Ludwig van Beethoven “L’eroismo Romanza per violino · dell’amore ” 25 febbraio 2017 ......

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Orchestra sinfonica Carlo Coccia Direttore Michele Brescia Anna Molinari, violino Ludwig van Beethoven Romanza per violino e orchestra op. 50 Egmont, ouverture op. 84 Sinfonia n. 3 “Eroica” op. 55 Concerto “L’eroismo dell’amore” 25 febbraio 2017 ore 21 Basilica di Sant’Eustorgio Piazza Sant’Eustorgio, Milano

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Orchestra sinfonica Carlo CocciaDirettore Michele Brescia

Anna Molinari, violino

Ludwig van BeethovenRomanza per violinoe orchestra op. 50Egmont, ouverture op. 84Sinfonia n. 3 “Eroica”op. 55

Concerto“L’eroismodell’amore”

25 febbraio 2017ore 21

Basilica di Sant’EustorgioPiazza Sant’Eustorgio, Milano

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Con immenso piacere “Segni di Bellezza” vi dà il benvenuto al secondo appuntamento della terza stagione. “Lasciarsi ferire dalla Bellezza” erano queste le parole che aprivano la presentazionedelle precedenti edizioni, un modo, poetico e pratico insieme, per introdurcial cammino di “Bellezza” che anche quest’anno avremo occasione di condividere.Papa Francesco scrive nel suo libro “La mia idea di arte”: “La Chiesa ha sempre usato l’arte per dimostrare la meraviglia della creazione di Dio e della dignità dell’uomo creato a sua immagine e somiglianza...”. Trovo significativo accostare la meraviglia della creazione di Dio alla dignità dell’uomo, chiamato a essere suo figlio. Mi sono sempre chiesto con quale criterio Dio distribuisce i carismi, i talenti. Se guardiamo infatti alle povere e misere vite di alcuni grandi compositori, noteremmo subito la sproporzione tra la miseria umana e la grande arte che da questa è scaturita. Sicuramente in quegli uomini, come in ognuno di noi, c’era e c’è la scintilla divina: tutti, infatti, siamo fattia sua immagine e somiglianza, riempiti di quella dignità che per Papa Francescoha del meraviglioso. “Questa società ha preso l’abitudine, dopo l’usa e getta delle cose, di usare e scartare anche le persone, così come butta via le loro illusioni e i loro sogni. Tutto quello che non è utile si getta, anche gli esseri umani, quelli più fragili, quelli più deboli. La persona umana non è più un valore da rispettare. E gli scarti piangono”. Così Francesco vede l’arte come Antidoto alla teoria dello scarto. L’arte, come quella custodita nei musei, non sia più solo per gli “eletti” e i “sapienti”, ma una realtà vitale che sappia custodire il passato per raccontarlo agli uomini di oggi. Ecco, anche noi vogliamo “raccontare”, mostrare e far udire alcuni grandi capolavori dalla stessa prospettiva. “L’uomo diventa ciò che contempla” è una frase, quasi un logo che mi piace ricordaree citare spesso. Vorrei diventasse un augurio per tutti: pubblico, collaboratorie artisti, di poter contemplare sempre di più la bellezza del creato, la bellezza della propria e dell’altrui dignità umana in una più animata e viva ricerca di conoscenza dell’Ineffabile, del mistero di Dio.

Michele BresciaDirettore artistico

Ludwig van Beethoven

Romanza in fa maggiore per violinoe orchestra op. 50

Egmont, ouverture in fa minore op. 84

Sinfonia n. 3 “Eroica” in mi bemolle maggiore op. 55 Allegro con brio Marcia funebre - Adagio assai Scherzo - Allegro vivace Finale - Allegro molto

Anna Molinari, violinoOrchestra sinfonica Carlo CocciaDirettore Michele Brescia

Concerto “L’eroismo dell’amore”

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Sull’eroismo in generale si è detto tutto o quasi. Si sono fatte considerazioni sugli eroi dell’antichità e su quelli del nostro tempo. La scelta musicale per questa serata è solo un pretesto di bella musica, di ispirazione eroica beethoveniana, per soffermarsi a riflettere sul tema dell’eroismo, cui il concerto è dedicato e in particolare su quanto l’essere eroe preveda una missione d’amore. Nella mia umile conoscenza dei tanti eroi della storia che si sono susseguiti, ne scelgo uno che è sopra tutti, che ancora oggi continua a conquistare. Uno che per essere “sopra” tutti è andato “sotto” tutti. L’antieroe per eccellenzache nel “discendere” umano ha innalzato l’uomo a figlio di Dio e gli ha ridatola dignità pensata dal Padre fin dalla creazione. Vi propongo allora una triangolazione: Beethoven si ispira a Napoleone nel pensare alla sua sinfonia “Eroica” che tra poco ascolterete, e io rimando al grande Imperatore di Francia alcune considerazioni sullo stesso antieroe che vogliamo celebraree proporre questa sera: Gesù.Ma ecco alcuni pensieri dell’imperatore su Gesù:

“Tutto di Gesù mi sorprende. Il suo spirito mi supera e la sua volontà mi confonde. Tra lui e qualsiasi altra persona al mondo non c’è possibilità di paragone. È veramente un essere a parte. Le sue idee, i suoi sentimenti, la verità che egli annuncia, la sua maniera di convincere, non si riescono a spiegare nè con le istituzioni umane nè con la natura delle cose. La sua nascita e la storia della sua vita, la profondità della sua dottrina che raggiunge davvero la vetta delle difficoltà e ne è la soluzione più ammirevole, il suo Vangelo, il suo cammino attraverso i secoli, tutto rappresenta per me un prodigio. È un mistero insondabile. Qui non vedo niente di umano, più guardo da vicino e più mi accorgo che tutto è al di sopra di me, tutto appare più grande.... Io di uomini me ne intendo e Gesù Cristo non era solamente un uomo... Cerco invano nella storia qualcuno simile a Gesù Cristo o qualcuno che comunque si avvicini al Vangelo. Anche gli empi non hanno mai osato negare la sublimità del Vangelo che ispira loro una specie di venerazione obbligata! Che gioia procura questo libro! Dal primo giorno fino all’ultimo, egli è lo stesso, sempre lo stesso, maestoso e semplice, infinitamente severo e infinitamente dolce. Che parli o che agisca, Gesù è luminoso, immutabile, impassibile. Gesù si è impadronito

del genere umano... Cristo si tratta forse di una invenzione dell’uomo? No, al contrario è una realtà inspiegabile. Gesù è il solo che abbia osato tanto. È il solo che abbia detto chiaramente e affermato senza esitazione egli stesso di sé: io sono Dio. Voi parlate di Cesare e di Alessandro, delle loro conquiste e dell’entusiasmo che seppero suscitare nel cuore dei soldati, ma quanti anni è durato l’impero di Cesare? Per quanto tempo si è mantenuto l’entusiasmo dei soldati di Alessandro? Invece per Cristo è stata una guerra, un lungo combattimento durato trecento anni, cominciato dagli apostoli e proseguito dai loro successori e dall’onda delle generazioni cristiane. E che dura tutt’ora. Dopo San Pietro i trentadue vescovi di Roma che gli sono succeduti sulla cattedra hanno, come lui, subito il martirio. Durante i tre secoli successivi, la cattedra romana fu un patibolo che procurava sicuramente la morte a chi vi veniva chiamato. In questa guerra tutti i re e tutte le forze della terra si trovano da una parte, mentre dall’altra non vedo nessun esercito, ma una misteriosa energia, alcuni uomini sparpagliati qua e là nelle varie parti del globo e che non avevano altro segno di fratellanza che una fede comune nel mistero della Croce. Potete concepire un morto che fa delle conquiste con un esercito fedele e del tutto devoto alla sua memoria? Potete concepire un fantasma che ha soldati senza paga, senza speranza per questo mondo e che ispira loro la perseveranza e la sopportazione di ogni genere di privazione? Questa è la storia dell’invasione e della conquista del mondo da parte del cristianesimo. I popoli passano, i troni crollano e la Chiesa rimane! Quale è, dunque, la forza che mantiene in piedi questa Chiesa, assalita dall’oceano furioso della diffidenza, del pregiudizio, della collera e dell’odio del mondo? Qual è il braccio, dopo diciotto secoli, che l’ha difesa dalle tante tempeste che hanno minacciato di inghiottirla?”

Direi che non resta niente da aggiungere se non il concedersi qualche momento di riflessione trasportati dalla musica eroica di questa serata. Buon ascolto.

Michele Brescia

Concerto “L’eroismo dell’amore”

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L’opera dipinta da Giovanni Ambrogio Figino (Milano, 1550 circa - 1608),in origine collocata in una cappella del transetto è ora conservata nella terza Cappella della navata destra della Basilica e rappresenta “Sant’Ambrogioche sconfigge gli ariani”. Una prima versione di questo soggetto venne commissionata e realizzata nel 1591 dal Figino per la cappella del Palazzo dei Giureconsulti in piazza Mercanti ed è ora conservata al Museo d’arte antica del Castello Sforzesco. La scena evoca in forma simbolica la dura lotta condotta da Ambrogio contro l’eresia dell’arianesimo e raffigura il Santo che su un cavallo bianco sovrasta i nemici armato di flagello/aspersorio.

Si ringrazia Monsignor Marco Navoni per la sua cordiale partecipazione.

Sant’Ambrogio che sconfigge gli ariani

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Anna Molinari, nata nel 1999, intraprende lo studio del violino all’età di sei anni presso la Scuola di Musica Dedalo di Novara con L. Mijatovic. Prosegue gli studi presso il con-servatorio G. Cantelli di Novara, dove nel 2016 si diploma con il massimo dei voti e lode sotto la guida del maestro Ivan Rabaglia. Ha studia-to con P. Vernikov, S. Makarova, I. Volochine presso l’Accademia S. Cecilia di Bergamo e l’Accademia Arrigoni di S. Vito al Tagliamento (Pordenone). Ha frequentato masterclass e corsi estivi con S. Quaranta, O. Kipp, T. Melnyk, S. Laub, A. Brind, N. Boyarsky, L. Birringer, e M. Rizzi. Nel 2014 vince il Primo premio in occasionedel Concorso “Pugnani” di Cumiana (Torino)e il Premio speciale “Faminore”.Si esibisce in veste di solista con l’Orchestra Gio-vanile Dedalo e l’Orchestra del Conservatorio Cantelli in occasione delle masterclassdi A. Brind e O. Kipp. Nell’estate 2016 vince una borsa di studio in qualità di migliore allieva dei corsi organizzati dalla Fondazione Musicale S.Cecilia a Portogrua-ro. Nel 2016 si aggiudica la borsa di studio CRT nella categoria più elevata. Attualmente prosegue gli studi con I. Rabaglia presso il Conservatorio di Novara e con P. Ver-nikov presso l’Accademia S.Cecilia di Bergamo. Nel 2014 fonda il Quartetto Daidalos, con cui studia presso l’accademia W. Stauffer sotto la guida del Quartetto di Cremona, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.

L’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia, fondata nel 1994, è oggi una prestigiosa realtà musicale; la presenza assidua in importanti Stagioni Con-certistiche e la collaborazione con importanti direttori e solisti ne conferma la crescita artistica. Fin dal suo esordio ha ricevuto unanimi consensi collaborando con direttori come Marco Berrini, Michele Brescia, Massimiliano Caldi, Riccardo Frizza, Giuseppe Garbarino, Marcello Rota, Diego Fasolis, Nello Santi e artisti quali Cecilia Gasdia, Tiziana Fabbricini, Sara Mingardo, Luisa Prandina, Simone Pedroni, Marco Rizzi, Danilo Rossi, Luciana Serra, Rachel Harnisch, Jeffrey Swann e Rudolf Buchbinder, con il quale ha eseguito nel 2012 i concerti per pianoforte di Beethoven.Dal 1999, per una decina d’anni, l’orchestra ha collaborato con l’Associazione Coro Filarmo-nico del Teatro alla Scala effettuando numerosi concerti nelle principali città italiane.L’Orchestra Carlo Coccia ha affiancato il Balletto della Scala per la serata inaugurale del Teatro Alfieri di Asti nel 2002 e per alcuni anni ha effet-tuato diverse tournée con il Balletto di Mosca.Il repertorio dell’Orchestra spazia da Bach fino alle grandi composizioni sinfoniche romanti-che, non trascurando la musica del Novecento. In questo ambito, da segnalare la tournée con musiche di George Gershwin e la partecipazione del pianista Jeffrey Swann; il programma mono-grafico dedicato a Giuseppe Martucci; i poemi sinfonici e il Quoniam di Aldo Finzi, l’esecuzione della Ballata per orchestra di Renato Grisoni in prima esecuzione italiana; il concerto dedicato al compositore Giulio Cesare Sonzogno e la prima esecuzione pubblica del Tema con Variazioni di Guido Cantelli. Grande interesse ha suscitato l’esecuzione del programma La chanson française, da Edit Piaf a Charles Aznavour eseguito con Milva. Notevole risalto hanno avuto l’esecuzio-ne del Salmo IX di Goffredo Petrassi a Foligno per la “Sagra Musicale Umbra” e la Misa Tango di Luis Bacalov con l’Ars Cantica Choir e la dire-zione di Marco Berrini.La discografia dell’Orchestra comprende la

Quinta Sinfonia e la Suite dal Lago dei Cigni di P. I. Caikovskij con la direzione di Paolo Gatto; il Concerto per violino di F. Mendelssohn, solista Marco Rizzi; la Sinfonia n.104 di J. Haydn diret-ti da Massimiliano Caldi; l’Oratorio Il Giudizio Universale, La strage degli innocenti,La risurrezione di Cristo di Lorenzo Perosi, conla direzione di Arturo Sacchetti per l’editore Bongiovanni. Sempre Bongiovanni ha pubbli-cato l’ opera Clotilde e il DVD di Arrighetto di Carlo Coccia. La Kikko music ha in catalogo il Faust di Gounod e la Carmen di Bizet in DVD. Sempre in DVD il Pierino e il lupo di Prokof ’ev, con la voce recitante Massimo Boldi e la direzio-ne di Fabrizio Dorsi.Parallelamente all’attività sinfonica, l’Orchestra svolge un’intensa attività in campo operistico partecipando, dal 1994, alla Stagione Lirica del Teatro Coccia di Novara. Recentemente ha ri-portato sulle scene, in prima esecuzione in tempi moderni, Clotilde e Arrighetto di Carlo Coccia, che hanno ottenuto un lusinghiero successo.Nel settembre 2011 ha eseguito a Novara la Mes-sa di Requiem di Carlo Coccia, prima esecuzione moderna, nell’ambito del Festival MITO.Nel marzo del 2014, in occasione dei vent’anni di attività, l’Orchestra ha riscosso un grandis-simo successo in un concerto al Teatro Coccia di Novara che ha visto la partecipazione del violinista Uto Ughi.

Anna MolinariViolino

Orchestra Sinfonica Carlo Coccia

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Diplomato in flauto con il massimo dei voti presso il Conservatorio G. Verdi segue i corsi di fagotto, violoncello, canto lirico e composi-zione. Ventenne si accosta anche alla direzione d’orchestra formandosi con Emilio Pomarico e Aldo Ceccato. L’esperienza come direttore d’orchestra comincia dal repertorio operistico. Nel 1998 debutta con Don Giovanni di Mozart per il Comune di Milano presso Villa Bernocchi e per l’Accademia Musicale di Premeno (VB) dove incontra il soprano Luciana Serra. Con quest’ultima inizia un’intensa collaborazione che lo vedrà impegnato nelle Nozze di Figaro peril Teatro Piccinni di Bari, Il Flauto Magico per il Teatro Coccia di Novara, Così fan tutte, con il baritono Nicola Ulivieri, e in diversi progetti didattici dedicati ai giovani interpreti.Nel 2004 è assistente di Arnold Bosman al Tea-tro Petruzzelli di Bari per l’allestimento di Nozze di Figaro. L’anno seguente dirige il Ratto del Ser-raglio di Mozart e Pierino e il lupo di Prokof ’ev entrambe con la partecipazione straordinaria di Andrea Brambilla (Zuzzurro).Inaugura la stagione 2006/07 del Teatro di Orbassano (TO) con Musica sull’acqua e Musiche per i reali fuochi d’artificio di Handel. Esegue il Concerto l’Imperatore di Beethoven con la piani-sta Marlena Maychekovitz, la Sinfonia Jupiter e il Concerto K 299 di Mozart per flauto, arpa e or-chestra con Luisa Prandina e Raffaele Trevisani.Il 2009 si apre con Fabrizio Von Arx, Roberto Prosseda e il Doppio concerto per violino, piano-forte e orchestra di Mendelssohn. Con il pianista Cristiano Burato, il Concerto n.1 di Chopin e la Sinfonia n.1 di Beethoven, calca il podio dell’Au-la Magna dell’Università Statale di Milano. Nel Dicembre 2010 è invitato a Che Tempo Che Fa, la trasmissione di Fabio Fazio in onda in diretta in prima serata su RAI 3. Lì dirige l’orchestra per l’esibizione in cui Sting ripropone i suoi più grandi successi.Nel 2011 dirige il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra di Chaikovsky, ancora in collaborazione con Cristiano Burato, e la Sinfonia Italiana di Mendelssohn presso il Teatro Coccia di Novara e

l’Università Statale di Milano. A dicembre dello stesso anno dirige Rapsodia in Blue e la grande musica da film americana. Molti i concerti e i gala sinfonico-operistici con solisti quali Franco Maggio Ormezowsky, Yehezekel Yerushalmi, Le-onel Morales, Linda Campanella, Patrizia Cigna e Roberta Mameli. A marzo 2014 ha collaborato con Uto Ughi per il concerto dei vent’anni dell’Orchestra Coccia di Novara e nel 2015 col-labora con il violinista Francesco De Angelis per l’esecuzione Concerto in re maggiore per violinoe orchestra op.61 di Ludwig van Beethoven a San Gaudenzio, Novara. Nello stesso anno è nata “Segni di Bellezza” una stagione musicale di cui Michele Brescia è ideatore, direttore artistico e direttore d’orchestra. Negli eventi della stagione si sono esibiti diversi solisti come Cristiano Burato, Marinella Pennicchi, Marzia Castellini, Enrico Ivilia e cori come Ars Cantica Choir di Marci Berrini e Anzolim de la Tor.

La Fondazione si pone l’obiettivo di posizionare l’Italia nel mondo attraversola definizione e la comunicazione della sua Identità Competitiva, rappresentatada quella caratteristica unica e posizionante che è la bellezza.La missione della Fondazione è valorizzare tale bellezza, nella sua accezionepiù ampia, trasformando il suo straordinario potenziale in una risorsa strategicadi sviluppo economico e sociale.Per ottenere questo risultato essa si propone come una Piattaforma Progettuale Aperta. Un soggetto che aggrega le Istituzioni della società civile che già operano nella direzione della valorizzazione del nostro patrimonio e raccoglie intorno al suo progetto la migliore Imprenditoria del Paese. Questo in vista della realizzazionedi progetti interdisciplinari, a sostegno dell’Identità Competitiva del Paese e in grado di generare la partecipazione e il coinvolgimento a diversi livelli di Imprese, Istituzioni, Mercati Esteri e Cittadini.In quest’ottica, per il secondo anno consecutivo, la Fondazione patrocina l’iniziativa musicale “Segni di Bellezza”, profondamente convinta dell’importanza di riaccendere l’interesse del pubblico e soprattutto dei più giovani verso questa straordinaria forma d’arte, che rappresenta senza dubbio una delle espressioni più eccellenti della nostra cultura e del patrimonio identitario del nostro Paese.Il dotarsi di una identità condivisa, in cui gli italiani possano riconoscersi e con la quale il Paese possa orgogliosamente rappresentarsi e competere nello scenario internazionale, permette infatti ai destini individuali di fondersi in un destino collettivo, del quale ciascuno può e deve sentirsi un protagonista.

www.patriadellabellezza.itfacebook: Italia Land of Beauty

Michele BresciaDirettore d’orchestra e flautista

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Prossimo appuntamento:

1 aprile 2017, ore 21 Concerto per la QuaresimaProgetto internazionaleCoristi d’Europa

Gioachino RossiniStabat Mater per soli, coro e orchestra

Contatti:

[email protected] facebook: Segni di Bellezza Milanofacebook: Michele Bresciawww.michelebrescia.it

È possibile sostenere il progetto “Segni di Bellezza” effettuando una donazione.Segni di Bellezza ha scelto di lasciare l’ingresso libero ai concerti riservando però posti ai soci in un settore dedicato. Attraverso la vostra libera donazione, avrete la possibilità di avere un vero e proprio abbonamento, non per essere certi di riuscire ad entrare in Basilica, ma per sostenere in maniera concreta l’iniziativa. È l’impegno di tante persone accomunate dal desiderio di portare la bellezza nel mondo, anche in questi tempi difficili in cui può prevalere la tentazione di tagliare su tutto ciò che sembra superfluo, ma che rende l’uomo più bello.

Come effettuare la donazione:il versamento può essere effettuato tramite bonifico bancario a: Banca Prossima, Milanointestato a: Associazione ChoraliaIBAN IT45 P033 5901 6001 0000 0133 714 inserendo come causale il proprio nome e cognome e contributo all’Associazione Choralia per il progetto “Segni di bellezza”.

Con il contributo di: