L’incognita del tavolo - RIFday...al ministero della Salute per un confronto sulla riforma del...

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MARZO 02/2009 Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB Roma Nuova Edizione Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma a pagina 4 E se la società si scioglie? Può accadere che una società di farmacisti che gestisce una farmacia si sciolga: cosa fare, in una simile evenienza, se non si è provveduto a inserire adeguate clausole nell’atto costitutivo del sodalizio? I consigli dell’esperto Fofi, Mandelli nuovo presidente Andrea Mandelli, già vicepresidente nello scorso triennio, è stato eletto presidente della Fofi per il 2009-2011, subentrando così a Giacomo Leopardi, che ha guidato la federazione per otto mandati consecutivi. Procederò sul suo stesso percorso”: questa la prima dichiarazione del neo-presidente Comunicateci la vostra e-mail La modifica delle norme relative all’invio di comunicazioni da parte degli Enti pubblici prevede che, al fine di ridurre l’utilizzazione della carta, esse viaggino per via telematica. È indispensabile, dunque, che tutti gli iscritti comunichino agli uffici dell’Ordine la loro e-mail. Alla presenza di tutti i soggetti del settore, il sottosegretario alla Salute Fazio ha dato il via al tavolo tecnico per il riassetto della distribuzione dei farmaci, esprimendo un’opzione verso un sistema duale basato su farmacie di comunità ed esercizi tipo drugstore. Per le parafarmacie, in sostanza, non ci sarebbe posto. Resta un problema: che ne sarà di quelle esistenti? L’incognita del tavolo a pagina 19 a pagina 9

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Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

a pagina 4

E se la societàsi scioglie?

Può accadere che una società di farmacistiche gestisce una farmacia si sciolga: cosa fare,in una simile evenienza,se non si è provveduto a inserire adeguate clausolenell’atto costitutivo del sodalizio? I consigli dell’esperto

Fofi, Mandellinuovo presidente

Andrea Mandelli,già vicepresidente nelloscorso triennio, è stato elettopresidente della Fofi per il 2009-2011, subentrandocosì a Giacomo Leopardi,che ha guidato la federazioneper otto mandati consecutivi.

“Procederò sul suostesso percorso”:questa la prima

dichiarazione del neo-presidente

Comunicateci la vostra e-mailLa modifica delle normerelative all’invio di comunicazioni da partedegli Enti pubbliciprevede che, al fine di ridurre l’utilizzazionedella carta, esse viagginoper via telematica.È indispensabile, dunque,che tutti gli iscritticomunichino agli ufficidell’Ordine la loro e-mail.

Alla presenza di tutti i soggetti del settore, il sottosegretario alla SaluteFazio ha dato il via al tavolo tecnico per il riassetto della distribuzione dei farmaci, esprimendo un’opzioneverso un sistema duale basato su farmacie di comunità ed esercizi tipodrugstore. Per le parafarmacie,in sostanza, non ci sarebbe posto.Resta un problema: che ne sarà di quelle esistenti?

L’incognita del tavolo

a pagina 19 a pagina 9

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Rassegna Informativa del farmacistadell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

Anno XXXV N.2 - Marzo 2009

EditoreOrdine dei Farmacisti della Provincia di RomaDirezione e amministrazione Via A. Torlonia‚ 15 - 00161 Roma Direttore responsabileEmilio CroceCoordinamento redazionaleMargherita ScaleseIn redazioneValeria BellobonoRegistrazionedel Tribunale di Roma n° 11959 del 25/1/1968Coordinamento stampa e pubblicitàArt Director Design Strategy srlImpaginazione e graficaVincenzo FuriatiStampa Cimer snc Spedizioneabb. post - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB RomaFinito di stampareMarzo 2009

Gli inserzionisti di questo numero:

Farma&tec - MondofarmaTecnologie per la farmacia pag.9

La VerolanaProdotti per la farmacia pag.13

Bayer HealthCareProdotti per la farmacia pag.15

Banca Popolare di SondrioIl mutuo per i farmacisti pag.24

per informazioni sugli spazi pubblicitari tel.: 06.87179247 mail: [email protected]

IN QUESTO NUMEROPrimo pianoRiforma con sanatoria? Niente di più insanoParte il tavolo per riorganizzare il servizio farmaceutico

a pagina 4

È successoAssemblea, interventi a tutto campo

a pagina 8Fofi, Mandelli eletto presidente

a pagina 9Assiprofar, nuova conferma per Caprino

Un compleanno plurisecolare, tutto da ricordare

a pagina 10È ora di dare peso ... al peso

Quando il banco vince.. e raddoppia a pagina 11

Un farmacista romano alla guida dell’Utifar

a pagina 12

In agendaDecentramento, spuntano due nuove sedi

In rampa di lancio il secondo corso Ecm dell’Ordine

AAA, indirizzi elettronici richiedonsi

a pagina 14

FocusAnalisi microbiologiche, e se fosse il turno della farmacia?

a pagina 16

Codici e codicilliCrisi, arriva un secondo decreto

a pagina 18Quando “uno per tutti” diventa “ognuno per sé”

a pagina 19Turisti sì, ma con meno soldi in tasca

All’ICI non si scappa, anche se l’inquilino è un parente

a pagina 20Invariata per il 2009la quota sociale

Riaperto l’ombrello del placet Asla pagina 21

Ordine per tea pagina 22

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di Emilio Croce

in fondo

N. 2 - MARZO 2009 3

Che farmacia farà? Così si chiedeva la copertina del numero scorso del nostro giornale. Unadomanda tanto pertinente quanto inevitabile, alla luce della necessità di mettere mano al-le norme che regolano il servizio farmaceutico per una loro revisione ponderata e organica,in vista anche della prospettiva di potenziare il ruolo delle farmacie di comunità come cen-tro territoriale di servizi di salute, confermata in via diretta ai più di 1200 colleghi del no-stro Ordine dal sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, nel suo intervento alla serataEcm del 28 gennaio scorso.A fronte di questa visione certamente condivisibile - per quanto tutta da istruire e definire,soprattutto in relazione ai suoi aspetti organizzativi, operativi ed economici - ci eravamolimitati a osservare, come Ordine professionale, che essa va perseguita preoccupandosi invia preliminare di salvaguardare l’assetto complessivo del servizio farmaceutico, vinco-landolo al modello di farmacia professionale. In secondo luogo, sostenevamo la necessitàdi compiere un intervento preciso e deciso sull’attuale disciplina concorsuale, che allostato presenta limiti e farragini che ostacolano a un tempo sia la tempestiva apertura dinuovi esercizi farmaceutici là dove occorrano, sia le aspirazioni di quei colleghi che legitti-mamente perseguono il traguardo di diventare titolari. Il loro diritto a percorsi di selezio-ne certi e trasparenti, al termine del quale vince chi ha più meriti, saperi, competenze edesperienze, è una condizione da salvaguardare prima di ogni altra, se davvero si vuolepreservare un modello farmaceutico fondato sulla meritocrazia e sulla qualità dei profes-sionisti che lo realizzano.Al riguardo, mi permetto di dissentire da quei colleghi che hanno ritenuto troppo timide lerichieste avanzate nel corso dell’incontro con Fazio, ritenendole il “minimo sindacale” delleaspettative della professione. In realtà, continuo a pensare che mantenere impregiudicatol’assetto portante del servizio farmaceutico, rivedendo il molto che deve essere rivisto inmateria concorsuale, tutto possa essere fuorché un’ipotesi di minima.E continuo a pensarlo perché ho la sensazione che sia ancora tutt’altro che scontata l’opzio-ne di una riforma del servizio farmaceutico che vada nella direzione auspicata dalla stra-grande maggioranza della professione (i colleghi che la pensano in maniera diversa e con-tinuano a fare il tifo per la completa liberalizzazione del servizio, infatti, rappresentanouna posizione largamente minoritaria, anche se forse non gli garberà sentirselo dire).

Se devo dirla tutta, mi sembra infatti che su alcuni profili di rischio sia urgente fare - equanto prima - assoluta chiarezza, magari proprio all’interno di quel tavolo di

confronto aperto dal sottosegretario Fazio al Ministero del Lavoro, Salute e Poli-tiche sociali che ha cominciato i suoi lavori il 18 febbraio scorso (ne riferiamo

ampiamente nell’articolo di apertura del giornale, a pag. 4).Mi riferisco, per essere chiaro, alla proposta avanzata in quel consesso

da alcuni rappresentanti del mondo delle parafarmacie di “sanare”questi esercizi, promuovendoli al rango delle farmacie propria-

mente dette e inserendoli quindi a pieno titolo nel servizio far-maceutico. Un’ipotesi impercorribile, a meno di non prendere i

principi e le ragioni del diritto (o almeno quel che resta nelnostro Paese), avvoltolarli come un fagotto di stracci, co-

spargerli di benzina e dargli fuoco. Ma pur sempre un’ipo-tesi di fronte alla quale non si è registrato - almeno fin quì- un

no risoluto sia a livello istituzionale, sia da parte delle massimeorganizzazioni di categoria.Vogliamo credere che tale silenzio - in verità fragoroso -

obbedisca a ragioni tattiche e sia quindi soltanto il prodotto della combinazione tra ladelicatezza della partita in gioco e le necessità di muoversi con la massima cautela, per

evitare reazioni che, suonando come un’espressione di corporativismo, possano pregiudica-re il miglior esito dell’appena intrapreso confronto. Ciò non di meno, si tratta di un silen-zio che qualche preoccupazione la autorizza, soprattutto a fronte di alcune considera-

Pirateria? No grazie

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Seduti intorno a un tavolo, convo-cato dal sottosegretario alla SaluteFerruccio Fazio, per riorganizza-re il sistema di distribuzione delfarmaco.Così i rappresentanti della Fofi, del-la Federfarma, dell’Assofarm, delleassociazioni delle parafarmacie(presenti con tre sigle) e della gran-de distribuzione organizzata (Coop,Auchan e Conad), alla presenza in-teressata di esponenti di Confcom-mercio, Confersecenti e Federdistri-buzione, hanno dato il via il 18 feb-braio scorso al complesso confron-to dal quale dovrebbe scaturire ilservizio farmaceutico italiano deglianni a venire.Va detto subito che l’incontro con-vocato dal professor Fazio suona, aun tempo, come un riconoscimen-to e un de profundis - il primo pro-babilmente involontario, il secondocertamente consapevole - per iltentativo di liberalizzazione del set-tore voluto da Bersani con la sualegge del 2006. Il riconoscimento risiede nel fattoche proprio l’inopinata e poco pon-derata accelerazione imposta daBersani tre anni fa oggi obbliga, inqualche modo, al riassetto di un si-stema sul quale, nonostante i tenta-tivi, non si era mai riusciti negli ul-timi vent’anni a intervenire concre-tamente per rivederne quegli aspet-ti certamente suscettibili di ammo-dernamento e miglioramento. Il de profundis consiste invece nelpreciso orientamento manifestatoda Fazio nel suo intervento ai lavoridel tavolo: il sottosegretario, infatti,non ha fatto mistero di guardare aun sistema di distribuzione del far-maco sostanzialmente fondato sudue pilastri, la farmacia da una par-te e i drugstore di modello anglo-sassone dall’altra.

Fazio, in altre parole, non ritiene leparafarmacie, così come configura-te dalla legge Bersani, esercizi utili arazionalizzare il sistema nel segnodell’efficienza, preferendo un asset-to che, anche sulla scorta di quelche avviene altrove, faccia leva es-senzialmente sulle farmacie di co-munità e su drugstore da allocare inprevalenza nei centri commerciali.Sulle farmacie, il Governo intendeinfatti investire molto (come lostesso Fazio aveva peraltro dichia-rato qualche settimana fa, interve-nendo al corso Ecm dell’Ordine diRoma), sviluppandone il ruolo, lefunzioni e la capacità di servizio,per farle definitivamente evolverenella direzione di presidio e centrodi salute del territorio, sempre piùintegrato nel Ssn, dove i cittadinipotranno accedere con più como-

dità, efficienza ed economicità aservizi sanitari che oggi sono co-stretti a “inseguire”, girando cometrottole tra gli ospedali e altre strut-ture del servizio sanitario. Per quanto riguarda i drugstore, Fa-zio ritiene che siano una realtà or-mai rodata, anche in Paesi di con-solidata tradizione e attenzione allasanità pubblica come il Regno Uni-to, e si tratta semplicemente di defi-nire quali farmaci OTC e SOP essipossano vendere, attraverso listeda valutare in sede tecnica. Al ri-guardo, Fazio ha fatto riferimento auna riclassificazione di queste duecategorie di farmacia cura dell’Aifa,l’Agenzia del Farmaco. Il problema,semmai, è decidere se nei drugstoredebba o meno essere prevista lapresenza obbligatoria del farmaci-sta, questione che il sottosegretarioha affermato di voler ancora ap-profondire, prima di esprimere unorientamento.La visione duale di Fazio, ovvia-mente, suona come una vera e pro-pria sentenza capitale nei confrontidelle parafarmacie. Che però - rico-nosce l’esponente di Governo - nonpossono certo essere chiuse perlegge. Bisognerà dunque attivarepercorsi, con criteri tutti da defini-re, in base ai quali i titolari degli at-tuali esercizi di vicinato siano rias-sorbiti nel novero delle farmacie o,viceversa, riconvertano l’attivitànella direzione drugstore. Il tuttoponendo una precisa linea di de-marcazione temporale (il sottose-gretario ha fatto esplicito riferimen-to al 31 dicembre 2008), termine ul-timo utile a considerare quali para-farmacie o titolari delle stesse po-tranno essere oggetto di “riassorbi-mento” in un senso o nell’altro. Allaluce della prospettiva indicata daFazio, tuttavia, almeno un dato è

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Primo no

Parte il tavolo per riorganizzare il servizio farmaceutico

Riforma con sanatoria?Niente di più insano

Rappresentanti di Fofi,Federfarma, Assofarm,parafarmacie e Gdo si sono incontrati

al ministero della Salute per un confronto sulla

riforma del sistemadi distribuzione

del farmaco. Posizioni moltodistanti, sullo sfondo

dei paletti posti dal sottosegretario Fazio,

contrario alle parafarmacie.Che, sostiene, “andrannogradualmente riassorbite”.

Ed è subito polemica

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ormai di chiarezza solare: non po-trebbe esservi modo migliore dibuttare i soldi dalla finestra, in que-sto momento, che aprire una nuovaparfarmacia.A proposito della “riconversione” -argomento spinosissimo, sul qualeè facile prevedere che si scatene-ranno polemiche e contenziosi anon finire - va anche detto percompletezza di informazione cheFazio, oltre al “time out” al 31 di-cembre 2008, ha prefigurato altreinevitabili condizioni: una gradua-lità del processo, da commisurareanche sulla base della capacità di“assorbimento” del sistema, e lafissazione di criteri, procedure erequisiti per procedere alla “ricon-versione".Questi, dunque, i paletti fissati daFazio nel corso dell’incontro. Chetracciano una visione della questio-ne e un percorso di altro segno ri-

spetto a quelli esplicitati dagli altriconvenuti al tavolo, ciascuno deiquali (vedi scheda a pa-gina 6) ha avanzatoproposte differenti,com’era peraltro ragio-nevole attendersi Inconsiderazione dellaprofonda diversità degliinteressi rappresentati. Proprio la inconciliabi-lità delle posizioni haindotto il sottosegreta-rio alla Salute a confe-rire al presidente dellaFofi, Andrea Mandelli -cui era stata peraltro af-fidata la conduzionedei lavori dell’incontro- il mandato di coordinare la pro-secuzione del confronto, nel tenta-tivo di ridurre le proposte di rias-setto del settore dalle attuali cinquea una o al massimo due, sulle quali

concentrarsi e lavorare poi insiemenelle prossime sedute del tavolo,

alla ricerca di una neces-saria sintesi e condivi-sione.Il confronto, com’è det-to, è appena cominciatoe non si annuncia dav-vero facile. Le prime av-visaglie, del resto, si so-no fatte sentire a incon-tro appena concluso,con la durissima presadi posizione del Movi-mento nazionale dei li-beri farmacisti (al qualefa riferimento la Fef,una delle tre organizza-zioni di parafarmacie

presenti all’incontro), che in unasua nota ha definito “scandaloso evergognoso” quanto emerso dal ta-volo tecnico, troppo in sintonia coni contenuti del disegno di legge

zioni svolte proprio dal sottosegretario Fazio. Il quale, sia pure utilizzando un vocabolario estremamenteaccorto, da politico consumato, ha di fatto sollevato la questione di come “sistemare” le parafarmacie esi-stenti, atteso che questi esercizi non sono compresi nell’assetto della distribuzione del farmaco cui guardail Governo per il futuro. Tuttavia, non potendo certamente disporre per legge la chiusura delle parafarma-cie oggi operanti sul territorio nazionale, Fazio ha ammesso la necessità di trovare un modo per favo-rirne un “assorbimento”, una “riconversione”, giusto per usare i vocaboli di cui si è servito. Cosa signifi-chino riconversione o assorbimento è ovviamente tutto da vedere. Quel che sappiamo bene, invece, èquel che non vogliamo che arrivino a significare: la prospettiva di una sanatoria. Una parola che ciprocura l’orticaria .A Giacomo Leopardi sono debitore di quella che è forse la più efficace definizione riservata ai provvedi-menti legislativi di sanatoria, che fanno strane non soltanto delle leggi e delle regole, ma anche della di-gnità e dei diritti di chi quelle leggi e quelle regole le rispetta fino in fondo: atti di pirateria. Così lo stori-co presidente della Fofi definì una volta le sanatorie, roba da pirati, e così li considera tutta la professio-ne, ad eccezione forse dei pirati stessi (che, si sa, non mancano purtroppo in nessuna famiglia, per onestache sia).Per questo è bene dirlo subito e a chiare lettere: ogni tentativo, anche larvato, di far trionfare una fur-bata impudente e arrogante quale sarebbe un’eventuale sanatoria di parafarmacie (non importa qua-li, quante e di chi) vedrà la più intransigente opposizione di coloro che credono nello stato di diritto.Che tutto possono tollerare fuorché di vedere mortificate le larghe schiere di colleghi che lavorano dura-mente, che non infilano scorciatoie, che studiano con impegno aspettando pazientemente l’espletamentodei concorsi (e si tratta di attese che in certe Regioni del Bel Paese assumono fattispecie bibliche) e che so-stengono con profitto e merito le prove d’esame. Non consentiremo mai e per nessun motivo che i diritti dicostoro vengano calpestati, mortificati, vanificati dalla corsa spregiudicata di chi sorpassa a destra, per dipiù su macchine truccate e senza neppure mettere la freccia.Forse dirlo con tanta chiarezza non sarà “tattico” né “politico”, ma francamente a noi di urtare la suscetti-bilità dei pirati e di quanti - consapevolmente o meno - intendono favorirne gli abbordaggi, non interessadavvero. Vogliamo solo dire come la pensiamo e farlo senza lasciare adito a equivoci: alla stragrande mag-gioranza dei farmacisti italiani, i pirati non sono mai piaciuti, e non cominceranno certo davvero a piace-re oggi.

in fondo8

Il senatore Antonio Tomassini,primo firmatario con Gasparri di un ddl di riforma del servizio farmaceutico

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del servizio farmaceutico presen-tato dai senatori Maurizio Gasparrie Antonio Tomassini, consideratodal Mnlf nient’altro che una vera epropria “controriforma".Secondo i liberi farmacisti, dallaseduta del tavolo del 18 febbraio èemersa infatti “la volontà di annul-lare completamente il processo diliberalizzazio-ne avviato daldecreto Bersa-ni sulla vendi-ta dei farmacid’ a u t o m e d i -cazione e farchiudere 2750nuove aziendecon la conse-guente perditadi 5000 postidi lavoro. Il go-verno, secon-do Mnlf, “hasposato appie-no la tesi dellaFe d e r f a r m a ,nel momento in cui definisce un’a-nomalia da sanare una delle rifor-me che era stata maggiormente ap-prezzata dai cittadini." Sotto accu-sa è finita anche la decisione di af-fidare il coordinamento dei lavori aMandelli, che secondo la nota deiliberi farmacisti “in tempi non so-spetti aveva espresso tutta la pro-pria contrarietà al progetto Bersa-ni” e sarebbe dunque nient’altroche un uomo dichiaratamente diparte, privo della terzietà necessa-ria per fare in qualche modo da ar-bitro del confronto.“I monopoli si riappropriano, at-traverso le politiche illiberali delGoverno, degli spazi persi con laprecedente legislatura” proseguo-no i liberi farmacisti, annunciandobattaglia dura in tutte le sedi na-zionali ed europee e stigmatizzan-do “la vergognosa illusione rap-presentata dall’ipotesi di sanatoriain favore di alcune parafarmacie,che sarebbero trasformate in far-macie a tutti gli effetti". Una misu-ra che - garantiscono i liberi far-macisti - non affievolirà la forteopposizione del Mnlf alla “contro-riforma” targata Tomassini-Ga-sparri .

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Primo no

Posizioni distanti, quelle rap-presentate dalle organizzazio-

ni presenti altavolo di con-fronto sullariorganizza-zione del si-stema di di-s t r i b u z i o n edel farmacoc o n v o c a t odal sottose-gretario allaSalute Fer-ruccio Fazio.Le sintetizzia-mo qui di se-guito, così co-

me registrate da Gaetano DeRitiis, presente all’incontrodel 18 febbraio scorso.

Federfarma

Il sindacato dei ti-tolari sostiene l’i-potesi di un siste-ma distributivo or-ganizzato su due li-velli: la farmacia professio-nale , presidio del Ssn nelquale assicurare un ampioventaglio di servizi sanitari abeneficio del territorio di ri-ferimento; esercizi commer-ciali autorizzati alla venditadi una ben definita lista diprodotti OTC e SOP indivi-duati dalle autorità, senzaobbligo del farmacista.Viene ammessa la possibilità,nell’ambito delle procedureconcorsuali previste dalle nor-me attuali, di “riassorbire” ititolari di parafarmacia, te-nendo però conto delle prio-rità che debbono essere assi-curate ai titolari di farmaciarurale sussidiata. Ferma contrarietà nei con-fronti dell’ipotesi di prevedere

una nuova tipologia di farma-cia, la “farmacia non conven-zionata”, sia per evitare unalievitazione dei costi legati al-l’aumento del consumo deifarmaci che inevitabilmentericadrebbero sui cittadini, siaper evitare di allargare il nu-mero di esercizi, che finireb-bero per reclamare il passag-gio da farmacia non conven-zionata a convenzionata.

Assofarm

L’associazione del-le farmacie pubbli-che guarda an-ch’essa a un siste-ma distributivo or-ganizzato su due livelli: la far-macia professionale, centrodi servizi sanitari con una for-te integrazione nel territorio;esercizi commerciali senzaobbligo del farmacista.Assofarm si esprime control’ipotesi di un “riassorbimen-to” dei titolari di parafarmaciada parte del sistema farmacia,anche in ragione di una reddi-tività che si è andata molto ri-ducendo negli ultimi anni. Lapreoccupazione maggiore,però, non è economica ma diprospettiva: secondo le far-macie pubbliche, una simileriforma finirebbe infatti perscardinare il sistema legislati-vo del settore, pregiudicandocosì il diritto di prelazionedelle nuovi sedi farmaceuti-che oggi riconosciuto ai co-muni.

Anpi

Favorevole a un si-stema di distribu-zione del farmacoorganizzato su tre li-

Riforma, a ognuno la sua posizione

Il professor Ferruccio Fazio, sottosegretario alla Salute

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Probabilmente, è solo un assaggiodi ciò a cui assisteremo nel prossi-mo futuro. Al di là dei termini più omeno morbidi utilizzati, da “assor-bimento” a “riconversione", fa veni-re più di un mal di pancia propriola prospettiva, evocata senza nep-pure troppe dissimulazioni, dellanecessità di “sanare” in qualchemodo la situazione originatasi conl’avvento delle parafarmacie. La misura, inutile girarci intorno,piace solo e unicamente a quelliche potrebbero esserne i beneficia-ri, tra i quali - fanno osservare i ma-ligni, solitamente meglio informatidegli ingenui - si celano non pochititolari di farmacia e non meno in-teressi di capitale o di altra natura.Insomma, la sanatoria - sia se riferi-ta agli esercizi in quanto tali, sia informa di agevolazioni ai titolari de-gli stessi - sarebbe un indigeribilepremio ai soliti furbi, quelli che, co-me rabdomanti, sanno trovare tuttele scorciatoie per trarre vantaggi in-debiti dal volgere delle situazioni. Esi tradurrebbe in un’ulteriore, inso-stenibile mazzata per coloro checredono nella cultura delle regole enel loro rispetto. Insomma, da una parte, in nomedella necessità di uscire dall’im-passe creata dalla legge Bersani ein ossequio ai principi della realpolitik, si prefigura come inelutta-bile la prospettiva di una sanato-ria; dall’altra, però, appare semprepiù chiaro che il fronte dei contra-ri a un tale provvedimento è este-sissimo, fin quasi a coincidere conla quasi totalità della professionefarmaceutica. Cosa succederà, dunque, e soprat-tutto come si schiereranno le piùautorevoli organizzazioni di rap-presentanza della professione, Fofie Federfarma in testa? Le sorti dellapartita della riassetto del serviziofarmaceutico dipendono, in largaparte, dalla risposta a questa do-manda. Una risposta che, dovero-samente, chi di dovere deve imme-diatamente e chiaramente espri-mere: a chiederlo sono tutti i far-macisti italiani e la risposta è sem-plicemente doverosa.

velli: farmacia convenziona-ta; parafarmacia con titolareil farmacista ,con un numerocontingentatosulla base di unaspecifica piantaorganica e conun allargamen-to delle referen-ze ai farmaci di-spensabili diclasse C con ri-cetta ripetibile. L’Anpi auspicaanche una revisione dellanormativa concorsuale che ri-conosca ai farmacisti titolaridi parafarmacia un “bonus”da far valere nei concorsi perl’assegnazione delle nuove se-di farmaceutiche; corner Gdoe parafarmacie condotte danon farmacisti, esercizi aesclusiva caratterizzazionecommerciale, da assoggettarealla regolamentazione di set-tore e nei quali vendere solouna lista di prodotti a bassoimpatto di rischio individuatidall’Agenzia del farmaco.

Omnisalus

L’ipotesi perseguita èquella di una trasfor-mazione tout courtdella parafarmacia infarmacia, con la ri-serva di trasferire, se necessa-rio e su richiesta, la sede dellafarmacia nelle aree del comu-ne sprovviste di un serviziofarmaceutico.

Fef (Mnlf )

La premessa dellaproposta Fef è l’au-spicio di “liberare” laprofessione di far-macista dal vincolodella pianta organica, in accor-do con la storica battaglia con-dotta fin dalla sua fondazionedal Mnlf. L’auspicio è quello diun sistema di distribuzione delfarmaco organizzato su tre li-

velli: farmacia; parafarmaciacon titolare farmacista; cor-

ner GDO e para-farmacia condot-ta da non farma-cisti, a caratteremeramente com-merciale. Rispetto alla pro-posta Anpi, simi-le solo in appa-renza, la Fef au-spica una piena

libertà di apertura delle para-farmacie, condivide la pro-spettiva di allargare i farmacidispensabili a quelli dellaclasse C con ricetta ripetibileed esprime una ferma contra-rietà all’assegnazione di faci-litazione e vantaggi ai titolaridi parafarmacia nei concorsiper l’assegnazione delle sedifarmaceutiche.

GDO(Coop, Conad, Auchan)

Sostanziale iden-tità di veduta peri giganti dellagrande distribu-zione organizzata, per i qualiil sistema distributivo deveessere organizzato su tre li-velli e valorizzare in ogni ca-so la figura professionale delfarmacista: farmacia convenzionata; pa-rafarmacia e corner GDO, innumero definito sulla base diprecisi parametri (anche inquesto caso, come già perl’Anpi, si pensa dunque a unaforma di contingentamento),dove dispensare farmaci SOPed OTC, opportunamente ri-classificati secondo standardeuropei; esercizi commercialiammessi alla vendita di unnumero ristretto di farmaciSOP ed OTC, senza vincoli dinumero e di ubicazione esenza l’obbligatorietà dellapresenza del farmacista.

Gaetano De Riitis

GDO

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Molti gli argomentidiscussi nell’assisedell’Ordine tenutasil’8 febbraio scorso

Assemblea,interventia tutto campoL’assemblea annuale degli iscrittiall’Ordine, tenutasi lo scorso 8 feb-braio, è stata come di consuetol’occasione per fare il punto dellasituazione sul “punto rotta” dellaprofessione e, in particolare, dellacomunità professionale dei farma-cisti di Roma e provincia. Molti gli argomenti in discussione,seguiti all’introduzione del presi-dente Emilio Croce, che ha volutoricordare tutti gli eventi che hannocaratterizzato l’anno appena tra-scorso, dai corsi Ecm agli eventiper promuovere la sicurezza in far-macia, dalle iniziative di solida-rietà all’adozione del nuovo tesse-rino professionale. L’incontro è proseguito con cennidedicati alla normativa relativa aiconcorsi per l’assegnazione di sedifarmaceutiche, con l’annuncio del-l’individuazione della ditta incari-cata di espletare tutta la fase pro-cedurale del concorso. Sempre sul-l’argomento sono stati affrontatialcuni “nodi irrisolti”, come l’obso-lescenza di alcuni quiz (l’impegnoè quello di attivarsi in ogni sedeadeguata per sollecitarne unapronta sostituzione) e la verificadella congruità del rapporto far-macia/abitan-ti, alla lucedelle nuovezone di inse-diamento resi-denziale che inalcuni casihanno stravol-to l’assetto ur-banistico-abi-tativo della nostra città.A proposito del concorso, è statonuovamente menzionato il corsodi preparazione ad hoc, che hacoinvolto centinaia di colleghi in-

teressati ad apprendere informa-zioni e metodologie utili per af-frontare al meglio leprove, ormai immi-nenti. È tornata adaffacciarsi alla ribal-ta anche la questio-ne Onaosi, diventatoun tormentone dopola sequela infinita diproteste, polemiche,pareri legali, ricorsial giudice del lavorodegli anni scorsi.Confortante, a ognibuon conto, l’esitodella vicenda, che havisto l’inequivocabi-le riaffermazione dell’incostitu-zionalità del pagamento di talequota.Interessante è stato il riferimentoall’ampliamento delle attività chepossono essere svolte in farmacia.È stato nuovamente evidenziato, alriguardo, che introdurre all’inter-no dell’esercizio apparecchi per lamisurazione della vista, allestireun banchetto con il podologo oun’attività di ottico sono incompa-tibili con la nostra professione,poiché vietati dalla normativa vi-gente. Di contro, sono invece con-sentiti la detenzione e l’impiego diapparecchi automatici, quali i defi-brillatori.I lavori sono proseguiti con l’ap-provazione del bilancio consuntivo2008, presentato da Arturo Cava-liere e da Marcello Giuliani e conl’esame del bilancio preventivo2009, approvato con voto unanimedopo la presentazione dei progettiin essere (gratuità dei corsi ECM,

p r e s t a z i o n iistituzionali eattività cultu-rali, ecc.).Dopo aver, in-fine, approvatol’entità dellaquota d’iscri-zione e dellaquota farmacie

2009, che restano ancora invariate,si è passato agli argomenti propo-sti dai partecipanti all’assemblea.Emilia Bernocchi ha voluto infor-mare i colleghi in ordine al Banco

alimentare, che prevede per il me-se di maggio una raccolta di pro-

dotti per l’igiene, perpersone anziane e perl’infanzia, da distribui-re a persone bisogno-se, invitando l’Ordinea promuovere la cono-scenza della meritoriainiziativa tra i farmaci-sti, al fine di sollecitar-ne un’attiva partecipa-zione. L’invito è statoprontamente raccolto,come attesta anchel’articolo che questonumero di Rif pubbli-ca a pagina 11.

Gaetano La Martire ha portato sultavolo della discussione l’abroga-zione del comma 5 del d.l. 286/98Testo unico sull’immigrazione,chiedendo di sensibilizzare la Fe-derazione nazionale, affinché, alfianco della Federazione dei medi-ci, prenda posizione a garanzia deldiritto alla salute per tutti coloroche sono presenti sul territorionazionale. Giuseppe Fattori haportato la sua testimonianza co-me portavoce dei farmacisti catto-lici che prestano attività di volon-tariato presso la Caritas e, in qua-lità di presidente del Nobile Colle-gio, ha ringraziato l’Ordine per ilrilevante impegno a supporto del-l’istituzione.L’ultimo punto dibattuto è statoquello sollevato da Piero Uroda,relativamente alla questione dell’o-biezione di coscienza in farmacia.Un argomento fondamentale per ladignità del farmacista, che secon-do Uroda è discriminato rispettoagli altri professionisti della salutea cui l’obiezione di coscienza èconsentita. Un argomento delicatoe complicato, da tempo al centro divivaci contrapposizioni e polemi-che, che non poteva certo essereesaurito in sede assembleare mache certamente - anche alla luce difatti di cronaca che hanno riguar-dato proprio colleghi che operanonella nostra città - innerverà nelprossimo futuro il dibattito internoalla professione.

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È successo

Piero Urodapresidente dell’UnioneCattolica Farmacisti Italiani

Il logo della Caritas, uno dei centri di volontariato sostenuto dall’Ordine

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Novità al verticedella federazione professionale

Fofi, MandellielettopresidenteÈ Andrea Mandelli, presidente del-l’Ordine di Milano, il nuovo numerouno della Federazione degli Ordinidei Farmacisti Italiani. Questo l’esi-to delle consultazioni tenutesi tra lafine di gennaio e l’inizio di febbraioper il rinnovo del Comitato Centra-le e del Collegio dei Revisori deiconti per il triennio 2009/2011. Unesito nel senso della continuità ge-stionale dell’organismo professio-nale: Mandelli viene infatti dall’e-

sperienza co-me vicepresi-dente nell’ulti-mo triennio diguida della Fe-derazione diGiacomo Leo-pardi, che la-scia la presi-denza dopo ot-to successivimandati con-secutivi, purconser va n d oun posto in co-

mitato centrale - in rappresentanzadell’Ordine di Roma, il più granded’Italia - per continuare ad assicura-re il fondamentalecontributo dellesue straordinarieesperienza e com-petenza.La scelta di conti-nuità, peraltro, èribadita dalla so-stanziale riconfer-ma del gruppo di-rigente, che vedesolo quattro “newentries”, quelle diMario Giaccone ,Giovanni Pisano eCarlo Traballi inComitato centralee quella di AngelaPellacchi nel Collegio dei revisori.Questo il quadro completo delnuovo vertice nazionale della pro-fessione: il Comitato centrale ècomposto dal presidente Mandelli,dal sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri(Bari, vicepresidente), MaurizioPace (Agrigento, segretario) e Fran-co Cantagalli (Bologna, tesoriere),affiancati dai consiglieri GiacomoLeopardi, Piero Maria Calcatelli(Ancona), Ernesto Cornaglia (Cu-neo), Giovanni Gerosa (Lecco),Mario Giaccone (Torino), GiovanniPisano (Napoli), Felice Ribaldone(Genova), Alberto Schiaretti (Fi-renze) e Carlo Traballi (Vicenza). Il

Collegio dei revisori dei conti ècomposto dal presidente France-sco Acquaviva (Livorno), dai mem-

bri effettivi Anto-nino D’Alessandro(Palermo) e LucioPantano (Frosino-ne) e dal membrosupplente AngelaPellacchi (l’Aqui-la), unica donnapresente nei verticifederali.Mandelli , com-mentando la suaelezione, ha volutoconfermare comeessa vada intesa“un passaggio deltestimone nel se-gno della conti-

nuità; si procederà, dunque, sul per-corso avviato dalla presidenza Leo-pardi. L’obiettivo è quello che la far-macia confermi la sua centralitànello scacchiere della salute e diven-ti sempre di più il centro polifunzio-nale di servizi che tutti vogliamo eauspichiamo”.Al nuovo presidente e al Comitatocentrale che lo affianca vanno i mi-gliori auguri di buon lavoro da Rif eda tutto l’Ordine di Roma, che nonmancherà di assicurare la sua con-vinta collaborazione per un lavorocomune in direzione della tutela edella promozione della professionefarmaceutica e dei suoi valori.

Andrea Mandelli, nuovo presidente della Federazionedegli Ordini dei Farmacisti Italiani.

Giacomo Leopardi,presidente uscente della F.O.F.I. 8

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Un saluto particolare - e gli altricomponenti dei vertici federali certa-mente non ce ne vorranno, per que-sto affettuoso distinguo - va al presi-dente uscente, insieme a un grazieimmenso per il suo straordinariooperato nei quasi 25 anni trascorsialla guida della Federazione naziona-le. La sua permanenza all’interno delComitato centrale, fortemente volutada tutto l’Ordine di Roma, è una ga-ranzia per tutti che il nostro massi-mo organismo di rappresentanzaprofessionale - come peraltro ha su-bito voluto assicurare anche il nuovopresidente - proseguirà il suo impe-gno in favore della salvaguardia dellanostra professione.

Rinnovo per il direttivo del sindacato titolari

Assiprofar,nuova confermaper CaprinoNelle giornate del 22, 23 e del 24febbraio si sono svolte le elezioniper il rinnovo del Consiglio direttivo(20 componenti), del Collegio sin-

dacale (3 effetti-vi e 2 supplenti)e della Consulta(5 componenti)dell’Assiprofar,il sindacato deititolari di farma-cia di Roma. An-che per il trien-nio 2009/2011 èstato confer-mato alla presi-denza Franco

Caprino, che sarà affiancato dai vi-cepresidenti Giuseppe Perroni (ur-bano) e Mario Manduzio (rurale),dal segretario Andrea Cicconetti,dal tesoriere Osvaldo Moltedo e dalpresidente della Consulta GigliolaBrocchieri.Questo, per completezza di informa-zione, il dettaglio completo dei risul-tati della consultazione sindacale:

Consiglio direttivo: Mario Amir-khanian, Antonino Annetta, Fran-cesco Armato,Franco Caprino,Andrea Cicconet-ti, Giuseppe Da-niele, FrancescoDavanzo, RobertoDi Rollo, Giovan-ni Di Stefano,Giancarlo Foglia-ni, Ada Franchi,Paolo Gaoni, Si-monetta Ivella,Mario Manduzio,Maria Grazia Me-diati, OsvaldoMoltedo, Giusep-pe Perroni, Massimo Picchioni, An-drea Rigano, Guido Torelli.Collegio dei sindaci: Giuseppe Ca-lifano, Giampiero David e PietroMinonzio (effettivi), Carlo Loreti eNicola Strampelli (supplenti).Consulta: Pietro Ameli, GigliolaBrocchieri, Mauro Ciotti, RobertoDominici, Vincenzo Pastore.Ai nuovi vertici del sindacato titola-ri, i più sentiti auguri di buon lavoroda parte di tutto l’Ordine dei farma-cisti, con l’auspicio che anche nelprossimo triennio possa proseguiree intensificare, nel rispetto delle re-ciproche funzioni e autonomie, ilpositivo clima di collaborazione in-stauratosi tra i due organismi.

Festa per i 580 anni,del Nobile Collegio

Un compleannoplurisecolare,tutto da ricordareCome avere quasi sei secoli e... nondimostrarli: è il caso del prestigiosoNobile Collegio Chimico Farmaceu-tico, l’antica Universitas Aromata-riorum dei farmacisti romani, isti-tuita da papa Martino V con unabolla pontificia che riporta la datadell’ 8 marzo 1429. I conti sono pre-sto fatti: da allora, le sponde del vi-

cino Tevere hanno viso fluire la bel-lezza di 580 anni. Legittima e più

che giustificata,dunque, la festache l’8 marzoscorso i Nobili col-legiali, presiedutida Giuseppe Fat-tori, hanno volutodedicare alla loronobile istituzione. Per l’occasione, laChiesa di San Lo-renzo de’ Spezialiin Miranda, stori-ca sede del Colle-gio, ha ospitatol’urna con le spo-

glie di San Giovanni Leonardi, fon-datore dell’Ordine dei Chierici re-golari della Madre di Dio e protet-tore dei farmacisti.San Giovanni Leonardi fu dichiara-to venerabile da Clemente XI nel1701 e venne beatificato nel 1861da Pio IX; Leone XIII volle nel 1893che il suo nome fosse iscritto nelMartirologio romano (cosa fino adallora mai accaduta per i beati, adeccezione dei pontefici); papa PioXI lo canonizzò il 17 aprile 1938. L’8 agosto 2006 la Congregazione peril Culto Divino e la Disciplina deiSacramenti, in forza delle facoltàconcessele da Papa Benedetto XVI,lo ha proclamato Santo Patrono ditutti i farmacisti.La Chiesa è stata mantenuta apertaper tutta la giornata (una domeni-ca, per felice combinazione), finoad oltre il tramonto così da per-mettere a quanti più farmacistipossibile di venerare il Santo. Cosache sono stati in molti a voler fare:la giornata si è infatti rivelata unsuccesso, con un’adesione davverosignificativa da parte dei colleghi.Altra bella notizia, a margine dellacelebrazioni: su richiesta della Fe-derazione degli Ordini, la Consultaper la Filatelia ha espresso parerefavorevole all’emissione di un fran-cobollo commemorativo in occa-sione del IV centenario della mortedi “San Giovanni Leonardi”, cheverrà inserita nel programma filate-lico 2009.

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È successo

Franco Caprino, presidente dell’Assiprofar

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Un’iniziativa dell’Istituto superiore di sanitàcontro i rischi da obesità

È ora di dare peso ... al pesoSi chiama “Dai peso al peso” l’ini-ziativa promossa dall’Istituto Su-periore di Sanità, dall’Istituto SanRaffaele di Roma, dalla SocietàItaliana dell’Obesità e dall’AcayaConsulting per contrastare il fe-nomeno della crescente obesitàche, in sintonia con quanto acca-de nei Paesi più avanzati, a partiredagli Usa, sta ormai dilagando an-che in Italia.L’iniziativa, partita da Roma il 13Febbraio, coinvolgerà oltre 50 Iper-coop e “recluterà” diverse migliaiadi cittadini, in modo da raccogliereed elaborare informazioni da inse-rire in quella che sarà la prima ban-ca dati italiana sull’obesità.“Il progetto ha una ri levanzascientifica – ha spiegato StefanoVella, direttore del Dipartimentodel Farmaco dell’Iss – che consistenella possibilità di creare unacoorte, rigorosa-mente anonima, dicirca 10.000 perso-ne che ci permet-terà di monitorarenel tempo quanto ecome il sovrappesopuò influire sullostato di salute”.Le persone interes-sate potranno ef-fettuare un check-up gratuito pressouna delle aree pre-disposte. Il perso-nale medico e pa-ramedico provvederà a effettuareun prelievo di sangue per misura-re la glicemia e analizzare il profi-lo lipidico. Attraverso apposite bi-lance sarà inoltre possibile calco-lare la percentuale di grasso cor-poreo. Al termine della visita, in-sieme ai consigli degli esperti,verrà offerto un vademecum con

preziose indicazioni per un regi-me di vita corretto e sano.“È la prima volta che si fa uno

screening di tale estensione e soprat-tutto considerando l’obesità comefattore di rischio per altre patolo-gie”, ha dichiarato Giovanni Spera,professore di Medicina Interna del-l’Università “La Sapienza” di Romae presidente Sezione Regionale La-zio della Società Italiana dell’Obe-sità. “L’obesità è una vera, impor-tante patologia e bisognerebbe co-minciare a considerarla e trattarlacome tale”.La causa principale va ricercatanell’alimentazione scorretta e ve-loce a cui siamo oggi abituati, perpigrizia, per necessità e, a voltepurtroppo, anche per una voluta ericercata adesione a modelli ali-mentari, come il fast food, fino aqualche decennio fa del tuttoestranei alle nostre abitudini. Ilcosiddetto junk food, cibo spazza-tura, ha così finito per impadro-nirsi delle nostre tavole, riem-piendole di salse, merendine, pa-tatine e conservanti. Da qui l’inevitabile boom di confe-zioni accattivanti, odori pungentiche arrivano diretti a stimolare l’i-potalamo e bocconi fritti e iper-conditi da fast food che però “sono

solo quattro, micafaranno male…”.Ed è proprio que-sta un’ altra dellegrandi e menopercepite proble-matiche alimenta-ri: quantità esi-gue, apporto calo-rico alle stelle. La campagna “Daipeso al peso” sigioverà anche del-la possibilità di in-terfacciare diretta-mente con il pub-

blico: a partire dal 2 Febbraio è in-fatti attivo il numero verde 800-928892 che dal lunedì al venerdì,dalle 9:00 alle 18:00, è a disposizionedei cittadini per fornire informazio-ni sui centri Coop che aderisconoall’iniziativa.

Successo per la raccolta solidaledi farmaci e alimenti

Quando il banco vince.. eraddoppiaSi è chiusa con una raccolta di oltre325.000 farmaci la nona Giornatanazionale di raccolta del farmacopromossa da Banco farmaceuticoOnlus; la cifra è ancora indicativa,dato che ai numeri già dichiarati an-dranno sommate le donazioni effet-tuate dalle aziende farmaceutiche.Un successo straordinario, dunque,con un incremento di medicinalidonati rispetto allo scorso anno parial 7,5%. I farmaci raccolti sarannodistribuiti a oltre 1.200 enti che quo-tidianamente si occupano di assi-stenza a persone bisognose.L’iniziativa è stata ancora più signi-ficativa alla luce della crisi economi-ca che non risparmia il nostro Paesee che non ha comunque impedito amoltissimi italiani di compiere unatto di solidarietà per aiutare chi èancora più sfortunato. Non va infat-ti dimenticato che sono centinaia dimigliaia le persone indigenti cheusufruiscono ogni giorno dell’assi-stenza primaria fornita dagli enticaritatevoli in Italia. Risultati comequesto sono incoraggianti e fannoben sperare che le raccolte solidali,non solo di farmaci, possano con-correre ad alleviare le condizioni didisagio dovute alla povertà.Saltando... di banco in banco, voglia-mo raccontare anche dell’Associazio-ne Banco Alimentare, nata da unacomunità che in una giornata di quasivent’anni fa ha deciso di mettersi a di-sposizione delle migliaia di personein difficoltà che si trovano nel territo-rio di Roma e del Lazio. Nasce così l’idea di raccogliere e ridi-stribuire tutte le eccedenze generatedai processi di produzione e smista-mento delle derrate alimentari chenon possono essere immesse sulmercato per molteplici motivi, comeuna data di scadenza ormai vicina, ilconfezionamento errato o stock

Stefano Vella,direttore del Dipartimento del Farmaco dell’Iss

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invenduti. A oggi sono 2.500 i vo-lontari e 450 gli Enti coinvolti in que-sta rete, all’interno della quale sistanno sviluppando numerosi rap-porti di collaborazione e diverse ini-ziative a carattere solidale. Una diqueste è la Raccolta alimentare di so-lidarietà, progetto proposto ogni an-no dal Banco Alimentare, che si svol-ge presso circa 250 supermercati del-la nostra regione; per il 2009 la datascelta è stata quella del 28 febbraio el’obiettivo quello di raccogliere so-prattutto prodotti in scatola, non fa-cilmente deperibili, e articoli desti-nati all’infanzia. Si replicherà l’8 maggio con l’inizia-tiva Banco sanitario, sposata da In-terfarma e da alcuni colleghi dellanostra provincia, che coinvolgeràdirettamente le farmacie. All’inter-no degli esercizi farmaceutici cheaderiranno al progetto, verrannopredisposti dei punti di raccolta incui potranno essere consegnati lat-te in polvere, biberon, pannolini,pomate lenitive, ma anche prodottiper l’igiene personale. I beneficiaridi questa raccolta saranno i soggettimaggiormente vulnerabili, soprat-tutto bambini ed anziani, che trop-po spesso vengono messi da parteproprio perché completamente di-pendenti da qualcun altro. La solidarietà, dunque, chiama,sempre più spesso e volentieri, per ilcrescere delle situazioni critiche e didisagio: è confortante vedere che ifarmacisti - per tradizione e defini-zione attenti a chi soffre - sono sem-pre pronti a rispondere.

Eugenio Leopardieletto alla presidenzadella storica associazione

Un farmacistaromano alla guidadell’UtifarSarà Eugenio Leopardi, farmacistaromano iscritto al nostro Ordine, ilnuovo presidente dell’Utifar, l’Unio-

ne tecnica italiana farmacisti fondatanei lontani anni ’50 del secolo scorsoda Franco Pescetto per promuoverela cultura tecnico-professionale deifarmacisti e affermare un modello dicolleganza fondato sul confronto, sul“fare insieme”, sui servizi e sul reci-proco e solidale sostegno. L’Unione conta oggi circa 1500iscritti su tutto il territorio nazio-nale, ai quali fornisce servizi comel’assistenza legale e professionale,formazione Ecm a distanza e resi-denziale, un servizio di consulen-ze. Inoltre, Utifar organizza conve-gni e riunioni sul territorio nazio-nale ed edita la rivista “Nuovo Col-legamento”.Ad affiancare Leopardi, nel nuovovertice associativo, saranno i vice-presidenti Roberto Tobia e Mauri-zio Cini, il segretario AlessandroMaria Caccia e il tesoriere Luigi Piz-zini. Giancarlo Esperti, GiuseppeMonti, Mario Grimaldi, Peter Jagere Floriano Bellavia completano ilnuovo consiglio direttivo dell’asso-ciazione.Rif, con il pizzico di comprensibilesoddisfazione supplementare origi-nata dal prestigioso riconoscimentoottenuto da un collega iscritto al no-stro Albo professionale, ha intervi-stato il neo-presidente.

Come vive l’opportunità di rappre-sentare al massimo livello un’asso-ciazione con una storia e una tradi-zione così importanti e significative?Anzitutto, devo dire che mi onora emi riempie di orgoglio la possibilitàdi seguire la strada di colleghi comeil fondatore Franco Pescetto, diFranco Maggioni, di Elio Machi, diLuigi Casanova e, da ultimo, di Re-nato Grendene, tutti au-tentiche pietre miliariche tanto hanno dato al-l’Utifar e ai suoi soci,contribuendo in manieradecisiva a rendere l’asso-ciazione un punto di ri-ferimento tecnico e culturale pertanti farmacisti e per le stesse orga-nizzazioni di categoria.

In quale modo la sua esperienzapotrà incidere sulle future iniziati-ve di Utifar?

La mia presidenza coincide con unmomento che fa intravedere grandicambiamenti per la farmacia italia-na: il disegno di legge Tomassini-Gasparri, che andrà presto in di-scussione, il superamento di una vi-sione politica che riteneva il sistemafarmacia omologabile a degli anoni-mi angoli mirati solo al commercioe agli sconti, la pressione delle para-farmacie sul sistema, la trasforma-zione della farmacia in centro sani-tario sono tutti temi sui quali il con-tributo di idee e valori che possonoprovenire dall’Utifar potrà risultareimportante. Mi opererò affinchéquesto accada, come è stato in pas-sato e come, mi auspico, continueràad essere.

Utifar è vicina agli associati ancheattraverso i servizi e l’assistenzache fornisce. Come intende valoriz-zare questa vicinanza?In primo luogo, promuovendo con-vegni sul territorio che dovrannocoinvolgere i cittadini e le loro asso-ciazioni, oltre che gli attori del mon-do sanità. Una prima occasione dilavoro e di confronto sarà un prossi-mo appuntamento di un convegnofinalizzato alla definizione di unmodello di farmacia/centro-sanita-rio che si svolgerà a Caserta neigiorni 18 e 19 aprile, dove avremomodo, oltre ad ascoltare le paroledegli esperti, di confrontarci con icolleghi delle varie parti d’Italia,ognuno con la propria esperienza.Poi attraverso la valorizzazione delsito internet di Utifar. Ritengo infattiche lo strumento informatico rap-presenti un valido sistema per valo-rizzare la vicinanza dei soci conl’Associazione. Pensi ad esempio al-

le consulenze di caratterefiscale o legislativo cheUtifar offre gratuitamenteai propri associati ormaida molti anni. Potere ac-cedere, attraverso unabanca dati on-line alle

informazioni e alle consulenze giàfornite potrà facilitare il farmacista afocalizzare meglio una situazione disuo interesse, e a richiedere nel mo-do più efficace le informazioni cheriterrà più opportune ai consulentiUtifar.

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Utifar offre i propri servizi solo aititolari o si rivolge anche ai farmaci-sti collaboratori?Come dice il nome, Utifar è unaunione tecnica rivolta ai farmacisti,quindi a titolari e nontitolari in modo indi-stinto. Tutti i servizi,come per esempio leconsulenze, i corsiEcm o l’assistenza le-gale, sono indirizzati eutili anche ai collabo-ratori. Cerchiamo diincentivare l’iscrizionedei farmacisti non tito-lari attraverso quoteagevolate. Nello specifico, il collabo-ratore paga solo 80 euro all’anno perassociarsi e usufruire gratuitamentedei servizi Utifar, compresa la spedi-zione a casa della rivista Nuovo Col-legamento. Per i neo laureati , la quo-ta scenda addirittura a 30 euro per ilprimo anno, proprio per incentivareanche i più giovani a conoscere Uti-far e affacciarsi al mondo della pro-

fessione con un sostegno tecnico eformativo importante.

Per quanto riguarda la formazioneobbligatoria per i farmacisti, tradi-

zionale terreno di im-pegno, come si muo-verà l’Utifar del futuro?L’Ecm dovrà continuaread essere una prioritàper un’associazione cheha proprio come suafondamentale funzionequella di sostenere i far-macisti da un punto divista tecnico e culturale.Utifar dispone di una

piattaforma informatica attraverso laquale, già da molti anni, fornisce aipropri associati corsi di formazione adistanza gratuiti. La tecnologia è inevoluzione e permette possibilitàsempre più interessanti, come quelladi seguire non solo corsi on-line, maanche convegni e incontri a distanza,per esempio. Mi impegnerò per pro-seguire su questa strada di innova-

zione, stando a passo con i tempi econ le esigenze dei farmacisti.

Eugenio Leopardi

Sul sito dell’Ordine tutte le lezioni del corso

Dispense Ecma disposizione sul webLe dispense del Corso Ecm orga-nizzato presso l’Università “Sa-pienza” di Roma sono disponibi-li sul sito dell’Ordine www.ordi-nefarmacistiroma.it a partiredal giorno successivo a quellodelle singole lezioni. La consul-tazione e il download sono a ti-tolo gratuito.

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In agenda

Riaperti i terminiper la presentazionedelle domandefino al 16 marzo

Decentramento,spuntano duenuove sediCon una determinazione del 21Gennaio 2009, la n. D0111, pubbli-cata sul Bollettino Ufficiale n. 6,parte terza, del 14 febbraio scorso,sono state inserite tra le sedi farma-ceutiche in decentramento del co-

mune di Romadue ulterioriunità, resesi di-sponibili inseguito allarinuncia daparte dei pre-cedenti asse-gnatari. Si tratta delle

sedi denomi-nate “La Luc-

china” e “Fran-cesca Bertini”. L’inte-

grazione ha comportato la riaper-tura, fino al 16 Marzo 2009, deltermine per la presentazione delledomande di decentramento.Le farmacie che hanno già presen-tato la domanda non dovrannoinoltrarla nuovamente.

A partire dal 14 aprile,nella sede della Croce Rossa

In rampa di lancioil secondo corsoEcm dell’OrdineA partire dal prossimo 14 aprileprenderà il via il secondo corso diaggiornamento dell’anno, valido aifini Ecm, organizzato dall’Ordine

in collabora-zione con ilCentro Italia-no di Orien-tamento Sa-nitario e laCroce RossaItaliana.Le dieci le-

zioni si terranno tutti i martedì,con inizio alle ore 20, presso la se-de della Croce Rossa Italiana – Ser-vizio Attività Sanitarie, in via To-scana 20. Il corso si concluderà il23 giugno prossimo.Il programma dell’evento verràpresentato nella serata inauguraledal presidente dell’Ordine, EmilioCroce e dal Commissario straordi-nario della Croce Rossa Italiana,Francesco Rocca. Il 23 aprile verrà invece inaugura-to il primo corso dell’anno per ilterritorio della Asl RM/F. Le ottolezioni si terranno tutti i giovedìalle ore 20 a Civitavecchia, pressola Sala Conferenze della Cassa diRisparmio, in via Risorgimento 8.Il corso avrà termine il 18 giugno.Il 6 maggio inizierà il corso relati-vo al territorio della Asl RM/G. Leotto lezioni avranno luogo tutti imercoledì alle ore 20 a Villa Adria-na, per concludersi il 24 giugno.Per gli incontri di maggio la sedesarà quella del Centro PastoraleSS. Salvatore della Parrocchia SanSilvestro, in via Elio Adriano. Perle serate di giugno la sede saràquella della Sala Conferenze del-l’Hotel “Il Maniero”, in via di Villa

Adriana, 33.Per partecipare al Cor-

so è necessario com-pilare e inviare al-l’Ordine il couponpubblicato a pag. 23

e disponibile anchesul sito www.ordinefar-

macistiroma.it. Ricordiamo che il Corso è gratuitoper tutti gli iscritti all’Ordine diRoma e riconoscerà 30 crediti,mentre avrà un costo di euro 50,00per i farmacisti iscritti presso altriOrdini.

Con le nuove norme,anche il calendario feriesarà inviato via e-mail

AAA,indirizzielettronici richiedonsiCome già anticipato sullo scorsonumero di Rif, ricordiamo che so-no state modificate le norme rela-tive all’utilizzazione delle proce-dure per l’invio dicomunicazionida parte degliEnti pubblici,al f ine di r i-durre l’utiliz-zazione dellacarta.Pertanto anche lecomunicazioni rela-tive al calendario delle ferie 2009verranno inviate tramite supportotelematico.Si richiede, quindi, a tutte le far-macie di Roma e provincia l’inviotempestivo dei propri indirizzi diposta elettronica alla e-mail:[email protected] nuovamente che perl’anno corrente l’Ordine ha propo-sto alle Autorità il seguente calen-dario, che prevede 28 giorni dichiusura:• per i turni dispari dal 13 luglio

al 9 agosto (estremi compresi)• per i turni pari dal 10 agosto al 6

settembre (estremi compresi).Lo stesso periodo di ferie potrà arichiesta essere ridotto a ventunogiorni e precisamente:• per i turni dispari dal 20 luglio al

9 agosto (estremi compresi)• per i turni pari dal 10 agosto al

30 agosto (estremi compresi). Le farmacie non inserite nei turnidovranno osservare la chiusuraper ferie nel periodo fissato per iturni pari (cioè agosto)

Francesco Rocca,Commissario straordinariodella Croce Rossa Italiana

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Sta assumendo sempre maggiore im-portanza l’analisi microbiologica per laprevenzione delle infezioni. In teoria, tutto ciò che viene a contattocon l’uomo - alimenti, acque, superficie strumenti che vengono a contattocon gli alimenti - dovrebbe essere con-trollato perché sia igienicamente sano,cioè con ridotta contaminazione batte-rica. Per questo si ricorre alle analisimicrobiologiche su batteri indicatoriche segnalano, con la loro presenza e illoro numero, la salubrità igienica di unoggetto o di un alimento.In particolare per quanto concerne lafiliera agro-alimentare, nel recente pas-sato - fino ai primi anni ’90 - le impresealimentari e le autorità sanitarie svol-gevano un’azione di verifica attraversoispezioni e controlli sul prodotto finitoo sulle condizioni di lavoro adottate neilocali di produzione o di commercializ-zazione. Questo metodo d’indagine in-terveniva “a valle”, in altre parole dopoche si era manifestata una contamina-zione alimentare o un qualsiasi altroproblema di natura igienico-sanitaria.Successivamente, dal controllo “di pro-dotto” si è passati al controllo “di siste-ma”. A partire dal 1993 è stato introdot-to in Europa il concetto di prevenzione,attraverso il sistema Haccp (HazardAnalysis Critical Control Point) che ap-punto agisce “a monte”, prendendo inconsiderazione, anche con opportuneanalisi microbiologiche, i rischi di ognifase dell’intero processo di elaborazio-ne degli alimenti. L’Haccp è stato intro-dotto in Europa nel 1993 con la diretti-va 43/93/CEE (recepita in Italia con ildecreto legislativo 26 maggio 1997, n.155), che prevede l’obbligo di applica-zione del protocollo Haccp per tutti glioperatori a qualsiasi livello della catenaproduttiva alimentare. Questa norma-tiva è stata integrata nel 2006 dal Rego-lamento Ue 852/2004 che, per alcuni

tipi di alimenti specifica il tipo e laquantità massima di microrganismipresenti.Le analisi microbiologiche su alimenti,acque o altri materiali sono normal-mente svolte dalle Usl e dalle Arpa op-pure da laboratori di analisi pubblici oprivati accreditati.Il metodo tradizionale per la rilevazio-ne di microrganismi presenti in un li-quido (es. acqua) o in un solido (pro-dotti alimentari) si basa sulla rilevazio-ne della moltiplicazione microbica, at-traverso il metodo della conta delle co-

lonie su piastra ed il metodo del “mostprobable number” (Mpn). Altri metodiprevedono invece l’utilizzo di anticorpio di sonde genetiche.In ogni caso fino ad oggi le analisi mi-crobiologiche sia “tradizionali” che direcente introduzione richiedevano unlaboratorio attrezzato, attrezzature co-stose, spesso tempi lunghi e interpreta-zione della risposta, il che rendeva im-proponibile effettuare autoanalisi mi-crobiologiche in Farmacia, in partico-lare considerando che analisi micro-biologiche che richiedano interventodell’operatore e interpretazione dellarisposta si configurano come atto tipi-co della professione di biologo e quindinon sono consentite ai farmacisti.

A partire da una ricerca originale italia-na sviluppata dalla Università RomaTre, è stato sviluppato un nuovo meto-do colorimetrico quantitativo per ana-lisi microbiologiche rapide, Mbs Haccp& Acque easy test, oggi validato secondola normativa vigente per analisi micro-biologiche su prodotti agro-alimentariliquidi o solidi, superfici, acque e in ge-nerale per l’Haccp, che permette dra-stici risparmi di tempo, costo e compe-tenze rispetto a tutte le altre metodichedi analisi microbiologica attualmenteutilizzate. Tale metodo infatti non ri-chiede la presenza di un laboratoriospecifico ne’ competenze tecniche par-ticolari visto che si concretizza in un kitdi facile uso (gli strumenti di analisi sicompongono di semplici fiale di rea-zione corredate da un incubatore ele-mentare e la lettura del risultato consi-ste nella semplice verifica visiva di uncambiamento di colore) che forniscerisposte “automatiche”, tali cioè chenon richiedono interpretazione da par-te dell’operatore.Proprio il fatto che Mbs Haccp & Acqueeasy test non richiede attrezzature nèpersonale specializzato ma soprattuttofornisce una risposta “automatica”,rende oggi possibile effettuare analisimicrobiologiche in farmacia in regimedi autoanalisi, rispondendo alle neces-sità di una utenza (privati cittadini,esercenti alimentari, laboratori alimen-tari artigianali, bar, ristoranti, mense,piscine, ecc.), che per l’effettuazione diautoanalisi microbiologiche di alimen-ti, acque, superfici di tavoli, cucine ecc.e superfici di oggetti, può preferire ri-volgersi al suo farmacista abituale, nonsolo per economizzare tempi e costi,ma anche semplicemente per ragionidi prossimità e di fiducia.Inoltre il farmacista, avendo una speci-fica preparazione in materia potrà con-sigliare l’utente sull’analisi da effettua-

Focus

Grazie al frutto di una ricerca italiana

Analisi microbiologiche,e se fosse il turno della farmacia?di Giovanni Antonini*

Colore della fiala di reazione prima (sinistra) e dopo (destra) l’analisi

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re e ne potrà rendere più comprensibilii risultati. Inoltre, il farmacista stessopotrà utilmente consigliare l’utente sueventuali opportuni provvedimenti e/ol’utilizzo di prodotti specifici per risol-vere i problemi legati alla contamina-zione di oggetti o alimenti. Il campione che debba essere analiz-zato con il metodo colorimetricoquantitativo Mbs Haccp & Acque easytest per la conta di microrganismi vie-ne introdotto direttamente nella fialadi reazione sterile monouso che giàcontiene il reattivo per l’analisi. Lafiala può essere messa in un comunetermostato da batteriologia a 37 °C(opzionalmente fornito in comodatod’uso). L’operatore, dopo un tempoprefissato, controllerà il colore delcontenuto della fiala di reazione e re-gistrerà il tempo trascorso tra l’iniziodella analisi e l’eventuale cambia-mento di colore che avverrà in untempo inversamente proporzionalealla carica microbica (maggior caricamicrobica = minor tempo per il cam-biamento di colore). La sterilizzazio-ne post analisi, ottenuta premendo iltappo perforatore posto a chiusuradella fiala stessa, permette di smaltirela fiala in sicurezza come rifiuto spe-ciale non pericoloso (assimilabile aifarmaci scaduti). Il metodo colorimetrico quantitativoMbs Haccp & Acque easy test per laconta di microrganismi ha un costoper analisi inferiore a quelle effettuatein un laboratorio di analisi.Quindi la risposta alla domanda “Leanalisi microbiologiche possono essereeffettuate in farmacia?” è oggi positiva:Mbs Haccp & Acque easy test può esserevenduto in farmacia come strumento diautoanalisi e rappresentare un validosupporto nelle procedure di autocon-trollo per tutti gli utenti che vogliano ef-fettuare uno screening igienico di su-perfici, alimenti o acque a fini Haccp, dicontrollo privato o altro.Per maggiori dettagli su Mbs Haccp &Acque easy test: tel 06.83767529 ; mail:[email protected] o visita il sitowww.emmebiesse.net .

*Dipartimento di Biologia,Università degli Studi Roma Tre

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Un bel libro dei colleghi Colapinto e Annetta

Il ProgressoterapeuticoDalla tavoletta sumera alla medicina molecolare

Leonardo Colapinto e AntoninoAnnetta, farmacisti ben noti al-le cronache di categoria per es-sere da sempre protagonisti deldibattito culturale della pro-fessione, con questo libropropongono un viaggio attra-verso la storia, per megliocomprendere la scienza delpharmacon e le straordinariestrategie pubblicitarie che l’hanno ac-compagnata attraverso i millenni. Infu-sioni, polverizzazioni, pelli di serpente,olii essenziali si fondono così con lamandragora, con le ampolle degli spe-ziali, con radici medicinali, antidoti, fi-no ad arrivare a crogioli, alambicchi edelisir. Termini antichi, desueti, che tra-sudano fascino da ogni goccia, da cia-scuna parola. Anche perché i medici e i farmacisti dioggi discendono tutti dai magnanimilombi di gente come Ippocrate, Paracel-so, Jenner e - si parva licet componeremagnis - Pemberton (sì, proprio quellodella Coca Cola).Il volume riporta descrizioni accuratedelle diverse metodologie applicate nel-le più remote civiltà, come quella meso-potamica, nel Medioevo, nel Rinasci-mento, fino ad arrivare ai medicinali“progressisti” del Terzo Millennio e allafarmacogenetica. È affascinante, oltreche avvincente, seguire la carrellata di ri-cette, formule e trattati proposta dagliautori, da cui si evince che, se pur mainulla sia stato lasciato al caso, è pur veroche solo le varie e numerose sperimen-tazioni, a volte non molto riuscite, han-no permesso alla farmacologia contem-poranea di diventare la scienza di oggi. Una lettura dei trattati medioevali, cheparla della semiclandestinità in cui lavo-ravano gli alchimisti, proietta quasi au-tomaticamente la nostra immaginazio-

ne nel terreno del mito, verso la pietra fi-losofale e la magia, ma a ben guardare (esoprattutto studiare) ci rendiamo contoche anche quelle, in fondo, per quantoavventurate e avventurose altro non era-no che “prove tecniche” verso il sapere,che avrebbero portato a nuovi e autono-mi percorsi, sfociati prima nella iatrochi-mica, poi nella chimica moderna. La na-scita di tale scienza diventa infatti fon-

damentale nel momento in cui l’e-sperienza si svincola dal-l’osservatore empirico per

diventare finalmente og-gettiva, riproducibile e uni-

versale. E da lì, il percorso hasubito un’impennata.

E cosa dire della pubblicitàche ha accompagnato il far-

maco nella sua crescita? Si par-te dalla figura dell’antico aral-

do, del banditore che per stradadecantava le virtù di questo unguento odi quel distillato, per arrivare ai giorninostri, in cui il cartellone 6 metri per 3troneggia fiero davanti agli sguardi deipassanti, mentre lo spot del nuovo an-tinfiammatorio ci convince che “sì, laprossima volta proverò proprio quello”. Ilmondo della comunicazione è davveroaffascinante, non c’è dubbio, e, a osser-vare le raffinate locandine che inneggia-no l’“Ametralgina” come sedativo, la“Pasticca del Re Sole” contro la tosse, il“Neurotonal” come ricostituente, i pre-parati farmaceutici Robin come vincitoridi “tutte le prove battendo il valoreschiacciando la frode”, viene una granvoglia di saperne di più. Di quello cheerano le medicine ieri, di chi erano lebuffe facce che reclamizzavano l’olio difegato di merluzzo, di come decifrare itrattati erboristici del Rinascimento e dicapire cosa sia l’ amoxicillina. Questo libro racconta molto, spiega tan-to e regala di più: un’emozione, che de-riva dall’amore, dalla dedizione e daglistudi di due farmacisti che hanno volu-to parlare del farmaco non soltanto co-me sostanza con proprietà curative, macome un’entità portatrice di storia, cul-tura, progresso e… un pizzico di novità(da prendere quando più vi aggrada esenza limiti di posologia: non si cono-scono controindicazioni).

V. B.

Segnalibro

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Codici e codicilli

Come si sarà rilevato dai giornali,l’aggravarsi della crisi economicamondiale ha indotto il nostro Gover-no ad approvare - pochi giorni dopola conversione in legge del primo - unnuovo decreto legge anticrisi (pubbli-cato sulla G.U. dell’11.02.2009 e re-cante il n. 5) per incentivare gli acqui-sti di auto, di mobili ed elettrodome-stici e per favorire la tassazione delleimprese in determinati casi.In particolare, chi acquista un auto-veicolo Euro 4 o Euro 5, e contestual-mente rottama la propria auto Euro0, Euro 1 o Euro 2 immatricolata finoal 31 dicembre 1999, ha diritto ad unbonus di euro 1.500, da scontare di-rettamente presso il concessionario.L’acquisto senza rottamazione di autoa metano, a gpl, a idrogeno o a trazio-ne elettrica viene premiato con un bo-nus di euro 1.500, che aumenta ad eu-ro 3.500 in caso di acquisto di autocon le stesse caratteristiche ma conemissioni ridotte al minimo. Ambeduegli importi si cumulano con il bonus diÛ 1.500 di cui al capoverso precedente,in caso di contestuale rottamazione diauto inquinanti immatricolate semprefino al 31 dicembre 1999.È agevolato anche l’acquisto di veico-li commerciali, per i quali si ha dirittoad un bonus di euro 2.500 sempre afronte di rottamazione di veicoli Euro0, 1 e 2 immatricolati fino al 31 di-cembre 1999, mentre, in caso di ac-quisto senza rottamazione di veicoli ametano, gpl o idrogeno, il bonus è dieuro 4.000, che si cumula anche quicon il precedente nell’ipotesi di con-testuale rottamazione.L’acquisto di motocicli Euro 3 fino a400 cc gode di un bonus di euro 500con contestuale rottamazione di unmotociclo o ciclomotore Euro 0 oEuro 1.

Inoltre, ai contribuenti che abbianoiniziato dopo il 30 giugno 2008 inter-venti di manutenzione straordinariasu immobili abitativi, e preventiva-mente avviato la pratica per usufruiredel credito d’imposta del 36%, com-pete un ulteriore (ci pare) bonus pari

al 20% delle spese - sostenute nel pe-riodo compreso tra il 7 febbraio ed il31 dicembre di quest’anno - per l’ac-quisto di mobili (divani, poltrone,ecc.), elettrodomestici ad alta effi-cienza energetica (esclusi i frigorifericon classe energetica non inferiore ad

A+ per i quali spetta il credito d’impo-sta già vigente del 20% fino ad unaspesa massima di euro 1.000) televi-sori e computers, e purché tutti fina-lizzati all’arredo: qui il tetto massimodi spesa è di euro 10.000 e quindi ilbonus non potrà superare euro 2.000,“spalmati” anch’essi, tuttavia, in cin-que anni d’imposta. In sostanza, questi contribuenti po-tranno per il 2009 beneficiare di uncredito d’imposta complessivo, perciascuna unità abitativa ristrutturata,d’importo massimo pari ad euro19.280 (36% di 48.000 =17.280 + 20%di 10.000 = 2.000).Quanto alle imprese, va segnalata ladisposizione che riduce al 3% (in luo-go del precedente 7%) l’imposta so-stitutiva prevista per la rivalutazionedegli immobili ammortizzabili iscrittiin bilancio e all’1,5% quella per gliimmobili non ammortizzabili; la nor-ma è davvero interessante e meritadunque un approfondimento con ipropri consulenti, anche se il benefi-cio corrispondente all’ammortamen-to del maggior valore iscritto in bi-lancio, ovvero quello connesso all’as-sunzione di tale maggiore importoquale valore iniziale per la determi-nazione della plusvalenza in caso divendita, decorrono rispettivamentedall’anno di imposta 2013 e 2014.Infine, verranno intensificati - erainevitabile - i controlli relativi allacompensazione delle imposte dovutecon crediti inesistenti, in ordine allaquale la sanzione - quando l’importoillegittimamente compensato sia su-periore ad euro 50.000 - è stata eleva-ta al 200% dell’importo stesso.

*Consulente fiscale SEDIVA

Reso necessario dalla gravità della congiuntura economica

Crisi, arriva un secondo decretodi Franco Lucidi*

Nel tentativo di sostenerel’economia e le imprese.

il Governo ha varato nuove misure per incentivare

i consumi, in particolare nei settori auto e moto.Ma la lista dei benefici riguarda anche mobili,

elettrodomestici, computers e ristrutturazioni edili

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Può ovviamente accadere che unasocietà tra farmacisti proprietaria diuna farmacia, per la disdetta di unsocio, si sciolga. E può anche acca-dere (le separazioni, si sa, moltoraramente sono prive di strasci-chi) che gli ex soci incontrino seriedifficoltà per raggiungere un ac-cordo sul modo di liquidare la so-cietà e, soprattutto, sull’assegna-zione della farmacia. Ipotizziamoil caso di una società costituita tratre farmacisti, uno dei quali deci-de di abbandonare il sodalizio,chiedendo però di averne indivi-dualmente la disponibilità, men-tre gli altri due vorrebbero conti-nuare a mantenere l’esercizio in so-cietà: cosa succede se i tre non rie-scono a trovare un punto d’incontro?Prima di rispondere, bisogna osser-vare che quando una società di per-sone si scioglie i giochi, nella grandemaggioranza dei casi, sono ormaifatti, perché i soci hanno a quel mo-mento generalmente già convenuto(anche) la sorte della farmacia socia-le e definito l’eventuale reciprocodare o avere che ne può derivare, equindi la destinazione dell’esercizioall’uno o all’altro. Talvolta, però, le cose non filano inmodo così liscio, perché - speciequando la causa dello scioglimento èil sopraggiunto termine di durata ap-posto nel contratto di società (al ri-guardo, gioverà precisare che è fon-damentale, nell’interesse dei soci,prevedere sempre una durata dellasocietà, e che per di più essa sia ragio-nevole, non fissata in cento o due-cento anni o, peggio ancora, indeter-minata…) - può verificarsi che i rap-porti tra i soci non siano più idilliacicome in origine e vi siano forti con-

trasti, come nella vicenda ipotizzatanel nostro caso, su chi debba acquisi-re la titolarità della farmacia sociale.

I problemi possono tuttavia rivelarsinel concreto molto meno complicatise l’atto costitutivo-statuto di una Snco di una Sas (quello che, cioè, ne de-termina la nascita e contestualmentene detta le norme di funzionamento)non ha trascurato di disciplinare neldettaglio (e naturalmente in confor-mità alle scelte originarie dei soci)l’intero percorso successivo alla sca-denza del contratto, o comunque alverificarsi di una causa qualunque discioglimento del rapporto sociale. Purtroppo, però, non sempre le re-gole statutarie sono limpide e/oesaurienti. Troppo spesso, infatti, ilcontratto sociale viene formato tra isoci utilizzando modelli quasi ciclo-stilati, e perciò senza neppure preoc-cuparsi granché - per restare alla fat-tispecie dello scioglimento - di fissa-re con rigore l’iter che la società do-vrà svolgere fino alla sua estinzione edunque alla cancellazione. Il rinvio negligente alle norme dettatedal codice civile, che immaginiamoessersi verificato al momento dellacostituzione della nostra ipotetica so-

cietà, può così dar vita a questioni ta-lora sostanzialmente non risolvibili,se non alla fine di procedimenti sterilie defaticanti quanto onerosi. Stando

al codice, per esempio, “fino a chesiano presi i provvedimenti necessa-ri per la liquidazione” (che è la faseimmediatamente successiva alloscioglimento della società) gli am-ministratori - che in una Snc sonoin genere tutti i soci, in forma di-sgiunta e/o congiunta, ed in unaSas sono invece soltanto gli acco-mandatari - dovrebbero limitarsi“agli affari urgenti”, mentre da par-te loro i liquidatori (se e quandonominati, dai soci o dal tribunale)

“non possono intraprendere nuoveoperazioni”. Ma come sappiamo, la continuazio-ne dell’esercizio della farmacia so-ciale, a meno che non si voglia corre-re il rischio di depauperarne seria-mente il valore commerciale, impo-ne che si vada ben oltre i meri atti diconservazione; ed è qui, in primoluogo, che lo statuto può dire conve-nientemente la sua, contemplando,per esempio, che dal giorno succes-sivo allo scioglimento i soci assuma-no essi stessi la veste di liquidatori (ilche è consentito) ma con la previsio-ne espressa dell’ultrattività di tutte lenorme statutarie in tema di rappre-sentanza, firma sociale, amministra-zione e direzione della farmacia so-ciale, in modo che, insomma, tuttoprosegua senza scossoni. Questo no-stro assunto non deve sorprenderepiù di tanto, perché anche la Cassa-zione ha recentemente ammessol’applicabilità alle società di personedelle disposizioni di riforma in temadi società di capitali, e tra queste c’èanche l’art. 2487 del codice civile

Società tra farmacisti:cosa fare per cautelarsi in caso di scioglimento

Quando “uno per tutti”diventa “ognuno per sé”Avv. Gustavo Bacigalupo

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Codici e codicilli

che consente testualmente al liqui-datore, quando la finalità sia quelladella “conservazione del valore del-l’impresa”, di agire “in funzione delmigliore realizzo”, e perciò, in pratica,senza i vincoli di cui si è detto. Ma in questo immediato “post sciogli-mento” bisognerebbe evidentementeprocedere, anche e soprattutto, all’alie-nazione della farmacia, e anche sottoquesto aspetto lo statuto dovrebbe es-sere chiaro, prevedendo, poniamo, ilconferimento a un professionista terzo(se del caso, un farmacista) dell’incari-co esclusivo di porre in vendita l’eserci-zio sul c.d. libero mercato, così da per-venire alla “migliore” risposta del “mer-cato” (possibilmente dettando in talsenso sin d’ora criteri e condizioni in-derogabili delle offerte che dovrannopervenire), da girare poi in prelazioneai soci. Nel caso poi in cui più di un so-cio volesse esercitare il diritto di prela-zione, lo statuto indicherà altresì tempie modi del “ballottaggio” tra loro. Sistemata la farmacia sociale (tuttoquel che si è detto, sia chiaro, è per-fettamente estensibile anche alle ipo-tesi in cui la società di persone pos-sieda due, tre o quattro esercizi), lanorma contrattuale potrebbe preve-dere il trasferimento delle funzioni diliquidatore dai soci ad un terzo (chenulla vieta sia lo stesso professionistache si è occupato della vendita). Saràlui - ma questa volta con il rispetto diquei vincoli cui si è accennato - a ge-stire l’autentica fase di liquidazionedella società, accompagnandola finoalla sua estinzione. Tornando al quesito iniziale, sarebbeopportuno per i soci dellanostra ipotetica societàtentare di raggiungereun’intesa, sia pureormai “parasociale”,che possa scandire in formascritta l’intero cammino -quello che abbiamo appenatratteggiato o un qualsiasi al-tro che si riveli comunqueesaustivo - che la società do-vrà affrontare. A prescinde-re dal livello di degradazio-ne dei loro rapporti, tutti isoci condividono il mede-simo interesse, se il buon senso nonbastasse, a definire con rapidità unaccordo-ponte di questo genere.

Non c’è però soltanto la questionedella liquidazione da disciplinarecon diligenza in uno statuto sociale(discostandosi quanto più possibile -si badi bene - dalle norme in materiadel codice civile, che del resto sonomolto poco appetibili per una far-macia e comunque sono tutte dero-gabili); e anzi, sono tanti altri (pernon dire tutti) i profili inerenti allavita della società a meritare l’atten-zione perfino scrupolosa dei soci, equindi - questo è il punto - vannoanch’essi risolti secondo le scelte checostoro, nella migliore dialettica pos-sibile, devono aver cura di operaresin dal momento della costituzione.

Cambiano le disposizioni valutarie per chi viaggia all’estero

Turisti sì,ma con menosoldi in tascaLe norme che disciplinano le sommedi denaro che è possibile portare consé all’estero sono state modificate insenso restrittivo: l’importo massimoè ora sceso a euro 10.000, compren-sivo sia di contanti sia travellers che-ques e di assegni firmati a favore diun beneficiario “in bianco”.Chi volesse uscire dal paese con im-porti superiori deve presentare all’A-

genzia delle Dogane un’appositadichiarazione, che andrà poiconsegnata agli uffici doganali

di confine.Il trasgressore può incorre-re nel sequestro dell’interoimporto eccedente il limi-te prefissato, ma la viola-zione può essere estintapagando, entro 4 giornidalla contestazione, il5% del valore del dena-ro sequestrato.

F. L.

Lo ha precisatola Commissione Bilancio della Camera in rispostaa un’interrogazione

All’ICI non si scappa,anche sel’inquilino è un parenteCome molti sanno, i proprietari diunità immobiliari concesse gratui-tamente a parenti so-no esentati dal pa-gamento dell’I-CI, a condizio-ne che l’ im-mobile costi-tuisca perquesti ultimi“a b i t a z i o n eprincipale” esempre che iregolamenti co-munali preveda-no testualmente l’e-senzione in parola, indi-cando anche il grado di parentelache conferisce il diritto a ottenerlae le modalità concrete per fruirne.La Commissione Bilancio della Ca-mera, in risposta a un’interrogazio-ne, ha però recentemente precisatoche la disposizione agevolativa nonsi applica - stando alla legge istituti-va dell’ICI - quando l’immobile siastato ceduto a titolo di locazione(quindi non gratuitamente), ancor-ché sussistano tutte le altre condi-zioni per godere dell’esenzione (lo-cazione a parenti e “abitazione prin-cipale” per costoro).Pertanto, conclude la Commissione,anche nel caso in cui il regolamentocomunale preveda espressamenteper detta ipotesi l’esenzione, la re-lativa disposizione va disapplicata,proprio perché in contrasto con unanorma di legge.

F. L.

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Per non gravaresui colleghi

Invariata per il 2009 la quota socialeCon il preciso scopo di non volergravare sui Colleghi, il Consigliodirettivo dell’Ordine nella sedutadello scorso 15 dicembre ha deli-berato di mantenere invariata an-che per il 2009 l’entità della quotasociale e della quota farmacie, ri-spettivamente in euro 115,00 (eu-ro 75,00 per l’Ordine ed euro 40,00quale contributo Fofi) e in euro140,00. È opportuno sottolineare che con icontributi, l’Ordine svolge la suaattività istituzionale; tra le varieiniziative garantite dai versamenti,va anche annoverata l’organizza-zione gratuita dei corsi Ecm pertutti gli iscritti: pertanto invitiamotutti alla puntualità nel pagamen-to del contributo 2009 secondo lemodalità indicate. Nel rammenta-re che, come lo scorso anno, a par-tire da gennaio, tutti gli iscrittihanno ricevuto alla residenza di-chiarata all’Ordine il Mav dellaBanca Popolare di Sondrio chepermette il pagamento senza ulte-riori costi presso qualsiasi sportel-lo bancario, invitiamo tutti al ri-spetto dei termini: l’attività di sol-lecito al pagamento comporta perl’Ordine un inutile aggravio di co-sti e la dispersione di lavoro. Al fine di agevolare il lavoro degliuffici invitiamo tutti i Colleghi a co-municare ogni variazione di resi-denza tempestivamente e periscritto. Si ricordano, a ogni buon conto, levarie modalità con le quali si puòprocedere alla corresponsione del-la quota ordinistica: pagamento diretto: presso gli ufficidell’Ordine, tutti i giorni dal lunedìal venerdì dalle ore 9,00 alle ore14,30, ed il Mercoledì dalle ore 9,00alle ore 15,30;per posta: versamento su c/c po-stale n. 33594003 intestato a Ordi-

ne dei Farmacisti della Provinciadi Roma, indicando sul bollettinola causale Tassa iscrizione 2009 e ilproprio nome e numero di iscri-zione; via banca: bonifico bancario inte-stato all’Ordine dei Farmacisti del-la Provincia di Roma, Banca Popo-lare di Sondrio Agenzia n. 21,IBAN: IT78 Q056 9603 2210 00002800 X35, indicando obbligatoria-mente nella causale Tassa di iscri-zione 2009, nonché il proprio no-me, cognome e numero di iscri-zione.

Sfratti delle farmacie,allarme rientrato

Riapertol’ombrello del placet AslCome preannunciato dall’avvocatoPaolo Leopardi nell’articolo a suafirma pubblicato sul numero scorsodel nostro giornale (cfr. Rif 01/2009,pag. 16), si è risolto positivamentel’allarme causato dall’emanazione,nel corso dell’estate scorsa, del de-creto legge 25 giugno 2008 n. 112 (ilcosiddetto “decreto taglialeggi”),che aveva soppresso alcune normetra le quali - per errore - anche lalegge 23 maggio 1950 n. 253 e con

essa anche la norma (art. 35) chesubordinava l’esecuzione dellosfratto di una farmacia all’autoriz-zazione della competente autoritàsanitaria locale. Per effetto del taglialeggi, in vigoredal 22 dicembre 2008, l’abrogazio-ne della misura esponeva così lefarmacie, a partire da quella data,a possibili procedure di sfrattosenza alcuna copertura. L’errore(davvero non voluto) è stato peròprontamente rilevato e segnalatodai rappresentanti di categoria,che hanno chiesto un immediatointervento correttivo. Le istanzedei farmacisti sono state subitoraccolte e in occasione dell’appro-vazione del disegno di legge diconversione del decreto legge200/2008, la I Commissione AffariCostituzionali della Camera ap-provò un emendamento atto a ri-pristinare, tra le altre, la norma -ombrello contenuta nell’art. 35della legge 253/50.La buona notizia è che il decretolegge 200/2008 è stato definitiva-mente convertito in legge il 17 feb-braio scorso e, con esso, la normache prevede che per l’esecuzionedella sentenza di sfratto di localiadibiti ad esercizio di farmacia ènecessaria la preventiva autorizza-zione della Asl. In sostanza il “redi-vivo” art. 35 della legge 235/50 ri-pristina l’obbligo del nulla osta, co-me se fosse stato sempre vigente,senza soluzioni di continuità.

Informiamo i colleghi farmacistiche presso gli Uffici dell’Ordine so-no disponibili gratuitamente le co-pie dell’Informatore Farmaceutico,edizione 2008.Il volume è composto dai seguentitesti: Medicinali, Parafarmaceutici,Indirizzario ed Edizione tascabile.

Chiunque vo-lesse ritirarlopuò recarsipresso gli Uf-fici nei se-guenti orari: Lunedì-Venerdì: 09:00 - 14.30Mercoledì: 09:00 - 15:30

Disponibile presso gli uffici l’ultima edizione

L’Informatore Farmaceuticogratis all’Ordine

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N. 2 - MARZO 2009 22

L’Ordine per te

PresidenteEmilio Croce

Vice PresidenteLuciano Ricci

SegretarioNunzio Giuseppe Nicotra

TesoriereMarcello Giuliani

ConsiglieriMaurizio BisozziGaetano De RitisFernanda FerrazinVito GaleppiGiuseppe GuaglianoneGiacomo LeopardiLeopoldo Mannucci Vincenzo PastoreEnnio PonziGiulio Cesare PorrettaEmanuela Silvi

Revisori dei Conti

EffettiviArturo CavaliereSandro GiulianiAntonella Soave

SupplenteMehdy Daroui

Consiglio Direttivo

A chi rivolgersi

Direttore Margherita Scalese [email protected]

Responsabile di amministrazioneMassimo [email protected]

Attività istituzionalisegreteria operativa e gestione sitoSilvia Benedetti [email protected] De Dominicis [email protected]

Organizzazione corsi ECM Valentina [email protected] [email protected]

Gestione albo e istruzione pratiche iscrittiGiovanna Pisegna [email protected]

Segreteria di presidenzaLoredana Minuto [email protected]

ConsulentiConsulenza fiscale Francesco d’[email protected]

Consulente del lavoro Fabrizio [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Dove siamo,come raggiungerci

Via Alessandro Torlonia n.1500161 Romatel. 06.44236734 – 06.44234139 fax 06.44236339www.ordinefarmacistiroma.ite-mail: [email protected]

Lunedì 9:00 - 14:30Martedì 9:00 - 14:30Mercoledì 9:00 - 15:30Giovedì 9:00 - 14:30Venerdì 9:00 - 14:30

Il sito dell’Ordine

Il sito dell’Ordine www.ordinefarma-cistiroma.it, oltre a fornire con tem-pestività le più importanti notizie diinteresse professionale, le novità legi-slative e i link di interesse professio-nale, è concepito per offrire una seriedi facilities agli iscritti all’Albo.Cliccando sull’apposita voce Serviziiscritti nella barra di navigazione col-locata a sinistra dell’home page, èpossibile ad esempio consultare leofferte e richieste di lavoro per lau-reati in farmacia in ogni ambito (far-macia, parafarmacia, distribuzioneintermedia, industria) e le informa-zioni su eventuali concorsi per l’as-segnazione di sedi farmaceutiche oper posizioni funzionali nelle struttu-re sanitarie pubbliche. È anche disponibile e scaricabile tut-ta la modulistica e tutte le informa-zioni necessarie per l’iscrizione al-l’Albo anche di cittadini stranieri,sia comunitari sia extracomunitari.Una sezione Ecm, dove è attivo an-che un link al sito Ecm ufficiale delMinistero della Salute, fornisce tuttele informazioni sui corsi di aggior-namento accreditati organizzati dal-l’Ordine. Sono anche facilmente consultabilile vantaggiose convenzioni stipulatecon condizioni di miglior favore per ipropri iscritti e, infine, previa regi-strazione al sito (una procedura mol-to semplice da seguire, ma assoluta-mente necessaria per ovvie ragioni diprivacy), è possibile ottenere on lineservizi come il certificato di iscrizio-ne elettronico.

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COGNOME__________________________________________________________________________________________________

NOME ______________________________________________________________________________________________________

DATA E LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE _____________________________________________________________________________________________

ISCRITTO ALL’ORDINE DI _____________________________________________________________________________________

CITTÀ ______________________________________________________________________________ CAP _____________________

VIA - PIAZZA ________________________________________________________________________________ N. _____________

TEL . FISSO ___________________________________ MOBILE ________________________________________________________

E- MAIL _____________________________________________________________________________________________________

Il sottoscritto dichiara di dare il proprio consenso al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 Dlgs 196/2003.

Luogo e data ________________________ Firma ____________________________________________________

PER COLORO CHE VORRANNO PARTECIPARE ALLE FUTURE EDIZIONI PREVISTE nel corso dell’anno 2009 SUL TERRITORIODELLA PROVINCIA INDICARE LA SEDE PREFERITA: ASL RM/F ASL RM/G ASL RM/H

Il coupon va inviato per fax al numero 06.44.23.63.39. È obbligatoria l’indicazione del numero di cellulare o dell’indirizzoemail per la conferma dell’avvenuta iscrizione. Il coupon è scaricabile anche dal sito www.ordinefarmacistiroma.it

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2009

Il corso si svolge presso la sede della Croce Rossa Italiana in via Toscana 12, Roma

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