Le Barbe Di Odino Dei Longobardi e Delle Loro Donne

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Le barbe di Odino, dei Longobardi e delle loro donne: incoerenze nelle narrazioni del mito di origine dei Longobardi.

Lorigine dei Longobardi, i cui progenitori sono indicati come Winnili/Winili o Winniles, legata a una battaglia contro i Vandali (in realt, Wandali: lallitterazione iniziale importante indizio dellesistenza di una fonte di lingua germanica, se non dellesistenza di un poema allitterativo in lingua longobarda).

Nella Historia Langobardorum (di seguito, HL), il giorno prima della battaglia il dio Godan dice ai Vandali che conceder la vittoria a coloro che vedr per primi al sorgere del sole. La profetessa longobarda Gambara chiede invece la vittoria a Frea, moglie di Godan, e Frea le consiglia di mandare le donne della gens in quel luogo dove Godan guarda da una finestra al sorgere del sole. Le donne dovranno venire insieme ai loro uomini e con i capelli sciolti e sistemati a mo' di barba.

L'Origo aggiunge il particolare che Frea al sorgere del sole gira il letto del marito verso oriente, dove si trovano i guerrieri longobardi con le loro donne.

Il Codex Gothanus tace lepisodio.

strano che nessuno abbia mai preso in seria considerazione lincoerenza di entrambe le narrazioni pervenute. Infatti:

a) non chiaro perch le donne debbano andare con i guerrieri a farsi vedere da Godan;b) non chiaro perch le donne debbano acconciarsi in quel modo.

Il particolare secondo cui Frea gira il letto di Godan verso oriente non chiarisce nessuno dei due problemi. Anzi: la storia, in questi termini, assurda. Nel senso che la presenza delle donne non si spiega. Innanzitutto non c' un motivo perch le donne debbano accompagnare gli uomini: se Godan dar la vittoria a coloro che vedr per primi, sarebbe logico che vedesse per primi i guerrieri longobardi, non le donne, visto che sono i guerrieri a combattere, non le donne. Ma questo il problema pi semplice, si possono trovare molte spiegazioni razionali (per esempio, che come presso molti altri popoli primitivi le donne longobarde seguissero normalmente i guerrieri in battaglia), ma soprattutto non c' un motivo per cui le donne debbano acconciarsi i capelli a imitazione delle barbe dei guerrieri. Tutto si spiegherebbe se le donne andassero senza gli uomini: in questo caso, l'acconciatura sarebbe un trucco per ingannare Godan. Ma entrambe le narrazioni specificano la presenza dei guerrieri (addirittura, nell'Origo, due volte nella stessa frase, come se il punto fosse da ribadire).

Apparentemente una questione di poca importanza, e la prima reazione forse quella di liquidare la questione come ridicula fabula, come fa in effetti Paolo Diacono (ma non l'Origo: per questo, se non altro, il testo dell'Origo presumibilmente pi aderente al racconto tradizionale). Al contrario, la questione assai importante, perch come tante altre incoerenze nella HL rivela l'origine autenticamente orale e popolare di alcune delle fonti di Paolo. Dire che la HL, come le altre Historiae Gentium, risponde a un preciso progetto politico e religioso degli autori e della chiesa di cui fanno parte cosa ovvia. Ma tanto pi bisogna studiare le incoerenze interne di queste narrazioni, che almeno nel caso della HL rivelano preziose fonti nascoste legate alla tradizione della gens stessa, particolari e scene che la cornice non riesce a contenere interamente.

Come interpretare allora la favola? Perch necessario che le donne si travestano?

La semplice spiegazione avanzata prima - cio che le donne dovevano essere l al posto degli uomini per ingannare Godan - da escludere sulla base delle tre attestazioni della presenza dei guerrieri nei due testi. A meno che non si voglia pensare che siano stati Paolo e l'autore dell'Origo a modificare la tradizione orale. Ma in questo caso non si vede proprio perch. Una censura dettata da scrupoli cristiani, su un elemento del genere, in una storia simile, sembra esclusa. Davvero si pu pensare che i Longobardi (o i loro intellettuali, come Paolo) si vergognassero di tramandare ai posteri che la gens avesse preso origine da una vittoria ottenuta esclusivamente da donne? Non credo. Credo piuttosto che sia necessario cercare spiegazioni migliori.

Una di queste che i Winnili, diversamente dai Vandali, non portassero la barba. Cos, le donne dei Longobardi sarebbero potute passare per guerrieri vandali (ai quali Godan era evidentemente pi favorevole) o comunque non longobardi, e avrebbero ottenuto dal dio la vittoria per la loro gens, mentre se Godan avesse visto soltanto volti glabri si sarebbe reso conto subito di essere stato ingannato con l'espediente del letto. Godan infatti non riconosce lesercito che si trova davanti, ma ha dato la sua parola e la mantiene, anche grazie al furbo intervento di Frea.

Cos il costume tradizionale longobardo ritratto negli affreschi descritti da Paolo Diacono, con i capelli lasciati lunghi fino a congiungersi con la barba, sarebbe miticamente associato a questo evento (lasciando da parte la questione della nuca rasata, che richiede una trattazione a parte). Non sostengo che i Longobardi avessero sviluppato la loro acconciatura sulla base di questo mito, quanto piuttosto che il mito servisse a spiegarla.

Questa interpretazione offre il doppio vantaggio non solo di rendere coerente la storia, ma anche di spiegare perch essa avesse un valore mitico e si fosse conservata (o fosse stata inventata e poi tramandata) nel corso delle migrazioni. Sappiamo dalla storia che i popoli germanici della tarda antichit, estremamente poveri di cultura materiale, usavano acconciature e travestimenti come simboli dell'appartenenza a un gruppo (nodo svevo), di prestigio individuale (adozione del nodo svevo presso i giovani di altri gruppi non svevi) e persino per scopi bellici, sciamanici e religiosi (sacerdos degli Alcis muliebri ornatu , esercito dei morti).

Quale/i di queste o altre funzioni sono implicate qui? L'acconciatura tradizionale longobarda stata confrontata con le acconciature "odiniche" di Sutton Hoo, e con il privilegio dei re merovingi di portare i capelli lunghi, mentre tutti i sudditi dovevano tagliarli. Non trovo riscontri molto significativi tra queste tradizioni differenti, a parte per il fatto che il dio Odino ha tra i suoi (moltissimi) nomi quello di "lunga barba". Il che costituisce un forte argomento in favore dell'ipotesi che il costume longobardo - come il nome della gens - sia sorto in omaggio a questo dio. Non spiega per la nuca rasata, per cui difficile trovare una spiegazione mitica. PAOLO DIACONO, Historia Langobardorum, I, 9.

Origo gentis Langobardorum, 1.

TACITO, De origine et situ Germanorum, XXXVIII, XLIII. Per lidentificazione degli Arii di Tacito con lesercito odinico dei morti vedi BENVENISTE, Vocabolario delle istituzioni indoeuropee, Torino 1976.

GASAPRRI, La cultura tradizionale dei longobardi: struttura tribale e resistenze pagane, Spoleto, 1983.

Lidentificazione di Godan con Odino stata contestata su basi linguistiche difficili da rifiutare. Ma visto che la divinit indicata con questo nome corrisponde davvero a Odino, non si pu rifiutare nemmeno questa equivalenza. Penso che sarebbe prudente suggerire che c stata qui la confusione tra due radici diverse, quella che indica un dio in generale e quella del nome proprio del dio, il furore. Del resto, che Paolo Diacono non avesse le idee del tutto chiare sul nome evidente, perch quando dice che Godan Wotan adiecta littera, evidentemente si sbaglia - o gli rimasto qualcosa nella penna. Al massimo si potrebbe sostenere il contrario, considerando la doppia v come lunione di due lettere. La forma longobarda attesa dovrebbe essere *Gwodan.