La vendita di beni e la prestazione di...
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LLaa vveennddiittaa ddii bbeennii ee llaa pprreessttaazziioonnee ddii sseerrvviizzii
L’operazione di vendita, analogamente all’operazione di
acquisto, è caratterizzata da uno schema di svolgimento
tipico composto in particolare dalle seguenti fasi
elementari:
��stipulazione del contratto di compravendita;
�� consegna del bene o prestazione del servizio;
��emissione della fattura di vendita;
��regolamento del prezzo pattuito:
• ricevimento di acconti dai clienti;
• regolamento immediato;
• regolamento dilazionato.
La competenza temporale è il principio generale in base al quale si individua il periodo amministrativo nel quale rilevare i valori che traggono origine dalle operazioni di scambio monetario. Secondo questo principio, l’impresa venditrice deve rilevare l’operazione nel momento in cui effettua la prestazione non monetaria dello scambio, ovvero nel momento in cui i beni sono consegnati ovvero i servizi sono resi.
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In realtà, nella prassi contabile si attende sempre l’emissione di un documento giustificativo (la fattura) da cui sia possibile dedurre tutti i dati necessari alla valorizzazione dell’operazione e alla conseguente annotazione contabile. Questo criterio operativo va integrato a fine periodo, poiché è possibile che vi siano forniture già avvenute o prestazioni già rese al termine del periodo amministrativo considerato per le quali la fattura verrà emessa solamente nel periodo successivo Nel rispetto del principio di competenza temporale, il ricavo per i beni ceduti o per i servizi prestati deve essere rilevato nel periodo amministrativo in chiusura, poiché la prestazione non monetaria dello scambio è già stata effettuata, nonostante il rinvio della fatturazione concesso dalla normativa fiscale. L’operazione di VENDITA
origina una Variazione Numeraria Attiva
(CREDITO) che trova iscrizione nello
STATO PATRIMONIALE e un componente
positivo di reddito in senso stretto
(RICAVO) che trova iscrizione nel CONTO
ECONOMICO
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Le scritture della vendita di merci
La rilevazione contabile da effettuare al momento
dell’emissione della fattura per la vendita di
merci è la seguente:
Libro giornale ordine cronologico
Emessa fattura n. … a … per merci …
ATTIVITA’ CREDITI V/CLIENTI
RICAVI MERCI C/VENDITE
PASSIVITA’ IVA ns. DEBITO
ESEMPIO: In data 10/03/2004 si emette fattura alla Bianchi S.p.A. per la cessione di merci per € 60.000 + Iva 20%. Le merci sono state consegnate in data 28/02/2004 ed erano in rimanenza al 31/12/2003.
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Libro Mastro ordine sistematico
Crediti v/clienti Merci c/vendite Iva ns. debito
78.000 65.000 13.000
Rappresentazione nel BILANCIO di ESERCIZIO
Unica operazione effettuata nel periodo amministrativo
Le merci vendute erano in rimanenza al 31/12/2003
Stato Patrimoniale ATTIVITA’ PASSIVITA’
Crediti v/clienti Iva ns. debito
78.000 13.000
Conto Economico COSTI* RICAVI**
Merci c/Rimanenze iniziali
Merci c/vendite
YYY 65.000
* Componenti negativi di reddito ** Componenti positivi di reddito
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Le scritture della vendita di merci
Se a fine periodo le merci sono già state
consegnate il ricavo deve essere imputato per
competenza temporale senza attendere il
momento di emissione della relativa fattura:
Libro giornale ordine cronologico
Fattura da emettere a … per consegne effettuate
ATTIVITA’ FATTURE da EMETTERE
RICAVI MERCI C/VENDITE
ESEMPIO: In data 3/01/2005 si emette fattura alla Bianchi S.p.A. per la cessione di merci per l’importo di € 65.000 + Iva 20%. Le merci sono state consegnate il 20/12/2004.
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Libro Mastro ordine sistematico
Fatture da emettere Merci c/vendite
65.000 65.000
Rappresentazione nel BILANCIO di ESERCIZIO
Unica operazione effettuata nel periodo amministrativo
Stato Patrimoniale ATTIVITA’ PASSIVITA’
Fatture da emettere
65.000
Conto Economico COSTI* RICAVI**
Merci c/vendite
65.000
* Componenti negativi di reddito ** Componenti positivi di reddito
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Al momento in cui viene emessa la relativa fattura occorre stornare il conto accesso alle fatture da emettere e rilevare il debito verso l’Erario per l’Iva (che sorge in tale istante temporale), nonché il Credito verso il cliente:
Libro giornale ordine cronologico
Data: 03/01/05 dare avere Crediti
v/clienti 78.000
Fatture da emettere
65.000
Iva ns. debito 13.000
Nella pratica è frequente riscontrare la chiusura delle fatture da emettere (così come delle fatture da ricevere) nel momento stesso in cui si procede alla riapertura dei conti.
Libro Mastro ordine sistematico
Crediti v/clienti Iva ns. debito Fatture da emettere
78.000 13.000 65.000 65.000
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Le scritture della prestazione di
servizi
La rilevazione contabile da effettuare al momento
dell’emissione della fattura per la prestazione di
servizi è la seguente:
Libro giornale ordine cronologico
Emessa fattura n. … a … per servizi …
ATTIVITA’ CREDITI V/CLIENTI
RICAVI RICAVI PER SERVIZI
PASSIVITA’ IVA ns. DEBITO
ESEMPIO: In data 10/03/2004 si emette fattura alla Verdi S.p.A. per la prestazione del servizio di elaborazioni contabili per € 10.000 + Iva 20% effettuato nei mesi di gennaio e febbraio.
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Libro Mastro ordine sistematico
Crediti v/clienti Ricavi per servizi Iva ns. debito
12.000 10.000 2.000
Rappresentazione nel BILANCIO di ESERCIZIO
Unica operazione effettuata nel periodo amministrativo
Stato Patrimoniale ATTIVITA’ PASSIVITA’
Crediti v/clienti Iva ns. debito
12.000 2.000
Conto Economico COSTI* RICAVI**
Ricavi per sevizi
10.000
* Componenti negativi di reddito ** Componenti positivi di reddito
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Le scritture della prestazione di
servizi
Se a fine periodo il servizio è già stato reso il
ricavo deve essere imputato per competenza
temporale senza attendere il momento di
emissione della relativa fattura:
Libro giornale ordine cronologico
Fattura da emettere a … per servizi …
ATTIVITA’ FATTURE da EMETTERE
RICAVI RICAVI PER SERVIZI
ESEMPIO: In data 3/01/2005 si emette fattura alla Verdi S.p.A. per il servizio di assistenza tecnica effettuato nel mese di dicembre per l’importo di € 15.000 + Iva 20%.
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Libro Mastro ordine sistematico
Fatture da emettere Ricavi per servizi
15.000 15.000
Rappresentazione nel BILANCIO di ESERCIZIO
Unica operazione effettuata nel periodo amministrativo
Stato Patrimoniale ATTIVITA’ PASSIVITA’
Fatture da emettere
15.000
Conto Economico COSTI* RICAVI**
Ricavi per servizi
15.000
* Componenti negativi di reddito ** Componenti positivi di reddito
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Al momento in cui viene emessa la relativa fattura occorre stornare il conto accesso alle fatture da emettere e rilevare il debito verso l’Erario per l’Iva (che sorge in tale istante temporale), nonché il Credito verso il cliente:
Libro giornale ordine cronologico
Data: 03/01/05 dare avere Crediti
v/clienti 18.000
Fatture da emettere
15.000
Iva ns. debito 3.000
Nella pratica è frequente riscontrare la chiusura delle fatture da emettere (così come delle fatture da ricevere) nel momento stesso in cui si procede alla riapertura dei conti.
Libro Mastro ordine sistematico
Crediti v/clienti Iva ns. debito Fatture da emettere
18.000 3.000 15.000 15.000
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Vi può essere il caso in cui i ricavi per servizi sono interamente
fatturati in via posticipata rispetto al periodo in cui il servizio
viene reso. Se il servizio reso riguarda in parte il periodo
amministrativo precedente ed in parte nel periodo successivo, al
termine del periodo amministrativo in chiusura, occorre imputare
la quota di ricavo proporzionale al servizio reso in tale periodo
attraverso un elemento attivo del capitale di funzionamento
denominato RATEO ATTIVO.
Ratei attivi = misurano quote di ricavi di competenza economica
dell’esercizio relativo al periodo amministrativo in chiusura, che
avranno manifestazione numeraria nel/i futuro/i periodo
amministrativo/i.
EEsseemmppiioo
31.12.T 31.12.T+1
Manifestazione monetaria (entrata di cassa o credito)
T
T+1
Rateo attivo
1.12.T 31.1.T+1
Termina il periodo amm.tivo
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ESEMPIO: In data 31/01/2005 si emette fattura alla Verdi S.p.A. per la prestazione del servizio di elaborazioni contabili per € 10.000 + Iva 20% effettuato nei mesi di dicembre e gennaio. periodo di esecuzione del servizio 1/12/04-31/01/05 quota ricavo 1/12/04-31/12/04 € 5.000 (da imputare) quota ricavo 1/1/05-31/01/05 € 5.000
Libro giornale ordine cronologico
31/12/04 rateo attivo per ricavi per servizi Rateo attivo 5.000
Ricavi per servizi 5.000
Libro Mastro ordine sistematico Ricavi per servizi Rateo attivo
5.000 5.000
Con la rilevazione della fattura di vendita si chiude il Rateo attivo:
Data: 31/01/05 dare avere
Crediti v/clienti
12.000
Ricavi per servizi 5.000
Rateo attivo 5.000
Iva ns. debito 2.000
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Il regolamento delle fatture di vendita
Il regolamento delle vendite da parte dei clienti può essere effettuato, rispetto alla prestazione dei sevizi, in via ��Anticipata ��Concomitante ��Successiva ��Attraverso una combinazione delle precedenti.
Gli strumenti di pagamento di regola utilizzati sono:
- denaro contante, - assegni bancari e vaglia postali, - bonifico bancario, - cambiali o effetti,
genera una Variazione Numeraria Passiva
(riduzione del CREDITO verso il cliente) ed una
contemporanea Variazione Numeraria Attiva per
incremento di un elemento dell’ATTIVO (cassa, c/c
bancario, c/c postale) Si tratta di una
PERMUTAZIONE NUMERARIA
Nel caso di CAMBIALI a fronte di una diminuzione del credito verso il cliente si origina un aumento delle cambiali attive (emissione di tratte o ricevimento di pagherò o) ovvero una cambializzazione del credito.
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Le scritture del regolamento delle fatture di vendita
La rilevazione contabile da effettuare al
momento dell’incasso di denaro contante (per
cassa) è la seguente:
Libro giornale ordine cronologico
Incasso fattura n. … del … in contanti
ATTIVITA’ CASSA
ATTIVITA’ CREDITI V/CLIENTI
ESEMPIO: In data 11/01/2005 si incassa per contanti la fattura di € 78.000 del cliente Bianchi S.p.A.
Libro Mastro ordine sistematico Cassa Crediti v/clienti
78.000 78.000
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La rilevazione contabile da effettuare al
momento dell’incasso del credito con assegni
bancari è la seguente:
Libro giornale ordine cronologico
Incasso fattura n. … del … con assegni
ATTIVITA’ BANCA c/c
ATTIVITA’ CREDITI V/CLIENTI
ESEMPIO: In data 11/01/2005 si incassa a mezzo assegno bancario la fattura di € 78.000 del cliente Bianchi S.p.A.
Libro Mastro ordine sistematico Banca c/c Crediti v/clienti
78.000 78.000
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La rilevazione contabile da effettuare al
momento dell’incasso del credito a mezzo
bonifico bancario disposto dal cliente è la
seguente:
Libro giornale ordine cronologico
Incasso fattura n. … del … a mezzo bonifico
ATTIVITA’ BANCA c/c
ATTIVITA’ CREDITI V/CLIENTI
ESEMPIO: In data 11/01/2005 si incassa a mezzo bonifico bancario la fattura di € 78.000 del cliente Bianchi S.p.A.
Libro Mastro ordine sistematico Banca c/c Crediti v/clienti
78.000 78.000
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Le scritture del regolamento anticipato delle fatture di vendita:
gli acconti da clienti
La rilevazione contabile da effettuare al
momento dell’incasso di un acconto dal cliente
con bonifico bancario è la seguente:
Libro giornale ordine cronologico
Incasso acconto dal cliente … con bonifico
ATTIVITA’ BANCA c/c
PASSIVITA’ DEBITI per ACCONTI
ESEMPIO: In data 15/10/2004 si incassa dal cliente Rossi S.p.A. un acconto di € 12.000 a fronte della futura consegna di merci.
Libro Mastro ordine sistematico Banca c/c Debiti per acconti
12.000 12.000
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Ricordiamo che ai fini IVA vi è l’obbligo di emettere
immediatamente la fattura. La rilevazione contabile da
effettuare al momento dell’emissione della fattura per
l’acconto ricevuto dal cliente (tenendo conto l’importo
incassato incorpora l’IVA) è la seguente:
Libro giornale ordine cronologico
Emessa fattura n. … di acconto da …
PASSIVITA’ DEBITI PER ACCONTI
PASSIVITA’ ACCONTI DA CLIENTI
PASSIVITA’ IVA ns. DEBITO
Si imposta la seguente proporzione: 12.000:X=120:100 X= 10.000
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Libro Mastro ordine sistematico Debiti per acconti Iva ns. debito Acconti da
clienti
12.000 2.000 10.000
Nella rilevazione contabile da effettuare al
momento dell’emissione della fattura di vendita per le merci vendute occorre tener conto della fattura per l’acconto già incassato dal cliente
Libro giornale ordine cronologico
Emessa fattura n. … a … per merci …
ATTIVITA’ CREDITI V/CLIENTI
PASSIVITA’ ACCONTI DA CLIENTI
RICAVI MERCI C/VENDITE
PASSIVITA’ IVA ns. DEBITO*
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ESEMPIO: In data 18/11/2004 si emette fattura dell’importo di € 30.000 + Iva 20% a fronte della cessione di merci alla Rossi S.p.A. Le merci sono state consegnate il 5/11/2004. Il cliente ha corrisposto un acconto a mezzo bonifico bancario per € 12.000 il 15/10/2004, regolarmente fatturato in pari data.
Libro Mastro ordine sistematico
Crediti verso clienti Iva ns. debito Acconti da clienti
24.000 4.000 10.000
Merci c/vendite
30.000
Riepilogando
Merci c/vendite Iva ns. debito Debiti per acconti
2.000
30.000 4.000 12.000 12.000
Acconti da clienti Banca c/c Crediti v/clienti
10.000 10.000 12.000 24.000
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Rappresentazione nel BILANCIO di ESERCIZIO
Unica operazione effettuata nel periodo amministrativo
Stato Patrimoniale
ATTIVITA’ PASSIVITA’
Crediti v/clienti (Debiti per acconti)
24.000 (Acconti da clienti)
Banca c/c Iva ns. debito
12.000 6.000
Conto Economico
COSTI* RICAVI**
Merci c/vendite
30.000
I CONTI tra parentesi risultano CHIUSI al termine del periodo amministrativo considerato * Componenti negativi di reddito ** Componenti positivi di reddito
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Il regolamento delle fatture di vendita (segue): la cambializzazione del credito
Si verifica una modifica qualitativa del CREDITO
verso CLIENTI a seguito della emissione di
“EFFETTI CAMBIARI”, cioè TITOLI di CREDITO
che vengono tipicamente utilizzati per il caso di
regolamento dilazionato.
Il regolamento con ricevimento di cambiali:
��pagherò cambiari emessi dal cliente;
��tratte emesse dall’impresa venditrice ed accettate
dal cliente;
��pagherò e tratte girate dal cliente;
Nel caso di regolamento differito il venditore può
richiedere la corresponsione di interessi per il
periodo della dilazione.Gli interessi possono essere:
��direttamente addebitati nella fattura di vendita;
��addebitati e fatturati al momento del rilascio della
cambiale da parte dell’impresa acquirente.
Gli interessi rappresentano componenti positivi di
reddito in senso.
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Calcolo degli interessi attivi: credito * tasso di interesse % * giorni di differimento
360 (se anno commerciale)
Gli interessi sulle dilazioni di pagamento sono esenti
dall’applicazione dell’IVA:
ESEMPIO: La fattura del cliente Bianchi S.p.A. è regolata tramite rilascio da parte dello stesso di un pagherò cambiario scadente a novanta giorni. A fronte della dilazione operata si richiede una maggiorazione a titolo di interessi pari al 5% su base annua. La fattura relativa agli interessi viene emessa in data 15/03/2004. In pari data si riceve il pagherò cambiario per la somma complessivamente dovuta dal cliente.
Libro giornale ordine cronologico
15/03/04 Interessi attivi per dilazione Crediti v/clienti 975
Interessi attivi 975
78.000*5*90 36.000
15/03/04 Ricevuto pagherò Cambiali attive 68.975
Crediti v/clienti 68.975
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Libro Mastro ordine sistematico Interessi attivi Crediti v/clienti Cambiali attive
68.000 68.975 68.975
975 975
Rappresentazione nel
BILANCIO di ESERCIZIO Unica operazione effettuata nel periodo amministrativo
Stato Patrimoniale ATTIVITA’ PASSIVITA’
Cambiali attive Iva ns. debito
68.975 3.000
Conto Economico COSTI* RICAVI**
Interessi attivi
975
Merci c/vendite
65.000
* Componenti negativi di reddito ** Componenti positivi di reddito
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La vendita dei fattori produttivi a lento
ciclo di utilizzo
Per esaminare il trattamento contabile dell’operazione
di vendita delle immobilizzazioni tecniche in seguito
al mutamento della loro destinazione economica
originaria occorre procedere per fasi
La prima fase consiste nell’evidenziare contabilmente
il valore netto contabile, dato dalla differenza tra
costo storico dell’immobilizzazione e i relativi fondi di
rettifica, quali il fondo ammortamento e l’eventuale
fondo svalutazione.
Il fondo ammortamento è formato dalle quote di
ammortamento imputate agli esercizi antecedenti la
dismissione della immobilizzazione e dalla quota di
ammortamento calcolata in proporzione alla frazione
di periodo trascorsa dall’inizio del periodo
amministrativo alla data della vendita.
Prima di rilevare la vendita del bene, è necessario
calcolare e rilevare la quota di ammortamento relativa
alla frazione già trascorsa del periodo amministrativo
corrente.
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��Se il valore netto contabile è minore rispetto al
prezzo di vendita, la differenza costituisce una
plusvalenza da alienazione.
��Se il valore netto contabile è maggiore rispetto al
prezzo di vendita, la differenza costituisce una
minusvalenza da alienazione.
ESEMPIO: In data 2/04/2004 si vende un computer. Costo storico comprensivo degli oneri accessori € 12.000, Fondo ammortamento al 31/12/2003 € 4.320, quota di ammortamento annua € 1.440 (12%), Valore di cessione € 8.000 + Iva 20%. € 1.440*3/12 = 360 Quota di amm.to relativa alla frazione di periodo trascorsa
Amm.to Macchine
elettriche
360
Fondo ammortamento
macchine elettriche
360
Storno dei fondi rettificativi del valore dei beni
Fondo
ammortamento
macchine elettriche
4.680
Macchine elettriche 4.680
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Macchine elettriche Fdo amm.to
12.000 4.320
4.680 4.680 360
La vendita genera una plusvalenza.
Costo di acquisto € 12.000
Fdo amm.to (compresi i 3/12) € 4.680
Valore netto contabile € 7.320
Valore di cessione € 8.000
Valore netto contabile € 7.320
Plusvalenza € 680
Crediti v/clienti 9.600
Macchine elettriche 7.320
Plusvalenza 680
sul valore di
cessione Iva ns. debito
1.600
Se il valore di cessione fosse di € 7.000 + Iva, la
vendita genererebbe una minusvalenza.
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Costo di acquisto € 12.000
Fdo amm.to (compresi i 3/12) € 4.680
Valore netto contabile € 7.320
Valore di cessione € 7.000
Valore netto contabile € 7.320
Minusvalenza € (320)
Crediti v/clienti 8.400
Minusvalenza 320
Macchine elettriche 7.320
sul valore di
cessione Iva ns. debito
1.400
Le rilevazioni contabili relative alla vendita delle
immobilizzazioni immateriali suscettibili di
formare oggetto di rapporti giuridici sono
sostanzialmente analoghe a quanto visto per le
immobilizzazioni materiali.
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I fitti attivi - la subarea immobiliare
Caratterizzano la subarea immobiliare della gestione
patrimoniale gli investimenti in immobili non
strumentali.
Gli immobili non strumentali possono essere
concessi in locazione a terze economie.
Può trattarsi, di un immobile acquistato allo scopo o di
un immobile che nel corso della gestione aziendale ha
mutato la sua destinazione economica.
Una volta che l’immobile acquisito (o già da tempo di
proprietà dell’impresa) è locato a terzi, sarebbe
opportuno rilevarne il valore in uno specifico conto
“Immobili locati”.
ESEMPIO: In data 1/09/2004 si stipula con la Verdi S.p.A. un contratto per la locazione di un immobile ad uso uffici iscritto in bilancio per l’importo di € 400.000. In pari data si emette la fattura per il canone di locazione riferito al semestre settembre 2004-febbraio2005 dell’importo di € 18.000 + Iva 20% che viene regolata dal cliente in data 15/09/2004 a mezzo bonifico bancario
1/09/2004 Stipulato contratto di locazione dell’immobile …
Immobili locati 400.000
Immobili 400.000
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1/09/2004 Emessa fattura per il semestre settembre-febbraio
Crediti v/clienti 21.600
Fitti attivi 18.000
Iva ns. debito 3.600
15/09/2004 Incassata fattura a mezzo bonifico
Banca c/c 21.600
Crediti v/clienti 21.600
Poiché il canone di locazione anticipatamente
riscosso è comune a due periodi amministrativi, si
dovrà rilevare, al termine del periodo amministrativo,
un risconto passivo per la quota di canone di
competenza economica del successivo esercizio.
periodo di locazione del bene 1/09/04-28/02/05 quota ricavo € 12.000 periodo 1/09/04-31/12/04 di
competenza dell’esercizio
quota ricavo € 6.000 periodo 1/1/05-28/02/05 da
rinviare al futuro esercizio
31/12/2004 Quota canone di competenza del futuro esercizio
Fitti attivi 6.000
Risconti passivi 6.000
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Risconti passivi = rappresentano quote di ricavo che hanno già avuto manifestazione numeraria nel periodo amministrativo in chiusura, ma che sono di competenza economica del/i futuro/i esercizi.
EEsseemmppiioo
Libro Mastro ordine sistematico
Fitti attivi Risconti passivi
6.000 18.000 6.000
1.1.T 31.12.T 31.12.T+1
Manifestazione monetaria (entrata di cassa o credito)
T
T+1
Risconto passivo
1.9.T 28.2.T+1
Termina il periodo amm.tivo
122
Il risconto passivo deve essere chiuso nel
periodo successivo, dopo le scritture di
riapertura generale dei conti in quanto i risconti
rivestono natura di rimanenze contabili.
1/1/2005 Storno del risconto
Risconti passivi 6.000
Fitti attivi 6.000
Libro Mastro ordine sistematico
Fitti attivi Risconti passivi
saldo iniziale
6.000
6.000 6.000
In questo modo il conto “Fitti attivi” accoglie la
quota di ricavo di competenza del periodo
gennaio-febbraio 2005, mentre il conto acceso al
risconto passivo aperto in sede di riapertura
generale dei conti risulta chiuso.