Libertà Sicilia del 03-12-14.pdf

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Politica Quante ombre nelle bollete del servizio idrico A pagina cinque Serrate le indagini sul caso Al Città di Siracusa arriva l’attaccante Luca Strano Il Siracusa ha ingag- giato l’attaccante ex Città di Vittoria, Luca Strano. 31 anni, Stra- no arriva in casacca azzurra per sostituire Panatteri. A pagina sedici OSSERVATORIO CRONACA CRONACA STORIA Città Riapre uno storico supermercato di corso Umberto A pagina due Città. Consegnati ieri mattina i lavori all’impresa aggiudicataria dell’appalto i Salvatore Maiorca S iracusa non va oltre l’ottantatreesimo posto. A pagina dodici Siracusa ancora in basso Durante il nostro viaggio alla ricerca della verità sull’omi- cidio della professoressa Elvira Leone, ex insegnante di geo- grafia astronomica dell’Istituto Nautico, rinvenuta morta nel suo appartamento al sesto piano del palazzo di piazza della Repubblica nel centro di Siracusa il 3 aprile di quest’anno. La Capitaneria di porto ha interdetto l’intera area Addio al ponte dei Calafatari di Concetto Alota Il 26 ottobre 1962 Gra- ziano Verzotto, stretto col- laboratore del presidente dell’Eni Enrico Mattei, salì sul Saulnier 706 di fabbri- cazione francese. Verzotto, Mattei e il pilota, Irnerio Bertuzzi, volarono da Gela a Catania. Il giorno dopo Mattei ripartì per Milano, ma a Bascapé in provincia di Pavia l’aereo precipitò. “Incidente, sabotaggio, una bomba a bordo? Tante le ipotesi – disse a caldo Gra- ziano Verzotto -, ma nessu- na certezza”. La supposi- zione più diffusa attribuiva la morte a un attentato or- Verzotto Siracusa la mafia... Sono stati consegnati ieri mattina i lavori per la demoliziine del ponte dei Calafatari che collegava Ortigia alla terraferma. L’ufficio tecnjco comu- nale ha disposto l’affida- mento dell’opera che sarà realizzata a partire dalel prossime ore. Proprio in previsione di tale evento, la Capitaneria di Porto ha pubblicato sul sito istitu- zionale l’Ordinanza nu- mero 175/2014. A pagina tre A pagina sei mercoledì 3 dicembre 2014 • Anno XXVii • n. 279 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 € 0,50 Il collaboratore di Giusti- zia Fabrizio Blandino si è sottoposto ieri mattina al contro esame. A pagina sette Blandino “Io contro Carrubba” Cresce la consapevolezza della necessità di chiedere aiuto contro il gioco d’az- zardo patologico. Sono nell’anno in corso ben 127 persone si sono rivolte all’ambulatorio. A pagina due Gioco d’azzardo Un fenomeno dilagante in città Le altre ipotesi sull’omicidio dei Elvira Leone A pagina quattro Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

PoliticaQuante ombrenelle bollete

del servizio idricoA pagina cinque

Serrate le indagini sul caso

Al Città di Siracusa arrival’attaccante Luca StranoIl Siracusa ha ingag-giato l’attaccante ex Città di Vittoria, Luca Strano. 31 anni, Stra-no arriva in casacca azzurra per sostituire Panatteri.

A pagina sedici

OSSERVATORIO CRONACA

CRONACASTORIA

CittàRiapre uno storico

supermercatodi corso Umberto

A pagina due

Città. Consegnati ieri mattina i lavori all’impresa aggiudicataria dell’appalto

i Salvatore Maiorca

Siracusa non va oltre l’ottantatreesimo posto.

A pagina dodici

Siracusaancorain basso

Durante il nostro viaggio alla ricerca della verità sull’omi-cidio della professoressa Elvira Leone, ex insegnante di geo-grafia astronomica dell’Istituto Nautico, rinvenuta morta nel suo appartamento al sesto piano del palazzo di piazza della Repubblica nel centro di Siracusa il 3 aprile di quest’anno.

La Capitaneria di porto ha interdetto l’intera area

Addio al pontedei Calafatari

di Concetto Alota

Il 26 ottobre 1962 Gra-ziano Verzotto, stretto col-laboratore del presidente dell’Eni Enrico Mattei, salì sul Saulnier 706 di fabbri-cazione francese. Verzotto, Mattei e il pilota, Irnerio Bertuzzi, volarono da Gela a Catania. Il giorno dopo Mattei ripartì per Milano, ma a Bascapé in provincia di Pavia l’aereo precipitò. “Incidente, sabotaggio, una bomba a bordo? Tante le ipotesi – disse a caldo Gra-ziano Verzotto -, ma nessu-na certezza”. La supposi-zione più diffusa attribuiva la morte a un attentato or-

VerzottoSiracusala mafia...

Sono stati consegnati ieri mattina i lavori per la demoliziine del ponte dei Calafatari che collegava Ortigia alla terraferma.L’ufficio tecnjco comu-nale ha disposto l’affida-mento dell’opera che sarà realizzata a partire dalel prossime ore. Proprio in previsione di tale evento, la Capitaneria di Porto ha pubblicato sul sito istitu-zionale l’Ordinanza nu-mero 175/2014.

A pagina tre

A pagina sei

mercoledì 3 dicembre 2014 • Anno XXVii • n. 279 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 0,50

Il collaboratore di Giusti-zia Fabrizio Blandino si è sottoposto ieri mattina al contro esame.

A pagina sette

Blandino“Io controCarrubba”

Cresce la consapevolezza della necessità di chiedere aiuto contro il gioco d’az-zardo patologico. Sono nell’anno in corso ben 127 persone si sono rivolte all’ambulatorio.

A pagina due

Gioco d’azzardoUn fenomenodilagante in città

Le altre ipotesisull’omicidiodei Elvira Leone

A pagina quattro

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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CRONACA dI SIRACUSA • 2 Sicilia • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì

E’ stato sottoscritto da Filcams CGIL, Fi-sascat CISL, Uiltucs UIL e Cds gruppo Romano di Caltanis-setta, l’accordo sulla cessione del ramo d’a-zienda ex Aligrup sito in Corso Umberto a Siracusa. L’accordo prevede da parte di CDS spa che aprirà a breve un supermercato a mar-

chio DItaly, il ricono-scimento del diritto di precedenza nelle assunzioni ai 12 lavo-ratori già licenziati da Aligrup dopo il perio-do trascorso in cassa integrazione ed il suc-cessivo licenziamento con messa in mobilità.Il format del nuovo supermercato, la pro-lungata chiusura che ha comportato di fatto

la perdita dell’avvia-mento, non consentirà almeno nella fase di avvio la piena occupa-zione dei lavoratori li-cenziati, CDS si è resa infatti disponibile ad assumere con contrat-to part time almeno 8 lavoratori che potran-no così ritornare a la-vorare nel loro punto vendita, auspicando che la riapertura dello

storico punto vendita di Corso Umberto pos-sa nel più breve tempo possibile ridare l’oc-cupazione a tutti i 12 lavoratori in mobilità“Con questa apertura e la rioccupazione par-ziale dei lavoratori ex Aligrup – dice Stefano Gugliotta – si ridà os-sigeno in termini oc-cupazionali alla nostra martoriata provincia;

la vicenda Aligrup è stato un duro colpo per l’occupazione, il riassorbimento totale dei lavoratori del pun-to vendita del centro commerciale I Papiri da parte del gruppo Cambria, come l’av-vento oggi di CDS per il punto vendita di cor-so Umberto, ci fa ben sperare che a breve anche i restanti lavo-

ratori possano trovare la piena occupazione. Resta ancora insolu-ta la vertenza che ri-guarda i 4 lavoratori del punto vendita di Francofonte ancora in mobilità, come la ver-tenza che riguarda i 24 lavoratori che non hanno avuto la pro-roga del contratto da parte di ANDA srl che rilevò il p.v. del Giar-dino di Avola; ad oggi 3 lavoratori hanno ot-tenuto dal giudice del lavoro la reintegra ai sensi dell’art.18 dello statuto dei lavoratori , i restanti lavoratori li-cenziati sono in attesa della determinazione del Giudice cui è stata rimessa la decisione stante l’intransigenza di ANDA srl a trova-re una soluzione più volte richiesta dalle or-ganizzazioni sindacali anche innanzi al Pre-fetto di Siracusa”.Insomma, ci sono delle schiarite sulle vicende legate ai lavoratori Aligrup che due anni fa ha riguardato cen-tinaia di lavoratori in tutta la Sicilia. Peral-tro, riapre uno storico supermercato che da due anni aveva chiu-so i battenti nel rione Umbertino.

R.L.

Riapre a brevelo storicosupermercatodi corso Umberto

Sceltolo stemmaaraldicodi Cassibile

ACCoRDo SinDACAle Con lA CDS RoMAno

CITTà Una colomba, su campo azzurro, che tiene nel becco un ramoscello d’ulivo. Nella sezione sottostante tre colline sormontate da altrettante stelle. Sotto, un nastro che tiene due ramoscel-li d’ulivo. E’ questo il nuovo stemma araldico della circoscrizione Cassibile. Lo ha deliberato il Consiglio di quartiere, scegliendolo tra cin-que bozzetti, raffiguranti le tradizioni storiche, sociali e culturali del nostro territorio, accompa-

gnate da dettagliate relazioni descrittive e raffigurative. Il vincitore del concorso è Angelo Rullini di Cassibile a cui sarà con-segnato un attestato come previsto nel re-golamento del concorso. Intanto, giovedì prossimo si torna discutere di autonomia. Il consiglio di circoscrizione Cassibile, infatti, è stato convocato per le ore 18 con all’ordine del giorno l’unico argomento.

Qui sopra, il supermercato di corso Umberto.

3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì • Sicilia 3 • CRONACA dI SIRACUSA

Arrivati i decreti dalla Regione per l’istituzione i 4 cantieri di servizio desti-nati a diversi interventi che verranno svolti nelle strutture comunali. L’asses-sorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro ha stan-ziato 213 mila euro per l’attivazione. Il primo cantiere costerà 29 mila 748 euro e riguarda lavori di lavanderia, stireria, pulizia degli ambienti e della cucina dei due asili nido comunali di via Catania e via Mazzini, di pulizia del

Attivati quattro cantieridi lavoro a Pachino

Si demolisce il pontedei Calafatarinelle prossime ore sarà allestito il cantiere da parte della ditta Petrarca

ciTTA’. lA CAPiTAneRiA Di PoRTo hA inTeRDeTTo l’inTeRA AReA

Sono stati consegnati ieri mattina i lavori per la de-molizione del ponte dei Calafatari che collegava Ortigia alla terraferma.L’ufficio tecnico comu-nale ha disposto l’affida-mento dell’opera che sarà realizzata a partire dalle prossime ore. Proprio in previsione di tale evento, la Capitaneria di Porto ha pubblicato sul sito istitu-zionale l’Ordinanza nume-ro 175/2014 con la quale, prendendo atto della comu-nicazione da parte dell’Uf-ficio Tecnico dell’Ammi-nistrazione comunale di Siracusa, inerente l’inizio delle operazioni di demoli-zione del ponte denomina-to “dei Calafatari” , ritenu-to opportuno e necessario regolamentare l’uso dell’a-rea demaniale marittima ri-

chiesta per l’esecuzione dei lavori con decorrenza im-mediata e fino alla fine dei lavori di demolizione del ponte denominato “dei Ca-lafatari”, le aree demaniali marittime adiacenti, me-glio identificate dall’alle-gata planimetria che fa par-te integrante della presente Ordinanza, sono interdette al transito, alla sosta ed alla fermata di pedoni e veicoli estranei all’esecuzione dei citati lavori.I lavori di demolizione del

ponte dei Calafatari è stato aggiudicato, come si ricor-derà, all'impresa «Salva-tore Petrarca» di Comiso che dovrà anche occuparsi della successiva bonifica dell'area di Ortigia dove si trova la struttura in cemen-to e ferro chiusa al passag-gio dei mezzi dalla fine di luglio dopo l'ordinanza del sindaco scattata per le pre-carie condizioni del colle-gamento.L'impresa «Petrarca» ha avuto affidato l'appalto per

142 mila euro, applicando un ribasso del 48,86% , al termine dell'apertura delle buste avvenuta nel mese di ottobre.I lavori inizieranno prati-camente a partire da oggi e termineranno nel giro di pochi giorni, il tempo mate-riale di attrezzare il cantiere e di procedere alla demoli-zione pezzo per pezzo della struttura che per decenni ha costituito l’alternativa allo storico ponte Umbertino. Non sarà sostituito.

“Se le parole hanno un senso, bisogna che una volta per tutte si dica la verità sui fondi Pac, il Piano di azione e coesione, che il Governo nazionale sta “rubando” ai servizi agli anziani, minori e infanzia del Mezzogiorno per coprire i 3,5 miliardi necessari ai promessi sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeterminato». Così il Vice Presidente di Anci-Sicilia, Paolo Amenta, con delega alle Politiche sociali e di sviluppo, Sindaco di Canicattini Bagni, che già la settimana scorsa aveva lanciato l’allarme sulla scelta del Governo, con la Legge di Stabilità, di stornare questi fondi (600 milioni di euro sono destinati alla Sicilia) che l’allora ministro per la Coesione, Fabrizio Barca, aveva riprogrammato e stanziato per le Regioni del Mezzogiorno, per la riqua-lificazione dei centri storici, per gli impianti sportivi, per gli interventi nel sociale (anziani, minori e infanzia) e per agevolazioni in favore di chi investe nel Sud. L’allar-me lanciato da AnciSicilia, a quanto pare, è rimasto nel vuoto, anche con il recente Ordine del Giorno.

Fondi PacAllarmedi AnciSicilia:“A rischio”

Dopo il parere favorevole del Ga-rante del Contribuente Sicilia e la richiesta di intervento all’Agenzia Regionale delle Entrate presentati dall’Associazione Nazionale Com-mercialisti in materia di Sisma ’90 e, a seguire, l’incontro avvenuto la scorsa settimana dei presidenti del-le associazioni territoriali aderenti ANC di Ragusa e Siracusa, Anto-nietta Laterra e Salvo Geraci, con il direttore della Direzione Regionale

Sisma 90: plauso dei commercialistiDoPo il benePlACiTo DellA CAMeRA l’eMenDAMenTo PASSA Al SenATo

In foto, il ponte dei Calafatari.

delle Entrate Antonino Gentile, oggi arriva l’approvazione all’emenda-mento che dà il via libera ai rimborsi delle imposte pagate nel triennio 90-92 dai contribuenti delle provincie di Catania Ragusa e Siracusa colpite dal terremoto del 13 e 16 dicembre 1990. L’emendamento approvato alla Leg-ge di Stabilità, sana una vicenda che dura da 24 anni, riconoscendo il rim-borso ai cittadini delle tre province interessate che ne hanno presentato

Centro diurno e dell’ufficio Servizi sociali di via Nenni, il riordino e la sistemazione degli spazi esterni alle strutture destinate a verde. Saranno impiegati 10 lavoratori per 3 mesi. Il secondo cantiere, per un costo di 31 mila 475 euro, prevede il diserbo degli argini strada-li, la rimozione del materiale ingombrante ed inerte, lo spazzamento straordinario del centro urbano e della frazione di Marzamemi, la sistemazione dei marciapiedi e delle strade. Anche in questo caso sa-ranno impiegati 10 lavoratori per 3 mesi. Il terzo cantiere finanziato dalla Regione, per un costo di 31 mila 75 euro, prevede un intervento nel cimitero comunale: diserbo, pulizia e interventi di manutenzione.

Cresce la consapevolezza della necessità di chiedere aiuto contro il gioco d’azzardo patologico. Sono nell’anno in corso ben 127 persone si sono rivolte all’ambulatorio de-dicato, istituito nel 2009 nel Dipar-timento delle Dipendenze patologi-che dell’Asp di Siracusa coordinato da Roberto Cafiso. Attraverso le attività di prevenzione dall’inizio dell’anno ad oggi sono state rag-giunte 1334 persone. L’Ambulatorio per il gioco d’az-zardo patologico è attivo a livello territoriale e distrettuale in tutti i Sert della provincia con il Sert di Siracusa capofila. Si avvale di una

equipe specialistica multidisciplinare che svolge attività di diagnosi, trat-tamento delle dipendenze da gioco d’azzardo e prevenzione.L’accesso all’ambulatorio è diretto e gratuito tramite contatto telefonico al numero verde 800848042, attivo tutti i giorni feriali dalle 8,30 alle 13,30, oppure contattando i numeri telefoni-ci dei Sert di competenza territoriale con garanzia dell’anonimato e della privacy.“Dal mese di luglio di quest’anno – sottolinea Roberto Cafiso – nell’ambi-to dei progetti di prevenzione primaria e secondaria, abbiamo avviato un’at-tività in strada con camper. Obiettivo

Gioco d’azzardo1334 persone chiedonoaiuto al Sert di Siracusa

dell’attività, nell’ottica di andare ver-so le persone piuttosto che aspettare che esse si rivolgano al Servizio, è quello di incontrare ed eventualmente agganciare la persona con comporta-mento di gioco problematico nell’am-biente che solitamente frequenta. In questa prima fase come location dell’intervento sono stati scelti i mer-cati rionali di Siracusa. Attraverso il camper viene distribuito materiale informativo ed a cura degli operatori vengono offerti sul campo interventi di informazione e sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d’azzardo, di consulenza e di supporto a chi ne fa richiesta”

CReSCe PuRTRoPPo il FenoMeno in PRovinCiA

istanza entro il primo marzo 2010.Nella vicenda il merito dell’Associa-zione Nazionale Commercialisti, ed in particolare quello dei presidenti di Ragusa e Siracusa, Antonietta Later-ra e Salvo Geraci, è stato quello di aver tenuto sempre vivo l’interesse verso il problema che talvolta sem-brava sopirsi, alimentando il dibattito in tutte le sedi di competenza, sempre ed esclusivamente nell’interesse del cittadino-contribuente.

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CRONACA dI SIRACUSA • 4 Sicilia • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì • Sicilia 5 • CRONACA dI SIRACUSA

Durante il nostro viag-gio alla ricerca della verità sull’omicidio della pro-fessoressa Elvira Leone, ex insegnante di geografia astronomica dell’Istituto Nautico, rinvenuta mor-ta nel suo appartamento al sesto piano del palazzo di piazza della Repubblica nel centro di Siracusa il 3 aprile di quest’anno, spuntano al-tre ipotesi. Quella da escludere è certa-mente il coinvolgimento di un parente prossimo, alme-no tra quelli già individuati e ascoltati dagli inquirenti nella prima fase delle inda-gini, che si sono soffermati a lungo proprio sul profilo dei parenti, almeno fin qui arrivati, e tendono ad esclu-dere ogni coinvolgimento, non solo per le modalità del delitto che è da considerare efferato, violento, brutale, con tanta ferocia e l’im-piego di una forza rabbiosa con cui gli aguzzini si sono accaniti sull’anziana don-na, e che danno una lettura alquanto classica che trova conferma in un qualsiasi manuale di criminologia di primo livello; ma soprattut-to la condizione economica in cui si trovano nella gene-ralità dei casi, anche se non sono mancate le avversità, i rimbrotti e i risentimenti, per tutti quei soldi spesi in acquisti continui dettati dal-

In foto, Elvira Leone.

Altre ipotesi sull’efferatodelitto di Elvira LeoneSi affaccia il movente passionale insieme con l’intruso conosciuto dalla vittima, ingolosito dalle ricchezze

cronAcA. CARAbinieRi STRingono il CeRChio Sull’oMiCiDio

la passione della donna ver-so i mobili antichi, classici e di valore, insiemi a sopra-mobili particolare di pregio e di cui la casa era piena zeppa; fatto che poteva-no sapere in tanti, come in tanti hanno potuto avere la possibilità di rendersi conto del valore inestimabile di argenteria, quadri e ogget-ti d’ogni genere e natura e tutti di valore che si trova-vano in bella vista per tut-ta l'appartamento, e in una casa di gente benestante, come la vittima, ci sarà di certo una cassaforte e tanto

di Parenti delegato al congresso della FnsiPer la prima volta un giornalista professionale siracusano è stato elet-to delegato al congresso della Fede-razione nazionale della stampa, che si terrà a Chianciano dal 27 al 30 gennaio 2015. Si tratta del collega Francesco Di Parenti, addetto stam-pa del comune di Siracusa, presiden-te del Gruppo uffici stampa Sicilia, consigliere regionale e componente della giunta esecutiva dell'Associa-zione siciliana della stampa. Di Parenti è stato eletto nella lista del vice segretario nazionale Lui-gi Ronsisvalle, “Giornalisti uniti e autonomi professionali Catania”, che ha espresso altri due delegati: lo stesso Ronsisvalle e il segretario regionale, Alberto Cicero. Le elezioni dei 13 delegati siciliani

lA PRiMA volTA Di un gioRnAliSTA PRoFeSSionAle SiRACuSAno

Luttoper il GipRinviatoOpen LandIl grave lutto che ha colpito il giudi-ce per le indagini preliminari Andrea Migneco, ha fatto slittare la program-mata udienza preli-minare al processo scaturito dalla vi-cenda Open Land. Nell’udienza di ieri avrebbero dovuto essere affrontate le osizioni dei cinque imputati, quattro dei quali hanno scelto di chiudere la partita ricorren-do al rito abbrevia-to. Se ne discuterà, quindi, in occasio-ne della prossima udienza, fissata per il 9 dicembre pros-simo. In quella cir-costanza saranno valutate le posizio-ni dell’ingegnere Natale Borgione, assistito dall’avvo-cato Ezechia Reale, nella qualità di di-rigente dell’ufficio urbanistica del Co-mune di Siracusa (oggi capo dell’Uf-ficio tecnico comu-nale), l’ingegnere Vincenzo Trigilia, funzionario capo del servizio, e il geometra Raffae-le Gallo, tecnico istruttore, dife-si dall’avvocato Francesco Favi, e di Emanuele Serra, difeso dall’avvoca-to Giulia Genove-se, le cui posizioni sono state stralcia-te. Ha optato, in-vece, per il rito or-dinario il quinto imputato Corrado Gianna, per il qua-le la Procura di Siracusa insiste per il rinvio a giudizio.I cinque imputati a vario titolo devono rispondere di ten-tata concussione ai danni dei titolari dell’impresa che chiedeva il rilascio di autorizzazioni alla costruzione del centro commercia-le in viale Epipoli.

I fratelli Bologna escussi al processo “Knock out”

Francesco e Sebastia-no bologna hanno riba-dito quanto riferito in oc-casione del processo per l’omicidio del loro congiunto

I fratelli Bologna sono comparsi di-nanzi al tribunale penale di Siracusa in occasione del processo per la co-siddetta mafia di Cassibile. France-sco e Sebastiano Bologna, entrambi collaboratori di Giu-stizia, rispondendo alle domande del pubblico ministero Andrea Ursino della direzione distrettuale antimafia di Catania, hanno ribadito quan-to affermato in oc-casione del processo

per l’uccisione del loro fratello Salva-tore. Hanno ribadito, infatti, di avere sapu-to dal loro congiun-to dell’incontro che avrebbe program-mato con Antonino Linguanti nel feb-braio 2002. A fare da tramite sarebbe stato l’altro collaboratore di giustizia, Sebastia-no Troia. I due si sono stupi-ti del fatto che loro

fratello si sia fidato di Linguanti, che poi lo avrebbe ucciso e il suo corpo gettato sulle rive del fiume Manghisi, come con-fermato dallo stesso Troia che di quell’o-micidio si è detto re-sponsabile. Per l’omicidio di Salvatore Bologna, come si ricorderà, è stato condannato in primo grado all’er-gastolo proprio An-

tonino Linguanti, che figura tra i prin-cipali imputati insie-me con l’ex pugile siracusano Salvatore Battaglia. Nel corso dell’attività d’indagi-ne sarebbe emerso il ruolo di primissimo piano da parte del cassibilese Salvatore Galiffi. In più d’una conversazione i ca-rabinieri lo ascolta-no minacciare altri indagati come Giu-

seppe Olanda e Pa-olo Sciuto, oltre che appiccare l’incendio alla vettura di Mirko Giacona. Minacce che intendevano fare comprendere ai tre chi comandasse il traffico degli stupe-facenti a Cassibile e costringerli a metter-si in riga.La nuova udienza del relativo processo, scaturito dall’ope-razione denominata “Knock out”, è stata fissata per il 12 gen-naio prossimo.

R.L.

In foto, il Tribunaledi Siracusa dall'alto

Quelle ombrenelle bollettedell’acqua

i Dubbi li SollevA il ConSiglieRe CoMunAle FAbio RoDAnTe

Il servizio idrico integrato sarà og-getto di dibattito in consiglio comuna-le, perché avvolto da troppe ombre. Il fallimento della Sai 8, il conten-zioso Sogeas con-tro il Comune di Siracusa, le spese anticipate dal co-mune di Siracusa per le riparazioni urgenti, il nuovo affidamento a terzi

concessionari che si insedieranno a gen-naio 2015, rappre-sentano motivi di approfondimento a tutela degli interessi della città e dei cit-tadini.Per tali motivazioni il consigliere comu-nale Fabio Rodante ha presentato istan-za di accesso agli atti per ottenere co-pia di tutte le deli-berazioni di Giunta

e di tutti gli allegati relativi all’affida-mento del servizio e alla scelta della tariffazione da ap-plicare.

“Anche su questo tema, mille inter-rogativi – dice Ro-dante – non solo per le criticità rilevate nella fatturazione

In foto, Fabio Rodante.

listi di Messina. Gli altri 5 delegati eletti sono giornalisti collaboratori: due della lista “Giornalisti uniti e autonomi collaboratori Palermo”; due delle lista “Giornalisti uniti e autonomi collaboratori Catania”; uno della lista “Collaboratori liberi e indipendenti siciliani”. La sezione di Siracusa dell'Asso-stampa esprime soddisfazione per l'elezione del collega Di Parenti, avvenuta nell'ambito di quell'ac-cordo, raggiunto dalla maggioranza del sindacato dei giornalisti, che da quattro anni si sta impegnando per salvaguardare la dignità di una ca-tegoria fondamentale per la tenuta della democrazia, le cui prerogative sono messe in discussione dalla crisi dell'editoria.

denaro dentro, o preziosi in oro e tanti altri beni di va-lore. Ed ecco che il sipario si riapre a ventaglio e ob-bligatoriamente verso altre ipotesi e direzioni. La pas-sione per i mobili antichi e di valore può aver portato commercianti o restaurato-ri dentro la casa di Elvira Leone, magari dei lavoranti per la lucidatura, la ripara-zione o la consegna, oppure dei tecnici per le necessarie riparazioni periodiche di elettrodomestici, caldaie a gas, scaldaacqua, impianti elettrici, idraulici, murato-

ri e pittori; ma questo può essere appurato attraverso i riscontri oggettivi su fatture e o ricevute di pagamento, come anche con il riflesso comparato di telefonate e lavori eseguiti. Tutte cose che gli inquirenti hanno già ampiamento dispiegato. Una storia di cronaca nera, classica, che si è ripetuto nel tempo e di cui sui me-dia la notizia si è tante volte incontrata. L’altra ipotesi da inserire nello schema è il delitto passionale, magari a senso unico, da parte di chi, amico o conoscente,

della Curatela del Fallimento SAI 8, ma per le ulterio-ri perplessità che sorgono leggendo le nuove bollette emesse dal Comu-ne di Siracusa”.Un esperto sul tema affianche-rà il movimen-to “Progetto Siracusa” nell’e-same delle nuove fatturazioni, dalle quali si evinco-no già distorsioni sull’applicazio-ne delle spese di spedizione e sui calcoli relativi all’anticipo fat-tura e al deposito cauzionale.

si sarebbe invaghito, per amore o per interessi, del-la donna fino a trovare la decisa resistenza e all’insi-stenza del rifiuto d’impeto trovarsi con la violenza in-volontaria tra le mani, tanto da colpire la vittima dopo il rifiuto, anche per paura di essere denunciato per tentata violenza carnale, e quindi decidere di met-terla a tacere per sempre; ma qui la mappatura delle telefonate ricavata dalle celle telefoniche potrebbe aver dato una qualche in-dicazione o informazione. Quest’ultima ipotesi è cer-tamente la meno credibile, esclusa dalla maggior parte dei testimoni e dai parenti a suo tempo interrogati, ma purtuttavia è da considerare e da svolgere, secondo uno schema classico di probabi-lità e di cui gli investigatori hanno scandagliato a do-vere. La speranza è ancora legata alla condizione che la donna prima di essere ammazzata si possa aver confidata con qualcuno di cui si fidava, oppure se i vicini sono a conoscenza di fatti che possano avere atti-nenza o riferimenti indiret-ti con l’omicidio, come ad esempio se qualche tecni-co, operaio o altre persone, a vario titolo, sono entrati nell’appartamento di via Brenta per un motivo o per un altro. A qualcuno dei vicini di casa avrà forse parlato di qualcosa che poteva in-teressare la vita della sua casa nella generalità, come aspettare il tecnico, il mura-tore, l’idraulico, il mobilie-re o altro. Chi è a conoscen-za di qualche particolare parli; è ancora una volta l’appello degli inquirenti per scoprire e fermare chi ha ucciso senza pietà una povera donna anziana, sola e indifesa. Cosa che potreb-be capitare a ciascuno di noi. Ogni delinquente arre-stato è un pericolo evitato a tutta la comunità.Le indagini su questo fe-roce delitto, rimasto finora impunito, sono apparse su-bito ingarbugliate e senza alcun riscontro oggettivo e obiettivo da poter contrap-porre a prove e indizi, con il rischio che potrebbero rimanere in un vicolo cie-co ancora per tanto tempo. Il massimo riserbo da parte degli inquirenti a volte ha fatto pensare che avevano imboccato una pista o una traccia giusta, ma a ben vedere, purtroppo, su tutta questa squallida e feroce vicenda criminale è calato oltre il silenzio anche il si-pario, ma gli inquirenti non mollano, ed anzi stanno se-tacciando e seguendo ogni piccola piuma investigativa e in ogni direzione.

Concetto Alota

al congresso si sono svolte sabato e domenica scorsi. I professionali han-no eletto, inoltre, tre delegati della lista “Giornalisti uniti e autonomi professionali Palermo” e due della lista “Professionali liberi e indipen-denti siciliani”, composta da giorna-

A loro giudizio il fratello Salvatore non avrebbe dovuto andare all’appuntamento

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di Concetto Alota

Il 26 ottobre 1962 Graziano Verzotto, stretto collaboratore del presidente dell’E-ni Enrico Mattei, salì sul Saulnier 706 di fabbricazione fran-cese. Verzotto, Mat-tei e il pilota, Irnerio Bertuzzi, volarono da Gela a Catania. Il giorno dopo Mattei ripartì per Milano, ma a Bascapé in provin-cia di Pavia l’aereo precipitò. “Incidente, sabotaggio, una bom-ba a bordo? Tante le ipotesi – disse a caldo Graziano Verzotto -, ma nessuna certez-za”. La supposizione più diffusa attribuiva la morte a un atten-tato orchestrato dal-le grandi compagnie petrolifere, le “Set-te Sorelle”, irritate perché il presidente dell’Eni Mattei stava rovinando il mercato del petrolio e della raffinazione. Invece dell’abituale 25 per cento, lui riconosceva ai paesi produttori il 50 per cento, stipula-va contratti fifty-fifty. Ma Graziano Verzot-to a questa tesi non crede, perché, a suo dire, proprio in quel periodo Enrico Mattei stava maturando un accordo con le grandi compagnie. Graziano Verzotto, si considerava l’ultimo vero democristiano, un doroteo inossi-dabile. Nato a santa Giustina in Colle, in provincia di Pado-va, arrivò in Sicilia nel 1955, spedito da Fanfani per mettere ordine nel partito. Fu alle prese con uno dei casi politici più clamorosi, il milaz-zismo, e cioè Silvio Milazzo, eletto presi-dente della Regione col sostegno di Msi, monarchici e comu-nisti insieme. Da qui il conio politico: “il milazzismo”. Grazia-no Verzotto studiò la strategia migliore per mandare a casa Mi-lazzo e la sua giunta. Nelle stanze ovattate dell’hotel delle Palme di Palermo convinse il barone Majorana ad abbandonare Milazzo con la promessa della presidenza. Fu archi-tettato anche un atto di corruzione, e un comunista di grosso peso politico cascò nella trappola accet-tando cento milioni di lire. Scoppiò un puti-

Verzotto: Siracusamafia, Mattei e Sindonaferio e la strana giunta Milazzo fu spazzata via. “Più passa il tem-po – gli disse Aldo Moro – e più ammiro i Borboni: governava-no le due Sicilie, noi non siamo in grado di governarne una sola”; ma i complimenti più sorprendenti per la fine di Milazzo in Sicilia a Graziano Verzotto, divenuto segretario della Dc siciliana, vennero dal boss Lucky Luciano. Gli si avvicinò nel bar dell’hotel delle Pal-me. La morte di Mattei segnò una svolta nel-la vita di Graziano Verzotto e nella storia dell’Eni e dell’Ita-lia. I nuovi dirigenti dell’ente petrolifero di Stato erano meno interessati alla Si-cilia. Allora la Re-gione, o meglio la politica siciliana, in primis democristiani e comunisti insieme, diedero vita all’Ems, Ente Minerario Si-ciliano. Graziano Verzotto divenne il presidente ed entrò in rotta di collisione con Eni e la Montedison che consideravano l’Ente Minerario Si-ciliano un concorren-te pericoloso. Erano i tempi di Eugenio Cefis, il quale inaugu-rò una guerra spietata soprattutto quando Graziano Verzotto co-minciò a frequentare l’Algeria e diventò buon amico del suo presidente e di tutto governo algerino. Si

era messo in testa di costruire un metano-dotto fra la costa al-gerina e la Sicilia. Ma per una strana nemesi storica è stato proprio l’Eni a riprendere in seguito quel progetto e a realizzarlo. All’improvviso l’Ems di Graziano Verzotto si trovò al centro di violente polemiche, non solo per la guer-ra con l’Eni, ma an-che per la presenza fra i dipendenti del Gruppo dell’EMS del mafioso Giuseppe Di Cristina, il quale un giorno disse a Ver-zotto che lui poteva proteggerlo. Glielo disse dopo la scom-parsa del giornalista del giornale “l’Ora” di Palermo, Mauro De Mauro; Graziano Ver-zotto conosceva bene Mauro De Mauro che aveva lavorato per il giornale “Il Giorno” di proprietà dell’Eni. “Un giorno De Mau-ro venne a trovarmi, disse Verzotto dopo la sua scomparsa ai ca-rabinieri: “voleva sa-pere tutto sulla morte di Enrico Mattei per-ché il regista France-sco Rosi progettava di ricavarne un film. Gli indicai due o tre persone alle quali chiedere. Due giorni dopo sparì”. L’EMS finì nella bufera, così come Graziano Ver-zotto; Dc e Psi si ac-cordarono col Pci al vertice della Regione, primo esperimento di compromesso storico e Achille Occhetto

eroporto e un aereo lo porta a Beirut in Libano dove non c’e-ra l’estradizione per quei reati. In carcere per quell’inchiesta finiranno il vicepresi-dente dell’Ems e il di-rettore. Graziano Ver-zotto, il potente uomo politico che aveva in mano buona parte dell’economia del-la Sicilia, amico del presidente americano Nixon e di capi si sta-to di mezzo mondo, è costretto a rifugiare a Parigi da latitante, dove impegna il tem-po come consulente di compagnie petro-lifere e holding della chimica e della raf-finazione per trattare affari d’oro in mezzo mondo, compreso miniere di diamanti e di oro. Condonata la carcerazione ritorna a Siracusa per salutare gli amici di sempre e nella sua città d’a-dozione di cui era in-namorato. Graziano Verzotto è morto il 12 giugno 2010 all'età di 87 anni in una cli-nica di Padova. Ma anche da morto non ha pace; infatti, una donna, Maria Cecilia Zorzi di 53 anni, le-gata a lui da una pro-fonda amicizia, e sua stretta collaboratrice nel passato, al punto da ritenersi destinata-ria di una quota della sua cospicua eredità. Peccato però che Gra-ziano Verzotto prima di morire non si sia ri-cordato di lei nelle sue volontà testamentarie. Ma la donna, abitante a Santa Giustina in Colle paese natale di Verzotto, non ha volu-to farsene una ragio-ne, iniziando così a molestare la nuora di Graziano Verzotto, la moglie del suo unico figlio, con decine di messaggi dal conte-nuto minaccioso. An-gherie e prepotenze protrattesi dal dicem-bre 2010 al maggio 2012 che hanno ori-ginato una lunga se-rie di denunce dove la donna è finita sotto processo.Nel destino della sua vita, tra tante altre cose, interviene un personaggio ambi-zioso e tanto “vul-canico”, Giancarlo Parretti; tra i due si alternano amore e odio e tanti interessi miliardari da Siracusa fin negli Stati Uniti d’’America. Ma que-sta è un’altra storia.

con i suoi compagni comunisti lo costrin-sero alle dimissioni. Quattro giorni dopo Verzotto sfuggì a un tentativo di seque-stro mentre rientra-va a casa a Siracusa nel pianerottolo dove trova tre persone con il volto mascherato e dopo una colluttazio-ne partì un colpo di pistola che ferì Gra-ziano Verzotto al pol-so. I tre scapparono portandosi dietro la valigetta ventiquattro ore che Verzotto ave-va sempre con sé. Le indagini portano ai re-sponsabili del tentato sequestro; i carabinie-ri arrestano Berardino Andreola, conosciuto come l’ing. Sancez. Palermitano, un truf-fatore; ma nella banda che volevano rapire Verzotto, c’erano di-versi mafiosi, tra cui Tano Badalamenti che fino a quel giorno era poco conosciuto alle cronache di mafia. Le indagini furono diffi-cili da svolgersi, e ar-rivano a ipotizzare un finto rapimento; ma non è così. Le realtà che volevano rapirlo davvero. Al processo Andreola sarà con-dannato e muore in carcere. Da lì a poco Graziano Verzotto rimane im-pigliato in uno degli scandali più clamo-rosi del dopoguerra, i cosiddetti “fondi neri”. Enti pubblici e privati avevano depo-sitato ingenti capitali nelle banche di Mi-

chele Sindona, buon amico di Graziano Verzotto, il quale ga-rantiva interessi in nero. Quei fondi occulti che servivano a finan-ziare i partiti politici. L’EMS vantava de-positi per 10 miliardi di lire. Per sottrarsi all’arresto, Graziano Verzotto riparò prima a Beirut in Libano e poi a Parigi dove rimase per 16 anni nello status di ricer-cato per i fondi neri dell'EMS depositati nella Banca di Miche-le Sindona ritornando solo nel 1991.Fu condannato, pena in seguito condonata, con la motivazione che a incassare i “fon-di neri” erano stati i dirigenti dell’Ems, ma lui come presiden-te non poteva ignorar-lo, non poteva non sa-pere, dissero i giudici. Graziano Verzotto, interrogato dal giudi-ce Guido Viola tito-lare dell’inchiesta sul crack Sindona, spie-ga che lui non c’en-tra con i fondi neri e che non conosceva i movimenti che la di-rezione amministrati-va dell’Ems operava. Non fu arrestato come invece si temeva, ma la sua situazione si era nel frattempo aggra-vata. Una talpa avver-tì Graziano Verzotto che stava per essere spiccato un ordine di cattura contro di lui, del vice presidente dell’Ems e del diret-tore; una corsa all’a-

verzotto sfug-gì a un tenta-tivo di seque-stro mentre rientrava a casa a Siracusa nel pianerottolo dove trova tre persone con il volto mascherato e dopo una colluttazione partì un colpo di pistola

CRONACA dI SIRACUSA • 6 Sicilia • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì

Graziano Verzotto.

3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì • Sicilia 7 • CRONACA dI SIRACUSA

La Direzione Investigativa Antimafia di Catania assesta un nuovo colpo ai clan mafiosi aggredendo il patrimonio illecito del pericoloso clan dei Carateddi, capeggiato dal boss Orazio Privitera.Lo scorso febbraio il Centro Operativo di Catania aveva

Sequestro di beniper complessivitre milioni di euro

l’hA DiSPoSTo il TRibunAle Di CATAniA, uFFiCio PRevenzione

eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania, che aveva consentito di trarre in arresto 28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del potente gruppo criminale, Ieri in esito a tre distinte proposte di applicazione di misure di prevenzione per-sonali e patrimoniali formulate dal Direttore della DIA, Generale Nunzio Antonio Ferla, tre decreti di sequestro di beni nei confronti di tre degli arrestati, i catanesi Giu-seppe Privitera di 43 anni, fratello del capo clan Orazio, OrazioBuda di 51, e Franco Marino di 41, originario di Scordia. I provvedimenti di sequestro interessano aziende, fabbricati, terreni, automezzi e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.

Blandino conferma«Non appoggiai maiil sindaco Carrubba»

il CollAboRAToRe Di giuSTiziA in viDeoConFeRenzA

Il collaboratore di Giu-stizia Fabrizio Blandi-no si è sottoposto ieri mattina al contro esame della difesa al processo scaturito dall’operazio-ne antimafia, che vede, tra gli altri, imputati l’ex sindaco di Augusta, Massimo Carrubba.In particolare, Blandino ha parlato dei rapporti politici all’interno del comune di Augusta, so-stenendo di essere sem-pre stato all’opposizione rispetto alla Giunta Car-rubba. Durante la campagna elettorale del 2004, Blan-dino avrebbe appoggiato la candidatura a sindaco del candidato del centro-destra, l’ingegnere Giu-seppe Spanò, in contrap-posizione di quella di Carrubba. Uno dei temi trattati, su sollecitazione dei legali di Carrubba, è stato quello relativo alle elezioni amministrati-ve del 2008. Blandino ha riferito motivi per i quali non è stato possi-bile presentare la lista civica “Diritti e doveri” da egli rappresentata. Ha escluso contatti con l’al-lora candidato Carrubba, con l’altro candidato a sindaco Marco Stella, mentre ha detto di avere avito stretti contatti sia con l’ex consigliere Cdu Salvatore Amato sia con l’avvocato Giovanni In-travaia. Ma entrambe le

mi sono opposto alla proposta avanzata dalla Giunta Carrubba di pro-cedere a un nuovo ap-palto per la raccolta dei rifiuti. Io lo feci per mo-tivi prettamente politici, invece, Pippo Amara lo fece per altri interessi, legati alla continuazione dell’appalto che in quel momento era appannag-gio di un gruppo impren-ditoriale, perché tutto doveva rimanere così com’era”. Incalzato dai legali di-fensori, Blandino ha

puntualizzato che sareb-bero state fatte pressioni sui consiglieri comunali per bocciare la proposta di Giunta, come poi nei fatti avvenne. Lo stes-so Blandino ha, inoltre, dichiarato in video con-ferenza che:“Molti con-siglieri sono stati indot-trinati e ci furono ”anche elargizioni di denaro attraverso il consigliere Marco Stella”.Bocciata la proposta di nuovo appalto per la rac-colta dei rifiuti, ci sareb-be stata la campagna di stampa per contro il sin-daco Carrubba e la sua Giunta.L’ex consigliere comu-nale ha poi espressa-mente negato di aver mai svolto alcun ruolo nei vari incarichi e ap-palti contestati a Carrub-ba proprio come frutto del suo interessamento. Inoltre, ha spiegato che Carcione, altro soggetto che veniva attribuito a Carrubba, aveva rapporti preferenziali e esclusivi con SantanielloL’ultimo aspetto trattato ieri in Tribunale dal pen-tito Blandino, è legato al suo coinvolgimento nel processo alla mafia di Lentini, scaturito dall’o-perazione antimafia de-nominata “Gorgia”, per il quale fra i testi da lui citati a difesa figuravano sia il sindaco di Augusta Carrubba, che i consi-glieri comunali e anche alcuni dirigenti del co-mune megarese.Il contro esame in video conferenza di Fabrizio Blandino è stato aggior-nato all’udienza del 13 gennaio prossimo. Im-putati alla sbarra sono quindici persone a vario titolo accusati di con-corso esterno in associa-zione mafiosa e voto di scambio con l’aggravan-te di avere agevolato i clan “Bottaro-Attanasio” e “Nardo” di Lentini.

F.N.

trattative naufragarono perché i soggetti contat-tati hanno ritenuto dove-re fare un passo indietro. “C’era il fondato rischio di non presentare la lista - ha detto testualmen-te Blandino - Cosicché negli ultimi minuti ab-biamo trovato l’accordo con l’ex generale dei carabinieri, Insolia, che sarebbe stato il candida-to sindaco della nostra lista. Per tale accordo brindammo la notte del 21 maggio 2008. L’in-domani, però, sfumò tut-

to perché l’alto ufficiale rinunciò alla proposta. A quel punto era troppo tardi per presentare an-che la lista, per cui tutti i designati nella mia lista trovarono spazio altro-ve”.Il collaboratore di Giu-stizia ha anche affron-tato il tema dell’appalto della gestione dei rifiuti solidi urbani ad Augusta: “Nel 2004 - afferma te-stualmente l’ex consi-gliere comunale mega-rese nel corso del contro esame - personalmente

In foto, l’ex sindaco di Augusta, Massimo Carrubba.

La Commissione Sportiva di Appello Territoriale ha rigettato il reclamo proposto dalla ASD Città di Siracusa rispetto alla posizione del calciatore dello Sport Soccer Milazzo Antonino Laquidara. Come si ricorderà, il Città di Siracusa ha impugnato la decisione del giudice sportivo chiedendo che venisse assegnata gara perduta per 0 – 3 alla Società avversaria, rea di avere fatto partecipare alla gara stessa il calcia-tore Laquidara non tesserato e ancora inserito nella lista svincolati F.I.G.C.Controdeduce la A.S.D. Sport Soccer Milazzo, chiedendo la conferma della decisione di primo grado, facendo rilevare che si è trattato di un mero errore materiale “indotto dalla so-vrapposizione del sistema informatico della L.N.D.” commesso all’atto del

Rigettato in Appelloil reclamo del Siracusa

ChieDevA lA PARTiTA vinTA ConTRo il MilAzzo

tesseramento, tuttavia risultando Anto-nino Laquidara regolarmente tesserato con decorrenza anteriore alla disputa della gara in questione. All’udienza d’appello il SIracusa ha insistito nei motivi del reclamo. La Corte Sportiva di Appello Territoriale, letti gli atti, esperiti gli opportuni accertamenti presso l’Ufficio Tesseramenti rileva che il proposto reclamo è infondato. Scrive nella motivazione: “Non può esservi dubbio alcuno che Laquidara Antonino e Antonio siano la medesima persona atteso che lo stesso Ufficio Tesseramenti ha provveduto alla ri-unificazione delle posizioni afferenti il predetto calciatore, per errore tes-serato sia come Laquidara Antonio e quindi come Antonino, con decorrenza 27/08/2014.

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3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì • Sicilia 9 • SOCIETà

La Regione si assuma la responsabilità sul vasto programma di trivellazioni

“Spetta all'Assemblea Regionale la centralità che essa deve esercita-re di fronte a scelte strategicheche riguardano sia sviluppo e crescita”

la netta posizione di contrasto alle trivellazioni in Sicilia, è stata espressa dalle associazioni ambientaliste

Nel pomeriggio, nello spa-zio mostre della Scuola di Architettura di Siracusa (piazza Federico di Sve-via), si terrà “Confotogra-fia. L’Aquila 2013. Metodi e pratiche di interazione nel territorio”, terzo incontro del ciclo “Seminario Ex-tra” promosso dal corso di laurea magistrale in Archi-tettura.Il seminario, tenuto dal-la fotografa Alessandra Chemollo con Antonio Di

Cecco e Roberto Sartor, sarà introdotto da Peppe Maisto e vedrà la presenza come di-scussant di Caterina Carocci. Alle 19 sarà inaugurata la mostra “Confotografia. L’A-quila 2013”, curata da Che-mollo, Di Cecco e Sartor in collaborazione con SI Fest – Savignano Immagini Festi-val, per cui è stata allestita la prima edizione quest’anno in ottobre. Il seminario e la mo-stra sono aperte al pubblico. “Confotografia” propone la

Scuola di Architettura oggi seminario e mostra di fotografia su L’Aquila

sperimentazione di un meto-do di indagine basato sullo scambio di conoscenze tra fotografi e cittadini. L’obiet-tivo è quello di attivare un processo di osservazione del territorio - forte di un metodo - che possa risultare utile alla città fornendo gli elementi per guardarla con occhi di-versi. Circa 50 fotografi, di-versi per età e con approcci narrativi differenti, hanno la-vorato per sei giorni a stretto contatto tra loro e con i citta-dini, con le associazioni, con i comitati, con gli studenti. Hanno parlato di fotografia e di territorio, fotografato insieme quello che L’Aquila è diventata oggi, dopo il ter-remoto che l’ha devastata nel 2009, per capire come si può rappresentare quanto è suc-cesso.

“ConFoTogRAFiA” PRoPone lA SPeRiMenTAzione

Riceviamo e pubbli-chiamo la nota invia-taci dall’on. Marika Cirone Di Marco riferita alla vicenda delle trivellazioni in Sicilia.

“Il Parlamento sici-liano è chiamato ad esprimersi nelle pros-sime ore su un vasto programma di trivel-lazioni off shore e on shore, delineato a seguito dell'approva-zione da parte della Giunta Regionale del Protocollo con Asso-

mineraria e di quello per Gela. La com-plessità delle que-stioni contenute nei Protocolli ed il par-ziale approfondimen-to intervenuto, sia nelle Commissioni legislative Ambiente e Attività produttive, sia nell'informativa resa in Aula da par-te del Governo, non consentono un'assun-zione consapevole di

responsabilità, tanto più a fronte di scelte che intercetteranno per i prossimi de-cenni gli interessi e la qualità della vita delle nostre comuni-tà. L'impatto riguar-derà l'ambito delle perforazioni, di cui si parla molto e le infrastrutture a servi-zio in mare e in terra, di cui si parla meno, le une e le altre da

sottoporre, invece, a valutazione congiun-ta e contemporanea, improntata a traspa-renza e rispetto per i territori. I Protocolli siglati hanno punti di chiarezza uniti a parti indeterminate, ripetitive, confuse. Risultano chiare le motivazioni e defi-nite le richieste delle Società interessate alle trivellazioni in

merito alle procedu-re amministrative, alla tempistica, alle royalties da ottenere da parte dell'Ammi-nistrazione Regiona-le, assai meno chiare risultano le garanzie in materia ambienta-le che le medesime s'impegnano ad of-frire. Nel Protocollo con Assomineraria, il Monitoraggio Am-bientale è un impe-gno da perseguire, ma come questo deb-ba essere attinto resta un 'incognita; infatti non si indicano, in barba alle direttive dell'ISPRA, modali-tà, tecnologie, sistemi di informazione del territorio. Altrettanti elementi di indefi-nitezza vi sono nel Protocollo per Gela, anche se in questo caso la sottoscrizio-ne del Sindaco della città garantisce quel controllo dell'En-te Locale ovunque auspicabile. L'im-postazione seguita nell'uno e nell'altro fa passare in secon-do piano questioni imprescindibili come l'alta sismicità dei luoghi, le peculiarità del paesaggio e degli ambienti marini, gli interessi delle attivi-tà produttive legate

alla pesca, all'agri-coltura, al turismo. L'ecocompatibilità sbandierata nelle dichiarazioni alla stampa da frenetici supporters, sparisce di fronte all'assenza di una complessiva valutazione costi/ benefici, in cui inse-rire accanto ai ben-venuti investimenti e all'occupazione "reale " indotta, il ri-schio ambientale da perforazione, conta-minazione, inquina-mento e la eventuale perdita produttiva di altri comparti econo-mici. Questo quadro dimezzato, nel quale le questioni della tu-tela dell'ambiente e della sicurezza appa-iono sacrificate, non consente di esprime-re una valutazione compiuta, né sarebbe giustificabile in una materia, che agita la coscienza, arrivare a un voto per apparte-nenza o per contra-sto. Non convince nem-meno la proposta grillina di andare a referendum sull'art. 38 dello Sblocca Italia. Consentire, invece, da parte del Governo Regionale un'istruttoria appro-fondita nella qua-le tutte le legittime ragioni in campo, imprenditoriali, am-bientali, istituzionali, amministrative tro-vino una sintesi alta, non un maldestro abborracciamento, può essere il modo di pervenire a una de-cisione difficile ma più condivisa. Sot-trarsi agli aut aut di Protocolli e Sblocca Italia ,che non pos-sono imbavagliare un Parlamento, preserva all'Assemblea Regio-nale la centralità che essa deve esercitare di fronte a scelte stra-tegiche, che riguar-dano sia sviluppo e crescita che la fun-zione dell'Autonomia Speciale. Su questo terreno, le trivella-zioni hanno riacceso l'attenzione sugli art. 36 e 37, dello Statuto Siciliano. Governo e Assemblea possono ritrovare una rinno-vata sintonia”.

ProSSimA inSerZione:07/12/2014

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ASTE GIUdIZIARIE • 8 Sicilia • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì

TribUnAle di SirAcUSAAvviso di vendita

Procedura esecutiva n. 123/12 R.E.I.Si rende noto che giorno 28/1/15, ore 11.00, presso il proprio studio sito a Siracusa nel viale Santa Panagia 136/n, l’avv. giuseppe librizzi procederà all’esame delle offerte di acquisto senza incanto, e se del caso all’aggiudicazione, del seguente bene: villa sita a Siracusa in via isole delle molucche 90, vani 4, cat. A\7; in catasto Fg. 154 p.lla 588. Prezzo base d’asta € 49.173,37. minima offerta in aumento € 3.000,00. in caso di esito negativo della vendita senza incanto, il 4/2/15, ore 11.00, sempre presso il proprio studio, l’avv. giuseppe librizzi procederà alla vendita all’incanto del suddetto bene. le offerte o domande di partecipazione dovranno essere depositate in busta chiusa, presso lo studio del suddetto professionista, entro le ore 12.00 del giorno precedente a quello fissato per la vendita, accompagnate da cauzione del 10% e deposito spese del 20%, con 2 assegni circolari non trasferibili intestati all’avv. giuseppe librizzi. Avviso integrale e relazione dell’esperto disponibile sul sito www.astegiudiziarie.it ovvero presso lo studio predetto. il professionista delegato Avv. giuseppe librizzi

TribUnAle di SirAcUSAAvviso di vendita

Procedura esecutiva n. 227/90 R.E.I.Si rende noto che giorno 28/1/15, ore 12.00, presso il proprio studio sito a Siracusa nel viale Santa Panagia 136/n, l’avv. giuseppe librizzi procederà all’esame delle offerte di acquisto senza incanto, e se del caso all’aggiudicazione, dei seguenti beni:LOTTO 1: appartamento sito a lentini in via c. rosselli 107, piano ammezzato, vani 2,5, esteso mq. 77 ca., cat. A\4; in catasto Fg. 91 p.lla 2924 sub 3 (ex Fg. 92 p.lla 1325 sub 3). Prezzo base d’asta € 23.625,00 (al netto dei costi per sanare le difformità edilizie e catastali meglio descritta dal cTU nella relazione di stima in atti). minima offerta in aumento € 2.000,00.LOTTO 2: appartamento sito a lentini in via c. rosselli 107, p. 3°, vani 1,5, esteso mq. 53 ca., cat. A\5; in catasto Fg. 91 p.lla 2924 sub 6 (ex Fg. 92 p.lla 1325 sub 6). Prezzo base d’asta € 14.400,00 (al netto dei costi per sanare le difformità edilizie e catastali meglio descritta dal cTU nella relazione di stima in atti). minima offerta in aumento € 1.000,00.in caso di esito negativo della vendita senza incanto, il 4/2/15, ore 12.00, sempre presso il proprio studio, l’avv. giuseppe librizzi procederà alla vendita all’incanto dei suddetti beni. le offerte o le domande di partecipazione dovranno essere depositate in busta chiusa, presso lo studio del suddetto professionista, entro le ore 12.00 del giorno precedente a quello fissato per la vendita, accompagnate da cauzione del 10% e deposito spese del 20%, con 2 assegni circolari non trasferibili intestati all’avv. giuseppe librizzi. Avviso integrale e relazione dell’esperto disponibile sul sito www.astegiudiziarie.it ovvero presso lo studio predetto.

il professionista delegato Avv. giuseppe librizzi

TribUnAle ciVile di SirAcUSASezione esecuzioni immob. Proc n. 280/2011 r.G.e.i.l’Avv. giocolano luigi, delegato alla vendita dal giudice dell’esecuzione con ordinanza del 5 no-vembre 2014, AVViSA che presso il proprio stu-dio in Siracusa, Corso gelone 68, il 25/02/2015, ore 18:30, procederà alla vendita al prezzo ul-teriormente ribassato di 1/4 senza incanto dei beni infra descritti; in caso di esito negativo di tale vendita, avrà luogo vendita con incanto degli stessi beni il 04/03/2015, ore 18:30. Lotto n.1: descrizione del bene: unità immobiliari facenti parte del fabbricato sito in Comune di noto nella via Sila n. 16, censite al n.C.e.u. del Comune di noto, al foglio 430: p.lla 927 sub 3 via Sila n.16 piano 1-2, Cat. A/3, cl.3, vani 5,5 R.C. €. 298,25, e p.lla 928, sub 3, via Sila n.16 piano 1-2 (graffato al mappale 927 sub 3). l’immobile ha regolare concessione edilizia in sanatoria n° 163/2005 del 10/06/2005 rilasciata dal Comu-ne di noto. il prezzo di valutazione del bene è € 29.531,25 decurtato dalla somma occorrente per il ripristino a progetto di modifiche apportate non sanabili. lotto n.2: descrizione del bene: unità immobiliare facente parte del fabbricato sito nel Comune di noto nella via Sila nn.12-14, censita al n.C.e.u. del Comune di noto, al foglio 430, p.lla 927, sub 2 via sila n.12 piano terra, cat. C/1, cl. 5, mq 62, R.C. € 1.082,29, e p.lla 928 sub 1 via Sila n.12 piano 1 (graffato al mappale 927 sub 2). il prezzo di valutazione del bene è € 29.565,00. gli immobili vengono venduti nel-lo stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall’esperto nella relazione di stima. Vendita senza incan-to: ogni concorrente, per partecipare, dovrà de-positare separatamente per ciascun lotto pres-so lo studio del professionista delegato, sito in Siracusa Corso gelone 68, entro le ore 12:00 del 24/02/2015, l'offerta, con domanda in bollo, in busta chiusa, unitamente ad un documento di ri-conoscimento e se necessario, valida documen-tazione comprovante i poteri o la legittimazione a partecipare ed assegno circolare non trasferibile intestato al professionista delegato quale cauzio-ne pari al 10% del prezzo offerto, comunque non inferiore al prezzo base, che sarà trattenuta in caso di rifiuto d’acquisto o nel caso di mancata comparizione dell’offerente. l’offerta è irrevoca-bile. l'offerente dovrà depositare altresì dichia-razione contenente l'indicazione del prezzo, del tempo e modo del pagamento ed ogni altro ele-mento utile alla valutazione dell'offerta. Vendita con incanto: a pena di inammissibilità la do-manda dovrà essere depositata in busta chiusa presso la studio del professionista delegato sito in Siracusa Corso gelone 68, entro le ore 12:00 del 03/03/2015. Alla domanda si dovrà allegare un assegno circolare non trasferibile intestato al professionista pari al 10% del prezzo base d’asta fissato. L'aumento minimo è per entrambi i lotti € 2.000,00. l’aggiudicatario dovrà depositare il saldo prezzo, oltre oneri e spese, entro il termine di gg.60 dall’aggiudicazione. Tutte le spese suc-cessive all'aggiudicazione sono a carico dell'ag-giudicatario. Pubblicazione su www.astegiudi-ziarie.it. Maggiori informazioni presso il delegato (Tel/fax 03931 595554; cell. 3281271380).Siracusa, lì 27 novembre 2014

il Professionista DelegatoAvvocato luigi giocolano

TRIBUNALE CIVILE DI SIRACUSASezione esec. immobiliari Proc n.190/2011 r.G.e.i.l’Avv. giocolano luigi, delegato alla vendita dal g.e. con ordinanza dell’29-ottobre-2014, AVViSA che presso il proprio studio in Siracusa, Corso gelone 68, il 25/02/2015, ore 17:30, procederà alla vendita al prezzo ulteriormente ribassato di 1/4 senza incanto del bene infra descritto; in caso di esito negativo di tale vendita, avrà luogo vendita con incanto dello stesso bene il 04/03/2015, ore 17:30. Bene: immobile residenziale sito in Roso-lini, via Curtatone, 30, angolo via Platamone, 188, al n.C.e.u. del Comune di Rosolini al foglio 37, p.lla 834, sub.5, vani 7, cat.A3, con garage di per-tinenza con accesso carrabile dalla via Curtato-ne, 28, al n.C.e.u. del Comune di Rosolini foglio 37, p.lla 834, sub.4, mq.18, cat.C6. il prezzo del bene ribassato ulteriormente 1/4 è € 74.650,79, somma già decurtata di € 53.300,00 per costi di regolarizzazione urbanistica e presso il genio Ci-vile. l’immobile viene venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, così come identificato, descritto e valutato dall’esperto nella relazione di stima. ogni concorrente, per partecipare, do-vrà depositare presso lo studio del professioni-sta delegato, sito in Siracusa Corso gelone 68, entro le ore 12:00 del 24/02/2015, l'offerta, con domanda in bollo, in busta chiusa, unitamente ad un documento di riconoscimento e se necessa-rio valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione a partecipare ed assegno cir-colare non trasferibile intestato al professionista delegato quale cauzione pari al 10% del prezzo offerto, comunque non inferiore al prezzo base, che sarà trattenuta in caso di rifiuto d’acquisto o nel caso di mancata comparizione dell’offerente. l’offerta è irrevocabile. nel caso di vendita sen-za incanto l'offerente dovrà depositare altresì di-chiarazione contenente l'indicazione del prezzo, del tempo e modo del pagamento ed ogni altro elemento utile alla valutazione dell'offerta. Per la vendita con incanto, a pena di inammissibilità, la domanda dovrà essere depositata in busta chiusa presso lo studio del professionista delegato sito in Siracusa Corso gelone 68, entro le ore 12:00 del 03/03/2015. Alla domanda si dovrà allegare un assegno circolare non trasferibile intestato al professionista pari al 10% del prezzo base d’asta fissato. L'aumento minimo è di € 4.000,00. L’ag-giudicatario dovrà depositare il saldo prezzo, oltre oneri e spese, entro il termine di gg. 60 dall’ag-giudicazione. Tutte le spese successive all'ag-giudicazione sono a carico dell'aggiudicatario. la relazione di stima, la consulenza integrativa e la specifica per i costi di condono sono pubblicati sul sito www.astegiudiziarie.it. Maggiori informa-zioni presso il delegato (Tel/fax 0931 595554; cell. 3281271380).Siracusa, lì 27 novembre 2014

il professionista delegato Avv. luigi Giocolano

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SPECIALE • 10 Sicilia • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì • Sicilia 11 • SPECIALE

I piazzisti dell’antifascismo, di professione “voltagabbana”l’italia un Paese di santi, navigatori, trasmigra tori ed esploratori. non andiamo alla metanpsicosi, punto centrale della filosofia platonica, ma a scopritori della parte sconosciuta del “Pianeta Terra” della persona

RubRiCA A CuRA Del DR. SAlvAToRe FonTAnA

l’italia un Pa-ese di santi, navigatori, tra-smigra tori ed esp lo ra to r i . non andiamo alla metanpsi-cos i , punto centrale della filosofia pla-tonica, ma a scopritori del-la parte sco-nosciuta del “Pianeta Terra” della persona. Scopritori, sì perché la fan-tasia dei “vol-t a g a b b a n a ” va oltre ogni limite imma-ginabile. bru-no vespa, nel suo libro “ita-liani voltagab-bana”, traccia una linea che determina una endemia molto diffusa, senza danni quando i soggetti che la “soffrono” la mantengono nel loro ambi-to. Purtroppo invece è un’in-fezione “socio-politica”. Dalle piccole cose di vita, e ognu-no se la vede a modo suo. Quando però la pertica è il mezzo de l -la scalata al “beneficio” del soggetto prati-cante e per di più maldicente, a danno del ter-zo, si precipita nella persona

– monnezza. Per dare un senso di con-sequenzialità a quanto segue dobbiamo ini-ziare, necessa-riamente, dal 25 luglio 1943. giuseppe bot-tai, nel 1940,

fondò la Rivi-sta Primato, lo collaborarono una sfilza di pronunziati fa-scisti, sarebbe lungo citarli tut-ti. Fra i più noti Renato gat-tuso. e’ però i m p o r t a n t e

precisare che bottai, fra i più illuminati del Fascismo, fu anche fra i più assertore delle leggi razziali e cotanto illustri collaboratori espletavano il loro lavoro

con entusia-smo. l’elenco è troppo lungo per citarli tutti, come abbiamo detto prima, ma i più noti che si sono sperticati nel manifesta-re la loro enfasi per il Fascismo e il suo capo è d’obbligo ci-tarli, nel corso delle nostre ri-flessioni. Il 25 luglio non è che maturò nel cor-so di una notte, lo dimostra con molta sempli-cità, quando Mussolini si reca al Quiri-nale per co-municare al Re l’esito nella riu-nione del gran Consiglio, or-gano coagu-lante del Fasci-smo; invece di

dargli udienza, com’era nella prassi, lo fece accogliere da un ufficiale dei Carabinieri e lo arrestò in nome del Re d’italia, d’Alba-nia e imprendi-tore d’etiopia. Quello che è successo dopo è noto a tutti. otto settembre 1943, definito, dal generale eisenhower, “sporco affare”, e fra cotanta sporcizia ci fan-no pure festa, a seguire la tra-gedia fratricida e l’esercito dei voltagabbana si ingrossava sempre di più.Da qui la cala-ta della china del l ’eserci to degli adulatori “dell’uomo del-la provviden-za”, come lo definì il Cardi-nale gasparre, Segretario di Stato del vati-cano, a seguito della firma dei Patti latinaren-zi 11/2/1929. bene, amici lettori, come abbiamo detto prima, abbia-mo fatto una selezione, una cernita, forse ci sta meglio, dei nomi di coloro che andavano a “messa” a raccomandare a Dio il loro Duce, perché lo conservasse in salute. ecco:1) norberto bobbio: iscritto al guf sin da studente, man-tenne sempre la tessera del partito fascista e mosse mari e monti per ot-

tenere la tanto desiderata cat-tedra di filoso-fia del diritto.2) Dario Fo: si arruolò, a diciotto anni, come volonta-rio, prima nel battaglione az-zurro di Tra-date e poi tra i paracadutisti della Rsi.3) g i o r g i o bocca: nel ’43 scriveva su un foglio d’ordini settimanali del-la federazione fascista di Cu-neo.4) eugenio Scalfari: scri-ve per “Roma fascista” di cui diventa anche caporedattore e poi per “nuo-vo occidente”.5) vitaliano brancati: dal 1940 lo scritto-re siciliano è tra i più fervidi col-laboratori della rivista “Prima-to” diretta da bottai. Di que-sti, abbiamo detto prima6) giuseppe ungaretti: du-rante il regime si definì “fasci-sta in eterno”, firmando docu-menti e appelli per sostenere il fascismo.7) enzo bia-gi: dal 1940 redattore del “Carlino sera” firmò articoli antiebraici e scrisse anche per riviste fa-sciste come “Architrave”.Costoro non aspet tarono più di un giorno (25/07/1943) per cambiare soggetto e ca-sacca e scrive-re le stesse lodi

dette del fasci-smo e il suo capo dell’an-tifascismo più esacerbato. gli storici antifa-scisti che emi-grarono all’e-stero per resta-re coerenti alle loro idee, da Togliatti a nen-ni e quant’altri, subito trovaro-no la meritata accoglienza, in omaggio alla loro coerenza, e in “onore” dell’etica, spi-ritualità della persona di cui potersi fidare. Se dovessimo tracciare una linea fra questi e coloro che vengono “in-vasi” da “rav-vedimento”, è ammissibile, in omaggio alla democrazia, alla libertà e al libero pensie-ro, ma per non essere volta-gabbana deb-bono uscire di “scena” della

vita pubblica.Ma quando si dicono, o si fanno cose uguali e con-trarie a quelle di prima della “conversione”, c’è una sola certezza: sono inaffidabili, da tutti, anche, o forse soprat-tutto, dei “nuo-vi” amici. non danno certez-za e continua-

no a sedere in Parlamento. Tutti prendono esempio dei sopra segnati “cantori” e le maggioranze sono aleatorie, non soltanto nella proposi-zione ed espo-sizione di pro-blemi, fra le di-verse compo-nenti politiche partitiche, ma anche nell’am-

bito dello stes-so partito. la minoranza non si acquieta al confronto del-la tesi mag-gioritaria, la chiamano de-mocrazia, è caos. e’ una lotta continua, e purtroppo, una endemia diffusa in tutti i partiti e a tutti i livelli della po-litica. A questo

punto possia-mo affermare, e nessuno ha elementi per smentirci, in italia viviamo in una demo-crazia appa-rente, quando non è violenta in nome del-la libertà, pur-troppo tradita a tutti i livelli, dai voltagabbana, tossicosi della democrazia, e falsificazione della libertàbruno vespa, nel suo libro “italiani volta-gabbana” dimo-stra la radifica-zione di questa endemia nella nostra vita so-ciale, e riporta elementi sto-rici, al riscon-tro di quanto espone, cita a testimonianza, Alan Friedman, il libro “Ammaz-ziamo il gatto-pardo”, riporta la testimonian-za del Segre-tario di Stato uSA, Timothy geithner, nei colloqui con obama, non ci sono parole per qualificare quanto “costru-ito” per “man-dare” a casa un governo voluto dal Popolo e imporre go-verni, tre, uno dopo l’altro, in tre anni. Chie-diamo ai nostri lettori: “Diteci dove sta la de-mocrazia”. e’ senza dubbio, vilipendio alla Costituzione, con l’incorona-mento di vol-tagabbana di prima classe, e la eclissi dell’e-tica.

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l’oSSerVATorio

Al fondo della scaladelle province italianeci salva soltanto l’export dei prodotti petroliferi della zona industriale

Da sinistra il pontile della raffineria Isab di Priolo, un momento della lavorazione degli agrumi e il logo dell'Inps

lA ClASSiFiCA Del “Sole 24 oRe” SullA QuAliTà DellA viTA

di Salvatore Maiorca

Siracusa non va oltre l’ottantatre-esimo posto nella classifica annuale, elaborata dal “Sole 24 Ore”, per la qualità della vita. Nonostante il re-cupero di sei punti rispetto all’anno precedente. Ed è preceduta, fra le province siciliane, da Ragusa che si attesta al settanta-cinquesimo posto. Siamo quindi se-condi fra gli ultimi. Vediamo come e perché.Ci “salva” l’ex-port, che è il più alto fra gli indica-tori economici uti-lizzati dal “Sole”. La provincia di Siracusa è infatti la prima delle pro-

vince d’Italia per l’esportazione.

balzare al primo posto fra le pro-

plice la risposta: l’esportazione dei

due raffinerie della tanto discussa zona industriale. Sono infatti i prodotti petroliferi soltan-to che hanno un peso significativo nelle esportazioni di questa provin-cia. Insignificante infatti, ancorché qualificante, è l’e-sportazione dei prodotti agricoli. Si tratta di prodotti di nicchia: poca cosa sulla bilan-cia complessiva dell’export.Per il tenore della vita peraltro scen-diamo al novan-tunesimo posto. E fra gl’indicatori sui quali il tenore della vita è calcolato il migliore è l’im-porto medio delle pensioni: mille e 73 euro al mese.

Domanda inelu-dibile: cosa ci fa

vince italiane per l’export. Sem-

La provincia di Siracusa è la prima delle province d’Italia per l’esportazione. Terza per la grande distribuzione

Dato per il qua-le la provincia di Siracusa risulta la ventisettesima in Italia.E qui si pone un’altra domanda ineludibile: cosa determina questo significativo im-porto medio delle pensioni in questa provincia? Sem-plice anche qui la risposta: sono le pensioni dei lavo-ratori della zona industriale, che hanno sempre avu-to buste paga piut-tosto “serie”, dalle quali derivano ora serie pensioni. Ma non sarà più così per il futuro, con la zona indu-striale “assediata” dalle contestazio-ni e conseguen-temente priva di “seri” investimenti per lo sviluppo.E qui è d’obbligo citare il sociologo Danilo Dolci: “il problema non è

industria sì o in-dustria no, bensì industria come”. In pratica piuttosto che lasciarsi an-dare alle proteste continue, senza solidi argomenti n mano, bisogne-rebbe invece con-frontarsi sui fatti e sugli accorgimenti da adottare per uno

sviluppo compati-bile con la tutela di salute, sicurezza e ambiente. Ma il confronto non può che avvenire nelle sedi competenti e tra soggetti compe-tenti. Qua invece si gioca a chi la spara più grossa. E gl’in-vestitori scappano.Siamo in basso (ot-

tantunesimi) per il Pil. Molto in basso per il valore medio del patrimonio del-le famiglie: cento-duesimo posto. E siamo al novanta-seiesimo posto per il costo della vita. Mentre per i con-sumi delle famiglie “saliamo”, si fa per dire, al novanta-quattresimo posto.E’ basso anche quello che “Il Sole” definisce “lo spirito d’ini-ziativa”: siamo settantasettesimi per numero di im-prese registrate su

100 abitanti. Men-tre scendiamo al novantasettesimo posto per numero di giovani impren-ditori. In pratica non c’è gran che di imprenditoria.Molto basso è poi il tasso di occu-pazione: novanta-cinquesimo posto sulle 107 province.Servizi. Abbiamo pochi asili nido: ottantaduesimo posto. Abbiamo un pessimo eco-sistema urbano. Il che vuol dire non soltanto qualità dell’aria ma vuol

dire anche troppo traffico privato e troppo poco tra-sporto pubblico. E vuol dire anche carente igiene ur-bana. Sorprendente il dato della sanità: siamo al quarantu-nesimo posto.Per l’ordine pub-blico è impressio-nante il dato delle estorsioni: la pro-vincia di Siracusa è terzultima in Italia, seguita soltanto da Vibo Valentia e Foggia.Infine è impres-sionante anche il

Per il tenore della vita scendiamo al novantunesimo posto. E fra gl’indicatori sui quali il dato è calcolato

il migliore è l’importo medio delle pensioni: mille e 73 euro al mese. Dato per il quale la provincia

di Siracusa risulta la ventisettesima in Italia

dato della grande distribuzione or-ganizzata: la pro-vincia di Siracusa è la terza d’Italia. E quello investito nella grande distri-buzione è spesso danaro da “ripuli-re”. Lo afferma il professor Maurizio Caserta, della Uni-versità di Catania, in una delle ultime relazioni economi-che della Camera di commercio.I n d e f i n i t i v a , com’era da aspet-tarsi, fra luci e ombre prevalgono le ombre.

prodotti petroliferi che escono dalle

ATTUALITà • 12 Sicilia • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì • Sicilia 13 • ATTUALITà

Incendio a bordo del locomotoretreno fermo nei pressi di Brucoli

deGrAdo Un’AlTrA PerlA Per l'AmArA collAnA dello SFAScio FerroViArio

bloCCATe le PoRTieRe Delle veTTuRe. ARRivo A SiRACuSA Con olTRe Due oRe Di RiTARDo

Incendio a bordo del locomotore dell' ICN (Inter City Notte) 1955 Roma-Siracusa a 300 metri dalla sta-zione di Brucoli. Il treno è rimasto bloc-cato per ore nel tratto di linea "in trincea", cioè scavato nella roccia. Ed è arrivato a Siracusa con oltre due ore di ritardo. Intanto è calato il silenzio sul deraglia-mento di un vagone letto in manovra, tra lo scalo Pantanelli e la stazione centrale, la sera del 18 gennaio dell’anno scorso. “Il viaggio notturno – racconta Liliana Gissara, consigliere nazionale di Italia nostra, che si trovava a bordo, - era andato senza grossi inconve-nienti se si escludono i cronici, sostanziosi,

tempi morti a Villa San Giovanni e Mes-sina Centrale. L’ar-rivo a Siracusa era previsto dall'orario ufficiale alle 9.35. E invece alle 9.16 il treno si è improvvi-samente fermato pri-ma dell'ex stazione di Brucoli. “Si è pensato – pro-segue la Gissara – a un semaforo rosso. Niente affatto. Fin-chè, protraendosi la sosta, il personale di bordo ci ha informa-ti dell'incidente alla motrice, rassicuran-doci che, al massimo in mezz'ora, sarebbe

giunta quella in sosti-tuzione. “Da indiscrezio-ni – afferma ancora l’esponente di Italia nostra - sembra che questo "incidente" sia il terzo della serie. Intanto le portiere, gestite con procedura cen-tralizzata dal loco-motore, rimanevano bloccate. In caso di diffusione dell'in-cendio al resto del treno, per mettersi in salvo, i passeggeri avrebbero dovuto at-tendere che i soli tre addetti di personale viaggiante aprisse-ro "manualmente" le portiere con la chiave quadra in dotazione. In tratto aperto e di giorno una situazione di emergenza del ge-nere, sempre possibi-le per la vetustà e la scarsa manutenzione del materiale rotabi-le, è in qualche modo

gestibile. Me se un incidente del genere si verificasse in gal-leria o di notte? Il personale viaggiante, ormai ridotto all'osso per mere ragioni di profitto, riuscirebbe ad intervenire tempe-stivamente in tutte le carrozze? riuscirebbe a controllare le inevi-tabili manifestazioni di panico dei passeg-geri "bloccati" all'in-terno delle vetture? “C’è da aggiunge-re – rileva ancora la professoressa – che una vettura di questo convoglio ha marcia-to con una portiera guasta, tanto che il personale, avendo trovato a bordo un clandestino, pare an-che ubriaco, ha potu-to farlo scendere con non poche difficoltà.“Oltre alla mezz'ora annunciata – prose-gue il racconto - ne sono trascorse altre

ferroviario in Sicilia. E non si può non ri-cordare che la Sici-lia è l’unica Regio-ne d’Italia, da anni, tanti anni, che non ha ancora firmato il contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato. Per contro la Re-gione siciliana, con 5 milioni e mezzo di abitanti e servizi zero, ha circa 20 mila dipendenti, duemila e 700 dirigenti e 56 mila precari sparsi nei vari enti locali dell’isola ma tutti a libro paga della re-gionale. La Regione Lom-bardia invece, con 8 milioni di abitanti e servizi al top in Ita-lia, ha soltanto 8 mila dipendenti e 700 diri-genti. Evidentemente qui siamo di fronte sol-tanto allo sfascio non solo della ferrovia

ma dell’intera Regio-ne. E per concludere con la questione fer-roviaria non si può non ricordare l’ormai storica e cruda rispo-sta del responsabile regionale del traffico ferroviario, Torina, all’allora presiden-te di Confindustria Siracusa Alvaro Di Stefano: “La Sicilia, rispose quel dirigen-te, non è appetibile per le Ferrovie dello Stato a causa dell’al-to costo del traghetta-mento sullo Stretto”. E il disegno di ferma-re i treni a percorren-za nazionale a Vibo Valentia, a suo tempo annunciato da FS, an-che in sedi ufficiali, non è stato mai ab-bandonato. Correva l’anno 2008. Dopo sei anni la si-tuazione non soltanto non è cambiata ma si è pure aggravata.

s.m.

tre prima che il treno potesse riprendere la marcia. Finalmente alle 11.11 il sospiro di sollievo: il treno è ripartito. Ed è arri-

vato a Siracusa con oltre due ore di ritar-do”. Incidenti che posso-no accadere? No. “Lo sfascio del trasporto

ferroviario da Napoli in giù – conclude la professoressa Gissa-ra - avviene nel più totale disinteresse dei vari esponenti politici che di tutto si occupano tranne che di lavorare per dare servizi efficienti, de-corosi e sicuri anche a quelli che, ormai, sono i cittadini di un'Italia di serie Z. Il diritto alla mobili-tà, che se è anche so-stenibile non guasta, viene riconosciuto dalla Campania in su. Ne sono prova le molte decine (fino a 89 corse al giorno) di collegamenti giorna-lieri con Freccia ros-sa e convogli simila-ri tra Napoli, Roma, Milano, Torino, Ge-nova, Venezia. Tutto il resto non è Italia”. Così un’altra perla si aggiunge alla ormai lunga, troppo lunga, collana del dissesto

Da sinistra treno intercity in manovra e uno scorcio della stazione di Siracusa

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3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì• Sicilia 15 • SPORT SIRACUSA

Non è la prima volta che Ana-stasi, tecnico del Siracusa, nel rap-presentare la sua gratitudine per il supporto che il pubblico offre alla squadra, si rivolge solo ad un determinato settore dello sta-dio, che avrà tutti i meriti di questo mondo, ma che non detiene l’e-sclusiva del tifo siracusano. E sic-come quando è troppo è troppo, ben venga una puntualizzazio-ne per evitare il perpetuarsi di una discrimina-zione basata solo sul modo diverso di incoraggiare i propri beniami-ni. Se in curva, ad esempio, si canta, si gridano

slogan, si espon-gono striscioni e si accendono fu-mogeni, in tribu-na, il tifo è magari più composto, più tradizionale, ma non per questo meno caloroso. Si sottolineano le azioni più brillan-ti con scroscianti applausi, si in-coraggia a gran voce la squadra nei momenti criti-ci, ma non si può chiedere a nessu-no di far finta di niente di fronte a topiche macro-scopiche frutto di anarchie tattiche o di prestazioni infelici. Tifo, in gergo sportivo, significa amare e sostenere la squa-dra del cuore, ma solo quando que-sto amore è corri-sposto dai prota-

gonisti che hanno non solo il diritto ad essere sostenu-ti ma anche il do-vere di rispettare sia chi li sostiene che la maglia che indossano. Ma se è bello ed enco-miabile il com-portamento di un settore dello sta-dio che si snoda dal primo all’ul-timo minuto, non è giusto ignorare i tanti episodi da libro “Cuore” che si verificano ogni domenica in tri-buna, soprattut-to ad opera dei vecchi tifosi che nel bene e nel male non hanno mai abbandona-to la squadra sin da quando erano ragazzini. Biso-gnerebbe vederli questi barcollanti ottantenni, arram-

picarsi la dome-nica, sempre più faticosamente, sù per i gradoni, in-curanti delle fit-te dolorose alle articolazioni, del respiro sempre più corto e dei battiti cardiaci sempre più acce-lerati. E bisogne-rebbe considerare l’esperienza che hanno accumula-to, le diverse pie-tre di paragone di cui dispongono per giudicare se una partita è bella o brutta e la loro intima ma conte-nuta sofferenza,

prima di giudica-re questi giova-ni di ieri, freddi e distaccati. Ma quando una per-sona importante come l’allenatore distribuisce atte-stati unilaterali di gratitudine, vole-te che la squadra non lo segua in questa direzione? Ed ecco allora squadra, tecnico e dirigenti diri-gersi a fine partita verso determinati settori, dimenti-candone altri. Ma domenica scorsa, alla fine del vit-torioso incontro

con l’Igea Virtus, ci ha pensato Vit-torio Iemma, vice allenatore del Siracusa e nobile figura di sportivo, a rimettere le cose a posto. Visto in-fatti che il gruppo dopo aver salutato la curva stava per imboccare la stra-da degli spoglia-toi, gli ha imposto di rivolgere ana-logo saluto ai ti-fosi della tribuna. All’insegna non solo della “par condicio” ma an-che del buonsen-so.Armando Galea

Quando gli elogi ai tifosiignorano la “par condicio”Alla fine del vittorioso incontro con l’Igea Virtus ci ha pensato l’allenatore in seconda vittorio iemma a far capire ai giocatori che esiste anche chi soffre in tribuna

Pallanuoto, per l’Ortigia tanti rimpianti pensando al derby di sabato Ancora tanti rimpianti in casa Ortigia, per la gara persa al cospet-to del Tc della Nazionale Sandro Campagna. Gara molto equilibrata, penalizzata per tutte e due le forma-zioni da un arbitraggio tutt’altro che impeccabile, per le tante decisioni discutibili, tra cui quella che è co-stata la sconfitta dei ragazzi di mi-ster Leone non ravvisato dai signori Ercoli e Luciani.“Sono davvero deluso dal compor-tamento della coppia arbitrale- ha dichiarato mister Leone- che ha compromesso di fatto l’esito del match. Non mi lamento per la scon-fitta, ma per come questa sia stata decisa da un arbitraggio decisamen-te discutibile. Per quanto riguarda il gioco espres-so dai miei ragazzi posso ritenermi

Terza sconfitta consecutiva per l’Holimpia di mister Sciaca in casa della capolista Omia Volley 88 Cisterna . “Sono soddisfatto del risultato, abbiamo avuto un approccio corretto affrontando l’avversario con il giusto rispetto, come sempre chiedo di fare alle mie giocatri-ci – chiarisce William Droghei, allenatore della squadra di Cisterna – Analizzando la partita complessivamente posso dire che è stata impor-tante la partenza sprint che abbiamo avuto: questo ci ha concesso di gestire con un pizzico di tranquillità in più alcuni problemini fisici che ci trasciniamo dalla trasferta di Marsala. Ci tengo a dire che, nonostante la differenza classifica, questo risultato per me non era scontato e non lo era nemmeno per le mie giocatrici: con que-sta vittoria possiamo preparare con più serenità la difficile trasferta contro Catania”. Sabato prossimo l’Holimpia Siracusa sarà impegnata al PalaAkradina con inizio alle 15.00 nel match più abbordabile per le aretusee che rappresen-te uno scontro salvezza, contro la formazione dell’ASD Danunziana Pescara. S.C.

Volley, troppo forte la capolista per l’Holimpia Siracusa

In foto,Vittorio Iemma, vice allenatore del Siracusa

Serve un richiamo a non trascurare gli altri settori

molto soddisfatto. Abbiamo affron-tato questo derby con la giusta per-sonalità, nonostante l’assenza di un giocatore importante come Daniele, che per noi è un vero punto di rife-rimento. Dopo i minuti iniziali, dove abbia-mo subito la loro partenza sprint, siamo riusciti a trovare il coraggio per reagire. Siamo stati molto pro-positivi in attacco, dove a parte i soliti Danilovic e Di Luciano, si è distinto molto bene Martino Abela. Dobbiamo migliorare ancora tanto in difesa, perchè con le nostre inge-nuità concediamo troppe occasioni facili ai nostri avversari, ma credo che sia normale con una squadra così giovane. Mi ritengo soddisfatto per il carattere mostrato da tutto il gruppo, ma resta comunque l’ama-rezza per le dinamiche che hanno deciso il risultato finale”. Adesso per la compagine aretuea, sabato ar-rivano al “Paolo Caldarella” i paler-mitani della Telimar squadra che at-tualmente viaggia a “vele spiegate” a punteggio pieno.

Salvatore Cavallaro

CULTURA • 14 Sicilia • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDì

Ù mègghiu per uomini e donne

Molte perso-ne che dicono di “non avere il dono della fede” potreb-bero imparare a nutrire la fiducia verace leggendo e meditando la Buona Notizia secondo Luca

di Roberto Tondelli

Il dialetto è una lingua a tutti gli effetti, nobilitata dal fatto di aver accolto molto lati-no e molto greco. Quando poi, par-lando in italiano si vuol rendere con maggior vivezza un concetto, ecco che si passa al dia-letto. Questo fenomeno linguistico è noto in tutte le lingue nazionali, ed è quello che accade anche qui parlan-do di Cristo Gesù.L’epistola agli Ebrei (converti-ti al Cristo), at-tribuita a Paolo apostolo, è pun-teggiata dell’ag-gettivo “meglio”, “migliore” attribu-ito a Gesù Cristo Risorto: meglio degli angeli; me-glio di Mosè; sa-cerdote migliore; che offre un sacri-ficio migliore; me-diatore migliore; egli addita una via migliore. Come mai? Perché egli è il Vivente. Il solo che può dire di essere il Viven-te. Ecco perché di Gesù si può dire che è realmente “u megghiu”! Ci si può accostare a lui leggendo le sue parole, la sua vita, i suoi fatti nel me-raviglioso Evan-gelo di Luca e nel libro degli Atti degli Apostoli. Luca, collabora-tore di Paolo apo-stolo, era medico, dunque uomo di scienza. Perciò la sua narrazione può adattarsi bene anche alla nostra mentalità scientifi-ca moderna. La sua infatti è una narrazione storica che vede Cristo Gesù al centro del tempo, quindi nel

Gesù oggi è Uomo Risorto e Media-tore unico fra Dio e gli uomini. Lui è davvero centrale nel nostro stesso rapporto con Dio e con gli altri. Soprattutto in un momento così dif-ficile come l’at-tuale, con giovani e famiglie in grave stato di necessità, è utile ricordare che Cristo Gesù

stesso ha passato le nostre stesse sofferenze, però senza peccare, anzi confidando nel Padre Celeste che lo ha sostenuto e reso forte nella prova più terribile.Molte persone che dicono di “non avere il dono della fede” potrebbero imparare a nutrire la fiducia verace leggendo e me-

lore: ma condanna chi impoverisce gli altri, condanna chi sfrutta il pros-simo.• Cristo ha una ge-nerosità grande: di cui però non ci si può né ci si deve approfittare; la grazia di Dio non va sprecata né but-tando via gli aranci né buttando via il dono della salvez-za in Cristo Gesù.• Gesù ha stima della donna: tanto è vero che ha di-verse donne come sue collaboratrici. Ma “nel Signo-re” né la donna è senza l’uomo né l’uomo è senza la donna.• Cristo ci invita a riscoprire il valore del pregare: vero colloquio positivo con Dio.• Cristo ci addita il valore grande della Buona Notizia di salvezza che Egli porta a ciascuno.“Non bisogna sal-vare l’anima pro-pria quasi fosse un tesoro da conser-vare. Occorre salvar-la come si perde un tesoro, distri-buendolo!” (Char-les Peguy, 1873-1914). Di questi argomenti si tratta presso la sede del-la Chiesa di Cri-sto a Siracusa: via Modica, 3 - da-vanti all'Istituto Insolera - conver-sazioni bibliche, mercoledì e vener-dì ore 19.30 - cul-to al Signore, do-menica ore 10.30 - info: 0931.24639 - 340.4809173 - email: [email protected]. Un cordiale invito agli interessati. (Foto: Incipit del Vangelo Secondo Luca; E. Burnand, Il mat-tino della risurre-zione Pietro e Gio-vanni alla tomba di Gesù).

re, il Risorto dai morti: Lui solo è nostra Speranza Vivente. C’è bi-sogno di speranza oggi giorno. Ma di Speranza verace.• La forza di Gesù è la potenza stessa di Dio che lo ha mandato: la forza dell’umiltà, che così spesso manca purtroppo nei rap-porti fra le perso-ne.

gnifica aver com-preso la bellezza e la bontà di Cristo.• Cristo è miseri-cordioso verso il peccatore che si ravvede: per rav-vedersi occorre l’umiltà di ricono-scere i nostri erro-ri, i nostri limiti, la nostra necessità di essere perdonati. Ma da Dio.• Gesù vede la po-vertà come un va-

cuore stesso del-la vita di uomi-ni e donne. Gesù non è importante solo sotto le feste, quando si deve smerciare. Cristo

è anche oggi e proprio oggi quel Sacerdote che è capace di simpa-tizzare con noi nelle nostre infer-mità, perché lui

ditando la Buona Notizia secondo Luca. Ecco una sintesi della pre-sentazione che Luca fa di Gesù.• Gesù è il Signo-

• Luca descrive la mansuetudine di Cristo Gesù: un fatto più potente della violenza; re-stituire valore alla mansuetudine si-

L’epistola agli Ebrei (convertiti al Cristo), attribuita a Paolo apostolo, è punteggiata dell’aggettivo “meglio”, “migliore” attribuito a Gesù Cristo Risorto

 

 

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SPORT • PAginA 16 • 3 DiCeMbRe 2014, MeRColeDìSicilia

L’attaccante Luca Strano firma per il Città di Siracusa

Prende il posto di giuseppe Carbonaro, a cui la società azzurra sta per consegnare la lista di fatto svincolandolo

l’attaccante, proveniente dal vittoria, ha già sostenuto la prima sessione di allenamento

Basket, per la Nuova Trogylos una sconfitta con tanti rimpiantiBattuta d’arre-sto per la Nuova Trogylos Priolo, che ha subito la sconfitta in trasfer-ta contro la Stel-la Palermo,con il punteggio finale di 61-56. Partita mol-to equilibrata, con minimi allunghi delle due squadre a momenti alternati. “Noi abbiamo sofferto molto la giornata negati-va di Terranella e Calcerano e ov-viamente l'apporto ridottissimo che ha potuto dare la capitana Morabito, che in settimana non si era allenata causa infortunio – riferisce il tec-nico Andrea Bian-ca - in aggiunta a tutto questo, alla fine del quarto/quarto quando era-vamo sotto di soli 3 punti, in fase di rimbalzo d'attac-co la nostra Elysè Mbombo, che fino ad allora aveva ef-fettuato una presta-zione eccezionale e generosa, ha subito un contatto fortuito che ha poi compor-tato una profonda lesione alla fronte”. “Resta il rammari-co per aver perso l'occasione di poter giocare al meglio con un avversario sicuramente non superiore a noi, an-che se il controllo del rimbalzo difen-sivo questa volta è stato con troppa sufficienza lasciato in diverse occasio-ni alle avversarie.” – aggiunge il coach Bianca. Di positivo rimane da segna-lare anche la pre-stazione di Quada-rella, che ha dato solidità alla difesa di tutta la squadra”.

L’ at taccan te Luca Strano è un nuovo calciato-re del Siracusa. Svincolato dal Città di Vittoria, Strano ha firma-to questa mattina il contratto che lo lega al Città di Siracusa. Proprio oggi il suo primo allenamento con i nuovi compa-gni di squadra.L’ a t t a c c a n t e , proveniente dal Vittoria, ha già sostenuto la pri-ma sessione di allenamento agli ordini di mi-ster Anastasi. Nato a Catania il 12/08/1983 Stra-no vanta un cur-riculum di tutto rispetto nel cam-pionato di Eccel-lenza avendo già vestito le maglie d e l l ’ A d r a n o , de l l ’Akragas , del Vittoria, del Modica e del Ragusa. “Arri-vare a Siracusa a 31 anni è una cosa bellissima – sono le prime parole di Strano – Perché si trat-ta di una piazza importante e che

vuole vincere. Sono stato in al-tre squadre con obiettivi impor-tanti in questa categoria, ma Siracusa è tutta un’altra storia. Ho già giocato con Arena e Ore-fice ad Adrano dove abbiamo vinto il campio-

nato. Sono feli-cissimo di essere qua a Siracusa. Sappiamo di es-sere in tanti e di doverci giocare il posto domeni-ca dopo dome-nica. Si vedeva subito che era un gruppo tosto e abbastanza affia-tato. Il mio obiet-

tivo è collegato alla squadra: vo-gliamo vincere il campionato, il resto viene dopo”. Prende il posto di Giusep-pe Carbonaro, a cui la società az-zurra sta per con-segnare la lista di fatto svincolan-dolo. Stessa cosa

per il siracusano Paolo Messina, che ha chiesto di andare via. In partenza anche due under, D’A-mico e Napoli. A sorpresa è andato via anche Igna-zio Panatteri, di comune accordo con la dirogen-za del Siracusa. Altre due pedine potrebbero fir-mare nella gior-nata di domani per il Siracusa.

Calcio a 5 vittoria per i ragazzi di mister SarciàAnche la maschile delle Formiche Siracusa colle-ziona un nuovo successo nella gara, valevole per la 6° giornata del Cam-pionato di serie D, bat-tendo il S.Sofia Sortino per 7-5. Dopo la vittoria sul Portopalo della scor-sa settimana, altri tre punti utili che proiettano la squadra di Peppe Sar-cià al terzo posto in clas-sifica e a tre lunghezze dalla capolista i Bruchi Augusta. Prossimo ap-puntamento degli aretu-sei mercoledì 3 dicembre in casa dell'Atletico Cas-sibile.

A fianco e sotto, Luca Strano con l’ammi-nistratore delegato Albergamo.