Metodologia per la redazione del Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale
Le novità tecnologiche nel controllo dell’illuminazione degli edifici evoluti
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Transcript of Le novità tecnologiche nel controllo dell’illuminazione degli edifici evoluti
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Il relatore
• Ing.Andrea Tamagnini• Lighting Manager di Crestron Italia• Docente Master in Lighting Design –
Facoltà di Architettura -Roma• Associato AIDI
Sommario
In questo webinar parleremo di:
• Brevi cenni sulla sorgenti di luce • I sistemi di controllo e regolazione • Standard attuali• Tecnologia cablate e wireless• L’innovazione delle soluzioni basate su LED• Light Automation negli edifici• Cosa ci riserva il futuro prossimo
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Cenni sulla sorgenti di luce
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• Temperatura di colore
• bianco caldo tra i 3 000 e i 3 500 K,• bianco neutro tra i 3 500 e i 4 500 K,• bianco freddo tra i 4 500 e i 7 000 K.
La temperatura è importanza non solo per la "gradevolezza " della luce ma risulta di fondamentale importanza per il contesto lavorativo
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
• Tipi di sorgenti di Luce
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Incandescente
(2600 K ‐3000 K )
TungstenAlogene
(2800 K ‐3200K )
Efficienza luminosa <12 lm/W Efficienza luminosa <27 lm/W
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
• Tipi di sorgenti di Luce
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Fluorescente
(3000 K ‐ 6000 K )
standard, warm white (3.000 K) standard, cool white (4.000 K) standard, daylight (6.500 K) standard extra, cool white (4.000 K) standard extra, daylight (6.500 K)
Efficienza luminosa <104 lm/WCFL
FL
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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warm comfort light (2.500 K) extracalda (2.700 K)warm white (3.000 K) white (3.500 K) cool white (4.000 K) daylight (6.500 K) skywhite (8.000 K)
Trifosforo ‐ Pentafosforo
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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A parità di temperatura di colore la differenza tra una lampada trifosforo e una pentafosforo è appena percettibile, infatti le lampade pentafosforo, di recente introduzione, hanno una resa cromatica leggermente migliore, poiché hanno uno spettro più ampio e omogeneo e una luminosità lievemente minore.Il codice di colore a tre cifre è utilizzato anche per altre sorgenti luminose. In tal caso,la prima cifra indica la resa cromatica. Ad es.
8 indica una resa compresa tra l'80 e l'89% (come effettivamente accade per le lampade fluorescenti trifosforo),9 indica una resa non inferiore al 90% (come effettivamente accade per le lampade fluorescenti pentafosforo);
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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(4000 K ‐5600 K).
Lampade a scaricaHID
Neon / Catodo freddo CC
Efficienza luminosa <95‐150 lm/W
E’ un tipo di FL : CCFL o CC
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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Induzione
Efficienza luminosa <70‐90 lm/W
( 2700‐8000 k )
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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• Durata tra 65.000 ore per i modelli a induttore interno e 100.000 ore per quelli a induttore esterno;• Efficienza elettrica media del 97% grazie alle alte frequenze in gioco;• Efficienza luminosa tra 70 e 90 lm/W rispettivamente per lampade a ballast integrato e a ballast separato;• Invecchiamento della luce ridotto rispetto alle lampade a incandescenza (che soffrono di evaporazione del filamento) e alle lampade a scarica convenzionali;• Avvio istantaneo rispetto a tutte le forme di illuminazione industriale convenzionale, a vapori di mercurio, a vapori di sodio, a alogenuri metallici;• Riciclabilità a causa della separazione dell'amalgama di mercurio dal resto dei materiali, bassa dispersione di mercurio in ambiente per unità di tempo dovuta al lungo ciclo di vita.
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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Le lampade che fanno uso di induttore interno e che utilizzano ballast ad alta frequenza possono produrre interferenze radio (RFI) ed interferiscono con le comunicazioni radio nell’area limitrofa. Le lampade più nuove con induttore esterno, usano ballast a bassa frequernza che hanno le certificazioni FCC e sono in linea con le regolamentazioni RFILe lampade ad induttore esterno tendo ad essere ingombranti , specialmente per alti wattaggi e quindi non sono adatte in applicazioni dove la compattezza della lampade è importante.Alcuni tipi di lampade ad induzione utilizzano il mercurio, che è altamente tossico se rilasciato nell’ambiente.
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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LED
Efficienza luminosa <60 lm/W
( 2700‐8000 k )
a) Efficienza in continuo aumentob) Dimmerizzazione senza variazione di temperatura di
colorec) Accensione istantanea
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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L’importanza è nella sua vita media alta, selettività nell’emissione eQuindi minore dispersione in calore etc.. e la miglior risposta nella Dimmerazione unita ad una notevole compattezza e flessibilità installativa.
Risulta anche importante la possibilità di realizzare luce dinamica e il «tunable white»
2700K
5600K
Le persone sono influenzate dall’alternarsi del giorno e
della notte. La luce naturale influenza il
benessere personale
Cenni sull’evoluzione delle sorgenti di luce
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E’ il componente che sta rivoluzionando non solo l’illuminazione negli edifici ma il nostro vivere quotidiano
Cenni sulle sorgenti di Luce
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• Vita media delle differenti famiglie di lampade
Tipo Durata
Incandescenti 1.000 ore
Alogene 2.000 – 5.000 ore
Fluorescenti 12.000 ‐79.000 ore
Scarica compatte 6.000 – 15.000 ore
Scarica non compatte 10.000 – 32.000 ore
Induzione 89.000 ore
Led 40.000 ore
Cenni sulle sorgenti di Luce
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• Vita media delle differenti famiglie di lampade
Cenni sulle sorgenti di Luce
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• Ra – indice di Resa Cromatica o CRI
La norma UNI 10380 suddivide l'indice della resa del colore (Ra) in cinque gruppi:
1A…....RA>90 (raccomandata per abitazioni,, musei, studi di grafica, ospedali e studi medici)1B…....80<Ra>90 (raccomandata per uffici, scuole, negozi, palestre, teatri, industrie tessili e colorifici)2……..60<Ra>80 (raccomandata per aree di servizio, corridoi, passaggi, scale)3……..40<Ra>60 (raccomandata per officine, magazzini, depositi)4……...20<Ra>40 (raccomandata per parcheggi, banchine, cantieri, scavi)
Un buon prodotto basato su tecnologia LED ha un CRI > 90
La regolazione come risparmio e non solo energetico
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Forward Phase Dimming:La maggior parte delle lampade in app.residenziali sono resistive o induttive e verranno dimmerati utilizzando forward phase dimming.
Maximum Voltage
Zero Crossing point
Dimming Leading EdgeOvvero taglio di fase sul
fronte di salita
Maximum Voltage
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Reverse Phase Dimming:
Molti dei trasformatori elettronici hanno carichi capacitivi e e viene utilizzato il reverse phase dimming.
Maximum Voltage
Zero Crossing point
Maximum Voltage
La regolazione come risparmio e non solo energetico
Dimming Trailing EdgeOvvero taglio di fase sul
fronte di discesa
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La regolazione come risparmio e non solo energetico
Aumento della vita media della lampada dovuto al minor stress termico del filamento in accensione e spegnimento ( valido per incandescenti e alogene )
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PWM Dimming:
I LED non possono utilizzare direttamente il taglio di fase come regolazione.La tensione continua va “modulata” come un segnale morse per generare l’effetto della variazione del livello luminoso
La regolazione come risparmio e non solo energetico
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La regolazione come risparmio e non solo energeticoCome dimmerare I differenti corpi illuminanti basati su tecnologie LED
Per dimmerare le striscie LED, che lavorano a tensione costante ( VC ) vanno utilizzati i dimmer che lavorare in PWM direttamente sullla tensione ( 12‐24‐48)
Per dimmerare gli spot LED abbiamo due possibilità :A) Se ci troviamo di fronte a Spot LED a 12‐24 VDC con alimentatori a corrente
costante , vanno sostituiti gli alimentatori con analoghi del tipo DIMMABLE , allo stesso tempo va precisato che normalmente i “Costant Current dimmable powersupply” vanno utilizzati con dimmer del tipo TRAILING EDGE e quindi dovresti utilizzare i nostri dimmer
B) Se ci troviamo di fronte a spot led a 230VAC ( purchè dimmable ) possono essere dimmerati da dimmer Leading Edge PREVIO TEST.
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• Fluorescente– Alimentati tramite 5 tipi di reattori
• Due fili non‐dimmerabile: disponibili con reattori magnetici o elettronici.
• Due‐fili dimmerabile elettronicamente: I cavi fase e neutro sono connessi al reattore l’informazione per il dimming è inviata sulla potenza
• Tre‐fili : l’informazione per il dimming è inviata tramite un cavo dedicato ad alta tensione
• quattro‐fili: l’informazione per il dimming è inviata tramite un circuito a bassa tensione 0‐10VDC
• DALI (digital addressable lighting interface): reattori
contengono un indirizzo digitale ed è parte di una rete.
La regolazione come risparmio e non solo energetico
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La regolazione come risparmio e non solo energetico
• Fluorescente– Ricordiamoci che la vita media di un tubo fluorescente è direttamente collegato al numero di accensioni e spegnimenti
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Carichi Dim InterfacciaIncandescenti ( 230v ) Si Dimmer Tipo Leading edge o Trailing edge
Bassa Tensione con trasformatore magnetico (MLV) – Incandescenti o Alogene
Si Dimmer Tipo Leading edge
Bassa Tensione con trasformatore elettronico (ELV) – Incandescenti o Allogene
Si Dimmer Tipo Trailing edge
Fluorescenti con Reattore Elettronico standard( …es. Fluorescenti Compatte )
no ON‐OFF
Fluorescenti con Reattore Elettronico concontrollo analogico 0‐10V
si Dimmer per fluorescenti con 0‐10V
Fluorescenti con Reattore Elettronico concontrollo analogico DSI
si Dimmer per fluorescenti con DSI ( poco diffuso in Europa )
Fluorescenti con Reattore Elettronico concontrollo analogico DALI
si Interfaccia DALI
LED ( Lampade o Strips ? ) Si(*) PWM,0‐10V, DMX,DALI, Alim CC dimmerabili TE
Neon/Catodo Freddo ( CC) si Dimmer Tipo Leading edge
La regolazione come risparmio e non solo energetico
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La regolazione come risparmio e non solo energetico
Quali sono le conclusioni su questa sezione dedicata alla regolazione…
……..trovare il giusto bilanciamento tra circuiti con necessità di dimmerazione e circuiti da gestire in ON‐OFF anche in base alla tipologia per contenere i costi di refit o per nuovi impianti.
Tutti i circuiti , regolabili o no, devono essere sotto una gestione globale e condizionati da sensori di presenza , sensori di compensazione luce naturale e temporizzati.
Standard nei sistemi di regolazioni luci
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Quali sono gli standard in uso nei sistemi di regolazione luci e metering ?
A) DALIB) 0‐10VdcC) DMXD) DSI ( non diffuso in europa )E) KNXF) M‐BusG) EnOceanH) 3DIM ( per illuminazione stradali ) I) PowerLine (ISO/IEC 14908)J) Bacnet
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Standard nei sistemi di regolazioni luci
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A) 0‐10V : Semplice controllo in tensione analogico a due fili
B) DSI : Controllo Digitale a due fili non indirizzabile
C) DALI : Controllo Digitale Indirizzabile
Nei sistemi luci per uffici e terziario, lo standard di controllo è il DALI che nasce prettamente per il controllo dei fluorescenti ma sono ancora in uso metodi precedenti
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Standard nei sistemi di regolazioni luci
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International standard IEC 62386
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Standard nei sistemi di regolazioni luci
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Vantaggi : diagnostica evoluta, controllo puntuale senza utile negli spazi riconfurabili,bus non invertente e quindi di facile cablaggio,funzioni utili di emergenza in caso diInterruzione del bus, notevole diffusione tra i marchi di apparecchi di illuminazione
Svantaggi : costo decisamente alto dei reattori e degli alimentatori dotati di questoBus, manutenzione effettuabile solo da personale specializzato, bus lento (1200 b/s.)e poco adatto agli scenari dinamici. Pur essendo uno standard alcuni marchi ne fanno un uso proprietario per ragioni di mercato. Numero limitato di dispositivi per universo
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Standard nei sistemi di regolazioni luci
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Nel mondo teatrale e dello spettacolo lo standard di controllo è chiamato DMX‐512
DMX 512 ( derivato da RS-485 )Protocollo per sistemi di lighting systemPuo indirizzare fino a 512 dispositiviComunica a 250kbpsConnettori XLR-5 sono lo standard di connessione
I trasmettitori usano connettori femmina
Altamente immune alle interferenze EMF
Connettori Robusti
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Standard nei sistemi di regolazioni luci
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Vantaggi : Bus molto stabile e di pronta risposta, connettori robusti, possibilità diAssegnare gli stessi canali a più dispositivi per operazioni sincroni
Svantaggi : limitato ad uso teatrale e spettacolo e poco diffuso in ambito architetturale,Necessità di inserimento di splitter per creare topologia a stella.
Standard nei sistemi di regolazioni luci
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In Europa, il bus Standard nei sistemi di controllo elettrico ( luci,clima e motorizzazioni ) è il sistema KNX, evoluzione del sistema EIB e amalgama di tre bus precedenti
In costante aumento nella diffusione e nelle proposte
Attualmente ci sono 300 produttori e circa 7000 prodotti certificati
Standard nei sistemi di regolazioni luci
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Vantaggi : Sistema ad intelligenza totalmente distribuita, bus adottato da marchi diversi e quindi possibilità di scelta nell’acquisto dei prodotti, software di configurazione unico
Svantaggi : E’ un bus principalmente per la gestione dell’automazione elettrica, limitate funzioni e possibilità di implementazione di scenari o algoritmi complessi.
Standard nei sistemi di regolazioni luci
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L’Enocean è uno standard emergente per tutto quello che riguarda i dispositivi wireless a bassissimo consumo e la Texas Instruments sta spingendo nelladivulgazione di kit di sviluppo per nuovi prodotti basati su tale tecnologia
Standard nei sistemi di regolazioni luci
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I dispositivi wireless Enocean si ricollegano tramite un gateway alle dorsali esistenti basate sugli standard più diffusi
Standard nei sistemi di regolazioni luci
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Vantaggi : comunicazione senza fili, basso consumo , collezione di energia innovativa,bassa manutenzione e ridotto rischio d’incendio bassa pollution elettromagnetica
Svantaggi : prezzo dei dispositivi, limitata offerta di prodotti, standard giovane e quindida verificarne i limiti nel tempo, difficile disponibilità di prodotti in Europa
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Standard nei sistemi di regolazioni luci
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Una tecnologia powerline molto diffusa in tutto il mondo ed anche in Italia è quella basata sul protocollo LonWorks, ora anche standard ISO 14908‐1‐2‐3‐4, infatti su questo protocollo è basato il contatore che Enel installa da qualche anno che è in grado di fare la telelettura e le modifiche contrattuali da remoto
Powerline
Fra i maggiori oppositori alla diffusione di questa tecnologia vi sono le emittenti radio. Anche se i cavi powerline sono intrecciati e schermati (grazie alla schermatura ed al fatto di essere molto vicini e non in linea retta producono un campo elettromagnetico debolissimo), essi sono sostanzialmente delle antenne (filari) che teoricamente disperdono (irradiano) e assorbono (ricevono) energia sulle frequenze radio.
Tecnologie cablate e wireless
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Nell’ambito di un cablaggio di un sistema di controllo dell’edificio le scelte sono obbligateDai vincoli dell’edificio stesso e si risolvono in :
a) Utilizzo di una dorsale basata su una rete dati standard quale Ethernetb) Posa di uno o più bus specifici in tutto l’edificio o eventualmente
come appendice della dorsale in Ethernetc) Utilizzo di connessioni wireless standard o proprietarie in base alle distanze
e ai dispositivi da integrare
In base a queste considerazioni verrano passati cavi tipo Cat5e o di qualità superiore, cavi Bus a due fili o multipolari e verranno posizionati transceiver per una copertura ottimale wireless
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Tecnologie cablate e wireless
Tecnologie cablate
Ethernet (IEEE 802.11)…….. Poco da dire valgono le considerazioni std
Bus Standard ….…. Quelli enumerati nelle slides precedenti
Bus Proprietari …… Pur nella proprietarietà hanno i loro vantaggi ………
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Tecnologie cablate e wireless
Wifi (IEEE 802.11)
Bluetooth (IEEE 802.15)
ZigBee (IEEE 802.15.4 / ZigBee PRO)
Z‐Wave
Soluzioni Proprietarie in 2.4 GHz ( tipo InfinetEX )
Tecnologie wireless
Tecnologie cablate e wireless
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Tecnica Freq Range di Connettività
Transfer Rate Consumo Svantaggi Rete
WiFI 2.4 GHz – 5.4 GHz
100 mt 11Mb/s ‐ 3Gb/s alto Basso QoS Punto‐Multipunto
Bluetooth 2.45 Ghz 1‐10‐100mt *Tipico 10 mt
723,1 kbit/s –3Mb/s
Medio ‐ 1‐2.5‐100mW
Piconet ad hoc
ZigBee 868 MHz in Europa o 2.4GHz
10‐75mt 250 kbit/s Molto basso ‐ 1 mW
Stella,peer‐topeer, cluster‐tree
Z‐Wave 868.42 MHz(Europa)
30 mt 100 kbit/s Molto basso Mesh
InfinetEX 2.4 GHz Mesh
EnOcean 902 MHz,868.3 MHz e 315 MHz
30 mt 125 kbit/s Bassissimo
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Tecnologie cablate e wireless
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Soluzioni lighting wireless basate su ZigBee
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Tecnologie cablate e wireless
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Esempio di soluzioni wireless in ambito residenziale
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Tecnologie cablate e wireless
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Esempio di soluzioni wireless mesh
• Gli oggetti formano una rete– Ciascun oggetto funge da ripetitore– Più oggetti formano la rete, più la
rete risulta stabile• IEEE 802.15.4
– Interoperabilità con 802.11, etc• Prestazioni elevatissime
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Light Automation negli Edifici
…passiamo ora alle soluzioni integrate per applicazioni «Building»
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Light Automation negli Edifici
Problema : Nel 2006 il 72% del consumo elettrico del mondo è dovuto agli edifici,nel 2025 dovrebbe raggiungere il 75% di cui il 38% è attribuibile alle residenze private e il 36% agli edifici commerciali
Il DATO : Gli edifici Consumano la maggior parte dell’energia
Soluzione : Attraverso un uso coscenzioso, sia nel building che nel residenziale, si potrà avere uno sviluppo sostenibile
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Light Automation negli EdificiIl DATO : L’illuminazione è il primo fattore ci consumo dell’energia
Problema : La maggior parte dell’elettricita è utilizzata per l’illuminazione
Soluzione : integrando metodi per il controllo luci con altre tecnologie quali clima,AV e controllo e gestione carichi si può ridurre il consumo energetico
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Light Automation negli Edifici
Cook+Fox Architects | Primo Ufficio LEED Platinum in NYCIntegrando tutti i sistemi dell’edificioche consumano energia con software & logica per poter:
• Ridurre il consumo dei sistemidegli edificio
• Migliorare l’usabilità da parte del personale
• Fornire la potenza e il beneficiodi strumenti di lavoro intelligenti
Questo è quello che rende un edificio intelligente
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Light Automation negli EdificiSfruttare un'infrastruttura comune per :
• Ridurre i costi di costruzione• Fornire il massimo del
risparmio energetico• Ridurre lo sforzo di
manutenzione• Fornire flessibilità per tutta la
vita dell'edificio
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Light Automation negli Edifici
Sensore condiviso = Dati condivisi
Semplicemente aggiungendo un sensore ad ognisala …….. Un sensore per tutto.
• Gestione delle risorse• Modalità d’utilizzo degli ambienti: libero o
occupato• Lo stato corrente viene condiviso da tutti I sistemi• Le risorse utilizzate solo quando necessario• Luci, AV, Tende, Clima…• Il Calendario viene aggiornato automaticamente
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Light Automation negli Edifici
Il Sistema di classificazione per gli edifici GREEN LEED individua sette parametri . Con un sistema di controllo si contribuisce nel raggiungimento di cinque di queste sette categorie di parametri di classificazione.
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Light Automation negli EdificiLa norma EN15232 è la base di partenza per l’implementazione dell’Efficienza Energetica Attiva negli Edifici.Questa norma introduce una classificazione in 4 classi di efficienza energetica delle funzioni di controllo degli impianti tecnici degli edifici.Esistono due metodi di calcolo per stimare l’impatto dei sistemi di automazione e controllo sulle prestazioni energetiche degli edifici
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Light Automation negli EdificiClasse D “NON ENERGY EFFICIENT”: comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di automazione e controllo, non efficienti dal punto di vista energetico;
Classe C “STANDARD” (riferimento): corrisponde agli impianti dotati di sistemi di automazione e controllo degli edifici (BACS) “tradizionali”, eventualmente dotati di BUS di comunicazione, comunque a livelli prestazionali minimi rispetto alle loro reali potenzialità;
Classe B “ADVANCED”: comprende gli impianti dotati di un sistema di automazione e controllo (BACS) avanzato e dotati anche di alcune funzioni di gestione degli impianti tecnici di edificio (TBM) specifiche per una gestione centralizzata e coordinata dei singoli impianti;
Classe A “HIGH ENERGY PERFORMANCE”: corrisponde a sistemi BAC e TBM “ad alte prestazioni energetiche” cioè con livelli di precisione e completezza del controllo automatico tali da garantire elevate prestazioni energetiche all’impianto.
NOTE:BACS : “Building Automation and Control Systems” – Sistemi di automazione e controllo degli edificiTBM : “Technical Home and Building Management” ‐ Gestione tecnica dell’edificio
La classe C è considerata dal normatore la classe di riferimento perché considerata lo standard tecnologico di partenza.
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L’Efficienza Energetica Attiva negli Edifici
Un sistema di automazione è di classe D, C, B o A se tutte le funzioni che implementa sono rispettivamente almeno di Classe D, C, B o A
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Light Automation negli Edifici
In ambito industriale la supervisione si chiama SCADA ed è basata s PLC e PC
In ambito edifici la supervisione si chiama BMS o IBT ed è basata su PLC, PC, gateway e processori dedicati
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Light Automation negli Edifici
• Come collezionare i dati ?Server
dataVisualizzazioni Real‐Time
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Light Automation negli Edifici
Da dove prelevare i dati e le informazioni ?
1) Dai dispositivi
2) Da misuratori centralizzati o remoti
3) Da sensori cablati o wireless
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Da dove prelevare i dati e le informazioni ?
1) Dai dispositivi
I reattori DALI forniscono informazioni sul potenza assorbita
Sempre più apparati espongono i loro dati di consumo in tempo reale
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Light Automation negli Edifici
Da dove prelevare i dati e le informazioni ?
2) Da misuratori centralizzati o remoti
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Light Automation negli Edifici
Da dove prelevare i dati e le informazioni ?
3) Da sensori cablati o wireless
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Light Automation negli Edifici
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Light Automation negli Edifici
1. Tracciamento in real‐time dell’energia utilizzata2. Possibilità di visualizzazione storica del consumo di energia per giorno, settimana, mese o anno3. Controllo dei livelli di luce, stato tende, e clima in real time4. Definizione del set points pre‐meeting di temperatura, luce e stato motorizzazioni5. Cambio scenario per stati di ambienti occupati o vuoti6. Adjust demand response rules for luce e clima7. Schedulare lo shutdown a fine giornata8. Vista globale ed immediata dello stato degli ambienti per tutto o tutti gli edifici9. Il software deve essere modulare e integrato con altri sistemi ( es. TVCC )10. Architettura Server‐based scalabile e ridondante con bilanciamento dei carichi11. API per lo sviluppo di applicazioni custom per integrare applicazioni di differenti marchi
Quali sono le caratteristiche fondamentali di un buon sistema di supervisione ?
…e in particolare di un sistema di supervisione per l’efficientamento energetico ?
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Light Automation negli Edifici
Tipica vista di un sistemadi supervisione per Energy Management
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Cosa ci riserva il futuro ?
…. Ci riserva che finalmente si sta confluendo verso due‐tre standard a cui tutti si devouniformare o comunque si devo integrare….
…ci riserva che la misura dei consumi sta diventando un requisito di base e non un optional per pochi eletti ….
…ci riserva che la domotica e/o il building automation possono portare ad un risparmioanche se alcuni marchi danno valori di risparmio utopici che danneggiano il mercato
…ci riserva che anche per gli apparati video si sta andando verso alcuni standard di controllo che permetteranno un più semplice controllo dai software di supervisione…
…ci riserva che la crisi ha comunque generato una selezione naturale lasciando a disposizionedei clienti solo i marchi affidabili e strutturati, scartando le soluzioni casalinghe o a breve termine
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La regolazione come risparmio e non solo energetico
…. Sarà mia premura aggiornare i partecipanti al Webinar sulle novità esu quanto di vostro interesse
Per qualsiasi chiarimento : [email protected]
Le novità tecnologiche nel controllo dell'illuminazione degli edifici evoluti
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