Lezione 2. Il valore della ricchezza - web.uniroma1.it · Ruolo del credito nei sistemi...
Transcript of Lezione 2. Il valore della ricchezza - web.uniroma1.it · Ruolo del credito nei sistemi...
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 1
Lezione 2. Il valore della ricchezza
Lezione precedente:
Definizione di ricchezza e attività patrimoniali;
Ruolo delle aspettative e incertezza nelle decisioni finanziarie;
Ruolo della Moneta e Teoria Quantitativa della Moneta;
Economia con Moneta Vs Economia Monetaria;
Ruolo del credito nei sistemi bancocentrici: implementazione efficiente di sistemi
di monitoraggio e selezione delle imprese più meritevoli di ricevere credito;
Ruolo dei mercati finanziari nei sistemi mercatocentrici: distribuzione del
rischio produttivo all’esterno dei soggetti che gestiscono il capitale produttivo.
Aumento della liquidità dei portafogli e diminuzione del rischio per i creditori finali;
Slide: https://web.uniroma1.it/economialt/molinari-massimo/molinari-massimo &
https://sites.google.com/a/uniroma1.it/giuseppeciccarone/insegnamenti/materiali-didattici .
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 2
Parte prima. Le istituzioni monetarie e finanziarie
Presentiamo la struttura del sistema finanziario di una moderna economia
2. L’economia e il futuro: natura e Valore della Ricchezza
Analizziamo, prima a livello individuale e poi aggregato, il rapporto tra
ricchezza e gestione del capitale produttivo.
3. Struttura e ruolo del sistema finanziario
Analizziamo ruolo e funzionamento di mercati e intermediari finanziari
(creditizi).
4. La moneta e le istituzioni monetarie
Analizziamo ruolo e funzionamento di mercati e intermediari monetari.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 3
2. L’economia e il futuro: natura e Valore della Ricchezza
2.1 La Ricchezza, a livello individuale
Lo stock della ricchezza esprime il valore, in un istante di tempo, delle
attività patrimoniali di un soggetto* economico:
1. beni materiali (terreni, abitazioni, gioielli);
2. titoli di proprietà sulle risorse produttive;
3. titoli di credito.
Questi strumenti garantiscono al possessore un flusso di redditi futuri
in natura (servizi abitativi), o in moneta (cedole sui titoli, affitti, ecc.) e
la possibilità di essere trasformati in altre attività patrimoniali, sia materiali
(es. acquisto di un terreno in contanti) che finanziarie (es. vendita di
immobili per investire in azioni).
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 4
La Valutazione al tempo t della ricchezza di un individuo a , Wa(t) è
data da un valore attuale, che considera:
a) flusso aggregato di redditi Rae
(t+1) che l’individuo si attende dal suo
possesso nel successivo periodo;
b) valore della ricchezza Wae
(t+1) atteso alla fine del periodo;
c) tasso di sconto ρa dell’individuo a.
[1] a
aeae
atWtR
tW
1
)1()1()(
A sua volta La valutazione di Wae
(t+1) dipende dal flusso di reddito
atteso nel periodo successivo Rae
(t+2) e dal valore della ricchezza alla
fine di tale periodo, Wae
(t + 2) (ipotizzando ρa costante); => iterare
l’espressione in avanti.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 5
a
aeae
atWtR
tW
1
)2()2()1( ; a
aeae
atWtR
tW
1
)3()3()2(
Sostituendo Wa(t+1) nella [1]:
33222
22
1
)3(
1
)3(
1
)2(
1
)1(
1
1
)3()3(
1
)2(
1
)1(
1
)2(
1
)2(
1
)1(
1
1
)2()2()1(
)(
a
ae
a
ae
a
ae
a
ae
a
a
aeae
a
ae
a
ae
a
ae
a
ae
a
ae
a
a
aeae
ae
a
tWtRtRtR
tWtR
tRtR
tWtRtR
tWtRtR
tW
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 6
Ripetendo l’operazione per un numero di periodi tendente all’infinito,
Wa(t) dipende dall’intero flusso di redditi attesi che l’individuo
prevede di ottenere dalle proprie attività patrimoniali:
132
1
)(...
1
)3(
1
)2(
1
)1()(
ssa
ae
a
ae
a
ae
a
ae
astRtRtRtR
tW
Rae
(t+s) è un flusso di redditi netto atteso:
netto perché depurato dei costi sostenuti per la sua produzione (al
reddito della casa vanno sottratti gli interessi sul mutuo);
atteso perché dipende dal verificarsi di eventi che condizionano la
produzione di reddito e, quindi, la rivalutazione (positiva o negativa)
delle attività patrimoniali.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 7
Il tasso di sconto ρa, che esprime il costo-opportunità dell’individuo a
rinviare nel tempo i propri consumi, è influenzato dal grado di
incertezza sui risultati futuri.
Le aspettative sugli eventi futuri assumono un ruolo rilevante nella
valutazione della ricchezza: raccogliere tutte le informazioni disponibili
per prevedere il flusso netto di redditi futuri.
Comportamento “razionale”: utilizzare un “modello” che mimi il
processo economico per trasformare le informazioni in previsioni sul
futuro.
Gli eventi futuri da prevedere possono essere distinti in due categorie:
Se è possibile associare distribuzioni oggettive di probabilità agli
eventi: contesto di rischio; è possibile considerare l’evento come
probabilisticamente noto. (come nel caso del dado o della roulette)
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 8
Se non è possibile fare affidamento sull’esperienza passata per ricavare
una distribuzione di probabilità stabile, gli eventi futuri non possono essere
previsti con un sufficiente grado di affidabilità (eventi “unici”, o la cui
distribuzione di probabilità è suscettibile di fluttuazioni ampie nel tempo,
come nel caso degli eventi non ricorsivi): contesto di incertezza.
In presenza di fatti nuovi, le previsioni sul futuro e il grado di affidabilità
attribuito alle proprie opinioni possono essere soggetti a variazioni
rilevanti e improvvise.
2.2 La Valutazione individuale delle attività patrimoniali
Valutazione da parte del soggetto a di uno specifico titolo di credito j al
tempo t, Vja(t): applicare il tasso di sconto ρj
a, al reddito atteso del
prossimo periodo, la cedola, Cjae
(t+1), e al valore di mercato del titolo
atteso nel prossimo periodo, Vjae
(t+1). Dipende dal tasso di rendimento
richiesto dall’individuo j ρja (–) e dal rendimento atteso (+).
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 9
a
ae
J
ae
ja
j
j
tVtCtV
1
)1()1()(
Può essere espressa come la somma dei redditi futuri che il soggetto si
attende di ottenere, Cjae
(t), scontati al suo tasso ρja. Se la vita (scadenza)
del titolo è di n periodi, al tempo t = 0 si ha:
n
tta
j
ae
j
na
j
ae
j
a
j
ae
j
a
j
ae
ja
j
tCnCCCV
12 )1(
)(
)1(
)(.....
)1(
)2(
)1(
)1()0(
NB Le attese dell’investitore sui flussi di reddito futuri dipendono dalle
informazioni disponibili nel momento della valutazione (t = 0), Ih(0).
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 10
Valore dell’azione h al tempo t = 0: attualizzazione di E[Dh(t)| Ih(0)],
attese del flusso dei dividendi attesi, condizionate alle informazioni
disponibili:
n
tta
h
hha
h
ItDEV
1 )1(
)0(|)()0(
Se la valutazione soggettiva del titolo, )(tV a
j , è maggiore del valore
corrente di mercato, tPm
j , l’investitore trattiene il titolo se lo ha in
portafoglio o lo acquista sul mercato se non lo ha. Viceversa nel caso
contrario.
Condizione perché il soggetto acquisti il titolo j:
tPtVtC
tV m
ja
ae
j
ae
ja
jj
1
)1()1()(
tPtPtVtC m
j
a
j
m
j
ae
j
ae
j )1()1(
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 11
tPtPtVtC mj
aj
mj
aej
aej )1()1(
1)1( tGtPtV aej
mj
aej = guadagno (perdita) atteso in conto capitale.
tPGtC mj
aaej
aej j 1) +(t )1(
a
j
ae
j
ae
jm
j
ae
j
ae
jtgtc
tP
tGtC
)1()1(
)(
)1()1(
)(/)1()1( tPtCtc m
j
ae
j
ae
j flusso di reddito del periodo;
)(/)1()1( tPtGtg m
j
ae
j
ae
j guadagno (perdita) atteso in conto capitale,
entrambi rapportati al valore corrente di mercato.
Se il rendimento atteso dal soggetto (espressione a sinistra) è superiore
al suo rendimento richiesto (espressione a destra), il titolo assume
interesse per l’investitore.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 12
Il singolo investitore valuta le attività finanziarie utilizzando come tasso
di sconto il suo tasso di rendimento richiesto ρja : tasso di rendimento
minimo che egli desidera ottenere su una specifica (categoria di) attività,
che è la combinazione di diverse componenti:
1. Per essere indotto ad investire in attività rischiose, un soggetto
richiede, oltre al rendimento corrispondente ad un’attività “sicura”,
un premio per il rischio nel quale incorre investendo in quell’attività.
2. Quanto minore è la negoziabilità attesa del titolo (grado di liquidità),
tanto più rischioso è l’investimento. Premio per la (perdita della)
liquidità: maggior rendimento richiesto per detenere quelle attività che
presentano una minore facilità di essere negoziate in futuro.
3. Al detentore interessa un flusso di reddito in termini di beni reali: il
fattore di sconto individuale comprende anche il tasso di inflazione
atteso dall’individuo.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 13
Esempio. Un titolo privo di rischio e perfettamente negoziabile promette,
in cambio di una somma pari a 100 oggi, una somma pari a 110 domani;
tasso di interesse nominale i = 10%.
Se l’investitore si aspetta che i prezzi domani saranno uguali a quelli di
oggi, il tasso di interesse reale r è per lui uguale a quello nominale.
Se egli ha invece un’aspettativa di inflazione del 10%, il tasso di interesse
reale è pari a zero.
Se gli investitori preferiscono il consumo oggi al consumo domani, saranno
disposti ad acquistare un titolo sicuro e perfettamente negoziabile se e
soltanto se i è pari al tasso di inflazione atteso ṗe più un tasso d’interesse
reale r ritenuto soddisfacente:
rpi
4. Se attività finanziarie in valuta estera, l’individuo tiene conto anche di
un premio per il rischio di cambio.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 14
Tasso di rendimento richiesto =
= rendimento (reale) offerto da un’attività “sicura”
+ premio per il rischio
+ premio per la liquidità
+ tasso d’inflazione atteso
+ premio per il rischio di cambio (se investimento in valuta estera)
Ogni individuo formula una valutazione per ogni attività (titolo) j
sulla base delle sue attese di redditi futuri e del rendimento che richiede
per investire in quella data attività patrimoniale (titolo). Poiché diversi
sono i rendimenti attesi e i rendimenti richiesti dai diversi individui, per
ogni attività patrimoniale (titolo) j, esistono tante diverse valutazioni quanti
sono gli individui presenti sul mercato.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 15
2.3 La ricchezza, a livello aggregato (dell’intero sistema economico)
Quattro settori non finanziari: famiglie, imprese, settore pubblico e non-
residenti.
Lo stato patrimoniale delle famiglie permette di definire:
Corrisponde alla somma di:
a) attività patrimoniali possedute e direttamente utilizzate (patrimonio
immobiliare e fondi di valore);
b) attività finanziarie nette, pari al credito netto concesso agli altri settori
(inclusi titoli di proprietà sulle risorse produttive gestite dalle imprese).
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 16
Dal bilancio delle imprese ricaviamo:
che corrisponde alle passività nette del settore.
Dal bilancio del Tesoro ricaviamo l’ammontare dei titoli di debito:
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 17
Considerato che le attività dei residenti nei confronti dei non-residenti
sono passività di questi ultimi, un valore positivo della loro posizione
finanziaria (per la parte che riguarda i loro rapporti con i non-residenti)
indica la posizione netta sull’estero dei residenti (un valore negativo
individua il debito estero del paese).
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 18
Trascurando (temporaneamente) le attività reali, abbiamo:
la ricchezza netta delle famiglie è pari al saldo tra le loro attività e le
loro passività finanziarie,
il capitale produttivo e il debito pubblico corrispondono al saldo
inverso, tra passività e attività finanziarie del rispettivo settore.
la posizione netta dei non-residenti è un eccesso (positivo o negativo)
delle passività sulle attività nei confronti dei residenti.
Dato che ogni strumento finanziario che abbia valore è detenuto da
qualcuno[!], il valore delle attività finanziarie di tutti i settori corrisponde
necessariamente alle passività finanziarie di tutti i settori.
Ne segue che il saldo finanziario, lo stock di attività finanziarie nette,
delle famiglie deve necessariamente corrispondere alla somma delle
passività finanziarie nette (dei saldi finanziari con segno invertito) degli
altri settori.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 19
Per le relazioni contabili, a livello dell’intero sistema, il valore delle
attività finanziarie delle famiglie corrisponde quantitativamente al valore
del capitale produttivo, del debito pubblico e della posizione netta
sull’estero del paese.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 20
Sarà dunque:
NB Le grandezze presenti nei due lati dell’uguaglianza sono espressione
di realtà ben distinte: il potere della ricchezza di disporre di valori futuri
(lato sinistro-alto) è cosa diversa dal potere di generare i valori futuri (lato
destro-basso).
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 21
La disponibilità del capitale produttivo consente alle imprese di
realizzare redditi futuri che remunerano i proprietari del capitale ossia le
famiglie (direttamente con titoli di proprietà, o indirettamente con titoli di
credito): il reddito prospettato dal capitale produttivo gestito dalle imprese
è il riflesso dei profitti futuri attesi.
Ma l’attività produttiva è rischiosa (non è certo che il capitale accumulato
fornisca i profitti attesi che ne avevano motivato l’accumulazione): (il
valore del)la ricchezza non riflette solo il reddito, ma anche il rischio
connesso all’attività produttiva futura.
Più diretta è la relazione tra la ricchezza delle famiglie e il capitale da esse
utilizzato direttamente, che può fornire redditi futuri (es. affitti dalle
abitazioni), oppure produrre servizi in termini reali (utilizzo delle abitazioni
di proprietà), o essere detenuto, nel caso dei fondi di valore, in attesa di
essere scambiato con altre attività patrimoniali (case sfitte, tenute per
investimento).
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 22
Nel caso del debito pubblico il reddito che il settore pubblico si impegna
a distribuire in futuro non è il risultato di un processo di creazione di
nuove risorse, ma del suo potere di imposizione fiscale.
La remunerazione attesa da queste attività dipende dalla capacità del
settore pubblico di attivare processi di redistribuzione del reddito,
attingendo a quello prodotto dal settore privato per trasferirlo ai suoi
creditori.
La remunerazione della ricchezza costituita dalla posizione netta
sull’estero consiste nell’eccesso (positivo o negativo) di redditi provenienti
ai residenti da imprese e settori pubblici esteri sugli analoghi redditi delle
imprese e del settore pubblico interni che fluiscono ai non-residenti. Anche
per questa componente la ricchezza delle famiglie dipende da processi di
produzione e di redistribuzione del reddito, a seconda di quali unità
economiche interne ed estere siano coinvolte.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 23
Concludendo. Ricchezza delle famiglie: possesso di attività patrimoniali
che consentono di fare affidamento, direttamente o indirettamente, su un
flusso di redditi risultanti da processi futuri di produzione o di
redistribuzione del reddito.
Ricchezza: valore corrente delle attività che garantiscono alle famiglie di
poter contare su valori futuri; tale valore corrisponde alla valutazione
odierna dei risultati futuri dei processi produttivi e redistributivi.
Il valore della ricchezza riflette le attese sulle condizioni economiche
future delle imprese e del settore pubblico. Se peggiorano le potenzialità
produttive delle imprese (riduzione del valore del loro capitale), o emerge
l’incapacità dello Stato di garantire gli impegni presi (diminuzione del
valore del debito pubblico): caduta dei flussi futuri attesi del reddito delle
famiglie e del valore della ricchezza. In generale esiste rischio e incertezza.
Rivalutazioni, o svalutazioni, della ricchezza si possono verificare anche
per il diffondersi di attese, ottimistiche o pessimistiche, non
necessariamente fondate.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 24
2.4 Le relazioni finanziarie nel processo di accumulazione
Analisi in termini di stock reali può essere riproposta per i flussi di S e I.
Il risparmio delle famiglie si accumula nella ricchezza; la spesa per
investimenti accresce il capitale; il deficit pubblico si traduce in un
aumento del debito pubblico.
Legame tra presente e futuro. Spesa per investimenti: acquisizione
di beni prodotti nel periodo corrente per un loro utilizzo in processi
produttivi futuri. Risparmio: rinvio ad un momento futuro dell’utilizzo dei
diritti sul prodotto corrente.
A livello di sistema economico vale S = I; ma ciò non è garantito per
singola unità o singolo settore economico: lo sbilancio (eccesso di S su I,
o di reddito sulla spesa) di un settore deve essere compensato da un
equivalente sbilancio di segno opposto di uno o più altri settori.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 25
L’eccesso di reddito (il risparmio) delle famiglie [≈ S = Y – C] deve
corrispondere alla somma tra: [≈ S = I + (G – T) + NX; NX = X – M]
a) l’eccesso della spesa per investimento sul risparmio delle imprese;
b) il deficit pubblico (eccesso della spesa sul reddito disponibile del
settore);
c) l’avanzo del conto corrente della bilancia dei pagamenti.
S permette alle famiglie di finanziare la spesa per I dello stesso settore,
gli I delle imprese (per la parte non autofinanziata), il deficit pubblico e
l’avanzo corrente sull’estero.
I settori/unità in avanzo (surplus) hanno un saldo finanziario positivo,
una disponibilità di fondi da impiegare, che si traduce in una offerta di
credito (domanda di titoli); i settori/unità in disavanzo (deficit), con
risparmio negativo, hanno un saldo finanziario negativo e quindi un
fabbisogno di fondi che si traduce in domanda di credito (emissione di
titoli) che permette di realizzare i loro programmi di spesa.
A. Pisante, Economia Monetaria a.a. 2016-17; Lezione 2 Pagina 26
L’eguaglianza tra S e I sul versante reale dell’economia comporta, sul lato
finanziario, la coerenza tra emissione e sottoscrizione di “nuove” attività-
passività finanziarie: vi è necessariamente corrispondenza tra crediti
effettivamente concessi e debiti effettivamente contratti.
Sistema delle relazioni finanziarie, di flusso e di stock: descrive il modo
in cui si attua la divisione dei compiti tra unità in avanzo e unità in
disavanzo, tra chi dispone dei fondi necessari per ampliare la capacità
produttiva e chi ha la capacità imprenditoriale di gestire il processo
produttivo (ma ha bisogno di fondi).
Rappresenta la modalità attraverso la quale si realizza il collegamento –
messo in evidenza dalla relazione contabile tra ricchezza, capitale e debito
pubblico – che garantisce ai possessori di ricchezza di disporre dei
redditi provenienti dai futuri processi di produzione e di distribuzione
del reddito, nonostante essi non siano i soggetti che gestiscono
direttamente il capitale produttivo, né dispongano dell’uso della leva fiscale.