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R enzi sa bene che Berlusconi ha rotto il patto. Ma è sicuro: «L’azione di governo non rischia nulla, abbiamo un margine ampio» di voti. Unico dubbio è sulla riforma del Senato: se necessario, potrebbe essere cambiata. a pagina 7 - a pagina 6 Di Caro di Maurizio Ferrera P er il mercato del lavoro italiano il 2015 potrebbe davvero essere l’anno di svolta. Grazie alla ripresa dell’economia, le imprese dovrebbero tornare ad assumere. E il Jobs act le incentiverà a offrire occupazione stabile, disciplinata dal nuovo contratto a tutele crescenti. Secondo gli esperti, entro la fine dell’anno questo tipo di contratto sarà adottato per circa la metà delle nuove assunzioni. Non si tratterà solo di un cambiamento di regole. Gradualmente si affermerà una nuova logica di rapporti fra imprese, lavoratori e Stato: più simile a quella degli altri Paesi europei, più efficace e inclusiva. È una grande scommessa, che sarà vinta solo nella misura in cui ciascuno capirà qual è la posta in gioco e come interpretare bene la propria parte. Per le imprese, tornare ad assumere in forma stabile significa recuperare la cultura del lavoro (quello dei propri dipendenti) come investimento, come un fattore produttivo che va coltivato dall’interno. Le statistiche segnalano che negli ultimi vent’anni in Italia non si sono registrati molti progressi, ad esempio, in termini di addestramento on the job o di formazione permanente. I dipendenti precari sono stati poi relegati su binari secondari, spesso utilizzati come risorsa «usa e getta». Non è un caso che i lavoratori italiani si sentano molto meno impegnati e coinvolti nell’organizzazione aziendale rispetto ai loro colleghi Ue. continua a pagina 26 Dipendenti, imprese RISCOPRIRE LA CULTURA DEL LAVORO Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 mail: [email protected] DEL LUNEDÌ Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 www.corriere.it 9 771120 498008 50 2 0 9> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano In Italia EURO 1,50 ANNO 54 - N. 6 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 C onti in Svizzera: ecco i nomi della lista segreta degli eva- sori. Ci sono anche 7 mila ita- liani tra i 100 mila clienti che ri- sultano aver depositato nei for- zieri della Hsbc Private Bank di Ginevra un tesoro, sottratto al Fisco, di 180 miliardi di euro. Atto d’accusa. Re arabi, stelle di Hollywood, campioni dello sport, modelle e uomini di fi- ducia di dittatori. Divulgata dall’International Consortium of Investigative Journalists, il consorzio di giornalismo inve- stigativo di Washington, la lista è un atto di accusa contro le di- storsioni del sistema bancario svizzero. Tuttavia, la presenza nella lista non significa che sia- no stati commessi reati. Le indagini. Nel 2010 il gover- no francese ha distribuito la li- sta Falciani ad altri Paesi per- ché verificassero le posizioni dei loro cittadini. In Italia vari personaggi sono stati indagati per frode fiscale ma sull’uso dei dati nelle dispute fiscali ri- sultano aperti molti ricorsi. alle pagine 12 e 13 GIANNELLI MERCOLEDÌ SUMMIT A MINSK L’Ucraina e la rincorsa diplomatica per la tregua È davvero singolare che alcu- ni alleati abbiano conside- rato «una prova di debolezza» la mediazione di Angela Merkel e François Hollande per tentare di fermare la carneficina ucrai- na. La Cancelliera e il Presiden- te, semmai, stanno facendo in questi giorni quel che Europa e Usa avrebbero dovuto fare ben prima, e insieme: alzare il livel- lo politico del dialogo con Mo- sca, far capire con chiarezza a Putin cosa è negoziabile per l’Occidente e cosa non lo è, spiegare al Cremlino che sì, gli interessi strategici della Russia meritano considerazione ma devono essere inquadrati nel ri- spetto della legalità e in una road map concordata. Invece Merkel (che oggi sarà da Obama) e Hollande hanno dovuto prendere atto di due no- vità che hanno fatto scattare l’al- larme rosso: l’intensificazione delle operazioni belliche nel- l’Ucraina orientale (5.400 morti da marzo) e la parallela «rifles- sione» americana sull’opportu- nità di fornire armi difensive ma letali all’esercito di Kiev. continua a pagina 3 alle pagine 2 e 3 Dragosei, P. Rastelli, Taino di Franco Venturini La guerra degli hacker «Fermiamo la propaganda jihadista» Anonymous attacca l’Isis (oscurando i siti) R appresaglia sul web degli hacker di Anonymous contro l’Isis: neutralizzati centinaia di account della galassia jihadista su Twitter, Facebook e altre piattaforme. «Sarete trattati come un virus», affermano in un video (sopra un fermo immagine) i guerrieri digitali. a pagina 15 di Guido Olimpio DA YOUTUBE Botta e risposta polemico tra Atene e Roma sui conti pubbli- ci. Il ministro delle Finanze Va- roufakis: anche l’Italia è a ri- schio bancarotta. Il ministro dell’Economia Padoan: «Il de- bito italiano è solido e sosteni- bile. Parole fuori luogo». Il pre- mier Alexis Tsipras avverte l’Unione europea: «Manterre- mo tutte le promesse elettorali. Il piano della troika è stato un fallimento. La strada per la ri- costruzione sarà lunga ma ren- deremo il nostro sogno realtà». a pagina 5 Marro, Natale Juve-Milan, la disfida delle immagini tv Galliani: controllate le riprese. Replica: signor geometra, lei sbaglia. L’Inter rinasce: 3-0 al Palermo T utto nasce dal gol di Tevez sul filo del fuorigioco che ha aperto le marcature di Ju- ventus-Milan (3-1 per i bianco- neri). Miccia accesa per il nuo- vo scontro tra i due club. Gallia- ni accusa i bianconeri di con- trollare le immagini televisive. Replica: signor geometra, sba- glia. Controreplica: arroganti. a pagina 39 Servizi, classifiche e commenti sulla giornata di serie A da pagina 35 a pagina 41 Sanremo-San Valentino Mietta, Rilke e l’amore nella stanza degli ospiti di Francesco Piccolo a pagina 25 I PARTITI E LE RIFORME Il centrodestra senza spazi (e idee) L a vittoria nella battaglia del Quirina- le ha provocato risentimenti a destra e illusioni a sinistra. Il Pd collocato in una posizione centrista e riformista ri- duce gli spazi per un centrodestra che voglia mantenere l’identità europeista. a pagina 27 di Michele Salvati di R.E. Bagnoli, Carbone e Sorgi nel supplemento Oggi su CorrierEconomia di Monica Colombo e Arianna Ravelli Previdenza Pensioni & calcoli I nuovi minimi saranno più bassi Renzi: Berlusconi? Troverò altri voti di Maria Teresa Meli di Stefano Agnoli Fabrizio Massaro e Stefano Montefiori Lo scandalo Divulgati i file segreti della banca Hsbc. Anche settemila italiani. Un tesoro nascosto al Fisco Conti in Svizzera, ecco i nomi La lista con centomila clienti: dal re del Marocco alle star di Hollywood IL CASO IL PREMIER ELLENICO AVVISA I VERTICI DELLA UE: IO NON TRADIRÒ LE PROMESSE ELETTORALI Scintille tra Italia e Grecia sul debito Il governo Tsipras: anche voi a rischio bancarotta. Padoan replica: sono dichiarazioni fuori luogo DOPPIA RETRIBUZIONE I piloti e la truffa ai viaggiatori S oldi dall’Inps e lavoro al- l’estero. Risultato: stipendio di circa 25 mila euro e «buco» nelle casse previdenziali che supera i 7 milioni e mezzo. Sco- perta dalla Finanza una truffa che coinvolge per ora 36 piloti. a pagina 16 di Fiorena Sarzanini L’IDEA DEL SINDACO Roma, le multe per prostituzione L’ ultima idea del sindaco di Roma Ignazio Marino per combattere, o quantomeno li- mitare, il fenomeno della pro- stituzione in strada: multe re- capitate a casa dei clienti delle «lucciole». a pagina 17 Serra di Ernesto Menicucci Codice cliente: 2420834

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Page 1: LUNED 9 FEBBRAIO 2015 In Italia EURO 1,50 ANNO 54 - N. 6 ... · Dragosei, P. Rastelli, Taino di Franco Venturini La guerra degli hacker «Fermiamo la propaganda jihadista» Anonymous

R enzi sa bene che Berlusconi ha rottoil patto. Ma è sicuro: «L’azione di

governo non rischia nulla, abbiamo unmargine ampio» di voti. Unico dubbio èsulla riforma del Senato: se necessario,potrebbe essere cambiata.

a pagina 7 - a pagina 6 Di Caro

di Maurizio Ferrera

Per il mercato dellavoro italiano il2015 potrebbedavvero esserel’anno di svolta.

Grazie alla ripresa dell’economia, le imprese dovrebbero tornare ad assumere. E il Jobs act le incentiverà a offrire occupazione stabile, disciplinata dal nuovo contratto a tutele crescenti. Secondo gli esperti, entro la fine dell’anno questo tipo di contratto sarà adottato per circa la metà delle nuoveassunzioni. Non si tratterà solo di un cambiamento di regole. Gradualmente si affermerà una nuova logica di rapporti fra imprese, lavoratori e Stato: più simile a quella degli altri Paesi europei, più efficace e inclusiva. È una grande scommessa, che sarà vinta solo nella misura in cui ciascuno capirà qual è la posta in gioco e come interpretare bene la propria parte.

Per le imprese, tornaread assumere in forma stabile significa recuperare la cultura del lavoro (quellodei propri dipendenti)come investimento, comeun fattore produttivo che va coltivato dall’interno.Le statistiche segnalanoche negli ultimi vent’anniin Italia non si sonoregistrati molti progressi,ad esempio, in terminidi addestramento on thejob o di formazione permanente.

I dipendenti precarisono stati poi relegati su binari secondari, spesso utilizzati come risorsa«usa e getta». Non è uncaso che i lavoratoriitaliani si sentano molto meno impegnati e coinvolti nell’organizzazioneaziendale rispetto ai loro colleghi Ue.

continua a pagina 26

Dipendenti, imprese

RISCOPRIRELA CULTURADEL LAVORO

Servizio Clienti - Tel. 02 63797510mail: [email protected] LUNEDÌ

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In Italia EURO 1,50 ANNO 54 - N. 6LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015

C onti in Svizzera: ecco i nomidella lista segreta degli eva-

sori. Ci sono anche 7 mila ita-liani tra i 100 mila clienti che ri-sultano aver depositato nei for-zieri della Hsbc Private Bank diGinevra un tesoro, sottratto alFisco, di 180 miliardi di euro.

Atto d’accusa. Re arabi, stelledi Hollywood, campioni dellosport, modelle e uomini di fi-ducia di dittatori. Divulgatadall’International Consortiumof Investigative Journalists, ilconsorzio di giornalismo inve-stigativo di Washington, la listaè un atto di accusa contro le di-storsioni del sistema bancariosvizzero. Tuttavia, la presenza nella lista non significa che sia-no stati commessi reati.

Le indagini. Nel 2010 il gover-no francese ha distribuito la li-sta Falciani ad altri Paesi per-ché verificassero le posizionidei loro cittadini. In Italia vari personaggi sono stati indagatiper frode fiscale ma sull’usodei dati nelle dispute fiscali ri-sultano aperti molti ricorsi.

alle pagine 12 e 13

GIANNELLI

MERCOLEDÌ SUMMIT A MINSK

L’Ucraina e la rincorsadiplomaticaper la tregua

È davvero singolare che alcu-ni alleati abbiano conside-

rato «una prova di debolezza»la mediazione di Angela Merkele François Hollande per tentaredi fermare la carneficina ucrai-na. La Cancelliera e il Presiden-te, semmai, stanno facendo inquesti giorni quel che Europa eUsa avrebbero dovuto fare ben prima, e insieme: alzare il livel-lo politico del dialogo con Mo-sca, far capire con chiarezza aPutin cosa è negoziabile perl’Occidente e cosa non lo è,spiegare al Cremlino che sì, gliinteressi strategici della Russiameritano considerazione madevono essere inquadrati nel ri-spetto della legalità e in unaroad map concordata.

Invece Merkel (che oggi saràda Obama) e Hollande hannodovuto prendere atto di due no-vità che hanno fatto scattare l’al-larme rosso: l’intensificazionedelle operazioni belliche nel-l’Ucraina orientale (5.400 mortida marzo) e la parallela «rifles-sione» americana sull’opportu-nità di fornire armi difensivema letali all’esercito di Kiev.

continua a pagina 3alle pagine 2 e 3

Dragosei, P. Rastelli, Taino

di Franco Venturini

La guerra degli hacker «Fermiamo la propaganda jihadista»

Anonymous attacca l’Isis (oscurando i siti)

R appresaglia sul web degli hacker di Anonymous contro l’Isis: neutralizzati centinaia di account della galassia jihadista su Twitter, Facebook e altre piattaforme. «Sarete trattati

come un virus», affermano in un video (sopra un fermo immagine) i guerrieri digitali. a pagina 15

di Guido Olimpio

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Botta e risposta polemico traAtene e Roma sui conti pubbli-ci. Il ministro delle Finanze Va-roufakis: anche l’Italia è a ri-schio bancarotta. Il ministrodell’Economia Padoan: «Il de-bito italiano è solido e sosteni-bile. Parole fuori luogo». Il pre-mier Alexis Tsipras avvertel’Unione europea: «Manterre-mo tutte le promesse elettorali.Il piano della troika è stato unfallimento. La strada per la ri-costruzione sarà lunga ma ren-deremo il nostro sogno realtà».

a pagina 5 Marro, Natale

Juve-Milan, la disfida delle immagini tv Galliani: controllate le riprese. Replica: signor geometra, lei sbaglia. L’Inter rinasce: 3-0 al Palermo

T utto nasce dal gol di Tevezsul filo del fuorigioco che

ha aperto le marcature di Ju-ventus-Milan (3-1 per i bianco-neri). Miccia accesa per il nuo-vo scontro tra i due club. Gallia-ni accusa i bianconeri di con-trollare le immagini televisive.Replica: signor geometra, sba-glia. Controreplica: arroganti.

a pagina 39Servizi, classifiche e commenti

sulla giornata di serie Ada pagina 35 a pagina 41

Sanremo-San ValentinoMietta, Rilke e l’amorenella stanza degli ospitidi Francesco Piccoloa pagina 25

I PARTITI E LE RIFORME

Il centrodestrasenza spazi (e idee)

L a vittoria nella battaglia del Quirina-le ha provocato risentimenti a destra

e illusioni a sinistra. Il Pd collocato inuna posizione centrista e riformista ri-duce gli spazi per un centrodestra chevoglia mantenere l’identità europeista.

a pagina 27

di Michele Salvati

di R.E. Bagnoli, Carbone e Sorgi nel supplemento

Oggisu

CorrierEconomia

di Monica Colomboe Arianna Ravelli

PrevidenzaPensioni & calcoliI nuovi minimisaranno più bassi

Renzi: Berlusconi? Troverò altri votidi Maria Teresa Meli

di Stefano AgnoliFabrizio Massaroe Stefano Montefiori

Lo scandalo Divulgati i file segreti della banca Hsbc. Anche settemila italiani. Un tesoro nascosto al Fisco

Conti in Svizzera, ecco i nomiLa lista con centomila clienti: dal re del Marocco alle star di Hollywood

IL CASO IL PREMIER ELLENICO AVVISA I VERTICI DELLA UE: IO NON TRADIRÒ LE PROMESSE ELETTORALI

Scintille tra Italia e Grecia sul debitoIl governo Tsipras: anche voi a rischio bancarotta. Padoan replica: sono dichiarazioni fuori luogo

DOPPIA RETRIBUZIONE

I piloti e la truffaai viaggiatori

S oldi dall’Inps e lavoro al-l’estero. Risultato: stipendio

di circa 25 mila euro e «buco»nelle casse previdenziali chesupera i 7 milioni e mezzo. Sco-perta dalla Finanza una truffa che coinvolge per ora 36 piloti.

a pagina 16

di Fiorena Sarzanini

L’IDEA DEL SINDACO

Roma, le multeper prostituzione

L’ ultima idea del sindaco diRoma Ignazio Marino per

combattere, o quantomeno li-mitare, il fenomeno della pro-stituzione in strada: multe re-capitate a casa dei clienti delle«lucciole».

a pagina 17 Serra

di Ernesto Menicucci

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www.corriereconomia.comDistribuito con il Corriere della Sera non vendibile separatamente

Direzione, Redazione, Amministrazione, Tipografia Via Solferino 28, Milano 20121

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LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015ANNO XIX - N. 5

IL PUNTO

Non nascondiamola mina del debitosotto il tappetoDI DANIELE MANCA

Pensione Fate bene i vostri contiSarà più bassa di quanto pensiateO ggi i pensionati più poveri

prendono 500 euro al me-se. Ma domani i minimi sa-

ranno ancora più bassi. Un tren-tenne che oggi prende mille euronetti e che dovesse avere una car-riera con qualche buco contributi-vo, arriverebbe a fine corsa con400 euro di rendita. Amari anche iconti in tasca degli esodati: chismette di lavorare troppo presto ri-schia un taglio del 20% sulla co-pertura dell’ultimo stipendio.

ALLE PAGINE 22 E 23

” Imprese

Ecco la Bit e l’Expo:il turismo ripartecon Milano capitaleDI ISIDORO TROVATO

A PAGINA 20 S. FranchinoFonte:

BISOGNERÀRIVEDEREIL SISTEMAPREVIDENZIALE

46% 27%

SI RIUSCIRÀA TENERE

LA SITUAZIONESOTTO

CONTROLLO

NON SA

27%

Inps

1 Il sondaggio L’intervista Antoine, figlio del patron di Lvmh

Arnault Italia e Francia?Coppia vincente del lusso

” Sorprese italiane

Il polo della modaè l’oro di Napoli

Nel biennio più duro della cri-si hanno registrato ricavi in cre-scita del 7% e margini del 10%.Si chiamano Harmont & Blaine,Piazza Italia, Capri-Alcott, Kitone Isaia. Possono offrire un nuo-vo modello di sviluppo?

A PAGINA 5

P er Antoine Arnault, secondo-genito del fondatore di Lvmh

e alla guida di alcuni dei marchiposseduti dal gruppo in Italia,«c’è un link particolare tra i no-stri due Paesi, siamo parte di unsistema europeo». «I migliori ar-tigiani sono in Italia e noi siamoqui per preservare e aiutare ibrand. Vogliamo che Lvmh viva alungo». Nessun interesse per Fer-ragamo, «non stiamo guardandoad acquisizioni». Ottimo rappor-to con la famiglia Loro Piana.

CON ARTICOLI DI G. SANTEVECCHIE G. FERRÉ ALLE PAGINE 2 E 3

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Musica Assedio al trono AppleLa strana coppia Sony-Spotify

S i avvicina il consolidamento del sistema ban-cario italiano: troppe banche, troppo piccole.

Dopo i conti del 2014 gli istituti di credito, spintida Bce, Banca d’Italia e governo, inizieranno aconfrontarsi studiando strategie in comune, an-che tra le Bcc, dice il presidente di Federcasse, Az-zi. Ubi, Banco, Bpm e Bper nel ruolo di aggreganti.

ALLE PAGINE 8 E 9

L a musica è un affare. Grazie a Internet. MaApple, regina incontrastata dei download de-

ve parare i colpi di un mercato che ora preferiscelo streaming e di alcuni concorrenti particolar-mente agguerriti. È il caso di Sony che, alleatasicon Spotify, ha abbandonato la partita portandogli iscritti alla PlayStation sulla «app» svedese.

A PAGINA 17Apple Tim Cook

” ParmalatShopping da 840 milioni Speso il «tesoro» di BondiDI DANIELA POLIZZI

A PAGINA 14

La sfida Meno download, più streaming

DI STEFANO RIGHI

Banche Da domani i conti del 2014, poi le aggregazioni

Intrecci La superpopolare del NordPronte Verona, Milano e Ubi. Azzi: piccolo risiko anche per le Bcc

DI GRETA SCLAUNICH

I l debito è la grande zavorra che rischiadi frenare il mondo. L’attenzione cheoggi prestiamo alle vicende della

Grecia non deve far pensare che il tema riguardi solo Atene. Anzi, negli ultimi anni, per colpa della grande crisi in atto dal 2007, l’indebitamento degli Stati è aumentato fortemente. In uno studio della società di consulenza McKinsey & Co., rielaborato dal Financial Times, si mostra come fossero mal riposte le speranze che la crisi potesse spingere a una riduzione del debito globale. Tra il 2007 e il 2014 in 47 nazioni (22 sviluppate e 25 emergenti) l’indebitamento dei governi è cresciuto di 25 mila miliardi (25 trilioni). E questo pone «una minaccia alla stabilità globale » secondo il rapporto. La sola Cina ha visto quadruplicare il suo debito totale (privato e pubblico) ed è pari oggi al 282% del suo prodotto interno lordo. E’ per questo che le vicende greche devono suonare come una campanello di allarme non solo per Atene, ma per l’intera comunità internazionale. Si potranno avviare riflessioni globali su come sarà possibile arrivare a una gestione del debito che non sia soltanto quella di ridurlo con politiche di bilancio restrittive che rischiano di frenare ulteriormente le economie. I suggerimenti di McKinsey vanno da un allungamento delle scadenze a forme innovative di ripartizione del rischio tra chi presta e chi riceve finanziamenti. Ma è evidente che anche i singoli Stati devono comprendere che più incisiva e decisa sarà la loro azione sul proprio debito, maggiore sarà la possibilità di avere guadagni in termini di competitività -flessibilità di bilancio. Gli Stati Uniti hanno visto aumentare, tra il 2007 e il 2014, il rapporto tra debito totale (famiglie, aziende, governi) e Pil del 16%, la Germania dell’8%, l’Italia del 55%. Speriamo che l’allarme sia risuonato anche a Roma.

@daniele_manca© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI MARIA SILVIA SACCHI

Zoppas: Voglio creareil polo dell’acqua mineraleE fa shopping al Sud

CON IL MARCHIO SAN BENEDETTO

SCAGLIARINI A PAGINA 14

Federica, la prima italianache guida un’aziendaquotata a Wall Street

COMETTO A PAGINA 4

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DI BAGNOLI, CARBONE E SORGI Fe

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Il caso Malgrado la trasformazione continuano ad esistere molte società controllate. Talvolta con un unico effetto: garantire posti di lavoro

L’affare infinito e i mille intrecci della Provincia di Roma

D omanda: dopo la me-tamorfosi delle Pro-vince, trasformate in

surrogati non più elettivi,che fine faranno le societàcontrollate da quegli entiora privati di molte funzio-ni? Interrogativo più che le-gittimo, considerando comein tutti questi anni le Provin-ce, al pari delle Regioni e deiComuni, siano state in predaa un’autentica frenesia crea-tiva. Decisivo è risultato illoro contributo per arricchi-re il panorama già stermina-to di partecipate pubbliche,sulla cui utilità parla chiaroil rapporto del commissarioalla spending review Carlo

Cottarelli secondo il quale illoro numero dovrebbe ra-gionevolmente essere ridot-to del 90 per cento, da oltre 8mila a non più di mille.

La Provincia di Romapossiede dal 2002, quandoera presidente il nazional-al-leato Silvano Moffa, una so-cietà che si chiama CapitaleLavoro. Si occupa di forma-zione professionale e serviziper l’impiego, funzioni cheperò non dovrebbero spet-tare più alle Province.

Dai numeri, tuttavia, sipotrebbe ricavare che l’occu-pazione principale è quelladi occupare personale. Allafine del 2013, in seguito allafusione con Provinciattiva,altra società provinciale co-

Siccome però è una socie-tà che opera nel settore dellaformazione professionale, alpersonale fisso si devonoaggiungere i collaboratoriper i corsi: docenti, esperti,tutor... Nel 2014 ne sonotransitati a libro paga della

società ben 383. Poi, natu-ralmente, ci sono gli organisociali. E qui non si può farea meno di notare che una so-cietà pubblica con un soloazionista ha un consiglio diamministrazione con cinquepersone: più tre sindaci revi-sori e due supplenti.

L’amministratore delega-to si chiama Claudio Panel-la, e ha un curriculum densodi esperienze nel campo del-la formazione, dove spiccaanche una militanza più cheventennale nella Cgil. Per 12anni alla Federazione dei la-voratori dei trasporti, fino adiventarne il segretario ge-nerale del Lazio e per settesegretario della Funzionepubblica nella Regione, è in-

fine sbarcato quarantennenel direttivo nazionale delsindacato ora guidato da Su-sanna Camusso.

Il presidente è invece unafigura piuttosto nota nelleaziende pubbliche romane.Gian Marco Innocenti è sta-to in un lontano passato consigliere di Farmacap, lasocietà delle farmacie co-munali sempre in perdita dicui ora il sindaco IgnazioMarino vorrebbe disfarsi,ma soprattutto vicepresi-dente per cinque anni del-l’Atac, l’azienda dei trasportidel Campidoglio. Correquindi l’obbligo di ricordareuna sua singolare esperien-za all’Auditorium della Con-ciliazione che risale proprio

a quel periodo. Innocentiera infatti azionista di unasocietà privata, I Borghi, coninteressi in quella struttura e soci eccellenti. Con lui c’erano infatti l’ex segretariodell’Udc Lorenzo Cesa e l’exassessore Francesco Car-ducci, in seguito consigliereregionale per il partito diCesa.

I Borghi aveva elaboratoun progetto di restauro perl’Auditorium che venne ge-nerosamente finanziato confondi pubblici. Seicentomilaeuro arrivarono da Arcus, lasocietà dei Beni culturali,ma molti soldi ce li mise pu-re la Regione Lazio. E pernon essere da meno, anchela Provincia di Roma staccòun bell’assegno: un milionee mezzo di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Semplificazione Ilministro Marianna Madia

stituita invece nel 2007, altempo del presidente mar-gheritino Enrico Gasbarra, idipendenti di Capitale Lavo-ro erano 306. Ma non è tuttoqui. Perché nelle ultime set-timane dello scorso anno,appena prima che la ex Pro-vincia di Roma entrasse nellimbo della Città metropoli-tana e in clima di spendingreview, a rimpinguare gliorganici di quello che è con-siderato un feudo della sini-stra più radicale, sono arri-vati i 20 dipendenti di unaterza ditta provinciale,l’Agenzia colline romane re-centemente liquidata, più 23precari stabilizzati fra cui undirigente. Per un totale ge-nerale prossimo a 350.

DI SERGIO RIZZO

DI DARIO DI VICO

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22 CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015

SCOMODE

VERITÀCome cambia il ta

sso di copertura della pensione

in base alla carriera lavorativa e alla crescita del Pil

IPOTESI:Età di inizio lavoro: 30 anni.Crescita reddito passato: 1,5%. Buchi contributivi: 1 (dipendentie autonomi) e 2 (gestione separata) a 30, 40 e 50 anni;interruzione a 65 anni. Crescita speranza di vita: Istat basso - Istat storico.Tutti i valori sono al netto della fiscalità ed espressi in termini realial netto dell'inflazione

SE L'ECONOMIA ITALIANA...

1.000 € (stabile)

2.000 € (cresce)

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DELLA PENSIONE …

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€ 858 (43%)

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€ 623 (62%)

€ 879 (44%)

€ 536 (54%)

€ 764 (38%)

SE L'ECONOMIA ITALIANA...

2.000 € (stabile)

4.000 € (cresce)

SE L'ULTIMARETRIBUZIONE PRIMA

DELLA PENSIONE …

€ 1.224 (61%)

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RIMANEIN STAGNAZIONE (CRESCITA 0%)

€ 1.088 (54%)

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2.000 € (stabile)

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2.000 € (stabile)

4.000 € (cresce)

€ 1.194 (60%)

€ 1.548 (39%)

€ 1.067 (53%)

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SE L'ECONOMIA ITALIANA...

3.000 € (stabile)

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SE L'ULTIMARETRIBUZIONE PRIMA

DELLA PENSIONE …

€ 1.960 (65%)

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RIMANEIN STAGNAZIONE (CRESCITA 0%)

€ 1.767 (59%)

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REDDITO NETTOMENSILE:

2.000 €ETÀ PENSIONE:da 64 annie 11 mesia 67 annie 4 mesi

S. Fr

anch

ino

REDDITO NETTOMENSILE:

3.000 €ETÀ PENSIONE:da 67 annie 5 mesia 69 annie 2 mesi

Fonte: elaborazioni Progetica, società indipendentedi consulenza in educazione e pianificazione finanziaria

3.000 € (stabile)

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Previdenza Per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 non c’è alcun paracadute pubblico

Mini pensioni & calcoliCinquecento euro sembrano pochi? I nuovi minimi saranno più bassiCon mille euro netti e meno di 40 anni di contributi un trentenne ne avrà 400E lo Stato non integrerà nulla, come invece accade oggi per gli assegni molto poveriDI ROBERTO E. BAGNOLI

U na pensione da 502 euro almese non è certo invidiabile.Eppure per molti lavoratori,l’attuale minimo sindacale

della previdenza rischia di essere soloun miraggio. Anche se il vitalizio saràmolto basso in futuro non si aprirà piùalcun paracadute, la famosa integra-zione al minimo da parte dello Stato ègià andata (è il caso di dirlo) in pen-sione. Così, ad esempio, un dipenden-te trentenne che oggi ha un redditonetto mensile di mille euro e che accu-mulerà forti buchi contributivi, pren-derà appena 408 euro netti il mese,cioè quasi cento in meno della sogliaminima attualmente in vigore. Un au-tonomo nella stessa situazione arrive-rà ad appena 341 euro netti il mese.

EsempiSecondo i dati resi noti nei giorni

scorsi dall’Inps, sono circa 51 mila i vi-talizi liquidati sinora con il sistemacontributivo introdotto dalla riformaDini del 1995; praticamente sono tuttid’invalidità o reversibilità, perché perquelli di vecchiaia bisognerà aspettare

ancora qualche anno. Ma è bene fin dasubito cominciare a fare i conti, dram-matici, con il nuovo metodo di calcolo.

Le simulazioni realizzate per Cor-rierEconomia dalla società di consu-lenza Progetica presentano le pro-spettive che attendono i lavoratori conredditi limitati e una forte discontinui-tà nel versamento dei contributi. È unfenomeno destinato a crescere, anche

a causa della maggior flessibilità nelmercato del lavoro che sarà prodottadal Job Act, varato dal governo.

«Si tratta tipicamente di chi riescea mettere insieme tra i venti e i trenta-cinque anni di contribuzione, invecedegli oltre quaranta richiesti, e ha unreddito di mille euro netti il mese —spiega Andrea Carbone, partner diProgetica —. Per questi lavoratori la pensione raramente supererà i cin-

quecento euro il mese: a differenza deicinquantenni delle simulazioni, chehanno iniziato prima della legge Dinidel 1995, non avranno alcun paraca-dute. Il sistema contributivo, infatti,non prevede l’integrazione al minimo,che negli esempi porta a un vitalizio dicinquecentodue euro netti al mese».

La bustaIn attesa della busta arancione che

offre una proiezione della futura pen-sione, le elaborazioni di Progeticadanno un’idea delle prospettive che siaprono per alcuni profili di lavoratori.Così, per esempio, un trentenne cheha appena cominciato a lavorare conun reddito netto di mille euro al mese,a 65 anni e nove mesi avrà un vitaliziodi 514 euro (cioè il 51%) se la sua retri-buzione rimane stabile nel corso deltempo e il nostro paese non esce dallarecessione in cui si dibatte da moltianni. L’assegno salirà 600 euro (pari al60%) se staccherà a 69 anni e un mesee l’economia riprenderà a tirare. Se in-vece fa carriera (retribuzione finale diduemila euro netti il mese), la coper-tura della pensione si ridurrà drasti-camente: si arriva a un vitalizio di 743euro netti al mese (il 37% dell’ultimo

reddito) se l’economia italiana noncresce, e a 858 (il 43%) se invece ri-prende a tirare. Per un quarantenne eun cinquantenne cambiano i numeri,ma non il quadro complessivo: anchese si staccherà più tardi, la copertadella pensione sarà sempre più corta.

Per avere una proiezione persona-lizzata si può utilizzare il Calcolatoredella pensione, realizzato dalla stessaProgetica e disponibile su www.cor-riere.it. «Nel contributivo, che ormairiguarda almeno in parte tutti i lavora-tori, non si può parlare di calcolo dellapensione — spiega Andrea Carbone—. Ma solo di una stima che dev’esse-re aggiornata nel tempo; sia il quandosia il quanto sono soggetti infatti a nu-merose variabili. Il primo parametro èelativo all’età di pensionamento: nel2016 e nel 2019, su base triennale, epoi ogni due anni a partire dal 2021, irequisiti di età e quello contributivoper la pensione anticipata verrannoadeguati all’incremento della speran-za di vita». Nelle simulazioni sono sta-ti utilizzati due scenari dell’Istat: il pri-mo più conservativo e il secondo (ba-sato sui dati storici degli ultimi tren-t ’anni) , che prevede invece unmaggiore allungamento della vita me-dia e, quindi, in parallelo, dell’età pen-sionabile.

Nel sistema contributivo, inoltre,anche l’importo dell’assegno può va-riare in misura considerevole. «Ledue variabili che incidono sono l’an-damento del Pil e della carriera — spiega Carbone —. Nelle tabelle le co-lonne mostrano che cosa succede inun’Italia in semi-recessione, con cre-scita zero, o in una in ripresa, in cui l’economia cresce invece dell’1% l’an-no; un’ipotesi ben poco probabileadesso». Le righe mostrano invece co-me cambia la pensione in funzionedella carriera. «Fare carriera è un be-ne — sottolinea Carbone — ma con ilcalcolo contributivo la pensione nonriesce a riflettere a sufficienza gli in-crementi di salario. Negli esempi ri-portati, per un lavoratore dipendenteraddoppiare lo stipendio può signifi-care passare a un rapporto fra pensio-ne e retribuzione inferiore al 40%».

www.iomiassicuro.it© RIPRODUZIONE RISERVATA

I preoccupanti conti in tasca a chi avrà percorsi lavorativi non lineari

La rendita integrativa?Serve di più se vivi a NuoroAscoli Piceno e la provincia sarda sono i luoghi dove dopo i 65 anni si hanno maggiori aspettative di vita

A scoli Piceno e Nuoro: inqueste due province cisono i pensionati e le

pensionate più longevi d’Ita-lia. Secondo i dati Istat 2013infatti, è qui che vi è la mag-gior aspettativa di vita per chiha 65 anni. Quasi 20 anni pergli uomini (19,7) e più di 23per le donne (23,5). In questezone, oltre ai ricercatori deditia carpire i segreti dell’elisir dilunga vita, dovremmo trovare

anche i lavoratori più interes-sati ad integrare i futuri asse-gni pensionistici, perché quila rendita dura più che altro-ve. La media italiana è infattiinferiore di 1,1 e 1,5 anni peruomini e donne.

A livello nazionale, dedica-re qualche decina di minuti ariflettere sulla propria pen-sione significa pertanto occu-parsi di un periodo della pro-pria vita di almeno 18 anni –se uomini – e 22 se donne.

Dove vorremmo vivere?Con chi? Quanto ci costerà ?Quanto ci darà l’Inps? Pur-troppo i dati Covip ci ricorda-no quanto poco ancora si fac-cia: solo il 25% degli italiani èiscritto ad una forma di previ-denza integrativa, e solo il20% sta attivamente accanto-nando denari in fondi pensio-ne e Pip.

Tornando ai dati Istat, lagara di longevità per gli uomi-

ni di 65 anni è ristretta a chivive tra Toscana, Emilia Ro-magna e Marche: le migliori 5province sono tutte in questetre regioni. Per le donne ses-santacinquenni, invece, il po-dio parla interamente sardo:dopo Nuoro, seguono l’Oglia-stra e il Medio Campidano. Ai

piedi del podio troviamo leprovince di Treviso e Pesaro-Urbino.

Chi vive altrove tuttavianon si disperi: cambiandol’età di riferimento, cambiaanche la provincia più longe-va. Guardando i dati, si scoprecosì che l’italiano più longevo

dovrebbe nascere a Firenze,per poi spostarsi all’età di treanni a Prato, dove passare in-fanzia, adolescenza ed entrarenel mondo del lavoro. A 27 an-ni dovrebbe fare le valigie espostarsi ad Ascoli Piceno, do-ve rimanere fino a 69 anni. Aquel punto dovrebbe passare 4 anni a Bolzano, per poi starefino a 92 anni in Sardegna,nell’Ogliastra, con un soggior-no intermedio a Catanzaro tragli 89 ed i 91 anni. Infine, allasoglia dei 93 anni, dovrebbeabbandonare il mare per fe-steggiare i 100 anni tra le mon-tagne della provincia di Son-drio. Per le donne il viaggio al-l’inseguimento della longevitàsarebbe più semplice e menofaticoso: basterebbe nascere aTreviso, e poi all’età di 12 annitrasferirsi in Sardegna, perraggiungere e superare i 100anni.

* partner Progetica© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ANDREA CARBONE*

Provincia

Longevitàmediaoltre…

84,7 anni

84,5 anni

84,4 anni

84,4 anni

84,4 anni

83,6 anni

Ascoli Piceno

Siena

Firenze

Ravenna

Bologna

Media Italia

Provincia

Longevitàmediaoltre…

88,5 anni

88,5 anni

88,3 anni

88,2 anni

88,1 anni

87,0 anni

Nuoro

Ogliastra

Medio Campidano

Treviso

Pesaro e Urbino

Media Italia

Le province italiane con la più alta longevità media a 65 anniDove si vive più a lungo

Uomini Donne

Il Giro d'Italia della demografia

Etàuomini

Provinciapiù longeva

FirenzePrato

Ascoli PicenoBolzano

OgliastraCatanzaroOgliastraSondrioSondrio

alla nascita3 anni27 anni70 anni74 anni89 anni92 anni93 anni100 anni

Etàdonne

Provinciapiù longeva

TrevisoNuoro

OgliastraNuoro

Olbia-TempioOlbia-Tempio

alla nascita12 anni60 anni64 anni94 anni100 anni

Età per età dove si vive di più in Italia

Elaborazioni Progetica su dati Istat

PATRIMONI & FINANZACome investiree risparmiare

ETÀ

€ 343

€ 359

€ 502

PER CHILAVORA20 ANNI

SU 43

€ 408

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PER CHILAVORA25 ANNI

SU 43

€ 475

€ 500

€ 555

PER CHILAVORA30 ANNI

SU 43

€ 542

€ 572

€ 633

PER CHILAVORA35 ANNI

SU 43

€ 283

€ 257

€ 502

€ 341

€ 337

€ 502

€ 395

€ 401

€ 502

€ 449

€ 459

€ 528

€ 378

€ 339

€ 453

€ 426

€ 531

€ 509

€ 608

€ 593

PENSIONEA 68 ANNI (X13)PER CHI HAUN REDDITONETTO MENSILE

DI 1.000 €

Lavoratori nel sistema misto, nei quali si è ipotizzata l'applicazione dell'integrazione al minimoFonte: elaborazioni Progeticas.F.

IPOTESI:Età della pensione: 68 anniEtà di inizio lavoro: 25 anniReddito costante in terminireali per tutta la carrieraCrescita media Pil reale: 0%Crescita reddito passato: 1,5%Crescita speranza di vita:Istat basso - Istat storico.Tutti i valori sono al nettodella fiscalità ed espressiin termini realial netto dell'inflazione

Codice cliente: 2420834

Page 4: LUNED 9 FEBBRAIO 2015 In Italia EURO 1,50 ANNO 54 - N. 6 ... · Dragosei, P. Rastelli, Taino di Franco Venturini La guerra degli hacker «Fermiamo la propaganda jihadista» Anonymous

CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 23

L’equità finanziaria non fa rima con quella sociale

SCOMODE

VERITÀCome cambia il ta

sso di copertura della pensione

in base alla carriera lavorativa e alla crescita del Pil

IPOTESI:Età di inizio lavoro: 30 anni.Crescita reddito passato: 1,5%. Buchi contributivi: 1 (dipendentie autonomi) e 2 (gestione separata) a 30, 40 e 50 anni;interruzione a 65 anni. Crescita speranza di vita: Istat basso - Istat storico.Tutti i valori sono al netto della fiscalità ed espressi in termini realial netto dell'inflazione

SE L'ECONOMIA ITALIANA...

1.000 € (stabile)

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SE L'ULTIMARETRIBUZIONE PRIMA

DELLA PENSIONE …

€ 600 (60%)

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S. Fr

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REDDITO NETTOMENSILE:

3.000 €ETÀ PENSIONE:da 67 annie 5 mesia 69 annie 2 mesi

Fonte: elaborazioni Progetica, società indipendentedi consulenza in educazione e pianificazione finanziaria

3.000 € (stabile)

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Dopo la Fornero Gli effetti perversi di requisiti sempre più rigidi e di mondo del lavoro che espelle anzitempo

Esodati I forzati del riposo anticipatorischiano un taglio del venti per centoSmettere di versare all’Inps troppo presto adesso provoca un doppio danno:con i nuovi limiti di età si resta senza redditi più lungo e la copertura si accorcia DI ROBERTO E. BAGNOLI

R appresentano una nuovacategoria sociale, nata con ildeciso allungamento dellavita lavorativa disposto dal-

la riforma Monti-Fornero del 2011. Eper loro è stato addirittura coniatoun nuovo vocabolo. Sono gli esodati,lavoratori espulsi dal mondo del la-voro prima di aver maturato il dirittoa una pensione sempre più lontananel tempo.

Le conseguenze del fenomeno so-no pesantissime: per un trentenne dioggi (che già dovrà mettere in contoun vitalizio molto ridotto), interrom-pere forzatamente il lavoro a cin-quant’anni significherà avere un tas-so di copertura della pensione rispet-to all’ultima retribuzione più bassoanche di venti punti percentuali, ri-

spetto a quello che otterrebbe arri-vando regolarmente al traguardo. Leelaborazioni realizzate in esclusivaper CorrierEconomia da Progetica, società di consulenza in pianificazio-ne finanziaria e previdenziale mo-strano anche questo fenomeno delpianeta pensioni.

Gli esempi«Le elaborazioni sono dedicate ai

possibili esodati — spiega AndreaCarbone, partner di Progetica — cioè a lavoratori, in particolare di-pendenti, che interrompono l’attivitàprima del pensionamento; negliesempi si è ipotizzato che lo stop av-venga a cinquanta, cinquantacinqueo sessant’anni, anziché alla scadenzanormale di sessantotto. Oltre che peril periodo in cui non si lavora e non siriceve la pensione, l’impatto è pesan-te anche sull’importo del vitalizio,che in molti casi scende sotto la quo-ta del 50%».

Così, per esempio, per un dipen-dente trentenne che dovrebbe stac-care con un rapporto del 51% frapensione e ultima retribuzione, la co-pertura precipita al 32% se smette dilavorare a cinquant’anni, al 38% e45% rispettivamente se, invece, in-

terrompe a cinquantacinque o ses-sant’anni. Per un cinquantenne, iltasso di sostituzione (rapporto trarendita e ultima retribuzione) è del59% senza interruzioni: diventa me-no della metà (il 24%) se stacca subi-to, il 43% e 51%, rispettivamente, seinterrompe a cinquantacinque o ses-

sant’anni. Per un autonomo la coper-ta è ancora più corta: dal 43% senzainterruzione dell’attività, scendereb-be rispettivamente al 28%, 32% e38%.

Nel caso di un cinquantenne chelavora in proprio, il rapporto fra pen-sione e ultima retribuzione passa dal

45% con un lavoro continuativo sinoalla pensione al 17%, 30% e 38% perchi invece interrompe a cinquanta, cinquantacinque e sessant’anni.

Gestione separataInfine gli ultimi casi, relativi a la-

voratori iscritti alla gestione separa-ta: per questa categoria, a parità direddito netto mensile sono più eleva-ti il lordo su cui si calcola l’aliquotacontributiva Inps (pari al 30,72%, in-teramente a carico del lavoratore) e ilrapporto fra pensione e ultima retri-buzione.

Così, per esempio, a fronte del net-to mensile ipotizzato negli esempi,pari a mille euro, il lordo si attesta a20.822, contro i 16.695 euro di un di-pendente. Per un co.co.pro trentenneil rapporto fra pensione e ultima re-

tribuzione è pari al 54% con conti-nuità di lavoro; scende però al 33%con due buchi contributivi e interru-zione a cinquant’anni, al 38% e 46%se invece s’interrompe, rispettiva-mente a cinquantacinque e sessanta.

I numeriNelle simulazioni realizzate da

Progetica sul tema degli esodati sonostati ipotizzati età d’inizio lavoro a trent’anni e di pensionamento a ses-santotto, un reddito netto mensile dimille euro per il trentenne, duemilaper il quarantenne e tremila per ilcinquantenne, un buco contributivoper dipendenti e autonomi e due peri lavoratori in gestione separata, ca-ratterizzati generalmente da una vitalavorativa più discontinua.

Tutti i valori sono al netto delletasse ed espressi in termini reali, cioèal netto dell’inflazione. Secondo unastima fornita nei mesi scorsi dal go-verno, malgrado i sei interventi disalvaguardia varati dopo la riformaMonti-Fornero rimangono ancora datutelare quasi 50 mila esodati. La leg-ge di Stabilità per il 2015 non ha pre-visto alcun provvedimento a favoredi questa categoria di lavoratori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maramotti

ETÀ

ETÀINTERRUZIONE

ATTIVITÀ'LAVORATIVA

TASSO DISOSTITUZIONE

SENZAINTERRUZIONE

TASSO DISOSTITUZIONE

CONINTERRUZIONE

505560

32%38%45%

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34%39%47%

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505560

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LA FORBICEDEL TEMPOCome cambiail rapportopensione/ultimostipendiose si smettedi lavorare primadel tempo

IPOTESI:Età della pensione:68 anniEtà di inizio lavoro:30 anniCrescita mediaPil reale: 0%Crescita redditopassato: 1,5%Redditi netti mensili:1.000€ 30enne,2.000€ 40enne,3.000€ 50enneBuchi contributivi:1 (dipendentie autonomi)e 2 (gestione separata)a 30,40 e 50 anni.Tutti i valori sono al nettodella fiscalità ed espressiin termini realial netto dell'inflazioneFonte: elaborazioni Progetica

PATRIMONI & FINANZALe strategie

Come investiree risparmiare

D a 20 anni i l sistemapensionistico italiano sibasa sul concetto di

equità finanziaria: le entrate delsistema devono corrisponderealle uscite. Il problema è che lapensione non è una pura ope-razione algebrica, ma un im-porto che serve a vivere una vi-ta dignitosa quando si finisce dilavorare. Così, l’equità finanzia-ria, sacrosanta, non coincidesempre con quella sociale.

L’equilibrio dei conti implicache ciascuno riceverà una pen-sione adeguata a quanto versa:se si versa poco (perché si gua-

dagna poco o si lavora a inter-mittenza) si avrà una vita diffi-cile anche dopo il lavoro. In più,la necessità di bilancio ha fattosaltare alcuni meccanismi assi-stenziali, tra i quali l’integrazio-ne al minimo, che sopperiva inparte a carriere poco fortunate consentendo un importo mini-mo di pensione anche a chi nonlo aveva raggiunto con i propricontributi.

La situazione si complica ul-teriormente per tre motivi: ilprimo è che in una popolazioneche già oggi conta 17 milioni dipersone che hanno più di 60

anni e soli 11 milioni e mezzo che hanno meno di 20 anni èchiaro che i contributi necessaria pagare le pensioni future sa-ranno sempre meno garantitidal ricambio generazionale. Ilsecondo è che in altri Paesi coninvecchiamento simile al nostrosi stanno già vedendo gli effettidi un sistema pensionistico fra-gile: così, ad esempio, in Ger-mania si assiste a un’onda mi-gratoria di pensionati costretti amuovere verso est cercandoluoghi con minore costo dellavita. In Giappone il ministro del-lo Sviluppo economico, Toshi-

mitsu Motegi, ha di recente af-fermato che forse il concetto dipensione ha fatto il suo tempo eche si cercherà di far lavorare lepersone finché ce la fanno, in-dipendentemente dall’età.

Infine, bisogna rammentareche in Italia il tasso di occupa-zione di chi ha più di 55 anni èmolto basso, perché non si va-lorizza l’esperienza. C’è, dunque,un’onda crescente di cittadiniespulsi dal mondo del lavoroper obsolescenza e che sonotroppo vecchi per lavorare matroppo giovani per andare inpensione.

Questa è la situazione, cheparte già oggi da un forte deficitInps ripianato ogni anno dallafiscalità generale. Si possonoposticipare le decisioni, confer-mando riforme precedenti chehanno creato forti situazioni didisagio, oppure affrontare ilproblema, ammettendo che ilsistema pensionistico nato allafine del XX secolo non regge allavoro flessibile, all’invecchia-mento, alla scarsa partecipa-zione al lavoro di donne e «gio-vani anziani». Sorge però spon-tanea una domanda: in una po-polazione anziana, con ungrande numero di elettori pen-sionandi, ci sarà il coraggio direalizzare un nuovo patto gene-razionale, realizzando un siste-ma socialmente equo per i gio-vani di oggi (futuri pensionati)?

*vice presidente Progetica© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ricette Il ministro dello sviluppo economico giappone-se Toshimitsu Motegi: lavorare fino a quando si regge

Il sistema contributivo non fa crescere in modo proporzionale l’assegno di chi fa carriera

Per i co.co.pro se i versamenti sono continuativi assegno al 54% dello stipendio

La proposta di SERGIO SORGI*

Dall’Italia al Giappone gli anziani sono più dei giovani. Vogliamo affrontare i conti che non tornano?

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