L’unità d’Italia L’unità d’Italia La Destra storica (1861)
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•L’unità d’ItaliaLa Destra storica
(1861)
I problemi dell’Italia unita
Aspetto considerato 1881 Oggi
Estensione territoriale 248.032 Kmq
Abitanti 22 milioni ca.
Votanti 418.696 (2 % ca.)
Durata media vita 35 anni
Popolazione attiva 54.6 %
Popolazione non attiva 45.4 %
Occupati settore primario 64.5 %
Occupati settore secondario 20.2 %
Occupati settore terziario 14.4 %
Analfabetismo 80 %
Sviluppo ferrovie 2175 Km
I problemi dell’Italia unita : agricoltura
•esiguità degli investimenti produttivi
•disinteresse dei proprietari per l’introduzione di nuovi sistemi di coltivazione
LatifondoItalia centromeridionale
•spartizione a metà degli utili e divisione delle grandi proprietà in piccoli e medi poderi non consente migliorie
•contadini poveri
•proprietari nessun interesse ad investire capitali, perché avrebbe ricevuto metà degli utili
MezzadriaItalia centrale
(Toscana)
•capitalismo agrario (borghesi e commercianti)
•grande affitto (aristocratici affittavano a canoni elevati tutta la loro proprietà ad un unico affittuario che nella terra investiva per trarre guadagni)
Piccola e media azienda
Italia settentrionale
I problemi dell’Italia unita : agricoltura
al fine di
Necessità di innovazioni nel settore
Perfezionamento dei metodi di coltivazione
Aumento della produzione
far cessare la necessità di acquistare enormi quantitativi di viveri sui mercati stranieri
(incongruenza numero occupati)
elevare materialmente e moralmente la massa di contadini miseri, ignoranti
poco o nulla sensibili ai problemi politici(problema sociale)
I problemi dell’Italia unita : industria
Scarsezza di mezzi e di vie di comunicazione
Limitata disponibilità di capitale finanziario
Assenza quasi totale di ferro e carbone nel sottosuolo
Mancanza di manodopera specializzata
Difficoltà di importazione dall’estero di macchine costose
Mancanza di unità territoriale e di tranquillità politica
I problemi dell’Italia unita : sanità
Arretratezza e miseria facilitano l’insorgere di malattie
Pellagra (carenza vitaminica,
derivante da alimentazione incentrata sul
consumo di pochi e sempre uguali
alimenti)
Colera
Tifo scarsa igiene
mancanza acquedotti
Malaria
Abitazioni malsane ed insufficienti alle più elementari nacessità
I problemi dell’Italia unita: situazione finanziaria
Eredità scomoda
situazione finanziaria degli stati annessi
aggravata da spese sostenute per le guerre e per l’unificazione
Stasi demografica + stagnazione vita urbana=
Mancanza di elementi propulsori di mercato per i prodotti agricoli e per consistente attività
industriale
I problemi dell’Italia unita: analfabetismo
Imperativo
organizzare scuole portare l’insegnamento elementare
tra una popolazione costituita da analfabetiper l’80%
Punte del 90% nel sud(i Borboni avevano lasciato deliberatamente lemasse contadine e rurali nell’ignoranza e nellasuperstizione)
I problemi dell’Italia unita: comunicazioni
Mancano strade, ponti,ferrovie, gallerie
StradeNel Sud Italiasu 1800 centri
abitati 1600 erano isolati tra loro
(piste fangose / tortuosi sentieri)
Ferrovie Rete su scala nazionale
pari a 1761 Km(33000 in Inghilterra /
22000 in Francia)Dei 1761 solo 217 in funzione tra ex Stato
Pontificio e Regno delle due Sicilie
Politica internaOpere pubbliche
EsercitoAlfabetizzazione
BilancioSviluppo economicoMalattie endemiche
Politica esteraRoma e Veneto
Rapporti con la Chiesa Austria desiderosa di rivincita
Rapporti difficili con potenze europee Gelosia della Francia
Linee politiche della Destra Storica
COSTITUZIONALISMO
ESTENSIONE DELLO STATUTO ALBERTINO
A TUTTE LE REGIONI ANNESSE
Lo Statuto Albertino
nomina nomina
nomina
nomina
RE
Ministri (n. 10) Giudici (n. 10)
Senato del Regno
POPOLO ITALIANO (SUFFRAGIO RISTRETTO SU BASE CENSITARIA)
Camera dei deputati
Lo Statuto Albertino
RE NOMINA SENATO
POPOLO NOMINA CAMERA DEI DEPUTATI
RE + SENATO + CAMERA DEPUTATIPOTERE LEGISLATIVO
RE + MINISTRI POTERE ESECUTIVO
RE + GIUDICIPOTERE GIUDIZIARIO
La legge elettorale
1861primo Parlamento italiano sicostituì in base alla leggeelettorale vigente inPiemonte (unica monarchia costituzionale)
Diritto al votoSesso maschile25 anni d’etàSaper leggere e
scriverePagare 40 lire di
tasse all’anno
Classe politica del nuovo Regno costituita da:aristocrazia
alta borghesia terriera ed industriale
difende i propri interessiè ostile al cambiamento
legislazione gravosa per i ceti meno abbienti
(la classe dirigente intende mantenerli in uno stato di sudditanza politica e culturale)
Il Parlamento italiano? C’è tutto, tranne il popolo!
Il parlamento: gli schieramenti
L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani
Costruzione dello stato unitario opera di alcune frange della borghesia liberale
Strati popolari, masse contadine in particolare, avevano assistito sostanzialmente estranee alla lotta per l’unità
Il nuovo stato non era espressione di tutto un popolo, ma solo di una parte di esso
Era necessario: a. dare agli italiani uno spirito civico e una coscienza nazionale
b. prendere coscienza del profondo distacco tra nord e sud
L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani
Soluzione A
Decentramento politico ed amministrativo
Sostenuta dallo schieramento federalistadelle forze democratiche
L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani
Soluzione B
Accentramento politico ed amministrativo
Sostenuta dai conservatori, espressionedell’anima borghese del risorgimentoitaliano
Linee politiche della Destra Storica
PREVALE LA SOLUZIONE B
ACCENTRAMENTO
Timori:
il regionalismo avrebbe messo in pericolounità nazionale appena raggiunta
il regionalismo avrebbe aperto spazi alleforze sovversive radicali e reazionarie
L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani
Modello Francia napoleonica (già del regno sabaudo)
Italia divisa in 59 provinceamministrate da prefetti di nomina regia
Comuni retti da sindaci di nomina regia
+consiglio comunale a base elettiva ristretta
Il prefetto
Funzionario dipendente dal Ministero degli Interni
Rappresenta l’esecutivo a livello periferico
POTERI COMPITI
Controllo e supervisione del lavoro degli enti locali
Tutela ordine pubblico e comando delle forze di pubblica sicurezza
Direzione degli uffici sanitar provinciali
L’esercito
PROBLEMI
A. UNIRE E FONDERE LE FORZE MILITARIPROVENIENTI DAGLI STATI ANNESSISECONDO CRITERI E METODI DELL’ESERCITO PIEMONTESE
B. INTRODURRE I VOLONTARI GARIBALDINI(SOSPETTI RIVOLUZIONARI)
C. SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO (COSCRIZIONE)
La legge Casati
ISTRUZIONE ELEMENTAREobbligatoria e gratuita
per due anni
Difficoltà di applicazione (locali, maestri …)
68% popolazione analfabeta dopo 10 anni dall’entrata in vigore
non dovere verso la patria
ma atto di prepotenza dei “piemontesi”
malcontento popolazione centro-meridionale(danno economico per famiglie povere)
SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO
Linee politiche della Destra Storica
Liberismo economicoUnificazione doganale
Libera circolazione delle merci tra regione e regioneUniformità di pesi, misure, monete
Apertura delle frontiere ai prodotti stranieriDifficoltà a resistere alla concorrenza straniera
(produzione in serie di prodotti di buona qualità a prezzi inferiori)
Rovina di molte imprese commerciali, artigianali, industriali,specie al SudDifficoltà nei settori meccanico e siderurgicoSviluppo industria tessile
Obiettivo: pareggio del bilancio
Obiettivo: pareggio del bilancio
“Economia fino all’osso”
Programma dimassimocontenimento dellaspesa finanziaria eapplicazione di nuoveimposte
Obiettivo: pareggio del bilancio
Imposte dirette sulla ricchezza mobile
Imposte indirette sui consumi
Tassa su sale e tabacco
Monopoli di stato
Tassa sul macinato
Aumento prezzo pane e pastaColpisce le fasce meno abbienti
della popolazione
Imposte indirette sugli affari(successione, compra-vendita …)
Investimenti fissi
Uso denaro derivante
dal drenaggio
fiscale
Colmare forte deficit statale
Potenziare esercito e marina
Creare infrastrutture atte allo sviluppo
Politica dei trattati
Vantaggi
Esportazione dei prodotti dell’agricoltura mediterranea
Afflusso di capitali e merci straniere a prezzi ottimi
Vitalità del mercato(circolazione di denaro liquido)
Svantaggi
Industria nascentecondizionata dall’afflussodi prodotti stranieri
La Destra storica difende così gliinteressi a. dei commercianti agiatib. dei grandi proprietari terrieric. degli imprenditori agricoli
Non sono rappresentati,invece, gli interessi e ibisogni degli imprenditori
Problemi economici (1866)
Instabilità politica internazionale
Introduzione del corso forzoso
Difficoltà per afflusso capitali stranieri
Fronteggiare spese inderogabili
Inflazione(penalizzazione classi a reddito fisso)
Cos’è il corso forzoso
Aumento della cartamoneta in circolazionesenza tener delle riserve metallichepresenti negli istituti di emissione
Il biglietto di banca diminuisce di valore
(non può più essere convertito in una quantità di metallo prezioso corrispondente all’importo
su di esso indicato)
Linee politiche della Destra Storica
Laicismo LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO
Linea tenuta nei confronti di
Chiesa detentrice unicamente del potere spirituale
cittadini (non-cattolici)
uguali diritti politici e civili
Le leggi anticlericali
Soppressione ordini religiosi contemplativi(già legge piemontese dal 1855)
Incameramento loro beni da parte dello stato
Riconoscimento validità dallo stato del solo matrimonio civile
Magistratura giudica le cause di separazione e nullità
Paese legale e paese reale
Tasse
Svantaggi del liberismo
Applicazione meccanica del modello legislativo ed amministrativo del Regno di Sardegna
(piemontizzazione o piemontismo)
Problema distacco del PAESE LEGALE
(complesso di leggi e norme)
dal PAESE REALE(i singoli individui)
Gli anni del brigantaggio
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
Chi erano i briganti?
Braccianti, cioè contadini salariati esasperati dalla miseria
Ex garibaldini sbandati
Ex soldati borbonici
Donne, audaci e spietate come gli uomini
Commercianti,possidenti, professionisti
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
Per cosa combattevano?
Ottenere la riforma agraria
Impedire la realizzazione dell’unità d’Italia per far tornare i Borboni
Sfuggire alla leva di massa
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
Quali i motivi alla base del brigantaggio?
L’odio dei contadini per i nuovi proprietari
sfruttatori di manodopera come e più dei precedenti
venuti dal basso e più inaccettabili dell’aristocrazia,
“voluta dal destino e da Dio”
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
L’incomprensione dei benestanti e dei funzionari per le leggi del nuovo stato
non “italiane”ma “piemontesi”
(quasi ad indicare che il Piemonte considerava la restante parte d’Italia terra di conquista)
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
L’equivoco che lo stato italiano, laico e liberale, fosse
uno stato ateo una comunità senza-dio
avente come scopola distruzione delle chiese
l’eliminazione dei preti
offendendo così la profonda religiosità delle masse contadine
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
Chi appoggia i briganti?
Borboni e nobili ad essi fedeliscopo: tornare al potere
Stato pontificioscopo: impedire l’unificazione
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
Cause sociali del brigantaggio
No riforma agraria
situazione immutatacomandano sempre i signori attraverso intermediari (gabellotti) e guardie armate
(campieri)
I redditi di coloni, giornalieri, bracciantigarantiscono a stento la sopravvivenza
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
Classe dirigente accredita la tesi
brigantaggio =
manifestazione di criminalità comune
ricorso alla repressioneLegge Pica
Gli anni del brigantaggio 1861 - 1865
“I briganti”, tenuti per secoli nella miseria e nell’ignoranza,
non hanno maturato una coscienza politica dei loro diritti e
non riescono ad immaginare alcuna prospettiva di cambiamento attraverso mezzi legali
Non sono criminali comuniMa un esercito di ribelli
Nasce la questione meridionale
1862 - 1870
Il problema di Roma
1861 Parlamento proclama Roma capitale
Allarme negli ambienti pontifici, appoggiati da Napoleone III
Spedizioni di Garibaldi
Breccia di Porta Pia 1870
Convenzione di Settembre 1865Firenze capitale
La legge delle Guarentigie
Regola i rapporti tra Stato e Chiesa
StabiliscePieno possesso al papa di Vaticano,
Laterano, Castel Gandolfo
Piena libertà di azione,propagnada e organizzazione su tutto il territorio
nazionale
Appannaggio annuo per il mantenimento della corte papale
La risposta pontificia
Pio IX si ritiene prigioniero in Vaticano(in precedenza scomunica ai Savoia e a uomini di governo)
Non expedit (non conviene, non è bene)
Divieto ai cattolici di prendere parte alle elezioni politiche
Per Pio IX si tratta di combattere una “guerra santa” contro lo stato laico e liberale
Aspetti positivi
Pareggio bilancio
Compimento unità nazionale
Creazione di un mercato nazionale con unificazione di pesi e misure
Aspetti negativi
Peso eccessivo delle tasse e oppressione delle classi povere
Gestione politica prudente
Maggior divario tra paese legale e paese reale
Paese legale = complesso di leggi e normePaese reale = singoli individui
•L’unità d’ItaliaLa Sinistra storica
1876
TrasformismoContribuisce a:• dissoluzione dei tradizionali raggruppamenti politici italiani• confluenza in maggioranze costituite non sulla base di programmi stabili, ma attorno a problemi occasionali o a personalità di spicco
• Impedisce il formarsi di un preciso partito di governo e di una precisa opposizione• Frena l’azione riformatrice della Sinistra • Provoca la decadenza delle istituzioni e della vita politica
Costume parlamentare
fondato su un continuo ed imprevedibile comporsi e scomporsi di maggioranze
Consiste in una richiesta di appoggio dei singoli deputati in cambio di favori personali
Programma
Sviluppo industriale
Miglioramento condizioni di vita dei lavoratori
Riduzione tasse sui consumi
Aumento redditi
famiglie
Aumento potere
d’acquisto
Mercato più ampio
Politica economica
Principio:lo stato deve svolgere un ruolo diregolamentazione nell’economia
Protezionismo 1878 tariffa doganale protettiva
Adottato per fronteggiare crisi agricolturaConcorrenza Cina – Giappone
(bachi da seta e seta)
Politica economica
Sovvenzioni statali per promuovere l’industrializzazione
in particolare nei seguenti settori:
a. meccanicob. metallurgicoc. siderurgico (industria pesante)
La Sinistra difende gli interessi degli industriali
Liberate dalla concorrenza dei prodottistranieri le industrie si consolidano
Opposizione Nord – Sud
Politica economica
PROTEZIONISMO
mette in crisi l’agricoltura del sud
A. Protetti, i proprietari terrieri non sentono la necessità di apportare migliorie
B. Difficoltà nell’ambito dei rapporti commerciali
Politica economica
GUERRA DELLE TARIFFEFrancia – Italia
Crollo prezzi per enorme quantità prodotti invenduti
Calo esportazioni
(bilancio pubblico in difficoltà)
EFFETTI SOCIALI CRISI ECONOMICA
Agitazioni scioperi di
masse contadine
Emigrazione specie vs America
EFFETTI SOCIALI CRISI ECONOMICA
Emigrazione: agisce positivamente sul settore agricolo1° ragioneProduce diminuzione manodopera contadina Fa lievitare i salari agricoli2° ragioneInduce proprietari terrieri ad attuare migliorie(razionale sfruttamento terreno, concimi chimici, macchinari)
Riforme sociali
LEGGE COPPINO (obbligo scolastico)
LEGGE PROTETTIVA 1886(limitazione lavoro minorile e delle donne)
Norme antinfortunistiche - CASSA NAZIONALE 1883(aiuto ai lavoratori in caso di incidente sul lavoro)
Abolizione tassa sul macinato – necessaria per ragioni sociali, danneggia il bilancio aumento imposte di consumo
Modificazione della legge elettorale
CODICE ZANARDELLI
Riforma elettorale 1882
Donne e proletariato esclusi dal voto
NO VERA DEMOCRAZIA
Si abbassa il limite d’età per gli elettori- da 26 a 21 anni –
(estensione del diritto di voto a 2 milioni di italiani contro i 450.000)
Si abbassa il limite di censo- da 40 a 19 lire -
Permane obbligo di possedere licenza elementare
Legge Coppino 1877
Obbligo da sei a nove anni(istruzione elementare)
gratuita
Scuola versa stato abbandono (in mano agli ecclesiastici)
Era necessario:costruire strutture per tutti e ovunqueaumentare n° insegnantidisporre provvedimenti economici per aiutare le famiglie più
povere, in modo da indurle a rinunciare al lavoro dei minorenni
Difficoltà per notevole sforzo economico
CODICE ZANARDELLI 1890
Abolizione pena di morte
Libertà di culto (nessuna distinzione tra religione dello stato ereligioni ammesse dallo stato)
Garanzia del segreto epistolare
Regolamentazione dello sciopero(libertà di lavoro per i non scioperanti / libertà disciopero)
Congresso di Berlino
Politica delle mani nette
Politica di non impegno internazionale
ISOLAMENTO
Politica estera
Triplice alleanza
con Austria e Germania
Stipula
dalla Francia (tradizionale alleato)
per divergenza di interessi in Africa settentrionale (occupazione Tunisia 1881)
Si allontana
Patto rinnovabile ogni 5 anni
Triplice alleanza
Garantisce all’Italia
a. aiuto austro-tedesco in caso di aggressione francese
b. liberazione minaccia austriaca frontiera veneta
c. favorisce esportazione prodotti italiani in Germania- Austria
d. mette in secondo piano il problema delle terre irredente
e. rappresenta scacco per il pontefice, posto di fronte all’alleanza con nazione cattolica come l’Austria
f. sposta mire di conquista in una direzioni che non urti né alleati, né Francia, né Inghilterra
Politica estera
1° tentativo di espansione coloniale in Etiopia
Lo stato acquista dalla società Rubattino i territori intorno alla Baia di Assab sul Mar Rosso
Ostilità con l’Impero Etiope
Attacco truppe italiane a Dogali (1887)
Interruzione del processo di espansione coloniale