Leggende di natale

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AUTORI VARI

Canzoni e spettacolo

~. aoline

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Foto di G. Galfrè p. 2; disegni di E. Franco pp. 13. 20. 25.

16 MAGIA DI NATALE

18 ALBERELLO DIN DON DAN

21 LA STELLA DI NATALE

23 LA CHIAMANO BEFANA

26 LA CASA DI BABBO NATALE

29 IL PRESEPE DI GRECCIO •

31 CANTANDO STILLE NACHT

2

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NATALE, OGNI TRADIZIONE VALE

Quando si pensa al Natale, vengono in mente notti stella te, rami di vischio, musiche tintinnanti e zampognari ...

,

E una ricorrenza ancora fortemente legata

alle tradizioni, ai simboli, ai personaggi di antiche leggende. Ma com'è nata l'usanza dell'albero di Natale?

Chi ha inventato il presepe? E dove abita Babbo Natale? Sulla scia di tali suggestioni viaggia "Leggende di Natale" che vuole offrire tante idee interessanti e fantasiose

per la preparazione di uno spettacolo con i bambini.

" progetto in questione è costituito da diverse proposte: canti, drammatizzazioni, coreografie, racconti, ecc., che possono essere utilizzate sia insieme, articolate in uno show (cui le brevi presentazioni riportate di volta in volta nel fascicolo fanno da filo conduttore),

sia singolarmente da chi, per esigenze di tempo, non vuole comunque rinunciare al piacere dello spettacolino natalizio. Le sette canzoni, pur vivaci e moderne, non rinnegano lo spirito tradizionale

e i suoni tipici di questa festa e narrano ognuna una leggenda, accompagnata

dalla relativa proposta per la messa in scena.

, E un progetto che può essere adottato con successo nella Scuola, data la sua valenza culturale ed educativa, oltre che ricreativa;

si presta comunque ad essere utilizzato presso tutti quegli ambiti in cui sia prevista l'animazione natalizia con i bambini.

Con l'augurio a tutti di scoprire o riscoprire le storie belle e affascinanti

che rendono ancora il Natale una festa "magica" e da sempre fanno sognare grandi e piccoli.

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CANZONE: Magia di Natale

Proposta: COREOGRAFIA

Stelle scintillanti nel buio, musica dolce e campane, aria di festa e di allegria, antiche leggende e tradizioni ... È Natale, è come una magia.

IL CORO SOTTO L"ALBERO di Daniela Cologgi

Luci basse. AI centro della scena, un grande albero di Natale illuminato. Quando inizia la musiça, i bam­bini, divisi in due file e vestiti con pantaloni verdi, maglione rosso El sciarpa bianca, fanno il loro ingresso e, cantando, si dispongono in semicerchio ai due lati dell'albero. C.antano muovendosi a tempo di musica.

Durante il ritornello i bambini, sempre nelle lorb posizioni, si muovono ritmiçamente, agitando, con il braccio alzato, delle piccolissime torce a pile. 0°

O O O O

00

00 O O Alla seconda strofa, entra in scena una seconda fila

di bambini, alternati tra maschi e femmine, i primi con maglione e berretto rosso (per richiamare Babbo Natale) e le altre èon gonnellone marrone, grembiule e fazzoletto in testa (per richiamare la Befana).

O O 00

4

00 O O O

O O O O O

O

00 O O O

O O O O O

O

Il ritornello si svolge come sopra. Durante la terza strofa, due bambini vestiti da zam­pognari entrano dai due lati, fingendo di suonare, e si pongono ai margini della seconda fila. Il terzo ritornello si svolge ancora come i precedenti. Quando inizia la quarta strofa, entrano in scena alcu­ni bambini piccoli, vestiti da angioletti (ad esempio con tunica bianca e ali dorate) e si dispongono a semicerchio davanti all'abete. AI ritornello tutti si mettono in un fila unica e girano in cerchio intorno all'albero addobbato, sempre con le torce accese. Quando la musica sta per finire, i bambini escono dai due lati, inçrociandosi.

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CANZONE: Alberello din don dan

Proposta: DRAMMATIZZAZIONE

Attorno all'albero di Natale sono nate molte leggende. Una di queste racconta che un boscaiolo, nell'antica Germania, una notte d'inverno fu colpito dalla bellezza di un abete carico di neve e di ghiaccio. Attraverso i suoi rami brillavano i raggi delle stelle e il boscaiolo, una volta tornato a casa, volle cercare di ricreare quella meravigliosa immagi­ne, addobbando un abete con candeline accese e festoni.

ALBERO O PRESEPE? di Mario Chiarapini

(La scena si svolge a scuola. C'è un gruppo di bambini - Lorena, Luca, Marco, Luisa, Guido -insieme al Maestro, intorno all'albero di Natale).

Lorena:

Luca:

Marco:

Luisa:

Luca:

Luisa:

Guido:

Luca:

Marco:

Lorena:

Guido:

Luca:

Luisa:

Oh, io adoro l'albero di Natale! (Guardandosi intorno e dando indicazioni) E poi metterei tanti festoni colorati e fiocchi di neve che scendono dall'alto.

Sì, d'accordo, però non possiamo dimenticare il presepe!

lo preferisco l'albero di Natale. Mi piacciono tanto le lucette colorate che si accen­dono e si spengono.

(Guardando l'abete) Ce lo invidieranno tutte le classi.

E brava, tu subito pensi a qualcosa per fare bella figura.

Non è vero! Desidero soltanto fare le cose per bene.

E dai, voi due, sempre a litigare! Non vi pare che almeno per Natale ci stia bene una tregua?

L'albero a me non fa pensare a Gesù, ma solo ai regali.

E ti pare poco? Certi bei torroni e cioccolate, hmm! E quante altre cose buone!

E poi chi se le mangia?

Tutta la classe, naturalmente.

E non pensate solo a mangiare, per favore: qui ci dobbiamo dar da fare, che il tempo passa!

Sono d'accordo. Chi preferisce l'albero e chi il presepe?

(Tutti fanno confusione, strillando chi una cosa, chi un'altra).

Lorena: Non facciamo confusione, altrimenti arriva il maestro e non ci permetterà più di preparare la nostra classe. E poi. ..

ttVJf' EDIZIONI MUSICALI E AUDIOVISIVE 5

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(Proprio in quel momento arriva il maestro e richiama all'ordine).

Lorena:

Maestro:

Guido:

Luisa:

Luca:

Maestro:

Ve l'avevo detto, io!

Qual è il problema, ragazzi? Perché tutta questa confusione?

È che ci sono alcuni che vogliono fare l'albero e altri il presepe, e non riusciamo a metterei d'accordo.

Certo, con troppi galli a cantare ...

E quando ci si mettono anche le galline!

Su, ragazzi, finitela! Il problema non mi sembra poi così complicato. Il presepe ha un'antica tradizione; ma anche l'albero di Natale ha una sua storia, che cominciò tanto tanto tempo fa ...

(Inizia la musica. /I Maestro canta la canzone accompagnato, per i ritornelli, dai bambini).

CANZONE: ALBERELLO DIN DON DAN

Lorena: Ma allora, le lucette colorate dell'albero rappresentano la luce che Gesù ha porta­to al mondo?

Maestro: Esattamente.

Luca: Vada per l'albero di Natale ... e che ne direste di fare anche un presepe sotto l'al­bero?

Tutti: Sì!

(Alcuni bambini corrono a prendere un piccolo presepe già confezionato e lo pongono alla base dell'abete).

Maestro: Così, tutti sono accontentati. Buon Natale!

(Con il sottofondo della base della canzone, tutti i piccoli attori si fanno gli auguri abbracciandosi, fanno gli auguri al pubblico, salutano ed escono di scena).

FINE

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CANZONE: La Stella di Natale

Proposta: RACCONTO

Anche la natura sembra voler festeggiare il Natale, regalandoci un fiore bellissimo, gran­de, rosso, a forma di stella. Una leggenda racconta che in Oriente viveva il re Giuba, che aveva come medico personale un certo Euforbio, appassionato di scienze naturali. Quando il medico vide questa pianta, fu molto entusiasta e le diede il nome di Euphorbia Pulcherrima, cioè bellissima. Oggi viene chiamata Stella di Natale. A noi piace pensare che sia nata proprio il giorno in cui nacque Gesù ...

LA STELLA CHE DIVENNE UN FIORE di Rosa Barazzone

La cometa passava veloce nel cielo di Betlemme, tirandosi dietro una scia luminosa che sprizza­va scintille nel firmamento. Nella coda della cometa c'erano briciole di stelle e, tra queste, una stellina piccina piccina che correva per raggiungere il grosso nucleo della cometa; voleva arrivare anche lei sopra la grotta dov'era il Bambino, ma non ci riusciva e piangeva. Le sue lacrime cadevano sulla terra arida e fredda. Le altre stelle dicevano: - "Ma dove vai così affannata? Sei troppo piccola e non hai la forza suffi­ciente per arrivare fino alla grotta del Santo Bambino!" La stellina correva più veloce del fulmine e diceva: - "Devo vedere il Bambino da vicino, gli devo parlare!" Una grossa stella si domandò: che cosa mai dovrà dirgli? C'erano, tra i pastori, tanti bambini che volevano arrivare alla grotta insieme alla stellina. Con uno sforzo inaudito, la piccola stella arrivò alla capanna, la illuminò tutta con la sua luce che si indebo­liva lentamente; era esausta, le mancavano le forze. I bambini intorno a lei erano preoccupati perché temevano che si spegnesse. La chiamavano, ma lei non sentiva; bisbigliava la sua preghiera a Gesù Bambino. Poi, si rannicchiò ai suoi piedi sod­disfatta e felice. I bambini le dicevano: "Stellina, stellina / una volta ancora / brilla nella notte santa, / finché arriva l'aurora ... / Stella stellina, / noi sappiamo che il tuo cuore / chiede pace e tanto amore / per tutte le creature!" La stellina non poteva rispondere: si era spenta piano piano. AI suo posto, c'era un piccolo fiore non sbocciato, un fiore giallo oro in mezzo e con strane foglie rosse vellutate. In breve tempo, davanti alla capanna si formò un tappeto morbido come una coperta, di color

rosso VIVO.

Musica d'angeli riempiva il cielo: cantavano i pastori, cantavano i bambini e battevano le mani: da quella stellina era nato, sulla terra, un fiore meraviglioso. Da quel tempo, ogni anno a Natale entra nelle nostre case e viene posto accanto al presepe. La leggenda dice che porta pace e amore, cioè i doni che la stellina aveva chiesto a Gesù per tutti i bambini del mondo.

(Inizia la musica. I bambini cantano la canzone mimando il racconto).

CANZONE: LA STELLA DI NATALE

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CANZONE: La chiamano Befana

Proposta: DRAMMATIZZAZIONE

"La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte ... " Viene giù dal camino alla vigilia del 6 •

gennaio per riempire di dolci le calze appese. E una simpatica vecchina con i capelli bianchi che viaggia su nel cielo cavalcando una scopa magica. I doni che porta ai bam­bini rappresentano quelli che i Magi portarono a Gesù. Si dice che i suoi dolci siano sol­tanto per i bambini buoni, e che a quelli capricciosi e disubbidienti, invece, la Befana porti carbone e cenere. Eppure, finora, nessuno si è mai lamentato! Ma allora ... i bambi­ni sono tutti buoni?

LA BEFANA UIEN or NOTTE ... di Daniela Cologgi

Personaggi; quattro bambini (Gloria, Eugenio, Paola, Franco) in pigiama o camicia da notte; la Befana; un gruppo di bambini mascherati da giocattoli e dolci.

Scenografia: un finto caminetto, sul quale sono appese quattro grandi calze.

(I quattro bambini sono accovacciati in terra, ai piedi del caminetto, mezzi addormentati).

Gloria:

Franco:

Paola:

Eugenio:

(Si scuote, svegliando anche gli altri) Che ora è?

(Non ancora del tutto sveglio, ripete gridando) Che ora è?

(Idem) Che ora è?

(Si strofina gli occhi e guarda l'orologio) Le ventitré. Manca ancora un'ora.

(Sbadigliano tutti e quattro contemporaneamente).

Paola:

Franco:

Eugenio:

Gloria:

Paola:

Eugenio:

Chissà che faccia avrà!

Dicono che sia una gran racchia.

Una specie di strega!

Ma va'! Se ci porta i regali non può essere tanto male!

Comunque lo scopriremo presto.

Se non ci addormentiamo prima!

(Sbadigliano e si stirano contemporaneamente).

Gloria: (Balzando in piedi) Dobbiamo muoverei per stare svegli!

(Si alzano tutti in piedi e cominciano a camminare velocemente avanti e indietro).

Paola: (Sempre camminando) Che ora è?

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(Si fermano tutti di botto, scontrandosi).

Eugenio: (Guarda l'orologio) Le ventitré e cinque.

(I quattro bambini, delusi, si lasciano cadere a terra, nelle posizioni precedenti).

Franco: Uffa, il tempo non passa mai.

(Mentre si accovacciano, addormentandosi, inizia la musica. La Befana viene fuori da dietro il caminetto, dove era rimasta nascosta fino ad allora. Ella chiama sulla scena un gruppo di bambini vestiti da giocattoli e dolci: bambole, trottole, caramelle, ecc. Insieme cantano e ballano).

CANZONE: LA CHIAMANO BEFANA

(Prima che la musica finisca, la Befana riempie di dolcetti le càlze appese. Sulla coda della can­zone, la Befana ritorna dietro al caminetto, mentre l'allegro corteo va via. Intanto i quattro bambini cominciano a svegliarsi e sbadigliano contemporaneamente).

Gloria:

Franco:

Eugenio:

Tutti:

Paola:

Gloria:

Franco:

Eugenio:

(Stirandosi) Ho fatto un sogno bellissimo: la Befana che portava tanti dolci e gio­cattoli.

Ma che ora è?

(Guardando l'orologio) Mezzanotte e cinque.

Cosa?! (Si alzano, concitati).

Mannaggia, ci è sfuggita un'altra volta.

(Guardando le calze appese) Eh, sì: le calze sono già piene.

Possibile che questa Befana non si riesca proprio a vedere?

Dovremmo riprovarci ancora l'anno prossimo.

(I quattro bambini prendono le loro calze).

Paola: (Andando via) Mi sa che è tutta un'invenzione.

Gloria: (Mangiando un pezzo di cioccolata preso dalla calza) Tu dici?

(Mentre i bambini vanno via, accompagnati dal sotto fondo musicale della base della canzone, la Befana fa capolino sorridendo da dietro il caminetto, e saluta ammiccante il pubblico).

FINE

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CANZONE: La casa di Babbo Natale

Proposta: DRAMMATIZZAZIONE

Cappuccio, casacca e pantaloni rossi, stivaloni neri e lunga barba bianca, due occhietti ,

allegri e due guance piene e tonde. Chi è? Ma Babbo Natale, naturalmente! E un perso-naggio indissolubilmente legato a questa festa ed è amato da tutti i bambini. Si dice che la sua casa sia al Polo Nord, nel Palazzo di Neve, via del Gelo. Sarà vero?

LETTERINA AL POLO NORD di Antonio Gumina

Personaggi: Walter (il più grandino), Paolo, Luisa, Mirko (il più piccolo).

Costumi: indumenti ordinari invernali. Paolo, Luisa e Mirko hanno anche guanti, sciarpa e giacca a vento per andare sulla neve.

(Nella sala, oltre all'albero di Natale, c'è un tavolino con delle sedie. Walter è seduto al tavolino e sta scrivendo una lettera quando, con qualche schiamazzo, entrano Paolo, Luisa e Mirko).

Paolo:

Walter:

Luisa:

Walter:

Mirko:

Walter:

Paolo:

Walter:

Mirko:

Luisa:

Mirko:

Walter:

Paolo:

Walter:

10

Walter, vuoi venire in giardino a giocare con la neve?

Ora non posso, sto finendo di scrivere la letterina a Babbo Natale. Altrimenti arriva in ritardo e allora ... (gesticola con la mano) niente regalo!

(Avvicinandosi curiosa a Walter) Perché, si può scrivere a Babbo Natale?

Certo! Però devi mettere anche il francobollo, o la letterina torna indietro.

E dove gli scrivi?

(Con sicurezza) Ma a casa sua, no?

Perché, Babbo Natale ha una casa?

Certo, è al Polo Nord, proprio al centro.

E allora perché il mio papà mi ha fatto legare una letterina ad un palloncino? Gli arriverà lo stesso?

Può darsi di no, perché nel cielo ci sono tanti aerei, e se fanno un incidente si buca il palloncino ... e addio!

Ma a me hanno detto che Babbo Natale gira con la sua slitta e prende tutte le let­terine che salgono in cielo!

(Un po' ironico) Quelle cose le fanno credere ai piccoli come te! Gli devi scrivere a casa sua se vuoi essere sicuro che lui ti risponda!

(A Walter) Ma tu come fai a sapere che Babbo Natale ha una casa? L'hai vista?

No, ma mio cugino mi ha fatto leggere la lettera che ha ricevuto dal Polo Nord e lì c'è scritto tutto. Pensate, anche il timbro del francobollo è strano: c'è disegnato Babbo Natale sulla slitta davanti alla sua casa.

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Luisa:

Mirko:

Paolo:

Walter:

Mirko:

Walter:

Luisa:

Paolo:

Luisa:

A me piacerebbe tanto sapere come è fatta quella casa!

Pure a me!

Ma ci vive solo sol etto?

(Sempre più fiero di essere l'unico a sapere certe cose) Non è solo: sono almeno mille lì dentro!

(Molto sorpreso) Mille Babbi Natale?

Ma no! Se vi sedete e ascoltate attentamente vi spiego ogni cosa.

Sì, sì, raccontaci tutto, sono curiosa!

E certo, sei una femmina!

(Facendo una boccaccia di stizza) Hmm!

(I bambini si siedono intorno al tavolino e Walter inizia a cantare. Per animare il canto con una semplice coreografia, potrebbero entrare in scena dei fantasiosi folletti e un Babbo Natale).

CANZONE: LA CASA DI BABBO NATALE

(Finita la canzone, escono di scena sia i folletti che Babbo Natale. Paolo, Mirko e Luisa hanno la testa poggiata sul tavolo, come se fossero addormentati. Walter li scuote).

Walter:

Mirko:

Luisa:

Paolo:

Walter:

Luisa:

Paolo:

Mirko:

Walter:

Ehi, vi siete addormentati?

(Scuotendosi) Deve essere proprio bella quella casa!

Però chissà che fatica lavorare tutto l'anno!

E perché, girare il mondo in una notte pensi che sia facile?

(Mette la sua letterina nella busta e lecca il bordo da incollare) lo ho finito; voglia­mo andare a giocare, ora?

(Guardando Paolo, Mirko e Walter) Senti. .. per caso non ti resta una busta anche per me?

(Alzandosi dalla sedia) Anch'io voglio scrivergli!

Anch'io ... (Ci ripensa) ma non so scrivere!

(Ridendo) Non preoccuparti, ti aiuteremo noi.

(Tutti si rimettono seduti e Walter distribuisce le letterine. Si mettono a scrivere e su questa immagine, con il sottofondo musicale della base della canzone, si chiude il sipario).

FINE

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CANZONE: Il presepe di Greccio

Proposta: COREOGRAFIA

Sapete chi inventò il presepe? Niente di meno che San Francesco d'Assisi. Fu lui che, nel 1223, organizzò un vero e proprio "teatrino dei mimi" con un bue ed un asino veri, nella grotta di Greccio, nel Reatino. Una gran folla si avviò verso quella grotta, formando così un grande presepe vivente. La tradizione da allora è sempre stata rispettata e ancora oggi, nelle nostre case, ci piace sistemare le statuette di Giuseppe, Maria, il Bambinello, le pecorelle e i pastori, per ricordare la nascita povera di Gesù.

IL PRIMO PRESEPE di Rosa Barazzone

Personaggi: Narratore, Gesù, Maria, Giuseppe, un bambino piccolo, quattro pastori, quattro pecorelle, cinque bambini, i Re Magi, Frate Francesco, tre fraticelli.

Scenografia: AI centro del palcoscenico viene allestita una "mangiatoia" coperta di paglia. Sullo sfondo, i monti.

Questa piccola coreografia è formata di tre parti.

Ai lati della mangiatoia stanno Maria e Giuseppe. Un bambino corre sul palcoscenico, con una stella in mano (stella di cartone, ricoperta di carta stagnola con una coda di fili argentati che si usano per l'albero di Natale).

, 1. Narratore: "E la notte di Natale. I pastori hanno visto la stella cometa e cercano la grotta

dove sta per nascere il bambino Gesù, come hanno detto i profeti."

Entra il primo gruppo di pastori, due da destra e due da sinistra. Cercano di difendere gli occhi dalla luce forte della cometa, tenendo la mano destra a visiera, sulla fronte; il busto è piegato in avanti e ruota leggermente, ora a destra, ora a sinistra. Poi, contemporaneamen­te, fanno quattro passi in avanti, poi si fermano (1-2-3-4 alt; 1-2-3-4 alt) fino al momento in cui arrivano vicino a Giuseppe. S'inginocchiano accanto al Bambino e subito dopo si alzano in piedi.

••• 00

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2. A questo punto, le pastorelle ripetono la piccola coreografia eseguita dai pastori e si dispongono dietro a Maria.

3. Entrano, da destra e da sinistra, in ordine sparso, i bambini e le bambine che portano i doni a Gesù, li pongono ai suoi piedi, poi si prendono per mano e formano un arco.

o

Entra, da destra, il bambino vestito da frate Francesco, seguito da tre bambini vestiti da frati­celli. Tutti si alzano in piedi e battono le mani e iniziano a cantare.

CANZONE: IL PRESEPE DI GRECCIO

Durante il canto anche i Re Magi, molto lentamente, attraversano il palcoscenico e parteci­pano al coro.

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CANZONE: Cantando Stille Nacht

Proposta: DRAM MATIZZAZION E

Uno dei canti natalizi più famosi e amati nel mondo è "Stille Nacht". La sua composizio­ne è legata ad una storia realmente accaduta in un villaggio delle Alpi Austriache, nel lontano 1817. Franz Gruber, l'autore, si trovò quasi costretto a inventare questa splendi­da ninna nanna proprio alla vigilia di Natale, per animare la Messa di mezzanotte, accompagnandosi solo con la chitarra, poiché l'organo della chiesa era guasto. Come andò quella messa di Natale? A giudicare dal successo che questo brano riscuote anco­ra oggi, benissimo!

CANTO SPECIALE PER LA NOTTE or NATALE di Daniela Cologgi

Personaggi: due angioletti-narratori, Gruber, Padre Mohr, un gruppo di bambini del coro.

Costumi: nei limiti del possibile, bisognerebbe ispirarsi al modo di vestirsi dei primi dell'Ottocento. Da tenere presente, comunque, che la storia accade in un paesino di montagna, per cui basterà procurarsi molti berretti, sciarpe, scarponi, ecc. Per chi interpreta Padre Mohr ser­virà una tunica scura, con sopra ancora sciarpa, berretto e mantello.

(La scena si svolge in una sala-prove della chiesa, o in un altro ambiente facile da ricreare. Il Maestro Gruber è impegnato, insieme ai bambini del coro, nella preparazione del presepe. Ai due lati del palco, due angioletti commentano la scena).

1° angelo:

2° angelo:

Brr, che freddo in Austria, quella notte!

Era la vigilia di Natale del 1817, e il maestro di musica Franz Gruber stava prepa­rando il presepe, aiutato dai bambini del suo coro ...

(I due angioletti, contemporaneamente, escono di scena dai due lati del palcoscenico).

1 ° bambino: lo qui ci metterei le pecorelle!

2° bambino: Maestro Gruber, non vi sembra troppo grande questo pastore rispetto alla casetta?

Gruber: (Sorridendo) Hai ragione. Ma vedrai che nessuno ci farà caso. (Agli altri) E ades-so via, tutti a casa. Fuori sta nevicando molto, è meglio che non facciate tardi. (I bambini protestano, vogliono restare ancora un po') Andate, su! Ci vedremo qui stasera. Puntuali , mi raccomando!

Tutti i bambini: (Andando via e salutando tutti insieme, sovrapponendosi) Arrivederci , a stasera, a più tardi , maestro Gruber!

(Mentre i bambini vanno via, entra Padre Mohr). ,

Gruber: Padre Mohr, ancora in giro, con questo tempaccio? E tutto pronto per la messa di mezzanotte?

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Padre Mohr: (Camminando nervosamente avanti e indietro) Oh, una cosa terribile, una cosa terribile! I topi hanno rosicchiato i tasti dell'organo che ormai è completamente fuori uso. Come faremo? (Sempre continuando ad andare avanti e indietro freneti­camente) Una messa di Natale senza musica non è una messa di Natale che si rispetti!

Gruber: (Che lo blocca, dopo averlo seguito sempre con lo sguardo) Calmatevi, su! lo non so proprio cosa dirvi. Certo sarà un problema. Come potrò far cantare il coro senza accompagnamento?

Padre Mohr: C'è solo una cosa da fare. (Tira fuori un foglietto e lo porge a Gruber).

Gruber: (Leggendolo) Ma vi sembra questo il momento di cominciare a scrivere poesie?

Padre Mohr: Ma no! Sono versi di un canto. (Indicando Gruber) Del "vostro" canto, maestro Gruber.

Gruber: Ma, ma ... ci sono solo poche ore di tempo! Come faccio a comporre una melodia completamente nuova? E con quale strumento, poi?

Padre Mohr: Avete una chitarra no? Sono sicuro che saprete arrangiarvi. Vi saluto, caro Gruber, e ... buon lavoro.

(Padre Mohr va via).

Gruber: Eh, già: si fa presto a dire "arrangiatevi".

(Gli angioletti ritornano in scena. Uno di loro ha in mano una chitarra. Passa vicino a Gruber e quest'ultimo la prende, ma senza mostrare di vedere l'angelo. Gruber inizia a strimpellare).

1° angelo:

2° angelo:

Beh, non ci crederete, ma quel canto nato in fretta e in furia in un freddo giorno di neve, a poche ore dalla messa di Natale, era davvero bello, anzi, bellissimo.

S'intitolava ... "Stille Nacht".

(Inizia la musica. Durante la canzone, entrano in scena i bambini del coro possibilmente - ovvero compatibilmente con i pericoli d'incendio - con una candelina accesa in mano, e si sistemano per eseguire il pezzo, mentre il maestro Gruber suona la chitarra).

CANZONE:

1° angelo:

2° angelo:

Tutti:

CANTANDO STILLE NACHT

"Stille Nacht" è la ninna nanna ormai famosa in tutto il mondo ...

E in tutto il mondo la sua musica parla ancora ai nostri cuori per dire ...

Buon Natale!

(I bambini spengono le loro candeline. Sulla base della canzone escono di scena, ordinati in file).

FINE

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Page 17: Leggende di natale

MAGIA DI NATALE Musica di Livia Sabatti

orch. .

La Re

16

Re La Re

gli oc - chi di tut- ti i bam - bi - ni

La

be - ti fe - sto- si. Ec- co,

Re

vi - a: quan-to stu - po - re

Mi

gia di Na - ta - le,

La Re

e di e - mo - zio- ni! Ma - gia

Re Mi La

la

e

Mi

~ Brii - la - no coro

La

die - tro ai pre - se - pi e a - gli a -

stel- la ri - schia- ra la

quan- ta poe - si - a! Ma -

Mi7

fe- sta d'a - mo- re

La

di Na - ta - le,

Re

quan - te - gen- de, quan - te tra - di - zio - ni!

Re La Re Mi

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MAGIA DI NATALE Testo di Daniela Cologgi

Brillano gli occhi di tutti i bambini dietro ai presepi e agli abeti festosi. Ecco, la stella rischiara la via: quanto stupore e quanta poesia!

Magia di Natale, festa d'amore e di emozioni. Magia di Natale, quante leggende, quante tradizioni!

E tutti aspettano Babbo Natale, in ogni casa lui porta regali; poi la Befana - ma che simpatia! -dona i suoi dolci con molta allegria.

Magia di Natale, festa d'amore e di emozioni. Magia di Natale, quante leggende, quante tradizioni!

~ EDITORIALE AUDIOVISIVI

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Sulla capanna di legno e di paglia l'angelo rosa guarda la culla. Ecco Gesù tra Giuseppe e Maria: lui è reale, non è fantasia!

Magia di Natale, festa d'amore e di emozioni. Magia di Natale, quante leggende, quante tradizioni!

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ALBERELLO DIN DON DAN Musica di Mario Chiarapini

Din coro

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Sol Re La Re Sol

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bian - ca bian- ca, l un al- be - rei - lo ver - de e

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La Re bian - ca bian-ca Sol Re

pro - fu - ma- to da mil- le stel-Ie è tut - to il - lu - mi -

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A na- to" coro l Un bo-sca - io - lo che tor - na - va stan-co

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do-po uncam - mi - no lun-go e fa - ti - co- so

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Re La Re La Re

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Re Sol Re La Re

18 © 1994 FSP, Roma. Tutti i diritti riservati.

Page 20: Leggende di natale

e dal suo cuo - re nac- que que - sto can- to, coro Di,n

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Re La Re Mi7 La

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rel- lo di Na - ta - le, la tua lu- ce un po' spe - eia-le è di - sce- sa da las-

Re Sol Re Mi7

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Re Mi7

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Page 21: Leggende di natale

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Din don din don, din don dan! Din don din don, din don dan! Alberello di Natale, la tua luce un po' speciale è discesa da lassù, viene in terra con Gesù.

Dal campanile alto fino al cielo una campana dolce risuonava; nella vallata e in tutta la foresta tutti chiamava in chiesa a fare festa.

Din don din don, din don dan! Din don din don, din don dan!

L'albero brilla ancora della luce, nasce un Bambino e dona al mondo pace; ecco Gesù, è lui il Salvatore ed ogni uomo scopre pace e amore.

Din don din don, din don dan! Din don din don, din don dan! Alberello di Natale, la tua luce un po' speciale è discesa da lassù, viene in terra con Gesù.

Din don din don, din don dan! Din don din don, din don dan!

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© 1994 FSP, Roma. Tutti i diritti riservati.

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Page 22: Leggende di natale

LA STELLA DI NATALE Musica di Livia Sabatti

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Re La Sim

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dal- la se - ra al - la mat - ti - na un mi - nu - to • non SI

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Page 23: Leggende di natale

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La

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LA STELLA DI NATALE Testo di Rosa Barazzone

Notte santa di Natale, corre in alto la cometa: quale mai sarà la meta? Verso il cielo un canto sale ...

La sua meta è la capanna dov'è nato un bel bambino; ecco, l'angelo divino

.. • SI

..

sta cantando "Gloria, Osanna"!

Corre dietro la cometa una stella piccolina, dalla sera alla mattina un minuto non si quieta.

La stellina prega e adora, a Gesù vuole parlare, a Gesù vuole arrivare prima che ci sia l'aurora.

22

~~ In- gl coro s'· •

.. ~

-, , con il cuo re

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Si • spe- gne In- can -

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Si

CL·

Mi

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Si Sol~m

per il mon do - -pa ceea

.,. .. ~ .. .. Mi Si

ta - ta. 1 . AI suo

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Si Mi

Mi f";\

12· ~. ::..-

S'inginocchia, è arrivata: ora chiede, con il cuore, per il mondo pace e amore; poi si spegne incantata ...

F-

AI suo posto è nato un fiore, molto bello, augurale: è la Stella di Natale che ci porta pace e amore!

• •

-

© 1994 FSP, Roma. Tutti i diritti riservat i.

Page 24: Leggende di natale

LA CHIAMANO BEFANA Musica di Giulia Fasano

orch.

Mib Rem7 Dom7 sib Fa Fa

C'è u coro

- na vec- chi - na

che vi - ve in mez- zo al cie-Io, cam - mi- na sul- le nu- vo- le, ha

~ ~ ~

Ji • • • • • -- -- -- . -- •• ~

Dom Fa

per a- mi- co il ,

su, - no- sce ad u- no ad so-le; gli an- ge- li, las -e co

Fa Mi Midim

u- no, pe - rò u- na vol- ta . ,

glu ... -$-coro Lei l'an- no vie - ne --t"'"

Ì 7i __ -. -. if# • .J Do 7 rallentando Fa

ha u- na sco- pa che la por- te - rà lon - ta- no, le stel- le fan- no

Dom

lu - ce e il ven - to le da- rà u- na ma-no ad ar - ri - va - re . ....

qUi plU In

Fa Midim

fret- ta che si ,

puo. Lei vo - la so- pra i tet - ti coro

e scen- de dai ca-

Midim Fa Rem

mi - ni e con gli oc- chia - li leg - ge la po - sta dei bam -

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Page 25: Leggende di natale

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Il

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Il

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bi - ni. Chi è sta - to buo- no o no lei cer- to già lo sa e ha

Fa Mi~ Fa

pre- pa - ra - to do - ni in quan - ti - tà.

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Da Capo al ~ • pOi segue

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vo- la so- pra i tet- ti e scen- de dai ca - mi- ni e con gli oc- chia - li

leg - ge

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• In

~ I

Mib Rem7

Rem Si~

la po - sta dei bam - bi - ni. Cat - ti - vi non ce

Do7 Fa

cer- to già lo sa: • In fon- do, in tut - ti c'è un po' di bon-

Fa Fa

Cat - ti - vi non ce n'è , lei cer- to già lo ~

~ I • • • ~ Jt • 1C--:tE-

Fa

fon- do, in tut - ti c'è un po' di bon - tà! orch ~ ~

-- ..... 7i. 1L 9-

I

Fa Si~

rallentando

Dom7 Fa Fa

© 1994 FSP, Roma . Tutti i diritti ri servati .

Page 26: Leggende di natale

LA CHIAMANO BEFANA Testo di Giulia Fasano

C'è una vecchina che vive in mezzo al cielo, cammina sulle nuvole, ha per amico il sole; e gli angeli, lassù, conosce ad uno ad uno, però una volta all'anno viene giù ...

Lei ha una scopa che la porterà lontano, le stelle fanno luce e il vento le darà una mano ad arrivare qui più in fretta che si può.

Lei vola sopra i tetti e scende dai camini e con gli occhiali legge la posta dei bambini. Chi è stato buono o no lei certo già lo sa e ha preparato doni in quantità.

Vederla non si può perché ha un vestito nero, un naso lungo lungo, un occhio falso e un occhio vero; nessuno sa dov'è, la chiamano Befana, non è una strega ma una fata è.

Lei vola sopra i tetti e scende dai camini e con gli occhiali legge la posta dei bambini. Cattivi non ce n'è, lei certo già lo sa: in fondo in tutti c'è un po' di bontà!

Cattivi non ce n'è, lei certo già lo sa: in fondo in tutti c'è un po' di bontà!

tEJjj EDIZIONI MUSICALI E AUDIOVISIVE

• •

25

Page 27: Leggende di natale

LA CASA DI BABBO NATALE Musica di Antonio Gumina

orch.

Do Sol Re7 Sol

In ci- ma al mon - do, solo •

Do Sol Re7 Sol Sol

vi - ci - no al Po - lo, c'è u- na ca - set - ta spe- cia - le:

Sol Do

sta in via del Ge - lo, me-no qua-ran - ta: qua - si nes- su - no lo sa.

Re7 Do Re7 Sol

Ci vi- ve un uo - mo, ma non da so - lo, si chia- ma Bab - bo Na- ta -

Sol Do

le ... Gno- mi e fol - let - ti, vi- spi e fur- bet - ti,

Do Re7

vi-vo-no in-sie - me con lui. Fab-bri-ca, fab - bri-ca, fab- bri - ca ... coro

Do Re7 Sol Do Sol

Lì si la - vo - ra ad 0- gni o - ra! E nel- la not - te più

Re7 Sol Do

ma-gi - ca 0- gni bim-bo un do-no tro- ve - rà. Que- sta è la ca - sa di

Sol La7 Re7 Do

26 © 1994 FSP, Roma. Tutti i diritti riservati.

Page 28: Leggende di natale

Bab- bo Na- ta - le , u-na ca-set - ta ma - gi - ca! Man-da al più pre - sto la

Sol Re7 Sol Do

tua let- te- ri - na, ve - drai che ti ri- spon- de- rà.

Sol Re7

orch.

Do Sol

coro E tra i rin-toc - chi di mil- le cam-pa - ne

Do Sol

LA CASA DI BABBO NATALE Testo di Antonio Gumina

In cima al mondo, vicino al Polo, c'è una casetta speciale: sta in via del Gelo, meno quaranta. Quasi nessuno lo sa. Ci vive un uomo, ma non da solo, si chiama Babbo Natale ... Gnomi e folletti, vispi e furbetti , vivono insieme con lui.

Fabbrica, fabbrica, fabbrica ... Lì si lavora ad ogni ora! E nella notte più magica ogni bimbo un dono troverà.

Questa è la casa di Babbo Natale, una casetta magica! Manda al più presto la tua letterina, vedrai che ti risponderà.

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Sol

Re7 Sol

un re gala arrt-ve rà.

Re Sol

Nel cortiletto, tra neve e gelo, sosta una slitta speciale: sei belle renne, magiche e snelle, la porteranno lassù. Gnomi e folletti , vispi e furbetti , sanno che Babbo Natale va un po' di fretta, prepara n la slitta: ora nel cielo si va.

Europa, America, Africa,

Sol

sosta in Australia, poi l'Asia che ammalia, e nella notte più magica ogni bimbo un dono troverà.

Questa è la casa di Babbo Natale, una casetta magica! Manda al più presto la tua letterina, vedrai che ti risponderà.

E tra i rintocchi di mille campane un regalo arriverà.

27

Page 29: Leggende di natale

IL PRESEPE DI GRECCIO Musica di Livia Sabatti

orch. •

Sim Sol La Re Sim Sol

coro Se ne an - da- va nel bo- sco di Grec - cio san Fran-

Sol La Sim Sim Sim La

ce- sco, pre- gan- do gio- io - so e pen - sa - va al Na - ta - le vi- ci - no, al Na-

Re La7 Re La7 Sim

ta- le del san- to Bam- bi - no. solo E di - ce- va tra sé u- m iI- men - te: vor- rei

Sol Fa# Sim Sim La

fa - re un pre- se- pe vi- ven - te con per - 50- ne so- mi- glian - ti a Ma-

Re La7 Re La7 Sim

ri-a, Giu-sep-pee Ge-sù. Ca - ri fra - tel - li • • mIeI,

Sol Fa# Mim

tut - ti da me ve- ni - te: , e un pre - se - pe vi - vo e ve - ro

Mim Sim Mim Sim

che fa - re - te in - sie - me a me! coro Ca - ro fra - tel Fran - ce - sco,

Mim Fa# Mim

28 © 1994 FSP, Roma. Tutti i diritti ri servati .

Page 30: Leggende di natale

glo - ria a Dio can - tia - mo!

Mim

tan - ta gio - ia por- te

Fa~

, ra.

1 .

Sim

Sim

, ra.

2.

Sim

E' il pre - se - pe

Mim

E' il pre- se - pe

Mim

del- l'a - mo - re:

Sim

del-I'a- mo - re:

Sim

tan - ta gio - ia por- te - rà. orch.

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...,.... Re Sim

IL PRESEPE DI GRECCIO Testo di Rosa Barazzone

Se ne andava nel bosco di Greccio san Francesco, pregando gioioso e pensava al Natale vicino, al Natale del santo Bambino ...

E diceva tra sé umilmente: vorrei fare un presepe vivente con persone somiglianti a Maria, Giuseppe e Gesù.

Cari fratelli miei tutti da me venite: • • e un presepe VIVO e vero che farete insieme a me!

Caro fratel Francesco gloria a Dio cantiamo!

E il presepe dell'amore: tanta gioia porterà.

EDIZIONI MUSICALI E AUDIOVISIVE

Sim

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Sol

Sim Sol La

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La Sim

Tutti i frati nel bosco di Greccio lavoravano intorno al presepe: nella grotta la paglia è asciutta e la stalla è pulita già tutta ...

Ci son l'asino, il bue, i pastori e le pecore all'alba son fuori a brucare l'erba fresca di rugiada, vicino a Gesù.

Cari fratelli miei tutti da me venite: • • e un presepe VIVO e vero che farete insieme a me!

Caro fratel Francesco gloria a Dio cantiamo!

E il presepe dell'amore: tanta gioia porterà.

• E il presepe dell'amore: tanta gioia porterà.

29

Page 31: Leggende di natale

CANTANDO STILLE NACHT Musica di Livia Sabatti

orch. Scen-de la ne- ve,

coro

Mi Mi Si

co - pre o - • gnr • VI - a: in que - sta not - te •

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Sol~m La Mi

fa com - pa - gni - a. U - na chi - tar - ra, le no - stre

Fa~ Si7 Mi Si

• vo - CI: la nin - na nan-na can - tla- mo per Ge - sù.

Sol~m La Mi Fa# Si

"Stil - le Nacht, Hei - li - ge Nacht..." Mu - si-ca dol-1\

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~

Mi

cis- si- ma nel cie - lo sa-Ii - rà. Not- te di stel- le con

Si7 Mi Mi7 La

gli oc- chi al - l'in - sù: og- gi è Na - ta - le, è tra noi Ge-sù.

Do#m Fa#7/9 La Mi Si7

orch. 1 . 2.

Mi Mi Mi

30 © 1994 FSP, Roma. Tutti i diritti riservati.

Page 32: Leggende di natale

Not - te di stel - le ,..,

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La

solo og - gi è Na - ta - le,

La

Mi

CANTANDO STILLE NACHT Testo di Daniela Cologgi

Mi

Scende la neve, copre ogni via, in questa notte ci fa compagnia. Una chitarra, le nostre voci : la ninna nanna cantiamo per Gesù.

"Stifle Nacht, Heilige Nacht... " Musica dolcissima nel cielo salirà. Notte di stelle con gli occhi all'in su: oggi è Natale, è tra noi Gesù.

In tutto il mondo la melodia, è una speranza di pace e armonia. La ninna nanna con tanto amore ogni Natale cantiamo per Gesù.

"Stille Nacht, Heilige Nacht ... " Musica dolcissima nel cielo salirà. Notte di stelle con gli occhi all'in su: oggi è Natale, è tra noi Gesù.

Notte si stelle con gli occhi all'in su: oggi è Natale, è tra noi Gesù.

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• con gli oc - chi al - l'in - • su'

.. .. Fa #719

è tra noi Ge- sù.

orch. Si7 Mi

Mi

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Page 33: Leggende di natale