L'Arione, notiziario Comune di Aldeno, dicembre 2012

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Il notiziario comunale di Aldeno, numero 30, dicembre 2012

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AAAAARIONERIONERIONERIONERIONE

CiaoLorenzo!In queste occasioni c’è poco

o nulla di istituzionale o forma-

le; c’è solo un gran desiderio di

trovare le parole più giuste ed

efficaci per dare forma a quelli

che sono i pensieri che ti attra-

versano la mente ed i sentimenti

che ti nascono dal profondo del

cuore.

“Aprire” il nostro Arione con

un ricordo di Lorenzo Lucianer è

per me un grande onore, ma è

anche motivo di grande tristezza;

un momento nel quale ciò che si

era appena appena affievolito –

il dolore per la sua morte – di-

venta nuovamente acuto come

quella mattina in cui ho ricevuto

la notizia della sua scomparsa.

Per me Lorenzo, prima anco-

ra che un eccellente professioni-

sta ed un cronista di prim’ordi-

ne, era una gran bella persona.

Un uomo che, per molti versi, consideravo da sempre il più simile e vicino a Daniele ed al suo modo di

intendere l’impegno civile ed amministrativo. Quello che, tra di noi, forse l’aveva capito meglio e com-

preso davvero; quello che – ne sono certa – custodendone nella mente e nel cuore il testamento ne era

il suo più vero interprete.

Per capire la grandezza dell’uomo e del giornalista – e lo possiamo fare davvero tutti – basta sempli-

cemente ricordare il suo viso, la sua voce, i suoi lineamenti e il suo sorriso nel momento in cui era

impegnato come telecronista in occasione di un evento olimpico, piuttosto che come conduttore di un

TG o come moderatore di un evento che interessava unicamente Aldeno. Bene, se ci si pensa, questi

erano gli stessi indifferentemente dall’occasione.

Non è un fatto comune; più facile è lasciarsi trasportare dal contesto o dall’importanza dell’evento

che, indipendentemente dalla tua volontà, ti porta al centro dell’attenzione. Difficile è mantenere la

stessa lucidità o, banalmente, lo stesso timbro di voce di fronte a milioni di persone all’ascolto così

come di fronte a qualche decina di compaesani.

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Lorenzo ci ha lasciati.Per un omaggio a una persona scomparsa non possiamo pur-

troppo fare altro che averla nel nostro pensiero. Le mie parole, po-che ma che vengono dal cuore, sono proprio per ricordarlo, soprat-tutto per ricordare il legame profondo che lui aveva con la comuni-tà di Aldeno e che mi sembra un valore importante per tutti.

Lorenzo coglieva ogni occasione per mostrare quanto fosse in-tenso il suo rapporto col paese dove era nato. Questo periodico eradi sicuro lo strumento privilegiato, ma era stato partecipe in moltealtre occasioni alla vita paesana.

Ho riletto in questi giorni alcuni suoi articoli scritti su questogiornale ritrovando la sua bravura, il suo linguaggio ricco, a voltericercato, ma trovando anche un grande affetto per gli aldeneri

che a suo tempo non avevo colto abbastanza. Raccontava sempre storie di persone, di famiglie, diluoghi, di aziende con grande capacità narrativa ma anche con un attaccamento emotivo che oggimi fa particolarmente effetto.

Mi piace ricordare anche la sua serietà nel lavoro. Sempre preciso e puntuale nell’attività chesvolgeva senza risparmiare tempo e impegno.

E voglio anche richiamare alla memoria la sua capacità di essere attento nel rapporto con chilavorava con lui. Nei pochi anni che io sono stata con Lorenzo nella redazione dell’Arione l’ho sem-pre trovato corretto e disponibile ad ascoltare e valorizzare tutti i collaboratori.

Credo di interpretare il desiderio di tante persone del paese nel ringraziarlo.Grazie Lorenzo. La tua cugina e lettrice

Ancilla Dominici

Riesce in questo solamente chi possiede grandissima professio-

nalità ed una concezione veramente alta e nobile rispetto a ciò che

rappresenta il lavoro del cronista; ovvero di colui il quale deve rac-

contare i fatti e verificarne la veridicità magari col solo utilizzo della

parola e, come nel caso di Lorenzo, della scrittura.

E questa sua grande professionalità, unita ad un attaccamento

profondo alla sua terra d’origine e ad una conoscenza veramente

puntuale della storia, delle tradizioni e della cultura aldenese, è sta-

ta la vera stella polare alla quale per oltre un decennio abbiamo

guardato e ci siamo ispirati per svolgere al meglio il nostro compito

nella redazione dell’Arione.

Grazie Lorenzo. Grazie per averci trasmesso il vero valore della

narrazione e della memoria.

Alida Cramerottti

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Un cacciatoredi dettagli

di Mattia Maistri

La prima volta che entrai in redazione a l’Arionemi scrutò a lungo dall’altra parte del tavolo. Io loseguivo nella gestione della redazione per capire comesi muovesse un giornalista e quale fosse il compito diun direttore. Innanzi tutto notai che evitava di mono-polizzare la discussione e permetteva che i redattoriparlassero a ruota libera, lanciassero idee, si per-dessero nei ricordi. Sembrava sempre immerso neisuoi pensieri fino a quando, in pochi secondi, riusci-va a fare sintesi e a chiosare tutti i discorsi aperti.Confesso che rimasi sorpreso da questa sua capaci-tà. Sorpresa che però durò solo la prima volta, per-ché quel dono di cogliere la sintesi in mezzo ai millerivoli di una discussione un po’ destrutturata era cri-stallino. Era il suo modo di fare giornalismo. Cosìcome era suo, tipicamente suo, lo sguardo indagato-re, con le labbra che si univano sottili a formare unsorriso quasi irriverente, i polpastrelli uniti all’altezzadel mento e gli occhi decisi a non perdersi nulla. Erasenza dubbio lo sguardo del curioso, di chi si nutredelle storie altrui e sente un bisogno fisiologico dicatturare istanti, gesti, dettagli.

Fece cosìanche con me,quella prima vol-ta. Quando mene accorsi deci-si di ingaggiarecon lui una sortadi sfida, scher-mandomi dietroun mutismo in-genuo, senzache le luci di sce-na potessero mai inquadrarmi. Finché non mi mise allaprova. Due battute sui ricordi di gioventù con mio pa-dre, una domanda buttata lì con noncuranza sui mieistudi e in breve mi ritrovai a raccontare chi ero, a svuo-tare la cesta dei dettagli, dei “miei” dettagli. E puntualecomparve il sorriso irriverente, compiaciuto. Mi ave-va “agganciato”.

Solo ripensando con immensa nostalgia a quel-l’episodio capisco perché nella vita avesse deciso difare il giornalista. Forse sarebbe stato anche un otti-

Lezione di storia locale alle scuole medie. Lorenzo, con la redazione de L’Arione, nel 2005.

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mo investigatore, uno di quelli che, anche se hai giu-rato di rimanere zitto, ti fanno parlare, quasi fossel’azione più ovvia.

I dettagli non erano mai banali per lui e questo gliha permesso di raccontare storie, anche sulla paginede l’Arione. Quando, al termine del numero, potevoleggere i suoi articoli, ero colto inevitabilmente da unsentimento contrastante, tra la stima e l’invidia. Lepagine di appunti si ricombinavano in vicende e voltia cui era in grado di dare uno spessore tridimensio-nale. O meglio, vero.

Per questo Lorenzo non era solo il direttore. Era,prima di tutto, un maestro di indagine e narrazione.Non c’era occasione in cui mancasse di tratteggiarela scena sulla quale i più disparati personaggi pren-devano vita e non c’era occasione in cui io mancassidi ascoltare. Che si trattasse dei ricordi delle olimpi-adi vissute da cronista o dei primi passi mossi all’in-terno di una redazione.

Tanto fu l’onore, quindi, nel momento in cui richie-se che gli facessi da vice ne l’Arione. Un po’ di lavoro“sporco” a leggere e correggere e poi, soprattutto, leore trascorse ad impaginare e magari a sottilizzare sullalunghezza delle didascalie. Persino una cocciuta di-scussione sul genere grammaticale di “fine settimana”:al femminile per lui purista della lingua italiana, al ma-schile per me figlio imbastardito dell’anglo-italiano.

Devo molto a Lorenzo. Gli devo anche l’onestàintellettuale di non aver mai messo in discussione la

fiducia in me, nemmeno dopo un articolo sui patrimonifinanziari della curia apparso su Questotrentino, che –lo so – non gli fece piacere come cattolico, ma di cuinon negò il valore giornalistico. Devo molto ad un pro-fessionista che è stato anche maestro di narrazione edesempio di autorevolezza. E che è stato pure un atten-to lettore dei romanzi di Tersite Rossi. Ma a questopunto le parole restano nella mano, sopraffatte dal-l’emozione.

E allora torno a vederlo a caccia di dettagli, conle mani appoggiate al mento, mentre gli spunta quelsorriso irriverente di chi sa già che saranno proprio idettagli a fare la storia.

Non li perderai mai, Lorenzo, quei dettagli. E nonperderai nemmeno quel sorriso. Ovunque ti trovi.

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Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo

AttualitàCrm, a scuola a piedi, Oratorio: noi ci siamo di Paolo BisestiDa qua se ne vanno tutti! di Angela BaldoAldenoCasa in attesa per l’area ex SOA di Mattia Frizzera

StoriaSOA: 50 anni di mele ad Aldeno di Enzo DolzanLa “Saga dei 40” di don Valerio Bottura

EconomiaNuovi spazi per la famiglia Cooperativa di Cristina ContVini BIO per la Cantina Aldeno di Walter WebberMondoMerlot: 52% di visitatori da fuori provincia di D. Dallago

AquerelliMe zio Gino di Giovanni Mosna

ScuolaNuovo Governo per il comprensivo Aldeno-Mattarello di M.C.

PersonaggiUna vita in prospettiva di Mattia MaistriAnffas, dal curare al prendersi cura di Mattia FrizzeraPanamericana 2012 di Lucio Bernardi

SocietàAldeno a quota 3066 di Danilo MichelettiIn vino veritas. Ed il resto? di don Daniele Morandini“Altroke”: attività educative al di fuori della scuola di P. Luchi

L’angolo della poesiaCento soffi di Fernanda Beozzo (FeBe)

SportA Pesaro ai campionati nazionali di ginnastica di L. Paternuosto3mila spettatori per le finali nazionali giovanili di Germana Baldo

AssociazioniStagione teatrale tra risate e riflessione di Lara CoserIn 141 di corsa da Aldeno a Garniga Terme di Gino BridiCon il riuso uno stile di vita più sobrio di Alma OslerSolidarietà con la Bielorussia da 15 anni di Mauro ContLa Banda di Aldeno con Miguel Etchegoncelay di Gloria Bernardi80 donatori nel 2000, 214 nel 2012 di Alberto BaldoGMT, ricerca storica e modellismo di G. Lorusso e F. Chistè

Giunta e consiglioAldeno InsiemeAldeno per il FuturoLega Nord

AmministrazioneOrti sociali e parcheggi per camper e roulotte di Oscar BeozzoCacofonie estive

Dal MunicipioLe scelte dell’Amministrazione

Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997del Tribunale di Trento

Presidente:Alida Cramerotti(Assessore alla Cultura)

Direttore responsabile:Mattia Frizzera

Comitato di Redazione:Angela BaldoLucio BernardiMaurizio CadonnaCristina ContSamuele ContAnna FortiMattia MaistriDanilo Micheletti

Direzione - Redazione -Amministrazione:presso Comune di AldenoPiazza Cesare Battisti, 5www.comune.aldeno.tn.it

Lettere e comunicazioni a:L’ARIONEpresso Biblioteca comunaleVia Giacometti, 638060 AldenoTel. 0461/[email protected]

Grafica e impaginazione:L’ORIZZONTE - Ag. di pubblicità

Stampa:GRAFICHE DALPIAZ srl

Foto:Remo Mosna

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ARIONENOTIZIARIO DEL COMUNE

DI ALDENOAnno 16 - N. 30 - Dicembre 2012

Foto copertina:Il campanile di Aldeno in vestenatalizia.

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Il saluto delSindaco

Cari concittadini e concittadine,non è proprio un Natale dei migliori quello che

ci apprestiamo a vivere. So che molti nella nostracomunità sentono il peso della crisi economicache ci sta attanagliando da più di un anno e chesembra ancora lontana da una soluzione. E for-se, più che la condizione attuale, è la mancanzadi prospettive concrete e immediate ad opprimerci.È un momento difficile in cui ad esprimere pen-sieri ottimistici si rischia di essere scambiati persuperficiali. Eppure io ci credo, credo che possia-mo farcela e che ce la faremo. È un ottimismoragionato, non frutto di speranze campate in ariao di attese miracolistiche, un ottimismo che chia-ma al potenziamento massimo delle nostre fa-coltà, delle nostre intelligenze, delle nostre volon-tà. Dobbiamo saper vedere in questa crisi, accantoagli aspetti dolorosi, anche un’opportunità di cam-biamento, di una necessaria trasformazione del-la nostra società, dobbiamo impegnarci tutti nel-la realizzazione di un nuovo modello di sviluppocapace di tenere insieme i valori nei quali credia-mo; di saper coniugare la crescita con la sosteni-bilità e a livello sociale con la giustizia e la soli-darietà. Non è un compito facile, ma le nostrecomunità in passato hanno mostrato di saper su-perare anche ostacoli maggiori.

Il Comune di Aldeno è attrezzato per riuscire inquesto compito difficile. Negli anni scorsi abbia-mo investito molto pensando di costruire un postodove sia bello vivere, dove ci siano servizi e oppor-

tunità. Fra pochi mesi sarà consegnata alla comu-nità la co-residenza di via Roma e si apriranno icantieri per realizzare il nuovo ostello e la nuovapalestra presso il centro sportivo, oltre alla nuovaviabilità del polo scolastico. Non si tratta soltantodi edifici, ma di progetti sociali nei quali tutta lacomunità è chiamata ad impegnarsi e so che Alde-no risponderà, come ha sempre risposto, in modoattivo e positivo. Certo, visti i tempi, non tutto saràimmediato ma in questi mesi il nostro impegno peraccelerare le pratiche è raddoppiato.

In chiusura del mio intervento vorrei spenderealcune righe per salutare e ringraziare LorenzoLucianer. Gli dobbiamo molto, non solo questogiornale ma l’intera comunità di Aldeno perden-do Lorenzo ha perso molto. Lorenzo aveva ungrande amore per il suo paese, era sempre prontoa dare il suo contributo di intelligenza e di profes-sionalità ogni volta che si presentava l’occasio-ne. Non c’è stata manifestazione o evento impor-tante nell’ultimo ventennio che non sia stata sot-tolineata dalla sua presenza, dal suo modo cosìpersonale e intenso di fare il suo lavoro. Un gran-de amore per Aldeno e per la sua gente; se rileg-gerete alcuni degli articoli scritti per l’Arione, leinterviste, le storie dei personaggi della nostracomunità, avrete anche voi, come è successo ame, la sensazione precisa dei regali che Lorenzoci ha fatto. Grazie.

Non mi rimane che inviare a tutti i miglioriauguri di buon Natale e felice Anno Nuovo.

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I cittadini di Aldeno, Cimone, Garniga portando i rifiuti ai Centri diraccolta materiali partecipano all’iniziativa “Noi ci siamo 2012”,aiutando la ricostruzione delle zone terremotate di Emilia, Lombar-dia e Veneto. L’aiuto viene anche da altri comportamenti virtuosi deigiovani: andare a piedi a scuola e partecipare ad attività oratoriali.

Crm, a scuola apiedi, Oratorio:noi ci siamo

di Paolo Bisesti

A sei mesi di distanza dal ter-ribile sisma che ha sconvolto pae-si e città del nord Italia, il Comunedi Aldeno, in collaborazione con iComuni di Cimone e Garniga Ter-me, ha dato vita all’iniziativa “Noici siamo 2012”.

Il nobile scopo di aiutare lepopolazioni delle zone di Emilia,

Lombardia e Veneto, colpite dalterremoto del maggio scorso, èstato tradotto in una campagna disolidarietà sociale in grado di av-vicinare alla naturale volontà soli-daristica della cittadinanza dei no-stri tre Comuni, la promozione dicomportamenti di attenzione allasostenibilità ambientale. Certamen-te si tratta di un impegno impor-tante e complesso, un impegno chevuole unire e coinvolgere, cittadinie amministrazioni, con l’obiettivodi raggiungere importanti traguar-di nella difesa di ambiente e terri-torio, che nel nostro piccolo puòassumere diversi significati: sianoessi una maggiore attenzione nellaraccolta differenziata dei rifiuti ur-bani, o la tutela del territorio agri-colo che ci circonda.

Entrando nello specifico, “Noici siamo” riprende e amplia il mec-canismo sperimentato con succes-so due anni fa quando con la cam-pagna “Il mio impegno perl’Abruzzo” le amministrazioni deiComuni di Aldeno, Cimone e Gar-niga Terme raccolsero 26.800,00euro che contribuirono alla costru-zione di un asilo nido a Paganica

in provincia de l’Aquila.Ora, quell’ impegno di cui pri-

ma parlavamo trova attuazione nelconferimento presso il CentroRaccolta Materiali delle diversetipologie di rifiuto prodotte che, inrelazione al peso-volume deglistessi, permetterà la consegna di“punti-mattoncini” utili al comple-tamento di una cartolina che sim-bolicamente rappresenta il concre-to sostegno delle nostre Ammini-strazioni alla realizzazione di unprogetto di aiuto alle popolazioniterremotate.

Particolare attenzione è statarivolta al coinvolgimento dei bam-bini frequentanti le nostre scuoleelementari, con l’obiettivo di pro-muovere comportamenti ambien-tali sostenibili attraverso un’attivi-tà ludica e nello stesso tempo di-dattica. I bambini che si recheran-no a piedi a scuola, contribuiran-no così a ricostruire attraversosimpatici “mattoncini adesivi” giàribattezzati “stickers” un piccolo eimmaginario borgo distrutto dalterremoto. Lo scopo è quello diricostruire la normalità attraversol’impegno di tutti, promuovendoA

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nel contempo lo spirito ed il lavo-ro di gruppo. Il singolo poster cosìcompletato da ogni classe, avrà lafinalità di sottoscrivere una dona-zione pari a 100,00 euro in aiutodelle popolazioni terremotate.

Ogni piccolo mattoncino, di-venta così idealmente la rappre-sentazione di un impegno checoinvolge quotidianamente i nostripiccoli studenti, attraverso un si-stema che vuole allo stesso tempoeducare e promuovere una mag-gior attenzione al prossimo.

L’attenzione verso il coinvolgi-mento delle nuove generazioni vuo-le essere, come abbiamo visto, unadelle caratteristiche principali delprogetto. La volontà di sensibiliz-zare bambini e ragazzi delle nostrecomunità alla solidarietà e benefi-cienza in favore delle popolazioniduramente colpite da un evento di-struttivo come quello dello scorsomaggio, assume la forma di unaeducazione all’impegno e alla con-sapevolezza, che trova compimen-to proprio nella realizzazione dellesingole attività specifiche del pro-getto, vere e proprie occasioni estrumenti di crescita.

In tal senso assume ancor piùvalore l’attivo coinvolgimento del-la Parrocchia e nello specifico delleattività dell’oratorio. Secondo unsemplice ma efficace meccanismo,si vuole valorizzare la costanza ela partecipazione ai progetti ludi-co-ricreativi portati avanti daglianimatori, premiando con un sim-bolico bollino-presenza l’impegnoe la frequenza dei giovani parteci-panti. Ogni bambino e ragazzo

potrà completare così una propriacartolina che impegnerà, seguen-do il modello delle iniziative rivol-te alla scuola e alla cittadinanza, lenostre Amministrazioni comunali adevolvere una cifra base di 25euro, contribuendo così nel suopiccolo, a rendere possibile la re-alizzazione di un progetto di aiutoalle popolazioni colpite dal terre-moto.

Dire “Noi ci siamo”, significacogliere l’incredibile occasioneche questo progetto ci offre, pro-muovendo un educazione alla cit-tadinanza dalla duplice valenza: daun lato più propriamente ambien-tale, incentivando l’impegno comecittadini nella raccolta differenzia-ta dei rifiuti urbani e, dall’altro lato,più propriamente sociale e di soli-darietà, con la realizzazione di unintervento a favore delle popola-zioni colpite dal terribile terremo-to del maggio scorso nelle zonedell’Emilia, del Veneto e dellaLombardia.

I nostri piccoli sforzi, siano essi

fatti per collezionare i punti pre-mio presso il Centro RaccoltaMateriali, il frutto dell’impegnodegli alunni coinvolti nei percorsipedonali per raggiungere la scuo-la o la costanza e la frequenza deinostri ragazzi all’attività dell’ora-torio, devono farci maturare quel-l’orgoglio di chi sa che quel pic-colo gesto, impegno, “buon com-portamento” rappresenta non solola dimostrazione di una cittadinan-za consapevole e partecipativa,ma un vero e proprio aiuto a rico-struire occasioni di normalità cheil terremoto della scorsa primave-ra ha distrutto.

Questo collegamento vuole farcrescere nei cittadini e in partico-lare nelle nuove generazioni la con-sapevolezza che ogni iniziativa vir-tuosa di tipo ambientale ha un ri-torno in termini di benessere e vi-vibilità del territorio e quindi an-che finalità sociali. Il bene per l’am-biente si ottiene infatti attraversola collaborazione di tutti nel rispet-to del vivere civile. A

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“Roby e Mary per l’Emilia”, il puzzle che gli alunni delle elementari dovranno ricostruire.

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Luisa, 26 anni, bolognese.Laurea magistrale in Scienze pe-dagogiche, all’Università di Bolo-gna, nel 2011. 110/110 e lode. Hasempre lavorato per mantenersiagli studi, facendo i lavori più di-versi. Dopo la laurea cerca lavoronel suo settore nella città che l’haaccolta al mondo, cresciuta e nu-trita corpo e mente. Riesce a tro-vare solo qualche collaborazioneoccasionale, talvolta gratis, talvoltapagata, ma che da sola non le per-mette di mantenersi e quindi con-tinua a fare “lavoretti”.

Parla col suo ragazzo delle suefrustrazioni quotidiane. Giorgio èun laureando in Cooperazione esviluppo internazionale con una tesidi ricerca sull’occupazione giova-nile e i sindacati in Namibia, che siè autofinanziato facendo il pittore.

Si rendono conto che l’Italia

del 2012 ha poco da offrire chenon sia gratis e precario e, essen-do due ex-Erasmus soddisfatti,progettano un’altra esperienza al-l’estero, insieme stavolta: decido-no di investire i risparmi e le spe-ranze che restano nella cauzioneper un appartamento a Bruxelles,la capitale d’Europa. Luisa aprela pista, Giorgio la raggiunge qual-che mese più tardi. Non hannonessuna garanzia, pochi soldi, unastanza da ammobiliare coi mobiliche recuperano per strada il ve-nerdì o al mercatino delle pulci.Luisa comincia a lavorare comebaby-sitter, fare l’insegnante disostegno in una scuola europea (lescuole multinazionali e multilinguefrequentate dai figli di coloro chelavorano per le istituzioni europee)e dare lezioni di italiano.

Tutti questi lavori, precari ed in

nero, per il momento le permetto-no di sopravvivere a Bruxellesmentre cerca qualcosa di meglio.Giorgio arriva mentre finisce discrivere la tesi e comincia a fare ilcameriere a chiamata in un risto-rante italiano. Entrambi alla ricer-ca di qualcosa di meglio.

Viviana, 25 anni. Laurea magi-strale alla prestigiosa SOAS(School of African and OrientalStudies) di Londra, preceduta dauna laurea triennale in Francia e dadiverse esperienze all’estero. Uncurriculum accademico notevole enonostante questo è a Bruxelles,disoccupata, a mandare applica-tion (curriculum vitae e una letteramotivazionale/di presentazione)come tutti i comuni laureati mor-tali. Alla ricerca di qualcosa.

Luana, 26 anni, romana. Lau-rea triennale al politecnico e ma-gistrale in ingegneria ambientale aTrento con indirizzo per i paesi invia di sviluppo, tesi all’estero, lode.Sa che Trento in questo momentoha poco da offrire, Roma ancorameno. Col suo ragazzo, anch’eglilaureato disoccupato, decide dipartire per Bruxelles: pochi rispar-A

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Bruxelles. Giovani, laureati e disoccupati. Nuove storie di emigra-zione di giovani italiani all’estero in cerca di lavoro, fortuna, o avolte qualsiasi cosa che non siano l’inedia e frustrazione italiane.

Da quase ne vanno tutti!

di Angela Baldo

Tramonto a Bruxelles.

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mi da investire nella cauzione perun appartamento, con la speranzadi trovare presto un lavoro o al-meno un internship (tirocinio)per “fare curriculum”. Spesso leaziende/organizzazioni/istituzionioffrono tirocini che durano daqualche mese a un anno, funzio-nali a far fare esperienza a neo lau-reati o laureandi. In Italia spessosono gratuiti; a Bruxelles spessosono pagati (nell’ordine dei 700/800 euro) oppure viene offertoalmeno un “rimborso spese” di500 euro, ma ci sono anche tiro-cini non pagati. Lei ha trovato uninternship con rimborso spese, luiè alla ricerca di qualcosa.

Giulio, 28 anni, da Terracina(Latina). Diploma di liceo scienti-fico, un percorso universitario tor-tuoso interrotto per difficoltà eco-nomiche. Alle spalle lavori preca-ri, il meglio che riesce a trovarenella sua città. Non gli basta, cer-ca una svolta, vuole di più. È cu-rioso, è alla ricerca: un lavoro, unalingua nuova, un’esperienza di vitaall’estero. Decide di investire i ri-sparmi dell’ultima stagione comecameriere (quelli che gli rimango-no dopo che il suo datore di lavo-ro gli ha chiesto indietro il TFR) inun biglietto per Bruxelles e in qual-che ostello. Passa le giornate coicurriculum in mano, di porta inporta. Ma pare che ultimamenteanche Bruxelles sia inflazionata digiovani italiani disoccupati in cer-ca di fortuna. Coi soldi agli sgoc-cioli, a malincuore ma sapendo chenon può restare del tutto a secco,

torna a casa. Almeno lì ha un tet-to. Alla ricerca di qualcosa di me-glio.

E poi ci sono io. Aldenese, 27anni, una laurea magistrale in Co-operazione internazionale nel2011. Diverse esperienze all’este-ro, tra Regno Unito, Turchia,Uganda. Diversi lavori provvisori,“di mantenimento”: cameriera, sututti. Un paio di lingue conosciute,qualche corso extra-universitariofatto. Alcuni tirocini a gratis fatti.Molti curriculum inviati in Italia;nessuna o quasi risposta. Diversisensi di colpa per vivere ancorasulle spalle dei genitori e abbastan-za frustrazione personale per nonessere ancora riuscita a trovare unlavoro nel proprio settore, nono-stante sappia che “siamo tutti nel-la stessa situazione”. Non conso-la. Dopo un corso di formazioneche mi illumina decido di prende-re anch’io la strada per la capitaleeuropea, nonché ombelico del miomondo lavorativo. Parto come ra-gazza alla pari, per avere un ap-poggio logistico e economico ini-ziale. Alla ricerca di qualcosa dimeglio.

Comuni, banali storie di alcunitra i molti italiani che arrivano econtinuano a arrivare a Bruxelles.Di alcuni che ho conosciuto. Pen-savo di essere una mosca biancae invece ho incontrato molti gio-vani, tra i 25 e i 30 anni, disillusi,frustrati e in fuga dall’Italia (e nonsolo). Erano in attesa da più omeno tempo ma soprattutto ave-

vano tutti la sensazione che l’atte-sa in Italia sarebbe stata molto lun-ga e poco fruttifera. Sono “cervelliin fuga” con la speranza di esserespremuti. Quasi tutti laureati, qua-si tutti venuti qui più o meno amalincuore, apprezzando le pos-sibilità lavorative che Bruxelles puòoffrire ma anche sopportando confatica altre cose, non ultimo il cli-ma e le abitudini nordiche.

Tutti carichi di aspettative e delsogno di riuscire a fare il lavoroper cui hanno studiato e di riuscirea vivere solo di quello. Le aspet-tative sono più o meno vivide etalvolta sbiadiscono, man manoche Bruxelles si rivela più faciledell’Italia ma comunque non scon-tata e non sicura. Però la comuni-tà di giovani laureati disoccupati sifa forza a vicenda e trae ispirazio-ne da quelli che sono arrivati pri-ma e che ce l’hanno fatta. E l’ariache si respira, quest’aria umida egrigia, apparentemente meno ras-sicurante della rilassata e tiepida(ma infine stantìa) aria italiana, haqualcosa che ci tiene a galla per-ché è mobile, viva.

Non posso non pensare a tuttii trentini e gli italiani che sono emi-grati a inizio secolo e soprattutto aquelli che negli anni ’50 sono ve-nuti in Belgio. Per quanto noi oggiviaggiamo e viviamo più comoda-mente, migriamo per ragioni e conaspettative diverse, e in generaleaffrontiamo il viaggio e l’esperien-za migratoria in modo totalmentediverso, siamo parte di una Storiache si ripete. A

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La cooperativa edilizia che curerà il recupero dell’area occupatadall’ex Soa di Aldeno attende risposte dalla Provincia per il finan-ziamento dell’acquisto della prima casa per i propri 110 soci.

AldenoCasa inattesa per l’areaex SOA

di Mattia Frizzera

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Aldeno Casa è in attesa di ri-sposte dalla Provincia per poterpartire con il progetto di recuperoedilizio dell’area ex Soa. A settem-bre è stata costituita la cooperati-va Aldeno Casa, con Mauro Co-ser, presidente Sft, eletto presiden-te. «I soci sono 110 – spiega Ar-mando Paoli, direttore Sft – e visono le più svariate richieste di ap-partamenti: dai 50 ai 250 metriquadri».

Aldeno Casa ha la specificitàdi non essere una cooperativa edi-lizia con a capo un’impresa del set-tore delle costruzioni. «Noi abbia-mo l’obiettivo – aggiunge Paoli –di consegnare le abitazioni a prez-zo di costo». La cooperativa dà lapossibilità di acquistare un appar-tamento a 2mila euro al metro qua-

dro, invece che i 3mila euro deiprezzi del mercato. Un prezzo cheverrebbe ulteriormente dimezza-to (arrivando a mille euro a metroquadro) con i contributi provinciali,sia a fondo perduto che per ab-battere il tasso d’interesse delmutuo di acquisto.

Le quote di finanziamento sonodifferenziate: per la fascia fino a 50metri quadri, da 50 a 65, oltre i65 metri quadri. «Considerandotassi per mutuo casa che si aggi-rano attorno al 6,20% - chiariscePaoli – ci può essere un abbatti-mento del tasso fino all’80%».

Si parla però sempre al condi-zionale, perchè dipenderà dalledecisioni provinciali. LeggendoL’Arione saprete già come saràandata la discussione in Consiglioprovinciale sul Bilancio preventi-vo 2013 (lavori d’aula dal 10 al19 dicembre). Le prime avvisaglieerano quelle di un taglio dei finan-ziamenti sulla prima casa, ma le ri-sorse potrebbero essere reperiteanche durante il 2013.

«Siamo in attesa a febbraio2013 della risposta definitiva. Sesarà accolta la nostra propostapresentata entro il 12 ottobre, sipotrà subito procedere con la pre-

disposizione del progetto esecuti-vo ed entro fine 2013 attivare ilcantiere».

In Aldeno Casa c’è spazio peraltri 50 soci. Le abitazioni saran-no al massimo 180, sedici modulicostruttivi complessivamente. «Glistandard costruttivi sono medio-alti – puntualizza Paoli – con abi-tazioni certificate Casaclima B.Abbiamo calcolato che per unappartamento standard da 80metri quadri, con i contributi pro-vinciali, una famiglia potrebbe an-dare a spendere meno per il mu-tuo che per un affitto».

L’obiettivo di Aldeno Casasarà quindi quello di entrare neiposti migliori della graduatoria del-le cooperative edilizie e poi averea disposizione un budget sufficien-te rispetto a quanto era stato pro-messo.

È già stato previsto un “pianoB” nel caso la Provincia non finan-ziasse l’intervento? «Siamo in at-tesa di risposte – conclude Paoli– altrimenti verrà valutato se inter-venire in diretta amministrazione.Ci sarebbe comunque la possibi-lità per i soci di costruire spaziabitativi a costi inferiori rispetto aquelli di mercato».L’area SOA a sud-est dell’abitato.

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Un libro scritto a 10 mani (Giovanni Mosna, Nereo Pederzolli, EnzoDolzan, Josef Espen, Saverio Tovazzi), impreziosito dalle foto di RemoMosna, racconta mezzo secolo di frutticoltura a sud di Trento.

SOA:50 anni di mele

ad Aldenodi Enzo Dolzan

Sintetizzare in poche righe lavita di una società è sempre diffi-cile. Farlo in assenza di documen-tazione agli atti diventa ancora piùproblematico. Per di più, se l’ope-razione è, per così dire, effettuata,da un “non indigeno”, il tutto di-venta ancora più complicato. Manon sempre così avviene. Io cre-do che occorra confutare l’affer-mazione di Ann Cornelisen che nelsuo saggio “Torregreca” affermache “….. la vita è a rovescio: lacosa più semplice diventa la piùcomplessa”.

Venendo al caso di specie, re-lativo ai cinquant’anni della SOA,è stato giocoforza effettuare unlavoro di sintesi e di valutazionecomparata delle notizie riportate

sulla stampa locale relative al pe-riodo in argomento.

Perché non sempre quello cheera riportato l’anno prima comba-ciava con quello dell’anno dopo enon parliamo poi degli anni suc-cessivi. Per cui il principale crite-rio che ho cercato di seguire è sta-to quello dell’oggettività, riportan-do quindi i fatti e le situazioni (nontutte ovviamente) che non eranoassolutamente confutabili. Né sulpiano formale, nè su quello sostan-ziale. Qualche volta, è vero, leg-gendo la rassegna stampa fornita-mi di buon grado dai responsabilidella Biblioteca comunale, quan-do i dati e le valutazioni espressedi anno in anno non erano assolu-tamente compatibili, la tentazione

era di lasciar perdere. Però, in piùdi un ‘occasione, mi è venuta inmente una famosa frase uscita dal-la bocca di Papa Ratti a proposi-to delle notizie che circolavano neimesi precedenti alla firma dei Pat-ti Lateranensi “Da quando in quasi smentiscono le notizie false? Lenotizie false si smentiscono da sole:sono quelle vere a dover esserenegate”.

Ma, bando ai paradossi e allecitazioni, credo sia stato importan-te porre l’accento su alcuni aspet-ti che hanno caratterizzato la vitadella Cooperativa : la nascita, in-nanzitutto, maturata nel contestodegli anni ’60 del secolo scorso,in cui era in atto una trasformazio- St

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Luglio 2012: inaugurazione della nuova sede S.F.T.

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ne oserei dire epocale per l’eco-nomia italiana in generale e quindianche trentina, con il passaggio daun’economia essenzialmente agri-cola ad una industriale e terziaria.E, per quanto concerne il settoreagricolo in Aldeno, il passaggiosempre più “impetuoso” dalla mo-nocoltura viticola alla frutticoltu-ra. Il che, nei decenni successivi,ha comportato un adeguamentodella struttura operativa del con-sorzio, sia in termini quantitativiche qualitativi. Fino ad arrivare ,“grazie” anche al dramma dell’in-cendio (ma questa è una valuta-zione che il Presidente Cossigaavrebbe qualificato come “indici-bile”) al salto di qualità intervenu-to nei primi anni 2000 con la co-struzione della nuova strutturacommerciale ed il consolidamen-to della base societaria con unaimportante fusione.

È ovvio, come è stato ben rile-vato in occasione dell’inaugurazio-ne della nuova sede, che si trattadi una scommessa importante peril futuro: porre le basi per ulteriori

aggregazioni, implementando nuo-ve qualità varietali, e, soprattutto,adeguando la rete commerciale di“penetrazione” nei nuovi mercati.Perché questo sarà, a mio avviso,il problema di fondo: garantire, at-traverso una produzione semprepiù selettiva ed una rete commer-ciale più forte ed aggressiva , red-dito agli agricoltori.

Vero è che Aldeno, sul versan-te produttivo, si trova in una posi-zione per così dire privilegiata: puòinfatti contare non su una mo-nocoltura frutticola, come la Val diNon, ma anche sulla viticoltura. E

se è vero che i”pomi” di Aldenonon “valgono” quelli nonesi, è al-trettanto vero e possibile che que-sta alternativa consenta un dupli-ce adeguamento alla domanda deimercati, grazie anche alla sempremigliore consulenza tecnica forni-ta agli agricoltori, alla maggiorequalificazione professionale di que-sti ultimi ed alla rete di supportodelle associazioni cooperativisti-che.

Dove sta quindi il futuro che siprospetta per la S.F.T., nata dallacostola S.O.A.? Aprirsi semprepiù verso l’esterno, conservandocomunque sempre la tradizione,come legante necessario tra pas-sato, presente e futuro, ma coniu-gandola, in un continuo divenire,con lo sviluppo delle nuove tecni-che, con l’adeguamento alle nuo-ve politiche commerciali, in sintesi“inserendosi” e non subendo laglobalizzazione. Assieme, sempree comunque su base comunitaria.Perché come afferma il filosofoJohn Donne “Nessun uomo èun’isola a sé stante: ognuno è par-te di un continente”.

Stor

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Una delle sale di lavorazione di S.F.T.

Il Presidente Mauro Coser, nella nuova sala riunioni.

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La “Saga dei 40”di don Valerio Bottura

In arrivo un libro curato da don Valerio Bottura che narra le vicende deiprigionieri aldeneri in Russia durante la Prima guerra mondiale. Storieaffascinanti, alle quali hanno partecipato molte famiglie con ricordi efotografie. C’è chi si è fatto tutto il giro del globo prima di tornare a casa.

Sono incaricato di anticiparea tutti voi una bella notizia che faràpiacere, son sicuro, a tutta la po-polazione di Aldeno, specialmen-te a molte famiglie direttamenteinteressate. Il Sindaco EmilianoBeozzo mi informa che il libro della“Saga dei 40”, cioè della storia deinostri ex “presoneri” sul fronte rus-so, che poterono alla fine dellaguerra tornare alle loro famiglie,vedrà presto la luce.

Devo ringraziare la sollecitudi-ne e l’impegno del sindaco, dellaGiunta e del Consiglio comunale,che, insistendo in Regione, sonoriusciti ad ottenere un contributonecessario alla spesa. Grazie an-che alla Cassa Rurale di Aldeno eCadine che contribuirà generosa-mente alla pubblicazione.

Per circa due anni e mezzo hocercato notizie dei nostri ex pri-gionieri dalle famiglie. Ho avutoun’ottima corrispondenza da par-te di molti. Mi sono arrivate foto-grafie, lettere, cartoline postali diguerra e tante notizie attraverso gliormai pochi figli degli interessati, inipoti e gli amici. Certamente è sta-ta una faticaccia indagare, racco-gliere e coordinare le storie dei

nostri soldati aldenesi, partiti il 1°agosto del 1914 per una guerrache credevano molte breve e che,invece, li trattenne più di 4 annilontano dalle loro famiglie.

Difficile dare un corpo logicocoerente e storicamente valido aqueste notizie, che più o menomolti sapevano alla rinfusa, ma chenessuno conosceva con certezza.Anche per me rimangono vuoti eparticolari sconosciuti. Ma, nono-stante tutto, è risultato un lavorosoddisfacente anche sotto l’aspet-

to storico. E questo per il contri-buto di date raccolte e per uno stu-dio serio, anche se ristretto, delleoperazioni belliche dei 4 anni sulFronte orientale della Prima Gran-de Guerra Mondiale tra gli ImperiCentrali (Austria-Ungheria e Ger-mania) e la Grande Russia.

Dei nostri concittadini leggere-te molte storie ed episodi dolorosie commoventi, forse mai raccon-tati. Di parecchi conoscerete il la-voro o l’impiego difficile nella fred-da Siberia o in paesi sconosciuti.

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Don Valerio Bottura analizza i ricordi di guerra.

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Di altri anche il ritorno attraversoil Mare del Nord con partenza dalMar Bianco e, circumnavigando laScandinavia, con arrivo in Fran-cia e per base Torino. Altri sonotornati a casa con la Transiberianaattraverso la Siberia fino a Vladi-vostok, raggiungendo quindil’America. Altri sono passati perl’Oceano Pacifico, giungendo inFlorida e quindi arrivando in Italiada New York. Infine un’altra rottapartiva da Tiensin in Cina, attra-verso il Mar Indiano, il Mar Ros-so, Suez ed il Mediterraneo fino aNapoli o Trieste. Altri infine, forsei più, arrivarono a piedi o con imezzi di fortuna ed alla ventura.

Un dato che valorizza il libro:nella storia che cerco di tracciareincontro ben 60 persone, anche sel’elenco dei prigionieri a mia dispo-sizione prevedeva soltanto 40 per-sone.

Il testo è arricchito con 90 fo-tografie di personaggi e di luoghicon cartine geografiche.

Finisco, citando un’osservazio-ne compresa nella lettera-doman-da che Beozzo ha rivolto alla Re-gione: “L’autore aggiunge quantofu detto da altri. Il suo intento èquello di dare una visione d’insie-me di eventi svoltisi a migliaia dichilometri, a 100 anni di distanzadi tempo: fatti di guerra, narrazio-ni penose raccontate perché nonsi dimenticassero, più che per vo-ler darne un significato politico opatriottico. E’ anche questo unimpegno onorevole e degno. For-se non sarà un brano di “storia inassoluto”. Ma nello stendere i rac-conti del padre, don Valerio haavuto l’occasione di indagare e labuona sorte di incontrare moltetestimonianze, di trovare lettere ediari che lo hanno spinto a portare

a termine il lavoro. Notizie e coseche, altrimenti, sarebbero andateinesorabilmente perdute……..Forse la lettura del libro farà co-noscere brani di vita che si stava-no perdendo, farà suscitare com-mozione sincera e potrà fissare,specie per chi verrà dopo di noi,personaggi a molti tanto cari”.

Nel libro includo anche la sto-ria dei sospettati politici di Alde-no, che vennero internati a Katze-nau. E come appendice riporto ildiario di Roberto Ruzz nella for-ma originale e dialettale. Una sto-ria scritta quotidianamente, unmonumento di pazienza ed un te-soro di notizie.

Mi auguro di vedere presto ilvolume e che possa incontrare lavostra soddisfazione e farci ricor-dare con rispetto e riconoscenzaquesti nostri congiunti. Ringrazian-do tutti, tutti ricordo al Signore.

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Nuovi spazi per laFamiglia Cooperativa

di Cristina ContIl 10 agosto 2012 l’inaugurazione del nuovo negozio di via Dante. Ilpresidente Luciano Maistri risponde ad alcune domande sul pre-sente e sul futuro della cooperativa nata nel 1896.

Cinque giorni di chiusura to-tale, qualcuno in più per i lavori in-terni. I clienti non se ne sono quasiresi conto, se non per quella setti-mana in cui le serrande della bot-tega di via Dante sono rimasteabbassate, peraltro in un afoso ini-zio agosto, quando gli aldenesi piùfortunati erano spaparanzati al soledi qualche spiaggia o ai “freschi”delle nostre montagne.

In poco più di tre settimane ilnegozio della Famiglia Coopera-tiva di Aldeno e Mattarello si è rin-novato, mettendo a disposizionedei clienti spazi più ampi, modernie funzionali. Ad onor del vero ledimensioni non sono variate, 750metri quadri la superficie commer-ciale prima e dopo il rinnovo, mala prima impressione che si ha en-trando in negozio è proprio quelladi locali più grandi e luminosi, me-glio organizzati e ordinati. Modernala pavimentazione, nuovi i banchifrigo, rinnovato ed ampliato il re-parto ortofrutta e quello dei fre-schi.

Sarà merito di questi moderniaccorgimenti ma sembra propriodi fare la spesa in un supermerca-to più grande. Di fronte alle casse,due grandi pannelli con le foto del

paese impreziosiscono il locale: ilpassato e il presente di Aldeno.Significative immagini scattate dalnostro fotografo Remo Mosnacome nostra sentiamo la bottegadi via Dante, che appartiene allanostra comunità da oltre cent’an-ni.

La cooperativa è il negoziodegli aldenesi dalla fine dell’Otto-cento, quando il paese recepì efece suo il messaggio lanciato dadon Lorenzo Guetti. Nel 1896, inpochi mesi vennero infatti fondatela Cassa Rurale e la Famiglia Co-operativa. Non uno dei tanti su-permercati quindi, ma un negoziofortemente radicato sul territorio,che sostiene le associazioni di vo-

lontariato locale, i gruppi sportivi,culturali e che troviamo spesso afianco di iniziative benefiche.

Un supermercato con un’ani-ma, dove i nostri avi andavano acomprare el formai miz o le pe-satele e dove ti davano la possi-bilità, in tempi di povertà, de no-tar lì.

La cerimonia di inaugurazione,con il tradizionale taglio del nastro,alla presenza delle autorità locali,dell’assessore provinciale alla co-operazione Franco Panizza e airappresentanti del mondo dellacooperazione trentina, è avvenutavenerdì 10 agosto 2012.

A distanza di qualche mese,

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Anni ‘50, il banco della Cooperativa.

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abbiamo incontrato Luciano Mai-stri, presidente della Famiglia Co-operativa di Aldeno e Mattarello.

Presidente Maistri, qualisono stati i commenti dei clien-ti di fronte al nuovo look delnegozio?

In tanti pensavano che avessi-mo ampliato la superficie del ne-gozio. Evidentemente è stata az-zeccata la nuova disposizione de-gli interni visto che non si è incre-mentato di un solo metro. In ge-nerale comunque ci sono stati ap-prezzamenti e questo non può chefar piacere perché uno degli scopiprincipali è quello di andare incon-tro alle esigenze e alle aspettativedei soci/clienti.

Ad un primo stupore gene-rale per gli spazi accoglienti eben ordinati, si è passati peròa qualche disappunto perchèsembra vi siano meno generialimentari (dov’è finita la pan-na fresca? E le patatine surge-

late quattro salti? E le verdu-rine già lavate e tagliate?). Siè dovuto effettivamente optareper una riduzione dei prodottiin vendita?

A parte qualche naturale smar-rimento iniziale per la nuova dislo-cazione di scaffali e prodotti pos-siamo dire che l’assortimento èstato in qualche punto rivisto perdare più spazio ai prodotti più ri-cercati, in special modo al repartofreschi che gode di una richiestasempre maggiore sia in qualità che

in quantità. Il numero delle cosid-dette referenze non è affatto dimi-nuito. Stiamo solo modificandol’assortimento, anche con nuoviprodotti, in base a quanto moni-toriamo giorno per giorno.

Tutto ciò premesso mi premecomunque ribadire che siamo sem-pre aperti ad ascoltare le esigenzee le richieste dei soci/clienti quan-do vengono fatte in maniera co-struttiva.

A cosa è dovuta la scelta dieliminare il reparto gastrono-mia? Non può immaginarequanti problemi hanno risoltoi polli allo spiedo fumanti, lepolpettine croccanti, le verdu-re ripiene a noi casalinghepart-time. Due minuti di mi-croonde ed il pranzo era servi-to.

Aldilà del fatto che non avevaun riscontro evidente verso i clienti(ci dispiace per le poche casalin-ghe part-time), c’era un problemaigienico per lo smaltimento deifumi. Non si poteva risolverlo in

Eco

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Il nuovo reparto dei freschi.

10 agosto 2012: il taglio del nastro durante la cerimonia di inaugurazione.

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maniera definitiva (in tanti si lamen-tavano degli odori) e ci sarebbecostato comunque un occhio del-la testa.

Sei punti vendita (via Dan-te e via Florida ad Aldeno,Romagnano, Mattarello, LaVela, il “Gourmet” di viaMazzini a Trento), oltre 30dipendenti, un fatturato tota-le di oltre 6 milioni di Euro,con una crescita, dal momen-to della fusione con Matta-rello e La Vela avvenuta del2007, del 16% circa. Presiden-te Maistri può commentarequesti numeri?

Io aggiungerei anche la societàAlpica Srl – detenuta adesso al100% - che gestisce, con 19 di-pendenti, il punto Conad a Tren-to, che da solo fattura già quasiquattro milioni e mezzo e che haraggiunto (e superato di slancio)l’obiettivo del pareggio nel terzoanno di apertura. Ma tutti questinumeri non stanno a dimostraremania di grandezza. E

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L’operato del consiglio di am-ministrazione della Famiglia Co-operativa in questi anni è stato mi-rato al raggiungimento di dimen-sioni minime per creare economiedi scala e margini che possano farguardare al futuro con un po’ ditranquillità. Siamo partiti con que-sto disegno strategico in anticiposulla crisi economica che pesa, epeserà sempre di più, anche suibilanci delle famiglie cooperative.Per quanto ci riguarda i prossimianni, che saranno duri per tutti,dovranno vederci impegnati aconsolidare e migliorare l’esisten-te.

Abbiamo letto e condivisoil suo punto di vista sull’aper-tura dei supermercati nei gior-ni festivi apparso qualche set-timana fa sui quotidiani loca-li. Positivo il pensiero da leiespresso circa il diritto dei di-pendenti di stare, almeno du-rante le Festività, con i propricari. Si può ancora, in questasocietà dove contano semprepiù i numeri, il fatturato e gliobiettivi economici da rag-giungere, trovare un equilibriotra tradizione e bilanci da farquadrare?

Proprio la nostra iniziativa – inpiccolo - sta a dimostrare che sipuò. Bisogna avere coraggio eprovare ad andare contro corren-te. Rispettando gli equilibri di bi-lancio (e la nostra iniziativa del 7dicembre ha dato risultati positivi)si può anche sbagliare, ma se l’al-ternativa è quella di conformarcitutti ad un pensiero unico (il diosoldo) che dimentica la personaper rincorrere solo i numeri, per-sonalmente (e lo dico da commer-cialista??!!), beh …. preferiscosbagliare!

Luciano Maistri (a sx) e Andrea Cont, Presidente e Direttore della Famiglia Coopera-tiva Aldeno - Mattarello.

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Vini BIO per laCantina Aldeno

di Walter WebberNel 2013 sul mercato Chardonnay, Pinot nero, Gewürztraminer eCabernet certificati bio. In futuro l’idea di ampliare la linea anchea Müller Thurgau, Moscato, Pinot grigio, Lagrein e Merlot.

Cassette per la bio-vendemmia.

Dal 2011 la Cantina di Aldenoha completato il ciclo dell’uva bio-logica. La prima cantina sociale inTrentino non solo a vinificare l’uvadei soci certificati bio, ma anche acommercializzare il vino biologico o,come si definiva prima dell’agosto2012, vino da uve biologiche.

L’input che ci ha spinto adaddentrarci in questo settore èstato in primis l’avere dei soci cer-tificati bio ed altri che si sono av-vicinati mettendo le loro aziende “in conversione “, dandoci 2 validemotivazioni per farlo:

1. il dare una valorizzazione aqueste “produzioni diverse” rivol-te a una maggiore “sostenibilità”.

2. il poter offrire al consuma-tore un vino ottenuto con sistemidi vinificazione che rispettino “la

salubrità “ del prodotto di parten-za, nel rispetto della qualità delvino stesso.

Siamo partiti nel 2011 con lavinificazione delle uve Chardonnaye Pinot nero biologiche.

Si è imbottigliato il solo Char-donnay col quale ci siamo affac-ciati ad un mercato nuovo.

Un primo risultato lo abbiamoottenuto non solo perché ci siamofatti conoscere ma anche con lastessa base sociale.

I soci che si sono avvicinati albio sono incrementati, abbiamooltre 20 ettari di vigneti in conver-sione. Sono 20 ettari molto varie-gati a livello varietale.

Nel 2013 saremo sul mercatocon 4 vini: Chardonnay, Pinot nero,Gewürztraminer e Cabernet.

Nel futuro ci saranno inoltreMüller Thurgau, Moscato, Pinotgrigio, Lagrein e Merlot.

Sappiamo che il futuro produt-tivo sarà diverso, per questo lacantina ha deciso di differenziarela propria produzione dando unasvolta anche alla sua immaginecreandosi un futuro bio.E

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MondoMerlot: 52%di visitatori da fuori

provinciadi Damiano Dallago

Tredicesima edizione della manifestazione vinicola, con 150 Merlotin degustazione.

Si è chiusa lo scorso 28 otto-bre l’edizione 2012 di Mondo-Merlot. Tredici edizioni, senza maitradire il senso della coltura viti-cola, che ad Aldeno, grazie anchea questo vino, diventa sapienzacontadina.

Oltre 150 Merlot in degusta-zione (111 quelli minuziosamenteassaggiati dalle commissionid’esperti, per decretare i vincito-ri) ed una presenza record, connumeri mai finora raggiunti.

Risultato che decreta ancorauna volta, se mai ce ne fosse statobisogno, la posizione di assolutaeccellenza conquistata dalla nostramanifestazione in ambito naziona-le. Anche in questi periodi di crisi

economica e seria difficoltà per leaziende MondoMerlot rimane unevento da frequentare.

L’amministrazione comunalecrede nei valori della cultura enoi-

ca, del Merlot in primis, convintache il vino deve essere un prodot-to di condivisione, che avvicinaproduttori e consumatori, in unconvivio popolare e nel rispetto del‘bere responsabile’. Vino per im-parare a rispettare – coralmente –quanti lo producono legandolo allanaturale tradizione agricola dellacomunità aldenese. Contro abusi,solo per animare Aldeno con unsincero omaggio alla storia delMerlot.

E questo il filo conduttore diMondoMerlot, rassegna dovel’esclusività del Merlot viene vo-lutamente abbinata alla semplicitàdei consumi quotidiani di vino, lacondivisione del cibo, il recupero E

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La sala tasting presso il teatro comunale.

A Palazzo Geremia per la degustazione dei vini vincitori del 10° Concorso Nazionale.

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del piacere legato ad un bere re-sponsabile, familiare. Come untempo si consumava in ogni fami-glia dei paesi vitivinicoli.

Il sindaco Emiliano Beozzo,non ha usato mezzi termini: Mon-doMerlot non vuole essere solouna roboante rassegna enologica,presentando Merlot esclusivi (bot-tiglie decisamente di valore, alcu-ne che costano cifre assolutamen-te impegnative) ma anche e so-prattutto un momento convivialeper tutta la comunità trentina, diAldeno in particolare.

Scoprire il Merlot nelle sue ver-sioni più eclatanti – e alla mostragli appuntamenti certo non sonomancati – e nel contempo sfrutta-re la versatilità del Merlot per unbere responsabile.

“Bisogna combattere l’abuso,non l’uso del vino. È una questio-ne di etica e di rispetto della salu-te, delle fatiche di quanti coltivanola vigna, di quanti rispettano i va-lori della vita e del vino” – ha ri-badito il sindaco Beozzo. ProprioE

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per recuperare e rinsaldare il rap-porto con il territorio. Per custo-dire la memoria della comunitàstessa.

La rassegna è stata un grandesuccesso - pubblico davvero nu-meroso in sala tasting durante igiorni della manifestazione – no-nostante il freddo e la pioggia insi-stente – con la presenza del 52%di persone provenienti da fuoriprovincia, dato di assoluto valorein termini di marketing territoriale.

Oltre alle 150 etichette presentiin sala tasting, tante le degustazio-ni comparative, dai vincitori delconcorso enologico alla presenta-zione di sei super Merlot invec-chiati presentati dai giornalisti di“Civiltà del bere”, alle ‘verticali’d’annate storiche a cura di AIS delTrentino, di Barbara Tamburini eLuciano Rappo.

Poi la ristorazione presso laCantina di Aldeno, con chef stel-lati (Alfio Ghezzi, Giovanni Cire-sa, Mauro Valandro), i giovanicuochi dell’Alta Formazione dellascuola di Tione, tra sommelier,esperti, e critici enogastronomi (daAdua Villa a Nereo Pederzolli);due i momenti dedicati alla “cuci-na d’autore” con la cena di saba-to e il pranzo della domenica. Achiudere la kermesse il baccanaledi MondoMerlot domenica seracon lo spettacolo di flamenco.

Un ottimo evento, un granderiscontro di critica e pubblico percominciare a programmare laprossima edizione.

Barbara Tamburini (Az. Gualdo del Re - Toscana), ritira il premio per il miglior merlotnazionale.

La degustazione a Palazzo Piomarta, a Rovereto.

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Me zio Ginodi Giovanni Mosna

Gino Sforzellini, fornaio di notte, lettore e tifoso di ciclismo di gior-no.

Lavorare di notte non signifi-ca dormire poi tutto il giorno, seuno vuole gli rimangono degli spazi.Però cambia la vita.

Gino Sforzellini è stato per quasiquarant’anni il fornaio della Fami-glia Cooperativa di Aldeno. Èmorto il 10 ottobre 2012, dopouna breve malattia. Parlava spes-so del suo lavoro.

- Ala nòt no me son mai usàdel tut… e sì che ho cominzià zo-vem. Del zinquanta ero za al fornode la Cooperativa… anzi dirìa cheda zovem fevo mem fadiga. El meproblema l’era digerir, nevo ‘n tellet e continuavo a svoltolarme,cossì polsavo poch….-

Infatti quando eravamo bam-bini e si andava a trovare la nonnanella casa di via Florida, bisogna-va far piano, era tutto un sussurro“ssst, parlé piam che ‘l zio Gino eldorme!”. Poi verso sera lo zio sialzava un po’stralunato e in silen-zio, borbottando appena qualco-sa, andava al bar a farsi un giro ea leggere i giornali. Ecco, di gior-no quando non riusciva a dormi-re, leggeva. Leggeva i quotidiani,qualche settimanale e poi qualchelibro con precise preferenze: sto-ria, economia, sport. A

cque

relli

- ‘Na volta avevo ciapà la pas-siom dei gialli. En cosim de topapà, l’avvocato Mosna che ‘lvegniva en Naldem l’istà, el ne le-zeva uno al dì e dopo el me li pas-sava. Ghe som stà dreo per en po’ma dopo ho dovest desméter, erosempre agità, no ero pu bom dedormir, ensoma, a finirla, me sommalà. Ho chiuso anca coi gialli.Basta.-

Il suo lavoro comunque ha rap-presentato la parte più importantedella vita, un lavoro diverso, duronel quale si mescolavano passio-ne, senso del dovere, senso di re-sponsabilità per un’arte che, so-

prattutto un tempo, quando il paneera l’alimento principale delle fa-miglie, era fondamentale per lacomunità. Il pane era come l’ac-qua, aveva un sapore cui ci si abi-tuava che non si sarebbe scam-biato con quello del paese vicinoper niente al mondo. Un lavoroamato e odiato che gli dava gran-di soddisfazioni ma che gli impe-diva di svolgere una vita “norma-le”. Forse non era vero ma Ginolo ha vissuto così. “I primi ani chelaoravo, al forno gh’era en zertoFranchini, lombardo credo, (che‘l diseva Òscar, no Óscar comenoi, quando el ciamava el diretor)

Gino Sforzellini (a sx) e Saverio Cramerotti, gli storici fornai della Famiglia Coopera-tiva di Aldeno.

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Acq

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lliche l’ha spiegà che a Milano aipistóri i ghe ciama prestinai, cioèche bisogna far prest…).

L’etimologia della parola non èpropriamente questa ma rendemolto bene l’idea di una serie diprocedimenti legati a tempi stretti,dettati dal fatto che si lavora conun prodotto vivo che detta il rit-mo. Presto, perché un tempo laprima sfornata doveva esserepronta alle quattro del mattino.Boscaioli, cacciatori, contadinipensavano che fosse un loro dirit-to avere il pane fresco prima del-l’alba. Un lavoro veramente arti-gianale nel quale le variabili eranoinfinite, dall’acqua, alla farina, allatemperatura esterna, all’umidità, alforno: solo se si sapevano gover-nare, era possibile ottenere un pro-dotto soddisfacente e soprattuttocon caratteristiche qualitative co-stanti. Un’avventura diversa tutti igiorni, o quasi.

Lo ha sempre accompagnatouna grande passione per lo sport,soprattutto per il ciclismo: ne par-lava con competenza rara, ricor-dando date, corse, nomi, tecno-logie. Ricordava spesso gli anni diCoppi e di Aldo Moser, che ave-va fatto in tempo a gareggiare conil Campionissimo. Andava con ilGalletto a seguire le corse in re-gione, le tappe del Giro d’Italia, la“Bolghera”, le avventure dei cicli-sti aldenesi Luigino Bisesti e RemoMosna, conosceva i nomi dei ci-clisti della provincia, anche dei di-lettanti, ricordava gare, scatti, vo-late, sconfitte, ritardi, aneddoti.Aveva seguito Francesco Moser

a Mosca con una comitiva di tren-tini per il tentativo di battere il re-cord dell’ora, non perdeva unatappa del Giro o del Tour, seguiva“le classiche” dalla Sanremo finoal giro di Lombardia che un tem-po chiudeva la stagione ciclistica“…’na volta, adesso i core sem-pre, anca se no se ‘l sa”. Lamen-tava spesso il calo di interesse neiconfronti del ciclismo, soccomben-te alla presenza totalizzante delcalcio, la mancanza di giornalistispecializzati veramente competenti,interessati ora più al gossip e agliscandali che allo sport: “l’è quat-tro sbrodoloni che no sa gnent, ise ciacera su en tra del lori e no icommenta le robe pù importanti”.Era diventato insofferente, ma for-se non voleva ammettere che lecause della decadenza del ciclismoerano anche altre. Avrebbe volutouna puntualità cronistica e una pre-cisione che non fanno più parte delgiornalismo sportivo tanto meno diquello televisivo che macina eventie miti come fossero bruscolini.Decadenza anche dell’industria ita-liana legata al ciclismo che soffrela concorrenza dei giapponesi, contanti bei marchi che non esistonopiù o che sono stati acquistati da-gli stranieri, marchi che facevanoparte della mitologia della sua gio-ventù. Un mio cugino, suo nipoteanch’egli, di ritorno da Londra gliraccontò di aver visto nel centrodella metropoli la vetrina di un ne-gozio sportivo dedicata al rilanciodi un marchio glorioso, la WilierTriestina. Gino era sorpreso e fe-lice della notizia e partì subito un

ricordo: “La Wilier l’era La Fer-rari delle biciclette, i la gaveva enpochi, me ricordo quela del Gui-do Stech , bellissima «livrea oro»”

“Livrea oro”, ecco un’altracosa che lo distingueva: l’attenzio-ne, il gusto per le parole che moltevolte rielaborava, ricreava, mu-tando il contesto e ottenendo ri-sultati ironici ed umoristici di unafinezza inconsueta. Molti dei suoimodi di dire sono entrati a far par-te dello “slang” che si parlava neibar del paese. Nel colloquio conlui non c’era il rischio della mono-tonia, il suo vocabolario era scop-piettante, creativo, allusivo, ricco.Qualsiasi argomento si affrontas-se era proposto con un taglio mol-to originale intriso di riferimentipersonali, frutto di pensieri medi-tati a lungo nelle ore della solitudi-ne.

Ho parlato molto con lui, perquindici anni l’ho visto quasi tuttii giorni alla sera e quando ci ri-penso mi sembra che sia stato unlungo dialogo, quasi una lunga in-tervista, interrotta ogni giorno eripresa il giorno seguente: do-mande e risposte, provocazioni,polemiche, date, numeri, cogno-mi, soprannomi, età, pettegolez-zi, aneddoti, puntualizzazioni…Scivolando verso la notte poi idiscorsi lentamente si incagliava-no e se per qualche domanda nonc’era una risposta pronta, con unpo’di disappunto mi diceva: “Vòtche sapia tut?”

- Bom, alora vago. Ne ve-dem domam. Bonanot.

- Bonanot.

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di Maurizio Cadonna

Si sono concluse nel mese diottobre le complesse procedureche hanno portato ad un rinnovodegli organi di partecipazione del-l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello. I genitori, il personaledocente ed il personale ammini-strativo ed assistente educatoresono stati chiamati ad eleggere iloro rappresentanti nel Consigliodell’Istituzione, il luogo più alto diincontro e confronto tra le diversecomponenti della comunità scola-stica.

Questi i risultati delle elezioni:Componente GENITORI: Ra-

bia Adnani, Alessandra Bebber,Maurizio Cadonna, Lara Cont,Celestina Schmidt, Corrado Tama-nini, Gianni Tonielli, Chiara Ziglio.

Componente DOCENTI: Giu-seppina Armenante, Marina Bigi,Danila Buffoni, Mery Giacomuz-zi, Cristina Imoscopi, Maria Te-resa Mauro, Lucia Morellato,Romina Versini

Componente PERSONALEATA ed ASSISTENTE EDUCA-TORE: Ivana Larcher

Del Consiglio (in carica fino al2015) fa inoltre parte, di diritto, ilDirigente scolastico.

Nel corso della prima sedutadel 27 novembre il Consiglio haconfermato Maurizio Cadonnaalla presidenza e Gianni Tonielli allavicepresidenza.

Lo Statuto dell’Istituzione sco-lastica affida al Consiglio una fun-zione di governo, con compiti diindirizzo, programmazione e valu-tazione delle attività dell’istituzio-ne. Nel rispetto delle scelte didat-tiche, di esclusiva competenza delCollegio dei Docenti, il Consigliodefinisce gli indirizzi generali perl’attività, la gestione e l’amministra-

zione dell’Istituzione, approva ilbilancio preventivo ed il conto con-suntivo, stabilisce i criteri per i viag-gi di istruzione e le visite guidate.

Il Consiglio dell’Istituzione sirapporta con la Consulta dei Ge-nitori, in particolare per quanto ri-guarda le attività e le problemati-che che le famiglie, attraverso irappresentanti di classe, possonoportare all’attenzione del Consi-glio stesso.

È quindi un organo che vive unasfida complicata, quella della com-posizione, in una sintesi democra-

Nuovo Governo peril comprensivo

Aldeno - MattarelloElezioni per il Consiglio dell’Istituzione, luogo d’incontro tra genito-ri, docenti, personale ata ed assistenti educatori. Un’assemblea chesi rapporta con la Consulta dei genitori, definisce gli indirizzi gene-rali per l’attività, la gestione e l’amministrazione del Comprensivo.

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tica, di diverse esigenze, poste daipiani di studio, dalla didattica, dallefamiglie, dal funzionamento del-l’Istituzione, dal territorio.

Potremmo tuttavia chiederci:che senso ha, oggi, questo tipo dipartecipazione? Non è forse tuttogià definito dai Piani di studio, dairegolamenti, dalla Provincia? Chespazio rimane, soprattutto per lefamiglie, per intervenire davveronella vita della scuola?

Il Consiglio dell’Istituzione èpensato come il luogo dove ognicomponente della scuola può “sta-re dentro” il funzionamento del-l’Istituzione, per presentare le pro-prie istanze, ma essere contempo-raneamente chiamata alla corre-sponsabilità di una visione più am-

pia, e possibilmente di prospetti-va, che coniughi una proposta for-mativa e didattica moderna ed ef-ficace con la realtà contingentedelle famiglie, del territorio, degliallievi. Non è cioè un campo digioco dove, alla fine della partita,si definisce un vincitore ed un per-dente, è un terreno dove si vincequando si riesce a trovare la mi-gliore sintesi, che non lasci indie-tro nessuno, specialmente le situa-zioni di maggiore difficoltà o com-plessità. Le attuali normative la-sciano ampi spazi ad ogni Istitu-zione scolastica per adeguare ipropri piani di studio alle esigenzedegli studenti, valorizzando anchele proposte provenienti dalla so-cietà civile, in primis dalle famiglie.

Pensiamo, ad esempio, all’inse-gnamento di alcune materie in lin-gua inglese che si sta portandoavanti nella scuola elementare diAldeno, su proposta originaria diun gruppo di genitori, studiata edapprofondita dal Collegio dei Do-centi, discussa e sostenuta dalConsiglio dell’Istituzione.

In questa direzione il lavoro delConsiglio diventa testimonianza diuna democrazia possibile, perchéla scuola è, prima di tutto e sopratutto, educazione alla partecipa-zione, alla democrazia, ai valori dipacifica convivenza affermati nel-la Costituzione della Repubblica,particolarmente in anni nei quali ilsenso stesso del vivere civile èmesso in discussione.

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Una vita inprospettiva

di Mattia MaistriIntervista ad Alfredo Cramerotti, artista, curatore, scrittore, criticodi fama internazionale. E ovviamente di origini aldenère.

L’arte per il sottoscritto hasempre rappresentato un enigma.Capace di trasformarsi in linguag-gio evocativo, sottile, potente, ècapace di sedurre e respingerecome le sirene. E per questo di-sturba, nel senso che spiazza ecostringe ad una lettura non imme-diata, e quindi sotterranea e na-scosta. Per questo ritrovarsi a dia-logare con un artista a tutto tondocome Alfredo Cramerotti diventauna sorta di viaggio tra le sirene,in compagnia di una guida d’ec-cezione. Che parte dal suo rap-porto col paese di origine per di-scutere con noi della società delnuovo millennio, di politica e per-fino di filosofia esistenziale.

Abbiamo scoperto che seiun artista di fama internazio-nale. Ma anche un curatore ar-tistico. E pure un critico. Machi è, alla fine, Alfredo Crame-rotti?

Non lo devi chiedere a me. Siè sempre un qualcosa di diversoda quello che si crede di essere.Quello che vediamo, siamo noi astabilirlo; quello che siamo, sonoaltri.

Posso provare a rispondere per

come mi vedo io – ma non è dettoche sia la persona giusta. Sono unartista, un curatore, un critico. Sele tre cose sembrano contraddit-torie, è perché in parte lo sono.Ma sono anche complementari.

Mi spiego meglio. La mia attivitàcome critico e teorico dell’arte at-traverso i libri, gli articoli, le lettu-re, l’insegnamento universitarionon sta in piedi da sola, ma è pie-namente informata dal mio lavoro

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Alfredo Cramerotti.

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curatoriale. Dirigo un centro d’ar-te contemporanea in Galles che ètra le venti istituzioni d’arte princi-pali del Regno Unito e ne deter-mino le linee di programma gene-rale; curo i prossimi padiglioni na-zionali del Galles e delle Maldive(lunga storia) alla Biennale di Ve-nezia nel 2013; ho curato Manife-sta 8 in Spagna, l’edizione dellaBiennale Europea itinerante suc-cessiva a quella che ebbe luogo inTrentino Alto-Adige nel 2008; curola collana editoriale “Critical Pho-tography” per Intellect Books, uneditore britannico e americano;sono il fondatore di due collettiviartistici - AGM Culture, un collet-tivo curatoriale itinerante, e CPSChamber of Public Secrets,un’unità di produzione mediaticae artistica; infine, lavoro come cu-ratore indipendente un po’ in tuttaEuropa. Tutta questa sfilza di atti-vità non potrebbe sostenersi se nonapprocciassi ogni opportunità dilavoro e scambio come un tassel-lo della mia attività artistica “at lar-

ge”. Ogni progetto non è una cosaa sé, ma un mattone di un’archi-tettura più complessa. Un’archi-tettura-vita, in un certo senso. Seun lavoro, o un invito, non presentaqueste caratteristiche, non lo fac-cio. Questa intervista mi interessaperché mi chiede di guardare in-dietro, da dove vengo. È moltoutile tenere presente da dove siviene per andare (o cercare di an-dare) nella direzione in cui si vuo-le.

A tal proposito parliamo dite e Aldeno: un legame, un ri-cordo o che cosa?

Legami, tanti. Ricordi, altret-tanti. Ma non si vive di ricordi, al-meno per come la penso io. Nonli coltivo molto. È meglio sostene-re i legami, cosicché i ricordi ven-gono generati continuamente e nonsi ha bisogno di rifugiarsi nel mor-bido – e pericoloso – romantici-smo del passato perduto, del tem-po in cui si andava a giocare perstrada e le porte erano sempre

aperte e così via – giusto per abu-sare un paio di riflessioni popola-ri. Se tornassi in Italia per lavora-re, ovviamente avrei occasione dirigenerare tutta una serie di legamiche mi farebbero da nutrimento perquel periodo di vita (che può du-rare anche una vita); ma se mi tro-vassi a lavorare in America, o Au-stralia, succederebbe la stessacosa. Quello che voglio dire è chei legami e i ricordi sono le artico-lazioni spaziali e temporali che citengono insieme. Le storie e le at-tività che si generano dalla combi-nazione dei due sono quello che cifanno andare avanti, a prescinde-re da dove siamo o con chi.

Sembra che tu ci voglia direche siamo sempre in camminopercorrendo diverse strade. Perte quando cominciò la via cheavrebbe poi condotto all’arte?

È una domanda che mi sonoposto anch’io qualche tempo fa.Non lo so dove è iniziata. Credoin via Roma 56 proprio ad Alde-no. Mio fratello Mauro ha esibitocome artista e quando lasciò lacasa dei nostri genitori, “el sito delMauro” al pianterreno divenne lamia “base” per giochi e sperimen-tazioni. Forse assorbii qualcosa -non so bene cosa. La svolta suc-cesse molto tempo dopo in To-scana, a Pisa, quando aprii unagalleria d’arte contemporanea esuccessivamente intrapresi l’attivi-tà artistica in maniera professiona-le: dipinti, disegni e assemblage sucarta, tela, vinile, materiali ricicla-ti, e così via. Da lì passai a Lon-Al lavoro per Manifesta 8, Biennale Europea di Arte Contemporanea.P

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dra, dove dopo un anno ottenniuna residenza al Florence TrustStudio come artista e lavorai conaltri materiali: installazioni, architet-tura, performance. Poi una borsadi studio per Berlino, dove lavoraicome curatore e produttore, fon-dando AGM Culture nel 2003 einiziando a lavorare con i massmedia; e infine Copenhagen eMalmö, dove iniziai la mia carrie-ra di critico e teorico, ma al tem-po stesso fondai CPS Chamber ofPublic Secrets nel 2004 e lavoraicon video, radio, televisione, pub-blicazioni e “lecture performance”.Da lì in poi l’attività di curatore fulltime e, di riflusso, il considerarearte tutto quello che faccio anchein altri campi.

In quale particolare realtàti ha portato la strada verso laGran Bretagna?

Diciamolo bello chiaro: la GranBretagna è un paese classista. Ildivario tra ricchi e poveri, e ancorpiù quello tra classi a cui è possi-bile accedere a certi sistemi edu-cativi e sociali, e quelle a cui que-sto è, di fatto, negato, è molto piùradicato che in Italia. Detto ciò, diquesto Paese apprezzo soprattut-to due cose. La prima è che, no-nostante il classismo di cui parla-vo, è una società molto meritocra-tica. Ci può essere un profondodivario sociale, ma c’è anche lapossibilità, reale, di realizzare unapassione, o un interesse, o un pro-getto, e di farcela. Io sono arriva-to in Gran Bretagna e sono partitopraticamente da zero, lingua com-

presa. Ho impiegato sette anni afarmi una posizione e una carrie-ra, che non sono pochi, ma nem-meno un’eternità. Ci sono anchequi nepotismo e raccomandazio-ni, ma quando ci sono, sono pub-blici, messi sotto tiro, sviscerati. Ilche non vuol dire che poi non con-tinuino, se sono adatti e portanorisultati. Ma mai ignorati. Quindise uno ci crede, ce la può fare, aprescindere da dove viene e di chiè figlio o nipote. La seconda cosaper cui ho molto rispetto dellaGran Bretagna, è che i britannicihanno una profonda etica del la-voro, della responsabilità indivi-duale, della professionalità. È chia-ro che sto generalizzando, perchélavori fatti male o servizi inesisten-ti, pur non essendo una regola,certamente esistono. Ma se unosbaglia o è accusato (anche senzaessere incriminato) di aver fattoqualcosa di scorretto, o di illega-le, o semplicemente di aver sotto-valutato una cosa importante nel-l’interesse pubblico, per prima

cosa si dimette, pubblicamente.Chiarisce la posizione, la decisio-ne o l’iniziativa, e poi se ne discu-te a carte scoperte. Se ha ragio-ne, viene rimesso in carica nel girodi tre mesi, o anche meno (la giu-stizia sia civile che penale ha tem-pi che in Italia non sono neanchecontemplati). Questo che si trattidell’ufficiale di polizia, del nettur-bino, dell’impiegato, del direttoredi museo, del primo ministro o delgiudice capo dell’alta commissio-ne. E i parenti della regina nonsono certo risparmiati. La respon-sabilità individuale nei confronti delbene pubblico è molto radicatanelle persone, e un qualcosa chescatena non solo discussione, maanche azione.

Tali criteri (responsabilità,etica del lavoro, meritocrazia)come si esprimono nel tuo am-bito professionale?

Basti pensare che in Gran Bre-tagna non si sognerebbero mai –mai – di assegnare un incarico cul-

A Bologna, durante la presentazione degli studi sull’estetica del giornalismo.

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turale a una persona di nominapolitica. E nemmeno i vari ministri,governatori, sindaci si sognereb-bero di nominare il direttore di unafilarmonica, di una cineteca, di unmuseo, di un festival culturale. Laprogrammazione culturale è bene– anzi, è essenziale – che si posi-zioni in maniera da criticare co-struttivamente quello che siamo,cosa facciamo, quello in cui cre-diamo e perché. Anche attraversol’estetica, beninteso. La cultura,come capacità di ricercare edesprimere la nostra conoscenza inmaniera reciproca, è quello che cidifferenzia da altre specie animali.Se la funzione culturale è dipen-dente della visione politica, si ri-schia il totalitarismo, culturale pri-ma e politico poi. I regimi totalitaridel passato e del presente hannosviluppato delle formazioni cultu-rali molto specifiche, assorbendo(o decimando) le posizioni critichenei loro confronti. Non possiamoe non vogliamo che questo si ri-

peta. Per fare un esempio concre-to, la produzione culturale dellatelevisione in Italia negli ultimivent’anni si è avvicinata troppo, amio avviso, a questo limite. Sap-piamo perché, ma non siamo staticapaci di evitarlo. E le nominepolitiche non sono sparite e nonspariranno. Al di qua della Mani-ca, non sarebbe stato possibile.

Prima ci hai raccontato chetutto è nato nel “sito del Mau-ro” per poi arrivare ai verticidel mondo artistico europeo, enon solo. Credi che un venten-ne del ventunesimo secolo po-trebbe ripercorrere la tua stes-sa strada partendo ancora daun semplice “sito”?

La tua domanda mi fa rifletteresulla fantastica duplicità del “sito”come locale fisico in cui svolgeredelle attività e del “sito” in Inter-net, un’entità oggi condivisa damolti. Sì, secondo me un venten-ne non solo può, ma anzi ha molte

più occasioni di arrivare dove vuolarrivare, perché come il “sito” dicui sopra, non solo ci sono occa-sioni per connettere e condividererealtà e lavoro in modo fisico, maanche a distanza, in modo remo-to, senza per questo perdere effi-cienza. Il mio lavoro di curatore ecritico si svolge per metà proprioattraverso la comunicazione elet-tronica. E ho il sospetto che nonsia il solo lavoro.

Parliamo del tuo “sito”, al-lora. Navigandolo si entra inun mondo affascinante e miste-rioso. Soprattutto per i profa-ni, come il sottoscritto, che purenon possono negare una certaattrazione. C’è una performan-ce, in particolare, che mi hacolpito fin dal titolo: “Elogiodella lentezza”. In cosa consi-ste?

“Elogio della lentezza” è unaperformance legata a uno di cin-que racconti che ho scritto per unprogetto della strada appenninicache collega Bologna e Firenze (al-lora vivevo a Bologna). Prende inconsiderazione il fatto che in pro-vincia il ritmo è più lento, ma spes-so più intenso. Vale a dire, l’effet-to di decisioni, di azioni, di ripen-samenti, di spazi vuoti o di occa-sioni mancate, è più determinanteche non in un contesto urbanodove tutto è veloce e i fatti e pen-sieri si avvicendando continuamen-te, e “pesano” meno sulla vita del-le persone. O pesano allo stessomodo, ma per un tempo più bre-ve, sostituiti per intensità da altri

La galleria di arte moderna Mostyn, a Llandudno in Galles.

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fatti o situazioni che arrivano subi-to dopo.

Una leggerezza che, nono-stante l’intensità dei tuoi im-pegni, riesci a respirare dovevivi ora?

Vivo sulla costa nord del Gal-les, vicino a Llandudno dove c’èMOSTYN, il museo che dirigo.La cittadina è un posto molto pit-toresco se vuoi, con una baia na-turale davanti, le montagne dietroe gli edifici vittoriani ancora in mag-gioranza. Insomma, il perfetto qua-dretto della cittadina balneare perla nobiltà inglese (che la fondò).C’è una strana “tensione produt-tiva” nell’abitare in un posto comequesto. Si guarda il mondo a di-stanza, si hanno meno distrazioni,ma al contempo si ha l’opportuni-tà di influire su quel mondo, equello più distante, attraverso ilproprio lavoro. Sono a Londraspesso, e concentro molto le mievisite: vedo più persone e mostreio che non i colleghi che vivono elavorano nella capitale. Si è piùattenti proprio perché si è più di-stanti, e si utilizza meglio il tempo,in un certo senso. Perché è più in-tenso. La nozione del tempo, e lasua relatività, mi affascina molto.

Ho provato a giraci intornocon la domanda precedente, manon posso esimermi dal chie-derti il tuo parere su un’ulti-ma questione cruciale. L’artecontemporanea è spesso frain-tesa, equivocata, ignorata dal-la massa. Ciò significa che l’ar-

te è ontologicamente d’elité?Oppure il dialogo con il mon-do “nazionalpopolare” è inqualche modo possibile?

È una questione di prospetti-va. Se ci pensiamo bene, tuttoquello che riceviamo dal mondoesterno, dalla nascita in poi (segnie segnali), vengono processati dainostri sensi. La capacità di assor-bire questi segnali e tradurli in in-formazioni utili non è riservata soloagli umani (gli altri animali fannoaltrettanto), ma noi siamo l’unicaspecie che usa delle specifichescelte estetiche per comunicarequeste informazioni. Dai dipintirupestri della preistoria, fino allevideo installazioni e ai lavori arti-stici attraverso il web, tutto quelloche è linguaggio (visivo e altro)contemporaneo è un continuoscambio di informazioni precise (icontenuti) basato su scelte esteti-che: formato, colore, intensità, gra-fica, leggibilità, intonazione, e viadicendo. L’arte contemporanea è

semplicemente un mezzo, tra di-versi altri, per capire il mondo checi siamo costruiti intorno, e perporsi delle domande specifiche sucome l’abbiamo costruito, a chescopo, per fare cosa e per quan-do. Un altro mezzo che ci siamocostruiti nel tempo è il sistema po-litico, un altro l’educazione, un al-tro la ricerca scientifica, un altroancora i mass media. Come vedi,l’arte non si pone in isolamento ri-spetto a questi – non lo ha mai fat-to. Tutta l’arte è stata contempo-ranea a un certo punto. Quello chefa più di altri “sistemi” è sollevaredomande, più che dare risposte.Le risposte di solito si cercanonella scienza, nel design, nella po-litica. Ma è bene tenere a menteche spesso è fondamentale noncercare la risposta, ma formularebene la domanda. Ecco, credoche vista in quest’ottica, l’arte con-temporanea non sia né d’élite néfuori portata, anzi. Basta metterlain prospettiva.

Una delle sale del Mostyn. Per

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Luciano Enderle dal 10 maggio 2012 è il nuovo presidente di Anf-fas in Trentino. Lo aspettano 4 anni impegnativi per mantenere laqualità dei servizi alle persone con disabilità intellettive. Perchè ilgrado di civiltà di una società si misura in base a come vengonotrattati i più deboli.

Anffas, dal curareal prendersi cura

di Mattia Frizzera

Il 5 agosto 1999 Luciano En-derle è sul Corriere della Sera as-sieme alla moglie Michela ed allefiglie Anna, Giulia e Debora. La suastoria finisce anche su Oggi e «sonostato costretto a scappare a Cei –sorride Enderle – perchè ho capitocosa voleva dire pressione media-tica».

Giulia mezzo secolo fa sarebberimasta in casa, celata agli occhidella gente. Adesso non vorrebbequasi tornare sul pulmino al termi-ne di una delle tante attività all’in-terno della “famiglia di famiglie” di

Anffas (www.anffas.tn.it).Enderle ha 50 anni, dal 1984 è

nella Federazione della Coopera-zione, ad Aldeno è stato nel con-siglio di amministrazione dellascuola materna e della Cassa Ru-rale. Prende il suo mandato dapresidente con autoironia: «in 14anni con Maria Grazia Cioffi Bas-si alla presidenza si è passati da200 a oltre 500 dipendenti, conun conto economico da 9 a 20 mi-lioni di euro. Visti i tempi rischioche con me cominci una fase ca-lante».

Mantenere lo standarddei servizi

Un po’ di pessimismo per met-tere le mani avanti, ma anche il ri-conoscimento per il lavoro fatto inprecedenza, da Francesca Kirch-ner ad Enrico Pancheri, che ha fat-to diventare l’Anffas trentina (damarzo nella nuova sede di via Un-terveger a Trento, a pochi passidall’Agenzia delle Entrate) la piùgrande delle 162 nazionali. Ender-le è anche consigliere nazionale diAnffas (nata nel 1958 in Italia, nel1965 in Trentino) ed ha anche l’in-grato compito di tesoriere. Il chesignifica girare molto in tutte le re-gioni e prendere decisioni anchescomode se qualcosa non va.

Nella chiacchierata, in compagniadell’Aquila di San Venceslao (con-segnata dalla Provincia nel 2005 al-l’associazione), finiamo a parlaretroppo spesso di bilanci e spese. Laqualità del servizio è riconosciuta,ma appunto la sfida di Enderle, deldirettore Massimiliano Deflorian e ditutta l’organizzazione (43 servizi in35 strutture trentine) sarà quella delmantenimento degli standard.Luciano Enderle, nuovo presidente Anffas.P

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Dipendenti solidali

«La spending review – ricordaEnderle – l’abbiamo avviata primadi altri, con un contratto di solida-rietà che taglia il 5% degli stipendidei dipendenti. Chi entra oggi a la-vorare in Anffas lo fa percependomeno». Dopo le proteste sindacali«oggi il personale un po’ alla voltasta accettando questa misura, per-ché ha compreso che era l’unicastrada percorribile per dare un fu-turo all’associazione e quindi garan-tire alla fine anche gli stessi posti dilavoro».

Rivedere la spesa è significatoanche chiudere alcuni centri (Cam-po Lomaso e via Matteotti a Tren-to) e cercare di ridurre gli affitti, chesignificano 716mila euro annui dispese a bilancio.

Il costo del personale incide abilancio per circa il 70%, sugli im-mobili si cercherà di trovare qual-che soluzione con i privati. Attra-verso donazioni e lasciti, ma ancheattraverso forme di “business so-ciale”, non legate ad una concezio-

ne di profitto. Basti pensare a quantisono gli alloggi sfitti nella nostra pro-vincia.

Privati per sostenere la qualitàdei progetti

«Il pubblico non potrà esimersidal sostenere il servizio – spiega

Enderle – a favore delle delle per-sone con disabilità garantito dallaCostituzione e dalla ConvenzioneOnu, ma il coinvolgimento maggioredel privato a sostegno della qualitàdei progetti sarà necessario». En-derle vede una tendenza pericolo-sa, quello del «cercare di monetiz-zare l’assistenza, di dare magari1500 euro al mese alle famiglie peraccudire a casa gli anziani. E si puòpensare che questo principio pos-sa essere esteso anche con le per-sone con disabilità, rischieremmo ditornare indietro di mezzo secolo,con i disabili tenuti in casa. C’è ilpericolo – aggiunge – che in unmomento di crisi ci siano famiglieche vivano con quei sussidi e quin-di ne risenta la qualità di vita deldisabile».

Anffas è un esempio di come ilterzo settore, il privato sociale fac-

Corriere della Sera del 5 agosto 1999. Per

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cia servizio pubblico. «Abbiamosviluppato una visione d’insieme,d’equipe all’interno della struttura.Le figure professionali non sonoseparate, ma si confrontano traloro».

Avanguardia per la disabilitàintellettiva degli anziani

Anffas segue 700 disabili intel-lettivi, circa la metà di quelli che vi-vono in Trentino. Da un’organizza-zione di mutuo aiuto tra le famigliesi è arrivati ad un organizzazione

specializzata, tanto da meritare lavisita il 19 novembre di MatthewJanicki, professore associato di ri-cerca di sviluppo umano all’Univer-sità dell’Illinois di Chicago, il piùgrande esperto mondiale in temati-che legate alla disabilità intellettivadelle persone anziane.

Obiettivo della visita il Centropilota La Meridiana in CorsoBuonarroti a Trento, che «è nato7 anni fa – ricorda Enderle - pen-sando alla longevità di chi ha di-sabilità intellettive, che oggi puòvivere anche oltre i 70 anni». Il

progetto di vita sul singolo di Anf-fas parte con “Il paese di Oz”(www.ilpaesedioz.it), centro perl’età evolutiva (in via Aosta aTrento) per arrivare all’anziano alcentro la Meridiana passando pertutta la vita. Inoltre Anffas gesti-sce anche Nuova Casa Serena(www.casaserena.tn.it), che sioccupa di cura, riabilitazione edattività educativa a favore di per-sone con disabilità gravissime.Con un approccio bio-psico-so-ciale, che vuole passare dal-l’obiettivo del curare a quello delprendersi cura.

La sfida del lavoro, il rischio ditornare esclusi

La parte dell’esistenza fino altermine degli studi e l’anzianità sonocoperte, un ambito sul quale c’è dalavorare di più secondo il presidenteè quello dell’isolamento durantel’età lavorativa. Su 700 disabili se-guiti da Anffas solo 15 svolgonoun’attività nelle imprese trentine.«Stiamo lavorando su dei progettidi inclusione occupazionale comePer.la. (www.progettoperla.it) , maspesso il lavoro non c’è. E le azien-de non sono più in condizione dispendere».

Dall’ente pubblico e dalle im-prese vengono assunti soprattuttodisabili fisici e ci sono addirittura«delle imprese – denuncia Enderle- che dovrebbero assumere dei di-sabili per legge, ma preferisconopagare una multa». Si stanno cer-cando a livello normativo degli stru-menti giuridici per far sì che le azien-P

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de possano assumere senza costi.Secondo questo principio: inveceche andare al centro diurno il disa-bile segue un progetto di inclusionelavorativa in azienda. Con il rispar-mio sui costi per il centro diurno laProvincia girerebbe all’azienda unacifra per finanziare lo stipendio deldisabile.

«Alcuni dei ragazzi che seguia-mo – ricorda Enderle – vorrebbe-ro trovare lavoro, certamente laCooperazione trentina ed altreaziende sarebbero aperte a questiprogetti, basta che si riescano a tro-vare le formule adatte».

Volontari e promozione

Risorse importanti per Anffassono anche i volontari (oltre400), che si organizzano in “Li-beramente insieme” (www.liberamenteinsieme.anffas.tn.it), ilservizio civile ed i lavori socialmenteutili. C’è chi ad esempio deve scon-tare una pena per guida in stato diebbrezza, «scopre il mondo delladisabilità e poi vuole rimanercicome volontario». La volontà diEnderle è quella di aprire semprepiù le porte dell’associazione, per-chè «chi conosce non può rimane-re più indifferente».

Il presidente sottolinea che «ciòche non manca qui sono certamentele idee». Dai calendari con il Cal-cio Trento e l’Itas Volley, al mar-chio sulle magliette del Mezzoco-rona Calcio dello scomparso pre-sidente Claudio Tonetti, fino ai fu-metti sulla disabilità e la collabora-zione con Aquila Basket. Ci si muo-

ve anche nelle scuole e seguendo ilprogetto europeo Inclusion Euro-pe (www.inclusion-europe.org).

Può essere anche la pervasivitàdelle tecnologie informatiche a fa-vorire l’inclusione?

«Sì, ci sono i materiali “easy-to-read”, che facilitano una lettura an-che ad un disabile. Inoltre stiamofacendo molto anche per la domo-tica. Ad esempio nella “casa satel-lite” di via Malpensada a Trento siriesce a garantire una vita in auto-nomia ai disabili, attraverso delleindicazioni date attraverso un mo-nitor».

Un incontro provinciale ancheper gli educatori

Quattro le iniziative principaliannuali di Anffas, con le quali si faconoscere alla collettività trentina: i“Giochi senza barriere” al CampoConi di Trento, la Festa della Fa-miglia a Pian del Gacc (Fornace), il

mercatino di natale e l’iniziativa al-l’interno della cooperazione di con-sumo “Un morso, un sorso di soli-darietà”. «Mi piacerebbe si riuscis-se a trovare un momento – aggiun-ge Enderle – anche per riunire glieducatori, che sono il terzo pilastrodella nostra organizzazione».

Ritorniamo infine ad Aldeno.«C’è molta sensibilità verso i pro-getti di inclusione, nella scuola ma-terna ed anche nella biblioteca cheha dato la disponibilità per uno sta-ge. E magari in futuro si potrebbepensare anche ad aprire un centrodi Anffas anche ad Aldeno».

Il mercoledì di Enderle prose-gue nella sede di Anffas con altriincontri con famigliari, banche, per-sonale. Un lavoro su base volonta-ria ma dalle enormi soddisfazioni.E la sensazione confermata chedove non arriva il pubblico dob-biamo arrivarci noi, con il sostegnodelle imprese, dei privati, del vo-lontariato.

Anna, Giulia e Debora Enderle.

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Doriano Baldo in viaggio dall’Ecuador alla Terra del Fuoco in motoportando un messaggio di speranza alle Missioni di Bolivia e Perùattraverso il sostegno di progetti di approvvigionamento idrico.

Panamericana 2012di Lucio Bernardi

Solidarietà! Anche per un lun-go ed avventuroso viaggio in mo-tocicletta, dall’altra parte del mon-do, si può parlare di solidarietà.Anche questa motivazione ha aiu-tato a concretizzare il progetto “Pa-namericana 2012”, viaggio di ungruppo di motociclisti, di cui fa parteil nostro concittadino Doriano Bal-do, che partendo dal porto di Gua-yaquil in Ecuador sta portando icentauri, dopo 18.000 chilometri,in fondo all’America Latina nellaTerra del Fuoco. Precisamente aUshuaia, nella punta più meridio-nale dell’Argentina.

Durante la fase di organizzazio-ne i partecipanti al viaggio hannopreso contatti con le Missioni Fran-cescane di Trento ed hanno intesosostenere due dei numerosi progettiche vedono coinvolti i Frati di que-sto ordine che operano tutt’ora inBolivia e Perù.

Ecco che la vendita di magliet-te, foulard ed altri gadget, riportantiil logo della spedizione sudameri-cana, sommati a parecchie dona-zioni, hanno permesso di raccoglie-re l’importante somma di • 15.000che, consegnati direttamente sulposto, contribuiranno alla realizza-

zione di due progetti umanitari.Il primo, chiamato “Progetto

Aquile”, prevede la realizzazionedi cisterne di cemento armato co-struite per il recupero dell’acquapiovana, scarsa a quelle latitudini econcentrata nella stagione dellepiogge, da utilizzare per il consumoumano nel corso dell’anno.L’obiettivo vede coinvolta la popo-lazione di 12 comunità del Munici-pio di Tortora e una di quello diAiquile nella provincia di Campe-ro, dipartimento di Cochabamba(Bolivia) e va a beneficio diretto di200 famiglie (circa un migliaio dipersone) ed indiretto per ulteriori440 (altre 2mila 200 persone).

Anche il secondo progetto, de-nominato “Manchay Verde” aLima (Perù), si basa sul recuperodi acque, in questo caso nere che,attraverso il passaggio da alcunevasche di depurazione, diventanoriutilizzabili per irrigare una zonacompletamente desertica permet-tendo così la coltivazione di piantead alto e basso fusto.

Tornando al viaggio, più di unanno prima alcuni dei partecipantiiniziano ad idearlo ed in poco tem-po si forma un gruppo che intendeandare oltre alle vacanze in moto e

La mano del Desierto, opera del cileno Mario Irarrazabal, meta fissa di chi si addentranel deserto di Atacama in Cile, uno dei luoghi più aridi del mondo.

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cerca di raggiungere, non solo unameta, ma anche altri obiettivi.

Da quel giorno con sempremaggiore intensità si susseguono ipreparativi e dopo una innumere-vole serie di incontri, riunioni, richie-ste di autorizzazioni, serate, ricono-scimenti e la immancabile conferen-za stampa si arriva al primo grandeappuntamento dello scorso mese disettembre, quando le moto vengo-no imbarcate nei container e spe-dite in Ecuador.

Ancora poco più di un mese,per ultimare i preparativi, ed il 25ottobre il gruppo di sette motoci-clisti, di cui una donna, parte daVenezia con destinazione Gua-yaquil. Giunti in terra ecuadoregna,si imbattono subito nella lenta bu-rocrazia sudamericana che impie-ga due giorni per concedere lo sdo-ganamento delle amate motociclet-te. Il 28 ottobre iniziano l’avventu-ra tanto attesa e cominciano a viag-giare. L’altitudine (oltre 2mila 200metri sul livello del mare) generaqualche problema e saranno neces-sari alcuni giorni di percorrenza peracclimatare fisici e motori.

Dopo tre giorni raggiungonoQuito e la puntata all’equatore èdoverosa. Il gruppo prende confi-denza con i nuovi luoghi ed inizia adistinguere le particolarità di questiPaesi. Scoprono un territorio eduna natura incontaminati dove lavocazione turistica è particolarmen-te diffusa; ci sono molte strutturericettive e parecchi negozi che no-leggiano attrezzature per sport av-venturosi quali rafting, canyoning,trekking e mountain bike.

Anche questi luoghi sono metadi immigrazione ed anche lì sonomanifeste le sensibilità alle proble-matiche del nostro mondo. Il 30ottobre sono ospiti di una famigliadefinita “alternativa” (lui neozelan-dese e lei australiana), con un niñoecuadoregno, biondo come nonmai: hanno realizzato un hotel in bio-edilizia, costruito con soli materialinaturali, il cui nome è Casa Verde.

A seguire si addentrano nel ter-ritorio Andino, viaggiando costan-temente oltre i 2.500 metri sul li-vello del mare, costeggiando la fo-resta amazzonica e proprio in queigiorni i popoli andini festeggiano unsacco di ricorrenze.

La strada li ha già portati in Bo-livia, l’attuale meta è la città di Aqui-le dove sono due i momenti parti-colarmente toccanti per i nostrimotociclisti. Il primo prevede laconsegna, al missionario francesca-no Padre Ivo, della metà della som-ma raccolta per beneficenza e de-stinata alla realizzazione delle ci-sterne per l’acqua.

Il ringraziamento e la gratitudi-ne sono indescrivibili, il Padre ospi-ta per alcuni giorni la compagnia

accompagnandoli a visitare alcunezone dove le cisterne vengono re-alizzate. Il secondo momento di ri-flessione si concretizza nella visita,proposta da Doriano e condivisadal resto del gruppo, al “CentroPastoral Juvenil Fabio Stedile”, isti-tuto scolastico dedicato alla memo-ria del nostro concittadino Fabiodeceduto in circostanze tragiche 18anni fa proprio in Sud America du-rante una delle sue spedizioni alpi-nistiche.

Per quanto riguarda il turismomerita menzione la “Carretera del-la muerte”. Trattasi di 100 chilome-tri di strada sterrata, tortuosissimae strettissima, incastonata nelleAnde con la roccia da un lato eprecipizi di 4-500 metri dall’altra,definita la strada più pericolosa delglobo.

Nei giorni successivi passano ilsecondo confine ed entrano in Perù,raggiungono la capitale Lima, me-galopoli che dal 1535, anno dellasua fondazione, continua a cresce-re a dismisura. Oggi la città superagli 8 milioni di persone, molte dellequali immigrate da ogni partedel pianeta, rendendola una città

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meticcia per eccellenza, ricca di sto-ria, cultura e di musei.

Luoghi principali di Lima sonoil Museo Nazionale di Archeologia,Antropologia e Storia ed il MuseoArcheologico Rafaél Larco Herre-ra dove sono custoditi i tesori, diinestimabile valore, degli Inca e deipopoli antecedenti. Per giungere aLima hanno percorso 560 km di“Panamericana”; strada con scena-rio particolare: a sinistra il deserto,a destra il maestoso Oceano Paci-fico.

A Lima incontrano Padre “Pa-chi”, Pacifico Tomasi, missionariotrentino diventato vescovo di Lima.Lui, rimasto fedele alla sua missio-ne di pastore e senza tanti formali-smi, preferisce tutt’ora farsi chia-mare con il suo diminutivo. Tomasiè stato fondatore e tutt’ora diretto-re dell’istituto scolastico dedicatoa Giovanni Paolo II, promotore delprogetto Manchay Verde.

Al momento della consegna deifondi raccolti in Trentino ai sette vie-

ne riservata una festa emozionanteed indimenticabile e si può capire,da quanto hanno scritto, che nondimenticheranno mai il calore el’umanità di quei bambini. Fotogra-fia simpatica e divertente, quandoil Vescovo è salito in groppa ad unadelle motociclette. Con questo ul-timo momento si conclude la partesolidale del tour e continua quellaturistica.

I nostri motociclisti continuanoa percorrere chilometri e oltrepas-sano montagne, attraversano pia-nure e deserti, villaggi, paesi e cittàe poi ancora montagne e ancoradeserto fino a giungere a Santiagodel Cile.

Qui la compagnia si divide: c’èchi rientra in Italia con il progetto diritornare l’anno prossimo ed ulti-mare la seconda metà del viaggio echi, come Doriano e Roberto Fel-ler, di Besenello, che continuano perarrivare alla Terra del Fuoco. Pur-troppo da questo momento si in-terrompono anche i contatti via

web, i due motociclisti interloqui-scono con le famiglie solo con mes-saggi da cellulare.

Con gli ultimi ricevuti ci diconodi essere in ottimo stato, che il viag-gio sta proseguendo per il meglio eche fino a questo momento il pro-blema più grosso è la fornitura dicarburante. Rare le stazioni di ser-vizio e gestori pronti ad aumentarei prezzi nel momento in cui pren-dono atto dell’assoluta necessitàche i due hanno di rifornirsi.

Il rientro è previsto per finemese una volta raggiunta la partepiù a sud del continente america-no.

Ringrazio Renata che mi ha aiu-tato a raccogliere il materiale ne-cessario per redigere l’articolo e laquale, alla domanda di come stavivendo questa periodo mi rispon-de che un po’ di preoccupazionec’è ma che è anche certa che ilmarito ed il suo amico: “Si stannodivertendo come i matti”.

Con una punta di nostalgia damotocicletta concludo con un pri-mo pensiero per Doriano: cono-scendolo immagino che non con-divida molto la stesura di un arti-colo che lo riguardi, pertanto, miauguro che prenda queste righecome un atto di stima e di congra-tulazione per quanto è riuscito afare in questo benefico ed ambi-zioso viaggio. Un secondo pensie-ro lo riservo a quattro amici, chelo sport e la motocicletta mi han-no fatto accostare e che immagi-no “viaggiare” in dimensioni nonpiù terrene: Fabio, Alberto, Danie-le e Lorenzo.”

La visita al Centro Pastoral Juvenil Fabio Stedile, istituto scolastico dedicato al nostroconcittadino che ha perso la vita nel 1994 durante la discesa dal Cerro Torre (Patagonia).

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Aldenoa quota 3066

di Danilo MichelettiRiflessioni sull’andamento demografico fra il 2000 ed il 2011.

In occasione dell’uscita del-l’Arione di fine anno 2012 alcunidati riguardanti l’andamento de-mografico degli abitanti di Alde-no. Per dare un senso al ragiona-mento, si sono in considerazionegli anni fra il 2000 e il 2011.

Il primo dato rilevante, contra-riamente alla sensazione percepi-ta, è che non c’è stato un incre-mento continuo della popolazione.Nei quattro anni tra il 2006 e il2009 c’è stata una diminuzione diben 26 unità.

Questa rilevazione, seppur par-

ziale trova riscontro nell’incrociodei dati riguardanti l’emigrazionedegli anni 2007-2009 in cui rile-viamo 36 abitanti emigrati. Suc-cessivamente la crescita della po-polazione è stata progressiva finoad arrivare a superare abbondan-temente i tremila abitanti. Un datosignificativo riguarda le nascite che,escludendo l’anno 2003 in cui sirileva un incremento, iI trend dicrescita si aggira fra le 25 e le 35nascite annuali.

Un dato da evidenziare inoltre,è quello che riguarda la popola-

zione straniera, in quanto negli annisi è stabilizzato, nella misura del5,89% dei residenti.

Per quanto riguarda i nuclei fa-miliari la crescita è in linea con l’in-cremento demografico degli stan-dard nazionali. Il dato di maggiorinteresse è la decrescita degli abi-tanti fra il 2006 e il 2009, in partegiustificato con un momento diemigrazione.

Per completare alcuni numeririguardanti i nuclei famigliari e lapopolazione straniera, 2000-2011.

NUMERONUCLEI FAMIGLIARI

ANNO 2000: 1027ANNO 2011: 1270

NUMEROPOPOLAZIONE

STRANIERA

ANNO 2000Maschi 31 Femmine 29

TOT 60

ANNO 2011Maschi 78 Femmine 102

TOT 180

ANNO RESIDENTI NATI IMMIGRATI EMIGRATI

2000 2755 35 116 56

2001 2828 31 117 47

2002 2914 35 132 67

2003 2935 46 91 90

2004 2964 30 90 71

2005 2979 36 99 98

2006 3016 33 114 95

2007 3011 31 110 126

2008 3010 32 96 104

2009 2990 28 84 107

2010 3014 30 114 96

2011 3066 26 129 87 Soci

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Più verità, più confronto, più rispetto e stima reciproci ci aiuterannoad essere più comunità e più famiglia.

In vino veritas.Ed il resto?

di don Daniele Morandini

Non serve grande spirito d’os-servazione per essere d’accordocon i latini sul fatto che, quando unapersona beve un po’ troppo, poidice tutta (o quasi) la verità. Al ri-sveglio dal torpore dei fumi dell’al-cool rimane spesso solo il tempoper pentirsi di aver detto anchequello che, da sani, non si avrebbemai avuto il coraggio, o la sfronta-tezza, di dire.

In vino veritas quindi, ma su tuttoil resto? Dice il vero solo chi bevetroppo? Chi dice la verità oggi? Ame sembra di percepire che oggic’è un’urgenza di verità: abbiamobisogno di “veritas”, di persone chesiano sincere, schiette, dirette, senzagiri di parole, senza “parlare politi-co” che dice tutto e niente, di per-sone che finalmente dicono quelloche pensano anche in pubblico, chesappiano essere adulte anche quan-do questo costa, e magari fa paga-

re delle conseguenze. Abbiamoestremo bisogno di poterci fidaredi qualcuno che non ci volti le spal-le, che non ci dica una cosa e nepensi un’altra, di istituzioni credibilie difendibili.

Tutti siamo stufi delle promessebugiarde di politici corrotti e inte-ressati, ma forse avremmo bisognoanche di stufarci delle falsità di tan-te persone molto più vicine a noi,mescolate nei consigli di ammini-strazione delle nostre aziende ecooperative, tra i nostri amici, i no-stri colleghi, gli insegnanti, i politicilocali, i banchi delle chiese.

Per fare un altro esempio quan-do da giovane leggevo il giornale,ero convinto che mi aiutasse a ca-pire meglio la realtà, oggi i giornalinon raffigurano affatto la realtà (sal-vo naturalmente qualche eccezio-ne). Se va bene raccontano le no-tizie, cioè quello che si discosta dallanorma (il famoso uomo che mordeil cane, o nel mio caso, che so, unamattina che mi sveglio e trovo su-bito le chiavi), ma il più delle voltecercano di plasmarla, la realtà. Suitemi che mi stanno più a cuore: lafede, la vita, il suo fine e il suo ini-zio, la famiglia, circolano vagonatedi bugie e sono diffuse da talmente

tante fonti, con effetto più che ste-reo, che è quasi impossibile nonvenirne contaminati. E, per la fa-mosa regola, una bugia a forza diripeterla diventa vera.

Nessuno di noi è santo e questanon vuole essere una predica fattada chi parla bene e, magari, ognitanto, razzola peggio degli altri, mauno stimolo a cercare tra le ragionidella crisi anche l’assenza di verità,ragioni e cause molto più vicine anoi, forse addirittura dentro di noi.Siamo compromessi talmente tan-to che non ce ne rendiamo nean-che conto. Più verità, più confron-to, più rispetto e stima reciproci ciaiuteranno ad essere più comunitàe più famiglia.

È Natale. Chi più di Gesù Cri-sto ha vissuto questo sulla sua pel-le! Crocifisso senza tradire la Veri-tà, rifiutato perché pietra d’inciam-po per i cattivi e i peccatori. Chipiù di Lui ci ha insegnato che ilmondo si cambia partendo dallatestimonianza personale. L’uomovero, l’uomo sincero, anche se na-sce in una grotta, anche se muorein croce cambia la storia dell’uma-nità.

Buon Natale a tutti, più “vero”e più felice!So

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Kaleidoscopio propone da tre anni ad Aldeno attività estive ed in-vernali finalizzate al benessere dei bambini nei periodi di vacanza.

“Altroke”: attivitàeducative al di fuori

della scuoladi Paola Luchi

Da tre anni svolgiamo attivitàestive sul territorio di Aldeno edarriviamo per la prima volta a scri-vere per l’Arione, quindi rapida-mente cerchiamo di presentarci:Kaleidoscopio è una cooperativasociale che si occupa, tra le altrecose, di promuovere attività fina-lizzate al benessere dei bambini neiperiodi di vacanza.

Per tale ragione è stato ideatoil contenitore “ALTROKE”, com-

prendente tutte le attività estive edinvernali dedicate ai bambini dellascuola materna ed elementare.

Quest’estate ad Aldeno abbia-mo organizzato sei settimane diattività educative destinate ai bam-bini della scuola elementare. Seisettimane di giochi, laboratori ma-nuali, storie fantastiche, il tutto incostante contatto con la natura,sfruttando principalmente il Parcodelle Albere.

Il filo conduttore pensato, “Pa-esi e storie del mondo”, ci hapermesso di viaggiare simbolica-mente da un paese all’altro, cer-cando di capire e di vivere le altreculture, senza dimenticarci di sti-molare intelletto e fantasia, manua-lità e spirito d’iniziativa.

Proficua e divertente è stata larinnovata collaborazione con leassociazioni del posto: i Vigili delfuoco e la Ginnastica Aldeno. Pre-

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Foto di gruppo durante un’attività estiva presso la sede dei Vigili del Fuoco di Aldeno.

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ziosi momenti per i bambini, spe-rimentati con successo già neglianni precedenti, grazie alla dispo-nibilità della Banda Sociale di Al-deno, della Sat e dell’Associazio-ne pesca sportiva di Aldeno.

Negli anni abbiamo avuto il pia-cere di conoscere tanti bambini delterritorio, quest’estate sono statipiù di 30. Di anno in anno stiamocrescendo, ma non neghiamo chedovremmo arricchirci ancora unpo’ di presenze per poter garanti-re la continuità e la certezza delservizio alle famiglie che lo neces-sitano per conciliare esigenze fa-

miliari e lavorative.Su questo stiamo lavorando e

siamo felici di poterci confrontarecon genitori attenti, che desidera-no per i propri figli un’occasioneche permetta loro di trascorreredel buon tempo insieme.

Dobbiamo quindi ringraziareproprio le famiglie che collabora-no e si fidano di noi e il Comune diAldeno, per l’attenzione e la di-sponibilità a garantirci sempre spa-zi e strutture adeguati. Pensiamoinoltre sia importante collaborarecon le associazioni del territorio,non solo per il loro prezioso con-

tributo, ma anche perché credia-mo che i bambini debbano averela possibilità di conoscere e im-possessarsi del territorio che abi-tano con esperienze ricche, che liporteranno in futuro (speriamo!) adiventare degli adulti responsabiliin grado di prendersene cura a lorovolta.

L’abbiamo detto tante volte,ma non ci stancheremo di ripeter-lo: non sono “colonie”, ma “attivi-tà educative estive”, in cui l’aspettoeducativo dello stare insieme e lacura del singolo sono messi in pri-mo piano.

Per noi la relazione è importan-te, sia con i bambini che con le fa-miglie, favorendo così la cono-scenza e l’integrazione.

La qualità che ricerchiamo èperseguita attraverso la formazio-ne dei nostri educatori, che fannoparte delle nostre equipe durantetutto il corso dell’anno.

Come già detto, ci piace pro-grammare attività che aiutino ibambini a stare bene, a speri-mentare il fare, a imparare gio-cando, a conoscere il proprioterritorio e a viaggiare con la fan-tasia.

Speriamo di poterci incontra-re ancora, sicuramente pense-remo a qualcosa per l’estate2013! Chi volesse contattarci lopuò fare attraverso il sito:www.kaleidoscopio.coop, la mail: [email protected],oppure facebook: altroke kaleido-scopio.

Grazie mille a tutti e per ilmomento…buone feste!

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Cento soffidi Fernanda Beozzo (FeBe)

Lo vidi poco oltre il Dosso Pio, avvolto in un pastrano

che ha dir di suo, sembrava quasi fino.

Il bavero alzato fino agli occhi, a rifugiarsi dentro i suoi lamenti,

le scarpe rinforzate “co’ le bròche”, a graffiar la terra negli stenti.

Il freddo dimorò tutta la notte, poi sul levar del giorno

portò quel bel tepore a riscaldar le gote, a rincorar l’umore!

Guardavo il dondolio di un corpo vecchio, i prati straripanti di colori,

gli steli già chinati a essiccare, la falce lustra e quieta ad aspettare.

La sigaretta stanca penzolava, fra le sue labbra brame di parole;

un nome soffocato dentro il petto, un letto mai più sfatto per amore!

Stipavo nel mio cuore quei momenti, ardenti, e custoditi per scaldarmi:

di mozziconi spenti, di lacci sempre aperti, di passi ormai fermati!

Ricalco di mio padre le sue orme, rivedo mani nude nella terra,

e semine feconde, e gocce di fatica a dissetarla.

Abbonda la vendemmia dei ricordi,

e di fierezza brindo ai suoi cent’anni!

(Poesia dedicata da Fernanda al padre Guglielmo, che avrebbe compiuto 100 anni il 9 settembre 2012).

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di Lisa Paternuosto

Lisa Paternuosto e Maddalena Oliana della Ginnastica Aldeno hannopartecipato a Pesaro alle fasi nazionali di ginnastica artistica. Conla possibilità di allenarsi con l’olimpionica Adriana Crisci.

Nello scorso numero del-l’Arione, avevo scritto che io e lamia amica Maddalena Oliana cieravamo meritate la partecipazio-ne alle fasi nazionali di ginnasticaartistica che si sarebbero tenute aPesaro a fine giugno, grazie allemedaglie conquistate alla gara re-

gionale (G.p.t 2° livello), io oronella specialità del corpo libero eMaddalena argento al trampolinoelastico.

A Pesaro alla fine, Maddalenanon ha potuto venire e siamo an-date solo io e la nostra allenatrice,Sheila Mosna, però abbiamo fat-

to la trasferta assieme alle ginna-ste di una società di Rovereto edho fatto amicizia con loro.

La gara è stata molto impegna-tiva perchè ho gareggiato controle migliori ginnaste, appartenentialle più forti società italiane, che, adifferenza nostra, hanno la possi-bilità di fare allenamento tutti i gior-ni e in una palestra completamen-te attrezzata per la ginnastica arti-stica, dove l’attrezzatura rimanesempre montata... sarebbe il no-stro sogno!!

Infatti, proprio perchè è un so-gno, ho dovuto gareggiare su unapedana olimpica del corpo libero,sulla quale non avevo mai messopiede... C’è anche da dire, in ve-rità, che le due settimane prima dipartire per Pesaro non avevamoneanche la palestra e mi sono al-lenata all’IGF!

Comunque noi non ci scorag-giamo mai! Ho conquistato il de-cimo posto nella fascia di bronzoe viste le condizioni di partenzasvantaggiate... è un ottimo risulta-to!!

E’ stata proprio una bella sod-disfazione e… speriamo di ripe-terci e poter andare anche il pros-simo anno!!

A Pesaro aicampionati nazionalidi ginnastica

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Sheila con una delle più grandi ginnaste italiane, Adriana Crisci, olimpionica a Sidney2000.

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A Pesaro poi è stato bellissi-mo, per alcuni giorni abbiamo vis-suto solo di ginnastica, fra prove egare; ovunque mi girassi c’eranoginnaste e ginnasti di tutte le età,provenienti da tutta Italia che siallenavano per dare il meglio di séalle gare. Si respirava Ginnastica!E per una ginnasta è veramentefantastico!

Però ci siamo ritagliate ancheun po’ di tempo, tra una gara e l’al-tra, per visitare Pesaro, città mol-to bella e accogliente e fare il ba-gno nel mare!

A fine luglio ho avuto l’oppor-tunità di partecipare ad un “stage”di ginnastica artistica tenuto daAdriana Crisci. È stato interessan-te ed emozionante vedere una

grande ginnasta da vicino e poter-si allenare con lei.

Adriana Crisci è stata finali-sta olimpionica a Sidney 2000,dopo aver vinto fra le altre duemedaglie d’argento agli europeiJuniores (1996), cinque meda-glie ai giochi del Mediterraneo(1997), aver partecipato nel1998 agli europei di San Pietro-burgo e ai Mondiali Juniores diMosca, è stata Campionessa Ita-liana di Trampolino Elastico(2008) e Campionessa Italianadi Tumbling (2007) e la lista po-trebbe continuare a lungo! Inol-tre è l’unica ginnasta italiana chea 30 anni è riuscita ancora a ga-reggiare negli assoluti italiani e siè classificata tra le prime dieci a

livello assoluto e seconda al vol-teggio!

Sono molto orgogliosa di aver-la conosciuta!

Da qualche settimana abbia-mo ripreso il corso di ginnastica,(e quest’anno sono 31 anni chec’è la Ginnastica ad Aldeno!),sperando di andare incontro adun altro anno ricco di soddisfa-zioni per noi e la nostra insegnan-te, che ci segue sempre con im-pegno e affetto.

Chiunque volesse partecipareai corsi di ginnastica artistica edanza creativa può contattareSheila Mosna (3474480339). Leiscrizioni sono sempre aperte! Viaspettiamo!

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Prove per il saggio di fine anno.

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3mila spettatori perle finali nazionaligiovanili

di Germana BaldoAldeno è stato campo centrale dal 24 al 26 agosto delle finali nazio-nali giovanili open di palla tamburello, ospitate da diverse localitàtrentine. Hanno partecipato 35 società. Una grande festa per ra-gazzi e ragazze dai 10 ai 18 anni.

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Dal 24 al 26 agosto 2012Aldeno ha ospitato, insieme ad al-tre località del Trentino, la quaran-tacinquesima edizione delle finalinazionali giovanili “open” di pallatamburello.

L’ evento è stato promossodalla Federazione Italiana Palla-tamburello, in collaborazione conil Comitato provinciale di Trentoe grazie al sostegno di numerosisponsor.

A questo evento hanno parte-cipato ragazzi e ragazze dai 10 ai18 anni, in rappresentanza dellecategorie giovanissimi, allievi, ju-niores maschili e femminili.

I campi utilizzati per la manife-

stazione sono stati quelli di: Noar-na, Sabbionara, Dro, Marco, Be-senello, Patone, Valle San Felice,Ronzo Chienis e Aldeno, che a

partire da sabato pomeriggio haospitato le finali di tutte le catego-rie. La scelta di utilizzare il nostroimpianto sportivo, come campocentrale della manifestazione, nonè stata casuale ma motivata dallaposizione centrale, dalla capacitàdi accoglienza del nostro centrosportivo e al buon impianto di illu-minazione.

L’evento ha visto la partecipa-zione di 35 squadre, 24 societàprovenienti da diverse regioni ita-liane, in particolar modo Piemon-te, Trentino Alto Adige, Lombar-dia, Veneto, Lazio e Campania ela partecipazione complessiva èstata di 315 persone tra atleti e

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accompagnatori, 60 tra organizza-tori ed arbitri e circa 3000 spetta-tori presenti per tutta la durata dell’evento su tutti i campi interessati.

La manifestazione è iniziata ilvenerdì pomeriggio e si è conclu-sa la domenica. Il campo di Alde-no ha ospitato il venerdì le com-petizioni della categoria junioresmentre il sabato si sono svolte lesemifinali di tutte le categorie e in-fine domenica, le finalissime.

Sono stati tre giorni di spetta-colo, che ha visto la partecipazio-ne dei migliori talenti giovanili deltamburello, impegnati a confron-tarsi sportivamente, nel tentativodi raggiungere l’ambito traguardodel titolo italiano di categoria.

Proprio le formazioni trentine,al termine di gare entusiasmanti,giocate all’ultimo punto, hanno ot-tenuto il maggior numero di suc-cessi grazie alla vittoria della Vi-gor Nave San Rocco nella cate-goria giovanissimi femminile, delValle San Felice in quella maschilee, per finire, del Noarna con lacategoria juniores maschile.

Al termine dell’ultimo incontrosi sono svolte la premiazioni allapresenza delle varie autorità, il pre-sidente federale, i sindaci dei pae-si coinvolti, gli assessori, i consi-glieri federali e provinciali, il pre-sidente del CONI di Trento e, gra-dita presenza, alcuni giocatori chehanno militato nella squadra di Al-deno vincitrice dei titoli di Serie Anel 90-91.

Tutto questo è stato possibileanche grazie al lavoro della variesocietà sportive, a cominciare daquella del nostro paese che assie-

me ai tanti volontari coinvolti hacontribuito ad organizzare, in ma-niera esemplare, questo importanteevento sportivo e non solo.

Vorrei concludere citando unafrase del presidente della nostra fe-derazione che ricorda come in tuttii paesi del mondo gli sport tipici tra-dizionali godono di particolari rico-noscimenti e di una condizione diprestigio talvolta anche superiore aquella di sport importanti, e di gran-de popolarità: questo perché glisport tradizionali, come il tambu-rello, conservano la memoria stori-ca di valori antichi come l’amiciziae la solidarietà, la festa e la parteci-pazione comunitaria.

Vedere il nostro centro sporti-vo vissuto dai bambini e dalle fa-miglie, gli spalti pieni di spettatorie affezionati, è stata per tutti noipresenti un’esperienza indimenti-cabile che rimarrà sempre nellanostra memoria con l’auspicio chequesti piccoli campioni continuinoa calcare i campi di gioco crescen-do sani, felici e sopratutto con lavoglia di stare insieme.

La cerimonia di premiazione al campo delle Albere ad Aldeno.

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Sei appuntamenti a teatro tra la comicità di Mario Cagol, LoredanaCont ed il Gruppo Poe.Mus, le ombre naziste del Novecento con lestorie di Adolf Eichmann e Michael Seifert, “Il viaggio nell’utopia”dedicato ai migranti.

Stagione teatrale trarisate e riflessione

di Lara Coser

Anche quest’anno il Comunedi Aldeno e l’Associazione Teatroe Spettacolo hanno presentato ilnuovo cartellone della stagione te-atale.

Nomi, titoli, sensazioni, ironie,un mix per creare un ricco menùche spazia da momenti di riflessio-ne a momenti di puro relax e alle-gria lungo l’arco di poco più di cin-que mesi da dicembre ad aprile.

La Stagione Teatrale di Prosa2012/13, nonostante il momentodi crisi che attraversa il nostro Pa-ese, propone un cartellone di tut-to rispetto.

Ad inaugurarla è Mario Cagol,artista da sempre amato dal pub-blico, attore ed autore teatale, non-

ché ideatore di programmi radio-fonici, spot pubblicitari, fiction te-levisive.

Lo spettacolo “Tecniche cac-cia stress” porta a più di un’ora dirisate, niente sesso o politica, maironia sulla quotidianità dove tuttisi possono rivedere e divertire.

Non è una novità che nella sta-gione teatrale ci sia la presenza dispettacoli dedicati al Teatro dellaMemoria, una rassegna che inglo-ba in sé caratteristiche che la ren-dono culturalmente interessante edartisticamente valida. Spettacoliche ci raccontano pagine e perso-naggi della nostra storia, locale omondiale. A ciò si aggiunge il fattoche queste storie ci vengono pro-

poste da attori che operano sulnostro territorio.

Il 26 gennaio 2013 TeatroSpet-tacoli ci presenterà “Processo allabanalità del male Adolf Eichmann:un crimine moderno”. Maura Pet-toruso firma la drammaturgia e laregia con Andrea Brunello, AlessioDalla Costa e Stefano Detassis.Una produzione realizzata da Tea-troSpettacoli con il sostegno dellaSoprintendenza per i Beni librari,archivistici e archeologici della Pro-vincia Autonoma di Trento.

Quando nel 1960 Adolf Eich-mann fu processato per i criminiperpetrati durante la SecondaGuerra Mondiale, la società cer-cava di capire come un uomo puòdiventare un tale “mostro”. Un te-sto per ricordare ancora una voltala sconvolgente razionalità dellosterminio degli Ebrei.

Uno spettacolo per capire, ana-lizzare, non dimenticare uno deiperiodi più agghiaccianti della Sto-ria del Novecento.

Seguirà il 23 febbraio una rap-presentazione teatrale brillante conil Gruppo Poe.Mus dal titolo “Tela canto e te la digo”, un mix difolklore, poesia, musica e teatro.A

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“Processo alla banalità del male”, nella Giornata della Memoria del 27 gennaio 2013.

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Il tutto in dialetto trentino. Diverti-mento assicurato.

Sarà poi la volta il 16 marzo di“Il viaggio dell’utopia” lo spetta-colo di Rocco Sestito che porta inscena anche il Coro Altreterre ac-compagnato dal gruppo musicaleLacio Drom. Uno spettacolo co-rale e teatrale scritto e diretto daSestito in collaborazione con Cen-tro Astalli e A.T.A.S. onlus, è unlavoro «dedicato a quelli che nonsono mai arrivati». Già, perchéprobabilmente i non arrivati sonoe sono stati molti. Sul palco si can-teranno e racconteranno le emo-zioni dei carichi di disperati , mi-granti di oggi e di ieri che a bordodi un barcone guardano all’oriz-zonte, verso la speranza di salvez-za non sempre raggiunta.

Il 6 aprile entrerà in scena l’au-trice trentina Loredana Cont, ca-pace di far riflettere con il sorrisosulle labbra il suo pubblico. “Pùbusie che poesie” è un monologobrillante in cui, rispolverando lamemoria scolastica, parla di poetie di poesie, di donne e di “busie”ma anche della vita di tutti i giorniche è spunto di divertita riflessio-ne.

A concludere il calendario del-la stagione teatrale il 25 aprile ilClub Armonia porterà in scena alTeatro Comunale di Aldeno unnuovo testo di Renzo Fracalossidal titolo “Commercial Street5471”. Da un attento lavoro diraccolta di materiale e di indagineattorno a figure della storia locale,Renzo Fracalossi presenta la vi-cenda umana di un uomo sempli-

ce e allo stesso tempo straordina-rio, Don Narciso Sordo.

Di lui purtroppo si sa poco; un“uomo del Vangelo” coraggioso emosso da valori e ideali nobili, unuomo che è l’esatto contrario diMichael Seifert, un “innocuo” fa-legname residente per anni a Van-couver in Canada, al numero civi-co 5471 di Commercial Street.Un falegname anziano e pacioso,come lo definisce Fracalossi, unuomo che in gioventù fu il “boia”del Lager di Bolzano.

Due figure che raccolgono in séanche il dramma feroce degli ulti-mi anni della Seconda GuerraMondiale: negli ambigui territoridell’Alpenvorland nazista, ovverodi quel territorio trentino-tirolese-bellunese entrato a far parte delTerzo Reich.

Con un ritmo che alterna le vi-cende di Sordo e Seifert al rac-conto crudo delle deportazioni edelle repressioni antipartigiane inVal di Fiemme ed in Alto Adige, iltesto di Fracalossi acquista toni di

un crescendo dove i giorni dellasofferenza nel lager bolzanino di-ventano paradigma dell’orroredello sterminio e del potere nazi-sta sull’Europa intera.

Si ripropongono anche que-st’anno gli incontri con la scuolaper diffondere la cultura teatrale,in tal modo il teatro potrà offrirsicome strumento educativo e diformazione per i giovani.

Per quanto riguarda il cinemaa metà dicembre è terminata larassegna “Il piacere del cinema”,mentre per i più piccoli l’appun-tamento è per la domenica nel tar-do pomeriggio, con film da gusta-re con risate continue.

Doveroso ringraziare tutti icomponenti dell’Associazione Te-atro e Spettacolo, collaboratorivolontari che contribuiscono allarealizzazione dell’attività presenta-ta.

A nome mio e loro, in attesa divedervi a teatro, porgo un cordia-le saluto, un Buon Natale e un se-reno Anno Nuovo. A

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Loredana Cont.

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Il 14esimo Circuito Sat di corsa in montagna si è concluso il 21ottobre con il Trofeo Fabio Stedile e Michele Cont, organizzato dallaSat di Aldeno. Otto km di corsa con spirito di aggregazione e solida-rietà.

In 141 di corsa daAldenoa Garniga Terme

di Gino Bridi

Il 21 ottobre si è svolta la 17aedizione del Trofeo Fabio Ste-dile e Michele Cont, gara dicorsa in montagna organizzatadalla nostra sezione. La manife-stazione, partita in sordina, è cre-sciuta con il passare delle edizio-ni, tanto da diventare un appun-tamento dedicato ai soci SATmolto apprezzato nel settoresportivo amatoriale.

Per la sezione di Aldeno sitratta soprattutto di un’occasio-ne per ricordare i compianti Fa-bio e Michele che tanto amavanola montagna nei suoi molteplici

aspetti ma soprattutto per la quie-te maestosa e il silenzio che sigodono sulle sue cime, conquista-te con impegno e fatica.

L’evento, per la nostra sezio-ne, comporta un certo impegnosia organizzativo che finanziario.Da questo punto di vista tuttavia,possiamo contare sulla generosi-tà dei nostri sponsor che coglia-mo l’occasione per ringraziareanche attraverso queste righe.

La gara quest’anno ha visto lapartecipazione di ben 141 atleti,si svolge su un percorso di 8 kmcon un dislivello di 630 m, da Al-

deno a Garniga Terme. Si partedal piazzale delle scuole elemen-tari, si attraversa il paese per viaFlorida, via Filzi, Piazza Battisti,via Dante, via Borelli, fino a im-boccare la vecchia mulattiera,quindi, passando Maso Balba-gner, il Vecchio Mulino, la locali-tà Dossi-Belvedere, si raggiungela chiesa di S. Osvaldo per arri-vare infine al Parco laghetto diGarniga Terme.

La gara è stata vinta da Anto-nio Molinari per la categoria ma-schile e Luisa Merz per quellafemminile, la classifica completaA

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Antonio Molinari col pettorale 56.

La partenza della corsa dalle scuole elementari.

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è disponibile sul sito dell’AtleticaClarina, www.atleticaclarina.it.

La corsa, nata nel 1996 comegara a staffetta a coppie, nelle pri-me tre edizioni si svolgeva su unanello con partenza dal piazzaledel teatro. Salendo dalla Busa aiVignai, al Zizol, passando dallaMadonnina e scendendo dal sen-tiero delle Fontanelle a Balbagner,si ritornava in paese per via Bo-relli, via Spagnolli, via della Chie-sa, sino ad arrivare nuovamentenel piazzale del teatro.

In quegli anni anche altre se-zioni organizzavano gare analoghesul proprio territorio. Ricordiamole due più datate:

- il trofeo Giacomelli, giuntoquest’anno alla 32a edizione, or-ganizzato dalla SAT di Vigolo Vat-

taro, con partenza dal paese e ar-rivo a Malga Derocca (lunghezzadi 5 km e dislivello di 1000 m);

- il trofeo Paludei, giunto que-st’anno alla 27a edizione, a curadella SAT di Mattarello, con par-tenza dal paese e arrivo al Rifu-gio Paludei (lunghezza di 14 kme dislivello di 900 m).

Il 1999 è stato un anno di svol-ta nelle corse in montagna, poi-ché, su proposta della nostra se-zione, si è pensato di unificare tut-te le gare individuali delle variesezioni per creare un Trofeo conun punteggio finale generale. E’nato così il “Circuito SAT di Cor-sa in Montagna” sotto il patroci-nio della SAT centrale. L’idea checi aveva motivati, condivisa an-che dalla stessa SAT Centrale, era

principalmente quella di dar vitaad un momento di aggregazionetra soci delle varie sezioni che ope-rano sul territorio.

Nell’anno 2000, visto il nume-ro di sezioni che avevano aderitoall’iniziativa, si è introdotta un’al-tra rilevante novità: dedicare piùdella metà della quota d’iscrizio-ne versata dai partecipanti allevarie gare a un’iniziativa di carat-tere umanitario. Negli anni si sonocosì finanziate associazioni e fon-dazioni che operano in tutto ilmondo nel settore della benefi-cenza.

Concludendo, la sezione SATdi Aldeno, auspica che questa ini-ziativa possa proseguire negli annia venire nel miglior spirito satinodi aggregazione e solidarietà.

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Il mercatino del riuso che ilGruppo Missionario propone duevolte all’anno, senza nessun guada-gno, ha lo scopo di sensibilizzare inostri concittadini ad un più sobriostile di vita. Il buttare tante coseancora in buono stato è un pessi-mo esempio per chi non ha acces-so a questi beni.

In un paese “benestante” comeil nostro, parlare di RIUSO è unacosa che non entra facilmente nellamentalità di ognuno, specialmentedelle persone relativamente giova-ni, che dalla famiglia hanno avuto“tutto” e anche di più.

Ora forse è un po’ diverso, conl’immigrazione e le nuove povertà,ma la mentalità dell’usa e getta èdura a cambiare. Non è così neipaesi limitrofi e nelle periferie dellacittà.

Vogliamo portare l’esempio, in-teressante per le nuove generazio-ni, dal paese nostro vicino di Ro-magnano. Nello scorso mese diottobre, è stata occupata la sede apiano terra dell’oratorio, spaziosae comoda e con un ampio parcheg-gio per le auto, dove abbiamo por-tato quello che era avanzato dalnostro riuso.

Ad accogliere e aiutare allo sca-rico, il venerdì c’erano tre alpini, contanto di cappello, cordiali e solerti.

Dentro, per metà della sala, inbell’ordine c’erano le cose depo-sitate, per qualità, che al sabatosarebbero state a disposizione.

Nell’altra metà della sala, era-no allestiti dei tavoli, sui quali si in-segnava, da parte di cuochi e mas-saie volonterose a riutilizzare il pane:facendo gnocchi, crostini, fette bi-

scottate, canederli, torta di pane.Su un altro tavolo signore di

Ravina con macchina per cucire,confezionavano borse e astucci distoffa. Da un’altra parte insegnantiriciclavano tappi di sughero, legno,carta, bottiglie di plastica.

Insomma un bel laboratorio acosto zero, davanti a un pubblicodalla scuola materna alla quinta ele-mentare, attento e curioso, accom-pagnato dalle insegnanti.

Certamente resterà impresso neiloro occhi quello che hanno visto enon butteranno più via ciò che an-cora si può utilizzare, come si vedefare troppo spesso.

Una lezione di economia, chedati i tempi non dobbiamo lasciarperdere, anche perché il primo ri-sparmio è il “non spreco”, offesaalla povertà di tanti.

Chiaro che meno si spende o sispreca e meno gira l’economia, maanche i magazzini colmi non fannogirare l’economia e diseducano legenerazioni future, creando neces-sità fasulle. L’equilibrio sta nel mez-zo e noi ci abbiamo provato.

Dal Gruppo Missionario di Al-deno, un augurio sincero che il fu-turo sia migliore per tutti. BUO-NE FESTE.

Con il riuso uno stiledi vita più sobrio

di Alma Osler

Il Gruppo missionario di Aldeno cerca di trasmettere ai bambiniuna mentalità diversa dall’usa-e-getta.

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Il comitato ha ospitato 185 bambini bielorussi, con l’aiuto di tutta lacomunità. A metà gennaio riunione del direttivo con l’invito ad au-mentare il numero di famiglie ospitanti.

Solidarietà con laBielorussia da 15 anni

di Mauro Cont

“Aiutiamoli a Vivere” di Al-deno festeggia quest’anno i quin-dici anni di fondazione.

A partire dal 1997 il comitato,presieduto da Paola Davi (viceMauro Cont e segretaria CeciliaDell’Anna), ha ospitato ben 185bambini bielorussi con i relativiaccompagnatori e maestre, graziealla disponibilità e sensibilità dimolte famiglie di Aldeno.

Il loro soggiorno nel nostro ter-ritorio non è una semplice vacan-za ma risulta essere una vera e pro-pria terapia della salute: ospitan-doli per un periodo di circa trentagiorni all’anno e per tre anni, gra-zie ad una sana alimentazione edalla nostra aria non contaminata,si riesce a far smaltire circa il 70%del cesio contenuto tutt’oggi nelloro corpo.

Circa un quinto del territoriodella Bielorussia infatti, fu seria-mente contaminato in conseguen-za della tragedia di Chernobyl del1986 ed ancora oggi risulta esse-re particolarmente pesante la si-tuazione sanitaria ed umana che nederiva.

Nel quindicesimo anno di fon-dazione il Comitato non dimenticae ringrazia quanti hanno sostenuto

l’iniziativa sia economicamente chesul piano organizzativo: il Comunedi Aldeno, la Cassa Rurale di Al-deno e Cadine, i docenti ed il per-sonale della scuola elementare, leassociazioni ed i privati, non ulti-me tutte le famiglie ospitanti chehanno creduto in questo progetto.

Con il motto “aiutateci ad aiu-tare” il Comitato ringrazia anchetutta la popolazione di Aldeno checi è stata vicina in questi anni, so-prattutto in occasione della festadella torta e della festa del Carne-vale dei bambini. Un ringraziamen-to particolare va esteso anche allefamiglie Cramerotti, Cont e Peter-lini per la loro disponibilità ad ospi-

tare gli interpreti e le maestre.L’auspicio dei dirigenti del Co-

mitato è che altre famiglie possa-no aggiungersi o sostituire quellegià ospitanti e ciò per garantire ilricambio e lo sviluppo di questoprogetto solidale.

Il direttivo ha in programma unariunione entro metà gennaio con lefamiglie ospitanti e quelle che fos-sero interessate ad ospitare unbambino nel 2013; l’invito ovvia-mente è quello di partecipare e di“aiutarci ad aiutare”.

Con l’occasione il Comitatoporge a tutti l’augurio di un buonNatale e di un felice anno nuovo,che sia pieno di solidarietà.

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Ad Aldeno in settembre il maestro argentino Miguel Etchegoncelay,per uno stage organizzato dalla Federazione dei Corpi Bandisticidel Trentino e dal Conservatorio Bonporti. Molti maestri si sono “al-lenati” dirigendo la Banda Sociale di Aldeno.

La Banda di Aldenocon MiguelEtchegoncelay

di Gloria Bernardi

Dal 7 al 9 settembre la BandaSociale di Aldeno è stata protago-nista di un’esperienza molto inte-ressante ed istruttiva, che è costataai bandisti ore di prove ed impe-gno, ma che ha restituito forti emo-zioni e molti complimenti.

La Federazione dei Corpi Ban-distici del Trentino ha organizzato,in collaborazione con il Conserva-torio Bonporti di Trento e con ilsupporto organizzativo del maestroDaniele Carnevali, uno “Stage permaestri” tenuto dal maestro argen-

tino Miguel Etchegoncelay, diretto-re e insegnante di fama internazio-nale.

L’invito a partecipare al corsoè stato rivolto a tutti i maestri dellebande del Trentino ed ai giovanimusicisti che vorrebbero dirigere infuturo un corpo bandistico. Le ri-sposte favorevoli all’iniziativa nonhanno tardato ad arrivare e i postidisponibili sono andati in poco tem-po esauriti.

Lo stage è stato diviso in duemomenti: lezioni teoriche al Con-servatorio Bonporti di Trento, le-zioni pratiche al Teatro Comunaledi Aldeno.

Prima dell’inizio della prima pro-va il maestro Etchegoncelay si èpresentato alla Banda Sociale diAldeno con molta umiltà, sorvolan-do sulla sua notorietà in campobandistico internazionale, e ringra-ziando tutti i bandisti per la dispo-nibilità a partecipare come unicaBanda guida allo stage.

Un tono amichevole che hasciolto la tensione dei Maestri cheda lì a poco si sarebbero alternatinella direzione della Banda, e deimusicisti stessi carichi di concen-trazione e curiosità.A

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Sul palco, nel corso delle dueserate di prove pratiche, si sonosusseguiti i giovanissimi maestri allaprima esperienza di direzione, ed imaestri che già dirigono bande inTrentino, fra i quali ci fa molto pia-cere nominare il maestro della Ban-da Giovanile di Aldeno Iari Dalla-go che si è distinto nella direzionedello splendido e molto impegnati-vo pezzo dell’Opera La Norma diVincenzo Bellini.

Il maestro Etchegoncelay haaccolto tutti con lo stesso calore econ la stessa attenzione, ha datosuggerimenti ed indicazioni adognuno, correggendo le imperfe-zioni del gesto o delle intenzioni, edincoraggiando la continua ricercadel miglioramento personale senzasottovalutare però l’importanza delrapporto di fiducia fra il maestro e ipropri musicisti, al fine di ottenerequel valore aggiunto che fa la diffe-renza e rende ogni esperienza uni-ca.

Il maestro argentino in uno deisuoi interventi ha detto che il se-greto del musicista è molto sempli-ce: la musica è dentro ognuno dinoi, tutto sta nel farla uscire e darglivoce e se, per il musicista il mezzoè lo strumento musicale, per il di-rettore della banda il mezzo sonole braccia, le mani e le espressionidel volto. Lo stage si è conclusodomenica 9 settembre con un ec-cellente concerto al Teatro Cumi-netti di Trento.

Con il mese di settembre sonoiniziati a pieno ritmo i corsi di teoriae solfeggio e quindi auguriamo agliallievi ed agli insegnanti un buon la-

voro e tanti ottimi risultati.Lo stesso augurio naturalmente

lo rivolgiamo ai giovani musicistidella Banda Giovanile di Aldenoche ogni mercoledì si ritrovano nellasede della Banda Sociale di Alde-no per le prove dirette da Iari Dal-lago, che nel corso degli ultimi anniè riuscito a creare un bellissimo edaffiatato gruppo di giovanissimi chesaranno i futuri componenti dellaBanda Sociale.

L’autunno della Banda è inizia-to con il concerto alla Cantina So-ciale di Aldeno organizzato in oc-casione della presentazione del vinonovello Fresco Fresco. Domenica4 novembre si ricorda la parteci-pazione alla Commemorazione aiCaduti svoltasi presso il Monumen-to ai caduti di Aldeno.

Domenica 25 novembre abbia-mo festeggiato con i cori SantaCecilia, patrona della musica, nellaChiesa di S. Vito e Modesto di Al-

deno. Sabato 5 dicembre invece laBanda ha sfilato per le vie di Tren-to accompagnando con la sua mu-sica i Corpi dei Vigili del Fuocovolontari di Trento durante i festeg-giamenti per Santa Barbara.

La Banda Sociale di Aldeno èlieta di invitare tutti i lettori del-l’Arione al consueto e sempre me-raviglioso Concerto di Natale chesi terrà al Teatro Comunale di Al-deno il 25 dicembre. Il consiglio,come sempre, è quello di non per-derselo!

Informiamo poi i lettori che l’an-no prossimo la Banda festeggerà il90° anno di fondazione e la dire-zione si sta già operando per orga-nizzare al meglio i festeggiamentiper questo importante traguardo.

Ringraziando dell’attenzione e delsostegno che il nostro pubblico di-mostra sempre verso la nostra real-tà, auguriamo a tutti un Buon Nata-le e un Felice Anno Nuovo. A

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80 donatori nel 2000214 nel 2012

di Alberto BaldoAvis con soci quasi triplicati ad Aldeno-Cimone-Garniga durante i12 anni di presidenza di Alberto Baldo. Nell’assemblea di febbraio2013 nuovo direttivo e la sfida del cooperare con altre associazioni.

A settembre 2012 abbiamosuperato i 200 donatori effettivi, perla precisione 211, ai quali si aggiun-gono 3 in attesa della prima dona-zione.

Abbiamo visto con piacere chealcuni donatori si sono iscritti spon-taneamente sfruttando gli stampatiche sono sull’espositore del Comu-ne e della Cassa Rurale. Sono cosìben 41 le domande d’iscrizione al-l’Avis nel 2012, contro una decinadi cancellazioni.

Questo dimostra che se le in-formazioni circolano, anche le ri-sposte non si fanno attendere e siconferma la generosità della no-stra gente, specialmente dei giova-ni.

Questi giovani dovranno diven-tare l’asse portante dell’Associa-zione, in quanto questo è l’ultimoanno di questa Direzione e del suoPresidente, che non potrà essererieletto, avendo terminato i mandatiprevisti dallo Statuto.

Il 16 febbraio 2013 durantel’Assemblea annuale ci saranno leelezioni della nuova Direzione chedurerà in carica quattro anni e do-vrà in seguito eleggere tutte la cari-che istituzionali: Presidente, Vicepre-sidente, Segretario, Cassiere e Re-

visore dei conti.Mi auguro che i giovani donatori

presenti si facciano carico e pren-dano in mano questa gloriosa Asso-ciazione, che è in crescita. Quandosono diventato Presidente i soci do-natori erano 80, oggi come detto inumeri sono ben diversi e spero cheanche le donne donatrici, d’ora inpoi, occupino delle posizioni impor-tanti come meritano.

Lasciamo e personalmente lasciol’Avis in ottima salute, un’associa-zione viva e dinamica, con i suoi pro-blemi e le sue difficoltà, prima fratutte il tentare di superare i campa-nilismi. Per sentirsi tutti Avisini ugualie tutti con un unico scopo: stimolarenei giovani e non, la generosità delladonazione del sangue.

Mi resta un rammarico, che la-scio da risolvere ai nuovi dirigenti:quello di non essere stato capace diinstaurare collaborazioni con asso-ciazioni che in qualche maniera sonosulla stessa lunghezza d’onda diAvis, ad esempio Aido e gruppi chepropongono sostegno a campagnedi lotta nei confronti di varie malat-tie, tumori, fibrosi cistica. Lavoran-do assieme si darebbe sicuramenteun’immagine di unità e si potrebbe-ro proporre attività comunali ad Al-

deno, Cimone e Garniga.Al giorno d’oggi, con la globa-

lizzazione in atto, non ha più sensochiudersi sotto il proprio campanile.

Ringrazio tutti per la collabora-zione e anche chi ci ha sostenuto inquesti anni: i Comuni di Cimone,Garniga Terme sul piano morale, ilComune di Aldeno e la Cassa Ru-rale di Aldeno e Cadine su quellofinanziario. Devo ringraziare lestrutture dell’Avis regionali e pro-vinciali e la segreteria, molto effi-ciente e disponibile.

Un ringraziamento particolareall’Avis Comunale di Trento per lacollaborazione.

Dall’Avis Comunale auguri a tut-ti i donatori, le loro famiglie, a tuttigli abitanti di Aldeno, Cimone eGarniga Terme. Un Buon Natale eun Felice anno nuovo.

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La storia di un gruppo di appassionati di modellismo statico, oltre30 anni di collaborazioni con istituzioni militari e museali. Nel 2013corsi di aeromodellismo anche ad Aldeno.

GMT, ricerca storicae modellismo

di Girolamo Lorussoe Flavio Chistè

Il Gruppo modellistico trenti-no (Gmt) si è costituito nel 1980con uno statuto redatto in formaprivata da un gruppo di appassio-nati di modellismo statico. Fin dal-l’inizio l’attività è stata caratteriz-zata da un doppio indirizzo: quellomodellistico vero e proprio, me-diante l’allestimento di mostre, equello della ricerca attraverso lapubblicazione di un notiziario riser-vato ai soci.

Tale attività non si è modificatafino al 1989, quando, ritenendoesaurita la fase puramente model-listica, l’associazione ha deciso dipuntare maggiormente sull’attività

di ricerca. C’è comunque da sot-tolineare che nel corso dei priminove anni, Gmt ha partecipato a

numerose mostre nazionali ed haorganizzato rassegne di assolutorilievo che hanno visto la presenzadi modellisti provenienti dal Norde Centro Italia.

Risalgono a quel periodo an-che i primi e fecondi rapporti conmoltissimi altri gruppi italiani, con iquali tuttora Gmt è in contatto perlo scambio di idee e informazionisul modellismo e sulla ricerca.Sono invece tutte del secondoperiodo le pubblicazioni monogra-fiche che il Gruppo ha realizzatocon la collaborazione di studiosiitaliani di primaria importanza.

Nel frattempo, si è provvedu-to alla creazione ed all’ampliamen-to dell’archivio fotografico, icono- A

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Il Gruppo GMT al Museo dell’aeronautica Gianni Caproni.

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grafico e documentale entrando incontatto con personale qualificatodell’Ufficio Storico dello StatoMaggiore Esercito, del Museodella Guerra di Rovereto, delMuseo Caproni di Trento e di al-tre istituzioni museali e non, ancheestere, con le quali esiste un rap-porto di reciproca collaborazione.

Dal 1990 in poi il Gruppo hacosì potuto realizzare venti mono-grafie (mentre altre sono in pre-parazione) e, ogni anno, tre numeridella rivista ufficiale del Gruppo, il“Notiziario Modellistico”. Le mo-nografie sono studi particolarmenteaccurati a carattere esclusivamentestorico su mezzi militari italiani, suaerei e navi.

Da diversi anni Gmt gestisceanche un proprio sito internet,www.gmtmodellismo.it, che pre-senta sia le varie attività associa-tive realizzate da e per i soci (as-semblee, manifestazioni, editoria)nonché articoli di approfondimen-to sulle novità modellistiche ededitoriali. Il sito propone anchel’elenco di tutte le pubblicazionirealizzate dal Gruppo oltre a

un’ampia ed articolata galleriafotografica con i modelli e le ri-cerche dei soci.

Dal 2008 il Gruppo aderisceanche al CIMS - Coordinamen-to Italiano Modellismo Statico,associazione di secondo livelloche gestisce l’attività di coordi-namento fra i vari club italiani.

Nel 2010 il Gmt ha festeggia-to il proprio 30° anniversario difondazione. Un evento di assolu-ta rilevanza che per essere de-gnamente celebrato ha visto l’usci-ta di diverse nuove monografie e

la realizzazione di una mostra-con-corso di modellismo statico pres-so il Museo dell’AeronauticaGianni Caproni di Trento.

Da tale iniziativa è scaturita,dal settembre 2010, una proficuacollaborazione proprio con ilMuseo dell’Aeronautica GianniCaproni di Trento, nata sulla sciadegli ottimi rapporti e risultati con-seguiti con la mostra di modelli-smo, che ha portato ad una part-nership con l’ente museale per larealizzazione di numerose attività(presentazione di eventi storico-modellistici, corsi di modellismo).

Infine dal 2011 il Gmt ha datoinizio alla realizzazione di una nuo-va collana editoriale “Gmt mono-grafie”. Questa nuova serie è stataideata per offrire l’opportunità aisoci ed agli appassionati di averea disposizione del materiale, ine-dito e di elevata qualità grafica efotografica, su particolari soggettimodellistici o mezzi reali pocotrattati dalla pubblicistica ufficia-le.A

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oni CORSO DI AEROMODELLISMO STATICO

AD ALDENO

Durante il mese di marzo GMT organizzerà ad

Aldeno un corso per avvicinare gli appassionati

all’aeromodellismo. Sei appuntamenti, al saba-

to pomeriggio, di due ore ciascuno, rivolti ai ra-

gazzi e agli adulti.

Per informazioni rivolgersi alla Biblioteca comu-

nale di Aldeno, tel. 0461.842816 - e-mail:

[email protected]

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La fine di ogni anno è tempodi bilanci. Lo è anche per il grup-po di maggioranza. In una situa-zione di contingenza economicacritica, abbiamo saputo mantene-re continuità e coerenza con ilmandato affidatoci dagli elettori,creando le condizioni per ulterioriproposte innovative. La crisi si fasentire per molte famiglie e comu-nità. Una delle prove tangibili l’ab-biamo avuta quando a fine estate,nelle riunioni con le società sporti-ve e culturali nella attribuzione deicontributi per attività, si è dovutoattuare un taglio netto a tutti del20%. Questo a causa di una ridu-zione dei fondi della Provincia. Lagiunta ha provveduto tramite unariduzione delle proprie indennità dicarica, a compensare a questamancanza creando un fondo damettere a disposizione delle nostreassociazioni. È sicuramente un belsegnale, dimostra ancora una vol-ta, la sensibilità che la giunta co-munale ha nei confronti dell’asso-ciazionismo locale e del volonta-riato a favore di tutta la nostra co-munità .

In questa fase di difficoltà eco-nomica si sono aperte anche delleopportunità interessanti, come la

costituzione dell’unione dei servizicon il comune di Cimone. Mette-re insieme diverse competenze perpoter risparmiare è sempre undovere delle pubbliche ammini-strazioni da perseguire, infatti, nondobbiamo mai dimenticare che lerisorse che muoviamo sono deicittadini, quindi da tutelare e usarebene, poi ognuno con le sue risor-se personali fa quello che vuole,ma non con quelle degli altri! Èvero che la cosa è regolamentatada una legge regionale, ma deveessere portata avanti lasciando daparte inutili e miopi campanilismiche non consentono alle mostrecomunità di crescere e confrontar-si.

Il gruppo Aldeno Insiemeesprime soddisfazione per il buonesito del progetto di unione dei

servizi tra il comune di Aldeno eCimone. Il progetto porterà deibenefici organizzativi, funzionali edeconomici per le nostre comunità.Sarà anche una grande occasioned’integrazione e conoscenza. Èl’unica strada che si possa perse-guire per mantenere l’identità epeculiarità di ciascun comune egarantire il mantenimento dei ser-vizi offerti ai cittadini secondo prin-cipi di sussidiarietà e di equità.

È un elemento estremamenterilevante l’opportunità di potercostruire attorno a questa nuovaorganizzazione anche occasioni diincontro di carattere culturale as-sociativo e di collaborazione fra lerealtà presenti sul territorio. Spet-ta a ciascuno di noi riempire di si-gnificato questa opportunità, eser-citando anche la fantasia nel mi-gliore dei modi, allargando idee giàsperimentate. Sentendoci protago-nisti di un processo verso il qualenessuno può chiamarsi fuori o peg-gio escludere qualcuno. Solo cosiriusciremo a trasmettere alle nuo-ve generazioni esempi di amoreper il proprio territorio, rispetto perle identità locali, orizzonti più ampie passione per una democraziapartecipata. Purtroppo la crisi non

Aldeno Insieme

Unione dei servizi:integrazione e

conoscenzaRiorganizzazione delle amministrazioni pubbliche di Aldeno e Ci-mone, fondo per le associazioni creato con la riduzione delle inden-nità di carica della giunta e gli orti urbani nelle considerazioni difine anno di Aldeno Insieme.

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Tutti i gruppi consigliari hannomandato i loro articoli entro il 7dicembre (ndr).

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riguarda solo gli euro, ma sonomolto più gravi la mancanza di en-tusiasmo, condivisione e parteci-pazione.

Infine la presentazione del re-golamento dell’orto urbano di Al-deno induce ad alcune riflessionisul significato di questa lodevoleiniziativa. Per dirla alla nostra ma-niera, mai detto fu più azzeccato,l’amministrazione comunale è riu-scita a portare a casa “ l’ort eanca le verze”.

Questo tipo di iniziative sonomolto diffuse in tanti comuni espesso sono riservate ai pensio-nati, ma dietro questo microcosmourbano c’è molto di più. Coloro iquali si dedicano maggiormente aquesta pratica è vero che sono gli

anziani, ma la realtà orticola puòassumere una grande importanzaper tutte le generazioni sia dal pun-to di vista sociale che comunita-rio. Gli orti urbani costituisconoanche un punto di incontro per lacomunità, un’alternativa fruttuosaper le persone che, piuttosto cherinchiudersi in casa, escono, par-lano fra loro, si confrontano. Inaltre parole “coltivano” una comu-nità.

Riteniamo che gli orti urbanipossano essere uno strumentomolto efficace al fine di raggiun-gere importanti obiettivi quali:

- Creare luoghi di forte aggre-gazione anche intergenerazionale

- Dare la possibilità a soggettiin difficoltà di poter avere un aiu-

to, anche se modesto.- Valorizzare il sapere agrico-

lo della tradizione.- Dare spazio alle scuole per

attività educative integrate con al-tre fasce di età.

Si tratta di una piccola iniziati-va, ma che bene rappresenta l’ideache noi abbiamo per il nostro pa-ese di Aldeno.

In questo clima di bilanci, diimpegni seri, ma anche di grandefiducia e speranza per il futuro, purnella piena consapevolezza delpresente, ci è lieta l’occasione perporre a tutti i più sinceri auguri diBuon Natale e di un 2013 ricco disoddisfazioni, serenità, gioia e tan-ta salute per tutti.

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Aldeno per il Futuro

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Amministrazioneimmobile sul Prg

Aldeno per il futuro critica le scelte urbanistiche della maggioran-za. E formula alcune riflessioni su parcheggi, asilo nido, orti socialied Unione dei servizi.

Il 2012 volge al termine e,come consuetudine, illustriamo al-cune delle scelte portate avantinell’ultimo periodo.

Prima di procedere con la ras-segna, però, è doveroso spende-re qualche riga per il contingenteimmobilismo dell’Amministrazioneche, purtroppo, sta lasciando unprofondo segno sullo sviluppo del-la comunità.

Immobilismo mostrato su varifronti: dalle politiche economichea quelle delle energie rinnovabili edalla politica per la famiglia a quelladi sviluppo urbanistico.

Proprio quest’ultimo aspetto,comunque collegato a tutti gli altri,rimane forse il più significativo vi-ste le maggiori ripercussioni sullacomunità e sul territorio.

La programmazione urbanisti-ca vigente risale al lontano 2005(adozione del Piano RegolatoreGenerale) ma il paese risulta com-pletamente bloccato da anni e, adoggi, sembra ormai sepolta la spe-ranza di avere trasformazioni ur-banistiche diluite nel tempo.

L’anno venturo, come confer-mato in Consiglio, dovrebbero in-fatti essere messi in discussioneanche gli ultimi piani attuativi pre-

visti e, per forza di cose, la loroadozione dovrà rispettare i termi-ni di legge.

Quanto risulta vergognoso èche per anni, con la meditata eopportunistica compiacenza del-l’Amministrazione, la pianificazio-ne urbanistica è rimasta ferma sul-la carta o bloccata nel limbo di di-scussioni univoche senza alcunamediazione costruttiva.

Il profondo segno che si sta la-sciando è quindi duplice, comun-que in negativo.

Da un lato, nel presente, lamancata crescita demografica de-gli scorsi anni si ripercuote ora suicosti dei servizi che, ciononostan-te, non vengono proporzionalmen-te ridimensionati pur sempre nelrispetto della qualità offerta.

Dall’altro, in un futuro ormaiprossimo, la mancata programma-

zione negli anni trascorsi per unacrescita urbanistica diluita e rispet-tosa, nonostante tutte le promes-se fatte, potrà portare a gravi pro-blematiche di integrazione e dimantenimento della qualità dellavita e dei servizi offerti.

In un caso o nell’altro, le riper-cussioni cadono, o cadranno, sul-la tutta comunità.

Fatta questa doverosa pre-messa, passiamo ora in rassegnaalcune delle recenti scelte che ab-biamo discusso in sede di Consi-glio Comunale.

Parcheggi.Grazie al Fondo Unico Terri-

toriale della Provincia, sono statirichiesti contributi per la realizza-zione di tre parcheggi pubblici.

Il primo, in via Martignoni, citrova favorevoli poiché è disloca-to in un’area ad alta densità abita-tiva, vista la futura coresidenza ele nuove sedi delle associazioni piùpartecipate.

Gli altri due parcheggi, siti ri-spettivamente in via Borelli e a fian-co del cimitero, ci trovano invececontrari.

Il parcheggio in via Borelli per-ché risulta antieconomico e fuori

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mercato (26/29 mila euro a postoauto scoperto).

Il parcheggio a fianco del cimi-tero, viste le notevoli dimensioni(oltre 60 posti), i costi (circa520.000 euro) e la dislocazione,non risulta essere particolarmenteutile alla comunità rispetto alle al-tre soluzioni alternative che abbia-mo proposto.

Asilo Nido.Le tariffe per l’asilo nido sono

mediamente aumentate del 25%circa rispetto allo stesso periododel 2011.

Come abbiamo ribadito inConsiglio, in quanto causa di taleaumento, è inammissibile il man-tenimento degli stessi costi di ge-stione dell’anno precedente, di-rettamente imputati dal Comunein quanto di sua esclusiva com-petenza (fatturazione, adegua-menti ed altro), a fronte di un mi-nor numero di utenti (12 utenti inmeno).

Il tutto nonostante il contributostanziato dalla Provincia sia rima-sto il medesimo (circa 655 euro/mese per utente oltre a quantoversato dalla singola famiglia).

Orti Sociali.Un’iniziativa condivisibile ma

non certamente per il luogo pre-scelto: qualità dell’aria e dei terre-ni non sono certamente le più in-dicate per coltivazioni ad uso “do-mestico”, vista la strada ad altoscorrimento alla quale competeuna notevole concentrazione, conspargimento, di sali, particolati eliquidi inquinanti.

Oltre a queste criticità, noncomprendiamo perché le doman-de non siano state fin da subitoaperte a tutte le persone maggio-renni e residenti in paese, poi se-lezionate in una graduatoria in baseai requisiti richiesti.

Solo in caso di disponibilità re-sidua e per “gentile permesso”della giunta, gli orti potranno es-

sere utilizzati anche da personecon meno di sessant’anni per lequali, inoltre, la concessione delterreno avrà minore durata.

Unione dei Servizi.Lo scopo principale dell’Unio-

ne è quello di produrre economiedi scala e, come detto in Consi-glio, su questo tema ci troviamopienamente d’accordo.

Nonostante ciò, a causa dellascarsa rappresentatività data laparità di consiglieri per i Comuniaderenti, l’Unione non avrà pote-re decisionale e, per questo, sia-mo contrari all’istituzione di ulte-riori organi politici (Giunta e Con-siglio dell’Unione) e rimaniamotuttavia critici riguardo la capacitàdi creare un vero risparmio, so-prattutto vista la non partecipazio-ne del Comune di Garniga a que-sto nuovo soggetto.

Con l’occasione, auguriamo atutti serene e felici festività.

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Il nostro Comune sta vivendouna fase d’incertezza amministra-tiva dovuta all’imposizione daparte della Provincia di un ac-corpamento di tantissimi servizicon i comuni limitrofi (Cimone eGarniga Terme). Ora il progetto,dopo la fuoriuscita di Garniga Ter-me, andrà comunque avanti con idue rimanenti interpreti: Aldeno eCimone.

La nostra posizione é semprestata quella della difesa dell’au-tonomia dei Comuni, ma anchequella di supportare azioni cheportino dei vantaggi ai cittadini intermini di risparmio sui servizi am-ministrativi.

Questa però non sembra esse-re l’idea della Provincia Autono-ma di Trento. Al contrario la Pro-vincia, con il “Protocollo d’inte-sa in materia di finanza localeper il 2013", obbliga i Comuni,in netto contrasto con il princi-pio di sussidiarietà, alla gestio-ne associata obbligatoria.

E come faranno Dellai, il PDe il partito autonomista (a pa-role) PATT ha imporre ai comu-ni trentini queste unioni? Sem-plice, prevedendo nel sopra ci-tato protocollo che: “si asse-

Lega Nord

di Mirko Bisesti

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gnerà ai Comuni la quota delfondo perequativo dell’anno dicompetenza, solamente quandoverranno avviate le gestioniassociate, a garanzia dell’avviodelle stesse”. In soldoni:“Caro comune, o fai l’Unioneo dal prossimo anno ti scordifior di quattrini”.

Questo é il frutto di una politi-ca centralista che lede i diritti d’au-tonomia dei Comuni ed è miopenei confronti dell’austerità alla qualetutti siamo chiamati a rispondere.

La provincia nei suoi pro-clami si dimentica di dire chele Comunità di valle costeran-no ai contribuenti trentini 8mi-lioni 252mila euro a legislatu-ra, solamente di indennità (innetto contrasto con le direttivestatali che prevedono che, qua-

lora si creassero nuovi organi-smi, questi debbano esseresenza oneri per lo Stato e pergli enti locali, ovvero con cari-che esclusivamente onorifiche).

NB: Sull’Unione dei servizi fraAldeno e Cimone, abbiamo chie-sto che venga tolto il carattere re-munerativo dell’assemblea sovracomunale che si andrà a creare.

Come Lega Nord in ConsiglioComunale ad Aldeno quest’annoabbiamo insistito molto sulla que-stione dell’Imu, chiedendo l’ab-bassamento delle aliquote almenosulla prima casa visto il momentodi difficoltà di tante famiglie (suquesta proposta però la maggio-ranza ci ha risposto negativamen-te). In seguito abbiamo chiesto lariduzione dell’Imu per le abitazio-ni principali e le pertinenze in pos-sesso di persone in stato di handi-cap o che hanno a carico personein stato di handicap (su questol’accordo in consiglio é stato di rin-viare ai prossimi mesi la discussio-ne, per motivi d’intervento tecni-ci).

Progetto Europeo:La Lega Nord si sta facendo

interprete in Europa di un bisogno

Difesa dell’autonomia dei Comuni, Euroregione alpina e Stato fe-deralista nei programmi della Lega Nord.

Verso il 2013 con piùcoraggio e

determinazione

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di rinnovamento e di crescita. Peranni la Lega é stata tacciata di an-tieuropeismo: al contrario, siamoconvinti dell’idea di Europa, maun’Europa molto diversa da quel-la realizzata finora.

Per questo si sta lavorando alprogetto dell’Euro-regione al-pina, la quale ha nel Nord Italiauno degli attori fondamentali.

La nostra idea, condivisa an-che da altri, é quella di puntare sullemacroregioni per uscire veloce-mente dalla crisi e costruireun’Europa più solida e credibi-le.

Seguendo il pensiero di Gian-franco Miglio, crediamo che il cri-terio di aggregazione e di organiz-zazione degli interessi di regioniaffini (anche transfrontaliere) deb-ba diventare la strada maestra pervalorizzare le nostre identità terri-toriali. Questo progetto prevedeche regioni con caratteristiche si-mili convergano fra loro e creinosinergie nuove che saranno da sti-molo alla ripresa.

Lega- contesto nazionale:La Lega Nord ha vissuto nel-

l’ultimo anno un periodo di gran-de cambiamento che si é conclu-so con il cambio al vertice delpartito.

Il congresso della Lega Nord,dove si sono espressi tutti i dele-gati, ha eletto Roberto Maronisegretario federale.

La figura di Roberto Maroni éil connubio perfetto fra l’uomo dipartito e un uomo che é un’ottimagaranzia di autorevolezza e capa-cità (quest’ultime riconosciute nonsolo in maniera bipartisan dal mon-do politico, ma soprattutto rico-nosciute dai risultati raggiunti comeMinistro dell’interno).

Il rinnovamento nel partito haperò toccato anche tutte le più altecariche del movimento. Sonocambiati i segretari nazionali delleregioni più importanti come laLombardia, dove ora abbiamol’attivissimo europarlamentare mi-lanese Matteo Salvini, e il Vene-to, dove ha vinto l’ottimo Sindacodella vicina Verona Flavio Tosi.

La Lega Nord si riproponecosì con forza e determinazionecome l’unica portavoce del-l’idea di uno Stato federalista

e leggero in termini di pressionefiscale. L’unico movimento che faopposizione al governo Monti eche insiste su una razionalizzazio-ne della spesa pubblica sostenen-do fermamente un taglio netto dellapressione fiscale che colpisce lefamiglie e le imprese. Il nostromovimento s’impegna quotidiana-mente sul territorio per aiutare conproposte e azione concrete le fa-miglie e le imprese in difficoltà. Allepersone rimaste senza lavoro e allepiccole e medie imprese in diffi-coltà va tutto il nostro sostegno.

Per la prematura scomparsadell’ex direttore dell’Arione Lo-renzo Lucianer, la sezione dellaLega Nord rivolge un sentito pen-siero di cordoglio alla sua famiglia.

Si augura a tuttiun Buon Natale

e un Felice Anno Nuovo

Tesseramento SezioneLega Nord Aldeno

Se vuoi partecipare contatta ilPresidente della Sezione, Riccar-do Comper al 347 0027824 o ilCons. Com. Mirko Bisesti al333 6213339.

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Orti sociali eparcheggi per

camper e roulottedi Oscar Beozzo

Due piccole iniziative dell’amministrazione per rispondere ai biso-gni della comunità: 27 orti, punto di incontro soprattutto per gli an-ziani e 14 spazi in zona artigianale dedicati a chi ha camper o rou-lotte.

Per definire una comunitàviva, attiva, una comunità che siain grado di crescere culturalmen-te e abbia chiaro il concetto di re-ciprocità, occorre che prima ditutto i suoi cittadini abbiano l’op-portunità di parlarsi, di scambia-re idee, opinioni, considerazionied esperienze con gli altri.

Questi concetti sono stati allabase anche della scelta dell’am-ministrazione comunale quandoha. prima pensato e poi realizza-to lo spazio dedicato agli orti so-ciali urbani, meglio conosciuticome orti dei nonni.

Un’iniziativa realizzata a costozero, in quanto per i lavori di re-

cupero e sistemazione dell’area èstato coinvolto il Servizio Conser-vazione e Valorizzazione dellaProvincia: un lavoro a fini socialirealizzato attraverso persone di-soccupate e riabilitate al lavoro at-traverso progetti finanziati dalFondo Sociale Europeo.

Recentemente il Consiglio co-munale ha approvato il regola-mento per l’assegnazione dei 27orti, un regolamento fatto su mi-sura dei nonni, considerando talitutte le persone che abbiano al-meno 60 anni e che risiedano adAldeno.

Ma sarà anche uno spaziodove potranno trovare un acces- A

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Due immagini degli orti sociali in località Bagnere.

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so privilegiato le persone in statodi disoccupazione e/o di condi-zioni sociali disagiate.

E diverrà pure il luogo doveanche i nostri bambini potrannoessere coinvolti con finalità edu-cative e didattiche attraverso lapartecipazione attiva delle scuoleelementari.

La coltivazione dell’orto devesi, diventare un luogo di produ-zione di ortaggi, ma soprattuttodeve essere un luogo di ritrovo esocializzazione fra persone.Quando nella primavera 2013sarà completato l’intervento conil ricovero attrezzi ed il pergola-to, l’area avrà tutte le carte in re-gola per essere considerato unprezioso luogo di svago e di ri-trovo.

L’assegnazione dell’orto è ov-viamente gratuita ed avrà una du-rata di tre anni.

Per la prima fase, se rimarran-

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no orti liberi, si potranno assegna-re anche a persone senza i requi-siti sopracitati, con assegnazioniche avranno la durata massima diun anno.

Un’altra iniziativa attivata pro-prio in questi giorni riguarda l’in-dividuazione e la creazione diun’area per camper e roulotte.L’amministrazione ha focalizzatol’attenzione nella ricerca di uno

spazio senza che ci sia sacrificiodi altro territorio verde e per que-sto abbiamo stipulato una con-venzione su un’area privata inzona artigianale. Quattordici glispazi a disposizione.

Abbiamo impiegato un po’ ditempo, ma l’obiettivo primario eraanche quello di risparmiare pre-zioso territorio e quindi la solu-zione trovata ci ha costretti amodificare il Prg con diversi pas-saggi in Provincia. Gli atti buro-cratici conseguenti hanno assor-bito più di un anno di tempo: me-glio tardi che mai, ma credo nesia valsa la pena.

Ora gli spazi destinati a par-cheggi pubblici dislocati ai mar-gine delle strade o nelle piazzecomunali dovranno tornare ad uti-lizzo pubblico a rotazione.

È sbagliato pensare o ritenereche lo spazio che una comunità ri-serva a spazio pubblico venga uti-lizzato a scopo privato: questi spa-zi di parcheggio sono stati creati adutilizzo di tutti. Di giorno per chi sisposta, di notte per i residenti.Camper anche in Via delle Cesure.

Camper parcheggiati in Viale Europa.

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Cacofonie estive

Tre studenti insultano gli aldenesi modificando la voce “Aldeno” diWikipedia. Qui sotto la lettera di scuse e la loro promessa di voler“riparare” collaborando a iniziative di carattere sociale.

Certo avrete saputo tutti daigiornali locali della bravata , chia-miamola così, di tre studenti diTrento che in vena di scherzi go-liardici hanno approfittato della li-bertà di espressione per insultareda Internet il nostro paese . Nien-te di grave, si intende, una “goliar-data”. Un episodio che, più cheoffendere, mette un po’ di tristez-za. Mette tristezza anche il fatto chei giornali locali abbiano fatto dacassa di risonanza ad un simileepisodio, costringendoci a pren-dere pubblicamente posizione. Si-curamente uno scherzo poco sim-patico ed anche un po’ingenuo,tanto che i Carabinieri di Aldenosono subito risaliti agli autori degliinsulti.

I tre ragazzi sono stati in Co-mune da me a chiedere scusa allanostra comunità e lo hanno fattoanche pubblicamente, scrivendo lalettera riprodotta qui sotto.

(Emiliano Beozzo)

Siamo i ragazzi che hannomodificato la voce su Wikipedia“Aldeno”.

Vorremmo porgere le nostrescuse a tutta la vostra Comuni-tà. Da parte nostra non c’era

alcun intento di offendere; nonconosciamo peraltro nessuno diAldeno. Non pensavamo chequesta vicenda provocasse cosìscalpore, tanto da dedicarle de-gli articoli su un quotidiano lo-cale, anche se ci rendiamo con-to che giustamente vi siate of-fesi. Con questo non vogliamoin alcun modo giustificare la no-stra bravata, infatti, non appe-na ci siamo accorti dell’artico-lo sul Trentino, abbiamo imme-diatamente contattato il Sinda-co affinché ci ricevesse per po-ter porgere le nostre scuse per-sonalmente. Dopo questo incon-tro ci siamo tenuti in contattocon l’amministrazione per com-prendere come riparare al dan-no fatto. Abbiamo pensato che

avremmo potuto farci carico dicoadiuvare o metterci a dispo-sizione della comunità o del-l’amministrazione comunale pereventuali iniziative a caratteresociale che Aldeno intendesseattivare. Sfruttiamo questa oc-casione, di cui avremmo fattovolentieri a meno di esserne pro-tagonisti, per compiere un gestodi solidarietà che magari nonavremmo avuto occasione difare mai.

Sperando che possiate accet-tare queste scuse, cogliamo l’oc-casione per augurarvi buon Na-tale e un felice anno nuovo.

Andrea, Davide e Mattia

Non servono commenti .(Emiliano Beozzo)

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AVVISO

LEGNA DA ARDERE

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande per il taglio di legna da ardere suboschi privati e per la presentazione delle domande di acquisto legna da ardere dalComune di Aldeno, in conto anno 2013.

Il termine per la presentazione delle domande scade tassativamente il 28 GENNAIO2013, ad ore 12.30.

Le richieste dovranno essere presentate in Comune, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alleore 12.30), su appositi modelli già predisposti.

Spett.leCOMUNE DI ALDENOA L D E N O

Il sottoscritto cell.ed e-mail chiede alla Sessione Forestalel’autorizzazione al taglio di quintali di legna da ardere del bosco privato diproprietà diin localitàIl sottoscritto autorizza il Comune di Aldeno al trattamento dei dati sopraindicati per il servizio di informazione basato

sull’invio di SMS (D.Lgs. 196/2003).

Aldeno,IL RICHIEDENTE

Spett.leCOMUNE DI ALDENOA L D E N O

Il sottoscritto cell.ed e-mail chiede a codesta spettabile Am-ministrazione che gli venga assegnato un quantitativo di legna da ardere, alle condizioni che gli sarannocomunicate.Il sottoscritto autorizza il Comune di Aldeno al trattamento dei dati sopraindicati per il servizio di informazione basato

sull’invio di SMS (D.Lgs. 196/2003).

Aldeno,IL RICHIEDENTEA

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Le sceltedell’Amministrazione

Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazionipiù rilevanti.

Delibere delConsiglio comunale

n. 31 del 11.09.2012Imposta Municipale Propria

(I.Mu.P.) - Approvazione del nuovoRegolamento per la disciplina dell’im-posta municipale propria.

n. 32 del 11.09.2012Modifica del Regolamento per

l’istituzione e la disciplina della ta-riffa di Igiene Ambientale (T.I.A.).

n. 33 del 11.09.2012Approvazione regolamento co-

munale degli “Orti Sociali Urbani” diAldeno.

n. 34 del 11.09.2012Approvazione convenzione con

privato per servizio sosta camper eroulottes. Istituzione del servizio.

n. 35 del 11.09.2012Progetto di Unione dei Servizi dei

comuni di Cimone, Garniga Terme eAldeno ai sensi dell’art. 42 della L.R.1/93 e s.m.. Presa d’atto prescrizioniprovinciali e loro inserimento negli attifondamentali ai fini dell’ammissioneal finanziamento regionale.

n. 38 del 30.10.2012Approvazione del Contratto di

Servizio con Trentino RiscossioniS.p.A. per l’affidamento della fun-zione di riscossione stragiudizialee coattiva delle entrate tributarie epatrimoniali.

n. 39 del 30.10.2012

Progetto di Unione dei Servizi deicomuni di Cimone, Garniga Termee Aldeno ai sensi dell’art. 42 dellaL.R. 1/93 e s.m. presentato a finan-ziamento della Regione TrentinoAlto Adige in data 29 settembre2011. Presa d’atto successiva nonadesione all’attuazione del proget-to del comune di Garniga Terme econseguente modifica dello stessocon approvazione dell’atto costitu-tivo e dello Statuto.

n. 43 del 29.11.2012Approvazione atto modificativo

dell’accordo amministrativo rep.49/USO sottoscritto in data 20.08.2002in ordine alla realizzazione e gestio-ne di un’autorimessa in via Dantead Aldeno.

n. 44 del 29.11.2012Sclassificazione e sdemanializ-

zazione di parte delle pp.ff. 3333,3363 e 3365 del C.C. di Aldeno, iden-tificate tavolarmente come “Beni de-maniali” del comune di Aldeno ai finidella loro permuta con le pp.ff. 2611/3, 2612/3, 2613/2, 2617/2, 2617/3,1251/2 di proprietà della società Au-tostrada del Brennero S.p.a..

n. 45 del 29.11.2012Sdemanializzazione delle pp.ff.

1111/1, 1111/4, 1109/2 e 3357/3 sitenell’area denominata “ex asilo” ai finidella loro parziale alienazione.

n. 46 del 29.11.2012Approvazione adesione formale

al Patto dei Sindaci (Covenant ofMayors) del Comune di Aldeno, per

la redazione del Piano d’Azione perl’Energia Sostenibile (PAES).

Delibere dellaGiunta comunale

n. 71 del 05.07.2012Approvazione schema di con-

venzione per la gestione di tirociniformativi e di orientamento.

n. 73 del 05.07.2012Indizione della X° Edizione del

Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”(10, 11, 12, 13 ottobre 2012) da partedel Comune di Aldeno quale orga-nismo ufficialmente autorizzato aisensi dell’art. 21, comma 3, del de-creto legislativo 08 aprile 2010 n.61 e del D.M. 16.12.2010.

n. 80 del 09.08.2012Proroga locazione alla Società

Cont Luca e Stefano S.n.c. localip.ed. 484, edificio ex Acli, per eser-cizio commerciale: approvazioneschema contrattuale. Periodo01.09.2012 – 31.08.2013.

n. 84 del 03.09.2012Variazione n. 1 al bilancio di pre-

visione 2012 adottata in via d’urgen-za ai sensi dell’art. 13, comma 3,della L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m..

n. 86 del 10.09.2012Nomina Comitato organizzatore

della X Edizione del Concorso Na-zionale “Merlot d’Italia” (10 – 11 –12 e 13 ottobre 2012), indetto dalComune di Aldeno e ufficialmenteautorizzato ai sensi dell’articolo 21, D

al M

unic

ipio

AAAAAREA ISTITUZIONALEREA ISTITUZIONALEREA ISTITUZIONALEREA ISTITUZIONALEREA ISTITUZIONALE

Page 70: L'Arione, notiziario Comune di Aldeno, dicembre 2012

70L ’

ARIONE

Dal

Mun

icip

iocomma 3, del decreto legislativo 08aprile 2010 n. 61 e del D.M.16.12.2010.

n. 87 del 10.09.2012X Edizione del Concorso Nazio-

nale “Merlot d’Italia” (10, 11 – 12 e13 ottobre 2012), indetto dal Comu-ne di Aldeno e ufficialmente auto-rizzato ai sensi dell’articolo 21, com-ma 3, del decreto legislativo 08 apri-le 2010 n. 61 e del D.M. 16.12.2010.Nomina del pubblico ufficiale inca-ricato della anonimizzazione deicampioni; nomina del responsabiledella segreteria e della documenta-zione contabile; nomina del Presi-dente della commissione di degu-stazione.

n. 96 del 03.10.2012Incentivo per il conferimento

della frazione secca non riciclabilepresso il C.R.M. di Aldeno – Criterie modalità applicativi.

n. 101 del 15.10.2012Servizio sosta camper e roulot-

tes. Approvazione tariffe anno2012-2013.

n. 102 del 15.10.2012Asilo Nido – Affidamento gratui-

to del servizio di incasso diretto daparte dell’Ente Gestore – Approva-zione convenzione.

n. 103 del 15.10.2012Approvazione avviso e modulo

di domanda per assegnazione “OrtiSociali Urbani” di Aldeno.

n. 105 del 22.10.2012L.P. 28/1988 e s.m. - Approva-

zione progetto intercomunale di pro-mozione dello sviluppo sostenibiledell’ambiente denominato “Noi cisiamo 2012”.

n. 106 del 22.10.2012Servizio di Tesoreria comunale.

Rinnovo incarico alla Cassa Ruraledi Aldeno e Cadine BCC per il peri-odo dal 01.01.2013 – 31.12.2017.

n. 107 del 29.10.2012Adesione formale del Comune di

Aldeno alla Covenant of Mayors -Patto dei Sindaci per l’impegno inordine all’adozione, entro un annodall’adesione formale al Patto dei

Sindaci, del Piano d’Azione perl’Energia Sostenibile.

n. 108 del 30.10.2012Operazione raccolta punti deno-

minata “Noi Ci Siamo 2012”. Appro-vazione del regolamento/disciplina-re.

n. 112 del 19.11.2012Concessione contributi alle uni-

tà scolastiche operanti nel territoriocomunale. Anno 2012.

n. 113 del 19.11.2012Approvazione dello schema di

convenzione con l’AUSER (Asso-ciazione per l’Autogestione deiServizi e la Solidarietà) di Trentoper il ritiro e trasporto delle pro-vette dall’Ambulatorio Comunaledi Aldeno al Laboratorio di Analisi“Crosina Sartori” o all’OspedaleSanta Chiara – Codice CIGZ01073b72C.

n. 117 del 27.11.2012Catalogo Bibliografico Trentino

- rinnovo convenzione per asse-gnazione di strumentazioni elettro-niche.

Determinazionidel Segretario comunale

n. 115 del 21.06.2012Piano Giovani di Zona

A.R.Ci.Ma.Ga 2011. Rendicontazio-ne e liquidazione.

n. 116 del 27.06.2012Approvazione relazione finale e

rendiconto del progetto di preven-zione e promozione rivolto ai mino-ri e agli adolescenti (progetto socialiex lege 285/1997 e L.P. 14/1991 art.23) valevole per il 2011.

n. 132 del 26.07.2012Acquisto materiale informatico

per Biblioteca e uffici comunali –Codice CIG Z9205E8DF2.

n. 153 del 27.09.2012Affidamento incarico per appog-

gio mediatico e copertura giornali-stica nell’organizzazione dell’even-to MondoMerlot - 10ª Edizione delConcorso Nazionale “Merlot d’Italia”e 13ª Mostra Nazionale “Merlotd’Italia” - alla ditta Editoriale Laria-

na S.r.l. di Milano (MI) – Codice CIGXDF061F4C4.

n. 158 del 03.10.2012Affidamento incarico per orga-

nizzazione della 10ª Edizione delConcorso Nazionale “Merlot d’Italia”alla ditta GRIFFE s.n.c. di Isera(TN) – Codice CIG XEA061F4CA.

n. 176 del 31.10.2012Progetto “Noi ci Siamo 2012” –

Incarico allestimento e fornituramateriale pubblicitario del progetto.Primo impegno di spesa. CIGZ82071C0A5 Grafiche Futura – CIGZC5071C10E Sara Rossi

n. 182 del 23.11.2012Avvio procedure di mobilità

volontaria per passaggio diretto,di cui all’art. 78 comma 2 delCCPL 20.10.2003, messa a di-sposizione in comando da altroente, per la copertura di due po-sti di coadiutore amministrativoufficio Segreteria a tempo inde-terminato e a tempo pieno o par-ziale Categoria B livello Evolutoo, in alternativa, avvio delle pro-cedure per la copertura dei me-desimi profili ma a tempo deter-minato.

n. 187 del 29.11.201215o Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni.Conferimento dell’incarico di revi-sione post-censuaria e regolariz-zazioni di calcolo dell’anagrafedella popolazione residente. COD.CIG Z9F07763DE

Determinazioni delCaposervizio Contabilità

e Bilancio

n. 6 del 29.06.2012Asilo Nido – Approvazione gra-

duatoria straordinaria per inserimen-ti nel mese di Settembre 2012.

n. 9 del 20.11.2012Asilo Nido – Approvazione gra-

duatoria per inserimenti nel mesedi gennaio 2013.

n. 10 del 28.11.2012Asilo Nido – Approvazione gra-

duatoria straordinaria per inserimen-ti nel mese di dicembre 2012.

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Delibere dellaGiunta comunale

n. 74 del 23.07.2012Incarico all’arch. Renzo Micheletti

con studio tecnico in Aldeno, per laredazione del progetto esecutivo deilavori di ristrutturazione ed amplia-mento dell’edificio ex Acli per la rea-lizzazione di una struttura ricettiva tu-ristica (Ostello). Atto di indirizzo.

n. 79 del 09.08.2012Intervento di Risanamento

conservativo con parziale demo-lizione e ricostruzione dell’edifi-cio p.ed. 385 in C.C. Aldeno. Ri-chiesta di allargamento del dadodi fondazione. Assenso ai lavoricon autorizzazione all’occupazio-ne permanente di sottosuolo co-munale.

n. 85 del 03.09.2012Realizzazione di una palestra e

servizi nel comune di Aldeno.Approvazione costituzione grup-

po misto di progettazione fra entepubblico e membri esterni di sup-porto per la redazione del progettodefinitivo ed esecutivo

n. 90 del 03.09.2012Redazione del Piano regolatore

di Illuminazione Comunale(P.R.I.C.) di Aldeno: incarico all’ing.Michela Chiogna.

n. 91 del 03.10.2012Opere di urbanizzazione a ser-

vizio del “Polo scolastico” di Alde-no: incarico al dott. geol. GiovanniGalatà per la redazione della rela-zione geologica e geotecnica e del-

OOOOOPERE PUBBLICHE, URBANISTICAPERE PUBBLICHE, URBANISTICAPERE PUBBLICHE, URBANISTICAPERE PUBBLICHE, URBANISTICAPERE PUBBLICHE, URBANISTICA, CANTIERE COMUNALE, CANTIERE COMUNALE, CANTIERE COMUNALE, CANTIERE COMUNALE, CANTIERE COMUNALE

la relazione idrologico-idraulica.

n. 92 del 03.10.2012Parziale progetto preliminare

parte pubblica e piano di lottizza-zione dell’area “ex asilo nido e scuo-la materna” (PL 1) di Aldeno: incari-co al dott. ing. Mattia Baffetti.

n. 118 del 29.11.2012Realizzazione di una palestra e

servizi nel comune di Aldeno.Approvazione in linea tecnica ai

soli fini del finanziamento del pro-getto definitivo.

Determinazionidel Segretario comunale

n. 134 del 30.07.2012Progetto “Intervento dimostrativo

per l’efficienza energetica e l’utiliz-zazione delle fonti energetiche rin-novabili”. Approvazione CertificatoRegolare Esecuzione e ContabilitàFinale.

n. 135 del 30.07.2012Progetto “Intervento dimostrati-

vo per l’efficienza energetica e l’uti-lizzazione delle fonti energetiche rin-novabili”: approvazione della spesacomplessivamente sostenuta.

n. 138 del 10.08.2012Opere di urbanizzazione a ser-

vizio del “Polo scolastico” di Alde-no. Approvazione verbale di gara eaggiudicazione definitiva per l’affi-damento del servizio di progettazio-ne definitiva ed esecutiva.

n. 139 del 21.08.2012Affidamento incarico all’ing. Re-

nato Coser di Castello di Fiemmeper le verifiche e progettazione de-gli interventi occorrenti ai fini “del-l’adeguatezza” degli impianti dellaCentralina idroelettrica del Comunedi Aldeno. CIG ZB4061A586.

n. 143 del 27.08.2012Incarico alla Dolomiti Reti S.p.a.

di Rovereto, dell’appalto relativo allagestione e manutenzione ordinariadella centrale idroelettrica di Alde-no per il periodo 01.09.2012 –31.08.2015 . CIG ZC50626174.

n. 181 del 19.11.2012Affido servizio di pulizia della

sede municipale all’Impresa di puli-zie “R. Gentilini d.i.” di Zambana peril periodo 08.12.2012 – 07.12.2013– codice CIG Z2E02BE9B5

Determinazioni delResponsabile del ServizioTerritorio e Lavori Pubblici

n. 37 del 06.07.2012Intervento di manutenzione

straordinaria al campo di tambu-rello del Comune di Aldeno.

n. 54 del 01.10.2012Rinnovo dell’autorizzazione allo

scarico dei reflui industriali nellafognatura nera comunale. Insedia-mento industriale. Risposta a do-manda d.d. 08/05/2012

n. 67 del 23.11.2012Lavori di completamento dell’im-

pianto di illuminazione pubblica del-l’abitato di Aldeno – 1° lotto: appro-vazione della contabilità finale e delCertificato di Regolare Esecuzione.

Delibere dellaGiunta comunale

n. 75 del 23.07.2012Associazione per il Coordina-

mento Teatrale Trentino di Trento.

Stagione teatrale 2011/2012. Rico-gnizione della spesa.

n. 77 del 30.07.2012Federazione Italiana Palla Tam-

burello – Finale Nazionali dei Cam-

VVVVVOLOLOLOLOLONTONTONTONTONTARIAARIAARIAARIAARIATOTOTOTOTO, CUL, CUL, CUL, CUL, CULTURTURTURTURTURAAAAA, SPOR, SPOR, SPOR, SPOR, SPORTTTTT

pionati Nazionali Giovanili Opendel 24, 25 e 26 agosto 2012. Atto diindirizzo.

n. 81 del 27.08.2012Determinazione contributi comu-

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ARIONE

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io

AVVISO

CORRIERA DELLE 16.40CORSA BIS TRENTO/ALDENO

Trentino Trasporti Esercizio ha istituito una corsa

bis ad ore 16.40 da Trento ad Aldeno nei giorni scola-

stici dal lunedì al giovedì.

Il servizio effettua solo le fermate di Trento autosta-

zione e Trento Via Giusti e quindi prosegue con linea

diretta, via Ravina, fino ad Aldeno, con arrivo ad ore

17.00.

Il servizio bis diminuisce i tempi di percorrenza della corsa titolare delle ore 16.40 in

quanto questo servizio transita da Mattarello e arriva ad Aldeno alle 17.12.

nali 2012 nei settori delle attivitàsportive.

n. 82 del 27.08.2012Determinazione contributi comu-

nali 2012 nei settori delle attivitàculturali, dell’assistenza e sicurez-za sociale.

n. 83 del 03.09.2012Integrazione deliberazioni giun-

tali n. 81 dd. 27/08/2012 “Determi-nazione contributi comunali 2012nei settori delle attività sportive” en. 82 dd. 27/08/2012 “Determinazio-ne contributi comunali 2012 nei set-tori delle ttività culturali, dell’assi-stenza e sicurezza sociale”.

n. 89 del 17.09.2012Convenzione con l’Istituto Com-

prensivo Aldeno-Mattarello, l’Asso-ciazione Sportiva Ginnastica Alde-no, la Società Sportiva Aldeno e laS.A.T. – Sezione di Aldeno per l’uti-lizzo della palestra della ScuolaMedia.

n. 95 del 03.10.2012Attivazione corsi nell’ambito

dell’attività formativa dell’Universi-tà della Terza Età e del Tempo Di-

sponibile (UTETD) per l’anno acca-demico 2011/2012: approvazionerendiconto spese.

n. 100 del 08.10.2012Università della Terza Età e del

Tempo Disponibile. Convenzionecon l’Istituto Regionale di Studi eRicerca Sociale di Trento per le at-tività fornite negli Anni Accademici2012/2013 – 2013/2014 – 2014/2015. Approvazione del programmaUTEDT 2012/2013.

n. 114 del 19.11.2012Affidamento incarico alla Scuo-

la Musicale “Il Diapason” di Trentoper il “Progetto di educazione mu-sicale” – codice CIG ZBF0772CC3.

n. 115 del 19.11.2012Determinazione contributo stra-

ordinario alla Scuola Media di Alde-no per il progetto Concerto di Nata-le con la partecipazione del corogiovanile Vocincanto.

n. 116 del 27.11.2012Erogazione contributo per ge-

stione amministrativa ed organizza-tiva della Stagione di prosa 2012/2013 a favore dell’Associazione per

il Coordinamento Teatrale Trentinodi Trento – Codice CIGZ4E0776591.

Determinazionidel Segretario comunale

n. 142 del 24.08.2012Federazione Italiana Palla Tam-

burello – Finale Nazionali dei Cam-pionati Nazionali Giovanili Open del24, 25 e 26 agosto 2012. Impegnodi spesa. – CIG ZDE0627CC8.

n. 169 del 15.10.2012Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2012 –

Progetto n. 03: “EcoSound”. Impe-gni di spesa. Parte IV.

n. 177 del 06.11.2012Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2012 –

Progetto n . 10: “Io sono Ok. Tu seiOk. In relazione con me e con l ‘al-tro”. Impegno di spesa. CIGZCD071C045.

n. 184 del 26.11.2012Incarico alla lettrice Marta Za-

netti per incontri lettura classi scuoleelementari e medie. (CIGZ5C0768EE)

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ARIONE

CONTRIBUTI PER I RESTAURI DELLE FACCIATE

Sono ammissibili le spese i seguenti interventi sulle facciate degli edifici siti nel

centro abitato del Comune: rifacimento degli intonaci esterni, tinteggiatura e pulitura

delle facciate e dei loro elementi esterni. Sono esclusi gli interventi già assistiti da altre

agevolazioni finanziarie pubbliche.

Gli interessati debbono esplicitamente dichiarare nella domanda che l’intervento

per il quale si richiede il contributo non è già assistito da altro finanziamento pubblico.

Le domande vanno presentate dal 1 gennaio fino al 30 settembre di ogni anno e

verranno valutate nel trimestre successivo e comunque entro il 31 dicembre dello stesso

anno di presentazione della domanda. L’ammissione al contributo ed il relativo impor-

to verrà comunicato all’interessato e l’erogazione avverrà l’anno successivo alla pre-

sentazione della domanda compatibilmente con l’avvenuta esecutività del bilancio di

previsione comunale. Nella documentazione per l’ammissione al contributo l’interes-

sato dovrà inserire la documentazione relativa all’Icef (www.icef.provincia.tn.it).

La spesa massima ammissibile viene fissata, per ogni singolo intervento in 15mila

euro. Nel caso di edifici di particolare interesse storico - paesaggistico la Giunta comu-

nale può eccezionalmente derogare da detto limite elevandolo fino ad un massimo di

20mila euro.

Sull’importo dichiarato ammissibile dall’ufficio tecnico comunale, la Giunta stabili-

sce il contributo in conto capitale da assegnare nella misura del 40% della spesa se

l’indicatore ICEF risulta essere di valore fino a 0,15, nella misura del 35% della spesa

se l’indicatore ICEF risulta compreso tra un valore superiore a 0,15 e fino a 0,30 e

nella misura del 25% della spesa se l’indicatore ICEF risulta superiore a 0,30.

Le domande sono valutate assegnando la priorità sulla base dei seguenti elementi:

a) completezza dell’intervento previsto rispetto alle dimensioni della facciata;

b) presenza nella facciata, di significativi elementi storico - artistici, quali affreschi o

decorazioni, dei quali sia previsto il restauro;

c) contiguità dell’edificio oggetto dell’intervento rispetto ad altri edifici per i quali sia

stata presentata domanda di ammissione ai benefici previsti dal presente regolamen-

to o che comunque siano già stati oggetto di interventi di restauro;

d) localizzazione dell’edificio sulla viabilità principale.

In caso di parità di requisiti si considera l’ordine cronologico delle domande.

Informazioni all’Ufficio urbanistica ed edilizia privata, 0461843222. Dal

Mun

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Not

izie

util

iPROMEMORIAPROMEMORIAPROMEMORIAPROMEMORIAPROMEMORIAInformazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno

ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.889910Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Martedì 14.00 - 16.00Assistente Sociale CINZIA BRUSCHETTI - area adulti e anziani - Martedì 9.00 - 11.00

FARMACIA DOTT. G. BARBACOVIOrario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956

COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.itOrario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30

Orario ricevimento Sindaco Lun. 8.00 - 10.00 / 16.30 - 17.30da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento

Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori Lun. 16.30 - 17.30da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento

DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 - cell. 328.6912852 Orario di ricevimento:Lunedì - Martedì - MercoledìVenerdìSabatoMercoledìMartedì

Aldeno

CimoneGarniga

9.00 - 12.3015.00 - 19.00 9.00 - 12.0015.00 - 16.3015.00 - 16.00

DOTT.SSA MARINA CESTELE - PediatraAldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Bronzetti, 1Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di visita per impegnative,appuntamenti o informazioni in ambulatorioOrario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.30-17.30 - Martedì 9.00 - 11.30 Venerdì 9.00 - 12.00

Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.30

CORPO DI POLIZIA LOCALE TRENTO-MONTE BONDONEAgenti di Polizia Locale Aldeno: tel. 0461.843188 - Centralino di Trento: tel. 0461.889111

ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali)Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 8.30 - 12.30

DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - tel. 0461.842865 Orario di ricevimento:

LunedìMercoledì - GiovedìVenerdìMartedìMartedì

Aldeno

CimoneGarniga

15.00 - 19.0015.00 - 19.00 su appuntamento10.00 - 13.00 9.00 - 11.0011.00 - 12.00

9.30 - 10.00dal Lunedì al VenerdìCONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221

8.00 - 10.3016.00 - 18.308.00 - 10.30 19.00 - 20.00su appuntamento11.00 - 11.309.30 - 10.30

DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento:

Lunedì - GiovedìMartedìVenerdìSabatoMercoledìMercoledì

Aldeno

CimoneGarniga

BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico:20.00 - 22.0014.00 - 18.00

LunedìMartedì - MercoledìGiovedì - Venerdì

14.00 - 18.00 8.30 - 11.3014.00 - 18.00

Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore

7.00 - 9.00MartedìPUNTO PRELIEVI Via Florida, 1

PARROCCHIA SAN VITO E MODESTOP.zza C. Battisti, 14 - Tel. 0461.842514 - Parroco don Daniele MorandiniOrario apertura canonica: dal Lun al Ven 9.00 - 11.00

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