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L’ATLANTE STELLARE DI CAMBRIDGEUn atlante stellare attraente e accessibile a tutti, anche ai principianti• Può essere usato in qualsiasi luogo del mondo, a qualsiasi ora e data• Le mappe riportano ogni stella visibile a occhio nudo• Include i confini delle costellazioni e la Via Lattea• Elenca le stelle e le galassie interessanti da osservare

Recensioni

“Le mappe stellari magnifiche e chiare sono il segno distintivo di Wil Tirion. Se, da qualsiasi parte del mondo, volete conoscere quali stelle sono visibili, allora questo Atlante Stellare di Cambridge maneggevole e a colori… è il libro che fa per voi.”

New Scientist

“Un eccellente atlante stellare per chi inizia e per gli osservatori con binocoli e piccoli telescopi. Ci sono mappe di tutto il cielo, con stelle fino alla magnitudine 6,5 e una miriade di oggetti del cielo profondo.”

Astronomy Now

“…un libro prodotto scrupolosamente… letteralmente aperto su una galassia di infor-mazioni.”

Reference Reviews

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L’ATLANTE STELLARE DI CAMBRIDGE

EDIZIONE ITALIANA

WIL TIRION

€ 17,50

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L’Atlante Stellare di Cambridge copre tutto il cielo, sia le latitudini boreali che quelle au-strali, in un formato piacevole, adatto sia per chi inizia sia per osservatori esperti.Consiste in una serie di carte celesti mensili, seguite da un atlante di tutto il cielo, orga-nizzato in 20 tavole a colori sovrapponibi-li. Ciascuna carta riporta le stelle fino alla magnitudine 6,5, insieme a circa 900 oggetti non stellari, come ammassi e galassie, che possono essere visti con binocoli o piccoli te-lescopi.Vi è anche un’esauriente mappa della super-ficie lunare, che mostra crateri e altre forma-zioni del nostro satellite naturale che sono provviste di un nome proprio.

Wil Tirion è il più famoso disegnatore di mappe astronomiche del mondo. Per questa edizione dell’atlante stellare, ha progettato una versione migliorata di tutte le mappe; il testo e i dati sulle stelle sono stati comple-tamente rivisti in base alle informazioni più recenti. Chiaro, autorevole e facile da usare, L’Atlan-te Stellare di Cambridge è un atlante di rife-rimento ideale per gli osservatori del cielo di ogni luogo.

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L’ATLAnTe STeLLAre di CAmbridge

EDIZIONE ITALIANA

WiL TiriOn

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L’ATLAnTe STeLLAre di CAmbridge

EDIZIONE ITALIANA

WiL TiriOn

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CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS

Cambridge, New York, Melbourne, Madrid, Cape Town, Singapore, São Paulo

Cambridge University PressThe Edinburgh Building, Cambridge CB2 2RU, UK

Published in the United States of America by Cambridge University Press, New York

www.cambridge.orgInformation on this title: www.cambridge/9780521800846

© Cambridge University Press 1991, 1996© Wil Tirion 2001

This publication is in copyright. Subject to statutory exceptionand to the provisions of relevant collective licensing agreements,no reproduction of any part may take place withoutthe written permission of Cambridge University Press.

First published 1991Second edition 1996Reprinted 1998, 1999Third edition 2001Reprinted 2004

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Edizione italiana: Gruppo B Editore, via T. Tasso 7, 20123 Milano

Traduzione testi a cura di Walter Ferreri

Il volume è stato stampato da Rotolito Lombarda, Pioltello (MI) nel mese di Settembre 2008

IV

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SOMMARIO

PREFAZIONE VI

LA LUNA 1

LE MAPPE CELESTI MENSILI 5

LE CARTE STELLARI 32

LE MAPPE A TUTTO CIELO 82

FONTI E RIFERIMENTI 90

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Chiunque guarda in alto il cielo stellato di notte e si domanda come trovare un modo per districarsi tra tutte quelle stelle avrà bisogno di qualche tipo di guida del cielo o atlante, ma si tratta di venire incontro a esigenze molto differenti.L’osservatore casuale per prima cosa vuole imparare che cosa può essere visto a occhio nudo; i nomi delle stelle, le costellazioni e dove o quando guardare per trovare Orione, l’Orsa Maggiore o Andromeda. Gli osservatori più esperti, che dispongono di un buon binocolo o di un piccolo telescopio, vogliono sapere di più: dov’è la Galassia Vortice, dov’è la Nebulosa Nord America o l’Ammasso Globulare M13?L’Atlante Stellare di Cambridge è utile a entrambe le categorie di osservatori. Include una serie di 24 mappe celesti mensili, progettate per essere utilizzate per quasi ogni luogo sulla Terra e una serie di 20 carte stellari dettagliate che coprono tutto il cielo, con tutte le stelle visibili a occhio nudo, quando le condizioni sono favorevoli. Queste 20 carte stellari mostrano anche una grande quantità di ammassi stellari, nebulose e galassie. Alcuni di questi oggetti possono essere visti senza aiuto ottico, ma per la maggioranza è necessario disporre di un telescopio di dimensioni piccole o medie. Le carte sono accompagnate da tabelle, che offrono posizioni accurate e più informazioni su questi oggetti, come sulle più interessanti stelle doppie e variabili.Alla fine dell’atlante vi è una serie di mappe di tutto il cielo, che riportano la volta celeste sotto una proiezione speciale, centrata sull’Equatore Galattico. Queste mappe mostrano la distribuzione di stelle, ammassi stellari aperti e globulari, nebulose diffuse e planetarie, in relazione alla Via Lattea.Probabilmente, la visione più interessante per chi inizia, usando un binocolo o un piccolo telescopio, è quella della Luna. Perciò, l’Atlante Stellare di Cambridge inizia con una mappa lunare non troppo complicata, che mostra le più importanti formazioni della sua superficie. Poiché la Luna è il nostro vicino nello spazio e poiché essa è di norma il primo oggetto che notiamo nel cielo notturno, la mappa lunare è riportata all’inizio, dove è giusto che sia.Buone osservazioni!

Wil Tirion

PREFAZIONE

VI

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La Luna è, dopo il Sole, l’oggetto più brillante del cie-lo. Sebbene il Sole e la Luna appaiano quasi uguali in dimensioni, sono del tutto differenti tra loro.Il Sole è il corpo centrale del nostro Sistema Solare: tutti i pianeti, inclusa la Terra, vi orbitano intorno. Il Sole ha un diametro di 1,4 milioni di km e si trova a una distanza di circa 150 milioni di chilometri. La Luna, con un diametro di 3476 km, è molto più piccola; approssimativamente un quarto del diametro della Terra, dalla quale dista in media 384 mila km. Rispetto alla Terra (e non al Sole), essa orbita in poco più di 27 giorni.Sebbene noi spesso definiamo la Luna “splendente”, essa non emana luce propria, ma si limita a riflettere quella ricevuta dal Sole. Questo è il motivo per cui la sua apparenza varia mentre orbita intorno alla Terra. L’aspetto della Luna, talvolta visibile come una falce sottile nel cielo occidentale dopo il tramonto, e talvol-ta come disco pieno, che illumina il centro della notte, confonde molta gente. La ragione di questo si spiega meglio con l’aiuto di un diagramma (Figura 1).

L’illustrazione non è in scala, ma mostra che cosa accade. La Terra è al centro, e l’orbita lunare è dise-gnata come circolare. Durante la sua orbita intorno alla Terra, noi vediamo una differente porzione del lato illuminato della superficie lunare. Quando la Luna è approssimativamente tra il Sole e la Terra, noi ne vediamo solo il lato oscuro. Noi chiamiamo questa Luna Nuova. La Luna è del tutto invisibile. Dopo pochi giorni, vediamo una piccola falce nel cie-lo serale; una parte del lato illuminato spunta intorno al bordo. Dopo quasi una settimana, è illuminato metà del disco e noi chiamiamo questo Primo Quarto. Una settimana più tardi vediamo il disco completo. Questa è la Luna Piena. Quindi, si ha l’Ultimo Quar-to e infine il ritorno alla fase di Luna Nuova. Da una Luna Nuova alla seguente, occorrono circa 29,5 giorni, due in più di quanti ne occorrono alla Luna per compiere un’orbita intorno alla Terra. Il mo-tivo di questo fatto è che, mentre la Luna rivolve intor-no alla Terra, quest’ultima orbita intorno al Sole.

LA LUNA

Primo Quarto

LUNA

TERRA

Ultimo Quarto

Luna Piena Luna Nuova

Luce solare

Luce solare

Figura 1

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MAREHUMORUM

MARE NUBIUM

MARE COGNITUM

OCEANUS PROCELLARUM

MAREVAPORUM

MARE IMBRIUM

MARE FRIGORIS

MARESERENITATIS

MARETRANQUILLITATIS

MAREFECUNDITATIS

MARENECTARIS

PALUSEPIDEMIARUM

SINUSMEDII

SINUSAESTUUM

PALUSPUTREDINIS

SINUSIRIDUM

SINUS RORIS

LACUS MORTIS

LACUS SOMNIORUM

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MARESPUMANS

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2 Apollonius

3 Firmicus

4 Condorcet

5 Taruntius

6 Picard

7 Proclus

8 Macrobius

9 Cleomedes

10 Hahn

11 Berosus

12 Gauss

13 Burckhardt

14 Geminus

15 Messala

16 Mercurius

17 Franklin

18 Cepheus

19 Chevallier

20 Atlas

21 Hercules

22 Endymion

23 de la Rue

24 Vetruvius

25 Mons Argaeus

26 Littrow

27 Le Monnier

28 Chacornac

29 Posidonius

30 Mason

31 Plana

32 Bürg

33 Maskelyne

34 Sabine

35 Ritter

36 Arago

37 Julius Caesar

38 Plinius

39 Promontorium Archerusia

40 Menelaus

41 Bessel

42 Linné

43 Godin

44 Agrippa

45 Rhaeticus

46 Triesnecker

47 Pallas

48 Hyginus

49 Boscovich

50 Manilius

51 Conon

52 Autolycus

53 Aristillus

54 Theaetetus

55 Cassini

56 Calippus

57 Alexander

58 Eudoxus

59 Aristoteles

60 Gärtner

61 Arnold

62 Meton

63. W. Bond

64 Barrow

65 Goldschmidt

66 Anaxagoras

67 Philolaus

68 Anaximenes

69 Carpenter

70 J. Herschel

71 Pythagoras

72 Babbage

73 Harpalus

74 Mons Piton

75 Mons Pico

76 Plato

77 Le Verrier

78 Helicon

79 Promontorium Laplace

80 Bianchini

81 Sharp

82 Promontorium Heraclides

83 Mairan

84 Mons Rümker

85 Archimedes

86 Timocharis

87 Lambert

88 Euler

89 Delisle

90 Prinz

91 Aristarchus

92 Herodotus

93 Vallis Schröteri

94 Eratosthenes

95 Stadius

96 Copernicus

97 Gay-Lussac

98 Mayer

99 Gambart

100 Reinhold

101 Lansberg

102 Encke

103 Kepler

104 Marius

105 Reiner

106 Struve

107 Seleucus

108 Krafft

109 Cardanus

110 Cavalerius

111 Hevelius

112 Hedin

113 Riccioli

114 Grimaldi

115 Letronne

116 Billy

117 Hansteen

118 Sirsalis

119 Rocca

120 Crüger

121 Darwin

122 Byrgius

123 Gassendi

124 Mersenius

125 Cavendish

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133 Campanus

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135 Hesiodus

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137 Gauricus

138 Wurzelbauer

139 Cichus

140 Capuanus

141 Heinsius

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143 Mee

144 Schickard

145 Wargentin

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147 Schiller

148 Longomontanus

149 Clavius

150 Blancanus

151 Scheiner

152 Bailly

153 Curtius

154 Moretus

155 Maginus

156 Tycho

157 Saussure

158 Orontius

159 Nasireddin

160 Lexell

161 Walter

162 Regiomontanus

163 Purbach

164 Thebit

165 Birt

166 Arzachel

167 Alpetragius

168 Alphonsus

169 Davy

170 Ptolemaeus

171 Herschel

172 Flammarion

173 Mösting

174 Guericke

175 Parry

176 Bonpland

177 Fra Mauro

178 Manzinus

179 Jacobi

180 Cuvier

181 Licetus

182 Stöfler

183 Nonius

184 Aliacensis

185 Werner

186 Blanchinus

187 La Caille

188 Apianus

189 Playfair & Playfair G

190 Airy

191 Argelander

192 Albategnius

193 Klein

194 Hipparchus

195 Vlacq

196 Hommel

197 Pitiscus

198 Baco

199 Barocius

200 Maurolycus

201 Buch

202 Büsching

203 Riccius

204 Rabbi Levi

205 Zagut

206 Pontanus

207 Sacrobosco

208 Azophi

209 Abenezra

210 Geber

211 Tacitus

212 Almanon

213 Abulfeda

214 Fabricius

215 Janssen

216 Metius

217 Brenner

218 Rheita

219 Neander

220 Piccolomini

221 Fracastorius

222 Beaumont

223 Catharina

224 Cyrillus

225 Theophilus

226 Mädler

227 Isidorus

228 Capella

229 Torricelli

230 Hypatia

231 Zöllner

232 Delambre

233 Furnerius

234 Stevinus

235 Snellius

236 Reichenbach

237 Humboldt

238 Petavius

239 Santbech

240 Colombo

241 Goclenius

242 Gutenberg

243 Messier & Messier A

244 Vendelinus

245 Langrenus

246 Ansgarius

247 la Pérouse

248 Kästner

249 Gilbert

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MAREHUMORUM

MARE NUBIUM

MARE COGNITUM

OCEANUS PROCELLARUM

MAREVAPORUM

MARE IMBRIUM

MARE FRIGORIS

MARESERENITATIS

MARETRANQUILLITATIS

MAREFECUNDITATIS

MARENECTARIS

PALUSEPIDEMIARUM

SINUSMEDII

SINUSAESTUUM

PALUSPUTREDINIS

SINUSIRIDUM

SINUS RORIS

LACUS MORTIS

LACUS SOMNIORUM

MARECRISIUM

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Perfino con un comune binocolo, si possono vede-re caratteristiche interessanti sulla superficie lunare, e un piccolo telescopio rivelerà ancora più dettagli del nostro vicino nello spazio. Il periodo migliore per os-servare la Luna non è quello della fase di Piena, ma quello intorno al Primo e Ultimo Quarto. Quando la Luna è illuminata dal Sole da un lato e in modo particolare vicino al terminatore (la linea che divide la parte illuminata da quella che non lo è), si vede un notevole rilievo, poiché qui la superficie è illuminata in modo radente e ne conseguono lunghe ombre. Nel periodo di Luna Piena non si vede alcun rilievo, poiché si guarda approssimativamente dalla stessa di-rezione da cui provengono i raggi solari. Ma il periodo di Luna Piena è ideale per studiare le differenze tra le aree chiare e quelle scure della superficie.Sulla mappa lunare (delle due pagine precedenti), tutti i crateri e le formazioni simili hanno un contorno in grigio-verde scuro, mentre i più grandi maria sono ombrati con un grigio-verde più chiaro. Maria è la for-ma plurale del nome latino mare, nome dato dai primi osservatori, che pensavano che queste aree scure della Luna fossero realmente mari e oceani. Sebbene noi ora sappiamo che non c’è acqua sulla Luna, il nome persiste, così come quelli di lacus (lago) e oceanus (oceano). Tutti i maria e le catene di montagne sono indicati sul-la mappa, mentre i crateri sono numerati (per evitare sovrapposizioni). I nomi sono riportati sulle colonne a sinistra e a destra della mappa.La maggior parte dei crateri sulla Luna sono stati pro-dotti dall’impatto di grandi masse di rocce e metalli provenienti dallo spazio. La Terra è protetta dall’im-patto di corpi non molto grandi grazie all’atmosfera, che li brucia e li vaporizza per l’attrito, rendendoli vi-sibili come meteore. Solo i maggiori raggiungono la superficie e allora prendono il nome di meteoriti. Ma la Luna non ha un’atmosfera, così ogni corpo catturato dalla sua gravità, per quanto piccolo, va a impattare la superficie.Poiché la Luna ruota di 360° sul suo asse esattamente nello stesso tempo che impiega a completare un’orbita intorno alla Terra, vediamo sempre lo stesso lato della Luna. Comunque, l’orbita lunare è inclinata di circa 5° sull’eclittica (vedere capitolo Le carte stellari, pag. 32), e questo la porta un po’ sopra e un po’ sotto il pia-no dell’orbita della Terra intorno al Sole; inoltre, l’asse della Luna è pure inclinato di circa 1,5°. Il risultato combinato è che noi possiamo vedere circa 6,5° “oltre” i poli nord e sud della Luna. Inoltre, poiché l’orbita della Luna non è circolare, ma ellittica, non si muove a velocità costante, mentre rimane costante

quella di rotazione. Così essa appare ruotare un po’ a sinistra e un po’ a destra, come se oscillasse lenta-mente. Di conseguenza, noi possiamo vedere intorno ai bordi di circa 7°. Talvolta, il Mare Crisium (nel quadrante lunare nord-est) appare molto vicino al bordo; altre volte è più vicino al centro e presenta un’apparen-za meno ellittica. L’aspetto ellittico del Mare Crisium, come quello dei crateri vicini al bordo, è naturalmente causato dalla prospettiva.Nella maggioranza dei telescopi, l’immagine che si vede è rovesciata. Per questa ragione, la mappa luna-re ha il sud in alto. Così, se osservate la Luna con un binocolo, dovete ruotare l’atlante sottosopra. A meno che non vi troviate nell’emisfero australe; allora, è tutto un altro discorso!

Osservando la Luna

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Guardando il cielo stellato, probabilmente vedrete un insieme di stelle disposte alla rinfusa, ma chiunque guarda frequentemente inizierà a notare che le stelle non cambiano posizione l’una rispetto all’altra.Molto tempo fa, gli uomini iniziarono a dare dei nomi a questi raggruppamenti fissi di stelle; oggi ci riferia-mo a questi gruppi con il nome di “costellazioni”. La maggior parte della gente riconosce una o due costel-lazioni; tipicamente quella nota come Orsa Maggiore (o almeno la parte più evidente di essa, detta Grande Carro). Ma perché cambia sempre posizione in cielo? E per-ché non è possibile trovare Orione durante una notte di giugno o di luglio? Questo cambiamento nell’aspetto del cielo crea spesso confusione nell’osservatore occasionale. Così, la prima cosa che conviene imparare è come appare muoversi la volta celeste.È importante tenere a mente che le figure stellari non variano, perlomeno non nell’ambito di una vita uma-na. Solo su un periodo di più secoli le posizioni di alcune stelle vicine variano in modo percettibile a oc-chio nudo. Tutti questi gruppi di stelle e le costellazioni possono essere considerati fissi in un’immaginaria enorme sfe-ra, con la Terra situata al centro. Indipendentemente da dove ci troviamo sulla Terra, possiamo sempre ve-dere solo metà di questa sfera. Non è difficile rendersi conto che quando ci spostiamo da una parte all’altra della Terra, varia la parte visibile della sfera. Se noi fossimo al Polo Nord, vedremmo solo la parte boreale del cielo, mentre al Polo Sud vedremmo solo la metà australe. Ma non è tutto così semplice. Due ulteriori fattori complicano l’apparenza del cielo. In primo luogo, c’è la rotazione diurna della Terra intor-no al suo asse, che causa il sorgere del Sole a est e il suo tramontare a ovest. La stessa cosa si verifica con gli altri oggetti del cielo. Di fatto, sembra che l’intera volta celeste ruoti intorno a un asse che è un’estensio-ne di quello della Terra. Oltre questo, c’è il movimento orbitale della Terra, che fa variare l’apparenza del cielo con le stagioni. Pren-dete come riferimento una costellazione, poniamo Orione, a mezzanotte del primo gennaio, e notate la sua posizione. Osservatela ogni notte successiva alla stessa ora: noterete che le stelle raggiungono la stessa posizione pochi minuti prima a ogni notte. Un mese dopo, al primo di febbraio, Orione sarà già in quella posizione alle ore 22. Così, l’apparenza del cielo notturno cambia lentamen-te; finché, un anno dopo, la Terra ha raggiunto lo stes-so punto nella sua orbita, e Orione sarà tornato nella sua posizione originale a mezzanotte.

È interessante rendersi conto che se ci fossimo trovati al Polo Nord, avremmo visto sempre la stessa parte di cielo. Qui vedremmo il cielo ruotare intorno al pun-to direttamente sopra di noi, il punto che chiamiamo “zenit”, mentre le stelle si muoverebbero solo paralle-lamente all’orizzonte, senza sorgere né tramontare: il polo celeste sarebbe allo zenit. Al Polo Sud avremmo una situazione simile, ma qui sarebbe visibile solo la parte sud del cielo. Poiché l’as-se del nostro pianeta non cambia la sua posizione in relazione alle stelle, mentre orbita intorno al Sole, il cielo visibile dai poli della Terra rimane lo stesso per tutto l’anno o, meglio, durante i circa sei mesi d’oscu-rità. Per il resto dell’anno, ai poli è sempre giorno.All’Equatore, abbiamo una situazione del tutto diffe-rente. L’Equatore celeste, ovvero la linea dove il piano dell’Equatore terrestre interseca la sfera celeste, va da est, passando proprio sopra la testa, fino a ovest. Tutte le stelle e gli altri oggetti nel cielo sorgono e tramon-tano, e durante l’anno è possibile vedere l’intera sfera celeste. Infine, nelle aree intermedie, la situazione è più com-plessa, come si può vedere nell’illustrazione (Figura 2). Da queste regioni si vede un’area del cielo, chia-mata circumpolare, le cui stelle sono così vicine al polo che non sorgono né tramontano, ma rimangono sempre sopra l’orizzonte. Nella parte opposta della sfera celeste, c’è una porzione di sfera celeste delle stesse dimensioni che non è mai visibile.Nelle mappe celesti si può vedere una banda azzurra più chiara; rappresenta la parte più brillante della Via Lattea. Tutte le stelle, nebulose e ammassi che vedia-mo in cielo (eccetto le galassie – vedere il prossimo capitolo, dove anche le nebulose e gli ammassi sono spiegati più in dettaglio) appartengono a un’enorme formazione, chiamata Galassia Via Lattea. Poiché la Galassia ha la forma di un grosso disco piat-to, noi vediamo la massima concentrazione di stelle quando guardiamo lungo il piano della Via Lattea. La luce di milioni di stelle, che non distinguiamo singo-larmente a occhio nudo, forma una banda dall’aspetto di nube luminescente, facilmente visibile lontano dalle grandi città durante le notti limpide.Le 24 mappe mensili sono state ottenute con una proiezione stereografica. Sebbene questa proiezione abbia lo svantaggio dell’incremento della scala dal centro verso l’esterno, ha come vantaggio principale quello di non distorcere le forme di costellazioni e gruppi. Quando guardiamo il cielo, andiamo soggetti a uno strano fenomeno, chiamato l’”illusione lunare”, che fa apparire più grandi gli oggetti prossimi all’orizzonte rispetto a quando si vedono alti nel cielo. Ma questo è

LE MAPPE CELESTI MENSILI

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solo un espediente della nostra mente. Noi pensiamo che gli oggetti visti vicino all’orizzonte siano più lonta-ni di quelli visibili direttamente sopra la nostra testa. La proiezione stereografica viene incontro a questa il-lusione: le costellazioni prossime all’orizzonte appaio-no veramente più grandi!

Scegliere la mappa giustaCi sono 24 mappe, due per ciascun mese, situate una di lato all’altra sulle pagine a fronte. Le mappe sulle pagine a sinistra sono per gli osservatori dell’emisfe-ro boreale; quelle a destra per gli osservatori australi. Ciascuna mappa ha quattro differenti orizzonti, indi-cati per mostrare per quale latitudine c’è l’orizzonte corretto. Occorre selezionare il proprio orizzonte in base alla latitudine alla quale ci si trova. Ma pochi gradi in più o in meno non fanno molta differenza quando si guarda in cielo.Le mappe sono tracciate per le ore 23 del primo gior-no di un dato mese, per le ore 22 del 15 e per le ore 21 del primo giorno del mese seguente. Questi orari sono indicati in basso (sinistra) a ciascuna mappa. Ma le mappe possono essere usate per un maggiore intervallo di tempi e di date, come indicato nella Tavola A. Facciamo il caso che si desideri ve-dere il cielo a metà gennaio, non alla sera ma alle 6 del mattino. Basta semplicemente guardare per il 15 gennaio nella colonna di sinistra e quindi alle ore 6 AM. Si trova che occorre utilizzare le mappe del mese di maggio.Quando è in vigore l’orario legale estivo (DST, dal-l’inglese Daylight Saving Time), bisogna aggiungere un’ora all’orario dato nella Tavola (o un’ora sottratta dal tempo dato dal vostro orologio).L’indicazione delle magnitudini stellari è data in basso a destra di ciascuna mappa. Il significato della parola magnitudine è spiegato nell’introduzione delle carte stellari a pag. 33.

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Sempre invisibile

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Sempre invisibile

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Osservatore▲

Orizzonte

Equatore Celeste

Figura 2 (a) Come vede muoversi il cielo un osservatore al Polo Nord. Metà del cielo è sempre visibile (circumpolare) mentre l’altra metà è sempre invisibile. Le stelle non sorgono né tramontano.(b) Come si muove il cielo per un osservatore a una latitudine di 50° nord. Una piccola parte del cielo nord è sempre visibile (circumpolare) mentre una simile parte del cielo sud è sempre invisibile. La maggior parte delle stelle sorge e tra-monta.(c) Come vede muoversi il cielo un osservatore all’Equatore. Non ci sono stelle circumpolari e nessuna stella è sempre invisibile; tutte sorgono e tramontano.

(a)

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Tavola A. Per selezionare le mappe celesti mensiliPM = ore del pomeriggioMidnight = mezzanotteAM = ore del mattino Sc

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NORTH

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EAST WES

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URSA MAJOR

URSA MINOR

DRACO

CAMELOPARDALIS

CEPHEUS

CASSIOPEIA

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AURIGA

TAURUS

ORION

LYNX

GEMINI

CANCER

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LEO MINOR

MONOCEROSHYDRA

SEXTANS

CANIS MINOR

CANIS MAJOR

CANES VENATICI

COMA BERENICES

BOÖTES

VIRGO

HERCULES

LYRA

CYGNUS

LACERTA

PEGA

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PHOENIX

ERIDANUS

HOROLOGIUM

CAELUM

RETICULUM

DORADO

PICTOR

LEPUS

COLUMBA

PYXIS

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PUPPIS

CARINA

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CRATER

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HORIZON 50° N

HORIZON 40° N

HORIZON 30

° N

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° N

HORIZON 50° N

HORIZON 40° N

HORIZON 30° N

HORIZON 20° N

Adhara

Aldebaran

Betelgeuse

Canopus

CastorPollux

Deneb

Polaris

Procyon

Regulus

Rigel

Sirius

Algol

Mira

Capella

Magnitudes:

–1 0 1 2 3 4 5

ECLIPTIC

ECLIPTIC

N.POLE

Pleiad

es

Hyades

WIL

TIRIO

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Date Time DST

January 1 11 pm MidnightJanuary 15 10 pm 11 pmFebruary 1 9 pm 10 pm

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Latitudini Settentrionali

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NORTH

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HORIZON 10° S

HORIZON 20° S

HORIZON 30° S

HORIZON 30° S

HORIZON 40° S

HORIZON 40° S

HORIZON 10° S

HORIZON 20° S

Adhara

Achernar

Aldebaran

Acrux

Hadar

Betelgeuse

Canopus

Castor

Pollux

Fomalh

aut

Regulus

Rigel

Rigil Kent

Sirius

Algol

Mira

Mimosa

CapellaTRIANGULUM

AUSTRALE

AQUA

RIUS

SCULPT

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PHOENIX

TUCANA

ERID

ANUS

ERIDANUS

HOROLOGIUM

CAELU

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RETICULUM

DORADO

PICTOR

LEPU

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COLUMBA

PYXISVELA

PUPPIS

CARINAVOLANS

ANTLIA

CORVUS

CRATER

CENTAURUS

CIRCINUS

MUSCA

CRUX

PISCIS

AUS

TRIN

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LUPUS

ARANORMA

GRUS

FORN

AX

APUS

HYDRUS

CHAMAELEON

MENSA

PAVO

INDUS

OCTANS

URSA MAJOR

CAMELOPARDALIS

CASSIOPEIA

ANDROMEDA

PERSEUS

PISCES

ARIES

CETU

S

TRIANGULUM

AURIGA

TAURUS

ORION

LYNX

GEMINI

CANCER

LEOLEO MINOR

MONOCEROS

HYDRA

SEXTANS

CANIS MINOR

CANIS MAJOR

VIRGOPE

GASU

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Date Time DST

January 1 11 pm MidnightJanuary 15 10 pm 11 pmFebruary 1 9 pm 10 pm

Magnitudes:

–1 0 1 2 3 4 5

Hyades

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Genn

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Latitudini Meridionali

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NORTH

SOUTH

EAST WES

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HORIZON 50

° N

HORIZON 40° N

HORIZON 30° N

HORIZON 20° NHORIZON 50° N

HORIZON 40° N

HORIZON 30° N

HORIZON 20° N

Aldebara

n

Arcturus

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use

Canopus

CastorPollux

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Polaris

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Regulus

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Capella

ERIDANUS

HOROLOGIUM

CAELUM

RETICULUM

DORADO

PICTOR

PYXIS

VELA

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DRACO

CAMELOPARDALIS

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CANIS MINOR

CANES VENATICI

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Date Time DST

February 1 11 pm MidnightFebruary 15 10 pm 11 pmMarch 1 9 pm 10 pm

Magnitudes:

–1 0 1 2 3 4 5

Pleiad

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Latitudini Settentrionali

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NORTH

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HORIZON 30

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HORIZON 40

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LEO

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CANIS MINOR

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CANES VENATICI

COMA BERENICES

VIRGO

Date Time DST

February 1 11 pm MidnightFebruary 15 10 pm 11 pmMarch 1 9 pm 10 pm

Magnitudes:

–1 0 1 2 3 4 5

Hyades

Pleiades

ECLIPTIC

ECLIPTIC

S.POLE

WIL

TIRIO

N

MONOCEROS

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Febb

raio

Latitudini Meridionali

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NORTH

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HORIZON 50° N

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HORIZON 50° N

HORIZON 40° N

HORIZON 30° N

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Adhara

Aldebaran

Acrux

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VELA

PUPPIS

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VOLANS

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CORVUS

CRATER

CENTAURUS

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URSA MINOR

DRACO

CAMELOPARDALIS

CEPHEUS

CASSIOPEIA

ANDROMEDA

PERSEU

S

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TAUR

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LEO

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MONOCEROSHYDRA

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SEXTANS

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MINOR

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CANES VENATICICOMA

BERENICES

BOÖTES

CORONA BOREALIS

VIRGO

SERPENS CAPUT

HERCULES

LYRA

CYGNUS

LACERTA

Hyades

N.POLE

ECLIPTIC

Date Time DST

March 1 11 pm MidnightMarch 15 10 pm 11 pmApril 1 9 pm 10 pm

Magnitudes:

–1 0 1 2 3 4 5

WIL

TIRIO

N

ECLIPTI

C

Pleiades

AURIG

A

Le m

appe

celes

ti m

ensil

i

Latitudini Settentrionali

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WIL

TIRIO

N

NORTH

SOUTH

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T

HORIZON 10

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HORIZON 20° S

HORIZON 30° S

HORIZON 30° S

HORIZON 40° S

HORIZON 40° S

HORIZON 10° S

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Sirius

Spica

Mimosa

Capella

TRIANGULUMAUSTRALE

PHOENIX

TUCANA

ERIDA

NUS

ERIDANUS

HOROLOGIUM

CAELUM

RETICULUM

DORADO

PICTOR

LEPUS

COLUM

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PYXI

S

VELA

PUPP

IS

CARINA

VOLANS

ANTLIA

CORVUS

CRATER

CENTAURUS

CIRCINUS

MUSCA

CRUX

LIBRASCORPIUS

TELESCOPIUM

LUPUS

ARA

NORMA

GRUS

FORN

AX

APUS

HYDRUS

CHAMAELEONMENSA

PAVO

INDUS

OCTANS

URSA MAJOR

DRACO

CAMELOPARDALIS

AURIGA

TAUR

US

ORIO

N

LYNX

GEMINICANCER

LEO

LEO MINOR

MONO

CERO

SHYDRA

HYDRA

SEXTANS

CANIS MINOR

CANI

S MAJ

OR

CANES VENATICI

COMA BERENICES

BOÖTES

VIRGO

SERPENS CAPUT

Date Time DST

March 1 11 pm MidnightMarch 15 10 pm 11 pmApril 1 9 pm 10 pm

Magnitudes:

–1 0 1 2 3 4 5

Hyad

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ECLIPTIC

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Latitudini Meridionali

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L’ATLANTE STELLARE DI CAMBRIDGEUn atlante stellare attraente e accessibile a tutti, anche ai principianti• Può essere usato in qualsiasi luogo del mondo, a qualsiasi ora e data• Le mappe riportano ogni stella visibile a occhio nudo• Include i confini delle costellazioni e la Via Lattea• Elenca le stelle e le galassie interessanti da osservare

Recensioni

“Le mappe stellari magnifiche e chiare sono il segno distintivo di Wil Tirion. Se, da qualsiasi parte del mondo, volete conoscere quali stelle sono visibili, allora questo Atlante Stellare di Cambridge maneggevole e a colori… è il libro che fa per voi.”

New Scientist

“Un eccellente atlante stellare per chi inizia e per gli osservatori con binocoli e piccoli telescopi. Ci sono mappe di tutto il cielo, con stelle fino alla magnitudine 6,5 e una miriade di oggetti del cielo profondo.”

Astronomy Now

“…un libro prodotto scrupolosamente… letteralmente aperto su una galassia di infor-mazioni.”

Reference Reviews

L’ATLA

NTE STELLA

RE D

I CAM

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IZION

E ITALIA

NA

W

IL TIRIO

N

L’ATLANTE STELLARE DI CAMBRIDGE

EDIZIONE ITALIANA

WIL TIRION

€ 17,50