Le battaglie per il futuro di Internet 03
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Le battaglie per il futuro di Internet
Paolo Costa
Università di Pavia Comunicazione
Innovazione Multimedialità
Anno Accademico 2012-2013
AGGIRARE L’APOCALISSE 3a lezione
Nichilismo del simulacro e fine dei media in Jean Baudrillard
Fonte: Hillofbees
LA SCOMPARSA DELLE COSE
I media elettronici annullano la distinzioni fra gli oggetti e le loro rappresentazioni
I segni non sono più cose che stanno per altre cose, ma cose che sostituiscono cose
Reale e virtuale si confondono nell’iperreale: il vero è sostituito dal simulacro
Jean Baudrillard, Pour une critique de l’économie
politique du signe., Gallimard, Paris, 1972
Paul Virilio: la catastrofe della accelerazione assoluta
UNA DEMOCRAZIA IN TEMPO REALE?
Le tecnologie dell’accelerazione provocano la crisi delle condizioni in cui è fiorita la democrazia
La scissione fra comunicazione e corporeità e la deterritorializzazione disgregano la comunità
La catastrofe temporale si manifesta soprattutto a livello di capacità di elaborazione cognitiva
Paul Virilio, Vitesse e politique., Galilée, Paris, 1977 e
Cybermonde, la politique du pire, Textuelle, Paris, 1996
Manuel Castells: i media digitali come spazio della politica
Fonte: Wikipedia
L’ERA DELLA «MEDIOCRAZIA»
La politica è fondamentalmente iscritta nella logica intrinseca al sistema dei media elettronici
La «mediocrazia» non è in contraddizione con la democrazia, perché è pluralista e concorrenziale
Però la politica informazionale ha accelerato la crisi della democrazia, che rivendica nuove forme
Manuel Castells, The Power of Identity, Blackwell, Oxford, 1997
Dalla biopolitica all’organismo cibernetico di Donna Haraway
IL POTERE SUI CORPI E IL CYBORG
I nostri corpi sono mappe del potere e dell’identità
I confini della polis: maschile, umano, greco
Il tecno-femminismo palesa questo paradigma
Nasce il cyborg: post-umano, ibrido, transgender
Il cyborg è anche attivismo tecnologico
Donna Haraway, A Cyborg Manifesto. Science, Technology, and Socialist-
Feminism in the Late Twentieth Century, in Simians, Cyborgs and Women:
The Reinvention of Nature, Routledge, New York, 1991, 149-181
Passa per Seattle il filo che lega Berkeley al mediattivismo
Fonte: Wikipedia
Geert Lovink: nuove tecnologie e società civile globale
LO SCENARIO POSTDEMOCRATICO
L’influenzamento reciproco fra nuove tecnologie e nuove pratiche politiche cambia i termini di ciò che comunemente si intende con l’espressione «democrazia»
L’ICT abilita forme di affiliazione e coinvolgimento che fino a ieri non erano possibili
Jodi Dean, Jon W. Anderson, Geert Lovink (a cura di), Reformatting
Politics: Information Technology and Global Civil Society, Routledge,
London, 2006
LA FORMA «RETE» COME METAFORA
La forma della rete (network) sostiene un modo di operare decentrato e distribuito
Essa accomuna due ambiti: nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e nuove organizzazioni della società civile (CSO)
I presupposti democratici di rappresentanza, responsabilità e legittimazione sono sostituiti da un nuovo set di valori
LA NUOVA «GOVERNMENTALITY»
La nuova «arte di governare» (governmentality, secondo l’espressione di Foucault) postdemocratica valorizza alcuni meccanismi tipici dei sistemi a rete:
Subsidiarity
Multistakeholderism
Experise e Reputation management
Franco Berardi (Bifo): criticare il potere con i media
MEDIATTIVISMO («MEDIA ACTIVISM»)
Critica del potere attraverso l’uso degli stessi mezzi con i quali esso si afferma: i media
L’uso è rovesciato: il mediattivismo rende attiva la comunicazione di massa, di per sé passiva
In tal modo si contesta il dominio di pochi sulle tecnologie e sul loro uso
Le tecnologie sono viste come opportunità: l’importante è usare i media, non subirli
LA POLITICA ONLINE DEI PARTITI
Uno studio comparativo su sette paesi – Italia inclusa – evidenzia situazioni molto diverse
Le qualità della politica online rispecchia quella della politica offline (offerta e domanda)
Internet seleziona il pubblico, coinvolgendo soprattutto coloro che sono già interessati
Cristian Vaccari, La politica online. Internet, partiti e cittadini
nelle democrazie occidentali., Il Mulino, Bologna 2012
IL CASO DELL’ISLANDA
Nell’estate del 2011 l’Islanda ha avviato un processo di riforma costituzionale crowdsourced
Tutte le proposte di riforma sono state pubblicate in Rete e sottoposte al giudizio dei cittadini
Gli islandesi hanno potuto esprimere un feedback diretto via Facebook e Twitter, senza filtri
Nell’ottobre del 2012 la nuova costituzione è stata sottoposta a referendum e approvata