Le monete provinciali nell’età di Nerone · 2017. 6. 19. · 67 Le monete provinciali...

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67 Le monete provinciali nell’età di Nerone Provincia di Acaia La zona dei Balcani, che comprendeva le aree geografiche dell’Illiria, Macedonia, Tracia, Epiro e Tessaglia, Grecia centra- le, Eubea e Peloponneso fu organizzata in maniera differente du- rante il periodo giulio-claudio. Sotto Augusto era divisa in quat- tro unità principali ed una minore: le province della Mesia, della Macedonia (comprendente l’Illiria e la Macedonia), dell’Acaia (comprendente l’Epiro e la Tessaglia e tutte le aree a sud), del Regno di Tracia e del Chersoneso tracico, governate da un procu- ratore imperiale. La regione venne annessa alla Repubblica Romana nel 146 a.C., dopo una campagna militare condotta da Lucio Mummio e termi- nata con la distruzione di Corinto, la cui popolazione venne ucci- sa o resa schiava, e con il saccheggio della città, che fornì opere d’arte per le ville dei patrizi romani. Per la sua vittoria, Mummio ricevette l’agnomen Achaicus, “conquistatore dell’Acaia”. La Grecia fu poi amministrata come una provincia senatoriale, con alcune città, come Atene e Sparta, che conservarono persino il governo autonomo sul loro territorio. Nell’88 a.C. Mitridate VI Eupatore, re del Ponto, convinse molte città-stato greche a unirsi a lui contro i Romani. Lucio Cornelio Silla allontanò Mitridate dalla Grecia e sedò la ribellione, saccheggiando Atene nell’86 a.C. e Tebe l’anno successivo, depredando le città sconfitte delle loro opere d’arte. I Romani punirono severamente i Greci ribelli, e la Grecia centrale uscì in rovina da questo scontro, con il com- mercio acheo non più in grado di rivaleggiare con quello di Roma. Sul piano culturale, Atene mantenne il suo ruolo di centro intellet- tuale, venendo però surclassata da Alessandria d’Egitto. 247. Bronzo, Ti Claudius Optatus, Corinthus 57-59 (AE 7,22 gr.) D: NERO CLAVD CAES AVG, testa nuda a d. R: TI CLAVDIO OPTATO II VIR; sotto, COR, Bellerofonte nudo, con scudo sul braccio s., in atto di trattenere le briglie di Pegaso a s., R.P.C. 1201, Amandry XXI, 17, mBB 220 Ex MuM 29, n. 799.

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Le monete provinciali nell’età di Nerone

Provincia di Acaia

La zona dei Balcani, che comprendeva le aree geografichedell’Illiria, Macedonia, Tracia, Epiro e Tessaglia, Grecia centra-le, Eubea e Peloponneso fu organizzata in maniera differente du-rante il periodo giulio-claudio. Sotto Augusto era divisa in quat-tro unità principali ed una minore: le province della Mesia, dellaMacedonia (comprendente l’Illiria e la Macedonia), dell’Acaia(comprendente l’Epiro e la Tessaglia e tutte le aree a sud), delRegno di Tracia e del Chersoneso tracico, governate da un procu-ratore imperiale.La regione venne annessa alla Repubblica Romana nel 146 a.C.,dopo una campagna militare condotta da Lucio Mummio e termi-nata con la distruzione di Corinto, la cui popolazione venne ucci-sa o resa schiava, e con il saccheggio della città, che fornì opered’arte per le ville dei patrizi romani. Per la sua vittoria, Mummioricevette l’agnomen Achaicus, “conquistatore dell’Acaia”.La Grecia fu poi amministrata come una provincia senatoriale,con alcune città, come Atene e Sparta, che conservarono persinoil governo autonomo sul loro territorio. Nell’88 a.C. Mitridate VIEupatore, re del Ponto, convinse molte città-stato greche a unirsia lui contro i Romani. Lucio Cornelio Silla allontanò Mitridatedalla Grecia e sedò la ribellione, saccheggiando Atene nell’86a.C. e Tebe l’anno successivo, depredando le città sconfitte delleloro opere d’arte. I Romani punirono severamente i Greci ribelli,e la Grecia centrale uscì in rovina da questo scontro, con il com-mercio acheo non più in grado di rivaleggiare con quello di Roma.Sul piano culturale, Atene mantenne il suo ruolo di centro intellet-tuale, venendo però surclassata da Alessandria d’Egitto.

247. Bronzo, Ti Claudius Optatus, Corinthus 57-59 (AE 7,22gr.) D: NERO CLAVD CAES AVG, testa nuda a d. R: TI CLAVDIOOPTATO II VIR; sotto, COR, Bellerofonte nudo, con scudo sulbraccio s., in atto di trattenere le briglie di Pegaso a s., R.P.C.1201, Amandry XXI, 17, mBB € 220

Ex MuM 29, n. 799.

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248. Bronzo, Ti Claudius Optatus, Corinthus 57-59 (AE 7,48gr.) D: NERO CLAVD CAES AVG, testa nuda a s. R: ISTHEMIAin corona di prezzemolo, TI CLAVDIO OPTATO II VIR COR,R.P.C. 1202, Amandry XXI, 19, mBB € 220

Ex Lanz 109, n. 318; ex coll. BDC.

249. Bronzo, P. Memmius Cleander, Corinthus 66-67 (AE 6,95gr.) D: NERO CAES AVG, testa laureata a d. R: P MEMCLEANDRO II Q COR, AD L-AVG, l’imperatore stante a s. sudi un suggestum, la d. levata, tiene un rotolo nella s., R.P.C. 1205var., (RR) BB € 180

Provincia di MacedoniaLa Macedonia fu una provincia romana istituita nel 146 a.C.dopo la conquista del regno di Macedonia.Roma entrò in contatto con il regno di Macedonia durante laseconda guerra punica, quando il re Filippo V si alleò con Anni-bale, mentre i Romani strinsero alleanza con i suoi nemici, laLega etolica e il regno di Pergamo degli Attalidi.Un secondo conflitto, la seconda guerra macedonica, scoppiò inseguito all’alleanza della Macedonia con la Siria dei Seleucidi ealla minaccia che questa portava a Rodi e al regno di Pergamo,alleati dei Romani. Filippo V venne sconfitto nel 197 a.C. aCinocefale da Tito Quinzio Flaminio, che proclamò nel 196 a.C.la libertà per le città greche.Nel 194 a.C. le legioni abbandonarono la regione, dove i Romanicontinuarono comunque ad intervenire nelle contese tra le cittàgreche o tra i Macedoni e le tribù confinanti.Nel 192 a.C. il re seleucide Antioco III era intervenuto in Tracia,ma era stato sconfitto nel 190 a.C. dalle forze romane passate inAsia Minore nella battaglia di Magnesia e la Lega etolica, che erastata sua alleata, perse la supremazia sull’anfizionia delfica.La terza guerra macedonica si concluse con la sconfitta del figliodi Filippo V, Perseo nella battaglia di Pidna del 168 a.C., chesegnò la fine del regno di Macedonia. Roma, tuttavia, non proce-dette all’annessione diretta dei territori conquistati, che furonoorganizzati da una commissione senatoriale di dieci membri, ana-loga a quelle utilizzate per l’istituzione di nuove province. LaMacedonia venne suddivisa in quattro repubbliche. Nel 150 a.C.si ebbe la rivolta di Andrisco, che si proclamava figlio di Perseo,sconfitto nel 148 a.C. da Quinto Cecilio Metello e venne istituita lanuova provincia nel 146 a.C.La nuova provincia, governata da un proconsole, comprendevale quattro precedenti repubbliche, le coste della Tracia e forseanche l’Epiro e l’Illiria. Vi si aggiunsero anche la Tessaglia eparti della Grecia.In Macedonia poche furono le città libere, mentre moltissimemantennero tale condizione in Grecia. Tutte le altre città dellaMacedonia e quelle che avevano fatto parte della Lega achea in

Grecia furono soggette a tributo come civitates stipendiariae. Tuttele città conservarono le proprie autonomie interne, ma persero ildiritto di battere moneta, che rimase invece ad alcune città liberedella Grecia.Con la riforma augustea la provincia fu ascritta tra quellesenatorie ed ebbe un governatore di rango pretorio. La Greciavenne tuttavia staccata dalla Macedonia e divenne una provinciasenatoria separata con il nome di Acaia e lo stesso accade perl’Illirico.

250. Bronzo, Thessalonica 54 (AE 2,77 gr.) D: ΝΕΡΩΝΚΑΙ CΑΡ?, testa nuda a d. R: Anepigrafe, cavallo al trotto a s. sulinea di esergo; sopra, stella (e palma non visibile), R.P.C. 1590,(R) mBB € 120

Ex Nomisma 9, n. 372.

251. Bronzo, Thessalonica 54 (AE 4,03 gr.) D: ΝΕΡΩΝ ΚΑΙCΑΡ,testa nuda a s. R: Anepigrafe, cavallo al trotto a d.; dietro, palma;sopra, stella, R.P.C. 1596 var., (RR) mBB/qSPL € 300

Ex Lanz 117, n. 585.

252. Bronzo, Thessalonica 54-68 (AE 8,28 gr.) D: ΝΕΡΩΝΣΕΒΑΣΣΤΟΣ ΚΑΙΣΑΡ, testa nuda a s. R: ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΕΩΝ,in alto, aquila; il tutto in corona di quercia, R.P.C. 1603, (R) BB

€ 200

Ex Künker 67, n. 678.

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253. Bronzo, Thessalonica 54-58 (AE 11,17 gr.) D: ΝΕΡΩΝΚΑΙΣΑΡ , testa nuda di Nerone Cesare, a s. R: ΣΕΒΑΣΤΟΣΜΑΚΕ∆ΟΝΩΝ , scudo macedone, R.P.C. 1614, qSPL € 450

Ex Lanz 112, n. 353.

Provincia di TraciaLa Tracia fu governata da una serie di re; la monetazione cimostra che il loro dominio si estendeva fino a Calchedon. L’areafu comunque annessa da Claudio con l’assassinio dell’ultimo renel 46 d.C., divenendo provincia di Tracia, governata da un pro-curatore romano di rango equestre.Il Chersoneso Tracico non formò mai parte del regno, ma fuposseduto prima da Agrippa e, alla sua morte, da Augusto, che logovernò con un procuratore.La monetazione di quest’area è diversa per natura: la monetazionedi Byzantium e Calchedon sono spesso simili, mentre lamonetazione di Perinthus si distingue da tutte le altre, molto similealla romana per i sesterzi.

254. Bronzo, Perinthus 54-59 (AE 9,41 gr.) D: ΑΓΡΙΠΠΕΙΝΑCΕΒΑCΤΗ, busto drappeggiato di Agrippina II, a s. R:ΠΕΡΙΝΘΙΩΝ, tre spighe di grano tra due papaveri, R.P.C. 1749,(RR) qSPL € 900

Ex CNG 61, n. 1024.

255. Bronzo, Perinthus 59-63 (AE 25,20 gr.) D: ΝΕΡΩΝ ΚΑΙΣΑΡΣΕΒΑΣΤΟΣ, testa laureata a s. R: ΠΕΡΙΝΘΙΩΝ, Apollo stantea s. con ramoscello e lungo scettro, R.P.C. 1753, (RR) mBB

€ 800

Ex Lanz 117, n. 584.

256. Bronzo, Perinthus 59-63 (AE 10,57 gr.) D: ΟΚΤΑΟΥΙΑΣΕΒΑΣΤΗ, busto drappeggiato e diademato di Ottavia a d. R:ΗΡΑ ΠΕΡΙΝΘΙΟΝ, statua di Era di Samo a s., R.P.C. 1755, (RRR)qSPL € 1.800

Ex Gorny & Mosch 133, n. 308.

257. Bronzo, Perinthus 59-63 (AE 12,37 gr.) D: ΠΟΠΠΑΙΑΣΕΒΑΣΤΗ, busto drappeggiato e diademato di Poppea a d. R:ΠΕ, simbolo di Iside, il tutto entro corona di alloro, R.P.C. 1756,(NC) BB € 600

Ex CNG 58, n. 920.

258. Bronzo, Perinthus 59-63 (AE 10,77 gr.) D: ΠΟΠΠΑΙΑΣΕΒΑΣΤΗ, busto drappeggiato e diademato di Poppea a d. R:ΠΕ, simbolo di Iside, il tutto entro corona di alloro, R.P.C. 1756,(NC) BB € 500

Ex CNG 75, n. 791.

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Regno del BosforoMitridate affidò il regno del Bosforo a suo figlio Machares, chetuttavia lo abbandonò ai Romani ed a Pompeo. Più tardi furiconquistato dallo stesso Mitridate, mentre il figlio Machares siuccise. Una nuova rivolta sconvolse ancora il regno del Bosforosotto Farance, figlio anch’egli del grande Mitridate.Dopo la morte del padre, avvenuta nel 63 a.C., Farnace si sotto-mise, ancora una volta, a Pompeo, tentando poi di riottenere isuoi antichi dominii durante la Guerra civile, ma fu sconfittoirreparabilmente da Gaio Giulio Cesare a Zela nel 47 a.C. Pocodopo venne ucciso da un suo governatore, un certo Asandro, ilquale prendeva possesso del regno del Bosforo, diventando eglistesso re, che regnò fino al 16 a.C., e dopo la sua morte, un certoScribonio se ne impossessò costringendo la vedova, Dinamide asposarlo. I Romani furono costretti ad intervenire. Marco VipsanioAgrippa decise, pertanto, di porre sul trono il sovrano amico edalleato, Polemone I del Ponto, che qui regnò dal 14 all’8 a.C.

259. Bronzo, Cotys I (45-68 ?), 63-68 (AE 6,13 gr.) D:ΝΕΡωΝΟC KAICAPOC, testa laureata a d. R: Κ ∆, Vittoriaalata marciante a s., tiene corona e ramo di palma, R.P.C. 1933var., (R) BB € 200Ex Busso Peus 368, n. 86.

Provincia di AsiaL’Asia fu una provincia romana istituita nel 132 a.C. mediante unsenatoconsulto, con il quale venivano annessi i territori del regnodi Pergamo. L’ultimo dei re Attalidi, Attalo III, alla sua morte nel133 a.C., lasciò in eredità il suo regno a Roma.Con l’annessione sancita nel 132 a.C. si ebbe una rivolta guidatada Aristonico, un probabile figlio illegittimo di Eumene II e fratel-lo del re defunto, che si appoggiava alle classi servili contro leborghesie cittadine dei proprietari fondiari. Roma inizialmentechiese l’intervento dei vicini regni alleati di Nicomede III di Bitinia,di Mitridate V del Ponto, di Ariarate V di Cappadocia e di Pilemenedi Paflagonia. Nel 131 a.C. venne inviato un esercito al comandodel console Publio Licinio Crasso che venne tuttavia sconfitto eucciso dai rivoltosi l’anno seguente. Infine Aristonico fu sconfittoe imprigionato dal console del 130 a.C., Marco Peperna e laribellione venne definitivamente debellata dal console del 129 a.C.Manlio Aquilio, che rimase nella regione fino al 127 a.C. e orga-nizzò la nuova provincia.La provincia comprese i territori del regno di Pergamo, a cui siaggiunse la parte della Caria che era rimasta sotto il dominio diRodi fino al 168 a.C. Fu governata da un propretore e solo intempo di guerra vi veniva inviato un console o un proconsole.Con la riforma augustea del 27 a.C. fu classificata tra le provincesenatorie e venne governata da un proconsole.

260. Bronzo, Lidia, Thyatira 50-54 (AE 3,35 gr.) D: ΝΕΡΩΝΚΛΑΥ∆ΙΟ C ΚΑΙ CΑΡ ΓΕΡ, busto drappeggiato a d. R:ΘYATEIPHNΩN, doppia ascia, R.P.C. 2381, mBB € 230

Ex Lanz 117, n. 587.

261. Bronzo, Lidia, Thyatira 55-60 (AE 2,41 gr.) D: ΝΕΡΩΝΚΛΑΥ∆ΙΟ C ΚΑΙ CΑΡ CEBA, busto drappeggiato a d. R:ΘYATEIPHNΩN, doppia ascia, R.P.C. 2382, BB € 150

262. Bronzo, Lidia, Thyatira 62 (AE 3,09 gr.) D: ΝΕΡΩΝΚΛΑY∆ΙΟC ΚΑΙ CΑΡ CΕΒΑCΤΟC, testa laureata a d. R:ΠΟΠΠΑΙΑΝ CΕΒΑCΤΗΝ ΘYΑΤΙΡΗΝΟΙ, busto drappeggiatodi Poppea a d., R.P.C. 2383, (RR) qSPL € 600

Ex Arsantiqva 3, n. 157.

263. Bronzo, Apphios, Eolia, Elaea 54-59 (AE 3,44 gr.) D:ΑΓΡΙΠΠΙΝΑ ΣΕΒΑ CΤΗ, busto drappeggiato di Agrippina II, ad. R: ΕΠΙ ΑΜΦΙΟY ΕΛΑΙΤΩΝ, canestro con papavero tra duespighe di grano, R.P.C. 2406, (RR) BB € 250

Ex Künker 77, n. 424.