L’integrazione degli immigrati nel mercato del lavoro
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L’integrazione degli immigratinel mercato del lavoro
Roberto Cicciomessere
Convegno:«Immigrazione: una sfida, una necessità»
14 giugno 2012
1a evidenza: nel Centro-Nord gli immigrati sono una componente strutturale della popolazione in
età lavorativa e del mercato del lavoro
• Il crollo della popolazione italiana in età lavorativa, determinato dal costante diminuzione del tasso di fecondità da molti anni inferiore alla soglia di rimpiazzo, è stato compensato solo nelle regioni più sviluppate del paese dalla rapida crescita degli immigrati e dai flussi di migrazione interna dal Sud al Nord.
Italia: gli stranieri compensano solo fino al 2020 la flessione della popolazione italiana in età lavorativa. Dal 2011 al 2065 i residenti
diminuiscono di 6,3 milioni di persone
2011 2013
2015 2017
2019 2021
2023 2025
2027 2029
2031 2033
2035 2037
2039 2041
2043 2045
2047 2049
2051 2053
2055 2057
2059 2061
2063 2065
0
5,000,000
10,000,000
15,000,000
20,000,000
25,000,000
30,000,000
35,000,000
40,000,000
45,000,000
50,000,000
Italiani Stranieri
Residenti: -6,3 milioniItaliani: -11,3 milioniStranieri: +5 milioni
2011: 39,8 milioni 2020: 40 milioni
2065: 33,5 milioni
Fonte: Istat
Nord: gli stranieri compensano quasi completamente la flessione della popolazione italiana in età lavorativa. Dal 2011 al 2065 i residenti diminuiscono di 600 mila persone
2011 2014
2017 2020
2023 2026
2029 2032
2035 2038
2041 2044
2047 2050
2053 2056
2059 2062
2065 0
5,000,000
10,000,000
15,000,000
20,000,000
25,000,000
Italiani Stranieri
Residenti: -600 milaItaliani: -3,8 milioniStranieri: +3,2 mlioni
2011: 18 milioni2025: 18,7 milioni
2065: 17,4 milioni
Centro: gli stranieri compensano quasi completamente la flessione della popolazione italiana in età lavorativa. Dal 2011 al 2065 i
residenti diminuiscono di 400 mila persone
2011 2014
2017 2020
2023 2026
2029 2032
2035 2038
2041 2044
2047 2050
2053 2056
2059 2062
2065 0
2,500,000
5,000,000
7,500,000
10,000,000
Italiani Stranieri
Fonte: Istat
Residenti: -400 milaItaliani: -1,7 milioniStranieri: +1,3 mlioni
2011: 7,8 milioni
2065: 7,4 milioni
2026: 8,1 milioni
Mezzogiorno: gli stranieri non riescono a compensare la flessione della popolazione italiana in età lavorativa.
Dal 2011 al 2065 i residenti diminuiscono di 5,3 milioni
2011 2014
2017 2020
2023 2026
2029 2032
2035 2038
2041 2044
2047 2050
2053 2056
2059 2062
2065 0
2,500,000
5,000,000
7,500,000
10,000,000
12,500,000
15,000,000
17,500,000
Italiani Stranieri
Residenti: -5,3 milioniItaliani: -6,4 milioniStranieri: +1,1 milioni
2011: 14 milioni
2065: 8,7 milioni
2a evidenza: per gli immigrati in Italia il lavoro è il principale motivo per emigrare
• Diversamente da quanto si osserva negli altri paesi europei, in Italia il tasso di occupazione degli stranieri è più alto di quello degli italiani: è ancora predominante la prima generazione di immigrati, per la quale il lavoro è il principale motivo per emigrare.
Solo in Italia il tasso di occupazione degli stranieri è superiore a quello degli italiani
Tasso di occupazione per cittadinanza in alcuni paesi europei – Anno 2011
EU-27 Germania Francia Italia Svezia Regno Unito
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
59.7 60.753.5
62.355.8
67.264.674.0
64.556.4
75.469.7
Stranieri Cittadinanza del paese di residenza
Fonte: Istat
La crisi economica determina un calo del tasso di occupazione degli stranieri superiore a quello degli italiani.
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 50.0
52.0
54.0
56.0
58.0
60.0
62.0
64.0
66.0
68.0
70.0
57.1 56.4
65.5 62.3
57.5 56.9
Italiani Stranieri Totale
Fonte: Istat
Nonostante la crisi, il numero di occupati stranieri aumenta di oltre 1 milione, quello degli italiani diminuisce di 700 mila
2005 2006 2007 2008 2009 2010 201119.0
19.5
20.0
20.5
21.0
21.5
22.0
22.5
23.0
23.5
24.0
21.420.7
1.2 2.3
Italiani Stranieri
Fonte: Istat
Mili
oni +1,1
-0,7
La quota della popolazione straniera attiva è molto superiore a quella della popolazione italiana
Popolazione italiana e straniera per posizione nella professione e sesso – Anno 2011
Stranieri Italiani Stranieri ItalianiFemmine Maschi
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
59.150.7
84.072.1
40.949.3
16.027.9
Inattivi
Attivi (occupati + in cerca di occupazione)
Fonte: Istat
3a evidenza: Il tasso di occupazione femminile varia in maniera significativa e anomala rispetto alla cittadinanza
• I tassi di occupazione e d’inattività femminili, diversamente da quelli maschili, variano in maniera significativa e anomala rispetto alla cittadinanza, probabilmente per motivi culturali.
• Le donne straniere sono inattiva in gran parte per motivi familiari, ma meno del 20 per cento lamenta l’inadeguatezza dei servizi di cura.
Il tasso di occupazione maschile degli stranieri si mantiene sempre superiore a quello degli italiani di oltre 9 punti
2005 2006 2007 2008 2009 2010 201150.0
55.0
60.0
65.0
70.0
75.0
80.0
85.0
90.0
69.1
66.7
81.5
75.4
57.556.9
Italiani Stranieri Totale
Fonte: Istat
Maschi
Il tasso di occupazione femminile degli stranieri si mantiene sempre superiore a quello degli italiani di oltre 4 punti
2005 2006 2007 2008 2009 2010 201144.0
45.0
46.0
47.0
48.0
49.0
50.0
51.0
52.0
53.0
54.0
45.1
46.1
49.1
50.5
45.346.5
Italiani Stranieri Totale
Fonte: Istat
Femmine
Il tasso di occupazione femminile degli stranieri è molto differenziato in relazione alla cittadinanza
(prime 20 cittadinanze per numerosità – Anno 2011)
Filippine
Ucraina
Perù
Moldavia
Ecuador
PoloniaCina
Bulgaria
Romania
NigeriaIta
lia
Sri Lanka
Albania
Ghana
Macedonia
Marocco
Tunisia India
BangladeshEgitto
Pakistan
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
100.0
87.8
75.769.8 66.8 65.3 62.7
58.8 58.6 58.4 58.3
46.1
35.9 33.3 32.625.2 24.6 22.1
13.89.5 7.1 2.1
Fonte: Istat
Il tasso di occupazione maschile degli stranieri è poco differenziato in relazione alla cittadinanza
(prime 20 cittadinanze per numerosità – Anno 2011)
Sri Lanka
Filippine
Bangladesh
Senegal
TunisiaEgitto
Kossovo
India
Macedonia
Cina
Romania
Polonia
Ghana
Ecuador
Albania
Pakistan
Ucraina
Moldavia
Marocco Ita
liaPerù
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
100.090.0
85.6 85.181.4 79.8 79.5 78.8 78.4 78.0 78.0 77.8 77.3 76.6
72.2 71.7 71.6 70.7 68.6 68.6 66.766.5
Fonte: Istat
Il tasso d’inattività femminile degli stranieri è molto differenziato in relazione alla cittadinanza: fenomeni di segregazione?
-
(prime 20 cittadinanze per numerosità – Anno 2011)
Pakist
anEg
itto
Bangla
desh
India
Tunisia
Mac
edonia
Maro
cco
Albania
Sri La
nka
Ghana
Italia
Cina
Nigeria
Romania
Bulgaria
PoloniaPerù
Ecuad
or
Moldav
ia
Ucraina
Filippine
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
100.090.8
86.5 83.879.3
70.766.6
63.056.5 55.4 54.5
49.3
38.634.0 31.7 30.6 30.2
24.7 24.6 24.419.1
9.6
Fonte: Istat
Le donne straniere sono inattive in gran parte per motivi familiari (maternità, cura dei figli o di adulti non autosufficienti)
(Anno 2011)
Italiane Straniere0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
21.8
48.923.5
16.410.2
12.521.7
8.010.9 Altri motivi
Malattia o disabilità
Pensione
In attesa d'iniziare un lavoro o non im-mediatamente disponibile
Mancanza d'interesse a lavoro
Scoraggiamento
Studio o formazione professionale
Motivi familiariFonte: Istat
La grande maggioranza delle donne straniere inattive per motivi familiari non cerca lavoro per motivi diversi dall’inadeguatezza dei servizi:
scelta volontaria?(Anno 2011)
Italiane Straniere0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
15.3 17.4
84.5 82.3
Non sa
No, altri motivi
Assenti/inadeguati servizi per bambini, anziani, malati, disabili
Fonte: Istat
4a evidenza: Il livello d’istruzione degli immigrati è simile a quello degli italiani, ma i risultati scolastici
dei giovani sono scadenti
• Il livello d’istruzione degli immigrati è simile a quello degli italiani, ma è molto differenziato per cittadinanza.
• Cresce in modo sostenuto la presenza degli studenti immigrati nelle scuole, ma i rendimenti scolastici sono molto bassi.
• Il 44% degli giovani stranieri abbandona prematuramente la scuola
Il livello d’istruzione degli immigrati è simile a quello degli italiani
Popolazione straniera e italiana (15-64 anni) per grado di istruzione – Anno 2011
Italiani Stranieri0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
45.3 49.9
41.140.9
13.5 9.2
Laurea Diploma
Fino licenza media
Fonte: Istat
Il livello d’istruzione degli immigrati è molto diversificato fra le cittadinanze
Popolazione straniera (15-64 anni) per grado di istruzione e cittadinanza – Anno 2011
Cina
Seneg
al
Pakist
an
Bangla
desh
Tunisia
Maced
onia
Marocco
Ghana
India
Sri La
nka
Albania
Perù
Ecuad
or
Filippine
Bulgaria
Moldavia
Egitto
Ucraina
Romania
Polonia0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
84.0
28.0
12.9
61.5
17.1 20.9 20.3
Fino licenza media Diploma Laurea
Fonte: Istat
Cresce in modo sostenuto la presenza degli studenti di cittadinanza non italiana nel sistema scolastico
1996/97 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 0.0
1.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
8.0
9.0
0.7
7.9
Fonte: MIUR-ISMU
59 mila
711 mila
In Italia, più della metà degli studenti immigrati di prima generazione non raggiunge il livello minimo di alfabetizzazione
(Differenza tra i risultati in lettura degli studenti nativi e gli studenti di origine immigrata - Anno 2009)
Messico
Islanda
Italia
FinlandiaBelgio
Svezia
Danimarca
Francia
SpagnaGrecia
Germania
Lusse
mburgo
Norvegia
Svizzera
Paesi Bassi
Media Ocse
Irlanda
Portogallo
Regno Unito
Rep. Ceca
Stati Uniti
Nuova Zelanda0
20
40
60
80
100
120
99
8172 70 68 66 63 60 58 57 56 52 52 48 46 43
29 26 23 22 2213
Fonte: PISA-OCSE
Quasi il 30% degli alunni stranieri della scuola secondaria di II grado non è ammesso all’anno successivo
(a.s. 2009/2010)
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
35.0
40.0
19.9
29.934.2
28.5 29.4
7.8
17.6
24.6
16.614.1
Stranieri Italiani
Fonte: MIUR-ISMU
Quasi il 44% dei giovani stranieri (15-24 anni) abbandona prematuramente la scuola
(dopo aver conseguito la licenza media)(Anno 2010)
Italiani Stranieri0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
16.4
43.8
83.6
56.2
Non abbandono
Abbandono
Fonte: Istat
5a evidenza: quasi tutti gli immigrati usano l’italiano nel posto di lavoro, forti differenze per
cittadinanza nel suo uso in tutti i contesti
• Il 91% degli immigrati utilizza l’italiano nel posto di lavoro, il 40% con gli amici e solo il 24% in famiglia.
• Il 17% degli immigrati utilizza l’italiano in tutti i contesti, ma con forti differenze per cittadinanza.
Quasi tutti gli immigrati usano l’italiano nel posto di lavoro, il 40% con gli amici e solo il 24% in famiglia
(Anno 2008)
Lavoro Amici Famiglia Lavoro, amici, famiglia
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
10090.9
39.9
23.617.5
Fonte : Istat
Solo il 17,5% degli immigrati usa l’italiano in tutti i contesti, ma con forti differenze per cittadinanza
(Anno 2008)
Polonia
Ucraina
Perù
Albania
Romania
Maro
cco
Ecuad
or
Moldova
Filip
pine
Cina
Total
e 0
5
10
15
20
25
30
35
29.3
21.719.5 19.4 19.3
13.9
7.8 7.2
2.4 1.2
17.5
Fonte: Istat
Gli immigrati sono fortemente integrati nel mercato del lavoro e sono diventati una sua componente strutturale,
ma con forti differenze per cittadinanza e genere
• Gli immigrati in Italia hanno i più alti tassi di partecipazione attiva nel mercato del lavoro.
• Le donne immigrate hanno una partecipazione molto diversificata a causa di fattori culturali.
• L’assenza di un adeguato sostegno all’apprendimento dell’italiano influisce negativamente sul rendimento degli studenti immigrati.
• I livelli d’integrazione linguistica sono molto diversi in relazione al paese d’origine