Legge di stabilità: tagli ai CAF ed ai Patronati La donna ... bivio 02_2015.pdfsubito venuto alla...
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Legge di stabilità: tagli ai CAF ed ai PatronatiI Caf e i Patronati d'Italia si stanno mobilitando ovunque contro i pesanti tagli previsti dalla Legge di stabilità 2016. Due campagne distinte, lo stesso obiettivo: salvaguardare i diritti di tantissimi cittadini.Caf e Patronati invitano tutti gli interessati a "metterci la faccia" per scongiurare il rischio che vengano tagliati importanti servizi di assistenza fiscale e previdenziale, in particolare per le fasce sociali più deboli e per coloro che hanno più difficoltà - e meno risorse economiche - per orientarsi nella burocrazia e nei suoi adempimenti.Nel caso dei Caf, ci sono oltre 17 milioni di utenti a rischio, quasi la metà dei contribuenti italiani, che rimarrebbero senza assistenza. Il ddl Stabilità infatti prevede un taglio dei compensi per 100 milioni all’anno, un terzo del totale. Quasi la metà dei contribuenti italiani rischia di rimanere senza assistenza fiscale. Per quanto riguarda i Patronati, si prevede un nuovo taglio di 28 milioni di euro al Fondo Patronati che si aggiunge ai 35 milioni già sottratti lo scorso anno. In quell'occasione si erano già espressi un anno fa 1 milione e 182.413 cittadini che hanno sottoscritto la petizione pubblica “NO ai tagli ai Patronati”. Oggi il taglio complessivo sarebbe di ben 284 milioni di euro per il periodo 2015 – 2018.Questo significa che i Patronati non potranno più garantire assistenza gratuita ai cittadini in Italia e all’estero per l’esercizio dei diritti individuali.
La donna è amore: ripetiamolo tutti insiemeIl 25 Novembre presso il Circolo di S. Maria delle Vergini si è svolto un incontro dal titolo “La donna è amore” organizzato dalle Acli delle Provincia di Macerata in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.Il Presidente Provinciale delle Acli Renato Lapponi ha aperto la serata. “Le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani sono felici di poter creare occasioni di incontro e formazione come queste, cercando di portare il proprio contributo e non dimenticando le proprie radici cristiane. A tal proposito – ha proseguito Lapponi – mi è subito venuto alla mente il passo “Pericope dell’adultera” dal Vangelo secondo Giovanni, di cui tutti conosciamo la frase “chi è senza peccato scagli la prima pietra” e in cui la violenza della lapidazione viene condannata dalla figura di Gesù”.I volontari del Servizio Civile Nazionale hanno poi approfondito l’argomento toccando alcuni punti. Molto sentito è stato il ricordo di Valeria Solesin, la quale nell’ottobre del 2013, due anni prima dell’attentato al Bataclan di
Parigi, aveva scritto un articolo dal titolo “Allez les filles, au travail” sulla condizione della donna lavoratrice in Italia e in Francia e che è stato ripubblicato nei giorni scorsi.Quindi l’analisi dei dati prodotti dall’Istat e dall’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali relativi all’anno 2014 a cui è seguito l’intervento dell’Assessore del Comune di Macerata con delega alle Pari Opportunità Federica Curzi: “la violenza sulle donne non va considerata un fenomeno, come spesso accade, perché un fenomeno non è contrastabile; dobbiamo e possiamo invece agire sulle persone. Il Comune di Macerata, e in particolare i servizi sociali, agiscono costantemente sulla tematica con misure come la consulenza legale gratuita due sabati al mese per le donne. I protagonisti di questa giornata sono gli uomini, perché a loro è richiesto un cambiamento sociale e culturale”.Sono seguiti poi la proiezione del cortometraggio “Amore Nero” prodotto dall’Associazione “Doppia Difesa” dell’Avvocato Giulia Bongiorno e la relazione dell’Avvocato Bianca Verrillo, operatrice del Centro Anti-Violenza della Provincia di Macerata. “La spinta alla denuncia spesso viene dai figli, e la violenza assistita è una fattispecie spesso dimenticata ma tra le più devastanti a livello psicologico. Non va poi dimenticata la violenza economica, non visibile come quella fisica, ma altrettanto dannosa perché impedisce alle donne di avere quel minimo di indipendenza per potersi allontanare dal nucleo familiare. Il Centro Anti-Violenza della Provincia di Macerata, aperto tutti i giorni, garantisce patrocinio gratuito per i redditi più bassi e anonimato per le donne che chiedono consigli e assistenza magari soltanto telefonica. Bisogna ripartire dalla formazione dei giovani – ha concluso la Verrillo – soprattutto nelle scuole, perché abbiamo segnali preoccupanti di scarsa consapevolezza della problematica”.Ha concluso l’incontro l’intervento di Roberta Scoppa, Responsabile del Coordinamento Donne Acli della Provincia di Macerata, la quale ha donato ai relatori i braccialetti realizzati presso le strutture carcerarie in occasione della giornata del 25 Novembre"
“Misericordiosi come il Padre”
Con la bolla papale “Misericordiae Vultus” Papa
Francesco ha indetto il Giubileo Straordinario della
Misericordia che è iniziato l’8 Dicembre, solennità
dell’Immacolata Concezione, e si concluderà il 20
Novembre 2016 nella solennità liturgica di Gesù Cristo
Signore dell’universo.
Il momento storico che stiamo vivendo è molto particolare
e, l’indizione di un anno dedicato alla misericordia assume
un importanza incredibilmente attuale e concreta.
Papa Francesco, ricorda come anche i suoi predecessori
hanno sottolineato sempre la grande Misericordia del
Signore non escludendo la Chiesa da questo gesto
d’amore. Richiama infatti le parole di Papa Giovanni
XXIII all’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II per
indicare il sentiero da seguire: «Ora la Sposa di Cristo
preferisce usare la medicina della misericordia invece di
imbracciare le armi del rigore».
E’ forte il richiamo alla Chiesa ed ai fedeli ad essere
credibili e testimoni in prima persona della Misericordia
Nella bolla il Santo Padre mette in evidenza come “La
missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di
rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. I
segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori,
delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono
all’insegna della misericordia. Ciò che muoveva Gesù in
tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la
quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva
al loro bisogno più vero. Nelle parabole dedicate alla
misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di
un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha
dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e
la misericordia. In queste parabole, Dio viene sempre
presentato come colmo di gioia, soprattutto quando
perdona.
Dall’essere misericordiosi, il Papa non esclude i fedeli
sottolineando che “Gesù afferma che la misericordia non è
solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi
sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di
misericordia, perché a noi per primi è stata usata
misericordia. Il perdono è lo strumento posto nelle nostre
fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. «Beati i
misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7)”
Molto importante il passaggio in cui richiama le
responsabilità dei credenti: “Nelle nostre parrocchie, nelle
comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma,
dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter
trovare un’oasi di misericordia”.
Facendo riferimento alle altre religioni Papa Francesco ci
dice: “La misericordia possiede una valenza che va oltre i
confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e
all’Islam. L’Islam, da parte sua, tra i nomi attribuiti al
Creatore pone quello di Misericordioso e Clemente.
Anch’essi credono che nessuno può limitare la
misericordia divina perché le sue porte sono sempre
aperte. Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia
possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre
nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per
meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di
chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e
di discriminazione.”
Ci troviamo di fronte ad un anno di riconciliazione di una
valenza incredibile in cui, come in ogni anno giubilare, ci
viene data l’opportunità di ricominciare daccapo
spiritualmente e lucrare l’indulgenza plenaria “Questo è il
momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo
di lasciarsi toccare il cuore!”
Figlia del tuo Figlio
Si è svolta venerdì 11 Dicembre nell’incantevole cornice
del Santuario di Santa Maria a Piè di Chienti di
Montecosaro Scalo, una serata sulla figura della Madonna
nella Divina Commedia.
Una serata organizzata dal Circolo Acli SS. Annunziata,
dal Gruppo Tend di Montecosaro Scalo e dalla Parrocchia
SS. Annunziata.
Il dottor Giovanni Zamponi, grande esperto della Divina
Commedia (conoscitore di tutta l’opera dantesca a
memoria), ha intrattenuto le oltre 80 persone presenti
illustrando come la figura di Maria è di primaria
importanza nella Divina Commedia ma anzi, potrebbe
esserne considerata quel filo, nemmeno troppo sottile, che
lega tutta l’opera.
Una serata diversa, calda e sentimentalmente avvolgente
con il cuscino di note musicali dei Maestri Fulvio
Rusticucci e Chiara Di Matteo (che hanno presentato delle
composizioni scritte dallo stesso Rusticucci in occasione
della creazione di un opera che ripercorre musicalmente
proprio la vita della Madonna), che è iniziata con un
ambientazione della Divina Commedia fino all’esplosione
di emozioni finale quando Zamponi, recitando a memoria
e ad occhi chiusi è riuscito a trasmettere quei sentimenti di
innamorato dell’opera di Dante fino a far vibrare l’anima
di chi era presente.
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Gli uffici sono aperti:
Lunedì 9-13 15-18 - Mercoledì - Venerdì 9-13 - Sabato 9-12
Sede Provinciale Acli - Piazza Mazzini, 45
62100 MacerataTel.0733 230611 Fax 0733 274397
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MENSILE DI POLITICA, CULTURA E ATTUALITÀ DELLE ACLI MACERATESI - N° 2 del 2015
Direzione e redazione: Macerata Piazza Mazzini, 42 - Tel. 0733.230611 - Spedizione in abbonamento postale 50% - Aut. 138 del reg. Tribunale di Macerata del 21/04/1971 - C.C.P. n. 12974622Intestato: ACLI sede provinciale Macerata - responsabile: Francesco Ciccarelli - 1 copia Euro 1 - Abbonamento annuo Euro 5 - In caso di mancato recapito, rispedire al mittente
EDITORIALEPERCHE’ CI PIACE ESSERE ACLISTI
Vi ricordo con forza che c’e’ ancora bisogno di ACLI nella nostra società ed io ve lo ribadisco così come ci esorta spesso il nostro Presidente nazionale Gianni Bottalico nei diversi incontri che abbiamo a livello nazionale. Papa Francesco nell’incontro con le ACLI del 23 maggio 2015 ci ha ricordato che per noi sono molto importanti e determinanti l’ispirazione cristiana e la dimensione popolare e le tre nostre fedeltà- ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa- e che si riassumono in una nuova e sempre attuale: la fedeltà ai poveri.Siamo direttamente interpellati dal nostro territorio, dalla nostra gente, dalla Chiesa locale, dalla politica a fare la nostra parte, a dare il nostro contributo, come Associazione, come servizi, come associazioni specifiche. Debbo constatare che ognuno fa la sua parte e non si defila e di questo vi sono ampiamente grato.Viviamo in un tempo di veloci cambiamenti e noi che siamo sul campo da 70 anni siamo sempre più consapevoli che dobbiamo batterci contro le ingiustizie che ogni giorno la nostra gente subisce, talvolta accettandole con rassegnazione.I nostri circoli sono e debbono essere luoghi in cui tutti possono tornare a crescere con i valori di cui sopra e per i quali ci battiamo costantemente.Per perseguire questi obiettivi noi mettiamo in gioco le nostre competenze, il nostro radicamento territoriale, la nostra passione che raggiunge una rete ampia di volontari e di persone che vogliono rendersi utili per gli altri, a cominciare dai poveri e dai più deboli.Ricordiamoci sempre di mettere quella tensione-attenzione nei confronti di chi abbiamo davanti e che richiede di poter usufruire dei nostri servizi e di tutti quelli che entrano in rapporto con noi e che necessitano magari solo di essere ascoltati. Non dimentichiamo che sono nostri fratelli, a prescindere dal colore della pelle e del loro credo religioso e come ho detto altre volte in queste pagine è solo un problema di coscienza.Possiamo essere certi che se rendiamo felici quei fratelli che incontriamo tutti i giorni,” rendiamo felici noi stessi”, come ha detto Ernesto Olivero in un incontro di pochissimi giorni fa a Macerata. Carissimi approfitto ancora della vostra pazienza e, come abbiamo ribadito in Presidenza Provinciale, questo numero de “Il Bivio” che vi mandiamo costituisce comunque una piccola opera di formazione e di crescita delle nostre Acli locali, che rappresenta poi la spinta che anima un po’ tutti noi che siamo sempre alla ricerca di una società migliore e più vivibile di quella in cui siamo chiamati oggi a “giocare la nostra partita unica ed irripetibile”.Nel farvi gli auguri di un Buon Natale e di un felice 2016 con le ACLI, Vi ricordo che questo tempo di Avvento che stiamo vivendo è un tempo propizio per impegnarci ancora di più nelle nostre realtà acliste locali insieme ai partner storici ed alla Chiesa tutta per poter realizzare ora quella “Città dell’Uomo” sulla terra convinti che possiamo ancora farcela tutti insieme uniti e semplici come Papa Francesco che ci fa sperimentare adesso sulla terra la Misericordia di Dio tramite Suo Figlio che si fa carne.Grazie, Cari Auguri e buon lavoro a tutti.
Macerata, li 8 dicembre 2015 Renato Lapponi Presidente Provinciale
Verso il Congresso
Ispirazione cristiana e dimensione popolare
Con il consiglio nazionale del 28 novembre è iniziato il
cammino che porterà le Acli al 25° Congresso nazionale previsto
per la primavera 2016. Il settantesimo delle Acli ci ha convinto
che avremo un futuro solo se non smarriremo la nostra “anima”
associativa: l’ispirazione cristiana e la dimensione popolare
restano il principio fondante della nostra esperienza associativa.
Dobbiamo però attrezzare le Acli ad affrontare il futuro:
abbiamo bisogno di rinnovarci non solo perché la società italiana
è cambiata profondamente, ma anche perché dobbiamo
rispondere ai bisogni sociali nuovi che sono emersi negli ultimi
anni: soprattutto i bisogni espressi da giovani, famiglie, anziani,
immigrati.
Ridurre la povertà e puntare sul lavoro
Trent’anni di Neoliberismo sfrenato e di dominio della finanza
speculativa hanno prodotto povertà e disuguaglianza ed hanno
reso marginale persino l’economia reale e il lavoro. Occorre
restituire alla politica il compito di guida dell’economia.
Occorre ridurre la povertà e puntare sul lavoro.
La povertà si batte introducendo il Reddito di inserimento
sociale, come chiesto dall’Alleanza contro la povertà promossa
dalle Acli e dalla Caritas. Per far ripartire il lavoro occorre un
piano di politiche industriali che porti a concentrare investimenti
e ricerca su settori capaci di generare nuova occupazione e
sviluppo sostenibile.
Papa Francesco alle Acli
Nell’udienza alle Acli papa Francesco ci ha sollecitato a
impegnarci “contro questo sistema economico mondiale dove al
centro non ci sono l’uomo e la donna, ma un idolo, il
dio-denaro” e ci ha invitato a “realizzare un sogno”: dobbiamo
“far sì che, attraverso il lavoro – il lavoro libero, creativo,
partecipativo e solidale – l’essere umano esprima e accresca la
dignità della propria vita”. Rispondendo a questo invito le Acli
vogliono operare per un nuovo modello di sviluppo e di
convivenza, incentrato su una economia più equa e un lavoro più
giusto.
La nostra azione sociale
Per essere più incisivi dobbiamo rinnovare la nostra azione
sociale. Dobbiamo cogliere la crisi come un’opportunità per
ripensare non solo il nostro modo di vivere, ma anche il nostro
modo di fare associazione. Oggi serve un modello di azione
sociale che costruisca reti e legami, che valorizzi le buone
pratiche, che diffonda esperienze di partecipazione e di
condivisione. I Circoli e i servizi promossi dalle Acli devono
diventare nuove occasioni di impegno sociale, ma anche luoghi
di mutuo aiuto e di nuovo welfare. I nostri Circoli Acli devono
diventare luoghi di accoglienza e di incontro, ma anche di
cittadinanza attiva.
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realizzato
con i Fo
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raccolta 5
X1000 an
no 2
013
Povertà e disagio adultoE’ stata ufficialmente presentato e firmato un protocollo d’intesa per
l’istituzione di un Tavolo comunale permanente “Povertà e disagio adulto”
volto all’attuazione di una presa in carico integrata tra pubblico e privato
sociale per l’inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate del
Comune di Tolentino.
Il protocollo è stato sottoscritto dai rappresentanti di: Ambito territoriale
sociale XVI, Comune di Tolentino, Acli – Sede Provinciale Macerata –
Sede di Tolentino, Caritas Diocesana Unità Pastorale di Tolentino, Centro
servizi per il volontariato CSV, Associazione Sermit onlus di Tolentino,
Associazione Missione Pieno Vangelo Marche di Tolentino, Associazione
Pier Giorgio Frassati di Tolentino, Coop. Sociale Opera Ambito.
I firmatari, come riportato dallo stesso protocollo d’intesa, concordano nel
valorizzare il rapporto di collaborazione e di integrazione nella
realizzazione dei servizi ed interventi sociali, secondo i principi dettati
dalla normativa di riferimento sia nazionale che regionale.
L’intento comune è quello di istituire formalmente il Tavolo comunale
permanente “Povertà e disagio adulto”, denominato “Tavolo povertà
comunale” per il superamento delle situazioni di disagio
socio-economico-lavorativo dei cittadini residenti presso il Comune di
Tolentino.
Il Protocollo ha inoltre quale finalità quella di assumere un comune
impegno per l’attuazione di percorsi individualizzati di inserimento socio–
economico-lavorativo attraverso la strutturazione di una rete di
fronteggiamento tra soggetti pubblici e del privato sociale con modalità
esplicite e condivise di presa in carico integrata.
Inaugurata la nuova Sede provinciale dell’USACLIIl 9 ottobre scorso è stata inaugurata
la nuova Sede provinciale
dell’Unione Sportiva Acli di
Macerata. La nuova sede si trova in
Via Don Bosco 34, nel Palazzo ex
GIL, storico tempio dello sport
maceratese. All’inaugurazione hanno
partecipato, oltre al presidente
regionale dell’U.S. Acli Ulisse
Gentilozzi e al presidente provinciale
delle Acli Renato Lapponi, anche due
assessori del Comune di Macerata:
l’assessore alla Mobilità Mario Iesari e l’assessore allo Sport Alferio
Canesin.
Un Bivio Speciale della Federazione Anziani e Pensionati AcliLa Federazione Anziani e Pensionati delle Acli di Macerata si sta
impegnando per realizzare migliori condizioni di vita per gli anziani e i
pensionati promuovendo esperienze di vita attiva e operando affinché lo
Stato sociale continui a garantire i servizi essenziali, a livello sia sanitario
che socio-assistenziale. La FAP si sta muovendo in due direzioni: 1) da
una parte l’impegno sui temi previdenziali, socio-sanitari e assistenziali;
2) dall’altra l’impegno sui temi culturali e del tempo libero. E’ stato
stampato un numero speciale del Bivio, dedicato espressamente alla FAP,
che informa sul lavoro svolto dalla FAP e dalle Acli provinciali e
regionali nel corso del 2015; presenta alcune iniziative in programma o
che si potrebbero realizzare se ci fossero richieste da parte dei soci;
infine, è un invito a soci e simpatizzanti a partecipare all’attività della
FAP Acli di Macerata.
Chi vuole essere informato sulle iniziative della FAP mandi il
suo indirizzo di posta elettronica, scrivendo a:[email protected] Oppure
contatti la Segreteria provinciale, telefonando al numero: 0733-230611 o
scriva a: Segreteria provinciale FAP Acli- Piazza Mazzini 42 – 62100 –
Macerata.
Buon Natale
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Felice 2016
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