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Lezione 3 – Procedure amministrative, best practices e procedure

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Lezione 3 – Procedure amministrative, best practices e

procedure

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CONTENUTI

3.1 - Normativa a livello europeo, nazionale e locale

3.2 - Best practices collegate alla normativa per impianti digeoscambio

3.3 - Manuale e schema per lo sviluppo di un database degliimpianti di geoscambio

3.4 - Integrazione della geotermia a bassa entalpia nelle città

3.5 - Raccomandazioni normative per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia nelle città

3.6 - Analisi dei PAES

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Normativa a livello europeo, nazionale e locale

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Normativa UE per geotermia a bassa entalpia

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Cronologia per l’implementazione della normativa UE

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Obiettivi per Sviluppo delle Rinnovabili a livellonazionale

Art. 4 Direttiva 2009/28/CE Piani d’Azione Nazionali per le Rinnovabili

Decreto Legislativo del 3 marzo 2011 n. 28 obiettivi quantitativi per l’integrazione delle fonti rinnovabili per i fabbisogni termici in nuovi edifici e ristrutturazioni rilevanti.

Nessun riferimento esplicito a geotermia a bassa entalpia

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Normativa italiana: Decreto Legislativo 11 febbraio2010 n. 22

Definizione risorse geotermiche:

a) sono risorse geotermiche ad alta entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito superiore a 150 °C;

b) sono risorse geotermiche a media entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito compresa tra 90 °C e 150 °C;

c) sono risorse geotermiche a bassa entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito inferiore a 90 °C.

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Normativa italiana: Decreto Legislativo 11 febbraio2010 n. 22

Le risorse geotermiche possono essere:

- d'interesse nazionale le risorse geotermiche ad alta entalpia, o quelle economicamente utilizzabili per la realizzazione di un progetto geotermico tale da assicurare una potenza erogabile complessiva di almeno 20 MW termici.

- d’interesse locale le risorse geotermiche a media/bassa entalpia o che producano meno di 20 MW termici.

- Piccole utilizzazioni locali

a) consentono la realizzazione di impianti di potenza inferiore a 2 MW termici, con fluido geotermico alla temperatura convenzionale dei reflui di 15 C°;

b) ottenute mediante l'esecuzione di pozzi di profondità ≤ 400 metri per ricerca, estrazione e utilizzazione di fluidi geotermici o acque calde, comprese quelle sgorganti da sorgenti per potenza termica complessiva ≤ 1.000 kWt.

c) quelle effettuate tramite l'installazione di sonde geotermiche che scambiano calore con il sottosuolo senza effettuare il prelievo e la reimmissione nel sottosuolo di acque calde o fluidi geotermici.

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Normativa italiana: Decreto Legislativo 11 febbraio2010 n. 22

Piccole utilizzazioni locali

- Le piccole utilizzazioni locali di cui ai punti a) e b) sono concesse dalla Regione territorialmente competente con le modalità previste dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, di cui al Regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775.

- Le piccole utilizzazioni locali di cui al punto c) sono sottoposte al rispetto della specifica disciplina emanata dalla Regione competente, con previsione di adozione di procedure semplificate. Impianti per lo sfruttamento per la geotermia a bassa entalpia (Nel caso di assenza di normativa a livello regionale si applicano le disposizioni nazionali)

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Normativa Regione Lombardia

- Legge Regionale 11/12/2006 n. 24 prevede la promozione deisistemi di geoscambio

- Legge Regionale 29/06/2009 n. 10 stabilisce l’adozione di procedure semplificate per l’installazione e la manutenzione degliimpianti di geoscambio (sonde geotermiche).

- Regolamento Regionale 15/02/2010 n. 7 definisce la procedure amministrativa per installare sistemi di geoscambio a circuitochiuso.

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Normativa Regione Lombardia: Regolamento Regionale 15/02/2010 n. 7

IL REGOLAMENTO

Disciplina sulla base di una determinata soglia di profondità,

due differenti procedimenti amministrativi

ATTIVITÀ LIBERA AUTORIZZAZIONE PROVINCIALE

Per l’installazione di sonde

geotermiche che raggiungono una

profondità non superiore a 150

metri dal piano campagna e di sonde

geotermiche orizzontali, è necessaria

la sola registrazione preventiva

dell’impianto nella banca dati

informatizzata, il Registro Sonde

Geotermiche (RSG).

Per l’installazione di sonde

geotermiche che superano la

profondità di 150 metri dal piano

campagna, è invece richiesta

l’autorizzazione da parte della

Provincia competente per il territorio.

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Normativa Regione Lombardia: Regolamento Regionale 15/02/2010 n. 7

IL REGOLAMENTO

distingue poi le procedure per “piccoli” e “grandi” impianti

I “piccoli impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o

frigorifera utile uguale o inferiore a 50 kW;.

I “grandi impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o

frigorifera utile superiore a 50 kW.

Per i “grandi impianti” è necessario fornire le informazioni che vengono

acquisite attraverso uno specifico test (Ground Response Test),

una prova sperimentale che permette di rilevare le proprietà termofisiche

di scambio del sottosuolo e di conseguenza di procedere

al corretto dimensionamento del campo geotermico.

Per i grandi impianti è previsto l’obbligo di dotarsi

di un adeguato sistema di monitoraggio.

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Normativa Regione Lombardia: Regolamento Regionale 15/02/2010 n. 7

IL REGOLAMENTO

Il percorso per la registrazione dell’impianto

COMPILAZIONE FORM “COMUNICAZIONE AVVIO

LAVORI”

costituita da diverse sezioni:

anagrafica proprietario, tipologia impianto,

caratteristiche tecniche, ecc.

30 gg prima dell’avvio

del cantiere

Entro 1 anno dalla data

di apertura pratica

COMPILAZIONE FORM “COMUNICAZIONE FINE LAVORI

È necessario allegare relazione di collaudo

PER ACCEDERE

AL REGISTRO www.rinnovabililombardia.it

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Normativa Regione Lombardia: Regolamento Regionale 15/02/2010 n. 7

IL REGOLAMENTO

temi di attenzione ancora oggetto di sviluppo

MONITORAGGIO ENERGETICO AMBIENTALE (specifiche tecniche e

modalità acquisizione dati)

QUALIFICA IMPRESE E INSTALLATORI (standard formativo regionale e

norme tecniche UNI – CTI)

ATTIVITA’ DI CONTROLLO (sistematizzazione flusso acquisizione dati)

DDG 5 MARZO 2015 - N. 1703 - Approvazione delle modalità operative rivolte alle

province per lo svolgimento delle attività di controllo, ai sensi dell’art. 13 del

regolamento n. 7/2010, e dello schema di cantiere per l’installazione delle sonde

geotermiche - Integrazioni al d.d.g. n. 9072 del 27 settembre 2010

Novità

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Normativa Regione Toscana

- Legge Regionale 24 febbraio 2005, n.39 modificata da Legge Regionale 23 Novembre 2009, n. 71 definisce le procedure per installare le pompe di calore geotermiche.

Q<2 Mwt

POZZI <400ml.

CON PRELIEVO

SONDE VERTICALI COLLETTORI ORIZZONTALI SENZA PRELIEVO

AUTORIZZAZIONE

PROVINCIA

Con modalità

R.D.1775/1933.

COMUNE

SCIA

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Obiettivi per Sviluppo Rinnovabili a livello locale

Poche province, regioni o città hanno definito degli obiettivi locali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Alcuni hanno definito obiettivi nei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).

Spesso la geotermia a bassa entalpia non inserita in modo esplicito.

Qualche caso virtuoso: Stoccolma

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Città di Stoccolma

Dal 2008 il Piano energetico è collegato al Piano generale della città.

Diffusione uso teleriscaldamento e teleraffescamento.

Sezione del piano dedicata a geotermia a bassa entalpia, solare ed eolico.

Realizzazione di 1600 installazione di sistemi di geoscambio ogni anno.

Impegno per sviluppo delle rinnovabili ed efficienzaenergetica degli edifici

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Integrazione geotermia a bassa entalpia in edifici e sottosuolo

Geotermia a bassa entalpia può supportare ottenimentoedifici a energia quasi zero.

Geotermia a bassa entalpia raramente menzionata in regolamenti edilizi, etichette energetiche ed incentivi.

Pianificazione del sottosuolo può facilitare la realizzazionedi impianti di geoscambio.

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Diffusione geotermia a bassa entalpia nei PaesiBassi

Sussidi solo per un anno (1998)

Processo in 3 fasi:

Prima fase (1980-1990) la tecnologia ha iniziato a diffondersi

Seconda fase (1990-2003) sono stati realizzati I primi progetti commerciali

Terza fase (2003 fino ad oggi) c’è stata una vera e propria penetrazione di tale tecnologia

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Gestione della risorsa: normativa

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Gestione della risorsa: novità normative in Francia

1 Luglio 2015 – entra in vigore Decreto 2015-15, che disciplina:

- Requisiti generali

- Qualificazioni delle imprese di perforazione

- Cartografia delle zone stabilite per legge 2 mappe (1 per sistemi chiusi e 1 per sistemi aperti) che analizzano suolo da 10 a 200 m di profondità. Classificazione di 3 livelli di profondità: 10-50 m, 10-100 m and 10-200 m.

- Procedure di approvazione

- Sistema on line per la dichiarazione dei sistemi di geotermia a bassa entalpia (www.geothermie-perspectives.fr).

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Gestione della risorsa: novità normative in Francia

Classifica le aree sulla base di 9 tipologie di possibili rischi: 1 - Subsidenza/sollevamento collegato a livelli evaporici.2 – Subsidenza/crollo collegato alle cavità(escluse le mine).3 – Subsidenza/crollo collegato alle cavitàminerarie.4 – Movimenti del terreno (o frane).5 – Inquinamento del suolo e della falda.6 – Fenomeno artesiano Artesian phenomenon.7 – Collegamento della falda acquifera.8 – Innalzamento della falda. 9 – Spicchi di acqua salata (solo per cartografie regionali).

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Gestione della risorsa: caso di Stoccolma

Dal 2010 la città di Stoccolma offre un servizio online per richiesta di permesso di perforazione per l’installazione di una pompa di calore geotermica.

Valido per sistemi chiusi verticali con una sola perforazione per abitazioni singole e con pompe di calore con meno di 20 kW e solo per i proprietari del terreno.

Il richiedente deve localizzare su una mappa interattiva la perforazione che intende realizzare e poi completare la richiesta con tutti i dettagli dell’installazione.

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Gestione della risorsa: caso di Stoccolma

Per ricevere il permesso a perforare, la città di Stoccolma richiede che:

- Il perforatore sia certificato secondo lo schema di certificazione svedese.

- La perforazione e l’installazione deve essere realizzata secondo le indicazioni

della guida “Normbrunn-07” (è una guida svedese su come effettuare una

perforazione in modo corretto).

- Il richiedente abbia fatto un’indagine attraverso: www.ledningskollen.se, sito

web che indica la presenza di cavi elettrici e per le telecomunicazioni.

La Città di Stoccolma invia la richiesta a:

• Vicini (se presenti) che possano essere influenzati dall’installazione. Secondo

la normativa svedese, tali soggetti hanno il diritto di esprimere il loro parere.

• Impresa che gestisce i servizi idrici, impresa per fornitura del gas, impresa che

gestisce la rete di teleriscaldamento e l’impresa di telecomunicazione.

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Gestione della risorsa: strumenti

Strumenti che forniscono dati sul suolo e sul potenziale geotermico in alcuni paesi:- banche dati che elencano tutti i tipi di perforazioni e pozzi in un territorio

- banche dati dedicate ai sistemi di geoscambio (es. alcuni Lander tedeschi, Italia, città svedesi)

Città di Stoccolma: strumento per fornire informazioni sugli impianti e il sottosuolo dove si trovano le installazioni e per inviare la richiesta di permesso tramite Internet.

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Gestione della risorsa: strumenti in Germania

New online portal of GD-NRW,

online since October 2013!

http://www.geothermie.nrw.de

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Gestione della risorsa: strumenti in Germania

Bavarian database for geology and installations

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Gestione della risorsa: strumenti in Italia

Web-tool for information and for application for “sonde geotermiche“ (BHE)

http://www.rinnovabililombardia.it/rsg Source: Brolis / Finlombarda

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Gestione della risorsa: novità normative in Francia

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Barriere allo sviluppo della geotermia a bassaentalpia in UE

Normative:

- Complessità ed elevati costi alle procedure autorizzative.

- Assenza di procedure normative o di raccomandazioni per i sistemi associati alle pompe di calore geotermiche.

- Normative regionali eterogenee creano difficoltà agli installatori e agli altri professionisti.

- Enti locali sono più o meno coinvolti nel processo legislativo per i sistemi di geoscambio.

- Mancanza di formazione e di procedure di certificazione.

Informative:

- Mancanza di conoscenza sulle tecnologie e sugli incentivi associati.

- Mancanza di informazione.

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Best practices collegate alla normativa per impianti di geoscambio

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Best practices per lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia

Best Practice Regions

Common Framework Emerging Regions

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Best practices per lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia

Sono state identificate le metodologie per implementare le varie categorie di best practices identificate nei paesi «maturi» (Germania, Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia) e in alcuni paesi in cui il mercato della geotermia a bassa entalpia è in via di sviluppo (es. Italia)

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico(Stoccolma)

PAESE Svezia CITTA’/REGIONE: Stoccolma

TIPO DI SISTEMA Sistema chiusoTEMPO DI

FUNZIONAMENTO 1 mese

TIPO DI UTILIZZORiscaldamento e

acqua calda sanitaria

DOMANDA DI

CALORE

15000 kWh + 4500 kWh DHW

DOMANDA PER

RAFFRESCAMENTO NESSUNA

COLLETTORIUn foro con una profondità di 150 metri. Il collettore è un singolo tubo a U.

No è stata usata malta.

DETTAGLI

IMPIANTO

Casa unifamiliare in legno di 150 m2, costruita nel 1970. L’unità della pompa

di calore comprende un serbatoio per l’acqua calda di 180 litri e la capacità

di riscaldamento nominale è di 10 kW.

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico(Stoccolma)

RICHIESTE &

PERMESSI

I tempi per la richiesta sono stati di 6 settimane grazie all’utilizzo del

sistema on line della città di Stoccolma. La richiesta è gestita dalla

commissione ambientale che si occupa di effettuare tutte le altre

comunicazioni relative alle infrastrutture sotterranee e ai vicini. I vicini

sono stati informati d’ufficio.

Il permesso è valido per un impianto che sia realizzato entro 2 anni.

Non è necessario il rinnovo e non ci sono imposte/canoni dopo

l’installazione.

COSTI PER

PERMESSI

Il costo del permesso è di 4 900 SEK equivalente a € 520 (Dicembre 2013)

CERTIFICATI Certificazione del trivellatore

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico(Stoccolma)

Aspetti ambientali e

tecnici

Ambiente

ricevente

Condizioni tipiche del terreno svedese;

basamento cristallino con granite, gneiss. Non è

necessaria la malta.

SoglieNon ci sono parametri soglia nel permesso. Non

ci sono costi aggiuntivi.

Vicinanza ad altri

utlizzatori

Ci sono diversi sistemi di taglia simile nelle

vicinanze; la distanza minima tra fori vicini è di

20 metri.

Monitoraggio &

Raccolta datiNessun requisito per monitoraggio e nessun costo aggiuntivo.

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico(Stoccolma)

POLICY

I principali driver per l’investimento in pompe di calore sono: basso

costo, necessità di poco spazio per la realizzazione dell’impianto e

manutenzione limitata.

Elevate tasse sull’olio combustibile hanno ridotto l’installazione di

boiler ad olio combustibile . Le pompe di calore sono una valida

alternative per sostituire i boiler ad olio combustibile.

Le pompe di calore forniscono energia da FER gratuita per gli edifici.

LINEE GUIDA

TECNICHE

Normbrunn07 – documento che definisce le procedure che i trivellatori

certificati devono seguire.

MISURE DI SUPPORTO Non ci sono sussidi dedicati solo agli impianti di geoscambio.

COMMENTI

Il requisito generale in Svezia è la notifica riguardo l’installazione nelle

abitazioni familiari autonome (<20 kW). A Stoccolma è richiesto il

permesso per tutti gli impianti. Il processo amministrativo è piuttosto

semplice grazie al servizio on line.

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Casi Studio: Sistema aperto per uso commerciale(Utrecht)

PAESE Paesi Bassi CITTA’/REGIONE: Utrecht

TIPO DI SISTEMA Sistema a ciclo

aperto: ATES

TEMPO DI

FUNZIONAMENTO 4 anni

TIPO DI UTILIZZORiscaldamento%

&Raffrescamento

DOMANDA DI

CALORE 4,500 MWh

DOMANDA PER

RAFFRESCAMENTO4,500 MWh

COLLETTORIIl Sistema ha 4 pozzi caldi e 5 pozzi freddi con una profondità di 50 m. Il

flusso massimo del sistema è 350 m3/h.

DETTAGLI

IMPIANTO

I pozzi sono collegati all’edificio attraverso una sonda geotermica. Il

sistema fornisce riscaldamento e raffrescamento diretto utilizzando le

pompe di calore.

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Casi Studio: Sistema aperto per uso commerciale(Utrecht)

RICHIESTE &

PERMESSI

E’ stata condotta un’analisi del rischio per

identificare l’impatto termico e idraulico

sull’ambiente.

La procedura per l’ottenimento del permesso ha

richiesto 9 mesi (normale procedura), dal momento

che era presente un altro utilizzatore della falda

acquifera.

La provincia ha fornito il permesso e dal momento

in cui è stato rilasciato il permesso il sistema è

protetto da eventuali altri utilizzatori della falda

acquifera.

Particolare attenzione deve essere prestata

all’inquinamento della falda acquifera e perciò è

richiesto un monitoraggio aggiuntivo della falda

acquifera.

COSTI PER

PERMESSI

Realizzazione della valutazione del rischio (€ 9,000)

Costi dei permessi (€ 3,000)

Costi per monitoraggio annuale (€ 4,000)

CERTIFICATI Nessuna certificazione

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Casi Studio: Sistema aperto per uso commerciale(Utrecht)

Aspetti ambientali e

tecnici

Ambiente

ricevente

Il primo acquifero non è protetto e disponibile per

sistemi ATES (norme provinciali). L’esistente

inquinamento della falda acquifera è il maggiore

punto di attenzione. Perciò, non deve essere

distribuito (norme nazionali).

Soglie

Flusso massimo: 350 m3/h. Temperatura massima

d’infiltrazione: 25° C. Temperatura minima

d’infiltrazione: 5° C.

Massima dislocazione dell’acqua: 1,500,00 m3/anno.

Dovrebbe esserci un bilancio energetico e nessun

impatto termico. L’inquinamento non può essere

diffuso.

Vicinanza con gli

altri utilizzatori

Ci sono altri 5 grandi sistemi ATES nelle vicinanze

(max 2,000 m di distanza). La distanza è sufficiente

in modo da evitare impatti termici negativi.

Non si conoscono sistemi chiusii adiacenti.

Inquinamento della falda acquifera è vicino al sito e

presente nell’acquifero.

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Casi Studio: Sistema aperto per uso commerciale(Utrecht)

MONITORAGGIO &

RACCOLTA DATI

Requisiti per misurare: flusso, calore e freddo consegnato, temperatura di

astrazione e iniezione, temperatura min. e max. di iniezione, quantità di

acqua scaricata per la manutenzione. Frequenza della misurazione: oraria, ;

relazione annuale sull’andamento mensile.

Per analizzare campioni della falda acquifera in relazione a macro-parametri,

composti clorurati, olio minerale. Frequenza: 2 volte l’anno.

POLICY

E’ applicabile la misura nazionale del Coefficiente della Prestazione

Energetica (EPC). Perciò, un nuovo edificio deve determinare un basso

livello del consumo di energia.

LINEE GUIDA TECNICHE Progettazione: NVOE linee guida per la progettazione dei sistemi ATES

Trivellazione: BRL linee guida 2100 e protocollo 2101.

MISURE DI SUPPORTO NESSUNA.

COMMENTIIl progetto è al centro di una grande città. Perciò, è necessario stare attenti

all’inquinamento della falda acquifera.

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico(Souday)

PAESE Francia CITTA’/REGIONE: SOUDAY (Loir et Cher)

TIPO DI SISTEMA Sistema chiusoTEMPO DI

FUNZIONAMENTO Fine 2008

TIPO DI UTILIZZO

Riscaldamento,

Raffrescamento & Acqua

calda sanitaria

DOMANDA DI CALOREPotenza pompa di calore: 14kW (riscaldamento)

COLLETTORI4 sonde verticali, 75 m di profondità, doppia U

10m di spazio tra ciascuna sonda

DETTAGLI IMPIANTO

Nuova casa indipendente, 250 m2

Piano terra: riscaldamento e raffrescamento (25°C)

Primo piano: unità di ventilconvettori (50°C)

RICHIESTE & PERMESSI

Solo una dichiarazione

Realizzazione secondo le raccomandazioni di ‘Géoqual’

Informazioni geologiche trasferite al BSS (Database nazionale geologico, gestito dal

BRGM)

COSTI PER PERMESSI no

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico(Souday)

ASPETTI AMBIENTALI E

TECNICI Ambiente ricevente

Localizzazione rurale

Geologia: calcare & sabbia

SoglieCapacità termica media estratta dal

terreno: 36 W/m

Vicinanza ad altri utilizzatori

10m tra ciascuna sonda

Non si conosce la presenza di altri

impianti vicini, per cui è stata presa la

misura cautelativa di 10 metri in qualsiasi

direzione.

MONITORAGGIO &

RACCOLTA DATINessun dato di funzionamento

POLICY Géoqual’= marchio di qualità nella Regione Centrale

LINEE GUIDA

TECNICHEGéoqual’= marchio di qualità nella Regione Centrale

MISURE DI SUPPORTO

Géoqual conforme alle migliori pratiche professionali & migliori raccomandazioni

ambientali

Durata dei fori & ottimizzazione dei costi rispetto ai requisiti termici

COMMENTI Ambiente ricevente

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico (Saint-Denis-en-Val)

PAESE Francia CITTA’/REGIONE: Saint-Denis-en-Val

TIPO DI SISTEMA Sistema chiusoTEMPO DI

FUNZIONAMENTO 3 Anni

TIPO DI UTILIZZORiscaldamento & Acqua

calda sanitaria DOMANDA DI CALORE Fino a 12 MWh/annui

COLLETTORI

Doppio acquifero, Profondità: 21 m (entrambi), – Livello acqua nel foro: 7 m – Il secondo

acquifero perchè è più limipido come il livello superiore – Flusso di acqua disponibile: >

10m³/h – 1.5m³/h utilizzato.

DETTAGLI IMPIANTO

Casa autonoma (1970) 140m² riscaldati - 120 kWh/m²/annui

Sistema precedente: olio combustibile

Pompa di calore elettrica ad acqua (fase singola) – Potenza: 9 kW – COP del sistema: 3

Funzionamento: <2 000 ore annue (periodo riscaldamento) – Capienza per

riscaldamento acqua: 150 litri

Sistema di distribuzione: aria calda (2 termoventilatori) – Condotte dell’aria a bassa

velocità.

RICHIESTE & PERMESSI

Realizzato in accordo con le raccomandazioni di ‘Géoqual’

Informazioni nel BSS

COSTI PER PERMESSI n/d Solo dichiarazione

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso domestico (Saint-Denis-en-Val)

ASPETTI AMBIENTALI &

TECNICI Ambiente ricevente

Localizzazione rurale

Acquifero connesso con il fiume Loira

Strato roccioso carsico calcareo ma non

nel sito dove è stata realizzata

l’installazione

SoglieRealizzato in accordo con le

raccomandazioni di ‘Géoqual’

Vicinanza agli altri utilizzatori

Non si conoscono altri utilizzatori, per cui

è stata presa una distanza cautelativa di

200 metri in qualsiasi direzione.

MONITORAGGIO &

RACCOLTA DATI

n/d

POLICYn/d

LINEE GUIDA

TECNICHE

Conforme alle migliori pratiche professionali & migliori raccomandazioni ambientali

Durata dei fori & ottimizzazione dei costi rispetto ai requisiti termici

MISURE DI SUPPORTO Deduzioni fiscali

COMMENTIn/d

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso commerciale(Corsico)

PAESE Italia CITY/REGION:Corsico

(Lombardia)

TIPO DI SISTEMA Sistema chiusoTEMPO DI

FUNZIONAMENTO 2008

TIPO DI UTILIZZO Riscaldamento e raffrescamento DOMANDA DI CALORE 1557 kW

DOMANDA PER

RAFFRESCAMENTO 1400 kW

COLLETTORICi sono 304 sonde verticali che raggiungono una profondità di 125 metri e sono fatte

di HDPE (polietilene ad alta densità). La temperatura del sottosuolo è di 15° C.

DETTAGLI IMPIANTOL’impianto è localizzato in un’area di 5000m2 sotto il parcheggio del negozio IKEA e

si compone di 3 pompe di calore con una potenza complessiva di 1400 kW.

RICHIESTE &

PERMESSI

Questa installazione è stata realizzata prima dell’approvazione della normativa

regionale sugli impianti di geoscambio e della creazione del registro delle sonde

geotermiche. Il sistema è stato sviluppato come un progetto pilota ed è stato utile per

stimolare l’attenzione locale verso questa tecnologia e per stimolare la definizione di

un’apposita normativa a livello regionale.

CERTIFICATES Impianto termico in attesa della certificazione.

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Casi Studio: Sistema chiuso per uso commerciale(Corsico)

ASPETTI AMBIENTALI &

TECNICI Ambiente ricevente

IKEA ha fatto analisi idreogeologiche in

cooperazione con la Provincia di Milano.

Soglie

Vicinanza con altri utilizzatori

Non ci sono informazioni sulla presenza di

altri impianti. L’impianto è stato realizzato

in un’area industriale vicino ad un

acquifero.

MONITORAGGIO &

RACCOLTA DATI

L’impianto è stato monitorato per i primi due anni di funzionamento per controllare le

performance ambientali.

POLICYL’impianto di geoscambio è stato sviluppato in stretta collaborazione con la Provincia

di Milano. E’ una specie di progetto pilota.

LINEE GUIDA

TECNICHE L’impianto è stato realizzato secondo la normativa ambientale.

MISURE DI SUPPORTO --

COMMENTI Questo impianto è uno dei progetti per uso commerciale più grandi di Europa.

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Misure chiave per lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia in UE

Analisi nei vari paesi europei ha identificato le seguenti misure chiave per lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia: - Sviluppo di adeguati strumenti normativi per lo sviluppo e la gestione dei

sistemi di geoscambio.- Definizione specifica delle risorse da geotermia a bassa entalpia nel contesto

della legislazione esistente. - Sviluppo di linee guida chiare e in sinergia con i requisiti normativi in modo da

assicurare uno sviluppo dei sistemi di geoscambio compatibile con gli ambienti in cui sono inseriti.

- Procedure semplificate per impianti di piccola taglia in ambito residenziale.- Procedure normative specifiche per impianti di grandi dimensioni.- Aspetti tecnici associati agli impianti di geoscambio devono costituire la base

per le condizioni normative e gestione sostenibile della risorsa. - Sviluppo di politiche a livello nazionale e locale per incoraggiare la diffusione

degli impianti di geoscambio (non solo per tecnologie ma per definizione di obiettivi per lo sviluppo del sistema).

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Misure chiave per lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia in UE

(continua)

- Integrazione degli scenario di sviluppo degli impianti di geoscambionegli strumenti di pianificazione urbana a livello locale.

- Implementazione di misure per integrare l’utilizzo degli impianti di geoscambio nei nuovi edifici e in quelli ristrutturati.

- Fornire dati relativi al sottosuolo, alle infrastrutture presenti e all’operatività dei sistemi di geoscambio.

- Misure economiche per aiutare il sostenimento degli elevati costi d’investimento per i sistemi di geoscambio.

- Misure per promuovere la formazione e certificazione delle varie categorie coinvolte nell’installazione dei sistemi di geoscambio.

- Promozione e dimostrazione dei benefici dei sistemi di geoscambio per favorire la diffusione negli edifici pubblici.

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Manuale e schema per lo sviluppo di un database degli impianti di geoscambio

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Database per gli impianti di geoscambio

Scaricabile e consultabile da: http://regeocities.eu/results

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Database per gli impianti di geoscambio

Scaricabile e consultabile da: http://regeocities.eu/results

8 sezioni da completare

1. Sezione A: Informazioni proprietario / richiedente

2. Sezione B: Localizzazione dell’impianto

3. Sezione C: Informazioni edificio

4. Sezione D: Informazioni del Sistema di geoscambio

5. Sezione E: Sistema chiuso

6. Sezione F: Sistema aperto

7. Sezione G: Pompe di calore

8. Sezione H: Permessi richiesti

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Integrazione della geotermia a bassa entalpia nelle città

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY

Le città possono essere suddivise in diverse zone e le diverse zone

hanno un diverso potenziale per lo sfruttamento della geotermia a bassa

entalpia.

INTEGRAZIONE DELLA GEOTERMIA A

BASSA ENTALPIA NELLE CITTA’

Nell’ambito del progetto REGEOCITIES è stata realizzata una

classificazione delle zone per effettuare una analisi del potenziale

per l’uso del suolo.

Questa classificazione ha lo scopo di identificare aspetti e

condizioni per l’implementazione dei sistemi per la geotermia a

bassa entalpia analizzando barriere e opportunità

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

ZONA NOME

A Vecchi insediamenti

BAree di elevato pregio

naturalistico/paesaggistico.

C Insediamenti urbani densi

D Insediamenti urbani sparsi

E Aree per lo sviluppo urbano

F Aree commerciali

G Area industriale

HArea per il mantenimento tecnico

della città

I Aree di parcheggio

J Aree umide con corsi d’acqua

KStrade di grande comunicazione e

infrastrutture ferroviarie

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ZONA NOME DESCRIZIONE

A Vecchi insediamentiAree antiche della città, senza particolare attenzione alla

salvaguardia. Edifici di periodi e dimensioni differenti.

BAree di elevato pregio

naturalistico/paesaggistico.Per esempio; aree culturali, aree ambientali protette, ecc.

C Insediamenti urbani densi Sobborghi, case multifamiliari, servizi di pubblica utilità, hotels

D Insediamenti urbani sparsi Abitazioni autonome con giardino e ville a schiera a due piani

E Aree per lo sviluppo urbano Aree con potenziale per la realizzazione di nuovi edifici

F Aree commerciali Uffici complessi, edifici commerciali

G Area industrialeAree con zone logistiche e industrie manufatturiere (gestione dei

beni, container, ecc.), insediamenti industriali

HArea per il mantenimento tecnico

della cittàProduzione energia, impianti di depurazione, ecc.

I Aree di parcheggio

J Aree umide con corsi d’acqua

KStrade di grande comunicazione e

infrastrutture ferroviarie

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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3.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

A Vecchi insediamenti Basso impatto visivo, nessun

rumore rispetto altre tecnologie

oncorrenti.

Riscaldamento e raffrescamento

con un solo sistema.

Le applicazioni di impianti di

sfruttamento della geotermia a

bassa entalpia possono essere

implementate in reti di

teleriscaldamento già esistenti.

In alcuni casi, l’applicazioni di

sistemi “aperti” (ATES) possono

essere implementati nella fase di

realizzazione delle fondamenta

degli edifici.

Infrastrutture esistenti per

riscaldamento e/o raffrescamento

Vecchi insediamenti possono

avere delle infrastrutture non

pianificate nei progetti creando dei

rischi connessi alle attività di

perforazione.

Vecchi insediamenti possono

avere delle strade strette che

possono rendere difficoltoso

l’utilizzo delle attrezzature di

perforazione.

La mancanza o la presenza di

sistemi di distribuzione potrebbero

limitare lo sviluppo degli impianti di

geoscambio a seconda del

sistema di ristrutturazione.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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BAree di elevato pregio

naturalistico/paesaggistico. Basso impatto visivo, nessun

impatto sonoro rispetto ad altre

tecnologie. Gli impianti non sono

identificabili in superficie tranne

che per uno o due tombini.

Nessun ventilatore visibile (per

raffrescamento/aria-condizionata)

o comignoli.

Riscaldamento e raffrescamento

con un solo sistema.

Nessun approvvigionamento di

combustibile effettuato da camion.

Gli edifici possono essere più

sensibili alle vibrazioni prodotte

dalle perforazioni.

Il ripristino dei giardini e delle aree

esterne dopo l’installazione di

impianti può essere costoso. Ad

ogni modo, il ripristino potrebbe

essere necessario dopo qualsiasi

forma di ristrutturazione.

Restrizioni alle perforazioni per le

aree di importanza archeologica.

Installazione di condotte lungo le

mura esterne o utilizzando buchi

nuovi o esistenti può non essere

possibile. Ad ogni modo, può

essere fatto sotto il livello del

terreno invece che causare un

impatto visivo.

1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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C Insediamenti urbani densi La maggiore densità favorisce

l’uso di ampi sistemi efficienti di

geoscambio (ATES / BTES), un

sistema per diversi edifici invece

di sistemi individuali con una

distribuzione comune dell’acqua

connessa a pompe di calore

individuali.

Basso impatto visivo, nessun

impatto sonoro comparato con

altre tecnologie. Nessun

ventilatore visibile (per

raffrescamento/aria-condizionata)

o comignoli.

Rimozione di problemi sanitari

collegati alla legionella presente

nelle torri di

condensazion/raffrescamento.

Rischio per interferenza termica tra

sistemi individuali vicini (ciclo

chiuso) che possono limitare la

diffusione degli impianti di

geoscambio.

Infrastrutture esistenti o pianificate

(metro, ecc.) possono ridurre le

opzioni di sviluppo.

Nel caso di un mancato

bilanciamento tra freddo e calore,

occorre una fonte di bilanciamento

(collettori solari, ecc.)

Ci sono pochi punti adatti per i

pozzi/fori.

1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY 603.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

D Insediamenti urbani sparsi Ampia disponibilità di spazio per

pozzi/fori.

Sufficiente spazio tra sistemi di

geoscambio per il ripristino e/o

fonti di bilanciamento.

Facilità di accesso per

attrezzature e impianti.

Condizioni meno restrittive per I

collettori.

Ampi edifici come centri

commerciali con elevati carichi

termici sia per riscaldamento che

raffrescamento.

In alcuni casi, poca distanza tra edifice

vicini (area con case a schiera/villette)

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY 613.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

EAree per lo sviluppo

urbano Edifici (individuali o quartieri) possono essere

progettati fin dall’inizio per gli impianti di

geoscambio. Questo approccio copre il fabbisogno

per riscaldamento e raffrescamento fin dall’inizio.

Investmenti in impianti di geoscambio invece che

in altre infrastrutture (ad es. reti del gas) e

generatori di calore (boiler) e sistemi di

raffrescamento.

Basso impatto visivo, nessun impatto sonoro

comparato con altre tecnologie. Nessun ventilatore

visibile (per raffrescamento/aria-condizionata) o

comignoli.

Possibilità di pianificare grandi impianti di

teleriscaldamento con la geotermia a bassa

entalpia come fonte di calore nelle prime fasi dei

processi di pianifcazione.

Possibilità di bonificare il suolo e la falda idrica

nelle aree industriali per implementare sistemi di

geoscambio/ATES.

Possibilità di pianificare piccoli sistemi di

teleriscaldamento a bassa temperatura.

Possibilità di pianificare grandi

reti di teleriscaldamento (con

altre fonti rispetto alla

geotermia a bassa entalpia)

nelle prime fasi della

pianificazione.

Se occorrono impianti di

geoscambio su ampia scala

(grandi dimensioni e/o

numerosi sistemi), è

necessaria l’organizzazione

del sottosuolo per prevenire

eventuali interferenze tra i

sistemi e per garantire che

caiscun edificio abbia la

possibilità di perforare.

Rischio di perdite tossiche da

suolo contaminato (da vecchi

siti industriali) alla falda

acquifera.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY 623.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

F Aree commerciali In climi freddi: ci sarà il bilanciamento tra il

raffrescamento/riscaldamento, in favore di

un grande impianto di stoccaggio

(BTES/ATES).

Gli edifici possono essere progettati fin

dall’inizio per impianti di geoscambio.

Significative riduzioni nei costi associati

all’energia termica.

In questo tipo di edifici è possibile un

raffrescamento gratuito con COP fino a

20.

Permessi e

autorizzazioni per

impianti di

geoscambio possono

essere impegnativi e

non in sincrono con le

procedure per i

permessi di

costruzione.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

G Area industriale Edifici (individuali o quartieri)

possono essere progettati fin

dall’inizio per gli impianti di

geoscambio.

Combinazione di geotermia a

bassa entalpia e recupero del

calore da processi industriali.

Possibilità di bonificare il suolo e

la falda acquifera nelle aree

industriali attraverso

l’implementazione dei sistemi di

geoscambio / ATES.

Rischi di contaminazione della

falda acquifera con rifiuti tossici in

strati del suolo contaminati ma

stabili.

I sistemi di geoscambio sono

elimitati nel range delle temperature

che possono fornire ai processi

industriali. Molti di questi processi

hanno bisogno di elevate

temperature.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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3.4 INEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

H

Area per il mantenimento tecnico della

città (discariche, impianto di

trattamento acque, centrali elettriche,

ecc.)

Recupero calore e freddo da

processi industriali che possono

essere utilizzati in impianti di

geoscambio.

Ecosistemi sensibili nelle aree

protette.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

I Aree di parcheggio Ampie aree disponibili per

l’implementazione degli

scambiatori se ci sono edifici

nelle vicinanze.

No edifici per fornire energia

termica nell’area di parcheggio.

Ecosistemi sensibili nelle aree

protette.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

JAree umide con corsi

d’acqua L’acqua è una buona fonte di

bilanciamento per il

riscaldamento e per il

rafffescamento dei ATES/BTES.

I sistemi di geoscambio possono

essere usati direttamente nei

corpi idrici o nel sottosuolo al di

sotto dell’acqua.

I fluidi temovettori dei sistemi di

geoscambio possono essere non

conformi ai requisiti per la protezione

e la salvaguardia delle risorse

idriche e delle vie di acqua .

Mancanza di un’adeguata

informazione riguardo agli effetti

termici alcune aree specifiche a

causa del sovrasfruttamento degli

ambienti acquatici da parte dei

sistemi ATES. Nella maggior parte

dei casi non c’è sovrasfruttamento.

L’impiego della falda acquifera

potrebbe ostacolare la perforazione

per pozzi geotermici in aree per la

salvaguardia dell’acqua potabile.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.4 INTEGRATION OF SGE SYSTEMS IN CITIES

TIPO NOME PRO CONTRO

KStrade di grande

comunicazione e

infrastrutture ferroviarie

I sistemi di geoscambio

potrebbero essere utilizzati per

riscaldare o scongelare le strade

(o parti di strade, soprattuto

rampe o aree in pendenza in

inverno o quando necessario)

installando collettori sotto la

strada.

In estate, l’asfalto può funzionare

da collettore solare.

Questa zona favorisce la

realizzazione di strade o I

progetti di ristrutturazione.

La progettazione di infrastrutture

viarie potrebbe vincolare alcune

opzioni di sviluppo.

Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà

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Integrazione della geotermia a bassa entalpia nellecittà: vantaggi

- Basso impatto visivo (nè ciminiere nè pale) aree di elevato valore artistico/paesaggistico

- Nessun rumore

- Eliminazione del rischio di legionella

- No inquinamento atmosferico a livello locale

- Unico sistema per riscaldare e raffrescare

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Raccomandazioni normative per lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia nelle città

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Riguardano 5 aspettichiave:

Politiche

Processo autorizzativo

Costruzione

Monitoraggio

Informazione

Raccomandazioni normative per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia nelle città

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Raccomandazioni normative per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia nelle città

Scaricabile e consultabile da: http://regeocities.eu/results

Page 72: Lezione 3 Procedure amministrative, best practices e procedureregeocities.eu/wp-content/uploads/2015/10/Regeocities-_Lezione-3.pdf · 3.3 - Manuale e schema per lo sviluppo di un

1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.5 RECOMMENDATION GUIDELINE FOR THE FUTURE

COMMON EUROPEAN REGULATORY FRAMEWORK

Monitoraggio

Costruzione

Permitting

Policy

Informazione

Normativa su geotermia

(Nazionale&Locale)Altra normativa & Linee guida

(Locale o Nazionale)

Standards &

Certificati

Definizione normativa & Linee

guida per impianti di

geosccambio

(Locale o Nazionale)

Formazione RegeoCities

Policy makers

Politiche

Porcesso autorizzativo

(Autorità Locale/Municipale/Regionale)

F

O

R

M

A

Z

I

O

N

E

&

C

E

R

T

I

F

I

C

A

Z

I

O

N

E

Processo

autorizzativo

Raccomandazioni normative per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia nelle città

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY 733.5 RECOMMENDATION GUIDELINE FOR THE FUTURE

COMMON EUROPEAN REGULATORY FRAMEWORK

Monitoraggio

Costruzione

Permitting

Politiche

Informazione

F

O

R

M

A

Z

I

O

N

E

&

C

E

R

T

I

F

I

C

A

Z

I

O

N

E

Processo

autorizzativo

PROCESSO AUTORIZZATIVO

AUTORITA’

LOCALE/MUNICIPALE/REGIONALE

Piccola taglia – Uso domestico

Grande taglia – Uso commerciale

Registrazione/Notifica

Valutazione del rischio

Valutazione-dichiarazione

impatto ambientale

Esame permesso -

Consultazione

Rilascio

Permesso/Autorizzazione

Rilascio

Permesso/Autorizzazione

(con condizioni, se applicabili)

PE

RC

RO

SO

AU

TO

RIZ

ZA

TIV

O P

RO

LU

NG

AT

O –

DE

FIN

IZIO

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CO

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PE

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OR

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TO

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EF

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CA

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Raccomandazioni normative per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia nelle città

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY 743.5 RECOMMENDATION GUIDELINE FOR THE FUTURE

COMMON EUROPEAN REGULATORY FRAMEWORK

Monitoraggio

Construction

Permitting

Politiche

Informazione

F

O

R

M

A

Z

I

O

N

E

&

C

E

R

T

I

F

I

C

A

Z

I

O

N

E

Processo

autorizzativo

PROCESSO DI AUTORIZZAIONE DA

PARTE DELL’AUTORITA’

LOCALE/COMUNALE/REGIONALE

Costruzione

Piccola taglia – Uso domestico

Permesso/Authorizzazione

Grande taglia – Uso commerciale

Permesso/Authorizzazione

SISTEMA DI COSTRUZIONE

CERTIFICATO E

PROFESSIONISTI QUALIFICATI

Formazione nazionale &

Certificazione

Iniziative per professionisti

Formazione Geotrainet &

Certificazione

Raccomandazioni normative per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia nelle città

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1.1 BUILDINGS THERMAL ENERGY SUPPLY3.5 RECOMMENDATION GUIDELINE FOR THE FUTURE

COMMON EUROPEAN REGULATORY FRAMEWORK

Monitoring

Construction

Processo

autorizzativo

Politiche

Information

F

O

R

M

A

Z

I

O

N

E

&

C

E

R

T

I

F

I

C

A

Z

I

O

N

E

Costruzione

Piccola taglia –Uso domestico

Rilascio

Permesso/Autorizzazione

Grande taglia – Uso commerciale

Rilascio

Permesso/Autorizzazione

Raccolta & Compilazione dei dati

Monitoraggio operativo &

Dati su performance

Calcoli risparmio energetico

Informazione pubblica e

disseminazione

Politiche per pianificazione

urbana per rinnovabili - PAES

Monitoraggio

Informazione

Raccomandazioni normative per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia nelle città

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Analisi dei PAES

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Analisi PAES

Analisi di 47 Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile(PAES) con strategie e misure per incoraggiare lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia.

L’analisi vuole fornire un supporto per l’implementazione di sistemi di geoscambio.

L’analisi ha identificato caratteristiche, fattori di influenza e il tipo di azioni pianificate e implementateper lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia.

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Integrazione delleapplicazioni per la geotermia in 11 paesi:

Source: Our elaboration on data fromEuropean Commission - Joint Research Centre, Institute for Environmental Sustainability, 2014

Analisi PEAS

Paese Numero di PAES

Bosnia-Herzegovina 2

Danimarca 1

Francia 2

Germania 9

Grecia 1

Italia 17

Romania 1

Spagna 10

Svizzera 1

Turchia 1

Regno Unito 2

Totale 47

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Analisi PAES: collaborazioni

Presenza di collaborationi con amministrazionipubbliche, centri di ricerca, università, associazioni, imprese e altri comuni per ottenere know-how, conoscenza, risorse economiche e umane grosso potenziale di crescita

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Analisi PAES: fattori di influenza

Risorse naturali

• Presenza del potenzialegeotermico (bassa, media e alta entalpia) nelle aree circostanti la municipalità

Risorse conoscitive

• Presenza di conoscenza, know-how e azioni di supporto all’internodelle organizzazionicomunali

8 Determinanti

• Criticità ambientali

• Coinvolgimento delle imprese

• Aspetti Macro-economici

• Bisogno di sinergie

• Esperienze pre-esistenti

• Normativa e pianificazione

• Caratteristiche socio-economiche

• Aspetti tecnologici

3 tipi di fattori di influenza:

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3 tipi di fattori di influenza: risorse naturali e conoscitive, e varie determinanti.

influenza sulla varietà e integrazione delle azioniper lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia

definizione corretta del contesto locale e sfruttamento dei benefici potenziali

Analisi PAES: fattori di influenza

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Analisi PAES: strategia

L’analisi sottolinea l’importanza di una strategiaintegrata:

- Pianificazione generale per l’efficienza energeticae le fonti rinnovabili.

- Implementazione di progetti pilota e impianti da fonti rinnovabil.

Efficace insieme di azioni per lo sviluppo dellageotermia a bassa entalpia.

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7 azioni che promuovono lo sviluppo della geotermia a bassa entalpia per usi termici:

- Regolazione

- Pianificazione urbana ed energetica

- Incentivi amministrativi ed economici

- Semplificazione normativa

- Progetti pilota e impianti

- Formazione e campagne di informazione

- Studi di fattibilità e diagnosi energetiche

Analisi PAES: azioni

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Comune o gruppi di comuni Tipi di azioni

Regolazione Pianificazione urbana

ed energetica

Incentivi amministrativi

ed economici

Semplificazionenormativa

Progetti pilota e impianti Formazione e campagne

di informazione

Studi di fattibilità

e diagnosi

energetiche

Banja Luka X X X X

Gradiska X X X X X

Bonn X X

Eggenfelden* X X

Frankfurt X X

Hamburg X X X X

Hannover X

Köln X

Vaterstetten X

Willich X X X

Worms X X

Copenhagen X X

Alella X X X X

Caldes d’Estrac X X

Igualada X X

Irun X X

Paterna X X X

Piera X X X X X

Pujalt X X X X

Sant Quirze del Valles X X X X

Santa Coloma de Gramanet X X

Taradell X

Paris X X X X X

Poissy X

Nisyros X

Abbiategrasso X X X X X

Canegrate X X X

Castel Mella X

Cesano Boscone X X X X

Comunità Pioniera del Marghine X X X X

Comunità Pioniera del SECS X X X X

Forlì X X X X

Maranello X X X X X

Mirandola X X X X

Poncarale X X X

Rescaldina X X X X X

Romano di Lombardia X X X X

San Possidonio X X X X

Sassuolo X X X X

Settala X X X X X X X

Vanzaghello X X X X

Vignate X X X X

Nadlac X

Genève X X

Karşıyaka

Bath and North East Somerset X X X

Cornwall Council X X X X

Total 24 12 13 7 29 37 22

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Le azioni più adottate sono la formazione e campagne di informazione per la diffusione dell’efficienza energetica e fonti rinnovabili, e progetti pilota e impianti per lo sviluppodella geotermia a bassa entalpia a livello locale.

Aumento della consapevolezza relativa alle possibiliopzioni e realizzazione di progetti tangibili in modo da rimuovere lo scetticismo/paura collegato agli impianti di geoscambio.

Analisi PAES: azioni

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Analisi PAES: azioni integrate

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6 PAES hanno adottato 5 categorie and 16 PAES 4 categorie di azioni.

Ci sono 4 categorie di azioni che spesso sonointegrated: “regolazione”, “progetti pilota e impianti”, “formazione e campagne informative” e “studi di fattibilità e diagnosi energetiche”

Analisi PAES: azioni integrate

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Integrazione delle azioniper la geotermia a bassaentalpia nei PAES sono un processo step-by-step

Analisi PAES: azioni integrate

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I primi sforzi per risolvere la mancanza di informazioni relative ai benefici, possibili rischi, potenziale e funzionamento dei sistemi di geoscambio e per superare lo scetticismo e l’opposizione.

La valutazione del potenziale geotermico a livellolocale è un passaggio cruciale per lo sviluppo deisistemi di geoscambio supportare le scelte di investitori pubblici e privati.

Analisi PAES: conclusioni

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Policymakers dovrebbero assumere un ruolocruciale nella creazione e diffusione dellaconoscenza e competenze conesse alla geotermia a bassa entalpia.

Analisi PAES: conclusioni

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Grazie per l’attenzione!

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