lezione di topografia

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Scuola di Sci Alpinismo “M. Righini” Oltre il limite del bosco il manto nevoso è molto irregolare in quanto fortemente influenzato dal vento. Le zone maggiormente esposte sono erose o compattate e ci sono grossi accumuli di neve ventata su tutti i versanti. Lungo la cresta di confine con le nevicate di ieri si sono formati nuovi diffusi accumuli che spesso poggiano su croste compatte e lisce. Nelle zone riparate, come nei canali stretti o nei boschi, la neve è ancora polverosa e soffice. Critiche sono le zone di cresta o cambi di pendenza dove lo spessore del manto è minore ed è più facile provocare il distacco di una valanga. Le temperature rigide dell'aria favoriscono un consolidamento degli strati più vicini alla superficie, ma come effetto indiretto peggiorano la qualità degli strati di base che si stanno trasformando in grossi cristalli angolari. Stato del manto nevoso Bollettino valanghe del 18.02.2009 - Ore 10 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Hydrographisches Amt Lawinenwarndienst Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige Ufficio Idrografico Servizio Prevenzione Valanghe Situazione generale Ieri martedì, con il passaggio di una perturbazione lungo la cresta di confine sono caduti 20-30 cm di neve fresca. Più a sud ci sono state . . . . Il vento ha spirato forte o molto forte da nordovest e le temperature . . . . Pericolo valanghe Lungo la cresta di confine, al di sopra dei 1600 m circa, il pericolo è MARCATO GRADO 3. Punti di pericolo sono . . .

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topografia per sci alpinismo

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Page 1: lezione di topografia

Scuola di Sci Alpinismo “M. Righini”

Oltre il limite del bosco il manto nevoso è molto irregolare in quanto fortemente influenzato dal vento. Le zone maggiormente esposte sono erose o compattate e ci sono grossi accumuli di neve ventata su tutti i versanti. Lungo la cresta di confine con le nevicate di ieri si sono formati nuovi diffusi accumuli che spesso poggiano su croste compatte e lisce. Nelle zone riparate, come nei canali stretti o nei boschi, la neve è ancora polverosa e soffice. Critiche sono le zone di cresta o cambi di pendenza dove lo spessore del manto è minore ed è più facile provocare il distacco di una valanga. Le temperature rigide dell'aria favoriscono un consolidamento degli strati più vicini alla superficie, ma come effetto indiretto peggiorano la qualità degli strati di base che si stanno trasformando in grossi cristalli angolari.

Stato del manto nevoso

Bollettino valanghe del 18.02.2009 - Ore 10

Autonome Provinz Bozen - SüdtirolHydrographisches Amt

Lawinenwarndienst

Provincia autonoma di Bolzano - Alto AdigeUfficio IdrograficoServizio Prevenzione Valanghe

Situazione generale Ieri martedì, con il passaggio di una perturbazione lungo la cresta di confine sono caduti 20-30 cm di neve fresca. Più a sud ci sono state . . . . Il vento ha spirato forte o molto forte da nordovest e le temperature . . . .

Pericolo valanghe

Lungo la cresta di confine, al di sopra dei 1600 m circa, il pericolo è MARCATO GRADO 3. Punti di pericolo sono . . .

Page 2: lezione di topografia

Nozioni di base di geografia La sfera terrestre I punti cardinali Nozioni di geografia astronomica

Cartografia Tipologie di carte Distanza planimetrica e reale La scala della carta Le curve di livello e pendenza La simbologia Lettura e interpretazione del bollettino Lettura e interpretazione della carta topografica

Lezione di topografia … e dintorniGiovedì 19 02 2009

Scuola di Sci Alpinismo “M. Righini”

a cura di Marco Santorini

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A quale Polo andiamo?

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I nostri riferimenti: i punti cardinali

90°270°

180°

315° 45°

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SETTENTRIONE

MERIDIONE

I QUADRANTE

II QUADRANTE

III

QUADRANTE

225° 135°

IV

QUADRANTE

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Il Sole dove sorge?

Data

Altezza

Mezzodì

Sorgere Tramonto

OraAzimu

tOra

Azimut

Nov 31,7 6.35 10916.5

1251

Dic 24,6 7.13 12016.2

4240

22 Dic 22,7 7.30 12216.2

6238

Gen 23,2 7.33 12216.3

3238

Feb 29,0 7.17 11317.1

0247

Mar 38,6 6.37 10017.4

8260

21 Mar

46,4 6.01 9018.1

3270

Apr 50,7 5.41 8318.2

6277

21 Giu 69,6 4.17 5519.4

6304

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Equinozio: (Eq) 21 Marzo 23 SettembreSolstizio: (Si) 22 Dicembre (Se) 21 Giugno

A latitudine 45° Nord

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A casa prima del tramonto?

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A latitudine 45° Nord

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Quale carta scegliere?

- La Scala della carta- Carta geografica- Carta corografica- Carta topografica da 1:10.000 a 1:100.000- Mappe

- Carta estiva o invernale

- Carte fisiche o politiche

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A’

Dalla realtà alla carta

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Carta topografica

A’’

B’

B’’

Distanza planimetrica

A

BScala =A’’B’’

A’B’

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Dalla carta alla realtà1:25.000

1 cm sulla carta corrisponde a 25.000 cm di percorso

= 250 m

= 0,25 km = ¼ di kilometro

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Quale scala prendere?

1:50.000

1:25.000

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Stessa porzione di foglio:distanza dimezzata, superficie x 4

1:50.0001:25.000

Due scale diverse

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La carta topografica:una rappresentazione simbolica della realtà

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Affettiamo le montagne …

curve di livello vicine = pendio ripidocurve di livello lontane = pendio lieve

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Carta 1:25.000Curve di livello a 25m

Distanza tra 2 curve:1 mm = 25 metri

A B

Carta 1:25.000Curve di livello a 25m

Distanza tra 2 curve:2 mm = 50 metri

25 m

B’

50 m

27°25 m

B’

25 m

45°

BA

Pendio poco ripido : meno di 30°Pendio ripido : da 30° a 35°

Pendio molto ripido : da 35° a 40°Pendio estremamente ripido : oltre 40°

Quant’è ripido quel pendio?

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Pendio lieve, pendio ripido

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Sfumo

Tratteggio

Tecniche di rappresentazione

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Cosa ci aspetta ?

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Cosa ci aspetta ?

bosco

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crepacci

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Sarà un bosco di larici o di abeti?

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Qui c’è un dosso , lì un costone …

… in mezzo ci scorre un torrente

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Carta Kompass 1:50.000 Carta federale svizzera 1:50.000

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Carta con itinerari scialpinistici

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Altro esempio di rappresentazione

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Pendio sopravento o esposto al ventoPendio direttamente esposto all’azione del vento, rivolto verso la direzione da cui il vento spira, e dove la forza dello stesso è tale, nella maggior parte dei casi, da erodere/trasportare la neve.

Pendio sottovento, pendio al riparo dal ventoPendio che non è esposto al vento. Qui si accumulano grandi quantità di neve che spesso superano di molto l’altezza media del manto nevoso.

Esposizione, esposizione del pendioPunto cardinale verso il quale è rivolto un pendio; per esempio un pendio esposto a nord è rivolto verso nord.

Tratto dal “glossario multilingue neve e valanghe” approvato dai Servizi Valanghe Europeie pubblicato su www.avalanches.org

Parliamo la stessa lingua

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Canalone colatoioImpluvio ripido e stretto, generalmente situato in prossimità di creste e delimitato da rocce nude. Contiene spesso detriti rocciosi. Luogo privilegiato per l’accumulo di neve ventata.

ConcaLieve depressione, dalla forma arrotondata o allungata, ubicata su un terreno pianeggiante o su di un pendio. Luogo privilegiato per l’accumulo di neve trasportata dal vento.

CostoneZona elevata, lineare e orientata verso il fondovalle nettamente distinta dall’ambiente circostante.

Tratto dal “glossario multilingue neve e valanghe” approvato dai Servizi Valanghe Europeie pubblicato su www.avalanches.org

Parliamo la stessa lingua

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CrestaStretta linea che divide due versanti di una montagna con esposizioni diverse.

Crinale, dorsaleCatena o gruppo montuoso principale o secondario con specifiche indicazioni nel bollettino; espressione usata anche nell’accezione di zona tondeggiante e allungata, più elevata rispetto al terreno circostante.

Pendio aperto, lontano dal crinaleZona che non è direttamente collegata con il crinale.

Tratto dal “glossario multilingue neve e valanghe” approvato dai Servizi Valanghe Europeie pubblicato su www.avalanches.org

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Limite del boscoZona limite definita in base al clima e in base alla presenza del bosco, in corrispondenza della quale il bosco stesso può avere ancora una funzione di protezione efficace contro le valanghe. In Italia:Alpi Occidentali: 2000-2200 mAlpi Orientali: 1800-1900 mAppennini: 1700-1800 m

Tratto dal “glossario multilingue neve e valanghe” approvato dai Servizi Valanghe Europeie pubblicato su www.avalanches.org

Passo o valicoZona di passaggio tra due vallate. Il restringimento nella zona del valico determina un aumento della velocità del vento, fenomeno che provoca la formazione di importanti accumuli di neve ventata.

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Pendio in ombra, versante all’ombraZona che risente solo marginalmente, o non risente affatto, della radiazione solare. In pieno inverno, quando il sole è basso sull’orizzonte, le zone in ombra sono più numerose che in primavera, quando il sole si alza sempre più al di sopra dell’orizzonte. A seconda dell’ombra prodotta dall’orizzonte locale, le zone d’ombra possono trovarsi a tutte le esposizioni e non solo sui pendii settentrionali.Pendio soleggiato, esposto al soleZona molto influenzata dalla radiazione solare. I pendii tipicamente soleggiati presentano esposizioni che vanno da est a ovest passando per il sud, in relazione al momento della giornata (posizione del sole). Queste zone sono meno estese in pieno inverno, quando il sole è basso, rispetto allaprimavera, quando il sole è più alto sull’orizzonte.

Tratto dal “glossario multilingue neve e valanghe” approvato dai Servizi Valanghe Europeie pubblicato su www.avalanches.org

Parliamo la stessa lingua