LABORATORIO PER LE MINORAZIONI UDITIVE Sede di LECCEwebssis.uniba.it/ssis/download/bandi/MATERIALE...

110
LABORATORIO PER LE LABORATORIO PER LE MINORAZIONI UDITIVE MINORAZIONI UDITIVE Sede di Sede di LECCE LECCE a.a. 2008/09 – II Edizione a.a. 2008/09 – II Edizione

Transcript of LABORATORIO PER LE MINORAZIONI UDITIVE Sede di LECCEwebssis.uniba.it/ssis/download/bandi/MATERIALE...

LABORATORIO PER LE LABORATORIO PER LE MINORAZIONI UDITIVEMINORAZIONI UDITIVE

Sede diSede diLECCELECCE

a.a. 2008/09 – II Edizionea.a. 2008/09 – II Edizione

C a l e n d a r i o d e l l e l e z i o n i :C a l e n d a r i o d e l l e l e z i o n i :V e n 2 6 / 0 3 / 2 0 1 0 o r e 1 7 : 1 0V e n 2 6 / 0 3 / 2 0 1 0 o r e 1 7 : 1 0M e r 3 1 / 0 3 / 2 0 1 0 o r e 1 4 : 3 0M e r 3 1 / 0 3 / 2 0 1 0 o r e 1 4 : 3 0M e r 0 7 / 0 4 / 2 0 1 0 o r e 1 4 : 3 0M e r 0 7 / 0 4 / 2 0 1 0 o r e 1 4 : 3 0

O r a r i o d i r i c e v i m e n t o :O r a r i o d i r i c e v i m e n t o :3 0 ' p r i m a d e l l e l e z i o n i o p r e v i o a c c o r d o3 0 ' p r i m a d e l l e l e z i o n i o p r e v i o a c c o r d o

V a l u t a z i o n e f i n a l e :V a l u t a z i o n e f i n a l e :r e q u i s i t o d e l l a f r e q u e n z a ; e l e m e n t i c o m p l e s s i v i r i l e v a t i r e q u i s i t o d e l l a f r e q u e n z a ; e l e m e n t i c o m p l e s s i v i r i l e v a t i d u r a n t e i l c o r s o ; a t t i v i t à o n - l i n e e l a v o r o f i n a l ed u r a n t e i l c o r s o ; a t t i v i t à o n - l i n e e l a v o r o f i n a l e ( t e s i n a , u n i t à ( t e s i n a , u n i t à d i d a t t i c a , e c c . )d i d a t t i c a , e c c . )

M a t e r i a l e d i s u p p o r t oM a t e r i a l e d i s u p p o r t ov . s a l l u s t i o @ l i b e r o . i tv . s a l l u s t i o @ l i b e r o . i t

Obiettivi del corso:Obiettivi del corso:

Fornire nozioni teorico/cliniche circa le varie tipologie di Fornire nozioni teorico/cliniche circa le varie tipologie di

disabilità uditiva ed adeguate conoscenze circa le correlazioni disabilità uditiva ed adeguate conoscenze circa le correlazioni

fra di esse e le alterazioni comunicative del canale audio-fra di esse e le alterazioni comunicative del canale audio-

verbale, consentendone l'utilizzo pratico al fine di verbale, consentendone l'utilizzo pratico al fine di

ottimizzare il rapporto comunicativo con il soggetto ottimizzare il rapporto comunicativo con il soggetto

audioleso e sfruttarne al meglio le potenzialità in ambito audioleso e sfruttarne al meglio le potenzialità in ambito

didattico.didattico.

Programma del corso:Programma del corso:

- Menomazione e disabilità; ambiti, modalità e tempistica di - Menomazione e disabilità; ambiti, modalità e tempistica di intervento.intervento.

- Le funzioni uditive e la comunicazione; il canale - Le funzioni uditive e la comunicazione; il canale comunicativo audio-verbale ed il suo sviluppo; i canali comunicativo audio-verbale ed il suo sviluppo; i canali comunicativi accessori.comunicativi accessori.

- Epidemiologia della disabilità uditiva; cenni di acustica - Epidemiologia della disabilità uditiva; cenni di acustica relativi alla comunicazione; cenni di anatomia e fisiologia relativi alla comunicazione; cenni di anatomia e fisiologia uditiva.uditiva.

- Tipologie di minorazione uditiva in funzione della sede, - Tipologie di minorazione uditiva in funzione della sede, causa ed epoca di insorgenza, della gravità, dei canali causa ed epoca di insorgenza, della gravità, dei canali comunicativi utilizzati ed utilizzabili, delle strategie comunicativi utilizzati ed utilizzabili, delle strategie comunicative e/o didattiche, oralismo e lingua dei segni.comunicative e/o didattiche, oralismo e lingua dei segni.

- Minorazioni uditive associate; Sussidi terapeutici e tecnici - Minorazioni uditive associate; Sussidi terapeutici e tecnici per disabili uditivi.per disabili uditivi.

Disabi l i tà secondo Internat ional Class i f icat ion of Impairments ,

Disabi l i t ies and Handicaps - ICIDH del 1980

Internat ional Class i f icat ion of Funct ioning , Disabi l i ty and

Heal th – ICF 2002

Eliminazione barriere Eliminazione barriere

- D.L. 503 del 24 luglio 1996: - D.L. 503 del 24 luglio 1996: ....”la mancanza di accorgimenti e ....”la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque ed in particolare per i non luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque ed in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.”vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.”

- Dichiarazione dei diritti delle persone con minorazioni uditive - Dichiarazione dei diritti delle persone con minorazioni uditive (UNESCO, 1991).(UNESCO, 1991).

CompetenzeCompetenzemedichemediche

CompetenzeCompetenzeriabilitative e riabilitative e

protesicheprotesicheCompetenzeCompetenze

didattichedidattiche

CompetenzeCompetenzemedichemediche

CompetenzeCompetenzeriabilitative e riabilitative e

protesicheprotesicheCompetenzeCompetenze

didattichedidattiche

1) Conoscenza anatomo-fisiologia dell'udito e delle sue alterazioni.1) Conoscenza anatomo-fisiologia dell'udito e delle sue alterazioni.

2) Conoscenza dei percorsi riabilitativi e protesici.2) Conoscenza dei percorsi riabilitativi e protesici.

3) Conoscenza delle specifiche esigenze comunicative e dei sussidi per 3) Conoscenza delle specifiche esigenze comunicative e dei sussidi per l'audioleso.l'audioleso.

4) Gestione della didattica nell'audioleso ed integrazione4) Gestione della didattica nell'audioleso ed integrazione

Epidemiologia delle Epidemiologia delle minorazioni uditiveminorazioni uditive

- Secondo l'OMS la minorazione uditiva è una “malattia sociale” ed è al 4° - Secondo l'OMS la minorazione uditiva è una “malattia sociale” ed è al 4° posto per incidenza dopo le malattie mentali, quelle reumatiche, quelle posto per incidenza dopo le malattie mentali, quelle reumatiche, quelle cardiovascolari e prima delle malattie visive.cardiovascolari e prima delle malattie visive.

- Si calcola che nel mondo 1 persona su 1000 sia affetta sordità bilaterale - Si calcola che nel mondo 1 persona su 1000 sia affetta sordità bilaterale profonda (circa 5 milioni) di cui circa la metà sarebbe rappresentata da profonda (circa 5 milioni) di cui circa la metà sarebbe rappresentata da bambini, ragazzi e giovani adulti.bambini, ragazzi e giovani adulti.

- Vi sarebbero circa 180 milioni di individui nel mondo affetti da - Vi sarebbero circa 180 milioni di individui nel mondo affetti da ipoacusia parziale in grado di alterare i meccanismi comunicativi.ipoacusia parziale in grado di alterare i meccanismi comunicativi.

- Secondo l'ISTAT il deficit comunicativo su base uditiva interesserebbe - Secondo l'ISTAT il deficit comunicativo su base uditiva interesserebbe lo 0.4% dei bambini di età inferiore a 10 anni, e salirebbe lo 0.4% dei bambini di età inferiore a 10 anni, e salirebbe complessivamente a circa il 7.4% nei ragazzi e negli adulti e ad oltre il complessivamente a circa il 7.4% nei ragazzi e negli adulti e ad oltre il 33% negli anziani.33% negli anziani.

- Secondo uno studio epidemiologico multicentrico italiano i soggetti di - Secondo uno studio epidemiologico multicentrico italiano i soggetti di età inferiore a 20 anni con minorazione uditiva bilaterale di grado medio età inferiore a 20 anni con minorazione uditiva bilaterale di grado medio sarebbero non meno dell'1.3% della popolazione.sarebbero non meno dell'1.3% della popolazione.

Funzioni dell'udito:Funzioni dell'udito:

1)1) FUNZIONE D'ALLARME FUNZIONE D'ALLARME

2)2) FUNZIONE DI ORIENTAMENTO SPAZIALE FUNZIONE DI ORIENTAMENTO SPAZIALE

3)3) FUNZIONE PRIMARIA DI PRESENZA FUNZIONE PRIMARIA DI PRESENZA NELL'AMBIENTENELL'AMBIENTE

4)4) FUNZIONE COMUNICATIVA FUNZIONE COMUNICATIVA

FUNZIONE D'ALLARMEFUNZIONE D'ALLARME

- E' presente sin dalla nascita;- E' presente sin dalla nascita;

- Si manifesta come reazione “involontaria” verso suoni intensi;- Si manifesta come reazione “involontaria” verso suoni intensi;

- Può essere parzialmente modulata da fenomeni adattivi ambientali.- Può essere parzialmente modulata da fenomeni adattivi ambientali.

FUNZIONE DI FUNZIONE DI ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO

SPAZIALESPAZIALE

- Compare attorno al 5° mese di vita;- Compare attorno al 5° mese di vita;- E' resa possibile dalla condizione di- E' resa possibile dalla condizione di Udito BinauraleUdito Binaurale;;- L'udito binaurale migliora talune performance uditive in condizioni di - L'udito binaurale migliora talune performance uditive in condizioni di

stress acustico (localizzazione della fonte del messaggio in ambiente stress acustico (localizzazione della fonte del messaggio in ambiente rumoroso), ma determina solo un modestissimo miglioramento della rumoroso), ma determina solo un modestissimo miglioramento della soglia uditiva (4-5 dB);soglia uditiva (4-5 dB);

- Il soggetto con minorazione uditiva anche profonda, ma - Il soggetto con minorazione uditiva anche profonda, ma esclusivamente monoaurale (parotite, morbillo, ecc.) ha un udito esclusivamente monoaurale (parotite, morbillo, ecc.) ha un udito normale da un punto di vista sociale e comunicativo;normale da un punto di vista sociale e comunicativo;

- La reale disabilità uditiva è correlata all'entità della minorazione - La reale disabilità uditiva è correlata all'entità della minorazione uditiva nell'orecchio migliore.uditiva nell'orecchio migliore.

FUNZIONE PRIMARIA FUNZIONE PRIMARIA DI PRESENZA DI PRESENZA

NELL'AMBIENTENELL'AMBIENTE

- Costituisce uno dei due principali canali (l'altro è quello visivo) con - Costituisce uno dei due principali canali (l'altro è quello visivo) con cui il soggetto percepisce di essere integrato in un flusso di cui il soggetto percepisce di essere integrato in un flusso di informazioni ambientali ed esterne a sè.informazioni ambientali ed esterne a sè.

- Il canale tattile fornisce informazioni solo sull'ambiente che circonda - Il canale tattile fornisce informazioni solo sull'ambiente che circonda più da vicino il soggetto.più da vicino il soggetto.

- La funzione primaria consente di spiegare le priorità dei canali - La funzione primaria consente di spiegare le priorità dei canali riabilitativi o comunque utilizzabili nel soggetto con minorazione riabilitativi o comunque utilizzabili nel soggetto con minorazione uditiva.uditiva.

FUNZIONE FUNZIONE COMUNICATIVACOMUNICATIVA

- Comincia a svilupparsi a partire dal 6° mese di vita.- Comincia a svilupparsi a partire dal 6° mese di vita.- Funzione importantissima da un punto di vista sociale in quanto - Funzione importantissima da un punto di vista sociale in quanto

consente l'acquisizione del linguaggio nell'ambito della consente l'acquisizione del linguaggio nell'ambito della comunicazione audio-verbale.comunicazione audio-verbale.

- Consente l'associazione fra segnale sonoro e significato- Consente l'associazione fra segnale sonoro e significato (funzione (funzione informativa)informativa)..

- Consente il corretto funzionamento del meccanismo di feedback per lo - Consente il corretto funzionamento del meccanismo di feedback per lo sviluppo e controllo del linguaggio verbale.sviluppo e controllo del linguaggio verbale.

- “Sordomutismo” come alterazione profonda della funzione - “Sordomutismo” come alterazione profonda della funzione comunicativa in fase pre-verbale.comunicativa in fase pre-verbale.

COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

- Modalità comportamentale che gli esseri viventi adottano per effetto di - Modalità comportamentale che gli esseri viventi adottano per effetto di una pulsione innata alla socializzazione.una pulsione innata alla socializzazione.

- Comunicare vuol dire ricevere, elaborare e produrre segnali in grado - Comunicare vuol dire ricevere, elaborare e produrre segnali in grado di influenzare il proprio o l'altrui comportamento.di influenzare il proprio o l'altrui comportamento.

- La comunicazione umana comprende la comunicazione- La comunicazione umana comprende la comunicazione non verbalenon verbale (visiva, tattile, mimica, ecc.) e la(visiva, tattile, mimica, ecc.) e la comunicazione verbalecomunicazione verbale (circuito (circuito comunicativo acustico: fonemi, parole, frasi, espressività).comunicativo acustico: fonemi, parole, frasi, espressività).

COMUNICAZIONE: COMUNICAZIONE: Circuito Audio-verbaleCircuito Audio-verbale

Messaggio VerbaleMessaggio Verbale

RicezioneRicezione

PercezionePercezione

InterpretazioneInterpretazione

ComprensioneComprensioneProgrammazioneProgrammazione

ElaborazioneElaborazione

ProduzioneProduzione

EmissioneEmissione

Fase di decodifica oFase di decodifica oimpressivaimpressiva

Fase di codifica oFase di codifica oproduttivaproduttiva

Minorazione uditivaMinorazione uditiva

COMUNICAZIONE: COMUNICAZIONE: Sviluppo del linguaggioSviluppo del linguaggio

Vocalizzo sino 4 mesi Produzione di suoni priva di valore referenziale, non correlata con la lingua materna. Inizialmente solo attività muscolare, successivamente (feed-back) comunicazione con adulti e uso strutture sovrasegmentarie (tono, ecc.)

Lallazione 4 – 12 mesi Produzione reiterata di coppie di fonemi. Il feed-back uditivo consente un controllo più articolato (autorinforzo) dello schema percettivo-motorio. Fase presente anche negli audiolesi, ma in mancanza di feed-back si esaurisce rapidamente.

Prime parole 12 mesi Produzione intenzionale di combinazioni di fonemi a valore semantico. Il feed-back controlla l'affinamento dei meccanismi fonatori. Sostantivi, verbi, aggettivi, pronomi.

COMUNICAZIONE: COMUNICAZIONE: Sviluppo del linguaggioSviluppo del linguaggio

Olofrasi 12 - 20 mesi Parole singole che agiscono grammaticalmente e semanticamente come frasi. Inizia l'intento comunicativo. Manca ancora la differenziazione concettuale.

Frasi 2 parole 20 – 24 mesi Tentativi di imitazione, semplificazione e riproduzione del linguaggio percepito da adulti (feed-back). 2 sostantivi o sostantivo e verbo.

Frase contratta 2 – 3 anni Mancano articoli, verbi ausiliari, avverbi, plurali. Feed-back + sviluppo psicofisico e cognitivo (sino a 1500 parole conosciute).

Frase strutturata 3 – 5 anni Socializzazione del linguaggio. Compaiono frasi imperative e interrogative. Negazione espressa con “no”. Ultima fase del periodo critico con massima plasticità neurofunzionale.

> 5 anni Feed-back necessario per controllo comunicativo, arricchimento cognitivo, rafforzo della memoria uditiva.

Anatomia funzionaleAnatomia funzionale

Orecchio esterno

Condotto uditivoesterno

PadiglioneAuricolare

MembranaTimpanica

Orecchio medio

Martello Incudine

Staffa

Orecchio internoe

Coclea

Nervo acustico

Apparatovestibolare

Tuba uditiva

Anatomia:Anatomia:Padiglione auricolarePadiglione auricolare

Anatomia:Anatomia:Membrana TimpanicaMembrana Timpanica

Anatomia funzionale:Anatomia funzionale:Orecchio MedioOrecchio Medio

Anatomia funzionale:Anatomia funzionale:Orecchio InternoOrecchio Interno

Anatomia funzionaleAnatomia funzionale

AcusticaAcustica

- Per suono si intende la- Per suono si intende la sensazionesensazione (corrispettivo psicosensoriale) (corrispettivo psicosensoriale) evocata dall'energia acustica in evocata dall'energia acustica in grado di stimolare l'organo grado di stimolare l'organo dell'udito.dell'udito.

- Per energia acustica si intende - Per energia acustica si intende quella forma di energia fisica quella forma di energia fisica generata da un corpo elastico posto generata da un corpo elastico posto in vibrazione che genera una serie in vibrazione che genera una serie di compressioni e decompressioni di compressioni e decompressioni sulle molecole del mezzo sulle molecole del mezzo circostante (trasferimento di circostante (trasferimento di energia).energia).

- Frequenza, periodo, lunghezza - Frequenza, periodo, lunghezza d'onda, ampiezza, fase, impedenza.d'onda, ampiezza, fase, impedenza.

PsicoacusticaPsicoacustica- Il corrispettivo sensoriale della frequenza è l'- Il corrispettivo sensoriale della frequenza è l'altezzaaltezza ((timbrotimbro se riferito a se riferito a

componenti armoniche), misurata in Hz.componenti armoniche), misurata in Hz.

- L'udito umano è sensibile solo nel range frequenziale fra circa 20 e 16000 Hz.- L'udito umano è sensibile solo nel range frequenziale fra circa 20 e 16000 Hz.

- Il corrispettivo sensoriale dell'ampiezza è l'- Il corrispettivo sensoriale dell'ampiezza è l'intensitàintensità, misurata in dB., misurata in dB.

- L'udito umano è sensibile ad intensità sonore solitamente non inferiori a - L'udito umano è sensibile ad intensità sonore solitamente non inferiori a 2 * 102 * 10-5-5 N/m N/m22 (20 (20 µµPa) sino ad intensità che possono raggiungere per talune Pa) sino ad intensità che possono raggiungere per talune frequenze valori pari a 10frequenze valori pari a 101212 il valore soglia. il valore soglia.

- In ambito biologico, secondo la legge di Weber-Fechner, il rapporto fra pari - In ambito biologico, secondo la legge di Weber-Fechner, il rapporto fra pari incrementi di sensazione e di stimolazione è di tipo logaritmico.incrementi di sensazione e di stimolazione è di tipo logaritmico.

dB SPL = 20 logdB SPL = 20 log1010 * (Pressione sonora effettiva / Pressione di riferimento) * (Pressione sonora effettiva / Pressione di riferimento)

- Scala da 0 dB a 120 dB SPL.- Scala da 0 dB a 120 dB SPL.

- Il range dinamico varia in funzione della frequenza (valore di riferimento = 0 - Il range dinamico varia in funzione della frequenza (valore di riferimento = 0 dB HL).dB HL).

PsicoacusticaPsicoacustica

Valore dBValore dB Energia rispetto ariferimento

00 1110 1020 10030 1.00040 10.00050 100.00060 1.000.00070 10.000.00080 100.000.00090 1.000.000.000100 10.000.000.000110 100.000.000.000120 1.000.000.000.000

PsicoacusticaPsicoacustica

PsicoacusticaPsicoacustica

AcusticaAcustica

dB SPLdB SPL Tipo di rumore o suonoTipo di rumore o suono

00 Minimo suono percepibileMinimo suono percepibile..3030 Strada senza traffico notturnaStrada senza traffico notturna..5050 Automobile poco rumorosa a 10 metriAutomobile poco rumorosa a 10 metri..6565 Normale conversazione a 1 m di distanzaNormale conversazione a 1 m di distanza..9090 Martello pneumatico a 5 metri di distanzaMartello pneumatico a 5 metri di distanza..110110 Amplificatore acustico 10W a 3 metri di distanzaAmplificatore acustico 10W a 3 metri di distanza115115 Martellata su lamiera a 50 cm di distanzaMartellata su lamiera a 50 cm di distanza>120>120 Aereo in decolloAereo in decollo

AcusticaAcustica

PsicoacusticaPsicoacustica

Fisiologia uditivaFisiologia uditiva

OrecchioOrecchioEsternoEsterno

OrecchioOrecchioMedioMedio

OrecchioOrecchioInternoInterno

Vie e CentriVie e CentriUditiviUditivi

Sistema UditivoSistema UditivoCentraleCentrale

Trasmissione sonoraTrasmissione sonoraper per Via AereaVia Aerea

Trasmissione sonoraTrasmissione sonoraper per Via OsseaVia Ossea

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio EsternoOrecchio Esterno

- Funzione passiva di veicolare l'energia acustica verso le strutture dell'orecchio medio.

- Le caratteristiche di risonanza ed il rapporto di superficie fra padiglione e membrana timpanica consentono un amplificazione selettiva per alcune frequenze (2 - 6 kHz) di circa 20 dB SPL (5 + 15 dB).

- L'amplificazione varia in funzione della localizzazione della sorgente.

- Le patologie che interessano l'orecchio esterno rivestono ruolo secondario nel determinare disabilità uditiva.

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio MedioOrecchio Medio

- Funzione di adattatore di impedenza fra ambiente esterno (aria) e orecchio interno (liquidi).

- Guadagno acustico dovuto alla differenza di superficie fra membrana timpanica e finestra ovale (circa 17 dB), al meccanismo di leva della catena ossiculare (circa 6 dB) ed al “gioco delle finestre” (circa 20 dB).

- Il guadagno acustico complessivo dell'orecchio medio è di circa 40 – 45 dB.

- La meccanica dell'orecchio medio è influenzata dai riflessi stapediali (e del tensore del timpano).

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio MedioOrecchio Medio

- La minorazione e disabilità uditiva connessa a patologie dell'orecchio medio varia anche in funzione della durata da quasi nulla a discreta.

- La conduzione per via ossea in questi casi può ancora superare l'ostacolo.

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio InternoOrecchio Interno

- Nel labirinto membranoso, posto nella porzione cocleare del labirinto osseo, sono poste le strutture che consentono la trasduzione nell'energia acustico/vibratoria, proveniente dall'orecchio medio, in impulsi nervosi contenenti tutte le informazioni necessarie alla codifica.

- Scala vestibolare (in rapporto con finestra ovale), elicotrema, scala cocleare (in rapporto con finestra rotonda), dotto cocleare.

- A livello cocleare avvengono anche importanti processi di codifica frequenziale e di intensità.

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio InternoOrecchio Interno

CCICCI CCE

OCOC

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio InternoOrecchio Interno

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio InternoOrecchio Interno

- Durante la stimolazione sonora le - Durante la stimolazione sonora le variazioni pressorie vengono variazioni pressorie vengono trasmesse attraverso la membrana trasmesse attraverso la membrana tectoria alle stereocilia delletectoria alle stereocilia delle Cellule Cellule Ciliate InterneCiliate Interne eded EsterneEsterne determinandone l'attivazione e la determinandone l'attivazione e la partenza dello stimolo nervoso.partenza dello stimolo nervoso.

- CCI prevalentemente sensoriali; - CCI prevalentemente sensoriali; CCE prevalentemente modulatrici.CCE prevalentemente modulatrici.

- Analisi frequenziale.- Analisi frequenziale.

- Analisi di intensità.- Analisi di intensità.

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio Interno Orecchio Interno

Analisi frequenzialeAnalisi frequenziale- Analisi frequenziale necessaria per discriminare - Analisi frequenziale necessaria per discriminare

suoni di frequenze vicine e parole nel rumore di suoni di frequenze vicine e parole nel rumore di fondofondo

- - Meccanismi passivi Meccanismi passivi: Tonotopismo e “Onda : Tonotopismo e “Onda Viaggiante”.Viaggiante”.

- Ogni porzione della membrana basilare risponde - Ogni porzione della membrana basilare risponde preferenzialmente a determinate frequenze (la preferenzialmente a determinate frequenze (la porzione basale, più vicina all'orecchio medio, porzione basale, più vicina all'orecchio medio, codifica le alte frequenze, mentre la parte apicale, codifica le alte frequenze, mentre la parte apicale, più vicina all'elicotrema, risponde alle basse.più vicina all'elicotrema, risponde alle basse.

- Meccanismi passivi non sufficienti per spiegare - Meccanismi passivi non sufficienti per spiegare l'alta capacità d'analisi.l'alta capacità d'analisi.

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio Interno Orecchio Interno

Analisi frequenzialeAnalisi frequenziale- - Meccanismi attivi Meccanismi attivi: Sono legati alla capacità contrattile delle CCE, modulata dal : Sono legati alla capacità contrattile delle CCE, modulata dal

fascio olivo-cocleare efferente, che consente di “enfatizzare” la risposta della fascio olivo-cocleare efferente, che consente di “enfatizzare” la risposta della membrana basilare nella regione stimolata e di “smorzarne” la risposta nelle membrana basilare nella regione stimolata e di “smorzarne” la risposta nelle regioni immediatamente adiacenti, migliorando nel complesso l'analisi regioni immediatamente adiacenti, migliorando nel complesso l'analisi frequenziale.frequenziale.

- Esiste tonotopismo anche nella distribuzione delle fibre nervose sul nervo acustico - Esiste tonotopismo anche nella distribuzione delle fibre nervose sul nervo acustico (toni acuti all'esterno) e nelle varie stazioni di integrazione centrale sino alla (toni acuti all'esterno) e nelle varie stazioni di integrazione centrale sino alla corteccia.corteccia.

kHz

Meccanismopassivo

Meccanismoattivo

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio Interno Orecchio Interno

Codifica d'intensitàCodifica d'intensità

- Necessaria per discriminare le diverse intensità sonore e per codificare i rapidi - Necessaria per discriminare le diverse intensità sonore e per codificare i rapidi cambi di intensità sonora che compongono ogni parola.cambi di intensità sonora che compongono ogni parola.

- - Teoria saltatoriaTeoria saltatoria: Con l'aumento dell'intensità di stimolazione acustica : Con l'aumento dell'intensità di stimolazione acustica aumenterebbe dapprima il numero di impulsi per unità di tempo sulla fibra aumenterebbe dapprima il numero di impulsi per unità di tempo sulla fibra nervosa corrispondente alla frequenza; successivamente verrebbero stimolate nervosa corrispondente alla frequenza; successivamente verrebbero stimolate anche le regioni (e fibre nervose) limitrofe facendo aumentare il numero di unità anche le regioni (e fibre nervose) limitrofe facendo aumentare il numero di unità attivate.attivate.

--Teoria del reclutamentoTeoria del reclutamento: Per ogni banda di frequenza vi sarebbero unità : Per ogni banda di frequenza vi sarebbero unità recettoriali (cellula + fibra) con soglia minima di stimolazione diversa. Con recettoriali (cellula + fibra) con soglia minima di stimolazione diversa. Con l'aumentare dell'intensità di stimolazione verrebbero reclutate le unità con soglia l'aumentare dell'intensità di stimolazione verrebbero reclutate le unità con soglia più alta.più alta.

- Le due teorie si integrano in quanto ogni settore della coclea ha una sensibilità - Le due teorie si integrano in quanto ogni settore della coclea ha una sensibilità preferenziale per talune frequenze.preferenziale per talune frequenze.

Fisiologia uditiva:Fisiologia uditiva:Orecchio InternoOrecchio Interno

- - Integrazione temporaleIntegrazione temporale: Necessaria per analizzare segnali sonori in rapida : Necessaria per analizzare segnali sonori in rapida successione temporale come nelle parole (origine cocleare e neurale).successione temporale come nelle parole (origine cocleare e neurale).

- - Adattamento uditivoAdattamento uditivo: Aumento di soglia uditiva per toni di lunga durata : Aumento di soglia uditiva per toni di lunga durata (secondi), utile nel separare voce da rumore di fondo (origine neurale).(secondi), utile nel separare voce da rumore di fondo (origine neurale).

Fisiopatologia uditivaFisiopatologia uditiva- Nelle minorazioni uditive che interessano l'orecchio esterno e medio si ha un - Nelle minorazioni uditive che interessano l'orecchio esterno e medio si ha un

deterioramento prevalentemente di tipo deterioramento prevalentemente di tipo quantitativoquantitativo (aumento di soglia uditiva con (aumento di soglia uditiva con funzioni d'analisi conservate). In questo caso l'adeguato aumento dell'energia sonora in funzioni d'analisi conservate). In questo caso l'adeguato aumento dell'energia sonora in arrivo sulle strutture cocleari è in grado di condurre all'intellezione del segnale.arrivo sulle strutture cocleari è in grado di condurre all'intellezione del segnale.

- Nelle minorazioni uditive che interessano l'orecchio interno ed il nervo acustico si ha - Nelle minorazioni uditive che interessano l'orecchio interno ed il nervo acustico si ha un deterioramento variabile sia di tipo un deterioramento variabile sia di tipo quantitativoquantitativo che di tipo che di tipo qualitativoqualitativo (aumento di (aumento di soglia uditiva con funzioni d'analisi alterate). In questo caso l'aumento dell'energia soglia uditiva con funzioni d'analisi alterate). In questo caso l'aumento dell'energia sonora in arrivo sulle strutture cocleari può facilmente condurre a fenomeni distortivi o sonora in arrivo sulle strutture cocleari può facilmente condurre a fenomeni distortivi o di percezione di fastidio.di percezione di fastidio.

- Nelle “minorazioni uditive” che interessano solo le vie ed i centri di elaborazione - Nelle “minorazioni uditive” che interessano solo le vie ed i centri di elaborazione centrali si ha un deterioramento centrali si ha un deterioramento qualitativoqualitativo ed ed associativoassociativo (soglia uditiva normale o (soglia uditiva normale o scarsamente alterata con funzioni d'analisi e di associazione sensibilmente deteriorate). scarsamente alterata con funzioni d'analisi e di associazione sensibilmente deteriorate). In questo caso l'aumento dell'energia sonora in arrivo sulle strutture cocleari non In questo caso l'aumento dell'energia sonora in arrivo sulle strutture cocleari non fornisce solitamente ulteriori elementi informativi.fornisce solitamente ulteriori elementi informativi.

- Opportuno un adeguamento delle strategie terapeutiche, comunicative e didattiche al - Opportuno un adeguamento delle strategie terapeutiche, comunicative e didattiche al tipo di minorazione uditiva che spesso può comparire in maniera composita. tipo di minorazione uditiva che spesso può comparire in maniera composita.

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

critericriteri

1)1) Gravità Gravità2)2) Sede Sede3) 3) Caratteristiche audiometriche Caratteristiche audiometriche4)4) Epoca di insorgenza Epoca di insorgenza5)5) Causa Causa

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Gravità Gravità (OMS, 1980)(OMS, 1980)

Fa riferimento alla riduzione di sensibilità specifica per l'energia sonora, intesa Fa riferimento alla riduzione di sensibilità specifica per l'energia sonora, intesa come innalzamento della soglia uditiva per ciascuna frequenza espresso in dB come innalzamento della soglia uditiva per ciascuna frequenza espresso in dB HL (per convenzione tale innalzamento verrà indicato con valori negativi HL (per convenzione tale innalzamento verrà indicato con valori negativi sull'audiogramma).sull'audiogramma).

0 – 25 dB HL0 – 25 dB HL Udito nei limiti della norma (normoacusia)Udito nei limiti della norma (normoacusia)

26 – 40 dB HL26 – 40 dB HL Ipoacusia lieveIpoacusia lieve

41 – 55 dB HL41 – 55 dB HL Ipoacusia moderataIpoacusia moderata

56 – 70 dB HL56 – 70 dB HL Ipoacusia medio-graveIpoacusia medio-grave

71 – 90 dB HL71 – 90 dB HL Ipoacusia graveIpoacusia grave

91 – 120 dB HL91 – 120 dB HL Ipoacusia profondaIpoacusia profonda

assenza sensazioneassenza sensazione AnacusiaAnacusia

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

GravitàGravità- La disabilità uditiva è funzione della minorazione uditiva media nel range - La disabilità uditiva è funzione della minorazione uditiva media nel range

frequenziale della voce umana (0.5 – 2 kHz) e dell'udito residuo nell'orecchio frequenziale della voce umana (0.5 – 2 kHz) e dell'udito residuo nell'orecchio migliore.migliore.

- In caso di ipoacusia lieve bilaterale si avrà soltanto una modesta difficoltà nel - In caso di ipoacusia lieve bilaterale si avrà soltanto una modesta difficoltà nel percepire la voce ad intensità normale in presenza di rumore o di più persone che percepire la voce ad intensità normale in presenza di rumore o di più persone che parlano contemporaneamente.parlano contemporaneamente.

- In caso di ipoacusia media bilaterale la voce può essere compresa solo se ad - In caso di ipoacusia media bilaterale la voce può essere compresa solo se ad intensità elevata o da distanza ravvicinata e se opportunamente amplificata da protesi intensità elevata o da distanza ravvicinata e se opportunamente amplificata da protesi acustiche. Importante comunque la “schermatura” ambientale.acustiche. Importante comunque la “schermatura” ambientale.

- In caso di ipoacusia grave bilaterale è possibile comprendere solo parole e frasi - In caso di ipoacusia grave bilaterale è possibile comprendere solo parole e frasi semplici e solo con opportuna amplificazione. I canali comunicativi accessori semplici e solo con opportuna amplificazione. I canali comunicativi accessori divengono fondamentali.divengono fondamentali.

- In caso di ipoacusia profonda bilaterale non è possibile “udire” compiutamente le - In caso di ipoacusia profonda bilaterale non è possibile “udire” compiutamente le parole anche se amplificate. I canali comunicativi accessori sono indispensabili. parole anche se amplificate. I canali comunicativi accessori sono indispensabili.

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

GravitàGravità

- L'OMS ha calcolato che nel mondo vi sia il 10% della popolazione (610 milioni di - L'OMS ha calcolato che nel mondo vi sia il 10% della popolazione (610 milioni di persone) affette da ipoacusia lieve, il 5% (305 milioni) affette da sordità moderata, persone) affette da ipoacusia lieve, il 5% (305 milioni) affette da sordità moderata, il 3% (180 milioni) affetto da ipoacusia medio-grave o grave ed lo 0.1% affetto da il 3% (180 milioni) affetto da ipoacusia medio-grave o grave ed lo 0.1% affetto da sordità profonda o cofosi.sordità profonda o cofosi.

- La reale disabilità può essere aggravata dalla presenza di altra sintomatologia - La reale disabilità può essere aggravata dalla presenza di altra sintomatologia uditiva e/o vestibolare (acufeni e vertigini) e dalla presenza di altri deficit dei uditiva e/o vestibolare (acufeni e vertigini) e dalla presenza di altri deficit dei canali sensoriali, motori, elaborativi.canali sensoriali, motori, elaborativi.

- In Italia vi sono delle Tabelle per la valutazione percentuale dell'ipoacusia in - In Italia vi sono delle Tabelle per la valutazione percentuale dell'ipoacusia in ambito di invalidità civile (una perdita uditiva media bilaterale di circa 60 dB ambito di invalidità civile (una perdita uditiva media bilaterale di circa 60 dB corrisponde al 34% di invalidità), e delle Tabelle utilizzate in ambito assicurativo corrisponde al 34% di invalidità), e delle Tabelle utilizzate in ambito assicurativo e infortunistico per determinare il danno biologico connesso all'ipoacusia (in e infortunistico per determinare il danno biologico connesso all'ipoacusia (in queste tabelle la media viene ponderata fra le varie frequenze e vengono valutate queste tabelle la media viene ponderata fra le varie frequenze e vengono valutate anche le soglie uditive a 3 e 4 kHz).anche le soglie uditive a 3 e 4 kHz).

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Class i f icazione ANSI: Hearing Class i f icazione ANSI: Hearing

Handicap as a Funct ion of Handicap as a Funct ion of AHTL of Bet ter HearAHTL of Bet ter Hear

AHTL Descrizione Probabili necessità

0-15 dB Normale Tutti i suoni del parlato Nessuno Nessuna

16-25 dB Ipoacusia Lieve

26-40 dB Ipoacusia Media

41-65 dB Ipoacusia Moderata

66-95 dB Ipoacusia Grave

>96 dB Ipoacusia Profonda Come la precedente Come la precedente

Cause più frequenti

Cosa viene udito senza

amplificazione

Grado di Handicap (dopo il

primo anno)

Otiti, piccole perforazioni timpaniche,

timpanosclerosi, forme neurosensoriali

Suoni vocalici percepiti chiaramente, alcuni

suoni consonantici muti non percepiti

Disfunzione uditiva transitoria e talora

moderata; difficoltà nella percezione di alcuni suoni

del linguaggio

Terapia medica e chirurgica, se possibile; protesi se necessaria;

valutazione preferenziale; training uditivo; logoterapia;

labiolettura

Otiti, perforazioni, timpanosclerosi

Percepite solo le voci intense ed alcuni suoni

del parlato

Disfunzione nell'apprendimento uditivo;

moderato ritardo del linguaggio; problemi di

pronuncia; disattenzione

Protesi; labiolettura; training uditivo; logoterapia;

chirurgia se possibile

Forme neurosensoriali, anomalie dell'orecchio medio, otiti croniche

Non percepita la maggior parte dei suoni del linguaggio a livello di

conversazione

Ritardo del linguaggio; disfunzione di

apprendimento; disattenzione

Tutte le precedenti con la considerazione di speciali

condizioni in aula

Forme neurosensoriali e miste

A livello di conversazione non

viene udito alcun suono del parlato

Grave problemi e ritardo del linguaggio; grave

disfunzione di apprendimento; disattenzione

Tutte le precedenti con la considerazione di

assegnazione a classi speciali (??)

Forme neurosensoriali e miste

Non percepito alcun parlato o suono

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Audiometria tonale l iminareAudiometria tonale l iminare

< Via ossea snX Via aerea sn

> Via ossea dxo Via aerea dx

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

SedeSede

Ipoacusie PerifericheIpoacusie Periferiche(organo dell'udito e nervo (organo dell'udito e nervo

acustico)acustico)

Ipoacusie CentraliIpoacusie Centrali(vie uditive centrali del (vie uditive centrali del

troncoencefalo o corticali troncoencefalo o corticali del lobo temporale)del lobo temporale)

Ipoacusie TrasmissiveIpoacusie Trasmissive(orecchio esterno e medio)(orecchio esterno e medio)

Ipoacusie Ipoacusie NeurosensorialiNeurosensoriali

Ipoacusie MisteIpoacusie Miste

Forme cocleariForme cocleari(coclea)(coclea)

Forme retrococleariForme retrococleari(nervo acustico)(nervo acustico)

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Ipoacusie TrasmissiveIpoacusie Trasmissive

- Ridotta la quantità di energia acustica trasferita all'orecchio interno;- Ridotta la quantità di energia acustica trasferita all'orecchio interno;- Innalzamento della soglia uditiva per Via Aerea con conduzione per Via Ossea - Innalzamento della soglia uditiva per Via Aerea con conduzione per Via Ossea

normalmente conservata (gap trasmissivo);normalmente conservata (gap trasmissivo);- In relazione alle caratteristiche funzionali dell'orecchio esterno e medio, solo - In relazione alle caratteristiche funzionali dell'orecchio esterno e medio, solo

nei casi più gravi possono raggiungere entità di 50 – 60 dB HL;nei casi più gravi possono raggiungere entità di 50 – 60 dB HL;- Qualora non risolvibili interamente con - Qualora non risolvibili interamente con

terapia medica o chirurgica, rispondono terapia medica o chirurgica, rispondono solitamente positivamente alla terapia solitamente positivamente alla terapia protesica (le funzioni d'analisi cocleare protesica (le funzioni d'analisi cocleare sono conservate);sono conservate);

- Qualora non fosse possibile una - Qualora non fosse possibile una protesizzazione per Via Aerea, anche la protesizzazione per Via Aerea, anche la protesizzazione per Via Ossea consente protesizzazione per Via Ossea consente un recupero alla normalità comunicativa. un recupero alla normalità comunicativa.

OO O O O O

> > > >

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Ipoacusie neurosensorialiIpoacusie neurosensoriali- L'alterazione interessa le strutture di trasduzione, di codifica e di genesi - L'alterazione interessa le strutture di trasduzione, di codifica e di genesi

neurale della sensazione sonora;neurale della sensazione sonora;- La conduzione per Via Aerea e per Via Ossea sono alterate allo stesso modo - La conduzione per Via Aerea e per Via Ossea sono alterate allo stesso modo

(sovrapponibili);(sovrapponibili);- Riduzione del range dinamico (recluitment nelle forme cocleari);- Riduzione del range dinamico (recluitment nelle forme cocleari);- Fenomeni distorsivi anche per intensità sub-- Fenomeni distorsivi anche per intensità sub-

massimali (forme retrococleari);massimali (forme retrococleari);- La gravità può variare da lieve all'anacusia;- La gravità può variare da lieve all'anacusia;- Non è sempre possibile separare nettamente - Non è sempre possibile separare nettamente

la componente cocleare da quella retro-la componente cocleare da quella retro-cocleare;cocleare;

- La resa della protesizzazione è funzione del - La resa della protesizzazione è funzione del tipo e regolazione della protesi, della tipo e regolazione della protesi, della gravità della ipoacusia, dell'origine,gravità della ipoacusia, dell'origine,

- Le protesi per Via Ossea non indicate o - Le protesi per Via Ossea non indicate o inutili. inutili.

OO O O O O> > > >

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Ipoacusie misteIpoacusie miste- Le alterazioni interessano sia le strutture di trasmissione che quelle di - Le alterazioni interessano sia le strutture di trasmissione che quelle di

trasduzione;trasduzione;- La conduzione per Via Aerea è alterata in maniera più accentuata che quella - La conduzione per Via Aerea è alterata in maniera più accentuata che quella

per Via Ossea che comunque non è nella norma;per Via Ossea che comunque non è nella norma;- Presenza di un gap trasmissivo in presenza di una Via Ossea alterata;- Presenza di un gap trasmissivo in presenza di una Via Ossea alterata;- Caratteristiche miste rispetto a ipoacusie - Caratteristiche miste rispetto a ipoacusie

trasmissive e neurosensoriali;trasmissive e neurosensoriali;- La protesizzazione andrà attentamente - La protesizzazione andrà attentamente

individualizzata e avrà tante maggiori individualizzata e avrà tante maggiori probabilità di successo quanto probabilità di successo quanto maggiormente conservate sono le funzioni maggiormente conservate sono le funzioni di analisi cocleare (e quindi quanto di analisi cocleare (e quindi quanto migliore è la conduzione per Via Ossea. migliore è la conduzione per Via Ossea.

OO O O O O

>> > >

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Ipoacusie centraliIpoacusie centrali- Le alterazioni interessano prevalentemente i sistemi di integrazione ed - Le alterazioni interessano prevalentemente i sistemi di integrazione ed

interpretazione a livello del tronco encefalo e/o corticali;interpretazione a livello del tronco encefalo e/o corticali;- La soglia uditiva nelle forme pure può essere pressocchè normale, ma - La soglia uditiva nelle forme pure può essere pressocchè normale, ma

risultano notevolmente alterate le funzioni più complesse quali la risultano notevolmente alterate le funzioni più complesse quali la discriminazione vocale (il paziente sente ma non riesce a comprendere);discriminazione vocale (il paziente sente ma non riesce a comprendere);

- L'interessamento delle strutture centrali è talora presente anche nelle - L'interessamento delle strutture centrali è talora presente anche nelle forme neurosensoriali su base degenerativa; in tal caso la caratteristica forme neurosensoriali su base degenerativa; in tal caso la caratteristica principale è la discrepanza fra perdità della sensibilità uditiva e principale è la discrepanza fra perdità della sensibilità uditiva e deterioramento della comprensione verbale, sensibilmente più accentuato deterioramento della comprensione verbale, sensibilmente più accentuato di quanto atteso;di quanto atteso;

- Le ipoacusie centrali possono essere spesso associate altre alterazioni - Le ipoacusie centrali possono essere spesso associate altre alterazioni neurologiche;neurologiche;

- Sotto il profilo comucativo e riabilitativo richiedono un approccio - Sotto il profilo comucativo e riabilitativo richiedono un approccio multidisciplinare.multidisciplinare.

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Caratterist iche audiometricheCaratterist iche audiometriche- Si fa riferimento all'andamento complessivo delle soglie audiometriche per - Si fa riferimento all'andamento complessivo delle soglie audiometriche per

le frequenze nel range 0.125 – 8 kHz le frequenze nel range 0.125 – 8 kHz (curva audiometrica)(curva audiometrica);;- Per quanto suggestive di determinate patologie, le varie curve audiometriche - Per quanto suggestive di determinate patologie, le varie curve audiometriche

non possono considerarsi assolutamente specifiche;non possono considerarsi assolutamente specifiche;- La classificazione delle curve audiometriche si integra con la classificazione - La classificazione delle curve audiometriche si integra con la classificazione

per sede (trasmissiva, neurosensoriale, mista).per sede (trasmissiva, neurosensoriale, mista).

Curve in salita (di rigidità)Curve in salita (di rigidità): Soglie per le alte frequenze migliori di quelle per : Soglie per le alte frequenze migliori di quelle per le basse.le basse.

Curve pantonaliCurve pantonali:: Soglie simili per tutto il range frequenziale.Soglie simili per tutto il range frequenziale.Curve in discesaCurve in discesa:: Soglie per le alte frequenze peggiori di quelle per Soglie per le alte frequenze peggiori di quelle per

le basse.le basse.Perdite settorialiPerdite settoriali:: Interessano solo alcune frequenze.Interessano solo alcune frequenze.Curve a corda molle:Curve a corda molle: Soglie per le frequenze centrali peggiori di quelle Soglie per le frequenze centrali peggiori di quelle

per le frequenze estreme. per le frequenze estreme.

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Epoca di insorgenzaEpoca di insorgenzaSordità pre-verbali:Sordità pre-verbali: Congenite o insorte entro i primi 18-24 mesi. Si Congenite o insorte entro i primi 18-24 mesi. Si determina una precoce interruzione del circuito audio-verbale e determina una precoce interruzione del circuito audio-verbale e conseguente mancata acquisizione del linguaggio: Sordomutismo. Il conseguente mancata acquisizione del linguaggio: Sordomutismo. Il soggetto non acquisisce memoria sonora e quindi non è in grado di soggetto non acquisisce memoria sonora e quindi non è in grado di associare una stimolazione sonora in qualsiasi modo veicolata ad un associare una stimolazione sonora in qualsiasi modo veicolata ad un significato. Il soggetto avrà scarso o nullo linguaggio parlato ed utilizzerà significato. Il soggetto avrà scarso o nullo linguaggio parlato ed utilizzerà per acquisire informazioni altri canali comunicativi.per acquisire informazioni altri canali comunicativi.

Sordità post-verbali:Sordità post-verbali: Insorte dopo che il soggetto ha avuto modo di Insorte dopo che il soggetto ha avuto modo di acquisire e sviluppare il linguaggio verbale. Il soggetto continuerà a acquisire e sviluppare il linguaggio verbale. Il soggetto continuerà a parlare con un linguaggio foneticamente e sintatticamente valido per un parlare con un linguaggio foneticamente e sintatticamente valido per un periodo di tempo più o meno lungo in funzione della qualità del periodo di tempo più o meno lungo in funzione della qualità del linguaggio precedentemente acquisito e della durata e gravità linguaggio precedentemente acquisito e della durata e gravità dell'ipoacusia. Ove possibile, è opportuno sfruttare la memoria uditiva dell'ipoacusia. Ove possibile, è opportuno sfruttare la memoria uditiva integrando l'informazione con altri canali sensoriali. integrando l'informazione con altri canali sensoriali.

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Epoca di insorgenzaEpoca di insorgenza- Le sordità pre-verbali sono quelle in genere più problematiche sotto il - Le sordità pre-verbali sono quelle in genere più problematiche sotto il profilo riabilitativo, comunicativo e didattico (utilizzo di canali profilo riabilitativo, comunicativo e didattico (utilizzo di canali comunicativi diversificati nell'ambito della stessa classe).comunicativi diversificati nell'ambito della stessa classe).

- Necessità di diagnosi precoce di ipoacusia (possibilmente entro i primi 6 - Necessità di diagnosi precoce di ipoacusia (possibilmente entro i primi 6 mesi di vita) al fine di instaurare altrettanto precocemente una adeguata mesi di vita) al fine di instaurare altrettanto precocemente una adeguata terapia protesica e riabilitativa che consenta di acquisire memoria uditiva terapia protesica e riabilitativa che consenta di acquisire memoria uditiva associativa e sviluppare un certo grado di linguaggio parlato associativa e sviluppare un certo grado di linguaggio parlato (meccanismo di feedback comunque alterato).(meccanismo di feedback comunque alterato).

- Necessità di sfruttare (protesi, ecc.), ove possibile, i residui uditivi - Necessità di sfruttare (protesi, ecc.), ove possibile, i residui uditivi presenti al fine di mantenere attivo il circuito audio-verbale a tutela della presenti al fine di mantenere attivo il circuito audio-verbale a tutela della memoria uditiva e del controllo del linguaggio verbale raggiunto.memoria uditiva e del controllo del linguaggio verbale raggiunto.

- Nelle sordità post-verbali profonde, non efficacemente protesizzabili, che - Nelle sordità post-verbali profonde, non efficacemente protesizzabili, che durano molto a lungo, la memoria uditiva tende ad esaurirsi (feedback durano molto a lungo, la memoria uditiva tende ad esaurirsi (feedback bloccato) ritornando ad una situazione analoga alle sordità pre-verbali. bloccato) ritornando ad una situazione analoga alle sordità pre-verbali.

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Sordità infantiliSordità infantili- Rappresentano circa l'1- Rappresentano circa l'1‰ dei nati vivi in Italia; l'incidenza sale al 2% se si ‰ dei nati vivi in Italia; l'incidenza sale al 2% se si

considerano i bambini sino a 10 anni.considerano i bambini sino a 10 anni.- Esistono sia forme pre-verbali che post-verbali.- Esistono sia forme pre-verbali che post-verbali.- In una percentuale variabile fra il 20 ed il 50% dei casi non è possibile identificare una - In una percentuale variabile fra il 20 ed il 50% dei casi non è possibile identificare una

causa certa).causa certa).

Congenite:Congenite: MalformativeMalformative (possono interessare tutti i distretti dell'orecchio con (possono interessare tutti i distretti dell'orecchio con risvolti diversi per l'ipoacusia)risvolti diversi per l'ipoacusia)

Ereditarie o geneticheEreditarie o genetiche (circa 60% di tutte le sordità infantili a causa (circa 60% di tutte le sordità infantili a causa nota; la gran parte sono nota; la gran parte sono autosomiche autosomiche recessive; 60% forme semplici e 40% recessive; 60% forme semplici e 40% sindromiche; oltre 300 sindromi conosciute; sindromiche; oltre 300 sindromi conosciute; non sempre sono evidenti già alla nascita (tipo non sempre sono evidenti già alla nascita (tipo Mondini); processi degenerativi di una o più Mondini); processi degenerativi di una o più porzioni dell'O.I. e del O. del Corti)porzioni dell'O.I. e del O. del Corti)

Aberrazione cromosomicaAberrazione cromosomica (trisomia del 21 con interessamento (trisomia del 21 con interessamento periferico e centrale; trisomia 13-15; periferico e centrale; trisomia 13-15; trisomia del 18)trisomia del 18)

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Sordità infantiliSordità infantili

Forme sindromiche: Forme sindromiche: Apparato cardiovascolare, Apparato cardiovascolare, Apparato muscolo-scheletrico,Apparato muscolo-scheletrico,Occhio,Occhio,Cute,Cute,Rene,Rene,Sistema nervoso centrale,Sistema nervoso centrale,Tiroide,Tiroide,Alterazioni metabolicheAlterazioni metaboliche

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Sordità infantiliSordità infantiliAcquisite:Acquisite: Prenatali Prenatali InfettiveInfettive (rosolia, toxo, CMV, HV, lue, HIV, ecc.)(rosolia, toxo, CMV, HV, lue, HIV, ecc.)

Tossiche esogeneTossiche esogene (alcool, radiazioni, farmaci (alcool, radiazioni, farmaci ototossici, droghe, antistaminici, ecc.)ototossici, droghe, antistaminici, ecc.)Tossiche endogeneTossiche endogene (diabete, insufficienza (diabete, insufficienza renale, ipotiroidismo,ecc.)renale, ipotiroidismo,ecc.)

PerinataliPerinatali Ipossia neonataleIpossia neonatale (cause materne, placentari, (cause materne, placentari, fetali, traumatiche)fetali, traumatiche) Ittero neonatale Ittero neonatale (eritroblastosi, danno (eritroblastosi, danno epatocellulare, ecc.)epatocellulare, ecc.)PrematuritàPrematurità

Postnatali Postnatali Infettive Infettive (meningite, parotite, morbillo, ecc.)(meningite, parotite, morbillo, ecc.)Tossiche Tossiche (come per prenatali e per adulti)(come per prenatali e per adulti)TraumaticheTraumaticheColesteatoma congenitoColesteatoma congenito

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

EziologiaEziologiaCongenite:Congenite: Come per le Sordità InfantiliCome per le Sordità Infantili

Acquisite:Acquisite: Infiammatorie/Infettive Infiammatorie/Infettive (disfunzionali, batteriche, virali, (disfunzionali, batteriche, virali, micotiche, loro complicanze, ecc.)micotiche, loro complicanze, ecc.)

Traumatiche Traumatiche (traumi meccanici, pressori e acustici)(traumi meccanici, pressori e acustici)TossicheTossiche EndogeneEndogene (diabete, epatopatie, distiroidismo, (diabete, epatopatie, distiroidismo,

insufficienza renale,ecc.)insufficienza renale,ecc.)EsogeneEsogene (aminoglicosidi, ASA, (aminoglicosidi, ASA,

diuretici,antineoplastici, nicotina, diuretici,antineoplastici, nicotina, solventi, CO, ecc.)solventi, CO, ecc.)

Degenerative Degenerative (vascolare, involutiva senile, neuro-vascolare, (vascolare, involutiva senile, neuro-vascolare, neurodegenerative, osteodistrofiche, autoimmuni, neurodegenerative, osteodistrofiche, autoimmuni, secondarie a processi infettivi, ecc.)secondarie a processi infettivi, ecc.)

NeoplasticheNeoplastiche

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

DecorsoDecorso

TemporaneeTemporaneeImprovviseImprovviseStabiliStabiliFluttuantiFluttuantiProgressivamente ingravescentiProgressivamente ingravescenti

Classificazione delleClassificazione delleMinorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:

Un corretto inquadramento nosologico ai Un corretto inquadramento nosologico ai fini della valutazione della reale disabilità fini della valutazione della reale disabilità uditiva e dei conseguenti atteggiamenti uditiva e dei conseguenti atteggiamenti comunicativi e didattici deve considerare comunicativi e didattici deve considerare tutti gli elementi oggetto delle tutti gli elementi oggetto delle classificazioni, nonché la bilateralità.classificazioni, nonché la bilateralità.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Test utilizzatiTest utilizzati

Esame 0-6 mm 6-9 mm 9-24 mm 3-5 aa >5 aa AdultiOtoemissioni Acustiche X X X X X XImpedenzometria X X X X X X

X X X X X X

X

Reattometria XBoel Test XRiflessi Condizionati (COR) X XRinforzo Visivo (VRA) X XPeep-show (Play Audiometria) XAudiometria tonale X XTest di percezione verbale X XAudiometria vocale X X

Potenziali Evocati Acustici (ABR, EchoG, ASSR, etc.)Osservazioni Comportamentali (BOA)

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Strategia di trattamentoStrategia di trattamento

- Trattamento medico e/o chirurgico se possibile- Trattamento medico e/o chirurgico se possibile- Protesizzazione acustica- Protesizzazione acustica- Terapia abilitativa e riabilitativa- Terapia abilitativa e riabilitativa- Sussidi per audiolesi- Sussidi per audiolesi- - Bisogni Educativi SpecialiBisogni Educativi Speciali negli audiolesi negli audiolesi- - Didattica specificaDidattica specifica

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Protesizzazione acusticaProtesizzazione acustica

- Indicata quando una minorazione uditiva, non risolvibile altrimenti, - Indicata quando una minorazione uditiva, non risolvibile altrimenti, determina per epoca di insorgenza, gravità o durata una disabilità determina per epoca di insorgenza, gravità o durata una disabilità comunicativa.comunicativa.

- La protesizzazione deve mantenere attivo il circuito comunicativo audio-- La protesizzazione deve mantenere attivo il circuito comunicativo audio-verbale (feed-back, memoria uditiva, ecc.).verbale (feed-back, memoria uditiva, ecc.).

- Nei bambini e nei soggetti in età scolare, fondamentale importanza - Nei bambini e nei soggetti in età scolare, fondamentale importanza rivestono anche la precocità di intervento, il corretto adattamento protesico rivestono anche la precocità di intervento, il corretto adattamento protesico e la terapia riabilitativa logopedica.e la terapia riabilitativa logopedica.

- Anche le ipoacusie lievi-medie persitenti nel tempo e non altrimenti - Anche le ipoacusie lievi-medie persitenti nel tempo e non altrimenti risolvibili assumono interesse protesico nei bambini e nell'età scolare.risolvibili assumono interesse protesico nei bambini e nell'età scolare.

- L'efficacia comunicativa della protesizzazione (discriminazione verbale) è - L'efficacia comunicativa della protesizzazione (discriminazione verbale) è funzione sia della gravità e della tipologia della ipoacusia, che delle funzione sia della gravità e della tipologia della ipoacusia, che delle modalità di protesizzazione (tipo di protesi, epoca di inizio, ecc.) e della modalità di protesizzazione (tipo di protesi, epoca di inizio, ecc.) e della terapia riabilitativa.terapia riabilitativa.

- Le anacusie non possono essere protesizzate con apparecchi “tradizionali”.- Le anacusie non possono essere protesizzate con apparecchi “tradizionali”.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Protesizzazione acusticaProtesizzazione acustica

La protesi acustica è un sistema elettronico di La protesi acustica è un sistema elettronico di amplificazioneamplificazione e e condizionamentocondizionamento dell'energia sonora ambientale. dell'energia sonora ambientale.

MicrofonoMicrofonoElaboratoreElaboratore

eeAmplificatoreAmplificatore

TrasduttoreTrasduttore

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Protesizzazione acusticaProtesizzazione acustica

MicrofonoMicrofonoMicrofono omnidirezionaleMicrofono omnidirezionaleMicrofono unidirezionaleMicrofono unidirezionaleDoppio microfonoDoppio microfono

AmplificatoreAmplificatoreAnalogiche monocanaleAnalogiche monocanaleAnalogiche multicanaleAnalogiche multicanaleSemidigitaliSemidigitaliDigitali multicanaleDigitali multicanale Protesi per Via OsseaProtesi per Via Ossea (ad archetto, ad occhiale) (ad archetto, ad occhiale)

Protesi per Via AereaProtesi per Via Aerea a scatolaa scatolaretroauricolariretroauricolariendoauraliendoaurali

Protesi a Trasduzione ElettricaProtesi a Trasduzione Elettrica ancoraggio osseo (poco usate)ancoraggio osseo (poco usate)““impiantabili”impiantabili”Impianto cocleareImpianto cocleareImpianto al tronco (poco usato)Impianto al tronco (poco usato)

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Strategie ProtesicheStrategie Protesiche

- La protesizzazione acustica per Via Aerea è sempre preferibile a quella per Via Ossea quando le condizioni anatomiche dell'orecchio esterno e medio lo consentono (assenza di malformazioni o processi infiammatori cronici).

- La protesizzazione per Via Ossea non è comunque utile se la perdita uditiva per conduzione ossea è superiore a 40-45 dB.

- Nelle ipoacusie simmetriche la protesizzazione deve essere bilaterale.- Nelle ipoacusie asimmetriche è preferibile comunque attuare una protesizzazione

bilaterale.- La taratura della protesi deve essere individualizzata sul paziente e sul tipo di

ipoacusia (talora anche in fasi successive).- La protesizzazione deve essere accompagnata da terapia logopedica soprattutto nel

bambino (tempestività e precocità diagnosi) e comunque alla prima protesizzazione nel pre-verbale.

- Opportune frequenti verifiche sia della funzionalità protesica che della sua efficienza in termini di soglia tonale e discriminazione vocale.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Protesi perProtesi per

Conduzione OsseaConduzione Ossea

Protesi ad archetto

Protesi ad archetto

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Protesi perProtesi per

Conduzione AereaConduzione Aerea

Protesi “a scatola”

Protesi retroauricolari(BTE)

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Protesi Retroauricolari Protesi Retroauricolari

(BTE)(BTE)

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Protesi Endoauricolari Protesi Endoauricolari

(ITE)(ITE)

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Impianto CocleareImpianto Cocleare

Protesi impiantata chirurgicamente che consente la stimolazione elettrica delle terminazioni nervose a livello cocleare (in prossimità del modiolo).

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Impianto CocleareImpianto Cocleare

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Impianto CocleareImpianto Cocleare

Indicazioni: Ipoacusie neurosensoriali bilaterali di grave entità che non trovano giovamento da una adeguata protesizzazione e riabilitazione di tipo tradizionale.Pre-requisiti: strutture cocleari presenti e pervie, nervo acustico presente e funzionante.Valutazione pre-impianto: Valutazione oto-audiologica completa, Valutazione logopedica, Valutazione radiologica (TAC e RMN), Valutazione neurologica e psicologica, Test al promontorio, Valutazione chirurgica.Età di impianto: da 18-24 mesi in poi. Possibili impianti precoci in caso di sordità post-meningitica. L'impianto nell'adulto pre-verbale non è unanimemente condiviso.Post-intervento: attivazione dell'impianto a distanza di circa 1 mese dall'intervento, frequenti controlli per la “mappatura” degli elettrodi, riabilitazione logopedica intensa e specifica.Risultati: La soglia uditiva nell'orecchio impiantato è solitamente di circa 40 dB HL. La discriminazione vocale è solitamente migliore nelle sordità post-verbali e comunque è fortemente influenzata da una valida terapia logopedica e dal settaggio individuale dell'apparecchio.Strategie didattiche: favorire le condizioni di miglior utilizzo protesico, stretta collaborazione insegnante - riabilitatore (verifica comprensione linguaggio parlato).Tutte le varie fasi di un Impianto Cocleare sono in totale convenzione con il SSN.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Sussidi tecniciSussidi tecnici

TelecomandiTelecomandi

Sistemi FMSistemi FM

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Sussidi tecniciSussidi tecnici

Sistemi FMSistemi FM

Sistemi BluetoothSistemi Bluetooth

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Sussidi tecniciSussidi tecnici

Sistemi individualiSistemi individuali““ad induzione”ad induzione”

Sistemi ambientaliSistemi ambientali““ad induzione”ad induzione”

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Altri sussidi tecniciAltri sussidi tecnici

- Telefoni amplificati e/o a conduzione ossea- Telefoni amplificati e/o a conduzione ossea- Avvisatori visivi o vibratori- Avvisatori visivi o vibratori- Comunicatori- Comunicatori- Dispositivi Telefonici per Sordi- Dispositivi Telefonici per Sordi

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Terapia (Ri)abilitativaTerapia (Ri)abilitativa

La strategia (ri)abilitativa scelta influenza direttamente i processi pedagogici, educativi e didattici.

L’insegnante deve adattare la propria prassi didattica alle peculiari esigenze comunicative dell' audioleso (non viceversa) al fine di sviluppare e maturare tutte le potenzialità della persona sorda con tutti gli strumenti ad esse funzionali.

- Metodi educativi oralisti

- Metodi educativi visivo-gestuali

- Metodi educativi misti: BimodaleBilinguale

La tecnologia informatica consente indipendentemente dalla strategia utilizzata di migliorare la qualità del messaggio ricevuto favorendo lo sviluppo linguistico e cognitivo, riducendo l'handicap

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Metodi educativiMetodi educativi

Metodi oralisti: Basati sull'utilizzo del canale uditivo per l'acquisizione delle competenze comunicative, linguistiche, lessicali e cognitive. Importante l'integrazione con la lettura labiale. Utilizza il canale preferenziale della funzione uditiva. Metodica su cui si basa la scelta dell'integrazione scolastica per gli audiolesi. Basati su diagnosi, protesizzazione e terapia logopedica precoci. E' escluso l'utilizzo di comunicazioni e linguaggi gestuali. L'acquisizione del linguaggio orale può essere più lento di quello gestuale. Se non adeguatamente strutturati possono condurre a privilegiare l'aspetto produttivo su quello cognitivo.

Metodi gestuali: Utilizzano esclusivamente la mimica gestuale e facciale. Metodica su cui si basa la scelta fatta in alcuni paesi di privilegiare la costituzione di classi speciali per sordi. Il canale visivo e l'utilizzo di linguaggi specifici non consente di sfuttare residui uditivi e protesici. Talora sono stati considerati come discriminatori nei confronti anche dell'inserimento sociale.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Metodi educativiMetodi educativi

Metodi misti: Basati sull'utilizzo di tutti i canali informativi e comunicativi che il soggetto audioleso può utilizzare in funzione sia della gravità e delle altre caratteristiche cliniche della sua patologia sia da altre caratteristiche individuali (efficacia della metodica oralista, ambiente socio-culturale, familiare e didattico, caratteristiche individuali del soggetto, etc.). L'equilibrio fra i vari canali comunicativi deve essere sempre individualizzato.

Metodi bimodali: L'obiettivo resta comunque il raggiungimento di una competenza della lingua scritta e parlata il più vicino possibile a quella di un soggetto normale; tuttavia la modalità gestuale viene utilizzata per chiarire e supportare (soprattutto nella prima fase di apprendimento) l'informazione giunta in modo non adeguato attraverso il canale uditivo. La struttura grammaticale e sintattica resta quella dell'italiano; si utilizza l'italiano segnato (IS) o l'italiano segnato esatto (ISE).

Metodi bilinguali: Prevede di utilizzare contemporaneamente sia l'informazione che giunge dalla lingua parlata che da quella dei segni (LIS) in funzione delle attitudini, capacità e contesti ambientali in cui il soggetto audioleso deve comunicare.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Alfabeto manualeAlfabeto manuale

DattilologiaDattilologiaRappresentazione manuale delle lettere che compongono una parola scritta o parlata. Viene utilizzata per comunicare nomi propri o parole straniere. Viene eseguita con una sola mano all'altezza del collo del segnante. Per alcuni nomi propri di uso frequente nella LIS si utilizzano segni convenzionali.

Vecchio Vecchio

NuovoNuovo

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLIS- E' una lingua autonoma rispetto all'italiano scritto e parlato con proprie regole

grammaticali e sintattiche.- E' diversa da altre lingue dei segni quali quella americana (ALS), inglese (BLS) o

francese (LSF).- Sono presenti anche varianti regionali o di area.- E' un linguaggio visivo-gestuale (messaggio espresso dal corpo e percepito dal

canale visivo) formato da segni (e non gesti) eseguiti da una o entrambe le mani con l'ausilio anche della mimica facciale a ciascuno dei quali è associato uno o più significati.

- Ogni segno è caratterizzato da quattro componenti manuali:configurazione: la forma della mano o delle maniorientamento: posizione del palmo delle maniluogo: posizione nello spazio attorno al segnante movimento: direzione, velocità, ripetitività

- I segni così generati costituiscono il vocabolario LIS.- Vi sono anche componenti non manuali necessarie per il costrutto sintattico:

espressione faccialeposturacomponenti “orali”

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLIS

Alcune delle differenze principali con la lingua italiana:

- E' talora possibile articolare due segni contemporaneamente con le due mani;- Assenza di articoli;- La costruzione sintattica più comune è soggetto-oggetto-verbo;- I verbi non si coniugano in base al tempo, ma devono concordare con il soggetto e

spesso anche con l'oggetto;- Esistono forme pronominali riferibili a 2, 3, 4 e 5 persone;- La mimica facciale viene utilizzata per formulare frasi interrogative (aperte o

chiuse), esclamative, imperative, relative e negative (in aggiunta alla componente gestuale);

- Esistono segni diversi per i diversi significati di una stessa parola;- Per alcuni verbi è possibile omettere i pronomi personali

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLIS

configurazioneconfigurazione luogoluogo

orientamentoorientamento movimentomovimento

MammaMamma

crescitacrescita

crescerecrescere

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLIS

Le variazioni grammaticali si esprimono con cambiamenti del luogo e dei movimenti

Il plurale si esprime con la ripetizione del gesto o con lo spostamento del luogo

Città (singolare)

Città (plurale)

Per alcuni verbi il cambiamento della direzione di esecuzione determina il cambiamento del soggetto

Ti regalo

Mi regali

Il movimento lunga una linea ideale che parte dalla spalla del segnante, detta “del tempo”, determina la differenza fra passato, presente e futuro.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLISLe componenti non gestuali vengono utilizzate per gestire variazioni sintattiche.Esempio: Io vado al cinema

affermativa

negativa

Imperativa (soggetto tu)

Interrogativa chiusa

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLIS

Alcuni esempi di parole e frasi LIS in un progetto didattico (FabuLIS) realizzato in una scuola primaria milanese (www.bonavitacola.net/fabulis).

Animali Camera da letto Cane Casa Chi? Come? Cosa? Cucina

Dove? Famiglia Fratello Gatto Grazie (Mi) Grazie (Rm) Mamma Marito

Moglie Papà Quale? Quanto? Sorella

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLISDemo del software BlueSign nato come simulatore di traduzione simultanea in LIS (bluesign.dii.unisi.it)

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Lingua Italiana dei SegniLingua Italiana dei Segni

LISLIS

Dizionari LIS:

euslis.eurac.eduwww.dizlis.it

Grammatica:

michelebrunelli.interfree.it/LISgrammarRestrRel.html

Bibliografia:

www.istc.cnr.it/mostralis/docs/biblis.pdf

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Software a sussidioSoftware a sussidio

della didatticadella didattica

- La diffusione, il perfezionamento e la maggiore facilità di accesso alle tecnologie di elaborazione dei dati ha consentito il passaggio dall'Informatica alla ICT (Information & Communication Technology) determinando in ambito didattico sostanziale miglioramento delle possibilità educative nei confronti di tutti i discenti anche se con minorazioni uditive.

- La multimedialità consente lo sfruttamento contemporaneo dei canali informativi visivi ed acustici sia ai normoudenti che agli audiolesi e rende più semplice la fruizione bilinguale del contenuto anche nei suggetti con gravi sordità che non riescono ad utilizzare efficacemente solo il canale acustico.

- L'hardware richiesto è sostanzialmente quello già utilizzato di base.

- La fruizione del contenuto iconico/visivo deve essere consentito anche a tutta la classe (lavagna luminosa, televisore o videoproiettore, etc.).

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Sussidi alla didatticaSussidi alla didattica

- Software didattico rivolto sia a studenti audiolesi che normoacusici (apprendimento e comprensione della lettura, matematica ed altre materie scientifiche, consultazione di enciclopedie e dizionari, ecc.).

- Software didattico progettato specificamente per soggetti audiolesi, ma fruibile anche dai normoacusici: “Il castello delle fiabe”, “Lettura”, “Carotino”, ”Un picnic tutto pazzo”, “La storia di Nuvolina”, “Fabulis”, “Gli animali della savana”, “Sette poesie in LIS”, “ARI-LAB2”, “ELSE”, Dizionari LIS (Eulis, Dizlis, Multidiz), etc.

- Software destinato alla riabilitazione oralista dell'audioleso: “SpeechViewer”, “Vantage”, “Ricerca e Componi”, “Giochiamo con le immagini”, ecc.

- Software in ambiente “autore” che consentono lo sviluppo di ipertesti multimediali, esercizi, giochi e la preparazione di unità didattiche ipertestuali: “Autore Junior”, “Amico Web”, “ADA”, “Bliss tutor multimediale”, “Ebooks Writer”, altri software di progettazione di pagine Web , etc.

- Software di supporto per la presentazione delle lezioni: “PowerPoint”, “OpenOffice Impress”, etc.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Sussidi alla didatticaSussidi alla didattica

- Software di riconoscimento vocale da utilizzare per la sottotitolatura e la dettatura: software a corredo del sistema operativo Windows, “Progetto Voice”, “Dragon Naturally Speaking”, “Xvoice”, “ViaVoice”, “HTK”, “Math Talk”, etc.

- Software per la 'traduzione' in LIS: BlueSign.- Materiale educativo su supporti informatici che consentano oltre alla

multimedialità anche la sottotitolatura o la disponibilità della trascrizione del testo (DVD).

- Connessione Internet.- Lavagna luminosa e/o episcopio (a videocamera).- Videoproiettore o televisore ad ampio schermo.

Essediquadro: sd2.itd.cnr.it/BDSindex.php

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

Logistica:

- Aula: dimensioni limitate, buon isolamento acustico, illuminazione diffusa e mai controluce o ombre sul volto del docente, posizione centrale dell'insegnate, lavagne e schermi di proiezione anch'essi concentrati nell'area visiva centrale, allievi audiolesi posizionati di fronte al docente e possibilmente a distanza non superiore a 1,5 – 2 metri.

- Sussidi tecnici: protesi, trasmettitori FM (o circuiti ad induzione), lavagna luminosa e/o episcopio (se possibile a telecamera), televisore o videoproiettore, lettore di supporti multimediali (DVD), computer con accesso ad internet.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

Comportamenti generali:

- Accertarsi che l'alunno audioleso abbia l'attenzione rivolta verso il docente.

- Disporsi frontalmente rispetto all'audioleso per favorirne la lettura labiale.

- Evitare tutto ciò che la ostacoli durante la spiegazione (voltarsi, porsi in controluce o in ombra, deambulare eccessivamente, mascherare parzialmente le labbra con microfoni, barba e baffi voluminosi).

- Disciplinare le conversazioni di gruppo ponendosi in tal caso in cerchio.

- Parlare con buona scansione delle parole, utilizzando un ritmo di eloquenza regolare al fine di non alterare l'articolazione vocale e labiale.

- Non alzare la voce, né enfatizzare i movimenti delle labbra.

- Utilizzare un linguaggio più accessibile ed ove possibile utilizzare diverse costruzioni per esplicitare lo stesso concetto.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

Comportamenti generali:

- Accertarsi che l'alunno audioleso abbia l'attenzione rivolta verso il docente.- Disporsi frontalmente rispetto all'audioleso per favorirne la lettura labiale.- Evitare tutto ciò che la ostacoli durante la spiegazione (voltarsi, porsi in

controluce o in ombra, deambulare eccessivamente, mascherare parzialmente le labbra con microfoni, barba e baffi voluminosi).

- Disciplinare le conversazioni di gruppo ponendosi in tal caso in cerchio.- Parlare con buona scansione delle parole, utilizzando un ritmo di eloquenza

regolare al fine di non alterare l'articolazione vocale e labiale.- Non alzare la voce, né enfatizzare i movimenti delle labbra.- Utilizzare un linguaggio più accessibile ed ove possibile utilizzare diverse

costruzioni per esplicitare lo stesso concetto.- Scegliere il lessico piùaccuratamente.- Evitare l'uso troppo frequente di frasi subordinate.- Spiegare all'audioleso tutto ciò che avviene in classe, anche in sua assenza,

al fine di migliorarne l'integrazione.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

Situazione dell'alunno Adattamento della programmazione

Apprendimento rallentato

Nessuna riduzione degli obiettivi complessiviInterventi di recupero e sostegnoAttività di gruppoDifferenziazione della scansione del tempo

Deprivazioni socio-culturaliNessuna riduzione degli obiettivi complessiviDifferenziazione delle tappeDifferenziazione della metodologia

Handicap motori e sensoriali

Nessuna riduzione dei traguardi generaliRiduzione degli obiettivi specificiDifferenziazione degli aspetti strumentaliSussidi audiovisivi ed informatici

Handicap intellettivi

Riduzione degli obiettivi Sostituzione dei contenuti disciplinariTempi di intervento rallentatiObiettivi formativi adattati alle varie situazioni

Adattamento delle istruzioni che accompagnano il DM 5 maggio 1993, istitutivo della scheda di valutazione per la scuola media di primo grado.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

Per favorire l’apprendimento dell’alunno non udente sono opportuni interventi che, senza modificare gli obiettivi generali del piano di lavoro, prevedano la semplificazione degli obiettivi didattici specifici e dei contenuti; ma soprattutto, facciano ricorso a una ampia gamma di modelli di rappresentazione (esperienze attive, esemplificazioni, immagini, oltre al linguaggio parlato e scritto) e a tecnologie multimediali e informatiche.

Per garantire la sua integrazione scolastica, è importante organizzare un ambiente classe in cui la comunicazione avvenga in contesti stimolanti e animati; sia riferita a situazioni reali e pertinenti; sia caratterizzata da pluralità di lingue e modalità comunicative (lingua verbale e scritta, lingua dei segni o italiano segnato esatto, dattilologia e lettura labiale), da diversi strumenti tecnologici e tipi di testo (libri, riviste, fumetti, enciclopedie, pubblicità, ecc.); sia espressione di diverse modalità di organizzazione del lavoro (individuale, in gruppi, collettivo).

Cattaneo P.(1997), Handicap e scuola elementare. Progettare l’integrazione, La Scuola, Brescia; in particolare, per il deficit uditivo, le pp. 107-112

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

È indispensabile avviare l’alunno sordo: ● alla sistemazione concettuale ● alla visione prospettica ● alla riflessione ● all’astrazione e alla generalizzazione● alla assunzione di responsabilità● alla valutazione

in base alle sue variabili personali

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

Gli insegnanti curricolari e di sostegno devono mettere in atto alcune strategie utili a creare le condizioni per una buona comunicazione in classe. Pur se preferibile la metodica didattica oralista, è opportuno accettare che il bambino non udente in talune circostanze possa esprimersi anche attraverso la lingua dei segni, sia per favorire le sue possibilità espressive e il rispetto della sua identità culturale, sia nella consapevolezza che tale codice interviene a "disambiguare" il codice orale. Ciò comporta la necessittà che i docenti conoscano i principi della LIS (oppure pretendano la presenza in classe di un educatore segnante), e che si dispongano a farla imparare anche agli altri bambini.

L'intervento a scuola di una logopedista e di un esperto di lingua dei segni (operatore sordo), può essere richiesto attraverso accordi di programma ed attività socio-educative tra servizi scolastici, sanitari e socio-assistenziali, stipulati da enti locali, organi scolastici ed unità sanitarie locali, nell'ambito delle rispettive competenze ( L. n° 104 del 1992 , L. n° 142 del 8/6/1990 e DPR del 24/2/94)

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

- Le Unità Didattiche, rispetto ad ogni disciplina, dovrebbero essere concordate preventivamente fra insegnanti curriculari, di sostegno ed eventuali altre figure educative presenti, tenendo in considerazione le specifiche competenze linguistiche e culturali del soggetto audioleso.

- E' opportuno che l'insegnante prepari anticipatamente uno schema di flusso delle lezioni (talora ipertesti multimediali) evidenziando gli aggiornamenti cognitivi e di glossario introdotti.

- Tale schema, oltre che essere disponibile durante la lezione, dovrebbe poter essere anticipato allo studente audioleso anche tramite gli insegnanti di sostegno e le eventuali altre figure educative presenti al fine di migliorare l'attenzione e la partecipazione alla vita di classe.

- Gli argomenti ed i testi dovrebbero essere spiegati facendo uso sia della modalità verbale che di quella grafico-visiva, multimediale e talora anche gestuale.

- Se necessario potrà essere opportuno adattare i testi, semplificandoli, alle capacità dell'allievo.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Organizzazione didatticaOrganizzazione didattica

- Nella strategia didattica attraverso la valorizzazione del vissuto bisognerà raggiungere gradualmente un passaggio dall'attivo all'iconico, al simbolico per arrivare all'apprendimento significativo.

- Per quanto riguarda il momento valutativo nell'audioleso bisogna far ricorso a vari linguaggi preferendo le verifiche di tipo scritto ad architettura chiusa (questionario a risposte multiple, “cruciverba”, etc.) e quindi quelle variamente articolate nella forma espressiva.

- Utilizzo dell'episcopio nella correzione dei compiti per favorire l'interazione con l'audioleso e favorire la comprensione degli errori.

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Bisogni Educativi SpecialiBisogni Educativi Speciali

Un bambino con Bisogni Educativi Speciali è quello che:“ha una difficoltà di apprendimento che richiede interventi di educazione speciale”.

Education Act UK, 1996

Nei Bisogni Educativi Speciali…“…si trovano difficoltà di apprendimento generali e specifiche, difficoltà comportamentali, emozionali e sociali, difficoltà di comunicazione e di interazione, difficoltà di linguaggio, disturbi dello spettro autistico, difficoltà sensoriali e motorie, minorazioni uditive, minorazioni visive, altre difficoltà fisiche e mediche”.

(Department for Education and Skills, 2001, p. 45)Special Educational Needs and Disability Act UK, 2001- Code of Practice 2001/2

Minorazioni Uditive:Minorazioni Uditive:Bisogni Educativi SpecialiBisogni Educativi Speciali

“Il Bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico (come risultato dell’interazione dei vari ambiti della salute secondo il modello ICF dell’OMS), che risulta tale anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentementedall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata”.

www.darioianes.it