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Redattori: gli alunni dell’I.C. di Albanella Direttore: Olivieri Silvana
Anno V – Numero 5 Bim. Maggio—Giugno 2014
LAVOCE DEI RAGAZZI
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L'ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBANELLA
HA RICEVUTO UN ALTRO FINANZIAMENTO
DALLA REGIONE CAMPANIA PER LA
CREAZIONE DI
AULE MULTIMEDIALI ATTREZZATE
ANCHE PER I DOCENTI! Pag. 2
10 maggio 2014, Scuola Primaria Albanella:
Incontro su Legalità e Integrazione, promosso dai
giovani dell’ Associazione “Arcadia”.
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21 maggio e 6 giugno 2014,
Uffici Comunali di Albanella,
la Redazione della testata on-line “la Voce
dei Ragazzi” intervista il sindaco uscente ,
dott. Giuseppe Capezzuto.
29 Aprile 2014, Visita guidata a Salerno:
Museo Parco della Memoria - Archivio di Stato
Lunedì 5 e martedì 6 maggio:
concorso musicale per alunni
solisti e orchestrali.
Il 5 e 6 maggio, a Ogliastro Cilento, paese in pro-
vincia di Salerno, si è svolto un concorso musica-
le a cui la nostra scuola, insieme ad altre tre, ha
partecipato. In ogni classe, i docenti di strumento
hanno scelto i ragazzi che dovevano esibirsi.
5 maggio2014:
Sul meraviglioso palcoscenico della sala “Truffaut”
della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana, gli
alunni, in rappresentanza delle proprie classi, ricevo-
no il premio della giuria per la partecipazione al con-
corso
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Storie di fantasia
raccontate da piccoli scrittori Pagine di diario ……..da un inconsueto
punto di vista
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10 maggio 2014, Scuola Primaria Albanella:
Incontro su Legalità e Integrazione, promosso
dai giovani dell’ Associazione “Arcadia”.
Sabato 10 maggio 2014, presso l’edificio della Scuola Primaria
di Albanella, si è tenuto un incontro sui temi della legalità e
dell’integrazione. All’incontro hanno partecipato tutti gli alunni
della Scuola Secondaria di Albanella e Matinella , delle classi
seconde e terze. Quando siamo arrivati, ci hanno accolto gli or-
ganizzatori , due psicologi, che ci hanno spiegato lo scopo per il
quale eravamo là : capire quello che noi pensavamo riguardo
allo “straniero “. Come prima cosa ci hanno spiegato il pro-
gramma della giornata . Successivamente abbiamo visto un vi-
deo con immagini ed alcune scritte . Abbiamo osservato delle
immagini particolari , che ognuno interpretava in maniera diver-
sa , per farci comprendere che ognuno di noi vede le cose da
un punto di vista diverso dall’altro . Dopo di che abbiamo visto
uno spezzone del cartone animato “IL cane e la volpe “. Rac-
contava di un’ amicizia tra un cane da caccia e una volpe , che si
erano conosciuti da piccoli e insieme avevano vissuto mille av-
venture. Poi, però , il cane era stato portato via dal suo padrone,
un cacciatore . A distanza di tempo, i due animali si rincontra-
no e riprendono la loro amicizia. Ma un giorno il padrone vo-
leva colpire la volpe, il cane, però, glielo impedì , posizionando-
si fra il fucile e l’amica volpe . Dopo la visione del cartone ani-
mato a ciascuno è stato dato un cartoncino colorato su cui dove-
vamo rispondere a delle domande con sincerità. Quando abbia-
mo finito, i psicologi hanno ritirato i cartoncini , hanno letto le
risposte che ritenevano più significative, ed hanno chiamato al-
cuni ragazzi che dovevano spiegare il significato di alcune rispo-
ste e le proprie impressioni sulla giornata trascorsa. Alla fine , la
prof.ssa Angela Perillo, ha ringraziato gli psicologi che erano lì ,
da parte loro i rappresentanti dell’Associazione “ ARCA-
DIA” ( i promotori di questa iniziativa culturale), hanno fatto i
complimenti a tutti gli alunni dell’istituto Comprensivo di Alba-
nella per il comportamento tenuto durante la lezione e l’interes-
so mostrato per i temi trattati.. A molti di noi questa esperienza
ha fatto capire che se le persone si conoscono bene, poi si ri-
spettano e si aiutano a vicenda, come era successo fra il cane e la
volpe.
Giardullo Sofia Pia , Lettieri Federica, Vernieri Sofia
Classe IIA Scuola Secondaria I grado Albanella.
L'ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBANELLA HA
RICEVUTO UN ALTRO FINANZIAMENTO DALLA
REGIONE CAMPANIA PER LA CREAZIONE DI
AULE MULTIMEDIALI ATTREZZATE
ANCHE PER I DOCENTI!
L’Istituto Comprensivo di Albanella ha già partecipato a progetti
PON per dotare i diversi plessi di laboratori multimediali e lingui-
stici che saranno installati nei diversi plessi entro settembre 2014 .
Mancava totalmente, però, fino ad oggi di ambienti specifica-
mente attrezzati perla formazione e l' autoformazione docente.
La qualità della formazione professionale dei docenti è senza dub-
bio una delle problematiche di maggiore rilievo per lo sviluppo
della società dell’informazione. Riveste, pertanto, grande impor-
tanza la realizzazione di sistemi efficienti ed efficaci per la forma-
zione,che consentano di applicare modelli formativi flessibili ed
adattabili alle esigenze individuali, senza porre limitazioni tempo-
rali e spaziali all’erogazione del servizio formativo stesso. Questo
progetto finanziato dalla regione Campania con fondi europei
per un totale di € 45.000,00 è nato, dunque,dalla necessità di ren-
dere il corpo docenti del nostro istituto sempre più disinvolto
nell’utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla didattica
Con la realizzazione di tale progetto sarà possibile , quindi, rea-
lizzare ambienti precostituiti che possano facilitare la formazione
continua dei docenti. L’arricchimento delle dotazioni tecnologi-
che a completa disposizione dei docenti favorirà anche la ricerca
didattica di strategie alternative così indispensabili oggi per moti-
vare gli alunni ad un apprendimento significativo. In questo modo
sarà sicuramente possibile attuare una formazione permanente
del corpo docente (lifelong learnig), uno sviluppo professionale su
un vasto campo di pratiche collaborative finalizzate alla costru-
zione, allo scambio e alla disseminazione di conoscenze nell’ambi-
to dei saperi pedagogico –didattici. Infatti gli iter formativi sem-
pre più devono essere intesi come momenti di avvio di un percor-
so di apprendimento che deve essere all’altezza delle continue sfi-
de pedagogiche che pongono gli alunni oggi. Ciò in quanto le nuo-
ve metodiche, che fruttano le potenzialità tecnologiche nell’ambi-
to di comunità virtuali, che facilitano un apprendono collaborati-
vo,diventeranno sempre più un esigenza. La formazione caratte-
rizzata da una pratica lavorativa centrata sui compiti e fondata
sull’esperienza del fare (learnig by doing) è quell’azione formati-
va che ha come finalità il miglioramento organizzativo e didatti-
co ,facendo leva su concrete condizioni e su particolari attrezzatu-
re. Quest’ambiente di formazione che sarà creato per docenti, ov-
viamente andrà ad interagire con il progetto A3 ,anch'esso pre-
sentato alla regione Campania per il relativo finanziamento ,
nell’ambito del quale sarà potenziato il cablaggio esistente ed ag-
giornato quello obsoleto in tutti i plessi scolastici dell'I.C. di Alba-
nella. Ciò al fine di creare, in ogni plesso scolastico, un ambiente
totalmente integrato, che abbatta le pareti fisse e colleghi la no-
stra scuola quotidianamente al mondo.
29 Maggio 2014 I docenti dell'I.C. di Albanella
21 maggio 2014,
Uffici Comunali di Albanella,
la Redazione della testata on-line “la Voce
dei Ragazzi” intervista il sindaco uscente ,
dott. Giuseppe Capezzuto.
Peluso Sabrina: A pochi giorni dalla fine del Suo mandato di
sindaco di Albanella, prova soddisfazione per il lavoro fatto in
questi anni, o pensa che avrebbe potuto fare di più?
Sindaco: Da diciannove anni che, prima da consigliere, poi da
sindaco, mi occupo di Albanella. Se sono soddisfatto ?, Sì, sono
soddisfatto di quello che ho seminato, spetterà a chi verrà dopo
di me raccogliere . Noi sindaci, nel nostro passaggio, ariamo
campi, seminiamo e piantiamo alberi, ognuno di noi , poi, ha il
compito di curarli. Ad Albanella sono state iniziate tante opere, il
Museo, la costruzione della Casa comunale, la nuova rete idrica,
opere che richiedono tempo e fondi per essere portate a termine.
Ecco, io mi auguro che chi arrivi dopo di me, non cancelli tutto
quello che è stato fatto , e in continuità con passato e presente,
porti a compimento le opere iniziate.
Vairo Cosimo: Cosa si aspetta dai cittadini di Albanella, più rin-
graziamenti per le iniziative e le opere realizzate , o più rimpro-
veri per le cose che non ha fatto?
Sindaco: In tutti questi anni ho ricevuto dai cittadini molto aiuto
e comprensione. Per la verità nessuno mai è venuto a ringra-
ziarmi, ma questo vuol dire che facevo bene il mio lavoro, nel
senso che facevo il mio dovere. Perché quando la popolazione
non si lamenta, vuol dire che le cose vanno bene, quando invece
qualcosa non funziona, arrivano subito le lamentele. In fondo il
sindaco, gli assessori, i consiglieri lavorano per aiutare i cittadi-
ni, per risolvere i problemi .
Frunzo Angela: Ci sono stati momenti che lei ricorda in cui i
cittadini di Albanella hanno attraversato serie difficoltà ?
Sindaco: Dal 2011 al 2012 l’Italia e il mondo stavano cambian-
do a causa della crisi economica. In Italia la crisi si è avvertita a
partire dal 2011. In quell’anno il Governo ha imposto ai Comuni
di far pagare ulteriori tasse ai cittadini e in più, molte persone
hanno perso il lavoro. Il Comune, ha cercato di aiutare le fami-
glie con maggiore difficoltà dando anche piccole somme di dena-
ro quando è stato possibile. Hanno collaborato e continuano a
collaborare Associazioni umanitarie locali e associazioni di vo-
lontariato, per esempio nei negozi si è svolta l’iniziativa “spesa
solidale”, ogni cittadino che andava a fare la spesa, poteva la-
sciare prodotti alimentari per aiutare famiglie in difficoltà. I cit-
tadini di Albanella sono molto generosi e rispondono con pron-
tezza ad iniziative di solidarietà.
Bamonte Luca: Quali sono stati i momenti di maggior soddisfazione
durante il lavoro di Sindaco ?
Sindaco: Io ho vissuto molti momenti di soddisfazione, soprattutto nelle
occasioni di incontro con i giovani. Ho partecipato con gioia alle mani-
festazioni scolastiche, insieme gli alunni dell’IC di Albanella, alla Diri-
gente Scolastica , dott.ssa Mattea Pelosi, ai docenti. Un bel momento
sono stati i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità nazionale.
Grazie ai gemellaggi con il Comune greco prima, con quello Francese
attualmente, abbiamo avuto la possibilità di fare nuove esperienze, di far
conoscere la nostra terra e le nostre tradizioni. . E poi non posso dimen-
ticare un fatto successo negli ultimi due anni che riguarda l’economia
del nostro Paese, è stato registrato un saldo positivo nell’apertura di at-
tività commerciali .
Lettieri Jacopo : La mia non è una domanda, sono dei ringraziamenti.
Quattro anni fa abbiamo vinto un premio per il nostro giornalino scola-
stico, “La Voce Dei Ragazzi”. Siamo andati a Chianciano per ritirare il
premio e il Comune ci ha messo a disposizione il pullman per raggiun-
gere la cittadina toscana. Noi vogliamo ringraziarla per questo, per averci
dato la possibilità di vivere una bella esperienza.
Peluso Sabrina: Se Lei fosse un alunno della nostra età e per quasi tutto
l’anno scolastico fosse stato costretto a rinunciare alle ore di ginnastica
perché la palestra era inagibile, cosa avrebbe pensato del suo Sindaco?
Sindaco: Avrei pensato che era cattivo. In realtà voi avete ragione, tut-
tavia sappiate che i lavori sono stati affidati ad una Ditta che doveva
iniziarli prima di Pasqua, purtroppo ad oggi gli interventi non sono stati
avviati, ma non per colpa nostra. Per il prossimo anno scolastico, ci so-
no già i fondi, circa 2 milioni di euro, una bella somma, e non solo la pa-
lestra sarà aggiustata, ma interventi di ristrutturazione riguarderanno
molti edifici scolatici dell’Istituto Comprensivo di Albanella.
Mourhir Dalila: Anche i lavori per il Museo sono fermi, perché?
Sindaco: Purtroppo abbiamo avuto un taglio dei finanziamenti. Ades-
so, però, l’Impresa a cui abbiamo affidato il progetto del museo, ha tut-
te le carte in regola per continuare e finire i lavori. Anzi speriamo che a
questo progetto se ne aggiungano altri, per creare, vicino al museo ,
spazi dove, in futuro, organizzare mostre e fare sì che altre iniziative ar-
tistiche facciano conoscere i nostri luoghi.
Bamonte Luca : Quali consigli si sente di dare al Sindaco che sarà elet-
to domenica 25 ?
Sindaco: Io sono sicuro che ogni candidato a Sindaco sa già tutto e
non ha bisogno dei miei consigli. Ma spero che chiunque venga eletto,
continui a costruire sulle fondamenta che abbiamo creato in questi 10
anni, e completi le opere incompiute.
Sopra i ragazzi della redazione, nell’ufficio del Sindaco uscente dott. Giuseppe Capezzuto,
mentre aspettano il suo arrivo per intervistarlo.
Finita l’intervista, il Sindaco saluta i ragazzi della Redazione e la dott. Mattea Pelosi ,
ringrazia e si congratula per la bella collaborazione ed augura a tutti un brillante e sereno
6 giugno 2014,
Uffici Comunali di Albanella,
la Redazione della testata on-line “la Voce dei Ragazzi” intervista il nuovo sindaco, dott. Renato Iosca. (Adattamento a cura dei ragazzi della redazione di Albanella su domande proposte dai ragazzi della redazione di Matinella )
Alunno: Signor Sindaco, approfittiamo di questa intervista
per porgervi i nostri più sinceri auguri per la vostra nuova
carica. Sappiamo che è la terza volta che vi candidate, per-
ché questa scelta?
Sindaco: Mi sono ricandidato perché amo questa terra, è
stato un atto di amore perché non ho mai smesso di volervi
bene, perciò ho fatto di tutto per ricandidarmi.
Alunno: Che programmi avete per noi giovani?
Sindaco: L’attenzione sarà appunto per voi giovani e per
la vostra crescita, non solo, ma anche per gli anziani e tutti
quelli che hanno bisogno.
Alunno: Quali cambiamenti avete trovato dalla vostra ulti-
ma candidatura a oggi?
Sindaco: Se mi fossi ritrovato di fronte ad un Comune che
proseguiva con dei buoni progetti non mi sarei ricandidato
perché non ce ne sarebbe stato bisogno.
Alunno: Ora che siete sindaco avete tempo per il vostro
lavoro di dottore?
Sindaco: Io faccio il medico e lavoro molto intensamente.
Basta che nel corso della giornata non perdo tempo. Per
me è importante che quando la sera, torno a casa, ho la
coscienza a posto sia come padre, come medico che come
sindaco per aver fatto il mio dovere .
Alunno: In questo Comune ci sono vari problemi, per
esempio quello dell’abbandono dei cani, come pensate di
affrontarli ? quando sarà aperto il canile d’Albanella?
Sindaco: Nel 2004 ero a favore della costruzione del cani-
le chiamato “Rifugio Azzurro”. La struttura doveva acco-
gliere i cani randagi, lì veniva dato loro da mangiare e ve-
nivano curati. Però per un problema tecnico non poterono
avviare questo progetto. Già la settimana scorsa ho fatto
una prima ispezione per vedere ciò che si doveva fare. E,
tra circa un mese, il canile dovrebbe essere aperto.
Alunno: Anche se siamo nel 2014, la nostra scuola ha biso-
gno di essere migliorata, volevo chiedervi quali progetti
avete e quali nuove attività proponete per l’attività musica-
le?
Al lato, nell’ufficio del sindaco, il dott. Renato Iosca e alcuni dei
suoi collaboratori, tra i ragazzi della redazione, alla destra nella foto
la dirigente dell’IC di Albanella , dott.ssa Mattea Pelosi.
Sindaco: Secondo me la scuola migliore è quella scuola che mette a disposizio-ne dei ragazzi la struttura più idonea . E’ quella scuola che permette il confronto dei ragazzi con quelli di altre scuole e organizzare progetti e attività tutti insie-me. A voi spetta impegnarvi nello studio e soprattutto conoscere le lingue, il francese, l’inglese, il tedesco. Ecco, noi metteremo a vostra disposizione tutti i mezzi per permettervi di raggiungere ottimi livelli e sono sicuro che anche voi vi rimboccherete le maniche per darci soddisfazione.
Alunno: Il sindaco precedente ha iniziato a realizzare un campo sportivo che non è stato finito, cosa avete intenzione di fare? Volevamo citare anche il cam-po di Borgo San Cesareo che dopo tanti anni non è stato ristrutturato, che ne pensate?
Sindaco: Prima di venire qui, sono stato al cantiere del campo sportivo che sa-rà ultimato entro un mese, presto avrete un campo di calcio e uno da tennis. Nel giro di qualche settimana saranno avviati i lavori per completare il campo sportivo a San Cesareo.
Alunno: Quali progetti avete per Bosco Camerine?
Sindaco: Nel 1996 è stata una delle mie prime istituzioni. L’oasi di Bosco Ca-merine è un luogo naturale fatto di macchia mediterranea , 135 ettari di terri-torio che è stato assegnato al WWF. Intorno a questo posto esiste anche una leggenda che racconta la storia di Santa Sofia, la nostra Patrona. La leggenda narra che la Santa, insieme alle Sue tre figlie, per scappare dalle persecuzioni dei Romani, si rifugiò in quest’oasi . Passato il pericolo, la Santa proseguì il Suo cammino, ma prima lasciò a Bosco Camerine una rosa detta “dell’eterna giovi-nezza”. Io vorrei creare un percorso religioso sulla Santa, invitare turisti a sco-prire le bellezze dei nostri posti e fare in modo che ognuno porti a casa l’essen-za della rosa “dell’eterna giovinezza”, potrebbe essere un modo per valorizzare le nostre risorse naturali, storiche, culturali. Vorrei inoltre istituire, in questo po-sto, attività di teatro organizzato dai giovani con spettacoli ispirati alle fiabe della tradizione popolare per far divertire grandi e piccoli.
Alunno: Il sindaco precedente era a favore del biogas nel Comune di Albanel-la, e voi?
Sindaco: Io sono favorevole al biogas purché produca sviluppo e non inquini l’ambiente, non sono favorevole al biogas come attività speculativa.
Alunno: Nel comune di Albanella vi è una struttura per la raccolta dei rifiuti: “l’isola ecologica”, anche se molte persone continuano a disperderli sul territo-rio, come pensate di intervenire?
Sindaco: Bisogna fare una terapia ad ampio spettro . Non dobbiamo sotterra-re i rifiuti nel terreno e tutti devono collaborare, io con l’amministrazione, vo-gliamo abbassare la tassa sui rifiuti, per andare incontro ai cittadini.
Alla fine dell’intervista il nuovo sindaco, dott.
Renato Iosca saluti i ragazzi e tutti gli interve-
nuti, i ragazzi ricambiano e gli fanno gli auguri
per il suo lavoro di Primo Cittadino di Albanel-
la.
Hanno collaborato per la formulazione delle domande gli alunni Voira, Acito Cristian, Petra-glia Carmine, Caltagirone Enrica, Tiso Roberta, Cavallo Sabato, Mascolo Laura per l’adatta-mento e la stesura del’intervista gli alunni Aufiero Megane, Peluso Sabrina, Frunzo Angela, Bamonte Luca.
Il giorno 16/04/2014 è stato un giorno straordinario per le noi alunni di Matinella del-
le classi 2°. Siamo partiti alle 7.15 verso un nuovo orizzonte: la Reggia di Caserta e
San Leucio. La nostra prima tappa è stato San Leucio. Siamo arrivati davanti ad un
alto cancello che ci apriva le porte a San Leucio. Prima del cancello c’era un arco con
due leoni e al centro lo stemma di San Leucio. Lì abbiamo incontrato una guida che
ci ha spiegato un po’ di tutto su San Leucio, che è una frazione del comune di Caser-
ta, nota per ragioni sia storiche sia artistiche, il sito reale, insieme alla Reggia di Ca-
serta, è stato riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Dal 1992 è
sede della facoltà di Scienze politiche della Seconda Università degli Studi di Napo-
li. Carlo di Borbone nel 1750 acquistò dai principi Acquaviva di Caserta la collina di
San Leucio, tenuta di caccia poco distante dalla Reggia. Il successore di Carlo, il fi-
glio Ferdinando, pensò di promuovere la tradizionale attività di tessitura della seta e
vi costituì una fabbrica per la produzione serica. In breve tempo trasformò tutto il terri-
torio in un borgo manifatturiero, con una colonia stabile di setaioli.
La nostra 2 tappa è stata la Reggia di Caserta. Il tempo non ci è stato amico, perché una
pioggia violentissima e improvvisa, ci ha fatto rallentare sulla tabella marcia. Poi, ri-
solto il putiferio, un’altra guida è venuta ed abbiamo iniziato il nostro vero tour cioè
alla Reggia di Caserta .La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora
storica appartenuta alla casa reale dei Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell'u-
manità dall'UNESCO. Situata nel comune di Caserta, è circondata da un vasto parco
nel quale si individuano due settori: il giardino all'italiana, in cui sono presenti diverse
fontane e la famosa Grande Cascata, e il giardino all'inglese, caratterizzato da fitti bo-
schi. E’ costruita a modello della reggia di Luigi XIV a Versailles. La reggia, definita
l'ultima grande realizzazione del Barocco italiano, fu terminata nel 1845 (sebbene fosse
già abitata nel 1780), risultando un grandioso complesso di 1200 stanze e 1742 fine-
stre, per una spesa complessiva di 8.711.000 ducati. Nel lato meridionale, il palazzo è
lungo 249 metri, alto 37,83, decorato con dodici colonne. La facciata principale pre-
senta un avancorpo centrale sormontato da un frontone; ai lati del prospetto, dove il corpo di fabbrica longitudinale si interseca con quello
trasversale, si innestano altri due avancorpi. La facciata sul giardino è uguale alla precedente, ma presenta finestre inquadrate da lesene sca-
nalate. L’opera fu iniziata da Filippo Juvarra e conclusa da Luigi Vanvitelli.
E’ stata una gita bellissima e la consigliamo a tutti!!! By Emanuela Esposito, Amerigo Renna
Classe II E secondaria I grado Matinella
29 Aprile 2014, Visita guidata a Salerno:
Museo Parco della Memoria - Archivio di Stato
………………..la prima è stata una guerra che ha coinvolto soltanto i soldati che combatteva-
no nelle trincee, mentre la seconda è stata una guerra brutale che ha reso partecipi donne, an-
ziani, persino i bambini, perché gli attacchi arrivavano dall’alto, con le bombe che colpivano
i civili.
Martedì siamo andati in visita guidata a Salerno. All’inizio della giornata siamo andati al museo
“Parco della Memoria” dedicato alle vicende storiche che portarono a “Salerno capitale d’Ita-
lia”. Qui il responsabile del Museo ci ha parlato del periodo che va dal 1943 al 1945. L’esperto
di storia è stato molto bravo nel descriverci la II guerra mondiale rendendoci partecipi del suo
discorso. Ci ha spiegato le differenze fra prima e seconda guerra mondiale: la prima è stata una guerra che ha coinvolto soltanto i soldati che
combattevano nelle trincee, mentre la seconda è stata una guerra brutale che ha reso partecipi donne, anziani, persino i bambini, perché gli at-
tacchi arrivavano dall’alto, con le bombe che colpivano i civili. L’esperto ci ha detto che il museo si trova in “Via generale Clark”. Clark co-
mandava le forze armate che sbarcarono a Salerno, più di 20.000 soldati americani e a lui è stata intitolata la via in cui sorge il museo “Parco
della Memoria”, non solo, ma finita la guerra, al giovane generale americano, i salernitani conferirono “la cittadinanza onoraria” (abbiamo visto
le immagini della cerimonia). Subito dopo le operazioni di sbarco, Clark si accorse che i tedeschi erano pronti a reagire con forza, per questo
chiese aiuto a un altro generale di stanza in Sicilia, ormai liberata dalle forze di occupazione tedesche. Egli venne in aiuto, però, con notevole
ritardo. Durante la II guerra mondiale morirono molti sodati inglesi e americani che furono sepolti in cimiteri a loro dedicati. Insieme a loro
morirono tante persone innocenti, con precisione furono più di 50 milioni le vittime in tutto il mondo. Nel museo abbiamo potuto osservare
molti reperti storici come: i paracaduti e le divise dei soldati, le divise inglesi, quelle tedesche e le divise degli americani, ma soprattutto le
bombe da 1000 libbre. I paracaduti erano fatti di seta. Alla fine della visita, siamo usciti fuori dove abbiamo visto uno dei 3 vagoni rimasti in
Italia, vagoni bestiame che venivano utilizzati per deportare gli Ebrei nei campi di concentramento. Alla fine di questa osservazione sono rima-
sta a riflettere sul vagone, perché mi ha colpito particolarmente la sua grandezza, sicuramente non era adatto a contenere cento persone, e ho
pensato alla brutalità dei tedeschi e alle violenze che i deportati subivano. Un’altra cosa che mi ha colpito sono state le bombe che non erano
affatto piccole, ed ho pensato: “ Chissà quante persone sono morte o sono state ferite a causa di queste bombe!”. Successivamente ci siamo re-
cati all’Archivio di Stato dove la guida ci ha spiegato, prima di tutto, cos'era l’Archivio. L’Archivio non è altro che un luogo in cui si conser-
vano i documenti di tutta la provincia, documenti che arrivano lì dopo cento anni di tempo durante il quale rimangono custoditi nei faldoni de-
gli uffici comunali. Il responsabile ci ha mostrato delle cartine tematiche del ‘500 disegnate a mano. All’uscita ci siamo accorti che fuori c’era
un bel sole e noi abbiamo colto l’occasione per andare sul lungomare di Salerno. È stato un momento di relax, abbiamo fatto foto e respirato
l’aria che arrivava dal mare. Abbiamo chiamato la nostra ex professoressa di arte e le abbiamo fatto una gran festa. Infine abbiamo gustato un
gelato della gelateria “ Nettuno “, una vera leccornia!
È stata davvero una bella, interessante esperienza, che mi ha dato la possibilità di imparare cose nuove.
Peluso Sabrina
Classe IIIA Scuola Secondaria I grado Albanella
……………….Visitare il Museo è stata un’esperienza interessante, ma anche un po’ triste perché
il Museo è dedicato alla memoria di una guerra, un tempo in cui tante persone persero la vita.
Il museo “Parco della Memoria” si trova a Salerno in via generale Clark. Questa via è stata dedicata al generale Clark, che, a soli 47 anni, nel
1943, era al comando delle forze armate americane che sbarcarono a Salerno. Ad accoglierci nel Museo è stato un professore che ci ha mostrato
un video originale , inedito. Le immagini ci dimostravano che il suo racconto non era fantasia, ma realtà. Le cose che mi hanno stupito sono sta-
ti i reperti conservati nel museo, come le bombe a mano e le bombe molto più grandi, in grado di distruggere tutto. Molti soldati, durante le ope-
razioni di sbarco e i combattimenti che ne seguirono, morirono, i loro corpi furono sepolti nelle nostre terre e, infatti, vicino Battipaglia, c’è pro-
prio un cimitero con un grande prato, tanti fiori e tante croci, ogni croce un giovane soldato morto per la nostra libertà. Nel museo sono conser-
vati anche le divise dei militari, le medaglie e tutte le loro foto. I soldati portavano con sé tanti oggetti come: sigarette, bottiglie di coca-cola e
tante altre cose che regalavano alla popolazione civile. I soldati arrivavano anche dall’alto, con i paracaduti. Nel museo c’era un paracadute
fabbricato con la seta proveniente dalla Cina. A quel tempo le donne che avevano la fortuna di trovarne uno, se lo prendevano per farne dei ve-
stiti, visto la stoffa preziosa di cui era fatto. All’esterno del Museo sono conservati carri e cannoni utilizzati per i combattimenti, inoltre c’è an-
che un vagone che trasportava gli Ebrei italiani ai campi di concentramenti. Visitare il Museo è stata un’esperienza interessante, ma anche un
po’ triste perché il Museo è dedicato alla memoria di una guerra, un tempo in cui tante persone persero la vita. Dopo una veloce pausa pranzo al
Mc Donald, siamo andati a visitare l’Archivio di Stato, che conserva faldoni di documenti su cui è registrata la storia di tutti i Paesi della pro-
vincia di Salerno. Nella sala studio c'erano alcuni ragazzi che leggevano e studiavano in religioso silenzio. I depositi erano i luoghi contenenti
fascicoli di carte , molti spazi erano stati ristrutturati da poco e quindi dotati di scaffali girevoli, più efficienti e sicuri. Nel pomeriggio siamo
andati a fare una passeggiata sul lungomare di Salerno . Ci siamo seduti e abbiamo gustato un gelato. È stato molto bello perché abbiamo chia-
mato la professoressa di arte e lei è venuta a salutarci, e abbiamo fatto una foto ricordo. E’ stata proprio una bella giornata!
Frunzo Angela
Classe IIIA Scuola Secondaria I grado Albanella
Lunedì 5 e martedì 6 maggio:
concorso musicale per alunni solisti e
orchestrali.
Il 5 e 6 maggio, a Ogliastro Cilento, paese in provincia di Saler-
no, si è svolto un concorso musicale a cui la nostra scuola, insie-
me ad altre tre, ha partecipato. In ogni classe, i docenti di stru-
mento hanno scelto i ragazzi che dovevano esibirsi. La nostra or-
chestra era composta da strumenti ad arco, cioè violini e violon-
celli, a fiato cioè clarinetti e come ultimo strumento il pianoforte.
La prima orchestra era composta da strumenti a fiato e pianoforti,
invece, la seconda era composta da batteria e strumenti a fiato. Il
giorno stesso del concorso abbiamo raggiunto Ogliastro Cilento
accompagnati dai nostri genitori. All’inizio l’emozione è stata
fortissima, eravamo molto agitati, soprattutto perché c’era molta
gente che ci guardava e i giudici che ci osservavano con aria, che
a noi, agitatissimi, è sembrata un po’ minacciosa. Appena ci sia-
mo esibiti, la tensione è arrivata a mille, ma abbiamo cercato di
calmarci e di concentrarci sui pezzi che dovevamo suonare. Il
momento in cui il professore ci ha dato l’attacco è stato come un
colpo al cuore, eravamo in ansia e allo stesso tempo orgogliosi di
essere lì, a suonare per un occasione così importante. Subito dopo
l’esibizione abbiamo provato soddisfazione, ma al momento del-
la premiazione anche un po’ delusi perché, secondo noi meritava-
mo un primo posto. I nostri professori di strumento ci hanno detto
che siamo stai molto bravi, e, anche se avevamo fatto il secondo
posto, erano comunque molto soddisfatti. E in fondo anche noi
eravamo contenti se non per il premio, per la bella figura che ave-
vamo fatto a nome di tutta la scuola di Albanella!
Alcuni ragazzi della Secondaria di Albanella
che hanno partecipato al concorso.
Concerti di fine anno
Gli alunni della Secondaria di I grado di Alba-
nella e Matinella dicono addio all’anno scolasti-
co 2013/2014 suonando i più bei pezzi della tradi-
zione musicale italiana ed internazionale .
Nelle foto la Dirigente Scolastica, dott.ssa Mattea
Pelosi, interviene per complimentarsi con i ragazzi e
salutare il pubblico presente.
Nella foto il sindaco di Albanella , dott. Renato Io-
sca durante il concerto tenutosi a Matinella inter-
viene per salutare i presenti e fare i complimenti ai
ragazzi per la loro bravura. A destra nella foto, la
dirigente scolastica , dott.ssa Mattea Pelosi.
5 maggio2014:
Sul meraviglioso palcoscenico della sala “Truffaut” della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle
Piana, gli alunni, in rappresentanza delle proprie classi, ricevono il premio della giuria per la
partecipazione al concorso
“Cinefrutta “ festival della sana alimentazione .
Hanno partecipato: la classe IIIA con il corto intitolato “La frutta e lo sport”, la classe IIA con
il corto intitolato “Il mondo si è fermato in questa splendida giornata” ed infine la classe IIC
con il corto intitolato “Macedonia di poesie”
Martedì 20 maggio 2014: i bambini della classe V della Primaria di Albanella visitano la loro futura scuola.
Li abbiamo accolto all’ingresso del nostro Istituto. Sui loro visi si leggeva la curiosità e la felicità che
provavano per essere venuti da noi, entrare per la prima volta nella Scuola Secondaria di I grado, la loro
scuola da settembre prossimo. Dopo il saluto, li abbiamo fatti entrare nell’aula musicale dove avevamo
organizzato un buffet con dolci e bibite a base di succhi di frutta. Tutti insieme abbiamo bevuto, mangia-
to i dolci che noi stessi avevamo portato. Successivamente abbiamo fatto loro da tutor e guida, li abbia-
mo accompagnati in ogni aula ed ogni laboratorio. Nel laboratorio scientifico li abbiamo fatti accomoda-
re e con la professoressa di matematica li abbiamo coinvolti in esercitazioni con l’uso della LIM. I bam-
bini erano timidi ma ugualmente si sono dimostrati tutti molto bravi in matematica. Dopo gli esercizi di
matematica ne hanno svolto alcuni di italiano. Infine è venuta a salutarli la dirigente, dott.ssa Mattea Pe-
losi e, ad ognuno di loro, è stata regalata una matita colorata con la promessa di riportarla a settembre, a
scuola, nei loro astucci.
È stata per tutti una bella giornata, per noi che abbiamo ricordato quando l’accoglienza fu fatta a noi, ai
bambini che hanno “assaporato” l’esperienza di trovarsi al I anno della Scuola Secondaria di I grado .
Peluso Sabrina, Frunzo Angela
Classe III A Scuola Secondaria I grado
Nelle foto alunni e professori della Scuola
Secondaria di I grado di Matinella accolgo-
no i bambini di V A e V B della Primaria di
Matinella.
III posto Premio categoria alunni Scuola Secondaria I
grado
Il Mare
Distesa infinita d’acqua
che si scalda al sole dell’estate
si raffredda al vento forte dell’inverno.
Guardo il mare, e lontano il pensiero va,
immagina avventure e lunghi viaggi
e paure di piogge e burrasche.
Guardo il cielo sopra il mare
e vedo i gabbiani volare
veloci, l’acqua, sfiorare.
Sulla distesa azzurra,
lentamente una nave scivola,
entra nel porto,
torna da un lungo viaggio,
o forse è solo di passaggio………
II posto Premio categoria alunni Scuola Secondaria
I grado
Tempo di primavera Il cielo è limpido e senza tuoni,
in primavera non ci sono frastuoni.
Intorno a me c’è aria di novità,
guardo e noto qualche diversità.
Nei sapori, negli odori,
ma soprattutto nei colori.
Nell’orologio del tempo la lancetta si è spostata
e dall’inverno alla primavera è passata.
I fiori del prato,
i suoi colori ha rinnovato.
Su cui gli insetti si poseranno
e una nuova magia faranno.
Prova a guardare anche tu ogni colore,
così ti riempirai di buonumore.
La primavera è finalmente arrivata
e con la bellezza viene abbinata.
Gerardo Di Masi
Classe I D
Scuola Secondaria I grado Matinella.
I posto Premio categoria alunni Scuola Primaria
La Primavera
In questa giornata il freddo vola via
E gli alberi spogli ancora gelati,
fanno rinascere i loro fiori colorati
che portano il profumo di primavera.
Gli uccelli volano fra gli alberi, i campi si rallegrano di colore
E sbocciano i primi fiori.
Le primule e le margherite spuntano dalla terra
E attirano le farfalle di mille e mille colori.
I bambini giocano in mezzo al prato con gli animali
Che si svegliano dal lungo letargo.
La coccinelle si tuffano nelle gocce di rugiada
E volano sui fiori più belli.
Le api succhiano il nettare dai fiori
E lontano danzano lungo i cespugli.
Ed io felice corro nei prati,
mi arrampico sugli alberi
e mi fermo incantata a guardare
il panorama così rigoglioso.
Per scrivere questa poesia mi sono ispirata alla primavera che stava per
bussare alle nostre porte. Ho scelto il bellissimo paesaggio della prima-
vera perché mi piace tutto quello che ho descritto, il profumo dei fiori,
le farfalle di mille colori, il risveglio degli alberi, degli animali…….
IO ADORO la primavera!
10 maggio, la giornata più bella della mia vita!!!!!!!
In quella giornata mi sono molto emozionata quando leggevo i versi
della mia poesia, ero così felice di aver vinto un premio. Mi sono so-
prattutto emozionata nel momento in cui un componente della giuria mi
ha consegnato la targa con su scritto il mio nome, il titolo della mia poe-
sia e una dedica. Mi sono emozionata quando ho camminato per andare
a ritirare il premio e sentivo il mio cuore esplodere di felicità. Sabato
10 maggio è stata la giornata più bella della mia vita!!!!!!!
Saponara Sofia Classe V A
Scuola Primaria “Don Lorenzo Milani” Matinella
Pagine di diario ……..da un inconsueto punto di vista
Una giornata speciale
Io abito in un angolo del soffitto di questa cameretta e fino ad oggi nessuno si è accorto di
me e quindi nessuno mi ha dato fastidio. In questa cameretta, tutta viola, viene sempre una
bimba, lei tiene molti giochi ed è molto ordinata. Vorrei tanto essere sua amica ……. Però quando vengono i suoi amici mi fanno ne-
ra . Buttano i cuscini , a volte arrivano fino a me e una volta ho rischiato di essere schiacciata !!!
Però me la sono sempre cavata. Da quassù posso vedere tutto , quando la bimba si fa i compiti e quando dorme come un angioletto..
…..Oggi però è una giornata speciale, ho deposto le mie uova e presto sarò mamma. Non vedo l’ora che arrivi il momento in cui i
miei piccoli nasceranno, per loro dovrò allargare la mia ragnatela e arredare almeno due ragnatelette.
Arciello Annagiulia
Classe IIA Scuola Secondaria I grado Albanella.
Una bellissima giornata
(una settimana che sono nato)
Oggi è una settimana che sono nato; che gioia essere arrivato in questo mondo. Mia mamma mi accudisce molto bene anche se è si-
curo che ci separeranno e lei sarà costretta a darmi un addio triste e silenzioso.
Una giornata non tanto bella
(il mio primo rimprovero)
Wau! Bau bau!, oggi compio cinque mesi, voglio molto bene ai miei fratellini, loro mi amano tanto, non hanno quattro zampe come
me, ma giochiamo lo stesso insieme ed io non soffro più tanto per la mancanza della mia mamma. Ma oggi la mia padrona, per la
prima volta mi ha ripreso, distrattamente facevo pipì dentro casa e mi ha sgridato..
Un giorno sfortunato.
Finalmente è il mio compleanno, sono un cane adulto.
Però stamattina mio fratello si è rubato la palla, ma io non prendo mai i suoi giocattoli!! Allora me la volevo riprendere, ma le mie
mascelle sono diventate col tempo troppo forti e senza volerlo l’ho ferito. Dopo la paura mi hanno-- incatenato, dicono che mi tengo-
no d’occhio, che sono un ingrato. Ormai tutto è diverso… vivo sul balcone. Mi sento solo, la mia famiglia non mi ama più. A volte di-
menticano che ho fame e sete, e quando piove non ho un tetto dove ripararmi.
L’abbandono…….
Sono passati mesi e oggi finalmente sono sceso dal balcone con loro per una passeggiata. Con mio dispiacere hanno preso la mac-
china, io avrei preferito camminare come ai bei tempi, io con quattro zampe, loro con due. Mi hanno fatto salire sul sedile posteriore.
Allontanandoci abbiamo preso la direzione di un’autostrada e tutto d’un tratto si sono fermati, hanno aperto la portiera dell’auto e io
sono sceso molto contento pensando che stavamo per trascorrere una giornata in campagna. Non ho capito perché hanno richiuso lo
sportello dell’auto e sono ripartiti. “Ehiiiiiii, aspettate! Mi state dimenticando!” Mi sono messo a correre dietro l’auto con tutte le
mie forze, la mia angoscia aumentava sempre di più quando mi sono accorto che stavo per svenire e…non si fermavano: mi avevano
dimenticatoL.
Nonnis Andrea.
Classe IIC Scuola Secondaria I grado Albanella.
Storie di fantasia raccontate da piccoli scrittori della Classe I A del-
la Scuola Secondaria di I grado di Albanella.
UN’ESPERIENZA MERAVIGLIOSA
Un giorno due amici di Trento di nome Bruno e Mauro, erano in
cammino assieme in cerca di funghi; quand’ecco apparire loro un or-
so. Questo era molto grosso e robusto; aveva la pelliccia color marro-
ne e molto folta, aveva degli artigli affilati e lunghi, quindi Bruno e
Mauro si spaventarono molto. Fortunatamente l’orso non era adulto,
quindi i due amici riuscirono a salvarsi. Bruno si arrampicò in fretta
su un albero e si tenne nascosto; Mauro, sul punto di essere preso, si
gettò a terra fingendosi morto. L’orso lo sfiorò col muso annusandolo
da capo a piedi, ma quando gli annusò la testa, lui si mosse e l’orso si
accorse che stava fingendo, quindi gli si gettò addosso e cercò di
morderlo. Bruno, tremante dalla paura, si fece coraggio e scese
dell’albero. Gridò: “Orso! lascia stare il mio migliore amico!”. L’orso
lasciò perdere Mauro, però si arrabbiò con Bruno che, in quel mo-
mento, non sapeva cosa fare, quindi cercò di calmarlo dicendogli che
non c’era bisogno di aggredirli e che sarebbero potuti diventare ami-
ci. L’orso sembrò comprendere le parole di Bruno e fece un faccino
commosso. Mauro e Bruno gli andarono vicino e lo accarezzarono,
l’orso li condusse alla sua tana dove c’erano la mamma, il papà, e i
suoi tre fratellini. Qui, Bruno e Mauro si divertirono molto a fare
amicizia e a giocare con i cuccioli. Insieme fecero un giro nel bosco e
mangiarono il miele di un grossissimo alveare. Ne volevano portare
un po’ anche ai genitori in modo da addolcirli quando sarebbero tor-
nati casa perché erano molto severi e sapevano che non tolleravano
che i figli si allontanassero di propria iniziativa, così ne raccolsero
davvero molto, poi tornarono alla tana. Arrivata sera, i cuccioli non
volevano dire addio a Mauro e Bruno, ma i due dovevano tornare a
casa, ma promisero che sarebbero ritornati . Così fu, ogni mese Bruno
e Mauro tornavano a trovarli e vedevano i cuccioli sempre più cre-
sciuti e ricordarono per sempre quel meraviglioso giorno in cui, an-
che se ebbero molta paura, si accorsero che se trattati bene, gli anima-
li, possono diventare migliori degli uomini.
Aquino Sara – D’Angelo Emilio –
Fabiano Alessio
IL RADUNO TRA GLI ORSI E GLI UMANI.
Un giorno due bambini fecero un picnic in montagna con i propri geni-
tori. Mentre ritornavano a casa i bambini si staccarono dalle famiglie
per vedere come un baco produceva la seta e fotografarlo per la ricerca
di scienze. Si girarono e videro che i loro genitori erano già lontani e
cercarono di raggiungerli, ma era troppo tardi, perché i genitori erano
già partiti. I bambini si misero a piangere e a urlare fino ad attirare l’at-
tenzione di due cuccioli di orso. Quando i bambini videro gli orsetti, si
calmarono e li seguirono in una lunga passeggiata fino a quando si fece
buio. Quando calò il sole gli orsetti corsero incontro alla loro mamma.
I bimbi si spaventarono e finsero di essere morti per non essere divorati
dall’orsa, ma accadde uno strano fatto: l’orsa si avvicinò ai bimbi e ini-
ziò a leccargli il viso, li prese come se fossero suoi figli e li portò nella
sua tana insieme agli orsacchiotti. Il mattino seguente i bambini si sve-
gliarono tardi e trovarono gli orsetti e mamma orsa che mangiavano
pesci freschi e del miele. I bambini mangiarono con loro ed apprezza-
rono moltissimo il miele, chiedendo a mamma orsa:- Dove lo avete
preso questo miele?- e l’orsa con un bramito gli indicò un gigantesco
alveare che era talmente zeppo di miele che colava da un buco situato
dietro, e gli orsacchiotti e i bambini si precipitarono lì a prendere il
miele che colava. Dopo un riposino pomeridiano mamma orsa andò a
cacciare degli animali e raccomandò i bimbi di tenere d’occhio gli or-
setti. Mentre quest’ultimi giocavano con delle foglie sentirono un urlo
proveniente dal fiume dove mamma orsa era solita pescare. I bimbi e
gli orsetti si recarono lì e videro mamma orsa ingarbugliata in una rete
e due cacciatori a fianco che ridevano e sghignazzavano. Gli orsetti ini-
ziarono a mordere e graffiare i cacciatori fino a metterli KO mentre i
bimbi liberavano mamma orsa dalle reti. Ci riuscirono e i bimbi chia-
marono le guardie forestali più vicine e far arrestare i cacciatori. Insie-
me alle guardie forestali i bimbi videro anche i loro genitori che li ab-
bracciarono e li baciarono e salutarono la famigliola degli orsi. Da qua-
si due anni ogni mese le famiglie di questi bimbi vanno a trovare l’orsa
e gli orsetti e insieme loro, mangiano e giocano per molto tempo. Poi si
salutano e si danno appuntamento al mese successivo.
Carmen Verrone, Elena Sofia Lettieri, Marotta Cristian
Due ragazzi, dispersi su una montagna.
Due amici, Gerardo e Luca che frequentano la terza media dell’ I.C.
“Nicola Vernieri di Albanella, erano in cammino assieme con i loro ge-
nitori per un’escursione, quand’ecco apparire loro un orso. Uno dei
due, Gerardo si arrampicò in fretta su un albero e vi si tenne nascosto,
l’altro, Luca sul punto di essere preso, si gettò a terra fingendosi morto.
L’orso lo sfiorò col muso annusandolo da capo a piedi e poi si allontanò
per catturare una preda e sfamarsi. Non avendo trovato prede si riavvi-
cinò al posto in cui aveva lasciato i ragazzi, ma nel frattempo loro era-
no scappati allontanandosi dai propri genitori e rifugiandosi in una
grotta abitata da pipistrelli. I due ragazzi avevano molta paura di stare
lì perché la grotta era buia, cupa e piena di rumori minacciosi. Luca,
essendo molto bravo negli strumenti tecnologici prese subito il suo cel-
lulare e accese la torcia che si trovava nella parte inferiore del telefono.
Lì vicino c’era un fiume dove potevano pescare pesci da arrostire sul
fuoco. Il fuoco, acceso da Gerardo e Luca serviva anche per allontana-
re gli animali feroci presenti nella grotta. Fece giorno in un attimo, e in
men che non si dica, essi lasciarono la grotta mettendosi in cammino
alla ricerca dei loro genitori. Era un tragitto molto lungo e pericoloso e
a poca distanza dalla grotta, incontrarono di nuovo il grosso orso. Preso
dalla paura Gerardo cominciò a correre, ma inciampò e cadde in una
fossa molto profonda. Luca cercò di salvarlo, tirandolo con una fune
robusta ma l’orso, apparso all’improvviso si lanciò su di lui. Ma non gli
fece male perché aveva mangiato a sbafo e ora desiderava solo un po’
di compagnia. Calata la notte Luca si mise paura di perdere il suo ami-
co Gerardo visto che non poteva salvarlo in nessun modo. Dopo quattro
ore Luca, si ricordò, che nel suo zaino c’era una fune ancora più lun-
ga. Si precipitò a lanciarla nella fossa e dopo qualche ora, con l’aiuto
dell’orso che da solo tirava la corda, riuscì a salvare Gerardo. Insieme
si rimisero in marcia. Dopo tre giorni e due notti di lungo cammino ri-
trovarono i genitori terrorizzati. Ma la mamma di Luca prese in mano la
situazione e spiegò loro il pericolo che avevano corso. Felici di riab-
bracciare i loro figli, i genitori non ci pensarono più si misero a festeg-
giare per tutta la notte. Il giorno successivo ritornati a scuola, Gerardo e
Luca raccontarono ai loro compagni la loro avventura e la loro Prof.
Cammarano gli fece fare un tema. Quando la prof. lo corresse capì che
c’erano tanti errori e orrori di ortografia ma mise loro 10 e lode per l’
intelligenza mostrata per aver affrontato l’avventura senza paura.
Ilaria Costantino e Anita De Cristofaro
GLI ORSI GRANDI EROI
Due amici di nome Mario e Giovanni erano in cammino assieme per
un’ escursione in montagna; quand’ecco apparire loro un orso mas-
siccio e imponente, dotato di una folta pelliccia bruna con lunghi ar-
tigli affilati . Uno dei due si arrampicò in fretta su un albero colto
dalla paura di essere divorato come una preda e vi si tenne nascosto;
l’altro, sul punto di essere preso, si gettò a terra fingendosi morto.
L’orso lo sfiorò col muso annusandolo da capo a piedi ... Mario dalla
paura scappò via correndo, pensando che l’orso si fosse arreso, stan-
co si sdraiò vicino alla riva di un ruscello. Poco dopo Giovanni scese
dall’albero e si mise in cerca del suo amico Mario, urlando il suo no-
me. Addolorato e sconcertato Giovanni dopo tanto cammino trovò il
suo caro amico Mario che si trovava in una caverna sorvegliata da
grandi orsi. Lo avevano portato lì un branco di orsi e ora lo tenevano
prigioniero. Questa volta però Giovanni non si arrese e iniziò a gri-
dare contro gli orsi minacciandoli – “ Lasciate libero il mio caro
amico!”. Le urla innervosirono ancora di più gli orsi, ma Giovanni
cercò di calmare l’amico comunicandogli di non agitarsi e di mante-
nere la calma. Dopo pochi minuti la situazione diventò ancora più
critica ma Giovanni non si arrese e continuò a lottare per salvare il
suo amico. Dopo vari tentativi l’orso comprese la situazione e lo fe-
ce avvicinare a Mario. Insieme urlarono di gioia e si abbracciarono.
Gli orsi si intenerirono di fronte a tanto affetto e amicizia e lasciaro-
no che i due tornassero a casa. Durante il tragitto di ritorno inciam-
parono in una trappola posizionata da un cacciatore. I due amici ini-
ziarono ad urlare in cerca di aiuto ma qualsiasi passante non li soc-
correva. Gli orsi, però, sentirono le loro grida e giunsero in loro aiu-
to. I due amici non sapevano come ringraziarli, promisero che sareb-
bero tornati portando loro dei pezzi di carne. E così fecero: Mario e
Giovanni non dimenticarono mai più quegli orsi grandi eroi.
Cammarano Martina ,Gaudiano Felicia, Poppiti Barbara.
COMITATO DI REDAZIONE
ID: LAMBERTI VENERANDA—CENNAMO MARIA FRANCESCA
IID: MOSCA GIORGIA -
BISOGNO RAFFAELE IIID: CENNAMO ALESSANDRA - TISO ROBERTA
IE: PELLEGRINO ALEXIA - URTI MARIKA IIE: RENNA AMERIGO - ESPOSITO MANUELA
IIIE MASCOLO LAURA - RENGA IRENE IA: COSTANTINO ILARIA—DELLA MONICA GASPARE
IIA: GIARDULLO SOFIA—IULIANO IVAN IIIA: BAMONTE LUCA—AUFIERO MEGANE
IC: D'ANGELO MICHELANGELO - GERARDO SGANGARELLA IIC: VERRONE VALERIA—CENNAMO
MARIA FRANCESCA