Limba Italiana Contemporana-sintaxa

21
LIMBA ITALIANĂ CONTEMPORANĂ - SINTAXĂ Corso di sintassi Semestrul I Lector. univ. drd. Florica DuŃă Obiective: Conoscenza delle strutture e del funzionamento della lingua italiana; Conoscenza delle strutture morfo-sintattiche della lingua italiana; Saper riconoscere le strutture della lingua italiana; Conoscere la funzione della sintassi; Utilizzare in modo attivo le strutture sintattico-formali della lingua italiana. La sintassi (dal greco syntaxis, l'unire, il combinare insieme) e la parte della grarnmatica che studia il modo in cui le parole si combinano tra loro. Ci sono tre tipi di analisi che ci fomiscono indicazioni utili per lo studio della lingua italiana: L'anaSisi grammatical: I'ldentificare delle categoric grammatical! o parti del discorso. L'analisi logica: studia i rapporti tra le parole all'interno di una proposizione, identificandone le categorie sintattiche presenti (il soggetto, il preUltlllO, Ut.OmplK-mt.ntV, I'attribultff fafrfrtrainitrnm}. L'analisi sintattica: l'analisi della frase complessa , che consiste neH'identificare le varie specie di proposizioni che compongono la frase complessa (proposizioni principali, coordinate, subordinate, ecc). Generalmente e chiamata analisi logica sia quella della frase che quella del periodo, dato che i nessi tra gli dementi della frase e quelli tra le proposizioni nel periodo sono appunto di natura logica, ma, con I'analisi dellafrase si indicano gli elementi dai quali essa e costituita, mentre con l'analisi logica del periodo si indica quante proposizioni ci sono in esso e di che tipo sono. Nella sua realta concreta, quando parliamo o scriviamo, la lingua non si presenta in frasi isolate, ci serviamo di piu frasi, organizzate insieme a formare un testo. Un testo e un atto comunicativo su un certo tema e pud avere varia estensione e vario carattere, pud essere scritto oppure orale. In particolari tipi di messaggio, il testo pud anche ridursi a una sola frase (es. testi scritti sui cartelloni Vascensore e guasto); di solito, un testo e costituito da piu frasi: es. Oggi e una bella giornata. II sole brilla alto nel cielo. I ragazzi corrono felici in bicicletta. Dopo tanto tempo possono finalmente stare in mezzo alia natura. Nel testo si distinguono le frasi, che sono un insieme di parole accostate l'una all'altra nel rispetto delle norme che regolano la lingua italiana, dotate di senso compiuto per dare un'informazione su qualcosa. Cio che conta per costituire una frase non sono ne la lunghezza ne il contenuto, ma l'unitarieta, la completezza di significato e la presenza di un verbo. Poiche il verbo e Pelemento intorno a cui si costruisce tutta la frase, si pud affermare che ad ogni verbo corrisponde una frase. La frase semplice e la frase complessa La frase in cui e presente un solo verbo si chiamafrase semplice. Cosi, tanto la frase:

description

limba italianao contemporana

Transcript of Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Page 1: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

LIMBA ITALIAN Ă CONTEMPORANĂ - SINTAXĂ

Corso di sintassi

Semestrul I

Lector. univ. drd. Florica DuŃă

Obiective: • Conoscenza delle strutture e del funzionamento della lingua italiana; • Conoscenza delle strutture morfo-sintattiche della lingua italiana; • Saper riconoscere le strutture della lingua italiana; • Conoscere la funzione della sintassi; • Utilizzare in modo attivo le strutture sintattico-formali della lingua italiana. La sintassi (dal greco syntaxis, l'unire, il combinare insieme) e la parte della grarnmatica che studia il modo in cui le parole si combinano tra loro. Ci sono tre tipi di analisi che ci fomiscono indicazioni utili per lo studio della lingua italiana: L'anaSisi grammatical: I'ldentificare delle categoric grammatical! o parti del discorso. L'analisi logica: studia i rapporti tra le parole all'interno di una proposizione, identificandone le categorie sintattiche presenti (il soggetto, il preUltlllO, Ut.OmplK-mt.ntV, I'attribultff fafrfrtr ainitrnm}. L'analisi sintattica: l'analisi della frase complessa , che consiste neH'identificare le varie specie di proposizioni che compongono la frase complessa (proposizioni principali, coordinate, subordinate, ecc). • Generalmente e chiamata analisi logica sia quella della frase che quella del periodo, dato che i nessi tra gli dementi della frase e quelli tra le proposizioni nel periodo sono appunto di natura logica, ma, con I'analisi dellafrase si indicano gli elementi dai quali essa e costituita, mentre con l'analisi logica del periodo si indica quante proposizioni ci sono in esso e di che tipo sono. • Nella sua realta concreta, quando parliamo o scriviamo, la lingua non si presenta in frasi isolate, ci serviamo di piu frasi, organizzate insieme a formare un testo. Un testo e un atto comunicativo su un certo tema e pud avere varia estensione e vario carattere, pud essere scritto oppure orale. In particolari tipi di messaggio, il testo pud anche ridursi a una sola frase (es. testi scritti sui cartelloni Vascensore e guasto); di solito, un testo e costituito da piu frasi: es. Oggi e una bella giornata. II sole brilla alto nel cielo. I ragazzi corrono felici in bicicletta. Dopo tanto tempo possono finalmente stare in mezzo alia natura.

Nel testo si distinguono le frasi, che sono un insieme di parole accostate l'una all'altra nel rispetto delle norme che regolano la lingua italiana, dotate di senso compiuto per dare un'informazione su qualcosa.

Cio che conta per costituire una frase non sono ne la lunghezza ne il contenuto, ma l'unitarieta, la completezza di significato e la presenza di un verbo.

Poiche il verbo e Pelemento intorno a cui si costruisce tutta la frase, si pud affermare che ad ogni verbo corrisponde una frase.

La frase semplice e la frase complessa La frase in cui e presente un solo verbo si chiamafrase semplice. Cosi, tanto la frase:

Page 2: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Carlo legge quanto: Ogni giorno, dalVinizio delle vacanze, mio fratello Carlo legge con passione e non solo per motivi di studio, un romanzo d'avventura o una raccolta di novelle.

costituiscono entrambe frasi semplici, perche contengono un solo verbo. La frase semplice viene anche chiamata proposizione. La frase in cui sono presenti piu verbi si chiama frase complessa o periodo.

Ogni frase complessa e costituita da tanteparti quanti sono i verbi in essa contenuti. Ognuna delle parti che costituisce una frase complessa si chiama proposizione.

es. Gli eucalipti sono alberi sempreverdi. Originari dell 'Australia, esistono in piu di 600 specie, alcune delle quali sono state introdotte anche nelle regioni Frase verbale e frase nominate

La frase prowlsta del verbo si chiama frase verbale. // treno arrivera. E' nevicato.

I calciatori sono stati intervistati, Quando la frase e priva del verbo, si chiama frase nominate.

A casa, tutto bene. Oggi, niente gelati. A buon intenditor, poche parole.

La distinzione tra frase verbale e nominale riguarda anche le proposizioni subordinate.

Una proposizione subordinata pud essere trasformata in gruppo nominale e questo procedimento viene chiamato nominalizzazione.

L 'accusato ha sempre sostenuto di essere innocente/la sua innocenza.

Quando in un periodo le frasi nominali prevalgono su quelle verbali, si parla di stile nominale (nel parlato, per effetti stilistici). Ci sono due casi in cui la frase non ha soggetto:

con i verbi indicanti fenomeni atmosferici (piovere, nevicare, grandmare):

Piove; Ha nevicato tutta la notte; con il si impersonale:

Si mangia; Si patirà molto tardi;

Le frasi ellittiche sono quelle in cui uno dei componenti essenziali della frase viene sottinteso. E' frequente nelle strutture coordinate, in cui si può fare a meno di ripetere

il soggetto: La squadra ha giocato molto bene, ma non è riuscita

ad ottenere vittoria. - il verbo:

Marco ha comprato un libro, io alcuni quaderni. il complemento oggetto:

La pioggia ha bagnato, il sole ha asciugato i vostri abiti. o un altro dei costituenti della frase:

Giovanni ha scritto, io ho telefonato a Maria per farle gli auguri di Pasqua. L'ellissi si usa nei dialoghi, quando la risposta evita ripetere parte

dell'informazione già contenuta nella domanda. *

ANALISI LOGICA

Page 3: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

IL SOGGETTO: (dal latino subjectum, ciò che sta sotto, ciò che è alla base) È un elemento fondamentale della frase, il quale completa il significato del predicato.

/ libri forniscono molte informazioni utili. La nave fu costruita in un mese. Noi conosciamo molto bene la città. Ipasti alla scuola furono forniti dalla ditta Zeta, II

soggetto è la persona, l'animale o la cosa che compie o subisce un'azione o di cui si indica una qualità espressa dal predicato; risponde alla domanda chi/che cosa? concorda con il predicato nel numero e nella persona; concorda anche nel genere quando quest'ultimo è espresso:

o Maria studia; o il cane scodinzola; o lo studente è tornato a casa; o la studentessa è tornata a casa;

generalmente è un nome o pronome, ma qualsiasi parte del discorso può fungere da soggetto;/ migliori saranno premiati.

Il perché mi sfugge. Con è una preposizione. Ahimè indica rimpianto. Passeggiare fa bene alla salute. A guisa di... significa „ come "

II soggetto non è mai preceduto da una preposizione, ma può essere preceduto dall'articolo partitivo del, dello, della, dei, degli, delle.

Dei (=alcuni) nostri amici sono già partiti. E' arrivato dell'ottimo pesce. Può fare da

soggetto anche un'intera proposizione. Mi piacerebbe fare un viaggio. È necessario che tu sia presente. È affascinante andare a zonzo per le strade deserte e guardare di

notte le stelle. Generalmente il soggetto si trova all'inizio della frase, ma può trovarsi anche nel corpo o alla fine di essa ( se si vuoi dare ad esso un particolare rilievo oppure il contrasto con un altro soggetto).

Al presidente fu consegnato il rapporto in pochi minuti. Dopo il suo arrivo in città, Davide telefonò a suo zio. Gli fu consegnato il documento dopo una lunga attesa. Nel 1968, con l'occupazione di Praga, i sovietici suscitarono una forte indignazione internazionale. Nonostante la potenza del loro esercito, gli americani non rivn^irtjno a prevalere tu ncetnam. Secondo un noto luogo comune, gli italiani sono un popolo di artisti e navigatori. L'ho visto io. non tu. Con alcuni verbi intransitivi, la

posizione normale del soggetto è quella postverbale:

Domani arriva Giorgio. Ha telefonato il fratello di Giorgio. E ' successo un disastro.

Il soggetto può essere anche sottinteso; l'ellissi del soggetto si può fare: - quando risulta chiaro dal contesto precedente:

Page 4: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Marco era stanco quando d'un tratto vide un'ombra venirgli incontro a velocità folle.

nella risposta a una frase già provvista di soggetto: Anna canterà stasera alla festa? Canterà. in una serie di proposizioni che hanno tutte lo stesso

soggetto: Lo straniero arrivò davanti alla casa, bussò alla porta e, quando

si aprì il portone, chiese delle informazioni sul padrone di casa. 12

Del pronome soggetto si può fare ellissi . In generale, diciamo che quando il

soggetto è un pronome lo si può sottintendere. Viene espresso solo quando lo si

vuole mettere in risalto.: nelle antitesi (o contrapposizioni)

Noi partiamo, voi invece restate. quando si decide di mettere il soggetto dopo il verbo:

Questo lo dici tu, ma non ci credo. Osservazioni: Mentre egli ed ella si riferiscono solo a persone, esso ed essa si usano per indicare più propriamente animali e cose. "Essi ed esse sono plurali anche di egli ed ella. Anche se si è affermato l'uso di lui, lei, loro, come soggetti, è preferibile limitare tale uso ai seguenti casi:

a) Quando il pronome segue il verbo perché sia messo più in evidenza: Hanno giurato loro il falso.

b) Quando si hanno due pronomi soggetti che si contrappongono tra loro: Lui sostiene una cosa, lei un 'altra.

e) Di preferenza dopo le congiunzioni pure, neppure, nemmeno, anche, neanche.

Anche lui ha detto una bugia. Neanche loro sapevano niente.

I criteri formali_che individuano il soggetto in molte lingue sono essenzialmente tre:

- La posizione all'inizio della frase: Mario colpisce Giovanni. Il caso: nelle

lingue che possiedono le decimazioni u quasi sempre al Nominativo. L'intonazione della frase.

Maria ama Paolo (è Maria che ama Paolo).

Il soggetto grammaticale è individuabile mediante criteri formali. Il soggetto logico è l'agente reale dell'azione. USO DEL SOGGETTO

II soggetto, generalmente non va espresso quando chi legge o ascolta non deve fare nessuno sforzo per capirlo, come nei seguenti casi:

a) quando è un pronome personale (partirò domani) b) quando è lo stesso della frase o del periodo che precede e, comunque,

ancora quello di cui si sta parlando.

Page 5: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Marco ha studiato poco, perciò (Marco) è stato rimandato e ora (Marco) sta prendendo lezioni private.

Il soggetto può invece essere ripetuto e deve essere espresso, anche se è un pronome personale:

a) quando il predicato è una voce verbale la cui desinenza è comune a più persone:

Magari arrivassi presto! (potrebbe essere sia io sia tu.)b) Quando lo si vuole mettere particolarmente in evidenza o in contrapposizione con un altro soggetto oppure rafforzarlo con un avverbio o con una locuzione: Luigi ha sbagliato, perciò Luigi (e non un altro) deve pagare. 10 ti aiuterò, ma tu (e non io) devi fare il tuo dovere. E' venuto lui in carne e ossa.

IL PREDICATO II predicato è l'elemento della frase che dice (predica) qualcosa a

proposito del soggetto; informa su chi esso è, come è, che cosa fa, che cosa ha subito o in che situazione si trova. Rende noto:

• Chi è il soggetto: La mia amica è Marcella. • Come è il soggetto: Lui è affascinante. • Ciò che il soggetto fa: II gatto fa le fusa. • Ciò che il soggetto subisce: L'agente segreto è stato scoperto. • In che situazione il soggetto si trova: // cane, al solito, dorme.

TI predicato è di due tipi: verbale e nominale. Il predicato verbale, è costituito da verbi capaci di predicare da soli

qualcosa intorno al soggetto. Questi verbi, perché hanno un senso compiuto e possono costituire anche da soli un predicato, si chiamano verbi predicativi

Possono fare da predicati verbali tutti i verbi di forma attiva, passiva o riflessiva.

Domani sarò a Milano per lavoro.

l'occupazione dell'Etiopia. Il nuovo arco trionfale fu costruito in pochi mesi. Le forze dell'ordine hanno organizzato una gigantesca caccia all'uomo in tutta la campagna. 11 tecnico ha elaborato un nuovo programma per la gestione dei dati. Oggi leggeremo il primo capitolo del nuovo libro. Nel 1991 la guerra tra Iraq e forze dell'ONU si risolse in pochi giorni. La monarchia assoluta si consolidò in Francia nel corso del XVII secolo.

Nel 1861 fu proclamata l'unità d'Italia. Durante la gita a Milano abbiamo visitato il planetario. Il treno è partito. La proposta è stata bocciata. I tuoi amici si sono vergognati. D predicato verbale si accorda con il soggetto in numero e persona.

Quando il predicato verbale è rappresentato da una voce composta (ausiliare avere/essere +participio passato), il participio passato rimane invariato se

14

Page 6: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

l'ausiliare è avere, mentre concorda in genere e in numero con il soggetto, se l'ausiliare è essere.

L'attore ha imparato la sua parte ; Gli attori hanno imparato le loro parti;

Luisa è venuta ieri; Luisa e Silvia sono venute ieri;

II verbo essere quando significa esistere, stare, rimanere, abitare, risiedere, vivere, trovarsi, appartenere, provenire, spettare, essere situato, esser fatto di, costituisce un vero e proprio predicato verbale.

C'è qualcuno in casa?; La famiglia Bianchi è al numero35; Questa auto è di un grande calciatore; Carlo è di Torino; Questo gioiello è d'oro; Questa rosa rossa è per te (spetta a te).

I passivi sono considerare predicati verbali , perché il verbo essere funge da ausiliare.

Anche tu sarai amato; L'orologio è stato riparato;

H verbo essere ha funzione di ausiliare anche nei tempi composti di numerosi verbi intransitivi, dei verbi riflessivi e dei verbi intransitivi pronominali.

Siete arrivati in ritardo; 11 dottore è venuto; Marco si e pentnaw, Carla si è vergognata;

i verbi servili come dovere, potere, volere, e i verbi fraseologici come cominciare^, stare per, smettere di, formano Con il Verbo da eSSl TettO Un tUttO unico, e perciò si analizzano come un solo predicato.

Marco vuole partire; Marco sta per partire; Marco cominciò a ridere;

II predicato nominale E' costituito dall'insieme verbo essere +un aggettivo/nome. La voce del

verbo essere è detta copula, cioè legame, collegamento poiché serve a collegare il soggetto con l'aggettivo o il nome che viene riferito al soggetto stesso. L'aggettivo o il nome che segue il verbo essere e rappresenta la parte essenziale del predicato, costituisce la parte nominale del predicato, o il nome del predicato.

Michele è un giocatore di basket. Mio nonno Alfredo, quello con i baffi bianchi, era ferroviere. Nella stagione primaverile la valle era verdissima Stamattina, poco dopo l'alba, l'acqua del mare era splendida. I grattacieli di New York sono più numerosi di quelli di Los Angeles.

15

Page 7: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Era confortevole l'aereo che mi ha portato in Finlandia. Gaio Giulio Cesare, oltre che un ottimo generale, era anche uno

scrittore valente. Il predicato nominale indica, di solito, una qualità del soggetto:

La crema è fresca. oppure uno stato del soggetto:

Le ragazze sono felicissime. oppure mette in evidenza una caratteristica del soggetto che lo individua o

determina: Lo zio è ingegnere. Le rose sono fiori.

I verbi copulativi Sono copulativi sono quei verbi che hanno bisogno della parte nominale per completare il loro significato. I verbi copulativi più usati sono: I verbi parere, sembrare, diventare, divenire: Paolo è diventato furbo.

- alcuni verbi intransitivi che indicano un modo di essere del soggetto come: nascere, crescere, vivere, morire, restare, rimanere:

Enzo è nato ricco. - i verbi appellativi chiamare, dire, soprannominare, elettivi eleggere,

creare, fare, nominare ed estimativi stimare, giudicare, ritenere, credere, quando sono usati al passivo:

La bimba è stata chiamata Anna. L'avvocato Bianchi è stato eletto deputato. faoio è considerato un atleta.

La parte nominale - un nome o a un aggettivo — che completa il significato di questi verbi e che forma con essi un predicato nominale è detta complemento predicativo del soggetto o predicativo del soggetto. Laura sembra felice.

Concordanza tra soggetto e predicato II soggetto e il predicato devono sempre concordare tra loro sia nel numero

sia nel genere: II cane (sg.) scodinzola(sg.) La ragazza è partita/Le ragazze sono partite. Il ragazzo è partito/1 ragazzi sono partiti.

Il predicato può essere singolare o plurale se il soggetto è singolare ma seguito da una specificazione partitiva.

Sono entrati/è entrato un gran numero di ragazzi. Il predicato è plurale

quando il soggetto è plurale: / ragazzi partiranno; quando ci sono più soggetti: Partiremo io, tue mio cugino;

Partirete tu e lui!

16

Page 8: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Se ci sono più soggetti collegati tra loro dalla congiunzione disgiuntiva o, il predicato è singolare se i soggetti sono singolari o della terza persona:

Partirà Massimo o Alessandro. E' plurale se anche se plurale è uno dei soggetti:

Partiremo noi o lui. oppure se i soggetti, pur essendo tutti singolari, sono però di P e di 2"

persona: Partiremo io o tuo il tuo amico.

Concordanza nel genere Si ha solo con i tempi composti dei verbi aventi come ausiliare essere e nel

predicato nominale, sia se il tempo del verbo è semplice sia se è composto: Fabrizio è arrivato ieri. La cantante è stata elogiata. Le alunne sono brave. Noi siamo studiosi.

Se ci sono più soggetti non tutti dello stesso genere, il maschile prevale sul femminile:

Sono partiti Giacomo e Roberto. Sono stati avvertiti lui e lei. Mario e Maria sono ragazzi sinceri.

ELEMENTI CHE ESPAISDONO LA FRASE La frase minima, costituita soltanto dal soggetto e dal predicato, può

l aiirUVtròU aiUl Clementi tilt nt tumplciano o airù&hiacono il significato.

?icasso dipinge. Picasso dipinge un quadro. Picasso dipinge un quadro in campagna. Il pittore Picasso dipinge un grande quadro in campagna.

Gli elementi che possono espandere il significato della frase sono di tre tipi: • Attributo: // pittore Picasso dipinge un grande

quadro in campagna. • Apposizione: // pittore Picasso dipinge un grande

quadro in campagna. • Complementi: II pittore Picasso dipinge un grande quadro

in campagna.

L'ATTRIBUTO (dal lat. Attributum "ciò che è attribuito") è, un aggettivo aggiunto

direttamente ad un nome, con il quale concorda nel genere e nel numero, cioè ne dipende sintatticamente. È un elemento che espande il significato, del nome esprimendo caratteristiche o qualità, relazioni, funzioni, quantità, ecc.

17

Page 9: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Serve a qualificare, determinare, caratterizzare un sostantivo dal quale dipende sintatticamente.

L'acqua limpida il cielo limpido L'ultimo incontro gli ultimi'incontri Ad un nome si possono riferire anche più attributi. Un film lungo e noioso una vecchia bicicletta sgangherata.

L'APPOSIZIONE L'apposizione è costituita da un nome che, affiancato ad un altro nome, lo

precisa. Come l'attributo aggettivale, concorda nel numero col nome o coi nomi cui si riferisce.

Imiei amici Luigi e Antonio verranno al cinema con me. Da informazioni sulla professione, sul ruolo sociale, sulla qualifica, sulla funzione, ecc. di persone, oppure sulla natura di un altro nome. L'apposizione può trovarsi prima o dopo il nome principale; se è collocata dopo, per lo più è tra le virgole.

Il dottor Franchi è un bravo oculista. Ho conosciuto Giovanni, un caro amico di Lorenza. Romolo, leggendario fondatore di Roma, uccise il fratello Remo.

IL COMPLEMENTO OGGETTO II Complemento oggetto è l'elemento che completa l'informazione data dal predicato, indicando chi riceve l'azione compiuta dal soggetto; Luisa accende la televisione;

IlltpjJU UiLUllU IU lUlllV, Si dice anche complemento oggetto diretto perché si salda direttamente al verbo, senza funzionali. Anche l'oggetto diretto, come il soggetto, può essere preceduto dall'articolo partitivo del,degli, della, delle, e può avere attributi, apposizioni o complementi da esso dipendenti:

Mangerà della frutta secca in scatola. Il Complemento oggetto può essere formato da un nome, anche un sostantivato, o da un pronome (nel compito di inglese ho dimenticato due preposizioni importanti; non ti ho visto a scuola) o anche da un'intera frase, ma in questo caso forma una frase complessa: I

Alessio vorrebbe che venissi anche tu. Il Complemento oggetto si trova solo in frase con il predicato verbale in cui il verbo ha funzionamento transitivo alla forma attiva.

• I pronomi personali che possono funzionare da Complemento oggetto sono: me, mi, te, ti, lui, lei, lo, la, noi, ci, voi, vi, li, le, loro, sé, si.

Di solito si usano quelli in forma atona, tranne se vogliamo mettere il complemento oggetto in particolare rilievo:

la ho vista; ho visto leu

18

Page 10: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

IL COMPLEMENTO OGGETTO E D'AGENTE - trasformazione forma attiva/passiva

Quando è presente il complemento oggetto, la frase può essere trasformata dalla forma attiva alla forma passiva: il Complemento oggetto diventa il soggetto della frase alla forma passiva:

Magellano guidò la spedizione - la spedizione fu guidata da Magellano. in una frase con il predicato alla forma passiva, il complemento

d'agente indica la persona che agisce sul soggetto: La spedizione fu guidata da Magellano.

Il complemento d'agente corrisponde al soggetto della stessa frase alla forma attiva. Infatti, nella trasformazione dalla forma attiva a quella passiva, il soggetto diventa complemento d'agente.

Magellano guidò la spedizione. La spedizione fu guidata da Magellano.

Se quello che agisce sul soggetto della frase alla forma passiva è una cosa, un essere inanimato, si dice causa efficiente (=che fa, che produce):

La nave fu bloccata dalla tempesta. Per esprimere sia l'agente sia la causa efficiente, si usano il funzionale da, semplice o articolati, o le locuzioni da parte di, ad opera di:

L'incendio fu domato ad opera dei pompieri, prontamente accorsi. • Non sempre in una frase con il predicato alla forma passiva è espresso il

complemento d'agente o di causa efficiente: Quell'uomo fu creduto colpevole per molti anni. - s™^ - i—-

=:u;i«, i tt tracformaiione dalla forma attiva a Quella passiva, così è possibile la trasformazione inversa. Se nella frase alla forma passiva noti è espresso il complemento d'agente o di causa efficiente, il soggetto della Trase attiva non è «presso e 11 verto del predicato di solito si mette alla terza persona plurale oppure si usa il si passivante:

La lettera è stata recapitata------hanno recapitato la lettera; Furono comunicati gli esiti degli esami -----si comunicarono gli esiti degli esami.

COMPLEMENTO D'AGENTE (o DI CAUSA EFFICIENTE) II complemento d'agente indica la persona o l'animale che compie l'azione espressa in una frase.

Risponde alla domanda da chi (o da che cosa) è compiuta l'azione? Ed è preceduto dalla preposizione da (e dalle preposizioni articolate dal, dall\ dallo, dalla, dai, dagli, dalle), meno frequentemente dalla locuzione preposizionale da parte di.

"Il giorno della civetta" è stato scritto da Leonardo Sciasela. Il discorso pronunciato alla Camera da Giacomo Matteotti nel 1924 destò molto scalpore. Pirro fu sconfitto dai Romani nella

battaglia di Benevento. Il candidato fu accusato di corruzione dagli oppositori.

19

Page 11: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Quando l'azione compiuta non indica persone, ma "cose", il complemento viene definito complemento di causa efficiente. Lo scalatore fu colpito da un sassolino precipitato dalla vetta. Importanti azioni umanitarie vengono svolte in tutto il mondo dall'ONU.

IL COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE II complemento di specificazione serve per specificare il significato del

termine al quale si riferisce e risponde alle domande di chi? e di che cosa? E venuto il padre di Giulio. La sabbia del deserto era arroventata. I complementi di specificazione sono retti dalla preposizione di e

dipendono sempre da un nome.

IL COMPLEMENTO DI TERMINE E complemento di termine indica a chi accade qualcosa (indicato dal

verbo) o a chi il soggetto fa qualcosa (l'azione indicata dal verbo) Risponde alla domanda: a chi (a che cosa) è rivolta l'azione espressa dal

verbo? Ho inviato dei fiori alla nonna per la sua festa. Luca spiegò al preside i motivi del ritardo. Le hai chiesto scusa? Il complemento di termine è "richiesto", oltre che da verbi transitivi (quali inviare, chiedere, dare, promettere, dire, raccontare, ecc), anche da verbi intransitivi (o usati transitivamente) quali parlare, piacere, pensare, ecc. ed è

ai, alle, allo, agli). Sono complementi di termine le forme atone dei pronomi personali mi, ti, gli, le, ève, ungne se non sono precedute aa preposizione.

Gli (=a lui) ho parlato della mia decisione. Alcuni complementi introdotti da a non sono complementi di termine:

Vado a Milano; la torta allefragole; la donna a ore; I complementi di termine indicano una persona, o una cosa alla quale capita qualcosa, o che subisce qualcosa. Negli esempi fatti a indica invece dove, come (0 con che cosa), come (pago la donna per i lavori domestici).

IL COMPLEMENTO DI LUOGO Questo complemento precisa il luogo rispetto al quale si svolge il fatto espresso

> s. dal predicato o dalla frase nel suo complesso. Risponde alla domanda dove? riferita al predicato. Andrea abita in campagna. Sono venuto direttamente dall'aeroporto. Sabato andiamo al mare. Sei passato per piazza Unità

d'Italia.

20

Mi stanca di andare in Africa tutti gli anni.

Page 12: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Vi sono quattro varianti del complemento di luogo: • Stato in luogo: il predicato implica una permanenza, indica dove ci si

trova o dove avviene una certa azione. Si ha con verbi quali: stare, rimanere, trovarsi, abitare, vivere, ecc.

Trascorreva tutte le estati in questo albergo. Negli altri complementi di luogo, i predicati implicano un movimento e vengono definiti di moto. Si hanno con verbi quali andare, venire, tornare, percorrere, passare, fuggire, ecc.

• Moto a luogo: indica la destinazione del movimento, verso dove si va, o verso dove si dirige, si orienta una certa azione:

Spostati al sole! Andiamo a casa; Lo spinse verso il burrone. • Moto da luogo: indica il punto di partenza del movimento, da dove si

viene o da dove inizia una certa azione: Vengo da lontano; Uscì dal negozio.

• Moto per luogo: indica il luogo attraverso il quale/dove si passa o si svolge il movimento:

Non passare attraverso i rovi; Non passare per di là; Entrò per la finestra.

I diversi complementi di luogo possono essere preceduti da varie preposizioni. H loro riconoscimento dipende allora dal significato del verbo.

• Stato in luogo: a, in, su, sopra, sotto, dentro, ecc. Vivo a Bologna; Ti aspetto in strada; L'antenna è sul tetto; Dormi dentro un fienile.

— Mot» m ìun^o- a. ;», r>e>y au. An. vcrxn, soora. sotto, dentro, ecc. Vado a Firenze.

• Moto da luogo: di, da. JSsccf Iti casa. Partiremo da Venezia.

• Moto per luogo: per, attraverso, da. Uscii attraverso un buco. Passerò dal ponte per arrivare in paese. Il

complemento di luogo in genere riguarda il predicato o la frase nel suo insieme. Tuttavia, a volte, esso può precisare un nome da cui dipende, come negli esempi:

Sogno un viaggio in America; L'aereo da Parigi è appena atterrato.

Il complemento di luogo può indicare non soltanto un luogo reale, ma anche un luogo figurato o una persona.

Mi trovo in ristrettezze economiche. Vado dal barbiere.

Esco da un periodo di convalescenza. Sono passato attraverso un'esperienza eccezionale. Negli usi figurati si esprimono anche stati d'animo e orientamenti, direzioni del sentimento:

con lo stato in luogo si esprimono degli atteggiamenti {riporre la fiducia in qualcuno);

: 21

Page 13: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

con il moto a luogo sentimenti che si provano verso qualcuno (l'amore verso i genitori, / 'odioper il tiranno); con il moto per luogo stati d'animo o difficoltà che si attraversano (visse attraverso mille difficoltà, passo per stati d'animo contrastanti);

IL COMPLEMENTO DI TEMPO precisa quando avviene il f atto espresso dalla frase.

Prima del temporale l'aria era a/osa Ospiteremo i nostri amici durante le vacanze estive. Le giornate cominciano ad allungarsi dopo il solstizio d'inverno. E il giorno dopo ci siamo fermati al mare, anche perché e 'era un sole splendido. Di solito si usa distinguere fra:

- complemento di tempo determinato, che indica quando avviene l'azione, precisa il momento o l'epoca in cui avviene il fatto: Michele ha compiuto tredici anni in febbraio. Il treno partirà alle 16,45. Durante il XIV secolo, l'Europa fu devastata dalla peste. L'anno scorso Gino è stato operato di appendicite. Questo complemento risponde alla domanda quando? e può essere introdotto da varie preposizioni: prima di, durante, dopo, a, di, in, verso, oppure può non essere introdotto da alcuna preposizione.

- Complemento di teitlDO Continuato, che indica ner nusmtr» f*~mi>Q

avviene l'azione, precisa dunque la durata di un fatto, risponde alla domanda per quanto tempo? e può essere introdotto dalla preposizione per, o può anche essere privo di preposizione introduttiva :

(Per) tutéa l'estate Marco ha, saggiornato in rnoncagna. Siamo rimasti (per) tutta la giornata sulla spiaggia. La peste durò (per) dieci anni. Quale preposizione lo precede. A seconda delle varianti:

anteriorità^r/ma di (prima di domani); contemporaneità: a, in, di, durante (all'alba, in settembre, di mattina, durante la rappresentazione); posteriorità: dopo, entro, oltre, (dopo il risveglio, entro la fine dell'anno, oltre la notte);

- altri rapporti temporali: fino a (sino a), fra, fino a dopo, da, per, già da (fino all'alba, fra otto giorni, fino a dopo la conclusione della partita, da Natale a Capodanno, per otto giorni, già da piccolo).

Il complemento di tempo svolge nella frase la stessa funzione logica che la frase temporale svolge all'interno del periodo: entrambi completano il senso aggiungendo un'informazione sul "tempo".

Altre deterrninuziuni di tempo Le determinazioni di tempo sono molteplici, in quanto molteplici sono i rapporti di tempo. 22

Page 14: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Devi prendere la medicina ogni sei ore. • + Ogni quanto tempo? Vado a Roma in due ore. + In quanto tempo? Resterò assente fino alla fine del mese. ^ Fino a quando? Consegnerete il compito tra un'ora. #• Tra quanto tempo? Il treno è partito da cinque minuti. #■ Da quanto tempo? Luca è nato tre anni prima di Sara. #" Quanto tempo prima (o dopo)?

IL COMPLEMENTO DI CAUSA

Indica la causa per cui si fa o si subisce l'azione espressa dal verbo, o si subisce una certa condizione (espressa da un sostantivo).

L'ansia per gli esami lo rende intrattabile.

A causa di un guasto tecnico, interrompiamo le

trasmissioni. Scoppia di salute.

Battevo i denti dal freddo. Il complemento di causa può essere introdotto da varie preposizioni o

Uoumoni pi-ep.ociTir.nuii- di. a. da. con. Dei*, a causa di, in seguito a, ecc. e risponde alle domande: a causa di chi (o di che cosa)?/ per quale motivo? H per introduce complementi diversi, alcuni dei quali si possono confondere facilmente:

Complemento di causa: II passo è chiuso per neve. complemento di mezzo: Ho viaggiato per nave. complemento di fine: È aumentato il gasolio per auto. Il complemento di causa si può riconoscere con sicurezza sostituendo la preposizione con l'espressione a causa di.

// villaggio fu evacuato per il pericolo/a causa del pericolo di smottamenti.

Il passo è chiuso a causa della neve. Il complemento di causa ha, nella frase, la stessa funzione della subordinata

causale nel periodo: Le gare furono sospese per la pioggia. Le gare furono sospese perché pioveva.

IL COMPLEMENTO DI MEZZO H complemento di mezzo esprime il mezzo (o lo strumento) con il quale si

realizza il fatto espresso dal predicato. Il mezzo può essere una cosa, ma anche una persona.

23

Page 15: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

La preposizione con è la più usata, ma il complemento di mezzo può essere introdotto anche da altre preposizioni e locuzioni : per, in, di, per mezzo di, mediante, tramite, ecc. e risponde alle domande: con quale mezzo (o strumento)?, per mezzo di che cosa? L'ospite si annunzio con un colpo di telefono. Ti mando gli appunti per lettera. Disegna con la matita numero 3.

Loro sono partiti in auto. Le montagne sono coperte di fìtti boschi. I collegamenti furono stabiliti per mezzo di elicotteri. Ha trovato lavoro mediante un 'inserzione sul giornale. Ho ricevuto notizie di Clara tramite un suo amico. Non confondere il complemento di mezzo con altri complementi che sono

introdotti dalla preposizione con: Partiremo con il treno delle 18,15. ■► mezzo Partiremo con grande gioia per le vacanze. ^ m o d o Partiremo con pochi bagagli. ^ un ione.

IL COMPLEMENTO DI MODO II complemento di modo precisa in che modo si realizza il fatto espresso

dal predicato. Spesso può essere sostituito da un avverbio (con cura = accuratamente;

per «KM vuauulmenKi) «iu uni» luiuf.iwni amiblalc {vyviblUblllbuMi "~ 111 coerente), o da un gerundio (di corsa = correndo; per scherzo ■ scherzando).

Può essere introdotto dalle preposizioni: con, a, per, in, di, da, su (sui due piedi), ecc. e risponde alla domanda: in quale modo (o maniera)!

Rispondi sempre con tanta gentilezza. Parla a bassa voce. Non dirlo nemmeno per scherzo. È rimasto in piedi. Vado di fretta. Si è vestito da marziano. Così, sui due piedi, non ricordo, ci rifletterò con più calma. Te lo dico sul serio.

24

Page 16: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Il complemento di modo ricopre aree di significato confinanti con altri complementi, ad esempio:

di mezzo: Cammina a piedi; di fine: L'ho detto per scherzo; di causa: L'ho incontrato per caso; di comparazione: Cavalca alla maniera dei cow-boy;

II complemento più vicino a quello di modo è il complemento di mezzo. In questo caso si può provare la sostituzione con la locuzione per mezzo di:

Ti saluto con affetto. ^ compì, di modo

Con l'affetto sì ottiene di più che con la prepotenza ♦ compì, di mezzo

IL COMPLEMENTO DI FINE Precisa il fine o lo scopo dell'azione o della situazione espressa dal predicato. Risponde alle domande per quale fine?, per quale scopo?

Molti vivono per il denaro. Sì sono associati per scopi disonesti. È un cane addestrato alla ricerca della droga. Può essere introdotto da diverse preposizioni e locuzioni preposizionali:

per, a, da, allo scopo di, al fine di, ecc. e risponde alle domande: a quale/che scopo? a che cosa serve? per quale fine?

In dipendenza di un nome può precisare anche la destinazione o la ./-—"-"*— *** —« "CCftHrt TM *|** A*E*« caso è preceduto ridila nreoosizione Ha.

Sala da ballo/ da pranzo; Costume da bagno; Cane da slitta/da guardia; Tavolo da lavoro/da

disegno. Il complemento di fino può essere confuso con tjuello di causa perekó sono

spesso introdotti dalle stesse preposizioni e, in uerti casi, i significati espressi dai due complementi possono apparire simili.

Il raggiungimento del fine è sempre qualcosa che viene dopo: Molti lavorano per il cibo.

La HHian, invctt, è procedente all'azione: Molti odiano gli altri per il loro benessere.

IL COMPLEMENTO DI COMPAGNIA (O DI UNIONE) II comple mento di compagnia precisa la persona o l'animale insieme al quale (in compagnia del quale) si realizza il fatto espresso dal predicato e risponde alle domande: con chi? In compagnia di chi? La preposizione tipica di questo complemento è con, ma può esser retto anche da locuzioni preposizionali: in compagnia di, insieme con/a. La signora è con sua figlia.

Stefania ha trascorso il pomeriggio in compagnia di amici. Ho visto mia madre insieme con la tua. Mario è uscito con il cane.

25

Page 17: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Quando non si tratta di persone o cose animate, ma di una cosa, viene definito complemento di unione e risponde alla domanda con che cosa? unitamente a che cosa?

È venuta Lucia con un bel mazzo di rose. A me piace il caffè con molto zucchero.

IL COMPLEMENTO PREDICATIVO E complemento predicativo si riferisce al soggetto o al complemento

oggetto della frase ed è legato anche al predicato di cui completa il senso. La tua proposta non è stata considerata interessante.(compl. pred. del

soggetto) Gli indiani considerano il topo un animale sacro, (compì, pred.

dell'oggetto) 11 complemento predicativo del soggetto è legato per lo più ai seguenti

verbi nella forma passiva: o chiamare, dire, soprannominare, ecc. (verbi appellativi); o eleggere, nominare, ecc. (verbi elettivi); o credere, considerare, stimare, giudicare, ecc. (verbi estimativi) o fare, rendere, ecc. (verbi effettivi). Quest'attività è considerata utile.

Pierino è soprannominato "lapeste". L'imputato fu giudicato colpevole.

Ci sono anche altri verbi che possono essere completati dal predicativo del soggetto:

// bambino giocava felice in giardino. Paolo vive tranquillo in campagna.

In alcuni di questi casi, il complemento predicativo del soggetto può avere lo stesso significato di un avverbio:

Tornai sereno (serenamente) dalle vacanze.

IL COMPLEMENTO PREDICATIVO DELL'OGGETTO // senato romano nominò Cincinnato dittatore. Qualcuno considerava l'impresa impossibile.

Il complemento predicativo dell'oggetto dipende dai verbi appellativi, elettivi, estimativi, effettivi nella forma attiva.

L'assemblea ha eletto l'onorevole Rossi presidente della commissione.

Il vecchio possidente nominò il nipote suo erede. Tutti lo credevano responsabile del danno.

Entrambi i complementi predicativi (del soggetto e dell'oggetto) dipendono direttamente dal predicato.

A volte possono essere introdotti da preposizioni o locuzioni: a, da, per, come, quale, iu qualità ili, cue.

Marco fu scelto quale rappresentante della nostra classe. Ti faccio questo discorso da amico.

26

Page 18: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Il poliziotto fu chiamato come testimone al processo. I compagni di classe lo prendono a modello. A causa del suo comportamento, qualcuno dava Teoper matto.

ALTRI COMPLEMENTI

complement domande cosa indica preposizioni esempi Abbondanza e privazione

Eh chi? Di che cosa?

Ciò che si ha in abbondanza o di cui si è privi.

di Un articolo ricco di spunti critici Allontaname

ne 0 0 separazione, orìgine o provenienza.

Da chi? Da che cosa? Da dove?

Ciò da cui qualcuno o qualcosa si allontana, si separa, ha origine, proviene.

da, di Mi trovavo lontano di casa Ha dovuto distaccarsi dagli amici È nato da una famiglia agiata. La presunzione deriva spesso dall'ignoranzArgomento Di chi? Di che

cosa? Intorno a chi, intorno a che cosa?

Ciò di cui qualcuno o qualcosa parla.

Di, su, intorno a, a proposito di, riguardo a, circa,

Discutere della situazione politica. Un trattato sulle Colpa e pena Colpa: Di che

cosa? Per che cosa? Pena: a che cosa? Con che cosa?

La colpa di cui qualcuno è accusato e. rispettivamente, la pena cui qualcuno è condannato.

Colpa: Per, di Pena: a, di, per

Reo di omicidio. Fu condannato all'ergastolo.

Concessivo Nonostante chi, che cosa?

Qualcuno o qualcosa nonostante cui avviene un fatto.

Nonostante, malgrado, a dispetto di

Nonostante la sua promessa di restare, se ne andò. Denominazio

ne Di chi? Di che cosa? Di quale nome?

Specifica il nome proprio del nome generico che lo precede.

di La città di Bari II nome di Carlo.

Distanza Quanto? A che distanza?

La distanza da un punto di riferimento.

A, tra; spesso senza preposizione

La città dista da qui cinque chilometri Si mise a pochi passi da me.

27

Page 19: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Distributivo Ogni quanto, La Per, a, su; Camminate in quanti? In la senza fila per tre. proporzione o di qualcuno o La benzina è distribuzione? qualcosa. aumentata quindici per cento. Costa cinquemila al metro (o il metro)

Esclusione Senza chi/che Ciò che rimane Senza, fuorché, Siamo cosa? eccetto escluso eccetto, tranne, tutti, tranne chi/che cosa? meno, salvo, Maria. all'infuori di, ad Siamo usciti eccezione di. senza ombrello. Età A quanti anni? L'età Di, a, all'età di, Un uomo di quanti anni? (con valore di circa approssimazionetrent'anni/su trent'anni) Limitazione Per che cosa? II limite, Di, in, da, a, Per serietà limitatamente a entro cui vale ciò con, rispetto a, (in) ha nulla da che cosa? che si dice. quanto a, invidiare ai limitatamente a, grandi. fatto di, Quanto ad altruismo. lascia molto desiderare. Materia Fatto di che cosa? La materia di cui Di, in Mi serve un di quale è fatta una sacchetto di plastica. Un portone in bronzo- Paragone Di chi/che Indica un (più...) di, li. Africa è quanto chi/che confronto, il che, come, meno estesa cosa? come secondo (tanto...) dell'Asia. chi/che cosa? di paragone nei Antonio è più comparativi di intelligente maggioranza, volenteroso. minoranza, I tuoi occhi uguaglianza. sono azzurri come il eielo. Partitivo Tra chi/che Un tutto di cui Tra (fra), di. Chi di voi lo considera solo conosce? una parte. Nella sua materia, è tra i migliori specialisti

28

Page 20: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Qualità Di che Una qualità o Di, da, a, con. Un uomo di come? caratteristica di grande qualcuno o di ingegno. qualcosa. Un cane dal pelo fulvo. Quantità o Quanto? Di/per Misure, Per, di, a Il campo si misura quanto? estensioni, stendeva per ecc. molti chilometri. Fu superato cinquanta metri dall'arrivo.

Rapporto o Tra chi? Tra Un rapporto, Tra (fra), con. C 'è stata una relazione cose? relazione. lite tra loro. Tra i due e 'è grande amicizia. Sostituzione Al posto di Qualcuno o Per, al posto di, Prendere scambio chi/che cosa? qualcosa che è invece di, in lucciole per invece di posto di altro. cambio di, in lanterne. cosa? di. Invece dell'aereo prendo il Stima e Quanto? A Quanto un A, di, per, da, Un quadro quanto? o una cosa su (con valore di di/sui dieci stimati n nuatlto anorossimazioneìmila euro. costano. senza Lo compro per/a cento euro.

Vantaggio e Per chi/che Per chi o per Vantaggio: per, Molti soldati svantaggio a cosa si fa o verso, a morirono per di chi, di che avviene di, in favore di; patria. cosa? svantaggio: per, Molti contro, a danno a danno della a dispetto dì, in loro disprezzo a/di, Vocazione Serve per non ha legami di Carlo! invocare, dipendenza con Signori, vi chiamare, elementi della prego di fare rivolgere la da cui è isolato attenzione. parola; mezzo della Mi appello, o si può trovare giudici, alla da solo o vostra dalla particella clemenza. vocativa o

BIBLIOGRAFIE

Maurizio Dardano, Pietro Trifone, Grammatica italiana con nozioni di linguistica,Zanichelli Editore, Firenze, 1998. G. P. Donegà, P. Piva, M.A.Tondelli, M.

L. Traini, Nuove proposte per l'educazione linguistica, Editore Bulgarini, Firenze, 2003. R. Locusteanu, F.Dutà, Limba

italiana, manual pentru clasa a XH-a, Editura Didacticà si Pedagogica, Bucure§ti, 1998. M. Anziani, L'avventura della lingua -

Grammatica storico-normativa della lingua italiana, Edizioni II Capitello, Torino, 1989.

Page 21: Limba Italiana Contemporana-sintaxa

Subiecte de examen la

Limba italiana contemporana - Sintaxa

Semestnd I: I. La frase semplice

II soggetto e il predicato: il soggetto, il predicato, il sintagma; // complementi: il complemento oggeto o diretto, ilcoin>femento predicativo; I'attributo: fc funzioni deD'attrtouto; I'upposizone; I complimenti indiretti: specificazione, termine, luogo, tempo.mezzo o struncnto, mcxlo o maniera, causa, compagnia o unione.agentr o causa et&iente, altri complimenti; tipii difrase semplice: ie enunciative.le volitive, le interrogative, le esclamative; frase semplice e frase complessa: le preposizioni