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“Un progetto che si muove in una logica di innovazione e coopera-zione – afferma la dottoressa Linda Vancheri, Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana – perché vede nei distretti agro-alimentari uno strumento strategico per lo sviluppo di un settore produttivo dell’Isola che, negli anni, ha guadagnato stima e fette di mercato a livello nazionale e internazionale. In uno scenario com-petitivo, caratterizzato da grande complessità, da consumatori sempre più esigenti e attenti alle “promesse”, da una forte richiesta di personalizzazione del servizio, muoversi con una logica di siste-ma rappresenta senz’altro la chiave di una economia vincente”.

Linda VancheriAssessore Attività Produttive

Regione Sicilia

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La migliore strategia di sistemadà valore a prodotti e produttoriUn ideale paniere dell’agroalimentare italiano per dare ai consumatori la certezza di prodotti coltivati e raccolti nei tempi e con le regole della natura.Per il consumatore una garanzia della qualità, dell’eccellenza, della tradizione, del gusto, dell’impegno che da sempre contraddistinguono l’agroalimentare made in Italy nel mondo.Dalla pasta di grano duro alle anguille marinate di Rovigo, dai dolci e dai formaggi alle carni degli allevatori siciliani, dal ficodindia al pomodoro di Nocera e agli agrumi di Sicilia, questa sinergia di sapori e di fragranze è Distretti in Cucina.

QUATTORDICI I DISTRETTI COINVOLTI:

SiciliaDistretto Agrumi di SiciliaDistretto AvicoloDistretto del Ficodindia Calatino-Sud SimetoDistretto della Carne BovinaDistretto Produttivo della Pesca - COSVAPDistretto Produttivo Dolce SiciliaDistretto Siciliano Lattiero-casearioDistretto Unico dei Cereali - SWB

VenetoDistretto Agroalimentare del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCGDistretto Alimentare Veneto - DAVDistretto Ittico di Rovigo

PugliaDistretto Agroalimentare Jonico SalentinoDistretto Agroalimentare Terre Federiciane

CampaniaDistretto Industriale Agroalimentare Nocera Inferiore-Gragnano

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Il Progetto Distretti in CucinaIn continuità con l’azione svolta nella prima fase di Progetto “Distretti in Cucina” nasce l’iniziativa 2013.Obiettivo comune delle azioni è stato quello di aumentare l’awareness dei distretti agroalimentari siciliani e italiani. Ciò con il fine di incentivare corretti comporta-

menti d’acquisto in funzione di un approvvigionamento di qualità, caratteristiche rese possi-bili dall’integrazione delle filiere produttive coinvolte.

È importante avvicinare il produttore al consumatore, nel tentativo di accorciare la filiera, ad oggi dispersiva del valore, con generali conseguenze distorsive nel rapporto costi-benefici dell’agricoltore e, più in generale, degli artefici delle fasi a monte di produzione e trasforma-zione del prodotto agroalimentare.Si è ritenuto – e si ritiene tuttora – utile dare visibilità ai distretti agroalimentari italiani attra-verso una presenza coordinata con dei supporti di comunicazione tesi a divulgare la qualità e la versatilità dei numerosi eccellenti prodotti dell’agroalimentare italiano.Il fine ultimo è lo sviluppo economico delle imprese facenti parte dei distretti coinvolti – con le dovute ricadute e benefici indotti per la collettività dei nostri territori.

L’azione – che ha raggiunto il suo apice a Mazara del Vallo, in Sicilia dall’ 11 al 13 ottobre 2013 – ha avuto lo scopo di proseguire il percorso avviato, allargando il network dei “Distretti in Cucina” al consumatore finale e incentivando, così, la consapevolezza nei consumatori dell’esistenza e del valore dei sistemi agroalimentari organizzati in forma

distrettuale. Un percorso guidato sul filo logico dell’associazione naturale tra territori, distretti e pro-

dotti ha coinvolto i visitatori.

Lo svolgimento del percorso – oltre che formativo sulle qualità intrinseche dei sin-goli prodotti, sulla stagionalità ecc – ha agito sulle leve dell’intrattenimento, toc-

cando i cinque sensi, per dare al visitatore una sensazione di coinvolgimento totale… dalla vista di installazioni che hanno accresciuto l’appeal, esaltando

la preziosità dei prodotti di stagione, al gusto, che si è apprezzato nelle soste del percorso corrispondenti ai laboratori di degustazione. I contenuti dei percorsi hanno avuto la funzione di formare i consumatori sulla scelta delle “materie prime” e “trasformate” migliori e sul loro utilizzo.

Lo spunto ha dato, quindi, la possibilità di agire verso un consumo etico e responsabile verso l’ambiente e il territorio. Ciò diffondendo la consa-pevolezza che assecondando le regole della stagionalità degli alimenti, dei valori simbolici identitari, dell’autoresponsabilizzazione nella scelta di

prodotti a km zero ecc., il consumatore, oltre che diventare protagonista di miglioramento e sviluppo, mangia meglio.

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Distretto Agrumi di Sicilia

DenominazioneDistretto Agrumi di Sicilia

Territorialità del DistrettoIl Distretto Agrumi di Sicilia è il primo grande esperimento di coesione fra aziende private ed enti pubblici siciliani realizzato nel campo dell’agrumicoltura. Il Distretto comprende 100 imprese della filiera agrumicola siciliana, 2000 addetti, oltre 21.000 ettari coltivati e un fatturato annuo all’ingrosso di circa 400 milioni di euro. Il territorio d’azione del Distretto è l’intera regione Sicilia e, più in dettaglio, le aree ricadenti nelle province di Messina, Catania e Siracusa a Est e nelle province di Palermo e Agrigento a Sud-Ovest.

Tipologia di produzione Grazie ai cinque consorzi di tutela DOP e IGP che hanno dato vita al Distretto, oggi la tipologia di produzione del Distretto annovera al suo interno eccellenze riconosciute quali: l’arancia rossa di Sicilia e l’arancia bionda di Ribera, il mandarino “Tardivo di Ciaculli”, il limone Interdonato di Messina e il limone di Siracusa.

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Catania

Sedec/o Studio Consulenti Associati

via G.A. Costanzo, 41 - 95100 Catania (CT)Cell. 340 2110314

[email protected]

PresidenteFederica Argentati

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Distretto Avicolo

DenominazioneDistretto Produttivo Avicolo

Territorialità del DistrettoIl territorio di riferimenro del Distretto ricade nella provincia di Ragusa e in particolar modo su tutto il com-prensorio modicano (il più grosso e importante del Meridione d’Italia che rappresenta il settore trainante della zootecnia locale).

Tipologia di produzione Specializzazioni del Distretto sono l’allevamento di galline ovaiole, pollastre e polli da carne; l’incubazione di uova da cova; la produzione di mangime; la lavorazione e lo smaltimento della pollina; la macellazione, lavorazione, confezionamento, distribuzione e commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio delle carni, dei loro derivati e delle uova da consumo.

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Ragusa

Sedec/o Provincia Regionale di Ragusa Via del Fante, 10 - 97100 Ragusa (RG) Cell. 331 1741643 - Fax 0932 941604 [email protected]

PresidenteFrancesco Savarino

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Distretto del Ficodindia del Calatino-Sud Simeto

DenominazioneDistretto del Ficodindia del Calatino-Sud Simeto

Territorialità del DistrettoL’area d’azione del Distretto ricopre la regione denominata “Calatino-Sud Simeto”, ricadente per lo più nella provincia di Catania e, più estesamente, nella Sicilia centrorientale e vede principalmente coinvolti come entità della superficie coltivata a ficodindia i comuni di San Cono, San Michele di Ganzaria, Mazzarino e Piazza Armerina. Questi comuni hanno una continuità territoriale che comprende un anello di coltivazione di 1.600 ettari di ficodindia, caratterizzato dal prestigioso riconoscimento della DOP “Ficondindia di San Cono”, dove questa pianta ha trovato le condizioni ideali di sviluppo, assicurando una produzione di grande qualità e pregio presente ormai sui più importanti mercati europei e internazionali.

Tipologia di produzione La coltivazione del ficodindia, soprattutto per alcune aree interne, ha acquistato negli ultimi anni consensi sempre maggiori da parte degli agricoltori per i redditi che da essa si ricavano, costituendo una valida alternativa anche a tradizionali colture di medio e alto reddito quali frutteti, vigneti e ortaggi. Il Distretto è quindi specializzato nella produzione e commercializzazione del ficodindia (nelle sue tre varietà: Gialla o surfina; Rossa o sanguigna; Bianca o muscaredda) sia come frutto che sottoforma di prodotti derivati (liquori e marmellate).

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Catania

SedeVia Umberto I, 25

95040 San Michele di Ganzaria (CT)Tel. 0933 977037 - Cell. 338 4206820

Fax [email protected]

PresidenteAntonio Lo Tauro

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Distretto della Filiera della Carne Bovina

DenominazioneDistretto Produttivo della Filiera Carne Bovina delle Aree Interne della Sicilia

Territorialità del DistrettoL’attività di promozione e valorizzazione viene programmata e avviata dal Distretto su tutto il territorio regionale, con particolare predilizione delle aree interne (Nebrodi, Madonie ecc.).

Tipologia di produzione Negli anni, tra gli stessi operatori del settore bovino, è cresciuta l’esigenza di controllare direttamente, o con accordi con gli allevatori, parte della produzione di carne bovina, al fine di creare un prodotto finito qualificato, garantito da precisi e rigidi capitolati di produzione, che comprende la macellazione e la trasfor-mazione, per arrivare alla commercializzazione delle carni siciliane di qualità nate da questo percorso.

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Palermo

Sedec/o SO.SVI.MA. S.p.A.Viale Risorgimento 13/B90020 Castellana Sicula (PA) Tel. 0921 563005 - Fax 0921 563006 [email protected]

PresidenteSalvatore Restivo

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Distretto Produttivo della Pesca - COSVAP

DenominazioneDistretto Produttivo della Pesca - COSVAP

Territorialità del DistrettoDal marzo 2006, il Distretto Produttivo della Pesca ha come territorio di riferimento gran parte della Sicilia occidentale, area che comprende la provincia di Trapani (di cui il 60% del volume globale è dato dal co-mune di Mazara del Vallo che può contare sul porto di pesca più importante d’Italia e su 30.000 tonnellate annue di pescato) e parte della provincia di Palermo.Grazie agli stretti legami storici, alla prossimità delle aree e alla comune vocazione ittica, oggi l’area d’azione del Distretto comprende anche alcune località della costa nordafricana (in Tunisia, Libia ed Egitto) dove sussistono già da anni diverse joint-ventures nel campo della pesca, della trasformazione, della cantieristica e dei vari settori a questi connessi.

Tipologia di produzione Le attività del Distretto vanno dalla cattura alla commercializzazione del pescato ( FOOD ) e comprendono anche i servizi connessi quali la cantieristica navale e le attività propedeutiche alla costruzione del naviglio da pesca ( NO FOOD ), nonché la maricoltura e l’allevamento ittico.Prodotto di punta del Distretto è il “Gambero del Canale di Sicilia” (nelle sue tre varietà: rosso, rosa e viola), le cui specifiche qualità sono riconosciute nel mondo.

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Trapani

SedePiazza della Repubblica, 8

91026 Mazara del Vallo (TP)Tel. 0923 933879 - Fax 0923 673135

[email protected]@libero.it

www.distrettopesca.it

PresidenteGiovanni Tumbiolo

Il Distretto aderisce alla Federazione Distretti ItalianiSici

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Distretto Produttivo Dolce Sicilia

DenominazioneDistretto Produttivo Dolce Sicilia

Territorialità del DistrettoNato dalla sintesi di preesistenti patti distrettuali siciliani (del Cannolo siciliano, del Dolce tipico siciliano e del Taormina-Etna filiera arte pasticciera), il Distretto si presenta oggi come unico distretto produttivo per lo sviluppo e la tutela dell’arte pasticciera in Sicilia. L’area d’intervento del Distretto è composta dall’intero territorio regionale siciliano (la superficie totale della zona d’intervento interessata è dunque pari a 25.710 km2).

Tipologia di produzione Il dolce tipico siciliano rappresenta uno dei massimi esempi di connessione sinergica tra produzione agro-alimentare di qualità, territorio e valori della cultura siciliana. Da ciò scaturisce una denominazione “Dolce Sicilia” che esprime non solo un prodotto manifatturiero, ma culturale a tutti gli effetti: ricco di significati, espressione della storia, delle tradizioni, delle celebrazioni e dei riti che le diverse culture, nonché di una leva che differenzia gli itinerari gastronomici e che rende unico un viaggio in Sicilia. Tra le tipicità prodotte nel Distretto possono essere enumerati: i biscotti alla mandorla, il torrone, il famoso cioccolato di Modica, la frutta martorana, il cannolo siciliano e la cassata. Veri corifei dell’alta pasticcieria isolana nel mondo

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Catania

Sedec/o Distretto Produttivo Taormina EtnaFiliera dell’arte PasticcieraContrada Arena, SS 120 - 95036 Randazzo (CT)

Tel. 0942 654280 - Cell. 329 [email protected] - [email protected]

Cell. 335 1090004 - [email protected]

Cell. 393 5710806 - [email protected]

PresidenteNino Bartolotta

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Distretto Siciliano Lattiero-caseario

DenominazioneDistretto Produttivo Siciliano Lattiero-caseario

Territorialità del DistrettoIl Distretto Produttivo Lattiero-caseario Siciliano è nato dalla fusione del patto del Distretto Ibleo con quello delle Terre del Cocal. Da un originario nucleo ragusano-agrigentino, oggi l’area di riferimento del Distretto abbraccia l’intero territorio regionale.

Tipologia di produzione Il Distretto si attiva per la valorizzazione dei formaggi con marchio di qualità o che, possedendone i requisiti, aspirano ad averlo (Ragusano, Pecorino siciliano, Vastedda del Belice, Piacentino ennese, Caciocavallo palermitano, Tumazzu modicano, Cosacavaddu ibleo, Tuma persa, senza trascurare i vari tipi di ricotta siciliana con particolare riferimento alla “ricotta salata” e alla “ricotta infornata”) e il consumo del latte fresco. Il tutto attraverso la promozione, la ricerca e la conquista di nuovi mercati, una diversa organiz-zazione della commercializzazione e un diverso rapporto con la grande distribuzione organizzata e con i consumatori.

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Ragusa

Sede legale e operativac/o Provincia Regionale di Ragusa

Viale del Fante, 10 - 97100 Ragusa (RG)Cell. 346 1532330 - Fax 0932 245182

[email protected] - www.diprosilac.it

Sede operativac/o Smap S.p.A.

Contrada Scaldamosche, 41 - 92010 Bivona (AG)Tel. 0922 993227 - Fax 0922 986866 - [email protected]

PresidenteEnzo Cavallo

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Distretto Unico dei Cereali - SWB

DenominazioneDistretto Unico Regionale dei Cereali - SWB

Territorialità del DistrettoPer la sua spiccata tradizione agricola e per le sue caratteristiche topografiche e pedologiche, la Sicilia è considerata un’area particolarmente vocata per la coltivazione del frumento duro, cereale strategico per l’agricoltura italiana, che contribuisce alla metà della produzione comunitaria, la quale, a sua volta, incide per un quarto sul raccolto mondiale.A ragione di tale diffusione cerealicola, il Distretto, che insiste principalmente sulla provincia ennese, nella pratica estende la sua azione su tutto il territorio regionale.

Tipologia di produzione Il Distretto raccoglie principalmente i produttori di cereali, ma comprende in generale anche tutti gli attori della filiera del grano duro in Sicilia: comprese aziende di molinatura e pastifici, in quanto dal grano duro siciliano nascono la semola, la farina, la pasta e il pane, tutti prodotti di qualità che traducono l’eccellenza produttiva siciliana in eccellenza agroalimentare.

Ente di riferimento - C.C.I.A.A. di Enna

Sede legalec/o Camera di Commercio di EnnaPiazza G. Garibaldi, 1 - 94100 Enna (EN) Tel. 0935 510763 - Cell. 335 6691640Fax 0935 950021 [email protected]

PresidenteBiagio Pecorino

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Distretto Agroalimentare del ConeglianoValdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

DenominazioneDistretto Agroalimentare del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Territorialità del DistrettoIl Distretto si estende nella fascia collinare della provincia di Treviso compresa tra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene, ai piedi delle Prealpi Trevigiane. Ne fanno parte i Comuni di Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Col San Martino, Vidor, Miane, Tarzo e Valdobbiadene. Complessivamente questi rappresentano 18.000 ettari di superficie agricola.

Tipologia di produzione Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene è specializzato nella produzione di vino spumante, attività che vanta una lunga tradizione in questo territorio, caratterizzato da una ricca cultura spumantistica e da un territorio particolarmente vocato alla viticoltura.Lo sviluppo della realtà enologica ha portato negli anni all’affermazione di diverse attività, sempre legate alla produzione del vino, che arricchiscono l’area e ne completano l’offerta: strutture ricettive, la ristorazione, aziende specializzate nella produzione del vetro, di tappi e di macchine enologiche, oltre che laboratori di consulenza in ambito vinicolo e di marketing.

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Ente di riferimento - Consorzio Tutela del ConeglianoValdobbiadene Prosecco Superiore

SedeVilla Brandolini Solighetto

Via Roma, 7 - 31053 Pieve di Soligo (TV)Tel. 0438 83028 - Fax 0438 842700

[email protected]/it/consorzio/distretto.php

PresidenteGiancarlo Vettorello

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Distretto Alimentare Veneto - DAV

DenominazioneMetadistretto Alimentare Veneto

Territorialità del DistrettoIl DAV aggrega oggi 296 imprese e 24.650 addetti operanti, anche in sistemi di specializzazione integrata, tutti sulla specifica filiera agroalimentare all’interno dell’intera regione veneta, con una specifica insistenza nella provincia di Verona. Oltre a queste aziende, il distretto raggruppa 25 tra Enti e Associazioni, 9 Comuni e le Università di Padova e Verona.

Tipologia di produzione Il Metadistretto rappresenta un’ampia produzione agroalimentare veneta di qualità. La varietà di tipologie di prodotti uniti dal denominatore comune rappresentato dai valori della qualità, della cultura alimentare, del radicamento nel territorio geografico e socio-produttivo, ben si coniuga con le nuove esigenze della domanda di qualità del mercato. Tra le imprese aderenti al DAV spiccano aziende di eccellenza la cui presenza rafforza l’immagine della Regione Veneto e contribuisce a sostenere il valore del made in Italy e dello stile italiano nel mondo. Molti dei prodotti di forza di queste aziende vantano marchi DOP, IGP, DOC, DOCG e IGT (Grana Padano, Monte Veronese, Riso Vialone Nano, Olio extravergine di oliva del Garda e il prosciutto).

Ente di riferimento - Confindustria Verona

SedePiazza Cittadella, 12 - 37122 Verona (VR)Tel. 045 8099472 / 045 8099472Fax 045 [email protected]

PresidenteMichele Bauli

Il Distretto aderisce alla Federazione Distretti Italiani

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Distretto Ittico di Rovigo

DenominazioneDistretto Ittico di Rovigo

Territorialità del DistrettoIl Distretto Ittico è collocato prevalentemente nell’area del Basso Polesine, ma in questa nuova fase estende i suoi confini anche fuori provincia per effetto di manifestazioni di interesse da parte di alcune aziende del Comune di Chioggia che già collaborano con gli operatori del Distretto e di una società di servizi vicentina, anch’essa già coinvolta in esperienze di ricerca applicata realizzate nel territorio distrettuale. Il territorio su cui si estende il distretto è complessivamente di 676 Km2, un’area popolata da circa 64.500 persone. Nel territorio rodigino il distretto insiste soprattutto nei sei comuni, rientranti anche nell’area del Parco Regionale del Delta del Po, che si trovano lungo il litorale adriatico, sia per la struttura economico produttiva attuale, che vede la concentrazione di industrie di trasformazione e di commercializzazione di prodotti ittici all’interno di questa zona (Comuni di Ariano nel Polesine, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po, Loreo e Adria) che per esigenze logistiche legate all’integrazione con il settore primario radicato nella zona costiera, in un’ottica di sviluppo sinergico di una vera filiera produttiva.

Tipologia di produzione La specializzazione distrettuale spazia nella produzione, lavorazione e commercio di pesci marini e lagunari, molluschi e crostacei, e raccoglie l’intera filiera che va dalla pesca alla trasformazione, fino alla distribuzione del prodotto, dei derivati e delle uova da consumo.

Ente di riferimento - Distretto Ittico di Rovigo

Sedec/o Associazione Industriali

Via A. Casalini, 1 - 45100 Rovigo (RO)Tel. 0425 202205 - Fax 0425 29084

[email protected]

PresidenteMassimo Barbin

Il Distretto aderisce alla Federazione Distretti Italiani

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Distretto Agroalimentare Jonico Salentino

DenominazioneDAJS - Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino S.c. a r.l.

Territorialità del DistrettoIl Distretto ha come finalità il rilancio della produzione di qualità agroalimentare dei territori che ricadono nelle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto: un’importante zona a forte vocazione agraria.

Tipologia di produzione Il Distretto è specializzato nella produzione di peculiarità agroalimentari del territorio interessato, quali: vini, oli e prodotti ortofrutticoli di qualità.

Ente di riferimento - Comune di Leccec/o Ufficio Unico PIT n. 8Ex Ufficio Anagrafe

SedePiazzetta A. Panzera - 73100 Lecce (LE)Tel. 0832 304449 / 0832 302933Fax 0832 [email protected]

PresidenteAlessandro Candido

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Distretto Agroalimentare Terre Federiciane

DenominazioneDistretto Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane

Territorialità del DistrettoNato dalla fusione di sei proposte (il Distretto Produttivo Agroalimentare Regionale Capitanata, il Distretto Produttivo Filiera Corta Prodotti di Puglia, il Distretto Produttivo Sistema Agroalimentare della Puglia, il Distretto Produttivo Agroalimentare di Qualità dell’Olio Extravergine d’Oliva, il Distretto Produttivo Lattiero-Caseario Pugliese, il Distretto produttivo Enologia Innovativa e Sostenibile), il Distretto “Terre Federiciane” include oggi 683 imprese alle quali si aggiungono associazioni, enti, centri di ricerca. I territori di riferimento del Distretto sono le province di Foggia e di Bari.

Tipologia di produzione Il Distretto rappresenta un’ampia produzione agroalimentare pugliese di qualità che spazia dai vini agli oli, dal pane alla pasta, dall’ortofrutta e agroalimentare alle produzioni lattiero-casearie.

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Ente di riferimento - Confindustria FoggiaVia Valentini Vista Franco, 1 - 71121 Foggia (FG)

Tel. 0881 562111 [email protected]

Sede distrettualeVia Marinaccio, 7 - 71121 Foggia (FG)Tel. 0881 797301 - Fax 0881 722859

[email protected]

PresidenteEliseo Zanasi

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Distretto Industriale AgroalimentareNocera Inferiore-Gragnano

DenominazioneDistretto Industriale Agroalimentare Nocera Inferiore-Gragnano

Territorialità del DistrettoDal punto di vista geografico il Distretto si trova al centro di un triangolo ideale ai cui vertici si trovano le province di Salerno, Napoli e Avellino: un’area compresa tra il cono vulcanico del Vesuvio e le montagne di Sarno a nord e i Monti Lattari a sud.Si tratta di un’area composta da venti comuni di cui sedici ricadenti nella provincia di Salerno (Angri, Baro-nissi, Bracigliano, Castel San Giorgio, Corbara, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant’Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati, Tramonti) e quattro in quella di Napoli (Gragnano, Lettere, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate) con una popolazione totale pari a circa 378.000 abitanti su una superficie territoriale di 293,96 Km2.

Tipologia di produzione Le eccellenze del Distretto sono multiple: dalla trasformazione del pomodoro di San Marzano DOP (chia-mato l’Oro rosso), alla realizzazione delle conserve, alla produzione della pasta (IGP di Gragnano, nota come Città della pasta), al vino DOC (Lettere, Tramonti e Gragnano), al cipollotto Nocerino DOP, all’olio di Gragnano DOP. A queste eccellenze agroalimentari si aggiungono altri prodotti tradizionali quali: la ciliegia di Bracigliano, la ciliegia di Castello di Gragnano, il pomodorino di Corbara e le arance dei Monti Lattari. Da segnalare anche il Realtomato: superpomodoro, unico in Italia, con forte potere antiossidante e presenza di antocianine ideato e prodotto nell’agro nocerino-sarnese in collaborazione con il CNR.

Ente di riferimento - Distretto Industriale AgroalimentareNocera Inferiore-Gragnano

Segreteria Tecnica e Amministrativac/o Palazzo Marciani - Frazione Casali - 84086 Roccapiemonte (SA)Tel. 081 933113 - Fax 081 [email protected] - www.distrettoindustrialenocera.it

PresidenteAniello Pietro Torino

Il Distretto aderisce alla Federazione Distretti Italiani

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Mazara del Vallo – 11/12/13 ottobre 2013

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Ufficio Distretti Produttivi della Regione SicilianaCOMPETENZE E ATTIVITÀPartecipazione ai Tavoli e Comitati Tecnici della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni, nelle materie di competenza. Esercizio competenze amministrative non diversamente attribuite in materia di distretti produttivi e di-stretti tecnologici.Consulta Distretti produttivi e segreteria.Esercizio competenze amministrative non diversamente attribuite in materia di Sportelli Unici per le atti-vità produttive.

OSSERVATORIO PMIOsservatorio PMI.Attività amministrativa relativa ai distretti produttivi (art. 56 L.r. 17/2004).

GESTIONE INTERVENTI PO FESR 2007-2013Interventi in favore dei distretti produttivi e delle imprese agli stessi aderenti. Attività amministrativa rela-tiva alla gestione delle linee di intervento 5.1.1.1, 5.1.1.2, 5.1.1.3, 7.1.2.3 del PO Fesr 2007-2013.UCO per linee PO Fesr di competenza.

Linea d’intervento 4.2.1.1Azioni di incentivazione per la promozione dell’e-commerce nelle PMI e per l’applicazione delle TIC alla gestione dei processi produttivi nei settori manifatturieri a più elevato potenziale. Nello specifico, l’inter-vento sarà diretto a migliorare l’efficienza produttiva e gestionale e la logistica nelle imprese manifattu-riere con più di 10 addetti e nei cluster produttivi (anche con soluzione di tipo B2B) e ad incrementare, nel sistema delle PMI, la capacità di penetrazione all’estero attraverso il canale tematico (B2C) nell’ambito di settori con specificità regionale.

Linee d’intervento 5.1.1.1 - 5.1.1.2 - 5.1.1.35.1.1.1 - Azioni di realizzazione di servizi comuni (promozione, marketing, logistica, servizi informativi, cer-tificazione ambientale e di origine prodotti, rapporti con la P.A. ecc.) in favore di imprese distrettuali o gruppi di imprese, finalizzati a: promuovere servizi di assistenza tecnica alle imprese (catg. nn. 3, 5, 6, 8, 9).5.1.1.2 - Azioni innovative a sostegno delle imprese appartenenti a filiere produttive o a gruppi di imprese (catg. nn. 3, 5, 8, 9, 15). 5.1.1.3 - Interventi integrati di eco-innovazione dei processi produttivi (risparmio energetico e idrico, ridu-zione delle emissioni atmosferiche, riduzione della produzione di rifiuti), ma anche organizzativi e logistici in un’ottica di distretto produttivo.Linea d’intervento 7.1.2.3Rafforzamento degli Sportelli Unici per le attività produttive finalizzato all’attuazione del programma.

Interventi a Favore dei Distretti ProduttiviD.M. 28 Dicembre 2007Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 dicembre 2007 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.70 del 22 marzo 2008, registrato alla Corte dei conti il 7 marzo 2008 reg.1, foglio n.223 – ha ripartito le risorse destinate al cofinanziamento dei progetti regionali tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ai sensi dell’art.1, comma 890, della legge 27 dicembre 2006, n.296 (legge finanziaria 2007) che, inserendo i commi 371-bis e 371-ter all’art.1 della legge 266 del 2005 (legge finanziaria 2006).

D.M. 7 Maggio 2010Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 7 maggio 2010 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.174 del 28 luglio 2010, registrato alla Corte dei conti il 18 giugno 2010 reg.3, foglio n.135 – ha ripartito le risorse destinate al cofinanziamento dei progetti regionali tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ai sensi dell’art.1, comma 890, della legge 27 dicembre 2006, n.296 (legge finanziaria 2007) che, inserendo i commi 371-bis e 371-ter all’art.1 della legge 266 del 2005 (legge finanziaria 2006).

Come contattare l’ufficio Distretti della Regione Siciliana

DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SERVIZIO MARIOLINA GIGLIO

Telefono 091 7079403

E-mail [email protected]

Fax 091 7079758 – 091 7079450

E-mail [email protected]

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Le ricette dei distretti produttivi

Risotto agli agrumi di SiciliaINGREDIENTI X 4 PERSONE400 gr di riso2 arance bionde di Ribera1 limone (di Messina o di Siracusa)1 bicchiere di vino bianco1 l di brodo vegetale1/2 cipollaolio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONEFate imbiondire in una pentola la cipolla finemente tritata nell’olio. Appena assume un colore dorato, ag-giungete le scorze degli agrumi e il riso e fate tostare il tutto per qualche minuto. Versate il vino e fate eva-porare. Iniziate a versare il brodo: prima un paio di mestoli abbondanti e successivamente un mestolo alla volta, finché il riso non lo assorba tutto. Mescolate frequentemente per evitare che il riso si attacchi alla pentola. A metà cottura, aggiustate di sale. A fine cottura, versate il succo delle due arance e del limone.Mescolate ancora per qualche minuto, quindi servite caldo con scorzette di agrumi per decorare.

Paccheri allo scarfarielloINGREDIENTI X 4 PERSONE400 gr di paccheri di Gragnano400 gr di pomodorini di Corbara (corbarini)100 gr di caciocavallo crotonese100 gr di cacioricotta di capra del Cilento Dop1 fettina sottile di cipollaolio extravergine di oliva q.babbondante basilico fresco

PREPARAZIONEFate imbiondire in un tegame una fettina sottile di cipolla nell’olio. Poi toglietela. Aggiungete i pomodorini di Corbara e fateli andare a fuoco abbastanza vivace, il tempo necessario all’acqua per bollire e ai paccheri per cuocere. Scolate la pasta, conditela nel tegame con il sugo, aggiungete il caciocavallo (o una scamorza anche un po’ più stagionata), il cacioricotta grattugiato. Spadellate per qualche minuto fino a quando tutto il formaggio, fondendosi, creerà una leggera crosticina. Serviteli caldi e con abbondante basilico fresco.

categoria: PRIMOdifficoltà: preparazione: 25’’

categoria: PRIMOdifficoltà: preparazione: 35’’

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Le ricette dei distretti produttivi

Alici marinate agli agrumi di SiciliaINGREDIENTI X 4 PERSONE1 kg di alici fresche2 limoni (del tipo Interdonato o di Siracusa)2 arance bionde di Riberaolio extravergine di oliva del Garda sale q.bpepe q.bpeperoncino q.b

PREPARAZIONELavate e pulite le alici, quindi trasferite i filetti in uno scolapasta per farli scolare. Prendete i filetti, asciuga-teli e adagiateli in una terrina capiente. Versatevi sopra il succo di limone e lasciateli marinare per almeno un’ora. Scolate le alici dalla marinata, asciugatele e rimettetele in un’altra terrina, dove avreto messo una salsa emulsionata con il succo di arancia e limone, sale, pepe e peperoncino. Lasciate marinare ancora per un’altra ora, affinché le alici si insaporiscano. Servitele su fette alternate di limone e arancia.

categoria: ANTIPASTOdifficoltà: preparazione: 40’’

Pollo al forno “alla nissena”INGREDIENTI X 4 PERSONE1 pollo di circa 2 kg1 carota - 1 cuore di sedano - 1 cipolla100 g di “cosacavaddu ibleo”400 g di pangrattato2 limoni (del tipo Interdonato o di Siracusa)olio extravergine di oliva - prezzemolo - origano sale e pepe q.b.

PREPARAZIONELessate il pollo in una pentola con dell’acqua a cui avrete aggiunto la cipolla affettata, un trito di prezze-molo, la carota e il sedano a pezzetti e il sale.Appena lesso, scolatelo e tagliatelo in pezzi di media grandezza.Asciugatelo e passatelo in un battuto di olio, origano, sale, pepe e il succo dei limoni. Passate poi ogni pezzo di pollo nel cosacavaddu grattugiato e infine nel pangrattato.Disponete il pollo in una teglia unta d’olio extravergine e mettete al forno.

categoria: SECONDOdifficoltà: preparazione: 60’’

Gelato di ficodindiaINGREDIENTI X 4 PERSONE500 g di fichidindia di San Cono(preferibili della varietà gialla o surfina)3 dl di latte fresco200 g di zucchero3 dl di crème fraîche

PREPARAZIONEVersate il latte in una casseruola, portate a ebollizione e fate cuocere per circa un minuto. Toglietelo dal fuoco, versatelo in una ciotola e aggiungete lo zucchero e la crème fraîche mescolando con cura fino a che lo zucchero non si sarà sciolto e il composto risulterà perfettamente amalgamato. Dopo averli sbucciati, tagliate a pezzetti i fichidindia, metteteli nel mixer e frullateli fino a ottenere una purea omogenea.Aggiungete la purea ottenuta al composto di latte e mescolate bene. Trasferite il tutto nel freezer e lasciate raffreddare, rimestando il gelato ogni ora fino a ottenere la consistenza desiderata, oppure versatelo nella gelatiera e azionate l’apparecchio seguendo le istruzioni.

Uova “alla gangitana” INGREDIENTI X 4 PERSONE4 uova sode2 cucchiai di salsa di pomodori San Marzano per ogni uovo50 g di farina tipo “0”50 g di caciocavallo palermitano grattuggiato100 g di pecorino siciliano a fette 1 cipolla - prezzemolo - sale e olio extr. di oliva q.b.

PREPARAZIONETagliate a metà le uova e infarinatele per bene. Riscaldate l’olio in una padella capiente e friggete a fuoco lento le uova dalla parte del tuorlo (la parte piatta del taglio). Appena dorate, toglietele dal fuoco e tenetele in caldo. Soffriggete nello stesso olio la cipolla tagliata a fettine sottili. Quando la cipolla si sarà dorata ag-giungete la salsa di pomodorini e il prezzemolo. Lasciate insaporire un po’, quindi adagiate nella padella le uova dal lato dell’albume (la parte tondeggiante). Cospargetele di caciocavallo grattuggiato e di pecorino a fette. Coprite con un coperchio e lasciare cuocere per alcuni minuti a fuoco moderato.

categoria: ANTIPASTOdifficoltà: preparazione: 25’’

categoria: DOLCEdifficoltà: preparazione: 35’’

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Le ricette dei distretti produttivi

Scaloppine profumateINGREDIENTI X 4 PERSONE800 g di scaloppine2 limoni spremuti (di Siracusa)5 foglie di alloro2 acciughe sott’olio50 g di burro2 cucchiai di olio extravergine di olivaorigano - sale e pepe q.b.

PREPARAZIONESoffriggete le scaloppine nell’olio e nel burro. Salatele e sistematele in una terrina capiente. Aggiungete il succo dei due limoni, le foglie di alloro, le acciughe, l’origano, e il pepe. Lasciate insaporire per qualche minuto. Aggiungete alla carne dell’acqua calda poco alla volta finché le scaloppine non siano completa-mente cotte. Servitele calde con il sughetto di cottura. per un’altra ora, affinché le alici si insaporiscano. Servitele su fette alternate di limone e arancia.

categoria: SECONDOdifficoltà: preparazione: 40’’

Gratin di sugarelli con pistacchio di Brontee arance bionde di Ribera

INGREDIENTI X 4 PERSONE4 sugarelli deliscati (da 300 g cadauno)100 g di pangrattato1 cucchiaino di timo - 1 cucchiaino di maggiorana5 foglie di basilico2 arance bionde di Ribera (se ne utilizza la scorza)50 g di pistacchio di Bronte tritato1 cucchiaio di olio extravergine di oliva DOP Col-lina di Brindisi - sale e pepe q.b.

PREPARAZIONEMiscelate insieme il pangrattato, il timo, la maggiorana, il basilico, la scorza delle due arance e il trito di pistacchio. Aggiungete un cucchiaio di olio extravergine per inumidire l’impasto. Prendete il sugarello pulito e privato di ogni lisca e immergetele nella panatura, avendo cura che questa aderisca bene.Adagiate i sugarelli così panati in una teglia e infornateli nel forno già caldo a 180° per 20/25 minuti circa. Potete accompagnare i sugarelli con della caponatina di melanzane.

categoria: SECONDOdifficoltà: preparazione: 60’’

Crostata alla ricotta profumataINGREDIENTI X 4 PERSONE1 confezione di pasta frolla già pronta (da 250 g)500 g di ricotta di pecora fresca2 uova10 cucchiai di zucchero semolato1 limone (del tipo Interdonato o di Siracusa)zucchero a velo vanigliato q.b.

PREPARAZIONEMescolate insieme la ricotta, i tuorli, lo zucchero e la scorza di limone con una frusta e lavorateli fino ad ot-tenere un composto omogeneo e piuttosto cremoso. Montate a neve gli albumi e incorporateli al composto un cucchiaio alla volta. Aggiungere il succo del limone e amalgamate il tutto. Srotolate la pasta frolla su un piano leggermente infarinato, spianatela leggermente e ponetela in una teglia rotonda imburrata, avendo cura di farla aderire bene. Bucherellatela sul fondo con una forchetta. Versate il composto di ricotta sulla base di pasta frolla e Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti. Servire appena tiepida con una spolverata di zucchero a velo.

Risotto polesanoINGREDIENTI X 4 PERSONE500 g di riso del tipo “Vialone nano”1,2 kg di branzino - 2 spicchi d’aglio - 1 scalogno5 grani di pepe nero - 2 foglie d’alloro1 bicchiere di Prosecco Superiore del Conegliano Valdobbiadene DOCG100 g di Grana Padano grattugiato2 cucchiai di olio extravergine di oliva del Gardasale q.b.

PREPARAZIONESquamate il branzino, evisceratelo, lavatelo accuratamente e lessatelo aggiungendo all’acqua di cottura il pepe e un po’ di sale. Appena cotto, spolpatelo e riducetelo a pezzetti. Rimettete nell’acqua di cottura la testa e le lische, aggiungete l’alloro e l’aglio e fate cuocere fino ad ottenere un brodo ristretto. Tritate lo sca-logno e rosolatelo in una casseruola con il burro e l’olio. Aggiungete il riso e la polpa del branzino a pezzi.Bagnate con il brodo bollente, aggiungendone a mano a mano che il riso lo assorbe. Poco prima di togliere il risotto dal fuoco spruzzatelo con il prosecco e lasciate asciugare, quindi incorporate il burro rimasto e il Grana. Servite ben caldo. formaggio, fondendosi, creerà una leggera crosticina. Serviteli caldi e con abbon-dante basilico fresco.

categoria: PRIMOdifficoltà: preparazione: 45’’

categoria: DOLCEdifficoltà: preparazione: 35’’

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Note

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