Lucio Dalla

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Lucio Dalla 1 Lucio Dalla Lucio Dalla Nazionalità Italia (crea redirect al codice) Genere Pop Periodo di attività 1962  in attività Etichetta ARC, RCA Italiana Album pubblicati 29 Studio 23 Live 6 Sito ufficiale luciodalla.it [1] Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica « Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche: il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare. » (Lucio Dalla, Come è profondo il mare) Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943) è un cantautore italiano. Sul piano musicale è uno dei più affermati cantautori italiani, considerando la continuità della sua carriera che sfiora i 50 anni di attività artistica. Musicista di formazione jazz, riscopertosi poi paroliere in una fase matura, suona da clarinettista e sassofonista, e talvolta da tastierista. La sua produzione musicale ha attraversato numerose fasi, dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini della lirica e della melodia italiana. Biografia La sua carriera attraversò quattro periodi: le origini (tra il 1964 e il 1972 con il gruppo musicale "Gli Idoli"), il periodo Roversi (tra il 1973 e il 1976), la maturità artistica (tra il 1977 e il 1993) e la fase pop degli ultimi anni. Gli inizi Bolognese purosangue, suo padre fu direttore in città del club di Tiro a volo (sarà citato in "Come è profondo il mare": "Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani..."), sua madre, Iole Melotti (ritratta nella copertina dell'album "Cambio"), fu sarta casalinga, mentre suo zio Ariodante Dalla, fu noto cantante melodico popolare negli anni Quaranta e Cinquanta. Nel 1950, a sette anni, Dalla rimase orfano di padre, che morì stroncato da un tumore, e

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Lucio Dalla

Lucio Dalla

Nazionalità Italia(crea redirect al codice)

Genere Pop

Periodo di attività 1962 – in attività

Etichetta ARC, RCA Italiana

Album pubblicati 29

Studio 23

Live 6

Sito ufficiale luciodalla.it [1]

Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

« Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche: il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lopuoi recintare. »(Lucio Dalla, Come è profondo il mare)

Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943) è un cantautore italiano.Sul piano musicale è uno dei più affermati cantautori italiani, considerando la continuità della sua carriera che sfiorai 50 anni di attività artistica. Musicista di formazione jazz, riscopertosi poi paroliere in una fase matura, suona daclarinettista e sassofonista, e talvolta da tastierista. La sua produzione musicale ha attraversato numerose fasi, dallastagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini dellalirica e della melodia italiana.

BiografiaLa sua carriera attraversò quattro periodi: le origini (tra il 1964 e il 1972 con il gruppo musicale "Gli Idoli"), ilperiodo Roversi (tra il 1973 e il 1976), la maturità artistica (tra il 1977 e il 1993) e la fase pop degli ultimi anni.

Gli iniziBolognese purosangue, suo padre fu direttore in città del club di Tiro a volo (sarà citato in "Come è profondo il mare": "Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani..."), sua madre, Iole Melotti (ritratta nella copertina dell'album "Cambio"), fu sarta casalinga, mentre suo zio Ariodante Dalla, fu noto cantante melodico popolare negli anni Quaranta e Cinquanta. Nel 1950, a sette anni, Dalla rimase orfano di padre, che morì stroncato da un tumore, e

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la madre decise di istruirlo in un collegio di Treviso, dove trascorse le scuole elementari e dove iniziò ad esibirsinelle recite scolastiche; imparò quindi a suonare la fisarmonica. Tornato adolescente a Bologna, si appassionò al jazz: la madre, per il suo tredicesimo compleanno, gli regalò unclarinetto, che il giovane Lucio imparò in fretta a suonare, esibendosi in alcuni gruppi dilettantistici della città emettendosi subito in evidenza. In questo periodo conobbe Gianfranco Baldazzi, che diventerà in seguito suo fidocollaboratore. La madre, di origini pugliesi, ogni anno era solita andare in vacanza a Manfredonia: da qui nacque l'amore di Dallaper il mare; per pagare dei lavori di sartoria, alcuni clienti residenti nelle Tremiti le diedero una casanell'arcipelago:[2] così Dalla cominciò a trascorrervi tutte le estati, fino ad aprire in loco uno studio di registrazionenell'età matura. Il percorso scolastico non fu lineare: iniziò ragioneria, passando poi al liceo classico e infine al liceo linguistico.Fece parte, come clarinettista, di un gruppo jazz bolognese, la Rheno Dixieland Band, di cui fece parte anche ilregista Pupi Avati, il quale, sentendosi "chiuso" dal talento di Dalla, abbandondò presto trovando la via del cinema.Nel 1960 partecipò con la Rheno al Primo festival europeo del Jazz, ad Antibes, in Francia. La formazione bolognesesi classificò al primo posto tra le "bande tradizionali". Si fece così notare da un'orchestra di professionisti romani, la"Second Roman New Orleans Jazz Band", composta da Maurizio Majorana, Mario Cantini, Peppino De Luca,Roberto Podio e Piero Saraceni; con loro ebbe, nel 1961, la prima esperienza in sala d'incisione, suonando il clarinonel brano strumentale Telstar, cover di un successo internazionale, pubblicato dalla RCA su 45 giri, che fu la suacasa discografica per la prima parte della sua carriera.Alla fine del 1962 entrò invece nei Flippers collaborando quindi ad alcune incisioni di Edoardo Vianello, che iFlippers accompagnarono anche nelle serate.Come raccontò lo stesso Dalla a "Torinosette" (settimanale de "La Stampa"), proprio con i Flippers firmò il suoprimo contratto, sempre nel 1962, poco prima di iniziare la collaborazione con Vianello, impegnandosi per alcuneserate nella sala "Le Roi Lutrario" di Torino, dove ebbe dispute con i padroni del locale che non approvarono la suaabitudine di esibirsi scalzo. Torino tornerà in numerose sue canzoni degli esordi scritte con Roversi.Durante queste serate, prese a esibirsi negli estemporanei gorgheggi in stile scat, che divenne poi una suacaratteristica vocale: una delle sue prime incisioni scat fu inserita in un album dei Flippers, intitolato "At Full Tilt",nella canzone Hey you.Coltivando lo studio dello stile di James Brown, con un uso della voce volutamente disarmonico e aspro e latendenza jazzistica di decorare le linee melodiche con impreviste variazioni ai limiti delle più diffuse logichemusicali, Dalla iniziò a imporre un proprio marchio di fabbrica.Durante il Cantagiro del 1963 Gino Paoli lo persuase a tentare la carriera da solista, come racconta MassimoCatalano: «Lucio suonava con me nel complesso dei "Flippers", partecipammo nel 1963 al Cantagiro con un branointitolato I Watussi, insieme a Edoardo Vianello. A quella manifestazione partecipava anche Gino Paoli, che ci rubòletteralmente Lucio, facendolo diventare un cantante del suo clan. Noi ci incavolammo molto con Gino».[3]

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La carriera da solistaNel 1964, a 21 anni, uscì il suo primo 45 giri contenente Lei e Ma questa sera (quest'ultima cover di Hey little girl diCurtis Mayfield), pubblicato dalla ARC, casa discografica distribuita dalla RCA Italiana, per cui Dalla inciderà iprimi 45 giri e il suo primo LP.

Gino Paoli e Lucio Dalla durante il Cantagiro del 1964

Il suo esordio al Cantagiro nel 1964, in cui presenta proprio Lei,scritta da Paoli, fu deludente, e sia durante le serate itineranti che(specialmente) durante gli spostamenti della carovana venne fattosegno di lanci di ortaggi e derrate alimentari: «Fu un fiasco dirimarchevoli proporzioni, ogni sera infatti raccattammo unabuona dose di fischi e di pomodori, uno spettacolo nellospettacolo, che durò quanto la manifestazione. Lucio, in ognimodo, si mostrò veramente un duro, e non si lasciò abbattere».[4]

Di nuovo in gara al Cantagiro l'anno successivo con "L'ora dipiangere", scritta da Sergio Bardotti, non ottenne ancora successo.Formò quindi un proprio gruppo di accompagnamento conmusicisti bolognesi, "Gli Idoli", con i quali incise il suo primoalbum, intitolato 1999, pubblicato nel 1966. L'album du "trainato"da Quand'ero soldato e Paff....bum!, presentata qualche meseprima al festival di Sanremo del 1966 abbinato con gli Yardbirds.Sempre nel 1966 Dalla e gli Idoli registrarono un 45 giri con lopseudonimo "The Group": contenente due standard jazz, See saw

e Cool jerk, riscuotendo un discreto successo, nonostante la mancanza di promozione.A Sanremo vi fece ritorno l'anno seguente, con Bisogna saper perdere, abbinato con i Rokes di Shel Shapiro: il 1967fu anche l'anno del suicidio di Luigi Tenco, che collaborò con Dalla per uno dei testi del primo disco, Mondo diuomini, e con cui aveva stretto amicizia.(«Con Tenco avevo avuto rapporti di amicizia e di collaborazione.Andammo a Sanremo insieme, prendemmo la camera vicina, e la sua morte mi sconvolse...non dormii per unmese»).[5]

Sempre nel 1967 esordì in un film d'autore, dopo essere comparso in alcuni "musicarelli" tra cui Little Rita nel Westo Quando dico che ti amo: recitò ne I sovversivi, dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, aggiudicandosi una candidaturaper come migliore attore alla Mostra di Venezia («Il film ebbe successo, io ero in lizza per vincere la palma comemiglior attore, poi per ragioni, diciamo così, di organizzazione politica la dettero ad un attore jugoslavo»). [6]

(L'attore in questione era il belgradese Ljubiša Samardžić (alias Smoki Samardi') per il film "Jutro"/L'alba.

Gli Idoli accompagnano Lucio Dalla nel 1967; sono visibili dasinistra a destra Emanuele Ardemagni al basso, Giorgio Lecardi alla

batteria e Bruno Cabassi alle tastiere

Successivamente Dalla attraversò in maniera più direttala stagione beat, pubblicando brani meno ambiziosi, tracui si distinsero Lucio dove vai e soprattutto Il cielo,con cui partecipò al Festival delle Rose; lo stesso branoverrà anche presentato a Canzonissima 1968. Nel 1969 ebbe un discreto successo con la canzone"Fumetto", scelta dalla Rai come sigla del programmadi cartoni animati della Tivù dei ragazzi "Gli eroi dicartone". All'inizio del nuovo decennio incise il secondo albumTerra di Gaibola (da un sobborgo di Bologna) conalcune canzoni considerate tra le migliori della sua

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produzione (Il fiume e la città, Orfeo bianco, Non sono matto o la capra Elisabetta, scritta ancora con Gino Paoli eAfrica) più una reinterpretazione di Occhi di ragazza scritta originariamente per Gianni Morandi e i primi braniscritti con un giovanissimo Ron. Completano il disco la già citata Fumetto e Sylvie, pubblicata qualche mese primasu 45 giri. Dalla partecipò per la terza volta al Festival di Sanremo del 1971 con 4/3/1943, su parole della poetessa PaolaPallottino, che gli valse il terzo posto assoluto. Il brano, prima di essere ammesso alla manifestazione, conobbe glistrali della censura, essendo stato intitolato inizialmente Gesù Bambino, titolo giudicato irrispettoso, considerandoanche la storia narrata di una ragazza madre, figlia di un ignoto soldato americano: insieme ad alcune parti del testo,anch'esse giudicate inadeguate, ne fu cambiato il titolo ex abrupto prendendo a spunto la sua data di nascita, pur nonessendo una canzone autobiografica. Il brano ottenne comunque un successo notevole, fino allora mai raggiunto daDalla, e fu interpretato in francese, nello stesso anno, da Dalida (il testo sarà firmato da Pierre Delanoé), e fu portataal successo oltreoceano da Chico Buarque de Hollanda, che la ascoltò direttamente da Dalla, la memorizzò aorecchio e ne scrisse un testo nella sua lingua. Anche il riscontro commerciale nel nostro Paese staccò nettamente, intermini di vendite, l'abbinamento con la Equipe 84. In quell'anno uscì l'album "Storie di casa mia", contenente tra lealtre: Un uomo come me, La casa in riva al mare (storia di un detenuto), Il gigante e la bambina (sul tema delicatodella pedofilia, scritta per Ron e da lui portata al successo), Per due innamorati, e Itaca, dialogo metaforico di unmarinaio di Ulisse al suo capitano, dove ai cori Dalla fece cantare gli impiegati della RCA (qualche anno dopo Dallaspiegherà la canzone come una metafora della ribellione del proletariato, rappresentato dai marinai, agli industrialiraffigurati da Ulisse).[7] Nel 1972 fu ancora a Sanremo con Piazza Grande, dedicato a un senzatetto, la cui musica fu scritta da Ron,pubblicato solo su 45 giri, come anche "Sulla rotta di Cristoforo Colombo", pubblicata qualche mese dopo e scrittainsieme a Edoardo De Angelis.

La collaborazione con Roberto Roversi

« Nel bel prato d'Italia c'è odore di bruciato. Un filo rosso lega tutte, tutte queste vicende. Attenzione: dentro ci siamo tutti, èil potere che offende! »(Roberto Roversi, da Le parole incrociate di Lucio Dalla)

Lucio Dalla e Umberto Bindi alla fine degli anni'60

Nel 1973 Dalla cessò la collaborazione ai testi con Sergio Bardotti eGianfranco Baldazzi (autori di quasi tutte le sue canzoni incise finora),e si rivolse al poeta bolognese Roberto Roversi per una collaborazioneche attraversò quattro anni e tre album, che la critica definìfondamentali per la canzone d'autore italiana:[8] ancora sperimentale ilprimo (Il giorno aveva cinque teste), di interpretazione a volte difficile,ma proprio per questo ricco di tematiche e di possibili livelli di lettura;il brano d'apertura Un'auto targata TO, mancò in extremis lapartecipazione al Festival di Sanremo. Più adeguato alla forma-canzone fu invece Anidride solforosa. Tra ibrani: "Mela da scarto" (sulla delinquenza minorile, in cui viene citatoil Ferrante Aporti, riformatorio di Torino), "Le parole incrociate", suglieccidi di stato post-unitari, Carmen Colon, sui casi di cronaca neraraccontati dai mess media, e la stessa title-track (anni dopo incisa incoppia da Francesco De Gregori e Angela Baraldi). Sempre nel 1975 ebbe inizio la collaborazione con De Gregori (con il

quale l'anno precedente Dalla tenne alcuni concerti, insieme ad Antonello Venditti e Maria Monti, da cui fu tratto il

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disco dal vivo Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo)): scrissero insieme la musica per Pablo, che De Gregori inserì inRimmel, e per Giovane esploratore Tobia, inclusa l'anno dopo in "Bufalo Bill". Come atto conclusivo del sodalizio, la coppia Dalla-Roversi, nel 1976 concepì "Il futuro dell'automobile e altrestorie", uno spettacolo teatrale trasmesso anche dalla Rai: Dalla, spinto dalla casa discografica, raccolse in un nuovodisco parte delle canzoni che ne facevano parte, contro il volere di Roversi che di conseguenza decise di non firmarel'album col suo nome depositandole con lo pseudonimo di Norisso: «Non ho voluto sottoscrivere il 33 giriAutomobili" disse. "È un tattico stravolgimento da parte della casa discografica del filo rosso argomentante chesottostava allo spettacolo Il futuro dell'automobile».[9] Questa frizione portò al termine della collaborazione artistica tra i due; tra le canzoni non incluse da Dalla (i cui testierano molto più politicizzate) I muri del '21, La signora di Bologna, Assemblaggio, Rodeo e Statale adriatica,chilometro 220 sono tuttora inedite, tranne "Ho cambiato la faccia di un dio", che Dalla incise nel 1990 in "Cambio"cambiando il titolo in Comunista e modificandone alcune strofe.[10] "Automobili", che nella sua programmatica monotematicità è il più eterogeneo dei tre, viene premiato dalle venditegrazie soprattutto alla canzone Nuvolari dedicata al pioniere dell'automobilismo; è il primo disco in cui collaboranocon Dalla quattro musicisti che, anni dopo, daranno vita agli Stadio (Giovanni Pezzoli, Marco Nanni, Ricky Portera eGaetano Curreri). Tra le altre canzoni del disco si segnalano "Il motore del 2000", e "Intervista con l'Avvocato" (con un testo ridottorispetto allo spettacolo), in cui Dalla, usando il suo celebre scat, immagina un'intervista con Gianni Agnelli.Così Dalla dichiarò a proposito del divorzio artistico con Roversi: «A un certo punto ci siamo divisi su comeorganizzare il nuovo lavoro: lui lo voleva in maniera estremamente rigorosa, impostata verso un approfondimentodel linguaggio dei nostri lavori precedenti, per esempio lui voleva parlare ancora essenzialmente con un linguaggiopolitico, mentre io non ero d'accordo, perché bisognava allargare più contatti col pubblico».[11]

La maturità artistica e il grande successoAvviene a questo punto un nuovo strappo nella carriera di Dalla che, molto socievole e sostanzialmente un po' insicuro dietro la maschera difensiva della sua "clownerie", fino a quel momento aveva sentito il bisogno di appoggiarsi di volta in volta ad un qualche collaboratore per i testi vivendo di fatto anche l'inevitabile senso di inferiorità culturale verso colleghi intellettuali e di solito acculturatissimi; frustrato da una collaborazione con Roversi entrata in crisi subito dopo aver dato i suoi frutti migliori, Dalla decide di diventare referente unico della sua musica e di lì in avanti sarà in tutti i suoi album sia compositore che paroliere, senza però smettere di frequentare artisti, poeti e scrittori come, ad esempio, Mimmo Paladino, Aldo Mondino, Pier Vittorio Tondelli, Michelangelo Pistoletto, Enrico Palandri, Giacomo Campiotti, Gian Ruggero Manzoni, Andrea Pazienza, Enzo Cucchi, Luigi Ontani. Pubblica nel 1977 Come è profondo il mare (con Quale allegria e Disperato erotico stomp): il disco viene visto da molti fan come un tradimento ed un cedere ad esigenze commerciali, ed in tal senso lo attaccherà Roversi: «Ha voluto semplicemente essere lasciato in pace a cantare il niente. Sono scelte industriali, non sono scelte culturali».[12] Conquista però molti nuovi appassionati; una certa pubblicità al disco si ha anche per le polemiche legate al linguaggio di Disperato erotico stomp (così dalle pagine de L'espresso il cantautore viene attaccato da Sergio Saviane: «Dalla, per fare troppo lo spiritoso o per far vedere che soffre, condisce i suoi spaghetti canori miliardari con i luoghi comuni della miseria e del sesso sottoproletario: siamo arrivati al populismo della masturbazione bolognese. Che bisogno c'è di tanti culi, fiche, peli o pippe per mandare un messaggio?»).[13] Come è profondo il mare è seguito da un disco ancora più famoso nel 1979, Lucio Dalla (con Anna e Marco, L'ultima luna, L'anno che verrà), che raggiunge il milione di copie vendute, bissato nel 1980 da Dalla (Futura, Cara, Balla balla ballerino). Anche le tournée legate alla promozione dell'album riscuotono grande successo: a Torino, ad esempio, la sera del 4 aprile 1979 si presentano ben 20.000 persone per ascoltare il suo concerto, e poiché il Palasport ha una capienza, all'epoca, di 15.000 spettatori, restano fuori dai cancelli 5000 persone.[14]

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Tra i due album citati c'è il 45 giri Ma come fanno i marinai, scritto e cantato in collaborazione con Francesco DeGregori. Il brano è nato in modo abbastanza casuale, come racconta il cantautore romano: «La canzone, forse lagente non ci crede, è nata a pranzo, quando, dopo il caffè, ci siamo messi a suonare insieme».[15] Ad esso fa seguito qualche mese dopo Banana Republic, tour dei due cantautori (seguito da disco e film) che riempienel 1979 gli stadi di tutta Italia, e che è lanciato da un concerto nel luglio dell'anno precedente allo stadio Flaminio diRoma, con ben quarantamila spettatori.[16] Nel 1981 pubblica Q disc (con Telefonami tra vent'anni) e due anni dopo l'incompreso 1983, che induce Dalla acambiare rotta musicale: abbandona gli Stadio, ormai avviati ad una carriera come gruppo, ed inizia a collaborarecon Mauro Malavasi, che accentua la ritmica degli arrangiamenti: il risultato è Viaggi organizzati, con lafamosissima Tutta la vita, incisa anche in inglese da Olivia Newton-John e cantata anche anni dopo da De Gregoridal vivo, e Washington, con la parte musicale scritta da Tullio Ferro, storico autore di musiche per Vasco Rossi. Nel 1986 torna a lavorare con gli Stadio per l'ottimo e sottovalutato album Bugie (dove partecipano come batterista eautore Giovanni Pezzoli e come corista Gaetano Curreri) e poi parte in tour con la band al completo (Ricky Portera,Marco Nanni, Aldo Fedele, Roberto Costa + Pezzoli e Curreri) per una serie di concerti all'estero culminati con leesibizioni negli Usa da cui verrà tratto il doppio LP live DallAmeriCaruso. Memorabile è l'unico brano inedito dell'album, Caruso, che regalerà nuovamente a Dalla un successo incredibile cheda anni stentava ad arrivare. Nel 1988 arriva una nuova, trionfale esperienza ovvero DallaMorandi, disco (con inediti scritti da Mogol, Lavezzi,Battiato, Stadio e Ron) e lunghissimo tour (anche all'estero) nel quale i due miti della musica italiana, accompagnati(per l'ultima volta) dagli Stadio giocano a scambiarsi i brani, raccontando la loro storia e incantando il pubblico cheinterviene numerosissimo ad ogni concerto. Rai 1 manda in onda in diretta la tappa conclusiva del tour estivo da Taormina (con la regia di Gabriele Salvatores)che avrà picchi di ascolto notevoli. In seguito verrà tratta anche una vhs/dvd della data invernale registrata a Venezia e un ulteriore album intitolatoDallaMorandi in Europa. L'avventura DallaMorandi chiude definitivamente, e con qualche polemica, la lunga collaborazione tra Dalla e gliStadio e lancia la giovanissima Angela Baraldi, presente nel tour come corista e in seguito affermatasi come cantantesolista (inizialmente prodotta proprio da Dalla) e anche attrice.

Lo stile di Dalla paroliereParticolarissimo lo stile poetico del Dalla paroliere, per certi versi antitetico a quello di cantautori "classici" come Guccini, De André, De Gregori, Baglioni e Vecchioni: la sua scrittura ovviamente non ha alcuna pretesa di erudizione o formalismo, gioca a volte con allegria e a volte con inquietudine con la lingua di tutti i giorni, corre sul crinale della libera associazione e delle assonanze. "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare..." è l'incipit di indubbio impatto della sua carriera di paroliere, la prima strofa della ballata Come è profondo il mare che apre il suo primo, omonimo, album, mentre il successivo si aprirà in modo ancora più ermetico-onirico con "La settima luna era quella del Luna Park, lo scimmione si aggirava tra la giostra e il bar, mentre l'angelo di Dio bestemmiava facendo sforzi di petto, grandi muscoli e poca carne, povero angelo benedetto...". Il Dalla della maturità sembra parlare dei suoi sogni e mettere a nudo un mondo emozionale di grande ricchezza e intensità, parlando sempre in prima persona, a differenza di molti colleghi cantautori di quel periodo. Il fascino per il mare, che raggiungerà il vertice in Nun parlà di fine secolo; il gusto di coltivare una affettività ancora adolescenziale (Stella di mare e Futura potrebbero essere scritte sul diario scolastico di un liceale di talento); gli sconcertanti passaggi fra il drammatico e il comico (il "qui non si vede un casso" del pilota di Washington e l'ancora più accorato "ma che andassero a cagare" dell'astronauta abbandonato nello spazio di Stornello, e tutte intere la quasi bunueliana Il toro e Merdman che gioca il tema dell'emarginazione e dell'alterità con una stupefacente levità

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nel personaggio dell'alieno che cerca disperatamente di integrarsi nei nostri stanchi rituali e finisce ospite di untalk-show) sono alcuni fra i tratti caratteristici dei suoi testi, mentre le musiche diventano sempre più cantabili edaccattivanti dopo la fase della ricerca sonora e vocale del primo scorcio di carriera e le difficoltà di coniugazione deidue mondi del periodo-Roversi.

OggiSuperati i cinquant'anni, Dalla abbandona quasi completamente gli istrionismi. Nell'ultimo decennio i suoi albumrestano ottime raccolte di canzone d'autore tra cui vanno ricordati Cambio del 1990 (con il successo del singoloAttenti al lupo scritto da Ron) e il malinconico Henna del 1993, ricco di piccole perle intimiste (vedi l'intensa Latinlover) e momenti di follìa pura (come nell'ironica Merdman).Nel 1996 esce Canzoni e ancora una volta l'album è trainato da un singolo di grossa presa popolare ovvero Canzone,scritta da Samuele Bersani, giovane pupillo di Dalla.Dopo il mediocre Ciao del 1999, che tuttavia trascinato dalla title track sarà l'ultimo grande successo commerciale diDalla, il nuovo millennio si apre con Luna Matana del 2001, contenente brani come: Siciliano con la partecipazionedi Carmen Consoli, Kamikaze, Zingaro, Baggio Baggio e Agnese delle Cocomere con la partecipazione di Ron,brano dedicato ad uno storico ritrovo di Bologna frequentato oltre che da Lucio Dalla anche da altri cantanti epersonaggi dello spettacolo come Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Biagio Antonacci, Vasco Rossi, EnzoIacchetti e molti altri: il brano non è solamente dedicato al locale ma anche ai bolognesi e alla bolognesità.Dalla si è dedicato anche alla composizione ad ampio respiro (con la sua "Tosca Amore Disperato" branointerpretato con la partecipazione di Mina, (secondo molti critici musicali è andato ben oltre la dimensione dellamusica leggera), ha sfoltito ma nobilitato la sua attività live.Ha interpretato musiche di Vivaldi con i Solisti Veneti di Claudio Scimone. Scrive le musiche del film Prima dammiun bacio di Ambrogio Lo Giudice dove tra i protagonisti figura Luca Zingaretti. Supervisiona le musiche della soapopera Sottocasa in onda su Raiuno.Dalla si esprime efficacemente anche come talent scout e negli ultimi anni riesce a dedicarsi ad iniziative chepuntano a rivitalizzare il panorama musicale italiano. Tra le altre iniziative il Lucio Dalla Music Club organizzatoprevalentemente con l'ausilio del web[17] .Nel febbraio 2007 torna ad esibirsi con Ron, in uno spettacolo accompagnato da un'orchestra d'archi, dal violinistaLino Cannavacciuolo, dalla compagnia di mimo e danza Kataklò e la regia curata da Pepi Morgia; nello stessoperiodo inizia a collaborare con Mario Tutino, sovrintendente e direttore artistico del Teatro Comunale di Bolognaper un progetto sul "Pulcinella" di Igor Stravinskij, del 1920.Quest'opera del musicista russo viene messa in scena dal 18 al 27 marzo 2007, con la regia di Lucio Dalla e lecoreografie di Luciano Cannito per il primo ballerino, il crotonese Alessandro Riga, mentre l'orchestra è diretta dalmaestro David Agler, abbinata all'"Arlecchino" di Ferruccio Busoni (del 1917), che vede come primo attore MarcoAlemanno: Dalla opera un intervento scenografico sulle due opere, spostandone l'azione a New York (per"Pulcinella") e in un paesino delle colline tosco-emiliane per "Arlecchino". I DVD degli spettacoli sono stati prodottida Gianni Salvioni (che ha prodotto anche il DVD "classic" del cofanetto intitolato 12.000 lune edito da SonyBmg econtenente il live con le canzoni di Lucio Dalla in chiave classica) e pubblicati dalla casa discografica Ermitage.Ha cantato al trofeo "Birra Moretti" allo stadio San Paolo di Napoli, squadra di calcio per cui ha manifestato la suapassione, l'8 agosto 2007.Nel gennaio 2008 ha rilasciato una intervista al quotidiano cattolico online Petrus [18] dedicato al pontificato di Papa Benedetto XVI dove afferma di non essere "mai stato né marxista, né comunista" ma di ispirarsi a San Josemaría Escrivá de Balaguer fondatore dell'Opus Dei.[19] Tuttavia, in una successiva apparizione televisiva,[20] ha dichiarato di essere stato male interpretato: nell'intervista ha semplicemente asserito di essere concorde con le affermazioni riguardanti il lavoro fatto dal fondatore dell'Opus Dei, il cui nome ed il relativo pensiero aveva sentito per la prima

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volta in quell'occasione. Nella medesima partecipazione televisiva ha dichiarato inoltre di essere una persona avulsadal senso di vergogna, e di portare un parrucchino.Sempre nel 2008 Lucio Dalla mette in scena L'opera del Mendicante di John Gay, interpretata dalla cantante e attriceAngela Baraldi e Peppe Servillo degli Avion Travel. Lo spettacolo ha debuttato al teatro Duse di Bologna il 31marzo.Il 7 luglio 2008 il cantautore bolognese presenta l'inno ufficiale della squadra olimpica italiana, intitolato Un uomosolo può vincere il mondo ed appositamente composto per i Giochi di Pechino[21] .A dicembre, il cantante recita in Artemisia Sanchez su Raiuno; per tale miniserie scrive e canta il tema d'apertura.Il 10 ottobre 2009 viene trasmesso dalle radio il nuovo singolo Puoi Sentirmi? che anticipa l'uscita del nuovo album;il 6 novembre 2009 esce il novo album Angoli Nel Cielo.

Curiosità• Con il bizzarro pseudonimo di Domenico Sputo, Dalla ha partecipato in vesti di corista, tastierista e sassofonista a

diversi album degli Stadio, Ron, Luca Carboni fino ad autocitarsi nel brano "Domenico Sputo" presentenell'album Luna Matana.

Negli anni 90 viene insignito anche della laurea ad honorem in Lettere e Filosofia (Discipline di arte musica espettacolo) dall'Università di Bologna.• È un appassionato di auto sportive, in particolare Porsche e attualmente, come dichiarato in una recente intervista,

possiede una Porsche 911 Carrera.

Cittadinanza onorariaLa madre di Lucio Dalla è di Manfredonia, e Lucio ha trascorso parecchi anni della sua infanzia nella cittadinapugliese, di cui gli è stata conferita la Cittadinanza Onoraria.

Discografia

33 giri e cd• 1966 - 1999 (ARC, SA 16)• 1970 - Terra di Gaibola (RCA Italiana, PSL 10462)• 1971 - Storie di casa mia (RCA Italiana, PSL 10506)• 1973 - Il giorno aveva cinque teste (RCA Italiana, DPSL 10583)• 1975 - Anidride solforosa, (RCA Italiana, TPL 1-1095)• 1975 - Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo), (RCA Italiana, TCL 2-1110; con Francesco De Gregori, Antonello

Venditti e Maria Monti)• 1976 - Automobili (RCA Italiana, TPL 1-1202)• 1977 - Come è profondo il mare (RCA Italiana, PL 31321)• 1979 - Lucio Dalla (RCA Italiana, PL 31424)• 1979 - Banana Republic (RCA Italiana, PL 31466; con Francesco De Gregori)• 1980 - Dalla (RCA Italiana, PL 31537)• 1981 - Lucio Dalla (Q Disc) (RCA Italiana; PG 33420)• 1983 - 1983 (RCA Italiana, PL 31692)• 1984 - Viaggi organizzati (Pressing)• 1985 - Bugie (Pressing)• 1985 - Lucio Dalla Marco Di Marco (Fonit Cetra, ALP 2008; inciso insieme a Marco Di Marco)• 1986 - DallAmeriCaruso (RCA Italiana)

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• 1987 - Per gioco e per amore RCA• 1988 - Dalla/Morandi (RCA, con Gianni Morandi)• 1988 - In Europa (Ariola, con Gianni Morandi)• 1990 - Cambio (Pressing)• 1991 - Geniale? (RCA; registrazioni dal vivo del 1969-1970 con alcuni inediti)• 1992 - Amen (dal vivo)• 1993 - Henna• 1996 - Canzoni• 1999 - Ciao• 2000 - Live @ RTSI (registrazioni dal vivo del 1978)• 2001 - Luna Matana• 2003 - Lucio• 2006 - 12000 lune• 2007 - Il contrario di me• 2008 - LucioDallaLive - La neve con la luna• 2009 - Angoli Nel Cielo

45 giri• 1964 - Lei (non è per me)/Ma questa sera (ARC, AN 4008)• 1965 - L'ora di piangere/Io al mondo ho solo te (ARC, AN 4037)• 1966 - Paff... bum!/Io non ho pianto mai così (ARC, AN 4072)• 1966 - Questa sera come sempre/Io non ci sarò (ARC, AN 4084)• 1966 - See-saw/Cool jerk (ARC, AN 4091, pubblicato come The Group)• 1966 - Quando ero soldato/Tutto il male del mondo (ARC, AN 4101)• 1967 - Bisogna saper perdere/Lucio dove vai (ARC, AN 4113)• 1967 - Non è un segreto/Passerà passerà (ARC, AN 4119)• 1967 - Il cielo/1999 (ARC, AN 4128)• 1968 - E dire che ti amo/Se non avessi te (ARC, AN 4148)• 1968 - Hai una faccia nera nera/Cos'è Bonetti? (ARC, AN 4154)• 1969 - Per fare un uomo basta una ragazza / ...e invece no (ARC, AN 4171)• 1970 - Sylvie/Orfeo bianco (RCA Italiana, PM 3522)• 1971 - 4-3-1943/Il fiume e la città (RCA Italiana, PM 3578)• 1971 - La casa in riva al mare/Itaca (RCA Italiana, PM 3588)• 1971 - Il colonnello/Il gigante e la bambina (RCA Italiana, PM 3610)• 1972 - Piazza Grande/Convento di pianura (RCA Italiana, PM 3638)• 1972 - Sulla rotta di Cristoforo Colombo/Un uomo come me (RCA Italiana, PM 3651)• 1974 - Anna bell'Anna/Pezzo zero (RCA Italiana, TPBO 1003))• 1975 - Anidride solforosa/Tu parlavi una lingua meravigliosa (RCA Italiana, TPBO 1105)• 1976 - Nuvolari/Il motore del duemila (RCA Italiana, TPBO 1189)• 1977 - Quale allegria/Il cucciolo Alfredo (RCA Italiana, PB 6157)• 1978 - Ma come fanno i marinai/Cosa sarà (RCA Italiana, PB 6265; con Francesco De Gregori)

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Partecipazioni• 1962 con la Seconda Roman New Orleans Jazz Band: Telstar/Madison: a swingin' time (RCA Italiana, PM 3164)• 1975 nell'album collettivo dal vivo Trianon '75 - Domenica Musica: Passato, presente(RCA Italiana)• 1976 nell'album Progetto per un inno l'internazionale di Mario Schiano (canta L'Internazionale insieme a

Antonello Venditti e Francesco De Gregori• 1977 nell'album L'Eliogabalo di Emilio Locurcio• 1990 nell'album collettivo live dedicato a Piero Ciampi Te lo faccio vedere chi sono io interpreta Ha tutte le carte

in regola' (edizioni Blu) - serata ripresa integralmente in TV• 2005 nel DVD Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev, prodotto da Fabula Classica (voce narrante e regista)

Duetti• Con Ana Belén: Canción (cover di Canzone) - Respondeme• Con Edoardo De Angelis Sulla rotta di Cristoforo Colombo (Fonit Cetra, 1992)• Con Elio e le Storie Tese: Psichedelia• Con Fabio Concato: 051-222525 (live)• Con Francesco De Gregori: 4/3/1943 - Addio a Napoli - Banana Republic - Ma come fanno i marinai - Quattro

cani - Un gelato al limon (in Banana Republic, 1979); Ma come fanno i marinai (45 giri); Cosa sarà (45 giri)• Con Gianni Morandi: Dimmi dimmi - Vita• Con Gianni Morandi e Francesco Guccini: Emilia• Con Gigi D'Alessio: Medley live TV 2002• Con Gigi D'Alessio, Gigi Finizio e Sal Da Vinci: Napule (in Quanti Amori di Gigi D'Alessio, 2004)• Con Gigi D'Alessio, Gigi Finizio e Sal Da Vinci: Caruso (Live Piazza Plebiscito 30-09-2005 Diretta Rtl)• Con Julio Iglesias: Caruso (Dalla interviene nel finale)• Con Luciano Pavarotti: Caruso• Con Luciano Pavarotti, Sting, Brian May, Zucchero: La donna è mobile• Con Mango: Forse che sì, forse che no*• Con Mina: Amore disperato• Con Ornella Vanoni: Senza Fine• Con Renato Zero: La sera dei miracoli (live)• Con Renzo Zenobi: Telefono elettronico• Con Rita Pavone: Pirupirupirulì (dalla colonna sonora del film "Little Rita nel west", 1967)• Con Ron: Le ragazze (in Ma quando dici amore di Ron, 2005)• Con Ron e Francesco De Gregori: Una città per cantare• Con Stadio: Un fiore per Hal (dall'album Stadio, 1982)• Con Tosca: Rispondimi

Filmografia

I sovversivi (1967)

• 1965 - Questo pazzo, pazzo mondo della canzone, regia di BrunoCorbucci e Giovanni Grimaldi

• 1965 - Altissima pressione, regia di Enzo Trapani• 1966 - Europa canta, regia di José Luis Merino• 1967 - I sovversivi, regia di Paolo e Vittorio Taviani• 1967 - Little Rita nel West, regia di Ferdinando Baldi• 1967 - I ragazzi di Bandiera Gialla, regia di Mariano Laurenti• 1967 - Franco, Ciccio e le vedove allegre, regia di Marino Girolami• 1967 - Quando dico che ti amo, regia di Giorgio Bianchi

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• 1968 - Questi fantasmi, regia di Renato Castellani• 1969 - Amarsi male, regia di Fernando Di Leo• 1972 - Il Santo Patrono, regia di Bitto Albertini• 1973 - Il prato macchiato di rosso, regia di Riccardo Ghione• 1975 - La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone, regia di Pupi Avati• 1979 - Banana republic, regia di Ottavio Fabbri• 1996 - Dalla mondino, regia di Luca Facchini e Antonio Mondino• 2006 - Quijote, regia di Mimmo Paladino

CuriositàLa canzone Il motore del 2000, è stata colonna sonora dello spot pubblicitario della Fiat Uno Fire[22] nel 1992. Lacanzone Nuvolari, è stata colonna sonora dello spot pubblicitario istituzionale della Alfa Romeo nel 2008-2009[23] .

Bibliografia• Simone Dessì (a cura di), Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, edizioni Savelli, 1977• Claudio Bernieri, Non sparate sul cantautore, vol. 2°, edizioni Mazzotta, 1978 (per quel che riguarda gli

interventi di Lucio Dalla, alle pagg. 79-85, e di Roberto Roversi, alle pagg. 104-113• Stefano Micocci, Lucio Dalla - Canzoni, edizioni Lato Side, 1979• Gianfranco Baldazzi, Lucio Dalla, edizioni Muzio, 1990• Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Il dizionario della canzone italiana, edizioni Curcio, 1990; alla voce Dalla

Lucio, di Gianfranco Baldazzi, pagg. 466-468• Vincenzo Mollica, Lucio Dalla. Parole e canzoni, edizioni Einaudi, 2001• Ursus (Salvo D'Urso), Manifesto beat, edizioni Juke Box all'Idrogeno, Torino, 1990 (alla voce Dalla Lucio, pag.

41)• Maria Laura Giulietti, Come è profondo il mare, edizioni Rizzoli, Milano 2007

Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni di o su Lucio Dalla

Collegamenti esterni• Sito ufficiale [1]

• Informazioni sulla discografia dal sito della RAI [24]

• Agnese Delle Cocomere [25]

Note[1] http:/ / www. luciodalla. it/[2] La Stampa, venerdì 22 giugno 2007, pag. 45, rubrica Antenna, Giorgio Dell'Arti (a cura di)[3] Dichiarazione di Massimo Catalano rilasciata nel marzo 1979 nel corso della trasmissione radiofonica "Spazio X" su Raidue, citata in Stefano

Micocci, Lucio Dalla - Canzoni, edizioni Lato Side, 1979, pag. 46[4] Intervista di Marco Paini e Dario Formentin a Gino Paoli, riportata nel n° 3 del 1979 del mensile Tutto. Musica e spettacolo[5] Intervento di Lucio Dalla, in Simone Dessì (a cura di), Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, edizioni Savelli, 1977,

pag. 101[6] Intervento già citato di Lucio Dalla, in Simone Dessì (a cura di), Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, edizioni

Savelli, 1977, pag. 101[7] Questa spiegazione viene fornita da Dalla introducendo la canzone nel disco dal vivo Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo))[8] Enciclopedia della canzone italiana", di Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ed. Curcio, 1990; alla voce Dalla Lucio, di Gianfranco

Baldazzi, pag. 467

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[9] Intervento di Roberto Roversi, riportato in Simone Dessì (a cura di), Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, edizioniSavelli, 1977, pag. 19

[10] Il testo di questa e delle altre canzoni dello spettacolo furono comunque stampati nel volume a cura di Simone Dessì, Il futurodell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, edizioni Savelli, 1977

[11] Intervista a Lucio Dalla di Claudio Bernieri, riportata in C. Bernieri, Non sparate sul cantautore vol. 2°, edizioni Mazzotta, 1978, pag. 80[12] Intervento di Roberto Roversi, riportato in Claudio Bernieri, Non sparate sul cantautore vol. 2°, edizioni Mazzotta, 1978, pag. 105[13] Sergio Saviane, articolo su Lucio Dalla in L'espresso n° 12 del 25 marzo 1979[14] Articolo Ventimila fuori e dentro per ascoltare Lucio Dalla: il piccolo grande cantautore ieri sera a Torino, di Ivano Barbiero, da Stampa

Sera del 5 aprile 1979[15] Intervento di Francesco De Gregori riportato in Stefano Micocci, Lucio Dalla - Canzoni, edizioni Lato Site, 1979, pag. 71[16] Articolo di Fabrizio Zampa su Il Messaggero, citato in Stefano Micocci, Lucio Dalla - Canzoni, edizioni Lato Site, 1979, pag. 17[17] Come citato in (http:/ / www. francescopatruno. com/ html/ artista. html)[18] http:/ / www. papanews. it/

• Il cattolico Lucio Dalla: “Quale marxista? Io mi ispiro all'Opus Dei” (http:/ / www. papanews. it/ dettaglio_interviste. asp?IdNews=4623)in Petrus, (http:/ / www. papanews. it/ ). URL consultato il 2008-01-08.

• Dalla: con l'Opus Dei contro l'ateismo (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 07_dicembre_27/dalla_opus_dei_7eb4cbb2-b44d-11dc-82b4-0003ba99c667. shtml) in Corriere della Sera. URL consultato il 2008-01-08.

[20] Niente di personale, La7, 28 gennaio 2008[21] Oggi Lucio Dalla presenta l’inno delle Olimpiadi (http:/ / www. ilgiornale. it/ a. pic1?ID=274296) - Il Giornale, 7 luglio 2008[22] Spot pubblicitario Fiat Uno Fire, anno 1992 (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=lZ2CXYgWZno)[23] Spot pubblicitario istituzionale Alfa Romeo 2008-2009 (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=ABNgSHnM6sk)[24] http:/ / www. italica. rai. it/ index. php?categoria=discografie& scheda=dalla[25] http:/ / www. myspace. com/ agnesedellecocomere

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Fonti e autori delle voci 13

Fonti e autori delle vociLucio Dalla  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=28228986  Autori:: %Pier%, .jhc., Acchiappasogni, Alec, Alezangrilli, AndreA, Andylong, Angelo Scotto, Angelo.romano, Arda,ArtAttack, Arturo.c, Ary29, Bart ryker, Basilero, Bengio76, Biopresto, Bronzino, Buggia, CavalloRazzo, Cavarrone, Civvì, Clutcher, Cruccone, Cuci, Dalmatia.806, Di Vago, Dread83,Driante70, Elbloggers, Exairetos, Fale, Felyx, Frieda, Gac, Gacio, Gawain78, Gian-, Gianfranco, Gintaras, Gogo ferrari, Guybrush Threepwood, HAL9000, Homer, Inthewolf, Joecool1968, KoolP Shook, Luca soru, Lucarelli, Lucarinaldoni, Lumpa23, M7, MIke, Manfredonia, MapiVanPelt, Marcfile, Marcol-it, Mario Bonatti, Mats1990ca, Mess, Nargal, Nicola Romani, Ohsaracino,OrbiliusMagister, Paginazero, Phantomas, Popop, Ranma25783, Ripepette, Rockworker70, Rojelio, Rossa1, Salvatore Ingala, Samuele, Sconvolpi74, Senpai, Sentruper, Sesquipedale, Snowdog,Square87, Stezul, Stramma, Superchilum, TierrayLibertad, Torsolo, Trixt, Valerio79, Vanadio, Viames, Vito Calise, Vito.Vita, Vituzzu, Vvirgola, Wikit2006, ^musaz, 203 Modifiche anonime

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