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PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE CO.RO.FAR.; CO.SA.FA.CA.; S.A.F.; SAFAR; UMBRAFARM. ANNO V - N° 3 • Agosto 2008

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Tutti on line!

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uesto, è per Lemon, ungran bel momento di soddisfazioni.In effetti non potevamo

immaginare di veder crescere ilnostro giornale in maniera cosìsplendente. Siamo stati i primi adaccorgecene e non lo abbiamo certonascosto, anzi, ci siamo sdilinquitinei complimenti e coccole varie checi arrivavano. Continuano, grazie aDio, a giungerci prove che Lemonpiace e cosa più importante, cheviene letto sempre da più amici.Lasciatemi ringraziare in modoparticolare il nostro Presidente

Visibilità, contatti, crescita...TOTO CANALINI

S.A.F. - Jesi - [email protected]

QQnazionale della Federazione degliOrdini dei Farmacisti GiacomoLeopardi, al quale mi premuro di farricevere la copia appena stampata eche,con altrettanta carissima corte-sia e mia gradita sensazione di pia-cere, si complimenta a sua voltasalutando alcuni amici di vecchiadata visti in foto o reportage vari.Ebbene, per me, anche questo è unsuccesso!Lemon sta veramente camminandoa testa alta e procede sempre più in una strada che nessuno di noiavrebbe mai immaginata.Ovviamente, l'ho già scritto, parteci-

pare a più mani alla sua stesura èl'asso di briscola come si dice daqueste parti e gli amici/colleghi che assieme a noi si divertono a collaborare non saranno mai ringraziati a sufficienza.Altrettanto doveroso è il nostro rin-graziamento alle Aziende Sponsor,amiche delle nostre Cooperative equindi nostre, che ci hanno suppor-tato sempre perchè il giornalepotesse crescere e oggi ci danno laforza e la tranquillità per sostenerecosti e impegni sempre più elevati,ma soprattutto per crederci sempre di più.

PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE CO.RO.FAR.; CO.SA.FA.CA.; S.A.F.; SAFAR; UMBRAFARM.

IL COMITATO DI REDAZIONE DI LEMON È COSTITUITO DAL CONSIGLIO INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVOPRESIDENTE: • TOTO CANALINICONSIGLIERI: • ROBERTO BARTOLI

• ALBERTO COSTA • ANDREA MAGLIONI • ANDREA PAOLETTI • FRANCESCO SIMONCELLI • MARIO DUBBINI - “PAPÀ“

TIRATURA 2500 COPIE, COSÌ DISTRIBUITE: 270 CO.RO.FAR.; 500 SAFAR, 340 S.A.F.; 270 UMBRAFARM; 770 CO.SA.FA.CA.; 250 UFL GENOVA; 100 REDAZIONE

Per informazioni, suggerimenti, commenti o un semplice confronto, potete rivolgervi a:

Toto Canalini (Direttore strategico) Tel. 0721 [email protected]

Michele Bresciani (Art director) Tel. 0721 392338 [email protected]

Giuliana Gioacchini (Segreteria organizzativa)Tel. 0731 219729 [email protected]

ANNO V - N°3 • Agosto 2008

“Appunti sparsi”

aspetta sempre

nuovi amici...

Invia il tuo articolo

e la tua foto a:

[email protected]

Ti aspettiamo!!!

Grafica Daniela Marchini / www.scritturescriteriate.it - Stampa Grapho5

Tutti on line!Grossa novità! Per vedere le foto dei nostri incontri non sarà più necessario confidare nella sollecitudinedei “fotografi” a rispondere alle mail e aspettare ipesanti file allegati.Da oggi sono on line tutti gli scatti delle nostre vacanze. Non bisogna far altro che aprire la paginaweb http://picasaweb.google.it/totocanalini, sceglierel’album che ci interessa e poi… scaricare le foto con il nostro profilo migliore!

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Barbara Valente e Giulia SegatoreSAFAR - Pescara

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iù la saracinesca della farmacia camice e caduceo volano via si parte alla volta dellaSardegna

in una sistemazione molto più chedegna.Grande villaggio stupendo paesaggioragazzi siamo al Tanka, non c’è niente che ci manca!Musica, balli, animazione, sport, relax e equitazione.La piscina sembra un mare non facciamo che nuotare.Compagnia eccezionale, siamo amici,niente male.Soggiorno senza macchia, che PACCHIA!

GG

Orietta e Donatella Cesarini UMBRAFARM - [email protected]

Matilde e Giulio RocchiUMBRAFARM - [email protected]

Berenice Perbellini e Alfonso De CenzoSAFAR - [email protected]

Roberta Martella e Dario BaldassarreSAFAR - [email protected]

DIARIO DI BORDOuest’anno l’organizzazionedi Inter Co. Fa. GruppoSportivo ha centrato l’obiet-tivo dell’uscita estiva.Tanka Village: tanto sole,

tanta allegria e spensieratezza, maremeraviglioso, location individuale.Abbiamo trascorso una settimana riccadi emozioni e di giusto relax.E perché no, il tema del corso ECM sullasicurezza in farmacia è stato apprezza-to per l’estrema attualità e l’indiscutibi-le valore professionale.Ricorderemo sempre con grande piacerequesto incontro in Sardegna 2008, con lasperanza di ripetere l’esperienza ancorainsieme, con lo stesso entusiasmo.

QQ

on eravamo mai stati in un “Villaggio Turistico”, perchéprevenute a questo tipo divacanza. Siamo state vera-

mente bene, anche grazie alla vostraorganizzazione. Alla prossima!

NN

Sardegna - Tanka Village - 5/12 Luglio 2008

nche quest’anno ci siamoritrovati in terra… Sarda!Abbiamo fatto dei favolosibagni in un mare color

smeraldo, gustato i CULURGIONES e leSEBADAS, piacevolmente ballato alsuono delle LAUNEDDAS, ma soprattut-to siamo stati piacevolmente insiemeancora una volta ai nostri colleghi sardi.

AA

nche quest’anno è stata unavacanza fantastica, moltodivertente. Ho fatto ancoranuove e belle conoscenze e

finalmente ho ritrovato amici che nonvedevo dalla scorsa estate. Ho trascor-so poco tempo con gli amici dell’InterCo. Fa. Gruppo Sportivo, sono statospesso con lo Junior club. Ma nonostan-te ciò ho fatto belle esperienze con tuttiquanti! Un abbraccio da Luigi … ciao ciao!

AA

uesto pseudo convegno InterCo. Fa. Gruppo Sportivo èstato un vero e proprio espe-rimento sociologico.C’erano rappresentati tutti i

generi di umanità: da chi se la tira a chiandava in cerca di un uomo corposo,“porcioso”, anche puzzolente ma che hatrovato solo uomini bianchicci e mollicci.Non sono mancati neanche questa voltai tarantolati, i fiorellini e i Tanka power;le “Vips” facevano coreografia!Le occasioni per divertirsi non sonomancate perché, alla fine, il mondo èbello perché vario!(o avariato!)

i viaggiare… evitando i farma-cisti più noiosi. Questo è il mioproposito quando parto peruna vacanza Inter Co. Fa.

Gruppo Sportivo, ma più li conosco e piùsembra che alcuni di loro (anzi molti)sono simpatici e divertenti, hanno solobisogno di piccole (a volte grandi) spin-tarelle per potersi lasciare andare.Con alcuni sembra di essere in famiglia,perché anche se non ci si vede di fre-quente sembra di esserci lasciati dapoco e subito si riprende a spettegolaredi Tizio, Caio e Sempronio.Gli argomenti principali di questavacanza sono stati le imminenti nozze,del “gran giorno” del mio amico (Toto)e come cercare di accasare la sotto-scritta. Cosa che non capisco.Infatti in ogni vacanza ho delle amicheche mi “prestano” volentieri i maritiper farmi ballare e divertire senzaavere gli obblighi di una moglie.Scherzi a parte, grazie a tutti per lapiacevole compagnia. Un bacio

SS

Luigi Monaco Montecassiano - Saf Jesi [email protected]

Anna SegatoreSAFAR - Pescara

l tempo splendido, il mare stupendo,il cielo ottimo, il soggiorno incan-tevole, l’atmosfera serena,la moglie superba.

N.B. Superba dicasi PAZIENTE

Sergio Rosati e Ornella Mancini UMBRAFARM Perugia

II

Regina Valentinetti e Sandra Giovamucci - SAFAR [email protected]

Cristina e Stefano SAFAR - Pescara [email protected]

QQ

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rrivati quasi alla fine diquesta calda e soleggiataestate, Inter Co. Fa.Gruppo Sportivo non può

fare a meno di comunicarvi le ante-prime per il prossimo autunno –inverno (sembriamo quasi degli stilisti… che presuntuosi!):Apripista dei prossimi appunta-menti in programma tra la fine del2008 e il nuovo anno è il weekenddel ponte dell’Immacolata: tre gior-ni all’insegna dell’arte, dello svagoe del divertimento …anche dei bam-bini e dei più “mattacchioni”..Dal 6 al 8 dicembre abbiamo pensa-to, infatti, di trascorrere qualchegiorno a Verona e dintorni, definen-do un programma ricco di cose davedere e di piacevoli momenti perritrovarci e per divertirci insieme.Saremo ospiti per due notti in unalbergo nel cuore della città, affac-ciato sulla via Mazzini, oggi la piùesclusiva passeggiata per lo shop-ping nel centro di Verona, traPiazza Brà con l'Arena e Piazzadelle Erbe con la casa ed il balconedi Giulietta, famosa in tutto ilmondo per l'opera di Shakespeare.“Non c'è mondo per me aldilà dellemura di Verona: c'è solo purgatorio,c'è tortura, lo stesso inferno”… mase così disse Romeo alla suaGiulietta, per noi di Inter Co. Fa.Gruppo Sportivo - dotati di mezzimeccanici e di una diversa libertàdi movimento - al di fuori di Veronaci sarà tanto da vedere ….

IL NOSTRO PROSSIMO VIAGGIO

AA

Dopo un passaggio al teatro romanoe dopo aver respirato la magiadell’Arena, lasceremo la capitaledella lirica per andare a visitare idintorni e godere delle iniziativeartistico culturali e dei divertimentipresenti nel territorio... sperando ditrovare il giusto connubio per soddi-sfare grandi e piccini:• a Brescia, al museo di SantaGiulia, per un’occasione irripetibiledi vedere l’opera disegnata di VanGogh nella più stretta relazione conle sue opere pittoriche.Com'è noto infatti, i disegni nonsono mai esposti in permanenza neimusei, a causa della loro fragilità edell'impossibilità di restare espostiper lungo tempo alla luce.A parte quindi qualche rara occasio-ne espositiva e, soprattutto per laprima volta in Italia, vengono espo-sti disegni e dipinti dell’artista“eccezionalmente” messi a disposi-zione dal Kröller-Müller Museum diOtterlo in Olanda, l'istituzione cheassieme al Van Gogh Museum diAmsterdam conserva ben oltre idue terzi dell'intera produzione delgrande artista.• a Ferrara, a Palazzo Diamanti,per ammirare la mostra su Turner

e l’Italia.La rassegna verte sul ruolo fonda-mentale che l’Italia ha avuto nellaformazione dello stile dell’artistainglese. Analizzando tutti gli aspettie ricostruendo i viaggi e gli sposta-menti del maestro nel nostro paese,la rassegna ripercorre l'intero arcodella produzione di Turner, dai qua-dri giovanili fino agli straordinaricapolavori dell'ultimo periodo.Ma Inter Co. Fa. Gruppo Sportivonon ha pensato solo agli appassio-nati dell’arte…• sul lago di Garda, nel parcodivertimenti più grande e rinomatod’Italia: a Gardaland, per la gioia el’allegria dei giovani e di tutta lafamiglia. Un’intera giornata immer-si in un mondo di fantasia e avven-tura: tra mammut e montagnerusse, tra i pericoli della giungla ele meraviglie del mondo sottomari-no.. semplicemente un po’ di sano epuro divertimento per ridere escherzare insieme…Per coloro che non sono appassiona-ti dei parchi divertimento e chedesiderano passare la giornata inmodo diverso, abbiamo pensatocome alternativa a Gardaland altremete che in quel periodo offrono

AUGURI DI BUONE VACANZE A TUTTI I SOCI

FORLÌ

PESCARA

PERUGIA JESI

diverse interessanti iniziative : unapasseggiata a Treviso, la città rino-mata per il suo radicchio rosso eper lo Spritz, il tradizionale aperiti-vo, oppure a Mantova,città diVirgilio e dei Gonzaga, facendo duepassi a Palazzo Te. E perché …oltrealla passeggiata non fare un po’ dishopping alla ricerca di qualche

mercatino di Natale o di antiquaria-to? O alla ricerca di qualche sagraeno-gastronomica ?...Stiamo appunto valutando in que-ste settimane quale delle due solu-zioni può essere più piacevole e gradita per gli amici.

In programma per la sera? Per noiche siamo dei valorosi sostenitoridella buona tavola e del buon vinoci ritroveremo a Verona e a Bresciaper trascorre due serate all’insegnadella piacevolezza dello stare insie-me. E libiam i lieti calici!Ma non finisce qui! A Marzo sarà lavolta della settimana bianca: stia-mo valutando tre proposte che sol-leticheranno sciatori ed amantidella vita mondana: il Relais desAlpes di Madonna di Campiglio,una garanzia già vissuta in passatoe amata dai Colleghi, l’hotelAntares a Selva di Val Gardena el’hotel Posta a Corvara. Tra pochigiorni verrà sciolta la prognosi… enon vediamo l’ora di comunicarlo atutti. Un’ultima chicca… anteprima delleanteprime… voce di corridoio orealtà ? Ai posteri la sentenza: e seall’inizio dell’anno 2009, prima

ancora dell’epifania, durante levacanze scolastiche, ce ne andassi-mo tutti in crociera a Dubai, che nedireste?

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C’erano bimbe affascinanti, bimbone anche meglio, dall’atteggiamento accondiscendente e disponibile, c’era una creatura nota ormai per il triangolino nero, reincarnazione di una divinità nibelungica, insieme al suo si fa per dire,Alessandro col quale ho ricordato momenti passati, trascor-si in bicicletta, c’era la felicità per un avvenimento che cele-brava la compiutezza di una unione, che veniva proiettatasul mare da una luna nascente.E poi le flamenghine, che dopo la loro eccitante esibizione, scatenarono la furia della platea, spettacolo nello spettacolo.E ne fui coinvolto anch’io!Prendevo una flamenghina attorcigliandola alla vita, in unritmo sempre più frenetico, poi un’altra e una altra ancora,tutte insomma; e gioivano e ridevano esprimendo felicità.Durante la danza le fotografai dal basso all’alto, dal-l’alto al basso, da tutte le angolazioni…. e ridevano,ridevano!!!C’era il Macio e Roberto con le rispettive consorti,l’Ada con la figliolanza.E svettava la Flamenga detta Daniela, dallo scatena-mento e scuotimento incontenibile, meraviglia dellemeraviglie!!!E tanti altri che conoscevo e non conoscevo.C’era il Dubbio detto Dubbini, che tentò di aprire una bottiglia con una lama a modo di una scimitarrizzata, bottiglia che stranamente, forse sentendosi minacciata econoscendo il suo destino, si aprì da sola, senza che la lamale si accostasse!!!C’era la Passionaria detta Anna di quel di Segatore, che sidava da fare in tutte le maniere, anche a mostrare la cosciascultorea, che io diligentemente fotografai !C’era lo scudiero del Principe, scudiero detto Mauro che trafficava nella danza abbordando, in modo più o menoacconsentito. C’erano tutti; c’era il fior fior (si fa per dire)dei farmaceutici e non.E così il fato decretò e si compì:!!Quasi sulla vetta del Monte Ardizio in quel di Pesaro, frabevute, sbaffamenti e giaculatorie, si sancìche il Canaglio era precipitato dentro lanassa, senza più speranza di uscirne.Il Canaglio eccitato, paonazzo per il granbere e mangiare, ha finalmente coronato unsogno con la sua Titta.E noi tutti gli auguriamo felicità.Ha voluto attorno a sé amici e colleghi, haconcesso a noi un gran giorno e gli auguriamoveramente tanta felicità.Tutti abbiamo gozzovigliato, tutti ci siamoabbuffati in onore di un Canaglio detto Toto, dicui non ne esiste uno uguale in tutta la facciadella terra, per serietà, impegno, simpatia edamicizia.

Ci auguriamo che rimanga sempre così.

Il Principe

La serata della felicità:27 Luglio 2008

stare insieme...LEMONLEMON

Compagnia di danza flamenca

“Alma Gitana” di Lara Andrès

Cell. 349 2859612

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robabilmente molti di Voi conosceranno od avranno sentitoparlare della “infiorata” della piana di Castelluccio di Norcia;io, anche se ammetterlo non mi fa onore, non ne avevo mai sentito parlare.

Il caso ha voluto che, parlando della comune passione per i mezzi a due ruote con l'a-mico Luciano (uno dei nostri vettori Corofar), sia sbucata fuori l'idea “...perché nonvieni con noi a fare un giro in moto a Castelluccio a vedere l'infiorata, è uno spettaco-lo che vale la pena di vedere...” Buttata l'idea, contatto telefonico per stabilire ilpunto di incontro e si parte. Domenica 29 Giugno ore 07,45 partenza, punto di incon-tro con Luciano poco dopo Rimini Sud e si continua fino a Civitanova Marche /Macerata. Il mio mezzo non è proprio adattissimo a lunghi tragitti a velo-cità auto-stradali per cui: qualche vibrazione più alta del dovuto che arrivava alle mani e, con-temporaneamente, qualche doloretto che compariva qua e là hanno tenuto alta l'at-tenzione altrimenti facile al decadimento viaggiando sempre in rettilineo per oltreun'ora e mezzo. Lasciata l'autostrada ci si inoltra nelle colline marchigiane dove,finalmente, si comincia a godere del paesaggio appenninico con la sua splendidavegetazione intervallata da coltivazioni che creano bellissimi cambi di prospettiva ecolore. I nostri compagni di viaggio sono dei moto-turisti a largo raggio abituati alunghe tratte senza sosta mentre le mie mani, la schiena e, soprattutto, il fondodella stessa, avrebbero volentieri aggiunto qualche punto di sosta al ruolino di marcia imposto. Mancano pochi minuti a mezzogiorno quando giungiamo al piccolis-simo paese di Castelluccio edificato in cima ad una altura che domina il Pian Grandeed il Pian Perduto i due pianori che, nel periodo tra fine Maggio ed i primi di Luglio,si tingono di colori dovuti alla fioritura di : genzianelle, narcisi, violette ed altre spe-cie floreali oltre all'incredibile fioritura delle piante di Lenticchie, famosissima pro-duzione di queste parti. Oltre al paesaggio chiazzato da tanti colori quello che stupi-sce è il caos incredibile che regna, decine di auto, qualche corriera e una quantità dimoto che ha dell'incredibile oltre alla quantità di gente che occupa ogni spazio delpiccolo borgo per la felicità degli abitanti che, in ogni angolo e fin dall'interno deigarage, vendono la produzione delle proprie aziende agricole.Dopo uno splendido pranzo ci siamo rimessi in viaggio per rientrare godendo dellebellezze paesaggistiche dell'Umbria essendo passati da Colfiorito, Nocera Umbra,

Gualdo Tadino ed infine delle Marche fino al Passo del Furlo.Passando da Fano siamo rientrati tramite la triste autostrada portando con noi

le immagini di una bellissima giornata passata in allegra compagnia; solo leparti anatomiche più sollecitate mi ricordano che il piacere di un viaggio su

due ruote rimane una passione che non si affievolirà mai e speriamo dipoter continuare a correre più veloci degli acciacchi che

cominciano ad inseguirmi.

PPL’infiorata di Castelluccio

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APPUNTI SPARSI

to in piedi, il braccio destro inclinato di 45 gradi, la linea di mira puntata

verso terra. A 25 metri un quadrato di carta con dei cerchi numerati

da 1 a 10. Non vedo i numeretti ma so che ci sono. Lentamente alzo il braccio

fino alla posizione orizzontale. L’occhio corre attraverso la tacca di mira,

poi sfiora il mirino e viaggia fino al centro del bersaglio.

Il cuore comincia a battere forte e allora la pressione del dito indice si allenta, una

profonda inspirazionee la linea di mira si innalza fino al numero 1 in alto, poi una lenta

espirazione e la linea si abbassa sul 2, 4, 6, 8, 9, 10. Adesso i battiti del cuore rallentano

e la mano è ferma. La pressione dell’indice aumenta e il grilletto arretra di qualche mil-

limetro senza opporre resistenza; poi un contrasto e, un attimo dopo “pack” si sgancia.

Un settore circolare ruota su se stesso e libera il cane che con violenza si abbatte su un

pernetto di acciaio che scatta in avanti e va ad urtare una capsula di fulminato di

cotone. Quest’urto provoca una fiammata all’interno del bossolo incendiando uno, due,

tre, cento granelli di polvere e poi reazione a catena fino a combustione di tutta la

carica esplosiva.

A questo punto si crea una pressione fortissima e i gas cercano di espandersi in tutte

le direzioni. Dietro niente, c’è il fondello robusto; lateralmente niente, ci sono le pareti

del bossolo, protette all’esterno da un tubo di acciaio. Allora la pressione spinge in

avanti ma trova un cilindretto di piombo che, prima resiste e poi comincia a scivolare

in avanti per passare poi nel tubo di acciaio (detta canna n.d.e.). Qui trova dei rialzi

elicoidali per tutta la lunghezza, che costringono il cilindretto di piombo a ruotare su se

stesso mentre i gas lo spingono sempre più velocemente in avanti.

Il cilindretto, chiamato anche proiettile, percorre tutta la lunghezza della canna e

raggiunto il vivo di volata, esce all’esterno, con un fragore assordante (supera già il

muro del suono), e, ruotando sempre vorticosamente su se stesso, vola libero nell’aria.

In una frazione di secondo copre i 25 metri che lo separano dal bersaglio, preme contro

la carta, la strappa e appare un foro nero, rotondo, perfetto. Guardo ansioso nel

cannocchiale: Dieci! Dieci punti in meno che mi separano dalla vittoria.

Claudio Lucarelli

S.A.F. - Jesi [email protected]

SS

Maurizio BrandimartiCO.RO.FAR. - Forlìbrandimarti@farmaciapascucci .it

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INALMENTE!!! Era ora, "si può fare". È di pochi giorni la notizia che "possiamo"

consegnare i medicinali "URGENTI" senza ricetta. L'unica cosa che dobbiamo

fare è compilare un solo documento, da conservare, con dichiarazione di

responsabilità del cliente (per cui senza rischi per noi). La cosa, che sembra,

ci qualifichi ancora di più è rimbalzata con grande enfasi di ramo in ramo nella categoria.

Data l'importanza della notizia ho pensato bene di fare una riunione straordinaria, chia-

mando a raccolta "tutti" i componenti della mia Farmacia. L'organico è composto da:

Farmacista titolare: IO, Farmacista collaboratore: IO, Pratico: IO, e all'occorrenza e al

bisogno Donna delle Pulizie: SEMPRE IO. Quello che mi è più simpatico è il Pratico.

Definizione principe di un ruolo, purtroppo oggi in disuso, dato che rientra nei ranghi

come "Personale non laureato". Mi piace perché da l'idea di colui che non sa, ma che poi

piano piano sfregandosi (si dice?) le mani, ascoltando, origliando, spiando viene a

conoscenza dei più intimi segreti della Farmacia e a sapere tutto di tutti, PRATICO

appunto. Una volta riunitici ho illustrato il programma ed inevitabilmente sono sorti

dubbi e di conseguenza domande. "Farmacista collaboratore": Ma dottore (non ho mai

permesso ai miei collaboratori di darmi del TU) non lo abbiamo sempre fatto? Cosa cam-

bia? Risposta: Si è vero, ma non in maniera univoca e uguale. C'è chi anticipa e si fa

pagare le medicine e poi rimborsa gli "euri" quando gli portano al ricetta, (in genere se le

han pagate quasi subito). Oppure c'è chi anticipa, dispensando sulla fiducia e aspetta una

ricetta, che per arrivare arriva, ma se i farmaci non sono stati pagati con calma molta

calma. Per cui questi modi di fare diversi fra loro creano, nelle persone, confusione,

costringendoli a dover cercare la farmacia, se c'è, più consona, duttile e malleabile.

"Pratico": Quindi... adesso... io... non posso più farlo? Risposta: Ma no, tranquillo, non

cambia nulla. Tu continua a fare quello che facevi, basta che uno di noi due (laureati) ti

guardi o da vicino o da lontano, e poi se serve ci chiami. La riunione, dato che la donna

delle pulizie non aveva domande da fare,finì, con la consapevolezza che finalmente era

stato reso "legale"quello che "abbiamo sempre fatto" ma in maniera "illegale".In questo

momento però i Farmacisti sono,e quindi anch'io ,per cui siamo,attanagliati dal tremendo

dubbio se aderire o meno al "NETWORK"!!! Già, la parola, per uno come me che pronucia

"one" il numero 1 inglese è da paura. Cosa fare? Si rende necessaria un’ulteriore

riunione, sperando che il sindacato non ne venga a conoscenza, dato che, trattasi di

tempo impiegato al di fuori dell'orario di lavoro e non retribuito. Convocato tutto l'organi-

co, che nel frattempo si è arricchito di una nuova presenza: il Curatore responsabile del

reparto erboristico-fitoterapico-omeopatico, facile indovinare "CHI", ma se avete dei dubbi

chiamatemi, il titolare passa all'esposizione della novità. "Sorgono" (ciao Dino) dubbi e

quindi domande. Farmacista Collaboratore: Ma dottore (anche se ormai ci riuniamo spes-

so il LEI resta obbligatorio) perchè associarsi ad un NETWORK? Non siamo già associati

ad una cooperativa con tanto di Consiglio di Amministrazione, Presidente e relativo

Collegio Sindacale? Risposta: SI, ma sembra sia necessario e vitale e dobbiamo unifor-

marci all’andazzo europeo. Domanda: (sempre il farmacista collaboratore da sempre il

più arguto) e allora se la cosa è necessaria e vitale per sopravvivere, perché non aderire

come cooperativa, dato che c'è un consiglio eletto e delegato che quindi decide o almeno

dovrebbe, prendendosi le sue belle responsabilità, invece di creare cooperative all'interno

di cooperative etc, etc, etc... L'assemblea, anche se pratico e donna delle pulizie non

avevano domande e il responsabile fitoterapico anche (essendo l'ultimo arrivato si è

guardato bene dal farle) non è ancora stata sciolta, ed è tutt'ora in corso perchè il titolare

deve ancora rispondere...!!!Beh vi saluto, se siete arrivati fin qui avevate del tempo da perdere, per cui è ora di

andare a lavorare, ciao Elda (già finito con le mail) e ciao Piero io e tuo cognato aspetti-

amo convocazione per cena, ma vorrei se permettete salutare una new-entry nel nostro

mondo: il Dr. GIACOMO FIORELLI, neo laureato in farmacia, purtroppo per lui, oltre ad

essere mio nipote, sempre purtroppo per lui, ricordandogli che nulla ha importanza se

non vendere, vendere, vendere, e sorridere, sempre.

Ciao a tutti e alla prossima ... se ci sarà...!!!

Ahhh vorrei, ormai lo fan tutti, aprire un "FORUM" nel nostro giornale, su un argomento

però di quelli "intelligenti" del tipo: vuoi più bene al nonno o alla nonna, o è più bello il

babbo o la mamma? Oppure come quelli da bar, quando nelle lunghe notte invernali per

ammazzare il tempo ci si interroga per quale "cifra" uno sarebbe disposto a fare quello

che non si può fare. Generalmente si parte da una cifra vicino al milione di euro, per poi

trovare qualcuno che lo fa per 900 e poi per 800 e poi per 700 e poi ... ci si sbrana e si da

via il c..o per pochi euro...! Per cui immaginate una imminente guerra nucleare: (toccate-

vi i maroni, chi non li ha, si arrangi in qualche modo coi vicini) siete costretti a chiudervi

FFNEW-ENTRY, NEW-REGULEZION,

NEW-NETWORK

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in un bunker e potete portare solo un libro la domanda è "QUALE"???IL FORUM È APERTO.

P.S. VIETATO PORTARE: LA DIVINA COMMEDIA, I PROMESSI SPOSI, e IL PICCOLOPRINCIPE, ci hanno già spappolato le palle abbastanza... e poi il principe l'abbiamo già:Alessandro I di Montecopiolo... Riciao.

Massimo “tuttofare” Fagioli - Fagioli sempre Roncofreddo e sempre Romagna miaRomagna in fiore... - [email protected]

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tutti sarà capitato, percorrendo una strada di montagna, di osservare

quelle rocce stratificate, magari contorte, ripiegate su se stesse come se

fossero plasmate dalle mani di un gigante.Bene, gli strati rocciosi sono come le pagine di un libro, un libro

gigantesco che copre l’intera superficie terrestre. Sollevare gli strati è come sfo-

gliare le pagine di quel libro. È un libro speciale che si sfoglia a rovescio. Infatti la

prima pagina rappresenta l’ultimo atto della storia della vita sulla terra.

Man mano che solleviamo le pagine andiamo indietro nel tempo e, quel che più

sorprende,è che, impresse sulle pagine, troviamo le tracce di forme di vita

trascorsa e perlopiù di specie ormai estinte.Continuiamo a sfogliare a ritroso e riportiamo alla luce Ammoniti, Belemniti,

Dinosauri, Brachiopodi e Trilobiti. Se arriviamo al primo capitolo del libro, il più antico, trovia-

mo solo organismi unicellulari che vagavano in un oceano di

600 milioni di anni fa. Siamo alle origini della vita sulla terra.

Li tutto ha avuto inizio e noi siamo il risultato di 600 milioni

di anni di evoluzione. Su quel libro devono essere scritte molte

pagine ancora per un gran numero di capitoli, siamo circa a

metà strada; leggerlo ci può dare un’idea per cercare di capire

da dove veniamo, chi siamo e soprattutto dove andremo. Buon

viaggio e… soprattutto senza correre.Claudio Lucarelli - S.A.F. - Jesi - [email protected]

IL LIBRO DI PIETRA

AA

Azzurra al profumo di Zagarea settimana azzurra 2008 è trascorsa gioiosamente a Villasimius inSardegna. A proposito del nome di questa amena località sono riuscita asaperne l'intrinseco significato, dopo laboriosa ricerca. Il posto racconta una storia antica di seimila anni, risalendo al Neolitico, passando per Donna

Violante Carroz che concesse nel 1602 dei territori di sua proprietà, finché sottoVittorio Emanuele II il nome del Comune da Carbonara fu mutato in Villasimius. Orbene, da vocabolo di origine fenicia la traduzione è “SOLE”, indi Villa (Città) delSole. Oltre all'astro-sole che ci ha ben “cotti” per tutta la settimana, oltre al marecristallino, all'eccellente trattamento in genere, abbiamo respirato un'altra aria...una certa aria di attesa che aggiungeva gioia al piacere del soggiorno. Avete intuito voi vacanzieri...?... la grande vigilia di nozze «Titti-Toto»!!! Il profumo delle zagare (fiori d'arancio) dal foggiano si è introdotto in Sardegna. La gioiosa attesa dei fidanzatini (si fa per dire...) aleggiava ovunque ed è arrivata arendere gli amici affezionati partecipi di quella felicità. La Titti poi... non sto a dire!!L'ora è giunta il 26 luglio 2008 ed il fatidico “SI” ha coronato l'ardente, antico desi-derio che Amore impone. Si, Amore e Psiche si sono rincorsi nell'etere e nel tempo finché ... eccoli, ora, riuniti.

Non mi dilungo con altri argomenti; potrei dire di scherzi, frizzi e giochi, dell'allegriagiovanile tra noi oppure di simpatici smemorati che pensavano di partire il giorno suc-cessivo a quello in programma; ma per questa tornata la fortuna ha fatto da guida nellagioia generale e tra acquisti di ricordini, regalucci, tra «corbule» sarde e copule...chiudiamo qui, va là, con la felicità nel cuore.

Ciao, A D AAda Campanella - S.A.F. - [email protected]

LL

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E voi? Non avete aneddoti da mandarci?Condividete con noi le vostre comiche quotidiane.Vi aspettiamo!

SCENA PRIMA. Intro… duzione

Con i gomiti appoggiati sul bancone, vagavo in meditazione profonda coi miei pensieri nascostinella mente. All’improvviso cinque figuri non ben definiti perché in controluce, si erano fermatifuori della porta di ingresso, che d’altra parte è unica, cominciando ad esaminare la cartellona-ria esposta al pubblico. Ebbi un sobbalzo, e le cose che generano ansia e timore, cominciarono ad avere il sopravvento. Erano gli ispettori provinciali della sanità, erano quelli della finanza o iNAS in abito civile…!!? E ridevano, ridevano; addirittura uno di quei figuri cominciò a fotografare quanto era visibile!!

ANTEFATTO

Qualche tempo prima, due anni tre quattro o più, non ricordo, verificandosi furti negli esercizidell’ambiente, decisi di rinforzare la sicurezza, cambiando i normali vetri con quelli antisfonda-mento. La porta di ingresso risultò alquanto appesantita, e i clienti più deboli, la maggioranzaossia, spingevano spingevano, ma rimanevano fuori. E quì si godevano scenette che andavano daFantozzi a Bertoldo-Bertoldino tralasciando il Cacasenno. Scrutavano, guardavano e leggevano,naturalmente senza capire nulla di quanto scritto nelle indicazioni cartacee.Quando me ne accorgevo, mi avvicinavo alla porta partendo in quarta con una serie di considera-zioni verbali che a volte rasentavano l’insulto: “ma non vedi che è aperto… ma cosa mangi chenon hai neppure la forza di aprire una porta… non sai leggere che è aperto… te dò una secagnatatla testa da fat caminà orbe per dù stmane… bicipite della madonna non hai capito che per aprireuna porta bisogna spingere...!!?? Sì, perché qualcuno incontrato per strada, a volte mi assalivacon acredine dicendo: “Sono venuto nell’orario di apertura e la farmacia era chiusa!”Ne seguivano da parte mia insulti più o meno piacevoli, che tralascio di formulare.(Nota dell’autore: per realizzare una secagnata, bisogna in precedenza recarsi in un boschetto,scegliere un bel ramo secco, indi all’occorrenza darlo sulle testa del meritevole.)Bisognava trovare un rimedio! Come al solito, durante la notte, mi venne un’idea che sapeva delmiracoloso. Cominciai a scrivere un bigliettino in formato 20 x 30 cm, che così formulava:“PER APRIRE LA PORTA SPINGERE,SE NON SI APRE SPINGERE PIÙ FORTE,SE NON SI APRE ANCORA VUOL DIRE CHE È CHIUSO.”Come dire: traetene le conseguenze… ossia non rompete.Lo applicai con decisione sulla porta unica dell’ingresso. Fu un successo!Siccome parte del popolo è bue, si vedevano clienti che spingevano, spingevano.Altri non convinti, prendevano una rincorsa di un paio di metri e si spiaccicavano come una ariete sulla porta, altri che più o meno convinti se ne andavano via, dopo avere dato un ultimosguardo agli avvisi cartacei. E io ridevo, ridevo…, poi uscivo dalla farmacia, e urlando dietro lasprovveduto, gli dicevo senza mezzi termini: “debulottic, senza spina, mangia di più, allenatiall’occorrenza…, non ti sei accorto che la porta si apre?

SCENA SECONDA

Finalmente, meno accecato dalla luce, mi resi conto che i cinque figuri mi potevano essere amici,anche perché si precipitarono esultando nell’interno della farmacia.C’era il Dubbio detto Dubbini, che sprigionava gioia da tutti i pori, c’era il Canaglio detto Toto chese la godeva a più non posso, altri due innominati di cui non ricordo il nome, c’era un signore

distinto ma sorridente il giusto, di nome Ambréck detto Alberto, a quel tempoPresidente della Federfarma; si noti Ambréck con l’accento sulla “e” per

evitare aspirazioni dannose per chi soffre di compli-cazioni polmonari.

Mi irrigidii sull’attenti come una semplice “burba” di fronte al suo Generale, e mi inchinai più volte in segnodi rispetto.Il caso volle che incontrassi ancora Ambréck in un ascensore dell’Hotel Mediterraneo di Riccione.In precedenza gli avevo inviato una lettera, in cui lamentavo la situazione delle nostre farmacie, e nonavevo avuto risposta.Colsi l’occasione al balzo, e un po’ sostenuto gli chiesi spiegazioni.Fù un gran signore nel rispondermi, il buon Ambréck, sorridendomi e stringendomi la mano.Compresi che col mio scritto gli avevo dato momenti di serenità gioiosa, lui che di problemi più importantine aveva.Compresi che mi rivolsi a lui, così come un qualunque mortale che ha il pollice del piede destro lussato, chiede al Creatore dell’universo di rimetterglielo in sesto!

Ciao buon Ambréck e grazie per averti incontrato, e per avermi concesso l’alto onore di una tua visita, inquesto comune sperduto dell’Alto Montefeltro, Montecopiolo; grazie per quanto fatto per tutti noi tuoi colleghi, di cui te ne siamo riconoscenti.

Ciao Ambréck

La porta che non si apre

Il Principe...continua...

Alessandro I° Vampa - Il [email protected] - SAF Jesi

UMORISMO IN PILLOLEMio padre ha il carter (catetere)Alla domanda se abbia avuto malattie del sangue: " La leucemia non l'hoancora avuta"Alla domanda se abbia avuto malattie gravi: "sfortunatamente non hoavuto niente"Devo fare l'esame delle veci? (Feci)Alla richiesta di firmare un autocertificato "Dottore, io non sono un granfirmatario"Devo fare l'esame al sesso (visita urologica)Ho il polistirolo alto (colesterolo)Devo fare il pip test - post test -papo test (pap test)Devo fare il certificato di sana prostituzione (costituzione)Dov'è l'urologeria (urologia)Che esami ha fatto per la tiroide? " il Tg3 e il Tg4 " (T3 e T4)Ho le bobine nelle urine (albumina) Paga il ticket? "No, sono assente"Devo fare una gattoscopia (gastroscopia)

E voi? Non avete aneddoti da mandarci?Condividete con noi le vostre comiche quotidiane.Vi aspettiamo!

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Marche e Umbria, due regioni straordinarie

Qualche settimana fa, il nostro nuovo Direttore Generale Alessandro Bruschi ha incontrato alcuni colleghi dell’azienda UNIFARM Trento. Al di là delle questioni di lavoro dibattute, ad un certo punto è iniziata una conversazione per descrivere tutte le bellezze delle Marche e dell’Umbria, due regioni che offrono talmentetante opportunità di ogni tipo da essere, messe insieme, forse addirittura uniche in Italia. Data la sua provenienza “nordica”, l’ingegner Bruschi avrà cominciato sicuramente a farsi una scaletta mentale per leprossime visite che renderanno la sua permanenza nelle nostre due regioni ancor più piacevole, ragionandoinoltre sul fatto che SAF e UMBRAFARM, sancendo in maniera ufficiale la loro fusione, hanno effettivamentedato corpo al concetto di interregionalità che gli amici dell’UNIFARM hanno concretizzato parlando delle varieAssisi, Urbino, Gubbio, Macerata e così via. In effetti, partendo dal lago Trasimeno per arrivare al mareAdriatico, passando da Perugia, Ancona, Città di Castello e Fermo, tanto per fare degli esempi, Marche edUmbria in un territorio relativamente ristretto mettono chiunque in condizione di ammirare luoghi con unanatura eccezionale, una storia millenaria e una proposta artistica irripetibile, se pensiamo ai vari Raffaello,Perugino, Pinturicchio e così via. Per non parlare poi di Rossini, Leopardi, San Francesco e… perché no…passando dal sacro al profano, Monica Bellucci, tutti nomi famosi nel mondo e con una provenienza geogra-fica ben precisa, legata a indiscutibili qualità intellettuali… e non solo! Anche sul fronte delle manifestazioni,appuntamenti come Umbria Jazz o la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro sono ormai note a livello interna-zionale, attirando migliaia di cultori da ogni dove. Insomma, senza quasi rendercene conto, il nostro “piccolo– grande” territorio è così ricco da costituire un tesoro di inestimabile valore: scommettiamo che ancheAlessandro Bruschi se ne innamorerà in tempi brevissimi?

La Catena di FarmacieSAF e UMBRAFARM si allarga!

A partire da settembre, altre 50farmacie entreranno a far parte

del Gruppo entro il 2008.

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“Non ho mai tradito la mia giovinezzaNon devo provare la mia innocenzaSono colpevole d’aver nutritoL’amore e altre deviazioniCome la malinconiaCome la nostalgia”“La mia giovinezza” di I. Fossati

È uno di quei giorni in cui l’ormone prende il sopravvento, e spruzza che sembra la fontana dei quattro cavalli!Noi riminesi siamo così, con l’estate, viene fuori il bambino che è in noi. Il problema è che siamo contagiosi, quindianche il truce Tassinari comincia a sentire una sorta di formicolio in tutto il corpo, che non riesce a spiegarsi. È ilmorbo detto “dell’impollinatore” che ti porta a vedere, sentire e toccare cose che non dovresti, con conseguenteaumento della salivazione, sino a farti fare una sorta di “ciomp-ciomp” prima di deglutire, che in pubblico non stabene fare. Il Presidente che è di Forlì, lo sa, e quindi per tenermi a freno, fa il gesto più crudele che un rappresen-tante possa ricevere: organizza una riunione a Ferrara.Sì, cari topolini, la Provincia di Ferrara è sempre stata vissuta dal rappresentante come una punizione.Prima di tutto perché è una provincia molto vasta, in secondo luogo perché non è propriamente conosciuta comeuna zona “ricca”.Quando ti veniva assegnata, il capo area non sapeva mai che faccia fare, doveva farti capire che era per premiartiperché lavoravi bene e con faccia da funerale, faceva questo discorso: “CONSIDERATE LA VOSTRA SEMENZA:FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CONOSCENZA”.Ancora il navigatore satellitare non era stato inventato, e quindi i primi viaggi, causa nebbia, erano sempre un’odissea, il panorama era tinta unita! I più bravi riuscivano a sopravvivere frizionandosi tutto il corpo con delloZABOV caldo, in modo da superare l’effetto dell’umidità, altri cadevano nella spirale del “pampepato” dolce tipicodella zona, ed ancora oggi sono a San Patrignano per eliminare il vizio. (si riconoscono perché danno generalitàfalse, dicono tutti di chiamarsi Orsatti). Quando partivo per visitare Ferrara, mi veniva sempre una faccia triste comeHi-Ho, l’asinello amico di Winnie the Pooh! Mio babbo, per tirarmi su il morale, cercava per ore qualcosa di positivoda potermi dire e, alla fine, se ne usciva con un “…però hanno il pane buono” che non era niente di consolante .Ma ero giovane, mi pettinavo ancora, e quindi con “giovanil ardore” partivo e via, cominciavo a ridere tra me e mepensando alla zona compresa tra Goro e Scardovari, dove il fiume Po diventa prima il Po di Goro e poi il Po diGnocca… Ma questa è già un’altra storia.La cosa bella è che il Farmacista ferrarese, se te lo fai amico, diventa veramente un’AMICO e fa di tutto per aiutar-ti, si toglie la dentiera e te la presta se hai bisogno!!! Vi dirò di più, anche loro ad un certo punto, cominciano a sen-tire quella sorta di formicolio in tutto il corpo il morbo “dell’impollinatore” colpisce anche qui!!!!Prendendomi in disparte, in modo da allontanarmi dalle orecchie della moglie, il dottore di Ferrara mi sussurra: “malo sa che io da giovane venivo in vacanza a Viserba?”

“Li ho visti abbracciarsi come bimbi nel parco della lunaTutti e due con una valigia nella manoCon l’aria di chi deve partiree andare lontano oppure morire,in silenzio, sparire piano pianosopra il loro cavallo di legno,con la loro pelle scura nella mano.Adesso Sonni Boi e la sua donna FortunaSaranno a metà strada tra Ferrara e luna.”“Il Parco Della Luna” L. Dalla

N.d.A. ho una salama da sugo in una palla di vetro e quando la giro viene giù la neve!!!!

Tempo di lettura previsto: due minuti circaSe, mentre stavate sorbendo un buon bicchiere ghiacciato di Tilus (l’amaro al tartufo), un balestriere dellaRepubblica di San Marino vi ha centrato con un dardo in mezzo agli occhi , rendendo difficile la messa a fuoco, iltempo si dilunga notevolmente!

“Il libro è una delle possibilità che abbiamo noi uomini” (J. L. Borges)

Finalmente le tanto agognate vacanze e finalmente un po’ di tempo libero da dedicare ai numerosi libri, accumulatidisordinatamente sul comodino nel corso degli ultimi mesi, in cui il lavoro sembrava privarci anche delle poche ener-gie sopravvissute dopo un lungo anno di fatiche! Come ogni estate le novità letterarie recensite e pubblicizzate daimass media rappresentano una forte tentazione, ma nel contempo proviamo una voglia pazza di sprofondare nellari-lettura di quei libri che in un momento particolare della nostra vita ci hanno rivelato qualcosa, sono stati in qual-che modo terapeutici, ci hanno fatto spalancare gli occhi su un aspetto della nostra esistenza che non riuscivamo avedere o ci rifiutavamo di accettare, hanno generato rapporti di amicizia tra illustri sconosciuti e hanno messo in dis-cussione amicizie consolidate…Non so se sia accaduto anche a Voi, ma per me alcuni libri, pochi devo ammettere, hanno avuto un potere catarti-co, mi hanno fatto ridere e piangere in solitudine per sentimenti che altrimenti non sarei riuscita ad esprimere, sonostati taumaturgici, mi hanno condizionato nelle scelte importanti della mia esistenza, sono stati talmente coinvolgentida diventare parte di me, come se avessi vissuto sulla mia pelle le storie che raccontavano. Alcuni mi accompa-gneranno, spero, per sempre…Ci sono libri da cui non riesco a separarmi mai, che continuo a rileggere periodicamente, anche in più occasioni nelcorso dello stesso anno, che ho acquistato mille volte perché ne faccio continuamente dono alle mie più care ami-che, come se fossero tesori preziosi, sperando che possano trasmettere loro le sensazioni piacevoli o le emozionifolli che hanno scatenato in me. Sono convinta che i libri più cari debbano essere condivisi solo con chi amiamo davvero, come i desideri, i senti-menti ed i pensieri più profondi e più intimi, perché dicono tanto di noi, a volte troppo!I miei compagni inseparabili sono sicuramente Paula di Isabel Allende, Nostra Signora della Solitudine di MarcelaSerrano, Sorella del mio cuore di Chitra Banerjee Divakaruni, una raccolta di poesie di Nazim Hikmet ed una bio-grafia di Madre Teresa di Calcutta, per citarne solo alcuni…Tra le novità invece mi permetto di segnalarvene alcune che potrebbero allietare le vostre vacanze, anche se devoammettere subito che si tratta perlopiù di letture abbastanza impegnative, ma non per questo meno piacevoli.Un mondo senza povertà è opera del Premio Nobel per la Pace 2006 Muhammad Yunus, che lancia la sfida piùambiziosa del secolo, proponendo la nuova idea del business sociale come strumento in grado di estirpare la piagadella povertà dal mondo. Una rivoluzione sociale ed economica quella proposta da Yunus che, mirando alla realiz-zazione di obiettivi sociali invece che alla massimizzazione dei profitti, riesce a conciliare le dinamiche del liberomercato con l’aspirazione ad un mondo più a misura d’uomo. Non un obiettivo irrealizzabile ma una strategia eco-nomica che ha consentito al Bangladesh di dimezzare il tasso di povertà in poco più di 30 anni e che sta iniziandoa coinvolgere le politiche di molte aziende in giro per il mondo.Per sdrammatizzare Vi propongo poi il grosso volume Non avrai altro Cuore all’infuori di me – Vita e miracoli diun settimanale di resistenza umana, che celebra il meglio ed il peggio dei dieci anni di storia del settimanale sati-rico Cuore. Per chi lo considerava un appuntamento fisso, come me, rappresenta un tuffo divertentissimo nei propriricordi relativi alla vita sociale e politica degli anni ‘90 e fa riflettere molto seriamente sulle problematiche del pre-sente.Gesù di Nazaret non è una novità ma un interessante approfondimento sulla figura “storica” e sulla vita di Cristo,attraverso la ricostruzione storico-critica che ne fa Joseph Ratzinger.Il libro consiste in una narrazione della vita del Gesù dei Vangeli, dal Battesimo fino al discorso della Montagna, ecomprende un’intensa e coinvolgente illustrazione delle parabole, definite come “il cuore della predicazione diGesù”. Ratzinger racconta la Sua ricerca personale del “volto del Signore” allo scopo di “favorire nel lettore la cre-scita di un vivo rapporto con Lui”. La lettura di questo testo, sicuramente impegnativo, consente di soddisfare la dupli-ce esigenza, da parte di credenti e non, di conoscere la storia di Gesù e nel contempo di comprendere la visionepapale di una fede esigente e rigorosa, alla luce delle grandi sfide teologiche ed etiche che la Chiesa, oggi più chemai, si trova ad affrontare.Altro testo di cui mi permetto di suggerire la lettura, a chi volesse riflettere sull’assenza di valori e di senso che per-vade il mondo giovanile, è il saggio di Umberto Galimberti L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani.Il nichilismo per Galimberti è l’ospite inquietante, già descritto da Nietzsche a fine Ottocento, che torna ad aggirarsinella vita dei nostri giovani, in un mondo totalmente dominato dalla tecnica e dal mercato, rendendoli disincantati esfiduciati nel futuro e affievolendo le loro passioni e aspirazioni. Dal deserto emotivo che il nichilismo determina, dalmomento che né Dio né la Ragione sono in grado di offrire un’alternativa efficace, nascono i fenomeni di devianzagiovanile noti alle cronache: il bullismo, le violenze negli stadi, l’abuso di droghe di ogni tipo…La soluzione per Galimberti è tutta culturale e consiste nella capacità da parte nostra di insegnare ai giovani l’“artedel vivere”, che consente loro di imparare a riconoscere le proprie capacità, ad esplicitarle e a lasciarle fiorire.Per ultimo vorrei segnalare un testo datato ma sempre utile, specialmente in questo periodo per alcune persone dinostra conoscenza! Si tratta del testo di Soren Kierkegaard Sul matrimonio, in risposta alle obiezioni di un mari-to e consiste in un appello puntiglioso e impeccabile a favore del matrimonio, ad uso di un marito fedele. Perché, sisostiene, solo il marito è un vero uomo e solo il marito può essere un uomo felice. Tanti auguri, Toto, di cuore!!! Buone vacanze e buone letture a tutti gli amici di Lemon dalla nostra Cooperativa.

Laila ValentiniCo.Sa.Fa.Ca.

[email protected]

Massimi [email protected]

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MARIO DUBBINI

S.A.F. - Jesi - [email protected]

ualcuno ha obbiettato che siamo solo una compagnia di buontemponi e basta.Cosa avrà voluto dire con quel basta? Ce lo faremo spiegare quando finalmente comprenderà quel chesignifica divertirsi con noi e guadagnarsi anche lui l'appellativo di "buontempone". Questi siamo noi diInter Co. Fa. Gruppo Sportivo e nessuno potrà mai classificarci per bambinoni che ancora giocano a

palline. Ci va bene essere così! Come quando di tanto in tanto ci ritroviamo per vivere una spensierata giornatainsieme piena di interessi vari, semplici e orgogliosamente "esclusivi".

P.S.- Anche io mi associo al Principe per inviare al mio grande amico Alberto Ambreck un grande abbraccio.

Evviva l’allegria!

QQ

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