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Votazioni federali Sì all’iniziativa «1:12» No all’iniziativa «Per la famiglia» pagina 11 Polizia Il salario non è un bancomat Docenti Tra illusioni e realtà Cassa malati Ancora pochi giorni per cambiare pagina 4 pagina 6 Industria Formazione per affrontare le negoziazioni salariali pagina 5 pagine 2-3 pagina 7 Prossimo numero: 5 dicembre 2013 Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro 21 novembre 2013 - Anno LXXXVIII - N.18 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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Votazioni federaliSì all’iniziativa «1:12»No all’iniziativa «Per la famiglia»

pagina 11

PoliziaIl salario non è un bancomat

DocentiTra illusioni e realtà

Cassa malatiAncora pochi giorni per cambiare

pagina 4

pagina 6

IndustriaFormazione per affrontare le negoziazioni salariali

pagina 5

pagine 2-3

pagina 7

Prossimo numero: 5 dicembre 2013

Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro21 novembre 2013 - Anno LXXXVIII - N.18 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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2 321 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

Votazioni 24 novembre

Indicazioni di voto

N ella sua recente seduta il Comita-to direttivo dell’OCST ha discusso ampiamente due dei tre temi sui

quali il popolo è chiamato a pronunciarsi in votazione il prossimo 24 novembre. Eccone la presa di posizione e l’indicazione di voto.

Vota sì all’iniziativa «1:12»

Per salari equi

Q uesta iniziativa chiede che, all’in-terno di un’azienda, il rapporto tra il salario più basso e quello più ele-

vato non ecceda 1 a 12. È stata lanciata per contrastare le aberrazioni rivoltanti che hanno preso piede soprattutto nelle grandi aziende dove manager avidi percepiscono retribuzio-ni fino a 200 volte superiori a quella dei loro collaboratori. Pur consapevole che possano essere messe in atto scappatoie per aggirare la soluzione auspicata dall’iniziativa e che la

soluzione proposta è un po’ rigida, il Comitato ritiene che la salvaguardia della coesione so-ciale, presupposto per un’economia vincente, esiga una netta inversione di tendenza nella politica retributiva dei grandi gruppi. Siccome l’economia non dà segni di ravvedimento e non riesce ad autoregolarsi appare inevitabile un intervento dello Stato che tenda a limitare gli eccessi oggi rilevabili.

Il Comitato invita perciò a votare SI all’inizia-tiva «Per salari equi».

Gli esperti sono concordi nell’affermare che le retribuzioni dei manager hanno raggiunto livel-li inaccettabili sia dal punto di vista etico sia dal punto di vista economico. È impensabile infatti dimostrare che il lavoro di un manager, pur considerando il carico di responsabilità che sopporta, valga fino a duecento volte il lavoro di un impiegato nella sua azienda. Anche dal punto di vista economico questa impostazione non regge perché priva l’azienda di risorse indispensabili per la sua crescita ed il suo sviluppo.Del resto i grandi manager che vengono così lautamente retribuiti non sono quasi mai partecipi dei rischi aziendali, se non per una parte irrisoria della loro stratosferica retribu-zione. Come non ricordare i bonus distribuiti all’UBS che aveva appena ricevuto un notevole sostegno dalla Confederazione per evitare il fallimento?La crisi degli ultimi anni ha notevolmente inciso sugli utili delle aziende, sul numero di impieghi e sugli stipendi dei collaboratori, ma non sulle retribuzioni dei manager. Questo fatto è sicuramente contrario ad ogni logica, specialmente allo sviluppo sano ed equilibrato delle aziende, dell’economia e della società.Anche i dati storici aiutano nell’analisi. Negli anni ’80 un manager non prendeva più di sei volte uno dei suoi collaboratori. Un aumento del rapporto, se ragionevole, sarebbe stato accettabile, ma in questi anni, come testimo-niato dalla ricerca promossa annualmente da Travail.Suisse, il divario ha raggiunto limiti inimmaginabili. Questa impostazione non dimostra di essere favorevole allo sviluppo economico: la tesi che i manager più quotati, e più pagati, siano gli unici in grado di coprire le posizioni di respon-sabilità è per lo meno discutibile. Le università e le aziende pullulano di giovani preparati, aggiornati sulle novità tecnologiche e sulle esigenze del mercato, disposti per molto meno a dare molto di più.

ROCHESeverinSchwan

NESTLÉPaulBulcke

ABBJoeHogan

NOVARTISJosephJimenez

NOVARTISDanielVasella

LINDT&SPRÜNGLIErnstTanner

UBSAxelA.Weber

CREDITSUISSERobertS.Shafir

UBSSergioP.Ermotti

UBSRobertJ.McCann

NOVARTISKevinBuehler

NESTLÉPeterBraback-Letmathe

ROCHEFranzHumer

ZurichMartinSenn

CREDITSUISSEBradyW.Dougan

NOVARTISMarkC.Fishman

SWATCHGeorgesNicolasHayek

LONZAStefanBorgas

NOVARTISDavidEpstein

UBS2)

MarkusU.DiethelmUBS2)

JohnA.Fraser

UBS2)LukasGähwiler

UBS2)

AndreaOrcelUBS2)

UlrichKörnerUBS2)

PhilipJ.LoftsUBS2)TomNaratil

UBS2)

Chi-WonYoonUBS2)

JürgZeltner

ROCHEAlanHippe

CLARIANTHariolfKottmann

CREDITSUISSE2)

OsamaS.AbbasiCREDITSUISSE2)

WalterBerchtoldCREDITSUISSE2)

RomeoCeruttiCREDITSUISSE2)TobiasGuldimann

CREDITSUISSE2)

FawziKyriakos-Saad

CREDITSUISSE2)

KarlLandert

ABBBernhardJucker

CREDITSUISSE2)

DavidR.Mathers

ABBUlrichSpiesshofer

CREDITSUISSE2)

Hans-UlrichMeisterCREDITSUISSE2)

AntonioC.QuintellaCREDITSUISSE2)

PamelaA.Thomas-GrahamCREDITSUISSE2)EricM.Varvel

RocheDanielO‘Day

261:1 238:1 225:1 219:1 216:1 195:1 194:1

191:1 177 :1 171 :1 160 :1 151:1 143:1 142:1

140:1 139:1 137:1 135:1 131:1 125:1 125:1

125:1 125:1 125:1 125:1 125:1 125:1 125:1

122:1

105:1

102:1

110:1 105:1 105:1 105:1 105:1 105:1

105:1

101:1

105:1 105:1 105:1 105:1 102:1

LE CARTEL DES HAUTS SALAIRESCES MANAGERS GAGNENT AU MOINS 100 FOIS PLUS QUE LEURS COLLABORATEURS1)

SOURCES: Rapports annuels, contrats de travail collectifs, infor-mations des entreprises, des syndicats et des asso-ciations de personnel, ain-si que l’enquête suisse sur la structure des salaires.

Depuis neuf ans, Travail.Suisse conduit une étude surles salaires des managers dans 27 entreprises suisses.En2012,onzed’entreellesaffichentdessalairesdema-nagers100foisplusélevésquelesalaireleplusbaspayédansl’entreprise.

Lessalairesdesmanagersdémesurés,c’estunproblèmequi ne concerne pas seulement quelques grands grou-pes. Il est vraiment temps de faire sauter le cartel deshautssalaires.

1) Est illustré le rapport entre le salaire du manager en question et, où dispo-nible, le salaire le plus bas payé dans la même entre-prise.

2) Le rapport indiqué est calculé avec le salaire moyen par membre de la direction générale. www.travailsuisse.ch

VOTA SI

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2 321 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

Vota no all’iniziativa «Per la famiglia»

Deduzioni fiscali alle famiglie

L’ iniziativa «Deduzioni fiscali per le famiglie che accudiscono perso-nalmente i figli» avanza una pro-

posta di agevolazione fiscale a prima vista condivisibile. Le famiglie dove uno dei coniugi rinuncia ad esercitare un’attività lavorativa per dedicarsi interamente all’educazione dei figli meritano senza dubbio un sostegno concre-to. Quanto proposto non consente tuttavia di puntare con adeguata efficacia all’obiettivo perseguito. L’iniziativa finisce per favorire le famiglie il cui reddito è elevato a detrimento di quelle con un’entrata modesta. Molto più adeguata risulterebbe l’adozione di provvedi-menti quali un aumento degli assegni per i figli o l’introduzione di bonus educativi. L’obiettivo perseguito dall’iniziativa è cioè corretto ma lo strumento delineato non lo è. Il Comitato invita perciò a respingere l’iniziativa per concentrare l’impegno a sostegno delle famiglie sugli stru-menti alternativi indicati.

La possibilità di lavorare e costruire una famiglia è un diritto conquistato a fatica e che ha permesso ai paesi occidentali di diventare il traino culturale ed economico del mondo moderno. Nel nostro Paese - lo sappiamo benissimo - che c’è ancora molto da fare quanto a so-stegno alla conciliazione tra lavoro e impegni familiari: mense, dopo scuola, asili nido, attivi-tà per l’estate. Siamo molto in ritardo e ancora carenti. Quotidianamente sono confrontata con donne che hanno problemi nell’organizzare famiglia e lavoro, al punto che spesso pensano di rimandare o addirittura rinunciare a mettere al mondo un figlio. L’iniziativa UDC in realtà propone deduzioni a chi non ne ha bisogno, rendendo del tutto incongruo il concetto stesso di tasse come mezzo di equilibrio delle disparità sociali, che in questi tempi di crisi, non solo aumentano di numero ma anche di entità. Possiamo permetterci di perdere la fiducia di tante donne e famiglie che trovano un dignitoso modo di vivere e contribuire al sistema sociale di una nazione, negando loro la solidarietà e la considerazione? Davina Fitas

Ingannevole: con il suo allettante titolo, l’ini-ziativa UDC ci induce a pensare ad un aiuto a favore delle famiglie, ma solo le famiglie nelle quali uno solo dei genitori lavora (in genere il marito, il 22% di tutte le famiglie, potrà beneficiarne. Non solo: di questo 22% solo le famiglie con un buon reddito potranno risparmiare una cifra consistente grazie alla deduzione, tutte le altre potranno beneficiare di poco o niente. Chi più guadagna, più potrà dedurre; chi ha un reddito imponibile basso (e quindi avrebbe davvero bisogno di aiuti) è già oggi esente dal pagamento delle imposte – con o senza deduzioni! Più equo e sensato, oltre che giustificabile, sarebbe per esempio aumentare la deduzione per i figli, e non inserire una deduzione per una spesa che non c’è! Se si vuole davvero sostenere la famiglia e valorizzare il ruolo di cura dei figli, ruolo importantissimo e che nes-suno mette in dubbio, non è questa la strada che bisogna sostenere. Nadia Ghisolfi

VOTA NO

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le categorie professionali

Tutela dei lavoratoriL'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previden-za, assicurazioni sociali e contratti di locazione.

Assistenza agli associatiLa consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte di una decennale espe-rienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata anche la mediazione nei confronti delle compagnie di assicu-razione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichia-razione dei redditi.

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Servizi alle famigliePresso i nostri centri di vacanza orga-nizziamo colonie estive per far vivere ai vostri figli un'esperienza unica a prezzi modici.

I n s e r z i o n e

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4 521 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

Risoluzione

L’Assemblea del sindacato OCST-Docenti ha adottato la seguente risoluzione.

Mentre si afferma di voler «rafforzare la professio-nalità dei docenti» (scheda 1 delle Linee direttive di legislatura 2012-2015) e che «disporre di docenti qualificati in tutti i gradi della scuola deve essere una priorità dello Stato» (iniziativa parlamentare generica, Pagani-Duca Widmer, 14 marzo 2011), non è ancora stato intrapreso un lavoro coerente e articolato per definire l’identità professionale di riferimento per i docenti, obiettivo che il nostro sindacato giudica urgente e prioritario.Viceversa nel Preventivo 2014 si pianificano nuove misure volte a peggiorare le condizioni lavorative

dei docenti e degli impiegati: l’abrogazione definitiva dell’indennità di econo-mia domestica (misura strutturale); il blocco di alcuni avanzamenti salariali (in classe alternativa e in classe tra parentesi); la riduzione delle indennità di trasferta (del 20% dei crediti complessivi); la riduzione delle indennità per pasti (da 18 a 8 fr.); il taglio di 200’000 fr. ai crediti per sgravi orari concessi a docenti aventi compiti amministrativi.Di fronte ad una politica contraddittoria l’assem-blea ritiene indispensabile procedere rapidamente ad una ridefinizione del profilo professionale dei docenti che sia coerente con il mandato e con le risorse attribuite alla scuola. L’OCST-Docenti chiede un’analisi critica dello

statuto educativo e lavorativo del docente, che consenta di predisporre le condizioni indispensabili allo svolgimento della professione con dignità, efficacia e soddisfazione.Tale revisione del profilo del docente dovrà coinvol-gere necessariamente i diretti interessati e tener conto di tutti i fattori che costituiscono l’identità professionale del docente, senza limitarsi agli aspetti psicologici o socio-relazionali.L’assemblea del sindacato OCST-Docenti ritiene pertanto urgente riavviare il confronto con le associazioni sindacali e magistrali, come pure chiedere la conferma dell’aumento salariale per i docenti delle scuole comunali dal prossimo anno e richiamare l’esigenza della diminuzione del numero massimo di allievi per classe su cui ci esprimeremo in votazione popolare.

Docenti

Tra dichiarazioni di intenti e decisioni reali

Pubblichiamo alcuni passi dell’inter-vento del Presidente del Sindacato OCST-Docenti Gianluca D’Ettorre in occasione dell’assemblea del 14 no-vembre scorso.

Molte novità, ma senza alterare la struttura A prima vista sembrerebbe di poter affer-

mare che la scuola nell’ultima legislatura sia stata attraversata da numerosi cambiamenti. Il bilancio di metà legislatura emanato dal DECS condotto da Bertoli cita il po-tenziamento e la cantonalizza-zione del Servizio del sostegno pedagogico, il conferimento di competenze pedagogiche ai direttori di istituto, l’implemen-tazione di Harmos, la Riforma della pedagogia speciale, l’ado-zione delle 11 misure a soste-gno dei docenti in difficoltà, la formazione dei docenti in paral-lelo alla professione, l’introduzione generaliz-zata delle nuove tecnologie in ambito didattico e la disdetta dei contratti privati di refezione scolastica.

Statuto del docente: prevale l’immobilismo

Ad un’analisi più attenta però questi cam-biamenti assomigliano di più a increspature di superficie, che non si applicano al mandato essenziale del docente, né agiscono sulle sue condizioni strutturali di lavoro.

Viceversa tra i provvedimenti dall’iter partico-larmente tortuoso possiamo contare la revisio-ne della Legge sull’aggiornamento dei docenti oltre alla progressiva abolizione del servizio di trasporto dal domicilio alla scuola, così come la valutazione di una possibile articolazione della carriera professionale dei docenti. Ad essersi poi attualmente arenato è il tentativo di riduzione del numero massimo di allievi per classe nella scuola elementare e nel primo biennio di scuola media

da 25 a 22, accolto dal Consiglio di Stato e suc-cessivamente respinto dal Gran Consiglio. Altro intervento in attesa dell’indispensabile approva-zione del Gran Consiglio, è l’aumento di stipen-dio dei docenti comunali, che dovrebbe attuarsi in due tappe a partire dal settembre 2014.

Un futuro migliore dopo decenni di tagli? Per quanto attiene alle prospettive future, è

impossibile non parlare del Pre-ventivo 2014, con cui si mira ad abrogare definitivamente l’inden-nità di economia domestica, oltre a bloccare alcuni avanzamenti salariali, a ridurre drasticamente sia le indennità di trasferta, sia le indennità per pasti (da 18 a 8 fr.), così come risparmiare 200’000 franchi sulla spesa per sgravi ora-ri concessi a docenti con compiti amministrativi.

Al di sopra di questo scenario così frastagliato e in risposta

alle critiche sindacali, il Consiglio di Stato ri-corda che dal febbraio 2011 è in atto un’analisi e una ridefinizione delle funzioni dei dipendenti amministrativi cui farà seguito un nuovo mo-dello salariale e che ora questo progetto sa-rebbe pronto e applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2015. Stando ai comunicati ufficiali, la nuova scala stipendi vedrebbe aumentare i massimi di carriera per il 98% dei dipendenti attualmente attivi presso lo Stato, con un mag-gior costo di 4 milioni di franchi.

Come giudicare questa situazione in cui si notano segnali così evidentemente contraddit-tori tra dichiarazioni di intenti e decisioni reali?

Solo con condizioni di lavoro coerenti con il profilo professionale dei docenti si potrà ave-re una scuola di qualità

Già, ma qual è allora il cuore del problema? Il problema è che il DECS è per lo meno dal 2006 che si interroga sull’identità professionale del docente. Tra le molte cose interessanti, nel

Rapporto si afferma che «è evidente che il modo migliore per evitare situazioni di elevato stress la-vorativo resta pur sempre il miglioramento delle condizioni di lavoro e del clima d’istituto». Alla pagina successiva si consiglia di: «promuovere le occasioni di discussione e di confronto tra in-segnanti, come pure le azioni volte a valorizzare il ruolo ed il prestigio del docente».

Il «rafforzamento della professionalità dei docenti» deve diventare la bandiera dietro cui dobbiamo marciare alla ricerca di un giusto ri-conoscimento, di uno stipendio proporzionato alle nostre qualifiche e alle nostre responsa-bilità, alla ricerca degli spazi e dei crediti indi-spensabili per salvaguardare e per accrescere la nostra professionalità. Questa è la condizio-ne preliminare indispensabile per potere svol-gere con piena dignità il mandato attribuitoci dalla società.

La vera promozione del merito

Sta in primo luogo a noi docenti non subire passivamente le circostanze, far sì che emer-ga la complessità della nostra professione. Noi non sfuggiamo dalle nostre responsabili-tà, anzi, siamo noi a voler richiamare i nostri interlocutori alle loro responsabilità, alla coe-renza, alla necessità di un disegno politico da cui discendano con coerenza le modifiche e le riforme del sistema scolastico.

La scelta di ostinarsi a richiedere mansioni sempre più difficilmente realizzabili, prima an-cora di essere eticamente discutibile, è contra-ria ad ogni logica economica. Il vero sperpero di ricchezza risiede nelle sabbie mobili in cui affondano meriti e talenti, motivazione e capa-cità. Occorre riconoscere questo patrimonio inestimabile dato dalle conoscenze, dagli inte-ressi e dall’esperienza dei docenti e individua-re e predisporre le migliori condizioni affinché questo immenso potenziale possa finalmente realizzarsi e svilupparsi. Se dunque qualcosa finora è stato fatto, resta tuttavia ancora da sciogliere il nodo gordiano dello statuto del do-cente e delle sue effettive condizioni di lavoro.

Potete trovare la versione completa della relazione del Comitato all’indirizzo http://docenti.ocst.com

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4 521 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

Risoluzione

La 64esima Assemblea Ordinaria OCST Funzionari di Polizia ha adottato la seguente risoluzione.

L’Assemblea OCST riconosce che il riequilibrio dei conti del Cantone sia obiettivo condivisibile. Solo una situazione finanziaria solida consente allo Stato di offrire i servizi adeguati e di consolidare, attraverso opportuni investimenti, le prospettive di benessere della popolazione. I nuovi tagli posti a carico dei dipendenti dello Stato esulano tuttavia da un’azione credibile di risanamento dei conti pubblici. Sono misure aleatorie che non forniscono alcun apporto duraturo. Manifestano piuttosto tangibili carenze nella concezione delle relazioni con il personale e con gli interlocutori sociali. L’infondatezza dei contributi nuovamente richiesti ai collaboratori

va ben al di là della sua portata monetaria. Fa sì che il personale si percepisca come un ricorrente capro espiatorio, sul quale viene regolarmente scaricata l’incapacità di conferire un assetto più equilibrato alle finanze cantonali. I Funzionari di Polizia contestano in particolare la scelta di due misure che penalizzano fortemente la loro categoria professionale, ossia l’aboli-zione dell’indennità per economia domestica e la riduzione dell’indennità per pasti a 8 franchi (attualmente CHF 18.00). Come si può chiedere alla Polizia una presenza costante e su tutto il territorio per garantire sicurezza a tutta la popo-lazione e nel contempo tagliare sulle spese che tale servizio comporta e non riconoscere i sacrifici chiesti alle famiglie? Questi provvedimenti confermano che il Governo considera i propri collaboratori come un fattore di costo piuttosto che il perno dei servizi offerti alla popolazione. La funzione pubblica riveste un valore cruciale che coinvolge necessariamente

il personale. Il rispetto e la valorizzazione di entrambi sono inconciliabili con le manovrine che vengono scaricate sul personale. Occorre un ricupero della dignità della funzione pubblica che si traduce in una politica del personale che consideri il ruolo chiave dei dipendenti e che non sia in balia di contraccolpi finanziari.Per questi motivi il Consiglio di Stato deve uscire dalla logica delle decisioni unilaterali, cogliendo l’importanza di rilanciare su nuove basi il rapporto e il negoziato con i sindacati, in particolare sulla rivalutazione salariale, sulla nuova scala salariale e sulla diminuzione dell’orario di lavoro per gli impiegati.L’OCST sollecita il Gran Consiglio, nell’adozione del preventivo 2014, a rinunciare alla soppres-sione dell’indennità economia domestica e alla riduzione dell’indennità per pasti che costituisco-no un’inutile e demotivante penalizzazione per coloro che hanno responsabilità familiari e sono pure sottoposti a un lavoro con orario irregolare.

Funzionari di polizia

La massa salariale non è un bancomat

V enerdì 15 novembre si è svolta la tradizionale assemblea annuale del Sindacato cristiano-sociale dei Fun-

zionari di polizia.All’ordine del giorno la cantilena che da alcu-

ni anni si ripete con snervante regolarità: il ri-sanamento del bilancio statale e i tagli salariali. «Quando lo Stato continua insistentemente ad attuare la solita politica dei tagli sui salari, ha detto il presidente Andrea Wehrmüller, la no-stra categoria si sente profondamente delusa. Sì, perché ognuno di noi ha prestato un giu-ramento o promessa di difendere questo Sta-to, di far applicare le sue leggi e di garantire la protezione della popolazione. Ricevere ogni anno la busta paga decurtata, è come dire che facciamo bene il nostro lavoro, ma lo Stato non è in grado di garantirci il 100 per cento di quanto ci spetta».

L’assemblea ha fortemente criticato il bersa-glio scelto dal Consiglio di Stato quest’anno: l’indennità per economia domestica e l’inden-nità pasto. «Vale a dire, ha commentato Weh-rmüller, penalizzare i genitori con i figli piccoli e chi è costretto per motivi professionali ad un orario di lavoro irregolare. Sono stufo ed arci-stufo di vedere che ogni anno il Cantone usa la nostra massa salariale come un bancomat».

Del resto varrebbe la pena, in tema di rispar-mio, spulciare la lista delle commesse, che nelle sue quasi cinquecento pagine contiene certamente ampi margini di manovra «piut-tosto che pensare al solito, facile e comodo prelievo dalle tasche dei dipendenti pubblici».

E il Consiglio di Stato, per non far torto a nessuno, ha deciso appunto di colpire anche

quest’anno i propri dipendenti proponendo di nuovo l’abolizione dell’indennità di economia domestica per chi ha figli fino a 12 anni. «Per fortuna, ha ricordato il presidente Wehrmüller, grazie all’attività assidua dei nostri sindacali-sti, siamo riusciti a schivare questa in-giustizia».

L’altro scandaloso capitolo si riferisce all’indennità pasto che da Fr. 18 è pas-sata a 8. Si è parlato, in questo caso, di tagliare il superfluo. «L’indennità pasto, ha ricordato il pre-sidente, non è altro che un rimborso spe-se per il dipendente che non può, per motivi di servizio, usufruire di un pasto. Il datore di lavoro è tenuto a ri-sarcire il dipendente ed è scandaloso che in un momento nel quale i prezzi non sono certo diminuiti, l’indennità pasto sia stata decurtata del 55 per cento!».

Il futuro della poliziaIn questi ultimi mesi si è tornati a parlare di

Polizia unica, un argomento che sta molto a cuore al nostro sindacato. C’è tuttavia il ti-more, ha ricordato Wehrmüller, «che sia solo uno specchietto per le allodole allo scopo di distrarre i nostri politici sulla necessità di potenziare gli effettivi della Polizia cantona-le. Abbiamo bisogno di più forze sul terreno

e specialmente di adeguamenti dei compar-ti nei quali la regionalità ci richiede di essere puntualmente presenti nelle regioni periferi-che».

È finalmente pronta la nuova sede della Scientifica che si sta rivelando il ful-cro cantonale per la condotta e gli annessi servizi del Comando. Bisogna lavorare ancora tanto, per esempio, per la realizzazione della centrale can-tonale d’allarme, cardine indispen-sabile per la gestio-ne globale dei primi interventi.

Sembra che finalmente il 2014 sarà l’anno della discussione dei piani di carriera e delle classi di stipendio. Le organizzazioni del per-sonale saranno convocate per la discussione di questo importante dossier.

Andrea Wehrmüller ha colto l’occasione per ringraziare gli insegnanti Camponovo e Ge-nini e Patrik Cruchon per la realizzazione dei Corsi dell’OCST di preparazione all’esame di ammissione alla scuola di polizia, che hanno avuto anche quest’anno un ottimo successo.

L’Assemblea è proseguita con un’interessan-te discussione e si è conclusa con la tradizio-nale cena, occasione di scambio di opinioni e di esperienze tra i colleghi della polizia e del sindacato.

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6 721 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

Assicurazione malattia

Adeguamento dei premi medi e libera scelta dei cittadini

I l Dipartimento della sanità e della sociali-tà saluta favorevolmente il preavviso del 12 novembre della maggioranza della

Commissione della gestione e delle finanze del Gran Consiglio, a sostegno della proposta del Consiglio di Stato di adeguare il premio medio di riferimento in base alle scelte assicurative dei ticinesi. Il nuovo sistema, se approvato, comporterà come conseguenza una leggera diminuzione dell’importo dei sussidi erogati pari al 4% circa, importo che potrà essere am-piamente controbilanciato scegliendo casse malati e modelli alternativi meno cari.

Il DSS invita pertanto i cittadini ad approfit-tare della libera scelta dell’assicuratore ma-lattia e valutare attentamente le numerose proposte assicurative per scegliere la cassa più conveniente e/o passare ad un modello assicurativo meno caro all’interno della pro-pria cassa. In tal modo sarà possibile ottimiz-zare questa spesa obbligatoria senza intac-care la qualità delle prestazioni coperte dal premio base.

Un eventuale cambiamento di sistema po-trebbe del resto ampiamente compensare anche l’aumento dei premi recentemente co-municato a livello federale per il 2014, che in Ticino sarà dell’1.1%, per gli adulti e i minoren-ni e dell’1.4% per i giovani.

Inoltre, per i cittadini al beneficio di sussidi, la scelta di un modello alternativo, in particolare quello del medico di famiglia, consente rispar-

mi importanti, in media dell’ordine dell’11.5%, che possono pareggiare interamente l’eventuale diminuzione dell’importo del sussidio.

Si rammenta che il cam-biamento di cassa malat-tia o di modello assicura-tivo per il 1° gennaio 2014 deve pervenire (fa stato il timbro postale) alla pro-pria cassa malattia entro il 30 novembre 2013. Agli assicurati sussidiati che hanno deciso di cambiare cassa malattia dal 2014, si consiglia di avverti-re immediatamente per iscritto il servizio sussidi assicurazione malattia dell’Istituto delle assicu-razioni sociali, allegando l’attestato d’assicura-zione della nuova cassa malattia di ogni membro della famiglia. Ciò con-sentirà di evitare il paga-mento del premio intero per i primi mesi del 2014 (cioè senza deduzione del sussidio).

N ella seduta del 13 novembre scor-so, il Consiglio di Stato ha decreta-to l’entrata in vigore, a partire dal 1°

gennaio 2014, del contratto normale di lavoro per gli impiegati di commercio nel settore della consulenza aziendale. La normativa, che sta-bilisce salari minimi vincolanti, concerne gli im-piegati di commercio di aziende attive nell’am-bito della consulenza aziendale.

Nel contempo, il Consiglio di Stato ha deci-so di prorogare per tre anni, a decorrere dal 1° gennaio 2014, il contratto normale di lavo-ro per i call center (CNLCC); la normativa, che stabilisce salari minimi vincolanti, concerne ogni struttura organizzata con risorse umane specializzate e risorse tecnologiche integrate, che gestisce in modo efficace ed efficiente vo-lumi elevati di contatti multimediali.

Nel corso del 2013, l’Ufficio dell’ispettorato del lavoro (UIL) – su incarico della Commissione tripartita in materia di libera cir-colazione delle persone (art. 360b CO) – ha effettuato i controlli delle condizioni di salario degli impiega-ti di commercio nel settore della consulenza aziendale. Da questi controlli, che hanno interessato tutte le aziende del settore, sono emersi degli abusi ai sensi dell’art. 360a CO.

L’UIL ha inoltre effettuato una se-

rie di controlli nel settore dei call center, per verificare il rispetto del CNL in vigore dal 2007 e per stabilire se vi fossero ancora abusi – ai sensi dell’art. 360a CO – che giustificassero la proroga del Contratto normale di lavoro (CNL).

Complessivamente, le violazioni riscontrate riguardano il 39,7% dei lavoratori controllati: di conseguenza, sono date le condizioni per un’ulteriore proroga del CNL. Nei confronti dei datori di lavoro inadempienti l’UIL ha avviato la procedura di contravvenzione. In base ai risultati degli accertamenti, la Commissione tripartita – nella sua seduta del 13 settembre 2013 – ha da parte sua deciso di proporre al Consiglio di Stato l’adozione di un CNL con salari minimi vincolanti per gli impiegati d’uffi-cio nel settore della consulenza aziendale e di prorogare la validità del CNL con salari minimi obbligatori per i call center. La pubblicazione dei due CNL è avvenuta nel Foglio ufficiale no. 78/2013 di venerdì 27 settembre 2013 e nel termine fissato (15 giorni dalla pubblicazione) non sono pervenute osservazioni.

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6 721 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Industria e Artigianato

GIORGIO DONINI

C ome di consueto si è svolta giovedì 14 novembre la giornata di forma-zione per le commissioni del perso-

nale settore industria e artigianato organizzata dall’OCST e presieduta da Giovanni Scolari Responsabile cantonale di questo settore. Numerosa e attenta la partecipazione a que-sta giornata che ormai è divenuta prassi per il settore. Parecchi i temi affrontati durante lo svolgimento, che serve a meglio preparare le diverse commissioni all’arrivo delle tradizionali trattative per il rinnovo dei vari contratti col-lettivi (aziendali e non). In particolare Giovan-ni Scolari ha cercato di veicolare il seguente messaggio: il rincaro è negativo, ma questo non significa che non avete diritto ad aumenti salariali. Durante le trattative vanno infatti con-siderati ulteriori fenomeni oltre al classico rin-caro. Qui di seguito alcuni dei punti trattati e che sono di vitale importanza per una trattativa completa: Le prestazioni dei dipendenti sono a ma-

lapena compensate. C’è, da parte dei datori di lavoro, un arricchimento senza scrupoli a di-scapito dei dipendenti. Basti vedere la lista de-gli assurdi aumenti di salario dei top manager. È di conseguenza necessario, oltre che porre un freno all’aumento dei salari dei manager, aumentare quelli più bassi, istituendo dei salari minimi dignitosi. I salari reali dei lavoratori su-biscono continue diminuzioni, non vi è dunque motivo per il quale il manager e i quadri si con-cedono aumenti superiori a quelli accordati ai collaboratori. Troppe persone sono sulla soglia del-

la povertà nonostante abbiano un lavoro. La percentuale di working poor è in costante au-mento. Non dobbiamo delegare allo Stato il compito di rattoppare le lacune dei redditi. In Svizzera, una persona su undici in età attiva è povera. Non si può pensare di mantenere una famiglia con meno di 4’000 franchi al mese. Troppo spesso un solo stipendio non è

sufficiente. Una famiglia di 4 persone ha biso-

gno di oltre 5’000 franchi mensili per vivere. In Ticino i salari reali sono chiaramente inferiori a questa cifra. Le famiglie colpite devono per-ciò dipendere da un reddito complementare. Purtroppo in questi frangenti riscontriamo una disparità salariale uomo-donna di circa il 20%, di cui solo una parte risulta giustificata da re-quisiti professionali, esperienza, formazione,… È perciò giustificato richiedere un adeguamen-to dei salari minimi e re-ali al fine di assottigliare queste differenze. È importante mi-

gliorare le condizioni di lavoro. Un aumento di stipendio non deve tradursi in un aumento della pressione sui lavo-ratori. Preferire aumenti

generali prima di au-menti individuali, che a loro volta vengono pri-ma di versamenti unici (bonus) e fringe bene-fits. OCST vuole un au-mento generalizzato dei salari, perché tutti con-tribuiscono al succes-so dell’azienda. OCST esprime invece riserve sulla concessione di bonus e versamenti unici perché spesso non sono trasparenti i criteri di ripartizione. I bonus non devono comunque sostituire gli aumenti salariali. Lottare contro la discriminazione salariale

è un diritto oltre che un dovere. Spesso i salari sono tabù e ciò ostacola la trasparenza. Non è ammissibile che la paura di essere licenziati limiti il diritto costituzionale a una remunera-zione equivalente tra uomo e donna.

Giovanni Scolari dopo aver spiegato i vari punti su cui il Sindacato, unitamente alle Com-missioni del personale, dovrebbe battersi in sede di trattativa, ha poi elencato una serie di consigli e rivendicazioni a nome del sindacato OCST:

Prima di affrontare una trattativa è importante procurarsi le informazio-ni necessarie. Per far ciò sfruttate tutti i canali di in-formazione. Fondamentale fare i raffronti sull’arco di un periodo prolungato. Cercate di ottenere per

i lavoratori ciò che spet-ta loro e che necessitano per il sostentamento. Non è corretto scaricare sui la-voratori i rischi aziendali. OCST chiede che il lavoro umano venga remunerato secondo il suo valore.

Quest’anno il rincaro è negativo. Per colo-ro che matureranno un aumento salariale ciò corrisponderà a un leggero aumento salariale recuperando così quanto in passato si è la-sciato in trattative salariali insoddisfacenti. OCST ritiene questo il momento opportu-

no per rivendicare stipendi in grado di fornire un’esistenza dignitosa. Un aumento del salario reale è fondamentale per un incremento del

consumo privato e quindi di tutta l’economia. Per quest’anno OCST esige in tutti i rami

un aumento generale dei salari reali in media tra l’1 e il 2 per cento. Per i salari più bassi e i salari minimi chie-

diamo un aumento di almeno 100 franchi. Oc-corre inoltre introdurre una vera parità di sa-lario tra uomini e donne. Bisogna eliminare le disparità salariali ancora esistenti. Eccezioni verranno fatte per le aziende o

settori che realmente dimostreranno di esse-re in difficoltà. In questo caso la negoziazione sarà orientata sulla garanzia degli impieghi. Impensabile di concludere delle trattative

in un unico appuntamento. In queste situazioni vale il motto: «la fretta è cattiva consigliera». In caso di risultati non soddisfacenti, ci si riserva di chiedere delle trattative salariali straordinarie. Per far fronte alla crescente pressione e

rendere partecipi i lavoratori ai guadagni risul-tato dell’incremento della produttività, OCST chiede, nei contratti dove non è già previsto, oltre alle rivendicazioni salariali, ulteriori giorni di vacanza, sino a giungere alle 6 settimane.

Scolari a fine giornata si è detto particolar-mente soddisfatto della numerosa parteci-pazione attiva aggiungendo: «trovo questa giornata davvero importante per affrontare al meglio un argomento delicato e fondamentale come quello delle trattative. È essenziale sa-persi confrontare in modo accorto e costrut-tivo con il datore di lavoro al fine di arrivare a ottenere il meglio possibile per i lavoratori e le lavoratrici».

Commissioni del personale

Negoziazioni salariali: giornata formativa per affrontarle al meglio

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8 921 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

R aggiunta pietra miliare: condizioni d’impiego equivalenti per il perso-nale conducente delle imprese di

AutoPostale!Il primo incontro tra la direzione di AutoPo-

stale (AP), il personale Posta (P) e transfair ha già portato i suoi frutti: l’equiparazione, da lun-go tempo rivendicata da transfair, delle con-dizioni di lavoro per il personale conducente delle imprese di AutoPostale (IP) a quelle del personale conducente della regia è in procin-to di essere affrontata congiuntamente e per processi dai partner sociali.

La nuova legislazione postale e le diverse attività di transfair sulla corretta applicazio-ne degli attuali contratti IP nei confronti dei conducenti rappresentano un ottimo punto di partenza per iniziare a svolgere questo im-portante lavoro, ovvero l’equiparazione delle condizioni di lavoro.

Ecco i temi che affronteremo: classificazione e sistema salariale; assicurazioni sociali; ulteriori condizioni d’impiego, come ad

esempio il diritto alle vacanze.Sulla base degli odierni regolamenti IP e del

CCL SG, saranno dapprima elaborate da un team di esperti possibili soluzioni per le future

condizioni di lavoro. L’orientamento strategi-co prenderà il via nel gennaio del 2014. I pri-mi risultati sono attesi per la metà dell’anno prossimo.

Come illustrato nella nostra risoluzione a IP, pensiamo che ci siano più soluzioni che por-tano al traguardo. Immaginabili sono anche tappe intermedie. In questo team di esperti, transfair ha a disposizione due seggi.

D urante le negoziazioni salaria-li svoltesi martedì 12 novembre con la Consigliera federale Eveline

Widmer-Schlumpf, transfair ha raggiunto un aumento salariale a titolo generale dello 0,7 per cento. L’Amministrazione federale ha pre-so atto con interesse anche della rivendicazio-ne di un congedo di paternità non retribuito di un mese. Il sindacato transfair si dice pertanto complessivamente soddisfatto del risultato ot-tenuto durante le trattative.

Durante le negoziazioni salariali svoltesi ieri con la Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, transfair ha raggiunto un aumento salariale a titolo generale dello 0,7 per cen-to. L’Amministrazione federale ha preso atto con interesse anche della rivendicazione di un congedo di paternità non retribuito di un mese. Il sindacato transfair si dice pertanto comples-sivamente soddisfatto del risultato ottenuto durante le trattative.

Negoziazioni ancora una volta difficili ma cor-rette, quelle tenutesi tra transfair e la Consi-

gliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Per il sindacato del servizio pubblico il risultato nell’insieme è pertanto da considerarsi soddi-sfacente.

Gli stipendi degli impiegati federali aumen-teranno in generale dello 0,7 per cento. Con questo aumento dei salari reali – entro fine anno il rincaro si aggirerà presumibilmente at-torno al -0,1 per cento – la Consigliera federale esprime la propria stima nei confronti del lavo-ro prestato giorno dopo giorno dalle collabo-ratrici e dai collaboratori della Confederazione che a sua volta dimostra essere un datore di lavoro leale e socialmente responsabile.

Eveline Widmer-Schlumpf ha preso atto con grande interesse della rivendicazione di tran-sfair di un congedo di paternità di un mese non retribuito. Il sindacato del servizio pubblico è convinto che un permesso di questo tipo sia fondamentale per la conciliabilità tra profes-sione e famiglia e continuerà a impegnarsi an-che in futuro per il suo ampliamento.

Amministrazione federale

Soddisfacenti negoziazioni salariali

AutoPostale

Condizioni d’impiego equivalenti

I l comitato del Sindacato OCST dei di-pendenti e pensionati dello Stato terrà l'Assemblea ordinaria

Giovedì 28 novembre 2013presso l’Hotel Morobbia a Camorino

ore 17.45: Ritrovo ore 18.00: incontro con Daniele In-

traina e Alberto Cotti sul tema «Gestire il personale, è solo una questione di costi?» ore 19.00: Assemblea del Sindacato

OCST dipendenti e pensionati dello Stato con il seguente ordine del giorno:

1. Apertura dei lavori;2. Relazione del Presidente avv. Enrico

Pusterla – discussione;3. Misure salariali e prime informazioni

sulla nuova scala stipendi; 4. Eventuali. ore 20.00: cena presso l’Hotel Mo-

robbia La quota di partecipazione per la cena,

bibite incluse, è di fr. 25.-. All'incontro e alla cena sono cordialmente invitate/i le/i gentili consorti o fidanzate/i.

Per discutere e valutare se è effettiva-mente possibile proporre una visione dif-ferente, tesa in primo luogo a valorizzare e sviluppare le competenze presenti in azienda, abbiamo ritenuto utile organizza-re un incontro nell’ambito dell’Assemblea annuale.

Info e iscrizioniPer motivi organizzativi vi invitiamo a co-

municare la vostra adesione entro giovedì 21 novembre, al Segretariato cantonale OCST o al Segretariato regionale della vo-stra regione.

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8 921 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

È notizia recente che le concessioni di indennità per lavoro ridotto sono dimi-nuite. Per lavoro ridotto si intende una riduzione temporanea o una sospen-sione completa dell’attività dell’azien-da, pur mantenendo i rapporti contrat-tuali di lavoro. Il giro di vite è dovuto alla direttiva «ILR - fine delle misure speciali» emanata dalla Seco che im-pone norme più restrittive per avere di-ritto all’indennità. La Sezione del lavoro di Bellinzona è semplicemente costret-ta a seguire e applicare la direttiva. Per dare un quadro generale della situazio-ne ad agosto (ultimo dato disponibile), in Ticino, 29 imprese erano toccate da questo provvedimento, per un totale di 339 lavoratori e rispettivamente 13’050 ore di lavoro.

La legislazione: fattore computabile o no?La legislazione appare chiara, il lavoro ridotto

viene concesso in caso di imprevisti non ricon-ducibili ai rischi aziendali, più precisamente: tra i vari presupposti che danno diritto all'in-dennità per lavoro ridotto (ILR) è contemplato anche quello in cui è riconosciuta una perdita di lavoro. Una perdita di lavoro è computabi-le se è dovuta a motivi economici ed è inevi-tabile (art. 32 cpv. 1 lett. a LADI). Le autorità cantonali competenti, ossia i servizi cantonali, decidono se tale condizione è soddisfatta. In parole povere: se apro un distributore di ben-zina nella zona di confine sono a conoscenza del fatto che il mio fatturato sarà strettamente

legato alla fluttuazione del cambio. Oppure, se apro un negozio di abbigliamento invernale, sono consapevole che da aprile a ottobre il mio lavoro sarà certamente inferiore al perio-do invernale. Questi sono visti come dei rischi aziendali indi per cui non vengono concesse le indennità per lavoro ridotto.

Più nello specifico (art. 33 cpv. 1 LADI) una perdita di lavoro non è computabile: se è dovuta a misure d'organizzazione

aziendale, come lavori di pulizia, di riparazione o di manutenzione, nonché ad altre interruzioni dell’esercizio, usuali e ricorrenti, oppure a cir-costanze rientranti nella sfera normale del ri-schio aziendale del datore di lavoro; se è usuale nel ramo, nella professione o

nell’azienda oppure se è causata da oscillazioni stagionali del grado d'occupazione; in quanto cada in giorni festivi, sia cagio-

nata da vacanze aziendali o sia fatta valere sol-tanto per singoli giorni immediatamente prima o dopo giorni festivi o vacanze aziendali; se il lavoratore non accetta il lavoro ridotto

e dev’essere pertanto rimunerato secondo il contratto di lavoro; in quanto concerne persone vincolate da

un rapporto di lavoro di durata determinata o da un rapporto di tirocinio o al servizio di un’or-ganizzazione per lavoro temporaneo oppure; se è la conseguenza di un conflitto collet-

tivo di lavoro nell'azienda in cui lavora l’assi-curato.

Il caso ticinese, come spesso accade, appa-re un mondo a sé. Infatti, artigiani e piccole-medie imprese, l’anno passato hanno potuto beneficiare di queste indennità mentre ora, indicando nella richiesta i medesimi motivi, si sono visti rispondere no. Il motivo, come già affermato in precedenza, sta in questa diret-tiva più restrittiva, per la quale la mancanza di occupazione viene considerata come un clas-sico rischio aziendale.

Per portarvi un esempio concreto di situazio-ne straordinaria, nel 2011, epoca della caduta dell’Euro, anche grazie all’OCST, si riuscì a far riconoscere il tasso di cambio come un evento straordinario e dunque motivo valido per po-ter ricevere l’indennità (settembre 2011). Ora, dopo due anni, il cambio non è più considerato imprevisto, in quanto è stato assorbito, acqui-sito, dalle imprese stesse e diventa un normale rischio aziendale. Come ben si evince dalla di-rettiva: le misure adottate dalla Banca naziona-le svizzera per limitare le oscillazioni del franco rispetto all’euro, in particolare la fissazione di un tasso di cambio minimo di 1.20 CHF, han-no permesso alla nostra valuta di stabilizzarsi a lungo termine a un livello elevato. È stato quin-di deciso di abrogare la direttiva «Lavoro ridot-to - franco forte» (033-Prassi LADI 2011/34) a partire dal 31.12.2013 e di sostituirla con la presente direttiva.

Le variazioni del tasso di cambio rientreran-no nuovamente nella sfera normale del rischio

aziendale ai sensi dell’art. 33 cpv. 1 lett. a LADI, secondo cui le perdite di lavoro dovute a questi rischi non sono computabili.

Modifiche aggiuntive: durata massima e giorni di attesa

Un’ulteriore restrizione risiede nel fatto che dal 1. Gennaio 2014, al posto del singolo gior-no di attesa attualmente in vigore, ritorneranno i due giorni di attesa per i primi sei periodi di conteggio, mentre tre giorni di attesa dal setti-mo periodo di conteggio.

Un’ultima modifica presente nella direttiva, ma non per questo meno importante, la tro-viamo nella durata delle indennità: dalla fine di quest’anno, infatti, l'art. 57b OADI, che pro-lungava straordinariamente la durata massima delle indennità di sei periodi di conteggio, per un totale massimo di 18 mesi, non sarà più in vigore. La durata verrà dunque nuovamente riportata ad un massimo di 12 periodi di con-teggio a partire dal 1. Gennaio 2014, come previsto in origine (art. 35 cpv. 1 LADI).

La cecità della Seco e le ripercussioniPurtroppo come spesso accade la Seco

sembra «viaggiare» con i paraocchi, fingendo di non accorgersi che il Ticino e altre regioni di frontiera sono toccate da fenomeni pro-babilmente sconosciuti in quel di Berna. La mancata concessione delle indennità per la-voro ridotto si ritorce contro il nostro stesso territorio. Il datore di lavoro una volta ricevuto il rifiuto dall’autorità competente, si vedrà quasi certamente costretto a effettuare tagli sul per-sonale. Ovviamente i dipendenti licenziati re-stano disponibili al lavoro su chiamata, lavori a termine e possono venire nuovamente assun-ti. Per il datore di lavoro però, oltre alla logica perdita finanziaria dovuta alla precaria situa-zione economica dell’azienda, si aggiunge la perdita di esperienza, qualità e know-how che ogni licenziamento comporta.

Resta quindi il fatto, grave, che la direttiva della Seco, ancora un volta, non tiene conto delle peculiarità di alcune zone della Confe-derazione, basandosi sui classici dati statistici che sussurrano di una ripresa economica, an-cora tutta da verificare.

G.D.

Informazionihttp://www4.ti.ch/dfe/de/sdl/servizi/indennita-per-lavoro-ridotto/

Basi legalihttp://www.admin.ch/opc/it/classified-compi-lation/19820159/index.htmlhttp://www.admin.ch/opc/it/classified-compi-lation/19830238/index.html

Indennità per lavoro ridotto

Padrone comanda, cavallo trotta

Il formulario da compilare

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10 1121 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro

E siste molta letteratura sulla que-stione «Lavoro», «Perdita del lavo-ro», «Reinserimento nel mondo nel

lavoro», ecc., interessante quanto scrive Pier Paolo Sposato nel suo lavoro pubblicato per l’editore Franco Angeli nel 2011 «Come rein-serirsi nel mercato del lavoro». L’autore ha ben evidenziato le fasi di transizioni di una persona che perde il posto di lavoro e che deve trovare la strada per reinserirsi.

La perdita del posto di lavoro è una transi-zione nella quale si possono distinguere tre fasi. Nella prima fase si prende atto che qual-cosa è finito e il sentimento predominante è

quello della perdita (amicizie, identità perso-nale). Spesso, a fronte di cambiamenti signi-ficativi, le resistenze che le persone mettono in atto nel tentativo di evitare la perdita costi-tuiscono il maggiore dei problemi. A questa prima fase segue la fase dell’incertezza, le cose non sono più come prima, e il futuro risulta con molte ombre e difficile da immagi-nare. In questa fase spesso le persone sono spinte a trovare rapide soluzioni con scarso risultato, scoprono di essere in difficoltà a stabilire le priorità e vivono una sensazione di confusione e insicurezza. Ma poi, con l’a-iuto del progetto Mosaico, si entra nella fase

del nuovo inizio, dove si comincia a capire più chiaramente dove si vuole andare e si comprende che ci possono essere nuove cose da imparare e capacità da sviluppare.

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10 1121 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Formazione

Formazione professionale

Un fattore strategico per il Ticino del futuro

A margine della giornata di studio or-ganizzata al Centro di Studi Bancari di Vezia dall’Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) e dalla Divisione della formazione pro-fessionale del Canton Ticino, abbiamo posto tre domande a Gianni Ghisla, do-cente e ricercatore dello IUFFP, non-ché curatore del volume «Meglio arti-giano che disoccupato?» che riassume i risultati di un Convegno del 2011 sullo stretto rapporto esistente tra mondo del lavoro e formazione professionale.

GIUSEPPE RAUSEO

Lei parla di paradosso della formazione e della politica formativa in Ticino. In che cosa consisterebbe?

Fino all’ultimo dopoguerra il Ticino è vissu-to in condizioni di diffusa indigenza e povertà. L’economia e il lavoro hanno faticato molto a svilupparsi e, nel contempo, anche la forma-zione è rimasta perlopiù in uno stato di trascu-ratezza. Le cose cambiano con la ricostruzione postbellica e l’avvento di un lungo periodo di alta congiuntura negli anni ’50 e ’60. In questo periodo il Ticino si vede d’un tratto confrontato con due nuove e importanti risorse: dalla vici-na penisola arrivano ingenti quantità di capitali che danno luogo alla piazza finanziaria ticinese alimentandola all’inverosimile. Parallelamente, sul mercato del lavoro appaiono gli immigra-ti italiani, una manodopera a buon mercato e ben disponibile. Dal punto di vista economico si aprono così delle sorprendenti prospettive: sostanzialmente l’economia ticinese può sce-gliere attività e investimenti ad alto valore ag-

giunto con sistemi di lavoro e di produzione tecnicamente avanzati, oppure può privilegia-re attività semplici che sfruttano soprattutto la cosiddetta rendita di posizione e promettono guadagni veloci e facili. Nella storia di quel pe-riodo prevale nettamente questa seconda op-zione. Di conseguenza, nel mondo del lavoro non si sviluppa una domanda di formazione molto elevata, né nel terziario che avanza né nel settore industriale. Contemporaneamente però si intensifica un intenso discorso politico a favore della democratizzazione della scuola e dell’idea che la riduzione delle disparità so-ciali passi in particolare dall’opportunità per tutti di poter accedere agli studi superiori. È in quest’ottica che hanno luogo importanti rifor-me come l’istituzione della scuola media e che vengono creati numerosi nuovi licei in tutto il Cantone. Alla formazione professionale non restano che le briciole. Infatti per lungo tempo, fino verso la fine degli anni Ottanta, quando l’economia comincia a cambiare avviandosi a passi spediti verso attività ad alto valore ag-giunto che richiedono manodopera qualificata, non godrà che di scarsa considerazione. Alle mutate condizioni di un mondo del lavoro che si trasforma, il Cantone risponde, in parte, con una formazione terziaria e crea l’Università e la SUPSI. Ma gli effetti di trent’anni di po-litica economica e formativa non si spazzano via così facilmente e qui sta il paradosso. La scuola ticinese «produce» ormai da decenni il più alto tasso di maturità liceali della Svizzera, nel 2010 il 29.8% contro il 19.8% della media nazionale, e anche il più elevato tasso di diplo-mati universitari (2010: 17.9% in Ticino contro 14.9% media CH). Ora, l’economia ticinese in pressoché tutti i comparti ha un forte bisogno di manodopera qualificata che resta insod-disfatta, e ciò dà luogo ad una palese incon-gruenza. Abbiamo investito per decenni in un sistema formativo che di fatto non è in grado di rispondere ai bisogni del Cantone e del suo mercato del lavoro. Ora, sarebbe fuori luogo pensare che la scuola ticinese possa o debba soddisfare tutti i bisogni sociali ed economici, ma è altresì vero che occorre un nuovo equili-brio a favore della formazione professionale, di base e superiore, capace di fornire una buona parte della manodopera qualificata.

Quali iniziative concrete può intraprendere il Ticino per rilanciare la formazione pro-fessionale come fattore strategico per l’e-conomia, lo Stato e le OML in un’ottica di nuova visione del lavoro?

Per ragionare attorno alle iniziative da in-traprendere occorre considerare almeno tre fattori. Come si è visto, stanno cambiando le condizioni strutturali dell’economia e gli ultimi anni hanno visto il mondo aziendale maturare una crescente consapevolezza per l’impor-tanza della conoscenza e del capitale umano, consapevolezza tradottasi in disponibilità e ini-ziativa da parte delle organizzazione del mon-

do del lavoro. In secondo luogo resta diffusa in Ticino una mentalità poco incline alle atti-vità professionali «semplici», in particolare di carattere artigianale. Troppi genitori e giovani continuano a preferire professioni «prestigio-se» e vanno incontro sovente all’insuccesso. Siamo quindi confrontati con un problema culturale. In terzo luogo dobbiamo fare i conti con un problema contingente: sul mercato del lavoro si è intensificata, a seguito della crisi, la presenza di una manodopera transfrontaliera molto disponibile, a basso costo e, in aggiun-ta, anche ben qualificata. Questi fattori richie-dono dunque uno spirito di pronta e decisa reazione a livello politico, da cui ci si aspetta la promozione di un vero e proprio patto con il mondo del lavoro e le sue organizzazioni, e con la Società civile, soprattutto con le fami-glie e i giovani. Su questa base si potranno av-viare misure operative, come tra l’altro: l’apertura di un tavolo di discussione pri-

vilegiato e permanente con una selezione di comparti dell’economia ritenuti essenziali per il Ticino e il suo futuro (comparti possibili: edili-zia e costruzioni, sanità e socialità, metallurgia e meccanica, servizi bancari e finanziari, chi-mica e farmaceutica, turismo, commercio). una promozione decisa della Formazione

professionale superiore che, da sempre strut-turalmente debole, si vede oggi messa alle strette da una crescente concorrenza da parte della SUPSI, ma che costituisce una delle car-te importanti da giocare. il lancio di un’intensa campagna informati-

va, indirizzata ad un ampio pubblico, tanto nel-la realtà aziendale quanto nella società civile.

La formazione continua può permettere al lavoratore di attenuare gli effetti degli alti e bassi della congiuntura?

La formazione continua è una delle poche carte, assieme alla rivendicazione di buoni contratti collettivi, per opporsi alle crisi con-giunturali e al dumping salariale, con la possi-bilità per il lavoratore di posizionarsi meglio sul mercato del lavoro e per le aziende di imporsi su un mercato aperto. Nonostante i rischi di derive verso attività a basso valore aggiunto, l’economia ticinese ha oggi un grande biso-gno di personale qualificato, e quindi il lavora-tore non ha di per sé altra scelta: migliorare le proprie competenze e ottenere le necessarie qualifiche, anzitutto a livello di base con l’ac-quisizione dell’attestato federale di capacità (AFC). Altrettanto essenziale è però anche la formazione professionale superiore con gli esami e i diplomi riconosciuti federalmente. Chi affronta una formazione di questo genere fa un investimento particolarmente redditizio anche dal punto di vista salariale e i lavoratori possono in genere contare sulla disponibilità delle associazioni padronali, a loro volta inte-ressate a questo tipo di formazione continua che permette di soddisfare la domanda di quadri intermedi.

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12 1321 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

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S i è tenuta sabato 16 novembre a Bel-linzona l’assemblea annuale dei di-pendenti della ditta Forbo SA.

L’oggetto all’ordine del giorno era la scaden-za del contratto aziendale nel 2014.

Dopo l’introduzione del Segretario Regio-nale Marco Pellegrini, che ha portato il saluto dell’OCST, la parola è passata al Vicesegreta-rio Pietro Fadda, che si occupa in prima per-sona dei rapporti con la ditta e il personale. Lo stesso ha passato in rassegna i principali articoli del contratto aziendale, ed ha illustrato le varie questioni in vista dell’imminente sca-denza nel 2014. Era pure presente il presiden-te della Commissione di fabbrica Francesco Di Tullio, il quale ha ripercorso gli ultimi incontri avuti con la stessa, toccando diverse tema-tiche. Tutti hanno ribadito a gran voce come sia assolutamente necessario, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, rinnovare il contratto aziendale.

Ne è poi seguito un vivo e acceso dibatti-to, durante il quale sono emersi diversi sug-gerimenti e proposte, al fine di ottimizzare al meglio questo importante strumento qual è il contratto di lavoro.

È stato quindi dato mandato all’OCST di por-tare avanti le trattative contrattuali, congiunta-mente con la Commissione del personale. Al termine dei lavori è seguita una cena in comu-ne ed è stato consegnato il premio fedeltà al socio Tedesco Gaspare (vedi foto) per i suoi 25 anni di appartenenza al Sindacato.

Forbo SA

Assemblea annuale

SP

INA

S C

IVIL

VO

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I n s e r z i o n e

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12 1321 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Attualità

L a Commissione paritetica delle isti-tuzioni sociali si è riunita negli scorsi giorni.

I commissari hanno espresso riconoscenza e gratitudine al presidente uscente Avv. Fa-bio Vassalli, che dopo 16 anni, ha lasciato la carica di presidente. Anche l’OCST ringrazia sentitamente per il ruolo autorevole che l’Avv. Vassalli ha svolto in questi anni per l’intera comunità contrattuale. La sua competenza e il suo impegno rimangono un esempio per le parti sociali di questo importante settore.

L’OCST porge al presidente designato Da-niele Intraina un saluto cordiale e l’augurio di continuare l’impegno per la salvaguardia

dell’interesse generale delle istituzioni sociali ticinesi e del personale che vi lavora.

La Commissione paritetica rispondendo a una lettera dei vegliatori della fondazione La Fonte e dell’OCST, ha completato l’articolo 43 del CCL (durata del lavoro e vacanze) ri-pristinando il capoverso seguente: «i vegliatori hanno diritto a una settimana di vacanza in più derivante dalla non applicazione della legge sul lavoro (lavoro straordinario, lavoro notturno, pause, picchetti)». Questo capoverso era stato erroneamente tralasciato nel nuovo contratto.

Per quanto riguarda invece la decurtazione salariale del 2 per cento applicata quest’anno, essa non lo sarà più nel 2014. R.R.

Istituzioni sociali

Cambio al vertice della Commissione paritetica

ASSEMBLEE

�� Assemblea cantonale del personale delle case anziani

Lunedì 25 novembrealle ore 20.15

alla sede OCST di Lamone

si terrà l’assemblea del personale delle case anziani per discutere il seguente or-dine del giorno: presentazione del risultato delle trattati-ve per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro ROCA; discussione e voto di approvazione del nuovo CCL; eventuali.

�� Assemblea cantonale del personale EOC

Giovedì 28 novembre 2013alle ore 16.30

al Ristorante Alla Bricola a Rivera

si terrà l’assemblea del personale EOC nel corso della quale saranno presentati e di-scussi i termini dell’accordo per il rinnovo del contratto ROC per il 2014.

È possibile chiedere il congedo pagato per attività sindacale previsto dall’art. 40 cpv. 1 lett. f) del ROC.

Care lettrici, cari lettori,Vanessa ci ha inviato una sim-patica vignetta che scimmiotta (è il caso di dirlo!) al femminile una famosa illustrazione che descrive l’evoluzione dell’uomo da primate, nella tipica posizio-ne curva, a uomo digitalizzato, altrettanto curvo sul computer.Abbiamo quindi deciso di lanciare un concorso con la

domanda: «Come disegne-reste l’ultima figura della serie?» Come descrivereste in un’immagine o in un testo, la donna di oggi? L’«evoluzione» ci ha giovato?

Inviare i contributi a:Redazione «il Lavoro», via Balestra 19, 6900 [email protected]

Per invogliarvi a partecipare, abbiamo messo in palio alcuni simpatici premi: due carte giornaliere fami-glia della Swissminiatur tre T-shirt da donna Pepe Jeans un buono di Fr. 50 del Sa-lone Futura&Creazioni 2000 presso il Centro Lugano Sud di Grancia

Come disegnereste l’ultima figura della serie?

?

S i è svolta il 7 novem-bre a Lamone l’as-semblea Cantonale

dei dipendenti dell’industria grafica.

Alla presenza numerosi as-sociati il responsabile Can-tonale Leonardo Matasci ha illustrato i contenuti del con-tratto collettivo nazionale che per il periodo 1° luglio 2013 - 31 dicembre 2015 regolerà i rapporti di lavoro in questo importante settore.

Il responsabile Cantonale si è soffermato in particolare su due aspetti che hanno caratte-rizzato l’iter delle trattative, vale a dire il de-creto di obligatorietà generale del contratto collettivo e la tematica del prepensionamento.

L’obbligatorietà generale riveste per il Tici-no una notevole importanza tenuto conto del mercato del lavoro confrontato con la concor-renza di ditte estere.

Purtroppo, a questo poroposito la parte pa-dronale non ha fornito il proprio apporto, per cui il decreto di obbligatorietà generale che sarebbe un utile strumento di salvaguardia di posti di lavoro e di attività di ditte operanti sul territorio arrischia di non raccogliere suficien-ti consensi e non potrà essere decretato dal consiglio federale.

Per quanto concerne il prepensionamento le prospettive sembrano invece essere più positive. Le parti contraenti a livello nazionale stanno elaborando dei modelli che raccolgono il consenso sia della parte padronale che della parte sindacale.

Si è pure fatta un’analisi della situazione occupazionale del Canton Ticino e dell’appli-cazione delle norme contrattuali, dalla stessa abbiamo potuto rilevare come nel nostro Can-tone il CCL è rispettato.

L’assemblea ha pure riconfermato la fidu-cia nel comitato nominando un nuovo mem-

bro nella persona del giovane Jetaj Afrim che ha già avuto modo di partecipare a livel-lo nazionale alle riunioni del nostro settore.Unitamente al collega Emmanuuel Tamati pure presente all’assemblea e sempre attivo nelle varie attività del settore, il comita-to organizzerà dei momenti di sensibilizzazione.

Industria Grafica

Partecipata assemblea cantonale

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14 1521 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Lavoro Opportunità

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14 1521 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Società

Ricerche

La percezione del mal di schienaMILICA RADIVOJEVIC

L’ Istituto di Comunicazione e Salute dell’Università della Svizzera italia-na, sta attuando una ricerca sulla

percezione del mal di schiena. Il responsabile del progetto è il Professor Peter J. Schulz co-adiuvato dalle collaboratrici scientifiche sono Laura Sefaj e Sarah Mantwill.

L’obiettivo dello studio è capire se esistono differenze culturali nel modo in cui le persone percepiscono il proprio dolore alla schiena, ma anche le pressioni psicosociali che subiscono sul posto di lavoro. Infatti, sono state convoca-te le persone di origine albanese, serba, porto-ghese, ticinese e svizzero tedesca residenti in Ticino e in Svizzera interna. Tutti gli intervistati dovevano avere due requisiti precisi, ovvero: soffrire di mal di schiena ed essere professio-nalmente attivi in Svizzera. Al momento sono stati campionati 445 partecipanti che soddi-sfano i criteri di ricerca, ma lo studio continua.

Per coinvolgere il maggior numero di parte-cipanti sono stati inseriti annunci nei giorna-li regionali e si è preso contatto con le varie associazioni culturali e religiose. Le brochure informative sono state lasciate anche a fisiote-rapisti, chiropratici, personal trainer, ristoranti nei quali lavoravano persone con le origini et-niche necessarie per la ricerca. L’invito è stato divulgato pure sui social network. Le persone

che adempivano i criteri necessari, erano in-vitate a riempire un questionario cartaceo o elettronico della durata circa di 25 minuti. Una parte di queste persone è stata poi chiamata a partecipare anche a un Focus Group, ovvero un gruppo all’interno del quale si scambiavano le proprie opinioni con gli altri.

Grazie ai primi risultati si è potuto constatare che il sovraccarico psicologico, per quanto ri-guarda il punto di vista delle persone apparte-nenti ai gruppi migratori, non veniva percepito come una causa del proprio dolore alla schie-na. Gli albanesi, in particolar modo, hanno sot-tolineato che il mal di schiena per loro è causa-to dallo sforzo fisico sul posto di lavoro. I serbi, invece, hanno attribuito la colpa al clima molto umido che causa spesso dei forti malori. Su una cosa gli albanesi e i serbi sono d’accordo: il mal di schiena è causato anche dalla sovrap-posizione di impegni familiari e professionali, anche se questa caratteristica è più marcata per gli albanesi.

Si è rivelato che i ticinesi e gli svizzero tede-schi svolgono prevalentemente lavori d’ufficio e, di conseguenza, non attribuiscono il mal di schiena allo sforzo fisico. Per i migranti è il contrario. La maggior parte dei portoghesi, dei serbi e degli albanesi svolge mansioni pro-fessionali fisicamente pesanti. La maggioranza delle persone con origini albanesi e portoghesi sono lavoratori non qualificati o svolgono pro-

fessioni di servizio.I risultati hanno dimostrato che i migran-

ti tendono ad affidarsi al medico, gli albanesi soprattutto. In questo modo viene attribuito al medico un ruolo chiave. Gli svizzeri tedeschi tendono, d’altro canto, ad occuparsi da soli della propria salute. È stato dimostrato che le persone preferiscono fare esercizi e sport per curare il proprio dolore. Buona parte però, ten-de anche a far uso di medicamenti prescritti o no e a utilizzare i cerotti. Sono viste di buon occhio, e si sono rivelate molto utili, le terapie dal fisioterapista.

Grazie alle risposte dei partecipanti si è po-tuto notare che il 20% delle persone ha preso, in media, 34 giorni di malattia negli ultimi 12 mesi. Prevalentemente si tratta di portoghesi, ticinesi e albanesi. Molti di loro sono stati con-tenti di questa possibilità, poiché hanno avuto tempo a sufficienza per risposarsi e prendersi cura della propria malattia. Il 40% avrebbe vo-luto curarsi in un determinato periodo dell’an-no, ma questo «lusso» non è stato loro con-cesso.

La ricerca sulla percezione del mal di schiena continua e chi fosse interessato può annun-ciarsi.

Nello stesso tempo, si sta effettuando un’al-tra ricerca per capire come i migranti e gli sviz-zeri, ticinesi e tedeschi, utilizzano le informa-zioni mediche.

V enerdì 15 novembre alla presenza del direttore della Divisione della formazione professionale del DECS

Paolo Colombo, del capoufficio della forma-zione sanitaria e sociale Andrea Boffini, del direttore della Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche (SSSCI) Patrick Mor-ger, sono stati consegnati i diplomi d’infer-miere diplomato e di soccorritore diplomato e ai corsisti che hanno frequentato i rispettivi corsi di formazione.

I neodiplomati che hanno terminato la for-mazione d’infermiere alla SSSCI corrispon-dono a 102 allievi, mentre 7 sono coloro che hanno conseguito il diploma di soccorritore.

Questo importante numero di nuovi profes-sionisti, che entreranno in attività nel setto-re sociosanitario, è uno dei primi risultati del potenziamento delle formazioni sanitarie e sociali in risposta ai crescenti bisogni di per-sonale nel campo della cura e dell’assistenza, e che sta ora dando i primi frutti positivi.

Questo è l’elenco dei corsisti che hanno concluso la formazione con il curricolo In-

fermieri dipl. SSS – titolo nazionale: Adamini Rachele, Alberio Andrea, Algisi Patrick, Bal-linari Marco, Barbuti Teresa, Berisha Leotri-na, Bermudez Nathalie, Bernasconi Lorena, Bigiotti Lara Alexandra, Biondini Agnese, Bordessa-Pigretti Morena, Buzzi Luca, Calo-vic Novica, Carroccetto Tecla, Cieslakiewicz Veronica, Codoni Sabrina, Correa Eric, Co-viello Annalisa, Della Bruna Kristel, De Lucia Marta, Dias Ribeiro Sabrina, Di Bartolomeo Michele, Domenighini Desiree, Donati Sandy, Ernst Daniel, Esposito Giorgia, Faltone Va-nessa, Ferrari Barbara, Ferrari Luisa, Fibbioli Monja, Fieni Sharon, Fraschina Martina, Fri-sberg Lorenza, Froio Giovanna, Gajic Nenad, Garobbio Trapletti Barbara, Gastori Roberto, Gentile Ida, Gerosa Elisa, Giorgio Denise, Giovanelli Maura, Gomes Samantha, Gre-gorio Ruben, Guida Sonja, Havayitli Zehra, Heeb Fabio, Himaj Elhome, Iannarelli Remo, Jemini Marussia, Joppini Naïma, Kazachenko Jornod Nadezda, Lazic Predrag, Leoni Ilaria, Leuenberger Arlette, Lussana Veronica, Macrì Jennifer, Malinov Gioce, Manetti Eva, Mar-

cacci Sarah, Marty Deborah, Matasci Anna, Mele Ginetto, Mirani Alessia, Mladenovic Aleksandra, Negrini Massimo, Nollo Valeria, Obrist Oana Andreea, Palumbo Anna, Paro-lin Marco, Pedrioli Sara, Pereira Lopes Pedro Jorge, Pereyra Patricia Roxana, Petkovic Sa-brina, Pinheiro Da Silva Sara, Popescu Con-stanta, Ragno Gianfranco, Renk Laura, Ridzal Omer, Rodoni Clara, Rodrigues Monica, Rog-gero Joyce, Romini Giulia, Sabino Giada Lui-gia, Schipani Alessia, Scossa - Baggi Andrea, Scotti Mahoni, Snozzi Sabrina, Solari Mir-co, Stanojevic Milica, Stojadinovic Marinela, Suhalj Mijo, Teoldi Giulia, Trabattoni Claudia, Tresca Martina, Vasic Milos, Versi Rolande, Vitini Marianna, Utzinger Giulia, Vecchio Gre-ta, Vujcic Valentina, Zanetti Etienne, Zubani Maria Luisa.

I sette corsisti che hanno concluso la for-mazione con il curricolo formativo di Soccor-ritori dipl. SSS – titolo nazionale: Bellantoni Luca, Candiani Michelangelo, Consoli Marco, Fasana Paolo, Guerra Andrea, Manella Lisa, Sommaruga Giacomo.

SSSCI

Sono 109 i nuovi diplomati

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16 1721 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro

MARIA LUISA DELCÒ

T ra le pagine pregnanti del Corriere della sera del 20 settembre scorso, legate ai

temi dell’intervista toccati dal Ponte-fice (definita dal direttore della Civiltà cattolica «esperienza spirituale») tro-viamo pure sei immagini fotografiche che «raccolgono le preferenze» che potremmo dire culturali (ma forse è inappropriato il termine) di Papa Ber-goglio in ambito musicale, di pittura, di cinema…Ci piace riportarle (cfr. cit. pag.3).

Il filmLa strada di Federico Fellini (1954)

«Mi identifico con quel film, c’è un im-plicito riferimento a San Francesco».

Il dipintoTra i pittori papa Francesco ama

Chagall «con la sua Crocifissione Bianca».

Il compositore«In musica amo Mozart, ovvia-

mente» (ndr… e come non pensare a Ratzinger?)«Quell’Et incarnatus est della sua

Missa in Do è insuperabile».

Gli scrittori«Amo moltissimo Dostoevskij e

Holderlin. Di Holderlin quella lirica per il compleanno di sua nonna».

Il libroI promessi Sposi «L’ho letto tre vol-

te e ce l’ho adesso sul tavolo per ri-leggerlo. Manzoni mi ha dato tanto».

Il quadroLa Vocazione di San Matteo di Ca-

ravaggio.«Io come lui, un peccatore al quale

il Signore ha rivolto i suoi occhi.L’ho detto quando ho accettato il

pontificato».

Sono frasi e scelte che ci fanno riflet-tere e che magari ri/andiamo a cerca-re, a guardare, a leggere.

Riflessioni

Papa Bergoglio, Alessandro Manzoni e altro

L ’ invecchiamento demo-grafico, il cambiamento delle strutture familiari e

la flessibilità del mercato del lavoro sono divenuti temi di grande impor-tanza poichè mettono a confronto i governi con grandi sfide a livello so-

ciale ed economico: aumento dei co-sti del sistema pensionistico e della protezione sociale, incremento delle spese sanitarie e sociali con conse-guente pressione sui bilanci pubblici.Gli scenari per i prossimi anni confer-

mano le tendenze in atto.Questi cambiamenti

contribuiscono a mo-dificare le relazioni tra generazioni in termini di solidarietà, di valori, stili di vita, bisogni e benes-sere. AI fine di analizzare la situazione, il Consiglio degli anziani del Cantone Ticino e il Consiglio Can-tonale dei Giovani hanno dato mandato al Diparti-

mento scienze aziendali e sociali della SUPSI di svolgere una ricerca sui le-gami di solidarietà tra generazioni in Ticino.L’indagine effettuata ha permesso di

raccogliere importanti informazioni sui rapporti tra generazioni e sulle condi-zioni di esistenza della popolazione residente. I risultati verranno presen-tati e discussi nell’ambito di questo convegno. Ci auguriamo che possano essere utili per la promozione di poli-tiche ed iniziative regionali, pubbliche e sociali, volte a rafforzare i legami tra generazioni e a promuovere una cultu-ra della convivenza e della solidarietà.

Venerdì 29 novembre, ore 14.00Aula magna SUPSI, Trevano

Convegno

Intergenerazionalità: una risorsa per la società

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16 1721 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro

Sezione del Luganese

Incontro «La misericordia di Dio»

Sezione Tre Valli

Interessante conferenza di Romerio, già Guardia del Papa

L o scorso 21 ottobre ben qua-rantadue soci hanno parte-cipato all’interessante con-

ferenza tenuta dal collega dell’OCST Mattia Romerio incentrata sulla sua esperienza come Guardia del Papa.Mattia ancora oggi non è in grado di

rispondere sul perché ha scelto di fare la Guardia del Papa, ha comunque messo in risalto l’importanza di que-sto ruolo e delle persone che ruotano attorno al Vaticano.In Vaticano si ha a che fare con una

miriade di personaggi strani, dal Re del Congo, a chi si pittura sulle mani con il pennarello le stigmate, a chi si

è fatto «fregare» pagando un biglietto d’entrata di 400 euro per vedere l’ap-

partamento del Pontefice.Il periodo più stressante per le guar-

die Svizzere è quello del Conclave, anche perché durante questo lasso di tempo praticamente non ci sono mo-menti liberi.L’esperienza è sicuramente una del-

le migliori della vita anche perché si è a contatto con migliaia di persone di diverse estrazioni e ceti sociali che contribuiscono ad arricchire il proprio modo di vivere.

Gerolamo Cocchi

A Roma da Papa Francescodal 9 al 13 marzo 2014

Domenica 9 marzo: trasferimento con il treno veloce Freccia Rossa, arrivo pre-visto a Roma alle 12.55. Nel pomeriggio passeggiata nel centro per un primo con-tatto con la «città eterna».

Lunedì 10 marzo: mattina dedicata alla visita guidata panoramica della città che ci permetterà di conoscere i principali monumenti cittadini. Pomeriggio visita guidata all’interno del Colosseo.

Martedì 11 marzo: visita guidata dei Musei Vaticani e della Basilica di San Pietro. Pomeriggio a disposizione per le visite individuali.

Mercoledì 12 marzo: visita alla Basili-ca di San Pietro per l’UDIENZA con Papa Francesco. Pomeriggio visita guidata dell’abbazia di San Paolo fuori le mura.

Giovedì 13 marzo: passeggiata nel rione «Celio», una visita che sorprenderà per gli incredibili monumenti, gli oratori e le mol-te sorprese che si celano all’interno del rione. Pomeriggio rientro in Ticino.

Prezzo per persona: Camera doppia Fr. 1’260. Suppl. singola Fr. 275.Quota valida con un minimo di 30 partecipanti.Assicurazione annullamento a richie-sta Fr. 30.

La quota comprende: trasferimento in bus Ticino-Milano stazione-Ticino, viag-gio in treno Freccia Rossa 2.a classe, 4 notti in hotel**** con prime colazioni a buffet, 4 cene e 1 pranzo in hotel (incl. ¼ vino e ½ acqua), 3 pranzi in ristorante (incl. ¼ vino e ½ acqua) tutti i trasferi-menti in bus, visite guidate e ingressi come da programma, accompagnatore Dreams Travel. Tutte le mance (escluso autista), IVA.

Informazioni, programma dettagliato e iscrizioni: Sezione Tre Valli, Biasca, Ge-rolamo Cocchi, 091 873 01 20, da subito.

FABRIZIO TAMI

I l comitato sezionale, proseguen-do nel percorso dei temi religiosi, visto il successo dell’appunta-

mento dello scorso anno, ha deciso di invitare nuovamente un relatore d’ec-cezione: don Sandro Vitalini.Il tema scelto è la Misericordia di Dio.

Don Sandro con la sua proverbiale capacità di rendere semplici temi par-ticolarmente profondi, partendo dalla parabola del «figliol prodigo» ci ha let-teralmente affascinati sulla tematica della Misericordia di Dio. Dopo aver letto la parabola, ci lascia

allibiti chiedendo: Quanti di noi si sa-rebbero comportati come il genitore

della parabola?La risposta fa riflettere: chi scrive,

con ogni probabilità, avrebbe accolto il figlio o la figlia con freddezza, maga-ri gli avrebbe posto nelle mani un po’ di soldi dicendogli: vai e non farti più vedere.Proprio da questo punto, Don San-

dro sviluppa il ragionamento sulla mi-sericordia di Dio.Un tema difficile e che suscita nume-

rose riflessioni e che ha affascinato gli oltre quaranta presenti che hanno rivolto al conferenziere numerose do-mande.Grazie ancora a don Sandro Vitalini,

a Quinto Cavicchioli ed Enrico Freschi per l’ottima collaborazione.

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18 1921 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro

Bellinzona ¨ Venerdì 22 novembre, ore 14.30

«Esperienze in Brasile» con Gabriella Bol-liger, già vice presidente Cantonale, Vita Serena a Giubiasco.

¨ Venerdì 29 novembre, ore 14.00, Coro, Vita Serena a Giubiasco.

¨ Lunedì 9 dicembre, Assemblea ordi-naria e Panettonata, ore 14.30, ristorante Aurora a Gorduno.

¨ Venerdì 13 dicembre, ore 14.00, Coro, Vita Serena a Giubiasco.

Locarno ¨ Martedì 26 novembre, ore 14.30 As-

semblea annuale, sala del Centro parroc-chiale di Sant’Antonio a Locarno.

¨ Martedì 10 dicembre, Panettona-ta, Tombola, scambio auguri natalizi, ore

14.30, Centro Parrocchiale S. Antonio, Lo-carno.

Lugano ¨ Giovedì 21 novembre, ore 14.15, As-

semblea annuale, salone OCST, Lugano. Segue merenda offerta e due giri di tom-bola. Al termine visita del nuovo centro diurno. Iscrizioni: tel. 091 910 20 21. Si invita all’utilizzo dei mezzi pubblici.

¨ Giovedì 12 dicembre, pranzo natali-zio all’hotel Seegarten di Lugano Cassa-rate. Ore 11.30 aperitivo e pranzo. Costo Fr. 40 (incluso: aperitivo, bevande, pa-nettone e spumante). Seguono due giri di tombola e lotteria. Bus TPL- linee 2 e 3 fermata «Lanchetta». Iscrizioni: tel. 091 910 20 21 entro il 4 dicembre.

¨ Martedì 17 dicembre, Panettonata e

proiezione film al Cinema Iride, Piazzetta S. Rocco, Lugano. Ore 14.30 film «Quasi amici». Ore 16.30 panettonata al tea room Steib e scambio auguri. Iscrizioni: tel. 091 910 20 21. Aperta a nonni e nipotini.

Mendrisio ¨ Sabato 7 dicembre, Festa prenatali-

zia con pranzo e scambio di auguri.

Tre Valli ¨ Domenica 8 dicembre, Festa prena-

talizia. Ore 11.30 Chiesa di S. Stefano a Bodio S. Messa in suffragio dei soci de-funti. Ore 12.30 Sala Multiuso Pranzo e ricordo del 30.mo di fondazione. Pome-riggio ricreativo con la «nostra» Bandella Briosa e lotteria. Costo: fr. 40. (non soci fr. 60.)

Agenda

NorimbergaVenerdì 29, sabato 30 novem-

bre e domenica 1° dicembre

L’incantevole città di Norimberga con la sua atmosfera antica e il possente castel-lo di Kaiserburg sono indimenticabili.

La splendida città vecchia, sinonimo di fascino medievale, si allarga ai piedi del castello e ospita numerosi edifici sto-rici, chiese spettacolari, una delle zone pedonali più grandi della Germania e il tradizionale mercato di Hauptmark. Ma Norimberga non è solo la culla cultura-le della Bavaria: è la seconda città della regione e offre anche una vasta scelta di specialità culinarie come i tradiziona-li Bratwursthäuser e i «3 im Weckla», il tipico panino con tre salsicce grigliate di Norimberga.

Costo del viaggio: Fr. 410.- camera doppia, supplemento camera singola Fr. 70.-. Il prezzo comprende pullman, due pernottamenti con colazione, viaggio con accompagnatore. Agli interessati verrà inviato il programma dettagliato.

Iscrizioni: Claudia Righetti, tel. 079 327 93 24.

IntroduzIone all’uso del PCfr. 180.-, 7 lezioni, giovedì, 14.00-16.30 Obiettivi: sapersi destreggiare con mouse e tastiera e gestire con proprietà l’ambiente Windows, i file e le cartelle.

MendrisioGennaio 15, 22, 29 Febbraio 5, 12, 19, 26

Biasca Aprile 9, 16, 30 Maggio 7, 14, 21, 28

Corso Internet

fr. 150.-, 6 lezioni, mercoledì14.00-16.30 Obiettivi: usare Internet quale fonte di infor-mazioni e quale risorsa per interagire.

MendrisioGennaio 14, 21, 28

Febbraio 4, 11, 18

BiascaAprile 8, 15, 29

Maggio 6, 13, 20

Corsi di informatica 2014

Per il primo semestre del nuovo anno

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18 1921 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio

C om determinação os membros da Syna mobilizaram para defender os funcionários do sector da Saúde.

A 16 de novembro, realizou-se em La Chaux -de- Fonds uma manifestação para apoiar o Acordo Coletivo de Trabalho (CCT ) saúde 21. O Conselho de Estado Neuchâtel anunciou medidas de austeridade drásticas, congela-mento de salários para os próximos dois anos com base no estado atual, a intenção de rene-gociar o CCT saúde 21, mantendo os baixos salários no contrato, são inaceitáveis.

Como os líderes de La Providence Hospi-tal, rescindiram no final de 2012 o CCT com a bênção do Conselho de Estado, o que alertou os funcionários da Saúde das possíveis con-sequências. Menos de um ano mais tarde, os representantes do Conselho Estadual de Lau-rent Kurth está exigindo o congelamento de salários no stand 2013. Além disso, quer que o renovado contrato de 1 Janeiro 2013 com os salários baixos seja novamente renegociados e os 0,5 por cento de aumento salarial, seja confirmado como parte integrante, sem repor o custo de vida sobre o CCT.

O atual contrato coletivo de trabalho saúde 21, da qual também Syna é um parceiro social

foi o apresentado ao Consel-ho de Estado para aprovação, de modo que os acordos financeiros estejam garanti-dos. A coisa surpreendente é que o Conselho de Estado aprovou-o com data de 3 dezembro de 2012. Na cor-respondente Comunicado de Imprensa, o Estado expressa da seguinte forma: «O Estado sublinha a importância deste acordo entre os parceiros sociais. Depois da análise dos textos eles chegam à conclusão de que as poucas, melhorias do CCT (públicas e privadas) contêm, em comparação com o exi-stente até o final do ano, melhorias que são geralmente toleradas e o Estado pode dar o seu consentimento, sem hesitação».

O Governo do Estado Neuchâtel ameaçou a paz social!

Agora, apenas oito meses depois, o Consel-ho de Estado quer congelar os salários. Os parceiros sociais não podem chegar a acordo,

porque o Estado deixa as instituições entregues a si próprio, como as finanças reduzidas para ser distri-buídas. Isso afeta muito diretamente os emprega-dos e também com conse-quências para a qualidade do atendimento. Mas isso não parece não preocupar o Conselho de Estado. Pior ainda, esta atitude provoca conflito entre os parceiros sociais e ameaça a paz social.

Mas os funcionários da saúde não pode ser assim

iludidos. Eles se mobilizam a fim de preservar a negociação do CCT e condições de trabal-ho, ao mesmo tempo também para denunciar a relutância do Governo do Estado.

Apoiamos os interesses dos trabalhadores da saúde e temos de nos defender contra o fato de que o Ministro da Saúde quer poupar a custa dos trabalhadores e dos pacientes. E está disposto a deteriorar massivamente as condições de as condições de trabalho.

Manifestação em La Chaux -de -Fonds

Mobilização contra as medidas de austeridadeimpostas pelo Governo!

As negociações salariaispara 1 janeiro 2014

As indústrias acima são conhecidos por to-dos na convenção coletiva de trabalho (CCT) para o Indústria madeireira Suiça e derivados.

Como em muitas indústrias do sector a ma-deira teve um nível bastante elevado de índice nacional do custo de vida. No final do Setem-bro 2013 o índice nacional registrou menos de 0,6%.

No entanto, o acordo pode ser alcançado com os empregadores, que é o seguinte:

Os aumentos salariaisO aumento do salário é de cerca de 1,4% e

é calculado com o salário mínimo contratual.As categorias individuais têm direito ao se-

guinte aumento geral e aumentos salariais con-tratuais. O índice permanecerá como antes, com 104,2 pontos (como Dezembro 2010 ).

Categoria por hora/ por mêsTrabalhador e trabalhadores qualificados35 Rp. / horas ou Fr 65.00.Trabalhadores não qualificados30 Rp . / Hr. Fr 56.00

Trabalhadores não qualificados30 Rp /horas ou 56.00 mês.

SYNA - Secretaria CentralSector da indústria

da madeira da serraçãoWerner Rindlisbacher

Acordo coletivo de trabalho

Indústria madeireira suíça Serraria/aplainamento moinhos Comercial / fábricas

Categoria salário hora salário mensal

Trabalhadores qualificados Fr. 26.30 4’866.00

Trabalhadores não qualificados Fr. 23.55

4’357.00

Trabalhadores não qualificados Fr. 21.10 3’904.00

Graduados em aprendizagem

No primeiro ano de aprendizagem (88%) Fr. 23.15 4’282.00

Na segunda ano de aprendizagem (92%) Fr. 24.20 4’477.00

No terceiro ano de aprendizagem (96%) Fr. 25.25 4’671.00

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20 2121 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Pagina a cura di Slavko Bojanic Info Balcani

Iz Evropske Unije

Nova saobraćajna pravila

2014 Počinju Provjere

Oduzimaju se osobne RH zbog lažnih prebivališta

E vropska unija napravila je veliki ko-rak ka sigurnijem saobraćaju. Na snagu je stupila nova regulativa koja

će olakšati procesuiranje osoba koje prekrše saobraćajne propise u EU, bez obzira iz koje države članice dolaze, prenosi Al Jazzera.

Nema više mandatnih kazni, plaćanja na mjestu događaja ili potrage za prekršajnim sudovima u nepoznatim gradovima. Od sada će vozače kazne čekati kod kuće i na njima je samo - da ih plate.

Kršenje saobraćajnih propisa u inostranstvu je rizik koji se sve manje isplati.

«U potpunosti podržavam ideju da se saobraćajne kazne šalju vozačima. Uko-liko prekršite propis bilo gdje, trebate biti kažnjeni poput svih ostalih», kaže motociklist iz Njemačke Walter Jendel, a slično misli i nje-gova sunarodnjakinja Margot Schmied.

«Mislim da je ispravno da svako odgovara za

prekršaje koje počini. Na kraju krajeva, svi smo Evro-pljani, a to znači jednaka prava za sve», rekla je.

Od 7. novembra, sve 24 države koje su se oba-vezale provoditi direktivu iz Brisela dijelit će informacije o prekršiocima saobraćajnih propisa sa ostalim članicama.

Brža razmjena podatakaKažnjava se osam propusta, među kojima su

prekomjerna brzina, vožnja bez sigurnosnog pojasa i upravljanje vozilom pod utjecajem alkohola i droga, vožnja bez kacige za moto-cikliste, korištenje mobitela pri vožnji, prolazak kroz crveno svjetlo i nedozvoljeni prelazak u drugu traku.

«Nova pravila podrazumijevaju efikasniju i bržu razmjenu podataka o vlasniku vozila

unutar EU. Također, što je velika prednost, ubuduće će vlasniku vozila detalji o prekršaju koji je počinio biti saopćeni na njegovom maternjem jeziku, mada ova mogućnost treba tek

zaživjeti u praksi», kazao je Michael Nissen, ADAC-ov šef zadužen za međunarodno pravo.

Ima i onih Evropljana koji ne dijele entuzija-zam zvaničnika, poput vozača iz glavnog gra-da Poljske koji javode kako primanja u EU nisu jednaka, te da više vole platiti za saobraćajni prekršaj na licu mjesta događaja.

Upravo takva praksa više nije prihvatljiva u Evropi, a izuzetak su Velika Britanija, Irska i Danska koje nisu podržale novu regulativu, te države na Starom kontinentu koje nisu članice Unije.

Zakon je stupio na snagu u prosincu prošle godine, a krajnji rok za prijavu je kraj 2013. godine. Tko se ne odjavi, riskira financijske i druge kazne.

ZORAN KREŠIĆ

N epuna dva mjeseca ostala su da se osobe koje imaju osobne iskaznice iz Hrvatske i prebivališta odjave s tih

adresa ako su na njima prijavljeni fiktivno jer će početkom sljedeće godine početi policijske provjere s financijskim kažnjavanjem i oduzi-manjem osobnih iskaznica.

Zbog toga zakona su već reagirali iz hrvats-ke dijaspore ističući da je riječ o svojevrsnoj odmazdi prema iseljeništvu od aktualne vlasti koja pak prijeti novčanim kaznama kada se utvrde nepravilnosti i oduzimanjem osobnih iskaznica.

– Nije li zapravo skandalozno da se ljudi-ma koji su desetljećima sanjali slobodnu Hr-

vatsku, koji su se iselili trbuhom za kruhom ili iz političkih razloga, jer su bili nepodobni komunističkom režimu, novim zakonom odu-zima dio hrvatskog identiteta?! “To je kao da ti odsjeku prste na ruci – komentirao je nedavno jedan iseljenik kojemu je poništena osobna iskaznica u hrvatskom konzulatu u Njemačkoj.

Pri tome su naveli da takva praksa ne vrijedi u zemljama EU. Da bi utvrdila živi li netko ili ne na navedenoj adresi prebivališta, policija može istraživati mjesto zaposlenja određene osobe, može ispitati pohađaju li djeca predškolske i školske ustanove u mjestu prijavljenog prebivališta, je li osoba ili netko od članova kućanstva učlanjen i aktivno sudjeluje u lokal-nim sportskim, kulturnim i drugim ustanovama.

U informaciji MUP-a RH navodi se da svi građani koji su s danom 29. prosinca 2012. godine u inozemstvu bili duže od godinu dana zbog obrazovanja, obavljanja poslova koji nisu trajnog karaktera i vezani su uz inozemstvo određeno vremensko razdoblje (dugotrajno liječenje i drugi razlozi), moraju najkasnije do 29.

prosinca 2013. godine o tome obavijestiti policijsku upravu ili postaju na čijem području imaju prijavljeno prebivalište ili diplomatsku misiju – konzular-ni ured RH na čijem području borave u inozemstvu te im o razlozima privremenog borav-ka izvan RH moraju dostaviti odgovarajuću dokumentaciju. Ako ne ispoštuju ovu obve-zu, za njih će se pokrenuti postupci odjave po službenoj dužnosti iz zbirke podataka o prebivalištu i boravištu.

Slično se odnosi i za građane

u inozemstvu koji su u programu obnove ili stambenog zbrinjavanja, dok građani koji su prijavili prebivalište prema ranije važećem za-konu i žive u mjestu i na adresi koju su prijavili nisu dužni ponovno prijaviti prebivalište prema odredbama novoga zakona o prebivalištu.

AL JAZZERA - 12.11.2013

Srpsko Kulturno Umetničko Društvo

«Branko Radičević» - Luganoorganizuje ZABAVU povodom:

18 godina postojanjasubota, 23. Novembar 2013

od 18:00 časovaSala Capannone, Via Ceresio 25

6963 Pregassona

ućestvuju:SKUD «Branko Radičević» - LuganoUz domaće specijalitete zabavljace vas:

Orkestar Žiže Ranića

ULAZ - 20.00 CHFOd 11 do 16 godina: 10 CHFDo 10 godina ulaz besplatanInfo: 076 321 11 02 (Slava Ilić)Foto: Daniel Kasap/PIXSELL

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20 2121 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro

InfoSoccorso d’inverno ticinoCasella postale 2146950 Tesserete

tel. 091 930 04 71 [email protected]

AL VOLO

Società

I l Dipartimento delle finanze e dell’econo-mia ha autorizzato le aperture straordina-rie dei negozi di ogni genere nel periodo

pre-natalizio 2013 nei seguenti giorni:domenica 8 dicembre, dalle ore 10.00 alle

18.00domenica 15 dicembre, dalle 10.00 alle 18.00domenica 22 dicembre, dalle 10.00 alle 18.00martedì 24 dicembre, chiusura alle ore 17.00martedì 31 dicembre, chiusura alle ore 17.00.Ricordiamo le principali disposizioni della

Legge federale sul lavoro (LL) e della relativa Ordinanza (OLL1) al cui rigoroso rispetto ven-gono richiamate le parti interessate:

Consenso del lavoratore - art. 19 cpv. 5 LLIl datore di lavoro non può occupare il lavo-

ratore la domenica senza il suo consenso. Per l’occupazione durante le aperture delle dome-niche 8 e/o 15 e/o 22 dicembre ogni lavoratore deve dunque firmare il proprio consenso al la-voro domenicale.

Supplemento salariale - art. 19 cpv. 3 LLIl lavoratore che viene occupato durante le

domeniche 8 e/o 15 e/o 22 dicembre ha dirit-to al supplemento salariale del 50% per le ore

prestate.

Compensazione per lavoro domenicale - art. 20 cpv. 2 LL – 21 cpv. 3, 5, 6 e 7 OLL1

Durante l’occupazione alla domenica, se la durata del lavoro non supera le 5 ore il lavora-tore deve compensarle in tempo libero entro le 4 settimane seguenti.

Se l’occupazione alla domenica supera le 5 ore, il lavoratore ha diritto ad un riposo com-pensativo di 35 ore consecutive (24 ore, più 11 ore consecutive di riposo giornaliero), nella settimana precedente o successiva il lavoro domenicale. Il giorno di riposo compensativo per il lavoro domenicale che supera le 5 ore deve essere accordato in un giorno lavorati-vo. Non può quindi cadere nel giorno in cui il lavoratore fruisce abitualmente del suo giorno di libero.

Quando il lavoratore è chiamato a prestare lavoro domenicale, non può essere occupato per più di 6 giorni consecutivi.

Occupazione dei lavoratori le 3 domeniche 8, 15 e 22 dicembre – art. 20 cpv. 1 LL

Un lavoratore potrà essere occupato al mas-simo per due domeniche consecutive. Il giorno

di riposo settimanale deve cadere in domenica almeno una volta ogni due settimane.

Lavoro straordinario - art. 25 cpv. 1 OLL1Alla domenica non si può svolgere lavoro

straordinario. Pertanto, durante l’occupazione alla domenica, la durata settimanale per sin-golo lavoratore, non potrà superare la durata massima settimanale prevista dalla LL (45 o 50 ore).

Occupazione di giovani – art. 31 LLI giovani fino ai 18 anni compiuti, non posso-

no essere occupati durante le aperture straor-dinarie previste le prossime domeniche 8, 15 e 22 dicembre.

Dipartimento delle Finanze e dell’Economia

Aperture straordinarie dei negozi nel periodo pre-natalizio

��100 anni della Società svizzera di chirurgia - Porte aperte all’Ospedale Regionale di Lugano, sabato 23 novem-bre, dalle ore 10.00 alle ore 16.00, Ospe-dale Civico, Lugano. Conferenza pubblica: «L’evoluzione della chirurgia». Ore 11.00 – 15.00 Visita guidata al Pronto soccorso e Radiologia. 12.00 – 14.00 Pranzo offerto a tutti i visitatori. Dalle ore 14.00 Conferenza pubblica: «Politrauma, Ortopedia». Inoltre: • Work-shop, atelier e dimostrazioni pratiche di interventi su modelli insieme ai nostri chi-rurghi. • Spazio dedicato ai bambini con di-verse attrazioni: clown, truccabimbi, sculture con palloncini, caricaturista su maglietta, zucchero filato. • Spettacolo con Roberto Bussenghi dei Frontaliers RSI.��Porte aperte alle sale operatorie

Ospedale regionale di Mendrisio, sabato 23 novembre, dalle ore 10.00 alle 16.00. Iscrizione per l’entrata nel blocco operatorio, all’accettazione principale. Ore 10.20 primo ingresso a seguire ogni 20 mi-nuti (gruppi di 30 persone). Dalle ore 11.00 e per tutta la durata della manifesazione, bibite e spuntini offerti nei punti ristoro al piano -1. Area ricreativa non sorvegliata a disposizione dei bambini. È possibile parcheggiare gratu-itamente nel nuovo posteggio adiacente il campo di calcio e nel posteggio Mercato co-perto. Infopoint all’ingresso principale dell’o-spedale.

InfoDipartimento delle Finanze e dell’EconomiaUfficio dell’ispettorato del lavoro, [email protected], tel. 091 814 30 96.http://www4.ti.ch/dfe/de/uil/apertura-negozi/

aperture-pre-natalizie/

Soccorso d’inverno Canton Ticino

Nadia Ghisolfi nominata presidente

C ome già annunciato, dal 1° luglio di quest’anno Nadia Ghisolfi è entrata a far parte, insieme a Lorenzo Qua-

dri, del Comitato del Soccorso d’Inverno del Canton Ticino. L’Associazione opera in favore delle famiglie con redditi disagiati che vivono nel nostro Cantone.

Fabrizio Fazioli ha dovuto lasciare la carica di presidente per motivi di salute ma resta in qualità di membro di comitato. Ha passato il testimone a Nadia che ha l’onore di essere la prima Presidente donna alla testa del Segreta-riato ticinese del Soccorso Svizzero d’inverno!

I due nuovi membri, insieme a Luca Alber-toni (nuovo vice-presidente), Fabrizio Fazioli, Rosalba Canova, Valeria Bruni, Sonja Cavadini e Marco Blaser formano quindi il nuovo Comi-

tato: uniti per con-tinuare a regalare calore alla popola-zione ticinese.

Tutti insieme ri-volgono un calo-roso invito a soste-nere il segretariato Ticinese (CCP 65-230-9) nella rac-colta fondi che si sta svolgendo a li-

vello nazionale: raccolta che viene denominata Colletta Stella i cui fondi sono da destinare alle famiglie e persone con bassi redditi per aiutarli ad affrontare i continui aumenti dei costi della vita che difficilmente vanno di pari passo con le loro entrate (stipendi, prestazioni, ecc.).

La vostra donazione permette di intervenire con aiuti finanziari in situazioni d’emergenza, per pagare la fattura del dentista, per nuovi oc-chiali o per acquistare oggetti vitali di uso quo-tidiano, buoni per l’acquisto di abbigliamento e generi alimentari.

Ogni anno numerose persone, di cui oltre la metà bambini, sono estremamente grate per le offerte del Soccorso d’inverno.

Ci auguriamo che la vostra generosità conti-nui anche quest’anno!

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22 2321 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro Attualità

Gli si son fatti gli occhi lucidi quando Claudio Calvi mi ha sciorinato sul ta-volo decine e decine di fotografie che testimoniano la sua esperienza di vo-lontario in Uganda, nella missione Ka-ramoya.Esperienza non disgiunta da emozione mentre sfogliava il diario con le tracce di quel viaggio e di quella permanenza vissute da lui e da suo figlio Davide dal-la data della loro partenza, la vigilia di Natale del 2011.Una partenza più volte progettata fin da quando don Gianni era parroco di Cremenaga e con lui, all’interno del CSI, gestiva gruppi sportivi maschili e femminili di giovani ed adulti, ma che i molteplici impegni gli hanno sempre impedito di attuare.Il sospirato desiderio ha trovato realiz-zazione con la necessità di interveni-re all’interno della missione con lavo-ri edilizi di ammodernamento, attuati come sempre da volontari, nel periodo fra dicembre e gennaio.Questa volta Claudio c’è e, caso incon-sueto, con lui anche suo figlio di venti-due anni.

«Alla Malpensa ci troviano in sette, qualcuno alla prima uscita, altri di ritorno.

Tutti siamo sovraccarichi, per quanto con-sentito.

Il volo si ferma a Doha, in Katar, e in aero-porto ci trattengono sino al mattino in attesa dell’aereo per Entebbe.

Pensiamo che «su» stanno ascoltando la messa di mezzanotte.

Allo scalo ci attende un pulmino che ci tra-sporta a Kampala, capitale dell’Uganda. Qui siamo ospitati da suore comboniane che ge-stiscono un grande centro scolastico di di-verso ordine e grado. È sosta soprattutto di rifornimento: frutta, pasta, riso, scatolame, be-vande da portare nella missione distante 460 chilometri.

Tutto e tutti su un fuori strada, alle 6.30 si af-fronta il percorso che, appena termina l’asfal-

to, si inoltra, tra buche, sterpaglie e polvere, nella savana.

Fermati ad un posto di blocco dalla polizia di stato, il militare vuole un paio di occhiali come quelli che portiamo. Il nostro autista, che non è nuovo a tali comportamenti, lo accontenta subito. Più avanti si incappa in un altro con-trollo, ma le esigenze sono diverse: vogliono soldi. Noi che abbiamo delle offerte raccolte per la missione ci preoccupiamo, ma ancora il nostro accompagnatore interviene conse-gnando al militare una somma che aveva già preparato. Si riparte; non facciamo molta stra-da che la spina di un cactus ci fora la gomma. Bisogna assolutamente provvedere alla ripara-zione perché è indispensabile avere una ruota di scorta pronta all’uso.

Ci fermiamo in un villaggio dove c’è un distri-butore di benzina e dopo non poche peripezie ci cambiano la camera d’aria, operazione tutta manuale.

Questa volta filiamo dritti ed alle 19 siamo a Karamoya. Abbiamo viaggiato, stipati, quasi 13 ore.

Alla MissioneCi accoglie padre Mauro, responsabile della

missione, e Bengiamin che lo aiuta nelle varie attività, soprattutto nel recarsi a Moroto per ri-fornimento viveri.

Così il padre comboniano sintetizza la situa-zione. Il luogo è a 1.600 metri l.m, siamo vicini ad una montagna di 4.000 metri.

L’area dove si svolge la vita missionaria è tut-ta chiusa da rete metallica e piante, a difesa dagli animali. All’interno le strutture sono in laterizio perché ll legno sarebbe mangiato dal-le termiti.

Così è la grande chiesa, il magazzino, il dor-mitorio, la mensa, la cucina, tutte opera di vo-lontari. Due donne del posto si occupano una dei pasti e l’altra della biancheria. Retribuzione media mensile 50 euro. L’acqua è quella piovana raccolta in ci-sterna, un gene-ratore fornisce corrente. Attenti ai furti.

In Matani, un villaggio a 10 km c’è l’ospedale gestito da dot-tori italiani con personale del posto. I pasti per i ricoverati sono preparati fuori dall’edificio dai familiari.

Nel villaggio frequentano scuole elementari e medie, sotto la guida di religiose, fino a 1.700 alunni, distribuiti in capannoni dei quali debbo-no curare la pulizia.

Ma per noi nuovi arrivati è subito tempo di lavoro: dobbiamo ingrandire il magazzino, am-pliare la cucina e dotarla dei relativi accessori. Sveglia alle sei, colazione quindi, dalle 7, lavo-ro sino alle 12. Pranzo alle 13, breve sosta e alle 15 si riprende fino alle 18.

Al termine dei turni la doccia è un’esigenza perché il lavoro si svolge a 50 gradi. Così ogni giorno per 30 giorni.

Un diversivo: la messa tutte le mattine pri-ma di cominciare la giornata, qualche partita a carte, la lunga messa della domenica, cele-brata da due preti, frequentatissima, cantata e ballata da ragazze in costume.

Fuori routine la visita di alcuni volontari ope-ranti in una missione vicina con tanto di pran-zo all’emiliana preparato da Davide, che da noi frequenta la scuola alberghiera.

Alle 21 si spegne tutto, il buio si fa più buio; dal villaggio arriva un nativo con arco e frec-ce. Dicono che è il guardiano. Ma noi quan-do, prima di coricarci stanchi ci soffermiamo a guardare il firmamento, vediamo le stelle così vicine che siamo certi sono loro a vegliare su tutta la missione.

Siamo ormai a fine gennaio del nuovo anno. I lavori sono ter-minati e guardia-mo il manufatto con soddisfazio-ne; una cucina ed un magazzino più grandi pronti ad ospitare un altro gruppo. Sono trascorsi trenta giorni dal nostro arrivo. Domani si torna a casa percor-rendo una stra-da lungo il lago Vittoria, da dove nasce il Nilo.

In fondo anche noi ci sentiamo rinati da un’esperienza che ci fa voglia di ritorno».

Testimonianza raccolta da Antonio Sanna

Esperienze

Frontaliere volontario in terra di missione

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22 2321 novembre 2013 il Lavoro 21 novembre 2013 il Lavoro

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese

Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta RigottiIn redazione: Maurizia Contie Giorgio Donini

tel. 0919211551 ; fax 0919242471via Balestra 19, 6900 [email protected]

StampaCentro Stampa Ticino SAVia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàPublilavoro SaglVia Balestra 19, 6900 Lugano, tel [email protected]

Tiratura confermata REMP24’780 copie

Consiglio esecutivo- Presidente: Bruno Ongaro- Presidente onorario: Romano Rossi- Vicepresidente: Flavio Ugazzi

- Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, En-rico Pusterla, Meinrado Robbiani

Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani

Segretario amministrativoFausto Leidi

Vicesegretari cantonaliRenato Ricciardi, Paolo Locatelli

Segretari regionaliLugano Giovanni ScolariMendrisio Alessandro MecattiSopraceneri Marco PellegriniTre Valli Giancarlo Nicoli

Via Balestra 19, 6900 Lugano

Le domande dei Lettori

Italiana residente in Svizzera, come assicurarmi per la malattia?

Giornale Aperto

VITA NOSTRA

Egregi Signori,sono italiana e da pochi mesi ci siamo trasfe-

riti a vivere in Svizzera, nella regione del Mal-cantone. Mio marito ha dovuto trasferirsi per lavoro mentre io ho conservato la mia posizio-ne professionale in Italia.

Avrei bisogno di informazioni circa l’obbligo assicurativo sanitario poiché ho alcune difficol-tà a comprendere la normativa in vigore per ció che concerne la mia posizione.

Cordiali saluti.F. P.

Gentile Signora,la legislazione applicabile in questo caso è il

Regolamento (CE) n. 883/2004 del Parlamen-to europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004,

relativo al coordinamento dei sistemi di sicu-rezza sociale (Testo rilevante ai fini del SEE e per la Svizzera).

Da quanto ci descrive brevemente, possia-mo costatare che lei possa essere considerata una lavoratrice pendolare transfrontaliera (un cittadino che lavora in un paese e vive in un al-tro per tornarci ogni giorno o almeno una volta a settimana).

Ebbene, costoro versano dei contributi previ-denziali e sono assicurati nel paese in cui lavo-rano. Tuttavia, hanno diritto alle cure mediche anche nel paese in cui vivono.

Come primo passo la persona deve iscriver-si nel paese in cui lavora e ottenere un mo-dulo (S1 – ex E106) dall’ente competente per

l’assicurazione sanitaria. Ciò consentirebbe di ottenere l’assicurazione sanitaria nel paese in cui vive.

Tuttavia per una più mirata consulenza la invitiamo a fissare un appuntamento presso i nostri uffici di Lugano o di Agno in questo caso, piú vicino alla sua zona.

Elisa FerrantePatronato ACLI

Via S. Balestra 19CH - 6900 Lugano

tel. 0041 91 923 97 16fax. 0041 91 923 86 50

�� Felicitazioni• a Camillo La Piana, socio sezione Gessatori, segre-tariato del Luganese, e a Simona, per la nascita di Si-mone, con l’augurio di un futuro sereno accanto alla sorella Marika.• a Luca Paladini, socio settore Edile, e alla moglie Eri-ca Bissoni, per la nascita di Lorenzo, con l’augurio di ogni bene in compagnia dei fratelli Mattia, Andrea e Riccardo. • a Manuel Maffucci, socio settore Edilizia ristretta, e a Sabrina, per la nascita di Gabriel Canio, al quale fac-ciamo tanti auguri di ogni bene. • ad Alida Minelli, socia Servizi cure a domicilio, e a Daniele Nottaris, per la nascita di Gabriele, al quale auguriamo un futuro sereno e felice.• a Nicola Marangoni, socio RSI e a Sara Robbiani-Marangoni, per la nascita della primogenita Giada, alla quale vanno gli auguri più belli di tanta serenità e felicità e l’auspicio di ogni bene tra le coccole dei non-ni, in modo particolare dei nonni paterni Renzo, socio Transfer e Michela, collega al segretariato Sopraceneri sede Bellinzona. • a Caterina Gigliotta Arnone e al marito Giovanni Ar-none, soci segretariato Sopraceneri-Locarno, per la nascita della figlia Paola, alla quale auguriamo ogni bene accanto alla sorella Sofia ed al fratello Girolamo.

�� Condoglianze• alle figlie Angelica con il marito Emanuele, e Laura,

ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Domenico Mattioli, socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese.• al fratello Luca Berni, socio settore Carrozzerie se-zioneTre Valli, alla sorella Lara, alla mamma Ada, alla figlia Natalie, ai parenti ed amici tutti, per la sofferta ed improvvisa scomparsa di Adam Berni. Vi siamo vicini.• alla mamma Flavia, al papà Gianmarco, socio sezione Docenti, ai fratelli Alessia, Davide e Linda, al nonno Olin-to Montorfani, ai parenti tutti, per la prematura scom-parsa della loro cara Serena Delcò.• ad Alberto Gaffuri di Besazio, socio segretariato Men-drisio, per la morte del caro papà Francesco.• a Filippo D’Odorico, socio settore Metallurgia e nostro ex collega segretariato Tre Valli, ai familiari tutti, per la scomparsa della nonna Carmen Boni Pedretti.• a Sandro Matasci, socio GenerazionePiù e ai parenti tutti per la morte del caro fratello Marco.• alla moglie Isa, ai figli Roberto e Stefano, ai nipoti, al cugino Nevio Lorenzoni, socio settore Case anziane, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Gianni Wagenbauer. • ai figli Paolo, socio settore Case anziani, e Gianpietro, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Annamaria Zanella-Gonzato.• alla moglie Mary (figlia dell’ex collega Spadini Arnol-do), ai figli Andrea e Simona, alla sorella Lucia Franzen, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Antonio Marghitola.

�� In memoria• a un anno dalla scomparsa, 27 novembre 2012, ri-cordiamo con affetto Myriam Cassina, già apprezzata segretaria di Mons. Luigi Del-Pietro.

Chiasso, novembre 2013

GRAZIEdi cuore a chi ci è stato vicino, partecipando al nostro dolore con testimonianze di stima,

affetto e amicizia per il nostro caro

GIOVANNI LUBRINI

I familiari

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Domanda di adesione a GenerazionePiùIl/La sottoscritto/a desidera aderire all’Associazione GenerazionePiù-Anziani OCST, sezione di

�Biasca/Tre Valli �Bellinzona �Locarno �Lugano �Mendrisio

Data di entrata desiderata

Cognome

Nome

Indirizzo

Nap Città

Telefono/ Cellulare

Indirizzo di posta elettronica

Data di nascita

Stato civile

Nazionalità

Osservazioni

Data Firma

Compilare e inviare a: Segretariato cantonale GenerazionePiù, Via Lambertenghi 1, 6901 Lugano

Desiderate che qualcuno vi pulisca

l’appartamento e i vetri? Tutto gratuitamente?

Volete vedere il vostro nome inserito in questo buono? Come fare per vincere questo buono?

Acquisite nuovi soci GenerazionePiù e segnalateli, entro il 31 genna-io 2014, al segretariato della sezione della vostra regione oppure al segretariato cantonale GenerazionePiù, via Bertaro Lambertenghi 1, 6900 Lugano. Tel. 091 910 20 21 - www.generazionepiu.ch

ll premio, gentilmente offerto dalla ditta BOUYGUES E&S FM SVIZZE-RA SA, Manno, Amministrazione immobiliare, gestione tecnica, pulizia e sicurezza degli immobili, verrà consegnato a chi segnalerà il mag-gior numero di nuovi affiliati.

La consegna del premio avverrà in occasione della prossima assem-blea cantonale dei delegati.

Le segnalazioni possono essere fatte da chiunque, giovani e anziani, quindi non unicamente da soci di GenerazionePiù.

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