LEZIONE 6 DELLA SCUOLA DEL SABATO

LO SPIRITO SANTO E UN’ESISTENZA CONSACRATA

SABATO 11 FEBBRAIO 20171° TRIMESTRE 2017

“Poiché io sono il SIGNORE, il vostro Dio; santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo” (Levitico 11:44).

Dio è santo e vuole che anche i suoi figli lo siano. Come conseguire tutto questo? Che ruolo ha lo Spirito Santo quando ci aiuta a raggiungere la santità?

“L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!” (Isaia 6:3)

Dio è Santo. Lui è puro, perfetto, giusto, buono, separato completamente dal male.

La Sua santità ci dà la sicurezza che il Suo potere e la Sua saggezza assoluta sono sostenute da un carattere che desidera solo

il bene.

Quando gli autori biblici vogliono richiamare l’attenzione su qualche aspetto concreto, usavano la ripetizione. Per esempio, Gesù faceva delle dichiarazioni importanti precedute da “di certo, di certo”, “Gerusalemme, Gerusalemme”, “Marta, Marta”.

Anche, la triplice ripetizione angelica: “Santo, santo, santo”, enfatizza che la santità è inerente al carattere di Dio.

“Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14)

Se la santità è un requisito imprescindibile per vedere il Signore, dovremmo domandarci, che cos’è la santità.

La santità significa assomigliare sempre più a Gesù. E’ uno stato che si acquisisce quotidianamente attraverso il potere dello Spirito Santo, relazionandoci con Dio in preghiera e per mezzo della sua Parola. La santità è il risultato nel contemplare la bellezza del carattere di Cristo.

A differenza della santità divina (che è tipica del Suo carattere), la nostra santificazione è un

processo che dura tutta la vita.

“Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità” (2ª Tessalonicesi 2:13)

Giustificati dalla fede nel sangue di Cristo, lo Spirito Santo inizia la sua opera santificatrice in noi: “siamo trasformati alla stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore” (2ª Corinzi 3:18).

La santità crea in noi un conflitto con la nostra natura peccaminosa. Come possiamo camminare nello Spirito e non soddisfare i nostri desideri peccaminosi? (Galati 5:16-17)

Il nostro sguardo non deve fissarsi su di noi, ma su Gesù, “l’autore e compitore della nostra fede” (Ebrei 12:2). Contemplando Gesù, troveremo la forza per vivere vittoriosamente.

Come posso sapere se sono santo? Se rifletto il carattere di Dio.

SANTA(Romani 7:12)

GIUSTA(Romani 7:12)

BUONA(Romanos 7:12)

AMORE(Romani 13:10)

SANTO(Isaia 6:3)

GIUSTO(1ª Giovanni 1:9)

BUONO(Salmo 25:8)

AMORE(1ª Giovanni 4:8)

Come posso sapere che rifletto il carattere di Dio? Se compio la Legge, poiché la Legge è il riflesso del suo carattere.

Osserva le caratteristiche della Legge e confrontale col carattere di Dio.

“O SIGNORE, chi dimorerà nella tua tenda? Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che è puro e agisce con giustizia, e dice la verità come l'ha nel cuore […] Chi agisce così non sarà mai smosso. (Salmo 15:1-2, 5)

Vivere una vita santa è il frutto di un carattere trasformato dallo Spirito Santo. (Galati 5:22)

Come agisce lo Spirito Santo per conseguire questa trasformazione?

Crea in noi l’abitudine di comunicare con Dio, guidandoci a trascorrere del tempo ascoltando la sua voce in preghiera e studiando la sua Parola. Queste abitudini formano in noi un carattere che ci porta ad amare Dio e a odiare il peccato.

Ma è importante ricordare che quest’opera, richiede sforzo e volontà da parte nostra; è opera dello Spirito, e non nostra: “colui che ha cominciato un'opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù”. (Filippesi 1:6).

“Il Signore purifica il cuore in modo simile a quello

che usiamo quando arieggiamo la casa. Non

chiudiamo le porte e le finestre e introduciamo

qualche sostanza purificatrice, ma apriamo le porte e

le finestre e lasciamo che l’atmosfera purificatrice

del cielo entri. Il Signore dice: “Colui che pratica la

verità viene alla luce". Le finestre dello stimolo, del

sentimento, devono essere ben aperte verso il cielo, e

si deve espellere la polvere dell’egoismo e della

mondanità. La grazia di Dio deve purificare le stanze

della mente, i pensieri devono contemplare temi

celesti, e ogni elemento della natura deve essere

purificato e vitalizzato dallo Spirito di Dio.”

E.G.W. (Note dal Commentario Biblico su 1ª Pietro 1:22)