Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

29
Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale

Transcript of Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Page 1: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Lezione 7

Prof. Riccardo Acernese

Corso di Economia Aziendale

Page 2: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Pagina 2

Page 3: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Contenuto didattico

Reperimento dei mezzi finanziari

I finanziamenti bancari

Il prestito obbligazionario

Criteri di valutazione dei debiti finanziari

Pagina 3Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 4: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Reperimento dei mezzi finanziari

Pagina 4

Modalità di reperimento dei mezzi finanziari

CAPITALE PROPRIO

AUTOFINANZIAMENTO

Crediti di funzionamento

Crediti difinanziamento

Dilazioni di pagamento concesse dai fornitori

Finanziamenti bancari Obbligazioni Altri strumenti (credito dai

dipendenti come ad es. acc.to TFR)

CAPITALE DI CREDITO

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 5: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 5

Finanziamenti bancari

Operazioni di smobilizzo

Consentono all’impresa di ottenere anticipatamente il valore dei crediti commerciali che essa vanta verso terzi.

ESEMPI Sconto di effetti cambiari Accredito di ricevute bancarie

salvo buon fine Anticipi su fatture

Operazioni di finanziamento in

senso stretto

Presentano la classica struttura di erogazione di somme con obbligo di restituzione entro una data scadenza.

ESEMPI Mutui ipotecari Aperture di credito Anticipazioni garantite

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 6: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 6

La più comune forma di finanziamento a medio/lungo termine utilizzata dalle imprese è rappresentata dai mutui.mutui.

I mutui concessi dagli istituti di credito possono essere rimborsati con modalità differenti:

Rimborso

In un’unica soluzione alla scadenza

In raterate uguali per capitale

In raterate di uguale ammontare comprensive di capitali e interessi

RataRata Quota capitaleQuota capitale Quota interessiQuota interessi

Rimborso effettivo di Rimborso effettivo di

quanto preso in prestitoquanto preso in prestito

Pagamento del servizio Pagamento del servizio

offerto dalla bancaofferto dalla banca

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 7: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 7

ESEMPIO:Si ipotizzi l’accensione di un mutuo di €1.200 di durata 10 anni rimborsabile con rate semestrali uguali di €89,28 comprensive di capitali e interessi scadenti il 30/06 e il 31/12 di ogni anno. Il tasso nominale del mutuo è dell’8,25% annuo.

Di seguito si riporta una sintesi del piano di ammortamento del finanziamento:

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Periodo RATA Quota Capitale Quota interessi Capitale Residuo

30-giu € 89,28 € 39,78 € 49,50 € 1.160,22

31-dic € 89,28 € 41,42 € 47,86 € 1.118,80

30-giu € 89,28 € 43,13 € 46,15 € 1.075,68

31-dic € 89,28 € 44,91 € 44,37 € 1.030,77

30-giu € 89,28 € 46,76 € 42,52 € 984,01

31-dic € 89,28 € 48,69 € 40,59 € 935,32

……………………………………………………………………………………………………………………………………………….  

31-dic € 89,28 € 85,74 € 3,54 € 0,00

Page 8: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 8

ESEMPIO:Le registrazioni contabili connesse alla erogazione e al pagamento delle rate del mutuo sono le seguenti:

Banca c/c Interessi passivi

1.200

Mutui passivi

1.200 49,5

1.1. ErogazioneErogazione 2.2. Pagamento della prima rataPagamento della prima rata

49,5 = (1.200 x 8,25% ) / 2

Interesse = Capitale x tasso / periodo

Banca c/c

1.200

Mutui passivi

1.20089,28 39,78

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 9: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 9

Diversi a Banca c/c

Mutui passivi

Interessi passivi

Banca c/c a Mutui passivi

31/12/2009

31

001

1.200

002

30/06/2009

89,28

18

18

47 49,50

39,7831

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 10: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 10

Un’altra modalità ricorrente di finanziamento bancario è costituita dalle anticipazioni garantite.

Con tale operazione una banca cede ad un cliente una somma di denaro con obbligo di rimborso dietro pagamento di un interesse e previa prestazione di una garanzia di beni mobili (titoli o merci).

Tale operazione presenta le seguenti principali caratteristiche tecniche:

Si tratta generalmente di una operazione a breve termine della Si tratta generalmente di una operazione a breve termine della durata massima di un anno. Il valore degli importi erogati e da durata massima di un anno. Il valore degli importi erogati e da rimborsare è proporzionale a quello dei beni ceduti in garanziarimborsare è proporzionale a quello dei beni ceduti in garanzia

Interessi periodici che possono essere corrisposti in maniera Interessi periodici che possono essere corrisposti in maniera anticipata o posticipata. Inoltre, in genere, il valore degli anticipata o posticipata. Inoltre, in genere, il valore degli importi erogati è pari al loro valore corrente diminuito di una importi erogati è pari al loro valore corrente diminuito di una percentuale detta scarto.percentuale detta scarto.

RIMBORSORIMBORSO

REMUNERAZ.REMUNERAZ.

Car

atte

rist

ich

e

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 11: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 11

ESEMPIO:

La società ALFA ha ottenuto da un istituto di credito, in data 4 aprile 2009, un’anticipazione

di €40.000 garantita da titoli del valore di €50.000.

La durata del prestito è di 6 mesi. Il tasso di interesse applicato è del 12% e gli interessi

sono pagati posticipatamente.

1. Calcolo degli interessi

Interessi 40.000 x 12 x 180

36.000€ 2.400

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 12: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 12

Detentori ns/titoli in garanzia

a Titoli in garanzia

001

50

04/04/2009

2. Rilevazione della cessione dei beni in garanzia

Poiché la proprietà dei beni non viene trasferita alla banca, la transazione non incide sul

risultato economico d’esercizio, e, quindi, non deve essere registrata nel sistema del reddito.

Affinché di essa rimanga una traccia nella contabilità, però, occorre che comunque venga

annotata in partita doppia.

A tale scopo si ricorre ad un particolare sistema dei conti detto “sistema dei nostri beni

presso terzi”, che ha semplicemente l’obiettivo di lasciare memoria di determinati fatti

aziendali, che non incidono sul risultato d’esercizio.

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 13: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 13

Banca c/c a Anticipazioni passive

002

40

04/04/2009

3. Rilevazione della concessione del prestito

Banca c/c

40

Anticipazioni

passive

40

18 32

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 14: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I finanziamenti bancari

Pagina 14

Diversi a Banca c/c

003

42,4

04/10/2009

4. Rimborso del prestito; pagamento interessi e chiusura dei conti di memoria relativi alla garanzia

Banca c/c

40

Anticipazioni

passive

40

18

32 Anticipazioni passive

Interessi passivi

40,0

2,447

Interessi passivi

2,442,4

40

Titoli in garanzia a Detentori ns/titoli in garanzia

004

50

04/10/2009

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 15: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 15

DEBITI FINANZIARI

Obbligazioni; Obbligazioni convertibili.Obbligazioni; Obbligazioni convertibili.

Soggetti erogatori: Soggetti erogatori:

Società per AzioniSocietà per Azioni

Alla scadenza contrattualmente stabilita vengono Alla scadenza contrattualmente stabilita vengono rimborsate le somme sottoscritte.rimborsate le somme sottoscritte.

Interessi periodici funzione del valore del titolo e del Interessi periodici funzione del valore del titolo e del tasso dichiarato.tasso dichiarato.

RIMBORSORIMBORSO

REMUNERAZ.REMUNERAZ.

TIPOLOGIETIPOLOGIE

Soggetti destinatari: Soggetti destinatari:

RisparmiatoriRisparmiatori

Car

atte

rist

ich

e

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 16: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 16

EMISSIONE

VALORE NOMINALEVALORE NOMINALE VALORE DI EMISSIONEVALORE DI EMISSIONE

Valore effettivo del titolo di Valore effettivo del titolo di creditocredito

Prezzo pagato dai finanziatoriPrezzo pagato dai finanziatori

Emissione alla pariEmissione alla pariV. Nominale = V. Emissione

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 17: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 17

EMISSIONE

VALORE NOMINALEVALORE NOMINALE VALORE DI EMISSIONEVALORE DI EMISSIONE≠≠

DISAGGIO DI EMISSIONE

AGGIO DI EMISSIONE

V. Nominale > V. Emissione

V. Nominale < V. Emissione

Emissione sotto la pari

Emissione sopra la pari

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 18: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 18

RIMBORSO

Alla pariAlla pari Sopra la pariSopra la pari

V. Nominale = Prezzo di rimborso V. Nominale < Prezzo di rimborso

Premio di rimborso(costo d’esercizio)

Avviene generalmente a scadenza. In altre tipologie di emissioni può avvenire in modo graduale per cui una data percentuale di obbligazioni viene stralciata di anno in anno, e le corrispondenti somme sono restituite ai sottoscrittori.Al fine di selezionare le obbligazioni da rimborsare ad ogni tranche le strade percorribili dall’impresa emittente sono essenzialmente due:1.sorteggio del numero di serie delle obbligazioni da rimborsare;2.acquisto di una data quantità di obbligazioni sul mercato e successivo stralcio delle stesse.

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 19: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 19

ESEMPIO:

La ALFA S.p.A. ha emesso, il 1 agosto 2007, un prestito obbligazionario con le seguenti

caratteristiche:

Numero titoli emessi = 20.000

Valore nominale = €10

Prezzo di emissione = €9,5

Tasso di interesse = 6%

Cedole: semestrali con interessi posticipati

Rimborso: alla pari in dieci anni a partire dal 1 agosto 2008 con estrazione a sorte

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 20: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 20

1. Calcoli

Valore nominale del prestito =Valore nominale unitario titolo

Numero titoli emessi

= €10 x 20.000 = €200.000

Valore sottoscritto =Prezzo di emissione

Numero titoli emessi

= €9,5 x 20.000 = €190.000

Disaggio di emissione =Valore nominaledel prestito

Valore sottoscritto

= €(200.000 - 190.000) = €10.000

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 21: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 21

1. Calcoli

Cedole semestrali =

200.000 x 6 x 6

1.200

= €6.000 per semestre

Periodo 1/08/2007 – 31/01/2008 e 01/02/2008 31/07/2008

Ritenuta fiscale = €6.000 x 12,5% = €750

Rimborso annuo = €200.000 / 10 = €20.000

Cedole semestrali =180.000180.000 x 6 x 6

12.000

= €5.400 e così via per le successive cedole

Periodo 1/08/2008 – 31/07/2008

Cedole nette = €6.000 - €750 = €5.250

Per i periodi successivi gli interessi saranno calcolati sul debito residuo, ovvero:

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 22: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 22

Diversi

Disaggio di emissione

Obbligazioni c/sottoscrizione

a Prestito obbligazionario

01/08/2007

001

200

002

01/08/2007

2. Scritture contabili

190

10

Anno 2007

aBanca c/c18 190Obbligazioni c/sottoscrizione

21

32

21

15

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 23: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 23

Interessi su obbligazioni

aObbligazioni c/interessi

a Obbligazioni c/interessi

01/02/2008

001

6

002

01/02/2008

18

6

2. Scritture contabili

Anno 2008

Diversi

Erario c/ritenute

Banca c/c 5,25

0,75

aErario c/ritenute

01/02/2008003

0,75Banca c/c

36

3647

29

29 18

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 24: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

I prestiti obbligazionari

Pagina 24

2. Scritture contabili

Anno 2008

aObbligazioni c/interessi01/08/2008005

01/08/2008

18

6Diversi

Erario c/ritenute

Banca c/c 5,25

0,75

aErario c/ritenute

01/08/2008006

0,75Banca c/c

Prestito obbligazionario a Obbligazioni estratte

007

20

01/08/2008

Obbligazioni estratte a Banca c/c

008

20

01/08/2008

Interessi su obbligazioni a Obbligazioni c/interessi

004

63647

36

29

1829

3832

1838

Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

Page 25: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

La rappresentazione in bilancio

Pagina 25Lezione 7Corso di Ragioneria generale ed applicataProf. Riccardo Acernese

I debiti debbono essere esposti nello stato patrimoniale nella

voce D) Debiti con la seguente classificazione minima:

1. obbligazioni;

2. obbligazioni convertibili;

3. debiti verso soci per finanziamenti;

4. debiti verso banche;

5. debiti verso altri finanziatori;

6. acconti;

7. debiti verso fornitori;

8. debiti rappresentati da titoli di credito;

SEGUE

Page 26: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

La rappresentazione in bilancio

Pagina 26Lezione 7Corso di Ragioneria generale ed applicataProf. Riccardo Acernese

9. debiti verso imprese controllate;

10. debiti verso imprese collegate;

11. debiti verso controllanti;

12. debiti tributari;

13. debiti verso istituti di previdenza e di assicurazione sociale;

14. altri debiti:

a) verso altre consociate

b) verso altri creditori

In considerazione della scadenza, le passività sono distinte nello stato patrimoniale tra:

— passività a breve o correnti: e cioè con scadenza entro l'esercizio successivo, con

scadenza indeterminata ovvero pagabili su richiesta del creditore;

— passività a medio e lungo termine o non correnti: e cioè con scadenza oltre l'esercizio

successivo.

Page 27: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Criteri di valutazione dei debiti finanziari

Pagina 27Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

I debiti sorti per operazioni di finanziamento vanno rilevati in bilancio quando esiste

l’obbligazione dell’impresa verso la controparte.

In particolare:

- i mutui vanno rilevati se si è verificata l’erogazione dei fondi;

- i prestiti obbligazionari vanno rilevati nei limiti in cui sono stati sottoscritti.

Page 28: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Criteri di valutazione dei debiti finanziari

Pagina 28Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

PRINCIPIO GENERALE

I debiti e le altre passività vanno esposti in bilancio al valore nominale.valore nominale.

PRESTITI OBBLIGAZIONARI

Il debito per obbligazioni è correttamente determinato quando corrisponde all’ammontare totale

del debito residuo in linea capitale alla data di bilancio secondo il piano di rimborso.

Il valore nominale delle obbligazioni già estratte e non ancora presentate per il rimborso, per le

quali il diritto di rimborso è ancora valido, deve essere indicato nella voce D.13 “Altri debiti”.

Page 29: Lezione 7 Prof. Riccardo Acernese Corso di Economia Aziendale.

Criteri di valutazione dei debiti finanziari

Pagina 29Lezione 7Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

DEBITI VERSO BANCHE

Il saldo da esporre in bilancio deve esprimere l’effettivo debito per capitale, interessi ed oneri

accessori maturati ed esigibili alla data di bilancio, anche se gli interessi ed oneri accessori

vengono addebitati successivamente a tale data.

I mutui passivi vanno esposti in bilancio al loro valore nominale; gli oneri accessori per

l’ottenimento dei mutui vanno differiti, se di ammontare rilevante, ed ammortizzati in base al

periodo di durata del prestito.