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Domenica, 27 febbraio 1955 Ea Provincia LAI VECCHIA CREMONA CHE NON ABBIAMO VISTO Quando nel 1908, il Co- -nvne decise di sopprimere rimpasta del dazio consu- mo e, dì conseguenza, di porre in congedo le. Guar- die daziarie e gli impiegati, lo jece non soltanto per al- leggerire la città da un pe- sante balzello (ine- la sta- tistica jece poi sapere che le merci non erano dimi- iiuile di un centesimo al chilogrammo, segno, dunque che non ju la cittadinan- za ad avvantaggiarsi di un tal provvedimento...) e per attuare un discutibile po- stulato politico, ma anche per svincolare la città da un peso assai grave: quello del- le mura che la circondava- no da ogni lato e le impedi- vano l'espansione. Nel l'JOG, renne pubblicata una pianta topografica del- la città. Basta osservarla, per rendersi conto della si- tuazione cremonese. La pos- sente massa delle mura, co-' stituiva una cintura invio- labile, aperta soltanto a porta Milano, a porta Ve- nezia, a porta Romana e a porta Po. Un abitante, per esempio, di via Altobello Mellone o di via Porta Mosa che dovesse raggiungere via Giordano, doveva recarsi sul pìaz?Mle Po o sul piazzale Romana, facendo quindi un giro di uno o due chilome- tri per raggiungere una lo- calità distante venti metri in linea d'aria da casa sua. E tutti i funerali erano costretti ad mi incredibile giro vizioso per raggiunge- re il Cimitero. Da qualsiasi parte della città muovessero dovevano far capo o a Por- ta Venezia o a Porta Mila- no per imboccare il viale del Cimitero, popolarmente detto « dei Platani» per la superba alberatura che io fiancheggiava e che venne abbattuta liei 1914. Questo nome venne consacrato uffi- cialmente pochi mesi or so- no; e non lia senso, dal momento che i platani non vi sono più. Che le mura dovessero es- sere abbattute pare oggi tarato evidente che (almeno si ritiene) tutti l'ammette- rebbero. Allora, invece, la cosa sollevò una quantità incredibile di discussioni. I conservatori parlava.no ad- dirittura di '(profanazione». Sembrava loro che quei ba- luardi costituissero qualco- sa di intangibile, di sacro; che sj volesse, con la loro distruzione, menomare le memorie storiche di Cremo- na, che si attentasse alle sue glorie passate. I giorna- li e i settimanali del tem- po, fecero eco di tutte queste discussioni; che, per buona fortuna, il Consiglio Comunale non raccolse. E la decisione di abbattere que-.i muraglioni, seguì il suo corso. Dopo, bisógna ag- giungere, furono contenti tutti;- perchè tutti si resero conto che la città ne avreb- be tratto un notevole van- taggio. L'abbattimento de'le mu- ra dzt.'.e lavoro ai muratori per oltre due -anni. . c 'j trat- tava di un lavoro tutt'altro che facile. In certi punti, i muraglioni si ergevano per una altezza di cinque e per- si?io di sr- metri e avevano uno snessore variabile dal mezzo metro ai due metri. Inoltre, al momento della costruzione, avevano fatto le cose senza economia. I mattoni erano di prima scelta, la calce era della mi- gliore (le mura dovevano costituire un formidabile baluardo contro i nemici che attentavano allo libertà citiaàine; naturale, quindi. le mira tanta generosa attenzione quando vennero costruite) e gli scalpelli si spuntavano contro quella massa rossa- stra. SQuando si vide che con la sola forza delle braccia sa- rebbero stati necessari lun- ghi anni di lavoro, si pensò di ricorrere alla dinamite. Le mine, venivano poste una volta al giorno, ed era stato fissato che il loro bril- lamento avvenisse alle 16,30. Una manna per i ragazzi. Che lasciati liberi dalle le- zioni alle 16, avevano tutto il tempo sufficiente per cor- rere dove le mine dovevano essere fatte esplodere (era- no sempre tutti aggiorna- tissimi sui programmi dei lavori) ed., assistere allo' spettacolo. {. Ad evitare incidenti, il Comune aveva pregata il Comando del quarto Reggi- mento Artiglieria, di invia- re propri artificieri. Erano loro che, aiutati dai murato- ri, preparavano i cartocci contenenti l'esplosivo, indi- cavano la posizione e la profondità dei fornelli, in- troducevano carica e sor- vegliavano l'applicazione delle miccie, lunghi serpi biancastri che venivano te- si sino a gualche decina di metri dal luogo dello scop- pio. Poi, quando tutto era pronto, un trombettiere im- boccava il suo strumento e Ecco una foto scattata nel 1907 da Novaresi: Porta Romana, con il suo scultoreo fastigio conservato ancora nel cortile del palazzo Ala Ponzone in Corso Vittorio Ema- nuele. Al lati della porta, si ergono le mura lanciava gli squilli d'allar- me. I soldati e i vigili urba- ni facevano allontanare la piccola folla di curiosi, poi agitavano delle bandierine rosse per segnalare che, per quei che li riguardava, l'ac- censione delle micce poteva avvenire. Un artificiere, munito di torcia a vento, si avvicinava ad ogni mic- cia, l'infiammava, sorveglia- va per' un istante che l'ac- censione fosse stata regola- re, rinnovava il SILO lavoro sulle altre miccie. Poi tutti si allontanavano. Dietro i cordoni della trup- pa, i ragazzi seguivano con immenso interesse l'abbru- ciamento della miccia: un filo di fumo nerastro, indi- cava il progredire della fiamma; e questo fumo, per- corsa la strada come un ser- pentello, si inerpicava sulle mura, spariva nella 'piccola cava dove era collocata la carica. Poi un lampo, vivi- do, un rimbombo cupo, un fumo bianchiccio, che si al- zava lento e pesante. E, nel- lo stesso istante, una por- zione delle vecchie mura si abbatteva al suolo, sollevan- do un polverone nerastro. Gli scoppi si succedevano regolarmente (ed erano contati attentamente dagli artificieri che volevano es- sere certi che tutte le cari- che fossero esplose) poi i muratori comAnciavano a lavorare di piccone per ri- muovere tutto quel pietra- me sgretolato. E così, gior- no per giorno, sparivano lar- ghi tratti delle mura che, nei secoli andati, protesse- ro la città dalle orde ne- miche. : ; Proposto che alla patente di mestiere venga attribuita una efficacia assoluta per Pesercizio dell'attività professionale La sezione « Artigianato » della Consulta Economica Provinciale, riunita, presso la Camera di Commèrcio, sotto la Presidenza del cav. Ottorino Gallini e con ' lo intervento dell'avv. France- sco Piacentini, ha preso in attento esame il disegno di legge per la disciplina giuri- dica dell'artigianato, presen- tato dal Sen. Moro e attual- mente allo studio della IX Commissione del Senato in sede deliberante e, dopo a- ver espresso il compiacimen- to degli artigiani per l'ap- provazione della recente leg- ge sull'apprendistato, che rappresenta un reale ed effi- cace contributo alla realiz zazione d;.lla qualificazione delle maestranze, attraverso l'addestramento professiona- le, ha osservato che il pro- getto Moro, per quanto ri- guarda l'istituzione della bottega-scuola, è ormai su- perato. La Sezione ha molto ap- prezzato la definizione det- tagliata e completa dell'im- presa artigiana, contenuta nell'art. 1 di detto progetto e l'accenno, nell'art. 24, ai- la patente di mestiere, cui bisognerebbe attribuire una efficacia assoluta per l'eser- tiiimiiiiiiiiiiiimiiiiiiimiiiiiiiiiHiiiMiMHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiimiiiiim^ iiiiiiiiniimiiiiimiiii iiiiiniiiiiiiniiui iiuiiiiiiiimtiiiiiiiuiiiiiiiiiii inmiiiiiiiiiiiitiiiimim» Oltre 367.000 metri cubici di metano perduti nell'ultimo bimestre in seguito a tughe I Gli utenti cremonesi aumentano ogni giorno: sopprimere la distribuzione sarebbe un provvedimento assurdo ed impopolare Cizio dell'attività artigiana, Organizzazione Mondiale della efficacia che nel progetto Sanità. sembra limitata solo a de- terminati casi. A conclusione dei suoi la- vori la Sezione ha fatto voti perchè: il progetto Moro sia riformato alla luce dei prin- cipi stabiliti con la legge sul- l'apprendistatò, ferme re- stando la definizione deua impresa artigiana e l'istitu- zione della patente di me- stiere in senso più assoluto; il regolamento di cui all'ar- ticolo 30 della legge sull'ap- prendistato non alteri io spi- rito informatore della legge stessa e che le eventuali com- missioni provinciali da isti- tuire, in relazione ai compi- ti di carattere locale, abbia- no sede presso le Camere di Commercio che sono li più qualificate per imprimere ai- Esse sono semplici e se inse- gnanti e genitori le terranno presenti per farle applicare a: giovani, ne avremo un giova- mento non indifferente. 1. - Dopo tutti i Dasti. ma par- ticolarmente dopo quello serale, togliere dai denti zucchero e fa- rinacei. Ciò si ottiene terminan- do il pasto con alimenti fibrosi (mele per esempio) che determi- nano un'autonunzia masticatoria, pulendosi sistematicamente i denti o risciacauandosi la bocca. 2. - L'ingestione dello zucchero e dei farinacei tra un pasto e l'altro deve essere ridotta al mi- nimo. Nei primi anni di vita so- no sconsigliabili le tettarelle di gomma dolcificate con miele e zucchero; inoltre si deve toglie- re la cattiva abitudine di far ad- dormentare i bambini con dol- ciumi. 3. - Aumentare la' resistenza dei denti alla carie con la fluo- razione dell'acqua o con l'appli- cazione locale di fluoro <que»ra RINGRAZIAMENTO Ringrazio vivaglieli'e i Chiaris-i simi dottori Bontardelii e Ghiz- j zoni ™er u duplice intervento fe- licemente riuscire, i Fratelli d: • S. Camillo, in particolare modo il Fratello Cecchin per le amo- revo'.i' cure prestale. LUIGI CADENAZZI MACARIO in TUTTE DONNE MENO Ì0 Sono confermate per do- mani lunedì 28 febbraio e martedì marzo, alle ore 21,15, le due recite straordinarie di Macario e della sua grande Compa- gnia, al « Politeama » di Piacenza. Verrà presenta- ta la elegante rivista fem- minile a grande spetta- colo : « Tutte donne meno io», di Scarnicci e Tara- busi, mus : che di Lelio Luttazzi. Oltre a Macario, recitano, cantano e dan- zano nella bella rivista: Maria Palumbo, Fulvia Colombo, Mercedes Mo- zart, il « Cherley Ballet » del Latin Quartier di New York, Mimma Rizzo, An- namaria Moreno, e, e. ecc. ed uno stuolo di belle fi- gliole, in un vertiginoso alternarsi di scene sugge- stive e di attrazioni inter- nazionali. Prenotazioni alia bi- glietteria del « Politeama» - Piacenza - Telef. 25-40. l'apprendistato la natura di recente inquisizione richiede al- strumento di specializzaz.0- tre osservazioni e studi). ne e qualificazione in un settore di attività; propria di tali istituti. Norme per combattere la carie dentarla 4. - li redime alimentare deve essere razionale specialmente du- rante la gravidanza, l'allattamene ! to e la prima infanzia, cioè de- ; ve essere ricco di proteina, sali minerali e vitamine e conve- nientemente bilanciato. G. MARIANI Uff. Sanitario Il numero degli utenti del Nel luglio 1952, gli utenti gennaio. Nel 1953, infatti, si bieri Rina 500 metano, è sempre hi auménto.jdel gas eran Questa constatazióne basta dello scorso da'sela a provare come que- ro si era qu sto servizio sia; tornato gra- 11.761 con un increménto dito alla cittadinanza, come ?lrietìfb "jdi un centinaio di erano giuste le nostre, insi- nuovi allacciamenti al mese, slenze quando facevamo pres- ^Naturalmente, al maggior nu. sioni affinchè il Comune si mero degli utenti, si è véri- decidesse a stringere il con- ficato un potenziamento dei tratto con l'Ente che gestisce consumi. Mentre nel novem- il servizio, come sarebbe anti- bre 1952 erano stati usati popolare un provvedimento 199.218 metri cubi di metano, (ventilato dall'assessore ai nello stesso mese del 1953 ne lavori pubblici sia ih" Consi- sono stati consumati 1 milio- gl io v. Comunale, sia nel corso ne.e 101.522 me. e in quello di una riunione dei Comuni 1954 il consumo è stato di interessati) che sopprimesse mètri cubici 1.432.614. Nello j nell'ottobre - novembre la distribuzione del metano ultimo biennio, però, il mese per i servizi domestici. di" punta è stato quello di Comune di Ri-1 sci 17 a Brescia, una Mostra so gennaio per me. 2.048.272 con un lieve scarto in meno in confronto al periodo pre- cedente. Sul prezzo al pubblico del metano, grava anche, e note- volmente, la voce «fughe». Infatti, malgrado tutti gli accorgimenti della Direzione dell'officina di via Massaia, molto gas va ancora perduto; ma ormai pare che si sia giun- ti al minimo possibile. Mentre 1952 le fughe corrispondevano a una percentuale di oltre il 2(j per cento sul prelievo, (e nell'agosto-settembre 1953 si è giunti alla punta massima del 30 per cento) oggi, attra- verso uiminuzioni alternate a notevoli aumenti, si è giun- ti a una cifra del 9.13 per cen- to, sempre corrispondente, però, a una massa notevolis- sima di metano, che per il bimestre dicembre 1954-gen- gnazzi, di anni 50, abitante a di 32 anni, abitante in via naio 1955 è costituito da ben iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliii Urtato da un'auto un ciclista in via Mantova Il contadino Antonio Do- to il fonditore Mario Manetti, Pessina Cremonese, mentre "Ossalengo "2, rimasto vittima ieri percorreva in bicicletta tu an infortunio sul lavoro, lo stradale di Mantova, giuri- Il Manetti stava provveden- te nei pressi di S. Antonio do pEsasó io st^bximèh-to veniva investito da una mac- OCRIivl alla .fusione del bron- china di passaggio, che era zo quando metteva inawerti- sopraagiunta alle sue spalle, taraente un piede su di una e gettato a terra. Il Dognaz- sbarra di ferro che, rimbal- zi, soccorso dall'investitore, zando, lo colpiva alla faccia veniva trasportato al nostro causandogli una ferita lacero ospedale ove è stato ricovera- contusa allo zigomo destro. to per aver riportato una, fé- "rita all'avambraccio sinistro, una contusione alla regione parietale desti a g* abrasioni varie. j Sono pure stati ricove- rati l'operaio Sante Balestre- rea to in Agraria a Milano ri, di 32 anni, abitante ad An- nicco per aver ingerito, men- FRANCO FORNARI di Cor- tre lavorava da Menga, un n&sz'o di spillo che teneva fra te de' Frati, i denti e Mario Galli, di 53 » * * anni, abitante a Persico Do- simo che presentava una va- Presso .l'Università Capoli- sta ferita al dorso della ma- ca di Milano si è laureata in ne -..estra con probabile re- Lettere moderne-la.signorina cisione dei tendine per esse- ANNA MANFREDINi della re caduto dalla bicicletta. nostra città. E' stato, invece, medica- Felicitazioni ed auguri. iiiiMiiiiiiiuiiiiiiiii iniiiiiiiiiiTit!iini]initiiiiiiiiiiitiiiiii!iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii<iriii{iiiiiJiit)MiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiJiiiii)iiiiiniiimi<ii titilli uiiiintiiiiniitriiiiiiiiii: 367.423 metri cùbici. Lauree A peni voti legali si è lau- TEMPERATURA RTihinia Media Massima 1951 - 3,2 4-0,9 +- 5,4 il 955 -I- 1,8 + 4,3 + 6 Domani scade il termine per le denuncie 1.6. L Il Ministero delle Finanze avverte che domani è il termi- ne per la presentazione agli Uffici del Registro delle de- nunzie ai' fini del pagamento dell'Imposta Generane sulla Entrata in abbonaimenifco ~ in base a canoni ragguagliati al volume degli affari (vendite al dettaglio, pubblici esercizi, prestazioni al dettaglio, pro- lessionitsti, ecc.). Detto termine non sarà per nessun motivo prorogato, per cui a carico degli inadem- riieh'ti saranno sroplàcaite le penalità previste dalla; legge. solino 2000, Melina- Anita ìooo, Pezzani si è poi dedicato alla Davidi Giovanni ideo, Perotti Er- ! scultura, partecipando a nu- nesto ìooo, Moliriari Ettore 2000, rrierose. Mostre ed esponendo Grossi Don Ubaldo 30C0, Bram- billaschi Calisto 600, Cremonesi Achille 900, Brambillaschi Sera- fino ÌOOO, Dipendenti S. À. Pi- relli 125.944; Ditta Antoniazzi e C. 30.500. Totale L. 12.263.001. alla Biennale di Venezia. So- lo recentemente si è lanciato nell'arte figurativa ottenendo risultati molto lusinghieri. La Mostra, che resterà aperta si- no al 10 marzo, sarà inaugu- «i. » •• . „ rata con una prolusione del Si Inaugura a BreSCia ; poeta milanese Luigi Medici, .... ~..(.. J.I „ „ D«„»»; l che recentemente ha decla- una mostra del soncinese Pezzani } mat0 alcune sue creazione in Per iniziativa della Asso- ! una riunione di poeti dialet- ciazione Artistica Bresciana tali all'Adafa. Sono esposte Le persone con denti cariati sono più di dieci milioni in Ita- lia ed oltre un miliardo nel mon- do. Non si tratta solo di un'al- terazione estetica e di una le- sione locale senza conseguenze per l'oreanismo. I danni della carie dentaria sono enormi sia per la deficiente masticazione J dei cibi, sia per le conseguenze i del focolaio - infettivo, frequente j causa di infezioni di altri orga- ni : cuore, articolazioni, rene, ecc. I La prevenzione della carie è ; uno dei più importanti problemi : di medicina sociale, anche per- chè la sua soluzione richiede studi e ricerche con la collabo- razione di numerosi specialisti. E' nell'età della scuola che si può intervenire con maggiori probabilità di riuscita, sia con un attento controllo della den- tizione, sia facendo seeuire ai r-'.'razzi alcune norme profilat- tiche. Il nostro servizio medico-scola- stico è particolarmente attivo nel campo odontoiatrico. E-so segnala ai genitori ed ai medici curanti i bambini bisognosi di cure locali o generali ed assiste direttamente i meno abbienti. Inoltre sta attuando, in collabo- razione con la sezione chimica del laboratorio di igiene e profi- lassi, uno studio ner stabilire i rapporti tra composizione chimi- ca dell'acaua potabile (special- mente fluoro) e la carie. I rilievi statistici sulle ortodanzie. po- tranno consentire precoci e ra- zionali interventi per la loro cor- rezione. Questa breve comunicazione ha lo scopo di far conoscere al- cune norme per prevenire il ma- nifestarsi della carie, in gran parte dettate dagli esperti della SI. Vincent Casinò de la Vallèe Viaggi giornalieri in auto iscrizioni, informazioni, viaggi. subell>. Cremona - Tel. 15-78 CLARA UÌ16ARI CHIROLOGA CHIROMANTE Massima serietà e segretezza Riceve tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 in VIA DANTE 243 - 3" PIANO E' morta "mamma Erchilde,, la più generosa donatrice di sangue «ce la Scuola di Istituite ah une nuove borse di studio ' Dopo una brevissima va- tesori del loro sapere in di- canz a carnevalesca, sono sta- sopirne estrèmamente ardue té riprese regolarmente le le- ed il più delle volte ancor zioni della Scuola di Paleo- prive di una loro definita si- S'.';\na Musicale della Univer- stemazione scientifica. , sua di Parma che funziona '• Numerose borse di studio :1 (.remona da ormai cinque facilitano la frequenza degli ? n 5j'- studenti in non agiate condi- «li studenti sono in con- zioni economiche. "nuo aumento. Ben trenta-! In questi ultimi giorni se quattro sono l e « matricole »,'ne sono aggiunte due di L. 50 provenienti da tutta Italia P mila cadauna. Una è stata anche dall'estero. Ma molti offerta dalla Cassa di Rispar- sono anche gli iscriti del mio delle Provincie Lombar-; o nuove borse da L.-25.000 ciascuna costituiti dalla quo- ta non versata nello decorso anno accademico agli stu- denti che non hanno tempe- stivamente superati gli esa- mi stabiliti. "Anche l'Amministrazione Provinciale di Brescia ha cre- duto di versare' un contribu- to alla.Scuola, particolarmen- te significativo non per l'en- tità della somma, quanto per jj}f[ c o m p r e n s i o n e che dimo- la via Dante... Ja Tessilblòch Per iniziativa di un giova- ne, figlio di un ben noto com- merciante tessile, che già da parecchi anni collaborava col padre, rivelando quel note- vole intuito commerciale, è stato inaugurato un nuovo negozio (magazzino) con lo- cali ampi e nello stesso tem- po modesti. Questo negozio ha i caratteri tipici del gran- de magazzino, nel quale im- pera il trinòmio: qualità, prezzo, varietà. A questi pre- gi necessari per la vita del negozio, bisogna aggiungere le tradizionali- doti del pa- dre di questo giovane: one- stà, serietà e correttezza. La denominazione dei negozio è: Tessilblock di Silvio Pol- lastri e. la sua Sede in vis Dante 164-166, nella casa Po- sto, vicino al nuovo garage Lancia. La stima in cui è che onora oltre che la Sài, e. l'università che" le anno dato vita, la stessa Nazióne italiana. lillEP RADIO TELEVISIONE FRIGORIFERI accordata dalla vecchia e nuova clientela. '. A ouesta nuova azienda nascènte formuliamo buon lavoro e buona fortuna. so? n( n ST\ /U { K . {x t? r '\ cor ;. dc ' da destinarsi ad,un g.io:|||ra ad una iniziativa al-;££}£" la Di tt a "dagn Stessi studi mni • ' Se "? ta d / gl1 v a H e n ^ at ,°, '? ^moardiav ^ i m a ^ quahhcazione cultu- fornitori ^ j ^ ^ l è S Ì 2 siucii molti giovani preferì- laura dalla Amministrazioni « - * »*» «„,.».. .,«,.., „w, i„ scono impiegare un tempo he del quotidiano cremonese ' superiore al previsto per me- «La. Provincia». Cosi esse' glio acquistare quel forte nu. "devono essere aggiunte alle' mero di cognizioni che la altre di pari importo offer-' scuola imparte e che sono te dalla Banca Popolare, dal- "idispensabili per un paleo- l'Ente del Turismo, e dalla ' grafo musicale. Camera di Commercio, la Il corpo accademico, costi- quale,; sempre generosa, ha tuito da-docenti universitari: voluto, metterne a disposizio- di chiara fama, onora vera- ne due. niente la Scuola e la città. . La Scuola funziona con_ £• il successo della iniziativa molta regolarità é con altret 1 ,';- si deve in grande parte ai tanta severità. Per cui sono." professori ihe profondono i .disponibili anche dei - sussidi Pro seccore* lovenale S1 Riscossioni precedenti L. 11 mi- lioni K0.»3ff; Dipendenti "Comu- ne di Voltìdo «120; Operai e Im- si inaugura oggi in yia Gram- 14 sculture e 40 quaddri miiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiuiiiuiMiiiiiiiiniiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiuiiiHiitiiiiniiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiw I pagamenti del canoni per radio e televisione Il Ministero delle Finanze comunica che «li abbonati alle radioaudizioni per uso privato i quaii, non avendo corrisposto il canone di ab- bonamento e la relativa tassa di concessione governativa entro il 31 gennaio provve- dano tuttavia a mettersi in regola entro e non oltre il 2 marzo, beneficeranno sia della applicazione in misura riaotta della sopratassa per il t'ardivo pagamento del ca- none di abbonamento alle ra_ dioaudizioni sia della appli- cazione, in luogo della pena pecuniaria, della sopratassa del 10 per cento per il ritar- dato pagamento della tassa di concessione governativa, che complessivamente am- montano a L. 190. Trascorso tale termine, gli abbonati incorreranno nella sopratassa radio per tardivo pagamento nella misura di L. 210 e nella pena pecunia- ria per mancato pagamento della tassa di concessione go- vernativa da L. 1.700 a lire 5.100, per un importo nel massimo di L. 5.310. II Mi- nistero delle Finanze avver- te che per gli abbonamenti per uso privato- il versamen- to del canone e della tassa deve essere effettuato conte- stualmente presso un qual- siasi Ufficio Postale a mezzo di un unico modulo stacca- to dal libretto di iscrizione. La grande Casa francese ZASMIN avverte che una propria massaggiatrice diplomata in dermatologia estètica è a disposizione delle Gen- tili Signore dal 28 febbraio al 5 marzo per MASSAGGI GRATUITI consigli di estetica e cura della pelle con i suoi ul- timi ritrovati scientifici, \ presso : i PINA e GINO Parrucchieri ner Signora Via Sicardo (angolo Ga- lantino) - Telefono 38-22. 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La signora Gobbi dal marzo 1944 al giugno 1954 data della sua ultima prestazione donò il suo sangue in ben 166 trasfusioni per un totale di oltre 45 litri di preziosa linfa. Era molto conosciuta e amata negli ambienti del- rA.VJ.S. e non solo della nostra provincia in quanto le signora Gobbi deteneva un record forse il più patetico del mondo: quello di aver donato in soli dieci anni la pii irande quantità di sangue di ogni altra donna. « Mamma Erchilde » cosi ero affettuosamente chia- mata dai Volontari del sangue la signora Gobbi con ; suoi interventi di generosità ha salvato da sicura morte iecine e decine di persone. Durante l'ultimo anno di guer- ra rispose ad appelli urgenti incurante del pericolo dei bombàidaménti; sempre pronta a correre dove necessitava il suo sangue. Molte mamme, colpite da forti emorragie di parto riebbero la forza di vincere la morte dal sangue d : t Mamma Erchilde ». . La signora Gobbi, era insignita di Medaglia, d'Oro del- l'A.VJ.S. e. quest'anno avrebbe ricevuto il Distintivo d'Oro che è la massima ricompensa avisina ed i cui insigniti, in Italia, si possono contare sulle dita di una mano. I funerali détta signora Erchilde Gobbi avranno luogo domani alle ore 9 partendo dalla Casa di Cura delle Àn- •icTi^^&^^MO^vuttì celle in vìa Aselli. Tutti i Volontari del sangue sono ìnvi- J Pietro Neuroni 80.000; Ditta Bar- tati a parteciparvi. . » BOTTIGLIONI da li- tri 2 olio puro d'oliva Roveraro lire 1050 Vetro gratis. Chiu- sura a macchinetta con Sigillo di garan- zia della Casa. Via Solferino. 25 -CREMONA In CORSO CAMPI, 33 (saloni interni) ULTIMO GIORNO DI VENDITA TAPPETI PERSIMI di magnifici AFFRETTATEVI AD ACQUISTARLI! Ditta organizzatrice La CAS/1 IDEALE ARREDAMENTI DI PIACENZA RONCA Via Solferine. 20 MASLIFRIA BlANc H££!A ABBIGLI AMENTO SPORTIVI ! MOTOCICLISTI ! 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Domenica, 27 febbraio 1955 Ea Provincia

LAI VECCHIA CREMONA CHE NON ABBIAMO VISTO

Quando nel 1908, il Co--nvne decise di sopprimere rimpasta del dazio consu­mo e, dì conseguenza, di porre in congedo le. Guar­die daziarie e gli impiegati, lo jece non soltanto per al­leggerire la città da un pe­sante balzello (ine- la sta­tistica jece poi sapere che le merci non erano dimi-iiuile di un centesimo al chilogrammo, segno, dunque che non ju la cittadinan­za ad avvantaggiarsi di un tal provvedimento...) e per attuare un discutibile po­stulato politico, ma anche per svincolare la città da un peso assai grave: quello del­le mura che la circondava-no da ogni lato e le impedi­vano l'espansione.

Nel l'JOG, renne pubblicata una pianta topografica del­la città. Basta osservarla, per rendersi conto della si­tuazione cremonese. La pos-sente massa delle mura, co-' stituiva una cintura invio­labile, aperta soltanto a porta Milano, a porta Ve­nezia, a porta Romana e a porta Po. Un abitante, per esempio, di via Altobello Mellone o di via Porta Mosa che dovesse raggiungere via Giordano, doveva recarsi sul pìaz?Mle Po o sul piazzale Romana, facendo quindi un giro di uno o due chilome­tri per raggiungere una lo­calità distante venti metri in linea d'aria da casa sua.

E tutti i funerali erano costretti ad mi incredibile giro vizioso per raggiunge­re il Cimitero. Da qualsiasi parte della città muovessero dovevano far capo o a Por­ta Venezia o a Porta Mila­no per imboccare il viale del Cimitero, popolarmente detto « dei Platani» per la superba alberatura che io fiancheggiava e che venne abbattuta liei 1914. Questo nome venne consacrato uffi­cialmente pochi mesi or so­no; e non lia senso, dal momento che i platani non vi sono più.

Che le mura dovessero es­sere abbattute pare oggi tarato evidente che (almeno si ritiene) tutti l'ammette­rebbero. Allora, invece, la cosa sollevò una quantità incredibile di discussioni. I conservatori parlava.no ad­dirittura di '(profanazione». Sembrava loro che quei ba­luardi costituissero qualco­sa di intangibile, di sacro; che sj volesse, con la loro distruzione, menomare le memorie storiche di Cremo­na, che si attentasse alle sue glorie passate. I giorna­li e i settimanali del tem­po, sì fecero eco di tutte queste discussioni; che, per buona fortuna, il Consiglio Comunale non raccolse. E la decisione di abbattere que-.i muraglioni, seguì il suo corso. Dopo, bisógna ag­giungere, furono contenti tutti;- perchè tutti si resero conto che la città ne avreb­be tratto un notevole van­taggio.

L'abbattimento de'le mu­ra dzt.'.e lavoro ai muratori per oltre due -anni. .c'j trat­tava di un lavoro tutt'altro che facile. In certi punti, i muraglioni si ergevano per una altezza di cinque e per-si?io di sr- metri e avevano uno snessore variabile dal mezzo metro ai due metri. Inoltre, al momento della costruzione, avevano fatto le • cose senza economia. I mattoni erano di prima scelta, la calce era della mi­gliore (le mura dovevano costituire un formidabile baluardo contro i nemici che attentavano allo libertà citiaàine; naturale, quindi.

le mira tanta generosa attenzione quando vennero costruite) e gli scalpelli si spuntavano contro quella massa rossa­stra.

SQuando si vide che con la sola forza delle braccia sa­rebbero stati necessari lun­ghi anni di lavoro, si pensò di ricorrere alla dinamite. Le mine, venivano poste una volta al giorno, ed era stato fissato che il loro bril­lamento avvenisse alle 16,30.

Una manna per i ragazzi. Che lasciati liberi dalle le­zioni alle 16, avevano tutto il tempo sufficiente per cor­rere dove le mine dovevano essere fatte esplodere (era­no sempre tutti aggiorna­tissimi sui programmi dei lavori) ed., assistere allo' spettacolo. {.

Ad evitare incidenti, il Comune aveva pregata il Comando del quarto Reggi­mento Artiglieria, di invia­re propri artificieri. Erano loro che, aiutati dai murato­ri, preparavano i cartocci contenenti l'esplosivo, indi­cavano la posizione e la profondità dei fornelli, in­troducevano là carica e sor­vegliavano l'applicazione delle miccie, lunghi serpi biancastri che venivano te­si sino a gualche decina di metri dal luogo dello scop­pio. Poi, quando tutto era pronto, un trombettiere im­boccava il suo strumento e

Ecco una foto scattata nel 1907 da Novaresi: Porta Romana, con il suo scultoreo fastigio conservato ancora nel cortile del palazzo Ala Ponzone in Corso Vittorio Ema­

nuele. Al lati della porta, si ergono le mura

lanciava gli squilli d'allar­me. I soldati e i vigili urba­ni facevano allontanare la piccola folla di curiosi, poi agitavano delle bandierine rosse per segnalare che, per quei che li riguardava, l'ac­censione delle micce poteva avvenire. Un artificiere, munito di torcia a vento, si avvicinava ad ogni mic­cia, l'infiammava, sorveglia­va per' un istante che l'ac­censione fosse stata regola­re, rinnovava il SILO lavoro sulle altre miccie.

Poi tutti si allontanavano. Dietro i cordoni della trup­pa, i ragazzi seguivano con immenso interesse l'abbru-ciamento della miccia: un filo di fumo nerastro, indi­cava il progredire della fiamma; e questo fumo, per­corsa la strada come un ser­pentello, si inerpicava sulle mura, spariva nella 'piccola cava dove era collocata la carica. Poi un lampo, vivi­do, un rimbombo cupo, un fumo bianchiccio, che si al­zava lento e pesante. E, nel­lo stesso istante, una por­zione delle vecchie mura si abbatteva al suolo, sollevan­do un polverone nerastro. Gli scoppi si succedevano regolarmente (ed erano contati attentamente dagli artificieri che volevano es­sere certi che tutte le cari­che fossero esplose) poi i muratori comAnciavano a lavorare di piccone per ri­muovere tutto quel pietra­me sgretolato. E così, gior­no per giorno, sparivano lar­ghi tratti delle mura che, nei secoli andati, protesse­ro la città dalle orde ne­miche. : ;

Proposto che alla patente di mestiere venga attribuita una efficacia assoluta per Pesercizio dell'attività professionale

La sezione « Artigianato » della Consulta Economica Provinciale, riunita, presso la Camera di Commèrcio, sotto la Presidenza del cav. Ottorino Gallini e con ' lo intervento dell'avv. France­sco Piacentini, ha preso in attento esame il disegno di legge per la disciplina giuri­dica dell'artigianato, presen­tato dal Sen. Moro e attual­mente allo studio della IX Commissione del Senato in sede deliberante e, dopo a-ver espresso il compiacimen­to degli artigiani per l'ap­provazione della recente leg­ge sull'apprendistato, che rappresenta un reale ed effi­cace contributo alla realiz zazione d;.lla qualificazione delle maestranze, attraverso l'addestramento professiona­le, ha osservato che il pro­getto Moro, per quanto ri­guarda l'istituzione della bottega-scuola, è ormai su­perato.

La Sezione ha molto ap­prezzato la definizione det­tagliata e completa dell'im­presa artigiana, contenuta nell'art. 1 di detto progetto e l'accenno, nell'art. 24, ai-la patente di mestiere, cui bisognerebbe attribuire una efficacia assoluta per l'eser-

tiiimiiiiiiiiiiiimiiiiiiimiiiiiiiiiHiiiMiMHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiimiiiiim^ iiiiiiiiniimiiiiimiiii iiiiiniiiiiiiniiui iiuiiiiiiiimtiiiiiiiuiiiiiiiiiii inmiiiiiiiiiiiitiiiimim»

Oltre 367.000 metri cubici di metano perduti nell'ultimo bimestre in seguito a tughe I Gli utenti cremonesi aumentano ogni giorno: sopprimere la

distribuzione sarebbe un provvedimento assurdo ed impopolare

Cizio dell'attività artigiana, Organizzazione Mondiale della efficacia che nel progetto Sanità. sembra limitata solo a de­terminati casi.

A conclusione dei suoi la­vori la Sezione ha fatto voti perchè: il progetto Moro sia riformato alla luce dei prin­cipi stabiliti con la legge sul-l'apprendistatò, ferme re­stando la definizione deua impresa artigiana e l'istitu­zione della patente di me­stiere in senso più assoluto; il regolamento di cui all'ar­ticolo 30 della legge sull'ap­prendistato non alteri io spi­rito informatore della legge stessa e che le eventuali com­missioni provinciali da isti­tuire, in relazione ai compi­ti di carattere locale, abbia­no sede presso le Camere di Commercio che sono li più qualificate per imprimere ai-

Esse sono semplici e se inse­gnanti e genitori le terranno presenti per farle applicare a: giovani, ne avremo un giova­mento non indifferente.

1. - Dopo tutti i Dasti. ma par­ticolarmente dopo quello serale, togliere dai denti zucchero e fa­rinacei. Ciò si ottiene terminan­do il pasto con alimenti fibrosi (mele per esempio) che determi­nano un'autonunzia masticatoria, pulendosi sistematicamente i denti o risciacauandosi la bocca.

2. - L'ingestione dello zucchero e dei farinacei tra un pasto e l'altro deve essere ridotta al mi­nimo. Nei primi anni di vita so­no sconsigliabili le tettarelle di gomma dolcificate con miele e zucchero; inoltre si deve toglie­re la cattiva abitudine di far ad­dormentare i bambini con dol­ciumi.

3. - Aumentare la' resistenza dei denti alla carie con la fluo-razione dell'acqua o con l'appli­cazione locale di fluoro <que»ra

RINGRAZIAMENTO Ringrazio vivaglieli'e i Chiaris-i

simi dottori Bontardelii e Ghiz-j zoni ™er u duplice intervento fe­licemente riuscire, i Fratelli d:

• S. Camillo, in particolare modo il Fratello Cecchin per le amo-revo'.i' cure prestale.

LUIGI CADENAZZI

MACARIO in

TUTTE

DONNE MENO Ì0

Sono confermate per do­mani lunedì 28 febbraio e martedì 1° marzo, alle ore 21,15, le due recite straordinarie di Macario e della sua grande Compa­gnia, al « Politeama » di Piacenza. Verrà presenta­ta la elegante rivista fem­minile a grande spetta­colo : « Tutte donne meno io», di Scarnicci e Tara­busi, mus:che di Lelio Luttazzi. Oltre a Macario, recitano, cantano e dan­zano nella bella rivista: Maria Palumbo, Fulvia Colombo, Mercedes Mo­zart, il « Cherley Ballet » del Latin Quartier di New York, Mimma Rizzo, An­namaria Moreno, e, e. ecc. ed uno stuolo di belle fi­gliole, in un vertiginoso alternarsi di scene sugge­stive e di attrazioni inter­nazionali.

Prenotazioni alia bi­glietteria del « Politeama» - Piacenza - Telef. 25-40.

l ' apprendis ta to la n a t u r a di recente inquisizione richiede al-s t r u m e n t o di specializzaz.0- tre osservazioni e studi). ne e qualificazione in un settore di attività; propria di tali istituti.

Norme per combattere la carie dentarla

4. - li redime alimentare deve essere razionale specialmente du­rante la gravidanza, l'allattamene

! to e la prima infanzia, cioè de-; ve essere ricco di proteina, sali

minerali e vitamine e conve­nientemente bilanciato.

G. MARIANI Uff. Sanitario

Il numero degli u t en t i del Nel luglio 1952, gli u t e n t i gennaio . Nel 1953, infa t t i , si bieri Rina 500 metano, è sempre hi a u m é n t o . j d e l gas eran Questa cons ta taz ióne bas ta dello scorso d a ' s e l a a provare come que- ro si era qu sto servizio sia; t o rna to gra- 11.761 con u n increménto d i to a l l a c i t t ad inanza , come ?lrietìfb "jdi un cent ina io di erano giuste le n o s t r e , ins i - nuovi a l lacc iament i al mese, slenze quando facevamo pres- ^Naturalmente , al maggior n u . sioni affinchè il Comune si mero degli u ten t i , s i è vér i -decidesse a s t r ingere il con- ficato un po tenz iamen to dei t ra t to con l 'Ente che gestisce consumi . Mentre nel novem-il servizio, come sarebbe ant i - bre 1952 erano s ta t i u sa t i popolare un provvedimento 199.218 met r i cubi di me tano , (vent i la to dal l ' assessore ai nello stesso mese del 1953 ne lavori pubbl ici s ia ih" Consi- sono s ta t i consumat i 1 mil io-gl io v. Comunale , sia nel corso n e . e 101.522 me. e in quel lo di u n a r iun ione dei Comuni 1954 il consumo è s ta to d i interessat i ) che soppr imesse mè t r i cubici 1.432.614. Nello j ne l l 'o t tobre - novembre la d i s t r ibuz ione del me tano u l t imo b iennio , però, il mese per i servizi domest ic i . d i " p u n t a è s ta to quel lo di

Comune di Ri-1 sci 17 a Brescia, una Mostra

so gennaio per me. 2.048.272 con un lieve scarto in meno in confronto al periodo pre­cedente.

Sul prezzo al pubblico del metano, grava anche, e note­volmente, la voce «fughe». Infatti, malgrado tutti gli accorgimenti della Direzione dell'officina di via Massaia, molto gas va ancora perduto; ma ormai pare che si sia giun­ti al minimo possibile. Mentre

1952 le fughe corrispondevano a una percentuale di oltre il 2(j per cento sul prelievo, (e nell'agosto-settembre 1953 si è giunti alla punta massima del 30 per cento) oggi, attra­verso uiminuzioni alternate a notevoli aumenti, si è giun­ti a una cifra del 9.13 per cen­to, sempre corrispondente, però, a una massa notevolis­sima di metano, che per il bimestre dicembre 1954-gen-

gnazzi, di anni 50, abitante a di 32 anni, abitante in via naio 1955 è costituito da ben

iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliii

Urtato da un'auto un ciclista in via Mantova

Il contadino Antonio Do- to il fonditore Mario Manetti,

Pessina Cremonese, mentre "Ossalengo "2, rimasto vittima ieri percorreva in bicicletta tu an infortunio sul lavoro, lo stradale di Mantova, giuri- Il Manetti stava provveden­te nei pressi di S. Antonio do pEsasó io st^bximèh-to veniva investito da una mac- OCRIivl alla .fusione del bron-china di passaggio, che era zo quando metteva inawerti-sopraagiunta alle sue spalle, taraente un piede su di una e gettato a terra. Il Dognaz- sbarra di ferro che, rimbal­zi, soccorso dall'investitore, zando, lo colpiva alla faccia veniva trasportato al nostro causandogli una ferita lacero ospedale ove è stato ricovera- contusa allo zigomo destro. to per aver riportato una, fé- • "rita all'avambraccio sinistro, una contusione alla regione parietale desti a g* abrasioni varie. j

— Sono pure stati ricove­rati l'operaio Sante Balestre- r e a to in Agraria a Milano ri, di 32 anni, abitante ad An-nicco per aver ingerito, men- FRANCO FORNARI di Cor-tre lavorava da Menga, un n&sz'o di spillo che teneva fra te de' Frati, i denti e Mario Galli, di 53 » * * anni, abitante a Persico Do-simo che presentava una va- Presso .l'Università Capoli­sta ferita al dorso della ma- ca di Milano si è laureata in ne -..estra con probabile re- Lettere moderne-la.signorina cisione dei tendine per esse- ANNA MANFREDINi della re caduto dalla bicicletta. nostra città.

— E' stato, invece, medica- Felicitazioni ed auguri.

iiiiMiiiiiiiuiiiiiiiii iniiiiiiiiiiTit!iini]initiiiiiiiiiiitiiiiii!iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii<iriii{iiiiiJiit)MiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiJiiiii)iiiiiniiimi<ii titilli uiiiintiiiiniitriiiiiiiiii:

367.423 metri cùbici.

Lauree A peni voti legali si è lau-

TEMPERATURA

RTihinia Media Massima

1951 - 3,2 4-0,9 +- 5,4

il 955 -I- 1,8 + 4,3 + 6

Domani scade il termine per le denuncie 1.6. L Il Ministero delle Finanze

avverte che domani è il termi­ne per la presentazione agli Uffici del Registro delle de­nunzie ai' fini del pagamento dell'Imposta Generane sulla Entrata in abbonaimenifco ~ in base a canoni ragguagliati al volume degli affari (vendite al dettaglio, pubblici esercizi, prestazioni al dettaglio, pro-lessionitsti, ecc.).

Detto termine non sarà per nessun motivo prorogato, per cui a carico degli inadem-riieh'ti saranno sroplàcaite le penalità previste dalla; legge.

solino 2000, Melina- Anita ìooo, Pezzani si è poi dedicato alla Davidi Giovanni ideo, Perotti Er- ! scultura, partecipando a nu-nesto ìooo, Moliriari Ettore 2000, rrierose. Mostre ed esponendo Grossi Don Ubaldo 30C0, Bram-billaschi Calisto 600, Cremonesi Achille 900, Brambillaschi Sera­fino ÌOOO, Dipendenti S. À. Pi­relli 125.944; Ditta Antoniazzi e C. 30.500. Totale L. 12.263.001.

alla Biennale di Venezia. So­lo recentemente si è lanciato nell'arte figurativa ottenendo risultati molto lusinghieri. La Mostra, che resterà aperta si­no al 10 marzo, sarà inaugu-

«i. » •• . „ rata con una prolusione del Si Inaugura a BreSCia ; poeta milanese Luigi Medici,

.... ~..(.. J.I „ „ D«„»»; l che recentemente ha decla-una mostra del soncinese Pezzani } m a t 0 a l c u n e s u e c r e a z i o n e i n Per iniziativa della Asso- ! una riunione di poeti dialet-

ciazione Artistica Bresciana tali all'Adafa. Sono esposte

Le persone con denti cariati sono più di dieci milioni in Ita­lia ed oltre un miliardo nel mon­do. Non si tratta solo di un'al­terazione estetica e di una le­sione locale senza conseguenze per l'oreanismo. I danni della carie dentaria sono enormi sia per la deficiente masticazione J dei cibi, sia per le conseguenze i del focolaio - infettivo, frequente j causa di infezioni di altri orga­ni : cuore, articolazioni, rene, ecc. I

La prevenzione della carie è ; uno dei più importanti problemi : di medicina sociale, anche per­chè la sua soluzione richiede studi e ricerche con la collabo­razione di numerosi specialisti. E' nell'età della scuola che si può intervenire con maggiori probabilità di riuscita, sia con un attento controllo della den­tizione, sia facendo seeuire ai r-'.'razzi alcune norme profilat­tiche.

Il nostro servizio medico-scola­stico è particolarmente attivo nel campo odontoiatrico. E-so segnala ai genitori ed ai medici curanti i bambini bisognosi di cure locali o generali ed assiste direttamente i meno abbienti. Inoltre sta attuando, in collabo­razione con la sezione chimica del laboratorio di igiene e profi­lassi, uno studio ner stabilire i rapporti tra composizione chimi­ca dell'acaua potabile (special­mente fluoro) e la carie. I rilievi statistici sulle ortodanzie. po­tranno consentire precoci e ra­zionali interventi per la loro cor­rezione.

Questa breve comunicazione ha lo scopo di far conoscere al­cune norme per prevenire il ma­nifestarsi della carie, in gran parte dettate dagli esperti della

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E' morta "mamma Erchilde,, la più generosa donatrice di sangue

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' Dopo una breviss ima va- tesor i del loro sapere in di-canza carnevalesca, sono s ta - s o p i r n e e s t r è m a m e n t e a r d u e té riprese regola rmente le le - ed i l p i ù del le vol te ancor zioni della Scuola di Paleo- pr ive di u n a loro definita si-S'.';\na Musicale della Univer- s temazione scientifica. , sua di Parma che funziona '• Numerose borse di s tud io :1 (.remona da orma i c inque fac i l i tano la f requenza degli ?n5j'- s tuden t i in non agia te condi -

«li studenti sono in con- z ioni economiche. " n u o aumento. Ben t r e n t a - ! In ques t i u l t i m i g iorn i se quattro sono le « mat r ico le » , ' n e sono agg iun te due di L. 50 provenienti da tu t t a I t a l i a P m i l a c a d a u n a . Una è s t a t a anche dall'estero. Ma mol t i offerta da l la Cassa d i R i spa r -sono anche gli iscr i t i del mio delle Provincie Lombar-;

o nuove borse da L.-25.000 c iascuna cost i tu i t i da l la quo­ta non versa ta ne l lo decorso a n n o accademico agli s tu ­dent i che non h a n n o t empe­s t ivamente supera t i gli esa­m i s tab i l i t i . "Anche l 'Ammin i s t r az ione

Provincia le di Brescia h a cre­du to di ve r sa re ' u n con t r ibu-to a l la .Scuola , p a r t i c o l a r m e n ­te significativo non pe r l 'en­t i t à della s o m m a , q u a n t o per jj}f[ comprens ione che dimo-

la via Dante... Ja Tessilblòch

Per iniziativa di un giova­ne, figlio di un ben noto com­merciante tessile, che già da parecchi anni collaborava col padre, rivelando quel note­vole intuito commerciale, è stato inaugurato un nuovo negozio (magazzino) con lo­cali ampi e nello stesso tem­po modesti. Questo negozio ha i caratteri tipici del gran­de magazzino, nel quale im­pera il trinòmio: qualità, prezzo, varietà. A questi pre­gi necessari per la vita del negozio, bisogna aggiungere le tradizionali- doti del pa­dre di questo giovane: one­stà, serietà e correttezza. La denominazione dei negozio è: Tessilblock di Silvio Pol­lastri e. la sua Sede in vis Dante 164-166, nella casa Po­sto, vicino al nuovo garage Lancia. La stima in cui è

che onora oltre che la Sài, e. l'università che" le

anno dato vita, la stessa Nazióne italiana.

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s o ? n ( n S T \ / U { K.{xt?r'\cor;. d c ' d a destinarsi ad,un g.io:|||ra ad una iniziativa dì a l - ; £ £ } £ " l a D i t t a"dagn Stessi studi mni • ' S e " ? t a d / g l 1 vaHe n^at,°, ' ? ^moardiav ^ i m a ^ quahhcazione cultu- f o r n i t o r i ^ j ^ ^ l è S Ì 2 siucii molti giovani preferì- laura dalla Amministrazioni « - * »*» «„,.».. .,«,.., „w, i„ scono impiegare un tempo he del quotidiano cremonese ' superiore al previsto per me- «La. Provincia». Cosi esse' glio acquistare quel forte nu. "devono essere aggiunte alle' mero di cognizioni che la altre di pari importo offer-' scuola imparte e che sono te dalla Banca Popolare, dal-"idispensabili per un paleo- l'Ente del Turismo, e dalla ' grafo musicale. Camera di Commercio, la

Il corpo accademico, costi- quale,; sempre generosa, ha tuito da-docenti universitari: voluto, metterne a disposizio-di chiara fama, onora vera- ne due. niente la Scuola e la città. . La Scuola funziona con_ £• il successo della iniziativa molta regolarità é con altret1,';-si deve in grande parte ai tanta severità. Per cui sono." professori ihe profondono i .disponibili anche dei - sussidi

Pro seccore* lo venale S1 Riscossioni precedenti L. 11 mi­

lioni K0.»3ff; Dipendenti "Comu­ne di Voltìdo «120; Operai e Im-

si inaugura oggi in yia Gram- 14 sculture e 40 quaddri

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I pagamenti del canoni per radio e televisione

Il Ministero delle Finanze comunica che «li abbonati alle radioaudizioni per uso privato i quaii, non avendo corrisposto il canone di ab­bonamento e la relativa tassa di concessione governativa entro il 31 gennaio provve­dano tuttavia a mettersi in regola entro e non oltre il 2 marzo, beneficeranno sia della applicazione in misura riaotta della sopratassa per il t'ardivo pagamento del ca­none di abbonamento alle ra_ dioaudizioni sia della appli­cazione, in luogo della pena pecuniaria, della sopratassa del 10 per cento per il ritar­dato pagamento della tassa di concessione governativa, che complessivamente am­montano a L. 190.

Trascorso tale termine, gli abbonati incorreranno nella sopratassa radio per tardivo pagamento nella misura di L. 210 e nella pena pecunia­ria per mancato pagamento della tassa di concessione go­vernativa da L. 1.700 a lire 5.100, per un importo nel massimo di L. 5.310. II Mi­nistero delle Finanze avver­te che per gli abbonamenti per uso privato- il versamen­to del canone e della tassa deve essere effettuato conte­stualmente presso un qual­siasi Ufficio Postale a mezzo di un unico modulo stacca­to dal libretto di iscrizione.

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E! morta all'età di 54 anni, la signora Erchilde Gobbi, attivissima donatrice di sangue della Sezione di Cremona.

La signora Gobbi dal marzo 1944 al giugno 1954 — data della sua ultima prestazione — donò il suo sangue in ben 166 trasfusioni per un totale di oltre 45 litri di preziosa linfa. Era molto conosciuta e amata negli ambienti del-rA.VJ.S. e non solo della nostra provincia in quanto le signora Gobbi deteneva un record forse il più patetico del mondo: quello di aver donato in soli dieci anni la pii irande quantità di sangue di ogni altra donna.

« Mamma Erchilde » — cosi ero affettuosamente chia­mata dai Volontari del sangue la signora Gobbi — con ; suoi interventi di generosità ha salvato da sicura morte iecine e decine di persone. Durante l'ultimo anno di guer­ra rispose ad appelli urgenti incurante del pericolo dei bombàidaménti; sempre pronta a correre dove necessitava il suo sangue. Molte mamme, colpite da forti emorragie di parto riebbero la forza di vincere la morte dal sangue d:

t Mamma Erchilde ». . La signora Gobbi, era insignita di Medaglia, d'Oro del­l'A.VJ.S. e. quest'anno avrebbe ricevuto il Distintivo d'Oro che è la massima ricompensa avisina ed i cui insigniti, in Italia, si possono contare sulle dita di una mano.

I funerali détta signora Erchilde Gobbi avranno luogo domani alle ore 9 partendo dalla Casa di Cura delle Àn-

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