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Giornalino scolastico dell’IS Carlo Anti Villafranca di Verona Anno III #01 novembre 2011

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GIornalino scolastico dell'IS Carlo Anti di Villafranca di Verona

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Giornalino scolasticodell’IS Carlo Anti

Villafranca di Verona

Anno III #01 novembre 2011

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La scuola quest’anno si è aperta, soprattutto per gli studenti di prima, all’insegna dell’innovazione tecnologica: registro elettronico, lim, book in progress. Una scuola al passo con i tempi dunque, con la speranza che questi nuovi strumenti diventino un prezioso ed efficace ausilio nelle mani di docenti e alunni, impegnati i primi in un lavoro di innovazione didattica e metodologica, i secondi in un approccio nuovo e insolito alle discipline scolastiche, sicuramente più stimolante e capace di catturare l’attenzione anche degli studenti più “allergici” alla scuola. Dopo una prima fase di rodaggio, l’uso di questi strumenti sembra ormai consolidato e ben si addice alle giovani generazioni cresciute nell’era dell’informatica e dell’immagine, a suon di video e di tasti da pigiare, ormai superati, a dir la verità, dal più rivoluzionario “touch screen”. il nostro Istituto però non si caratterizza solo per l’innovazione tecnologica, ma anche per tutta una serie di attività e progetti ormai consolidati da tempo e che da sempre qualificano il piano dell’offerta formativa dell’isiss “Carlo Anti”, quali il laboratorio teatrale, il giornalino scolastico, il gruppo musicale, il coro, gli stage linguistici all’estero, gli scambi culturali, la partecipazioni ad olimpiadi e concorsi di vario tipo, il trinity, le gare sportive. In questo primo numero di “Loft” sarà possibile avere un assaggio di alcune di queste i attività che vedono coinvolti alunni di tutti gli indirizzi…

La redazione.

Hanno partecipato a questo numero

Gli studenti: Tamizi Xhessika 2BLATurina Alice 2BLADa Campo Giulia 5BTTMassalongo Francesca 5BTTLeva Giorgia 5ATTCappellozza Maria Chiara 5ATTCiccarino Mario 4BLSCastiglioni Alessia 5BTGFasolin Sara 5BTGNoto Vanessa 5CTGPorcu Marika 5CTGBertasi Cristiano 5CTGFinamore Manuel 1BITLeopattaglie Giuseppe 1BIT

Giornalino scolasticodell’IS Carlo AntiVillafranca di Verona

Anno III #01 novembre 2011

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Intervista al Preside

Dove i tuoi saperi diventano tecnologici

L’Anti si rinnova

Fumatori VS Non-fumatori

Politicamente corretto!

Brighton-Mania

Köszönöm

Il GRDP: gruppo Ricerca e Danza Popolare

IRC: Insegnamento Religione Cattolica

Ospiti a casa D’Annunzio

Il mondo in un CLICK

Concorso Joy&Job 2011

La direzione del giornalino è di Alessandra Adami e Maria Buonocore;hanno collaborato gli insegnanti: Ismaele Chignola e Grazia Felici.La grafica è stata curata dagli studenti della classe 5ATG coordinati dal prof. Piero De Giorgi.

O M M A R I OSSfoglia la versione virtuale del giornalino online

http://issuu.com/carloanti

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Quali vantaggi ci sono per gli alunni che utilizzano il Book in Progress e quanto è venuto a costare alle famiglie questa innovazione didattica?

Di sicuro, il vantaggio maggiore è quello economico. Il costo dei libri, che

si aggirava annualmente intorno ai 300 € per ciascun alunno, è dimi-nuito di molto e, in alcuni casi, è più che dimezzato. Per esempio, al Professionale ad indirizzo turistico, il costo si aggira ora intorno ai 90€.

Il secondo vantaggio è anche per gli insegnanti, i quali possono creare un

percorso didattico molto più preciso, senza dover temere di saltare parti del libro di testo.

Ci saranno altre innovazioni oltre ai Book in Progress negli anni successivi?

Probabilmente sì, con sempre più contenuti digitali. Certamente occorre anche del tem-po perché un cambiamento diventi norma-lità, soprattutto per i docenti che non sono nativi digitali e quindi restano ancorati alle abitudini con le quali sono cresciuti. Per esempio, nel campo delle tecnologie, oggi-giorno non vengono più allegati ai prodotti i manuali di uso: si suppone che l’utilizzato-re si sappia arrangiare ed eventualmente si colleghi ad internet per avere risposte ai suoi problemi. È una maniera di pensare com-pletamente diversa da quella delle passate generazioni: siamo stati abituati a leggere, studiare, ripetere, rielaborare, oggi si inizia con “provare” a risolvere un problema.

Intervista al Preside

COMe OGNI ANNO, IL PReSIDe DeLLA NOSTRA SCuOLA, CLAuDIO PARDINI, CI hA CONCeSSO uN’INTeRVISTA PeR SPIeGARe TuTTe Le NOVITà INeReNTI IL NOSTRO ISTITuTO “ CARLO ANTI”, PeR IL

CORReNTe ANNO SCOLASTICO 2011/2012. OVVIAMeNTe, COMe TuTTI hANNO NOTATO CI SONO STATI NON POChI CAMBIAMeNTI AL RIeNTRO DALLe VACANze, IN PRIMIS IL BOOK IN PROGReSS, Che SICuRAMeNTe

INTeReSSA Le CLASSI PRIMe, MA NON SOLO queSTO.

Il DirigenteClaudio Pardini

di Mario Ciccarino e Veronica Manfrin

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Come mai ci sono stati dei ritardi nella consegna del Book in Progress?

Essendo una novità, ovviamente, questo progetto ha avuto bisogno di più tempo del previsto per essere avviato a dovere. Inoltre mi aspettavo molta meno carta da stampare e questo resta un obiettivo da perseguire anche nel prossimo anno. Ma il prossimo anno saremo più preparati anche noi!

Secondo Lei non potrebbe essere dannoso per un alun-no studiare utilizzando il monitor di un computer?

Ormai i ragazzi sono abituati a stare davanti allo schermo di un computer. Inoltre, tra qualche anno, la carta sarà cosa rara, per cui bisogna comunque farci l’abitudine.

Cambiando argomento, abbiamo chiesto al nostro Presi-de anche della zona fumatori e dei parcheggi interni, due argomenti che stanno a cuore alla maggior parte degli alunni.

Abbiamo visto che in altre scuole c’è “la zona dei fuma-tori”. Come mai lei ha deciso di non concedere più tale area agli studenti?

Io ritengo che in un luogo deputato all’educazione si debba dare il buon esempio e quindi bisogna anche avere il coraggio di prendere decisioni impopolari. Comunque voglio sottoline-are che la decisione è stata presa dal Consiglio di Istituto sep-pure non all’unanimità.

Come mai si è deciso di vietare il parcheggio dei moto-rini degli studenti all’interno dell’area apposita della scuola?

Anche questa è una decisione esterna. Infatti, con un’autoriz-zazione provinciale, per motivi di sicurezza, si è deciso di riser-vare il parcheggio interno al solo personale scolastico.

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IL SAPERE TECNOLOGICO

w w w . c a r l o a n t i . n e t

LICEO SCIENTIFICOSCIENZE APPLICATE

ISTITUTO TECNICOINFORMATICAE TELECOMUNICAZIONI

ISTITUTO TECNICOELETTRONICAELETTROTECNICA

ISTITUTO PROFESSIONALEECONOMICO / TURISTICO

LICEO ARTISTICOMULTIMEDIALE

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IL SAPERE TECNOLOGICO

w w w . c a r l o a n t i . n e t

LICEO SCIENTIFICOSCIENZE APPLICATE

ISTITUTO TECNICOINFORMATICAE TELECOMUNICAZIONI

ISTITUTO TECNICOELETTRONICAELETTROTECNICA

ISTITUTO PROFESSIONALEECONOMICO / TURISTICO

LICEO ARTISTICOMULTIMEDIALE

ALTRA IMPORTANTe NOVITà AL CARLO ANTI DI VILLAFRANCA: PeR L’ANNO SCOLASTICO

2012/2013 SARà ATTIVATO L’INDIRIzzO MuLTIMeDIALe eD AuDIOVISIVO DeL NuOVO LICeO ARTISTICO. NeLLA PAGINA ACCANTO LA LOCANDINA CON CuI CI PReSeNTeReMO ALLA FIeRA JOB&ORIeNTA - IL 24, 25 e 26 NOVeMBRe 2011 A VeRONA.

In alto, in questa pagina, le locandine di tutti corsi già attivati nel nostro istituto.

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Dall’anno 2011/2012 l’Anti intro-

duce nelle classi prime un gioiello

della tecnologia: la discussa lava-

gna interattiva. Ma sarà utile alle

classi?

Per rispondere bisogna considera-

re gli aspetti negativi e quelli po-

sitivi.

Siccome per utilizzarla c’è bisogno

di un computer, molti professori,

alle prese con questo strumento,

appaiono, a dir la verità, abbastan-

za imbranati e hanno bisogno del

supporto studentesco.

Gli studenti più “immaturi” la con-

siderano un giocattolo e, quando

manca un docente, ne approfittano

per navigare in internet.

Inoltre la preparazione delle lezioni

richiede tempo per cercare i mate-

riali più adatti in relazione agli ob-

biettivi previsti.

Oltre agli aspetti negativi, ce ne sono

anche di positivi: le persone aller-

giche al gesso, con queste lavagne,

non avranno problemi.

un altro aspetto è che, con queste

lavagne, è possibile vedere immagi-

ni e video dell’argomento che si sta

studiando.

Infine è possibile salvare le lezioni

sul computer e questo vantaggio

permette di riprendere le spiegazio-

ni non concluse in precedenza o di

arricchirle, ampliandole e aggiun-

gendo nuove informazioni.

L’immagine che compare sulle lava-

gne interattive non è altro che una

slide proiettata da un computer.

Le L.I.M. della scuola sono munite

di un sistema touch screen che per-

mette -con un’ apposita “penna” o

semplicemente con le dita– di scri-

vere e disegnare su di essa, grazie a

specifici programmi, come su una

normalissima lavagna, Con la la-

vagna interattiva inoltre, essendo

collegata ad un computer, si può

navigare in internet, guardare vi-

deo, immagini, anche usando solo

lo schermo della lavagna stessa.

Infatti, sempre grazie al sistema

touch, ogni tocco sulla lavagna

vale un click e, se necessario, si

può disporre anche di una ta-

stiera digitale che compare sullo

schermo.

Le L.I.M: un gioiello della tecnologia. Come funzionano?

di Manuel Finamore

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Anche il registro si rinnova

e diventa “elettronico”.

Ora serve il computer persino per mettere una

nota o per fissare una verifica!

esso riproduce le funzionalità di un regi-

stro cartaceo tradizionale ma è gestibile

online attraverso un qualsiasi computer

connesso alla rete. Il docente vi può regi-

strare assenze, voti, ritardi ed uscite.

Grazie a questa tecnologia, i genitori possono monitora-

re i figli e controllare il programma che si è svolto a scuo-

la direttamente dal proprio PC.

Addio registro cartaceo!

Book In Progress, un passo avanti?

Arriva il Badge personale...

un’altra novità dell’istituto è il bad-ge: ogni alunno ne avrà uno. esso è una tessera magnetica in grado di registrare assenze e ritardi di ogni alunno in tempo reale. Grazie a que-sta card, i professori non perderan-no più tempo per fare l’appello.

questa innovazione però non giova agli stu-denti che raggiungono la scuola in autobus che, come sappiamo, sono spesso in ritardo.

Guai poi a dimenticare il badge a casa se non ci si vuole ritrovare in una situazione paradossale!

Stanchi di portarsi il peso dei libri dietro le spalle? Allora il Book In Pro-gress fa per voi!

Sì...peccato che la partenza sia un po’ a rilento e che quindi il program-ma ne risenta!

Ma di cosa si tratta? Il Book In Pro-gress è costituito da e-book in for-mato pdf. Per leggerli è necessario acquistare un netbook, ma è dispo-nibile anche la versione cartacea di ogni testo.

La scuola ha contrattato con alcune ditte per acquistare i netbook ad un prezzo conveniente e poi ha invita-to le famiglie a scegliere tra l’acqui-sto del netbook o della versione car-tacea dei testi delle varie discipline. Finalmente sembra che ora tutto sia pronto e si possa quindi procedere in maniera spedita.

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pubblico, deve sottostare a deter-minate normative come questa. una zona fumatori in cortile dovrebbe essere a norma e ben separata dal resto dell'area, con quattro muri e un tetto, in quanto solo così è tute-lata sia la libera scelta dei fumatori, sia la salute dei non fumatori che al-trimenti sarebbero soggetti a fumo passivo.

questo provvedimento ha indubbia-mente scatenato accese discussioni tra gli studenti che si sono schierati in due gruppi: chi è a favore del di-vieto di fumo e chi è contro. A tal proposito abbiamo intervistato due nostre studentesse, che riportano rispettivamente le diverse motiva-zioni degli uni e degli altri:

Risulta normale però interrogar-si sul perché di questo divieto, per questo la redazione del giornalino con questo articolo vuole far luce al riguardo. Il Consiglio d'Istituto ha deciso di intraprendere questa linea “dura” affinché anche la nostra scuo-la si adegui all'art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Tutela della sa-lute dei non fumatori”, la quale cita chiaramente che il divieto di fumo è esteso anche alle scuole, perciò, essendo il nostro istituto un luogo

COMe MOLTI RAGAzzI DeL NOSTRO ISTITuTO SI SARANNO ACCORTI,

è STATO eSTeSO IL DIVIeTO DI FuMO A TuTTA LA SCuOLA INCLuDeNDO ANChe IL CORTILe. A RIBADIRe CIò, SONO GIà STATe SCRITTe Due CIRCOLARI Le quALI SPeCIFICANO Che TuTTI I TRASGReSSORI SARANNO SOGGeTTI A MuLTe e GLI STeSSI PROFeSSORI NON IN SeRVIzIO DI SORVeGLIANzA, SONO TeNuTI A DARe IL BuON eSeMPIO, eVITANDO DI uSCIRe DAL CANCeLLO PeR FuMARe.

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1 Quale posizione hai preso appena letta la circolare sul divieto di fumo esteso a tutto il cortile?

e: Ribadisco la proposta di poter avere una zona riservata a noi fuma-tori, in modo da poterci intossicare liberamente! Scherzi a parte, credo che sarebbe un compromesso ade-guato e funzionale, visto che è adot-tato anche in altre scuole. Perché non provare anche noi a vedere se la situazione migliori?

F: io sono d’accordo con il divieto di fumo, quindi appena letta la circola-re ho preso posizione a favore

e: Appena sono venuta a conoscen-za della circolare sull’estensione del divieto del fumo in tutto il cortile, ho assunto posizione contraria al provvedimento.

F: Sostengo la mia opinione perché innanzitutto non sono mai stata una fumatrice e il fatto che la scuola imponga una regola da rispettare è segno di un’istituzione seria e rigida; non è giusto che chi non fumi sia intossicato dal veleno altrui, noi ri-spettiamo loro, loro rispettano noi.

F: Sono a conoscenza del fatto che il divieto di fumo sia stato esteso a tutto il territorio della scuola per una recente legge in materia.

F: Penso che sia l’unico modo per far rispettare questa regola purtroppo, anche se sarebbe meglio che ognu-no maturasse, così da non essere sottoposto a minacce. una regola va soprattutto compresa e interiorizza-ta, ma se gli studenti sono immaturi forse è giusto ricorrere a delle san-zioni per i trasgressori.

F: Ritengo che una persona fuma-trice alla nostra età non sia spinta tanto dal desiderio di fumare ma dal bisogno di sentirsi uguale agli altri e credersi, per questo, emancipato e ben accettato.

F: Credo che non dolga a nessuno il fatto che non si possa fumare all’in-terno dell’istituto, in particolare nel cortile, e che dunque i ragazzi pos-sano aspettare la fine delle lezioni.

e: Sostengo la mia opinione, innan-zitutto perché sono una fumatrice, e il fatto che mi si proibisca in un luo-go pubblico, cioè di tutti, di poter fumare non mi sta bene, in quanto, essendo maggiorenne, sono pie-namente consapevole che il fumo nuoce alla salute, ma ho il diritto di poter agire come voglio, sempre nei limiti chiaramente, assumendomi le mie responsabilità. Vorrei poter ave-re gli stessi diritti dei non fumatori.

e: Sì sono a conoscenza dell’esten-sione del divieto a tutto il territorio scolastico.

e: Se si potesse avere una zona ri-servata a noi fumatori, vi sarebbero sicuramente meno trasgressori evi-tando quindi punizioni. Scommetto che ci sarebbe un clima molto più sereno, anche per i professori che sono costretti a girare in tutti gli angoli della scuola per stanare i tra-sgressori come avvoltoi!

e: Penso che i non fumatori abbiano tutto il diritto di non essere avvolti continuamente da nubi di fumo, ma ribadisco che anch’io vorrei avere il diritto di poter fumare, almeno du-rante la ricreazione.

2 Perché sostieni la tua opinione?

3 Sei a conoscenza del perché di questo divieto o ti è solo stato imposto?

4 Credi che la punizione dei trasgressori con una multa sia un metodo giusto?

5 Mettendoti nei panni di chi la pensa al contrario di te, cosa credi lo spinga a sostenere la sua opinione?

6 Vorresti trovare un compromesso per andare incontro agli studenti che sono contrari al divieto di fumo?

FRANCESCA

non fumatrice a favore del provvedimento di divieto di fumo

ERICA

fumatrice contraria al provvedimento di divieto di fumo

INTERVISTA DOPPIA

di Maria Chiara Cappellozza

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GRAzIe AD uN’ INTeReSSANTe INIzIATIVA DeL COMuNe DI CASTeL D’AzzANO è STATO POSSIBILe ISCRIVeRSI GRATuITAMeNTe AD uN CORSO DI CuLTuRA POLITICA PReSSO LA BIBLIOTeCA COMuNALe. L’INIzIATIVA è PROMOSSA

DAL COSP e FINANzIATA DALLA ReGIONe VeNeTO e CONSTA DI uN TOTALe DI DIeCI INCONTRI, DA OTTOBRe A MARzO, IN CuI SI TRATTANO ARGOMeNTI DI APPROFONDIMeNTO CIVICO, POLITICO, AMMINISTRATIVO e FORMAzIONe ALLA PARTeCIPAzIONe PuBBLICA. IL CORSO è INDIRIzzATO SOPRATTuTTO A GIOVANI CITTADINe e CITTADINI CuRIOSI, DALL’INTeLLeTTO FRIzzANTe e Che CReDONO NeL CAMBIAMeNTO POSSIBILe, INSOMMA A COLORO Che NON SI VOGLIONO RASSeGNARe AL SOLLAzzO DeLLA POLITICA DeL BeL PAeSe.

di Giulia Campo e Francesca Massalongo

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Abbiamo deciso di sottoporre ad un quiz gli studenti delle clas-si quinte dei vari indirizzi della scuola, con i seguenti risultati:

• La data dell’ entrata in vigore della Costituzione Italiana:

5BLS “hem… eeeh… vediamo…14 marzo 1861”

5BTe “1947…No! 1942…Gennaio? No no… era d’estate, c’era caldo! Vabbè, 1942!”

• L’ultimo Re d’Italia? Quale il motivo dell’abdicazione?

5BTe “umberto!”

5ATT “Vittorio emanuele II , perché dopo si è unificata l’Italia”.

•Qual è stato l’ultimo referendum in Italia e di cosa trattava?

5ATT “Privatizzazione dell’acqua, nucleare e poi quello del Presidente del Consiglio… dai…”

5BLS “Privatizzazione dell’acqua, nucleare… Aspetta, ce n’è un’altra? Oppure no…..Non mi ricordo!”

•Spiega a grandi linee il contenuto dell’articolo I della Costituzione ita-liana:

5ATL “La repubblica è una repubbli-ca (???) fondata sul lavoro e che il cittadino è sovrano”

• Cita almeno tre ex Presidenti del Consiglio italiani

5ATe “Ossigari, Scalfaro, Prodi e Al-bertini”

5ATT ‘’Salandra, Sonnino, Giolitti’’

• Qual è la differenza tra Stato e Go-verno?

5BTe “Il governo emana i decreti legge e legislativi, lo stato è invece l’insieme di governo, parlamento e legislatura.”

•Cos ‘è il decentramento ammini-strativo?

5ATL “Il decentramento amministra-tivo dà più potere alle imprese loca-li. e’ stato introdotto da Depretis al tempo della Sinistra storica .”

5BLS “Dal latino decentrium... Aspet-ta dobbiamo proprio rispondere? Meglio di no!”

5AII “Tutto il potere non è centraliz-zato ma viene distribuito tra organi inferiori (comuni, province, regio-ni)”

•Dimmi quello che sai delle recenti insurrezioni in Nord Africa:

5BTe “Il governo della Francia e della Gran Bretagna si sono alleati contro la Libia e volevano far cadere Ghed-dafi perché stava intralciando le po-tenze europee.”

INDAGHIAMO...

e VOIVe ne state “impantofolati” davanti alla tv a criticare la situazione politica attuale o cercate di conoscerla e di avvicinarvi ad essa? Siete già andati a votare o la vostra tessera elettorale è ancora impolverata nel cassetto?

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•La data dell’ entrata in vigore della Costituzione italiana…

Con grande stupore per la 5BLS, la Co-stituzione fu pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. La Costituzione della Re-pubblica italiana è la legge fondamen-tale e fondativa dello Stato italiano. Il 17 marzo 1861 invece è la data nella quale è stato unificato ufficialmente il Regno d’Italia, con a capo Vittorio emanuele II.

•L’ultimo Re d’Italia? Quale il mo-tivo dell’abdicazione?

ha quasi detto bene la 5BTe; l’ultimo Re d’Italia è stato umberto II di Savoia, al trono del Regno d’Italia dal 9 maggio 1946 al 18 giugno 1946. Vista la brevità del suo regno, che gli è valso l’appellati-vo di ‘’Re di Maggio’’, si giustifica l’errore diffuso tra molti nel considerare Vittorio emanuele II ultimo Re d’Italia. Alla luce dei primi risultati del referendum istitu-zionale (2 giugno 1946) a favore della repubblica, umberto II ritenne conve-niente allontanarsi dall’Italia; venne poi ufficialmente esiliato il 1 Gennaio 1948 in Portogallo.

•Qual è stato l’ultimo referendum in Italia e di cosa trattava?

L’ultimo referendum in Italia chiedeva ai cittadini di abrogare o meno diverse norme:

-il primo quesito riguardava la possibili-tà di dare in gestione servizi pubblici a soggetti privati, scelti in seguito a gare d’appalto.

- il secondo quesito riguardava la tarif-

fazione del servizio idrico in base al ca-pitale investito

- il terzo quesito riguardava l’abrogazio-ne delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare

-ed ora l’ultimo quesito che ha stuzzica-to la vostra fantasia trasformandola in libero o illegittimo impedimento o che ha provocato l’oblio istintivo di molti; quest’ultimo riguardava la materia del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri a comparire in udienza penale.

•Spiega a grandi linee il contenu-to dell’articolo I della Costituzio-ne italiana:

« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appar-tiene al popolo, che la esercita nelle for-me e nei limiti della Costituzione. »

Nel primo articolo si definisce la forma istituzionale dell’Italia dando particola-re importanza al popolo che ha potere di scelta entro i limiti della Costituzio-ne.

•Citami almeno tre ex Presidenti del Consiglio italiani

Anche in questa domanda apparente-mente semplice è stata fatta un po’ di confusione: Si comunica ufficialmente alla 5ATe che Ossigari è un personaggio di fantasia! e Albertini, a libera interpre-tazione, può essere riconosciuto come giocatore del Milan o ex sindaco di Mi-lano, ma di certo non ex Presidente del Consiglio! Tra i Presidenti del Consiglio più significativi annoveriamo:

-Alcide De Gasperi, il primo presidente del Consiglio della Repubblica

-Giulio Andreotti, che è stato protago-nista in numerosi processi per associa-zione mafiosa

-Francesco Cossiga, Presidente del Consiglio durante gli anni di piombo, periodo di grosse fibrillazioni sociali e politiche.

•Qual è la differenza tra Stato e Governo?

Lo Stato è definito un ente territoriale ed è l’insieme di popolo, territorio e sovranità. Il governo è invece l’ organo costituzionale che detiene il potere ese-cutivo ed ha una posizione di notevole rilevanza nel sistema costituzionale, tanto che viene correntemente perce-pito come il vertice dello stato.

•Cos è il decentramento ammini-strativo?

Complimenti agli studenti della 5AII, ma approfondiamo il concetto con l’aiuto dell’avvocato Vincenzo Corona, relatore della serata di approfondimento civico al Corso di Politica: “ Il decentramento amministrativo mira a ridistribuire auto-rità, responsabilità e risorse finanziarie, è il trasferimento della responsabilità per la progettazione, il finanziamento e la gestione delle funzioni pubbliche da parte del governo centrale o regiona-le, e delle sue agenzie, a governi locali, autorità pubbliche semi-autonome o società, ovvero autorità regionali o fun-zionali di zona.”

ORA CHIARIAMOCI UN PO’ DI IDEE

Alla domanda: cosa ne pensa del rapporto tra giovani e politica

oggi? La Marangoni ha rispo-sto dicendo che ‘’vi è un inte-resse per la politica in senso lato nei giovani, il problema è che si riconoscono sempre meno nei partiti, ma riesco-no a trovare comunque di-verse modalità di impegno civile e sociale’’

Per quanto riguarda le insurrezioni in Nord Africa, la pro-

fessoressa, nonché formatrice del COSP, Marzia Marangani,

ha voluto soffermarsi soprattutto sulle forme di ribellione

adottate dai vari Paesi; in Libia, per esempio, le ribellioni

sono state aiutate dalla NATO ed hanno avuto risvolti dram-

matici, trasformandosi in guerra civile. Lo scenario egiziano e

algerino è invece diverso: ‘‘In egitto i ragazzi manifestavano

con i gavettoni e le pistole d’ acqua in segno di una ribellio-

ne pacifica, si sono avvalsi delle loro sole forze endogene ed

hanno preso le piazze. Anche in Algeria i mezzi di comunica-

zione di massa come Twitter e Facebook hanno permesso di

abbattere un regime pluridecennale[..]’’ ‘’gli attivisti avevano

in una mano la bandiera, nell’altra il cellulare’’.

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Quanto sei informato?E ORA METTITI ALLA PROVA!

Angela Merkel >David Cameron >

José Luis Rodríguez zapatero >Gianfranco Fini >

Giorgio Napolitano >Renato Schifani >

Da dove deriva il termineDeMOCRAzIA?

Demo e cratiaDèmos e cràtosDèmos e cratiam quali Paesi possiamo considerare sotto un regime totalitario?

Repubblica Popolare CineseRomaniaBirmania

< Presidente della Repubblica< Cancelliere federale< Presidente del Senato della Repubblica< Presidente della Camera dei deputati< Primo Ministro < Primo Ministro

Dov’è morto Mu’ammar Gheddafi?

TripoliBengasiSirte

Cos’è l’ANSA?

La più importante Associazione Nazionale a Scopo ArtigianoL’Agenzia Nazionale degli Scrittori AssociatiL’Agenzia Nazionale della Stampa Associata

Collega il nome alla carica politica:

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BRIGHTON-MANIAChi si aspettava un’esperienza simile!

IL GIORNO 18 SeTTeMBRe 2011, è INIzIATO PeR NOI 10 STuDeNTI

DeLL’ISTITuTO “ CARLO ANTI”, L’INTeRShIP PROJeCT IN INGhILTeRRA, eSATTAMeNTe PReSSO LA CITTà DI BRIGhTON.

ChIAMARLO intership SMINuIReBBe TROPPO LA FANTASTICA VACANzA-STuDIO Che ABBIAMO TRASCORSO, PeRChé è STATA, IN TuTTO e PeR TuTTO, uN’eSPeRIeNzA DIVeRTeNTe e INTeReSSANTe, DALLe LezIONI Che FRequeNTAVAMO AL MATTINO, ALLO STAGe POMeRIDIANO FINO ALLA SeRA quANDO eSPLORAVAMO OGNI ANGOLO DeLLA MeRAVIGLIOSA BRIGhTON.

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Si partiva dalla

casa della propria famiglia ospitante alle 8.30 del mattino, per recarsi alle 9.00 presso il Regency college

Per dare un’idea più dettagliata vogliamo raccontarvi una giornata “tipo” durante le due settimane del nostro soggiorno in Inghilterra:

Si partiva dalla casa della propria famiglia ospitante alle 8.30 del mattino, per recarsi alle 9.00 presso il regency college dove ognuno di noi era stato collo-cato nell’appropriato corso, in base al proprio livello di cono-scenza della lingua inglese.

Le lezioni erano molto coin-volgenti, grazie al forte senso dell’umorismo dei professori, e grazie anche al confronto che abbiamo potuto avere con studen-ti di diverse culture e pa-esi. Alle 12.00, al termine delle lezioni,

diverse , come per esempio lo “Cher-rity shop”, una libreria, un negozio d’abbigliamento e altri ancora.

Dal confronto tra di noi è emerso che siamo stati tutti molto contenti e soddisfatti; abbiamo apprezzato so-prattutto l’atmosfera informale che i nostri datori di lavoro hanno creato per favorire e facilitare il nostro inse-rimento all’interno del gruppo.

di Vanessa Noto e Marika Porcu

avevamo a disposizione due ore per mangiare e gironzolare un po’ tra negozi, prima di recarsi presso il proprio luogo di lavoro, per svol-gere tre ore di stage giornaliere.

Siamo stati collocati tutti in svariati negozi di tipologie

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Vorremmo però rilevare l’aspetto più importante,

cioè il grosso bagaglio di

esperienze, gli incontri, il senso

di responsabilità, l’autonomia e

il divertimento che abbiamo ottenuto

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Finite le tre ore lavorative, ci si reca-va nelle proprie famiglie per la cena; ovviamente il cibo preparato dalle famiglie non è assolutamente con-frontabile con quello delle nostre care mamme italiane, ma comun-

que, se eri fortunato, poteva capi-tarti anche di poter mangiare un bel piatto di pasta cucinato a dovere.

La sera noi ragazzi ci ritrovavamo in-sieme e andavamo a sva-garci un po’ nei vari pub.

Abbiamo inoltre effettua-to delle gite durante il fine settimana:

Greenwich è stata la pri-ma tappa, dove è stato interessante vedere con i propri occhi il famoso meridiano.

La seconda tappa è stata l’antica città di Cambrid-ge, celebre per il college frequentato dal principe Carlo, ricca di monu-menti e di pittoreschi negozi.

L’ultima tappa, il luogo che per ovvie ragioni

non si poteva assolutamente non visitare, è stata Londra. Siamo partiti facendo un giro turistico tra i monu-menti più famosi di questa metro-poli come Backingam Palace, Green Park, il Big Ben ecc, mentre poi ci siamo recati a Picadilly Circus da cui abbiamo iniziato il nostro percorso tra i più famosi negozi.

Vorremmo però rilevare l’aspetto più importante, cioè il grosso baga-glio di esperienze, gli incontri,il sen-so di responsabilità, l’autonomia e il divertimento che abbiamo ottenuto da questo viaggio, che ha cambiato qualcosa in tutti noi. essendo stata per noi un’esperienza sorprenden-temente utile e divertente, consi-gliamo assolutamente di provarla, perché sarà impossibile rimanerne delusi. un grazie particolare alla Prof. Tacconi, nostra esperta accom-pagnatrice durante tutto il soggior-no in Inghilterra.

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heILA! Siamo Maria Chiara, Cristiano, Vanessa, Giorgia, Marika e Jacopo e ci piacerebbe condividere con voi i nostri cinque giorni “ungheresi”! Se la 7° edizione della fiera internazionale dell’Impresa Formativa Simulata chiama, il Carlo Anti non può che rispondere!

SCAMBIO UNGHERIA

in

di Giorgia Leva

Köszönöm

Pécs è situata nel sud-ovestdell’Ungheria, non distante dai confini con la Croazia e la Serbia.STATO: UngheriaABITANTI: 154.829

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DOPO AVeR PASSATO DIVeRSI CONFINI INTeRNAzIONALI,

SOPPORTATO LuNGhe e PReOCCuPANTI ATTeSe PReSSO Le DOGANe e ReSISTITO PeR INTeRMINABILI 11 ORe DI VIAGGIO, eCCO Che LA VISTA DeLLA CITTà DI PèCS FINALMeNTe SI APRe DAVANTI A NOI.

Il nostro martedì ungherese, inizia con un’attività didattica in gruppi, con la finalità di interagire e rela-zionare con i compagni stranieri. Il lavoro di ogni gruppo consiste nello sviluppare una breve ma ricca pre-sentazione Power Point, riguardante diversi temi che ci toccano diretta-mente come l’impatto ambientale, la salute a scuola e le nuove risorse energetiche; il tutto ovviamente in lingua inglese!

Dopo la presentazione siamo sta-ti valutati e premiati con dei “veri e propri diplomi”!

Il pomeriggio, l’insegnante unghe-rese di inglese ci ha guidato tra le storiche e suggestive vie del centro. Gli edifici e i monumenti della città fanno ben trasparire le diverse epo-che storiche che l’hanno influenza-ta, a partire dai celti ed illiri, agli unni e l’impero ottomano, fino ad arrivare al maestoso impero degli Asburgo.

in

ARRIVO A PÈCS

SECONDO GIORNO

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TERZO GIORNO

La mattina del terzo

giorno ci siamo recati a Pacs, sede di una delle più grandi centrali nucleari ungheresi

Come molti altri paesi europei, an-che l’ungheria ha affidato alle cen-trali nucleari il compito di produrre il necessario per sostenere il fabbi-sogno energetico della popolazio-ne.

La mattina del terzo giorno, armati di curiosità e un po’ di preoccupa-zione (le radiazioni, non si sa mai!), ci siamo recati a Pacs che, situata a pochi chilometri da Pècs lungo il Danubio, è sede di una delle più grandi centrali nucleari ungheresi.La nostra allegra passeggiata tra atomi riscaldati, reattori nucleari e radiazioni è iniziata con una visita all’interno della struttura arricchita da rumori assordanti, macchinari in funzione e caschetti protettivi rossi.

Purtroppo, per ragioni di sicurez-za, all’interno della centrale non è stato possibile scattare fotografie; d’altra parte la visita è stata molto interessante e la guida ci ha saputo coinvolgere. In questo breve tour, ci sono stati spiegati, semplicemente e in modo chiaro, i passaggi fonda-mentali del processo di produzio-ne di energia nucleare. usciti dalla centrale, abbiamo potuto visitare il piccolo museo dedicato ad essa ed “interagire” con le differenti ed istruttive attrazioni.

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QUARTO GIORNO

Ma ecco il punto focale attorno al quale ha ruotato il nostro soggiorno in ungheria. Nell’attrezzata palestra dell’istituto Professionale di eco-nomia Radnoti Miklos di Pecs, si è svolta la 7 edizione della fiera inter-nazionale delle Imprese Formativa Simulate che ha visto coinvolti stu-denti ngheresi, itliani e croati.

Numerosi e ari sono stati gli stand: agezie di viaggio, imprese grafiche ma anche matrimoniali o musicali e moltissime altre aziende caraterizza-te dalla vendita di prodotti specifici.

QUINTO GIORNO

L’ultimo giorno è stato senz’ombra di dubbio il più frenetico. Ogni stand si preoccupa del proprio punteggio e di correre alla ricerca di nuovi clienti per aumentare il numero di vendite; i giudici di gara si confondono con la folla di visitatori e preparano le votazioni: la fiera e in gran fermen-to!

Finalmente, la competizione è fini-ta e tutti gli studenti abbandonano le postazioni in attesa del giudizio finale. è l’ora delle premiazioni e l’emozione è evidente. Il primo po-sto della competizione se lo aggiu-dica un’impresa della nostra scuola “Gimme Voice”, grazie al buon lavo-ro svolto dagli studenti dell’indiriz-zo grafico.

é L’ora degli “arrivederci” e degli ultimi abbracci e intorno al pul-lman italiano è il caos,bagagli ovunque e ritardi generali. Sa-lutiamo i nostri amici ungheresi e, dopo numerose avventure ed esperienze in soli cinque gior-ni, esausti ma con un trofeo in mano, prendiamo la via di casa, in attesa di attraversare nuova-mente il confine italiano!

A destra e in basso alcuni momenti della Fiera IFS e la premiazione

dell’impresa simulata della nostra scuola

“Gimme Voice”.

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Si presentano così’:

“Siamo un gruppo di amici che con-dividono la passione e il piacere di danzare insieme, oltre al’l interesse di scoprire e mantenere vive le tra-dizioni e le radici culturali legate al ballo”.

Molte in questi anni le partecipazio-ni a manifestazioni e feste entro e fuori provincia, le collaborazioni con artisti di diversa estrazione e prove-nienza, le esibizioni e le animazioni

in piazze e in teatri della città, e nel-le più semplici piazze delle località della Lessinia e di altri luoghi del veronese.

Dal 2003 il GRDP organizza il “St. Patrick’s Day – Festival di musica e danze irlandesi”, appuntamento da subito apprezzato e cresciuto molto velocemente negli anni suc-cessivi all’esordio. Dal 2006 al 2008 il festival ha avuto luogo al Teatro Camploy di Verona, e nel 2009 è in-vece approdato per la prima volta al

Palazzo della Gran Guardia, sempre ottenendo ampi consensi di critica e di pubblico e realizzando in tutte le edizioni il tutto esaurito. I patrocini del Comune di Verona, della Provin-cia di Verona, e dal 2008 anche della Regione Veneto e dell’Ambasciata d’Irlanda, hanno sancito l’importan-za e il valore artistico-culturale della manifestazione. I proventi della ma-nifestazione sono elargiti in benefi-cenza ad associazioni veronesi che operano in campo sociale o sanita-rio.

IL GRuPPO RICeRCA e DANzA POPOLARe DI VeRONA (GRDP) NASCe NeL 1980 CON LO SCOPO DI PROMuOVeRe e DIFFONDeRe LA DANzA, LA MuSICA e LA CuLTuRA

POPOLARe TRADIzIONALe IN TuTTe Le Sue FORMe, COMe INCONTRO TRA CuLTuRe DIVeRSe e TeRReNO DI DIALOGO INTeRGeNeRAzIONALe.

di Francesca Massalongo

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Il 3 ottobre 2011, presso la palestra delle Scuole elementari “Carducci” in via Betteloni 21 in Borgo Venezia, a due passi da Porta Vescovo con una festa iniziale, si sono aperti i corsi rivolti a chi ha voglia di diver-tirsi ballando e cogliendo l’occasio-ne di avvicinarsi ad un mondo ricco di elementi originali e interessanti com’è quello della danza popolare.

Le serate sono suddivise in due parti: la prima parte, dalle 21.30 alle 23.00, è dedicata all’insegnamento di un repertorio, la seconda, fino a mezza-notte, è dedicata al divertimento e al ripasso delle danze imparate.

Tutti possono partecipare, tutti pos-sono imparare, le danze popolari servono proprio a questo... sempli-ci passi che non hanno lo scopo di creare straordinarie coreografie ma di far vivere un’atmosfera di unione e sincero divertimento, è l’espressio-ne con cui si manifestano gli affetti più’ cari, l’amore per la propria terra, le nostalgie, tutto ciò’ che per i po-poli rappresenta un valore.

I diversi popoli della terra così sve-lano nella maniera più genuina con la propria musica e le proprie danze il loro animo, le loro usanze, il loro modo di vivere e vedere il mondo.

Assistervi è come aprire una finestra sulla storia, come prendere visione di un documento animato che si tra-manda di generazione in generazio-ne, portando con sé la testimonian-za degli usi e costumi di un tempo.

Naturalmente il piacere che si prova ballando le danze popolari rima-ne inalterato anche ai nostri gior-ni, Curt Sachs, grande musicologo tedesco, dice: “solo ciò’ che ha un mondo di valori che lo sostiene può perpetuarsi nel tempo”.

La danza popolare, come il gioco, è un’attività’ globale che coinvolge l’intera persona e trova la motiva-zione ad essere praticata in se stessa per il piacere che dà a chi la danza.

Oltre alle danze veronesi, ricordiamo le Danze del Mediterraneo orientale (balcaniche, greche ed ebraiche) le Danze Bretoni, Irlandesi, Balcaniche, Castigliane, del Poitou e di coppia.

I diversi popoli della terra così

svelano nella maniera più

genuina con la propria musica e le proprie danze il loro animo, le

loro usanze, il loro modo di vivere e vedere il mondo.

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Insegnamento Religione Cattolica

SONDAGGIO

Cosa ti aspetti dall’ora di religione? Quali temi dovresti o vorresti affrontare?

*L’ora di religione è importante se trattasse di argomenti non riferiti alla chiesa e al cristianesimo.

*Discussioni sulle differenze reli-giose e sociali.

*Trattare tutti i tipi di religioni, com-prese sette e religioni secondarie.

*Non deve essere lezione di cate-chismo.

*Più o meno mi aspetto che mi si illustrino tutte le differenze tra le di-verse religioni.

*Parlare di problemi sociali.

*Di sicuro non fare catechismo, ma affrontare argomenti e problemi che riguardano noi ragazzi, in modo divertente e tecnologico: es. ufo, va-rie sette religiose, storie che incurio-siscono.

*Affrontare argomenti attuali, par-lare di tutte le religioni, discutere, vedere film e video.

*Non bisogna imporre la catechesi cristiana.

*Secondo me, si dovrebbero af-frontare temi sulle altre religioni e non fare catechismo.

*Durante l’ora di religione biso-gnerebbe affrontare temi inerenti il mondo dei giovani, la nuove religio-ni, sette e riti, ecc.

«Con riguardo al particolare momen-to di vita degli studenti e in vista del loro inserimento nel mondo del lavo-ro e civile, l’IRC offre contenuti e stru-menti specifici per una lettura della realtà storico - culturale in cui essi vivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca del senso della vita, contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementi per scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso»

Molti ragazzi non frequentano l’ora di religione perché confondono lo studio delle religione con la cate-chesi cattolica. Molti professori non la prendono molto in considerazio-ne.

Ma cosa differenzia l’ora di religione da quella di catechismo? Quali sono gli argomenti trattati nell’una e nell’altra?

di Alice Turina e Xhessika Tamizi

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Vediamone le distinzioni:

RELIGIONE

IRC (insegnamento della religione cattolica) o semplicemente ora di religione, mira a fare dell’alunno un cittadino pienamente consapevole dei valori che fanno parte della sua storia.

Sono tre gli elementi che distinguo-no l’IRC dal catechismo:

1. Ambiente

2. Fine

3. Metodologia

Ambiente:

L’ambiente nel quale si svolgono le lezioni di religione è puramente lai-co.

I dibattiti e le discussioni svolti in classe con i professori non influen-zano gli alunni nelle loro decisioni religiose. I libri che gli studenti uti-lizzano non mirano alla conversione dei ragazzi, ma alla conoscenza sto-rica e culturale della religione cat-tolica, nello specifico, e delle altre religioni in generale, così da poter garantire una più piena conoscenza della cultura generale.

Fine

Come già detto prima, lo scopo non è quello di convertirli.

L’IRC ha come obiettivo quello di “al-fabetizzare” gli alunni a riguardo una

realtà fortemente legata alla storia, alla cultura, all’arte, alle tradizioni, alla concezione di vita e ai valori es-senziali che marcano profondamen-te la realtà italiana. La scuola vuol dare una chiave di interpretazione a questa complessa realtà nella qua-le affondano le “radici” della nostra cultura e della nostra storia.

Metodologia

L’IRC usa una metodologia “scolasti-ca” e culturale. Le lezioni sono og-gettive e mirano ad una conoscenza che si basa su documenti storici e dati imparziali.

I metodi di spiegazione non colpe-volizzano chi la pensa diversamente, quindi ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e considerazioni.

quindi, in definitiva, l’IRC può essere paragonato ad un’ora di storia, con contenuti puramente didattici.

CATECHISMO

Il catechismo, contrariamente all’ IRC, mira a fare dei ragazzi dei buo-ni cristiani, insegnando loro non solo i fondamenti della religione, ma anche i rituali, gli usi e i costumi, influenzando le abitudini degli stu-denti che credono.

questo viene fatto attraverso lo svolgimento di alcune funzioni reli-giose atte a far apprendere le con-suetudini della religione.

Anche in questo caso gli elementi che lo contraddistinguono sono tre:

Ambiente

Di solito gli insegnanti sono perso-ne inerenti l’ambiente ecclesiastico, come suore, preti o volontari (per lo più genitori) che si prendono in carico il compito di educare alla re-ligione.

I libri utilizzati sono formati per la maggior parte da testi estrapolati dai Vangeli e dalla Bibbia.

Finalità

La “catechesi” mira all’inserimento nella comunità ecclesiale, a creare e a rafforzare il senso di appartenen-za, a suscitare un’ adesione persona-le e convinta alla fede, a preparare i bambini ai sacramenti della inizia-zione cristiana.

Metodologia

La catechesi fa una proposta che esige una risposta personale, un’ adesione di fede, un cambio di vita e una conversione alla religione cat-tolica.

Per fare questo si usa spesso com-piere atti religiosi, come la preghie-ra e le tappe rituali tipiche del cri-stianesimo.

Per questo i Vescovi italiani dico-no: “L’IRC è proposto a tutti, im-posto a nessuno”.

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LL GIORNO 13 OTTOBRe, NOI CLASSI quINTe DeLL’INDIRIzzO GRAFICO-

PuBBLICITARIO, ABBIAMO AVuTO L’OCCASIONe DI PASSARe uNA MATTINATA NeL ‘’PICCOLO’’ MONDO DOVe IL FAMOSO POeTA-SOLDATO ITALIANO GABRIeLe D’ANNuNzIO TRASCORSe IL PeRIODO Che VA DAL 1921 AL 1938, ANNO DeLLA SuA MORTe: IL VITTORIALe.

Io personalmente, che l’avevo vi-sitato durante il periodo scolastico delle medie, l’ho trovato molto pia-cevole e interessante da rivedere, quasi simpatico, visto il carattere bizzarro del poeta e il suo sfrenato amore per gli oggetti!

All’interno della sua casa, infatti, sono stati contati circa 10.000 og-getti, molti raccolti da lui stesso, altri donati, quasi nessuno pagato però: soleva promettere di retribuire ciò che ‘’comprava’’, ma, puntualmen-te, evitava accuratamente di farlo. Non poteva permettersi nemmeno la metà di ciò che possedeva!

Una volta entrati nella sua abitazio-ne, ci siamo resi conto che tutto era avvolto da un’improbabile penom-bra, visto che di solito in occasioni del genere le luci sono l’ultima cosa su cui si risparmia. Due minuti dopo ci è stato spiegato dalla guida che quella della penombra era stata una scelta di D’Annunzio: la scusa

era che, a causa di un’esplosione di una granata durante la I° Guerra Mondiale, era diventato fotosensi-bile, cioè sensibile alla luce trop-po forte. La verità invece, era che, essendo parecchio vanitoso, non amava far mostra dei difetti che il passare degli anni portava con sé!

La prima stanza che abbiamo os-servato è stata quella degli ospiti ‘indesiderati’: sì, la sua casa era dotata di una stanza per gli ospiti, gli amici e i parenti, e un’altra per gli ‘’ospiti sgraditi’’, nella quale li faceva aspettare anche ore, pri-ma di riceverli. Pare, infatti, che in quest’ultima stanza sia passato an-che il famoso Mussolini che, prima di essere ricevuto dal poeta, dovet-te attendere due ore!

Siamo poi passati nella stanza del Mappamondo, dove appunto è si-stemato un enorme mappamondo; in questa stanza sono riconoscibili molti riferimenti al celebre Dante Alighieri che D’Annunzio stimava molto e alle pareti si contano circa 6.000 libri. Sembrano tanti, ma va ricordato che in tutta la casa ce ne sono in tutto circa 33.000!

Proseguendo, abbiamo incontrato il luogo dove il poeta vate passava la maggior parte del tempo: la sua scrivania. Questa stanza è anche il luogo dove morì di emorragia cere-brale e dove si può curiosare tra i

di Sara Fasolin e Alessia Castiglioni

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medicinali dell’epoca, ancora con-servati in un armadietto a muro.

Molto interessante è stata anche la stanza della musica: impossibile trovare un angolino di muro libero! La stanza è interamente coperta da tende di colori intensi, stoffe pregia-te, cuscini, due pianoforti, divani, per non parlare della distesa infinita di oggetti che ricopre l’intero mobi-lio! In questo ambiente D’Annunzio era solito portare le sue molteplici donne a suonare o a far sentire loro della musica per passare in tran-quillità il tempo libero.

Una stanza molto curiosa è quella da letto: aveva avuto l’idea di farsi costruire un letto su misura! E’ ri-saputo che il poeta era piccolo di statura, infatti a vedersi, più che un letto pare una culla!

Sorprendente, invece, è il bagno blu! Una stanza talmente ricolma di oggetti in cui sembra impossibile riuscire a muoversi senza rompere qualcosa. Essa contiene infatti circa 600 oggetti, la maggior parte verdi e blu, da questi appunto il nome della stanza. Per farsi riconosce-re, anche in questa stanza, oltre ai molteplici oggetti, attraverso tende e finestre, si è creata una luce e un’ atmosfera stupenda, di calma e di accoglienza.

Un’ulteriore stanza che, secondo me, merita di essere descritta è la sala da pranzo: dipinta in rosso, az-zurro e oro, era il luogo dove il no-stro letterato pranzava con parenti e amici e che smise di frequenta-re quando divenne troppo vecchio per desinare con gli altri. E’ una stanza molto ricca nella quale si utilizzavano dei piccoli pavoni d’ar-

gento come segnaposto, la tavola era imbandita da preziosi piatti d’ar-genteria e un dettaglio molto inte-ressante a capotavola era costituito da una grossa tartaruga in bronzo! Il guscio di questa tartaruga era re-almente appartenuto ad una tarta-ruga regalata a D’Annunzio, morta per indigestione di tuberose. E’ po-sta a capotavola come monito, cioè di non abbuffarsi, di gustare senza esagerare!

Sono presenti molte altre stanze curiose da vedere e, se accompa-gnati da qualcuno che se ne inten-de, si possono scoprire un sacco di dettagli interessanti sulla particola-re personalità e il bizzarro modo di vivere di questo grande poeta del Novecento!

Dalla visita alla sua casa si possono dedurre molti lati del carattere di

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D’Annunzio, come la vanità un po’ ostentata, l’amore per l’arte di cui poneva riferimenti in ogni stanza e che poi modificava a suo piaci-mento aggiungendo dettagli di sua iniziativa; l’antipatia che riservava a ospiti indesiderati e le attenzioni che invece aveva per i suoi cari, senza contare l’amore per le don-ne, che cambiava ripetutamente, ma che amava sempre con diversa e intensa passione, insomma...un personaggio da scoprire!

Se vi interessa come personaggio, la sua villa a Gardone Riviera, il Vit-toriale degli italiani, è un ottimo punto di partenza che vi consiglio di visitare!

Curiosità su Gabriele D’Annunzio

Nato a Pescara il 12 marzo 1863, Gabriele D’Annunzio è destinato ad una vita di lusso sfrenato e grandi ricchezze.

Viziato e coccolato, fin da piccino Gabriele mostra una grande in-telligenza, ma cresce con l’osses-sione di distinguersi dalla massa e di non sembrare “uno qualun-que”.

L’episodio bizzarro ma, allo stes-so tempo, sconcertante che lo porta alla fama, accade infatti nel 1880 quando, all’ età di 17 anni, il nostro giovane scrittore fa pub-

blicare sui giornali locali, l’annun-cio della propria morte dovuta ad una fatale caduta da cavallo.

Con questa idea brillante e spre-giudicata, D’Annunzio mostra di che pasta è fatto e si apre la stra-da verso un successo eclatante.

D’Annunzio sviluppa nel corso degli anni un forte interesse per gli oggetti preziosi e l’ascesa so-ciale. La sua prima sposa è stata addirittura una duchessa, Maria hardouin di Gallese, che darà a Gabriele tre figli, oltre ad aprirgli un’altra strada verso la notorietà, che è quella della ricchezza.

Il suo però non è solo un vizio, bensì un aspetto importante del-la sua poetica: l’estetismo.

Il “culto del bello” verrà abbando-nato quando Gabriele scoprirà la filosofia di Nietzsche che, con le sue tesi sul “superuomo”, lo indi-rizzerà ad un approccio diretto con il mondo reale.

un altro interesse dell’autore è quello mostrato nei confronti delle donne, interesse che reste-rà sempre vivo in lui nel corso degli anni. Ma le due più grandi passioni sono state: elvira Natalia Leoni, detta Barbara, ed eleonora Duse. Donne che diventeranno “muse ispiratrici” in molte opere, tra le quali ricordiamo Il Piacere, suo primo romanzo.

Anche se l’opera dannunziana è caratterizzata da numerosi testi di generi letterari molto diversi tra loro, è possibile cogliere una coerenza profonda in questa sperimentazione continua.

La ricerca dannunziana è divi-sibile in due assi portanti: sul piano formale si pone uno stile “sublime”, caratterizzato da un linguaggio molto ricercato attra-verso cui lo scrittore cerca nuo-vamente una distinzione; mentre per quanto riguarda il contenuto, si nota un mondo caratterizzato dalla sensualità e dal desiderio.

questo sensualismo, però, è vissuto da D’Annunzio nel suo aspetto interiore, che coincide con una ricerca dei vari aspet-

ti della realtà, percepiti come qualcosa di positivo, che danno valore e godimento. D’Annun-zio descrive la vita come << una sostanza buona da palpare, da fiutare, da mangiare >>. La sen-sualità addirittura vuole fondersi con il cosmo. Da qui nasce il Pani-smo, (dal nome di Pan, il dio gre-co della natura e dei boschi), che è all’origine di quasi tutti i miglio-ri risultati di D’Annunzio.

La continua alternanza di arte raffinata e abbandono agli istinti sono, in realtà, uno dei principali motivi del fascino e dell’ambi-guità che caratterizzano il poeta vate.

Se vi interessa come personaggio, la sua villa a Gardone Riviera, il Vittoriale degli italiani, è un ottimo punto di partenza che vi consiglio di visitare!

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D’Annunzio, come la vanità un po’ ostentata, l’amore per l’arte di cui poneva riferimenti in ogni stanza e che poi modificava a suo piaci-mento aggiungendo dettagli di sua iniziativa; l’antipatia che riservava a ospiti indesiderati e le attenzioni che invece aveva per i suoi cari, senza contare l’amore per le don-ne, che cambiava ripetutamente, ma che amava sempre con diversa e intensa passione, insomma...un personaggio da scoprire!

Se vi interessa come personaggio, la sua villa a Gardone Riviera, il Vit-toriale degli italiani, è un ottimo punto di partenza che vi consiglio di visitare!

Curiosità su Gabriele D’Annunzio

Nato a Pescara il 12 marzo 1863, Gabriele D’Annunzio è destinato ad una vita di lusso sfrenato e grandi ricchezze.

Viziato e coccolato, fin da piccino Gabriele mostra una grande in-telligenza, ma cresce con l’osses-sione di distinguersi dalla massa e di non sembrare “uno qualun-que”.

L’episodio bizzarro ma, allo stes-so tempo, sconcertante che lo porta alla fama, accade infatti nel 1880 quando, all’ età di 17 anni, il nostro giovane scrittore fa pub-

blicare sui giornali locali, l’annun-cio della propria morte dovuta ad una fatale caduta da cavallo.

Con questa idea brillante e spre-giudicata, D’Annunzio mostra di che pasta è fatto e si apre la stra-da verso un successo eclatante.

D’Annunzio sviluppa nel corso degli anni un forte interesse per gli oggetti preziosi e l’ascesa so-ciale. La sua prima sposa è stata addirittura una duchessa, Maria hardouin di Gallese, che darà a Gabriele tre figli, oltre ad aprirgli un’altra strada verso la notorietà, che è quella della ricchezza.

Il suo però non è solo un vizio, bensì un aspetto importante del-la sua poetica: l’estetismo.

Il “culto del bello” verrà abbando-nato quando Gabriele scoprirà la filosofia di Nietzsche che, con le sue tesi sul “superuomo”, lo indi-rizzerà ad un approccio diretto con il mondo reale.

un altro interesse dell’autore è quello mostrato nei confronti delle donne, interesse che reste-rà sempre vivo in lui nel corso degli anni. Ma le due più grandi passioni sono state: elvira Natalia Leoni, detta Barbara, ed eleonora Duse. Donne che diventeranno “muse ispiratrici” in molte opere, tra le quali ricordiamo Il Piacere, suo primo romanzo.

Anche se l’opera dannunziana è caratterizzata da numerosi testi di generi letterari molto diversi tra loro, è possibile cogliere una coerenza profonda in questa sperimentazione continua.

La ricerca dannunziana è divi-sibile in due assi portanti: sul piano formale si pone uno stile “sublime”, caratterizzato da un linguaggio molto ricercato attra-verso cui lo scrittore cerca nuo-vamente una distinzione; mentre per quanto riguarda il contenuto, si nota un mondo caratterizzato dalla sensualità e dal desiderio.

questo sensualismo, però, è vissuto da D’Annunzio nel suo aspetto interiore, che coincide con una ricerca dei vari aspet-

ti della realtà, percepiti come qualcosa di positivo, che danno valore e godimento. D’Annun-zio descrive la vita come << una sostanza buona da palpare, da fiutare, da mangiare >>. La sen-sualità addirittura vuole fondersi con il cosmo. Da qui nasce il Pani-smo, (dal nome di Pan, il dio gre-co della natura e dei boschi), che è all’origine di quasi tutti i miglio-ri risultati di D’Annunzio.

La continua alternanza di arte raffinata e abbandono agli istinti sono, in realtà, uno dei principali motivi del fascino e dell’ambi-guità che caratterizzano il poeta vate.

Se vi interessa come personaggio, la sua villa a Gardone Riviera, il Vittoriale degli italiani, è un ottimo punto di partenza che vi consiglio di visitare!

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La definizione più diffusa di social network è quella che li vede come siti che rendono possibile la creazio-ne di una rete sociale virtuale, ov-vero che semplificano la nascita e il mantenimento dei legami, rapporti e relazioni. essi sono diventati parte integrante della realtà individuale e collettiva della società odierna. Di gran lunga più efficienti di una lette-ra e con capacità interattiva triplica-ta rispetto ad un telefono cellulare.

Le reti sociali virtuali hanno subclas-sato la realtà dei rapporti interper-

sonali e li hanno resi un gioco fatto di numeri, foto e commenti. Serven-dosi di un Social Network, dotati del solo indirizzo e-mail, è possibile creare un profilo personale attraver-so cui esporre tutti gli aspetti che caratterizzano la nostra vita, dagli hobby ai gusti musicali, dall’istru-zione personale alle preferenze letterarie e quindi permettere ad utenti aventi interessi comuni di so-cializzare. Tutte le informazioni inse-rite all’interno del profilo personale vengono organizzate in una mappa facilmente consultabile da qualsiasi altro utente che può essere invita-to a far parte del proprio network, così da allargare man mano la cer-chia dei contatti. Al giorno d’oggi i

padroni incontrastati dell’universo della net-comunication sono i due colossi MySpace e Facebook. Ma di siti con le medesime caratteristi-che ne esistono a bizzeffe, seppure ognuno focalizzato su un aspetto ben preciso dell’interpersonalità so-ciale. Tralasciando i due sopraccitati social network, ve ne elencherò al-cuni forse meno conosciuti ma che offrono altrettante possibilità di in-trattenimento e non solo!

di Giorgia Leva

NOVeLLI INFORMATICI O PROFeSSIONISTI

DeL PC, ChIuNque AL GIORNO D’OGGI è COLPITO, PIù O MeNO VIOLeNTeMeNTe, DALLA PIOGGIA INTeRATTIVA DI SOCIAL NeTwORK Che INTASANO Le ReTI DeL wORLD wIDe weB.

è un sistema di editoria sociale in cui gli utenti possono proporre notizie o altre risorse interessanti che trovano in giro per la rete. Sono gli stessi utenti, votan-do ogni notizia (o altra risorsa) utilizzan-do il tasto OK o NO, a decretare ciò che sarà promosso alla homepage del servi-zio. OKNOtizie è un’ applicazione colla-borativa, non c’è dietro una redazione, sono gli utenti stessi che, operando sul sistema, lo rendono una fonte di infor-mazione democratica scegliendo le no-tizie da far apparire e per quanto tempo dare esposizione ad ognuna di esse.

OKNOTIZIELAST.FM

è un servizio di consigli musicali. Per utilizzarlo è necessario scaricare lo “Scrobbler”, un software che consente di scoprire nuova musica in base agli ascolti più frequenti. questo network è in grado di mostrare i brani che l’utente ascolta più spesso, quelli che preferi-sce, il numero di volte che ha ascoltato un artista in un determinato intervallo di tempo, gli amici che hanno gusti si-mili ai suoi e così via. A partire dalla mu-sica che ognuno ascolta, Last.fm aiuta l’utente a scoprire nuovi brani e artisti.

TUMBLR

Permette la creazione e la gestione di un blog personale, anzi di un Tumble-log. un tumblelog è una variante del blog, che favorisce un forma abbrevia-ta, arricchita da multimedialità, rispet-to a quelli che sono i lunghi editoriali frequentemente associati ai blog. La forma di comunicazione comunemente usata include collegamenti, fotografie, citazioni, dialoghi di chat e video. A dif-ferenza dei blog, questo formato è fre-quentemente usato dall’autore per con-dividere creazioni, scoperte, esperienze senza la necessità di commentarle.

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Con più di 90 milioni di utenti in tutto il mondo è la più grande community di condivisione di conoscenza sul web. Answers è una comunità dove puoi fare domande e ottenere risposte vere da persone fisiche. è divertente ed istrut-tivo perché si possono porre domande su qualunque argomento, da quello se-rio a quello frivolo.

YAHOO! ANSWERS

FLICKR

La piattaforma virtuale che offre la mi-gliore applicazione online al mondo per la gestione e la condivisione di foto; i due obbiettivi principali sono quelli di aiutare gli utenti a mettere le loro foto a disposizione delle persone interessate e di abilitare nuovi metodi per l’organiz-zazione delle foto e dei video.

NETLOG

Molto più simile al più noto FaceBo-ok, è una piattaforma online dove gli utenti possono tenersi in contatto ed estendere la loro rete sociale. e ‘svilup-pato da Massive Media NV, con sede a Ghent, in Belgio. Netlog è attualmen-te disponibile in 40 lingue e ha più di 85 milioni di iscritti in tutta europa, e questo numero aumenta ogni giorno.

LINKEDIN

è un servizio di social networking im-piegato principalmente per la rete pro-fessionale. A Gennaio 2009 il sito conta-va circa 30 milioni di utenti in America del Nord, Asia e europa e cresce a una velocità di 100.000 iscritti a settimana. Con Linkedin è anche possibile scoprire i collegamenti all’interno delle aziende quando si è in cerca di un lavoro o di un’opportunità d’affari.

TWITTER

è un network di informazioni che ti collega alle ultime novità. Nel cuore di Twitter ci sono piccole informa-zioni chiamate Tweet. Ogni Tweet è lungo 140 caratteri ma non bisogna farsi ingannare dalla piccola taglia: si può condividere tanto in poco spazio. Twitter è disponibile ora in inglese, francese, tedesco, italiano, giappone-se e spagnolo.

questi sono solo alcuni dei tanti so-cial network, ma potrei proseguire per pagine e pagine e con il tem-po la lista si arricchisce. Infatti, ogni volta che ci colleghiamo ad inter-net, siamo tartassati da affascinanti e soggioganti pubblicità di nuove piattaforme multimediali, nuove reti sociali virtuali e nuove accatti-vanti possibilità di relazione inter-personale.

Ma gli aspetti sui quali i social net-work agiscono non sono solo quelli relativi ai rapporti tra persone, anzi! Lo sapevate che l’utilizzo frequente di social network fa ingrassare? e no,

non è perché stando seduti al pc togliamo tempo prezioso all’attività fisica. è stato dimostrato infatti che si ingrassa perchè viene provocato un cambiamento al funzionamento del cervello: dopo aver spento il PCi finisce il "brivido da Facebook", una specie di adrenalina da postgara, che ti porta ad abbuffarti.

Inoltre, a lungo andare, questo com-portamento procura un indeboli-mento della corteccia prefrontale del cervello in quanto si riduce il suo utilizzo. Cosa può causare? Più imprudenza e impulsività da parte del soggetto. Nasce poi una nuova

patologia: dopo Cina e Stati uniti, anche l'Italia si pone il problema della dipendenza da internet, al punto che al Policlinico di Roma è stato aperto il primo ambulatorio psichiatrico creato apposta per cu-rare la dipendenza da internet, so-cial network e chat. Sembra infatti che questa "malattia" colpisca due persone su dieci.

In conclusione, riciclando e modifi-cando una frase di cui fin troppo si abusa, mi sento di dire: CONNeTTITI CON MODeRAzIONe!

aNOBIIè una comunità di lettura online co-struita dai lettori per i lettori. esso con-sente di depositare, trovare e condivi-dere libri virtualmente. La missione di aNobii è quella di riunire gli amanti dei libri e di incoraggiare la lettura.

è uno tra i più grandi siti al mondo fi-nalizzato all’incontro e alla conoscen-za di nuove persone e amici, di uguale e differente nazionalità.

BADOO

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TuTTO INIzIò CON L’INVITO DA PARTe DI CONFINDuSTRIA DI VeRONA A CReARe uN POSTeR PeR PROMuOVeRe L’eVeNTO JOy&JOB DAL TITOLO

“WORK-UP: IMMAGINA IL TUO FUTURO.” LA CLASSe 5CTG hA SuBITO ACCeTTATO LA SFIDA CON L’OBIeTTIVO DI CONFRONTARSI CON uN BRIeF ReALe. TRA IDee, IMMAGINI e FONTS CI SIAMO IMMeRSI NeL LAVORO, CON GRANDe IMPeGNO e SeNSO DI PARTeCIPAzIONe: SONO STATe ReALIzzATe BeN 23 PROPOSTe TRA Le quALI TRe SONO RISuLTATe FINALISTe, queLLe DeGLI STuDeNTI: MIRCO FACCIOTTI, JeSSICA GIReLLI e GIADA TOSI.

Dopo alcuni giorni è stata decreta-ta come vincitrice Jessica Girelli. La nostra compagna ha realizzato il progetto vincente attraverso l’utiliz-zo di Photoshop per elaborare il pri-missimo piano del proprio occhio come simbolo di visione del futuro.

Successivamente, con l’utilizzo di Indesign e Illustrator, ha completato l’impaginazione vincente.

La classe ha partecipato all’evento “Work-up” tenutosi all’interno del-la fiera Job&Orienta durante il qua-le è stato consegnato il premio alla scuola.

di Bertasi Cristiano

Ecco le tre proposte finaliste realizzate dagli studenti:

Giada Tosi (da sinistra) Mirco Facciotti (a destra);

nell’all’altra pagina la locandina vincitrice della studentessa

Jessica Girelli.

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di Bertasi Cristiano

Segreteria Organizzativa: Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Verona | 045.8099419 | [email protected] Joy&Job è su Facebook.Registrati e diventa fan!

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Con il contributo di: Con il patrocinio di:Con il sostegno di:

Ospiti:Giovanni Rana Pastificio RanaRuggero Frezza M31 ItaliaVivilla Zampini Es’givienAlessio Bertallot Rai Radio2

Interventi speciali:Andrea Pernigo Giovanni PontaraPaolo BedoniAndrea Bolla

Fiera di VeronaJob&Orienta | Auditorium Verdi

Ore 9.00 Presentato da:Federico Russo Radio Deejay

Special Guest:Alisei e Noise Radio Deejay

Sabato

26.11.20114A EDIZIONE PER GIOVANI CREATIVI

4A EDIZIONE DEL CONCORSO PER GIOVANI CREATIVI

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intervista al preside - Dove i tuoi saperi diventano tecnologici - L’Anti si rinnova - Fumatori Vs non-fumatori - politicamente corretto! - Brighton-Mania - Köszönöm - il GrDp: gruppo ricerca e Danza popolare - irC: insegnamento religione Cattolica

- Ospiti a casa D’Annunzio - il mondo in un CLiCK - Concorso Joy&Job 2011