Lecce... Così non va

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COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIO SALENTINO... E NON SOLO ANNO III NUMERO 29 - Dicembre 2011 chiuso in redazione il 28/12/2011 La testata è iscria al n. 1008 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce, autorizzazione del 16/12/2008 DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Rella DIRETTORE EDITORIALE Graziano Congedo HANNO COLLABORATO Luigi Alemanno, Gabriele Angelozzi, Vincenzo Congedo Lorenzo Falangone, Pier Luigi Giannachi Roberto Martalò, Giulio Serafino, Marco Tarsi Carmen Tommasi, Sandro Turco REDAZIONE Via dei Faggi n. 1 - 73013 GALATINA - LECCE Tel./Fax 0836.564748 - Cell. 349.1449026 e-mail: [email protected] STAMPA TORGRAF - S.P. 362 Km. 15,300 Tel.: 0836.561417 - GALATINA - LE Per la PUBBLICITA’ su questo periodico 3491449026 - 330814403 - 3314998960 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e informazioni trasmesse da terzi. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non è consentita la riproduzione, anche parziale, di testi, fotografie o documenti senza autorizzazione. La collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita. La direzione si riserva di non pubblicare le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che siano contrarie agli interessi della nostra testata o alle disposizioni di legge. EDITORIALE - A cosa serve se... Incupire in avvio il “Meazza” con lo sprint, la tecnica e la freddezza degna di un fuoriclasse; surclassare il Parma nella ripresa e meerlo alle corde al “Tardini”. In entrambe le circostanze un pugno di mosche in mano. A cosa serve avere un trio di uomini offensivi – Di Michele, Muriel e Cuadrado – che danno del tu al pallone e sanno essere devastan in campo largo, se poi il centrocampo non regge l’urto e la difesa sbanda paurosamente, vima di incertezze congenite. Non basta la classe - che pure spreca soo porta (rivedersi il film di Lecce – Lazio) – al di là del centro- campo, se nella tua meta’ sei tremebondo colabrodo. Il caraere, su cui ha fao leva mister Cosmi, si è visto nell’esordio con la Lazio, ma solo a sprazzi nei due successivi appuntamen, con lunghe fasi in balia degli avversari. A vedere lo stato di forma dei centrocampis offensivi, appare un lusso rinunciare a Bertolacci. Olivera è l’ombra di se stesso, Pia non c’è. In avan il Lecce non può prescindere dal suddeo trio estro e fantasia, i cui componen dovrebbero lasciare il campo solo se con la lingua a penzoloni. Centrare la porta e spesso finanche lo specchio non è affare di altri. In difesa Carrozzieri è perno insostuibile, con Esposito (se sorre dalla condizione fisica) può costuire la coppia cui affidarsi. Dal mercato tornerebbero uli un altro centrale - che magari consenta a Tomovic di agire sulla fascia -, un uomo diga da piazzare davan alla difesa ed un aaccante di presenza fisica con la dote del ro in porta. Se fossero gius, l’impresa da disperata (-6 dalla salvezza) sarebbe di quelle che varrebbe la pena di tentare. Perché la qualità c’è. (F. Rella) FARMACIA SABATO P.zza Alighieri, 28 GALATINA Tel. 0836.561147 4 Il veleno in coda 5 Fortissimamente crederci 6 Obodo: “A Lecce mi trovo benissimo” 7 Il Lecce a dicembre 8 Football supporters Europe 9 Nuovo anno, nuovo Lecce? 10 Serie D: Ischia in testa alla classifica 11 L’alba del giorno dopo 12 Caracciolo, uomo Virtus 13 Eccellenza: Monopoli allunga 14 Racale: le sensazioni di De Icco 15 Copertino:il ritorno di Palmisano 16 Maglie:Renato Lillo nuovo presidente 17 Promozione: Galatina davanti a tutti 18 Galatina: il pensiero di Mortari 19 Leverano: Roi vuole i playoff 20 Gallipoli: Casalino, giovane e ambizioso 21 Prima Categoria: Cellino super con i nuovi arrivi 22 Boxe: Italia-Slovacchia 7-0 3 SOMMARIO Cromatura, Nichelatura e Doratura su antiquariato, moto e auto d’epoca Via Europa - Zona Ind. CALIMERA Tel.: 0832.873060 Fax: 0832.875748 E-mail: [email protected] Web: http://www.zincromsrl.it

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Cosmi, dopo Milano, ha ben chiari i limiti del Lecce: ci vorrà tanto del suo. Il resto è atteso dal mercato di riparazione

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COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIOSALENTINO... E NON SOLOANNO III NUMERO 29 - Dicembre 2011chiuso in redazione il 28/12/2011

La testata è iscritta al n. 1008 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce,autorizzazione del 16/12/2008

DIRETTORE RESPONSABILEFrancesco Rella

DIRETTORE EDITORIALEGraziano Congedo

HANNO COLLABORATOLuigi Alemanno, Gabriele Angelozzi, Vincenzo CongedoLorenzo Falangone, Pier Luigi GiannachiRoberto Martalò, Giulio Serafino, Marco Tarsi Carmen Tommasi, Sandro Turco

REDAZIONEVia dei Faggi n. 1 - 73013 GALATINA - LECCETel./Fax 0836.564748 - Cell. 349.1449026e-mail: [email protected]

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EDITORIALE - A cosa serve se...

Incupire in avvio il “Meazza” con lo sprint, la tecnica e la freddezza degna di un fuoriclasse; surclassare il Parma nella ripresa e metterlo alle corde al “Tardini”. In entrambe le circostanze un pugno di mosche in mano. A cosa serve avere un triodi uomini offensivi – Di Michele, Muriel e Cuadrado – che danno del tu al pallone esanno essere devastanti in campo largo, se poi il centrocampo non regge l’urto e ladifesa sbanda paurosamente, vittima di incertezze congenite. Non basta la classe -che pure spreca sotto porta (rivedersi il film di Lecce – Lazio) – al di là del centro-campo, se nella tua meta’ sei tremebondo colabrodo. Il carattere, su cui ha fattoleva mister Cosmi, si è visto nell’esordio con la Lazio, ma solo a sprazzi nei due successivi appuntamenti, con lunghe fasi in balia degli avversari. A vedere lo stato diforma dei centrocampisti offensivi, appare un lusso rinunciare a Bertolacci. Olivera è l’ombra di se stesso, Piatti non c’è. In avanti il Lecce non può prescinderedal suddetto trio estro e fantasia, i cui componenti dovrebbero lasciare il campo solose con la lingua a penzoloni. Centrare la porta e spesso finanche lo specchio non èaffare di altri. In difesa Carrozzieri è perno insostituibile, con Esposito (se sorrettidalla condizione fisica) può costituire la coppia cui affidarsi. Dal mercato tornerebbero utili un altro centrale - che magari consenta a Tomovic di agire sullafascia -, un uomo diga da piazzare davanti alla difesa ed un attaccante di presenzafisica con la dote del tiro in porta. Se fossero giusti, l’impresa da disperata (-6 dalla salvezza) sarebbe di quelle che varrebbe la pena di tentare. Perché la qualità c’è. (F. Rella)

FARMACIASABATO

P.zza Alighieri, 28GALATINA

Tel. 0836.561147

4 Il veleno in coda

5 Fortissimamente crederci

6 Obodo: “A Lecce mi trovo benissimo”

7 Il Lecce a dicembre

8 Football supporters Europe

9 Nuovo anno, nuovo Lecce?

10 Serie D: Ischia in testa alla classifica

11 L’alba del giorno dopo

12 Caracciolo, uomo Virtus

13 Eccellenza: Monopoli allunga

14 Racale: le sensazioni di De Icco

15 Copertino:il ritorno di Palmisano

16 Maglie:Renato Lillo nuovo presidente

17 Promozione: Galatina davanti a tutti

18 Galatina: il pensiero di Mortari

19 Leverano: Roi vuole i playoff

20 Gallipoli: Casalino, giovane e ambizioso

21 Prima Categoria: Cellino super con i nuovi arrivi

22 Boxe: Italia-Slovacchia 7-0

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SOMMARIO

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Numeri preoccupanti Non fosseper quei sei punti in meno in clas-sifica rispetto al bottino vantato unanno addietro di questi tempi (det-taglio tutt’altro che spicciolo), lapesante differenza reti che il Leccereca sul groppone replicherebbe lasituazione di una stagione fa. Golfatti 17 (contro i 16 di allora), golsubiti 33 (come dodici mesi orsono). La difesa è in perfetta –poco invidiabile – media, in dire-zione dei 66 incassati al terminedello scorso torneo, laddove peròl’attacco riuscì a giungere a 46 ber-sagli. Un’impresa, suggellata dauna grandissima salvezza, guidatadall’impareggiabile stratega GigiDe Canio. Sono stati gli ultimi trematch con Serse Cosmi al timonedella nave giallorossa ad aver avvi-cinato i due score. Disastrosa la re-troguardia costretta a genuflettersi10 volte agli attacchi avversari(3,33 reti subite a gara, assai peg-gio del pur negativo 1,77 delle 13uscite con Di Francesco in pan-china). Un dato allarmante ed ap-pena in piccola misura inquinatodalla sfortuna che ha chiamato incampo nella recente doppia tra-sferta il quarto portiere Gabrieli.Solo un paio di reti nascono da dueindecisioni del giovane estremo di-fensore, anche se è pur vero chel’errore sul gol del 2-3 del Parmasottrae in pratica i tre punti alLecce. Il resto è la difesa chesbanda paurosamente, il centro-

campo e gli esterni che si fanno in-filare con disarmante regolarità.Non basta quindi che l’attaccoabbia elevato la media gol a 2 pergara (contro l’iniziale 0,84). C’èpoco da stare allegri se si perdeuna gara da stravincere (Lazio),s’impatta un’altra già vinta (Parma)e si concede ad un Inter sullegambe di maramaldeggiare a pia-cimento. Un Inter che a San Siro –è bene ricordarlo – nelle prece-denti 8 esibizioni era andata a reteappena 6 volte in totale. Se poi nonsi riesce a riequilibrare la gara no-nostante le due occasioni solari ca-pitate a Corvia sul 2-1, il quadro ècompleto. Grinta e modulo Il confronto nu-merico non premia finora il Leccedi Cosmi (0,33 punti a gara) ri-spetto a quello di Di Francesco(0,61). Quoziente di difficoltà dellegare affrontate dal nuovo mistersenza dubbio elevato e quindi noncorretto imbastire paragoni. Tantopiù che “l’uomo del fiume” ha in-negabilmente portato in dotegrinta e carattere, concetti ancoranon del tutto inculcatisi nellamente dei giocatori che hanno ac-cusato comunque dei passaggi avuoto in ognuno dei tre match.Piuttosto attenzione al modulo: il3-5-2 gradito al tecnico umbro (ot-timo l’impatto empatico con il Sa-lento, meta da lui da tempodesiderata) richiede tantissimi pol-moni e sacrifici, specie per gli

esterni di centrocampo. Magari èhumus per lo spettacolo e le occa-sioni da gol, ma comporta soffe-renza – in primis sulle fasce - senon si è tutti al top.Qualità e rammarico La qualitàcomplessiva non è in discussione,il tasso tecnico di alcuni calciatori èdi prim’ordine. Valutazioni che ac-crescono il rammarico per un in-comprensibile ultimo posto ingraduatoria, con un forte gap dacolmare sulla zona salvezza. Mer-cato necessario a parte (ne par-

liamo nell’editoriale), spetta a mi-ster Cosmi conferire sicurezza egiusti equilibri ad un organico chepuò dire la sua nel corso dell’at-tuale stagione. Sarebbe bello (egiusto) che prodezze come la rove-sciata - gol di Di Michele a Parma,le incontenibili scorribande di Cua-drado, le giocate geniali di Muriel(quattro difensori interisti di leva-tura mondiale nel sacco) portino afar vincere le partite. Ed allora il“chichoki”, la salsa colombiana, laballeremmo tutti insieme. (F.R)

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Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S. M.I.

JUVENTUS 34 16 9 7 0 27 11 +2

MILAN 34 16 10 4 2 35 16 +2

UDINESE 32 16 9 5 2 20 9 0

LAZIO 30 16 8 6 2 24 13 -4

INTER 26 16 8 2 6 22 19 -6

ROMA 24 16 7 3 6 21 19 -6

NAPOLI 24 16 6 6 4 29 18 -10

CATANIA 22 16 5 7 4 20 23 -10

PALERMO 21 16 6 3 7 18 20 -9

GENOA 21 16 6 3 7 19 24 -11

ATALANTA (-6) 20 16 6 8 2 23 19 -6

CHIEVO 20 16 5 5 6 13 18 -12

PARMA 19 16 5 4 7 21 26 -15

FIORENTINA 18 16 4 6 6 15 15 -14

CAGLIARI 18 16 4 6 6 12 17 -14

SIENA 15 16 3 6 7 14 16 -17

BOLOGNA 15 16 4 3 9 14 24 -17

NOVARA 12 16 2 6 8 17 29 -20

CESENA 12 16 3 3 10 8 20 -20

LECCE 9 16 2 3 11 17 33 -21

SERIE A

Il veleno in codaReti incassate nel finale e malinconico ultimo posto

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Crederci, fortissimamente crederci.Indica senza mezzi termini la rottada seguire l’amministratore dele-gato dell’Unione Sportiva LecceRenato Cipollini, sessantaseienneportiere degli anni ’70 da Codogno,scelto dalla famiglia Semeraro lascorsa estate per pilotare l’autoge-stione societaria. “Il Lecce ha tutte le possibilità digiocarsi la salvezza – dice l’ex diri-gente del Bologna -, nonostantel’ultimo posto ed i pochi punti fi-nora raccolti. Viste le concorrenti,ritengo di invidiare loro alcunché.Bisogna recuperare autostima,quella in larga parte sottratta dallarimonta subita dal Milan che forseha incanalato maldestramente ilnostro campionato. E Cosmi sottoquesto aspetto ha già lavoratobene”.Qual è invece il suo personale bi-lancio dall’arrivo a Lecce al cambiotecnico in panchina da lei definitoun “fallimento”?“Lecce – città che già conoscevo edapprezzavo – mi ha accolto ottima-mente e dei primi sei mesi possotracciare solo un bilancio positivo,sia quanto a rapporti umani checome organizzazione societaria.Anche economicamente tutto pro-cede secondo i piani dell’autoge-stione scelta dalla proprietà dopo17 anni di impegno totale e diretto.Il cambio di Di Francesco – chiari-sco – è un fallimento tecnico delprogetto societario. Sarebbe ri-duttivo asserire che fosse troppogiovane per guidare una squadragiovane. E’ vero invece che l’allena-tore pescarese non è stato moltofortunato ed ha pagato la situa-zione ambientale”. A proposito di impostazioni di par-

tenza: i troppi prestiti possono di-ventare un’arma a doppio taglio,soprattutto nei mesi caldi e deci-sivi di stagione quando s’inizia apensare a quella successiva? “Ritengo di no. Mi suggerisce ciòl’esperienza di Bologna, dove neglianni per ridurre i costi ho dovutoaccompagnare (e ravvicinare) ascadenza contratti di calciatori im-portanti. Ebbene nessuno ha maitirato indietro la gamba”. Capitolo mercato: come avete inanimo di muovervi? C’è un brie-fing fissato con mister Cosmi?Trattative immediate o bisogneràaspettare gli ultimi giorni di ses-sione invernale? “Cosmi avrà fatto le sue valutazionied altre potrà farne ancora. Con noidella società ha concordato da su-bito sulla rosa numerosa, per cuisarà importante anche il mercato inuscita. Da parte nostra non vo-gliamo toccare i giocatori maggior-mente rappresentativi ed allostesso tempo ovviare con gli innestigiusti. Gennaio comunque pre-senta caratteristiche differenti dalmercato di luglio: le società adessohanno un quadro più preciso esanno quali soni i calciatori di cuipossono privarsi. Non bisogna at-tendere gli sgoccioli per fare gli ac-quisti giusti”. Fronte proprietario. Sente spessoil dottor Semeraro, ha sempre ir-removibile l’idea della cessione? “Con la proprietà evidentemente cisi rapporta con regolarità, scanda-gliando aspetti tecnici, organizzativied amministrativi. Il dottor Seme-raro è fermo nel proposito di ce-dere il pacchetto azionario, il chenon implica tuttavia che trascuri ilrisultato sportivo: anche il cambio

dell’allenatore testimonia la vo-lontà di raddrizzare la stagione.Piuttosto sarebbe il caso che chiun-que avesse qualche forma di “po-tere” si attivi per dare il là atrattative entro la prossima prima-vera”. Per risalire la china servirà più un

cuore caldo oppure una testafredda? “Direi che resta sempre attuale lafrase le cui componenti non sonoscindibili. Ci aggiungo i tifosi. A lorodico di avere fiducia e li ringrazioperché hanno sempre sostenuto lasquadra”. (F. R.)

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foto Chilla S.

LECCE

Fortissimamentecrederci

Cipollini:“Nulla da invidiare

alle concorrenti. Disponibili ad operare

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Innamorato del calcio, della fami-glia e in particolar modo della suamamma. Energico e grintoso incampo, solare e sorridente fuoridal rettangolo verde. E’ fatto cosìChristian Udubusei Obodo, arri-vato nel Salento in estate in pre-stito dall’Udinese e diventatosubito il faro del centrocampogiallorosso. Di lui non poteva farea meno prima Di Francesco e menche meno adesso Cosmi, l’allena-tore che ha cresciuto ai tempi delPerugia il centrocampista nige-riano giallorosso. Come è Christian lontano daicampi di calcio?“Mi piace ascoltare tanta musicae fare delle lunghe passeggiate

con i miei amici, cose molto sem-plici insomma. Adoro giocare aping pong e ci perdo volentieri unsacco di tempo. E’ il mio passa-tempo preferito dopo quello delcalcio naturalmente”.Cosa ti manca della tua Nigeria edi warri la tua città natale? “Mi manca tantissimo la mia fa-miglia (si emoziona, ndr) e nonriesco nemmeno a rappresentarecon le parole quanto sia tristestare lontani dalla propria terra epoterci tornare solo una o al mas-simo due volte all’anno. Mi man-cano gli abbracci di mamma esono molto geloso del fatto che imiei due amici Cuadrado e Murielsiano qui con le loro famiglie.

Abito nel loro stesso palazzo equando vedo Cuadrado con suamamma, mi manca ancora di piùla mia. Poi sono anche lontano daimiei amici e dai posti in cui sonocresciuto”.Dal freddo e dalla nebbia diUdine al clima mite del Salento:cosa ti piace di Lecce?“Mi piace tanto Lecce, ma primadi arrivarci me ne avevano parlatoin tanti molto bene. E’ bello ilclima e non c’è bisogno di vestirsicon cappelli e cappotti neppure ininverno, anche se io comunquesoffro per niente il freddo.Quando ero con Miccoli a Perugia,Fabrizio parlava sempre e solo diLecce e io nel Salento, a conferma

di ciò, mi sono trovato bene sin dasubito”.Qual è il compagno di squadracon cui hai legato di più? “Perché sceglierne uno? Mi sonointegrato benissimo nel gruppo,ma se proprio devo scegliere dicoche Ofere e Strasser sono i mieidue fratelli. Per non parlare delbel rapporto con Bergougnoux.Poi Cuadrado e Muriel: prima diessere miei compagni di squadra,sono due miei amici veri. Ho unbellissimo rapporto anche con Za-notti e il dottor Palaia”. Come ti vedi tra dieci anni? “Non lo so e a questo non cipenso. Ora vivo di calcio e sperodi viverci ancora per un bel po’. Fi-nita la carriera ritornerò nella miaterra e vedremo cosa succederà,ma ora è ancora presto per pen-sarci (sorride, ndr)”.Quattordici presenze in 16 par-tite giocate. Sembra che il Leccenon possa fare a meno di te:quanto ti senti importante per gliequilibri di questa squadra? “Sono molto contento, sto bene evoglio ritrovare la continuità cheavevo nel 2008 a Udine. Voglio ri-tornare l’Obodo dei tempi mi-gliori, ho sofferto tanto in passatoper il ginocchio e mi sono persotanto del calcio, ma ora mi sonointegrato bene nel gruppo delLecce e voglio crescere ognigiorno di più e aiutare la squadraa raggiungere la salvezza”.Proiettati a Chievo - Lecce delprossimo 13 maggio, ultima par-tita di serie A. Sarete salvi sì ono? “Sì, saremo salvi”. E la sua rispo-sta secca e decisa.

Carmen Tommasi

Obodo: “Mi manca la miaNigeria, ma a Lecce si stabenissimo”

Il centrocampista

Cristian Obodo

(foto Chilla S.)

“Miccoli avevaproprio ragione. A Perugia me lodiceva sempre”

Page 5: Lecce... Così non va

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IL LECCE A DICEMBRE

14^ GIORNATA

BOLOGNA - SIENA 1 - 0

CATANIA - CAGLIARI 0 - 1

CHIEVO - ATALANTA 0 - 0

FIORENTINA - ROMA 3 - 0

GENOA - MILAN 0 - 2

INTER - UDINESE 0 - 1

JUVENTUS - CESENA 2 - 0

LAZIO - NOVARA 3 - 0

NAPOLI - LECCE 4 - 2

PARMA - PALERMO 0 - 0

MARCATORI: 26′ Lavezzi, 33′ Cavani, 41′ Dze-maili, 54’ Muriel, 82’ Cavani. AMMONITI: Fi-deleff, Strasser, Ferrario. ESPULSO: 86’ DiFrancesco. ARBITRO: Sig. Romeo.

Lascia il segno... MURIELSi presenta il ragazzo colombiano dalla eccelse qualità tecniche, con tutte le carte inregola per un futuro strabiliante. Realizza unarete straordinaria (la gara non si riapre perchél’arbitro nega poi a Corvia un rigore solare) ed è autore di giocate pregevoli in serie. Il Lecce però è molle: gioca bene in avvio, nonconcretizza e poi si flette come un fuscello.

NAPOLI 4De Sanctis; Fernandez, Aronica, Fideleff (75’Grava); Maggio, Dzemaili, Inler (67’ Hamsik),Dossena; Lavezzi, Pandev (60’ Gargano); Ca-vani. IN PANCHINA: Rosati, Campagnaro, Zu-niga, Santana. ALL. MAZZARRI

LECCE 2Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito (46’Obodo), Ferrario, Mesbah; Cuadrado,Strasser, Grossmuller (46’ Corvia); Pasquato(71’ Bertolacci), Muriel. IN PANCHINA: J.Ser-gio, Brivio, Giandonato, Di Michele. ALL. DIFRANCESCO

15^ GIORNATA

ATALANTA - CATANIA 1 - 1

BOLOGNA - MILAN 2 - 2

CAGLIARI - PARMA 0 - 0

INTER - FIORENTINA 2 - 0

LECCE - LAZIO 2 - 3

NOVARA - NAPOLI 1 - 1

PALERMO - CESENA 0 - 1

ROMA - JUVENTUS 1 - 1

SIENA - GENOA 0 - 2

UDINESE - CHIEVO 2 - 1

MARCATORI: 12' rig. Di Michele, 28' Klose,47' Cana, 59' Ferrario, 87' Klose.AMMONITI: Marchetti, Olivera, Cana, Hernanes, Giacomazzi. ARBITRO: Sig. Russo.

Lascia il segno... OBODOGiocare meglio e perdere. E’ il destino di chipresenta lacune considerevoli. Il Lecce ne hadavanti (occasioni scialate a volontà), dietro(3 reti prese su 4 azioni di rilievo) ed in mezzo(palle regalate sventatamente). Non daObodo che è su ogni azione – da lui propostao di contenimento – con ardore e precisione.Ma il bel gioco non paga.

LECCE 2Benassi; Oddo, Tomovic (46' Giandonato, 56'Grossmuller), Ferrario, Mesbah; Obodo;Cuadrado, Giacomazzi, Olivera; Muriel (81' Pi-atti), Di Michele. IN PANCHINA: J. Sergio,Brivio, Pasquato, Corvia . ALL. COSMI

LAZIO 3Marchetti (62' Carrizo); Stankevicius, Diak-itè, Biava (46' Cana), Radu; Gonzalez,Ledesma, Lulic; Hernanes; Rocchi (46' Cisse),Klose. IN PANCHINA: Cavanda, Biava, Sculli,Kozak. ALL. REJA

MARCATORI: 18’ rig. Floccari, 58’ e 60’Di Michele, 77’ Cuadrado, 86’ Pellè, 93’ Galloppa. AMMONITI: Carrozzieri, Gobbi,Paletta, Ferrario, Galloppa, Morrone, Di Michele. ARBITRO: Sig. Gava.

Lascia il segno... DI MICHELEE’ tornato Re David! Dà la scossa al brutto Leccedel primo tempo, prima pareggiando, poi con-segnando alla cineteca del calcio la strabilianterovesciata di sinistro del momentaneo sorpasso.La paura di vincere, la sfortuna di dover ricor-rere addirittura al quarto portiere, le amnesie diroutine fanno sì che si sciupi il doppio vantaggio.

PARMA 3Mirante; Zaccardo, Lucareli, Paletta (83’ Jadid),Gobbi; Valiani (64’ Pellè), Morrone, Galloppa,Modesto (72’ Palladino); Biabiany; Floccari. INPANCHINA: Pavarini, Brandao, Santacroce,Musacci. ALL. COLOMBA

LECCE 3J. Sergio (33’ Gabrieli); Oddo, Carrozzieri, Fer-rario, Esposito (46’ Brivio); Strasser, Giacomazzi,Olivera; Cuadrado, Muriel (78’ Grossmuller), DiMichele. IN PANCHINA: Bergougnoux, Piatti,Corvia, Pasquato. ALL. COSMI

16^ GIORNATA

CATANIA - PALERMO 2 - 0

CESENA - INTER 0 - 1

CHIEVO - CAGLIARI 2 - 0

FIORENTINA - ATALANTA 2 - 2

GENOA - BOLOGNA 2 - 1

JUVENTUS - NOVARA 2 - 0

LAZIO - UDINESE 2 - 2

MILAN - SIENA 2 - 0

NAPOLI - ROMA 1 - 3

PARMA - LECCE 3 - 3

RECUPER0 1^ GIORNATA

ATALANTA - CESENA 4 - 1

BOLOGNA - ROMA 0 - 2

CAGLIARI - MILAN 0 - 2

INTER - LECCE 4 - 1

LAZIO - CHIEVO 0 - 0

NAPOLI - GENOA 6 - 1

NOVARA - PALERMO 2 - 2

PARMA - CATANIA 3 - 3

SIENA - FIORENTINA 0 - 0

UDINESE - JUVENTUS 0 - 0

MARCATORI: 20′Muriel, 34′ Pazzini, 49′Milito, 73′ Cambiasso, 81′ Alvarez. AMMONITI: Obodo, Maicon, Pasquato.ARBITRO: Sig. Guida.

Lascia il segno... MURIELLa prodezza da consumato goleador che portaavanti il Lecce merita la copertina. Peccatosia vanificata da una squadra colabrodo infase difensiva. Il giovane asso colombianoviene inspiegabilmente sostituito ed allorasale in cattedra il connazionale Cuadrado,devastante, a regalare palle gol (del 2-2) cheCorvia spreca grossolanamente.

INTER 4Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Na-gatomo; Zanetti, T. Motta, Alvarez, Faraoni(46’ Cambiasso); Forlan (46’ Milito), Pazzini(72’ Obi). IN PANCHINA: Castellazzi, Cordoba,Coutinho, Castaignos. ALL. RANIERI

LECCE 1Gabrieli; Oddo, Tomovic, Ferrario; Cuadrado,Obodo (75’ Pasquato), Giacomazzi, Olivera (46’Piatti), Brivio; Muriel (54’ Corvia), Di Michele.IN PANCHINA: Turbacci, Diamoutene, Ber-gougnoux, Grossmuller. ALL. COSMI

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Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

Luis Muriel in contrasto

con Walter Samuel

(Foto Chilla S.)

Che l'Europa sia più avanti rispetto all'Italia non vi è alcun dubbio.Anche in ambito sportivo e del tifo organizzato. Esiste, infatti, un'as-sociazione internazionale che accomuna tutti i tifosi del continente:l'FSE. Per capirne di più abbiamo rivolto qualche domanda ad An-tonio Ricciato, presidente dell'associazione “Salento Giallorosso1908” e membro rappresentante dell'FSE.Presidente Ricciato, cos'è l'FSE? E di cosa si occupa?“La Football Supporters Europe è un'organizzazione indipendentedi tifosi di calcio di tutta Europa che attualmente affilia membri di37 nazioni europee. Si ispira a valori e principi sani dell'etica spor-tiva e, in questo determinato momento storico, crede che nel si-stema del “calcio moderno” ci siano delle cose da rivedere. Il prezzodei biglietti, la cultura del tifo, le discriminazioni, l’operato delleforze dell'ordine e la necessità che i tifosi debbano finalmente farsisentire in maniera forte, chiara e indipendente, tanto per enume-rarne le principali”. E' forte la “cultura del tifo” nel resto d'Europa?“In Europa sono più all'avanguardia su determinate tematiche.L'UEFA ha pensato d’intraprendere negli ultimi anni una strada checonduca all'aggregazione, al rispetto e alla lotta alla violenza. I tifosiquesto l'hanno capito e, negli altri stati, sono alla costante ricercadi confronto con le forze di Polizia, le autorità e gli organi di stampa.In Italia chi fa questo viene considerato servo dello Stato”.E la Tessera di Tifoso?“Nel resto di Europa non sanno nemmeno cosa sia! O meglio, lemaggiori squadre del continente possiedono una loro card socie-taria che consente al tifoso delle vere agevolazioni. Ma questo stru-mento è indipendente dall'organo governativo e ciascuno puòscegliere se affiliarsi o meno in questo modo alla sua squadra. Quida noi invece si è capito che la tessera è solo un mezzo di introiti peri gruppi bancari e, come testimonia il ricorso presentato da Coda-cons e Federsupporters qualche giorno fa e la conseguente sen-tenza del Consiglio di Stato, è stata dichiarata illegittima”. C'è anche una “cultura dello stadio”?“Inevitabilmente sì. Altrimenti non mi spiego come mai vi sia il tuttoesaurito anche nelle serie minori. Lo stadio è divenuto il vero e pro-prio luogo di aggregazione dei tifosi: le strutture sono tecnologica-mente avanzate, offrono numerosi servizi e sono vivibili sette giornisu sette. Lo stadio è poi per la società il miglior mezzo per farsi co-noscere: al suo interno, infatti, tra le altre numerose attività, vi sonomusei storici e centri d'accoglienza per i propri tifosi”. Su cosa sta lavorando ora l'FSE? “L'FSE ha ora nel mirino il grande appuntamento degli Europei dellaprossima estate in Polonia e Ucraina. Le varie delegazioni stannooperando per allestire punti d'accoglienza per i propri tifosi con-nazionali, onde aiutarli a meglio districarsi nel corso dell'evento. Ilprossimo raduno è previsto nel mese di giugno ad Istanbul per de-finire gli ultimi dettagli e mettere finalmente in moto l'imponentemacchina organizzativa per Euro 2012”.

Giulio Serafino

FootballsupportersEurope

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PROSSIMO TURNO 17^ GIORNATA - 08/01/2012ATALANTA - MILAN BOLOGNA - CATANIA CAGLIARI - GENOA INTER - PARMA LECCE - JUVENTUS NOVARA - FIORENTINA PALERMO - NAPOLI ROMA - CHIEVO SIENA - LAZIO UDINESE - CESENA

Sarà un mese di gennaio assai intenso quello che attende SerseCosmi e il suo Lecce al termine della sosta natalizia. La squadrasalentina, infatti, fanalino di coda della graduatoria della serie A,è costretta a rincorrere il sogno di una salvezza che pian piano sista sbiadendo. Ciononostante i tifosi sono fiduciosi sull'ardua im-presa dell’allenatore perugino che con il suo carisma e la suagrinta ha già conquistato il favore dei salentini. “Ha una persona-lità unica – dice Elio Salvemini, libero professionista leccese – conla sua forza e la sua determinazione ci salveremo. Per fortuna ledirette concorrenti del Lecce hanno rallentato il loro ritmo che ainizio anno sembrava frenetico. Dovremmo con-frontarci con Ce-sena e Novara su tutte, tenendo d’occhio il Siena di Sannino ed ilBologna di Pioli”. La permanenza in serie A dipenderà anche dalmercato di riparazione, attesissimo da tutti i leccesi nella speranzadei giusti innesti per tentare di raddrizzare la spinosa posizione.Giorgio De Pascalis, impiegato, sostiene: “I rinforzi serviranno so-prattutto in attacco, dove manca un bomber capace di trasfor-mare in reti decisive i rifornimenti del centrocampo. Farebbecomodo, inoltre, un terzino - pendolino di fascia, che si adatti algioco aggressivo del tecnico perugino”. Difficile anche da decifrarela posizione della proprietà Semeraro, quasi “fantasma” nel quo-tidiano, salvo poi riproporsi – a giusto titolo - nelle scelte societa-rie determinanti. Ma saprà imporsi anche sul mercato? “Lafamiglia Semeraro – secondo il parere di Matteo Longo, studente- fa bene a restare in ombra, anche a rischio di condannare il Leccealla retrocessione. In questo modo, infatti, la tifoseria e l’interacittà possono apprezzare quanto di buono hanno fatto i Semeraroper il capoluogo salentino. Credo, inoltre, che le loro scelte sa-ranno de-terminati anche in sede di calciomercato”. Quello che ècerto è che il Salento ha bisogno dell'aiuto di tutti: dalla società,alla tifoseria, passando per lo staff tecnico e i calciatori. I giallo-rossi hanno tutte le possibilità per rialzarsi da questo brutto mo-mento, confermandosi in quel magnifico palcoscenico che è laSerie A. La retrocessione, che risulterebbe infausta per tutto il ter-ritorio, è ancora possibile da evitare. La salvezza è un miracoloche tutti insieme possiamo compiere!

Gabriele Angelozzi

Nuovo anno,nuovo Lecce?

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1010

Prima e dopo la bufera. Sarebbe esercizio as-solutamente sterile addentrarsi nei meandrie nei vicoli di una crisi societaria che sventrail campionato e la stagione di quello che ri-mane un grande Nardò, guidato da ungrande mister. Alessandro Longo sarà indi-scutibilmente capace di afferrare la gomenagiusta e portare la squadra fuori dai mariburrascosi della zona play out. E già, perchéseppur oggi lontana, è quella a rappresen-tare lo spauracchio in cui la crisi (verrebbeda dire in primis del sistema, ancor primache del sistema calcio e del Nardò calcio) so-cietaria ha ingiustamente – per chi condu-ceva il torneo da dittatore incontrastato –gettato tifosi (un plauso gigantesco per i lorosacrifici e le iniziative) ed addetti ai lavori ri-masti fra i ranghi granata. Parliamo di unaformazione tuttora terza in classifica e chegià ha risposto sul campo, pareggiando con inuovi ragazzini da assemblare contro il RealNocera. In bocca al lupo, dunque, al Toro.Della cui crisi gongola l’Ischia. La formazioneisolana ha guadagnato la vetta grazie ai quat-tro successi in sequenza dell’ultimo mesedell’anno, diventando l’undici da battere. Al-lungo netto nei confronti di Sarnese, MartinaFranca, Nardò, Campania e Francavilla chetuttavia proseguono ad orbitare in zona, pre-cedendo un terzetto di compagini racchiusenel giro di tre punti. Tra esse il Brindisi che adicembre ha rispettato di fatto (8 punti messiassieme frutto delle vittorie contro Real No-cera e Grottaglie e dei pareggi di Casarano eal “Fanuzzi” con la Casertana) la media in-glese. Senza acuti le ultime quattro uscite delCasarano (a quota 21 al pari del Trani), co-munque in grado di regolare l’Oppido primadella pausa invernale del Natale. Dai rossaz-zurri in giù è bagarre autentica, con molteformazioni incapaci di dare un rimbalzo allapropria posizione. Positivi ad ogni modo icinque punti messi insieme dal Grottaglie diPizzonia che respira aria lievemente più sa-lubre.

Francesco Rella

14^ GIORNATABRINDISI - NOCERA 5-2CAMPANIA - GROTTAGLIE 1-1GAETA - CASERTANA 0-1INTERNAPOLI - TURRIS 2-4ISCHIA - TRANI 3-0MARTINA - CASARANO 2-1NARDò - IRSINESE 2-1OPPIDO - FRANCAVILLA 0-0VIRIBUS - SARNESE 0-2 15^ GIORNATACASARANO - BRINDISI 1-1CASERTANA - MARTINA 1-1GROTTAGLIE - INTERNAPOLI 2-1IRSINESE - VIRIBUS 2-2ISCHIA - NARDò 2-0NOCERA - FRANCAVILLA 0-0SARNESE - CAMPANIA 0-1TRANI - GAETA 2-0TURRIS - OPPIDO 1-116^ GIORNATABRINDISI - CASERTANA 0-0CAMPANIA - IRSINESE 1-0FRANCAVILLA - CASARANO 1-1GAETA - ISCHIA 1-2INTERNAPOLI - SARNESE 0-3MARTINA - TRANI 1-0NOCERA - TURRIS 0-2OPPIDO - GROTTAGLIE 2-2VIRIBUS - NARDò 2-017^ GIORNATACASARANO - OPPIDO 2-0CASERTANA - INTERNAPOLI 2-1GROTTAGLIE - BRINDISI 2-3IRSINESE - GAETA 4-1ISCHIA - VIRIBUS 4-0NARDò - NOCERA 1-1SARNESE - MARTINA 1-1TRANI - CAMPANIA 1-1TURRIS - FRANCAVILLA 1-2

SERIE D

Comunque vadaresta il torneo del Nardò

Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

ISCHIA 35 17 10 5 2 31 14

SARNESE 33 17 10 3 4 36 15

MARTINA 32 17 9 5 3 29 10

NARDò 32 17 9 5 3 19 14

CAMPANIA 32 17 9 5 3 15 10

FRANCAVILLA 31 17 8 7 2 23 17

TURRIS 29 17 8 5 4 30 19

CASERTANA 28 17 8 5 4 31 17

BRINDISI 27 17 8 3 6 30 23

CASARANO 21 17 5 6 6 16 14

TRANI 21 17 6 3 8 24 25

INTERNAPOLI 18 17 4 6 7 17 23

GROTTAGLIE 17 17 4 5 8 22 29

IRSINESE 15 17 3 6 8 18 30

NOCERA 13 17 2 7 8 16 30

GAETA (-1) 12 17 4 0 13 12 34

OPPIDO 11 17 1 7 9 19 32

VIRIBUS 8 17 1 5 11 12 38

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1111

NARDÒ

“A tempesta finita, saremo inuna nuova era glaciale”. Eccouna delle frasi pregnanti del filmThe day after tomorrow, spec-chio della situazione attuale incasa Nardò. La tempesta è allespalle, ma gli strascichi della pre-caria situazione si avvertono tut-tora, pesantemente. C'è poi chi,come il tecnico granata Longo,ha vissuto in prima persona lacrisi societaria. Mister, iniziamo dal passato.Quanto fa male, per un allena-tore, veder sgretolare una squa-dra costruita sapientementecon tanto lavoro?«L'operato di dirigenti, tecnici esquadra rimarrà impresso permolto tempo nella mente di chiha a cuore le sorti del Toro.Prima che la rosa si smantel-lasse, il Nardò ha avuto il meritodi mettere in fila, dietro di sé,tutte le squadre più attrezzatedel Girone H. Senza dimenticareche, tali compagini, hanno inve-stito mediamente il triplorispetto a quello che il no-stro presidente dimissionarioavrebbe dovuto onorare.Ora, nonostante il rammaricoper ciò che poteva essere e nonsarà, dobbiamo avere la forzamentale di voltare completa-mente pagina, ricominciare dazero. Abbiamo costruito unasquadra nuovissima con l'o-biettivo di conquistare 13 puntiin 17 gare, anche se ne potreb-bero bastare di meno. Vale lapena ricordare che il budget at-tuale è inferiore alla metà diquello di inizio stagione, già di-minuito di più del 50% in con-fronto a quello dell'anno scorso.Le radici di questo “fallimento”,dunque, non sono da addebitaread una singola persona e risal-gono alle scelte intraprese nelmaggio 2010».Crede che questa sia per il cal-cio neretino un'occasione persaper tornare tra i professionisti?«Sì, e i numeri lo confermano.Inoltre, la competenza di GianniInguscio nella figura di direttoresportivo ci avrebbe garantito ilriassortimento dell'organico fun-zionale al nuovo obiettivo. Tutta-via, alla luce dell’attualesituazione finanziaria, credo chel'occasione migliore sia già sfu-

mata nella passata stagione,quando le risorse economiche adisposizione erano più che suffi-cienti per approdare nei profes-sionisti e successivamenteconsolidarne la presenza. Oranon resta che percorrere tutte lestrade possibili, come stiamo fa-cendo grazie anche al preziososupporto dei tifosi, per evitareun futuro nero al club. Occor-rono più idee e meno soldi, piùcompetenza e meno improvvisa-zione, più calcio e meno avven-turieri e manovratori. A Nardò sipuò ancora costruire qualcosa diimportante, per non doverci ri-trovare mai più a parlare di oc-casioni perse». “Un'esperienza del genere mimancava, cercheremo di fare unaltro miracolo”, queste le sueparole nella conferenza post ri-dimensionamento. Come pro-cede il rodaggio della “nuova”squadra?«Quella che ho a disposizione èuna rosa variegata. Abbiamo cal-ciatori che giocavano poco, altriche lo facevano per niente. E an-cora non tesserati e qualcuno,come Palma e Vetrugno, chestanno faticando a riprendersidai rispettivi infortuni. Senza di-menticare gli Allievi, molti classe'95. Siamo chiamati quindi adoperare per risolvere i problemie far sì che questo gruppo di-venti una squadra omogenea». Prima la parola salvezza suo-nava quasi come un bluff. Ora,più che mai, è un’urgente ne-cessità...«Se fissiamo la quota salvezza a45 punti, la sestultima, che oggiè il Grottaglie, per salvarsi dovràfarne 28. Una lunghezza in più diquante totalizzate finora dalBrindisi, una in meno rispetto aCasertana e Turris. Non è un'im-presa facile. Nella bagarre sal-vezza credo che la favorita sial'Irsinese. Noi abbiamo principal-mente un nemico, ossia la frettadi far punti. Non sarà facile inquesta prima fase, ma sappiamodi poter contare su un grande al-leato: la pazienza dei nostristraordinari tifosi che hanno spo-sato con dedizione e spirito disacrificio, proprio come noi, que-sto complicato progetto».

Lorenzo Falangone

L’alba delgiorno dopo

Foto Congedo - FIRST

Longo: “Soluzione?Più calcio e menomanovratori”

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CASARANO

La vittoria contro l’Oppido per 2-0chiude nel migliore dei modi unanno al tempo stesso difficile e bi-slacco per i rossazzurri e rilanciain classifica i ragazzi di mister Ca-racciolo dopo una serie di risultatinegativi, figli soprattutto di sfor-tuna ed errori individuali. FabrizioCaracciolo è l’uomo dell’anno incasa Virtus: più di ogni altro rap-presenta il nuovo corso che il pa-tron De Masi ha voluto per la suasquadra e incarna alla perfezionelo spirito con il quale bisogna af-frontare il periodo di crisi del cal-cio. Ricerca di nuove ambizioni emotivazioni, capacità di adattarsialle varie situazioni e di reinven-tarsi, mix tra esperienza calcisticae voglia di imparare: con questiingredienti Caracciolo ha colto albalzo l’occasione concessagli.Dopo un periodo di crisi, più di ri-sultati che di prestazioni, è arri-vata una vittoria che vi permettedi respirare in classifica e vi rilan-cia nel morale.“Ci voleva una vittoria soprattuttoper i punti, il morale era comun-que alto perché le prestazionierano positive. Sapevamo cheerano solo i risultati a condan-narci ma non potevo rimprove-rare altro alla squadra”.Dopo l’espulsione di Calabro,cosa hai pensato?“Mi è caduto il mondo addosso.Purtroppo può capitare anche aipiù esperti di commettere deglierrori. Devo dire che la squadra èstata bravissima e ha reagito allagrande, giocando anche per lui.Calabro è uno che ha dato tantoalla squadra e continua a farlo; l’e-spulsione ha toccato tutti, perchéera inaspettata. Purtroppo è capi-tata e siamo stati bravi a non per-derci. Ci siamo risistematitatticamente e abbiamo conti-nuato a impostare la partita comeavevamo fatto fin dall’inizio, me-ritando alfine di vincere”.L’innesto di D’Angelo al posto delpartente Palazzi ha dato sicu-rezza alla difesa. Palazzi pur-troppo era stato protagonistasfortunato delle ultime partitedel Casarano.“Sì, ultimamente Palazzi avevacommesso degli errori ma lasquadra continuava comunquead avere fiducia in lui. D’Angelo èun portiere che già conoscevamo

e quindi sappiamo l’apporto chepuò dare. Ci fa stare molto tran-quilli”.Guardando la situazione del cal-cio locale, sembra che la politicadei giovani sia l’unica percorribilein questo momento. In questosenso, avete semplicemente an-ticipato i tempi?“Sì. Purtroppo già dall’annoscorso si percepiva la crisi, quindialla fine della stagione deci-demmo di puntare su questo pro-getto. Adesso iniziamo a coglierequalche frutto, con tanto lavoro etanta pazienza. Sono contento diquesto, dobbiamo continuare suquesta strada per migliorare sem-pre”.Ci sono alcuni giovani che sistanno mettendo in evidenzacome Caputo, che già avevamoavuto modo di conoscere, e DeGiorgi, oramai titolare. Adesso sista mettendo in luce l’ex RacaleAndrea Libertini.“Libertini sta facendo veramentebene. Ogni volta che è chiamatoper andare in campo, si fa trovarepronto. Tutti i ragazzi si stannocomportando bene. Ci tengo a ri-badire che, se i giovani stannocrescendo molto, è merito so-prattutto dei ragazzi più espertiche si mettono sempre a disposi-zione per aiutare i ragazzi a mi-gliorare, allenamento dopoallenamento. Calabro, Sportillo,Villa, Vergori, Rescio e gli altrisono sempre lì pronti a dare qual-che consiglio ed il buon esempio”.Un bilancio personale di questo2011?“È stato un anno sicuramente po-sitivo. Ho avuto la possibilità di af-frontare questa prima esperienzada tecnico e sono contento diquanto sono riuscito ad ottenerein una piazza importante comeCasarano”.A livello di mercato, ci sarannoultimi movimenti?“Non lo so. Per i movimenti in en-trata decide la società, io mi fidocompletamente delle scelte delladirigenza. In uscita, non dovrebbeesserci niente”.Un augurio per questo 2012?“Auguro un felice 2012 a tuttiquanti. Spero che sia un annolieto, perché la serenità è allabase di tutto”.

Roberto Martalò

Caracciolo,uomo digrandeVirtus Foto Congedo - FIRST

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Rimette le cose in chiaro il Monopoli nelmese di dicembre dopo qualche momentodi appannamento: tre vittorie in altrettantegare (al tappeto Locorotondo, Maglie e SanPaolo), cinque gol fatti e nessuno subito e 41punti in classifica rappresentano uno scoredi assoluto prestigio che issa i biancoverdisempre più in vetta alla classifica. Resiste allespalle il Cerignola (a sei lunghezze, ma conuna gara da recuperare) che, sconfitto inquel di Copertino nel penultimo turno, vedecompromessa la possibilità di agganciare ilMonopoli nell’agevole recupero casalingocontro il Francavilla. Il Bisceglie a quota 34,stabile al terzo posto, vanta il miglior attaccodel torneo (35 reti per i nerazzurri) chiudel’anno con tre vittorie, undici gol fatti e nes-suno al passivo a dimostrazione della bontàdella rosa. Più staccate Corato e Racale aquota 25 chiudono la zona playoff. Rocam-bolesco il 3-3 in quel di Maglie per gli uominidi Dario Levanto che in vantaggio di tre retisubiscono la rimonta dei giallorossi. SeguonoManfredonia (che deve recuperare il matchcontro il Bisceglie) e Bitonto (sette puntinelle ultime tre gare) appena dietro con 23punti. A metà classifica con 18 punti Coper-tino e Tricase: gli uomini di Mosca , in parti-colare, appaiono in netta ripresa. Il pari diCorato e la vittoria contro la vice-capolistaCerignola ne sono la dimostrazione. La squa-dra di Lombardo, invece, non riesce a darecontinuità ai risultati: alla roboante vittoriacontro il Corato (4-0) non segue quella attesacol Cerignola che addirittura espugna il SanVito (1-2) nel turno prenatalizio. Paga la crisisocietaria il Maglie che dopo il brillante avviovede compromessa la propria classifica: unsolo punto separa il club magliese dalla zonaplayout che attualmente vede coinvolte Vie-ste, Locorotondo, Terlizzi e Francavilla. Fana-lino il San Paolo che con soli sei punti(altrettanti separano il team barese dalla pe-nultima Francavilla) nel carniere vede ri-dotte al lumicino le chance di salvezza.

Graziano Congedo

14^ GIORNATABISCEGLIE - VIESTE 6-0BITONTO - TRICASE 1-0CERIGNOLA - SAN PAOLO 1-0CORATO - COPERTINO 1-1FASANO - FRANCAVILLA 0-0MANFREDONIA - MAGLIE 2-0MONOPOLI - LOCOROTONDO 2-0RACALE - TERLIZZI 3-115^ GIORNATACOPERTINO - CERIGNOLA 2-1FRANCAVILLA - BISCEGLIE 0-3LOCOROTONDO - RACALE 1-1MAGLIE - MONOPOLI 0-1SAN PAOLO - MANFREDONIA 0-2TERLIZZI - FASANO 2-2TRICASE - CORATO 4-0VIESTE - BITONTO 1-116^ GIORNATABITONTO - CORATO 3-1COPERTINO - MANFREDONIA 0-0LOCOROTONDO - FASANO 2-3MAGLIE - RACALE 3-3SAN PAOLO - MONOPOLI 0-2TERLIZZI - BISCEGLIE 0-2TRICASE - CERIGNOLA 1-2VIESTE - FRANCAVILLA 1-3

ECCELLENZA

Monopoli in fugaLa crisi societariasoffoca il Maglie

Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

MONOPOLI 41 16 13 2 1 33 6

CERIGNOLA 35 15 11 2 2 24 10

BISCEGLIE 34 15 10 4 1 35 13

CORATO 25 16 7 4 5 18 20

RACALE 25 16 7 4 5 28 18

MANFREDONIA 23 15 6 5 4 24 15

BITONTO (-1) 23 16 7 3 6 16 26

TRICASE 18 16 4 6 6 22 22

COPERTINO 18 16 4 6 6 11 18

FASANO (-4) 17 16 6 3 7 18 16

MAGLIE 17 16 4 5 7 18 18

VIESTE 16 16 4 4 8 19 34

LOCOROTONDO 15 16 3 6 7 13 21

TERLIZZI 13 16 2 7 7 16 25

FRANCAVILLA 12 15 2 6 7 8 16

SAN PAOLO 6 16 1 3 12 9 34

Page 12: Lecce... Così non va

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RACALE

Difensore d’esperienza e di spes-sore, Davide De Icco è uno dei pi-lastri del Racale targato Levantoche insegue un posto nei playoff.Una squadra dal potenzialeenorme che ha bisogno di dare lasvolta positiva a questo torneo.Davide, intanto, dimostra di es-sere una pedina fondamentaledello scacchiere racalino. Un ra-gazzo con le idee chiare sul calcio,innamorato della sua professionee della sua terra. “Trovare vicinocasa mia una squadra con obiet-tivi ambiziosi mi fa sentire fortu-nato. Per ora siamo al quartoposto insieme al Corato, macredo che il valore di questa squa-dra sia superiore. Abbiamo avutoproblemi nella prima fase del tor-neo e abbiamo perso un po’ diterreno. Adesso ci siamo ripresi,stiamo facendo bene soprattuttofuori casa. Peccato per i due puntipersi a Maglie”.Come lo giudichi questo rocam-bolesco 3-3?“Non mi era mai successo di vi-vere una partita del genere. Ave-vamo dominato il match e loavevamo in pugno. A causa diqualche errore individuale e tantasfortuna abbiamo gettato la vit-toria al vento. Darsi una spiega-zione è difficile, diciamo cheabbiamo fatto dei regali di Nataleanticipati. Voglio dare merito amister Volturo per aver inculcatoai suoi ragazzi una mentalità com-battiva. Il resto l’abbiamo fattonoi”.Guardando alla classifica, checampionato prevedi in alto?“In questo momento il Monopoliè meritatamente in testa, finoraha fatto un campionato straordi-nario. Si giocherà la vittoria finalecon il Bisceglie. Conosco perso-nalmente molti giocatori di que-ste due formazioni e sono certodel loro valore. Per la zona playoffci siamo noi, il Cerignola, squadrapoco tecnica ma molto compatta,il Manfredonia e il Noicattaro chevedo meglio rispetto al Corato. IlNoicattaro ha rivoluzionato lasquadra e ha giocatori importanticome Caracciolese e Fraschini,che è un giocatore fortissimo”.Come vedi il Racale con i nuoviinnesti del mercato? Nella primafase avete sentito la mancanza diun bomber, adesso è arrivato un

giocatore come D’Amblé.“All’inizio giocavamo con il 4-3-3,modulo in cui la punta centraledeve avere determinate caratte-ristiche. Noi avevamo solo Crestain grado di poter fare il centra-vanti e purtroppo è stato semprefuori. Quindi mister Bruno si è do-vuto adattare usando un attac-cante esterno come De Pascalis oNicolella. Con mister Levanto,stiamo facendo un 4-4-2 che con-sente agli esterni di esprimersi almeglio: forse non c’erano gli uo-mini idonei per lo schema iniziale.D’Amblé lo conosco bene peraverci giocato insieme a Grotta-glie, è uno che non si discute, fareparto da solo”. Nella tua carriera a quale squa-dra ti senti legato?“I quattro anni a Manduria sonoindimenticabili: ho fatto degli ot-timi campionati, ero capitano a22 anni. Anche l’esperienza di Ca-sarano è stata ottima perché misono misurato con una piazza cal-dissima. La vittoria del campio-nato di Eccellenza coronò unastagione fantastica. Ricordo conpiacere anche l’esperienza aMonza che mi ha insegnato adessere professionista permesso diallenarmi con gente del calibro diBranca e Bonacina e l’anno aMartina con la vittoria del cam-pionato di C2”.A proposito di piazze calde, ilpresidente De Lorenzis vorrebbepiù gente al campo.“Racale ha la fortuna di avere unimprenditore come il presidenteche vuole investire nel suo paese,portando la squadra in Eccel-lenza. C’è bisogno di un po’ ditempo perché i tifosi si appassio-nino, noi faremo di tutto ancheper riempire lo stadio”.Nello spogliatoio avete mai par-lato del possibile interesse delpresidente per il Nardò?“Noi ci siamo limitati a leggerequalcosa dai giornali. Nardò è unapiazza importantissima e fa golaa chiunque abbia intenzione difare calcio. Ma sinceramente nonabbiamo commentato più ditanto”.Cosa ti auguri per il 2012?“Mi auguro di migliorare sotto ilprofilo personale e di dare la sod-disfazione al presidente di rag-giungere la serie D”. (R.M.)

De Icco“La serie D per il nostropresidente”

Il difensore del Racale

Davide De Icco

(foto Congedo - FIRST)

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COPERTINO

Il Copertino inizia il girone di ri-torno con un prezioso pareggiocontro il quotato Manfredonia.La squadra di Mister Moscachiude il suo 2011 con 19 puntiin classifica, frutto di 15 punticonquistati al “Guido Vantag-giato” e solo 4 lontano dallemura amiche. Nono posto inclassifica per la società rosso-verde, in bilico fra la zona playoffe quella playout. Il 2012 dirà ve-rosimilmente quali siano le realiambizioni di Corallo e compagni. Uno dei protagonisti della sta-gione rossoverde è sicuramenteAlessio Palmisano, classe 1989,figliol prodigo, tornato nellasquadra che l’ha lanciato nel cal-cio che conta, dopo un anno tra-scorso al Nardò Calcio in Serie D. Palmisano, dopo un’ottima sta-gione in serie D, sei tornato aCopertino in Eccellenza scen-

dendo di categoria, come maiquesto salto all’indietro? “Purtroppo a Nardò non vi eranole condizioni necessarie perpoter continuare la mia avven-tura. Dopo aver valutato alcuneofferte calabresi e campane, hodeciso di sposare il progetto ros-soverde a seguito di una serratacorte del presidente Fanuli checonsidero uno dei miei primi ta-lent scout e a cui non potevodire assolutamente no”. Inizio di stagione stentato, dopouna decina di giornate sei tor-nato ad essere il Palmisano cheabbiamo ammirato nelle tuestagioni precedenti a Copertinoe a Nardò. Come mai questoavvio poco brillante?“Purtroppo ho iniziato la prepa-razione atletica tardi, questo hafavorito il mio pessimo avvio di

stagione. Non sono ancora tor-nato a miei livelli di forma stan-dard, ho ancora ampi margini dimiglioramento e spero di potercontribuire con qualità e quan-tità alla causa rossoverde nel gi-rone di ritorno”. Avvio lento della tua squadra,negli ultimi due mesi avete gio-cato un ottimo calcio ma rac-colto pochi punti, soprattutto intrasferta. Cosa vi manca per fareil salto di qualità?“Allenatore nuovo, squadra rin-novata totalmente, calendariodifficilissimo e condizioni chenon ci hanno permesso a iniziocampionato di rendere al me-glio. Nelle ultime giornate dicampionato abbiamo trovato lagiusta quadratura, ma siamo an-cora poco cattivi e cinici. Soloattraverso tali qualità i punti ar-riveranno e potremo toglierciparecchie soddisfazioni”. “In bilico fra santi e falsi dei”canta un noto cantante coperti-nese. Dov'è la giusta colloca-zione del Copertino, playoff oplayout?“Ora dobbiamo solo pensare afare più punti possibile, metten-doci in una posizione di sicu-rezza, ma il nostro obiettivo devoessere solo uno: conquistare iplayoff. Obiettivo alla nostra por-tata e reso possibile da una clas-sifica abbastanza corta”. Alla ripresa del campionato, l’8gennaio, sfida “impossibile”contro la capolista Monopoli. Lìritrovi due tuoi ex compagni disquadra, Montaldi e Pereyra.Speri in una loro giornata no? “Nella partita d’andata abbiamodisputato un’ottima gara ma unaprodezza del mio amico Mon-taldi ci ha condannati alla scon-fitta. Non dobbiamo partirescoraggiati, ma riuscire a im-porre il nostro gioco e sperareche i miei due ex colleghi nons’inventino il goal della dome-nica”. 2011 in archivio, qual è il tuo au-spicio per il 2012? “Il mio sogno per il 2012 è quellodi tornare in serie D, ma vorreifarlo con il Copertino, una squa-dra e una società che amo e concui voglio regalarmi tanti trionfie vittorie”.

Marco Tarsi

Palmisano,il figliolprodigo

Il centrocampista del Copertino

Alessio Palmisano

(foto Congedo - FIRST)

“Il mio sogno è quello ditornare in serie D con lamaglia delCopertino”

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Dopo le dimissioni del presidentePreite e del vice Nisi, cui hannofatto seguito le partenze di moltigiocatori importanti con le dimis-sioni del ds Manta, si chiude per igiallorossi un capitolo amaro. Unasinfonia degli addii che come il ge-lido vento degli ultimi tempi halambito Maglie lasciando un solcodi tristezza e scoramento. Il compitodi portare a termine questo difficilee oneroso torneo è affidato a Re-nato Lillo che subentra a CosimoPreite. “Maglie merita di restare Ec-cellenza! Andremo avanti con i gio-vani nella buona e nella cattivasorte”, irrompe così il neo presi-dente – ex calciatore (ha giocatocon Maglie, Gallipoli ed Enna esvolge attualmente il fondamentaleruolo di tecnico istruttore del set-tore giovanile del Maglie con risul-tati positivi). Ora la sua competenzaè a disposizione della prima squa-dra, un compito non facile che solola passione può aver spinto ad as-segnarsi. “Evitare sprechi – prose-gue Lillo - affidandosi ai giovani, conl’eventuale aiuto di qualche vete-rano che sappia essere punto di ri-ferimento, e tentando con tutte lenostre forze di salvarci. Il pareggiocol Racale inaspettato e nello stessotempo prodigioso ci ha indicato lastrada da seguire. “Il calcio devecambiare! Non si possono soppor-

tare le spese e gli ingaggi degli ul-timi anni”. Con questo accorato ap-pello, Renato Lillo rivolge un invitoaffinché gli addetti ai lavori assu-mano una gestione più misurata eproseguendo aggiunge: “attual-mente non esiste il magnate comeFilograna o Barba e il pubblico allostadio non è numeroso come unavolta: al bando le promesse chenon possono essere mantenute elargo ad una sana ed oculata con-duzione. In attesa del pazzo d’altritempi, percorreremo una stradacon giovani che sappiano interioriz-zare i valori dello sport. A noi il com-pito di insegnare e guidarli conpassione ed entusiasmo”. Lillo, pio-niere di una nuova politica, lanciaun messaggio chiaro al mondo cal-cistico giallorosso e non solo. Nonè poca cosa aver visto negli ultimitre anni la sua città gioire ben duevolte al passaggio dalla Promozioneall’Eccellenza e poi alle illusioni perun qualcosa che con le attuali ri-sorse è utopistico già pensare. Sal-varsi sarà, per Maglie, più di unavittoria. Voltare pagina non significatornare all’antico, ma guardare infaccia la realtà. Il futuro ha voglia dicalcio: non è una missione facile,spesso si son dette belle parole afronte di pochi fatti. La salvezza delMaglie potrebbe rappresentare ilprimo di quest’ultimi. (V.C.)

RENATO LILLO

NUOVO

PRESIDENTE

MAGLIE TRICASE

(foto Congedo - FIRST)

Con 18 punti in classifica il Tri-case guarda con ottimismo alprosieguo della stagione. Nono-stante i due che distanziano i ra-gazzi di Lombardo dalla zonaplayout, il centrocampista offen-sivo Maurizio Striano (al suoquinto torneo con la casacca delTricase) guarda con positivitàalla seconda parte del campio-nato: “L’Eccellenza è un torneomolto difficile - commentaStriano -. Purtroppo abbiamopagato una serie numerosa diinfortuni e la squadra ha risen-tito delle assenze e la disconti-nuità di risultati è frutto diquesta situazione. Il mister nonha mai avuto l’intera rosa a di-sposizione”.Guardate la graduatoria verso ilbasso o verso l’alto?“Il mio auspicio è quello di risa-lire la classifica quanto prima.Sono ottimista perchè la societàsi è mossa bene in sede di mer-cato, ingaggiando validi ele-menti come Cimino, Ferrante edEscobar, nonché l’under DeGiorgi. Questo è un messaggiochiaro della società che ci sti-mola a dare sempre di più”.Dopo la pausa natalizia inizia lafase cruciale del torneo. QuestoTricase dove può arrivare?“Credo che si possa raggiungere

la salvezza senza alcun patema.Quando avremo raggiunto l’in-tesa con i nuovi arrivati saremosicuramente in grado di regalaremolte soddisfazioni alla societàe ai tifosi. Tengo a sottolineareche contro le squadre più fortiabbiamo sempre fatto un’ottimafigura uscendo a testa alta. Nonsiamo stati fortunati e qualchedistrazione di troppo ci ha con-dannato alla sconfitta. Col lavororiusciremo a limare queste di-sattenzioni e potremo espri-merci al meglio”.Monopoli, Cerignola e Biscegliesembrano essere di un altro li-vello. Credi che qualche salen-tina, oltre al Racale, possaambire alla zona playoff?“Spero di sì. E’ un auspico chequesto Tricase sia la sorpresa delgirone di ritorno. Ce la mette-remo tutta per raggiungere il mi-glior risultato possibile.Naturalmente la salvezza deveessere conquistata al più presto.Faremo un pensierino ai playoffin seguito”.Sei a quota due gol. A quando ilprossimo?“Spero prestissimo e mi auguroanche sia decisivo. Due nonsono molti, devo aumentare ilbottino”

Vincenzo Congedo

STRIANO

“VOGLIO ESSERE

DECISIVO”

L’attaccante del Tricase

Maurizio Striano

(foto Andrea)

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Il Galatina chiude in testa, in maniera incon-trastata, il 2011. Quando mancano 180 mi-nuti al giro di boa, la formazione di Inglese -che ha conosciuto per la prima volta la scon-fitta ad opera del Fragagnano - si è rifatta illook sfruttando la parentesi dicembrina dimercato, decisa più che mai a consolidare unprimato che vorrebbe dire – qualora tenutofino in fondo - finalmente Eccellenza. Il Leve-rano, nonostante una piccola flessione fisio-logica durata appena due giornate, ha ripresola sua marcia play off riuscendo a tenere ilpasso delle prime. Castri-gnanò sembra avertrovato i giusti equilibri per continuare a vi-vere questo sogno. Ad una sola lunghezza in-segue il Gallipoli: i giallorossi restano l’unicaformazione del torneo a non aver mai pareg-giato e, rispetto all’attuale classifi-ca, stannopagando a caro prezzo gli esiti nega-tivi degliscontri diretti contro le prime due dellaclasse. Il Martano ha raccolto solo 4 punti inun dicembre davvero nero. Le inseguitrici in-calzano e per difendere i piazzamenti checon-tano bisogna riprendere il trend delleprime 12 giornate. L’Otranto gioca un calciogradevole ed offensivo, ma raccoglie meno diquanto semina. Appare questo il limite dellaformazione di Sal-vadore che tuttavia, man-tenendosi su questi standard, potrà comun-que affacciarsi sulle zone nobili dellaclassifica. Per trovare le altre leccesi bisognaspostarsi agli ultimi tre posti, occupati in ri-goroso ordine di punteggio da No-voli, SanCesario e Botrugno. I rossoblu di Leone non riescono a far coinci-dere le ottime prestazioni con altrettantipunti, puniti troppo spesso dall’inesperienzadi una rosa tra le più giovani del girone. Per ilSan Cesario un solo punto nel mese di di-cembre: le altre davanti non corrono e laparte calda della graduatoria resta sempremolto corta, ma i ra-gazzi di Greco se voglionocentrare la salvezza non devono più fallirequantomeno gli scontri diretti. Il Botrugno, in-fine, è mestamente fanalino di coda.

Luigi Alemanno

12^ GIORNATAFRAGAGNANO - CAROSINO 3-0LEPORANO - GALATINA 1-3MARTANO - GALLIPOLI 0-2MARUGGIO - SAN CESARIO 1-1MASSAFRA - SUD SALENTO 1-1NOVOLI - CAROVIGNO 1-2OTRANTO - CRISPIANO 3-0SAN VITO - MOTTOLA 1-0LEVERANO - MANDURIA 0-113^ GIORNATACAROSINO - NOVOLI 1-0CAROVIGNO - MASSAFRA 0-4CRISPIANO - SAN VITO 3-0GALATINA - FRAGAGNANO 1-2GALLIPOLI - MARUGGIO 3-2MANDURIA - MARTANO 4-0MOTTOLA - LEPORANO 3-1SAN CESARIO - OTRANTO 0-3SUD SALENTO - LEVERANO 1-314^ GIORNATAFRAGAGNANO - MOTTOLA 1-0LEPORANO - CRISPIANO 1-0LEVERANO - CAROVIGNO 2-1MANDURIA - GALLIPOLI 5-0MARTANO - SUD SALENTO 4-1MASSAFRA - CAROSINO 1-0NOVOLI - GALATINA 0-1OTRANTO - MARUGGIO 1-1SAN VITO - SAN CESARIO 2-015^ GIORNATACAROSINO - LEVERANO 1- 3CAROVIGNO - MARTANO 1-1CRISPIANO - FRAGAGNANO 2-1GALLIPOLI - OTRANTO 1-0MARUGGIO- SAN VITO 0-0MOTTOLA - NOVOLI 2-1GALATINA - MASSAFRA 2-0SAN CESARIO - LEPORANO 0-2SUD SALENTO - MANDURIA 1-2

PROMOZIONE

Bagarre ai piani alticol Galatina capofilaManduria insegue

Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

GALATINA 36 15 11 3 1 43 10

MANDURIA 33 15 9 6 0 28 5

LEVERANO 31 15 9 4 2 29 11

GALLIPOLI 30 15 10 0 5 30 19

MARTANO 27 15 7 6 2 26 17

MASSAFRA 24 15 7 3 5 23 19

OTRANTO 22 15 5 7 3 24 13

MOTTOLA 22 15 7 1 7 18 19

FRAGAGNANO 22 15 6 4 5 23 18

LEPORANO 19 15 6 1 8 14 21

CRISPIANO 16 15 4 4 7 13 23

CAROSINO 15 15 3 6 6 11 24

CAROVIGNO 15 15 4 3 8 15 31

MARUGGIO 14 15 3 5 7 18 26

SAN VITO 14 15 3 5 7 11 25

NOVOLI 10 15 2 4 9 12 28

SAN CESARIO 9 15 1 6 8 11 30

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GALATINA

Il 2011 si è chiuso con il Galatina incima alla classifica del campionatodi Promozione. Una posizione cherispetta i pronostici di inizio sta-gione, vista la qualità di una squa-dra che punta al doublecampionato – coppa Italia. Un’ac-coppiata non facile da realizzareperché gli avversari si stanno dimo-strando più forti del previsto: incampionato qualche battuta avuoto ha portato il Manduria a soli3 punti. A tenere alta la concentra-zione e a dare esperienza a questasquadra ci pensa, tra gli altri, Cri-stian Mortari, uno dei senatori dellospogliatoio. Classe ’77, palermitanodi nascita, salentino d’adozione, sista rivelando come sempre uno deimigliori centrocampisti in circola-zione, capace anche di rendersi pe-ricoloso con gli inserimenti dadietro. Ha al suo attivo già quattroreti quest’anno.Avete finito nel migliore dei modiquesto 2011. Siete primi in un gi-rone che si sta rivelando più diffi-cile del previsto.“Ci sono squadre ben attrezzatecome Manduria e Gallipoli. Si sa-peva che sarebbe stato un campio-nato tirato. Non mi meraviglio dellaqualità del girone”.Quale squadra ti è sembrata piùostica da affrontare?“Il Manduria, affrontato all’inizio delcampionato. Né noi né loro era-vamo in una condizione accettabileper via dei carichi di lavoro dellapreparazione, ma già si vedeva cheera un’ottima squadra”.Come vi siete spiegati la sconfittacontro il Fragagnano? Calo di ten-sione o altro?“Non credo si sia trattato di calo ditensione. Se vediamo la partita, ab-

biamo costruito occasioni impor-tanti. Poi loro hanno fatto gol conScarcella, con deviazione di un no-stro difensore, e poi ne hanno fattoun altro su calcio piazzato. È statapiù una domenica sfortunata”.Questo mercato ha portato a Ga-latina gente del calibro di Bassi,Ruggiero e alcuni giovani interes-santi. Adesso la squadra è vera-mente al gran completo.“Sì. Lo eravamo anche prima ma,poiché vogliamo fare bene e vin-cere anche la Coppa Italia, avevamobisogno di un organico più ampio.Sono arrivati giocatori importantiche possono aiutarci a raggiungereentrambi gli obiettivi”.Per voi che avete affrontato altrecategoria, come ci si cala in uncampionato come questo?“Se non sei forte mentalmente enon hai voglia di fare bene e vin-cere, è dura. Questi sono campio-nati diversi, bisogna essere pronti.Noi abbiamo la fortuna di avere unasquadra competitiva, che sa giocarea calcio. Quindi ci divertiamo: oc-corrono impegno e rispetto per l’av-versario; se non hai questamentalità non vinci”.Che anno è stato il tuo 2011?“Un anno positivo, non mi posso la-mentare. Siamo primi in classifica,abbiamo una società solida e fortealle spalle. Stiamo lottando per rag-giungere gli obiettivi prefissati a ini-zio anno”.Tornerai in Eccellenza con questamaglia?“Spero di sì. Farò di tutto per vin-cere il campionato e, chiaramente,mi piacerebbe restare qui anchel’anno prossimo. Qui mi trovo vera-mente bene”.

Roberto Martalò

Cristian Mortari festeggia un

gol assieme ai compagni

(foto Congedo - FIRST)

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LEVERANO

Con il gol di Calasso realizzato surigore a tre minuti dal terminecontro il Carovigno, il Leveranosale solitario al terzo posto in clas-sifica, scavalcando il Gallipolisconfitto a Manduria. Posizioneconfermata nella giornata succes-siva con la vittoria per 3-1 a SanGiorgio Jonico. Giuseppe Roi, cen-trocampista classe ’84, sottolineale sensazioni dell’ambiente bian-conero, meritatamente in una po-sizione di prestigio a questo puntodel torneo: “Siamo consapevolidella forza di questa squadra -commenta Roi -. Può sembrarestrano, ma questo risultato non cisorprende. Abbiamo un mistercome Gianfranco Castrignanò edelementi del calibro di Trinchera,Calasso, Ciurlia, Verdesca, DarioQuarta e il capitano LucianoQuarta, calciatori il cui valore nonsi discute”.Alla ripresa il big-match contro ilGalatina tra le vostre mura.Come preparerete questa gara?“C’è enorme rispetto per unasquadra così forte, ma noi siamotranquilli e affronteremo i bianco-stellati a viso aperto”.Per un giocatore generoso comete, che non sempre parte tito-lare, quale sensazione si provanel dare il proprio contributo su-bentrando dalla panchina?“Entrare e dare il massimo, ma so-prattutto farsi trovare pronti ecercare di conquistare il posto tragli undici titolari è quello che mispinge ad impegnarmi in ogni al-lenamento. A Leverano ci sen-tiamo tutti dei titolari. Il mistersceglie di volta in volta a secondadella gara e dell’avversario”.I nuovi tesserati Lillo, Perrone

(entrambi provenienti dal Coper-tino) e Simone (ex Nardò), cosapotranno aggiungere a questasquadra già forte?“Questi ragazzi fanno aumentarele qualità tecniche della squadra epossono dare un contributo note-vole”.Dal punto di vista personalecome ti trovi a Leverano, in que-sta splendida realtà?“E’ scontato dire che mi trovo be-nissimo, ma devo mettere in evi-denza l’ambiente davverogenuino di questa società spor-tiva. L’allenatore è uno di noi; lanostra forza è il gruppo affiatatoed umile. La società è sempre pre-sente e non ci fa mai mancarenulla”.La figura di Trinchera in campo efuori cosa rappresenta per voi?“Tanta esperienza a disposizionedel collettivo. Per noi è una sicu-rezza e punto di riferimento. Sem-pre pronto a dispensare consigli emettersi a disposizione per noi.Non mi aspettavo una personacosì umile, doppio merito per chicome lui ha giocato in serie A”.Con undici gol incassati siete laterza difesa del campionato e con29 realizzati il terzo attacco. Sieteterzi in classifica. In cosa si puòancora migliorare?“I numeri parlano da soli. Dob-biamo essere più attenti e non su-bire gol come quelli presi controSan Vito e Maruggio”.Il blasonato Galatina è la squadrapiù forte?“Certo. Figurerebbe anche in serieD. Il Manduria è l’avversario piùostico. Il Leverano? E’ stimolantepensare ai playoff”.

Vincenzo Congedo

Giuseppe Roi“Stimolantepensare aiplayoff ”

Il quinto posto in classifica a quota27 punti rappresenta un buonis-simo risultato per il Martano, so-prattutto se si considera l’obiettivodichiarato dalla società ad inizio sta-gione, quello di una salvezza tran-quilla. “Questo gruppo di calciatoriè fantastico - commenta il presi-dente Scordari -. La salvezza è il no-stro obiettivo fin dall’avvio e, arrivatia questo punto, posso dire che la ta-bella di marcia credo sia rispettata”.Imbattuto fino a un mese fa il Mar-tano occupava la seconda piazzaalle spalle del Galatina. Ha maipensato ad un obiettivo che esu-

lasse dalla semplice salvezza?“Assolutamente no. Ci sta di per-dere contro squadre blasonatecome Gallipoli e Manduria costruiteper essere ai vertici della classifica”. Qualche rammarico per due le bat-tute d’arresto patite? E’ mancataun po’ di personalità?“Non direi. Dispiace per il 4-0 subitoa Manduria, la classica partita no,ma può succedere. Sono contentoper il modo in cui la squadra sta af-frontando questo torneo. Grandi imeriti da attribuire a Colagiorgio”.Occupate il quinto posto in classi-fica che vale i playoff. Crede sia

possibile mantenere questa posi-zione anche a fine stagione?“E’ lunga la strada da percorrere. Cisono altre squadre attrezzate. Vo-glio pensare gara dopo gara”.Stella Jonica e Galatina per chiu-dere il girone d’andata. Cosa siaspetta nei prossimi due incontri esoprattutto che Martano vuol ve-dere in campo a Galatina?“E’ importante vincere contro laStella Jonica e arrivare a Galatinaconvinti di poter disputare una bellagara contro una formazione di va-lore. Voglio un Martano tosto chenon sia arrendevole”. (G.C.)

MartanoScordari:“Contentodi questiragazzi”

Il centrocampista

del Leverano

Giuseppe Roi

(foto Congedo - FIRST)

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GALLIPOLI

Nonostante i suoi 23 anni, AchilleCasalino è una delle colonne delGallipoli di questa stagione. Difen-sore completo e duttile in grado diricoprire tutti i ruoli del reparto ar-retrato e riconosciuto dai suoicompagni come uno dei leaderdello spogliatoio giallorosso. Dicembre ha portato 9 punti su12 disponibili al Gallo, facendochiudere il 2011 al quarto postocon 30 punti complessivi: ver-detto giusto o si poteva fare dipiù? “Considerando che mancano an-cora due giornate alla conclusionedel girone d’andata credo si trattidi un bilancio più che positivo.Certo qualche battuta d’arresto ciha penalizzato - specie l’ultima aManduria in cui abbiamo incas-sato un passivo pesante - mapenso si possa essere soddisfatti”. La difesa è stato forse il repartoun po’ più sotto accusa per via dei19 gol subiti. Da cosa dipende lafragilità e come si può ovviare?“Ogni settimana lavoriamo sodocercando di farlo. Noi giochiamoun calcio molto offensivo e quindispesso i gol segnati dai nostri at-taccanti riescono ad oscurare par-zialmente questo deficit. È anchevero però che molti di questi gol alpas-sivo sono stati ininfluenti per-ché subiti in situazioni di punteg-gio già ampiamente acquisite.Penso alle vittorie per 4 a 1 o 3 a 1;se ci aggiungiamo i 5 di Manduriasi evidenziano forse dei numeriimportanti, eccessivi, ma che difatto incidono meno di quanto po-trebbe credersi”. All’inizio, specie con Bray, hai unpo’ girovagato per tutte le posi-zioni della difesa, ma le presta-

zioni dicono che quello del cen-trale è il ruolo in cui ti esalti mag-giormente. “E’ il ruolo che faccio da sempre.Certo ad ini-zio preparazione mi-ster Bray mi aveva chiesto di sacri-ficarmi. Io penso che non bisognamai porsi dei limiti e non na-scondo che mi incuriosiva spo-starmi sulla fascia: per fortunasono venute delle buone presta-zioni ma non nego che amo fare ilcentrale”. Pensi che la stagione in corsopossa consacrarti definitiva-mente?“La strada è ancora lunga ma io cela sto mettendo tutta. Indossare lamaglia del Gallipoli mi regala sti-moli importanti e spero possafarmi raggiungere una buona con-siderazione a livello di calcio re-gionale”. Con l’Otranto la squadra è ap-parsa stanca. Tu sei tra quelli chedall’inizio hanno giocato pratica-mente sempre: quanto è impor-tante questa sosta? “Fondamentale. Parlando col pre-paratore abbiamo notato come cisia tanta stanchezza in molti uo-mini chiave. La sosta ci dà la possi-bilità di riordinare le idee eripartire forte a gennaio sfrut-tando queste due settimane di la-voro”. Hai un desiderio da esprimere,cosa chiedi per questo 2012? “Preferisco scegliere un traguardoper la squadra piuttosto che unopersonale. Vogliamo ottenere deirisultati importanti, quelli che cisiamo prefissati in estate: tutto ciòche arriverà in più sarà per noi mo-tivo di ulteriore soddisfazione”.

Luigi Alemanno

Il difensore del Gallipoli

Achille Casalino

(foto bysam.it)

Casalino:“Vogliamo ottenererisultati importanti”

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Parla brindisino il torneo di Prima Categorianel girone C. Francavilla e Cellino veleggianoin prima posizione appaiate a 30 punti. Lasquadra di Paradisi (che deve recuperare lagara di Surbo), in seguito al pari interno con-tro il Mesagne nell’ultima giornata, vieneraggiunta dall’ambizioso Cellino (vittoriosoper 5-0 sul Taviano) che annovera in squadraCappellini e Mino Brigante, i big arrivati allacorte di mister Sirsi nella sessione di mercatoinvernale. I due attaccanti rinforzano un or-ganico già di ottimo livello e pronto per ilsalto di categoria. Staccate di cinque lun-ghezze Latias e Scorrano: gli uomini di Can-cella sembrano aver trovato la quadraturadel cerchio; sette invece i punti conquisati daMonteduro e compagni nelle ultime tre garee soprattutto nessuna rete al passivo.Ruffano e Veglie seguono a 23 punti: gli uo-mini di Pablo Cerbino nel quattordicesimoturno subiscono il ko interno contro il Surbo(0-2 con gol di Martina e Romano) e vedonocompromessa la rincorsa alle zone nobilidella classifica. Segue a quota 22 un Gala-tone in crescita: le vittorie contro Latias eTiggiano e il pari contro il Taviano di FulvioAlfarano migliorano la graduatoria dei gial-lorossi che non nascondono ambizioni daplayoff. Surbo e Paradiso Brindisi (21 punti)completano la fascia delle compagini tran-quille. Devono, al contrario, guardarsi lespalle Campi e Mesagne che con 19 puntistaccano di sole tre lunghezze il Parabitaquintultimo in classifica. Fiorenza e compa-gni appaiono però in ripresa e il pari di Gala-tone (1-1) ne è la dimostrazione.Completano la griglia playout Tiggiano, Ta-viano (a quota 10) e Uggiano (appena 9 puntiin dote), compagini che in questo momentosembrano non riuscire a esprimere una qua-lità di gioco sufficiente per pensare di ab-bandonare le zone paludose della classifica.Chiude la classifica la Pro Leverano la cui per-manenza nel campionato di Prima Categoriaappare una chimera.

Graziano Congedo

12^ GIORNATACAMPI - UGGIANO 1-0CELLINO - TIGGIANO 2-0GALATONE - LATIAS 3-0MESAGNE - SURBO 1-0VEGLIE - P. BRINDISI 1-0FRANCAVILLA - P. LEVERANO 7-0RUFFANO - TAVIANO 3-1SCORRANO - PARABITA 0-013^ GIORNATALATIAS - VEGLIE 4-1PARABITA - CELLINO 0-1P. BRINDISI - CAMPI 3-1P. LEVERANO - RUFFANO 0-6SURBO - FRANCAVILLA SOSP.TAVIANO - SCORRANO 0-1TIGGIANO - GALATONE 2-4UGGIANO - MESAGNE 0-114^ GIORNATACAMPI - LATIAS 0-2CELLINO - TAVIANO 5-0FRANCAVILLA - MESAGNE 1-1GALATONE - PARABITA 1-1P. BRINDISI - UGGIANO 1-0RUFFANO - SURBO 0-2SCORRANO - P. LEVERANO 1-0VEGLIE - TIGGIANO 1-0

PRIMA CATEGORIA

Cellino raggiungeil FrancavillaSale lo Scorrano

Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

FRANCAVILLA 30 13 9 3 1 33 4

CELLINO 30 14 10 0 4 29 17

LATIAS 25 14 7 4 3 24 13

SCORRANO 25 14 8 1 5 16 13

RUFFANO 23 14 7 2 5 19 13

VEGLIE 23 14 7 2 5 20 20

GALATONE 22 14 6 4 4 18 14

SURBO 21 13 6 3 4 20 14

P. BRINDISI 21 14 6 3 5 19 12

MESAGNE 19 14 4 7 3 22 20

CAMPI 19 14 5 4 5 16 18

PARABITA 16 14 3 7 4 12 11

TIGGIANO 10 14 2 4 8 10 22

TAVIANO 10 14 2 4 8 17 30

UGGIANO 9 14 2 3 9 21 22

PRO LEVERANO (-1) 3 14 1 1 12 6 59

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BOXE

L’Italia si impone per 7-0 sulla Slo-vacchia al termine di una seratadalle grandi emozioni vissuta al“PalaOzan – “Tiziano Manni”, loscorso 18 dicembre. Il “IV Galà Pu-gilistico – Città di Ugento” - ker-messe organizzata dalla BeBoxe diCopertino - ha messo al confrontole rappresentative di Italia e Slovac-chia, al cospetto di un pubblico cheha gremito l’impianto sportivo.Parte dell’incasso è stata devolutaalla famiglia del piccolo Matteo, unbambino di Cutrofiano di soli setteanni affetto da distrofia mu-scolaredi Duchenne.Ospite della serata il campioneFranco Zurlo (medaglia di bronzoalle Olimpiadi di Tokio nel 1964).Sono poi salite sul ring le due rap-presentative, accompagnate daibambini delle scuole elementari diUgento. Sette i match in programma. A sa-lire per primi sul quadrato, DavidMoravic (Junior, kg 69) Felice Mon-celli (Youth kg 72, Boxe Sgaramella),quest’ultimo vittorioso (causasqualifica alla terza ripresa) sull’av-versario slovacco. Dominik Zubko(Junior, kg 69), ha dovuto conse-gnare la vittoria a Cristiano Telesca(Elite IIª Serie kg 73, Boxe Potenza).

Stesso verdetto (questa volta al se-condo round) anche per RadoslavEstocin (Elite IIª Serie, kg 90), impe-gnato contro l’italiano YassismeHabachi (Elite IIª Serie kg 84, Acca-demia Pugilistica Andriese). Ilquarto insuccesso della Slovacchiaè giunto dalla sfida tra Stefan Papp(Elite Iª Serie, kg 74,5) ed AndreaManco (Elite Iª Serie kg 75, Be-Boxe), boxeur di Melissano riuscitovincitore alla seconda ripresa. Sisono invece conclusi regolarmentegli ultimi tre match, anche se il ver-detto fi-nale è sempre stato favo-revole alla compagine tricolore.Milos Mihaly (Elite Iª Serie, kg 77)non è riuscito ad imporsi sul cam-pione italiano Luca Capuano (EliteIª Serie kg 78, Pugilistica Rodio). Af-fermazione anche per il beniaminodi casa, l’ugentino doc, GiuseppeCarafa (Youth kg 57, BeBoxe), ilquale ha superato Patrik Kovac(Youth kg 54,5). Infine, a chiuderela serata, è stato il campione delmondo della 15esima edizione del“World Police & Fire Games”, DarioVangeli (Elite Iª Serie kg 66,Fiamme O-ro) ad avere la meglio suMiroslav Mrlina (Elite Iª Serie, kg67). «Sono molto soddisfatto perla prova sciorinata da tutti gli atletiitaliani, ma resto deluso per la qua-lità espressa nel complesso dallarappresentativa slovacca – spiega iltecnico della BeBoxe di Copertino,Francesco Stifani –. Avevamo rice-vuto ottime referenze dagli addettiai lavori, ma solo un paio di atleti sisono dimostrati in possesso di unabuona tecnica”.

Sandro Turco

Italia - Slovacchia 7-0IV Galà puglisticoCittà di Ugento

Il giovane Carafa assieme

al campione olimpico

Franco Zurlo

L’associazionismo sportivo è il prin-cipale luogo educativo (e diseduca-tivo) nel tempo libero” – G. Gallo.Lo sport associativo, frutto dellospontaneo aggregarsi e auto-orga-nizzarsi fra cittadini, esercita unruolo fondamentale nello sviluppodella progettualità giovanile alla ri-cerca di stili di vita sensati, oltrequelli proposti dalla società dei con-sumi, ma anche nella rigenerazionedella vita sociale, culturale e demo-cratica del Paese. Tutt’altro che aimargini, l’associazionismo sportivosi pone al centro della ricerca di al-ternative etiche all’oggi.Senza ne-gare le contraddizioni, quanto detto

comporta anzitutto “comprendere”lo sport associativo entro cornici so-ciali e culturali che tengano contodel ruolo che l’associazionismo oggisvolge nell’individuare stili di vita so-stenibili e dunque nuove modalitàdi far fronte alle sfide a partire daltema generatore della. Allo stessotempo comporta l’interrogarsi sullecondizioni organizzative che per-mettono allo sport di mantenere lesue promesse. Tra le condizioni or-ganizzative un ruolo da rivalutare econsolidare è quello dei dirigentidelle associazioni, prospettati primache come organizzatori di attività,come animatori di un’associazione,

dunque di un fecondo interagire fragruppi di cittadini: allenatori, gio-vani, istruttori, genitori, ammini-stratori locali, professionisti(psicologi, pedagogisti, operatoridei media, ecc.) che mettono a di-sposizione le loro competenze nelprodurre un bene comune, qual èuno sport che educa le nuove ge-nerazioni a costruire un modo di vi-vere personale e sociale che sisottrae ai tanti assoggettamentidella logica mercantile. Tutti sonochiamati a vedere lo sport oltre checome un’attività ricreativa avvin-cente, come luogo in cui si generatessuto sociale e culturale demo-

cratico. Una città che gioca è cittàche nasce. E, ancora luogo in cuiadulti e giovani si educano insiemea una cittadinanza consapevole, at-traverso l’emancipazione dellosport associativo dalle regole dellosport spettacolo. Con un augurio.Che la discussione porti fuori dalsolo confronto entro il mondo spor-tivo e avvenga in luoghi e momentiaperti alla cittadinanza tutta. Losport è un bene di tutti e dunquedeve offrire alla comunità la sua ric-chezza. Ma per essere tale lo sportnon può che apprenderlo assiemela comunità locale.

Pier Luigi Giannachi

Emancipare lo sport è emancipare la società