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L’architettura dei calcolatori
Il processoreLa memoria centraleLa memoria di massaLe periferiche di I/O
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 2
Caratteristiche dell’architettura
Flessibilità• adatta a svolgere diverse tipologie di compiti
Modularità• ogni componente ha una funzione specifica
Scalabilità• ogni componente può essere sostituito con uno equivalente
Standardizzazione• componenti facilmente sostituibili in caso di malfunzionamento
Riduzione dei costi• grazie alla produzione su larga scala
Semplicità• di installazione ed esercizio del sistema
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 3
1.Elaborazione
Interconnessione
2.Memorizzazione
3.Comunicazione
(interfaccia)
Unità Centrale di Elaborazione
MemoriaElettronica
MemoriaMagnetica
Il calcolatore:modello architetturale
Periferiche
Collegamenti(BUS/Cavi)
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 4
Hardware: architettura
L’architettura dell’hardware di un calcolatore reale è molto complessa
La macchina di Von Neumann è un modello semplificato dei calcolatori moderni• Von Neumann progettò, verso il 1945, il
primo calcolatore con programmi memorizzabili anziché codificati mediante cavi e interruttori
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 5
Macchina di Von NeumannE’ composta da 4 tipologie di componenti funzionali:unità centrale di elaborazione (CPU)
• esegue istruzioni per l’elaborazione dei dati• svolge anche funzioni di controllo
memoria centrale• memorizza e fornisce l’accesso a dati e programmi
interfacce di ingresso e uscita• componenti di collegamento con le periferiche del
calcolatorebus
• svolge la funzionalità di trasferimento di dati e di informazioni di controllo tra le varie componenti funzionali
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 6
Macchina di Von Neumann
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 7
Dispositivi di Input
Tastiera Mouse
Joystick
trackball Touch pad
Penna ottica Scanner
Webcam
Fotocam. Dig.
Microfono
Schermi touch screen
Tavoletta grafica
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 8
Dispositivi di Output
Monitor
Cuffie
Plotter
Stampante
Casse acustiche Videoproiettore
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 9
Caratteristiche del collegamento a BUS
Semplicità• un’unica linea di connessione costi ridotti di produzione
Estendibilità• aggiunta di nuovi dispositivi molto semplice
Standardizzabilità• regole per la comunicazione da parte di dispositivi diversi
Lentezza• utilizzo in mutua esclusione del bus
Limitatà capacità• al crescere del numero di dispositivi collegati
Sovraccarico del processore (CPU)• perchè funge da master sul controllo del bus
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 10
Bus di sistema Interconnette CPU, memorie ed interfacce verso
dispositivi periferici (I/O, memoria di massa, ...) Collega due unità funzionali alla volta
• una trasmette e l’altra riceve Il trasferimento dei dati avviene sotto il controllo della
CPU
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 11
Bus di sistema Il bus trasporta dati, indirizzi e comandi Componenti del bus (sottogruppi di linee):
• Bus dati (data bus) • Bus indirizzi (address bus) • Bus comandi (command bus)
Bus dati (data bus) • Serve per trasferire dati
• tra la memoria centrale ed il registro dati (MDR) della CPU
• tra periferiche e CPU (o memoria centrale)• Bidirezionale
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 12
Bus di sistema Bus indirizzi (address bus)
• Serve per trasmettere il contenuto del registro indirizzi (MAR) alla memoria (o ad una periferica)• si seleziona una cella per successive operazioni di
lettura o scrittura• Unidirezionale
Bus comandi (command bus) • Serve per inviare comandi
• verso la memoria (es: lettura o scrittura) • o verso una periferica (es. stampa verso la
stampante / interfaccia)• Unidirezionale
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 13
Interfacce di I/O e bus
Unità centrale di elaborazione
CPU
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 15
Organizzazione tipica di un calcolatore “bus oriented”
CPUMemoriacentrale
Bus
Unità dicontrollo
Unitàaritmetico
logica (ALU)
Registri
CPU
Terminale
Unitàdisco
Stampante
Dispositivi di I/O
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 16
Tre tipologie di istruzioni
Istruzioni aritmetico-logiche (Elaborazione dati)• Somma, Sottrazione, Divisione, …• And, Or, Xor, …• Maggiore, Minore, Uguale, Minore o uguale, …
Controllo del flusso delle istruzioni• Sequenza• Selezione semplice, a due vie, a n vie, …• Ciclo a condizione iniziale, ciclo a condizione finale, …
Trasferimento di informazione• Trasferimento dati e istruzioni tra CPU e memoria• Trasferimento dati e istruzioni tra CPU e dispositivi di
ingresso/uscita (attraverso le relative interfacce)
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 17
Elementi di una CPU
Unità di controllo• Svolge funzioni di controllo, decide quali istruzioni eseguire.
Unità aritmetico–logica• esegue le operazioni aritmetico-logiche (+,-,ecc. ,
confronto). Registri
• memoria ad alta velocità usata per risultati temporanei e informazioni di controllo;
• il valore massimo memorizzabile in un registro è determinato dalle dimensioni del registro;
• esistono registri di uso generico e registri specifici:• Program Counter (PC) – qual è l’istruzione successiva;• Instruction Register (IR) – istruzione in corso d’esecuzione;• …
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 18
A B
Registri
A+B
Come lavora la ALURegistri di ingresso dell’ALU
Bus di ingresso all’ALU
Registro di
uscita dell’AL
U
ALU
A+B
A
B
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 19
La struttura della CPU
BUS CONTROLLO
Leggi
Scrivi
BUS DATI
Dati
BUS INDIRIZZI
Indirizzo
o
Memoria centrale
o
Periferiche
... Registro
Registro
Registro
M A R
M D R
PSW IR
PC
CCPPUU
Operazione
Esegui
Stato ALU
Unità di controllo
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RegistriUn microprocessore contiene un numero limitato di celle di memoria (registri) con scopi specifici• registro contatore delle istruzioni (PC, program
counter)indirizzo della prossima istruzione da eseguire
• registro delle istruzioni (IR, instruction register)istruzione che deve essere eseguita (codificata)
• parola di stato del processore (PSW)contiene informazioni, opportunamente codificate, circa l’esito dell’ultima istruzione che è stata eseguita
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 21
Registri (2)
• registro indirizzi della memoria (MAR)indirizzo della cella di memoria che deve essere acceduta o memorizzata
• registro dati della memoria (MDR)dato che è stato acceduto o che deve essere memorizzato
• registri generaliper memorizzare gli operandi ed il risultato di una operazione
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 22
Esecuzione delle istruzioni
Ciclo Fetch–Decode–Execute(leggi–decodifica–esegui)1. Prendi l’istruzione corrente dalla memoria e mettila
nel registro istruzioni (IR).2. Incrementa il program counter (PC) in modo che
contenga l’indirizzo dell’istruzione successiva.3. Determina il tipo dell’istruzione corrente (decodifica).4. Se l’istruzione usa una parola in memoria, determina
dove si trova.5. Carica la parola, se necessario, in un registro della CPU.6. Esegui l’istruzione.7. Torna al punto 1 e inizia a eseguire l’istruzione
successiva.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 23
Ciclo Fetch–Decode–Execute
Fetch
Decode
Execute
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 24
CPU In grado di eseguire solo istruzioni
codificate in linguaggio macchina
Ciclo Fetch – Decode - Execute1. Prendi l’istruzione corrente dalla memoria e
mettila nel registro istruzioni (IR) (fetch)
2. Incrementa il Program Counter (PC) in modo che contenga l’indirizzo dell’istruzione successiva
3. Determina il tipo di istruzione da eseguire (decode)
4. Se l’istruzione necessita di un dato in memoria determina dove si trova e caricalo in un registro della CPU
5. Esegui l’istruzione (execute)
6. Torna al punto 1 e opera sull’istruzione successiva
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 25
Evoluzione delle CPU
CPU AnnoFrequenza
(MHz)
Dimensione registri / bus
dati
Numero ditransistor
8086 1978 4.77 — 12 8 / 16 29 000
80286 1982 8 — 16 16 / 16 134 000
80386 1986 16 — 33 32 / 32 275 000
80386 SX 1988 16 — 33 32 / 16 275 000
80486 1989 33 — 50 32 / 32 1 200 000
Pentium 1993 60 — 200 32 / 64 3 100 000
Pentium II 1997 233 — 400 32 / 64 7 500 000
Pentium III 1999 450 — 1133 32 / 64 24 000 000
Pentium 4 20001600 —
200032 / 64 42 000 000
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 26
Legge di Moore
Osservazione fatta da Gordon Moore nel 1965:
il numero dei transistor per cm2
raddoppia ogni X mesi
In origine X era 12. Correzioni successive hanno portato a fissare X=18. Questo vuol dire che c’è un incremento di circa il 60% all’anno.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 27
# Transistor [CPU Intel]
100 000
1 000 000
10 000 000
100 000 000
1989 1991 1993 1995 1997 1999
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 28
Legge di Moore e progresso
Il progresso della tecnologia provoca un aumento del numero di transistor per cm2 e quindi per chip.
Un maggior numero di transistor per chip permette di produrre prodotti migliori (sia in termini di prestazioni che di funzionalità) a prezzi ridotti.
I prezzi bassi stimolano la nascita di nuove applicazioni (e.g. non si fanno video game per computer da milioni di $).
Nuove applicazioni aprono nuovi mercati e fanno nascere nuove aziende.
L’esistenza di tante aziende fa crescere la competitività che, a sua volta, stimola il progresso della tecnologia e lo sviluppo di nuove tecnologie.
La memoria
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 30
La memoria
Supporto alla CPU: deve fornire alla CPU dati e istruzioni il più rapidamente possibile
Archivio: deve consentire di archiviare dati e programmi garantendone la conservazione e la reperibilità anche dopo elevati periodi di tempo
Diverse esigenze:• velocità per il supporto alla CPU• non volatilità ed elevate dimensioni per l’archivio
Diverse tecnologie• elettronica: veloce, ma costosa e volatile• magnetica e ottica: non volatile ed economica, ma
molto lenta
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 31
Criteri di caratterizzazione di una memoria
Velocità• tempo di accesso (quanto passa tra una richiesta e la relativa
risposta)• velocità di trasferimento (quanti byte al secondo si possono trasferire)
Volatilità• cosa succede quando la memoria non è alimentata?• per quanto tempo i dati vi rimangono immagazzinati?
Capacità• quanti byte può contenere? qual è la dimensione massima?
Costo (per bit) Modalità di accesso
• diretta (o casuale): il tempo di accesso è indipendente dalla posizione• sequenziale: il tempo di accesso dipende dalla posizione• mista: combinazione dei due casi precedenti• associativa: indicato il dato, la memoria risponde indicando
l’eventuale posizione che il dato occupa in memoria.
La memoria centrale
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 33
Memoria centrale
La memoria è la componente del calcolatore in cui vengono immagazzinati e da cui vengono acceduti i dati e i programmi
La memoria centrale (o principale) è la memoria che può essere acceduta direttamente dal processore• è costituita da celle (o locazioni)• ogni cella può contenere una quantità fissata
di memoria (numero di bit), detta parola di memoria
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 34
Memoria centrale
Ogni cella è caratterizzata da • un indirizzo, che è un numero che
identifica la cella e ne consente l’accesso• un valore, che è la sequenza di bit
memorizzata dalla cella La memoria fornisce le operazioni di:
• lettura: consultazione del valore di una cella con un dato indirizzo
• scrittura: modifica del valore di una cella con un dato indirizzo
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 35
Memoria centrale Le operazioni avvengono sotto il controllo della CPU
• La CPU seleziona una particolare cella di memoria ponendone l’indirizzo nel Registro Indirizzi (MAR)
Se il Registro Indirizzi (MAR) è costituito da N bit, si possono indirizzare 2N celle di memoria, da 0 a 2N –1• Nei PC attuali il MAR è almeno di 32 bit
Operazione di lettura: • copia nel Registro Dati (MDR) il contenuto della cella
di memoria indirizzata dal Registro Indirizzi (MAR) Operazione di scrittura (store)
• copia il contenuto del Registro Dati (MDR) nella cella di memoria indirizzata dal Registro Indirizzi (MAR)
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 36
Struttura di una memoria centrale
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 37
Caratteristiche delle memorie centrali
capacità• il numero di bit che possono essere
memorizzati, misurati in byte (e multipli del byte)
velocità di accesso•misura la velocità di esecuzione delle
operazioni di lettura/scritturavolatilità
• indica la capacità di conservare i valori memorizzati in modo permanente o meno
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 38
Memorie RAM e memorie ROM
Le memorie RAM (random access memory) • possono essere accedute sia in lettura che in
scrittura• sono volatili (i dati memorizzati vengono persi allo
spegnimento del calcolatore)• sono usate per memorizzare dati e programmi
La memorie ROM (read only memory) • permettono solo la lettura dei dati • sono persistenti (mantengono il suo contenuto
anche quando non c’è alimentazione) • sono usate per memorizzare alcuni programmi di
sistema (firmware)
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 39
Memorie secondarie Memoria secondaria o Memoria di massa
• memorizza grandi masse di dati• i dati memorizzati sopravvivono all’esecuzione dei
programmi.• non può essere acceduta direttamente dalla CPU
• i dati di una memoria secondaria per essere elaborati dal processore devono passare nella memoria centrale
Memoria principale Vs. Memoria secondaria• la memoria secondaria memorizza in modo
permanente tutti i programmi e i dati del calcolatore• la memoria centrale memorizza i programmi in
esecuzione e i dati necessari per la loro esecuzione
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 40
Caratteristiche delle memorie secondarie
non volatilità• i dati memorizzati non si perdono allo spegnimento
del calcolatore (perché memorizzati in forma magnetica o ottica anziché elettronica)
grande capacità• capacità maggiore (anche di diversi ordini di
grandezza) rispetto alla memoria centrale bassi costi
• il costo per bit di una memoria secondaria è minore (di diversi ordini di grandezza) rispetto alla memoria centrale
bassa velocità di accesso• tempi di accesso maggiori (di qualche ordine di
grandezza) rispetto a quelli della memoria principale
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 41
Memoria cache E’ una memoria particolarmente veloce usata per
memorizzare i dati usati più frequentemente• La RAM ha tempi di accesso molto alti rispetto alla
velocità dei microprocessori e ne ritarda l’elaborazione Strategia di utilizzo:
• la prima volta che il microprocessore carica dei dati dalla memoria centrale, tali dati vengono caricati anche sulla cache
• le volte successive, i dati possono essere letti dalla cache invece che dalla memoria centrale (più lenta)
La RAM non è realizzata con tale tipo di memoria perché si tratta di dispositivi molto costosi!
Tipi di memoria cache:• cache di I° livello: contenuta nel microprocessore• cache di II° livello: aggiungibile successivamente
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 42
Gerarchia delle memorie
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 43
Caratteristiche delle memorie
La memoria di massa(magnetica)
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 45
Una gerarchia di memoriaOttenuta per “generalizzazione” dell’applicazione del principio di località e tipicamente costituita da1. registri contenuti nella CPU (qualche KB)2. cache (da circa 32KB a circa 1024KB)3. memoria principale (da circa 64MB a qualche GB)4. dischi fissi (da qualche GB a qualche TB)5. nastri magnetici e dischi ottici (da qualche GB a
qualche TB per ogni supporto)
Man mano che ci si sposta verso il basso nella gerarchia aumenta il valore dei parametri fondamentali:• aumenta il tempo di accesso;• aumenta la capacità di memorizzazione;• ma diminuisce il costo per bit.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 46
Caratteristiche dei diversi livelli
Capacità Velocità (TA) €/MByte
registri ~1KB ~1ns NA
cache 64 ÷ 1024 KB ~10ns 300
RAM 64 ÷ 2048 MB ~100ns 2
HD 8 ÷ 100 GB ~10ms 0.005
nastri/CD ~GB per unità ~100ms 0.005
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 47
Dischi magnetici
Sono piatti d’alluminio (o di altro materiale) ricoperti di materiale ferromagnetico.
Fattore di forma (diametro)• sempre più piccolo (consente velocità di rotazione
maggiori);• 3.5 pollici per i sistemi desktop e fino a 1 pollice per i
mobili. Testina di un disco (strumento di lettura/scrittura)
• è sospesa appena sopra la superficie magnetica• scrittura: il passaggio di corrente positiva o negativa
attraverso la testina magnetizza la superficie• lettura: il passaggio sopra un’area magnetizzata induce
una corrente positiva o negativa nella testina.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 48
Tracce e settori Traccia (track): sequenza circolare di bit scritta mentre
il disco compie una rotazione completa• la larghezza di una traccia dipende dalla dimensione della testina
e dall’accuratezza con cui la si può posizionare; la densità radiale va da 800 a 2000 tracce per centimetro (5-10 µm per traccia);
• tra una traccia e l’altra c’è un piccolo spazio di separazione (gap). Settore (sector): parte di una traccia corrispondente a
un settore circolare del disco• un settore contiene 512 byte di dati, preceduti da un preambolo, e
seguiti da un codice di correzione degli errori;• la densità lineare è di circa 50-100kbit per cm (0.1-0.2 µm per bit);• tra settori consecutivi si trova un piccolo spazio (intersector
gap). Formattazione: operazione che predispone tracce e
settori per la lettura/scrittura• un 15% circa dello spazio disco si perde in gap, preamboli e codici
di correzione degli errori.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 49
Tracce e
settori
Tracce
Spazi tratracce
Spazi trarecord
Settore
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 50
Testina dilettura/scrittura
(una per superficie)
Superficie 6
Superficie 5
Superficie 4
Superficie 3
Superficie 2
Superficie 1
Superficie 0
Superficie 7
Direzione delmovimento
Schema di un Hard Disk
Le tracce in grigio formano un “cilindro”
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 51
Prestazioni dei dischi Tempo di acceso (ms o 10-3s)
• Seek time• la testina deve arrivare alla traccia giusta;• dipende dalla meccanica (5-15 ms, 1 per tracce adiacenti).
• Latency• il disco deve ruotare fino a portare il dato nella posizione giusta;• dipende dalla velocità di rotazione (5400-10800 RPM 2.7-
5.4ms).
Transfer Rate (MBps)• Velocità di trasferimento del disco
• dipende dalla densità di registrazione e dalla velocità di rotazione;
• un settore di 512 byte richiede fra 25 e 100 µsec (5-20 MB/sec).
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 52
Floppy disk
Funzioni:• distribuzione software su grande scala (avvento PC);• archiviazione dati.
Struttura analoga a quella di un disco magnetico, • il disco si ferma quando non è operativo;• l’avvio della rotazione comporta un ritardo di ½ sec.
Caratteristiche tipiche di un floppy da 3.5”• Capacità di 1.44 MB• Tracce x settori: 80 x 18• RPM = 300• velocità di trasferimento di 500Kbps
La memoria di massa(ottica)
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 54
Dischi ottici Lettura ottica basata sulla riflessione (o sulla
mancata riflessione) di un raggio laser. Densità di registrazione più alte dei dischi magnetici. Creati in origine per registrare i programmi televisivi,
poi usati come dispositivi di memoria nei calcolatori. Diversi tipi/caratteristiche
• CD-ROM• CD-R• CD-RW• DVD• DVD-RAM• …
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 55
Compact Disk - CD Proposto nel 1980 [da Philips e Sony] per sostituire
i dischi in vinile per la musica. Standard internazionale IS-10149 [libro rosso].
• diametro di 12 cm, spessore di 1.2 mm con un forodi 15 mm in mezzo;
• produzione:1. laser ad alta potenza che brucia fori di 0,8 µm in un disco
master (le depressioni si chiamano pit e le aree fra pit si chiamano land);
2. dal master si ricava uno stampo;3. nello stampo viene iniettata una resina liquida di policarbonato
che forma un CD con la stessa sequenza di fori del master,4. sul policarbonato viene depositato uno strato molto sottile di
alluminio riflettente, 5. copertura con uno strato protettivo e infine con un’etichetta.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 56
Lettura di un CD Un laser a bassa potenza manda una luce infrarossa
(lunghezza d’onda di 0,78 µm) sul disco. I pit appaiono come cunette su una superficie piatta:
• un pit è alto circa un quarto della lunghezza d’onda del laser,• la luce riflessa da un pit è sfasata di mezza lunghezza d’onda
rispetto alla luce riflessa dalla superficie circostante,• l’interferenza negativa riduce l’intensità della luce riflessa.
I passaggi pit/land o land/pit indicano un 1, la loro assenza indica uno 0.
Pit e land sono scritti in una spirale unica che compie 22.188 giri attorno al disco (circa 600 per ogni mm).
Velocità lineare costante (120 cm/sec):• all’interno è di 530 rpm, all’esterno deve scendere a 200 rpm;• l’unità è diversa da quella a velocità angolare costante usata per
gli HD;• 530 rpm sono molti meni dei 3600/10440 rpm degli HD.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 57
Pit e land su un CD
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 58
CD-ROM 1984: Philips e Sony pubblicano il libro giallo, in
cui viene definito lo standard dei CD-ROM (Compact Disc-Read Only Memory).• viene definita la struttura e il formato da utilizzare per
memorizzare dati digitali invece che “semplice” musica. Rispetto ai CD audio i CD-ROM hanno
• stesse dimensioni;• compatibilità dell’ottica e della meccanica;• stesso processo produttivo;• miglior capacità di correggere errori.
Il libro verde [1986] aggiunge grafica e possibilità di mischiare audio, video e dati nello stesso settore.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 59
Velocità/capacità dei CD-ROM
Velocità base (1x)• 75 settori/sec,• 153.6 KByte/sec (175.2 in modalità 2).• Velocità superiori crescono in proporzione
• 32x corrisponde a 2400 settori/sec cioè quasi 5MB/sec
Capacità• 74 minuti di musica = 681.984.000 byte = circa 650
MB;• 80 minuti di musica = circa 700 MB.
Tempo di accesso• alcune centinaia di millisecondi.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 60
CD Recordable (CD-R) CD che vengono scritti una sola volta (WORM):
• utilizzati per backup, per produzioni in piccole serie, per la generazione di master, …
• standard definito nel libro arancione, dove si introduce anche il CD‑ROM XA (CD‑R scritti in modo incrementale);
• stesse dimensioni dei CD‑ROM• dischi di policarbonato di 120 mm;• contengono un solco largo 0,6 mm (guida per il laser di scrittura).
La riflettività di pit e land è simulata• c’è uno strato di colore fra il policarbonato e lo strato
riflettente: nello stato iniziale questo strato è trasparente;• per scrivere, un laser ad alta potenza colpisce un punto
nello strato della superficie colorata, rompe un legame chimico e crea una macchia scura.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 61
CD ReWriteable (CD-RW)
Dischi ottici riscrivibili. Lo strato di registrazione utilizza una lega di argento,
indio, antimonio e tellurio che ha due stati stabili:• lo stato cristallino con elevata capacità di riflessione (land);• lo stato amorfo con ridotta capacità di riflessione (pit).
Si usa un laser con tre potenze diverse:• ad alta potenza il laser scioglie la lega e un raffreddamento
rapido la porta dallo stato cristallino allo stato amorfo;• a potenza media la lega si scioglie e si raffredda tornando
nel suo stato cristallino;• a bassa potenza si rileva solo lo stato del materiale.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 62
Digital Versatile Disk (DVD)
Evoluzione tecnologica maggior densità dei dati:• pit più piccoli (0.4 vs. 0.8 µm);• spirale più serrata (0.74 vs. 1.6 µm);• laser rosso (0.65 vs. 0.78 µm).
Caratteristiche dei DVD• capacità di 4.7 GB
• 133 minuti di video fullscreen MPEG-2 ad alta risoluzione (720 x 480) con colonna sonora in 8 lingue e sottotitoli in altre 32;
• 1x indica 1.4 MB/sec (vs. 150 KB/sec).
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 63
Diversi formati di DVD
Esistono situazioni in cui servono più di 4.7 GB. Pertanto sono stati definiti quattro formati:1. Lato unico, strato unico (4,7 GB).2. Lato unico, strato doppio (8,5 GB).3. Due lati, strato unico (9,4 GB).4. Due lati, strato doppio (17 GB).
Tecnologia dello strato doppio:• uno strato riflettente sul fondo coperto da uno stato
semiriflettente; a seconda di dove viene indirizzato il laser, il raggio viene riflesso da uno strato o dall'altro;
• lo strato inferiore ha pit e land leggermente più grandi, per cui la sua capacità è leggermente inferiore.
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 64
Tipi di calcolatori
SUPER COMPUTER
MAINFRAME
PERSONAL COMPUTER
WORKSTATION
MINICOMPUTER
NOTEBOOK, PENBOOK, LAPTOPCOMPUTER (Portatili)
Pote
nza d
i P
ote
nza d
i calc
olo
calc
olo
CLUSTER O RETI DI WORKSTATION
Il sistema operativo
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 66
• Software = insieme (complesso) di programmi.
• Organizzazione a strati, ciascuno con funzionalità di livello più alto rispetto a quelli sottostanti:
• Firmware: strato di (micro-)programmi che agiscono direttamente sullo
strato hardware memorizzato dal costruttore su una memoria permanente (ROM)
Architettura del Software
“Macchine Virtuali”
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 67
Sistema operativo (S.O.) Strato di programmi che opera al di sopra di
hardware e firmware e gestisce l’elaboratore Le funzioni offerte dal S.O. dipendono dalla
complessità del sistema di elaborazione:• gestione delle varie risorse hardware• gestione della memoria centrale• organizzazione e gestione della memoria di massa• interpretazione ed esecuzione di comandi
elementari
• gestione della multi-utenza e del multi-tasking
11/04/23 Introduzione ai sistemi informatici 68
Classificazione dei S.O.In base al numero di utenti:
Mono-utente (mono-user)
• un solo utente alla volta può utilizzare il sistema Multi-utente (multi-user)
• più utenti in contemporanea possono interagire con la macchina
• il S.O. deve fornire a ciascuno l'astrazione di un sistema “dedicato”
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Classificazione dei S.O.In base al numero di programmi in esecuzione:
Mono-programmato (mono-task)
• si può eseguire un solo programma per voltaMulti-programmato (multi-task)
• il S.O. permette di eseguire più programmi in contemporanea (su una sola CPU)
• il S.O. deve gestire la suddivisione del tempo della CPU fra i vari programmi (time-sharing)
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Interazione dell’utente con il S.O.
Un utente "vede" l’elaboratore solo tramite il S.O., che simula una “macchina virtuale”• diversi S.O. possono realizzare diverse macchine virtuali
sullo stesso hardware• aumenta l’astrazione nell’interazione utente/elaboratore
• senza S.O.: sequenze di bit• con S.O.: comandi, programmi, dati.
Il S.O. traduce le richieste dell’utente in opportune sequenze di comandi da sottoporre alla macchina fisica• Il S.O. esplicita qualsiasi operazione di accesso a
risorse hardware, implicitamente implicata dal comando dell’utente
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Interazione dell’utente con il S.O.
Utente S.O. “esegui progr1” input da tastiera
ricerca codice di “progr1” su disco
carica in RAM codice e dati <elaborazione> “risultato = 10” output su video
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Interazione dell’utente con il S.O.
Interfaccia testuale• Il S.O. interagisce con l’utente mediante l’interpretazione
di linee di comando•esempi: DOS, Linux
Interfaccia grafica o GUI (Graphical User Interface)• tutti i programmi e le funzioni sono mostrati sullo
schermo mediante simboli immediatamente comprensibili (icone)
•esempi: Windows, MacOS (Macintosh)