Lo psiocdramma e la scuola
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COMMITENTE
LA SCUOLA
ALUNNI
LA FAMIGLIA
SCUOLA
DIFFICOLTA’:
Conoscere le diverse opportunità formative Reperire Fondi Non sempre tutti gli insegnanti appoggiano i progetti
FAMIGLIA
Multietniche (diverse culture e valori) Vuole essere informata sulle scelte educative della scuola
Non accetta più passivamente le decisioni della scuola verso i loro figli
ALUNNI
Diverse età differenti problematiche Diversi istituti diverse difficoltà A volte annoiati o scontenti della proposta formativa della scuola
Lavorare con la scuola dalla A alla Z
PUBBLICIZZARE LE PROPRIE INIZIATIVE
Sessioni aperte per le classi Presentando progetti al Dirigente Scolastico Conferenze
TROVARE FONDI
Regionali www.regione.veneto.it Bandi per le scuole sulle pari-‐opportunità
Europei www.programmallp.it Comenius Grundtving
Lavorare con la scuola dalla A alla Z
LA CLASSE
GRUPPO REALE
Parlare di sé è rischioso
Ci sono conflitti preesistenti che a volte non conosciamo Non è un gruppo intersoggettivo
Ogni età porta con sé le sue problematicità e i suoi conflitti
Differenti età significa capacità differenti in ambito cognitivo ed emotivo
Lavorare con la scuola dalla A alla Z
Prevalenza di relazioni interdipendenti Prevalenza della dimensione verbale Struttura sociometrica del gruppo tendenzialmente rigida
Relazione volte a garantire bisogni di conferma e appartenenza
Adulto connotato di funzioni normative-‐valutative
Intersoggettività verso interdipendenza Attenzione alla dimensione non verbale Possibilità di cambiamento sociometrico Scoperta di nuove assonanze Adulto come facilitatore
Lo PSICODRAMMA offre l’opportunità di trattare qualsiasi tematica in modo attivo e coinvolgente per i ragazzi
PRESUPPOSTI TEORICI
CONCEZIONE DELL’ESSERE UMANO
dotato di spontaneità e in grado di attivarla in situazioni favorevoli; in termini di apprendimento questo significa la possibilità di favorire l’espansione delle risorse, più che porre l’attenzione sui limiti dell’allievo;
Tratto dal Libro di Luigi Dotti “Lo psicodramma dei bambini
CONNESSIONE TRA SPONTANEITA’ E CREATIVITA’
l’individuo come possibile creatore di ruoli nuovi rispetto alla cristallizzazione culturale; lo sviluppo di un pensiero creativo e flessibile è una delle sfide più importanti dei sistemi scolastici;
CONCEZIONE DEL GRUPPO
come possibile spazio di sviluppo di relazioni teliche, in altri termini il gruppo è educabile e possibile di evoluzioni sociometriche. Questo aspetto non è secondario rispetto all’apprendimento poiché l’attività scolastica si svolge in contesti gruppali.
SOGGETTIVITA’ promozione di relazioni intersoggettive rispetto a relazioni interdipendenti; in termini educativi questo implica la valorizzazione ed il confronto delle diversità, più che la preoccupazione di una omologazione ad un modello dato.
L’ALTERNANZA TRA IO ATTORE E IO OSSERVATORE
lo psicodramma costringe a passare continuamente da piani esperienziali a piani riflessivi ed autoriflessivi. La capacità di spostarsi in modo fluido dall’attività alla riflessione, dalla pratica alla teoria (e viceversa) costituisce uno degli elementi non solo della consapevolezza dell’essere nel mondo, ma anche dell’intelligenza critica.
STRUTTURA DI UN INCONTRO Ogni incontro è strutturata in tre momenti distinti:
Verbalizzazione iniziale: lo scopo di questo momento è quello di ricostituire il gruppo, verificare i vissuti emotivi del momento, essere informati di avvenimenti significativi. Es.: una cosa bella che vi è successa in questi giorni, tira la palla e completa la frase “in questo momento mi sento …”, Ognuno dirà di che colore si sente oggi ….
Attività centrale: E’ l’attività centrale che tratta l’argomento dell’incontro (conoscenza, sessualità, rapporti con i compagni).
Condivisione: ogni ragazzo è aiutato a rielaborare i vissuti emersi dall’attività per farlo si possono porre delle domande: che cosa ti è piaciuto/colpito/interessato di più fare oggi nel laboratorio. Ogni ragazzo può scegliere un compagno che gli dirà una cosa positiva che ha colto di lui.
Restituzione: è il momento in cui il conduttore di gruppo può passare contenuti, informazioni, concetti.
Differenti attività in base alle età Elementari Medie 1/2 media e 3 media Superiori 1/2/3 superiore e 4/5 superiore
I PRINCIPI DELLO PSICODRAMMA NON CAMBIANO MA LE PROPOSTE DI ATTIVITA’ SI’
Laboratorio AffeBvità/Sessualità 5° Elementare
Il gioco è la via principale per lavorare con i bambini un esempio:
Attività di presentazione attraverso l’uso di diversi canali:
Giro di nomi con la palla Con la palla “una cosa che mi piace di me”
“una cosa che mi piace meno di me” – per es “mi arrabbio facilmente”.
Suono – movimento Mimare una cosa che mi piace fare e il gruppo indovina
Viene data molta importanza all’ascolto e al fatto che gli alunni rispettino il proprio turno per dare “valore” agli altri e ai loro vissuti.
Consegna “Pensate ad un elemento della natura o ad un oggetto che in qualche modo vi rappresenta e che serve per farvi presentare al gruppo, disegnatelo e scrivete accanto tre caratteristiche dell’oggetto/elemento naturale per esempio un SOLE perché sono solare, generoso e simpatico”
Presentazione dei disegni e specchi dei compagni che aggiungono un cosa bella guardando il disegno presentato
Consegna. Separati maschi e femmine, di solito 4 sottogruppi. “I maschi disegnano un maschio le femmine una femmina e scrivono tutte le parti del corpo che conoscono”. Presentazione dei cartelloni, sulla lavagna vengono scritte le parti del corpo e si chiede ai bambini quali sono le differenze tra maschio e femmina.
Vengono poi appesi due cartelloni e fatti pescare dei bigliettini dove compaiono delle caretterisctiche del carattere del tipo “Buono; Generoso; Geloso” oppure dei lavori o mestieri “Giudice, Maestro, Lavare i piatti, Portare fuori la spazzatura …”
I bambini devono collocare i bigliettini dalla parte del maschio e delle femmina oppure al centro ne segue poi una discussione di gruppo.
LAVORO SULLE EMOZIONI E SUI SENTIMENTI Aggiornamento con la palla “Oggi mi sento …” Con la palla: “Mi sento triste quando … arrabbiato … felice … sorpreso ….”
Consegna “Divisi in gruppo i bambini disegnano, dopo aver pescato un bigliettino, una cosa che rende le persone, Felici, arrabbiate, tristi, paura …”
Presentazione cartelloni e discussione e condivisione dei vissuti di gruppo.
La preadolescenza è un passaggio cruciale nella quale il ragazzo s'imbatte per la prima volta in una serie di cambiamenti fisici, cognitivi e psicologici disarmonici. Colui che non è ancora un adulto, ma non più bambino, inizia un percorso individuale e sociale verso la trasformazione di una potenzialità in feconda capacità di apertura alla vita e alla voglia d’incontrare l’altro perché ricco di esperienze e di novità. E' in questo contesto che il progetto s'inserisce per accompagnare i ragazzi a una conoscenza più profonda di se stessi e dell'altro, poiché riteniamo non ci sia crescita senza un'apertura autentica all'alterità.
Destinatari: ragazzi di prima media
Durata: quattro incontri per classe. Ogni incontro sarà della durata di due ore.
UN ESEMPIO DI PROGETTO:“Il cuore della classe” (1° Media)
Contenuti-‐tematiche: Chi sono io, io e gli altri, chi sono i miei compagni Metodo-‐ strategie: la metodologia che verrà utilizzata è di tipo attivo, verranno utilizzate tecniche psico e sociodrammatiche che permettono di lavorare con i ragazzi attraverso il gioco, lasciando solo in seguito all’azione, lo spazio per la riflessione e la rielaborazione di quanto accaduto. Tale metodologia lavora molto sui ruoli e sulle dinamiche che si scatenano nella relazione, permettendo di sperimentarsi anche in ruoli altri da sé, decentrandosi e restando su un livello soggettivo e non personale in modo tale che i ragazzi possano mettersi in gioco come adolescenti ma non come individui: è molto utile questa strategia per superare inibizioni, vergogna e paura del giudizio.
Gli Incontri: Io e la mia maschera Questa attività ha lo scopo di parlare di sé e farsi conoscere dall’altro utilizzando come oggetto
intermediario la maschera. Utilizzare un oggetto intermediario permette ai ragazzi di sentirsi meno esposti e per questo di poter presentarsi agli altri sentendosi più protetti
Io con gli altri Questo incontro ha lo scopo di far riflettere i ragazzi sulle loro modalità di rapportarsi agli altri.
Infatti ognuno di noi ha un modo tipico di interagire con gli altri e di affrontare la vita. Si lavorerà quindi sui ruoli più utilizzati dai ragazzi. Attraverso costruzione di storie e personaggi “inventati” si avrà modo di vedere ed esplorare diverse modalità di interagire.
Mi piacciono i miei vicini A volte alcune delle caratteristiche dei compagni non ci piacciono proprio e così alcune
caratteristiche nostre non piacciono proprio ai compagni. Lo scopo di questo incontro sarà proprio di riflettere sulle diversità per aiutare i ragazzi a vederle come ricchezze e non come ostacoli
Un viaggio insieme I tre anni delle medie possono essere paragonati a un viaggio che i ragazzi fanno insieme con i
loro professori… Lo scopo di questo incontro è dare uno sguardo a questo viaggio, alla sua direzione, al mezzo di trasporto, alle difficoltà e alle cose belle e soprattutto se i ragazzi riescono ad affidarsi ai piloti….
ESEMPIO DI ATTIVITA’ progeRo orientamento: attività: una cosa in comune gruppi da 4-‐gruppi da 8-‐gruppi da 10
vi dividete per classi e avete 20 minuti per pensare ad un’immagine simbolica che descriva la vostra classe poi dovrete metterla in scena e rappresentarla. Scelgono un capogruppo che spieghi l’immagine
rappresentazioni delle immagini
Divisione in 3 gruppi da circa 13 ragazzo a gruppo
Grande vento soffia TAZE BAU
materiale: grandi fogli di carta da pacco, colori, giornali vecchi, colla forbici Ogni ragazzo ha 30/60 minuti per comporre un giornale murale con i seguenti contenuti: la storia della propria vita in immagini corredate da didascalie (le immagini possono essere tratte da
illustrazioni di giornali o disegnate ognuna di esse deve essere sinteticamente commentate) la descrizione succinta della propria filosofia (piccolo paragrafo su come io prendo la vita) La previsione del proprio futuro attraverso un’immagine simbolica e non commentata Si dovrebbero appendere al muro i lavori e ci sono 10 minuti per osservare i prodotti degli altri membri del gruppo
Ogni ragazzo spiega brevemente e sceglie una persona del gruppo che gli dirà una cosa che lo ha colpito
Riscaldamento: Palla: oggi mi sento come …. Per me l’intelligenza è … per me il talento è ….
prepareremo dei cerchi all’interno dei quali saranno presenti i diversi tipi di intelligenze. Questi verranno disposti per l’aula e i ragazzi dovranno collocarsi nelle diverse zone rispetto ai seguenti criteri: 1-‐ la capacità che sento più vicina a me … 2-‐ la capacità; intelligenza più distante da me … 3 – l’area che mi piacerebbe sviluppare e/o coltivare
Ogni ragazzo scrive su un foglio dove si è collocato oppure lo fate voi in un cartellone….
Attività centrale: attività della torta-‐ prendi un foglio e disegna una torta. Puoi usare tutti i colori con creatività … quando avete ultimato il disegno della torta, dividetelo in fette. Ogni fetta rappresenta una qualità o un talento , potenzialità che ritenete di avere (particolare attitudine e propensione). La torta si è un po’ bruciacchiata potete individuare i difetti che sentite di avere.
Ora osservate le vostre posizioni dove vi siete collocati prima e osservate la torta, completate le frasi: con queste capacità io potrei fare….. con quali capacità potrei avvicinarmi all’area che mi piacerebbe sviluppare,
coltivare verso quale scuola mi indirizza questa torta
Scrivere dietro le frasi completate Presentazione delle torte: poi ogni ragazzo sceglierà un compagno che gli farà
uno specchio su una cosa bella di lui/lei OPPURE: inversione di ruolo con una figura molto nutriente e significativa
della propria vita e quella persona scrive una lettera all’interessato dove vengono evidenziate potenzialità e dove vengono fatte delle proiezioni nel futuro … la lettera viene letta agli altri … specchi finali …
ALCUNE ATTIVITA’ DI RISCALDAMENTO
Una cosa in comune in 1 minuto Il grande vento soffia su tutti quelli che come me hanno
Ti piacciono i tuoi vicini La macchina del gruppo Calamita Suono Movimento
ALCUNE ATTIVITA’ DI CONOSCENZA CHI SONO IO? Sfoglia le riviste, cerca e ritaglia immagini (fotografie e non disegni) di persone,
situazioni o altre che rappresentino “CHI SONO IO”, i miei valori, le mie qualità, i miei affetti, i miei sogni, i miei progetti, le mie realizzazioni …
Con queste immagini costruisci un collage, utilizzando TUTTO il foglio a tua disposizione.
Finito il collage, su un foglio a parte scrivi le seguenti riflessioni (per i ragazzi più grandi):
Guarda il collage … permetti alla tua mano di descrivere liberamente, in poche frasi, cosa il collage rispecchia di te stesso; L’immagine del collage, secondo te, coincide con ciò che tu senti di essere? L’immagine del collage, secondo te, coincide con il modo in cui le persone che ti sono vicine ti vedono? Dà un titolo al collage così come ti suggerisce la tua fantasia e scrivilo nel modo e con i colori che vuoi. Immagina ora che il collage sia una persona e ti possa parlare: che cosa ti dice? Quale consiglio o messaggio ti dà per il tuo presente e il tuo futuro? Scrivilo.
LA MIA VALIGIA
Una valigia al centro con tanti biglietti bianchi
Riscaldamento: Cerchio ognuno dice il suo nome, poi si fa un altro giro e ognuno dice il suo nome
sussurrando, poi lo dice cantando, poi diventano grossi e dicono il loro nome con la bocca larga, poi fini e dico il loro con la bocca stretta …
Ogni ragazzo prenderà dei biglietti, il direttore leggerà delle caratteristiche, emozioni, aggettivi che il ragazzo scriverà nei bigliettini. Ogni bigliettino dopo che è stato scritto sarà posto più vicino o lontano in base a quanto l’aggettivo viene percepito oggi come aspetto appartenente a se stesso oppure distante da sé, non appartenente.
Essere amichevoli, Aggressività, Gioia di vivere, Tristezza, Razionalità, Passionalità, Estroversione, Timidezza, Generosità, Essere autocentrati, Ottimista, Pessimista, Essenzialità, Bisogno di tante cose
Se vuoi puoi aggiungere una caratteristica per te importante che non c’è tra quelle che ti abbiamo dato e la collochi
Ora ogni ragazzo avrà due minuti per raccontare l’atomo delle sue caratteristiche
Se c’è tempo potete far fare ai ragazzi il loro atomo ideale cioè dite di collocare le caratteristiche in base alla distanza che sentono per loro ideale cioè quanto idealmente desiderano che queste caratteristiche appartengano o meno a loro.
SILOUTTE (COME MI VEDO IO) (musica di sottofondo) Camminate nella stanza in ordine sparso … prendete contatto con il
vostro respiro … le vostre emozioni e sensazioni … il vostro mondo interiore … guardatevi negli occhi quando vi incontrate … Sentite di poter esprimere liberamente chi siete … (pausa più lunga)
Quando volete chiedete ad una vostra compagna o compagno di gruppo di tracciare la siloutte del vostro corpo su un cartellone … Scrivete in alto il titolo: COME MI VEDO IO.
Ora riempite questo cartellone con immagini tratte dalle riviste a vostra disposizione, aggiungete frasi, disegni e quant’altro vi suggerisce la vostra creatività …
ATTIVITA’ SPECIFICHE
IL CORPO DEL GRUPPO
Chiudi gli occhi… prendi contatto con il tuo respiro…
Sfogliando le riviste, scegli una o più immagini che senti in relazione con ciascuna delle dimensioni fondamentali della vita umana: relazioni affettive, sessualità, ideali, progettualità, conoscenza razionale, spiritualità, azione, ecc.
Utilizzando le immagini che avete scelto costruite la figura di un corpo umano, distribuendo le immagini nella parte del corpo che sentite più adatta ad esprimere anche simbolicamente una determinata dimensione.
Lavorate insieme lasciandovi guidare dall’intuizione più che dal ragionamento e dallo spirito critico.
Al termine del lavoro date un titolo al vostro collage.
SILOUTTE A DIMENSIONE REALE Divisi in due gruppi (maschi e femmine) I maschi disegnano una silouette della donna le femmine dell’uomo.
All’interno scrivono le caratteristiche della donna e dell’uomo.
DIVERSI TIPI DI AMORE La classe viene divisa in 4 gruppi ogni gruppo viene dato un biglietto dove
c’è scritto una parole (Amicizia, Flirt, Innamoramento, Amore) Ogni gruppo ha il compito di scrivere una storia sul sentimento che ha
ricevuto. Poi la metteranno in scena.
LAVORO SULLA PREVENZIONE Il Divertimento Se fosse… Per favorire un clima di collaborazione e partecipazione Se la classe fosse un’ automobile/un colore/un mezzo di trasporto…. Cosa sarebbe? Riscaldamento sul tema dell’incontro Attraverso un brain-‐storming i ragazzi, a ruota libera, possono esprimersi rispetto al
concetto di divertimento sia in senso generale, a livello di definizione, sia a livello pratico, riportando i vari modi di divertirsi, i sentimenti legati al tempo del divertimento, all’assenza di divertimento e infine alle soluzioni che vengono trovate nel momento di non divertimento
Il lavoro di gruppo Il gruppo viene diviso in sottogruppi, ogni sottogruppo elegge un rappresentante che
presenterà il lavoro svolto ai compagni. I ragazzi dovranno condividere all’interno del gruppetto alcune situazioni tipo di
divertimento in gruppo e decidere un modo creativo per rappresentare ai compagni la situazione scelta.
Sharing finale
La trasgressione
Ricostruire l’incontro precedente con gli studenti
Riscaldamento sul tema dell’incontro Viene appeso alla parete un cartellone, esso porta già una suddivisione in tre
colonne, a cui corrispondono tre sottotitoli: cos’è, a cosa serve, cosa si fa per trasgredire.
Ad ogni studente vengono consegnati dei fogli su cui scrivere le proprie definizioni che verranno incollate al cartellone dai ragazzi.
Alla fine uno dei conduttori legge i contenuti scritti e vengono fatte notare delle cose su cui si discute tutti insieme
Intervista in inversione di ruolo I ragazzi sono invitati a pensare ad una persona ritenuta da loro particolarmente
trasgressiva, senza tuttavia doverne dichiarare l’identità Intervista in inversione di ruolo con dei volontari non a tutti
Sharing
L’amicizia Riscaldamento: scopri il tuo vicino Ognuno presenta il proprio vicino dicendo una caratteristica positiva che
appartiene alla persona stessa
Lavoro sociometrica. I miei rapporti di amicizia Ciascuno viene invitato a riflettere sui rapporti di amicizia e a prendere
posizione, schierandosi da un lato o l’atro della classe, rispetto a delle affermazioni proposte dal conduttore. Dopo ogni scelta il conduttore pone delle domande ai ragazzi perché possano spiegare la propria posizione.
In questo momento storico nei miei rapporti di amicizia sono: tigre od orsacchiotto un libro aperto o un diario segreto sono un cartello con la scritta attento a dove metti i piedi o via libera guido la motocicletta o il tandem
Il gioco di ruolo Gruppo di volontari Viene presentata una situazione tipo: un gruppo di amici (o presunti tali) si trova
il sabato sera in un determinato luogo e deve decidere come passare la serata. A ciascuno viene dato un ruolo preciso da giocare che, viene spiegato, in linea di massima deve essere rispettato, ma che, comunque, può essere interpretato secondo la propria esperienza personale, facendo riferimento a persone che si conoscono o al proprio modo di interpretare certi ruoli. I ruoli assegnati non devono essere comunicati agli altri componenti del gruppo.
.
Al termine del gioco di ruolo viene chiesto a ciascun personaggio di chiarire il proprio ruolo interpretato, come si è sentito in tale ruolo, come ha vissuto la situazione e le differenze con le proprie modalità di relazione messe in atto nel rapporto con gli altri.
Ruoli: Ragazzo/a che tiene molto agli amici, per cui per lui non è importante cosa fare ma
stare insieme Raga che fa sempre il “bastian contrario”, che non è mai d’accordo su niente di
quanto viene proposto Raga che vuole trovare qualcosa che lo diverta moltissimo Raga che vuole trovare l’occasione per andare oltre i limiti, vuole trasgredire e cerca
di proporre delle cose in questa direzione Raga molto passivo, che non riesce a farsi stimolare dagli altri Raga che più che altro coglie l’occasione di uscire in gruppo per stare con il proprio
raga Raga che sdrammatizza sempre e comunque Raga che fa lo scroccone della compagnia, che in realtà non è veramente interessato
alle persone del gruppo(anche se cerca di non darlo a vedere) ma a quanto queste possono dargli, più a livello materiale
Allo studente che interpreta quest’ultimo ruolo viene assegnato anche un elemento a sorpresa, una situazione che cambierà il programma iniziale richiedendo ai raga una modifica dei loro atteggiamenti
TEMATICHE possibili
Affettività sessualità Prevenzione al rischio Pari-‐opportunità Relazione in classe Orientamento Argomenti didattici
Lavorare con la scuola dalla A alla Z
Comprendere più globalmente una conoscenza già acquisita con metodi tradizionali
Valutare un tema specifico in modo critico e dialettico
Riprendere contenuti e concetti dimenticati
Sondare il background esperienziale, emotivo e conoscitivo, relativamente ad un nuovo tema
METODI D’AZIONE NELL’APPRENDIMENTO
ConcreTzzare, teatralizzare e drammaTzzare
CONCRETIZZARE utilizzare alcuni allievi per evidenziare le caratteristiche di un concetto o di una struttura, rendendone percepibili le relazioni reciproche, le distanze e le vicinanze. In tal caso si da forma con i corpi ad un concetto, ottenendo il duplice vantaggio di una attivazione psicomotoria degli allievi e una percezione plastica e concreta dei contenuti
terra
sole
luna Marco Elisa
Pietro
TEATRALIZZAZIONE può consentire una sequenza di commenti che ampliano la definizione iniziale del concetto a livello cognitivo ed emotivo
Sono in pericolo,
non sono più
protetta il sole
scalda troppo
DRAMMATIZZAZIONE è il livello più stimolante. L’insegnate può chiedere di mostrare in sequenza o contemporaneamente le diverse scene che si sono create… A questo punto, la scena diventa lo spazio per ogni possibile operazione trasformativa (scambio dei ruoli dei partecipanti, soliloquio, specchio, regressione e progressione nel tempo, introduzione di nuovi elementi o imprevisti…)
Sono in
pericolo, non
sono più protetta il
sole scalda troppo
terra
sole
Persona umana
Atmosfera
Buco dell’ozono
Lo spazio di elaborazione è molto ampio e può riguardare il piano cognitivo, logico, esperienziale, emotivo. L’importante è non perdere di vista il proposito della drammatizzazione
Geografia Politica dell’Europa
Percorso possibile:
• Ri-‐costruire l’Europa, attraverso la concretizzazione dei diversi stati utilizzando, ad esempio, come parametro la densità della popolazione. Si può individuare un protagonista che faccia un viaggio attraverso i vari stati, e che entri in relazione con le varie specificità degli stessi;
• Sollecitare una produzione simbolica (scultura di corpi ad esempio) che rifletta l’opinione degli alunni sul livello d’integrazione degli stati europei;
• Costruire una scena di fantasia mediante una proiezione nel futuro (tra 20 anni ad esempio) che mostri l’evoluzione o l’involuzione dell’integrazione tra gli stati europei.
Esempio
Livello di approccio al contenuto
Livello di realizzazione drammatica
Operazione cognitivo-emotivo
Domande tipo
intuitivo Reale Analisi Com’è?
Relazionale Concettuale
Simbolica Sintesi • Come posso rappresentarlo simbolicamente? • O sintetizzando integrando le parti in un insieme?
Funzionale Sul piano della fantasia Generalizzazione
Ipotetico-deduttivo
• Come evolverà? • Che cosa succederà? • Com’è stato prima? • Com’è trasferibile in altri contesti? • Che cosa succederebbe se..? • Che tipo di condizioni dovrebbero verificarsi per ottenere …?
TEORIA DELLA TECNICA I 5 ELEMENTI DELLO PSICODRAMMA
Protagonista: il protagonista è l’allievo che è chiamato a rappresentare una scena al cospetto del gruppo classe e con l’aiuto dell’insegnante-‐direttore.
Gruppo o Uditorio: è formato dagli allievi che non intervengono direttamente nella drammatizzazione. Sono coinvolti, quindi non PASSIVI, agiscono come eco o cassa di risonanza di ciò che accade sulla scena.
Coordinatore-‐regista: Questo ruolo è svolto dall’insegnante. Le sue funzioni specifiche sono: introdurre il gruppo nell’argomento, dirigere la drammatizzazione, scegliere il protagonista, organizzare le varie sequenze e scene, indicare i ruoli da giocare, dare le indicazioni agli io-‐ausiliari, coordinare i commenti, analizzare gli argomenti e le riflessioni sorti durante la drammatizzazione.
Io ausiliare: è una persona preparata ad assumere dei ruoli, entra nella scena mettendo in atto le indicazioni del coordinatore-‐regista dando il suo contributo personale per stimolare la spontaneità e la creatività
Lo scenario: la scena drammatica si svolge in uno spazio limitato, chiaramente definito. Tutto ciò che avviene nella scena è “come se” veramente avvenisse, per questo occorre una demarcazione nitida tra contesto di gruppo e contesto drammatico.
P
IO AUSILIARIO
IO AUSILIARIO
IO-‐AUSILIARIO
D
UDITORIO
I tempi dello psicodramma RISCALDAMENTO
DRAMMATIZZAZIONE
SHARING
TECNICHE PSICODRAMMATICHE
La persona o ego ausiliario scelto come doppio si colloca accanto o dietro al protagonista e cerca di esprimere tutti i pensieri, sentimenti o emozioni che il protagonista non percepisce chiaramente o non riesce ad esprimere
Il direttore stimola il protagonista ad esprimere in modo più approfondito i suoi stati d’animo e le sue emozioni es. in questo momento mi sento …; sentire queste parole mi fa sentire …
DOPPIO
SPECCHIO Un ego ausiliario imita i movimenti e le espressioni del protagonista. Con questa tecnica si cerca di rafforzare l’autopercezione.
I compagni comunicano come vedono il protagonista, come lo percepiscono
SOLILOQUIO La persona esprime ad alta voce i pensieri che il suo ruolo le suggerisce, sia riguardo all’azione che si sta svolgendo in quel momento, sia riguardo a qualsiasi altro argomento che possa emergere
INVERSIONE DI RUOLO Tecnica cardine dello psicodramma consiste nel far assumere il ruolo dell’interlocutore o degli interlocutori. Permette di valutare le diverse immagini che gli allievi hanno dello stesso ruolo, permette di spiegarsi le situazioni da vari punti di vista
INTERPOLAZIONE DI RESISTENZA
è la modifica da parte del direttore della scena programmata dal protagonista. L’ego ausiliario segue la consegna di modificare la scena in piena drammatizzazione
CONCRETIZZAZIONE Il protagonista rende percepibile in un modo fisico esterno ciò che egli prova dentro di sé.
FOTOGRAFIA consiste nel mostrare psicodrammaticamente un momento della propria vita riproducendo fedelmente sulla scena il contenuto di una fotografia
SOCIOMETRIA è costituita dall’insieme delle tecniche che rendono rappresentabili le forze di attrazione e quelle di rifiuto intercorrenti tra i membri di un gruppo
IL GRUPPO INTERSOGGETTIVO Per intersoggettività si intende un tipo di relazione indipendente, per quanto possibile, dalle dinamiche transferali e di proiezione reciproca, tipiche delle relazioni umane. Essa promuove una dinamica d’incontro tra un Io e un Tu, rispettosi delle reciproche soggettività e tendenti ad aiutarsi vicendevolmente nell’espressione di Sé. L’intersoggettività dà vita ad un tipo di gruppo che non è “naturale”, nel senso di più facile per le persone, bensì un gruppo dove viene valorizzata al massimo la soggettività dei singoli e dove, a ciascuno, viene offerta, metodologicamente, la garanzia di esprimersi (A. Cocchi, 2001).
1. valorizza la soggettività
2. parità e circolarità 3. sospensione della risposta
Lo psicodramma pedagogico è un metodo complementare ai metodi tradizionalmente usati nell’educazione. Non li sostituisce in nessun modo: promuove l’integrazione tra azione, parola e contenuto della conoscenza.
Concetto: spiegare la relazione tra soggetto, verbo e complemento oggetto
italiano
concretizzazione
soggetto verbo Complemento
oggetto
Marco Gaia Luca
Maria prepara la cena
Maria prepara cena
Teatralizzazione
Maria Prepara Cena
Marco Luca
Realizzazione scenica
Può essere ampliata a livello cognitivo ed emotivo
La cena per me è un momento
speciale per stare con la famiglia
La preparazione per me è un dovere noioso
Preparare la cena è un complesso di azioni, che può essere suddiviso in diverse sequenze dotate di soggetto, verbo e complemento oggetto
Drammatizzazione
Mostrare in sequenza o contemporaneamente diversi modi di preparare la cena. A questo punto la scena diventa uno spazio per ogni possibile operazione trasformativa (scambio di ruolo, soliloquio, specchio, regressione o progressione nel tempo, introduzione di nuovi elementi o imprevisti..)
Concetto: stati europei livello di integrazione
Geografia
Francia
Italia
Spagna
Austria
Svezia
Lussemburgo
Irlanda Regno Unito
Portogallo
Danimarca
Grecia
Belgio
Paesi Bassi
Filandia
Slovenia
Ungheria
Rep. Ceca
Polonia
Estonia
Cipro
Germania
Scultura di corpi dei
paesi europei