molto velocemente dagli errori, ci riflette su e sa modificare gli atteggiamenti errati. Sono mol-to ottimista”. Galimba ha un entusiasmo contagioso. Ha gli occhi che brillano, mentre affer-ma, sicuro: “Adesso è 265 Wta, ma faremo di tutto per andarci a prendere quei punti che manca-no per entrare nelle qualificazio-ni dell’Australian Open. E ti dico questo, guarda: Gioia secondo me ha la personalità per calca-re anche i grandi palcoscenici, e sono convinto che ci arriverà. La sua palla, come diciamo noi tennisti “fa male”. A me quan-do la alleno, quasi mi porta via la racchetta dalla mano!” Si alza e ne va, carico come una mol-la, trasudando energia da tutti i pori. Proprio vero. A volte, è semplicemente una questione di chimica.

19

largo ai giovani

Gioia Barbieri con Giorgo Galimberti

Nel percorso di crescita dei giovani la scelta forse più difficile è quella dell’allenatore. Un grande feeling sembra caratterizzare, da qualche mese, il rapporto fra la 22enne romagnola da tempo in rampa di

lancio e il brianzolo Giorgio Galimberti, ex azzurro di Davis che ha intrapreso la carriera di coach

DI ROBERTO COMMENTUCCI

F o r n i t o r e U f f i c i a l e

DISPONIBILI NELLE VERSIONI:

. PLAY-FLEX®

. PLAY-FLEX CUSHION®

. PLAY-FLEX CONFORT®

OUTDOOR

Super Tennis

LLa storia del tennis italiano è indissolubilmente legata al 1922, che non è azzardato definire cruciale.

Dodici mesi che sotto molti aspetti possono dirsi rivoluzionari perché nell’arco di quel periodo furono create le basi necessarie a superare il primigenio dilettantismo allora imperante

DALL’ESORDIO IN DAVIS AGLI ASSOLUTI

Quel fatidico anno

21

come eravamo DI VIVIANO VESPIGNANI

La storia del tennis italiano è indissolubilmente legata ad un anno che non è azzardato defi-nire cruciale, il 1922. Un anno che sotto molti aspetti può dirsi rivoluzionario perché, nell’arco di quei dodici mesi, furono crea-te le basi necessarie a superare il primigenio dilettantismo allo-ra imperante. Detto in estrema sintesi, nel 1922 il varo di rile-vanti iniziative assunte sul piano sportivo e la contemporanea creazione di originali, quanto indispensabili, strutture orga-nizzative aprì all’ Italia le porte del tennis moderno. Questi le novità di maggior rilievo.* L’ Italia (nelle vesti di sedice-sima nazione, al pari della Ro-mania) esordì in Coppa Davis incontrando la Gran Bretagna sull’erba di Roehampton. Ac-cadde dal 19 al 21 giugno e il risultato fu impietoso perché Cesare Colombo e Mino Balbi di Robecco chiusero il confronto incassando un drastico 12 a 0 in termini di set. Stando alle cro-nache del tempo, sull’ evento si riversarono roventi polemiche. Infatti, inspiegabilmente non era stato della partita Uberto de Morpurgo, allora l’italiano più forte e più esperto a livello internazionale, che pochi giorni avanti aveva raggiunto la finale a Buckingham, nella quale il nu-mero uno britannico Algernon Kingscote lo aveva superato do-po cinque set.* Attraverso la nascita delle “De-legazioni di Zona”, ovvero dei futuri Comitati regionali, venne rivoluzionata la struttura verti-cistica della FIT. Fu l’avviamento di un decentramento che, negli anni, darà un tangibile impulso

alla propaganda e quindi all’ espansione del tennis.* Venne varata la Commissione tecnica nazionale che ebbe fina-lità di programmazione e studio di iniziative in un’ottica anche internazionale, ma che inizial-mente ebbe lo scopo di creare fili di collegamento di un’attività nazionale più spesso frutto di

iniziative locali tra loro non sem-pre coordinate.* Nacque il campionato italiano maschile a squadre, etichettato Coppa Mario Brian. Lo tenne a battesimo il Tennis Club Parioli, il club più titolato in fatto di vit-torie in quella che è oggi la Se-rie A. Con Riccardo Sabbadini e Clemente Serventi il Parioli si ri-

peterà anche l’anno seguente e nel 1926, mentre Serventi firmò anche gli allori del 1929, 1930, 1933 e 1935. Tra parentesi, il campionato femminile dovet-te attendere il 1940, quando si impose il Tennis Modena schie-rando Wally San Doinnino e Gi-selda Annigoni.* Coppa Davis a parte, l’Italia giocò nel 1922 il primo incon-tro internazionale ufficiale a squadre. Nel mese di settem-bre a Marsiglia l’Italia affrontò la Francia e venne sconfitta 9 a 3: fu il primo atto di una attività a squadre definita “amichevole” che si protrarrà per quarant’ an-ni e che, man mano, contribuirà a proiettare il tennis italiano al di fuori dei confini nazionali.* Nacquero le classifiche na-zionali, ovvero le classifiche di prima categoria (categoria A dal 1978), legate a criteri ovvia-mente soggettivi, mentre oggi sono strettamente connesse alle posizioni occupate dagli italiani nei ranking mondiali ATP e WTA di fine stagione. I primi numeri uno d’ Italia furono Mino Balbi di Robecco e Rosetta Gagliardi, rispettivamente capofila di 18 giocatori (tra i quali due stra-nieri) e 16 giocatrici. L’ iniziale criterio di valutazione già nel 1923 venne modificato a favore di norme che, specie in campo femminile, resteranno sempre selettive.* Nell’ arco di pochi mesi al Ten-nis Club Milano fu costruito il pri-mo stadio del tennis. Avvenne su iniziativa di uno dei grandi perso-naggi che hanno scritto la storia del nostro tennis, il Conte Alber-to Bonacossa che dello stadio fu insieme ideatore e mecenate.

Super Tennis

D

22

vita da circolo

Il campo sul tavolo

DI DANILO MANGANARO

Dici tennis e pensi a Wimbledon. Il campo più conosciuto al mondo, per appassio-nati o neofiti della racchetta, non ci sono alternative. Ma forse non tutti sanno che il club nacque in funzione di un'altra attività ludico-sportiva (il croquet), che poi rima-se legata al tennis per anni come passa-tempo alternativo sui prati inglesi. Questo era il senso del ritrovarsi All England Lawn Tennis & Croquet Club (denominazione codificata dopo il primo torneo di tennis,

nel 1877): giocare, competere e divertirsi, si trattasse di racchette e palline da far passare sopra una rete o mazze di legno e altrettanto lignee bocce da indirizzare in porti-cine di metallo. E d'inverno? E con la pioggia? Il gioca si spostava al chiuso e il tennis si trasferiva... sul tavolo. Venne così codificato anche il tennistavolo (più comunemente ping pong) un altro modo per i soci per ritrovarsi intorno a un... passa-tempo sportivo, divertente e pie-namente nello spirito di chi amava sfidarsi all'aperto con la racchetta in pugno. Questa premessa storica per in-trodurre una tendenza attuale che pare ricongiungersi con la tradizio-ne: quella di sfruttare tutti gli spazi possibili e le risorse a disposizione (tanto più in un periodo economi-co non così florido) per diversificare il più possibile l’offerta ai Soci del proprio Circolo, offrendo il più am-pio contorno all'attività tennistica.Non sono più tanto i tempi del cal-cetto, con la sua erba sintetica che ha invaso l’Italia sportiva e in qual-che caso è passato sopra alla vec-chia e amata terra rossa. La mania

Nel periodo invernale in un club è difficile monopolizzare con il tennis l’attività sportiva e ludica. E' utile offrire delle alternative pratiche e coinvolgenti per tutti, partendo da sport che non richiedono grossi investimenti

Super Tennis23

Qualcuno, fa anche sul serio: alla Canottie-ri Vittorino da Feltre di Piacenza che par-tecipa con 11 squadre ai vari campionati tennistici, dagli under in su, ci sono anche tre squadre iscritte ai campionati Fitet (la federazione del ping pong), la più forte delle quali ha scalato in soli tre anni le ge-rarchie regionali arrivando fino alla C1. Ancora più "leggero" dal punto di vista dell'impegno fisico, ma caldissimo dal pun-to di vista delle sfide, può essere lo spa-zio dedicato al biliardo, grande classico anch'esso dei club inglesi, visto che nasce

come alternativa "al chiuso" del croquet. Un tavolo verde (con o senza buche) ge-neralmente di pro-porzioni 2x1, stec-che, bocce e gesso e molte varianti di gioco. Cinema e te-levisione hanno da sempre sfruttato la spettacolarità del biliardo, ormai defi-nito a tutti gli effetti disciplina sportiva con tanto di tornei

internazionali e Campionati del Mondo. Anche in questo caso c’è una Federazione (www.fibis.it) che disciplina scuole, tornei e campionati. Sviluppando entrambe que-ste due ultime alternative, oltre a favorire la conoscenza tra i soci con tornei interni o partite amichevoli, si possono organizzare giornate intere di incontri intersociali: sfide multisportive in cui coinvolgere grandi e piccini, a difendere i colori del circolo a ten-nis ma anche a ping pong e biliardo. Basta aggiungere… un tavolo.

Due immagini da un manuale inglese del 1900: come sui può notare le racchette e la gestualità dei giocatori di tennistavolo sono, in dimensioni ridotte, le stesse dei tennisti

La tradizione sportiva della Canottieri Vittorino da Feltre di Piacenza viene declinata in tante discipline oltre al tennis: i pongisti stanno regalando notevoli soddisfazioni

tutta la comunità dei soci, riunendoli in-torno... a un tavolo. Da ping pong o da biliardo. Il tennis da tavolo, come anticipavamo, ha origine alla fine del 1800 in Inghilter-ra quando per l’impossibilità di giocare a tennis all’aperto per il meteo e la man-canza di strutture coperte ci si adoperò in qualche modo con varianti “casalinghe” a dimensioni ridotte. Poi è diventato uno sport in senso pieno, praticato anche dai campioni del tennis: il mitico Fred Perry fu infatti campione del mondo anche di

"table tennis". Nel 1988 è diventato spe-cialità olimpica. In un Club non dovrebbe essere difficile trovare una stanza di medie dimensioni, da occupare anche non "full time" visto che ormai tutti i tavoli, anche quelli da gara, sono pieghevoli. Il gioco è fatto: da sempre il tennistavolo può riunire gli avversari più diversi, con sfide genera-zionali tra papà, nonni e nipoti, mamme e figlie. E tutto questo al coperto, senza pro-blemi di manutenzione o costi che vadano oltre l'acquisto del tavolo (o dei tavoli).

calcettara, in certi casi divoratrice del ten-nis, si è (fortunatamente) riassorbita. Ma in un club, senza stravolgere e intaccare il primato del tennis si può pensare a una serie di opportunità che da un lato possa-no attrarre e catturare l’attenzione dall’e-sterno di potenziali nuovi soci entranti, e dall’altro sia un segnale di continua voglia di crescere, ammodernarsi e andare incon-tro a coloro che già da anni fanno parte della famiglia. Piscina e palestra a parte, già trattate in altri articoli e da anni acquisite come ele-

menti qualitativamente decisivi nell’offerta di un tennis club (ma onerosi dal punto di vista dell'investimento), il nuovo oggi va verso discipline giovani o d'importazione come il beach tennis e il paddle. Si tratta di sport con la racchetta che in Italia fanno riferimento entrambe alla Fit (basta navi-gare sul sito della Federtennis) e hanno futuro assicurato, grazie al grande appe-al che esercitano nei confronti dei soci e frequentatori più giovani. Per il primo c’è bisogno di sabbia e, possibilmente, di sole per buona parte dell’anno (anche se già al Nord molte strutture si sono attrezzate con palloni pressostatici). Il secondo è an-cora poco diffuso da noi mentre in Spagna c’è una foltissima truppa di ex campioni (Corretja, Bruguera, Berasategui e tanti altri) che hanno spinto questo fratello “mi-nore” del tennis almeno alla sua pari (se non oltre). Certo, serve un campo apposi-to ma il divertimento è assicurato. Di pari passo stanno tonando in auge al-ternative più facilmente percorribili che necessitano di spazi minori, possono esse-re praticate indoor e non pongono troppi vincoli di età e di forma fisica. Sono attività che possono coinvolgere trasversalmente

Super Tennis24

angolo tecnico

S

la miscela vincente nella composizione del telaio. E di ogni sua parte: dai sistemi am-mortizzanti inseriti nel manico, a fibre più rigide nel cuore della racchetta per miglio-rarne la stabilità, a inserti vari, in zone mi-rate: Flex Carbon, Tungsteno e chi più ne ha più ne metta. Spesso in queste pagine abbiamo parlato di corde e dell’importan-za di saper abbinare il tipo (calibro e co-struzione) e la tensione dell’incordatura a un determinato attrezzo. Perché – realtà di fatto - la pallina la colpiamo (si spera) con le corde e il loro rendimento è un fattore decisivo per la riuscita dei nostri colpi. E' importante quindi anche il modo in cui i filamenti interagiscono con il telaio. E an-che su questo aspetto molto si è lavorato.BUMPER E GROMMET – I frequentatori della Rete si saranno imbattuti spesso nei termini bumper e grommet. Coloro che invece si affidano ciecamente al negozian-te specializzato di fianco al Club avranno se mai sentito parlare dei passacorde. Chiariamo prima di tutto la terminologia: i bumper potrebbero essere definiti “co-pritesta”, protezioni sia del telaio sia delle corde nei punti dove più frequentemente

Le prestazioni delle racchette si evolvono lavorando sui più piccoli dettagli, così anche i passacorde, in inglese "grommet", sono oggetto dell'attenzione ingegneristica e vengono sviluppati con l'impiego di materiali e tecnologie molto particolari

fanno bene, perché alla ricerca della pre-stazione i reparti "ricerca e sviluppo"delle aziende stanno lavorando sui più piccoli dettagli.Negli anni sono cambiati radicalmente i materiali; siamo passati dal legno al car-bonio e alla grafite; non solo, con l’evolu-zione della tecnologia si sono sprecati gli “additivi” e le varianti di ogni brand per

DI MAURO SIMONCINI

Si pensa alla racchetta e ci si concentra su peso, bilanciamento, ovale, profilo etc.etc. Magari i più attenti e competenti, quando devono scegliere, valutano anche le diffe-renze di pattern (il reticolo delle corde), rigidità e altre caratteristiche, che non so-no indicate direttamente sugli attrezzi. E

Principi del… foro

Super Tennis25

grommet, per aumentare la libertà e il mo-vimento delle corde e ridurre ai minimi ter-mini la frizione delle stesse. Per esempio la tecnologia inglese MoS2, che prende spunto dalla pelle dei serpenti. Così come Catapult e i Big Grommets tedeschi, che promettono il 30% in più di potenza e 100 cm2 in più di sweetspot grazie al raggio d’azione maggiore concesso alle corde.NOVITA’ RECENTI – Le più fresche novi-tà riguardanti passacorde e tecnologie si chiamano Shockless Grommet, un sistema giapponese che punta a maggiorare lo swe-etspot, lasciando alle corde più possibilità di scorrere millimetricamente all'impatto, ma anche a ridurre drasticamente le vibrazioni. Obiettivi in parte condivisi con un altro nuo-vo sistema 'made in Usa', il Parallel Drilling: modificando l'inclinazione del foro passacor-de in alcuni punti strategici del piatto, si mi-gliora la dinamica della corda, meno "stroz-zata" nel punto di passaggio, ottenendo una risposta più reattiva e potente all’impatto della palla. Insomma è sempre più vero che piccoli dettagli possono fare una grande dif-ferenza, anche nel caso di quelli che al primo sguardo sembrano solo... forellini.

la racchetta può venire a contatto con il terreno di gioco. I grommet sono invece proprio i passacorde, cioè tutta la griglia di forellini intorno all’ovale in cui si inseri-scono e passano le corde.DATA DI NASCITA - Le racchette di legno non prevedevano né bumper né grommet. La novità è arrivata con la grafite: per evitare il contatto tra la grafite stessa e la corda, con potenziali rischi di usura/abrasione, sono comparsi questi elementi “cuscinetto”. E da allora? Nelle racchette del Terzo Millennio si sono aggiunte evoluzioni tecnologiche di ogni genere, proprio come si diceva in precedenza. Agendo infatti sui grommet/bumper si può modificare la performance della racchetta (ovviamente a parità di altri fattori). Ogni tennis brand ha apportato le sue modifiche, alcune con successo altre meno, altre diventate quasi storiche.STORIA - Per esempio fanno penare molto gli incordatori da tanti anni, ma sono uno dei tratti più amati della storica Prestige i suoi “capped grommet”, "passacorde co-prenti" che girano tutto intorno all’ovale nascondendo quasi la corda, contribuendo a dare stabilità alla testa della racchetta e

provocando un suono particolare durante lo swing.Più recentemente il mercato ha visto af-fermarsi la tecnologia Woofer che punta a massimizzare l’interazione tra telaio e corde al momento dell’impatto della pal-lina. I tecnici francesi che l'hanno svilup-pata, utilizzando come materiale il Pebax, garantiscono più precisione e più comfort grazie a un aumento del 25% del tempo di contatto tra palle e corde.Una svolta “storica” in questo micro-settore l’hanno concepita gli sviluppatori americani della tecnologia O3 Speedport, con i suoi fori passacorde enormi che pun-tano a liberare il più possibile la corda, al contrario dei classici e più restrittivi grom-met. Il maggior movimento concesso al filamento nel momento dell’impatto da un lato incide (con aumento di oltre il 50%) sull'ampiezza dello sweetspot e dall’altro sull’aerodinamicità dell’attrezzo, permet-tendo una maggiore velocità della testa della racchetta e dunque più potenza.EVOLUZIONI – Sempre nella stessa dire-zione si sono orientate tutte le successive modifiche e le evoluzioni tecnologiche dei

Sopra, i grandi fori passacorde con la tecnologia EXO3, che lasciano la corda libera di muoversi all'impatto con al palla, aumentando così lo sweet spot

Sopra, la tecnologia AGT, mirata a dare più libertà di movimento alle corde. Sotto, a sinistra, il sistema Woofer e un passacorde trasparente di ultima generazione

Super Tennis

Attività, bandi e date per il 2014

L’L’Istituto Superire di Formazione “Roberto Lombardi” giunto al suo quarto anno di attività, ma preceduto da oltre cinquant’anni di sto-ria dalla Scuola Nazionale Maestri, ha programmato l’attività di for-mazione e di aggiornamento per l’anno 2014. La programmazione dell’attività è stata condivisa con il Settore Tecnico Nazionale e con la Scuola dello Sport del CONI, strutture che collaborano con l’Istituto per offrire programmi sempre più aggiornati a coloro che vogliono accedere all’insegnamento e a coloro che sono già in possesso di una delle qualifiche federali.

I CORSI PROGRAMMATI PER IL 2014L’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” che ha pro-grammato con largo anticipo tutta l’attività didattica per il 2014, pro-pone lo svolgimento di:n. 14 corsi di aggiornamento;n. 9 corsi di formazione per Istruttore di 1° grado di tennis, di Istruttore di 1° livello Beach Tennis, Gac1 – Gat1 e Arbitro di sedia;n. 4 corsi straordinari di formazione per Istruttore di 2° grado;n. 3 corsi di formazione per Istruttore di 2° grado;n. 1 corso di formazione per Maestro Nazionale;n. 1 corso straordinario di formazione per Tecnico Nazionale;n. 6 corsi di formazione per Preparatore Fisico di 1° grado;n. 1 corso di formazione per Preparatore Fisico di 2° gradon. 2 corsi di formazione per Istruttore di 2° livello di Beach Tennis;n. 1 corso straordinario di formazione per Istruttore di 2° livello di Beach Tennis;n. 1 Corso di formazione per Maestro di Beach Tennis.

I CORSI DI AGGIORNAMENTOI Corsi di aggiornamento, che interesseranno tutto il territorio naziona-le e saranno rivolti a tutti gli insegnanti in possesso di una delle qualifi-che attualmente presenti nel quadro formativo della FIT, verranno fina-lizzati ad illustrare quanto si sia evoluta la didattica d’insegnamento del tennis in Italia alla luce delle più recenti conoscenze di carattere bio-meccanico, pedagogico, auxologico e psicologico (SISTEMA ITALIA).1° Corso: 24/25 gennaio - PUGLIA2° Corso: 7/8 febbraio - PIEMONTE e VALLE D’AOSTA3° Corso: 14/15 febbraio - MARCHE e UMBRIA4° Corso: 7/8 marzo - CAMPANIA5° Corso: 14/15 marzo - LOMBARDIA6° Corso: 28/29 marzo - SICILIA e CALABRIA7° Corso: 4/5 aprile - LIGURIA8° Corso: 11/12 aprile - SARDEGNA9° Corso: 25/26 aprile - VENETO e FRIULI VENEZIA GIULIA10° Corso: 8/9 maggio - LAZIO11° Corso: 23/24 maggio - TOSCANA12° Corso: 30/31 maggio - TRENTINO e ALTO ADIGE13° Corso: 6/7 giugno - ABRUZZO e MOLISE

14° Corso: 13/14 giugno - EMILIA ROMAGNA

N.B. Sono tenuti a partecipare ai Corsi di Aggiornamento tutti gli Insegnanti che hanno ottenuto il conferimento di una qualifica federale prima della data del 31-12-2012, anche nel caso in cui dovessero frequentare nell’anno 2014 un qualsiasi Corso di formazione.

I CORSI DI FORMAZIONE I corsi di formazione, invece, che sono stati concepiti per garantire una quanto più possibile omogenea presenza sul territorio di insegnanti FIT, sono stati strutturati tenendo conto:del rapporto presente nelle regioni tra qualifiche/circoli/ scuole tennis;della necessità di spalmare in un arco temporale più ampio lo svolgi-mento dei Corsi permettendo ai partecipanti di scegliere (graduatoria permettendo) quello più vicino alla sede di residenza, oppure meglio collocato temporalmente, per le necessità di lavoro;dell’esperienza professionale acquisita dagli insegnanti di Tennis negli anni;dell’opportunità di integrare il più possibile gli assunti di tipo teorico con quelli di tipo pratico;della necessità di garantire, tramite wild-card, l’ammissione nei Corsi agli insegnanti che seguono ragazzi inseriti nelle liste di eccellenza del Settore Tecnico Nazionale.

N.B. Tutte le domande di ammissione ai bandi di concorso dovranno pervenire, solo e solamente attraverso invio postale, entro e non oltre il quarantesimo giorno antecedente l’inizio del corso prescelto (ad esclusione di quello per Maestro Nazionale, Tecnico Nazionale e Preparatore Fisico di 2° grado in quanto hanno una data precisa indicata nel bando stesso).

Non verranno prese in considerazione le domande:pervenute per tempo ma prive di uno o più documenti necessari ad

26

maestri

ISF ROBERTO LOMBARDI

Super Tennis27

attestare il possesso dei requisiti minimi richiesti;di coloro che non abbiano frequentato (se tenuti a frequentarlo) il Cor-so di Aggiornamento organizzato dalla FIT negli anni 2012-2013. Tutte le graduatorie verranno esposte sul sito della Federtennis www.federtennis.it o sulla home-page del portale dell’Istituto quattordici giorni prima dell’inizio del corso.CARATTERISTICHE DEI CORSILa descrizione di ciascun Bando è preceduta da una breve disamina degli obiettivi che si prefigge e delle peculiarità che lo contraddistin-guono.

10° BANDO DI CONCORSO STRAORDINARIO PER TECNICO NAZIONALEIl Corso, che è stato concepito per formare personale altamente qua-lificato in grado di far raggiungere e mantenere il più elevato livello di prestazione ai tennisti e di gestire e coordinare il loro programma agonistico, è stato strutturato in 5 moduli, di cui 1 di carattere scienti-fico (di 5 gg.) e 4 di carattere tecnico-tattico (di 3 gg ciascuno) ed un Seminario. Il Corso, che si svilupperà nell’arco di 12 mesi, è rivolto a Maestri Nazionali che hanno raggiunto posti di rilievo nel Ranking ATP e WTA o che seguono allievi inseriti in liste dell’eccellenza del Settore Tecnico Nazionale.POSTI A DISPOSIZIONE: 40, dei quali:35 assegnati secondo una graduatoria nazionale a Maestri Nazionali che abbiano occupato nella carriera agonistica un posto nei primi 500 in singolare e/o nei primi 200 in doppio del Ranking ATP, oppure un posto nelle prime 300 in singolare e/o nelle prime 100 in doppio del Ranking WTA;5 attribuiti a Maestri Nazionali segnalati dal Settore Tecnico Nazionale in quanto insegnanti di allievi inseriti in liste di eccellenza del Settore stesso, che siano comunque in possesso di tutti i requisiti minimi richie-sti dal Bando ad esclusione del requisito richiesto riguardo al Ranking ATP o WTA;ETA’ RICHIESTA: non inferiore a 25 anni compiuti entro la scadenza prevista per la presentazione della domanda;TITOLO DI STUDIO: diploma di Scuola Media Superiore che dia dirit-to all’accesso a Corsi di Laurea Universitaria.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il 15 gennaio 2014.

BANDO DI CONCORSO PER MAESTRO NAZIONALEIl Bando per Maestro Nazionale consente alle regioni che hanno pochi Maestri Nazionali di riequilibrare, attraverso l’assegnazione di 5 wild-card, il rapporto tra Maestri Nazionali e Scuole Tennis presenti sul ter-ritorio, e permette di favorire, attraverso l’attribuzione di altrettante wild-card, l’ammissione di Istruttori di 2° grado che di fatto seguono atleti under 18 inseriti nelle liste di eccellenza del Settore Tecnico Na-zionale. L’inserimento di questo nuovo parametro di ammissione pre-mia chi si impegna personalmente ad allenare ragazzi di qualità. Il Corso, che è articolato in sei moduli (4 di carattere tecnico-tattico e 2 di tipo scientifico), comprende anche un periodo di tirocinio da svolgersi presso i Centri Federali Estivi o presso strutture periferiche della FIT: Centri di Allenamento Regionali o Centri di Aggregazione Provinciali. L’accesso all’esame finale è consentito a coloro che hanno superato positivamente il suddetto tirocinio. POSTI A DISPOSIZIONE: 60, dei quali:50 assegnati secondo una graduatoria nazionale;5 attraverso wild-card assegnate dal Settore Tecnico Nazionale ad

Istruttori di 2° grado che siano in possesso dei requisiti minimi richiesti e seguano ragazzi di interesse nazionale;5 in base ad una graduatoria regionale;ETA’ RICHIESTA: aver compiuto 21 anni alla data di inizio del Corso;TITOLO DI STUDIO: diploma di Scuola Media Superiore che dia diritto all’iscrizione ad un Corso di Laurea Universitaria;AMMISSIONE DIRETTA: a coloro che: abbiano ottenuto il conferi-mento della qualifica di Istruttore di 2° grado in data antecedente al 31 dicembre 2011 (tale requisito non è richiesto a coloro che siano o siano stati classificati in 1^ o in 2^ categoria in uno degli anni compresi fra il 2000 e il 2014 o nella categoria A o B in uno degli anni precedenti il 2000);siano in possesso o siano stati in possesso della classifica minima di 3^ categoria 1° gruppo negli anni 2000/2014 o di C1 negli anni pre-cedenti il 2000.AMMISSIONE ATTRAVERSO PROVA DI GIOCO: a coloro che abbia-no ottenuto il conferimento della qualifica di Istruttore di 2° grado in data antecedente al 31 dicembre 2011:siano o siano stati in possesso della classifica di 3.2, 3.3 dal 2000 al 2014, o C2 negli anni precedenti il 2000;siano o siano stati in possesso della classifica di 3.4, 3.5 dal 2000 al 2014, o C3, C4 negli anni precedenti il 2000 ed abbiano svolto, in qua-lità di Istruttore di 2° grado, almeno 3 anni di attività professionale in modo continuativo presso Circoli Affiliati alla FIT.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il 5 gennaio 2014.

DATE E SEDI PREVISTE PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA DI GIOCO(la relativa domanda dovrà pervenire al 06/98372232 entro e non oltre il 20 novembre p.v.):

2 dicembre p.v. a BARI c/o la Società Ginnastica Angiulli – ASD Acca-demia Tennis Bari – Via Cotugno, 10 - check in ore 9.00;3 dicembre p.v. a ROMA c/o il Centro Sportivo Eschilo 2 – Via del Fosso di Dragoncello, 201 - check in ore 9.00;4 dicembre p.v. a Palazzolo sull’Oglio (Bs) c/o l’Accademia Tennis Vavassori - Via Kennedy Snc - check in ore 9.00.N.B.La quota prevista per tale prova è di Euro 50,00 e non sarà restituita anche nel caso dovesse risultare negativa.

BANDO DI CONCORSO PER ISTRUTTORE DI 2° GRADOCon il Bando di Concorso per Istruttore di 2° grado ci si pone l’obiet-tivo di innalzare le competenze degli insegnanti per renderli autonomi nell›insegnamento del Minitennis nella fase di avviamento e di pre-perfezionamento. Ciascun Corso, che è articolato in due moduli (uno tecnico ed uno scientifico), comprende anche un periodo di tirocinio

Super Tennis

maestri

da svolgersi presso i Centri Federali Estivi o presso strutture periferiche della FIT: Centri di Allenamento Regionali o Centri di Aggregazione Provinciali. L›accesso all›esame finale è consentito a coloro che hanno superato positivamente il suddetto tirocinio. CORSI PREVISTI n. 3: in Piemonte, Campania, Toscana;POSTI A DISPOSIZIONE: 50 per Corso;ETA’ RICHIESTA: aver compiuto 20 anni alla data di inizio del Corso prescelto;TITOLO DI STUDIO: diploma di Scuola Media Superiore che dia diritto all’iscrizione ad un Corso di Laurea Universitaria;AMMISSIONE DIRETTA: a coloro che: abbiano conseguito la qualifica di Istruttore di 1° grado in data antecedente al 31 dicembre 2011 (tale requisito non è richiesto a coloro che siano o siano stati classificati in 1^ o in 2^ categoria in uno degli anni compresi fra il 2000 e il 2014 o nella categoria A o B in uno degli anni precedenti il 2000);siano in possesso o siano stati in possesso della classifica minima di 3^ categoria 3° gruppo negli anni 2000/2014 o di C3 negli anni precedenti il 2000;AMMISSIONE ATTRAVERSO PROVA DI GIOCO: a coloro che abbia-no conseguito la qualifica di Istruttore di 1° grado in data antecedente al 31 dicembre 2011 e siano in possesso o siano stati in possesso della classifica di: 3.4, 3.5, 4.1, 4.2 dal 2000 al 2014, o C4 negli anni precedenti il 2000; 4.3, 4.4, 4.5 dal 2000 al 2014 con almeno 3 anni di attività professionale documentata.

N.B. a domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il quarantesimo giorno antecedente l’inizio del Corso prescelto.

BANDO DI CONCORSO STRAORDINARIO PER ISTRUTTORE DI 2° GRADOL’Istituto attraverso questi Corsi intende offrire agli Istruttori di 1° grado che hanno acquisito la qualifica da diverso tempo e non hanno i requisiti minimi per partecipare al Bando di formazione per Istruttore di 2° gra-do, di iscriversi ad uno dei quattro corsi straordinari i cui parametri valu-tativi sono incentrati principalmente sull’esperienza acquisita sul campo e sui risultati ottenuti come insegnante. Ciascun Corso, che è articolato in due moduli (uno tecnico ed uno scientifico), comprende anche un periodo di tirocinio da svolgersi presso i Centri Federali Estivi o presso strutture periferiche della FIT: Centri di Allenamento Regionali o Centri di Aggregazione Provinciali. L’accesso all’esame finale è consentito a co-loro che hanno superato positivamente il suddetto tirocinio. CORSI PREVISTI n. 4: in Calabria, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia;POSTI A DISPOSIZIONE: 50, dei quali: 30 saranno assegnati agli Istruttori di 1° grado in possesso della sola Licenza di Scuola Media Inferiore in base ad una graduatoria apposi-tamente stilata;20 verranno assegnati attraverso una seconda graduatoria nella quale verrà attribuito anche l’eventuale punteggio previsto per il titolo di studio in possesso.ETA’ RICHIESTA: aver compiuto 20 anni alla data di inizio del Corso prescelto;TITOLO DI STUDIO: Licenza di Scuola Media Inferiore;AMMISSIONE DIRETTA: a coloro che: abbiano ottenuto il conferi-mento della qualifica di Istruttore di 1° grado in data antecedente al 31 dicembre 2012 (tale requisito non è richiesto a coloro che siano o siano stati classificati in 1^ o in 2^ categoria in uno degli anni com-presi fra il 2000 e il 2014 o nella categoria A o B in uno degli anni precedenti il 2000);

siano in possesso o siano stati in possesso della classifica minima di 3^ categoria 3° gruppo negli anni 2000/2014 o di C3 negli anni pre-cedenti il 2000;AMMISSIONE ATTRAVERSO PROVA DI GIOCO: a coloro che: ab-biano ottenuto il conferimento della qualifica di Istruttore di 1° grado in data antecedente al 31 dicembre 2012 e siano in possesso o siano stati in possesso della classifica di: 3.4, 3.5, 4.1, 4.2 dal 2000 al 2014, o C4 negli anni precedenti il 2000;4.3, 4.4, 4.5 dal 2000 al 2014 con almeno 3 anni di attività professiona-le documentata; in alternativa alla classifica, abbiano ottenuto il confe-rimento della qualifica di Istruttore di 1° grado in data antecedente al 31 dicembre 2008.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il quarantesimo giorno antecedente l’inizio del Corso prescelto.

BANDO DI CONCORSO PER ISTRUTTORE DI 1° GRADO DI TENNIS - ISTRUTTORE DI 1° LIVELLO DI BEACH TENNIS - GIUDICE ARBITRO CAMPIONATI (GAC1) - GIUDICE ARBITRO TORNEI (GAT1) - ARBITRO DI SEDIAIl Corso di Istruttore di primo grado si pone come obiettivo principale di accogliere tutti coloro che desiderano accedere all’insegnamento, garantendo loro l’acquisizione delle competenze necessarie per:collaborare con un collega di qualifica superiore (Istruttore di 2° grado - Maestro Nazionale - Tecnico Nazionale);contribuire nell’ambito del proprio circolo ad organizzare ed a coordi-nare l’attività sportiva federale;accedere a nuove opportunità di lavoro (Beach Tennis). Il Corso comprende lezioni di carattere tecnico-tattico, scientifico e inerenti al Corso per GAC1-GAT1-Arbitro di Sedia e per Istruttore di 1° livello di Beach Tennis. Al termine del Corso è previsto lo svolgimento di un tirocinio presso un Circolo aderente ai PIA con il tutoraggio di un Maestro Nazionale o di un Tecnico Nazionale. L’accesso all’esame finale è consentito a coloro che hanno superato positivamente il suddetto tirocinio. CORSI PREVISTI n. 9: in Puglia, Marche, Lombardia, Lazio, Sicilia, Abruzzo, Emilia R., Friuli V.G., Liguria;POSTI A DISPOSIZIONE: 50 per Corso;ETA’ RICHIESTA: aver compiuto 18 anni alla data di inizio del Corso prescelto;TITOLO DI STUDIO: Licenza di Scuola Media Inferiore;AMMISSIONE DIRETTA: classifica minima 4.5 negli anni 2000/2014 o di uno dei gruppi della Categoria C negli anni precedenti il 2000;diplomati I.S.E.F. o laureati in Scienze Motorie.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il quarantesimo giorno antecedente l’inizio del Corso prescelto.

BANDO DI CONCORSO PER PREPARATORE FISICO DI 1° GRADOIl Corso, riservato solo a Diplomati I.S.E.F. e/o a Laureati in Scienze Motorie che intendano approfondire gli aspetti della preparazione generale e speciale del tennista, nelle varie fasi della sua evoluzione auxologica e tecnico - tattica, prevede insegnamenti teorici e pratici per complessive 24 ore di lezione CORSI PREVISTI n. 6: in Piemonte, Toscana, Campania, Veneto, Lazio, Abruzzo;

28

Super Tennis

AMMISSIONE: riservata a diplomati I.S.E.F. e/o a laureati in Scienze Motorie.POSTI A DISPOSIZIONE: 40 per Corso.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il quarantesimo giorno antecedente l’inizio del Corso prescelto.

BANDO DI CONCORSO PER PREPARATORE FISICO DI 2° GRADOIl Corso, riservato ai Preparatori Fisici Fit di 1° grado, che intendano approfondire gli aspetti della preparazione speciale e specifica del ten-nista, nelle fasi di specializzazione e di allenamento, prevede insegna-menti teorici e pratici per complessive 44 ore di lezione. CORSO PREVISTO: c/o Centro Federale Estivo;AMMISSIONE: riservata a Preparatori Fisici di 1° grado F.I.T.;POSTI A DISPOSIZIONE: 50, dei quali:30 saranno assegnati secon-do una graduatoria nazionale; 20 ad invito.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il 12 giugno 2014.

BEACH-TENNIS: CORSI DI FORMAZIONE 2014L’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” volendo con-tinuare nel progetto di promozione del Beach Tennis, iniziato con l’in-dividuazione delle figure degli Insegnanti di questa disciplina e con la conseguente definizione degli ambiti entro i quali ogni figura può svolgere la propria attività professionale (come riportato nel Regola-mento dei Tecnici), e continuato con l’inserimento all’interno dei propri Corsi di formazione per Istruttore di 1° grado di Tennis di una giornata dedicata alla formazione di Istruttori di 1° livello di Beach Tennis, inten-de proporre, per l’anno 2014, lo svolgimento di 2 Corsi ordinari e di un Corso straordinario per il conseguimento della qualifica di Istruttore di 2° livello di Beach Tennis, e di un Corso di formazione per Maestro di Beach Tennis. Si precisa che il suindicato Corso straordinario, nel cui Bando sono stati rivisti i requisiti minimi richiesti per l’ammissione, è riservato esclusivamente agli Istruttori di Beach Tennis con qualifica conseguita prima del 30-06-2011 (vecchio ordinamento).

BANDO DI CONCORSO PER ISTRUTTORE DI 1° LIVELLO DI BEACH TENNISIl regolamento che disciplina il Bando per l’ammissione ai Corsi di for-mazione per il conseguimento della qualifica di Istruttore di 1° Livello di Beach Tennis è riportato nel “Bando di Concorso per Istruttore di 1° Grado di Tennis - Istruttore di 1° Livello di Beach Tennis - Giudice Arbitro Campionati (Gac1) - Giudice Arbitro Tornei (Gat1) - Arbitro di Sedia”.

BANDO DI CONCORSO PER ISTRUTTORE DI 2° LIVELLO DI BEACH TENNISCORSI PREVISTI n. 2: il primo nelle MARCHE, dal 14 al 16 febbraio; il secondo in LOMBARDIA, dal 10 al 12 ottobre.POSTI A DISPOSIZIONE: 50;ETA’ RICHIESTA: aver compiuto 21 anni alla data di inizio del Corso prescelto;TITOLO DI STUDIO: diploma di Scuola Media Superiore;AMMISSIONE: riservata agli Istruttori di 1° livello di Beach Tennis che siano o siano stati in possesso della classifica 3.3 di beach tennis o almeno 2° categoria nel tennis tra il 2000 e il 2014 compreso.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il trentesimo giorno antecedente l’inizio del Corso prescelto.

BANDO STRAORDINARIO DI CONCORSO PER ISTRUTTORE DI 2° LIVELLO DI BEACH TENNISCORSO PREVISTO: in Emilia Romagna, dal 04 al 06 aprile; ETA’ RICHIESTA: aver compiuto 21 anni alla data di inizio del Corso;TITOLO DI STUDIO: licenza di Scuola Media Inferiore;AMMISSIONE: riservata agli Istruttori di Beach Tennis con qualifica conseguita prima del 30-06-2011 (vecchio ordinamento).

N.B. il corso verrà effettuato se sarà raggiunto il numero minimo di 15 domande di partecipazione di candidati aventi diritto all’ammissione;la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il 3 marzo 2014.

BANDO DI CONCORSO PER MAESTRO DI BEACH TENNISCORSO PREVISTO: nelle MARCHE, dal 27 al 30 novembre; POSTI A DISPOSIZIONE: 50;ETA’ RICHIESTA: aver compiuto 25 anni alla data di inizio del Corso;TITOLO DI STUDIO: diploma di Scuola Media Superiore;AMMISSIONE: riservata agli Istruttori di 2° livello di beach tennis che siano o siano stati in possesso della classifica 3.3 di beach tennis o almeno 2° categoria nel tennis tra il 2000 e il 2014.

N.B. la domanda di ammissione debitamente compilata in ogni parte e corredata con tutti gli altri documenti richiesti, dovrà pervenire esclusivamente mediante plico raccomandato o consegna a mano, entro e non oltre il 24 ottobre 2014.

Si riportano, inoltre, i periodi di svolgimento dei Corsi di formazione organizzati nel 2014 dalla P.T.R., dall’A.I.C.S. , (Associazioni che hanno in essere un protocollo d’intesa con la Federazione Italiana Tennis) in collaborazione con la stessa F.I.T. :Corsi P.T.R.: “Junior Development - Teaching Essentials”17-22 giugno: SLOVENIA - Portorose16-21 settembre: PIEMONTE - Torino21-26 ottobre: LAZIO - Roma

Corsi A.I.C.S.: “Istruttore Nazionale AICS”26 febbraio - 02 marzo: LAZIO – Roma11 - 15 giugno: LOMBARDIA – Cremona12 - 16 novembre: VENETO – Cervarese Santa Croce (Padova)

I Bandi si possono consultare e scaricare nella news pub-blicata nella bacheca del www.federtennis.it o sul por-tale dell’Istituto Superiore di Formazione “R. Lombardi”.

29

Super Tennis

L

panorama

30

Sui campi del Circolo Tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria Samuele ha vinto, a distanza di 13 anni, il Master del Circuito giovanile europeo U.14 che era stato conquistato da un ragazzino spagnolo di

nome Nadal. E la 16enne Silvia Chinellato ha vinto a Barcellona la Coppa Casal – Sanchez

UN PODIO PER DUE

Ramazzotti, ancora lui

DI TIZIANA TRICARICO

La diciottesima edizione del Ma-ster del Circuito giovanile euro-peo ancora una volta in questa stagione porta alla ribalta inter-nazionale Samuele Ramazzotti. Sui campi del Circolo Tennis Rocco Polimeni di Reggio Cala-bria Samuele ha vinto, a distan-za di tredici anni, il titolo under 14 che era stato appannaggio di un ragazzino spagnolo che di nome fa …Rafael Nadal. Nella finale a otto giocatori non ha ceduto un set, via via superando il portoghese Duarte Vale, il co-riaceo polacco Zuk e il sorpren-dente bielorusso Jurij Rodionov. E la classifica europea lo ha im-mediatamente proiettato al ver-tice, in particolare scavalcando il francese Corentin Moutet che lo precedeva di soli dieci punti. Dunque, per la prima volta un italiano ha colto l’ alloro under 14 dell’ ETA Master conside-rato che le precedenti quattro vittorie azzurre erano tutte con-centrare nella categoria under 16: Antonella Serra Zanetti nel 1996, Filippo Volandri nel 1997, Lisa Tognetti nel 2000 e Alessan-dro Giannessi nel 2006.Nel tabellone under 14 in gon-nella si è cimentata la nostra numero uno nel ranking ETA Arianna Capogrosso. Un sor-teggio maligno l’ha costretta ad affrontare all’esordio la favoritis-sima russa Levashova, campio-nessa d’Europa e immancabile vincitrice del Master, tuttavia nei match di qualificazione si è ampiamente riscattata. Infatti ha battuto le russe Makarova e

Rybakina conquistando un meri-tato quinto posto finale.Nei Master under 16 hanno vin-to e convinto l’ungherese Mate Valkusz e la romena Ioana Minca che non rientravano nel novero dei favoriti.A conti fatti, nella storia dell’ ETA Master le nazioni più tito-late sono oggi Russia e Spagna che contano undici successi e precedono Romania (9 vittorie), Croazia (7) e Italia (5).

Poker d’ autoreNell’arco di quattro settimane, a partire dalla metà d’agosto, aveva clamorosamente vinto tre tornei del circuito Futures, ma il momento magico non si era esaurito. Infatti all’ inizio di ot-tobre è arrivato il poker in quel

di Biella. L’ autore è, manco a dirlo, il diciottenne alessandri-no Matteo Donati che in una sola stagione ha realizzato poco meno di quanto, tutti insieme, gli juniores azzurri erano riusciti vincere nei precedenti quindici anni. Ovviamente, la classifica ATP haprontamente tradotto l’ impresa in numeri di ranking e Matteo si è ritrovato a fine ottobre nu-mero 419 del mondo, con ciò realizzando un +481 nell’ arco di otto settimane.Gli altri risultati degni di nota colti dai nostri junior nei tornei Futures di ottobre si riferiscono a quattro semifinali. Ne sono stati autori Filippo Baldi a Biel-la ed a San Cugat, in Spagna, Gianluigi Quinzi a Sao Jose De

Rio Preto, in Brasile, e Valeria Prosperi a Sharm El Sheikh. Piaz-zamenti nei quarti di finale sono stati ottenuti, in due occasioni, dalla stessa Valeria di nuovo nella prolifica Sharm, da Alice Matteucci a Ruse ed a Burgas, in Bulgaria, da Donati nel primo 10.000 dollari di Palermo non-ché, ancora a Sharm, da Daniele Capecchi che, con i 22 tornei di-sputati in otto mesi a partire da marzo, risulta essere il nostro ju-nior più attivo nel mondo open.Uno sguardo alle classifiche mondiali degli italiani mostra che dieci ragazzi e undici ra-gazze fanno parte dei ranking mondiali ATP e WTA. Ai vertici si trovano Gianluigi Quinzi e Camilla Rosatello che hanno ap-pena stabilito il proprio primato personale rispettivamente sulla 338esima e 560esima posizio-ne. Il più giovane del lotto è il romano del Parioli Gian Marco Moroni che in fatto di verdissimi inserimenti nel ranking open ha eguagliato, all’ età di 15 anni, il record stabilito due anni or sono da Quinzi.

World junior ITFGianluigi Quinzi ha rinunciato a giocare ad Osaka il penulti-mo torneo Grade A del cam-pionato mondiale under 18 e, con lui, tutti i primi venti del mondo. Sarà dunque, a dicem-bre, l’Orange Bowl a decretare l’assegnazione del titolo Junior World Ranking ITF i cui primi fa-voriti sono il croato Borna Coric, il tedesco Alexander Zverev e

Super Tennis31

il nostro Quinzi, che oggi sono compresi nell’arco di 130 punti.Premesso che nel mese di otto-bre gli impegni scolastici hanno forzatamente rarefatto la parte-cipazione al circuito junior, i mi-gliori risultati colti dagli italiani si riferiscono alla Coppa Casal – Sanchez, giocata a Barcellona. In terra di Spagna ha vinto il suo primo titolo la sedicenne porta-colori del CT Porto San Giorgio Silvia Chinellato (che in prece-denza contava quattro semifi-nali) ed ha raggiunto la finale il diciassettenne Nicolò Turchetti. Lo stesso traguardo è stato ta-gliato a Riad, in Marocco, per la prima volta e partendo dalle qualificazioni, da Gian Marco Saccone, mentre a Dubai, nella dodicesima edizione dei cam-pionati degli Emirati arabi, ha raggiunto le semifinali Julian Ocleppo. Meglio tardi che maiCon colpevole ritardo diamo conto di due competizioni in-ternazionali troppo spesso tra-scurate. Nelle Olimpiadi giovanili, ovve-ro nel dodicesimo Youth Olym-pic Festival under 15 disputato a Utrecht, in Olanda, l’Italia è sta-ta rappresentata da Enrico Dalla Valle, Riccardo Balzerani, Ales-sandra Simonelli e Lucrezia Ste-fanini. In particolare, Riccardo si è messo in evidenza superando quattro turni (e soprattutto le teste di serie due e cinque) e raggiungendo le semifinali, per poi cedere al greco Tsitsipas la medaglia di bronzo. Ospitata dal Circolo Tennis Albi-nea, l’European Junior Challen-ge under 16 -prologo alla finale mondiale in programma a Wim-bledon nel 2014 - si è tinta d’ azzurro come già era avvenuto nel 2007. Giovanni Fonio, Cor-rado Sunnaria, Beatrice Torelli e Bianca Turati hanno termina-to imbattuti il loro cammino, in particolare superando 4 a 3 la temibile Spagna nell’incontro che valeva il primo gradino del podio.

Samudello

La stagione 2013 entra nella sua parte finale ed anche la categoria degli Ufficiali di Gara inizia a tracciare i suoi primi “bilancini” dell’annata. Il 2013 ha visto l’adozione del portale www.udgfit.it , uno strumento che si sta rilevando perfettamente conformante per gestire la lo-gistica del settore ad un livello informatico , con visibili ed immediati vantaggi dal punto di vista di aggiornamento ed archiviazione dei dati, dalle anagrafiche alle designazioni alla gestione dei rimborsi spese alla compilazione delle varie modulistiche. Fra l’altro il portale è perfettamente in linea a livello di accessibilità con tutte le evoluzioni tecnologiche presenti a livello informatico, con indubbi vantaggi in termini di praticità. È evidente però che per sfruttare pienamente le potenzialità del portale è necessaria la piena collaborazione ed operatività di tutti gli addetti del settore : l’aggiornamento dei propri dati da parte di ogni Ufficiale di Gara (con foto, contatti e-mail e cellulare, codice IBAN per i rimborsi….) e soprattutto il caricamento di tutte le manife-stazioni a livello regionale da parte dei DSR con creazione ed invio delle relative designa-zioni sono delle operazioni essenziali per rag-giungere un’uniformità di funzionalità a livello nazionale su tutto il territorio consentendo an-che di emettere dei dati statistici reali spesso richiesti dalla FIT per programmare e verificare l’attività degli Ufficiali di Gara.È innegabile come lo strumento informatico in qualsiasi attività sia ormai indispensabile ed an-che la categoria degli Ufficiali di Gara deve ine-vitabilmente adeguarsi ed in quest’ottica l’uti-lizzo dello SGAT per la gestione dei tabelloni dei tornei deve assolutamente raggiungere in tempi rapidi una copertura del 100 % anche (ma non solo) per consentire alla FIT un’ac-quisizione dei dati in tempo reale. Questo fra l’altro oltre a razionalizzare i tempi di compila-zione della varia documentazione deve però spingere a non adagiarsi : Lo SGAT è un utile strumento di lavoro ma la mente umana che ne fa uso dev’essere ben conscia degli input da pre-impostare o modificare, quindi la pre-parazione professionale degli Ufficiali di Gara dev’essere adeguata e “congrua” rispetto alla conoscenza perfetta delle norme in tema di compilazione dei tabelloni, dove assolutamen-te non ci dev’essere spazio per le improvvisa-zioni e le approssimazioni. Fra l’altro la visione immediata per chiunque di qualsiasi tabellone in qualsiasi località d’Italia tramite il PUC deve rappresentare un maggior sprone per ogni Ufficiale di Gara a svolgere il proprio lavoro in modo sempre più scrupoloso ed attento.

Inoltre è in fase di perfezionamento anche lo SGAT per la gestione della refertazione dei campionati a squadre, già testato da un team di Ufficiali di Gara, e nel 2014 anche questo strumento dovrà in breve tempo essere utiliz-zato ad ampio raggio.Oltre alla piena informatizzazione del settore ovviamente il CCUG sta seguendo molte al-tre problematiche : dal reclutamento di nuovi Ufficiali di Gara (necessario soprattutto per gli arbitri di sedia per carenze di organico in alcu-ne realtà regionali) alla ricerca di fornire all’oc-correnza istruzioni e consigli procedurali il più possibile dettagliati a chi è delegato a dirigere le varie manifestazioni, dall’organizzazione di stage formativi alla designazione di preparati e meritevoli Ufficiali di Gara per eventi importanti anche al di fuori del proprio ambito regionale.Inoltre non dev’essere mai dimenticato che l’Ufficiale di Gara, per la credibilità e la fun-zionalità del suo ruolo, deve utilizzare anche gli strumenti disciplinari in suo potere, con la presentazione dei dovuti rapporti al Giudice Sportivo, ovviamente il tutto dev’essere svolto con oculatezza senza un inopinato fiscalismo ma eliminando episodi di eccessiva tolleranza, rientrando comunque nella corretta ottica ge-nerale di un giusto equilibrio fra rispetto delle regole e buonsenso. Ogni attività del CCUG si muove nell’ambito di un progetto che deve portare ad un’ottimizza-zione delle risorse e ad una crescita della pre-parazione professionale della categoria degli Ufficiali di Gara nell’ottica anche di una neces-saria uniformità di comportamento all’interno di tutto il territorio nazionale.Si tratta indubbiamente di un processo in corso d’opera, in continuo divenire, ma che per rea-lizzarsi necessità della visione concorde di lavo-rare tutti per un progetto “comune” ad ogni livello : il rispetto e la funzionalità dei ruoli è fondamentale ma la struttura fisiologica pirami-dale della categoria deve inserirsi all’interno di una sfera che racchiuda tutto il movimento de-gli Ufficiali di Gara in un sistema di vasi comu-nicanti rivolto in un’unica direzione evolutiva.L’ultimo periodo dell’anno vedrà gli Ufficiali di Gara impegnati a dirigere la serie A1, campiona-to di vertice della FIT per importanza e visibilità, ed il CCUG augura un buon lavoro a tutti coloro che avranno l’onere e l’onore di essere designa-ti nella speranza al termine di ogni giornata di gara di “essere dimenticati” in quanto questo sarà stato sintomo di aver ben operato lascian-do il ruolo di protagonisti ai giocatori (ringrazio il collega Roberto Zansavio al quale “ho rubato” questo concetto di assoluta verità).

In continuo movimento per un progetto comune(DI MASSIMO DAMBRUOSO COMPONENTE DEL C.C.U.G.)

GIUDICI

Super Tennis

CAMPIONATI GIOVANILI E VETERANI Tutte le novità per il 2014

Con la pubblicazione degli Atti Ufficiali di ottobre sono

entrate in vigore alcune modifi-che aventi ad oggetto i campio-nati a squadre giovanili e vetera-ni del prossimo anno.Campionati individualiE’ stato disciplinato il campiona-to under 10, che ufficialmente ed a tutti gli effetti sarà conside-rato tra i campionati giovanili.Questo campionato avrà com-posizione mista e sarà organizza-to solo a livello regionale come per l’under 18. La formula degli incontri sarà di un singolare ma-schile, un singolare femminile ed un doppio misto.Gli altri campionati saranno co-stituiti da una fase provinciale (obbligatoria se presenti almeno 3 squadre della stessa provincia o di provincie limitrofe) ed una fase regionale. Il Comitato Regionale potrà con-cordare con il settore tecnico federale le squadre da esentare dalla fase provinciale, sulla base della classifica e del valore dei giocatori iscritti.

Entrambe le fasi dovranno esse-re strutturate con gironi semplici da 3 o 4 squadre e qualifiche-ranno alla fase successiva solo le squadre prime classificate nei rispettivi gironi.Avrà una composizione diversa anche la prima fase naziona-le (c.d. di macroarea) che sarà organizzata, per ogni raggrup-pamento interregionale, in due gironi semplici da 4 squadre ciascuno.Campionati veteraniLa riforma, studiata dalla Com-missione Veterani, introduce la facoltatività, per ogni campio-nato e manifestazione, della fase nazionale ed ha ad oggetto i seguenti aspetti:- Eliminazione della possibilità di partecipazione straniera nel-le manifestazioni (come è per i campionati).- Introduzione per le gare over 50, over 55 e ladies 45 della possibilità di iscrizione al cam-pionato sia alla fase regionale che a quella nazionale (indipen-dentemente dall’iscrizione alla fase regionale). La fase regiona-le, pertanto, non ha la funzione di qualificare alla fase nazionale.Il tabellone nazionale, ad elimi-

nazione diretta e con la previ-sione del classico girone finale, sarà composto da un numero massimo di 32 squadre (da in-dividuare in base al quorum dei primi 3 migliori giocatori iscritti). - In tutti gli altri campionati e manifestazioni la qualificazione alla prima fase nazionale deve essere confermata presso il Co-mitato Regionale, altrimenti si intende rinunciata.- Nelle gare over 50 e over 55 maschile (tabellone naziona-le) le squadre dovranno essere composte da un minimo di 3 giocatori ed uno dei doppisti dovrà essere un giocatore che non ha preso parte al singolare.- Abbassamento del limite di classifica per le donne che gio-cano la manifestazione ladies 40 limitata (da 4.4 a 4.5).- Intitolazione della gara “over 45 lim. 4.3 al compianto giorna-lista/giocatore Marco De Marti-no, scomparso lo scorso agosto.

ITF WORLDWIDE COACHES CONFERENCEL’Italia protagonista in Messico

L’Istituto superiore di Forma-zione “Roberto Lombardi”

tra i grandi del tennis mondiale in Messico:Dopo il grande successo del 1° Simposio Internazionale ef-fettuasosi a Roma il 10 maggio 2013 durante gli Internazionali d’Italia, l’Istituto è stato pro-tagonista anche tra i grandi del tennis mondiale in Mexico. All’ITF Worldwide Coaches Conference dal 5 al 9 novembre insieme a Nick Bollettieri, Judy Murray, Patrick Mc Enroe, Mary Pierce, Josè Higueras, Tom Gul-likson, Bruce Helliot, Miguel Crespo, Dave Miley, Bernarde Pestre e numerosi altri docenti, c’erano per la prima volta sul Central Court la nostra forma-zione rappresentata dal Diret-tore Tecnico dell’ISF Miche-langelo Dell’Edera e i docenti Antonio Daino, Donato Cam-

pagnoli, Aldo Russo e Luigi Bertino. Sei giorni di confronto su diverse tematiche sia sulla di-dattica di base che del tennis di alto livello approfondendo tutte le aree del percorso formativo di un atleta. Dall’area mentale a quella fisica, da quella tattica a quella tecnica per approfon-dire anche le problematiche del tennis agonistico giovanile e di vertice. L’intervento del no-stro Istituto era incentrato sulla tematica: “Long-term deve-lopment of the tennis player”.

UN LIBRO DA NON PERDEREBuzzelli colpisce ancora

Di Salvatore Buzzelli, solido abruzzese trapiantato a

Bologna, uno dei migliori pre-paratori fisici del nostro tennis, e della sua scatola ma-gica, il Sen-s o t o u c h ( o g g i r ibattez-zato Sen-sobuzz ) ci erava-mo già o c c u -pati un paio di anni fa per descrivere le caratteristiche di un’idea brillante, in grado di supportare validamente l’ese-cuzione di programmi di pre-parazione fisica personalizzata per tennisti di tutti i livelli e di tutte le età, dai giovani agonisti emergenti ai professionisti affer-mati. Ecco allora che in questo libro Buzzelli ci descrive, in un linguaggio semplice e chiaro, il percorso concettuale e spe-rimentale che lo ha portato, in lunghi anni di studio e di lavoro a fianco di atleti di livello inter-nazionale alla realizzazione della sua ormai celebre macchinetta, con cui, ricordiamo, si allenano ormai fior di professionisti.

sici tro e

ua a-n-h i

ni fa perle caratteristiche di

NEWS

32

panorama

Michelangelo Dell’Edera con Nick Bollettieri

SONO LA CONSAPEVOLEZZACHE UN PUNTO PUÒ

CAMBIARE TUTTO.

GAËL MONFILS, GIOCATORE PROFESSIONISTA

BETTER YOUR BEST con myasics.it

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

BASILICATAIl Presidente Malagò in visita

di Antonio Croglia

Ottobre è stato un mese molto importante per lo sport lucano in generale, perché per la prima volta un Presidente del CONI si è

visto in Basilicata. Giovanni Malagò, che ha una grande attenzione verso le realtà locali, ha così fatto visita alla nostra regione partendo dalla sede locale del CONI. Il massimo esponente nazionale, che ha avuto diversi incontri nella storica giornata per la Basilicata, si è concesso ai cronisti

dove ha anche spiegato le motivazioni della sua vi-sita, ribadendo che c’è la necessità di investire, spe-cialmente al Sud, in strutture sportive: “Ho avverti-to il calore dei lucani ed ho voluto approfondire i temi sportivi che riguardano questa Regione –ha detto- anche qui si deve ripartire dalle infrastruttu-re e soprattutto dai giovani”. Non poteva mancare l’incontro con il numero uno del tennis di Basilica-ta. Incontro che, a detta del presidente Domenico Volturo, è stato molto interessante: “Una visita del genere non capita tutti i giorni , abbiamo avuto un incontro molto interessante e costruttivo”.Calato il sipario sulla stagione sportiva 2013, è tempo di “bilanci” e per alcuni tennisti, comunque giovani, è stata una stagione a dir poco esaltante.

Castello, Cillo, Cirenza e Tamburrino, in rigoroso ordine alfabetico, sono quelli che si sono imposti all’attenzione degli sportivi lucani ottenendo dei risultati di prestigio nelle regioni limitrofe. Può essere preso come esempio, per costanza e voglia di migliorarsi, è senza ombra di dubbio Giovanni Cillo. Il venticinquenne tennista tesserato con il Tennis Club Gingles di Potenza, quest’anno ha partecipato a ben 19 tornei, di cui 16 in Campania. Qui ha partecipato a diverse finali e vincendone anche una del tabellone riservato ai quarta categoria. I chilometri marcati in questi mesi, gli varranno un bel salto in avanti (da 4.1 a 3.5). Un bel balzo in avanti lo farà anche il ventiduenne Giacinto Cirenza (Sporting Club Angilla Vecchia Potenza) che si è distinto partecipando a vari Open, ri-uscendo a vincere quello di Mercato San Severino, storico risultato per il tennis nostrano. Per lui, che ora è un 3.3, c’è sicura la promozione a 3.1. Ha macinato chilometri e conquistato successi anche Marco Castel-lo (Sp. Club Angilla Vecchia), su tutti quello di Eboli (III categoria). Ma un plauso va anche a Fausto Tamburrino, che si è messo in luce a Manfre-donia, primeggiando al cospetto dei più quotati “cugini” pugliesi.

CALABRIACoppa d’Inverno

di Rosaria Ionà

Si è conclusa l’esperienza della Coppa d’inverno 2013/2014 per i gio-vani atleti calabresi. Nella giornata di domenica 27 ottobre le piccole

racchette calabre, insieme alla compagine della Basilicata, hanno dispu-tato l’incontro della prima fase di pre qualificazione della manifestazione contro la squadra pugliese, presso il Centro tecnico federale di Potenza.

“E’ andata male solo se si tiene conto del risultato finale – ha detto il maestro Raffaele La Scala, che ha accompagnato i ragazzi insieme all’altro maestro Antonino Truglio -. Dal punto di vista dell’esperienza è stato certamente un momento molto positivo, considerando anche il fatto che abbiamo avuto pochissimo tempo per prepararci per questa manifestazione tant’è che abbiamo potuto fare solo un raduno prima di partire. Le cose che ho notato e che più mi hanno reso orgoglioso sono stati un forte spirito di squadra e un bel feeling dei ragazzi con noi tecnici. Con i maschietti – ha proseguito La Scala – in più occasio-ni siamo andati vicino alla vittoria, mancando anche parecchi match point. Mentre con le femminucce siamo un po’ più indietro. Dove indietro non vuol dire che ci sia un problema tecnico o di qualità di gioco, ma sta a significare solo ed esclusivamente una minore espe-rienza. Al termine dell’incontro, infatti, ci siamo un po’ confrontati con il maestro Truglio e il nostro pensiero era comune. Entrambi siamo convinti che i nostri giovani non abbiano nulla da invidiare ai ragazzi delle altre regioni, devono solo continuare a giocare e ad accumulare esperienza”.Sono otto le piccole racchette calabresi, cinque maschi e tre femmine, nate tra il 1999 e il 200, a essere stati convocati per l’incontro della Coppa di inverno: Veneziano Francesco (SV Catona – anno 1999 – 4.2); Molinari Antonino Pietro (CT Rocco Polimeni – anno 1999 – 4.2); Sciarrone Gabriele (TC Pharaon – anno 1999 – 4.3); Aligia Martina (TC Diamante – anno 1999 – 4.1); Giannotti Floriana (TC La Fenice – anno 1999 – 4.3); Misasi Giannicola (TC La Fenice – anno 2000 – 4.1); Ga-leazzo Gabriele Giuseppe (CT Matera – anno 2000 – 4.1); Orlando Noemi (Garden Locri – anno 2000– 4.3). Mentre sono stati i maestri nazionali Raffaele La Scala e Antonino Truglio e Gennaro Caselli in quanto dirigente accompagnatore, a seguire i ragazzi in questa espe-rienza potentina.

CAMPANIAD’Atri nuova guida regionale

Maria Grazia Ciotola

Federico D’Atri, dirigente sportivo di lungo corso, napoletano, 65 anni, è il nuovo presidente del Comitato Regionale della Campa-

nia: è stato eletto con 138 voti sui 150 presenti (177 gli aventi diritto), resterà in carica per il quadriennio olimpico che si concluderà alla fine del 2016. D’Atri ha una storia sportiva di qualità, da calciatore pratican-te, passato poi al mondo della dirigenza. E’ stato per anni presidente e delegato provinciale di Napoli per la Federtennis e dirigente storico del Tennis Club Vomero; per il club centenario ha ricoperto per anni la carica di vice presidente e di dirittore sportivo, in stagioni in cui il secondo circolo della Campania ha militato anche nella serie A2 fem-minile. L’assemblea elettiva della Campania si è svolta a Benevento, con presidente dell’Assemblea, Guido Turi. Eletti gli otto consiglieri (in ordine per numero di preferenze): Angelo Antonio Starace, Virginia Di Caterino, Brenno Opipari, Gianfranco Menga, Angelo Chiaiese, Mar-cello Vitiello, Giovanni Improta, Gaetano Airone. Si conclude così una lunga vicenda iniziata nel dicembre 2011, quando il Consiglio Federale aveva deciso di commissariare il Comitato Regionale della Campania per irregolarità amministrative e di inviare il consigliere nazionale Ro-land Sandrin, come Commissario straordinario.

34

��

� Il Presidente del Coni Giovanni Malagò

Super Tennis

EMILIA ROMAGNACircuito Veterani-Ladies

di Stefano Benfenati

Sedici tappe complessive, 535 giocatori in campo e la ‘copertura’ trasversale del territorio compreso tra Fidenza e Riccione: il circuito

regionale Veterani – Ladies “Natale Fontana Gioielli” 2013, riservato alle categorie Veterani over 45/ 55 e Ladies (40 lim. 3^cat ) arrivato alla

quinta edizione, confer-ma il proprio radicamen-to in Emilia Romagna con numeri in costante ascesa per iscritti e singole pre-senze.La manifestazione artico-lata in 11 tappe maschili e 5 tappe Ladies, si è conclusa alla fine di otto-bre con i master finali: a 16 giocatori per gli over 45/55, a 8 per gli over 50

e gli over 60/65 ed a 8 giocatrici per le Ladies. Tutti gli incontri si sono disputati sui campi in terra rossa del Cierrebiclub di Bologna. In soli cinque anni la kermesse tennistica ha quasi quadruplicato il numero di presenze di atleti in campo nelle varie tappe (1275 nel 2013 a fronte delle 333 del 2009) diventando, dunque, un appuntamento di riferi-mento per il movimento tennistico Veterani/Ladies regionale. Risultati: Over 45: Zini b. Rossi 62 61Over 50: Da Ponte b. Guerrini 61 60Over 55: Tugnoli b. Tossani 63 62Over 60/65: Tossani b. Colla 62 36 62Ladies: Lapia b. Menozzi 63 26 64

FRIULI VENEZIA GIULIAGrado abbraccia il tennis

di Fausto Serafini

Ambientazione molto gradita quella scelta dalla Federazione regio-nale nell’affascinante green del Golf Club di Grado, fiore all’oc-

chiello della Tenuta Primero. Questi i commenti unanimi dei numerosi intervenuti alla cerimonia di chiusura dell’attività agonistica 2013. In apertura è toccato al presidente Antonio De Benedittis, al suo tredice-simo anno d’insediamento, tracciare il positivo bilancio della stagione 2013, annunciando con evidente orgoglio che dalla progettualità del centro tecnico per la formazione delle verdissime leve si passava al-la sua attivazione. Un ulteriore prova dell’importanza che il Comitato regionale assegna al settore giovanile, destinatario di ben il 50 % del budget annuale. Orientamento totalmente condiviso ed incoraggiato dal presidente regionale Coni e deputato alla Camera, Giorgio Bran-dolin, ormai divenuto un simpatico punto fermo della ricorrente ceri-monia. Una nuova entry la presenza dell’attuale Assessore allo Sport

Gianni Torrenti, ammini-stratore che confermava l’apporto del suo dipar-timento per gli eventi più importanti del territorio e che si dimostrava molto sensibile alla penetrazione del movimento tennistico del Friuli Venezia Giulia. Così, prendeva avvio l’attesa ondata dei premiati, a cominciare dai campio-ni individuali under: dai trottolini di dieci anni fino ai già ben piantati sedicenni. Una sequenza di titoli avvalorata dalla performance dell bra-va undicenne giuliana Sara Ziodato del Tennis Club Triestino, capace d’issarsi fino alla semifinale nazionale. Tra gli eletti stupiva l’impresa, da monopolista di Simone Appio dell’Atomat Tennis Udinese con i tre titoli catturati nell’arena maniaghese nella gara vertice dei campionati: gli Assoluti. Scudetti esibiti con fierezza anche dai migliori giocatori Se-nior, instancabili interpreti nei vari tabelloni, ad incominciare da Ales-sandro Bernardini del Tennis Zaccarelli, primo tra gli Over 35 e 40, per finire al titolo conquistato dall’immarcescibile 72enne Antonio Rossi del Tc Campoformido. Orgoglio spalmato durante le premiazioni delle squadre senza tempo: le compagini dei veterani, dalla passione ine-stinguibile. dove una particolare menzione era riservata alle racchette Over 60 del Dopolavoro Ferroviario Udinese, caparbie nel raggiunge-re la Final Four nazionale di Roma. Grandi applausi quelli indirizzati ai team degli under con particolare enfasi all’exploit dei quattordicenni del Tennis Città di Udine per il positivo quarto posto tricolore firmato a Monopoli. Acclamazioni e tenerezze per le baby dell’Atomat Ten-nis Udinese under 12, racchette imbattibili nei duelli del Nord Est e meritevoli del vaglio nazionale di Livorno. Palpabile l’ammirazione per la corsa irrefrenabile del Tennis Natisone verso il titolo di serie C, ma soprattutto per l’andamento dei successivi confronti nazionali che spa-lancavano alla società friulana la conquista della serie B. Chiudeva la carrellata il premio al “Talento Sportivo”, contributo indetto dal Coni regionale e diretto ai giovani dalle comprovate attitudini agonistiche. La scelta cadeva su Gianluca Grison del Tc Triestino e su Riccardo Bo-nadio dell’Eurotennis Club, due racchette girovaghe nei tornei del continente, sempre a caccia dei pesanti punteggi internazionali.

LAZIOAssoluti regionali

di Marcello Giordani

Si è conclusa la trentatreesima edizione dei Campionati Assoluti Re-gionali che quest’anno si è disputata presso la splendida struttura

del Circolo Oasi di Pace di Roma nel cuore del parco dell’Appia Anti-ca. Tra antico e moderno si è rinnovata la sfida tra le migliori racchette della regione che si sono affrontate nei 9 giorni della manifestazione (16 – 25 ottobre) dando vita ad esibizioni di buon livello. In campo maschile pronostico rispettato con la testa di serie n. 1 del seeding, Marco Viola, che ha raggiunto la finale concedendo agli avversari solo la miseria di cinque games. Partito dai sedicesimi di finale ha superato Francesco Bessire per 62 61, Daniele Spinnato per 61 61 e Francesco Piccari, costretto al ritiro dopo solo tre games dall’inizio del match. De-gno finalista Federico Teodori, autore di un bel torneo, lottato e sof-ferto, dove ha ingaggiato spesso autentiche battaglie concluse quasi sempre al terzo set: 46 61 62 su Gabriele Noce, 46 63 63 su Gianluca

35

� La premiazione del circuito veterani

� La cerimonia di chiusura dell’attività agonistica 2013

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

Luddi e 36 63 62 su Matteo Mosciatti, solo in semifinale Giulio Torroni è stato superato in due set 64 76(1) comunque sudatissimi. Finale lot-tata come da pronostico con Matteo Viola che aveva la meglio sul suo avversario solo sul filo di lana, 46 61 76(3) il risultato finale.Non così scontato il torneo femminile dove sono cadute le due teste di serie principali per mano delle finaliste: Giorgia Marchetti dopo aver superato la Bavassano per 60 64 e la Natali per 46 61 61, in semifinale aveva la meglio proprio sulla testa di serie n. 1 del tabellone, Stefania Chieppa, sconfitta per 75 26 62. L’altra finalista, Martina Santoni ha avuto un cammino più faticoso avendo superato in tre set Deborah Cruciani per 64 46 62 e Cristina Matera per 46 64 75. Finale intensa risolta in due set molto lottati da Giorgia Marchetti che si è aggiudicata il titolo regionale con un 64 75 a suo favore. Nel doppio maschile vit-toria della coppia Lorenzo Abbruciati e Riccardo Morrone che hanno superato nell’ordine: Macrì/Sambrini per 64 62, Pace/Tinti per 63 62 e, in semifinale, Di Ienno/Lopriore per 64 62, finale senza molta storia risolta in loro favore con un 61 63 su Viola/Merzetti.

LIGURIALa D ligure va a Ponente

di Marco Preti

Due squadre di Ponente hanno vinto la Serie D ligure di Eccellenza, si tratta della Pigato e Sciolli e dall’Amatori Armesi,

Ci ha provato il Tigullio ’81: il circolo di Santa Margherita era in effetti l’unico che potesse creare qualche difficoltà, nella finale maschile, alla super corazzata della Pigato Academy, che all’andata comunque si era imposta per 6-0. I sanremesi avevano vinto facile con Sciolli, Lauro e Cibien e sofferto un po’ di più nel singolo di Federico Moroni con Nicolò Viganego. Proprio Nicolò ed il fratello Michele hanno reso avvincente la sfida di ritorno, vincendo i rispettivi singoli (con Sciolli e con Moroni) ed il doppio contro Moroni e Cibien. A questi punti va aggiunta l’impresa di Emanuele Queirolo ai danni del 2.8 Lauro ma per completare l’impresa occorreva che Quattro battesse Cibien, il che non è avvenuto. Parziale soddisfazione quindi del Tigullio per il 4-2, mentre Sciolli, Lauro, Moroni, Cibien e Pigato portavano a casa il titolo regionale.Impossibile fermare la corsa dell’Amatori Armesi nel torneo femminile.

Già nei quarti con l’Italimpianti, Reggi, Lanteri ed Oliveira aveva-no concesso pochissimo pur di fronte ad atlete come la Stigliano. Poi in semifinale conferma senza nemmeno una goccia di sudore grazie al forfeit dell’Albenga. Di-verso il cammino del TC Genova, che aveva già sofferto nel 3-2 al Finale ottenuto al doppio di spa-reggio dove Carosini e Cauvin avevano risolto tutto all’ultima palla. La gara di semifinale con Cervo ha ricalcato il medesimo cli-ché, con un 3-2 ancora all’ultimo doppio. Poi la finale dove già all’andata le

Armesi si erano imposte per 3-1. Il ritorno ha visto disputare soltanto due singolari, con Giulia Lanteri dominante contro Francesca Morino (6-3 6-1) e con Martina Oliveira capace di regolare ampiamente Alessia Cauvin (6-4 6-1). Nella serie D/1, invece, i voltresi del TC Ambrosiano e le ragazze del Ceriale si sono aggiudicate i rispettivi campionati dopo le doppie finali. In campo maschile l’Ambrosiano era pervenuto all’atto conclusivo su-perando il Tennis Club Genova, mentre i sanremesi del TC Solaro erano stati capaci di violare il non facile campo del TC Arenzano, imponendosi 3-1. In finale, la gara di andata, disputata su terra, aveva visto i rivieraschi nettamente più a loro agio, ma Federico Vecchia, con l’unico singolare conquistato da parte genovese, otteneva un punto di fondamentale im-portanza. Al ritorno, così, sull’erba sintetica, per l’Ambrosiano è arrivato proprio il 4-0 che era necessario per ribaltare il risultato totale. Russiello, Gibellini e Sebastianelli, stavolta, non erano in grado di portare a casa nessun match di singolo e i primi due si arrendevano nell’ultimo doppio. Meritata festa, quindi, per il team del presidente Durante e del maestro Ottonello, che nelle due gare ha schierato Francesco Meirana, Federico Vecchia, Alberto Tomaselli e Maurizio Ferrara.Nella D1 femminile troppo forte il Tennis Club Ceriale, che schierando le due 3.4 Moira Molina ed Ilaria Calleri aveva già eliminato in semifinale il Ventimiglia ed in finale ha messo subito le marce alte quando, nella finale di andata, sul campo dell’Arenzano del maestro Bottino, è riuscito ad imporsi per 3-0. Infatti Moira Molina non aveva dato nessuno scampo alla giovane 3.5 Camilla Corte, battuta per 6-1 6-0, mentre la successiva sfida, pur molto combattuta, vedeva Francesca Minetti cedere 4-6 6-4 6-4 di fronte ad Ilaria Calleri. Anche il doppio sfuggiva all’Arenzano, con la coppia Molina Calleri vincente su Goldberg e Minetti (7-5 3-6 6-4), così la sfida di ritorno diventava quasi una passerella per le ragazze di Ceriale che confermavano il titolo.

LOMBARDIASerie D: Mantova sorprende

di Cristian Sonzogni

Sono terminati con gli spareggi promozione i campionati regionali di serie D. La sorpresa della stagione arriva dalla provincia di Mantova,

ch ha portato due club in serie C, la Canottieri Mincio (5-1 sul Tc Sovico) e la Mutti e Bartolucci Tennis Clinic di Castiglione delle Stiviere (4-2 al Tc Brusaporto). Tra le donne, è Bergamo a festeggiare con Brusaporto e Tennis Mongodi Cividino. Nel complesso, la provincia che ha ottenuto il maggior numero di promozioni è, ovviamente, quella di Milano: 23 in totale.A livello individuale, si è chiuso uno dei circuiti più frequentati a livello di quarta categoria, il Master della Brianza, che ha visto svettare Riccardo Magni e Angela Olimpia Alexe. Entrambi hanno fatto bottino pieno, portandosi a casa sia la medaglia d’oro riservata ai primatisti della classi-fica generale (frutto dei 14 tornei giocati, 8 maschili e 6 femminili) sia le coppe dei vincitori della kermesse finale. Il mancino del Tc Villasanta e la solida portacolori dell’Anpi Tennis Sesto San Giovanni sono stati incoro-nati al Tc Arcore, dove si sono disputate le due finali. Tra i maschi, Magni ha avuto la meglio sul padrone di casa Luigi Galmozzi, mentre tra le don-ne, la Alexe ha superato la portacolori del Tc Colico Elisabetta Tarabini, seconda favorita della vigilia. Passando agli Open, nel torneo femminile

36

��

� La premiazione della Serie D maschile d’eccellenza

Super Tennis

di Brusaporto, trionfo per la bergamasca Alice Moroni, al rientro in un torneo nazionale dopo un periodo di pausa dovuto agli studi. Dopo la vittoria nei quarti di finale sull’ottima Deborah Pagani (atleta di casa bra-va a giungere, con un pizzico di fortuna, fra le migliori otto del torneo), la Moroni ha lasciato un solo game anche alla brianzola Georgia Brescia, per poi passare in finale sulla sedicenne canturina Silvia Chinellato. Infine, i veterani, con due giocatori lombardi a segno nei Campionati del mondo giocati sui campi di Villach, in Austria. Il meratese Giovanni Argentini ha vinto nella categoria Over 75, piegando nell’ultimo atto l’a-mericano King Van Nostrand col punteggio di 6-0 6-4. Il bis è giunto da Angelo Sala, Over 85 di Palazzolo sull’Oglio, che è andato a conquistare il metallo più prezioso in doppio, in coppia con l’australiano Doug Cor-bett. In finale, i due hanno approfittato del ritiro della coppia formata dall’americano Hopp e dall’altro italiano Trevisan. Nei tornei a squadre, medaglia di bronzo per l’Italia di bronzo nella prova Over 70 giocata a Portschach (sempre in Austria).

MARCHECampionati regionali assoluti

di Roberto Senigalliesi

Piercarlo Cocciò e Camilla Rizza, entrambi portacolori del CT Porto San Giorgio, sono i campioni regionali assoluti 2013. Hanno conqui-

stato il titolo al Maggioni San Benedetto, in uno degli ultimi tornei della lunga stagione marchigiana. Cocciò, 2-4 e primo favorito, ha confermato l’ottima stagione disputata nei tornei open battendo in finale il sempre valido ascolano del Morelli Giampaolo Tarli. Quest’ultimo aveva battuto nei quarti il campione uscente, e numero due del seeding, il sambene-dettese Andrea Attrice. In semifinale Nicolas Compagnucci e la sorpresa

Alessio Giuliani.Tra le ragazze, al termine di una partita durata ol-tre 4 ore in cui en-trambe le finaliste avrebbero meri-tato il successo, Camilla Rizza ha battuto Elisa Tas-sotti del CT Cu-pramarittima. In semifinale Aurora Curzi e Cecilia Mazza.RISULTATI

Ottavi maschili: Vecchi b.Birrozzi pr, Giuliani b. Verdicchio 7-5 6-3, Tarli b. Olivieri 6-1 6-1.Quarti:Cocciò b. Tama 6-3 6-1, Compagnucci b. Vecchi 6-0 6-2, Giuliani b. Bonelli 6-4 6-1,Tarli b. Attrice 6-4 7-5.Semifinali: Cocciò b.Compagnucci 6-0 6-1, Tarli b. Giuliani 6-3 6-2.Finale: Cocciò b. Tarli 6-26-3.Quarti femminili: Rizza b. Marchegiani 6-1 6-1, Curzi b. Innamorati 4-6 6-4 7-6, Mazza b. Milani 3-2 pr, Tassotti b. Spalvieri 6-2 6-1.Semifinali:Rizza b. Curzi 6-1 6-7 6-1, Tassotti b. Mazza 6-1 5-7 6-2.Finale:Rizza b. Tassotti 4-6 7-5 7-5.

MOLISEI magnifici otto

di Ida Santilli

Dopo aver assistito alle scorribande degli atleti sui rettangoli di gio-co per tutta l’estate, eccoci finalmente arrivati alla resa dei conti.

Il master finale del circuito “Guido Silla” riservato ai giocatori di terza e quarta categoria è un po’ come l’ultimo spettacolo a teatro: il saluto con inchino per dare l’arrivederci alla prossima stagione e la consa-crazione per la migliore interpretazione. Come in una pièce, ognuno degli attori ha dato il meglio di sé - chi la prima sera, chi nella seconda, chi nella recita conclusiva in un susseguirsi di repliche nessuna uguale all’altra. E quando cala il sipario ognuno tira le somme e si dichiara più o meno soddisfatto della sua performance. Lo è senz’altro Alessandro Coloccia (4.2 dell’AT Campobasso), protagonista di una estate che gli ha regalato un balzo in classifica di almeno due gradini grazie alle vittorie inanellate (due nei di tornei di quar-ta e una di terza categoria). La conferma per lui arriva proprio in casa, sui campi di Villa de Capoa, nell’ultima data del circuito, e a farne le spese è Michele Borrelli del CT Colletorto, sconfitto con il punteggio di 75 61. Che Coloccia sia pronto per il salto di qualità lo dimo-stra il punteggio (63 62) con cui ha dovuto inchinarsi – ma solo nei quarti del torneo di terza! - al maestro del suo circolo, Fabrizio Perrella (3.1), vincitore di tre delle cinque tappe del circuito. Il tennista bojanese di nascita ma campobassano di adozione ha inflitto un sonoro doppio 60 a Ivan Zullo prima della finale con Federico Iannaccone , 3.4 classe ’99, che attualmente si sta allenando presso il centro tecnico della FIT a Tir-renia. Il quattordicenne ha impensierito non poco il più esperto avversario che spesso ha subìto lo svantaggio nel punteggio. A fare la differenza è stata l’esperien-za: Perrella ha saputo gestire i momenti più critici e a ribaltare in suo favore le sorti di un set che sembrava compromesso (6 a 4) prima di chiudere agevolmente – vuoi per la fiducia ritrovata e la conseguente sicurezza nei colpi, vuoi per la rinunciataria reazione di Iannaccone - il secondo set 6 a 1 . Sotto lo scrosciante applauso del pubblico, che ha seguito con interesse la premiazione alla presenza dei vertici della delegazione molisana, cala il sipario anche su questa edizione con l’augurio che per il movimento tennistico in Molise si pos-sa fare sempre meglio e di più.

PIEMONTECircuiti giovanili 2013

di Ugo Veglia

Il CIRCUITO MINITENNIS DUNLOP riservato agli under 6-7-8, è termi-nato, come ormai di consueto, presso l’ A.S. Tensotennis di Borgaretto.

I migliori giovanissimi del ranking si sono sfidati con bravura sui campi in resina dell’impianto dei fratelli Queirolo. Primo classificato Federico Garbero, tra i maschietti, confrontatosi in finale con Ariel Santomauro e

37

� Le finaliste dell’Open a Brusaporto. Da sinistra, Moroni e Chinellato

� I finalisti degli assoluti maschili Cocciò e Tarli e le finalista degli assoluti femminili Rizza e Tassotti

� Fabrizio Perrella,3.1 dell’AT Campobasso

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

prima classificata Arianna Mo-lino, tra le femmine, in contesa con Maria Gaia Meneguzzo, fi-nalista. La fase finale del CIR-CUITO FUTURES DUNLOP per under 10,quest’anno si è disputata presso il Piramide Tennis Club di Castelbeltrame (Novara). Alessandro Spadola, terza forza del ranking, sta-bilisce il primato nel master maschile mentre Margherita Cecere si rifà sul risultato del 2012 che l’aveva vista perdere

in finale, vincendo il titolo 2013. E’ il Circolo della Stampa Sporting ad ospitare le finali del CIRCUITO CHALLENGER, per giovani under 12-14-16 limitati rispettivamente ai 4.5, 4.4, e 4.3. Nell’under 12 maschile Giovanni Bechis conclude agevolmente la finalissima contro Ludovico Zanotti, nel under 14 Riccardo Vaj supera Andrea Lirio e nell’under 16 è Lorenzo Dispensa a conquistare la vittoria su Andrea Cavallo. In campo femminile ritroviamo Margherita Cecere nella categoria superiore: in un match lottato supera Maddalena Giordano e vince l’under 12. Giorgia Lo Bianco invece domina il tabellone under 14 sconfiggendo in finale Veronica Deorsola e si ripete anche nell’under 16 contro Camilla Setta.Infine il master del circuito MASTER SERIES HEAD giocato presso il Tennis Club Rivoli 2000. Giulio Cavaglià superava Vittorio Faletti tra gli under 12 mentre Tommaso Vottero doveva arrivare al terzo set per prevalere su Edoardo Cecere nella categoria under 14. Tra le ragazze Gloria La Barbera si aggiudicava la vittoria a spese di Matilde Conti tra le dodicenni e Enola Chiesa si imponeva a Ginevra Peiretti nell’under 14.Concludiamo ricordando i risultati dei campionati a squadre. Nel settore maschile la serie D1 è stata vinta dal team Verde Lauro Fiorito a spese del River Side, la serie D2 dal Casale Sporting Club sul TC Dronero e la serie D3 dal De.Ga. “A” su TC Pedaggio . Nel settore femminile in serie D1 è il ASD Giardina a detenere il titolo a conclusione della fase a gironi, in serie D2 il DLF Asti conquista il primato a spese delle “cugine” del DLF Alessandria e in serie D3 lo Sport Club Nuova Casale ha la meglio sul CH4 Sporting Club.

PUGLIALido Gandoli tricolore

di Marianna La Forgia

Campioni d’Italia nel beach tennis a squadre. Il torneo Open di Ri-mini ha dato il suo verdetto. Finalmente positivo per la società

‘Lido Gandoli’ di Taranto che dopo aver inseguito questa vittoria per sette anni ha finalmente coronato un sogno. A vincere la finale contro l’Emilia Romagna per 2-0 sono stati Luca Cramarossa e Alan Maldini, per le donne Eva D’Elia e Veronica Visani, campionessa del mondo 2013, non una qualsiasi. L’Open infatti prevedeva come formula un doppio maschile e uno femminile: c’è stata una fase interregionale iniziata con 15 squadre (inizialmente erano 16: una alla fine ha dato forfait) per arrivare alle semifinali e finali con otto sodalizi. Lido Gandoli era testa di serie numero uno e, avendo saltato le interregionali, si è

ritrovato nel girone I con Toscana, Veneto ed Emilia Romagna, vinci-trice del titolo italiano nel 2011. I tarantini non erano l’unica squadra a rappresentare la Puglia, con loro c’era anche il Cocopinko di Lecce che però ha arrestato la sua corsa in semifinale arrivando al 3^ posto men-tre le prime due del girone avrebbero disputato la finale. La vittoria è stata esaltante perché ha rappresentato una chimera diventata realtà.

«Questo titolo arriva per la prima volta nella nostra ba-checa – dice il presidente della società Lido Gandoli Mauro Alessano – lo abbia-mo inseguito per sette anni e per poco non siamo riusci-ti a fare il colpaccio tempo addietro. Un anno lo abbia-mo perso in finale al tie bre-ak, un altro perché eliminati al sorteggio. Ma quest’an-no tutti i pronostici erano a nostro favore ed eccoci qui con questo scudetto impor-tante». La cavalcata degli

uomini è stata senza macchia, iniziata con il 2-0 contro l’Crb Emilia, poi la rappresentanza della Sardegna A battuta con lo stesso punteggio e infine ancora con l’Emilia (che aveva vinto con l’Abruzzo per 2-1) piegata senza pietà. L’obiettivo era troppo ghiotto e importante per i pugliesi. Oltre a Cramarossa e Maldini, la squadra vincitrice del titolo è formata da Matteo Barbieri, Fabrizio Avantaggiato, Paolo Cotroneo, Luigi Demitri, Cosimo Montuori e Mauro Alessano. Per le donne, oltre alla D’Elia e alla Visani ci sono Simona Bonadonna e Nausica Pesari.

SARDEGNAI campioni di Quarta categoria

di Lazzaro Cadelano

L’ultimo titolo regionale individuale del 2013 del tennis sardo è stato as-segnato: eletti i nuovi campioni di Quarta categoria di singolo e doppio.

Nicola Capra e Giulia Cireddu hanno scritto il loro nome nell’albo d’o-ro della manifestazione che assegna lo “scudettino” nella categoria più numerosa del tennis: la Quarta categoria. Una sorpresa e un ritorno. I campionati sardi di Quarta categoria 2013 allo Sporting Quartu hanno avuto tanti ingredienti nella giornata finale per rendere la chiusura una festa nella festa. A sorprendere tutti ci ha pensato Nicola Capra, dello Junior Tennis di Sinnai, che ha interrotto la lunga striscia “verde” dei pic-coli campioncini di questa categoria, superando Pietro Sole del Quattro Mori Tennis Team: una battaglia equilibrata il primo set, un dominio il secondo, senza possibilità di tornare in partita per il quartese contro il pendolino sinnese, che ha vinto diverse partite del torneo al terzo set. Il ritorno è quello di Giulia Cireddu. L’ex Tc Cagliari, ora a Settimo, dopo un periodo in cui era sparita dalla scena tennistica regionale, è torna-ta esprimendo un tennis, semplice, potente ed efficace, capace di non lasciare scampo alla favorita della vigilia, Michela Palomba di Ploaghe.Lo show però sono stati i doppi. Avvincente la finale maschile, spu-meggiante quella di doppio misto. Per i giocatori di casa non sono

38

��

� Il Lido Gandoli di Taranto campione d’Italia di beach tennis 2013

� Il Casale Sporting Club vincitore del campionato regionale D2 maschile

Super Tennis

mancate le soddisfa-zioni, a cominciare dal beniamino di ca-sa Stefano Busonera e da Mauro Mameli. Sempre presente il Poggio Sport Village

che ha centrato un titolo, di doppio femminile, e un secondo posto nel doppio misto grazie a Claudia Selis in entrambe le finali, Chiara Casula e Ludovico Sanna.RISULTATI FINALI Singolare Maschile: Capra Nicola 4.1 (Junior Tennis Sinnai) - Sole Pietro 4.1 (Quattro Mori Tennis Team) 6-4;6-0. Singolare Femminile: Cireddu Giulia 4.3 (Tc Settimo) - Pa-lomba Michela 4.1 (Tc Ploaghe) 6-4, 6-1. Doppio Maschile: Flumini Alessandro 4.1/ Melis Marcello 4.5 (CT Decimomannu) - Busonera Stefano 4.1/Caruana Gennaro 4.1 (Sporting CT Quartu) 6-4, 7-6(3). Doppio Femminile: Selis Claudia 4.1/Casula Chiara 4.1 (Poggio Sport Village) - Ganci Maria Ausilia 4.4 (Sporting Ct Quartu)/Di Martino Marina 4.5 (NTC Margine Rosso) 6-1, 6-0. Doppio Misto: Busonera Stefano 4.1 (Sporting Quar-tu)/Piccioni Giulia 4.3 (Tc Cagliari) - Selis Claudia 4.1/ Sanna Ludovico 4.2 ( Poggio Sport Village) 6-0, 4-6, 10-8. Singolare maschile NC: Mameli Mauro (Sporting Quartu) - Spano Mauro (Tc Pula) 1-6, 6-2, 6-0

SICILIAUn momento d’oro

di Roberto Tedesco

Prosegue il momento d’oro dei tennisti siciliani che con-

tinuano a mietere successi an-che lontano da casa. L’ultimo, in ordine di tempo, a vincere un torneo internazionale è sta-to Claudio Fortuna. Il palermi-tano, classe 1990 e secondo giocatore del seeding, ha vinto il suo primo titolo ITF in carrie-ra nel torneo Future da 10.000 dollari di montepremi che si è giocato su campi in cemento a Herzlia, in Israele. Dopo aver battuto facilmente lo slovacco Ivo Klec per centrare la finale, Fortuna ha vinto per 16 61 75 il match decisivo contro il britannico Brody. Una grande soddisfazione soprattutto per-ché nelle precedenti tre finali giocate in stagione a Fortuna era sempre rimasto l’amaro in

bocca per essersi visto sfuggire la vittoria. Nella stessa settimana un altro successo è arrivato, stavolta in doppio, ed è stato centrato da Omar Giacalone che in coppia con Antonio Campo si è aggiudicato a El Prat de Llobregat, in Spagna, il torneo. Dopo aver perso il torneo Challenger, e adesso anche la prova del Wta, Palermo è tornata ad ospitare due

prove consecutive del circuito Itf sui campi in terra rossa dello Sporting Village. In entrambi i tornei a trionfare è stato il siracusano Alessio Di Mauro che ha dimostrato di avere ancora la voglia di un ragazzino. Per lui sono state due settimane perfette nelle quali non ha ceduto neppure un set agli avversari.Nel mese di ottobre si sono intanto giocati diversi master. Quello del Circuito Regionale Open, organizzato dal CT Comiso, è andato a Lele Sammatrice del TC Match Ball Siracusa che in finale ha avuto la meglio sul catanese della Polisportiva TC Carlentini, Cosimo Munzone con il punteggio di 6-1 1-6 6-2. Il Master finale del Circuito di quarta categoria maschile e femminile, organizzato dal Comitato Regionale Siciliano, in collaborazione con lo Sporting Tennis Club Cinisi e l’Hotel Village Città del Mare a metà del mese di novembre sugli stessi campi che nel perio-do estivo ospitano uno dei centri federali. Il master di terza categoria, invece, organizzato in collaborazione con l’ASD Tennis Mompilieri, si svolgerà nei primi giorni di novembre.Il 17 novembre, sempre nella splendida cornice di “Città del Mare” (Ter-rasini), si svolgerà la quinta edizione della “festa del tennis siciliano” tra-dizionale appuntamento di fine anno. Nell’occasione verranno premiati atleti e società che si sono particolarmente distinti in questa stagione. Nello stesso fine settimana si svolgerà una seduta del centro periferico di allenamento diretto dal maestro Paolo Girella.

TOSCANATrofeo Doremi: un successo

di Enrico Roscitano

In Toscana è stata inventata, si può affermare quasi per scommessa, una bellissima manifestazione tennistica dove protagonisti sono le

racchette più piccole. Si tratta del Trofeo Doremi. Ebbene possiamo tranquillamente dire che la scommessa è stata ampiamente vinta. A metà del mese di ottobre u.s. si è disputato, infatti, organizzato dal Tennis Club Ronchi Mare, circolo dove lo stesso master ha trovato casa abituale, il 4° master finale del trofeo Doremi, meglio conosciuto come festa regionale del tennis. Difatti di vera festa si tratta perché prevede la partecipazione di tanti protagonisti (giocatori e giocatrici), di tanti genitori con seguito di parenti vari e di tanti addetti ai lavori che si uni-scono volontariamente agli organizzatori locali per meglio condurre a buon esito l’evento sportivo. “E’ stata una manifestazione molto bella e partecipata allietata da una giornata dove protagonista è stato un grande sole – spiega Vezio Trifoni, vicepresidente del comitato regio-nale. Abbiamo trovato un modo eccezionale per unire i bambini e fare

39

� �

� La premiazione del Trofeo Doremi

� La premiazione del Master Under 12

�� La premiazione del Master Under 14

� Nicola Capra e Giulia Cireddu

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis40

in modo di confrontarli creando amicizie importanti. Devo ringraziare, a nome del Comitato, tutti i circoli che hanno aderito all’iniziativa e, naturalmente, il Tennis Club Ronchi che ha ospitato l’evento tennisti-co”. Sono stati veramente tante le racchette mignon presenti, oltre 50, che hanno partecipato in via preliminare almeno a due delle 18 tappe regionali previste dalla Federtennis Toscana. Il Trofeo Doremi, infatti, parte nel mese di maggio e attraverso il numero di tappe suddette permette a tutti i campioncini in erba di confrontarsi in ogni dove della regione. Tanti bambini presenti, dunque, sui campi del Tennis Club di Ronchi mare, ma pochi a vincere anche se il successo in questo tipo di manifestazioni volute dal Comitato Regionale Toscano rimane quello di giocare e divertirsi insieme. In ogni caso diamo i nomi dei vincitori dei singoli gruppi: nel verde la vittoria ha arriso a Filippo Pichi che ha avuto la meglio sul bravo Alfano Tancredi; nel gruppo azzurro podio più alto per Matteo Pucci che ha superato Matteo Stefanini mentre nel gruppo più competitivo, quello giallo, la vittoria finale è andata ad Alessio Pierotti che ha avuto la meglio su Leonardo Stolfi. Nell’occa-sione è stato assegnato anche un premio alla sportività che è andato ad Alfano Tancredi. Per i gruppi azzurri e gialli è stato disputato anche un torneo di consolazione che ha visto primeggiare Alessandro Dei ed Emanuele Fedeli. “Sono stati mesi intensi - spiega Maria Grazia Pardi-ni, coordinatrice della manifestazione - ma sia i genitori che i bambini hanno capito lo spirito del Trofeo”.

TRENTINOAl via gli Open Coop Trentino

di Luca Avancini

La nuova stagione dei tornei Open del 31esimo Grand Prix “Co-op Trentino” è scattata ufficialmente con i successi del roveretano

dell’Ata Ludovico Cestarollo e della patavina Giulia Squadrin nell’ine-dito prologo sull’erba sintetica dell’Argentario, dove si è giocata la terza edizione del “Trofeo Finstral”, prova Open maschile e femminile organizzata dal circolo del sobborgo collinare di Trentoi. Cestarollo ha sconfitto in finale il 16enne 2.7 veneto Francesco Ferrari al termine di una sfida intensa e appassionante che ha messo in bella evidenza le qualità tecniche di due giovani interessanti e in promettente ascesa. L’ha spuntata il 17enne dell’Ata che nei momenti topici ha saputo tirar fuori carattere e determinazione evitando di allungare pericolosamen-te il match al terzo set. Alla distanza si è decisa invece la finale fem-minile che ha visto la favorita 2.4 Squadrin inizialmente in difficoltà a contenere l’aggressività della 2.7 Paula Natalia Orlini, 21enne triestina,

di origini argentine, già vincitrice di un’edizione del Lemon Bowl under 18 nel 2010. La Orlini è partita forte ma non è riuscita a piegare la tenace resistenza della rivale che ha avuto il sopravvento nel terzo e decisivo set, chiuso an-zitempo. Unico rammarico di una prova che ha riscosso un buon successo di partecipazione, il mancato spettacolo delle semifinali, condizio-nate dai forfait del 2.3 dell’Ata Matteo Gotti, prima testa di serie del tabellone, e del numero due Luca Serena, 2.4 vicentino. Via libera quin-di a Francesco Ferrari, che nei quarti aveva fat-

to suo con molta autorevolezza il derby veneto con il coetaneo e pari classifica Fabrizio Cavestro, e al 2.6 roveretano dell’Ata Ludovico Ce-starollo, vittorioso in precedenza con il 3.2 Alessandro Balzan. Anche il tabellone femminile dal canto suo aveva provveduto ad allinearsi alle semifinali con qualche defezione pesante, venivano promosse senza colpo ferire infatti sia la 16enne levicense Martina Pola che la 18enne 2.5 milanese Chiara Quattrone, per i ritiri della 2.4 veronese Carlotta Sartori, prima favorita del torneo, e della 2.7 Marta Bellucco, impe-gnata nelle qualificazioni di un torneo Itf in Grecia. Disco rosso invece per la 2.7 roveretana Carolina Cestarollo che ha ceduto nei quarti alla pari classifica Paula Natalia Orlini. La triestina si è guadagnata così l’ac-cesso alle semifinali dove ha sconfitto Martina Pola, buona comunque almeno per un set la prova della trentina che dopo aver subito in av-vio il palleggio della rivale ha reagito con determinazione nel secondo parziale ribattendo colpo su colpo alla rivale sino al tie-break decisivo, vinto dalla triestina. Nella parte bassa del tabellone la 2.4 patavina Giulia Squadrin, seconda testa di serie, non ha avuto invece problemi nel farsi strada: dopo aver fermato la giovanissima 3.2 del Ct Trento Monica Cappelletti, brava a piegare negli ottavi la 2.8 bresciana Ale-xandra Grebennik, la 21enne veneta ha controllato con sicurezza nche la Quattrone che non è mai riuscita a entrare per davvero in partita. Risultati – Singolare maschile Open – Quarti: Ferrari b. Cave-stro 63 62, Cestarollo b. Balzan 76 62 – Semifinali: Ferrari b. Got-ti pr., Cestarollo b. Serena pr. – Finale: Cestarollo b. Ferrari 76 75 Singolare femminile Open – Quarti: Pola b. Sartori pr., Quattrone b. Bellucco pr., Orlini b. Cestarollo 62 64, Squadrin b. Cappelletti 61 63 – Semifinali: Orlini b. Pola 60 76, Squadrin b. Quattrone 61 62 – Finale: Squadrin b. Orlini 46 75 52 rit.

UMBRIARegionali allo Junior Perugia

di Sergio Pioppi

Amado Facundo Garade, argentino con passaporto italiano tessera-to per il Ct Gubbio, e Gaia Proietti, iscritta a Villa Candida Foligno,

sono i campioni umbri di tennis per quanto riguarda la stagione 2014. La competizione, sotto l’egida del Comitato umbro della Federtennis, si è disputata allo Junior Perugia, uno dei circolo storici non solo dell’Um-bria. Basti ricordare le sei edizioni degli Internazionali d’Italia femminili disputati a cavallo degli anni ottanta con protagonista una certa Chris Evert.Garade ha superato in finale Mattia Mannocci del Tc Perugia in due partite terminate con l’identico punteggio di 6-4. L’argentino era la pri-ma testa di serie del torneo. Nel femminile successo di Gaia Proietti, Villa Candida Foligno, su Elena Schiattelli del Tc Colombella dopo tre set molto combattuti con la Schiattelli che ha mollato sul piano della concentrazione solo nella parte finale. Un risultato un po’ a sorpresa in quanto la Schiattelli aveva superato la Proietti negli ultimi due confronti diretti.Giudice arbitro: Enrico Brensacchi. Direttore di gara: Daniele Ingrastone. Arbitro delle finali: Remo Marinelli. Presenti alle premiazioni: Rodolfo Vinti, presidente del Circolo organizzatore; Maurizio Mencaroni, Con-sigliere Fit Umbria. Oltre cento gli iscritti tra settore maschile e quello femminile in quella che è stata una delle competizioni più importanti di �Ludovico Cestarollo

� �

Super Tennis

questa stagione.Singolare maschile assoluto semifinali: Mannocci b. Chiucchiù 6-4, 6-1. Garade b. Caligiana 6-1, 6-4. Finale: Amado Facundo Garade (Circolo Tennis Gubbio) b. Mattia Mannocci (Tennis Club Perugia) 6-4, 6-4. Singolare femminile assoluto semifinali: Schiattelli b. Marini 4-6, 6-1, 6-1. Proietti b. Barbabianca 6-4, 6-1. Finale: Gaia Proietti (Villa Candida Foligno) b. Elena Schiattelli (Tennis Club Colombella) 6-3, 3-6, 6-3.

VAL D’AOSTAToniolo e Campigotto ok

di Demetrio De Gaetano

I campi in terra rossa del “Resort & Casinò” di Saint Vincent hanno ospitato dal 17 agosto al 1° settembre l’”Open Nazionale Tennis Saint

Vincent”, tradizionale appuntamento di fine agosto organizzato dal T.C. Chatillon-Saint Vincent nella sua sede estiva.L’edizione 2013 ha messo a disposizione dei partecipanti un montepre-mi complessivo di 2.000 euro di cui 1.300 riservati al torneo maschile e 700 a quello femminile. In campo maschile hanno aderito alla mani-festazione 59 giocatori mentre 22 giocatrici hanno partecipato al tor-neo femminile. Questi numeri hanno permesso ai due giudici arbitri,

Paola Actis e Luca Sartore, di allestire due tornei composti ciascuno da tre sezioni. La pri-ma sezione maschile, riservata ai 4° categoria, ha visto al via 39 tennisti a contendersi i sei posti disponibili per la sezio-ne successiva. I cinque turni di gara hanno promosso alla seconda sezione, nell’ordine, Ludovico Riconda, Nicolò Staccotti, Andrea Verlucca Moretto, Davide Freydoz,

Giacomo Tantari e Davide Musumeci. Nel confronto con i 3° categoria hanno ben figurato Riconda e Freydoz, capaci di superare il primo tur-no, e Tantari, che grazie anche a una rinuncia, è riuscito ad issarsi fino al secondo turno. Al termine di questa sezione, composta da 18 giocatori, sono risultati promossi alla sezione finale Davide Zorzi, Edoardo Lava-gno, Julien Vierin e Stefano Gugliemetti. Solo Guglielmetti ha trovato gloria nel confronto con i 2° categoria riuscendo a superare il primo tur-no. Al termine del torneo i pronostici sono stati rispettati con una finale che metteva di fronte le prime due teste di serie, Saul Toniolo e Simone Vismara. La vittoria finale è andata al favorito Toniolo con un combattuto 6/3 7/6. Il torneo femminile è iniziato con una prima sezione riservata alle 4° categoria che vedeva al via 12 giocatrici per due posti disponibili nella seconda sezione. Dopo tre turni di gara sono risultate promosse Raffaella Buschi e Alessandra Rocca. La seconda sezione, riservata alle 3° categoria, era composta da 8 giocatrici. Poca gloria per le due en-tranti, entrambe sconfitte al primo turno e qualificazione conquistata da Francesca Picasso e Camilla Diez. La sezione finale, con sei giocatrici al via, tra le quali le due sorelle Campigotto, Francesca e Valeria, non non ha lasciato spazio a sorprese. In finale sono giunte le prime due teste di serie, Francesca Campigotto e Sveva Mazzari, e la vittoria è andata alla

favorita Campigotto, purtroppo con una partita senza storia terminata col secco punteggio di 6/1 6/0.

VENETOMariotto e Callegari protagonisti

di Roberto Bonigolo

Chiusura di stagione agonistica in Veneto con un appuntamento di grande rilievo e di notevole richiamo: i Campionati Regionali di Ter-

za Categoria, sia in campo maschile che femminile. Dopo quelli di 4a categoria che hanno visto per palcoscenico l’AS ’98 di Vicenza con i titoli conquistati rispettivamente dai promettenti 4.1 Enrico Giacomini e Gi-nevra Randon, eccoci dunque all’assegnazione degli scudetti regionali di 3a categoria con due sedi di svolgimento, sempre in terra patavina: il TC Padova per la gara maschile e il Centro Sportivo 2000 per quella femminile. La gara femminile, organizzata dal CS Plebiscito ma disputa-ta sui campi del CS 2000 di Padova, ha visto ai nastri di partenza in totale 37 atlete di cui le migliori 22 di terza categoria in regione con ai vertici del seeding la vicentina Silvia Dal Lago e la veronese Michelle Cillo, en-trambe 3.1. Sotto la direzione tecnica del giudice arbitro Cesare Marsili e di gara da parte di Beatrice Barbiero sono approdate ai turni finali le prime tre teste di serie (Dal Lago, Cillo, Mariotto) assieme alla 3.3 Alessia

Stefani, con la conquista dello scu-detto regionale da parte della 3.2 Sofia Mariotto (Società Tennis Bas-sano) che ha superato nettamente in finale la mancina Alessia Stefani (portacolori del circolo ospitante), dopo che quest’ultima aveva scon-fitto in semifinale la favorita Silvia Dal Lago (4-0 e ritiro per malore). Presenti alla premiazione il giudice arbitro del torneo Cesare Marsili, il delegato provinciale FIT Alessandro Zambon, il direttore di gara Beatri-ce Barbiero e il responsabile 2001 Team Tennis Academy Gianfranco Barbiero.Altro palcoscenico, altra storia. Sui campi in terra rossa del Tennis Club Padova è andata in scena la gara dei terza categoria maschili, con oltre 120 iscritti di cui una dozzina di classifica 3.1. La manifestazione

ha promosso ai quarti di finale tutti i favoriti, con le uniche eccezioni degli inserimenti da parte del 3.2 Andrea Sonato e soprattutto del 3.4 Giovanni Dal Zotto, proveniente addirittura dalle qualificazioni. Nei tur-ni finali arrivava invece qualche sorpresa con l’eliminazione del favorito Alessandro Fornaro ad opera di Cesare Gabrieli e del vice favorito Cri-stiano Cavaldoro per mano di Edoardo Pacchiega, tutti di classifica 3.1. Il match finale disputato in un piacevole pomeriggio di tarda estate ha incoronato ai vertici della categoria regionale il promettente under 18 Davide Callegari, un portacolori del CS Plebiscito già avvezzo anche ai circuiti maggiori, a scapito dell’under 16 Edoardo Pacchiega.

41

��

� La premiazione dei campionati regionali Terza categoria maschile

� La premiazione dei campionati regionali Terza categoria femminile

� La premiazione di vincitori e finalisti dell’Open Saint Vincent

Super Tennis6

I.it

d

SOLE NEWSDAL MONDO DEL TENNIS

AGGIORNATE 24 ORE SU 24

www.tennisitaliano.it

Super Tennis

Sorpresa RaffaeleBILANCI DEL 2013

NNell’accogliente cornice del Tennis Club Pistoia, non mol-to distante da dove il tennis in carrozzina italiano ha iniziato a prendere forma nei lontanissimi anni ’80, si è svolta l’edizione 2013 del master italiano.I migliori otto giocatori della classifica maschile, le migliori quattro giocatrici della femmi-nile e i migliori quattro quad, si sono dati appuntamento in terra toscana per aggiudicarsi il titolo di miglior giocatore dell’anno.Al termine di un anno lunghis-simo, ancora non terminato e che registra la cifra record di 25 tornei con ancora il Nazionale di Padova da disputare (un picco-lo primato nel panorama degli sport disabili nazionali questo incredibile numero di eventi), sotto gli occhi vigili del respon-sabile tecnico Alberto Setti i no-stri giocatori hanno fornito delle fantastiche prestazioni in questa tre giorni di gioco.E per una volta sulle luci della ribalta sale il viterbese Antonio Raffaele. È lui la rivelazione e la sorpresa in positivo di questa lunga stagione agonistica che sta volgendo al termineIl giocatore azzurro, che quest’anno insieme ai com-pagni di nazionale Innocenti e Polidori si è forgiato del terzo posto ai campionati del mondo a squadre svolti ad Antalya in Maggio, sta vivendo in questo finale di stagione una seconda giovinezza tennistica.E’ uno tra i più longevi giocatori del nostro circuito, sempre pre-

sente negli appuntamenti che contano, già vicecampione del mondo con la nazionale a Bra-silia nel 2006 e terzo modiale a squadre a Stoccolma nel 2007 in questa stagione se possibile si è ancora migliorato.E’ riuscito nell’impresa di vin-cere due tornei internazionali di classifica ITF2, in Francia a Ile de Re ed in Austria a Gross Sieghart cosa che non gli era ancora successa a livello indivi-duale, a qualificarsi per il master ITF di doppio dove lo scorso anno perse in finale è che è la sua vera specialità, ed infine a

Pistoia il suo piccolo grande ca-polavoro, dopo tantissimi anni di carriera con un torneo perfet-to, tre vittorie su tre nel girone all’italiana, si è laureato miglior giocatore italiano di categoria!Se lo merita Antonio per la grandissima passione e dedi-zione che ogni anno mette per raggiungere questi importanti traguardi che lo fanno essere uno dei migliori giocatori italiani di questa categoria.In campo maschile Fabian Maz-zei ha dimostrato ancora una volta di essere lui l’uomo da bat-tere anche se ad onor del vero

alcuni giovanissimi interessanti, non presenti a Pistoia perchè non qualificati stanno crescendo sia sul panorama nazionale che su quello internazionale, non ul-timo la vittoria nell’internaziona-le di Palermo di Luca Arca.Al secondo posto il sempre otti-mo Luca Spano mentre ai posti d’onore in semifinale sono giun-ti Diego Amadori e Massimilia-no Banci.In campo femminile nessuna sorpresa con la sassarese Lau-ro ancora sugli scudi mentre al secondo posto si è classificata la torinese Stefania Galletti.

43

tennis in carrozzina

Antonio Raffaele

Nominato per la prima volta miglior giocatore italiano dell’anno, è riuscito nell’impresa di vincere due prestigiosi tornei internazionali di classifica ITF2 nella categoria quad, in Francia a Ile de Re

ed in Austria a Gross Sieghart, exploit che non gli era ancora riuscito a livello individuale

DI FEDERICO ROSSI

dal 1973

Via Pila Cipolla, 6 - 40026 IMOLA (Bo)[email protected]

Tel 0542.666381Fax 0542.665074

Maestri nel campo

Cremonini S.R.L.

FORNITORE UFFICIALE

Super Tennis45

tv

Dalle finali di Serie A1 alla Hopman Cup a Perth

La chiusura della stagione di SuperTennis è tradizional-mente legata alla Serie A1 maschile e femminile. Pro-prio pochi giorni fa la tv della FIT ha compiuto 5 anni e nel 2008 la diretta delle finali del massimo campionato a squadre nazionale fu il primo grande evento prodot-to dal canale della FIT e da allora è sempre stato un punto fermo della programmazione annuale dell’emit-tente. Anche quest’anno SuperTennis vuole far vivere da vicino ai suoi telespettatori la tre giorni di immagini ed emozioni, come soltanto le manifestazioni a squa-dre sanno regalare. Si partirà venerdì 6 dicembre, la conclusione domenica 8. Per gli uomini quattro singo-lari e due doppi, con eventuale doppio di spareggio: gli incontri saranno “spalmati” su due giorni. Il programma della finale femminile si conclude-rà tutto in una giornata, con tre singolari ed un doppio, più eventuale doppio di spareggio. Ve-dremo insieme, dunque, chi vincerà lo scudetto 2013.A fine dicembre, però, parte anche nuova sta-gione del grande tennis internazionale. A fine anno si vola in Australia. Dall’altra parte del mondo l’Italia sarà protagonista nella Hopman Cup con la coppia composta da Flavia Pennetta e Andreas Seppi. Un evento che SuperTennis non poteva lasciarsi scappare. Così ogni giorno vi proporremo l’incontro più interessante, dando ov-viamente massimo risalto alla performance dei nostri giocatori. Hopman Cup che è in programma a Perth a partire dal 29 dicembre. Per un Capodanno a tutto tennis live.E per gli amanti del bel tennis ogni giorno, a dicem-bre, il meglio della stagione. I match più interessanti del 2013, le emozioni più forti, le grandi sfide di Coppa Davis e Fed Cup. Sarà un palinsesto ricco di grande tennis. Il nostro regalo di Natale a voi che ogni giorno ci aiutate a migliorare.

Giovanni Di Natale

DICEMBRE SU

Il Nomentano campione d’Italia femminile 2012

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

L A T V D E L T E N N I S

Andreas Seppi

Flavia Pennetta

Karin Knapp del Nomentano

La squadra del TC Italia di Forte dei

Marmi, campione d’Italia 2012

Venerdi 6LIVE Finali Serie A1 Sabato 7LIVE Finali Serie A1 Domenica 8LIVE Finali Serie A1 Sabato 28Hopman Cup

Domenica 29Hopman Cup Lunedi 30Hopman Cup Martedi 31Hopman Cup

Super Tennis

Caro Nicola,ero tra i cinquemila che hanno as-sistito al Tennis Club Cagliari alla finale vinta dalle azzurre sulla Russia. Un quarto titolo mondiale storico. Le nostre ragazze in questi anni ci stanno regalando gioie a ripetizione, non solo in Fed Cup, la anche a livello individuale. Il fantastico successo di Francesca Schiavone al Roland Gar-ros, torneo che tu ben conosci per averlo vinto due volte, nel 2010. La due finali consecutivi, sempre a Pa-rigi, della stessa Schiavone e poi di

Sara Errani, da due anni quest’ultima stabilmente tra le top ten. Il delizioso tennis di Roberta Vinci, il ritorno di Flavia Pennetta. Vorrei conoscere il tuo pensiero.

Laura Rubini (Roma)

Cara Laura,la nostra squadra di Fed Cup è or-mai nella storia non solo del tennis, ma dello sport italiano. Cinque finali mondiali in otto stagioni, con quattro titoli conquistati, rappresentano un exploit che nel nostro Paese pochis-

sime altre discipline possono vantare e che pone il tennis azzurro all’avan-guardia nell’intero panorama sporti-vo italiano. Il merito di questa ecce-zionale serie di successi è delle nostre giocatrici e della continuità che esse, i loro coach e le loro famiglie stan-no garantendo a un movimento capace ormai da moltissimi anni di primeggiare a livello mondiale e di guadagnarsi l’affetto e l’ammirazione degli appassionati. A Cagliari il nostro tennis ha messo in vetrina il meglio di sé, e non soltanto dal punto di vista

agonistico e tecnico: questa Naziona-le sa infatti trasmettere un’immagine positiva del nostro sport e dare l’e-sempio ai giovani che vi si avvicinano e lo praticano con l’obiettivo di di-ventare campioni. Il bello è che non finisce qui. Anche se il nucleo storico potrà ancora dare tanto, i ricambi ci sono: vedi Knapp, Giorgi e Burnett. E, lasciatemelo dire visto che sono il recordmen di presenza in Coppa Da-vis, anche la squadra maschile, ormai stabilmente nel Gruppo Mondiale, ci regalerà vittorie e soddisfazioni.

46

la posta di Nicola

Tennis azzurro esempio nello sport italiano

&BOCCIATI

PROMOSSIDI GIANCARLO BACCINI

10 a CAGLIARI - Ha regalato alla finale di Fed Cup una fantasti-ca cornice. Tutto esaurito. Pubblico meraviglioso per sportività, competenza e calore. Organizzazione perfetta. Clima estivo.

Ospitalità squisita. Perfetto supporto professionale. Una formidabile pro-mozione in mondovisione per le bellezze e le qualità della terra di Sardegna.

9 ad ANGELO BINAGHI – Ha vinto tre volte. La prima riuscendo nell’impresa, che appariva impossibile, di ribaltare due sentenze avverse dell’ITF e portare la Fed a Cagliari contro tutto e contro tut-

ti. La seconda riempendo (rigorosamente a pagamento) tribune alte qua-si 20 metri. La terza infrattandosi al momento giusto e salvando così dal gavettone delle sue giocatrici l’abito azzurro acquistato per l’occasione.

8 a FRANCESCA SCHIAVONE – Per l’atto di amore e di umiltà compiuto raggiungendo le compagne a Cagliari nonostante aves-se ottenuto da Barazzutti di non venire convocata.

7 ad ALEXANDRA PANOVA – Impegnando Roberta Vinci per tre ore e un quarto ha dimostrato alle sue venali connazionali russe, resesi indisponibili o per denaro o per fifa blu, come si onora la

patria anche se a farlo non c’è nulla da guadagnare.

6 a SHAMIL TARPISHEV – Perché nonostante ne sia stato vittima, il presidente della Federtennis russa e capitano di Fed Cup ha difeso la formula attuale della competizione dai pruriti della WTA.

5 alle AZZURRE DI FED – Buona l’idea di effettuare, armate di secchi e bottiglie, un’incursione negli studi cagliaritani di Su-perTennis. Scadente però la realizzazione: è del tutto mancato

l’effetto-sorpresa, dunque è stato scarso il numero delle vittime…

4 a ELENA DEMENTIEVA – A Cagliari solo nelle vesti di telecro-nista. Se si fosse portata la racchetta magari poteva dare una mano alle ex compagne.

3 al MASTER “B” DI SOFIA – Doveva oscurare la finale di Fed Cup… Ma chi sa chi l’ha vinto alzi la mano.

2 alla WTA – Per il delirante e autolesionistico progetto di modifica della formula di Fed, che dovrebbe prevedere il ritorno a un passato fatto di gironi in sede unica e il passaggio a una finale andata-ritorno (mai

adottata neppure dallo sport che l’andata-ritorno l’ha inventata: il calcio).

1 a LA STAMPA – Passi per il fatto che, davanti all’ennesimo trionfo del tennis italiano, il frustratissimo cronista del quotidiano torinese abbia ancora una volta rabbiosamente rosicato, “celebrandolo” col solito

refrain che sì, è vero, adesso si vince ma il futuro è nero perché non ci sono ricambi (visto il contestuale fiorire di sempre nuovi talenti è evidente che le sue gufate portano bene). Ma non è tollerabile che si faccia rovinare la fama di giornale serio ospitando una clamorosa falsità come quella relativa al con-tributo erogato dalla Regione Sardegna in favore dell’organizzazione della Fed Cup a Cagliari, contributo che è stato di 250.000 euro e non di 600.000.

0 alla ITF – L’Italia ha salvato il prestigio della Fed Cup. Loro l’hanno ri-cambiata multandola perché, nell’inutile match di doppio della finale, Pennetta e Knapp indossavano magliette di colore diverso…

SuperTennis TV. È sempre l’ora del grande tennis.Solo con SuperTennis TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Coppa Davis, FedCup, news, approfondimenti, interviste. E il piacere infinito di uno sport unico al mondo.

in streaming su www.supertennis.tv