LEGGERE PER... CONOSCERE “Le attività quotidiane della Preistoria”

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Anno scolastico 2014/2015 ICS Iva Pacetti- Prato 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE IVA PACETTI PRATO Via del Ghirlandaio, 5 - 59100 Prato Preside: prof.ssa Maria Gabriella Fabbri CLASSE IIIA - SCUOLA PRIMARIA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA Via P. Picasso, 17 – 59100 Prato Insegnante responsabile del Progetto: Laura Ragnini La classe IIIA dell’ICS Iva Pacetti di Prato è composta da 21 alunni che hanno incominciato quest’anno lo studio della Preistoria e ne sono rimasti affascinati. La metodologia di lavoro utilizzata in classe dalle insegnanti (che non hanno adottato la divisione degli ambiti disciplinari) è di tipo interdisciplinare e multidisciplinare. Lo studio della Preistoria è stato affrontato attraverso •le TIC (in particolare della LIM) •documentari attentamente selezionati •attività di ricerca sviluppata attraverso libri tematici e di narrativa •visite guidate ai musei (Museo di Scienze Planetarie di Prato, Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze, Museo Fiorentino di Preistoria) •attività laboratoriali gestite dai docenti (che hanno seguito negli anni attività di formazione) come la realizzazione di graffiti con uso di terra e pigmenti naturali, la macinatura di granaglie, la lavorazione della creta attraverso la tecnica del Colombino. Il file presentato ha come argomento portante la Preistoria, gli alunni hanno letto in classe il libro di John Grant “Le avventure di Pokonaso “. La lettura del libro ha fornito lo spunto per approfondire le conoscenze relative alla Preistoria in modo divertente e coinvolgente. La lettura del libro ha fornito lo spunto per rafforzare e sviluppare le competenze di base delle altre discipline. Discipline coinvolte: storia, italiano, scienze, geografia, matematica, arte e immagine, tecnologia, musica.

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Anno scolastico 2014/2015 ICS Iva Pacetti- Prato 1

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE IVA PACETTI PRATOVia del Ghirlandaio, 5 - 59100 PratoPreside: prof.ssa Maria Gabriella Fabbri CLASSE IIIA - SCUOLA PRIMARIA CARLO ALBERTO DALLA CHIESAVia P. Picasso, 17 – 59100 Prato Insegnante responsabile del Progetto: Laura Ragnini

La classe IIIA dell’ICS Iva Pacetti di Prato è composta da 21 alunni che hanno incominciato quest’anno lo studio della Preistoria e ne sono rimasti affascinati. La metodologia di lavoro utilizzata in classe dalle insegnanti (che non hanno adottato la divisione degli ambiti disciplinari) è di tipo interdisciplinare e multidisciplinare. Lo studio della Preistoria è stato affrontato attraverso•le TIC (in particolare della LIM)•documentari attentamente selezionati•attività di ricerca sviluppata attraverso libri tematici e di narrativa •visite guidate ai musei (Museo di Scienze Planetarie di Prato, Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze, Museo Fiorentino di Preistoria)•attività laboratoriali gestite dai docenti (che hanno seguito negli anni attività di formazione) come la realizzazione di graffiti con uso di terra e pigmenti naturali, la macinatura di granaglie, la lavorazione della creta attraverso la tecnica del Colombino.Il file presentato ha come argomento portante la Preistoria, gli alunni hanno letto in classe il libro di John Grant “Le avventure di Pokonaso “.La lettura del libro ha fornito lo spunto per approfondire le conoscenze relative alla Preistoria in modo divertente e coinvolgente. La lettura del libro ha fornito lo spunto per rafforzare e sviluppare le competenze di base delle altre discipline. Discipline coinvolte: storia, italiano, scienze, geografia, matematica, arte e immagine, tecnologia, musica.

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Concorso “I bambini raccontano la Preistoria” – anno scolastico 2014/2015 –

LEGGERE PER... CONOSCERE “Le attività quotidiane della Preistoria” (Attività multidisciplinare svolta dagli alunni della classe III A della Scuola Primaria C.A.Dalla Chiesa di Prato)

" LE AVVENTURE DI POKONASO " di Grant John

Pokonaso è un bambino preistorico, appartiene al popolo di Neanderthal e vive con Babbo e Mamma in una caverna. La sua vita è ricca di avventure divertenti ed emozionanti.Lui ha come amico un piccolo mammut, Okkibuffi, suo compagno inseparabile nei giochi e nelle marachelle.Pokonaso è un bambino curioso, vivace, un po’ incosciente e spericolato, perciò ne combina di tutti i colori, anche perché non segue quasi mai le raccomandazioni dei genitori. Così si perde nella brughiera tra le sabbie mobili; viene catturato dai Nasastri (una tribù di Sapiens); rischia di essere sbranato dai lupi… ma le sue avventure hanno sempre un lieto fine.

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- STRUTTURA FISICA DEI NEADERTHAL: corpo tozzo, naso lungo e largo, collo corto, erano forti,…

La testa, rispetto ad un sapiens era allungata posteriormente, la fronte era sfuggente, avevano un volume cerebrale di circa 1500 cm³, il 10% sin più rispetto agli uomini attuali e arcate sopraccigliari sporgenti che creavano una specie di visiera. I Neanderthal avevano uno spiccato prognatismo cioè la mascella era sporgente rispetto alla mandibola. “Una tesi esposta nel 2006 e confermata nel 2007 (è basata su ricerche avanzate con tecniche di biologia molecolare) ipotizza che la specie, in Europa, abbia sviluppato individui di carnagione bianca con capelli rossi vista la scarsa irradiazione solare dell’ambiente di vita. (fonte wikipidia)

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« La zia di Pokonaso aveva una collana di conchiglie. La portava al collo quel giorno in cui era andata a trovare Mamma ed era davvero bella…»

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I Neanderthal cominciano ad abbellire il proprio corpo con ornamenti come le collane di conchiglie, recentemente abbiamoscoperto che si dipingevano il corpo usando pigmenti naturali.

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ALIMENTAZIONE: mangiavano la carne degli animali che cacciavano, pesce, frutti selvatici, bacche, erbe commestibili, funghi, tuberi.I Neanderthal erano cacciatori e raccoglitori.

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IN COSA CREDEVANO ( Prime forme di religione) Venivano considerati sacri i grandi animali o le manifestazioni della natura che gli uomini di Neanderthal non riuscivano a capire o spiegare. Presso le antiche civiltà il sole veniva considerato sacro, lo festeggiavano, organizzavano cerimonie per dargli forza.

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Il Grande Alce

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- COME VIVEVANO: usavano e dominavano il fuoco.

I Neanderthal furono abili cacciatori, convivevano con tanti animali

erbivori e carnivori; cominciarono a scambiarsi idee, conoscenze, materiali. Si vestivano con le pellicce degli animali cacciati, costruivano piccoli e grandi utensili, cominciarono ad abbellire il proprio

corpo. Vivevano in gruppi familiari, probabilmente dormivano sopra a pelli, foglie ed erba secca; si coprivano con le pellicce degli animali

perchè il loro ambiente di vita era molto freddo.

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INCONTRO CON LA SPECIE SAPIENSIl luogo di origine dei Sapiens è l'Africa ma questi uomini - seguendo gli animali,-a causa dei cambiamenti climatici, -per il desiderio di conoscere, cominciano a migrare.In migliaia di anni arrivarono in Asia ed in Europa. In Asia ed Europa 200 000 anni fa vivevano i Neanderthal.Di sicuro queste due specie si saranno incontrate, di recente in Giordania sono stati ritrovati resti fossili di Neanderthal e Sapiens, dello stesso periodo, in una grotta.CAUSE DELLA SCOMPARSA DEI NEANDERTHAL-Cambiò il clima, il loro corpo non era adatto per sopportare le temperature più calde.-Cambiò il clima perciò non trovavano più gli animali e i vegetali che erano abituati a cacciare e a mangiare.-Con i Sapiens probabilmente arrivarono malattie per loro pericolose e/o mortali.-La nuova specie era più intelligente.-La nuova specie aveva una migliore organizzazione sociale.-Di sicuro ci saranno stati degli scontri tra le due specie.

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AMBIENTE DI VITA I Neanderthal vivevano nelle caverne, le usavano ma non ci passavano tutta la vita, erano nomadi o seminomadi perché erano costretti a seguire gli animali che cacciavano. L'ambiente in cui vissero era molto freddo: vissero durante la terza glaciazione, il periodo interglaciale e la quarta glaciazione . Per vivere sceglievano luoghi vicini ai fiumi o ai laghi perchè così avevano acqua dolce a disposizione, conoscevano il proprio ambiente di vita infatti esploravano l' ambiente.

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«… Pokonaso ascolta a bocca aperta la storia di un mammut che pensava troppo …»Le conoscenze venivano tramandate oralmente o attraverso l’esperienza diretta.

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L' Uomo di Neanderthal visse nel periodo paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa.

Prende il nome dalla valle di Neander (in tedesco Neandertal, in Germania, dove vennero ritrovati i primi resti fossili. Fu un "Homo" molto evoluto, in possesso di tecnologie litiche elevate (cioè capace di lavorare la pietra) e dal comportamento sociale piuttosto avanzato. Convissuto, nell'ultimo periodo della sua esistenza, con lo stesso Homo sapiens, l'Homo neanderthalensis scomparve in un tempo relativamente breve.

Gli ultimi Periodi glacialiI periodi glaciali ( o glaciazioni), relativi all'attuale Era Glaciale iniziata circa 3 milioni di anni fa, sono quattro e prendono il nome, dal più antico al più recente, da quattro affluenti minori del Danubio in Germania (più precisamente in Baviera), Günz, Mindel, Riss e Würm. La scelta di questi nomi è dovuta al fatto che fu proprio nelle vallate tedesche che si rinvennero tracce dell'attività dei ghiacciai. Non a caso è sulle Alpi che nacque la moderna glaciologia, infatti le quattro glaciazioni ricoprirono le Alpi con una calotta di ghiaccio spessa fino a 2.000 metri.

Così tracce delle glaciazioni Günz, Mindel, Riss e Würm sono riconoscibili man mano che ci si avvicina al Neozoico e sono intervallate da tre fasi interglaciali (che si chiamano Günz-Mindel, Mindel-Riss e Riss-Würm):

∙ Günz, da circa 680.000 a 620.000 anni fa∙ Mindel, da circa 455.000 a 300.000 anni fa∙ Riss, da circa 200.000 a 130.000 anni fa∙ Würm, da circa 110.000 a 12.000 anni fa (Fonti: libri, documentari, Wikipedia,)

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Nel complesso la tecnologia dell'Homo Neanderthalensis può riassumersi in:- Asce a mano, o amigdale: sono il resto di grossi noduli di selce, scheggiati ai bordi per ricavarne schegge più piccole.- Punte di selce: da usare immanicate su pesanti bastoni usati come lance nella caccia a grossi animali.- Denticolati, cioè schegge di selce senza punta col margine dentellato: sarebbero delle primitive seghe a mano, usate per lavorare legno, ossa e tendini.- Raschiatoi: sono dei coltelli di selce da usare senza manico, per tagliare la carne.-Flauti, cioè ossa lunghe forate, che sarebbero degli accendini: nei fori venivano sfregati bastoncini di legno per accendere della paglia. (Fonti: libri ,documentari ,internet)

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LA DANZA DEL SOLE

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IN COSA CREDEVANO ( Prime forme di religione) Vengono considerati sacri i grandi animali o le manifestazioni della natura che gli uomini di Neanderthal non riescono a capire o spiegare. Il sole viene considerato sacro, lo festeggiano, organizzano cerimonie per dargli forza, si comincia a sviluppare la credenza di un legame tra le azioni dell'uomo e della natura.

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GLI AMICI DI OKKIBUFFI

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Con il termine arte preistorica si intendono tutte quelle manifestazioni artistiche che appartengono al periodo preistorico, dal paleolitico si intendono tutte quelle manifestazioni artistiche che appartengono al periodo preistorico, dal paleolitico fino all'età del bronzo.Il periodo preistorico si snoda per circa un milione di anni concludendosi con la comparsa della scritturaIl periodo preistorico si snoda per circa un milione di anni concludendosi con la comparsa della scrittura, dividendosi in tre principali periodi: Il paleolitico, il neolitico e l'età del bronzo…Essendo gli uomini di quella fase prevalentemente raccoglitori e cacciatori che vivevano a strettissimo contatto con la natura, i loro primissimi oggetti artistici riproducevano animali selvaggi e scene di caccia, con significati probabilmente magici e propiziatori. L'arte del paleolitico magici e propiziatori. L'arte del paleolitico, che a noi è arrivata è per lo più composta da dipinti murali (in grotte magici e propiziatori. L'arte del paleolitico, che a noi è arrivata è per lo più composta da dipinti murali (in grotte e caverne magici e propiziatori. L'arte del paleolitico, che a noi è arrivata è per lo più composta da dipinti murali (in grotte e caverne) e piccole sculture rappresentanti entità femminili, scolpite e incise in materiali come corno magici e propiziatori. L'arte del paleolitico, che a noi è arrivata è per lo più composta da dipinti murali (in grotte e caverne) e piccole sculture rappresentanti entità femminili, scolpite e incise in materiali come corno, osso magici e propiziatori. L'arte del paleolitico, che a noi è arrivata è per lo più composta da dipinti murali (in grotte e caverne) e piccole sculture rappresentanti entità femminili, scolpite e incise in materiali come corno, osso, avorio magici e propiziatori. L'arte del paleolitico, che a noi è arrivata è per lo più composta da dipinti murali (in grotte e caverne) e piccole sculture rappresentanti entità femminili, scolpite e incise in materiali come corno, osso, avorio, pietra,… Purtroppo eventuali oggetti in pelle, legno, vestiario o altri materiali deperibili sono andati irrimediabilmente perduti, così come il patrimonio culturale orale.Oltre all'ipotizzato obiettivo di propiziare la cacciaOltre all'ipotizzato obiettivo di propiziare la caccia, questi oggetti a noi pervenuti potrebbero aver avuto una valenza positiva su eventi come la nascita e le attività intrinseche alla sopravvivenza: nelle rappresentazioni femminili sembrerebbero accentuate le caratteristiche di fecondità con i fianchi, i seni e ovviamente il ventre prominenti. Nei dipinti rupestri sono raffigurati animali caratterizzati da un valore simbolico molto alto ma a noi in gran parte sconosciuto (bisonti, mammut, cavalli...). Gli animali erano spesso ritratti isolati, con impasti di terre rosse e gialle, grasso animale e sangue. Nelle pitture più elaborate vengono anche rappresentate più scene in successione della battuta di caccia, ma sono estremamente rare. Gli animali "galleggiano" in uno spazio non definito, a volte sovrapposti.Sorprende invero la grande abilità tecnica di chi ha eseguito tali dipinti, che ben poco hanno di primitivo. Sin dai primi esemplari si ravvisano tridimensionalità, prospettive insolite, maestria nell'uso del colore, nell'utilizzare le asperità del terreno e nel delineare le forme. Tanto più sorprendente se si considera che i dipinti venivano eseguiti in posizioni scomode, usando materiali deperibili e illuminati dalla luce tremolante di torce.«Fonte Wikipedia»

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Gli uomini primitivi lasciavano sulle pareti delle caverne e sulle rocce dipinti di carattere magico o propiziatorio per la caccia e la pesca.

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Problema: "La grotta dipinta” ( Per ogni capitolo gli alunni hanno progettato, scritto e risolto almeno un esercizio-problema e/o un problem solving, ecco un esempio)

Un giorno Pokonaso e il suo babbo vanno alla ricerca di pietre focaie così non le devono comprare e non le devono pagare con i ciottoli.Arrivati nel luogo dove si trovano le pietre focaie babbo comincia a cercare e trova ben 50 ciottoli di selce, 6 di pirite e altri 24 ciottoli adatti per farne utensili. Mentre babbo sta scavando, Pokonaso gioca al suo gioco preferito che consiste nel lanciare legnetti nel fiume. Pokonaso lancia 30 legnetti lunghi e altri 30 corti.I legnetti vengono trasportati dalla corrente, lui decide di seguirli e alla fine si trova vicino ad una grotta, entra, sulla parete sono stati dipinti 100 mammùt e 11 cervi.

1)Quante pietre trovarono in tutto?........................................................................................................................................................................................................

2) Pokonaso in tutto quanti legnetti lancia nel lago?......................................................................................................................................................................................................

3)Quanti sono in tutto i mammùt e i cervi? ........................................................................................................................................................................................................

4)Quante zanne in tutto?........................................................................................................................................................................................................

5) Quante pietre adatte per accendere il fuoco trova Pokonaso?.........................................................................................................................................................................................................

6) Quante pietre adatte per accendere il fuoco trova Babbo?…....................................................................................................................................................................................................

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L’UOMO MIGRA IN CERCA DI NUOVI TERRITORI RICCHI DI SELVAGGINA, SEGUENDO GLI ANIMALI DI CUI SI NUTRE, IN RISPOSTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E AGLI EVENTI NATURALI

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“Gli orsi cervano di entrare nella loro caverna mentre Babbo e Mamma lottavano per tenerli lontani con bastoni, pietre e la clava…”La ricerca di un riparo, la costruzione di una casa, è da sempre uno dei bisogni fondamentali dell’umanità. Nel corso del tempo e in rapporto all’ambiente in cui si sono trovati a vivere , gli uomini hanno trovato soluzioni abitative diverse.

POKONASO CAMBIA CASA

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I MOSTRI DI GHIACCIO«Come è noto il padre di Pokonaso era un esperto cacciatore, deciso ad aver un figlio altrettanto bravo… aveva promesso al figlio di portarlo ad una battuta di caccia ai cavalli… preziosi per…»

… Pokonaso e i cacciatori si perdono nella nebbia e arrivano ai confini del Mondo. Durante un tremendo temporale Pokonasofa un incontro mozzafiato. In una enorme spaccatura delghiaccio dove ha trovato riparo vede…

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Pokonaso e i castoriAttività quotidiana della preistoria: raccolta della legna

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In classe abbiamo fatto attività di ricerca su molti animali (abbiamo scelto, tra quelli osservati durante vacanze, gite,… quelli che hanno un forte legame con la storia dell’uomo): il lupo, la capra, la pecora, il cervo,…e ora tocca al castoro…Lo incontriamo in questo capitolo

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Attività svolta per gruppi di lavoro eterogeneiPokonaso va con Babbo a cercare legna da ardere. Durante la ricerca scopre una diga dei castori e ne rimane affascinato. Ricorda che una volta zio Testarossa aveva parlato dell’esistenza di questi animali, ma nessuno gli aveva creduto. Pokonaso ricorda … zio Testarossa aveva raccontato che questi animali possiedono un corpo massiccio, il dorso arcuato e il collo grosso; le zampe posteriori sono palmate e tutte le dita sono munite di artigli.1)I castori hanno 5 dita in ogni zampa e tutte sono munite di artigli. Un castoro quante dita ha in tutto?2)Un gruppo familiare di castori è composto da un maschio, una femmina e quattro cuccioli, quante dita potrebbe contare Pokonaso?

3)Nello stesso tratto di fiume Pokonaso vede 4 tane di castori, in ogni tana vivono rispettivamente 10, 6, 9, 4 castori. Quante zampe può contare Pokonaso?

4)I castori delle 4 tane quante code larghe e piatte hanno?

•Le zampe posteriori del castoro sono palmate, prova a spiegare cosa vuol dire palmate.

•Utilizzare le zampe per remare.•Le dita delle zampe sono unite tra loro da una membrana che le rende adatte al nuoto.•Che le zampe sono a forma di palma.  5) Il peso di un castoro adulto è di 23-30 kg. Le femmine sono più pesanti dei maschi. Spiega cosa vuol dire. •Il peso di un castoro adulto è sempre o 23 o 30 kg.•Il peso di un castoro adulto varia dai 23 ai 30 kg.•Le femmine di castoro pesano meno di 23 kg. 6) Pokonaso ama i numeri ed è curioso di sapere la differenza di peso tra un castoro adulto e un cucciolo. Come può fare per scoprirlo? Facciamo un’ ipotesi: un castoro adulto pesa 23 kg e un cucciolo alla nascita pesa 500 gr . Qual è la differenza di peso tra un adulto e un cucciolo?

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Attivià quotidiana della preistoria: utilizzare il proprio ingegno per... vivere

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Gli uomini cominciano a prendersi cura gli uni degli altri,soccorrono coloro che si trovano in pericolo, curano i feriti e i malati, nutrono i membri della tribù più deboli o vecchi, seppelliscono i morti. Gli uomini in seguito cominceranno ad allevare, coltivare, lavorare l’argilla, fondere i metalli, ... E oggi? Oggi continuiamo ad imparare!

Pokonaso riesce a fare progetti: l’uomo ha sviluppato la capacità di ragionare, progettare, astrarre, comunicare in forme sempre più complesse ed evolute,... certo ve lo vogliamo dire... quella trappola l’aveva costruita lui per mostrare a tutti le proprie capacità!