LEGNO LAMELLARE, affidabile e...

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134 135 Domus Aurea Magazine Domus Aurea Magazine LEGNO LAMELLARE, affidabile e scenografico Il "Coriolis" di Ripalimosani Foto © Rubner Holzbau Sud Una scelta mirata quella dell'architetto Antonio Gianfelice che ha privilegiato il lamellare sia per le sue peculiarità, sia per il bellissimo effetto scenografico ottenuto per la sala ricevimenti "CORIOLIS" di Ripalimosani, struttura gestita dalla Famiglia Damiano di Cam- pobasso. L’opera è una delle più grandi del Sud Italia con un portico di 1200 m 2 , costruita dall'azienda Rubner Holzbau Sud di Calitri (AV). Questo progetto rappresenta il frutto di un’importante riqualificazione territoriale su di un’a- rea che in passato era utilizzata come stazione militare. a cura di Roberto de Santis e Simona Tinelli*

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LEGNO LAMELLARE,affidabile e scenografico

Il "Coriolis" di Ripalimosani Foto © Rubner Holzbau Sud

Una scelta mirata quella dell'architetto Antonio Gianfelice che ha privilegiato il lamellare sia per le sue peculiarità, sia per il bellissimo effetto scenografico ottenuto per la sala ricevimenti "CORIOLIS" di Ripalimosani, struttura gestita dalla Famiglia Damiano di Cam-pobasso. L’opera è una delle più grandi del Sud Italia con un portico di 1200 m2, costruita dall'azienda Rubner Holzbau Sud di Calitri (AV).Questo progetto rappresenta il frutto di un’importante riqualificazione territoriale su di un’a-rea che in passato era utilizzata come stazione militare.

a cura di Roberto de Santis e Simona Tinelli*

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LA LoCATIonCollocata nel punto più alto nei dintorni di Campobasso, da cui si scorgono i monti del Matese (a confine con la Campania) ed anche la vetta del Terminillo (in Abruzzo), la Sala ricevimenti "Coriolis", di proprietà della Famiglia Damiano di Campobasso, è la più grande sala ristorante nel Sud Italia, del suo genere, con un portico di oltre 1200 m2.Un progetto di grande effetto scenografico che ha visto protagonista, per la parte in le-gno, l’azienda Rubner Holzbau Sud di Calitri (AV). La scelta del lamellare per lo splendido portico non è casuale: questo materiale na-turale è indicato per la realizzazione di gran-di strutture, è affidabile e, in tale contesto si è rivelato la risposta vincente per la com-mittenza. L’opera architettonica rappresen-ta il frutto di un’importante riqualificazione

territoriale in quanto insiste su un’area nel passato utilizzata come stazione militare.

IL PRoGETTISTA E IL CoMMITTEnTEPerché realizzare una struttura così grande?L’obiettivo dei proprietari era quello di poter gestire più banchetti contemporaneamente garantendo privacy e distinzione tra gli stes-si. La struttura ha una capacità ricettiva per ospitare banchetti da 80 fino a 600 perso-ne (all’interno), oltre a quelle collocabili all’e-sterno (portico) nella stagione estiva.Se da sempre il compito del progettista è quello di soddisfare le esigenze del cliente trasformandole in spazi, in questo caso, an-cor più arduo è stato dover pensare, già nel-la fase meta-progettuale, a grandi superfici (1000 m2 per l'esterno, a cui si aggiungono altre sale "a edicola" di 800 m2 complessivi)

dovendo garantire la contemporaneità di eventi ogni volta diversi sia logisticamente che acusticamente, evitando interferenze e sovrapposizioni.La pluriennale esperienza del titolare, il com-mendator Marcello Damiano, e le capacità compositive del progettista, l’arch. Antonio Gianfelice, rappresentano un connubio vin-cente per l’intera opera: l’una senza l’altra non avrebbe mai portato ad un risultato co-sì positivo. La struttura si presenta caratte-rizzata da una scenografia mutevole a se-conda delle occasioni conciliando, al tempo stesso, un equilibrio formale con una carat-terizzazione formale degli spazi. Gli stessi si articolano come veri e propri luoghi sceni-ci. La necessità dell’albergatore di non far sostare il commensale per molto tempo ma piuttosto di farlo spostare più volte nel

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corso dell’evento ha condizionato fin dall’i-nizio la progettazione delle funzioni e so-prattutto dei percorsi distinguendo senza interferenze quelli dei fruitori da quelli pret-tamente di servizio. Se gli spazi permetto-no un’organizzazione ordinata delle diverse destinazioni d’uso, anche l’arredamento e le finiture cambiano e si alternano a seconda delle molteplici esigenze. L’impatto scenico più sorprendente è dato dal grande portico pensato come prologo ma anche epilogo dell’evento organizzato, circondato in un va-sto prato verde. Per come è stato pensato e progettato, ha la capacità di ospitare doppio buffet garanten-do ingressi separati. Il progettista ha volutamente estremizzato le dimensioni, sia in grandi superfici che in altezza, portando la scala ad un ordine gi-gante. Le grandi dimensioni permettono la flessibilità organizzativa di percorsi dedicati e la possibilità di ospitare parte della cucina a vista.

IL LEGno LAMELLARE:PRoTAGonISTA InDISCuSSoLa scelta del materiale a cui affidare la gran-de complessità di volumi, organizzati in spa-zi e percorsi è stata mirata e veloce. Avere a che fare con un numero elevato di fruitori significa doversi confrontare con quella che è la loro "percezione", ciò che essi "riconoscono" come appartenente al-la propria cultura, al proprio retaggio di co-noscenze familiari, ed il legno rispecchia a pieno questa idea in quanto con esso si co-struisce da sempre, con esso si fabbricano mobili, porte e arredi ed il legno da sempre circonda la quotidianità.La grandiosità del progetto sta anche nei tempi brevi in cui è stato realizzato: in soli 6 mesi si è portato a compimento l’intera costruzione di 4000 m2 attrezzan-do i 20.000 m2 di superficie urbanizzata (verde e parcheggi). Per il progettista, che nelle prime fasi iniziali aveva già ben chiaro lo scopo da raggiungere, versatilità, affida-bilità, requisiti antincendio, ispezionabilità e prefabbricazione avevano un unico comun denominatore: il legno lamellare.La Rubner Holzbau Sud di Calitri (AV) con il suo staff tecnico ha potuto contribuire con perseveranza e abilità fornendo al proget-tista l’esperienza e la sapienza tecnica che da anni caratterizza l’azienda nel settore di grandi strutture in legno lamellare.Con il legno e con la prefabbricazione

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IL CAnTIERE

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spinta, che esso permette, si ha la certez-za di poter realizzare in tempi brevi e con spese certe, diversamente che con l'edilizia tradizionale. Il legno è il protagonista asso-luto ed indiscusso di questa realizzazione, perché svolge contemporaneamente la sua funzione estetica e statica, confermando-si sinonimo di garanzia perché è al tempo stesso struttura e finitura.La prefabbricazione del legno può in questo caso essere paragonata all’industria auto-mobilistica in cui estetica e funzione devono convergere in un unico "congegno" perfetto anche visivamente.Costruire con il legno significa poter ga-rantire ampi spazi senza ostacoli interme-di, potendo contare su grandi luci.Contemporaneamente, l’assenza di struttu-re intermedie di servizio, ha indotto a conce-pire un apparato tecnologico diffuso all’in-terno del volume di copertura, integrandolo nelle stesse membrature strutturali, tanto da non essere più visibile al fruitore. La continuità materica delle finiture scelte per gli arredamenti contribuisce alla perce-zione di un tutt’uno integrato.nella valutazione globale dell’opera, es-sersi affidati al legno prefabbricato ha si-gnificato ridurre del 35% le opere tradizio-nali, contraendo tempi di realizzazione e imprevisti sui costi. Non meno importante è stata la possibilità di inserire grandi super-fici vetrate, di tipo strutturale, appoggiate direttamente sulle membrature lignee della sala principale, senza dover ricorrere a sot-tostrutture di sostegno di diversa natura: si utilizza un unico materiale, il legno.

Se l’idea madre del progetto è stata chia-ra fin dall’inizio, i dettagli costruttivi si so-no evoluti e modificati in corso d’opera molto velocemente. I tempi stretti di realizzazione hanno in-dotto ad una semplificazione dei partico-lari senza, però, inficiarne la funzionalità.

IL LEGno ED IL ConFRonToCon GLI ALTRI MATERIALIScegliere il legno ha significato, per il pro-gettista, doverlo confrontare anche con l’ac-costamento ad altri materiali (vetro, pietra, tessuto). Il progetto si è dimostrato l’occasione concreta per bilanciare la natura percepi-ta come effimera del legno con la natura durevole della pietra, presente sia nei ri-vestimenti a secco applicati sulle pareti in

GLI SPAZI InTERnI

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legno che nelle pavimentazioni.L’esempio meglio riuscito è rappresentato dal portico che nasce con grandi coppie di archi rampanti in legno che si smaterializza-no, diventando prima colonne e poi fontane confluenti nei massicci basamenti di pietra che riequilibrano la tettonica della tradizione locale. Il tutto assume carattere di estrema eleganza nel momento in cui gli archi lignei ed i basamenti lapidei manifestano una se-conda funzione scenografica di fontane alle-gre e risonanti.

IL PoRTICoIl portico si estende per 1200 m2 di superfi-cie coperta che si sviluppa con 8 coppie di archi rampanti a raggio variabile, realizzati in lamellare e microlamellare. Ogni arco è co-stituito da due tronchi giuntati nel punto di cambio da lamellare a microlamellare, per esigenze di trasportabilità visto l’ingombro degli elementi.Da ogni arco si diramano 5 saette binate in legno lamellare sostenenti la trave di falda curva che governa la copertura del portico.Le 7 campate così delineate sono collega-te da travi curve a "pancia di pesce" che sostengono i diagonali di compluvio che formano le falde "a edicola" all’interno del-le campate. A completamento dei piani di falda sono posti in luce file di arcarecci e puntoni.Caratteristico il diaframma interno/esterno di tutto il portico, interamente pensato in le-gno, con una parte strutturale interna (non a vista) ed un paramento esterno realizzato con doghe verticali di larice aventi super-ficie zigrinata, a vista, volutamente conce-pito come quinta prospettica e scenogra-fica, che riesce ad esprimere in sordina il proprio valore, quasi scoperto per caso, perché schiacciato dall’imponenza formale della sequenza quasi barocca delle arcate del portico.

IL FoYER E LE SALETTEAlle spalle della parete di diaframma, in con-tinuità con la articolata orditura del portico, si sviluppano gli ambienti del foyer e delle salette laterali, per un totale di circa 800 m2.Predomina la semplicità e l’ordine, il meno sul più, in netto contrasto con la complessità del portico seppure visibile attraverso i gran-di oblò della parete. Nel foyer e nelle sale il legno si fonde con le finiture e le boiserie in tessuto scelte per le pareti perimetrali.

LA CoPERTuRA

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LA CoPERTuRA

Ad una struttura così grande non può non corrispondere una grande potenza dell’impiantistica.Il primo quesito da sciogliere era dove collocare l’isola tecnologica: ovviamente in copertura, dove ogni superficie utile è stata sfruttata per l’impiantistica, studia-ta negli ingombri e negli spazi, senza la-sciare nulla caso.un dedalo di canali, condutture, sistemi di aerazione e split, come fossero le ar-ticolazioni di un mostro metallico che vi-ve in simbiosi con la copertura in legno, dall’esterno, si diramano ordinatamente sulle superfici definite del manto di co-pertura in lamiera.Le scossaline che partono dai colmi, se-guono i displuvi, rincorrono le converse, raggiungono i canali e si tuffano nei plu-viali scaricando le grandi falde come fos-sero giochi d’acqua.è qui che si vede maggiormente la ma-estria e l’esperienza del progettista, che grazie alla proattiva frequentazione dei tecnici della Rubner Holzbau Sud, ha sa-puto fare tesoro dei consigli e delle espe-rienze, escogitando soluzioni e dettagli che prevengono le problematiche e pre-servano la funzionalità di ogni singolo elemento. Per ultimo ma non ultimo un particolare tributo al gusto architettoni-co del complesso, che domina indistur-bato un luogo ideale di natura e relax e che afferma da lontano la sua ammalian-te presenza con le guglie degli abbaini e la calda aspettativa di lauti banchetti an-nunciata dalle fumarole sprigionate dai comignoli in rame, unico vero peccato di lusso che si è concesso il progettista, durante il processo ideativo ponderato e meticoloso dei costi, quasi a voler fir-mare e contemporaneamente negare se stesso ed il suo ego, abbandonandosi al vezzo, dopo tanto lavoro. In fondo si di-venta architetti anche per questo.

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SCHEDA TECnICA

OGGETTO DELL‘INTERVENTOSala Ristorante / Ricevimenti

RAGIONE SOCIALE STUDIO TECNICOAntonio Gianfelice Architetto

SCHEDA IDENTIFICAZIONE INTERVENTOCommittente: Eden srl, Commendatore Sig. Damiano Marcello (amm.)Categoria dell’Intervento: grande ristorazione (banchettistica) ed eventiTipologia dell’Intervento: nuova costruzione su zona paesaggisticaLocalizzazione: contrada Selva, Ripalimosani (CB)Progettista: arch. Antonio GianfeliceDirezione Lavori: arch. Antonio GianfeliceStrutture in c.a.: arch. Antonio GianfeliceCollaudatore: ing. Ernesto Minucci

Strutture in legno: Rubner Holzbau Sud spaResponsabile commessa: arch. de Santis RobertoProgettista opere in legno: ing. Dario CurlanteDisegnatore: Giuseppe Zicola

IMPIANTI MECCANICIProgettazione: arch. Antonio GianfeliceRealizzazione: Califel (ing. Lalli Felice)

IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALIProgettazione: arch. Antonio GianfeliceRealizzazione: Califel (ing. Lalli Felice)Coordinatore Sicurezza: arch. Antonio Gianfelice

NUMERI DELL’IMPIANTOSuperficie area: 48.000 m2 di cui 20.000 urbanizzati (viabilità, verde, parcheggi)Superficie coperta: 4.000 m2

Movimenti terra ed Inerti: ditta Testa Giuseppe (Campobasso)Strutture in c.a.: Edilnova srl di F. Pascale (Campobasso)Strutture in legno: Rubner Holzbau Sud spa (Calitri AV)Rivestimento esterno a secco: Moli.coper srl di D’Amico FrancescoRivestimento esterno in legno: Molifer per conto di Rubner Holzbau Sud spa (Calitri AV)Copertura pacchetto: Molifer srlManto e lattonerie: Moli.coper srl di D’Amico Francesco

Tempi di realizzazione: 5-6 mesiPersonale Impiegato: min 40 persone – max 150 personeImporto Lavori: euro 6 milioni

IMPRESE COSTRUTTRICI E ALTRE FIGUREOpere edili: Edilnova srl di F. Pascale (Campobasso)Coperturista: Rubner Holzbau Sud SpA (Calitri AV)Lattoniere: Moli.coper srl di D’Amico FrancescoMontaggi: Molifer per conto di Rubner Holzbau Sud SpA (Calitri - AV)Moli.coper srl di D’Amico Francesco

TIPOLOGIA DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTOAd aria a pompa di calore

LA SALA PRInCIPALEUna grande sala, posta al centro del com-plesso, suggella la spettacolarità del legno.La copertura di 1000 m2 si articola nella sequenza di 12 travi reticolari mistilinee, aventi luce 28 metri circa. Le grandi luci e l’altezza statica complessiva del sistema di travi hanno indotto la Rubner Holzbau Sud a scegliere di preassemblare a piè d’opera e varare le reticolari complete di ogni elemento. Queste sono costituite cia-scuna da briglie superiori curve, briglie in-feriori dritte e da un sistema di saette e tra-vi di falda, assemblate in un tutt’uno che ingloba pure il sistema impiantistico/tec-nologico, nascosto completamente alla vi-sta dello fruitore.La luce naturale è assicurata, al centro da ampie superfici vetrate, sul piano inclinato della falda, realizzate con vetro strutturale, privo di infisso, vincolate direttamente sulle orditure lignee.Dai bordi della sala, la luce invece filtra attra-verso una sequenza di abbaini, che caratte-rizzano i lati longitudinali della sala.

LA CuCInASolo nella cucina e nei locali di servizio non è stata prevista una copertura in legno.La cucina si estende per circa 600 m2 arti-colati in diversi spazi funzionali a seconda delle lavorazioni del giorno e delle diverse destinazioni.Come per tutti gli altri spazi anche la cuci-na è stata pensata e progettata per garanti-re la contemporaneità di più eventi e relativi banchetti. Essa è sicuramente la più grande cucina realizzata per una sala ricevimenti, in tutto il Sud Italia.

Note:

* Simona Tinelli, ingegnere, Tecnico commeri-

ciale Rubner Holzbau Sud spa

Rubner Holzbau Sud spa

Z. I. (contrada Isca Ficocchia), Calitri (AV)

Tel. +39 0827 30864

www.holzbau.rubner.com

Coriolis by Eden

Contrada Selva, Ripalimosani (CB)

Tel +39 0874 698441

www.coriolis.it

Roberto de Santis, architetto, nato a Campobasso nel 1966, si laurea a pieni voti presso l’Università degli Studi di Firenze.Dopo un percorso multidisciplinare come libe-ro professionista a Campobasso, orienta la sua attività professionale verso il mondo delle co-struzioni in legno lamellare, dapprima in manie-ra autonoma e successivamente collaborando con ditte specializzate del settore. In qualità di consulente esterno avvia una stretta collabora-zione con la Rubner Holzbau Sud sin dal 1998, fino ad assumere nel 2006 l’incarico di Direttore Commerciale di Rubner Holzbau Sud spa. Al suo attivo diverse pubblicazioni e relazioni in conve-gni sul tema delle strutture in legno [email protected]

Antonio Gianfelice, architetto, nato a Campobasso nel 1960, laureatosi presso l’Università degli Studi "La Sapienza" di Roma nel 1990.Nello stesso anno si abilita alla professione di architetto e apre il proprio studio professiona-le a Campobasso dove si dedica alla libera professione come progettista per committenti pubblici e privati, svolgendo anche attività di di-rezione lavori e coordinatore per la sicurezza.Convinto assertore delle molteplici qualità del legno e delle sue applicazioni, si è spesso av-valso della collaborazione di Rubner Holzbau Sud di Calitri per realizzare grandi e importanti strutture in legno [email protected]