Linee guida per il referto trimestrale del Sindaco Presidente della ... · degli obiettivi...
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RELAZIONE PER IL REFERTO SEMESTRALE DEL SINDACO
SULLA REGOLARITA’ DELLA GESTIONE
SULL’EFFICACIA E SULL’ADEGUATEZZA
DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Art . 148 TUEL come r i formula to del l ‟ar t . 3 , co. 1 , sub e) del decre to legge 10 o ttobre 2012, n. 174,
convert i to con modificazioni dal la legge 7 dicembre 2012, n. 213
SEZIONE PRIMA ............................................................................................................. 11
REGOLARITA’ DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE ....... 11
1.A. PROGRAMMAZIONE ............................................................................................ 11
1.1. E‟ stata predisposta la relazione di fine mandato? 11
1.2. E‟ stata predisposta la relazione d‟inizio mandato? 11
1.3. Quali strumenti di pianificazione e programmazione sono stati adottati dall‟Ente? 11
1.3.a E‟ previsto un modello di programmazione e controllo integrato? ..................................................................................... 11 1.4.a Nel caso siano state rilevate criticità, indicare quali servizi sono interessati e quali strumenti programmatori
correttivi sono stati adottati: ........................................................................................................................................................ 13
1.5. E‟ stata riscontrata, nel semestre, la coerenza del PEG, nella nuova configurazione che ha
assunto, dopo le modifiche introdotte all‟art. 169 del TUEL dall‟art. 3, co. 1, lettera g-bis) del
d.l. n. 174/2012, con il bilancio, nonché con i programmi ed i progetti illustrati nella relazione
previsionale e programmatica? 13
1.5.a Nel caso di risposta negativa segnalare eventuali disallineamenti con analisi delle cause: ................................................ 13
1.6. In sede di relazione previsionale e programmatica, sono stati individuati gli obiettivi
gestionali per le società partecipate, in riferimento a precisi standard qualitativi e quantitativi, al
fine di consentire il controllo sulle società partecipate non quotate ex art. 147-quater*, come
introdotto dall‟art. 3 del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012? 13
1.7. E‟ stato adeguato l‟ordinamento dell‟Ente alle disposizioni previste, per i servizi pubblici
locali, dall‟art. 34, co. 20 e 21, del d.l. 179/2012, convertito dalla legge 17.12.2012, n. 221? 14
1.8. Sono state adottate misure per adeguare l‟ordinamento dell‟Ente ai principi della libera
iniziativa economica privata? 14
1.8.a In caso di risposta positiva, indicare quali misure sono state adottate: ............................................................................... 14
1.9. E‟ stata rideterminata la dotazione organica dell‟Ente a seguito dell‟assunzione di
partecipazioni in società o altri organismi (dall‟art. 3, co. 30 legge n. 244 del 24 dicembre 2007)? 14
1.10. E‟ stata programmata e/o attuata la ristrutturazione e razionalizzazione delle società
controllate, sulla base di piani approvati, previo parere favorevole del Commissario straordinario
per la razionalizzazione della spesa per acquisto di beni e servizi di cui all‟art. 2, d.l. 52/2012
convertito dalla legge 94/2012 (art. 4, co. 3-sexies d.l. n. 95/2012 convertito dalla legge n.
135/2012)? 14
1.11. Nel semestre sono stati programmati interventi per migliorare il grado di riscossione delle
entrate proprie, con particolare riferimento a quelle tributarie? 14
1.11.a In caso di risposta positiva indicare, brevemente, quali: ................................................................................................... 14
1.12. E‟ stato verificato, in relazione a ciascuno dei principali servizi pubblici locali, il grado di
copertura dei costi, garantito dall‟applicazione delle tariffe vigenti? 15
1.12.a In caso di risposta positiva indicare la percentuale di copertura, distintamente per ciascun servizio ............................... 15
1.13. Il programma triennale dei lavori pubblici e di realizzazione delle opere di cui all‟elenco
annuale ex art. 128 del D. Lgs. 163/2006, è coerente con il bilancio e con il piano dei pagamenti,
anche ai fini del rispetto del patto di stabilità? 16
1.13.a Motivare succintamente la risposta: .................................................................................................................................. 16
1.B. GESTIONE................................................................................................................. 17
1.B.1. ENTRATE ............................................................................................................... 17
1.14. Con quale modalità di gestione è organizzata l‟attività di riscossione? 17
1.15. In relazione alle quote effettivamente riscosse e a quelle rimaste da riscuotere è stata
effettuata una valutazione sull‟efficienza della gestione delle entrate? 17
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1.15.a A seguito delle verifiche effettuate sulla gestione del carico, indicare la percentuale di inesigibilità: ............................. 17 1.15.b Indicare le cause più significative che hanno determinato la mancata riscossione: .......................................................... 17 1.15.c Indicare le misure correttive adottate, specificando il tipo di provvedimento assunto dall‟Ente: ..................................... 17
1.16. Valutazione sulle fonti di finanziamento e sul grado di autonomia finanziaria: 18
1.17. Le entrate di competenza riscosse nel semestre sono congrue rispetto ai dati previsionali? 18
1.17.a Nel caso siano stati rilevati significativi scostamenti, specificarne le motivazioni: ................................................... 18
1.18. Il grado di riscossione delle entrate di competenza (riscossione/accertamenti), anche
avendo riguardo all‟andamento storico, risulta idoneo a garantire gli equilibri di cassa? 19
1.19. Sono state riscosse nel semestre entrate straordinarie? 19
1.19.a Nel caso di risposta positiva specificare la natura e l‟eventuale esistenza di un vincolo di destinazione: ....................... 19
1.20. I proventi da locazione e/o ogni altro provento, connesso all‟utilizzo o affidamento in
concessione dei cespiti patrimoniali, vengono riscossi in modo regolare? 19
1.21. Sono concessi beni in comodato gratuito o altra forma di esenzione dal pagamento di
canoni e/o tariffe? 19
1.21.a In caso di risposta positiva, è stata effettuata una valutazione sulle ragioni che ne giustificano la concessione a
titolo gratuito? .............................................................................................................................................................................. 19 1.21.b Indicare il provvedimento con il quale è stata effettuata la concessione .......................................................................... 19
1.B.2. SPESE ...................................................................................................................... 20
1.23. Hanno trovato piena attuazione nel semestre i programmi contenuti nella Relazione
previsionale e programmatica e nel Piano esecutivo di gestione? 20
1.23.a Nel caso di risposta negativa indicarne le motivazioni: .................................................................................................... 20
1.24. L‟attuazione dell‟attività programmata nel semestre ha comportato implicazioni sulla
tenuta degli equilibri di bilancio? 21
1.25. In relazione agli obiettivi di riduzione delle spese di funzionamento, nel rispetto delle
disposizioni concernenti i vincoli in materia di finanza pubblica e di revisione della spesa
pubblica, sono stati realizzati processi di razionalizzazione e riorganizzazione amministrativa in
ottemperanza alle disposizioni di cui all‟art. 9, comma 1, del d.l. 95/2012, convertito dalla legge
135/2012? 21
1.25.a In caso di risposta positiva indicare gli estremi dei provvedimenti adottati: .................................................................... 21
1.26. Sono state effettuate, nel semestre, dismissioni o alienazioni di società controllate
direttamente o indirettamente ai sensi dell‟art. 4, comma 1, del decreto legge 95/2012 (spending
review) convertito dalla legge n. 135/2012? 21
1.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi della delibera consiliare di avvio della procedura: ................................ 21
1.27. Indicare la percentuale di beni e servizi acquistati dall‟Ente mediante ricorso a centrali di
committenza rispetto al totale degli impegni assunti nel semestre a tale titolo: 21
1.30. Sono emerse criticità, nella gestione dei servizi pubblici locali, anche in virtù di
sopravvenute ed imprevedibili esigenze di carattere straordinario che abbiano richiesto interventi
non programmati? 27
1.30.a In caso di risposta positiva, indicare i servizi interessati: ................................................................................................. 27
1.31. Le società affidatarie in house hanno rispettato le prescrizioni dell‟art. 3-bis, co. 6 del d.l.
n. 138/2011, convertito dalla legge 148/2011 in tema di: 27
1.32. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione di cui all‟art. 3 co.27 l. 24 dicembre 2007, n. 244? 27
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1.32.a In epoca successiva all‟adozione della medesima, l‟Ente ha riconsiderato la sussistenza dei presupposti di legge
per il mantenimento delle partecipazioni avendo riguardo anche al profilo della convenienza economica? ............................... 27
1.33. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione ai sensi dell‟art. 34, co. 20 d.l. 179/2012,
convertito dalla legge 17.12.2012, n. 221? 28
1.33.a In caso di risposta positiva, è stata trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti? ......................... 28 1.34.a Numero degli appalti affidati distinti per tipologia (lavori, servizi, forniture): ................................................................. 28 1.34.b Numero delle procedure negoziate, senza pubblicazione del bando, evidenziando i casi di applicazione dell‟art.
57, comma 2, lettere b) e c) e comma 3, lettera b): ...................................................................................................................... 28
1.35. Sul programma annuale dei lavori pubblici, per ogni intervento, in relazione al programma
triennale, indicare l‟impegno finanziario, la durata prevista e formulare una breve descrizione
della tipologia di progetto, indicando la funzione cui si riferisce. 29
1.35.a Indicare la percentuale di realizzazione del Piano triennale delle opere (in termini di pagamenti effettuati): .................. 29
1.36. Quali misure organizzative sono state poste in essere per garantire il tempestivo pagamento
delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, ai sensi dell‟art. 9, comma 1
lettera a) d.l. 78/2009 e art. 1 d.lgs. 192/2012 che modifica l‟art. 4 del d.lgs. 231/2002, recependo
la direttiva 2011/7/UE? 29
1.37. Il contenzioso è gestito da uffici legali interni all‟Ente? 29
1.37.a In caso di ricorso (anche parziale) ad incarichi esterni indicare il numero e le modalità di affidamento degli
incarichi a legali ........................................................................................................................................................................... 29 1.37.b In entrambi i casi riferire rispetto a: ................................................................................................................................. 29
1.38. E‟ stata effettuata una stima del contenzioso che potrebbe potenzialmente generare
passività? 30
1.38.a In caso di risposta positiva: è stata stanziata una posta di accantonamento in bilancio? .................................................. 30
1.39. Sono stati posti in essere processi di riorganizzazione e/o di rideterminazione della
dotazione organica, conseguenti all‟applicazione degli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. 165/2001? 30
1.40. Sono state rilevate eccedenze e/o o posizioni soprannumerarie del personale? 30
1.40.a Nel caso di risposta positiva descrivere, brevemente, i conseguenti interventi avviati in tema di disponibilità,
mobilità in uscita, blocco del turnover o altre modalità: ............................................................................................................. 30
1.41. L‟Ente si è avvalso della facoltà di proroga dei rapporti di lavoro subordinato a tempo
determinato oltre il limite dei 36 mesi, ai sensi dell‟art.1, commi 400 e 401, della legge di
stabilità per il 2013, L. n. 228/2012? 30
1.42. Descrivere, brevemente, l‟andamento della spesa per il personale sostenuta direttamente
dall‟ente, indicando anche gli elementi conoscitivi relativi al costo delle risorse umane impiegate
nelle società ed organismi partecipati, quantificate in funzione del grado di partecipazione
dell‟ente e in osservanza delle indicazioni fornite dalla Sezione delle autonomie con la delibera
n. 14/AUT/2011/QMIG: 30
1.43.a In caso di risposta positiva dare conto del numero degli incarichi conferiti, dell‟importo impegnato e delle
motivazioni: ................................................................................................................................................................................. 36
1.C. TRASPARENZA ....................................................................................................... 36
1.44. Sono stati adottati regolamenti volti a disciplinare le modalità di pubblicità e trasparenza
dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, da pubblicare sul
sito internet dell‟ente annualmente e, comunque, all‟inizio e alla fine del mandato (art. 41-bis del
TUEL, introdotto dall‟art. 3 del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012)? 36
1.44.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto: ................................................................................................ 36
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1.45. Rispetto alle norme che disciplinano la materia della trasparenza nel conferimento degli
incarichi di collaborazione e consulenza: 36
1.45.a Sono state rispettate le disposizioni previste dall‟art. 4, co. 10, secondo periodo, d.l. 95/2012, convertito dalla
legge n. 135/2012, novellato dall‟art. 1, co. 148 della L. n. 228/2012? ....................................................................................... 36 1.45.b Sono state rispettate le disposizioni previste dagli articoli 53 del d.lgs. n. 165/2001 e 11, co. 8 del d.lgs.
150/2009? .................................................................................................................................................................................... 36
1.46. E‟ garantita ai cittadini la conoscibilità dei dati di cui all‟art. 18, d.l. 83/2012
(Amministrazione aperta), convertito dalla l. 134/2012? 36
1.47. Sono state osservate le disposizioni di cui all‟art. 21 legge n. 69/2009, relativamente alla
pubblicità dei dati relativi al personale? 36
1.48. Sono state rispettate le disposizioni in materia di pubblicità dei dati relativi agli incarichi
degli amministratori delle società ed organismi partecipati, ai sensi dell‟art. 1, comma 735, della
legge n. 296/2006? 37
1.49. E‟ stato rispettato l‟obbligo di comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica di
cui all‟art. 1, co. 587-589, l. n. 296/2006? 37
SEZIONE SECONDA ....................................................................................................... 37
ADEGUATEZZA ED EFFICACIA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI
INTERNI ............................................................................................................................ 37
2.A. RICOGNIZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ...................... 37
2.1. E‟ stato emanato il regolamento che disciplina il sistema dei controlli interni, ai dell‟art.
sensi 147 comma 4 del TUEL? 37
2.1.a In caso di risposta positiva è stato comunicato alla Corte dei conti? .................................................................................. 37 2.1.b In caso di risposta negativa allegarlo al presente questionario. .......................................................................................... 37
2.2 E‟ stata data attuazione al predetto Regolamento, creando un organico sistema di controlli
interni? 37
2.2.a In caso di adempimento parziale, indicarne le ragioni: ....................................................................................................... 37 2.2.b In caso di risposta positiva descrivere l‟articolazione strutturale e funzionale degli organi e degli uffici: ......................... 39
2.3. L‟Ente ha introdotto un sistema di contabilità analitica? 39
2.3.1 Nel caso di risposta positiva indicare le modalità operative: .............................................................................................. 40
2.4. E‟ stato introdotto un sistema di misurazione e valutazione della performance individuale ed
organizzativa, ex d.lgs. n. 150/2009? 40
2.4.a Nel caso di risposta positiva indicare quali organi del vertice amministrativo e/o politico sono stati coinvolti nella
fase di programmazione e/o valutazione. ..................................................................................................................................... 40
2.B. CONTROLLO STRATEGICO ................................................................................ 41
2.5. E‟ stato istituito un sistema di controllo strategico ex art. 147-ter del TUEL*, così come
introdotto dal d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012? 41
2.5.a In precedenza l‟Ente aveva organizzato un sistema di controllo strategico? ...................................................................... 41 2.5.b La funzione di controllo strategico è stata organizzata in forma associata? ....................................................................... 41 2.5.c Quale struttura esercita il predetto controllo e dove risulta allocata nell‟organigramma? .................................................. 41
2.6. E‟ stata effettuata una valutazione sullo stato di attuazione dei programmi, analizzando sia la
congruenza che gli scostamenti? 41
2.6.a Quali sono gli strumenti di monitoraggio utilizzati? ........................................................................................................... 42
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2.7. Con quale periodicità è effettuato il monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi? 42
2.7.a Gli esiti del predetto monitoraggio confluiscono nella/e deliberazione/i di ricognizione dello stato di attuazione dei
programmi di cui all‟art. 193, comma 2, del TUEL? .................................................................................................................. 42
2.8. Il controllo strategico analizza gli aspetti economico finanziari connessi ai risultati ottenuti? 42
2.8.a Nel caso di risposta positiva, specificarne le metodologie: ................................................................................................. 42
2.9. Il Controllo strategico effettua un monitoraggio periodico dello stato di attuazione delle
previsioni, mettendo a raffronto i tempi previsti e quelli di attuazione delle procedure di
gestione? 42
2.9.a In caso affermativo, specificare le metodologie: ................................................................................................................. 42
2.10. Sono stati adottati sistemi di monitoraggio per valutare la qualità dei servizi erogati e il
grado di soddisfazione della domanda? 42
2.10.a In caso di risposta positiva specificarne le metodologie: .................................................................................................. 42
2.11. Quali metodologie adotta il controllo strategico per monitorare l‟impatto socio-economico
dei programmi dell‟Ente? 44
2.11.a Nell‟ultimo esercizio concluso sono stati prodotti report sul controllo strategico? .......................................................... 44 2.11.b Nel semestre sono stati prodotti report sul controllo strategico? ...................................................................................... 44 2.11.c In caso di risposta positiva, in entrambi i casi, allegarne copia. ....................................................................................... 44
2.12. E‟ stato messo a punto un sistema di controllo, ex ante ed ex post, teso a verificare la
conformità tra gli obiettivi dell‟amministrazione e le scelte operate dai dirigenti, nonché tra
gestione ed allocazione delle risorse umane, materiali e finanziarie? 44
2.C. CONTROLLO DI GESTIONE ................................................................................ 44
2.13. Indicare da quanti anni è operativo il controllo di gestione: 44
2.14. E‟ stata individuata una specifica struttura deputata al controllo di gestione? 45
2.14.a Nel caso di risposta positiva indicare, schematicamente, dove è allocata nell‟organigramma dell‟Ente e il numero
degli addetti in assegnazione esclusiva: ....................................................................................................................................... 45 2.14.b Il controllo è svolto in riferimento ai costi e ricavi dei singoli servizi/centri di costo? ................................................... 45 2.14.c Descrivere: ........................................................................................................................................................................ 45
2.15. Quali indicatori di risultato sono stati prescelti per misurare il grado di realizzazione degli
obiettivi? 46
2.16. Quali metodologie sono state impiegate per l‟analisi degli scostamenti e la correzione degli
stessi? 46
2.17. E‟ stata valutata la congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi definiti dai piani? 46
2.17.a E‟ effettuata una valutazione sulla fattibilità dei programmi, tenuto conto anche dei flussi di cassa e degli
obiettivi legati al rispetto del patto di stabilità? ........................................................................................................................... 46
2.18. Gli obiettivi del PEG sono articolati per centri di costo e centri di responsabilità? 46
2.19. E‟ stata rilevata la coerenza tra le dotazioni finanziarie, umane e strumentali e gli obiettivi
contenuti nel PEG? 46
2.20.a In caso di risposta negativa a ciascuna delle domande da 2.17 a 2.20, indicare le problematiche incontrate: .................. 47
2.21. Il controllo di gestione valorizza una dimensione comparativa nel tempo (raffronto con i
valori raggiunti dal medesimo servizio / centro di costo in periodi precedenti) o nello spazio? 47
2.22. Nei referti sul controllo di gestione, ex art. 198-bis del TUEL, sono emerse criticità? 47
2.22.a In caso di risposta positiva descrivere succintamente le criticità rilevate e le misure correttive adottate: ....................... 47
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2.23. L‟Organo preposto al controllo di gestione fornisce all‟organo politico elementi e
valutazioni idonee a supportarlo nei suoi compiti d‟indirizzo? 47
2.24. L‟analisi sulla gestione da parte degli organi di controllo interno contribuisce alla
quantificazione degli stanziamenti di competenza, tenuto conto anche di quanto previsto dall‟art.
162, comma 5, del TUEL? 47
2.24.a Se la risposta è positiva indicare le modalità operative e i metodi di quantificazione: ..................................................... 47
2.25 Sono stati utilizzati i rapporti del controllo di gestione al fine della valutazione della
performance del personale? 47
2.D. ALTRE FORME DI CONTROLLO ....................................................................... 48
ORGANISMI PARTECIPATI ........................................................................................ 48
2.26. E‟ stata regolamentata e/o predisposta una struttura di controllo sulle società partecipate ai
sensi dell‟art. 147-quater del TUEL, introdotto dall‟articolo 3 del d.l. n. 174/2012? 48
2.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto di attuazione, la struttura individuata, la sua allocazione
nell‟organigramma:...................................................................................................................................................................... 48
2.27. E‟ stato attuato l‟art. 147, co. 2, lettera d), del TUEL, in merito: 48
2.28. Indicare quale modello organizzativo e modalità di governance sono stati adottati per il
controllo interno, ovvero per il controllo analogo sulle società partecipate: 48
2.29. Nel caso di organismi partecipati da più Enti pubblici ovvero nelle ipotesi di società mista,
sono stati adottati “patti parasociali”? 49
2.29.a In caso di risposta positiva specificare l‟oggetto e le finalità: ........................................................................................... 49
2.30. L‟Ente ha stipulato contratti di servizio con tutte le società ed organismi partecipati ai quali
è affidata la gestione di servizi pubblici locali? 49
2.31 L‟Ente effettua il monitoraggio: 49
2.32. L‟ente effettua periodicamente il monitoraggio sulla solidità economica, patrimoniale e
finanziaria degli organismi partecipati? 49
2.32.a Con quale frequenza? ........................................................................................................................................................ 49
2.33 Sono previsti momenti di raccordo tra la gestione degli organismi partecipati e la gestione
del bilancio dell‟Ente, con specifico riferimento agli equilibri di bilancio? 49
2.33.a In caso di risposta positiva, con quale cadenza? ............................................................................................................... 49
2.34. L‟Ente locale verifica la qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi
gestionali esterni? 49
2.34.a Sono adottate metodologie per la misurazione della soddisfazione degli utenti esterni ed interni dell‟ente*? ................. 50 2.34.b In caso di risposta positiva, indicare quali: ....................................................................................................................... 50
EQUILIBRI FINANZIARI .............................................................................................. 50
2.35. L‟ente ha fatto ricorso alla Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell‟art.
243-quater del TUEL? 50
2.35.a In caso di risposta positiva, è in corso l‟attuazione del piano di riequilibrio? ................................................................... 50
2.36. E‟ stato modificato il regolamento di contabilità tenendo conto delle disposizioni di cui
all‟art. 147-quinquies del TUEL? 50
2.36.a In caso di risposta positiva, indicare con quale unità organizzativa e con quali metodologie: ......................................... 50
2.37 Nell‟ambito del controllo sugli equilibri finanziari indicare : 50
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2.37.a Riferire sugli esiti del monitoraggio: ................................................................................................................................ 51
2.38. E‟ stato verificato, in corso di esercizio, se il programma dei pagamenti sia compatibile con
le disponibilità di cassa? 51
2.38.a E‟ stato riscontrato se le disponibilità di cassa, alla data di riferimento della relazione, siano capienti rispetto
all‟importo totale di fatture, notule, richieste di pagamento, incluse spese per il personale e ratei di ammortamento dei
prestiti scaduti alla stessa data? ................................................................................................................................................... 51 2.38.b Evidenziare eventuali criticità emerse: ............................................................................................................................. 51
2.39. Sono in corso procedure per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (ex art. 194 del
TUEL), o altre passività non coperte da impegno di spesa e non ancora sottoposte a tali
procedure? 51
2.39.a In caso di risposta positiva, si forniscano informazioni dettagliate in riferimento alle sentenze esecutive, alla
ricapitalizzazione, alle procedure espropriative o di occupazione d‟urgenza, ai lavori pubblici di somma urgenza: .................. 51
2.40. Descrivere lo stato del monitoraggio sul rispetto del Patto di stabilità interno: 51
2.E. CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA CONTABILE ......... 52
2.41. L‟Ente ha regolamentato il controllo di regolarità amministrativa e contabile , così come
disciplinato dal nuovo art. 147-bis, introdotto dall‟art. 3, co. 1, lettera d) del d.l. n. 174/2012? 52
2.41.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi del provvedimento: ............................................................................... 52
2.42. Sono state introdotte apposite procedure per l‟acquisizione dei dati? 52
2.43. Si è provveduto ad individuare specifiche unità organizzative? 52
2.44. Nel semestre vi sono stati casi in cui la Giunta e/o il Consiglio non si sono conformati ai
pareri? 52
2.44.a In caso di risposta positiva, in quali casi, indicando le motivazioni addotte: .................................................................... 52
2.45. Sono stati fissati i principi generali e regolamentate le modalità per la revisione successiva
degli atti, secondo il disposto dell‟art. 147-bis del TUEL? 52
2.46. La selezione degli atti da assoggettare al controllo è stata effettuata con tecniche di
campionamento? 52
2.46.b Indicare di seguito gli esiti del controllo effettuato: ......................................................................................................... 54
2.47. E‟ stato messo a punto un sistema di audit interno? 55
2.48. Sono stati ridefiniti i ruoli e le responsabilità dei dirigenti? 55
2.49. Quali tipologie di verifiche sono effettuate, nel corso della gestione, al fine di accertare la
regolarità amministrativo-contabile? 55
2.50. Sono svolte verifiche sulla consistenza di cassa e sulla regolare tenuta dei registri contabili
e delle scritture degli agenti contabili? 56
2.50.a In caso di risposta positiva, indicare con quale frequenza: ............................................................................................... 56
2.51. Sono svolte verifiche in merito alla rispondenza del rendiconto con le scritture contabili? 56
2.52. Il sistema di controllo consente di verificare se il sistema contabile sia uniformato alle
regole e ai principi contabili? 56
2.53. Sono emerse nel corso del semestre difformità o irregolarità contabili? 56
2.53.a In caso di risposta positiva, indicare quali: ....................................................................................................................... 56
2.54. Nel corso del semestre sono state effettuate specifiche ispezioni o indagini rivolte ad
accertare la regolarità amministrativa e contabile relativa a specifici uffici, servizi, progetti? 56
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
9
2.54.a In caso di risposta positiva indicare se l‟esame ha riguardato, in particolare, l‟osservanza delle norme sugli
appalti e sulla gestione del patrimonio: ....................................................................................................................................... 56
Allegato B Debiti Fuori Bilancio – dati aggiornati al 16 settembre 2013 74
Allegato C Somme urgenze (legge n. 213/2012 art. 3 comma 1 lett. i) 76
SEZIONE PRIMA
REGOLARITA’ DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE
1.A. PROGRAMMAZIONE
La relazione è schematicamente introdotta da informazioni concernenti le caratteristiche generali della
popolazione, del territorio e dell‟economia insediata, nonché dalla indicazione dei dati di carattere
generale relativi alle risorse umane, strumentali, tecnologiche utilizzate per la gestione dei servizi resi ed i
sistemi informativi impiegati.
1.1. E‟ stata predisposta la relazione di fine mandato?
SI × NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.2. E‟ stata predisposta la relazione d‟inizio mandato?
(a decorrere dalla prossima consiliatura - art. 4-bis d.lgs. 149/2011)
SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
Il D.L. 31 agosto 2013, n. 102 ha disposto (con l'art. 8, comma 3) che "Il termine per la redazione e la
sottoscrizione della relazione di inizio mandato degli enti locali, il cui mandato consiliare ha avuto inizio
in data successiva al 31 maggio 2013, è differito al 30 novembre 2013, in deroga al termine di cui
all'articolo 4-bis del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149".
1.3. Quali strumenti di pianificazione e programmazione sono stati adottati dall‟Ente?
Sono in corso di predisposizione la Relazione Previsionale e Programmatica per il triennio 2013-2015, il
Piano triennale dei LL.PP. e il Bilancio di Previsione 2013-2015.
1.3.a E‟ previsto un modello di programmazione e controllo integrato?
SI× NO □
In caso di risposta positiva descriverne i passaggi salienti:
Al fine di realizzare una forte integrazione e cooperazione tra le diverse entità organizzative dell‟Ente e
tra le fasi e i documenti di programmazione politico-istituzionale e di pianificazione gestionale, nel 2010
la Giunta Capitolina ha approvato, con deliberazione n. 116 del 22 dicembre 2010 il “La disciplina del
Ciclo della programmazione, pianificazione, controllo, misurazione e valutazione della performance”
riformando il processo di programmazione e pianificazione.
Il ciclo della programmazione e controllo della performance è impostato in coerenza con il processo di
programmazione finanziaria e di bilancio, secondo quanto disposto dalla normativa in materia ed in
particolare dall‟articolo 10, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 150/2009 relativamente alla
formazione del piano della performance.
Con la citata deliberazione della Giunta Capitolina n. 116 del 22 dicembre 2010, l‟Amministrazione ha
individuato, all‟articolo 7 e ss., gli strumenti e i documenti del sistema integrato di programmazione,
pianificazione, controllo, misurazione e valutazione, definendo il modello logico-operativo che consente
di governare e integrare le diverse fasi del ciclo e gestire la performance programmata.
Tale modello ha inteso ricondurre a coerenza i diversi livelli di programmazione precisando i rispettivi
ambiti di azione:
programmazione strategica: definisce, con prospettiva pluriennale, la visione strategica dello
sviluppo di Roma Capitale;
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
12
programmazione politico-istituzionale: declina gli obiettivi strategici in linee guida delle attività e
degli obiettivi gestionali di medio termine;
programmazione generale e pianificazione esecutiva: traduce le linee guida di mandato in
progetti e obiettivi, classificati per settori di intervento, corredati da un sistema di misure e
indicatori, che consentono il monitoraggio, la misurazione e la valutazione.
I documenti collegati ai suddetti livelli di programmazione e pianificazione sono costituiti da:
il Piano Strategico di Sviluppo di Roma Capitale di valenza pluriennale e i relativi atti di
aggiornamento periodici, definiscono la visione strategica dello sviluppo di Roma Capitale;
la Programmazione politico-istituzionale, correlata al “Programma di Mandato”, nell‟ambito del
quale sono individuati gli obiettivi strategici di medio periodo;
gli indirizzi e le azioni promosse dall’Alta Direzione e dall’OIV, che sono volte allo sviluppo
dell‟innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale dell‟ente;
la Relazione Previsionale e Programmatica (RPP), di valenza triennale, che rappresenta lo
strumento di raccordo tra la programmazione politico istituzionale, gli indirizzi e le azioni promosse
dall‟Alta Direzione e l‟articolazione organizzativa di Roma capitale, declinata in settori di
intervento, sintesi tra la missione istituzionale e le linee programmatiche di mandato e in progetti di
struttura, collegati a specifiche aree di risultato; i contenuti dei progetti costituiscono la declinazione
degli obiettivi strategici e delle correlate linee guida;
il Piano Esecutivo di Gestione (PEG), che articola i progetti della RPP in obiettivi gestionali;
definisce le responsabilità in ordine ai progetti e agli obiettivi, con l‟assegnazione dei medesimi ai
centri di responsabilità dirigenziale, unitamente alle risorse necessarie. Per ogni obiettivo sono
definiti i risultati e le misure a supporto del monitoraggio e alla valutazione dei risultati;
il Piano della Performance (PP) che è sostanzialmente alimentato dal PEG: collega gli obiettivi
strategici agli obiettivi gestionali e delinea il sistema di misurazione della performance di ente, di
struttura e individuale.
A supporto degli organi politico amministrativi di Governo dell‟Ente il sistema prevede:
monitoraggi e controlli dell'andamento degli obiettivi e dei risultati programmati, nel breve, medio e
lungo periodo con segnalazione degli scostamenti e individuazione degli interventi di
riallineamento;
sistemi di reporting direzionale;
sistemi di indicatori per il monitoraggio dell‟attività istituzionale ordinaria (c.d. attività corrente
attesa);
l‟applicazione della contabilità analitica e il controllo di gestione.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
13
1.4. L‟organizzazione dei singoli servizi è stata strutturata sulla base della rilevazione delle esigenze della
popolazione?
SI× NO □
L‟Amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto di Roma Capitale, impronta l‟azione
amministrativa e l‟organizzazione dei servizi al rispetto del principio di sussidiarietà, affidandone la
gestione ai Municipi in quanto territorialmente e funzionalmente più vicini ai cittadini e secondo criteri di
trasparenza, imparzialità, efficacia, efficienza, economicità, rapidità e semplicità nelle procedure per
soddisfare le esigenze della collettività e degli utenti dei servizi.
Con deliberazione di Giunta Capitolina n. 116 del 22 dicembre 2010, inoltre, avente ad oggetto
“Adozione della disciplina del Ciclo della programmazione, pianificazione, controllo, misurazione e
valutazione della performance" l‟Ente, tra l‟altro, ha individuato apposita regolamentazione circa la
qualità dei servizi e ha individuato strumenti per il loro monitoraggio rispetto al soddisfacimento delle
esigenze della popolazione quali:
l‟analisi dell‟impatto della regolamentazione;
il controllo della gestione;
il sistema di gestione dei reclami;
appositi progetti (c.d. Progetti di Ente) volti allo sviluppo dell‟innovazione tecnologica,
organizzativa e gestionale (redazione Carte dei servizi, armonizzazione degli orari dei servizi).
1.4.a Nel caso siano state rilevate criticità, indicare quali servizi sono interessati e quali strumenti
programmatori correttivi sono stati adottati:
1.5. E‟ stata riscontrata, nel semestre, la coerenza del PEG, nella nuova configurazione che ha assunto,
dopo le modifiche introdotte all‟art. 169 del TUEL dall‟art. 3, co. 1, lettera g-bis) del d.l. n. 174/2012, con
il bilancio, nonché con i programmi ed i progetti illustrati nella relazione previsionale e programmatica?
SI □ NO×
1.5.a Nel caso di risposta negativa segnalare eventuali disallineamenti con analisi delle cause:
Non è possibile fornire corretta risposta al quesito in quanto il Decreto Legge n. 102 del 31/08/2013 ha
fissato la scadenza per l‟approvazione del bilancio di previsione per l‟esercizio 2013 al 30 novembre
dell‟anno stesso. Pertanto il PEG, il cui modello per gli anni 2012 – 2014 si presenta in un‟articolazione
già adeguatamente integrata con il Piano dettagliato degli obiettivi e con il Piano della performance, sarà
approvato, nella nuova configurazione prevista dalla norma, a seguito dell‟approvazione del bilancio di
previsione.
1.6. In sede di relazione previsionale e programmatica, sono stati individuati gli obiettivi gestionali per le
società partecipate, in riferimento a precisi standard qualitativi e quantitativi, al fine di consentire il
controllo sulle società partecipate non quotate ex art. 147-quater*, come introdotto dall‟art. 3 del d.l. n.
174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012?
SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
14
1.7. E‟ stato adeguato l‟ordinamento dell‟Ente alle disposizioni previste, per i servizi pubblici locali,
dall‟art. 34, co. 20 e 21, del d.l. 179/2012, convertito dalla legge 17.12.2012, n. 221?
SI □ NO×
1.8. Sono state adottate misure per adeguare l‟ordinamento dell‟Ente ai principi della libera iniziativa
economica privata?
SI × NO
1.8.a In caso di risposta positiva, indicare quali misure sono state adottate:
Roma Capitale ha adottato delle misure di semplificazione volte ad armonizzare i Regolamenti Comunali
ai principi sulla liberalizzazione dell‟esercizio delle attività economiche, in materia di somministrazione
di alimenti e bevande nonché nell‟ambito della disciplina oraria degli esercizi di vendita al dettaglio e
delle somministrazioni.
Inoltre la realizzazione e continua implementazione del sistema informatico permette alle imprese
produttive di intraprendere la propria attività economica non appena inviata la SCIA telematica, nel pieno
rispetto della recente normativa statale volta a favorire l‟iniziativa imprenditoriale.
1.9. E‟ stata rideterminata la dotazione organica dell‟Ente a seguito dell‟assunzione di partecipazioni in
società o altri organismi (dall‟art. 3, co. 30 legge n. 244 del 24 dicembre 2007)?
SI □ NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE×
1.10. E‟ stata programmata e/o attuata la ristrutturazione e razionalizzazione delle società controllate,
sulla base di piani approvati, previo parere favorevole del Commissario straordinario per la
razionalizzazione della spesa per acquisto di beni e servizi di cui all‟art. 2, d.l. 52/2012 convertito dalla
legge 94/2012 (art. 4, co. 3-sexies d.l. n. 95/2012 convertito dalla legge n. 135/2012)?
SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.11. Nel semestre sono stati programmati interventi per migliorare il grado di riscossione delle entrate
proprie, con particolare riferimento a quelle tributarie?
SI× NO □
1.11.a In caso di risposta positiva indicare, brevemente, quali:
Gli interventi sono stati incentrati sul consolidamento e potenziamento dell‟andamento dei livelli storici
del gettito ordinario e sulla corrispondente semplificazione e razionalizzazione delle procedure di
riscossione, nonché sulla riduzione dei tempi tra l‟accertato e il riscosso effettivo.
In particolare per:
TA.RI.
Attività di controllo ed accertamento di posizioni in evasione della Ta.Ri da parte della Società Aequa
Roma, nel quadro del contratto di servizio tra la stessa società ed AMA S.p.A. Con riferimento
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
15
all‟annualità 2013, nel I semestre sono stati emessi atti di accertamento per un valore intimato totale pari
ad € 9.061.841,54.
CONTRIBUTO DI SOGGIORNO
Attività di controllo documentale delle omissioni di riversamenti a Roma Capitale delle somme incassate
dalle strutture ricettive. Nel primo trimestre 2013 sono state inviate n. 30 ingiunzioni al pagamento nei
confronti di altrettante strutture, per un importo complessivo intimato di oltre 1,3 mln.
SANZIONI AMMINISTRATIVE
Implementazione della riscossione diretta delle entrate extra-tributarie attraverso l‟emissione degli avvisi
bonari.
1.12. E‟ stato verificato, in relazione a ciascuno dei principali servizi pubblici locali, il grado di copertura
dei costi, garantito dall‟applicazione delle tariffe vigenti?
SI× NO □
1.12.a In caso di risposta positiva indicare la percentuale di copertura, distintamente per ciascun servizio
Servizi pubblici locali a rilevanza economica
- Trasporto Pubblico Locale: nell‟ultimo bilancio ATAC vengono evidenziati i seguenti dati:
Ricavi delle vendite e delle prestazioni*
Ricavi da vendita titoli di viaggio 249.981.569
Ricavi da parcheggi 30.017.058
Ricavi da servizi riservati 13.826.713
a scuolabus e disabili
* Non sono esposti per le finalità richieste i ricavi dei contratti di servizio con Roma Capitale e con la Regione Lazio
Costi
Costi della produzione: 1.183.295.591
Oneri finanziari 22.489.307
Oneri straordinari 1.908.514
- Ciclo Rifiuti: La finalità perseguita dalla normativa introdotta con il D.L. 201/2011 è di prevedere
la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati
allo smaltimento, nonché il concorso al finanziamento dei costi relativi ai servizi indivisibili svolti
dai Comuni (polizia locale, l‟anagrafe, l‟ufficio tecnico, l‟illuminazione pubblica, la manutenzione
del verde e delle strade ecc…). Pertanto è assicurata la copertura integrale dei costi.
La società allo stato attuale sta predisponendo il piano finanziario che è il documento
propedeutico alla approvazione della tariffa.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
16
Servizi a domanda individuale
I dati contenuti nel rendiconto 2012, evidenziano i seguenti livelli di copertura dei costi:
Case di riposo e di ricovero per anziani: 39,6%
- Asili nido: 19,8%
- Centri ricreativi estivi per ragazzi: 4,8%;
- Soggiorni per anziani: 91,8%;
- Scuole serali comunali: 19,8%;
- Scuole allievi giardinieri e corsi popolari di giardinaggio: 0,3%;
- Centro carni: 36,7%;
- Refezione scolastica: 66,4%;
- Mercati rionali: 57,3%;
- Musei pinacoteche e mostre: 9,9%;
- Locali adibiti a riunioni non istituzionali: 29,6%;
- Museo civico di zoologia: 3,5%;
- Bagni pubblici: 100%;
- Mercati agricoli: 100,6%
1.13. Il programma triennale dei lavori pubblici e di realizzazione delle opere di cui all‟elenco annuale ex
art. 128 del D. Lgs. 163/2006, è coerente con il bilancio e con il piano dei pagamenti, anche ai fini del
rispetto del patto di stabilità?
SI× NO □
1.13.a Motivare succintamente la risposta:
E‟ in corso di predisposizione il Programma triennale che comunque sarà coerente con il Bilancio in
quanto esiste un collegamento tra opera tecnica, opera contabile, stanziamento di Bilancio e relativa
risorsa a copertura.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
17
1.B. GESTIONE
1.B.1. ENTRATE
1.14. Con quale modalità di gestione è organizzata l‟attività di riscossione?
Direttamente dall‟Ente SI X NO □
Attraverso società controllata
dall‟Ente SI X NO □
In forma associata con altri Enti SI X NO □
Affidata ad Equitalia SI X NO □
Affidata a società di riscossione SI □ NO X mediante gara? SI □ NO □
Altro SI X NO □ Specificare:
Recupero crediti: attività gestita dalla
Direzione Sanzioni Amministrative di
Roma Capitale per le contravvenzioni
notificate all‟estero. Affidata con gara
a società esterna.
1.15. In relazione alle quote effettivamente riscosse e a quelle rimaste da riscuotere è stata effettuata una
valutazione sull‟efficienza della gestione delle entrate?
SI× NO □
1.15.a A seguito delle verifiche effettuate sulla gestione del carico, indicare la percentuale di inesigibilità:
15%
(Rapporto fra fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2012 su Residui Attivi Titolo I e Titolo III al 31 dicembre 2012
calcolati alla data attuale 16 settembre 2013).
1.15.b Indicare le cause più significative che hanno determinato la mancata riscossione:
peculiarità della normativa per la predisposizione degli atti cautelari/esecutivi;
errori di notifica degli atti di accertamento e delle cartelle di pagamento.
1.15.c Indicare le misure correttive adottate, specificando il tipo di provvedimento assunto dall‟Ente:
L‟Ente adotterà le misure correttive per quanto concerne la riscossione coattiva dopo la necessaria
integrale revisione normativa sul futuro dell‟attività derivante dalle norme e da ultimo dalla legge 9
agosto 2013, n. 98 di conversione del Decreto Legge 21 giugno, n. 69 (c.d. “Decreto Fare”) con cui si è
stabilita la possibilità di avvalersi delle società del Gruppo Equitalia per le attività di supporto
all'esercizio delle funzioni relative alla riscossione fino al 31 dicembre 2013, al fine di favorire il
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
18
compiuto, ordinato ed efficace riordino della disciplina delle attività di gestione e riscossione delle entrate
tributarie e patrimoniali.
Per quanto riguarda la riscossione volontaria generale Roma Capitale tende a garantire la massima
diversificazione ed adeguatezza dei sistemi di pagamento, in coerenza con l‟ordinamento tributario,
privilegiando quei sistemi che consentano il pagamento con forme flessibili (rateizzazione e/o
sospensione dei pagamenti in base alle effettive disponibilità delle imprese e delle famiglie). Al momento
in sede di Rendiconto 2012 l‟ente ha creato un fondo svalutazione crediti.
1.16. Valutazione sulle fonti di finanziamento e sul grado di autonomia finanziaria:
Incidenza Entrate proprie su Entrate Correnti:(indicare percentuale)
74%
Tipologia di Entrata
propria
Percentuale di incidenza
sulle Entrate correnti
Titolo di
Bilancio
(I o III)
Percentuale di incidenza
sul titolo di bilancio
(Categoria /titoli I, II e III)
Accertamenti
in
c/competenza
Riscossioni in
c/ competenza
(quietanzato)
Cat. 01 - Imposte 746.843.965 730.973.478 I 51,5
Cat. 02 - Tasse 874.413 597.803 I 0,1
Cat. 03 - Tributi 16.003.645 15.856.188 I 1,1
Cat. 01 – Proventi servizi
pubblici 137.510.229 111.465.199 III 9,5
Cat. 02 – Proventi beni
dell‟ente 114.844.106 60.017.047
III 7,9
Cat. 03 – Interessi su
anticipazioni 6.350.154 4.138.505
III 0,4
Cat. 04 – Utili netti aziende e
dividendi 12.590.971 2.748.703
III 0,9
Cat. 05 – Proventi diversi 37.760.732 20.860.157
III 2,6
1.17. Le entrate di competenza riscosse nel semestre sono congrue rispetto ai dati previsionali?
SI □ NO □
Dato non rilevabile in quanto è ancora in fase di predisposizione il bilancio di previsione 2013.
1.17.a Nel caso siano stati rilevati significativi scostamenti, specificarne le motivazioni:
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
19
1.18. Il grado di riscossione delle entrate di competenza (riscossione/accertamenti), anche avendo
riguardo all‟andamento storico, risulta idoneo a garantire gli equilibri di cassa?
SI× NO □
1.19. Sono state riscosse nel semestre entrate straordinarie?
SI× NO □
1.19.a Nel caso di risposta positiva specificare la natura e l‟eventuale esistenza di un vincolo di
destinazione:
- Alienazione beni immobili destinati agli investimenti 1.151.450
- Contributi straordinari da privati destinati alla spesa corrente 31.009.780
- Contributi straordinari da privati destinati agli investimenti 17.064.858
TOTALE 49.226.088
1.20. I proventi da locazione e/o ogni altro provento, connesso all‟utilizzo o affidamento in concessione
dei cespiti patrimoniali, vengono riscossi in modo regolare?
SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.21. Sono concessi beni in comodato gratuito o altra forma di esenzione dal pagamento di canoni e/o
tariffe?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.21.a In caso di risposta positiva, è stata effettuata una valutazione sulle ragioni che ne giustificano la
concessione a titolo gratuito?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.21.b Indicare il provvedimento con il quale è stata effettuata la concessione
La risposta affermativa è riferita a provvedimenti approvati in un periodo precedente rispetto al semestre
considerato: determinazione dirigenziale dipartimento patrimonio n. 296/2009 e deliberazione Giunta
Capitolina n. 216 del 29 luglio 2012.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
20
1.22. Gestione del patrimonio
Per ogni programma di dismissione di attività patrimoniali attuato nell‟ultimo triennio (beni immobili
pubblici e partecipazioni) indicare gli importi previsti, accertati e riscossi (precisando l‟anno di effettivo
incasso).
Descrizione dei beni da
dismettere Previsioni Accertamenti Riscossioni
Competenza
PREVISIONI
ASSESTATE
Residui
AL 1.1
Competenza Residui
riaccertati
(residui al 1.1. più
maggiori
accertam.ti e
meno delle
cancellazioni sui
residui)
Competenza Residui
BENI IMMOBILI
PUBBLICI (2010)
360.931.842 4.832.338 15.837898 4.832.338 2.175.942 2.276.887
PARTECIPAZIONI
(2010)
0 0 0 0 0 0
BENI IMMOBILI
PUBBLICI (2011)
214.164.304 16.217.406 51.407.620 16.217.406 30.822.551 13.540.546
PARTECIPAZIONI
(2011)
0 0 0 0 0 0
BENI IMMOBILI
PUBBLICI (2012)
399.709.254 2.261.929 23.183.987 2.261.929 2.468.237 5.923.069
PARTECIPAZIONI
(2012)
0 0 0 0 0 0
Con riguardo alle gare espletate con esiti infruttuosi, fornire elementi di dettaglio quali: la data del primo
bando, il numero delle gare andate deserte e se è stata effettuata una valutazione sulla mancata
cancellazione del residuo:
non sono state espletate gare.
1.B.2. SPESE
1.23. Hanno trovato piena attuazione nel semestre i programmi contenuti nella Relazione previsionale e
programmatica e nel Piano esecutivo di gestione?
SI □ NO×
1.23.a Nel caso di risposta negativa indicarne le motivazioni:
Non è possibile fornire corretta risposta al quesito in quanto il Decreto Legge n. 102 del 31/08/2013 ha
fissato la scadenza per l‟approvazione del bilancio di previsione per l‟esercizio 2013 al 30 novembre
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
21
dell‟anno stesso. Pertanto il PEG, il cui modello per gli anni 2012 – 2014 si presenta in un‟articolazione
già adeguatamente integrata con il Piano dettagliato degli obiettivi e con il Piano della performance, sarà
approvato, nella nuova configurazione prevista dalla norma, a seguito dell‟approvazione del bilancio di
previsione. Pertanto, la Relazione Previsionale e Programmatica dell‟anno in corso deve essere ancora
approvata.
1.24. L‟attuazione dell‟attività programmata nel semestre ha comportato implicazioni sulla tenuta degli
equilibri di bilancio?
SI □ NO □
Il Decreto Legge n. 102 del 31/08/2013 ha fissato la scadenza per l‟approvazione del bilancio di
previsione per l‟esercizio 2013 al 30 novembre dell‟anno stesso. Il Bilancio di Roma Capitale è in corso
di predisposizione pertanto la gestione è avvenuta per dodicesimi e la formazione del Bilancio 2013 tiene
conto degli elevati tagli statali e del mancato trasferimento regionale per il Trasporto Pubblico Locale.
1.25. In relazione agli obiettivi di riduzione delle spese di funzionamento, nel rispetto delle disposizioni
concernenti i vincoli in materia di finanza pubblica e di revisione della spesa pubblica, sono stati
realizzati processi di razionalizzazione e riorganizzazione amministrativa in ottemperanza alle
disposizioni di cui all‟art. 9, comma 1, del d.l. 95/2012, convertito dalla legge 135/2012?
SI □ NO×
1.25.a In caso di risposta positiva indicare gli estremi dei provvedimenti adottati:
1.26. Sono state effettuate, nel semestre, dismissioni o alienazioni di società controllate direttamente o
indirettamente ai sensi dell‟art. 4, comma 1, del decreto legge 95/2012 (spending review) convertito dalla
legge n. 135/2012?
SI □ NO ×
1.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi della delibera consiliare di avvio della procedura:
1.27. Indicare la percentuale di beni e servizi acquistati dall‟Ente mediante ricorso a centrali di
committenza rispetto al totale degli impegni assunti nel semestre a tale titolo:
Non ricorre questa ipotesi.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
22
1.28. Elencare i servizi esternalizzati e le modalità indicando:
Elenco contratti di servizio riferiti ad affidamenti “in house”
Servizi esternalizzati Modalità Erogazioni annualmente previste
a carico dell‟Ente
Analisi e valutazione tecnica della
reportistica sull'andamento economico,
finanziario, patrimoniale e gestionale degli
organismi facenti capo al Gruppo Roma
Capitale; analisi economica, finanziaria,
patrimoniale dei bilanci, delle RPA/PSO
degli enti appartenenti al Gruppo Roma
Capitale; assistenza continuativa alle
attività relative alle funzioni orizzontali di
indirizzo e verifica dei risultati del Gruppo
Roma Capitale.
Affidamento di servizi strumentali
Servizi Azionista Roma S.r.l.
€ 523.349,20 (IVA inclusa)
Valorizzazione dei beni artistici e culturali
in ambito cittadino e nazionale anche
mediante la gestione di musei e biblioteche;
valorizzazione delle aree archeologiche e
monumentali, delle fontane artistiche ed
ornamentali, di sale teatrali e, in generale,
esercizio di tutte le attività strumentali alla
valorizzazione del patrimonio artistico e
culturale;
Progettazione urbanistica, ambientale ed
architettonica, interventi di restauro e di
consolidamento; redazione di piani di
sicurezza e attività di coordinamento della
sicurezza in fase di progettazione ed
esecuzione; progettazione e realizzazione di
allestimenti di spazi espositivi, di
accoglienza e museali;
Restauro, conservazione e manutenzione
ordinaria e straordinaria di beni
monumentali, archeologici ed artistici.
Affidamento di servizi strumentali
Zétema S.r.l.
1) Sovrintendenza Capitolina:
€ 34.043.353,38 (IVA inclusa)
2) Dipartimento Cultura:
€ 2.106.358,91 (IVA inclusa)
3) Dipartimento Turismo:
€ 4.731.038.00 (IVA inclusa)
4) Gabinetto del sindaco:
€ 500.000,00 (IVA inclusa)
5) Dipartimento Comunicazione:
€ 136.637,13 (IVA inclusa)
6) Dipartimento servizi educativi:
€ 1.700.000,00 (IVA inclusa)
7) Dipartimento Riqualificazione
Periferie:
€ 188.000,00 (IVA inclusa)
8) Dipartimento attività
Economico Produttive:
€ 200.000,00 (IVA inclusa)
TOTALE:
€ 43.605.387,02 (IVA inclusa)
Realizzazione delle attività riferite alla
gestione delle Scuderie del Quirinale,
Palazzo delle Esposizioni e Casa del Jazz;
Favorire la più vasta diffusione e
comunicazione delle proprie iniziative al
Affidamento di servizi strumentali
Azienda Speciale Palaexpo
€ 11.000.000 (Iva inclusa)
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
23
fine di coinvolgere le più ampie e
diversificate fasce di pubblico, anche
attraverso progetti didattici, sondaggi di
opinione e altre forme di valutazione
statistica;
Gestione e coordinamento, anche attraverso
soggetti terzi in possesso delle adeguate
capacità tecnico-organizzative, di tutte le
attività accessorie e strumentali alla
fornitura dei servizi di cui a primo punto; in
particolare si impegna a garantire:
a) le attività inerenti la sicurezza delle
persone-visitatori e personale impiegato- e
delle opere ospitate presso gli spazi gestiti;
b) i servizi commerciali afferenti alle
gestioni accessorie, quali a titolo
esemplificativo il servizio di ristorazione e
di caffetteria, il bookshop, la vendita di
oggettistica e gadget;
c) la manutenzione ordinaria degli immobili
e delle relative infrastrutture che devono
essere in regola con le norme vigenti in
materia di sicurezza e igiene sui luoghi di
lavoro;
Gestione delle attività culturali integrate,
volte alla promozione e massima diffusione
della cultura e fruibilità degli spazi culturali
nel rispetto delle linee strategiche generali
individuate nella deliberazione costitutiva
dell'Azienda stessa e delle linee
programmatiche espresse da Roma Capitale
nella Relazione Previsionale e
Programmatica.
Servizi di supporto al contrasto all'evasione
ed elusione dei principali tributi in materia
di ICI, di entrate decentrate a livello di
Municipi relative alla COSAP, alla CIP, alle
quote scolastiche e al contributo di
soggiorno. Controllo della regolarità in
merito agli adempimenti dei contribuenti.
Supporto alla gestione dei servizi
strumentali alle attività di accertamento, con
riferimento alla riscossione.
Supporto alla gestione amministrativa degli
impianti pubblicitari esistenti sul territorio,
nonché adozione di nuove procedure
inerenti le istanze di spostamento e/o
ricollocazione e trasformazione degli
Affidamento di servizi strumentali
Aequa Roma S.p.A.
Dipartimento Risorse Economiche
Euro 63.129.000,00 (I.V.A. inclusa)
Annualità 2012: Euro 21.129.000
Annualità 2013: Euro 21.000.000
Annualità 2014: Euro 21.000.000
Euro 950.000,00 (I.V.A. inclusa)
dal 1° marzo 2012 al 28 febbraio 2013
Euro 600.000,00 (I.V.A. inclusa)
dal 1° marzo al 31 agosto 2013
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
24
impianti.
Monitoraggio, riscossione e recupero del
canone di pubblicità
Attività di supporto a:
condono edilizio;
pianificazione e riqualificazione del
territorio;
attuazione degli strumenti urbanistici;
informatizzazione
Attività di supporto tecnico-amministrativo
per la gestione del Servizio di presidio delle
aree ove sono allocati i Villaggi Autorizzati
di Roma Capitale e per la verifica di
eventuali ipotesi di riqualificazione delle
aree attualmente riservate
Affidamento di servizi strumentali
Risorse per Roma S.p.A.
Dipartimento Programmazione e
Attuazione Urbanistica e Ragioneria
Generale
Euro 135.000.000,00 (I.V.A. inclusa)
Annualità 2012: Euro 45.000.000,00
Annualità 2013: Euro 45.000.000,00
Annualità 2014: Euro 45.000.000,00
Dipartimento Promozione dei Servizi
Sociali e della Salute
Euro 3.757.050,00 (I.V.A. inclusa)
dal 1 marzo 2012 al 28 febbraio 2013
Euro 939.262,50 (I.V.A. inclusa)
per un periodo di mesi tre a decorrere
dal 1° marzo 2013
Attività di approvvigionamento, produzione,
trasporto, trasformazione, distribuzione e
vendita di energia elettrica e calore derivanti
da qualsiasi fonte energetica; gestione
integrata delle risorse idriche nelle fasi di
captazione, adduzione, distribuzione,
fognature e depurazione, monitoraggio e
potenziamento dei corpi idrici. Gestione di
fontane pubbliche e ornamentali.
Progettazione, realizzazione e gestione di
sistemi di illuminazione pubblica, di
impianti semaforici e servizi di supporto alla
mobilità. Promozione, diffusione e
realizzazione di interventi e impianti
alimentati da fonti di energia rinnovabili e
assimilate.
Attività strumentali, complementari,
connesse e/o affini ai servizi indicati sopra.
Contratto di Servizio Fontane
Monumentali
Gestione dell'illuminazione pubblica
Servizio idrico accessorio-Contratto
di Servizio
ACEA S.p.A.
Euro 999.583,01
Euro 50.000.000,00
Euro 1.048.884,99
Totale Euro 52.048.468,00
Attività riconducibili ai servizi pubblici
locali in materia ambientale, funeraria, di
servizi urbani e territoriali, di servizi
industriali al territorio.
Gestione del ciclo integrato (raccolta,
trattamento, smaltimento, riciclo, recupero
di energia) dei rifiuti e dell'ambiente.
Progettazione, realizzazione e gestione di
impianti di trattamento e smaltimento rifiuti.
Gestione di tutte le attività di raccolta
Ambiente-Contratto di Servizio
Servizi Funebri-Contratto di
Servizio Tariffa rifiuti per edifici
comunali
AMA S.p.A.
Euro 14.609.575,23
Euro 10.618.953,11
Euro 5.500.000,00
Totale Euro 30.728.528,34
Il Contratto di Servizio per la gestione
del ciclo integrato dei rifiuti prevede
l'approvazione di un Piano Finanziario
Tariffa con validità annuale che nel caso
del 2012 era pari a 719.181.731,00 Euro
(iva inclusa).
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
25
differenziata, di recupero e riciclaggio dei
rifiuti.
Si occupa dei trattamenti di disinfestazione
e derattizzazione, nonché dei trattamenti
antiparassitari del verde e pulizia dei
mercati.
Gestione integrata dei servizi cimiteriali, dei
trasporti funebri, delle lampade votive, dei
servizi di cremazione e delle onoranze
funebri.
Servizio di trasporto pubblico locale Contratto di Servizio T.P.L.
Contratto di Servizio con Atac -Sta
per gestione contravvenzioni
Agevolazioni tariffarie per il
trasporto pubblico
Guardiania e manutenzione dei
parcheggi di scambio
Contratto di Servizio Atac per la
gestione delle fermate autobus in
sicurezza
Contratto di Servizio con Atac
servizio di supporto contenzioso
giudice di pace
ATAC S.p.A.
Euro 431.500.000,00
Euro 3.000.000,00
Euro 20.000.000,00
Euro 7.000.000,00
Euro 250.000,00
Euro 221.000,00
Totale Euro 461.971.000,00
Funzioni di progettista, autorità
espropriante, stazione appaltante,
responsabile del procedimento, alta
sorveglianza o direzione dei lavori,
connesse alla realizzazione, ampliamento,
prolungamento e ammodernamento di tutte
le linee metropolitane della città di Roma
Contratto di Servizio
Roma Metropolitane S.r.l.
Euro 13.371.703,00
Supporta l'Amministrazione di Roma
Capitale nella predisposizione e gestione dei
Contratti di Servizio, nonché nello studio e
nella valutazione delle politiche inerenti la
mobilità sostenibile, attraverso lo sviluppo e
la gestione di sistemi connessi al
miglioramento della qualità dell'aria e alla
riduzione delle emissioni;
Supporta Roma Capitale nella
pianificazione e progettazione di reti,
infrastrutture e servizi, anche con
riferimento ai sistemi tecnologici per il
controllo, il monitoraggio e l'informazione
del trasporto privato e pubblico;
Gestisce e si occupa della manutenzione dei
sistemi di monitoraggio e di informazione
sull'esecuzione e sulla qualità dei servizi di
TPL, anche attraverso il presidio della
centrale della mobilità;
Garantisce e gestisce tutte le attività di
Contratto di Servizio Agenzia
Roma Servizi per la mobilità S.r.l.
Contratto di Servizio Agenzia
Roma Servizi per la mobilità S.r.l
manutenzione apparati di chiamata
taxi
Contratto di Servizio Agenzia
Roma Servizi per la mobilità S.r.l.-
centro di monitoraggio della
sicurezza stradale
Roma Servizi per la Mobilità
S.r.l.
Euro 33.259.652,24
Euro 412.695,65
Euro 285.570,22
Totale Euro 33.957.918,11
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
26
rilascio dei permessi di circolazione e di
sosta nel Comune di Roma: ZTL, bus
turistici, sosta, servizio TAXI, ecc.;
Assicura la progettazione, la realizzazione e
la gestione di sistemi di mobilità integrativi
al TPL, quali CAR SHARING e BIKE
SHARING;
Cura la ricerca di finanziamenti e
partnership nazionali e internazionali per lo
sviluppo di progetti innovativi nel settore
della mobilità e dell'ambiente attraverso lo
sviluppo del sistema di relazioni con le
istituzioni e gli organismi, anche associativi,
del contesto politico-istituzionale locale,
nazionale e internazionale.
Da gennaio 2012 svolge attività di gestione
del sistema del controllo del traffico a
seguito del processo di acquisizione del
ramo d'azienda inerente le attività
"Semaforica GIC".
Dati dei servizi esternalizzati riferiti ad affidamenti “in house”
raggruppati per aree omogenee di intervento (dati di bilancio)
I dati rilevati dalle analisi condotte sui servizi esternalizzati, nonché contenuti nel rendiconto 2012, sono si
seguito riportati: (Importi in migliaia di €)
Servizi esternalizzati Modalità Erogazioni annualmente previste
a carico dell’Ente (2012)
Servizi funebri Affidamento in house 10.619,00
Ambiente – ciclo rifiuti Affidamento in house 719.817,00
Trasporto pubblico e Roma
metropolitane
Affidamento in house 668.391,00
Mobilità e circolazione stradale Affidamento in house 10.190,00
Trasporto scolastico Affidamento in house 21.736,5
Gestione palazzo esposizioni e
scuderie del quirinale
Affidamento in house 11.000,00
Gestione musei civici Affidamento in house 41.959,80
Gestione auditorium parco della
musica
Affidamento a fondazione 4.750,00
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
27
Gestione del patrimonio* Affidamento in house 47.000,00
Lotta all‟evasione Affidamento in house 21.920,70
Illuminazione pubblica Affidamento in house 45.000,00
Servizi idrici Affidamento in house 2.048,00
1.29. E‟ stata effettuata una valutazione di convenienza economica rispetto alla gestione diretta?
SI× NO □
1.30. Sono emerse criticità, nella gestione dei servizi pubblici locali, anche in virtù di sopravvenute ed
imprevedibili esigenze di carattere straordinario che abbiano richiesto interventi non programmati?
SI× NO □
1.30.a In caso di risposta positiva, indicare i servizi interessati:
I servizi che più di altri hanno risentito di criticità in relazione ad eventi straordinari ed imprevedibili sono
essenzialmente due: il servizio di bonifica delle aree pubbliche ed il servizio di decoro urbano. Infatti, in
ambedue i casi, si è assistito ad un incremento del numero degli interventi disallineato dalla media storica,
senza possibilità di poter utilmente e tempestivamente corrispondere alla domanda di servizi per carenza
di fondi in bilancio.
1.31. Le società affidatarie in house hanno rispettato le prescrizioni dell‟art. 3-bis, co. 6 del d.l. n.
138/2011, convertito dalla legge 148/2011 in tema di:
acquisto di beni e servizi SI X NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
reclutamento del personale SI X NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
conferimento di incarichi SI X NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
Con riferimento ad Atac S.p.A. l‟informazione non è pervenuta (sollecitata con nota di Roma Capitale n°
RL 8044 del 12/09/2013), il dato definitivo verrà aggiornato con la relazione annuale.
1.32. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione di cui all‟art. 3 co.27 l. 24 dicembre 2007, n. 244?
SI× NO □ Delibera Assemblea Capitolina n. 77 del 15/12/2011
1.32.a In epoca successiva all‟adozione della medesima, l‟Ente ha riconsiderato la sussistenza dei
presupposti di legge per il mantenimento delle partecipazioni avendo riguardo anche al profilo della
convenienza economica?
SI □ NO×
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
28
1.33. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione ai sensi dell‟art. 34, co. 20 d.l. 179/2012, convertito dalla
legge 17.12.2012, n. 221?
SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.33.a In caso di risposta positiva, è stata trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei
conti?
SI □ NO □
1.34. Le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture effettuate nel semestre, sono
state svolte in ottemperanza delle disposizioni del codice dei contratti pubblici (d.lgs. n 163/2006)?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
In particolare si forniscano informazioni relative a:
1.34.a Numero degli appalti affidati distinti per tipologia (lavori, servizi, forniture):
Tipologia Numero
Lavori 348
Servizi 1.388
Forniture 240
1.34.b Numero delle procedure negoziate, senza pubblicazione del bando, evidenziando i casi di
applicazione dell‟art. 57, comma 2, lettere b) e c) e comma 3, lettera b):
Tipologia Numero
Procedure negoziate senza pubblicazione bando 389
Art. 57, c. 2, lettera b qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti
esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato;
304
Art. 57, c. 2, lettera c nella misura strettamente necessaria, quando l'estrema urgenza, risultante da eventi
imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle
procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le
circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle
stazioni appaltanti.
181
Art. 57, c. 3, lettera b nel caso di consegne complementari effettuate dal fornitore originario e destinate al rinnovo
parziale di forniture o di impianti di uso corrente o all'ampliamento di forniture o impianti
esistenti,
qualora il cambiamento di fornitore obbligherebbe la stazione appaltante ad acquistare
materiali con caratteristiche tecniche differenti, il cui impiego o la cui manutenzione
comporterebbero incompatibilità o difficoltà tecniche sproporzionate; la durata di tali
contratti e dei contratti rinnovabili non può comunque di regola superare i tre anni;
21
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
29
1.34.c Casi di ricorso all‟estensione contrattuale (rinnovi, proroghe e servizi complementari):
Estensione contrattuale Numero
Rinnovi 382
Proroghe 272
Servizi complementari 92
1.35. Sul programma annuale dei lavori pubblici, per ogni intervento, in relazione al programma triennale,
indicare l‟impegno finanziario, la durata prevista e formulare una breve descrizione della tipologia di
progetto, indicando la funzione cui si riferisce.
E‟ in corso di predisposizione l‟elenco annuale ed il programma triennale dei lavori pubblici anno 2013 -
2015.
1.35.a Indicare la percentuale di realizzazione del Piano triennale delle opere (in termini di pagamenti
effettuati):
Piano 2010: 29,55 % Piano 2011: 41,70% Piano 2012: 28,92%
1.36. Quali misure organizzative sono state poste in essere per garantire il tempestivo pagamento delle
somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, ai sensi dell‟art. 9, comma 1 lettera a) d.l.
78/2009 e art. 1 d.lgs. 192/2012 che modifica l‟art. 4 del d.lgs. 231/2002, recependo la direttiva
2011/7/UE?
E‟ stato attivato un modulo – all‟interno del sistema informativo e informatico di contabilità – per la
registrazione delle fatture e altre richieste di pagamento al fine di effettuare i pagamenti nel rispetto dei
termini temporali e dell‟ordine cronologico previsti dalla normativa in vigore.
1.37. Il contenzioso è gestito da uffici legali interni all‟Ente?
SI× NO □ Solo parzialmente □
1.37.a In caso di ricorso (anche parziale) ad incarichi esterni indicare il numero e le modalità di
affidamento degli incarichi a legali
Incarichi esterni Numero
Incarico di co-difesa e domiciliazione davanti al Tribunale di Frosinone,
affidato mediante apposita determinazione dirigenziale (n. 2373/2013) 1
1.37.b In entrambi i casi riferire rispetto a:
- quanti nuovi giudizi sono stati promossi contro l‟Ente nel semestre: 11.231.
- quanti giudizi conclusi nel semestre hanno comportato oneri per l‟Ente: 2.485
- in relazione a quanti di essi l‟Ente aveva effettuato accantonamenti: avuto riguardo all‟elevatissimo
numero di contenziosi instaurati nei confronti dell‟Ente ed alla connessa estrema difficoltà di una
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
30
analitica previsione di spesa, storicamente l‟accantonamento è sempre stato effettuato in maniera
forfetaria, tramite uno stanziamento di bilancio di carattere generale.
1.38. E‟ stata effettuata una stima del contenzioso che potrebbe potenzialmente generare passività?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.38.a In caso di risposta positiva: è stata stanziata una posta di accantonamento in bilancio?
SI× NO □
vedi risposta 1.37b in relazione alle modalità di stanziamento in bilancio.
1.39. Sono stati posti in essere processi di riorganizzazione e/o di rideterminazione della dotazione
organica, conseguenti all‟applicazione degli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. 165/2001?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.40. Sono state rilevate eccedenze e/o o posizioni soprannumerarie del personale?
SI□ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.40.a Nel caso di risposta positiva descrivere, brevemente, i conseguenti interventi avviati in tema di
disponibilità, mobilità in uscita, blocco del turnover o altre modalità:
1.41. L‟Ente si è avvalso della facoltà di proroga dei rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato
oltre il limite dei 36 mesi, ai sensi dell‟art.1, commi 400 e 401, della legge di stabilità per il 2013, L. n.
228/2012?
SI □ NO×
1.42. Descrivere, brevemente, l‟andamento della spesa per il personale sostenuta direttamente dall‟ente,
indicando anche gli elementi conoscitivi relativi al costo delle risorse umane impiegate nelle società ed
organismi partecipati, quantificate in funzione del grado di partecipazione dell‟ente e in osservanza delle
indicazioni fornite dalla Sezione delle autonomie con la delibera n. 14/AUT/2011/QMIG:
L‟insieme delle azioni finalizzate alla razionalizzazione della macrostruttura capitolina e
all‟ottimizzazione dei costi, hanno consentito anche per il semestre del 2013 il contenimento della spesa
del personale, pur nell‟ottica della costante e irrinunciabile valorizzazione degli organici capitolini e della
conservazione di livelli quali-quantitativi degli stessi, per assicurare lo svolgimento delle funzioni e la
resa dei servizi, oltre che la realizzazione dei programmi strategici.
In particolare, il contenimento di detta spesa e la riduzione del turn over, dettati dalle intervenute norme
finanziarie di medio tempore, assicurano una costante azione di adeguamento della programmazione
pluriennale della spesa di personale, volta a garantirne la compatibilità con gli equilibri di bilancio e la
sostenibilità strutturale a regime. Al contempo, si sta provvedendo al parallelo, costante e dinamico
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
31
adeguamento della pianificazione occupazionale, tramite mirate politiche assunzionali, volte a garantire il
miglior impiego dei margini di spesa assentiti dalla legislazione finanziaria, con prioritario riguardo agli
ambiti operativi rivolti all‟utenza e alla cittadinanza.
I risultati di detta gestione per il I semestre 2013, quanto al contenimento degli oneri di personale,
confermano l‟andamento complessivo della spesa nel periodo 2010-2012 calcolata nel rispetto dell‟art.1,
comma 557 e seguenti della legge n.296/2006 e successive modifiche e integrazioni come di seguito
rappresentato:
CONSUNTIVO ANNO
2010
CONSUNTIVO ANNO
2011
CONSUNTIVO ANNO
2012
PROIEZIONI ANNO
2013
Personale
(int. 01)
1.127.299.497,36 1.112.000.409,27 1.107.147.447,33 1.074.626.457,30
Personale IRAP
(int. 07)
75.960.458,40 63.461.887,84 62.428.863,87 61.843.055,80
Altre spese
personale
(int. 03)
16.001.892,03 14.164.418,22 10.876.034,47 10.569.951,20
Totale spesa
personale
1.219.261.847,79 1.189.626.715,33 1.180.452.345,67 1.147.039.464,30
Per quanto attiene ai costi del personale delle società partecipate, il Dipartimento Risorse Umane ha
determinato per le annualità 2011 e 2012 la quota della spesa del personale delle partecipate sulla base dei
dati comunicati dal Dipartimento Partecipazioni e Controllo Gruppo Roma Capitale, come di seguito
rappresentato:
Annualità 2011
Società Descrizione Bilancio 2011
Æqua Roma S.p.A.
Valore della produzione 22.261.167
Costo del personale 12.766.554
Corrispettivo da C.d.S. 19.899.266
Quota attribuibile all‟ente 11.412.028
Assicurazioni di Roma
Mutua Assicuratrice
Romana
Valore della produzione 70.511.000
Costo del personale 7.429.000
Corrispettivo da C.d.S. 25.700.575
Quota attribuibile all‟ente
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
32
Società Descrizione Bilancio 2011
AMA S.p.A.
Valore della produzione 745.582.633
Costo del personale 326.581.535
Corrispettivo da C.d.S. 686.542.257
Quota attribuibile all‟ente 300.720.556
ATAC S.p.A.
Valore della produzione 1.023.985.972
Costo del personale 558.617.441
Corrispettivo da C.d.S. 477.251.134
Quota attribuibile all‟ente 260.355.917
Risorse R.p.R. S.p.A.
Valore della produzione 41.431.902
Costo del personale 24.867.132
Corrispettivo da C.d.S. 49.123.398
Quota attribuibile all‟ente 29.483.513
Roma Metropolitane
S.r.l.
Valore della produzione 446.079.766
Costo del personale 13.863.540
Corrispettivo da C.d.S. 12.263.023
Quota attribuibile all‟ente 381.118
Roma Servizi
per la Mobilità S.r.l.
Valore della produzione 39.055.738
Costo del personale 16.466.742
Corrispettivo da C.d.S. 27.309.365
Quota attribuibile all‟ente 11.514.218
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
33
Società Descrizione Bilancio 2011
S.A.R. S.r.l.
Valore della produzione 751.535
Costo del personale 121.746
Corrispettivo da C.d.S. 751.535
Quota attribuibile all‟ente 121.746
Zètema Progetto
Cultura S.r.l.
Valore della produzione 81.448.349
Costo del personale 31.320.391
Corrispettivo da C.d.S. 58.057.431
Quota attribuibile all‟ente 22.325.578
Costo del personale
2011 attribuibile
all’Ente
636.314.673
Annualità 2012
Società Descrizione Bilancio 2012
AEqua Roma S.p.A.
(già Roma Entrate S.p.A.)
Valore della produzione 21.117.685
Costo del personale 13.808.165
Corrispettivo da C.d.S. 18.316.253
Quota attribuibile all'ente 11.976.400
Assicurazioni di
Roma
Mutua
Assicuratrice
Romana
Valore della produzione 68.340.398
Costo del personale 9.755.000
Corrispettivo da C.d.S. 24.793.595
Quota attribuibile all'ente ------------------------------
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
34
Società Descrizione Bilancio 2012
AMA S.p.A.
Valore della produzione 752.438.968
Costo del personale 327.760.297
Corrispettivo da C.d.S. 698.109.094
Quota attribuibile all'ente 304.094.357
ATAC S.p.A.
Valore della produzione 1.051.521.514
Costo del personale 550.715.875
Corrispettivo da C.d.S. 461.331.484
Quota attribuibile all'ente 241.614.240
Risorse per Roma
S.p.A.
(già Risorse RpR
S.p.A.)
Valore della produzione 46.118.180
Costo del personale 28.952.183
Corrispettivo da C.d.S. 25.032.864
Quota attribuibile all'ente 15.715.192
Roma
Metropolitane
S.r.l.
Valore della produzione 327.717.218
Costo del personale 13.432.445
Corrispettivo da C.d.S. 10.875.608
Quota attribuibile all'ente 445.768
Roma Servizi
per la Mobilità
S.r.l.
Valore della produzione 46.043.500
Costo del personale 18.092.832
Corrispettivo da C.d.S. 29.982.755
Quota attribuibile all'ente 11.781.749
Società Descrizione Bilancio 2012
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
35
S.A.R. S.r.l.
Valore della produzione 563.384
Costo del personale 198.425
Corrispettivo da C.d.S. 563.384
Quota attribuibile all'ente 198.425
Zètema Progetto
Cultura S.r.l.
Valore della produzione 77.132.464
Costo del personale 31.451.580
Corrispettivo da C.d.S. 59.225.130
Quota attribuibile all'ente 24.149.675
Costo del personale
2012 attribuibile
all’Ente
609.975.806
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
36
1.43 Sono stati conferiti incarichi di consulenza in materia informatica?
SI □ NO×
1.43.a In caso di risposta positiva dare conto del numero degli incarichi conferiti, dell‟importo impegnato
e delle motivazioni:
1.C. TRASPARENZA
1.44. Sono stati adottati regolamenti volti a disciplinare le modalità di pubblicità e trasparenza dello stato
patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, da pubblicare sul sito internet dell‟ente
annualmente e, comunque, all‟inizio e alla fine del mandato (art. 41-bis del TUEL, introdotto dall‟art. 3
del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012)?
SI □ NO □
L‟art. 41-bis del TUEL, introdotto dall‟art. 3 del D.L. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012, è
stato espressamente abrogato dall‟art. 53, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
1.44.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto:
1.45. Rispetto alle norme che disciplinano la materia della trasparenza nel conferimento degli incarichi di
collaborazione e consulenza:
1.45.a Sono state rispettate le disposizioni previste dall‟art. 4, co. 10, secondo periodo, d.l. 95/2012,
convertito dalla legge n. 135/2012, novellato dall‟art. 1, co. 148 della L. n. 228/2012?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
Con riferimento ad Atac S.p.A. l‟informazione non è pervenuta (sollecitata con nota di Roma Capitale n°
RL 8044 del 12/09/2013), il dato definitivo verrà aggiornato con la relazione annuale.
1.45.b Sono state rispettate le disposizioni previste dagli articoli 53 del d.lgs. n. 165/2001 e 11, co. 8 del
d.lgs. 150/2009?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.46. E‟ garantita ai cittadini la conoscibilità dei dati di cui all‟art. 18, d.l. 83/2012 (Amministrazione
aperta), convertito dalla l. 134/2012?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.47. Sono state osservate le disposizioni di cui all‟art. 21 legge n. 69/2009, relativamente alla pubblicità
dei dati relativi al personale?
SI× NO □
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
37
1.48. Sono state rispettate le disposizioni in materia di pubblicità dei dati relativi agli incarichi degli
amministratori delle società ed organismi partecipati, ai sensi dell‟art. 1, comma 735, della legge n.
296/2006?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
1.49. E‟ stato rispettato l‟obbligo di comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica di cui all‟art.
1, co. 587-589, l. n. 296/2006?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
SEZIONE SECONDA
ADEGUATEZZA ED EFFICACIA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
2.A. RICOGNIZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
La relazione descrive il sistema di contabilità adottato con riferimento alle fonti interne, in particolare:
2.1. E‟ stato emanato il regolamento che disciplina il sistema dei controlli interni, ai dell‟art. sensi 147
comma 4 del TUEL?
SI× NO □
2.1.a In caso di risposta positiva è stato comunicato alla Corte dei conti?
SI□ NO×
2.1.b In caso di risposta negativa allegarlo al presente questionario.
Vedi Allegato A pag. 58
2.2 E‟ stata data attuazione al predetto Regolamento, creando un organico sistema di controlli interni?
SI□ NO □ Parzialmente ×
2.2.a In caso di adempimento parziale, indicarne le ragioni:
L‟Assemblea Capitolina, con deliberazione n.12 del 19.03.2013, ha approvato il Regolamento del
Sistema dei Controlli Interni, che disciplina le diverse tipologie di controllo, i soggetti che vi
partecipano, i criteri e le modalità per l‟esercizio dei controlli, i principali strumenti e le metodologie per
garantire la legittimità, la regolarità, la correttezza, l‟efficacia e l‟efficienza dell‟azione amministrativa.
La regolamentazione sui controlli interni si integra con le disposizioni già esistenti nell‟ambito di Roma
Capitale, in particolar modo il regolamento sull‟ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale e
la deliberazione di Giunta Capitolina n. 116/2010, recante l‟adozione della disciplina del “Ciclo della
programmazione, pianificazione, controllo, misurazione e valutazione della performance”.
Nel rinnovato contesto dei controlli interni, affinché il Regolamento possa dispiegare i suoi effetti
occorre completare la disciplina di dettaglio sui ruoli e le responsabilità operative del personale
competente allo svolgimento delle attività di controllo.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
38
Per la piena applicazione del nuovo sistema, si dovrà, inoltre, perfezionare la regolamentazione dei
flussi informativi periodici, relativi alle risultanze dei controlli, e lo sviluppo delle metodologie per
l’applicazione uniforme degli stessi, garantendo un obiettivo riscontro nel rispetto dei principi di
indipendenza, imparzialità e trasparenza.
Ad ogni buon conto, in coerenza con quanto prescritto dal Regolamento, si sintetizzano, a seguire, i
controlli interni attualmente già operativi e le forme in cui è organizzato.
Controllo di regolarità amministrativa e contabile - a regime
Struttura preposta/Azioni
Fase preventiva:
• Il Dirigente competente per materia attesta attraverso l‟espressione del parere di regolarità tecnica la
correttezza dell‟azione amministrativa;
• Il Ragioniere Generale ed i Dirigenti preposti della Ragioneria attestano attraverso il parere di regolarità
contabile sulle proposte di deliberazione o l‟apposizione del visto di regolarità contabile sulle
determinazioni dirigenziali l'esatta imputazione della spesa al pertinente capitolo di bilancio, il riscontro
della capienza del relativo stanziamento, la correttezza sostanziale della spesa proposta, la conformità
della stessa alle leggi, ai regolamenti e agli indirizzi emanati ai fini della salvaguardia degli equilibri
finanziari complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica.
Output
Rapporto semestrale trasmesso al Sindaco, al Segretario Direttore Generale, al Ragioniere Generale,
all‟O.I.V., e al Presidente dell‟Assemblea Capitolina (art. 7 comma 4 del Regolamento del Sistema dei
Controlli Interni)
Fase successiva:
Il Segretario Generale verifica la regolarità e la correttezza delle procedure e degli atti adottati, la
legittimità dei provvedimenti, la conformità degli stessi ai principi generali dell‟ordinamento, alla
legislazione comunitaria e nazionale vigente, allo Statuto e ai regolamenti di Roma Capitale, nonché agli
standard redazionali definiti dall‟Amministrazione, scelti secondo una selezione casuale nell‟ambito di un
campione effettuato con motivate tecniche di campionamento.
Output
Le risultanze del controllo successivo sono trasmesse annualmente, a cura del Segretario Generale, alla
Giunta e all‟Assemblea Capitolina, ai responsabili dei servizi ai revisori dei conti e agli organi di
valutazione dei risultati dei dipendenti.
(cfr. sez. 2.E del presente questionario)
Controllo sugli equilibri finanziari – a regime
Struttura preposta/Azioni
Il controllo è svolto sotto la direzione e il coordinamento del Ragioniere Generale e mediante la vigilanza
dell„Organo di Revisione, prevedendo il coinvolgimento attivo degli organi di governo, del Direttore
Generale, del Segretario e dei Responsabili di servizi , secondo le rispettive responsabilità.
L‟analisi del controllo viene effettuata su quattro dimensioni:
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
39
1. Competenza;
2. Cassa;
3. Patto di stabilità interno;
4. Effetti sul bilancio dell‟ente della gestione degli organismi partecipati.
Le modalità di esercizio del controllo sugli equilibri finanziari sono svolte, nel rispetto delle disposizioni
dell‟ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, e delle norme che regolano il concorso degli
enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, nonché delle norme di attuazione
dell'articolo 81 della Costituzione.
Output
Report periodici e relazioni ad uso interno ed esterno, con il fine di rilevare la tracciabilità dei flussi
finanziari.
(cfr. sez. 2.D del presente questionario)
Controllo sulle società partecipate – attivo ma in fase di perfezionamento
Struttura preposta/Azioni
Allo stato attuale il controllo sulle società partecipate è organizzato come segue:
al controllo è preposta una struttura interna all‟Amministrazione (Dipartimento Partecipazione e
Controllo Gruppo Roma Capitale – Sviluppo Economico Locale) che monitora la situazione contabile,
gestionale delle società.
La Ragioneria Generale, controlla i rapporti finanziari tra ente e società e il rispetto delle norme di legge
sui vincoli di finanza pubblica anche tramite un sistema informatico in corso di implementazione.
Le strutture funzionalmente competenti per la materia oggetto del contratto, infine, esercitano il controllo
sui contratti di servizio stipulati con gli organismi partecipati.
Output
I risultati complessivi della gestione dell‟ente e delle partecipate saranno rilevati mediante bilancio
consolidato, secondo la competenza economica. Durante il primo semestre 2013 è stato dato avvio ad un
programma di riorganizzazione del sistema dei controlli (vedi punto 2.26 del presente questionario).
(cfr. sez. 2.D del presente questionario)
Controllo sulla qualità dei servizi erogati – a regime
(cfr. risposta al quesito 2.10 del presente questionario)
Controllo di gestione - a regime
(cfr. sez. 2.C del presente questionario)
Controllo Strategico –in fase di perfezionamento
(cfr. sez. 2.B del presente questionario
2.2.b In caso di risposta positiva descrivere l‟articolazione strutturale e funzionale degli organi e degli
uffici:
2.3. L‟Ente ha introdotto un sistema di contabilità analitica?
SI× NO □
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
40
2.3.1 Nel caso di risposta positiva indicare le modalità operative:
E‟ stato applicato il metodo Activity Based Costing (ABC) alle attività svolte dalle strutture territoriali. E‟
in corso l‟estensione di tale metodo alle attività svolte dalle strutture centrali dell‟Amministrazione.
2.4. E‟ stato introdotto un sistema di misurazione e valutazione della performance individuale ed
organizzativa, ex d.lgs. n. 150/2009?
SI× NO □
2.4.a Nel caso di risposta positiva indicare quali organi del vertice amministrativo e/o politico sono stati
coinvolti nella fase di programmazione e/o valutazione.
A norma della deliberazione di Giunta Capitolina n. 116 del 22 dicembre 2010 si riporta quanto segue:
I soggetti coinvolti nella fase di programmazione sono:
gli Organi di indirizzo politico (Sindaco e Giunta Capitolina) definiscono, per ogni missione
dell'Ente, gli obiettivi strategici di livello pluriennale;
Il Comitato di Direzione (Segretario - Direttore Generale, Capo di Gabinetto, Direttore
Esecutivo) assicura la traduzione degli indirizzi politico-amministrativi in programmi e progetti
strategici, con le relative priorità, nell'ambito degli atti di programmazione generale, al fine di
garantire la coerenza degli stessi con i programmi di settore e i correlati progetti, nonché il
monitoraggio e controllo del conseguimento dei risultati attesi, secondo le direttive del Sindaco
e della Giunta e tenendo conto delle indicazioni tecniche fornite dall'O.I.V.;
Il Direttore Generale, ove nominato, ovvero il Segretario Generale, cura la traduzione dei
programmi e dei progetti in obiettivi gestionali nell'ambito del Piano esecutivo di gestione;
I Direttori apicali di struttura collaborano con il Comitato di Direzione e con il Direttore
Generale nella redazione degli atti di programmazione generale e nella redazione del Piano
esecutivo di gestione;
Il Direttore Generale, ove nominato, ovvero il Segretario Generale predispone il Piano della
performance , in coerenza con i documenti di programmazione strategica, di programmazione
operativa e di programmazione economico finanziaria annuale e pluriennale,
L‟Organismo Indipendente di Valutazione valida il Piano della performance predisposto dal
Direttore Generale, ove nominato, ovvero dal Segretario Generale.
I soggetti coinvolti nella fase di valutazione sono:
il Sindaco valuta le figure di Alta direzione non preposte a compiti dirigenziali gestionali in
relazione ai risultati di performance complessivi dell'ente, rappresentati nella Relazione sulla
performance, tenendo conto degli apporti espressi nell'ambito della funzione di collaborazione
e supporto al Sindaco medesimo;
L'Organismo Indipendente di Valutazione, sulla base dei risultati della performance di Ente e di
struttura, formula la proposta di valutazione dei dirigenti apicali, da sottoporre , per l‟adozione,
al Segretario – Direttore Generale, tenendo conto degli esiti delle attività di monitoraggio e
controllo svolte nel corso della gestione del ciclo della performance;
I Direttori apicali preso atto delle valutazioni espresse nell'ambito della Relazione sulla
performance, in ordine ai risultati della struttura e della misurazione dei
parametri/indicatori/fattori per la misurazione della performance individuale, definiti
nell'ambito del Piano della performance, procedono alla valutazione dei dirigenti sub – apicali,
trasmettendo i relativi esiti alla struttura permanente di supporto, per le verifiche di conformità
e di coerenza con i criteri e le metodologie stabilite dall'O.I.V. e con gli esiti del procedimento
di monitoraggio e dei controlli interni, nonché, in relazione ai collegamenti con la valutazione
della performance organizzativa e individuale dei Direttori apicali.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
41
2.B. CONTROLLO STRATEGICO
2.5. E‟ stato istituito un sistema di controllo strategico ex art. 147-ter del TUEL*, così come introdotto
dal d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012?
SI□ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
L‟ente ha individuato strumenti di monitoraggio a supporto del controllo strategico. Lo stesso è in corso
di attuazione e implementazione anche in relazione alla prossima adozione delle innovazioni collegate ai
principi di armonizzazione dei sistemi contabili e allo sviluppo dei collegati sistemi informativi.
2.5.a In precedenza l‟Ente aveva organizzato un sistema di controllo strategico?
SI□ NO×
2.5.b La funzione di controllo strategico è stata organizzata in forma associata?
SI□ NO×
2.5.c Quale struttura esercita il predetto controllo e dove risulta allocata nell‟organigramma?
La struttura preposta alle attività collegate al controllo strategico è la Direzione Pianificazione e Controllo
Interno che, nell‟ambito dell‟organigramma dell‟Ente, è collocata nel Segretariato Direzione Generale e
svolge compiti a supporto del Direttore Generale.
2.6. E‟ stata effettuata una valutazione sullo stato di attuazione dei programmi, analizzando sia la
congruenza che gli scostamenti?
SI× NO □
Nel primo semestre è stato effettuato un monitoraggio sullo stato di attuazione delle azioni collegate a
ciascun programma con riferimento agli effetti dispiegati nell‟anno in corso collegati agli atti di
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
42
programmazione e pianificazione approvati per il triennio 2012/2014. Per l‟anno in corso l‟Ente non ha
ancora approvato i documenti di Bilancio, che sono in fase di predisposizione.
2.6.a Quali sono gli strumenti di monitoraggio utilizzati?
Rilevazione dello stato di avanzamento delle azioni collegate a ciascun programma con rappresentazione
delle criticità causa degli scostamenti e verifica delle motivazioni addotte.
2.7. Con quale periodicità è effettuato il monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi?
Il monitoraggio è effettuato almeno semestralmente e comunque sempre in risposta alle esigenze degli
Organi di indirizzo politico e di Alta Direzione.
2.7.a Gli esiti del predetto monitoraggio confluiscono nella/e deliberazione/i di ricognizione dello stato di
attuazione dei programmi di cui all‟art. 193, comma 2, del TUEL?
SI× NO □
2.8. Il controllo strategico analizza gli aspetti economico finanziari connessi ai risultati ottenuti?
SI□ NO×
La rilevazione degli aspetti economico finanziari collegati ai risultati ottenuti assumerà una valenza
sistemica successivamente al completamento dell‟integrazione dei sistemi di programmazione strategico
– gestionale ed economico finanziari attualmente in corso.
2.8.a Nel caso di risposta positiva, specificarne le metodologie:
2.9. Il Controllo strategico effettua un monitoraggio periodico dello stato di attuazione delle previsioni,
mettendo a raffronto i tempi previsti e quelli di attuazione delle procedure di gestione?
SI× NO □
2.9.a In caso affermativo, specificare le metodologie:
Rilevazione dello stato di avanzamento delle attività collegate a ciascun obiettivo gestionale con verifica
dell‟andamento dei relativi indicatori e analisi degli eventuali scostamenti.
2.10. Sono stati adottati sistemi di monitoraggio per valutare la qualità dei servizi erogati e il grado di
soddisfazione della domanda?
SI× NO □
2.10.a In caso di risposta positiva specificarne le metodologie:
L’attività istituzionale (attività corrente attesa)
Il modello di programmazione e pianificazione esecutiva, adottato dall‟Amministrazione a partire
dall‟esercizio gestionale 2012, prevede modalità e strumenti di monitoraggio e valutazione delle azioni
collegate da un lato alla missione istituzionale (attività corrente attesa – servizi tipici erogati) e dall‟altro
all‟attività di sviluppo (obiettivi gestionali). La prima dimensione permette di definire, misurare e valutare
le modalità e i contenuti della gestione collegata all‟attuazione della missione istituzionale delle strutture
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
43
dell‟Ente, individuandone gli output, ovvero i prodotti, le attività e le prestazioni necessari
all‟assolvimento della stessa che hanno carattere di stabilità e continuità.
La seconda declina i progetti individuati nella Relazione previsionale e programmatica, definendo gli
obiettivi gestionali, la correlata pianificazione e i relativi risultati che costituiscono il contributo di ogni
struttura all‟attuazione della programmazione politico – istituzionale e sono caratterizzati da finalità di
sviluppo, in quanto destinati alla realizzazione di nuovi prodotti/prestazioni/servizi, in un arco temporale
delimitato e con risorse predefinite.
Questa distinzione, di natura classificatoria e non gerarchica, si riverbera nella struttura del Piano
esecutivo di gestione in ogni centro di responsabilità dirigenziale, consentendo sia una rappresentazione
delle finalità della programmazione e pianificazione della performance “verificabile”, sia di contenere la
frammentazione degli obiettivi e le ridondanze; infine, assicura la coerenza della programmazione
(strategica e operativa) con la pianificazione gestionale.
Nel Piano esecutivo di gestione, pertanto, ogni centro di responsabilità è articolato in due sezioni; la
prima comprende due diverse tipologie di performance, ovvero l‟“attività corrente” (punto 1), che si
sostanzia nella “Matrice servizi/indicatori”, e l‟“attività progettuale-obiettivi di sviluppo” (punto 2); la
seconda sezione contiene gli indicatori necessari alla rendicontazione finanziaria (punto 3), la tabella
delle risorse finanziarie (punto 4) e le risorse umane e strumentali in dotazione al centro di responsabilità
dirigenziale (punto 5).
La Matrice servizi/indicatori
Nel Piano Esecutivo di Gestione ogni centro di responsabilità dirigenziale, prevede la “Matrice
servizi/indicatori” che costituisce l‟espressione operativa delle finalità da perseguire in ragione della
missione istituzionale, declinando dal punto di vista gestionale il contenuto della Relazione Previsionale
Programmatica (descrizione del programma). La matrice è costruita sul servizio tipico erogato in via
principale dal corrispondente centro di responsabilità dirigenziale, alla cui individuazione si è pervenuti
tramite il censimento dei servizi di Roma Capitale e l‟analisi condivisa con le strutture.
La “Matrice servizi/indicatori” contiene le dimensioni gestionali e di performance del servizio e il sistema
di misure/indicatori che ne supporta la misurazione necessaria alla valutazione delle responsabilità
gestionali collegate.
Il sistema di misure/indicatori è articolato in dimensioni di efficienza, efficacia, accessibilità, tempestività
che supportano la valutazione della performance sia individuale che organizzativa del singolo Centro di
responsabilità dirigenziale, che, letti in forma aggregata, la performance organizzativa dell‟intero Ente.
L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale
Roma Capitale si avvale dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma
Capitale che espleta funzioni di verifica e monitoraggio della qualità dei servizi, sia erogata che percepita,
e di supporto propositivo e tecnico-conoscitivo nei confronti dell'Assemblea Capitolina, del Sindaco e
della Giunta Capitolina.
L'Agenzia realizza studi, pareri ed esercita un'attività di vigilanza costante per verificare le modalità di
erogazione dei servizi e garantire una informazione tempestiva e documentata sulle condizioni di
svolgimento degli stessi; inoltre, su richiesta dell'Assemblea Capitolina, del Sindaco e della Giunta
Capitolina esprime pareri preventivi sugli schemi degli atti concessori e autorizzativi, delle convenzioni e
dei contratti di servizio e può proporre la modifica delle clausole delle autorizzazioni e delle condizioni
tecniche di svolgimento dei servizi, ove ciò sia richiesto dall'andamento del mercato o dalle ragionevoli
esigenze degli utenti. L'Agenzia presenta all'Assemblea Capitolina un Rapporto Annuale sullo stato dei
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
44
servizi pubblici locali e sull'attività svolta. La Relazione Annuale è il principale strumento di ricognizione
e analisi delle condizioni di svolgimento dei servizi. Inoltre, rappresenta il mezzo con cui l'Agenzia rende
conto all'Assemblea Capitolina dell'attività svolta.
Dell‟attività dell‟Agenzia l‟amministrazione si avvale anche ai fini della redazione della Relazione sulla
performance dell‟ente.
Il sistema di gestione dei reclami
Accanto agli strumenti di rilevazione della qualità dei servizi erogati sopra descritti, l‟Amministrazione si
è dotata, a seguito dell‟approvazione del collegato Regolamento con deliberazione di Consiglio Comunale
n. 136 del 16 giugno 2005, del sistema di gestione dei reclami che prevede, tra l‟altro, un sistema
informativo a supporto per consentire al cittadino di presentare, tramite gli Urp, Urc, i Punti di ascolto di
II livello, il contact center “ChiamaRoma 060606” e il Portale istituzionale, reclami, segnalazioni e
suggerimenti.
2.11. Quali metodologie adotta il controllo strategico per monitorare l‟impatto socio-economico dei
programmi dell‟Ente?
Non esiste attualmente, un sistema strutturato di controllo strategico anche ai fini del monitoraggio
dell‟impatto socio – economico dei programmi dell‟Ente (cfr. risposta al quesito 2.5)
2.11.a Nell‟ultimo esercizio concluso sono stati prodotti report sul controllo strategico?
SI □ NO× Non sono stati prodotti report sul controllo strategico per monitorare l‟impatto socio – economico dei
programmi dell‟ente ma solo sullo stato di avanzamento degli obiettivi
2.11.b Nel semestre sono stati prodotti report sul controllo strategico?
SI □ NO×
Non sono stati prodotti report sul controllo strategico per monitorare l‟impatto socio – economico dei
programmi dell‟ente, ma solo sullo stato di avanzamento degli obiettivi.
2.11.c In caso di risposta positiva, in entrambi i casi, allegarne copia.
2.12. E‟ stato messo a punto un sistema di controllo, ex ante ed ex post, teso a verificare la conformità tra
gli obiettivi dell‟amministrazione e le scelte operate dai dirigenti, nonché tra gestione ed allocazione delle
risorse umane, materiali e finanziarie?
SI × NO □
A chiusura di ciascun esercizio viene verificata la coerenza delle azioni operate e degli atti adottati dai
dirigenti in relazione agli obiettivi di competenza. Inoltre il sistema di controllo di gestione consente di
operare un riallineamento delle risorse umane destinate:
alla produzione ed erogazione dei servizi propri delle strutture territoriali;
alla gestione dei servizi di auto-funzionamento di tutte le strutture dell‟amministrazione.
2.C. CONTROLLO DI GESTIONE
2.13. Indicare da quanti anni è operativo il controllo di gestione:
dal 2005
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
45
2.14. E‟ stata individuata una specifica struttura deputata al controllo di gestione?
SI × NO □
2.14.a Nel caso di risposta positiva indicare, schematicamente, dove è allocata nell‟organigramma
dell‟Ente e il numero degli addetti in assegnazione esclusiva:
A norma dell‟art. 5 commi 4 e 5 del Regolamento sul Sistema dei Controlli Interni approvato
dall‟Assemblea Capitolina con Deliberazione n. 13/2013, l‟esercizio del controllo di gestione compete a
ciascun Direttore di struttura, in relazione sia alle attività organizzative e gestionali di propria competenza
sia alle risorse ed obiettivi assegnati in sede di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione. Le attività
di indirizzo, monitoraggio e coordinamento del controllo di gestione sono svolte da un‟apposita struttura a
ciò deputata (Unità Organizzativa Controllo di gestione), attualmente allocata nell‟ambito della Direzione
Esecutiva.
Oltre al Dirigente, fino a maggio 2013 risultavano assegnate n.4 unità di personale (n.1 cat. D e n. 3 cat.
C). Attualmente la dotazione organica della U.O. Controllo di gestione è pari a n. 8 unità di personale (n.
6 unità di categoria D, n. 2 unità di categoria C).
2.14.b Il controllo è svolto in riferimento ai costi e ricavi dei singoli servizi/centri di costo?
SI× NO □
Le analisi condotte dal controllo di gestione afferiscono alle rilevazioni sui costi poste in essere dalla
contabilità analitica.
2.14.c Descrivere:
- le modalità di rilevazione (contabili ed extra-contabili):
In relazione alla rilevazione dei costi relativi all‟acquisizione di beni e servizi (Titolo I, interventi 02-03-
04-05) la contabilità analitica acquisisce nativamente i dati dal sistema di contabilità finanziaria, per poi
opportunamente rettificarli/integrarli ed arrivare all‟individuazione dei costi del servizio. Per quanto
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
46
concerne la rilevazione del costo del personale si è reso necessario realizzare una complessa operazione di
integrazione tra i diversi sistemi informativi interessati (sistema informativo dello stato giuridico e
sistema informativo del trattamento economico), al fine di consentire la determinazione del costo del
personale da imputare a ciascun servizio. Così determinato, il costo dei servizi è rapportato ai volumi di
produzione, individuati nell‟ambito del più generale sistema degli indicatori.
- la frequenza delle rilevazioni:
la frequenza delle rilevazioni dei costi è costante e sistematica, mentre l‟elaborazione degli stessi avviene
annualmente.
2.15. Quali indicatori di risultato sono stati prescelti per misurare il grado di realizzazione degli obiettivi?
Indicatori di prodotto, indicatori di risultato, indicatori di rispetto dei tempi, Costo Pieno Unitario (CUP)
e Costo del Lavoro per unità di Prodotto (CLUP).
2.16. Quali metodologie sono state impiegate per l‟analisi degli scostamenti e la correzione degli stessi?
Rilevazione dello stato di avanzamento delle attività e andamento degli indicatori collegati a ciascun
obiettivo gestionale con analisi degli eventuali scostamenti e pianificazione degli interventi organizzativi
e gestionali da attivare nel corso dell‟esercizio o nel successivo ciclo di programmazione.
2.17. E‟ stata valutata la congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi definiti dai piani?
SI× NO □
2.17.a E‟ effettuata una valutazione sulla fattibilità dei programmi, tenuto conto anche dei flussi di cassa
e degli obiettivi legati al rispetto del patto di stabilità?
SI× NO □
2.18. Gli obiettivi del PEG sono articolati per centri di costo e centri di responsabilità?
SI× NO □
Tale articolazione è prevista dal modello di Piano Esecutivo di Gestione adottato attualmente
dall‟amministrazione.
2.19. E‟ stata rilevata la coerenza tra le dotazioni finanziarie, umane e strumentali e gli obiettivi contenuti
nel PEG?
SI× NO □
E‟ in fase di armonizzazione una procedura che consenta la correlazione sia in sede di programmazione
che di gestione delle risorse finanziarie con ciascun obiettivo.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
47
2.20. Il PEG adottato traduce le strategie in obiettivi, con indicatori di risultato idonei a verificarne lo
stato di attuazione?
SI× NO □
Tale articolazione è prevista dal modello di Piano Esecutivo di Gestione adottato attualmente
dall‟amministrazione.
2.20.a In caso di risposta negativa a ciascuna delle domande da 2.17 a 2.20, indicare le problematiche
incontrate:
2.21. Il controllo di gestione valorizza una dimensione comparativa nel tempo (raffronto con i valori
raggiunti dal medesimo servizio / centro di costo in periodi precedenti) o nello spazio?
SI× NO □
2.22. Nei referti sul controllo di gestione, ex art. 198-bis del TUEL, sono emerse criticità?
SI× NO □
2.22.a In caso di risposta positiva descrivere succintamente le criticità rilevate e le misure correttive
adottate:
Il processo di “Allineamento degli indici di efficienza alle migliori performance” illustrato nei Referti sul
controllo di gestione rappresenta il correttivo adottato per migliorare l‟efficienza delle attività municipali
e quelle di auto-funzionamento delle strutture centrali. Si provvede, attraverso tale strumento, all‟interno
di ciascuna struttura, a migliorare l‟allocazione del personale dipendente ed a rendere omogenei i costi di
erogazione dei servizi.
2.23. L‟Organo preposto al controllo di gestione fornisce all‟organo politico elementi e valutazioni idonee
a supportarlo nei suoi compiti d‟indirizzo?
SI× NO □
2.24. L‟analisi sulla gestione da parte degli organi di controllo interno contribuisce alla quantificazione
degli stanziamenti di competenza, tenuto conto anche di quanto previsto dall‟art. 162, comma 5, del
TUEL?
SI□ NO×
2.24.a Se la risposta è positiva indicare le modalità operative e i metodi di quantificazione:
2.25 Sono stati utilizzati i rapporti del controllo di gestione al fine della valutazione della performance del
personale?
SI□ NO×
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
48
2.D. ALTRE FORME DI CONTROLLO
ORGANISMI PARTECIPATI
2.26. E‟ stata regolamentata e/o predisposta una struttura di controllo sulle società partecipate ai sensi
dell‟art. 147-quater del TUEL, introdotto dall‟articolo 3 del d.l. n. 174/2012?
SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
2.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto di attuazione, la struttura individuata, la
sua allocazione nell‟organigramma:
Durante il primo semestre 2013 è stato dato avvio all‟intera riorganizzazione dei sistemi dei controlli
interni attraverso l‟adozione della deliberazione dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 (pag.
58) che ha approvato il Regolamento del Sistema dei Controlli Interni, il cui art. 10 - con particolare
riferimento al controllo sulle società partecipate - prevede che "L'attività di controllo è svolta, in via
principale, da una struttura interna all'Amministrazione appositamente preposta alla cura dei rapporti
con le società e gli enti partecipati, nonché, secondo le specifiche competenze declinate nel Regolamento
degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, dal Segretario Generale, dal Direttore Generale ove
nominato, dal Ragioniere Generale, dal Direttore Esecutivo ove nominato, dal Direttore del
Dipartimento competente sulla materia oggetto del contratto dì servizio, dal Direttore del Dipartimento
delle Risorse Umane".
2.27. E‟ stato attuato l‟art. 147, co. 2, lettera d), del TUEL, in merito:
a. alla graduale attuazione della norma che impone la redazione del bilancio consolidato*?
SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
b. in ordine alla verifica di efficacia, efficienza ed economicità della gestione degli organismi esterni
dell‟ente*?
SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □
2.28. Indicare quale modello organizzativo e modalità di governance sono stati adottati per il controllo
interno, ovvero per il controllo analogo sulle società partecipate:
Il modello di Governance è definito dai seguenti provvedimenti:
Deliberazione Giunta Capitolina n. 165 del 30 marzo 2005 "Approvazione degli schemi dei Codici di
Comportamento e di Corporate Governance per le Società "in house" e per le altre Società controllate
non quotate alla Borsa Valori o partecipate dal Comune di Roma. Approvazione, per le Società "in
house", dei contenuti della Relazione Previsionale Aziendale e dello schema standard del reporting
gestionale. Approvazione, per le Aziende Speciali, dello schema standard del reporting gestionale";
Deliberazione Assemblea Capitolina n. 77 del 15 dicembre 2011: "Deliberazioni di Roma Capitale ai
sensi dell'art. 3, commi 27 e 28, della Legge Finanziaria 2008. Modifiche degli statuti delle società in
house di Roma Capitale
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
49
2.29. Nel caso di organismi partecipati da più Enti pubblici ovvero nelle ipotesi di società mista, sono
stati adottati “patti parasociali”?
SI □ NO × NON RICORRE LA FATTISPECIE □
2.29.a In caso di risposta positiva specificare l‟oggetto e le finalità:
2.30. L‟Ente ha stipulato contratti di servizio con tutte le società ed organismi partecipati ai quali è
affidata la gestione di servizi pubblici locali?
SI × NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □
2.31 L‟Ente effettua il monitoraggio:
a. sui rapporti finanziari con la partecipata SI X NO □
b. sulla situazione contabile, gestionale ed organizzativa della partecipata SI X NO □
c. sui contratti di servizio SI X NO □
d. sulla qualità dei servizi erogati SI X NO □
e. sugli effetti prodotti dai risultati di gestione sul bilancio finanziario dell‟ente SI X NO □
2.32. L‟ente effettua periodicamente il monitoraggio sulla solidità economica, patrimoniale e finanziaria
degli organismi partecipati?
SI× NO □
2.32.a Con quale frequenza?
Trimestrale per le Società in house e quadrimestrale per le Aziende Speciali, oltre che annuale in sede di
approvazione di bilancio.
2.33 Sono previsti momenti di raccordo tra la gestione degli organismi partecipati e la gestione del
bilancio dell‟Ente, con specifico riferimento agli equilibri di bilancio?
SI× NO □
2.33.a In caso di risposta positiva, con quale cadenza?
La cadenza è connessa alle fasi di programmazione finanziaria dell‟ente relative sia all‟approvazione del
bilancio di previsione che alle manovre di assestamento del bilancio medesimo.
2.34. L‟Ente locale verifica la qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi
gestionali esterni?
SI× NO □
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
50
2.34.a Sono adottate metodologie per la misurazione della soddisfazione degli utenti esterni ed interni
dell‟ente*?
SI× NO □
2.34.b In caso di risposta positiva, indicare quali:
L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale - istituita con Deliberazione
Consiglio Comunale n. 39 del 14 marzo 2002, successivamente modificata ed integrata dalla Deliberazione n.
212 del 22 ottobre 2007 - espleta funzioni di verifica e monitoraggio della qualità dei servizi e di supporto
propositivo e tecnico-conoscitivo nei confronti dell'Assemblea Capitolina, del Sindaco e della Giunta Capitolina.
L'Agenzia effettua una "Indagine sulla qualità della vita e i servizi pubblici locali nella città di Roma", che
consiste in rilevazioni di citizen satisfaction.
Oltre a quanto svolto dall'Agenzia, alcuni contratti regolanti l'erogazione di servizi pubblici da parte di
organismi partecipati prevedono indagini sulla customer satisfaction, eseguite da società indipendenti,
individuate all‟esito di gare pubbliche.
I risultati delle indagini sono spesso alla base del riconoscimento di un corrispettivo (bonus) o l'applicazione di
una sanzione (malus) nei confronti dell'azienda; è prevista l'adozione della Carta dei Servizi, che stabilisce gli
impegni dell'azienda nell'erogazione del servizio.
Infine sono istituite Commissioni paritetiche di vigilanza previste dai relativi contratti di servizio, composte da
rappresentanti delle società e dei dipartimenti committenti.
EQUILIBRI FINANZIARI
2.35. L‟ente ha fatto ricorso alla Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell‟art. 243-
quater del TUEL?
SI □ NO×
2.35.a In caso di risposta positiva, è in corso l‟attuazione del piano di riequilibrio?
SI □ NO □
2.36. E‟ stato modificato il regolamento di contabilità tenendo conto delle disposizioni di cui all‟art. 147-
quinquies del TUEL?
SI □ NO×
2.36.a In caso di risposta positiva, indicare con quale unità organizzativa e con quali metodologie:
2.37 Nell‟ambito del controllo sugli equilibri finanziari indicare :
- la frequenza con cui il Consiglio Comunale verifica il permanere degli equilibri di bilancio:
Una volta l‟anno entro il 30 settembre come previsto dall‟art 193 del TUEL 267/2000 dopo aver
approvato il Bilancio di Previsione.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
51
- se è effettuata una valutazione degli effetti prodotti dai risultati di gestione degli organismi esterni, sul
bilancio finanziario dell‟ente:
SI× NO □
2.37.a Riferire sugli esiti del monitoraggio:
Il monitoraggio degli equilibri finanziari sarà effettuato solo a seguito dell‟approvazione della manovra
finanziaria relativa al bilancio di previsione 2013.
2.38. E‟ stato verificato, in corso di esercizio, se il programma dei pagamenti sia compatibile con le
disponibilità di cassa?
SI× NO □
2.38.a E‟ stato riscontrato se le disponibilità di cassa, alla data di riferimento della relazione, siano
capienti rispetto all‟importo totale di fatture, notule, richieste di pagamento, incluse spese per il personale
e ratei di ammortamento dei prestiti scaduti alla stessa data?
SI× NO □
2.38.b Evidenziare eventuali criticità emerse:
La costante e puntuale attività di monitoraggio della liquidità ha permesso di fronteggiare i momenti
critici. In proposito è stata attivata l‟anticipazione di tesoreria alla quale si è fatto ricorso unicamente per
la parte relativa all‟utilizzo in termini di cassa, delle somme a destinazione vincolata. Alla data del 30
giugno le somme con vincoli di destinazione ammontavano a 757 milioni di euro di cui 420 milioni
utilizzate in anticipazione per il pagamento di spese correnti.
2.39. Sono in corso procedure per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (ex art. 194 del TUEL), o
altre passività non coperte da impegno di spesa e non ancora sottoposte a tali procedure?
SI× NO □
2.39.a In caso di risposta positiva, si forniscano informazioni dettagliate in riferimento alle sentenze
esecutive, alla ricapitalizzazione, alle procedure espropriative o di occupazione d‟urgenza, ai lavori
pubblici di somma urgenza:
Si allega un elenco di richieste di stanziamenti a copertura di debiti fuori bilancio (Allegato B pag. 72) e
di somme urgenze evidenziate nel corso dell‟esercizio 2013 (Allegato C pag. 73) che dovranno essere
oggetto di copertura finanziaria in sede di approvazione del Bilancio 2013-2015.
2.40. Descrivere lo stato del monitoraggio sul rispetto del Patto di stabilità interno:
L‟obiettivo per il patto di stabilità per l‟annualità 2013 – a normativa vigente - è quantificato in 248.617
migliaia di euro.
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
52
Si richiama l‟attenzione sulla normativa speciale ai fini del Patto (art. 1 comma 112 Legge di stabilità
2011 e art. 31 comma 22 Legge di stabilità 2012) applicata a Roma Capitale che prevede la possibilità di
concordare con il Ministero dell‟Economia e delle Finanze le modalità e l‟entità del proprio concorso alla
realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica.
Con nota del 25 marzo 2013 è stata presentata al Ministro dell‟Economia e delle Finanze la proposta di
accordo per l‟annualità 2013. Tale proposta è stata successivamente integrata con la richiesta
dell‟attribuzione a Roma Capitale degli spazi finanziari non utilizzati dalla Gestione Commissariale (250
mln di euro). Si è in attesa della risposta del MEF in relazione all‟accoglimento delle proposte presentate.
Infine, per quanto riguarda il monitoraggio del patto relativo al 1° semestre 2013, il termine per la sua
trasmissione al Ministero dell‟Economia e delle finanze è stato fissato a 30 giorni dalla data di
pubblicazione nella G.U. del Decreto ministeriale contenente il prospetto e le modalità per la sua
compilazione. Il Decreto in oggetto è stato pubblicato nella G.U. in data 11/9/2013. Roma Capitale sta
predisponendo il monitoraggio sulla base delle indicazioni fornite dal MEF.
2.E. CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA CONTABILE
2.41. L‟Ente ha regolamentato il controllo di regolarità amministrativa e contabile , così come
disciplinato dal nuovo art. 147-bis, introdotto dall‟art. 3, co. 1, lettera d) del d.l. n. 174/2012?
SI× NO □
2.41.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi del provvedimento:
Deliberazione dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 (pag. 58)
2.42. Sono state introdotte apposite procedure per l‟acquisizione dei dati?
SI× NO □
2.43. Si è provveduto ad individuare specifiche unità organizzative?
SI× NO □
2.44. Nel semestre vi sono stati casi in cui la Giunta e/o il Consiglio non si sono conformati ai pareri?
SI □ NO×
2.44.a In caso di risposta positiva, in quali casi, indicando le motivazioni addotte:
2.45. Sono stati fissati i principi generali e regolamentate le modalità per la revisione successiva degli
atti, secondo il disposto dell‟art. 147-bis del TUEL?
SI × NO □
2.46. La selezione degli atti da assoggettare al controllo è stata effettuata con tecniche di campionamento?
SI × NO □
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
53
2.46.a In caso di risposta positiva, indicare le tecniche prescelte, i criteri in base ai quali sono stati
determinati la dimensione del campione e la tipologia degli atti oggetto di osservazione, nonché gli esiti
della revisione:
L‟attività di controllo, sia pure riconoscendo ad essa un carattere di sperimentalità che deriva dall‟assenza
di esperienze similari e precedenti, verte su un campione costituito da tutte le determinazioni dirigenziali
comportanti un impegno di spesa pari o superiore ad € 200.000,00, per le quali sia stata attestata, dal
competente ufficio della Ragioneria Generale, la regolarità contabile e la copertura finanziaria.
L‟ufficio preposto:
redige, mensilmente, l‟elenco dei provvedimenti da sottoporre a controllo. L'estrazione viene di
norma effettuata entro la prima settimana del mese successivo a quello di riferimento;
verifica che, nell‟arco di un trimestre, nell‟elenco dei provvedimenti da esaminare, ricavato con il
criterio di cui al primo capoverso, siano presenti determinazioni dirigenziali adottate da ogni
singola struttura amministrativa – di linea, di staff, territoriale - di Roma capitale; nell‟ipotesi
contraria, il campione viene integrato attraverso procedure di scelta casuale effettuata fra le
determinazioni dirigenziali aventi impegni di spesa inferiori alla soglia indicata, così da assicurare
un controllo esteso a tutte le strutture di Roma Capitale.
L‟ufficio preposto verifica, altresì, con cadenza trimestrale, che tra le determinazioni dirigenziali
sottoposte a controllo siano presenti provvedimenti il cui oggetto riguardi aree di attività considerate
sensibili ai sensi dell‟art. 1, comma 16, della Legge 190/2012, quali:
i. autorizzazione o concessione;
ii. scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento
alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
iii. concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché
attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e
privati;
iv. concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera di cui
all'articolo 24 del decreto legislativo n. 150 del 2009.
I predetti parametri generali di riferimento sono specificati, in relazione alle diverse tipologie di atti
sottoposti a controllo, con i sotto-parametri seguenti, in riferimento:
agli atti di scelta del contraente per l'affidamento di lavori servizi e forniture: adeguata
motivazione in ordine alla procedura (aperta, ristretta, negoziata) prescelta in applicazione delle
norme vigenti; puntuale osservanza per gli affidamenti in economia delle norme del relativo
regolamento comunale vigente; distinzione tra affidamento di incarichi professionali e appalti di
servizi; rispetto della normativa applicabile in materia di convenzioni CONSIP e mercato
elettronico;
ai contratti: rispetto della normativa applicabile in materia di forma dei contratti delle pubbliche
amministrazioni, rispetto della relativa normativa fiscale;
ai provvedimenti di concessione, autorizzazione e analoghi: rispetto dei tempi del procedimento,
completezza dell'attività istruttoria;
a tutti gli atti oggetto del controllo: presenza di tutti gli elementi costitutivi del provvedimento
(premessa, narrativa, motivazione, deliberato); chiarezza e correttezza della terminologia giuridica
utilizzata; chiara ed esatta indicazione delle fonti normative richiamate e applicate.
Il controllo è effettuato con modalità che consentano, attraverso l‟ausilio di un apposito sistema
informatico di acquisire, automaticamente, i provvedimenti da esaminare in formato digitale.
Viene verificata la coerenza delle determinazioni dirigenziali (ex-post) con le leggi, i regolamenti, gli
indirizzi di governo, le direttive interne, viene inoltre effettuato un primo controllo sugli aspetti
procedurali e di regolarità degli atti amministrativi.
La restituzione dei dati avviene con la redazione di report periodici di tipo statistico contenenti
segnalazioni di irregolarità degli atti sottoposti a verifica che richiedono immediata attenzione e di una
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
54
relazione che lasci spazio all‟analisi degli esiti (Osservazioni, Non Osservazioni), dei rilievi (vizi di
legittimità, carenze motivazionali, carenze redazionali), delle azioni (richiesta di annullamento/revoca,
richiesta di chiarimenti, raccomandazioni, circolari).
Nell‟ipotesi in cui, dall‟esame del provvedimento medesimo, emergano evidenti irregolarità, che incidano
sulla validità dell‟atto, ovvero anomalie rispetto agli standard redazionali utilizzati dall‟Amministrazione
capitolina, le risultanze del controllo saranno immediatamente trasmesse al dirigente che ha adottato la
determinazione, il quale porrà in essere ogni attività amministrativa finalizzata alla rimozione delle
violazioni rilevate.
Tale modello organizzativo, nell‟ottica di una continua evoluzione di e per il miglioramento, sarà valutato
a fine anno e dovrà interessare sia le singole fasi di controllo che il risultato complessivo di sintesi. Ciò
condurrà all‟analisi al 31 dicembre p.v. (fase sperimentale) al fine di optare, per la validazione definitiva
delle soluzioni di sistema che si intende adottare in via sperimentale, o differentemente, per
l‟individuazione di nuovi modelli da attuare.
2.46.b Indicare di seguito gli esiti del controllo effettuato:
- N° di atti esaminati dal 01/04/2013 – 30/06/2013: 295
- N° di irregolarità rilevate dal 01/04/2013 – 30/06/2013: 77
- N° di irregolarità sanate dal 01/04/2013 – 30/06/2013: 2
L‟attività di controllo successivo sugli atti, fase sperimentale, ha avuto inizio il 1 aprile 2013, a seguito
della approvazione della delibera dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 “Approvazione
regolamento del sistema dei controlli interni”.
Per ogni determinazione dirigenziale, per la quale siano emersi rilievi di cui al precedente capoverso,
viene redatta una scheda in cui, sinteticamente, sono riportate le osservazioni (scheda di osservazioni)
formulate dall‟ufficio preposto al controllo e che costituisce parte integrante della reportistica.
Per ogni determinazione per la quale siano emerse, quindi, delle criticità viene trasmessa al dirigente che
ha sottoscritto il provvedimento, una nota di rilievi e contestualmente aperto il relativo fascicolo.
A seguito della redazione della scheda (e delle conseguente nota all‟ufficio interessato) viene classificata
l‟irregolarità emersa dall‟esame della Determinazione Dirigenziale, sulla base di tre tipologie di “rilievi”:
Esiti
Non Osservazioni N.O. 218
Osservazioni O. 77
Rilievi
Vizi di legittimità V 27
Carenze motivazionali M 34
Carenze redazionali CR 16
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
55
Viene, successivamente, indicato il tipo di azione da intraprendere
e se tale azione ha portato a degli effetti
Tali risultati saranno sottoposti
all‟attenzione dei responsabili dei servizi,
dei revisori dei conti, agli organi di valutazione dei risultati dei dipendenti, come documenti utili per la
valutazione.
2.46.c Gli esiti dei controlli sono stati portati a conoscenza dei revisori dei conti, dei responsabili dei
servizi, degli organi di valutazione e del Consiglio comunale, per quanto di competenza?
SI □ NO×
2.47. E‟ stato messo a punto un sistema di audit interno?
SI □ NO×
2.48. Sono stati ridefiniti i ruoli e le responsabilità dei dirigenti?
SI □ NO ×
2.49. Quali tipologie di verifiche sono effettuate, nel corso della gestione, al fine di accertare la regolarità
amministrativo-contabile?
Sotto il profilo della regolarità amministrativo-contabile, ciascun provvedimento rilevante sotto il profilo
finanziario è controllato dai competenti Uffici della Ragioneria Generale ed è reso esecutivo con
l‟apposizione di pareri e visti di regolarità contabile.
In tale ottica, è stato recentemente adottato il regolamento sui sistemi di controllo interno dell‟Ente, a cui
ha fatto seguito la circolare prot. n. RE/80437 del 29/07/2013. Quest‟ultimo documento precisa il
perimetro di intervento dei controlli posti in essere dalla Ragioneria al fine di ottimizzare il controllo della
regolarità contabile dei provvedimenti.
Azioni
Richiesta annullamento o revoca Ann 11
Richiesta chiarimenti Ch 27
Raccomandazioni Racc 31
Circolare Circ 8
Conseguenze
Annullamento o revoca A/R 12
Irregolarità Sanate IS 2
Conseguenze
Annullamento o Revoca A/R
Irregolarità Sanate IS
Conseguenze
Annullamento o Revoca A/R
Irregolarità Sanate IS
Conseguenze
Annullamento o
Revoca A/R
Irregolarità
Sanate IS
Conseguenze
Annullamento o Revoca A/R
Irregolarità Sanate IS
Conseguenze
Annullamento o Revoca A/R
Irregolarità Sanate IS
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
56
2.50. Sono svolte verifiche sulla consistenza di cassa e sulla regolare tenuta dei registri contabili e delle
scritture degli agenti contabili?
SI× NO □
2.50.a In caso di risposta positiva, indicare con quale frequenza:
La cadenza delle verifiche è trimestrale e corrisponde alla frequenza con cui si esercita il controllo su tali
aspetti da parte dei revisori.
2.51. Sono svolte verifiche in merito alla rispondenza del rendiconto con le scritture contabili?
SI× NO □
2.52. Il sistema di controllo consente di verificare se il sistema contabile sia uniformato alle regole e ai
principi contabili?
SI× NO □
2.53. Sono emerse nel corso del semestre difformità o irregolarità contabili?
SI □ NO×
2.53.a In caso di risposta positiva, indicare quali:
2.54. Nel corso del semestre sono state effettuate specifiche ispezioni o indagini rivolte ad accertare la
regolarità amministrativa e contabile relativa a specifici uffici, servizi, progetti?
SI □ NO×
2.54.a In caso di risposta positiva indicare se l‟esame ha riguardato, in particolare, l‟osservanza delle
norme sugli appalti e sulla gestione del patrimonio:
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Roma, 20 settembre 2013
IL SINDACO
Prof. Ignazio R. MARINO
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Allegato A - Deliberazione dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 - Approvazione
Regolamento del sistema dei controlli interni
ROMA CAPITALE
Protocollo RC n. 890/13
Deliberazione n. 12
ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI
DELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA
Anno 2013
VERBALE N. 20
Seduta Pubblica del 19 marzo 2013
Presidenza: POMARICI
L‟anno duemilatredici, il giorno di martedì diciannove del mese di marzo, alle ore 16,05, nel Palazzo
Senatorio, in Campidoglio, si è adunata l‟Assemblea Capitolina in seduta pubblica, in seconda
convocazione, ai sensi dell‟art. 35, comma 3 del Regolamento, per i soli oggetti già iscritti all‟ordine dei
lavori della seduta del 18 marzo, tolta per mancanza del numero legale, per i quali non si è fatto luogo a
deliberazioni.
Partecipa alla seduta il sottoscritto Vice Segretario Generale, dott. Luigi MAGGIO.
Assume la presidenza dell‟Assemblea Capitolina il Presidente Marco POMARICI il quale dichiara
aperta la seduta.
(O M I S S I S)
Alla ripresa dei lavori - sono le ore 16,30 - il Presidente dispone che si proceda al secondo appello.
Eseguito l‟appello, il Presidente comunica che sono presenti i sottoriportati n. 21 Consiglieri:
Azuni Maria Gemma, Belfronte Rocco, Berruti Maurizio, Casciani Gilberto, Cianciulli Valerio, Ciardi
Giuseppe, Cirinnà Monica, De Luca Athos, De Priamo Andrea, Di Cosimo Marco, Fioretti Pierluigi,
Gramazio Luca, Guidi Federico, La Fortuna Giuseppe, Masino Giorgio Stefano, Orsi Francesco, Pomarici
Marco, Quadrana Gianluca, Smedile Francesco, Torre Antonino e Vigna Salvatore.
Giustificato il Consigliere Gazzellone Antonio, in missione.
Assenti l‟on. Sindaco Giovanni Alemanno e i seguenti Consiglieri:
Aiuti Fernando, Alzetta Andrea, Angelini Roberto, Bianchini Roberto, Bianconi Patrizio, Cantiani
Roberto, Cassone Ugo, Ferrari Alfredo, Cochi Alessandro, Coratti Mirko, De Luca Pasquale, De Micheli
Francesco, Marroni Umberto, Masini Paolo, Mennuni Lavinia, Mollicone Federico, Naccari Domenico,
Nanni Dario, Onorato Alessandro, Ozzimo Daniele, Panecaldo Fabrizio, Pelonzi Antongiulio, Policastro
Maurizio, Quarzo Giovanni, Rocca Federico, Rossin Dario, Rutelli Francesco, Sabbatani Schiuma Fabio,
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Santori Fabrizio, Siclari Marco, Stampete Antonio, Todini Ludovico Maria, Tomaselli Edmondo, Tredicine
Giordano, Valeriani Massimiliano, Vannini Scatoli Alessandro, Voltaggio Paolo e Zambelli Gianfranco.
Il PRESIDENTE constata che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validità della seduta agli
effetti deliberativi.
Partecipano alla seduta, ai sensi dell‟art. 11 del Regolamento, i Consiglieri Aggiunti Godoy Sanchez
Madisson Bladimir e Okeadu Victor Emeka.
Partecipa altresì alla seduta, ai sensi dell‟art. 46 del Regolamento, l‟Assessore Funari Lucia.
(O M I S S I S)
Il PRESIDENTE pone quindi in votazione, con procedimento elettronico, l‟8a proposta nel
sottoriportato testo risultante dall‟accoglimento dell‟emendamento:
8a Proposta (Dec. G.C. del 18 gennaio 2013 n. 8)
Approvazione Regolamento del sistema dei controlli interni.
Premesso che il Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174 recante “Disposizioni urgenti in materia di
finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate
nel maggio 2012”, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, all‟art. 3
“rafforzamento dei controlli interni in materia di Enti Locali”, modifica l‟art. 147 del T.U.E.L. in materia di
controlli interni ed introduce gli artt. 147 bis, 147 ter, 147 quater e 147 quinquies;
Che con la citata norma viene, pertanto, riformulato l‟intero sistema dei controlli interni degli Enti
Locali;
Che, in particolare, il citato Decreto, individua le tipologie di controllo, che di seguito si sintetizzano:
1. controlli di regolarità amministrativa, preventivo e successivo, e di regolarità contabile;
2. controllo di gestione;
3. controllo strategico;
4. controllo sugli equilibri finanziari;
5. controllo sulle società partecipate non quotate in borsa e sugli organismi gestionali esterni;
6. controllo sulla qualità dei servizi erogati
Che gli strumenti e le modalità di controllo interno sono definiti con regolamento adottato
dall‟Assemblea Capitolina;
Che la nuova formulazione dell‟art. 147, comma 4, T.U.E.L. riconosce agli Enti Locali autonomia
normativa ed organizzativa al fine di disciplinare il sistema dei controlli interni secondo il principio della
distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione;
Che, pertanto, il sistema dei controlli interni di Roma Capitale sarà diretto a:
a) valutare, tramite il controllo strategico, l‟adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei
piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell‟indirizzo politico, in termini di
congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti;
b) verificare, mediante il controllo di gestione, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità dell‟azione
amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi
interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati;
c) garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile, la regolarità tecnica e
contabile degli atti, nella fase preventiva di formazione e nella fase successiva, secondo i principi
generali di revisione aziendale;
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d) assicurare il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione
dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della valutazione del rispetto dei vincoli derivanti
dal patto di stabilità interno;
e) verificare, attraverso l‟affidamento e il controllo dello stato di attuazione di indirizzi e obiettivi
gestionali, la redazione del bilancio consolidato, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità degli
organismi gestionali esterni dell‟Ente;
f) garantire la rilevazione del livello qualitativo e quantitativo dei servizi erogati, sia direttamente, sia
mediante organismi gestionali esterni, con la finalità di soddisfare le aspettative e le esigenze degli
utenti;
Che gli esiti dei controlli interni sono utilizzati anche ai fini della redazione della relazione di inizio e
fine mandato prevista dell‟art. 4 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149 e costituiscono parametro di valutazione
della performance individuale;
Che, al fine di dare attuazione a quanto previsto dal Decreto Legge n. 174/2012, risulta essere
indispensabile dotarsi di un apposito regolamento che contenga la disciplina del sistema dei controlli interni
sulla base dei criteri individuati dal Decreto suddetto;
Che l‟organizzazione ed il funzionamento dei servizi di controllo interno sono attualmente disciplinati
dal regolamento di contabilità ai sensi dell‟art. 35 dello Statuto Roma Capitale;
Che, pertanto, il Regolamento sui controlli interni deve integrarsi con le disposizioni già esistenti
nell‟ambito di Roma Capitale, in particolar modo il regolamento di contabilità, il regolamento
sull‟ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale e la deliberazione di Giunta Capitolina n.
116/2010 recante l‟adozione della disciplina del “Ciclo della programmazione, pianificazione, controllo,
misurazione e valutazione della performance”;
Che il Regolamento sui controlli interni si coordina, altresì, con il Piano di prevenzione della
corruzione di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell‟illegalità nella pubblica amministrazione”;
Che, i competenti organi dell‟Amministrazione, provvederanno alla disciplina di dettaglio ed
adegueranno il modello organizzativo, al fine di assicurare effettività ed efficacia alle funzioni di controllo,
nonché l‟aggiornamento e l‟allineamento della regolamentazione dell‟Ente ai principi e alle norme adottate
con il presente provvedimento;
Che dalla data di entrata in vigore del presente regolamento si intende modificata e/o abrogata ogni
precedente disposizione con lo stesso incompatibile;
Che in data 17 gennaio 2013 il Segretario - Direttore Generale, ha espresso il parere che di seguito
integralmente si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell‟art. 49 del T.U.E.L. si esprime parere favorevole in
ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione indicata in oggetto.
Il Segretario - Direttore Generale F.to: L. Iudicello”;
Preso atto che in data 18 gennaio 2013 il Ragioniere Generale ha espresso il parere che di seguito
integralmente si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell‟art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000, si esprime
parere favorevole in ordine alla regolarità contabile della proposta di deliberazione di cui all‟oggetto.
Il Ragioniere Generale F.to: M. Salvi”;
Che la proposta, in data 21 gennaio 2013, è stata trasmessa ai Municipi per l‟espressione del parere da
parte del relativo Consiglio;
Che dai Municipi I, IV, VII, XI, XII, XVIII e XIX non è pervenuto alcun parere;
Che, con deliberazioni in atti, i Consigli dei Municipi II, V, VIII, X, XIII, XVI e XVII hanno espresso
parere favorevole;
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Che i Consigli dei Municipi VI, XV e XX hanno espresso parere favorevole con le seguenti richieste
e/o osservazioni:
Municipio VI:
In virtù del disposto di cui all‟art. 147 bis del T.U.E.L., occorre precisare correttamente la natura
preventiva e successiva del parere di regolarità amministrativa e quella esclusivamente preventiva del parere
contabile. Modificare il punto C e, di conseguenza, l‟art. 6 del Regolamento allegato alla proposta di
deliberazione (pag. 9), nel modo seguente:
1. lett. C pag. 2: garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa, la regolarità tecnica degli atti
nella fase preventiva di formazione e nella fase successiva, secondo i principi generali di previsione
aziendale; garantire, attraverso il controllo di regolarità contabile, la regolarità contabile degli atti nella
fase preventiva, secondo i principi generali di previsione aziendale;
2. art. 6 pag. 9: i controlli di regolarità amministrativa garantiscono la legittimità, la conformità, la regolarità
e la correttezza dell‟azione amministrativa sia nella fase preventiva di formazione dell‟atto sia
successivamente all‟esecutività dello stesso; i controlli di regolarità contabile garantiscono la legittimità,
la conformità, la regolarità e la correttezza dell‟azione amministrativa nella fase preventiva di formazione
dell‟atto.
Municipio XV:
1. Art. 4 - modificare il comma 1:
“Il sistema di programmazione strategica declina le Linee Programmatiche di mandato amministrativo del
Sindaco e dei Presidenti dei Municipi nei documenti di programmazione operativa, in prospettiva
pluriennale, con verifiche a cadenza annuale e infra annuale, ed è accompagnato dalla individuazione
delle risorse economico-finanziarie necessarie alla loro attuazione”;
2. Art. 4 - al comma 3 si aggiungano le seguenti lettere:
“e. i tempi di realizzazione rispetto alle previsioni;
f. l‟adeguatezza delle procedure attuate agli obiettivi definiti;
g. la qualità dei servizi erogati in rapporto alla soddisfazione della domanda espressa;
h. l‟impatto socio-economico delle azioni realizzate.”
3. Art. 4 - modificare il comma 5:
“L‟attività di Controllo Strategico è attuata da apposita struttura posta alle dirette dipendenze del Direttore
Generale, ove nominato, ovvero del Segretario Generale, il quale ne individua il responsabile. Tale
struttura predispone i rapporti periodici da presentare alla Giunta Capitolina, al Presidente dell‟Assemblea
Capitolina, ai Presidenti dei Municipi ed ai Presidenti dei Consigli Municipali, anche ai fini dell‟eventuale
aggiornamento dei piani e dei programmi. A tal fine la struttura si avvale del contributo dei Dirigenti per
l‟acquisizione delle informazioni necessarie, nonché di tutti i dati desumibili dal sistema informativo di
cui al comma 4 dell‟art. 3”;
4. Art. 5 - comma 2, modificare la lettera “b)”:
“b) la rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi (ove ricorrano) ed alle risorse previste ed
impiegate, in relazione alle azioni realizzate;”
5. Art. 7 - l‟attuale comma 4, si traspone, con modifiche, quale comma 1 di un nuovo articolo 8 bis;
Art. 8-bis - Controllo successivo di regolarità contabile
“1. Al controllo successivo di regolarità contabile partecipa il Collegio dei Revisori dei Conti, che redige
uno specifico rapporto semestrale da trasmettere al Sindaco, al Direttore Generale, al Segretario, al
Ragioniere Generale, all‟OIV, al Presidente dell‟Assemblea Capitolina, ai Presidenti dei Municipi ed ai
Presidenti dei Consigli Municipali”;
6. Art. 7 - in sostituzione dell‟originario comma 4, traslato all‟art. 8-bis, si inserisce il seguente
comma:
“4. Con l‟obiettivo di garantire la maggior efficienza dell‟azione amministrativa si specifica che, su
ciascun atto, in sede di controllo preventivo, i Dirigenti che assicurano il controllo tecnico-amministrativo
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ed i Dirigenti che assicurano il controllo contabile operano ciascuno in regime di responsabilità disgiunta
ed esclusiva nelle sfere di rispettiva competenza.”
7. Art. 7 - si inserisce un ulteriore comma:
“4-bis La responsabilità della valutazione circa la necessità che su un determinato atto debba essere
acquisito il parere di regolarità contabile, secondo i disposti del precedente comma 3, spetta al Dirigente
che assicura il preventivo controllo tecnico-amministrativo sull‟atto medesimo”.
8. Art. 12 - modificare il comma 1:
“Il Segretario - Direttore Generale provvede, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente
Regolamento, a disporre l‟adeguamento del modello organizzativo, al fine di assicurare effettività ed
efficacia alle funzioni di controllo; provvede altresì, nel termine di sessanta giorni, a sottoporre alla Giunta
Capitolina gli atti deliberativi necessari all‟aggiornamento ed all‟allineamento della regolamentazione
dell‟Ente ai principi ed alle norma adottate con il presente provvedimento.”
9. Art. 12 - modificare il comma 2:
“Dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento e nelle more dell‟adozione degli atti deliberativi
di cui al precedente comma, s‟intende comunque modificata e/o abrogata ogni precedente disposizione
con lo stesso incompatibile.”
Municipio XX:
Tali innovazioni nel sistema dei controlli interni siano supportate da un adeguato numero dell‟organico di
personale.
Che i Consigli dei Municipi III, IX e XI hanno espresso parere contrario;
Che la Giunta Capitolina, nella seduta del 1° marzo 2013, in merito alle osservazioni dei Municipi ha
rappresentato quanto segue:
Municipio VI:
la proposta di modifica non viene accolta in quanto si ritiene non abbia alcuna portata innovativa, infatti, la
differenza tra il carattere preventivo e successivo del controllo di regolarità amministrativa e quello
esclusivamente preventivo del controllo di regolarità contabile si intendono sufficientemente esplicitate sia
nelle premesse del provvedimento deliberativo che nel testo dell‟unito regolamento.
Municipio XV :
1. la proposta di modifica non viene accolta in quanto in contrasto con la norma di legge. Infatti, il comma 1
dell‟art. 4 del Regolamento riprende il vigente quadro normativo declinando gli obblighi
dell‟Amministrazione in tema di controllo strategico, di cui all‟art. 147 ter del T.U.E.L., introdotto dal
D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, rispetto alle
linee programmatiche di mandato presentate dal Sindaco (a cui l‟art. 46 comma 3 del T.U.E.L. attribuisce
in via esclusiva tale competenza) all‟Assemblea Capitolina, in coerenza con i documenti di bilancio;
2. la proposta di modifica non viene accolta in quanto non presenta portata innovativa. Infatti, premesso che
l‟elencazione contenuta nell‟art. 3 è a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo degli obiettivi che
si pone il controllo strategico di cui all‟art. 147 ter del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n.
174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, si ritiene che gli indicatori proposti dal
Municipio siano assorbiti dalle lettere b) e c) del comma 3 dell‟art. 4;
3. la proposta di modifica non viene accolta in quanto non presenta portata innovativa. Infatti, premesso che
l‟elencazione contenuta nell‟art. 3 è a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo degli obiettivi che
si pone il controllo strategico di cui all‟art. 147 ter del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n.
174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, si ritiene che gli indicatori proposti dal
Municipio siano assorbiti dalle lettere b) e c) del comma 3 dell‟art. 4;
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4. la proposta di modifica non viene accolta in quanto priva di portata innovativa. Infatti la modifica della
locuzione all‟interno della parentesi non cambia la sostanza e la ratio del dettato regolamentare;
5. la proposta di modifica non viene accolta in quanto in contrasto con la normativa vigente. Infatti, l‟art.
147-bis del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito con modificazioni dalla L. 7
dicembre 2012, n. 213, non prevede alcun controllo successivo di regolarità contabile;
6. la proposta di modifica non viene accolta in quanto non ha nessuna portata esplicativa o innovativa.
Infatti, le responsabilità e le funzioni attribuite al Dirigente competente per materia, nonché ai Dirigenti
delle varie articolazioni della Ragioneria, in ordine al controllo preventivo di regolarità amministrativa e
contabile, sono espressamente declinate nel proposto Regolamento in coerenza con quanto previsto dal
T.U.E.L.;
7. la proposta di modifica non viene accolta in quanto in contrasto con la normativa vigente. Infatti, data la
perentorietà della disposizione di cui all‟art. 147-bis del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n.
174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, letteralmente recepita nella
disposizione regolamentare, la modifica comporterebbe la sottrazione al soggetto responsabile degli
equilibri finanziari di una valutazione che è al medesimo attribuita dalla citata norma di legge;
8. la proposta di modifica non viene accolta in quanto, rispetto al primo periodo, in contrasto con la vigente
normativa e priva, rispetto al secondo periodo, di portata innovativa. Infatti la modifica così formulata,
con riferimento al primo periodo, attribuisce al Segretario Generale funzioni in ordine all‟organizzazione
di uffici e servizi che, ai sensi dell‟art. 48 del T.U.E.L., sono proprie della Giunta Comunale. In merito al
secondo periodo, invece, la modifica proposta non cambia nella sostanza quanto già statuito nell‟art. 12
del proposto regolamento;
9. la proposta di modifica non viene accolta in conseguenza del mancato accoglimento della modifica di cui
al precedente punto;
Municipio XX:
Alla raccomandazione non segue alcuna specifica proposta di modifica del provvedimento deliberativo e del
testo dell‟allegato Regolamento.
Atteso che la X Commissione non ha fatto pervenire alcun parere entro il termine prescritto.
Visto il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
Visto lo Statuto del Comune di Roma adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 122 del 17
luglio 2000 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il parere favorevole del Dirigente responsabile del Servizio, espresso, ai sensi dell‟art. 49 del
T.U.E.L., in ordine all‟emendamento approvato;
L‟ASSEMBLEA CAPITOLINA
DELIBERA
per le motivazioni esposte in narrativa,
1. di approvare il nuovo Regolamento del sistema dei controlli interni allegato alla presente deliberazione
per costituirne parte integrante e sostanziale;
2. di dare mandato agli Uffici competenti di comunicare l‟adozione del provvedimento al Prefetto ed alla
Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti nei termini di cui all‟art. 3, comma 2, del Decreto
Legge 10 ottobre 2012, n. 174.
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REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Indice
Art. 1 - OGGETTO
Art. 2 - SOGGETTI DEL CONTROLLO
Art. 3 - SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Art. 4 - CONTROLLO STRATEGICO
Art. 5 - CONTROLLO DIGESTIONE
Art. 6 - CONTROLLO DI REGOLARITÀ AMMINISTRA TIVA E CONTABILE
Art. 7 - CONTROLLO PREVENTIVO DI REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA E CONTABILE
Art. 8 - CONTROLLO SUCCESSIVO DI REGOLARITÀ‟AMMINISTRATIVA
Art. 9 - CONTROLLO SUGLI EQUILIBRI FINANZIARI
Art. 10 - CONTROLLI SULE SOCIETÀ ‟ PARTECIPATE NON QUOTATE E SUGLI
ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI
Art. 11- CONTROLLO SULLA QUALITA ' DEI SER VIZI EROGA TI
Art. 12 - DISPOSIZIONI FINALI E MODIFICHE AI REGOLAMENTI VIGENTI
R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o
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Art. 1 - Oggetto
1. Il presente regolamento disciplina i principi ed i criteri generali ai quali deve conformarsi il sistema dei
controlli interni di Roma Capitale, in attuazione degli artt. 147 e seguenti del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e
successive modificazioni, nonché le finalità ed i soggetti che vi partecipano, individuando gli strumenti e le
metodologie per garantire la legittimità, la regolarità, la correttezza, l‟efficacia e l'efficienza dell‟azione
amministrativa.
2. La presente disciplina tiene conto del principio di distinzione tra funzioni di indirizzo, attribuite agli
Organi politici, e compiti di gestione assegnati agli organi apicali dell‟ente.
Art. 2 - Soggetti del controllo
1. Partecipano all'organizzazione e gestione del sistema dei controlli interni il Segretario Generale, il
Direttore Generale ove nominato, il Ragioniere Generale, il Direttore Esecutivo ove nominato, i Direttori
delle strutture centrali e territoriali, ogni unità organizzativa a ciò specificatamente preposta dal Regolamento
degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, nonché, sulla base delle specifiche competenze attribuite dalla
vigente, normativa, il Collegio dei Revisori dei Conti.
Art. 3 - Sistema dei controlli interni
1. Il sistema dei controlli interni, articolato secondo le funzioni ed attività previste dal d.lgs. 267/2000, artt.
147 e ss., e declinate nel successivo comma, opera in modo integrato e coordinato, in sinergia con lo Statuto,
il Regolamento di Contabilità, il Regolamento degli Uffici e dei Servizi e gli strumenti di pianificazione e
programmazione adottati da Roma Capitale, a garanzia dell‟economicità, efficacia, efficienza, legalità e buon
andamento della gestione complessiva dell‟Ente e della performance, anche in relazione al funzionamento
degli organismi esterni partecipati.
2. Il Sistema dei controlli interni di Roma Capitale è diretto a:
a) valutare, tramite il controllo strategico, l‟adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei
piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell‟indirizzo politico, in termini^ di
congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti;
b) verificare, mediante il controllo di gestione, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità dell‟azione
amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi
e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati;
c) garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile, la regolarità tecnica e
contabile degli atti, nella fase preventiva di formazione e nella fase successiva, secondo i principi generali di
revisione aziendale;
d) assicurare il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei
residui e della gestione di cassa, anche ai fini della valutazione del rispetto dei vincoli derivanti dal patto di
stabilità interno;
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e) verificare, attraverso l‟affidamento e il controllo dello stato di attuazione di indirizzi e obiettivi gestionali,
la redazione del bilancio consolidato, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità degli organismi gestionali
esterni dell‟Ente;
f) garantire la rilevazione del livello qualitativo e quantitativo dei servizi erogati, sia direttamente, sia
mediante organismi gestionali esterni, con la finalità di soddisfare le aspettative e le esigenze degli utenti.
3. Gli esiti delle diverse tipologie di controllo interno di cui alle lettere b), c), d), e), f), del precedente
comma, nonché i risultati della valutazione della performance organizzativa, concorrono alla formazione del
controllo strategico di cui alla lettera a).
4. L‟Ente si avvale di un sistema informativo integrato adeguato alla gestione delle molteplici informazioni
necessarie all‟esercizio dei controlli interni ed in grado di produrre in modo tempestivo le informazioni
necessarie per le valutazioni di competenza degli organi politici e gestionali
5. Gli esiti dei controlli interni sono utilizzati anche ai fini della redazione della relazione di inizio e fine
mandato prevista dall‟art. 4 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149 e sono comunicati tempestivamente
all'Organismo indipendente di valutazione ai fini della verifica della responsabilità dirigenziale e per la
valutazione della performance individuale.
6. Il Direttore Generale, ove nominato, ovvero il Segretario Generale, con le modalità previste dall‟art. 148
del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, cura la predisposizione di report semestrali sull‟adeguatezza e
funzionalità del sistema dei controlli interni che il Sindaco deve inoltrare alla sezione regionale della Corte
dei Conti ed al Presidente dell‟Assemblea Capitolina. Tali report sono pubblicati sul sito istituzionale di
Roma Capitale.
Art. 4 - Controllo strategico
1. Il sistema di programmazione strategica declina le Linee Programmatiche di mandato amministrativo del
Sindaco nei documenti di programmazione operativa, in prospettiva pluriennale, con verifiche a cadenza
annuale e infra annuale, ed è accompagnato dalla individuazione delle risorse economico-finanziarie
necessarie alla loro attuazione.
2. Il controllo strategico, sulla base del sistema di cui al comma 1, garantisce il monitoraggio infra annuale e
la rilevazione a consuntivo, annuale e pluriennale, dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti. Il
referto del controllo strategico fornisce le informazioni per la verifica dell‟attuazione dei piani e dei
programmi e dell‟adeguatezza delle scelte compiute, anche ai fini della loro rimodulazione.
3. Il controllo strategico si avvale degli esiti dei controlli di cui all‟art. 3; in particolare rileva:
a. i risultati conseguiti rispetto ai programmi e progetti definiti nella Relazione Previsionale e
Programmatica e agli obiettivi contenuti nel Piano esecutivo di Gestione, anche attraverso l‟individuazione di
indicatori di risultato;
b. gli aspetti economico-finanziari connessi ai risultati ottenuti, e i relativi impieghi;
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c. i livelli di trasparenza, efficienza, efficacia e integrità dell‟azione amministrativa;
d. gli incrementi quantitativi e qualitativi dei servizi erogati dall‟amministrazione o da organismi gestionali
esterni.
4. Le metodologie con cui viene assicurato il controllo strategico sono strettamente integrate con le attività
di misurazione e valutazione della performance organizzativa.
5. L‟attività di Controllo Strategico è attuata da apposita struttura posta alle dirette dipendenze del Direttore
Generale, ove nominato, ovvero del Segretario Generale, il quale ne individua il responsabile. Tale struttura
predispone i rapporti periodici da presentare alla Giunta ed all‟Assemblea Capitolina, anche ai fini
dell‟eventuale aggiornamento dei piani e dei programmi. A tal fine la struttura si avvale del contributo dei
Dirigenti per l‟acquisizione delle informazioni necessarie, nonché di tutti i dati desumibili dal sistema
informativo di cui al comma 4 dell‟art. 3.
Art. 5 - Controllo di gestione
1. Al fine di ottimizzare il rapporto tra costi e benefici il controllo di gestione misura, attraverso appositi
indicatori, l‟efficienza, l‟efficacia e l‟economicità della gestione; esamina, nel corso ed al termine della
gestione, le risorse impiegate e gli aspetti quali-quantitativi dei servizi offerti; evidenzia ed analizza, inoltre,
gli eventuali scostamenti rilevati rispetto agli obiettivi gestionali, formulando le proposte dei possibili rimedi.
2. Il controllo di gestione è attuato attraverso:
a) la definizione del sistema degli indicatori di output, outcome, efficienza ed economicità;
b) la rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi (se disponibili) e alle risorse previste e risorse
impiegate, in relazione alle azioni realizzate;
c) l‟individuazione del costo standard dei servizi mediante le rilevazioni della contabilità analitica;
d) la strutturazione di modelli di comparazione (benchmarking) interna ed esterna per servizi omogenei o
con altre amministrazioni locali analoghe per dimensioni e condizioni territoriali e socio-economiche.
3. Roma Capitale si dota di un adeguato sistema informativo in grado di gestire e rielaborare in maniera
integrata i dati di natura contabile ed extra contabile, nonché di un sistema di monitoraggio e di verifica in
grado di produrre una reportistica almeno semestrale, oltre che annuale.
4. L‟esercizio del controllo di gestione compete a ciascun Direttore di struttura, in relazione sia alle attività
organizzative e gestionali di propria competenza, sia alle risorse ed obiettivi assegnati in sede di
approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.
5. Le attività di indirizzo, monitoraggio e coordinamento del controllo di gestione sono svolte da
un‟apposita struttura a ciò deputata.
6. La struttura di cui al comma 5 fornisce annualmente il referto del controllo di gestione agli amministratori
e ai responsabili dei servizi, nonché all‟Organo di Revisione, all‟OIV e alla Corte dei Conti.
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Art. 6 - Controlli di regolarità amministrativa e contabile
1. I controlli di regolarità amministrativa e contabile garantiscono, sia nella fase preventiva di formazione
dell‟atto amministrativo, sia successivamente all‟esecutività dello stesso, la legittimità, la conformità, la
regolarità e la correttezza dell‟azione amministrativa.
Art. 7 - Controllo preventivo di regolarità amministrativa e contabile
1. Nella fase preventiva della formazione dell‟atto, il controllo di regolarità amministrativa è assicurato dal
Dirigente competente per materia ed è esercitato attraverso l‟espressione del parere di regolarità tecnica che
attesta la conformità dell‟azione amministrativa alla vigente normativa comunitaria e nazionale nonché
l‟idoneità del provvedimento, in termini di efficacia e di efficienza, al raggiungimento degli obiettivi
programmati.
2. Il controllo di regolarità contabile è effettuato dal Ragioniere Generale e dai Dirigenti preposti alle varie
articolazioni della Ragioneria ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità contabile sulle
proposte di deliberazione e l‟apposizione del visto di regolarità contabile sulle determinazioni dirigenziali.
3. Tale controllo deve essere effettuato sui provvedimenti che comportano riflessi diretti o indiretti sulla
situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell‟Ente. Esso consiste nella verifica dell‟esatta
imputazione della spesa al pertinente capitolo di bilancio, nel riscontro della capienza del relativo
stanziamento, nella valutazione sulla correttezza sostanziale della spesa proposta e nella conformità della
stessa alle leggi, ai regolamenti e agli indirizzi emanati ai fini della salvaguardia degli equilibri finanziari
complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica.
4. Al controllo di regolarità contabile partecipa il Collegio dei Revisori dei Conti, che redige uno specifico
rapporto semestrale da trasmettere al Sindaco, al Direttore Generale, al Segretario, al Ragioniere Generale,
all‟OIV ed al Presidente dell‟Assemblea Capitolina.
5. Per gli atti deliberativi di competenza degli Organi politici, salvo che non riguardino meri atti di indirizzo,
i pareri di regolarità amministrativa e contabile sono inseriti nella deliberazione. Qualora la Giunta o
l'Assemblea Capitolina non intendano conformarsi ai medesimi, devono darne adeguata motivazione nel
testo della deliberazione.
Art. 8 - Controllo successivo di regolarità amministrativa
1. Il controllo di regolarità amministrativa sui provvedimenti amministrativi di Roma Capitale è esercitato,
nella fase successiva, secondo principi generali di revisione aziendale, sotto la direzione del Segretario
Generale che ne individua, attraverso proprio atto, le modalità operative di dettaglio.
2. Il controllo è finalizzato alla verifica della correttezza e regolarità delle procedure e delle attività
amministrative svolte, in relazione alla conformità ai principi generali dell‟ordinamento, alla legislazione
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comunitaria e nazionale vigente, allo Statuto e ai regolamenti, nonché agli standard redazionali definiti
dall‟Amministrazione.
3. Sono soggette al controllo le determinazioni di impegno di spesa, i contratti e gli altri atti amministrativi
individuati secondo una selezione effettuata con motivate ed idonee tecniche di campionamento.
4. Ai fini dell‟individuazione del campione tipo, occorre garantire che siano, comunque, sottoposte a
controllo successivo tutte le determinazioni comportanti un impegno di spesa superiore alla soglia prevista
dalla normativa europea in materia di appalti pubblici, ferma restando la possibilità di prescrivere il controllo
su provvedimenti con limite di spesa inferiore qualora non si pervenga ad un campione percentualmente
rappresentativo rispetto al totale degli impegni previsti nel bilancio di Roma capitale.
5. Le modalità di scelta del campione tipo da sottoporre a controllo dovranno, altresì, garantire:
a) che sia sottoposta a verifica una percentuale rappresentativa di provvedimenti riguardanti categorie di atti
disciplinanti settori ed aree sensibili così come definite ed individuate con il piano di prevenzione della
corruzione di Roma Capitale, di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190.
b) che siano sottoposti a verifica provvedimenti rappresentativi dell‟intera struttura amministrativa di Roma
Capitale sia sotto il profilo territoriale, sia rispetto ai singoli settori di competenza.
6. Le risultanze del controllo di cui al presente articolo sono trasmesse annualmente, a cura del Segretario
Generale, alla Giunta ed all‟Assemblea Capitolina, ai responsabili dei servizi, ai revisori dei conti ed agli
organi di valutazione dei risultati dei dipendenti.
7. Anche ai fini del rispetto del principio di autotutela amministrativa, in caso di riscontrate irregolarità in
relazione agli atti sottoposti a controllo, gli esiti dello stesso sono tempestivamente comunicati al dirigente
responsabile unitamente alla direttive a cui lo stesso deve conformarsi.
Art. 9 - Controllo sugli equilibri finanziari
1. Il controllo di cui al presente articolo deve essere effettuato con riguardo alla gestione di competenza, alla
gestione residui e alla gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica
determinati dal patto di stabilità interno. Esso deve altresì costituire presupposto necessario ai fini
dell‟adozione degli strumenti di pianificazione e programmazione gestionale dell‟Ente.
2. Tale controllo è svolto sotto la direzione e il coordinamento del Ragioniere Generale e mediante la
vigilanza dell‟organo di revisione, prevedendo il coinvolgimento attivo degli organi di governo, del Direttore
Generale, del Segretario e dei responsabili dei servizi, secondo le rispettive responsabilità.
3. Le modalità di esercizio del controllo sugli equilibri finanziari sono disciplinate dal regolamento di
contabilità, nel rispetto delle disposizioni dell‟ordinamento finanziario e contabile degli enti locali e delle
norme che regolano il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, nonché
delle norme di attuazione dell‟articolo 81 della Costituzione.
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4. Il controllo sugli equilibri finanziari comporta anche la valutazione degli effetti che si determinano per il
bilancio finanziario dell‟Ente in relazione all‟andamento economico-finanziario degli organismi gestionali
esterni.
Art. 10 - Controlli sulle società partecipate non quotate e sugli organismi gestionali esterni
1. Il controllo degli organismi partecipati, sia direttamente che indirettamente da Roma Capitale, è
finalizzato a verificare lo stato di attuazione degli indirizzi, degli obiettivi gestionali, degli standard qualitativi
e quantitativi dei servizi attribuiti ai medesimi soggetti giuridici secondo le prescrizioni contenute negli
strumenti programmatici di Roma Capitale e nei contratti di servizio.
2. Nella realizzazione degli obiettivi ad esse assegnati, le società di cui al presente articolo devono assicurare
il rispetto dei vincoli economico-finanziari posti dal socio pubblico e comunicare preventivamente, secondo
le modalità definite dai competenti organi dell‟Amministrazione con appositi atti di indirizzo, la presenza di
atti o fatti nonché decisioni di straordinaria gestione che possano incidere sugli equilibri finanziari
complessivi di Roma Capitale o che, comunque, prevedano il coinvolgimento di Roma Capitale.
3. L‟attività di controllo è svolta, in via principale, da una struttura interna all‟Amministrazione
appositamente preposta alla cura dei rapporti con le società e gli enti partecipati, nonché, secondo le
specifiche competenze declinate nel Regolamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, dal Segretario
Generale, dal Direttore Generale ove nominato, dal Ragioniere Generale, dal Direttore Esecutivo ove
nominato, dal Direttore del Dipartimento competente sulla materia oggetto del contratto di servizio, dal
Direttore del Dipartimento delle Risorse Umane.
4. L‟ufficio preposto agli organismi partecipati, svolge una funzione di sintesi delle attività di controllo
svolte dalle altre strutture capitoline di cui al precedente comma e redige, con cadenza annuale, un report
sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati e degli eventuali scostamenti rilevati, che viene
trasmesso al Sindaco, alla Giunta e all‟Assemblea Capitolina.
5. Ai fini dell‟esercizio dei controlli di cui al presente articolo, l‟Amministrazione si dota di un idoneo
sistema informativo che consenta di rilevare la situazione finanziaria, contabile, gestionale ed organizzativa
di ciascuna società, i rapporti finanziari tra Roma Capitale e partecipata, i contratti di servizio, la qualità dei
servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica e sugli altri vincoli dettati per le
tipologie di società in esame.
6. Con periodicità stabilita da apposita direttiva e sulla base delle risultanze acquisite attraverso il sistema
informativo di cui al precedente comma, sono predisposte, dalla struttura amministrativa di cui al comma 4,
relazioni descrittive della gestione aziendale di ciascuna società partecipata direttamente o indirettamente.
Tali relazioni devono consentire il monitoraggio periodico sull‟andamento della società, l'analisi degli
scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e l‟individuazione delle opportune azioni correttive, anche in
riferimento a possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio di Roma Capitale.
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7. I risultati complessivi della gestione di Roma Capitale e delle società di cui al presente articolo sono
rilevati mediante bilancio consolidato, da elaborare sulla base del principio di competenza economica. Tale
documento, predisposto dalla Ragioneria Generale, viene sottoposto dalla Giunta all‟approvazione
dell‟Assemblea Capitolina.
8. Le società sono obbligate ad adeguare i propri statuti al fine di recepire le disposizioni contenute nel
presente articolo e nei successivi atti di indirizzo adottati dalla Giunta Capitolina e dai competenti Uffici.
Art. 11 - Controllo sulla qualità dei servizi erogati
1. Il controllo della qualità dei servizi erogati è finalizzato a verificare, attraverso idonee metodologie, sia
dirette che indirette, il rispetto degli standard stabiliti dalle carte dei servizi e dai contratti di servizio nonché il
grado di soddisfazione percepita degli utenti, con riferimento ai servizi pubblici gestiti da Roma Capitale
ovvero affidati ad organismi esterni.
2. Per le finalità di cui al precedente comma Roma Capitale utilizza una struttura specificatamente dedicata
allo scopo.
3. Roma Capitale garantisce che, con riferimento all‟attività inerente al monitoraggio permanente della
qualità erogata e percepita dagli utenti, siano individuate forme di partecipazione delle associazioni dei
consumatori.
Art. 12 - Disposizioni finali e modifiche ai regolamenti vigenti
1. I competenti organi dell‟amministrazione adeguano il modello organizzativo, al fine di assicurare
effettività ed efficacia alle funzioni di controllo, nonché l‟aggiornamento e l‟allineamento della
regolamentazione dell‟Ente ai principi e alle norme adottate con il presente provvedimento.
2. Dalla data di entrata in vigore del presente regolamento si intende modificata e/o abrogata ogni precedente
disposizione con lo stesso incompatibile.
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Procedutosi alla votazione nella forma come sopra indicata, il Presidente, con l‟assistenza dei
Segretari, dichiara che la proposta risulta approvata all‟unanimità, con 21 voti favorevoli.
Hanno partecipato alla votazione i seguenti Consiglieri:
Aiuti, Angelini, Berruti, Bianconi, Cantiani, Casciani, Ciardi, De Micheli, De Priamo, Di Cosimo,
Fioretti, Gramazio, Guidi, Marroni, Masino, Pomarici, Rutelli, S medile, Tomaselli, Torre e Vigna.
La presente deliberazione assume il n. 12.
(O M I S S I S)
IL PRESIDENTE
M. POMARICI
IL VICE SEGRETARIO GENERALE
L. MAGGIO
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La deliberazione è stata pubblicata all‟Albo Pretorio dal…………………………………………
Al …………………………………… e non sono state prodotte opposizioni.
La presente deliberazione è stata adottata dall'Assemblea Capitolina nella seduta del 19 marzo 2013.
Dal Campidoglio, li ………………………………………………..
p. IL SEGRETARIO GENERALE
……………………………………
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Allegato B Debiti Fuori Bilancio – dati aggiornati al 16 settembre 2013