Laboratorio Integrato II

28
Laboratorio Integrato II Modulo di Biochimica

description

Laboratorio Integrato II. Modulo di Biochimica. Programma delle esercitazioni. Determinazione della costante di affinità dell’eme per la sieroalbumina umana Separazione di proteine in miscela mediante cromatografia a scambio ionico. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Laboratorio Integrato II

Laboratorio Integrato II

Modulo di Biochimica

Programma delle esercitazioni

• Determinazione della costante di affinità dell’eme per la sieroalbumina umana

• Separazione di proteine in miscela mediante cromatografia a scambio ionico

Determinazione della costante di affinità dell’eme per la sieroalbumina umana

• Stechiometria: numero di ligandi per proteina

• Affinità: stabilità relativa del complesso. Descritta dalla costante

termodinamica di equilibrio

LP

PLKa

PL

LPKd

P + L PL

LK

L

PLPK

PL

KPL

P

KPL

PLP

PL

C

PL

dd

d

d

P

LK

L

d

LK

LCPL

d

P

xa

xy

0 20 40 60 80 100 1200

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Kd[PL]

[L]

0 20 40 60 80 100 1200

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

CP=2

CP=10

CP=50

CP=100

[PL]

[L]

La concentrazione di proteina deve essere dell’ordine di grandezza della Kd

td

ttddttddttd

LK

PNLKKPNLKKPNLKA

A

1

221111max

2

411

)(

)(

PLLK

PLL

LK

L

P

PL

td

t

dt

Misura dell’assorbimento

Sorgente

Monocromatore

Io I

Ricevitore

Campione

td

ttddttddttd

LK

PNLKKPNLKKPNLKA

A

1

221111max

2

411

Separazione di proteine in miscela mediante cromatografia a scambio ionico

Schema a Blocchi di un Sistema Cromatografico

RIVELATORE

Valvole di iniezione

L’interfaccia universalmente utilizzata per introdurre il campione è la valvola a 6 (o 7) vie.

A seconda del loop montato varia il volume del campione iniettato in colonna

Rivelatore UV a fissa

La radiazione proveniente da una lampada a vapori di Hg passa attraverso la cella del campione e arriva al fotodiodo.

L’intensità della luce assorbita è proporzionale alla concentrazione dell’analita.

Vantaggi e svantaggi

Il principale vantaggio è il basso costo. Inoltre l’elevata intensità della radiazione della lampada a Hg permette di ottenere elevata sensibilità per composti che assorbono a 254/280 nm.

Il principale svantaggio è determinato dalla scarsa selettività dovuta alla necessità di lavorare a fissa.

Cromatografie di adsorbimento

• Interazione idrofobica

• Scambio ionico

• Per affinità– Affinità per ligandi (anticorpi)– Proteine ingenierizzate (His-tag)

• Immobilized Metal ion Affinity Chromatography

Coefficiente di partizione -

• Il coefficiente di partizione tra le due fasi, è definito come il rapporto tra il soluto adsorbito sulla fase stazionaria rispetto a quello in soluzione nella fase mobile.

= 0 nessun adsorbimento

= 1 tutto adsorbito

Cromatografia di scambio ionico• Scambio anionico

– A pH maggiore del pI (almeno una unità) la proteina è carica negativamente e lega la colonna a scambio anionico.

– L’eluizione avviene con [Cl-] crescente o abbassando il pH (più difficile da controllare).

• Scambio cationico– A pH minore del pI (almeno una unità) la

proteina è carica positivamente e lega la colonna a scambio cationico.

– L’eluizione avviene con [Na+] crescente o alzando il pH.

Scambiatori ionici

Cromatografia di scambio ionico

Cromatografia di scambio ionico• VANTAGGI

– Per grandi volumi,– Grandi quantità di proteina

(1-5 g proteina per 100 ml),– Matrice molto robusta,– Condizioni molto flessibili,

possibili molte variazioni.

• SVANTAGGI– Proteine allo stesso pH e

concentrazioni di sali della colonna.

– Ciò può essere scomodo poiché poi occorre passare in dialisi per togliere i sali.

All’esame…

• Il candidato descriva l’esperimento atto a determinare la costante termodinamica di dissociazione della emoverdina (che assorbe a 460 nm, ε = 1×105 cm-1 M-1) con la HSA sapendo che in letteratura è riportato che lo stesso ligando si lega all’albumina bovina con Kd ≈ 10-6 M.

All’esame…

• Descrivere un protocollo di purificazione di una proteina avente pI = 9.8 mediante cromatografia di scambio ionico, sapendo che la maggioranza delle proteine presenti nel campione possiede pI compreso tra 5 e 8.