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LE CAPITALI DELL’IMPERO
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MILANO (IV- V secolo)
CAPITALE DELL’IMPERO ROMANO
D’OCCIDENTE DAL 286 (con l’imperatore Massimiano) AL 402
(trasferimento della capitale a Ravenna)
Monza, Tesoro del duomo, dittico di Stilicone, IV secolo *Stilicone, patrizio romano di origine vandala, esercitò la reggenza dell’Impero romano d’Occidente dalla morte di Teodosio (395) alla sua decapitazione presso Ravenna (408). Fu magister militum dell’esercito
S. Ambrogio, vescovo di Milano (373-397) Sue fondazioni: - Basilica Martyrum, 386; - Basilica Apostolorum, 386; - Basilica Virginum, 385.
Milano, S. Ambrogio, sacello di S. Vittore in Ciel d’oro, mosaico con S. Ambrogio, V secolo
Schema basilica paleocrisitiana tipo
* L’arco che circonda il catino absidale prende il nome di arco absidale. In presenza del transetto, l’arcone che separa la navata centrale dallo spazio del transetto stesso, prende il nome di arco trionfale
COSTANTINOPOLI (odierna Istanbul)
(IV-VI secolo)
- Capitale dell’Impero romano dal 330 (rifondazione di Costantino) al 395 (divisione ufficiale dell’impero alla morte di Teodosio)
- Capitale dell’Impero Romano d’Oriente dal 395
al 1204, dal 1261 al 1453 (conquista del sultano ottomano Maometto II)
- Capitale del Regno Latino dal 1204 al 1261
Espansione di Bisanzio/Costantinopoli dall’età di Settimio Severo (193-211) all’età di Teodosio II (408-450)
Costantinopoli, obelisco Teodosio Costantinopoli, base dell’obelisco di Teodosio nell’ippodromo, tardo IV secolo
Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, Dioscoride di Vienna o Codice di Anicia Giuliana, f. 6v, anno 512 *Il codice contiene un erbario (libro illustrato di piante) redatto dal medico Dioscoride, intitolato De materia medica, nel I secolo. È la più antica versione che se ne conservi e fu donato dal popolo di Costantinopoli alla patrizia Anicia Giuliana, ritratta nell’immagine qui presente.
Parigi, Musée du Louvre, avorio Barberini, secolo VI * Nella tavoletta centrale è possibile individuare il ritratto equestre dell’imperatore, da identificarsi, con tutta probabilità, con Giustiniano (527-565)
Parigi, Musée du Louvre, dittico di Aerobindo, 506 *N.B. Il ritratto clipeato del console e il nome scritto con le lettere in nesso
Sinai, monastero di S. Caterina, icona di S. Pietro, VI secolo * Al di sopra dell’immagine di S. Pietro, si riconoscono nei clipei S. Giovanni Evangelista, Cristo con l’aureola crucisignata e la Vergine
RAVENNA (V-VI secolo)
Sede arcivescvovile dalla fine del IV secolo (trasferimento
della cattedra da Classe)
- Capitale dell’Impero romano d’Occidente dal 402 (trasferimento da Milano, in seguito alla minaccia rappresentata dai Visigoti di Alarico) al 476 (deposizione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre, re degli Eruli)
- Capitale del Regno degli Ostrogoti dal 493 al 526 (morte di Teodorico, Patrizio d’Oriente e re degli Ostrogoti)
- Capitale dell’Esarcato bizantino dal 554 (con la Prammatica Sanzione di Giustiniano) al 751 (conquista longobarda)
Ravenna, mausoleo di Galla Placidia, V secolo
* Pianta a croce latina, coperta da volte a botte sui bracci e da una volta a vela all’incrocio dei bracci, nascosta da un alto tiburio all’esterno
Ravenna, mausoleo di Galla Placidia, lunetta del Buon Pastore
*N.B. Il simbolismo trinitario dell’immagine e il senso di sfondato prospettico, come nella tradizione degli emblemata romani (pannelli a mosaico per lo più figurati inseriti in vaste
superfici a motivi decorativi)
Ravenna, battistero degli Ariani, V secolo *Arianesimo: dottrina trinitaria elaborata dal vescovo Ario nel tardo III secolo. Fu condannato nel I concilio di Ncea (325)
Ravenna, c.d. palazzo di Teodorico (àrdica di S. Salvatore in Calchi, VII-VIII secolo), nella Regio Caesaris
Ravenna, S. Apollinare in Classe, VI secolo, sezioni, pianta e ricostruzione
N.B. L’abside semicricolare all’interno e poligonale all’esterno; I pastofori
(ambienti ai lati dell’abside); il nartece; la torre campanaria cilindrica
Ravenna, S. Apollinare Nuovo (già dedicata al Salvatore), VI secolo
* La decorazione musiva appartiene a due fasi diverse, con l’inserimento delle processioni di santi solo al momento della ridedicazione cattolica nel 570. Sui capitelli, è presente il pulvino.
Ravenna, S. Apollinare Nuovo, parete sinistra della nave
Il Porto di Classe
L’Adorazione dei Magi e la Theotokos (iconografia della Madonna madre di Dio) in trono tra angeli (iconografia della Madonna della Clemenza)
Ravenna, S. Vitale, mosaico absidale, metà VI secolo
N.B. Il vescovo Ecclesio (a destra), iniziatore della fondazione, con il modellino della chiesa in mano in veste di committente