L’Educazione Razionale Emotiva - Convegni · Cos’è l’emozione. Il termine emozione deriva...

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L’Educazione Mario Di Pietro Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova Razionale Emotivawww.educazione-emotiva.it © Di Pietro M. – ϭϬ° CoŶvegŶo iŶterŶazioŶale La Qualità dell’iŶtegrazioŶe sĐolastiĐa e soĐiale – ϭϯ, ϭϰ e ϭϱ Ŷoveŵďre ϮϬϭϱ

Transcript of L’Educazione Razionale Emotiva - Convegni · Cos’è l’emozione. Il termine emozione deriva...

L’Educazione

Mario Di PietroIstituto di Terapia Cognitiva

e Comportamentale - Padova

Razionale

Emotiva™

www.educazione-emotiva.it

© Di Pietro M. – ° Co veg o i ter azio ale La Qualità dell’i tegrazio e s olasti a e so iale – , e ove re

CONTENUTI DEL WORKSHOPCONTENUTI DEL WORKSHOPCONTENUTI DEL WORKSHOPCONTENUTI DEL WORKSHOP

�Comprendere le emozioni

� Caratteristiche distintive dell’Educazione Razionale Emotivadell’Educazione Razionale Emotiva

� Come strutturare un percorso di Educazione Razionale Emotiva

veronica.bazzanella
Casella di testo
© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

Cos’è l’emozioneCos’è l’emozioneIl termine emozione deriva dal verbo latino “emovere”,

che significa muovere, allontanare

L’emozione è uno stato mentale e fisiologico

associato a modificazioni psicofisiologiche a stimoli

interni o esterni, naturali e appresiinterni o esterni, naturali e appresi

L’emozione è costituita dall’insieme dei cambiamenti

fisiologici e delle esperienze soggettive di tipo

valutativo evocate da eventi esterni, oppure mentali e

soprattutto dal loro significato

(Frijda)

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�EVENTI EMOTIVI Sono stato chiamato per essere

interrogato in classe

�MOTIVAZIONE (VALORI

PERSONALI)

Avere successo a scuola

�VALUTAZIONE COGNITVIVA Sarebbe una cosa tremenda

COMPONENTI DELLE EMOZIONICOMPONENTI DELLE EMOZIONI

�VALUTAZIONE COGNITVIVA Sarebbe una cosa tremenda

prendere un’insufficienza

�MECCANISMI FISIOLOGICI Il cuore mi batte forte, mi tremano

le gambe

�COMPORTAMENTO Mi sono bloccato, non sono

riuscito a rispondere

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EMOZIONI E SENSAZIONIEMOZIONI E SENSAZIONI

Pur essendo collegate alle

emozioni, le sensazioni

appartengono al corpoappartengono al corpo

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Quali sono le emozioniQuali sono le emozioni

MODELLI DIMENSIONALI

MODELLI CATEGORIALI

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•EMOZIONI PRIMARIE SECONDO IZARD:

Interesse – gioia – sorpresa – disagio – rabbia –

disgusto – disprezzo – paura – vergogna – colpa

•EMOZIONI PRIMARIE SECONDO PLUTCHIK:

- gioia – accettazione – paura – sorpresa –

tristezza – disgusto - rabbia – attesa

•EMOZIONI PRIMARIE SECONDO EKMAN:

- rabbia – gioia – tristezza – paura – disgusto -

sorpresa

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Dimensioni emotive Dimensioni emotive Dimensioni emotive Dimensioni emotive Dimensioni emotive Dimensioni emotive Dimensioni emotive Dimensioni emotive fondamentali considerate dall’EREfondamentali considerate dall’EREfondamentali considerate dall’EREfondamentali considerate dall’EREfondamentali considerate dall’EREfondamentali considerate dall’EREfondamentali considerate dall’EREfondamentali considerate dall’ERE

GIOIA

ANSIA

TRISTEZZA

RABBIA

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Rabbia

Gioia

Lo spazio che le emozioni possono occupar

nella vita di una persona

Esempio 1

Tristezza

Ansia

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Gioia

Tristezza

Lo spazio che le emozioni possono occupa

nella vita di una persona

Esempio 2

Rabbia

Ansia

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Emozioni e sopravvivenzaEmozioni e sopravvivenza

Le emozioni svolgono una funzione

legata alla sopravvivenza: gli esseri

umani sono sopravvissuti grazie umani sono sopravvissuti grazie

ai segnali forniti dalle loro emozioni

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MINACCIA

La risposta di attacco o fuga

MINACCIA

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Modalità primitive di risposta: Modalità primitive di risposta:

attacco o fugaattacco o fuga

Area del pensiero

Risposta rapida:

attacco o fuga

Area del pensiero

Area delle emozioni

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Una visione distorta delle Una visione distorta delle

emozioniemozioni

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Cervello cognitivo e Cervello cognitivo e

cervello emotivocervello emotivo

Area del pensiero

Voglio quella caramella,

la voglio subito e me

la prendo

Voglio quella caramella,

Ma se la prendo senza

permesso sarò punito.

Cosa posso fare?

OHT 1.7

Area dell’’’’emozione

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Tre cervelli sono meglio di Tre cervelli sono meglio di

uno uno

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ESPRESSIONE DELLE ESPRESSIONE DELLE

EMOZIONIEMOZIONI

ESPRESSIONE DELLE ESPRESSIONE DELLE

EMOZIONIEMOZIONI

Emozioni diverse si esprimo

con specifiche espressioniEspressione del viso

Postura

Tono di voceComportamento

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Miti sulle emozioniMiti sulle emozioni

Il mito antropocentrico

Il mito dell’irrazionalità

Il mito della spontaneità

Il mito della catarsi

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EMOZIONI DISFUNZIONALI E EMOZIONI DISFUNZIONALI E

EMOZIONI FUNZIONALI EMOZIONI FUNZIONALI

� La differenza è qualitativa non solo quantitativa

� Ad esempio, l’ansia è � Ad esempio, l’ansia è qualitativamente diversa dalla preoccupazione

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QUATTRO ASPETTI QUATTRO ASPETTI

DELLDELL’’EMOZIONEEMOZIONE

� Fenomenologico (come fa sentire)

� Sociale (cosa comunica agli altri)� Sociale (cosa comunica agli altri)

� Fisiologico (attivazione)

� Comportamentale (azione)Di questi quattro aspetti solo quello fisiologico

costituisce la dimensione quantitativa, gli altri

costituiscono la dimensione qualitativa

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Origini dell’Educazione Razionale

Emotiva™L’educazione razionale emotiva è un’estensione in

ambito educativo di quei principi e di quei metodi

che sono stati applicati con successo nell’ambito di

quella prassi psicoterapeutica denominata Terapia

Comportamentale Razionale Emotiva Comportamentale Razionale Emotiva

(REBT = Rational Emotive Behavior Therapy) ideata

da Albert Ellis

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Evoluzione dell’Educazione

Razionale Emotiva™The Living School, New York, 1971

Rational Emotive Education, New York, 1975

Emotional intelligence, P. Salovey e J.D. Mayer, 1990

Nel 1991 fu pubblicato in italiano un adattmentodel programma di educazione razionale emotiva

Nel 1991 fu pubblicato in italiano un adattmentodel programma di educazione razionale emotiva messa a punto a New York presso l’Institute for Rational Emotive Therapy

In questi ultimi 10 anni sono apparsi nel nostro paese una miriade di programmi di “educazione emotiva” non tutti basati su modelli di comprovata validità scientifica

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L’educazione razionale emotiva non vuole essere una sentimentale celebrazione delle emozioni, ma vuole soprattutto

Cosa differenzia l’ERE da altri

programmi di educazione emotiva?

delle emozioni, ma vuole soprattutto insegnare come superare emozioni nocive e vivere il più possibile emozioni positive

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Educazione emotiva e

razionalità

Le emozioni non possono essere educate!

Per questo non ha senso parlare di educazione emotiva o di allenamento emotivo.

Può essere solo educata la mente.

Educando il pensiero si potrà massimizzare l’esperienza di emozioni positive

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Superare emozioni nocive significa acquisire la

capacità di individuare quei meccanismi mentali

che influenzano le nostre emozioni.

L’ERE è soprattutto conoscenza

della mente

che influenzano le nostre emozioni.

Questo è ciò che differenzia

l’educazione razionale emotiva

da tanti altri approcci che si occupano di

emozioni

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Il filosofo greco-romano

Epitteto (55-135)

Gli esseri umani non sono disturbati

dalle cose, ma dalle loro opinioni

sulle cose.

Il modo in cui ognuno sceglie di interpretare, valutare

una data avversità è molto spesso più dannoso

dello stesso evento di per sé.

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Caratteristiche dell’Educazione

Razionale Emotiva™

� Ha carattere preventivo (prevenzione primaria e secondaria)

� E’ un intervento cognitivo comportamentale� E’ un intervento cognitivo comportamentale

� E’ estendibile all’adolescenza

� Mira a far acquisire abilità di autoregolazione emotiva

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MODELLO ABC

CC

Emozione

AA

Avversità

CC

Emozione

AA

AvversitàBB

Pensieri

Emozione

Comportamento

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Esempio di ABC di ansia sociale

A: Situazione in cui il bambino si trova ad interagire con

altre persone

B: “Potrei dire qualcosa di stupido o sembrare un

incapace”

“E’ indispensabile fare bella figura davanti agli altri”

“Sarebbe orribile fare brutta figura”

C: Ansia, evitamento

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Pensieri = Parole nella mente

Immagini = Scene mentali

EMOZIONE

Immagini = Scene mentali

Sensazioni = Percezioni del corpo

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Parole e contesto

Contesto pubblico:

Parole sotto forma di discorso, scritto o parlato

Contesto privato:

Parole sotto forme di pensieri

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Perché il linguaggio interiore

può condurre alla

sofferenza?sofferenza?

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Relational Frame Theory

(S.C.Hayes)

�La Relational Frame Theory

(RFT) ci fornisce una

spiegazione funzionale

psicologica del linguaggio e della

cognizione umana

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Pensieri e parole

I pensieri sono parole

Il nostro cervello non distingue se ciò

che viene rappresentato nella mente è che viene rappresentato nella mente è

realmente presente oppure no

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Quando la nostra mente ci

propone delle parole, queste

parole sembrano “la cosa” a cui parole sembrano “la cosa” a cui

tali parole si riferiscono

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Frame relazionali� Il linguaggio è uno strumento molto potente, ma

nell’ambito della vita interiore le regole verbali

(linguaggio privato) possono ingabbiare

l’individuo in emozioni distruttive (Harris).

� Una persona, infatti, può produrre

autonomamente delle regole nella mente autonomamente delle regole nella mente

rappresentate da pensieri, come ad esempio “Se

l’insegnante mi interrogherà non saprò

rispondere, ci farò la figura dello stupido e questo

sarebbe una cosa tremenda”

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Fusione con il pensiero

�La fusione è un concetto elaborato all’interno dell’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) e viene usato per indicare il fatto che un usato per indicare il fatto che un pensiero e l’evento sono incollati come fossero un’unica cosa e l’individuo reagisce al pensiero come fosse l’evento

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Le fasi di un intervento ERE

� 1^ Consapevolezza emotiva

�2^ Competenza metacognitiva

�3^ Individuare i contenuti dei pensieri�3^ Individuare i contenuti dei pensieri

�4^ Trasformazione dei contenuti di

pensiero

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Prima fase dell’intervento ERE:

consapevolezza emotiva

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• Commentare immagini

• Disegni

Attività per favorire la conoscenza delle emozioni

• Le carte delle emozioni

• Il barometro delle emozioni

• Bingo delle emozioni

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Ampliare il vocabolario emotivoAmpliare il vocabolario emotivo

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Il bingo delle emozioni

FeliceFelice AllegroAllegro TristeTriste

FeliceFelice FeliceFelice SoddisfattoSoddisfatto

SoddisfattoSoddisfatto TristeTriste FeliceFelice

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Consapevolezza emotiva

Il giorno della gita scolastica piove e così la preside decide di annullarla.

Come ti sentiresti?

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Si propone ai bambini di

monitorare alla sera il

proprio stato d’animo dominante durante la

giornata scegliendo un

frustrato triste

furioso nervoso

felice

imbarazzato

soddisfatto

Così è Così è

come come

mi mi

sento sento

oggioggi

Automonitoraggio emotivo

giornata scegliendo un

viso che indica

l’emozione. Come ti senti oggi?spaventato amato solo

LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM

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Il gioco del mimo

� Mostra come sei quando ti senti…….

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Il termometro dell’agitazione

Un livello elevato di agitazione non ti

consente di agire nel modo migliore.

Prova a misurare il tuo livello di agitazione in

varie situazioni che temi di affrontare.

10

7

8

5

6

4

9

� Da 1 a 3 il tuo livello di agitazione è basso

� Da 4 a 5 comincia ad essere un po’ intenso

� Da 6 a 8 è molto intenso ti senti molto agitato

� Da 9 a 10 il tuo livello di agitazione è fortissimo e ti senti terrorizzato

1

3

2

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Racconta un episodio in cui ti

sei sentito…

A pesca di emozioni

sei sentito…

Da Giochi e attività sulle emozioni

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La ruota delle emozioniLa ruota delle emozioni

Da Giochi e attività sulle emozioni

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PARLARE DI EMOZIONI NON BASTA

E’ NECESSARIO CAPIRLE!

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Seconda fase dell’intervento ERE:

la competenza metacognitivala competenza metacognitiva

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Presentare al bambino l’ABC dell’emozione

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Trova il pensiero

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LA PRESENZA MENTALE

Vengono introdotti in questa fase esercizi di presenza mentale al fine di aiutare il bambino a sviluppare la capacità di essere pienamente consapevole del essere pienamente consapevole del momento presente

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Presenza mentale come

consapevolezza del momento presente

Sii qua e adesso……..

Consapevolezza delle sensazioniConsapevolezza delle sensazioni

Consapevolezza del respiro

Consapevolezza dei pensieri

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Terza fase dell’intervento ERE:

individuare i contenuti di pensieroindividuare i contenuti di pensiero

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Collegare i pensieri alle

emozioni

Applicazione del modello ABC

Il bambino apprende a individuare quali sono i

pensieri che compaiono nella sua mente in

seguito al verificarsi di un evento spiacevole

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Le carte del pensare(Tratto da Di Pietro e Dacomo, Giochi e attività sulle emozioni,

Edizioni Erickson)

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Identificare i pensieri

1. Si introduce il concetto di “discorso interiore”

2. Si invita al bambino a rievocare un evento recente in cui qualcosa è andato storto

3.3. Si chiede al bambino cosa “la sua mente gli diceva” quando si è verificato quell’evento

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Strategie per far emergere i pensieri

disfunzionali del bambino

• Domande dirette

• Domande evocative

• Ipotesi deduttiva

• Proposta paradossale

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L’ipotesi deduttiva

Dato A e dato C, si ipotizza quale

possa essere il B:

“ Di solito se un bambino si arrabbia “ Di solito se un bambino si arrabbia

quando viene preso in giro è perché

pensa…… ti riconosci in questo

pensiero?”

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Prosegue l’allenamento alla

presenza mentale

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Quarta fase dell’intervento ERE:

la trasformazione dei contenuti la trasformazione dei contenuti di pensiero

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I virus mentali: pensieri

irrazionali� Pretese assolute

� Interpretazioni sbagliate� Interpretazioni sbagliate

� Giudizi totali

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I virus mentali: pensieri irrazionali

(segue)

� Catastrofismo

� Bassa tolleranza � Bassa tolleranza alla frustrazione

� Generalizzazione estrema

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Prendere le distanze dai

pensieri distruttivi

� E’ importante evidenziare al bambino che tutti abbiamo la tendenza a pensare ogni tanto in modo negativo e dannoso.

� Il messaggio da far pervenire al bambino è che � Il messaggio da far pervenire al bambino è che i suoi pensieri possono qualche volta essere sbagliati, ma questo non significa che lui sia un bambino sbagliato.

veronica.bazzanella
Casella di testo
© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

Linea di dissuasione edonicaLinea di dissuasione edonica� Questo pensiero ti aiuta a sentirti bene?

Perché?.....................................................................

Linea Linea di di dissuasione dissuasione pragmaticapragmatica

STRATEGIE DI DISSUASIONE E STRATEGIE DI DISSUASIONE E DEFUSIONEDEFUSIONE

Linea Linea di di dissuasione dissuasione pragmaticapragmatica� Questo pensiero ti aiuta a ottenere quello che vorresti?

Perché?.....................................................................

Linea Linea di di dissuasione dissuasione empiricaempirica� Questo pensiero corrisponde a verità?

Perché?.....................................................................

veronica.bazzanella
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© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

Caratteristiche del pensiero utile

alternativo:

� E' bene che sia breve e sintetico

� Dovrebbe rispecchiare il linguaggio � Dovrebbe rispecchiare il linguaggio abituale del bambino

� E' bene che sia formulato in positivo, evitando le negazioni

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© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

LE CARTE DEL PENSIERO ALTERNATIVO

I tuoi amici stanno organizzando una partita di basket,ma non sei stato invitato. Tu pensi.

“Non piaccio a nessuno!”“Non piaccio a nessuno!”

Cos’altro potresti pensare in questa situazione?

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© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

Esempi di attività

� Fatti e opinioni

� La scala delle catastrofi

� Il giardino dei pensieri

� Allenamento al pensiero utile

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La responsabilità sociale� La responsabilità sociale comprende la

consapevolezza di appartenere ad una comunità

di individui e l’assunzione di comportamenti che

salvaguardano il bene comune.

� L’individuo socialmente responsabile tiene conto � L’individuo socialmente responsabile tiene conto

degli effetti del proprio comportamento e di

quanto esso possa essere utile o nocivo per

l’ambiente e per le altre persone.

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© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

� La responsabilità sociale è parte dell’educazione razionale emotiva in quanto è favorita dallo sviluppo di emozioni positive quali la benevolenza e la compassione

� Difficilmente si potrà avere responsabilità sociale senza aver raggiunto un buon livello di competenza emotiva.

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© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

“Il dominio sulla mente è profittevole,

una mente domata dà la felicità”

Gautama Buddha

veronica.bazzanella
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© Di Pietro M. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015

Riferimenti bibliografici● Di Pietro M. e Bassi E., L'intervento cognitivo

comportamentale per l'età evolutiva, Edizioni Erickson

● Di Pietro M., L'educazione razionale-emotiva, Edizioni Erickson

● Di Pietro M., L’ABC delle mie emozioni 8-13 anni,Edizioni Erickson Edizioni Erickson

● Di Pietro M., L’ABC delle mie emozioni 4-7 anni,Edizioni Erickson

● Di Pietro M., La Terapia Razionale Emotiva Comportamentale, Edizioni Erickson

● Di Pietro M. e Dacomo M., Giochi e attività sulle emozioni, Edizioni Erickson

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