La Svolta Ottobre 2

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www.promitaly.it/sposa 13 - 22 Novembre 2009 Acireale - Perla Ionica 2 Q. - Ottobre 2009 ( 0,50 - Solo in edicola ) Anno VII - Numero 11 - ° EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE” DIRETTORE ELENA CARUSO Quindicinale - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA Elena Caruso Casus belli EDITORIALE ° Segnali positivi di cambiamento PROVINCE A PAG. 4 DISTRIBUZIONE GRATUITA IL FATTO IL FATTO La politica efficiente della Provincia regionale di Catania L . assessore, Fran- . cesco Ciancitto, alle politiche del Lavo- ro e alla Formazione Economia A PAG. 3 LA SVOLTA è un quindinale Esce in distribuzione ogni mese nei giorni 3 e 16 A PAG. 2 Realizzazione di un centro di post-pro- duzione I l cinema diventa un mezzo di sviluppo, di traino per turismo, lavoro e occupazione A PAG. 2 “No all’informazio- ne al guinzaglio” C on una grande mani- festazione si è dimo- strato che il paese tiene al suo onore Ristoranti a 4 Stelle VALCORRENTE - BELPASSO - CATANIA Ricevimenti compleanni, lauree e tanta musica dal vivo Tutti i giorni fino a mezzanotte e il sabato fino all’una Un lungo e commosso applauso ha accompagnato le salme di 21 delle 28 vittime dell’alluvione di Messina a conclusione dei funerali solenni celebrati nel Duomo Messina, l’addio alle vittime dell’alluvione Sales - Services Via Paolo Vasta, 225 - Acireale ( CT ) Tel/Fax 095 606918 - e-mail: [email protected] Visita il nostro sito: www.pennisiauto.it PENNISI AUTO da noi tutto è all’insegna della tranquillità e per riscoprire i piaceri di un tempo . . . Ristorante - Pizzeria - Sala Ricevimenti Via Torretta, 80 - Piano D’Api Acireale ( CT ) Tel. 095 7652677 - www.agriturismoakis.it Inaugurata a Etnapolis una postazione di consulenza Codacons I l primo sportello dei con- sumatori in Italia all’inter- no di un centro commerciale 17 - 25 Ottobre ETNAEXSPO I . ncostituzionale. Una sola parola per bocciare il lodo Alfano. Una parola che brucia, che sbri- ciola le fondamenta di sicumera al qua- le il premier ci ha abituati. D’altra parte sarebbe stata necessaria una modifica costituzionale e non una semplice norma, una legge ordinaria, per modificare i principi di impunità e di azione penale. Allora, come vuole Berlusconi, la Co- stituzione è uno “strumento obsoleto da cambiare radicalmente”? Dipende, se per tutti i cittadini italiani l’art. 3 della stessa “ Tutti i cittadini hanno pari di- gnità sociale e sono uguali davanti alla legge” è da ritenersi “retrò”. Probabilmente adesso si percorreran- no strade alternative per evitare la ria- pertura del procedimento a carico del presidente del Consiglio, ma, prima di ciò, occorrerà che lo Stato tutto, le parti tutte, recuperino l’assetto perduto sotto il fuoco delle polemiche, quella faccia- ta di Repubblica democratica, di condi- visione di valori essenziali e assoluti, di rispetto ideologico che sembra siano crollati sotto il peso di un clima ecces- sivamente avvelenato. Il “no” della Consulta ha, infatti, aper- to il vaso di Pandora incrinando decisa- mente l’equilibrio serafico tra i Presi- denti di Repubblica e Consiglio, casus belli di un’asimmetria in precedenza, forse volutamente soprasseduta. Ma adesso non più. Il Quirinale resta nel mirino, “siamo in guerra” dichiara il premier per mez- zo di affermazioni sempre più sibilline, non si sa con e contro chi. O forse sì: la solita sinistra. Ci ver- rebbe da dire, quale?Quella imbrigliata degli ultimi tempi?Quella dei partiti li- tigiosi e disfattisti? No, quella non po- trebbe far male ad una mosca. Gioverebbe molto alla sua salute, sforzarsi di evitare di vedere la sini- stra ovunque, nella stampa, nei giudici, nella Lario e in chiunque non la pensi come lui. Paradossalmente, se il cane gli disob- bedisse, lo sarebbe anche? E in quel caterpillar verbale qual è, il nostro presidente del Consiglio ignora quale sia la vera realtà: il demone risie- de proprio nelle spropositate parole che l’ira funesta gli fa sproloquiare. Sia lodata la Consulta. A PAG. 2

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www.promitaly.it/sposa

13 - 22 Novembre 2009Acireale - Perla Ionica

2 Q. - Ottobre 2009 ( € 0,50 - Solo in edicola )Anno VII - Numero 11 - °

EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”DIRETTORE ELENA CARUSOQuindicinale - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it

PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA

Elena Caruso

Casus belliEDITORIALE

°

Segnali positivi di cambiamentoPROVINCE

A PAG. 4

DISTRIBUZIONE GRATUITA

IL FATTOIL FATTO

La politica effi ciente della Provincia

regionale di Catania

L’.assessore, Fran-.cesco Ciancitto,

alle politiche del Lavo-ro e alla Formazione

Economia

A PAG. 3

LA SVOLTA è un quindinaleEsce in distribuzione

ogni mese nei giorni 3 e 16

A PAG. 2

Realizzazione di un centro di post-pro-duzioneI l cinema diventa un mezzo

di sviluppo, di traino per turismo, lavoro e occupazione A PAG. 2

“No all’informazio-ne al guinzaglio” C on una grande mani-

festazione si è dimo-strato che il paese tiene al suo onore

Ristoranti a 4 Stelle

VALCORRENTE - BELPASSO - CATANIA

Ricevimenticompleanni, lauree etanta musica dal vivo

Tutti i giorni fino a mezzanottee il sabato fino all’una

Un lungo e commosso applauso ha accompagnato le salme di 21 delle 28 vittime dell’alluvione di Messina a conclusione dei funerali solenni celebrati nel Duomo

Messina, l’addio alle vittime dell’alluvione

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Inaugurata a Etnapolis una postazione di

consulenza Codacons

I l primo sportello dei con-sumatori in Italia all’inter-

no di un centro commerciale

17 - 25 OttobreETNAEXSPO

I .ncostituzionale. Una sola parola per bocciare il lodo Alfano. Una parola che brucia, che sbri-

ciola le fondamenta di sicumera al qua-le il premier ci ha abituati.

D’altra parte sarebbe stata necessaria una modifica costituzionale e non una semplice norma, una legge ordinaria, per modificare i principi di impunità e di azione penale.

Allora, come vuole Berlusconi, la Co-stituzione è uno “strumento obsoleto da cambiare radicalmente”? Dipende, se per tutti i cittadini italiani l’art. 3 della stessa “ Tutti i cittadini hanno pari di-gnità sociale e sono uguali davanti alla legge” è da ritenersi “retrò”.

Probabilmente adesso si percorreran-no strade alternative per evitare la ria-pertura del procedimento a carico del presidente del Consiglio, ma, prima di ciò, occorrerà che lo Stato tutto, le parti tutte, recuperino l’assetto perduto sotto il fuoco delle polemiche, quella faccia-ta di Repubblica democratica, di condi-visione di valori essenziali e assoluti, di rispetto ideologico che sembra siano crollati sotto il peso di un clima ecces-sivamente avvelenato.

Il “no” della Consulta ha, infatti, aper-to il vaso di Pandora incrinando decisa-mente l’equilibrio serafico tra i Presi-denti di Repubblica e Consiglio, casus belli di un’asimmetria in precedenza, forse volutamente soprasseduta.

Ma adesso non più.Il Quirinale resta nel mirino, “siamo

in guerra” dichiara il premier per mez-zo di affermazioni sempre più sibilline, non si sa con e contro chi.

O forse sì: la solita sinistra. Ci ver-rebbe da dire, quale?Quella imbrigliata degli ultimi tempi?Quella dei partiti li-tigiosi e disfattisti? No, quella non po-trebbe far male ad una mosca.

Gioverebbe molto alla sua salute, sforzarsi di evitare di vedere la sini-stra ovunque, nella stampa, nei giudici, nella Lario e in chiunque non la pensi come lui.

Paradossalmente, se il cane gli disob-bedisse, lo sarebbe anche?

E in quel caterpillar verbale qual è, il nostro presidente del Consiglio ignora quale sia la vera realtà: il demone risie-de proprio nelle spropositate parole che l’ira funesta gli fa sproloquiare.

Sia lodata la Consulta.

A PAG. 2

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2 2° Q. - Ottobre 2009 LA SVOLTA

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E Messina piange le sue vittime…Si cercano responsabilità e colpe, si parla di abusivismo edilizio, ma forse c’è dell’altrodi Caterina Mittiga

U na cattedrale piena di dolore. Gli occhi della nazione punta-

ti su Messina, gli elicotteri che sorvolano la città, le il-lustri presenze in prima fi la, le telecamere che scrutano le lacrime: il dolore non si è lasciato disturbare da tut-to questo, ma è rimasto lì, dipinto sui volti di chi ha

voluto essere presente ai fu-nerali delle vittime dell’al-luvione di Messina.

Funerali di stato, dopo tan-te polemiche: per qualche giorno si è temuto che al-l’Italia non importasse nien-te della colata di fango che ha inghiottito e soffocato una parte di città. Poi, è ar-rivato il lutto nazionale, con le sue bandiere a mezz’asta,

i negozi e le scuole chiusi per rispetto. Ventuno bare allineate, ognuna col suo tricolore e con la sua foto, e poi tre palloncini bianchi per i tre bambini che hanno perso la vita; e ancora, otto dispersi, certamente morti, certamente intrappolati sot-to un fango che dopo più di una settimana è diventato pietra. E chissà se a Giam-pilieri, Scaletta, Molino e Altolia sono morti anche extracomunitari clandestini di cui nessuno conosceva il nome e la cui salma nessuno ha reclamato.

Il bilancio fa paura. E fa ancora più paura pensare che questa sia stata la prova generale di un disastro futu-ro. Chi doveva, non è stato in grado di cogliere i segna-li, oppure ha fatto fi nta di niente. E allora, per masche-rare responsabilità e sensi di colpa, si parla di abusivismo edilizio, ma Messina sa che

forse c’è dell’altro.I devastanti incendi degli

ultimi anni hanno eliminato un patrimonio boschivo che non è stato rimpiazzato: se ci fosse stato, la collina non si sarebbe sciolta sotto la pioggia. Inoltre, nell’otto-bre 2007, proprio due anni fa, la stessa zona era stata “violentata” da una furiosa alluvione: senza vittime, certo, ma non per questo trascurabile. I soldi destinati

alla messa in sicurezza del-la zona hanno preso altre, misteriose strade, e in molti sono convinti che avranno lo stesso destino i 20 milio-ni garantiti dalla Presidenza del Consiglio per fronteg-giare l’emergenza.

Un rapporto della Prote-zione Civile del 2008 ave-va analizzato il degrado dei corsi idrici nel messinese: un dissesto idrogeologico cau-sato soprattutto dalla legge-

rezza di alcune scelte territo-riali. Tesi sostenuta qualche giorno fa dal ministro del-l’ambiente Stefania Presti-giacomo, mentre dietro di lei il presidente della Provincia Nanni Ricevuto fa “no” con la testa. Prevedibile.

Le zone pericolose di Messina sono 11. Perché Messina vive su un tessuto sotterraneo fatto di torrenti, torrenti ricoperti da strade su cui circolano tir o si eri-gono palazzi.

Il WWF ha presentato una mappa di tutte le fi umare cittadine trasformate in stra-de, una cementifi cazione selvaggia che sembra inar-restabile, a giudicare dai rit-mi di crescita. In Sicilia 272 comuni sono a rischio, 5582 in Italia, e i 25 miliardi che Guido Bertolaso, capo del-la Protezione Civile, ritiene necessari per la messa in si-curezza di tutto il territorio nazionale potrebbero non

essere suffi cienti. E intanto rimarranno per

sempre, indelebili, le paro-le del dolore: “Ai funerali di mia moglie, in prima fi la, non ci voglio i politici, ma solo le persone che mi hanno aiutato a cercare nel fango lei e i miei due bam-bini”. Antonio Lonia, però, i suoi due bambini, Lorenzo e Francesco, non li ha più ritrovati.

“ I grandi produttori e gli arti-sti hanno capito che la Sicilia ha realizzato progetti con-

creti e si candida a diventare una vera e propria industria che offre servizi e che riceve ricchezza eco-nomica e occupazione”. Queste le parole dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Nicola Leanza, in occasione delle giornate dedicate al “Progetto Sicilia per il cinema e l’audiovisivo”, presso il Teatro Sangiorgi di Catania.

“Entro quest’anno contiamo di fare partire i project fi nancing per la realizzazione di un centro di post-produzione in Sicilia. – ha continuato Leanza - La fi liera del cinema è ormai completa e con la presentazione delle guide sulle location e sui professionisti del settore ci siamo dotati di altri due strumenti fondamentali da fornire alle società di produzione che, se da un lato possono valorizzare i nostri luoghi più belli, dall’altro mostrano come in Sicilia le profes-

sionalità sul luogo non mancano”.La “Location Guide della Sici-

lia è un volume di 304 pagine di grande formato con testi in italiano e inglese, ma soprattutto 500 foto-grafi e suggestive e più di 170 lo-cation suggestive distribuite nelle nove province, delle quali vengo-no fornite le indicazioni logistiche

necessarie.La Production Guide è invece un

agile volume (testi in italiano e in-glese) che in 90 pagine raccoglie per la prima volta il catalogo dei professionisti (attentamente verifi -cato) e delle aziende operanti nel settore cinematografi co siciliano: uno strumento essenziale per chi

decide di girare in Sicilia utilizzan-do personale qualifi cato. Le due guide avranno un loro sviluppo e aggiornamento continuo sul sito web della SiciliaFilmCommission (www.siciliafi lmcommission.org), gestito in collaborazione con Ci-neSicilia.

All’incontro erano presenti Enzo Emanuele, direttore generale del Dipartimento dei Beni culturali, Sergio Gelardi, presidente di Cine-Sicilia, Alessandro Rais, dirigente della Sicilia Film Commission, Antonino Buttitta, direttore didat-tico della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografi a, Enrico Carapezza dirigente del-l’APQ audiovisivo, Aurelio Bru-no, consulente dell’assessore ai Beni culturali in tema di interventi POR, Francesco Alliata, storico fondatore della Panaria fi lm (la più antica casa produttrice siciliana, la prima ad utilizzare una cinepresa subacquea), Ninni Panzera, segre-tario generale di TaorminaArte,

il regista Pasquale Scimeca (che presto inizierà le riprese de “I Ma-lavoglia”, fi lma tratto dal romanzo verghiano, girato con il contributo della Regione Siciliana). Ospiti il-lustri, i produttori Elda Ferri, Pie-tro Innocenzi, Massimo Ciavarro, Francesco Tornatore, il regista Vit-torio Sironi.

Per Sergio Gelardi presiden-te di CineSicilia “il confronto con produttori, registi e attori servirà a calibrare meglio le iniziative della Regione per venire incon-tro alle esigenze di chi farà cine-ma in Sicilia”, mentre per Enzo Emanuele, dirigente generale dell’assessorato Beni Culturali “la Sicilia è un polo di attrazione turistica e il cinema può diventare un modello di sviluppo, di traino per turismo, lavoro e occupazio-ne. Dobbiamo valorizzare il no-stro patrimonio, l’obiettivo sarà quello di accelerare velocemente, in collaborazione con il Governo, tutte le attività in cantiere”.

di Patrizia Anastasi

U na piazza gremita e colorata da pallon-cini rossi e verdi,

tante bandiere della Cgil, di partiti, di associazioni e di altre sigle sindacali, numerosi striscioni e gran-di cartelli contro Silvio Berlusconi. Trecentomila i partecipanti, secondo gli organizzatori. Sessantamila per la Questura.

Il clima è quello delle fe-ste: i manifestanti sono scesi in piazza indossando le ma-gliette distribuite dalla Fnsi e dall’Usigrai, con lo slogan ‘siamo tutti farabutti’. “No

al guinzaglio, diritto di sape-re dovere di informare”, è lo slogan che mette tutti d’ac-cordo. Giornalisti, da una parte e cittadini dall’altra. E’ questo il leitmotiv di una grande manifestazione, che oggi più che mai ha il sapo-re di una denuncia contro i poteri dello Stato che stanno invadendo i media con le loro pressioni e pretese.

Dopo gli innumerevoli at-tacchi del governo contro i giornalisti, a detta di Berlu-sconi ‘di sinistra’, la catego-ria manifesta per la libertà. Il problema non è sinistra o destra, ma dovere di infor-

mare, a trecentosessanta gra-di. Oggi i nostri telegiornali appaiono come bollettini del governo, per questo i ma-nifestanti rivendicano il di-ritto di essere informati. La libertà di stampa in Italia è sancita dall’articolo 21 della nostra costituzione, l’artico-lo che sancisce il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero senza do-ver incorrere in reati. Ciò sembra rimanere purtroppo solo sulla carta.

E a testimoniare tutto que-sto, tantissimi giornalisti, personalità del mondo dello spettacolo, cantanti. La piaz-

za si infi amma quando vede arrivare Roberto Saviano, stretto da un nugolo di guar-die del corpo e assediato da giornalisti e fotografi . C’é

una tensione palpabile: lo scrittore viene accompagna-to in un camper. “Quello che sta accadendo dimostra che verità e potere non coinci-

dono mai”, è il principale commento dell’autore di Gomorra. E’ strano, dice Sa-viano, che si manifesti per la libertà di stampa in un Paese europeo: “Qui non vengono chiusi i giornali con la po-lizia politica né i giornalisti vengono arrestati, ma la libertà per cui stiamo com-battendo è la serenità di rac-contare, senza che il proprio privato sia utilizzato come un’arma per far tacere chi lavora”. Poi si riappropria di un termine “infangato” dalle mafi e, l’onore: “Oggi abbia-mo dimostrato che il paese tiene al suo onore”.

I luoghi dell’alluvione - Gianpilieri (ME)

I funerali delle vittime al Duomo di MessinaIl presidente Berlusconi

tra gli sfollati

Leanza: “La Sicilia modello per la realizzazione di un centro di post-produzione”Il cinema diventa un mezzo di sviluppo, di traino per turismo, lavoro e occupazione

“No al guinzaglio, diritto di sapere dovere di informare”Roberto Saviano: “Abbiamo dimostrato che il paese tiene al suo onore”

. Il Caso

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3 2° Q. - Ottobre 2009LA SVOLTA Economia & Finanza ASSOCIAZIONISMO“Spighe d’Oro” si rinnovaAntonio Iacona eletto presidente

Valorizzazione assoluta dei pro-dotti tipici siciliani, sostegno concreto agli agricoltori, pro-

mozione delle imprese agroalimentari sui mercati nazionali e internazionali, creazione di un vero e proprio ba-ricentro mediterraneo per il mondo agricolo, e non solo. Riscoperta delle tradizioni siciliane, dei costumi e della cultura millenaria di una terra meravi-gliosa che va difesa con i suoi stessi abitanti, “siciliani protagonisti”.

Questi sono solo alcuni degli obiet-tivi che propone il nuovo presidente dell’Associazione “Spighe d’Oro”, Antonio Iacona, da poche settimane alla guida del movimento che si iden-tifi ca con le Onlus. Trentacinque anni, scrittore e giornalista, attento studioso delle realtà locali e dello sviluppo eco-nomico, collaboratore di imprese pri-vate ed enti pubblici, oltre che di gior-nali economici e fi nanziari nazionali e regionali, Iacona è stato eletto all’una-nimità nel corso dell’ultima seduta del consiglio direttivo dell’Associazione, con sede a Motta Sant’Anastasia ma operativa su tutto il territorio della pro-vincia di Catania e della regione sici-liana. E proprio un altro degli obiettivi posti dal neo-presidente è quello della stretta collaborazione con gli Enti lo-cali, che operano per sostenere i pro-dotti agricoli.

“Sono felice – ha detto Iacona – di ereditare e di guidare una bella realtà come Spighe d’Oro. Se la passione è la benzina di ogni progetto, allora faremo tanta strada insieme”. E sul-la collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni, Iacona sottolinea: “Un esempio di politica intelligente? Quello della Provincia regionale di Catania, che ultimamente ha lanciato

l’iniziativa del Mercato del Contadi-no, per fare giungere sulle tavole dei catanesi i prodotti migliori dell’Etna e dintorni a prezzi ribassati. Un’azione che ha riscosso grande successo tra i diretti interessati: i cittadini. Un plauso e un invito, dunque, a continuare così al presidente di Palazzo Minoriti, on. Giuseppe Castiglione, e all’assessore alle Politiche agricole, instancabile e infaticabile, Orazio Pellegrino”.

E quando gli chiediamo quali sa-ranno le prossime mosse imminenti, il neo-presidente Antonio Iacona ri-sponde immediato: “Subito la convo-cazione di un convegno con l’apertura ai nuovi associati e che segni il passo di una nuova stagione, la pubblica-zione di un nostro inserto speciale sull’agricoltura siciliana e il rinnovo del sito internet dell’Associazione. E anche da lì – conclude Iacona – dovrà giungere agli internauti il profumo e il colore della terra di Sicilia e la vo-glia di lavorare dei siciliani protago-nisti”. S. D.

Antonio Iacona

di Sebastiano Di Mauro

O ffrire tutela ai consuma-tori garantendo traspa-renza nei prezzi, qua-

lità degli acquisti e dei servizi. Questo è quanto previsto dal protocollo d’intesa stipulato tra il Codacons, (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti de-gli utenti e dei consumatori), il Centro Commerciale Etnapo-lis, il Comune di Belpasso e la Confesercenti, che, a tale scopo, ha visto anche l’inaugurazione di uno sportello Codacons al-l’interno di Etnapolis, presso lo spazio riservato al Comune di Belpasso, situato al primo piano della Galleria Centrale.

All’evento erano presenti Salvatore e Marcello Abate, la Proprietà Alis Immobiliare Cta S.p.A, Alfi o Mosca, Direttore del Centro Commerciale Et-napolis, l’avv. Daniele Micale, legale uffi cio Direzione, l’avv. Giovanni Petrone, Presidente

Regionale del Codacons Sici-lia, l’ing. Alfi o Papale, Sindaco del Comune di Belpasso, il dott. Salvatore Politino, Direttore Generale Confesercenti di Cata-nia, Francesco Tanasi, Segreta-rio Nazionale Codacons, Giulia Pallisco, referente Codacons Belpasso, Francesco la Rosa, in rappresentanza della G.S.B. e Anna Giuffrida, in rappresen-

tanza della delegazione della Confesercenti di Belpasso.

L’apertura dello sportello Co-dacons costituisce senza dubbio un’iniziativa degna di rilievo se si considera che Etnapolis è il primo centro commerciale in Italia ad attuare tale servizio per i consumatori e per gli stessi commercianti.

“La Codacons oltre a que-st’iniziativa – ha dichiarato l’avv. Giovanni Petrone, Presi-dente regionale del Codacons Sicilia - s’impegna ad organiz-zare, presso la sala riunioni del-la Direzione e la sala conferenze dell’area fi eristica “EtnaExpo”, dei seminari informativi sulla cultura della tutela dei consuma-tori, dedicato agli esercenti del centro commerciale, ed aperto a tutti gli esercenti operanti nel territorio ed in particolare nel Comune di Belpasso”.

Inoltre presso lo sportello che sarà presidiato da volontari e consulenti dell’Associazione Codacons, i consumatori potran-no avere un supporto di consu-

lenza per la tutela dei loro diritti.“Tale accordo – ha sottolineato

lo stesso Alfi o Mosca, Direttore del centro Commerciale Etna-polis - è stato voluto fortemente dagli operatori del Centro Com-merciale Etnapolis, insieme alla Confesercenti e al Comune di Belpasso al fi ne di garantire la trasparenza dei prezzi, la qualità dei prodotti e dei servizi. Una di-mostrazione di massima fi ducia reciproca”

“Siamo orgogliosi della pre-senza nel nostro territorio di una realtà importante come Etnapo-lis, vero traino di tutta economia. – ha concluso il sindaco di Bel-passo, Alfi o Papale - L’iniziativa è lodevole e per questo sarà este-sa anche agli esercizi commer-ciali del centro storico”.

A tal fi ne è stato creato un logo identifi cativo (che racchiude il logo uffi ciale di Etnapolis, del Co-dacons, del Comune di Belpasso e della Confesercenti) che ogni esercente affi ggerà all’interno del proprio punto vendita, quale certi-fi cazione di garanzia.

Inaugurata a Etnapolis una postazione di consulenza Codacons Il primo sportello dei consumatori in Italia all’interno di un centro commerciale

Gli artefi ci del protocollo d’intesa con il Codacons il Comune di Belpasso, la Confercenti ed il Centro commerciale Etnapolis:(Da sin.) Alfi o Mosca, Direttore del Centro Commeriale Etnapolis - Giulia Pallisco, referente Codacons Belpasso - Avv. Giovanni Petrone, Presidente Regionale del Codacons Sicilia

L’inaugurazione della postazione Codacons

Al via il 17 ottobre “Etna Arredo”“Salone del mobile e complementi d’arredo”

di Giuliana Sotera

I l 17 Ottobre, alle ore 18.00, presso la struttura espositiva “Etnaexpo” del centro commerciale Etnapolis, prenderà il via “Etna Arredo” (Salo-ne del mobile e complementi d’arredo), evento promosso da “Organiz-

zazione Italia Grandi Eventi S.p.A.” , da Franco Carlino e Salvatore Piana, rispettivamente presidente e direttore di Etnaexpo.

La manifestazione, che si concluderà il 25 ottobre, avrà come tema principale gli arredi a 360°, e proprio per sottolineare la caratura dell’iniziativa, partecipe-ranno anche le maggiori aziende del settore presenti sul territorio nazionale.

“L’obiettivo primario di Etnaexpo è stato da sempre quello di valorizzare il nostro territorio, attraverso l’organizzazione di eventi che riescano a metter-ne in risalto le qualità, afferma Salvatore Piana”.

“Proprio per questo, la scommessa che c’eravamo ripromessi di vincere era quella di riuscire fi nalmente a realizzare un’area che in primis dal punto di vista strutturale, fosse attrezzata nei minimi particolari. Ed oggi crediamo di esserci riusciti, anche grazie alla sinergia con il centro commerciale di Etna-polis, che ci ha messo a disposizione anche una sala conferenze ed una sala regia, il tutto funzionale ad un rapporto diretto ed immediato tra le aziende ed i singoli clienti.

Siamo convinti che i migliaia di visitatori che ogni giorno affollano il cen-tro commerciale rimarranno piacevolmente colpiti non soltanto dalla varie-tà delle proposte offerte, ma soprattutto dalla loro qualità, grazie alla concor-renza delle migliori aziende in tema d’arredamento presenti in Italia” .

Insomma, un’iniziativa da non perdere, che potrà contare anche sulla presenza del presidente della provincia regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione, che presenzierà alla cerimonia d’apertura della manifestazione.

Arredo moderno - “Divano e parete in prospettiva”

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Provincia regionale di Catania

AGRIGENTO. Il recente Decreto del Ministero dell’Università e Ricerca che ha trasformato l’Istituto Toscanini di Ribera in Isti-tuto Superiore di Studi Musicali - ISSM - ente pubblico di livello universitario, costituisce un prestigioso riconoscimento per l’atti-vità formativa della Provincia regionale di Agrigento. “L’accreditamento nel sistema nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale “AFAM” - scrive il Presidente D’Orsi -, con il conferi-mento della personalità giuridica e della completa autonomia ar-ricchisce la nostra provincia di una nuova struttura universitaria. Un riconoscimento che premia gli sforzi della Provincia e del diret-tore Claudio Montesano, del personale amministrativo e del perso-nale docente, ha centrato l’obiettivo di avere riconosciuto i Diplomi Accademici di 1° e 2° livello equiparandoli alle Lauree”. ENNA. Il Consiglio approva all’unanimità gli equilibri di bilancio. Sei i punti all’ordine del giorno all’esame dell’aula. Sono stati ap-provati all’unanimità gli equilibri di bilancio, i debiti fuori bilancio e il regolamento riguardante il Forum provinciale della gioventù. Mentre su richiesta del consigliere Cimino il presidente ha rinvia-to la trattazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno riguardante l’elezione dei cinque componenti la commissione per l’assegnazio-ne del premio “Umbilicus Siciliae” per l’assenza della minoranza chiamata ad esprimere due nomine. MESSINA. La Provincia Regionale di Messina, di concerto con il Coordinamento Regionale del Dipartimento di Protezione Civile, con Comune di Roccalumera e con l’ANPAS Regionale, ha isti-tuito un Centro di Stoccaggio di vestiario, prodotti alimentari e ge-neri di prima necessità a beneficio delle popolazioni colpite dalla catastrofe dei giorni scorsi. “Coordinare gli interventi e gestire in maniera organizzata - dichiara l’Assessore alla Solidarietà Sociale, Pio Amadeo - gli aiuti alle popolazioni interessate dall’imponen-te frana, costituisce impegno urgente delle Istituzioni, chiamate a dare, ai diversi livelli, risposte tempestive ad un’emergenza sociale di enormi proporzioni”. RAGUSA. L’assessore alle Politiche Sociali, Piero Mandarà, repli-ca alle dichiarazioni del preside dell’Istituto “Marconi” di Vittoria, Giuseppe Tumino, riguardo alle notizie diffuse a mezzo stampa sul-la sospensione dei servizi di assistenza ai diversamente abili. L’as-sessore informa che il Consiglio provinciale ha approvato la scorsa estate, un regolamento che disciplina l’assistenza ai diversamente abili che frequentano le scuole, garantendo l’assistenza di base sta-bilita dalla legge. La Provincia ha tra altro rivosto i meccanismi di erogazione dei servizi, istituendo nuovi parametri. SIRACUSA. L’On. Nicola Bono, presidente della provincia di Si-racusa, i vertici delle sedi provinciali dell’Ufficio Provinciale del lavoro e dell’Ispettorato del Lavoro, hanno sottoscritto un protocollo di intesa “per accompagnare i sistemi locali di lavoro e agevolare il ripristino della legalità e per la sicurezza e l’incolumità delle perso-ne nei luoghi di lavoro”. Il documento, primo del genere in Sicilia, impegna gli enti e i comuni, nonché le organizzazioni sindacali e im-prenditoriali ad una reciproca collaborazione per combattere lavoro nero e favorire il rispetto delle norme contrattuali e previdenziali. In virtù della legge nazionale che attribuisce alle province le competen-ze in materia di lavoro, gli enti interessati s’impegnano anche in una campagna di comunicazione contro abusi e irregolarità.

4 2° Q. - Ottobre 2009 LA SVOLTA

Province Province in breve

di Ninetta Montebello

L e iniziative della Provincia regionale di Caltanissetta anche quest’anno puntano

i riflettori su un comparto già in crescita da qualche anno: quello agroalimentare.

La Fiera internazionale agroali-mentare “Anuga 2009” che si tiene in questi giorni in Germania, a Co-lonia, ha visto l’adesione di alcu-ne ditte nissene che in detto stand esporranno i propri prodotti.

Nel luogo è già presente l’as-sessore provinciale allo Sviluppo economico Filippo Longobardo con altri funzionari dell’asses-sorato. Inoltre la rappresentanza del Consiglio provinciale farà da supporto alla manifestazione d’ol-tralpe e presenterà a pieno titolo il carattere interculturale della mani-festazione agroalimentare.

L’iniziativa, come altre analo-ghe svolte in passato, metterà a disposizione delle ditte nissene uno stand di circa 80 mq per con-sentire l’esposizione dei prodotti. Alle imprese sarà inoltre offerto, oltre allo spazio allestito, anche il servizio di assistenza tecnica e logistica, necessario alla missione commerciale, nonché il servizio di interprete: restano a carico delle ditte le spese per provvedere al viaggio, al soggiorno e alla spedi-zione delle merci, oltre una quota di iscrizione stabilita.

Nello specchio panoramico del mercato estero, piccole e medie imprese si confronteranno per gu-sti e tradizioni nella competenza del comparto considerato. Non solo, la vetrina europea è essen-zialmente un’iniziativa mirata a promuovere l’internazionaliz-

zazione, attraverso le rassegne fieristiche, delle piccole e medie imprese locali, permettendone l’ingresso negli ingranaggi dei cir-cuiti economici, alfine di valoriz-zarne sia la tradizione ma, anche

e soprattutto, la qualità. L’incon-tro confronto comunque è anche l’elaborazione di una strategia commerciale che punta l’obiettivo nelle relazioni con operatori e con mercati esteri.

di Renato Maisani

D a sempre la Giunta provinciale di Palermo ha condotto con cre-scente interesse un’importante

campagna per la sensibilizzazione dei cittadini, in particolar modo dei più giovani, sulle tematiche ambientali.

Stavolta, la Giunta, sospinta dall’as-sessore all’Ambiente Vito Di Marco, ha provveduto all’approvazione di una serie di progetti relativi appunto al settore ambientale che interesseran-no i ragazzi delle scuole. Con i fondi concessi, si tratta di 33.000 euro, sa-ranno costruiti due nuovi laboratori finalizzati ad attività legate all’edu-cazione ambientale, specialmente nel quartiere dello Zen.

Sarà inoltre indetto un concorso per i ra-gazzini delle scuole elementari e medie inti-

tolato “Un albero di Natura”.L’obiettivo sarà quello di avvicinare gli adole-

scenti al riciclaggio e al riutilizzo dei materiali.

Inoltre, è previsto anche il progetto “A spasso per le riserve” che permetterà ai ragazzi delle scuole di partecipare a delle visite guidate nelle zone di Bagni di Cefalà Diana, Ustica e Serre di Ci-minna, tre riserve parecchio interessan-ti dal punto di vista ambientale.

L’assessore Di Marco ha così com-mentato la notizia: “Le iniziative ap-provate interesseranno studenti di tut-te le scuole che saranno sensibilizzati sulla conservazione dell’ecosistema e sull’importanza del riutilizzo dei materiali e del rispetto delle bellezze naturali”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Provin-cia, Giovanni Avanti, che ha in-

sistito sull’importanza del riciclaggio e della tutela dell’ambiente.

CALTANISSETTA. Agroalimentare, settore in espansioneAlla Fiera internazionale “Anuga 2009” i migliori prodotti nisseni

PALERMO. Promuovere nelle scuole la tutela dell’ambiente Saranno costruiti anche due laboratori finalizzati alle attività

Al lavoro per il lavoro: la politica efficiente della Provincia regionale di CataniaProsegue l’erogazione di servizi alle imprese del territorio e la politica di sostegno al mondo occupazionaledi Antonio Iacona

U n servizio tanto utile da farlo proseguire al di là dell’evento per cui era stato ideato; ed un

punto di riferimento già abbastanza concreto da poter vantare quasi una decina di giovani che hanno trovato lavoro. Non male, di questi tempi, so-prattutto se le figure professionali ri-chieste sono altamente specializzate, qualificate, laureate.

Il servizio è quello voluto dall’as-sessorato alle Politiche del lavoro e della formazione della Provincia re-gionale di Catania, guidato da Fran-cesco Ciancitto, nato come “Sportello Job 2009: servizi in materia di place-ment”. L’occasione si è verificata nel maggio scorso, con l’ormai consueto appuntamento con il salone del “Job Orienta”, dedicato appunto ogni anno agli studi e agli sbocchi professionali per le migliaia di giovani siciliani, in particolare per quelli etnei, dove an-che per questa edizione Palazzo Mi-noriti e il suo presidente, on. Giusep-pe Castiglione, sono stati protagonisti di un traino che punta ad alzare il li-vello occupazionale nell’Isola: sfida, insomma, non da poco.

“Ci piace ricordare che, grazie a questo sportello, prolungato anche al di là dell’evento di maggio, già quasi una decina di giovani sono sta-ti assunti da grosse realtà catanesi nell’ambito della Grande Distribu-zione”. La precisazione arriva dallo stesso assessore Francesco Ciancitto ed è una soddisfazione importante, che serve da stimolo per proseguire su questo percorso. Un vero e proprio sostegno, dunque, a tutte quelle im-prese del territorio che cercano risor-se umane. Il progetto viene portato

avanti dalla Provincia etnea in colla-borazione con il C.o.f. (Centro orien-tamento e formazione) dell’Universi-tà di Catania, predisponendo la Carta Servizi Job 2009 e, appunto, lo spor-tello Job 2009, in realtà con due sedi operative: una nella sede dell’Ammi-nistrazione provinciale e l’altra nel-l’Ateneo catanese.

“La ricerca di personale – ha spie-gato l’assessore Ciancitto – è una delle più importanti sfide che le aziende sono chiamate ad affrontare e che raramente riescono a vincere senza il sostegno di operatori qua-lificati. Grazie a questa partnership tra Provincia e Ateneo, consentiamo alle aziende di avere questo servizio essenziale e, dato non indifferente, assolutamente gratuito”.

Non bisogna dimenticare, infatti, che le agenzie per il lavoro, le so-cietà di ricerca e selezione, quelle di consulenza, erogano sì i servizi alle imprese, ma a fronte di un ta-riffario abbastanza oneroso.

“In realtà, – ha concluso l’assesso-re provinciale Francesco Ciancitto – la Provincia regionale di Catania sta seguendo un percorso già avviato da tempo, per continuare a rappresenta-re un punto di riferimento nel mondo del lavoro etneo e siciliano. Non di-mentichiamo le tante vertenze nelle quali la Provincia ha sempre messo e mette tuttora il massimo impegno per la risoluzione di problematiche inerenti il livello occupazionale e per salvare centinaia di famiglie dal baratro della disoccupazione”.

Tra i servizi inclusi nella Carta ci sono, tra gli altri, l’analisi del fab-bisogno di personale dell’azienda, la selezione vera e propria dei profi-li potenzialmente idonei: da qui, da maggio ad oggi, è nata ad esempio l’assunzione dei giovani laureati nelle grandi realtà del territorio (proprio al termine del salone “Job Orienta”, una grande multinazionale francese di ar-ticoli sportivi ha assunto quattro lau-reati dell’Ateneo, mentre un colosso catanese della Grande Distribuzione di prodotti elettronici proprio in que-sti giorni sta fruendo dei servizi di se-lezione offerti dallo sportello Job).

Già nei numeri precedenti del nostro periodico, in particolare nella pagina dedicato all’economia e alla finanza, abbiamo analizzato i dati, non sem-pre brillanti, dell’occupazione, anche giovanile, in Sicilia e in Italia.

“L’impatto della crisi – ha scritto chiaramente nei giorni scorsi il Cor-riere della Sera, parlando della Finan-ziaria – si fa sentire sul mercato del lavoro. Nel secondo trimestre, secon-do i dati diffusi dall’Istat, il numero degli occupati è calato di 378mila unità, in flessione dell’1,6% rispetto

allo stesso periodo del 2008 (-0,3% rispetto al primo trimestre 2009). Il tasso di disoccupazione è salito al 7,4%, in crescita rispetto al 6,7 del-lo stesso periodo del 2008, segnando il livello più alto dal quarto trimestre del 2005. Il dato tendenziale dell’oc-cupazione, spiega l’Istat, è il peggio-re dal secondo trimestre del 1994. Il tasso di occupazione, pari al 57,9%, è il più basso degli ultimi 4 anni. In ter-mini destagionalizzati e in confronto al primo trimestre 2009, l’occupazio-ne nell’insieme del territorio nazio-nale registra una flessione pari allo 0,3%. Il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende dal 59,2% del secondo trimestre 2008 all’attuale 57,9%. Il numero delle persone in cerca di occupazione sale invece a 1.841.000 unità (+137.000 unità, pari al +8,1% rispetto al secon-do trimestre 2008). In rapporto alla caduta dell’occupazione, la crescita

più contenuta della disoccupazione si associa al nuovo sensibile incremento dell’inattività (+434.000 unità, pari al +3,0%) concentrato nelle regioni meridionali e dovuto a fenomeni di scoraggiamento, alla mancata ricerca del lavoro di molte donne per motivi familiari, al ritardato ingresso dei gio-vani nel mercato del lavoro”.

Citare, dunque, i dati della Provin-cia, relativi al territorio etneo, e sep-pure minimi rispetto al grave calo del livello occupazionale in tutta Italia, è certamente uno stimolo a proseguire in questa direzione. L’attenzione de “La Svolta”, anche nelle attività delle Politiche del Lavoro della Provincia di Catania, continuerà infatti con l’ap-profondimento delle numerose inizia-tive: prossima quella del protocollo della Task Force Lavoro su tutto il territorio provinciale: da quello etneo a quello calatino, fino alla fascia joni-ca e pedemontana.

L’assessore Francesco Ciancitto

L’assessore Francesco Ciancitto in una delle tante iniziative<< La consegna di lavagne interattive per docenti >>

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5 2° Q. - Ottobre 2009LA SVOLTA Arte & Cultura

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C orreva l’anno di guerra 1943. Il giovane Anto-nio, sedicenne, vive una vita tranquilla nono-stante le restrizioni e i disagi.

Da ragazzo aveva inneggiato, come tutti i suoi coe-tanei fi gli della lupa, alla cultura fascista, orgoglioso di essere un piccolo Balilla. Anche lui, com’è giusto a quella età, si era concesso qualche fantasia pensando al proprio futuro: aveva sognato di diventare pilota di un aeroplano, anche se il sogno non nasceva da un romantico desiderio di evasione, bensì dalla rabbia e dall’invidia verso gli arroganti liberatori inglesi.

Da grande ricorda con sdegno; non c’è niente di cui vantarsi dell’essere stato testimone diretto di atti scel-lerati e della sofferenza, è impossibile avere nostalgia o rimpianti.

La guerra in quell’angolo di Romagna dalle parti di Ravenna si percepiva lontana, ma aleggiava vicina coi suoi lutti nelle famiglie. E la distruzione sarebbe da lì a poco arrivata anche lì.

“Io c’ero ma non me ne vanto” è un libro autobio-

grafi co in cui l’autore racconta col senno di poi e con l’occhio della gente civile fatti realmente accaduti di cui è stato realmente testimone e protagonista. Nella prospettiva temporale i fatti acquistano più lucentezza e l’autore si concede anche una sottile analisi dei fatti, cosa che era incapace di fare nel momento in cui vi-veva quei terribili momenti e gli sfuggiva il nesso tra la causa e gli effetti.

Randi non racconta la guerra combattuta dai militari nei diversi fronti, e neanche le strategie degli strateghi o gli intrallazzi dei politici. Racconta i risvolti dram-matici che gli eventi bellici hanno sulla vita quotidia-na della gente comune: le restrizioni, le sofferenze, i disagi di tutti i generi, i rischi, gli inutili sacrifi ci, le vigliaccherie o gli atti di coraggio di chi suo malgrado si trova a vivere in un momento storico di bellige-ranza.

Giova ricordare, sostiene l’autore. E’ doveroso per sé e per gli altri.

Un imperativo categorico che ribadisce continua-mente nel desiderio di evitare che le cose si ripetano e

nuove vittime innocenti vengano immolate sull’altare delle ambizioni scellerate di altri.

Tra storia e cronaca i racconti degli episodi si sus-seguono a ritmo serrato senza lasciare spazio ai dia-loghi; è con il lettore che l’autore instaura un inin-terrotto dialogo dall’inizio alla fi ne; a lui, novello e indiretto testimone, racconta le crudeltà di cui è stato testimone e, parallelamente, il suo passaggio doloroso all’età adulta, allorché a seguito delle sue personali esperienze vede in modo lucido gli orrori prodotti dalla guerra e si sviluppa nel suo giovane animo un forte senso di ribellione verso qualsiasi forma di vio-lenza al di là del colore della bandiera. La guerra non è un fi lm e le sofferenze che porta con sé sono identi-che a qualunque latitudine e altitudine.

E’ questo che giova ricordare.

Antonio Randi. “Io c’ero ma non me ne vanto”La guerra non è un fi lm e le sofferenze che porta con sé sono identiche a qualunque latitudine e altitudine

Antonio Randi è nato a Ravenna il 6 giugno 1927. Vive a Cormano in provincia di Milano.Io c’ero ma non me ne vanto è stato fi nalista, come opera inedita, alla XVI edizione del “Premio Italia Letteraria”.

di Maria Sambataro

É ..proprio vero che l’oc-chio vuole la sua parte anche in cucina? A ra-

gionar con il prof. Emmi Robert, docente di Tecniche di decora-zione e arte decorativa presso l’Ipssar Etna di Nicolosi (CT), sembra proprio di sì.

La scoperta dell’importanza del-la vista nella presentazione di un piatto o nell’addobbo di una ta-vola non è certo una cosa recente, neanche per E. Robert che ha colto maggiormente il valore del senso eletto nel passaggio dal lavoro di chef all’arte dell’intaglio. Un’arte che lui ama defi nire effi mera per la sensazione di superfl uo che suggerisce, ma sempre arte è, cioè quella capacità prettamente umana di trasformare la materia inerte e di darle una forma nuova, capace di comunicare qualcosa

deliziando i sensi e appagando lo spirito. E tutto comincia dalla vi-sta. Un piatto, sostiene il prof. E. Robert, è come una bella donna: all’inizio sei attratto dal suo aspet-to, poi l’avvicini e se il suo odore è gradevole cerchi di assaggiarla, altrimenti l’allontani.

L’elemento visuale diventa più forte nelle sculture ad inta-

glio, un’arte importata in Occi-dente dalla Thailandia dove è nata come arte votiva.

Diffi cile esporre l’abilità di E. Robert in questa forma artistica in breve; occorrerebbe poter os-servare dal vivo le sue opere e ve-derlo al lavoro munito semplice-mente di un coltellino ben affi lato e guidato dal suo estro creativo e dalla sua esperienza nel settore accumulata anche nei suoi nume-rosi viaggi di lavoro all’estero, durante i quali è venuto a contatto con diverse culture che hanno for-giato la sua personalità di artista in direzione intercultuale.

Come uno scultore o un intaglia-tore del legno lavora con metico-losità certosina per tirare fuori dal vegetale selezionato la forma che vi vede imprigionata dentro; come un pittore sceglie dalla tavolozza della natura il vegetale adatto o la

superfi cie adatta per realizzare le sue opere, siano queste composi-zioni fl oreali o fi gure di animali, o altro. Anche la natura dell’opera da realizzare o il suo scopo sono determinanti nella scelta del ma-teriale da lavorare: rape rosse per un bouquet di rose rosse, patate per rose color champagne, barbabieto-le per la “regina Elisabetta”…e se anziché sorridere si vuole far pian-gere, vanno bene anche le maleo-doranti e lacrimifere cipolle!

Attente signore, odorate profon-damente i mazzi di fi ori che rice-vete in omaggio. Se il committente si è rivolto al nostro artista potre-ste avere delle strane sorprese: le sue creazioni sono così perfette nell’imitare la natura che possono benissimo ingannare. Odorateli, se sanno di vegetali non cestinate-li; cuoceteli e mangiateli. Il ben di Dio va goduto in ogni caso.

Emmi Robert – L’arte dell’intaglio dei vegetali tra estetica e nutrimentoUn’arte importata in Occidente dalla Thailandia dove è nata come arte votiva

Emmi RobertNasce a Locarno (Sviz-zera) l’ 11 maggio del 1970 da genitori emigrati. Ritorna in Sicilia all’età d sedici anni e si iscrive alla scuola alberghiera di Giarre, ove nel 1990 consegue il Diploma di maturità in tecnico del-le attività alberghiere IPALS. Membro della Fic, della Apic e della Chaine de Rotisseur di Parigi, nell’ottobre del 2009 è stato nominato Maestro di cucina.

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6 2° Q. - Ottobre 2009 LA SVOLTA

Catania & Hinterland

di Silvia Calanna

S i conclude una vicenda che sembrava non aver più fi ne, quella dell’“Istituto D’Arte” di Via Crociferi, dichiara-to inagibile perché a rischio crollo e incidenti. Questo

caso ha mostrato come nelle emergenze tutte le istituzioni si mobilitano per cercare soluzioni, peccato che poi, come la politica catanese ci ha da tempo abituati, non ci si riesce a mettere d’accordo in tempi accettabili.

L’anno scolastico è iniziato già da tempo, uffi cialmente l’1 settembre, e solo ora si è giunti ad avere una sede che, almeno adesso, sembra defi nitiva: l’ex provveditorato agli studi di Viale Vittorio Veneto, sede per la quale la Provincia Regionale di Catania pagherà l’affi tto. Ma prima di arrivare a questa soluzione di “acqua sotto i ponti ne è passata”. Le proteste, durate tutta l’estate, degli studenti, del personale docente e amministrativo dell’Istituto d’Arte, nonché del di-rigente scolastico e dei 1400 genitori degli studenti, hanno comunque sortito il loro effetto, tra botta e risposte di Comu-ne e Provincia e tra le denunce della Cgil riguardo “la poca incisività delle azioni delle istituzioni”.

Adesso la Provincia Regionale di Catania, si farà carico della sua ristrutturazione. E speriamo che queste parole non rimangano vane perché sarebbe un altro colpo inferto al pa-trimonio architettonico della città. Se infatti, l’ex collegio dei Gesuiti, è dichiarato inagibile ed è stato chiuso defi ni-tivamente il 12 settembre, lo dovrebbero essere anche parte degli edifi ci limitrofi . In una zona sismica sembra comunque “nella norma” che questi edifi ci simbolo della città , qualche “scricchiolio” lo facciano pure ma senza grandi allarmismi.

L’ineffi cienza della questione è stata resa più evidente quando tra le tre scuole proposte dal Comune di Catania, “Pirandello”, convitto “Cutelli”e “Recupero”, nessuna di queste rispondeva alle esigenze degli studenti. Ci si è accorti ad esempio che la scuola media “Recupero” di via Messina è inagibile. Se il sopralluogo non fosse stato fatto, probabil-mente di questa notizia non avremmo avuto notizia.

Quando la tanto dibattuta sede della scuola media “Bran-cati” di Viale S.Teodoro a Librino (accompagnata sia da pre-giudizi sul quartiere, sia però da problemi oggettivi come le diffi coltà negli spostamenti per gli studenti fuori sede, le aule disponibili, solo 26 a fronte di 700 allievi e circa 150 docen-ti), è stata scartata, gli abitanti dello stesso Librino non hanno dimenticato che il presidente della provincia, Giuseppe Ca-stiglione, aveva promesso, in vista del trasferimento dell’Isti-tuto d’Arte, la riqualifi cazione del quartiere. Nei comunicati stampa della Provincia si legge che l’Istituto d’Arte a Librino potrebbe essere un modo per “riscattare le periferie”.

Adesso gli studenti possono seguire le lezioni in serenità, ma delle opere di riqualifi cazione promesse dalla Provincia per Librino, che ne sarà? Più di 60 mila abitanti del quartiere chiedono attenzione e risposte.

di Maria Sambataro

I n presenza dell’assessore re-gionale al Turismo e Trasporti, on. Nino Strano, si è tenuto,

nei locali del Rifugio Sapienza, un Forum sullo sviluppo turistico dell’Etna. Il senso dell’incontro è stato ben esplicitato dal sindaco di Nicolosi Nino Borzì: “Lo sviluppo turistico dell’Etna va inteso come un tutto unitario cui devono parte-cipare e di cui devono benefi ciare tutte le popolazioni dei Comuni pe-demontani. Ecco perché l’incontro è stato allargato a tutti i rappresen-tanti dei Comuni che gravitano sul versante sud, ma anche al Comune di Linguaglossa con cui condivi-diamo progetti di promozione e si-

nergie. Una corretta politica di svi-luppo non può prescindere da una visione onnicomprensiva”.

Sull’esigenza espressa dal sindaco di Nicolosi di creare una viabilità alternativa all’attuale, “ormai total-mente congestionata e insuffi ciente – nelle sue parole - per raggiungere la località turistica Etna Sud” e che si tradurrebbe nel progetto di un’ar-teria che dovrebbe collegare la Tan-genziale di Catania all’altezza dello svincolo di San Giovanni Galermo alla Sp 92, che conduce sull’Etna, non tutti sono d’accordo. Secondo Borzì tale viabilità alternativa serve soprattutto come via di fuga di pro-tezione civile, ed è necessaria per un territorio ad alto rischio sismico

e vulcanico, che purtroppo risulta ormai accerchiato da grandi centri commerciali che contribuiscono a

intasare ogni forma di circolazio-ne (anche quella sanitaria e di ser-vizio, non solo quella turistica) da e verso la città.

Ma a Belpasso non si vedono le ragioni di una tale esigenza. Ecco perché, il comune di Belpasso, con delibera del 2007, si era già pronun-ciato a tal proposito, sostenendo che “se trattasi di via di fuga” sarebbe giusto che lo sbocco dell’arteria si collocasse lungo la strada Belpas-so-Nicolosi all’altezza dell’altarino sito in territorio di Belpasso, con-siderato anche che la strada attra-versa per tre quarti il territorio bel-passese. Inoltre “se trattasi di via di sviluppo per l’Etna”, è una spesa che si può benissimo evitare. Visto, infatti, che come percorso alterna-tivo alla congestionata strada San Paolo-Gravina-Mascalucia-Nico-losi-Etna esiste la tangenziale con uscita Misterbianco-Piano Tavola-Belpasso-Etna che non attraversa nessun centro abitato (se non per poche centinaia di metri Piano ta-vola e il quartiere di Borrello) e che si raccorda con la SP92 all’altezza del bivio di Milia, la non attuazio-ne del progetto farebbe risparmiare ben 11.000.000 di euro che, facen-

do fede alla richiesta avanzata dal Presidente della Provincia Casti-glione, si potrebbero indirizzare a opere di maggiore utilità, come la messa in sicurezza degli edifi ci scolastici. Infi ne, il progetto, cioè, è ritenuto utile ma non necessario anche alla luce del fatto che la Pro-tezione Civile non dovrebbe fi nan-ziare strade con altri scopi.

“Nessuno mette in discussione le tradizioni turistiche dei paesi vici-niori - sostiene il sindaco di Bel-passo Alfi o Papale - ma Belpasso, trattandosi di Etna Sud, vuole ri-conquistare la Sua Etna: con la sua strada, la sua zona commerciale e con il supporto alle strutture rica-denti sul suo territorio. Il che ci sembra un atto di giustizia”

CATANIA. Chiuso il caso “Istituto d’Arte”Gli studenti hanno una nuova sede, ma la gestione della vicenda solleva perplessità

BELPASSO. Al rifugio Sapienza forum sul turismo Le ragioni del No del comune di Belpasso al progetto di viabilità alternativa

É ..di nuovo Ottobre e con esso torna l’appuntamento, per il trentunesimo anno consecutivo, con l’ottobrata zaf-

feranese. Protagonisti della mostra mercato i prodotti tipici dell’Etna che, tra colori e pro-fumi, riempiono gli stand di prodotti gustosi e genuini. L’evento, che, come consueto, si svolgerà nelle quattro domeniche di Otto-bre, prevede non solo degustazioni ma varie escursioni, spettacoli musicali, sfi late, proie-zioni, estemporanee di pittura, mostre foto-grafi che, lavori artigianali, e molto altro.Alfi o Vincenzo Russo, sindaco di Zafferana Etnea, insieme all’assessore comunale allo Sviluppo Economico, Vincenzo Leonardi,

hanno affermato che: “L’Ottobrata Zaffera-nese non è soltanto la più importante e con-solidata mostra di mercato dei prodotti tipici dell’Etna. E’ soprattutto evento di popolo e di persone, di emozioni e di idee”.E proprio l’idea principale di quest’edizio-ne, targata 2009, è volta a un connubio tra la genuinità della nostra terra e il valore dei mestieri tradizionali. L’obiettivo è presto in-dicato: rievocare il valore genuino delle cose buone di una volta. “Perché l’Ottobrata Zaf-feranese sia anche per voi quell’esperienza umana, culturale e magica che da trentuno anni continua a gratifi carci”; questo l’augu-rio conclusivo del sindaco Russo. M. P.

ZAFFERANA. “E’ di nuovo appuntamento con l’Ottobrata”“Rievocare il valore genuino delle cose buone di una volta”

di Francesca Putrino

I ..problemi non risolti tornano sem-pre a galla e rimangono al centro delle discussioni.

E’ questo uno dei motivi per cui alla Conferenza Mondiale sull’Amianto 2009, organizzata da ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione e la Si-curezza del Lavoro, è stato inserito e trattato il “caso Biancavilla”, e in parti-colar modo il problema della fl uoroede-nite, il minerale contenuto nelle rocce di Monte Calvario, nonché causa di di-verse decine di morti per mesotelioma pleurico.

Gli studiosi arrivati da tutto il mondo hanno visitato la cava di Monte Calvario ed effettuato un sopralluogo del sito.

Ma facciamo un passo indietro per ca-pire a cosa è additabile questo “caso”. Alcuni anni fa da alcune indagini è uscito fuori che nelle cave di Biancavilla è presente, e anche in quantità notevo-li, dell’amianto, una sostanza naturale, molto pericolosa e inquinante, che è stata usata in numerosi paesi in tutto il mon-do, grazie alle sue uniche proprietà chi-

miche e fi siche. Proprio da quelle cave si è estratto per anni il materiale con cui è stata costruita buona parte del paese, dalle case alle strade in gran parte non asfaltate, quindi a Biancavilla l’amianto è ovunque e basta un po’ di vento perché l’aria ne sia piena.

Le conseguenze sono chiare nelle ci-fre: 23 morti per mesotelioma, malattia provocata dalla respirazione del mine-rale, con una media attestata sui sette - otto morti l’anno.

La questione fl uoroedenite di Bianca-villa è stata, così presentata, dato che la Conferenza è stata un’occasione per un forum internazionale nel quale discute-re su come intervenire nei Siti da bo-nifi care di Interesse Nazionale (SIN) e sono stati esposti e tracciati i bilanci dei lavori di bonifi ca, unica soluzione per ripulire il paese.

“Si è trattato di un appuntamento di grandissima importanza – ha dichiarato alla conclusione il primo cittadino del paese etneo, Pippo Glorioso - dove la comunità scientifi ca internazionale si è occupata del nostro caso. Per questo ho voluto invitare anche i sindaci che mi

hanno preceduto, Pietro Manna e Mario Cantarella, a dimostrazione che nella so-luzione di un così terribile problema, che attanaglia ormai da anni la nostra città, vi è stata assoluta convergenza e continuità amministrativa”.

BIANCAVILLA. Ripulire il paese dalla fl uoroedenite di Monte CalvarioAlla Conferenza Mondiale sull’Amianto tracciati i bilanci dei lavori di bonifi ca

di Natasha Puglisi

S uona la campana, zaini in spalla, sguardi interrogati-vi: “E oggi? Dove si va?”

Tipico inizio di giornata per gli studenti nomadi del liceo socio-psico-pedagogico giarre-se, rimasti senza sede dopo che quest’ultima, sita in via Alfi e-ri, è stata dichiarata inagibile prima della ripresa delle lezio-ni. Le 14 classi del liceo sotto sfratto si ritrovano ad oggi sparpagliate in quel di Giarre, alcune ospiti dell’Istituto professionale SABIN e del Liceo Classico M.Amari, altre presso i locali dell’ex tribunale in Corso Sicilia. La situazione sembra che dovrà rimanere tale fi no a quando non sarà disponibile l’edifi cio destinato ad ospitare defi nitivamente il liceo, vale a dire il ripostese Palazzo Granata. Notevoli sono gli sforzi compiuti dal sindaco Te-resa Sodano e dall’assessore provinciale Ciampi per arrecare i minori disagi possibili agli studenti sia ospitanti che ospiti, offrendo a questi ultimi strutture quanto più centrali e “comode” possibili. Ciampi stesso ha inoltre previsto per i prossimi giorni un incontro con alunni, genitori e docenti durante il quale illustrerà le operazioni necessarie all’apertura di palazzo Granata in qualità di sede defi nitiva, rinnovando il suo invito ad affrontare serenamente quest’anno di “sacrifi ci”. Tuttavia non manca una buona dose di malcontento da parte degli istituti coinvolti in questo nuovo assetto: a pagare le conseguenze sono difatti gli studenti soggetti a continui spostamenti di aula in aula, disagi nel-l’uso dei laboratori scolastici nonché a variazioni del consueto svolgimento delle lezioni con la perdita di ore che dovranno essere recuperate in ogni caso durante il corso dell’anno.

GIARRELiceo socio-psico-pedagogico sotto sfrattoLe 14 classi si ritrovano sparpagliate in quel di Giarre

Il sindaco Alfi o Papale

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R itorna “La Settimana della Spo-sa” ancora una volta organizzata dall’agenzia Promitaly e dopo

l’accoglienza presso due grosse realtà Acesi come il “Palazzo Romeo” e “La Certosa dei Cavalieri”, a voluto sposta-re per ragioni di spazio la manifesta-zione presso “La perla Ionica” Via Unni 10 Acireale Capomulini.

Prima di ogni matrimonio occorre preparare tutti i dettagli che caratteriz-zeranno il giorno più bello della no-

stra vita. Per questo è necessario guar-darsi attorno e visionare con calma ogni elemento che renderà unico quel momento: abiti, servizio fotografi co, catering, ricevimento, lista nozze e bomboniere, partecipazioni ed inviti, l’arredamento, i fi ori, le fedi, l’auto, il corredo, i servizi musicali, l’anima-zione, il viaggio e tanto altro. Un ap-puntamento per coinvolgere al meglio le giovani coppie nel loro percorso che le condurrà al fatidico “SI”.

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ACIREALE - Perla Ionica. V Edizione dal 13 al 22 novembre 2009

Page 7: La Svolta Ottobre 2

D oti naturali e gran-di sacrifi ci. Così il catanese Salvatore

Cavallaro, 14 anni, è riusci-to a coronare il sogno di far parte di un gruppo di 6 pu-gili, 5 cadetti e uno School Boys, convocati per un anno al Centro Federale di Santa Maria degli Angeli ad As-sisi, agli ordini dei tecnici Valerio Nati e Francesco Damiani.

Per Salvatore, che per l’oc-casione abbiamo incontrato, sarà sicuramente una splen-dida esperienza anche se all’inizio si è trovato ad un bivio dovendo scegliere la disciplina sportiva da praticare.

“In effetti sin da piccolo ho amato lo sport - racconta - poi, un giorno papà mi ha accompagnato nella pa-lestra comunale del PalaNitta dove ho incontrato il maestro Donini ed ho cominciato a conoscere il pugi-lato, anche se per affetto familiare sono stato incuriosito anche dalla lotta grecoromana e dal solleva-mento pesi. Così ho fatto anche quest’esperienza con tre tecnici

eccezionali, rispettivamente l’olim-pionico Salvatore Campanella e Al-berto De Luca e Luigi Licari e tre anni fa ho anche sostenuto uno sta-ge a New York con Hector Roca».

Qual è il bilancio di queste espe-rienze?

“Nel pugilato ho già disputato tre incontri, due a Belpasso e uno ad Avola, ma quello che mi ha aperto la strada all’azzurro è stata l’espe-rienza di Riccione grazie ad una

performance eccezionale dove sono stato notato dal-lo staff della Fpi composto da Valerio Nati, Francesco Damiani e Maurizio Stecca. Con Campanella nei 66 kg. ho vinto tre titoli, mentre nel sollevamento pesi 69 kg. ho conquistato il 2° posto ai campionati italiani”.

Dunque, sei conteso da Maenza e Campanella?

“Il grande Vincenzo Maen-za, allenatore della Fijlkam, mi ha convocato in nazio-nale. Ebbene dopo aver me-ditato ho scelto il pugilato. Stesso discorso vale per Campanella l’allenatore di

lotta grecoromana”.A chi faresti una dedica speciale?“Ai maestri che hanno creduto

in me, però in particolar modo ai miei splendidi genitori Giovan-ni e Giusy e alle mie eccezionali sorelle Soraya, Lucrezia e la pic-cola Ginevra che hanno accettato le mie passioni per lo sport e mi sostengono moralmente facendo-mi sentire sereno e fi ducioso per il mio futuro”. L.S.

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7Rubriche. 2° Q. - Ottobre 2009LA SVOLTA

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a cura di GiorgiGiorginoGiorginoGiorgi (S.D.(S.D.)

L’OroscopoAvete iniziato a riprendere il

vostro stile di vita: ma non tiratevi indie-tro di fronte a svolte che potrebbero esse-

re positive.Sfruttate le occasioni che avete

quotidianamente, spesso avete troppo da fare e non vi accorgete di tutto quello che

potrebbe portare con sè.Un mese a voi favorevole:

porterà con sè tante novità dal punto di vi-sta affettivo, non ne siate turbati e sappiate

coglierne i lati positivi.Qualcosa nelle vostre relazioni

cambierà e ve ne accorgerete presto. Tante le buone novità nell’ambito del vostro lavoro.

Usate le vostre conoscenze per emergere e curate la vostra salute che po-trebbe risentire del tanto e fruttuoso lavoro.

Qualcosa sta cambiando, cer-cate di essere dinamici ed elastici per non rimanere ancorati su posizioni di principio.

Gli amici apprezzeranno quello che state facendo e che avete fatto per loro in passato, non trascuratelo po-

trebbe esservi utile.Sarà un mese di svolta in

positivo per il vostro lavoro: avete fatto qual-cosa di brillante e qualcuno lo ha notato.

Riprenderete la normalità, notando che state riacquistando qualcosa negli affetti che avevate perso.

Un mese frizzante e brio-so! Sfruttate questo periodo per divertirvi senza preoccuparvi troppo.

Iniziate a guardarvi attorno per riscoprire amici del passato che potreb-bero proporvi qualcosa di interessante.

Siete in forma e le persone attorno a voi se ne accorgeranno. Alcune attenzioni potrebbero rivelarsi più adulatorie che altro.

Ariete -vostro stile di vita:tro di fronte a svolte che potrebbero esse-

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Il giorno 25 alle ore 3.00 si torna all’ora solare: gli orologi vanno spostati indietro di un’oraIl giorno 25 alle ore 3.00 si torna all’ora solare:

RICORDA IN QUESTO MESE

Ottobre 2009 Alza la testa - Ritratto di periferiaUn fi lm di Alessandro Angelini. Con Sergio Castellitto, Gabriele Campanelli, Giorgio Colangeli, Anita Kravos, Duccio Camerini. Drammatico,Uscita fi lm: venerdì 13 novembre 2009. Trama: Mero, operaio specializzato in un cantiere nautico, è un padre single. Lorenzo, il fi glio nato da una relazione con una ragazza albanese, è la sua unica ragione di vita e il sogno dell’uomo è che il ragazzo diventi un campione di boxe, riscattando così la sua anonima carriera da dilettante. Per questo lo allena duramente, insegnandogli giorno dopo giorno a tirar pugni e a proteggersi dai colpi bassi della vita. L’equilibrio di questo rapporto è sconvolto dal ritorno di Denisa, la madre di Lorenzo, e dall’incontro tra il fi glio e la giovane Ana. Le prove per Mero non sono fi nite e dovrà confrontarsi con il dolore, con i propri pregiudizi e con la lontananza del nostro Nord Est

La Finestra sulla “A” - Ottobre 2009Catania calcioS ono passate appena sette giornate ma già

si può cercare di fare un primo bilancio, quantomeno dell’inizio di stagione, della

squadra etnea. Gli ultimi tre campionati ci aveva-no visto partire con il piede giusto e conquistare punti pesanti sia in casa che in trasferta. Nell’at-tuale campionato, invece, il Catania esordisce con tre sconfi tte consecutive e quattro pareggi, raccolte nelle ultime gare, che fanno mugugnare i tifosi. Dunque, con soli quattro punti in classi-fi ca, la squadra rossazzurra si trova relegata in terz’ultima posizione ad un solo punto dalle due squadre che stanno peggio, per la cronaca Atalan-ta e Livorno. Ad onor del vero, rispetto alle prime prestazioni in cui si assisteva ad un gioco steri-le, seppur vivace, e ad un’organizzazione tattica ancora poco lucida, la squadra di Atzori è indi-scutibilmente cresciuta nelle ultime uscite. Messi da parte quasi completamente i lanci lunghi, la compagine nostrana cerca sovente di giungere nei pressi dell’area di rigore avversaria attraverso il fraseggio e prova più spesso la conclusione in porta anche dalla distanza.

Manca certamente ancora un po’ di precisione e a volte la manovra appare piuttosto faticosa, ma i ragazzi di Atzori ci provano e questo è già un pas-so avanti. Inoltre, anche la difesa sta prendendo sempre più fi ducia. Spolli e Silvestre, sembrano aver trovato i giusti equilibri egregiamente coper-ti anche dalle corsie laterali da Capuano e Potenza ma anche da Bellusci e Marchese.

Insomma i miglioramenti si vedono. Manca adesso solo la cattiveria e il cinismo sotto porta.

Manca, certamente, la presenza di Mascara nei venti metri fi nali. Mancano le sue invenzioni, le sue giocate, i suoi gol che non arrivano e di cui il Catania ha, invece, fortemente bisogno. Forse a causa di una condizione atletica non ottimale, e/o di una posizione tattica poco congeniale, egli appare dedito troppo alla fase difensiva e poco a quella offensiva, dove invece, riesce a dare il me-glio di sè. Atzori, dunque, avrà il compito di tro-vargli la giusta posizione in campo per far sì che Peppe riesca ad essere più decisivo e più presente nell’area avversaria.

Manca, inoltre, un aiuto a Morimoto che agisce spesso da unica punta con compiti di sponda per i compagni. In determinate partite, infatti, serve una punta di peso capace di tenere palla e di far salire la squadra. Ne viene fuori una squadra mol-to attenta in fase difensiva, ma poco produttiva.

Se alle obiettive diffi coltà esaminate, aggiun-giamo la scarsa fortuna e qualche torto arbitrale di troppo (clamoroso il calcio d’angolo inventato contro la Roma che ha prodotto il pareggio dei giallorossi al 92’), il terz’ultimo posto è servito. Nonostante tutto, però l’ambiente attorno alla squadra è sereno, i ragazzi scendono in campo coscienti delle loro potenzialità ed il mister li sta guidando sapientemente alla riscossa che, siamo certi, non tarderà ad arrivare. L’occasione della prossima domenica sembra propizia: il Cagliari al Massimino. Sembra davvero giunta l’ora di fare sul serio e di cominciare a vincere. L. S.

di Lella Seminerio

Cavallaro Salvatore con il Tecnico Federale ex Olimpionico Maestro Maurizio Stecca

di Giuliana Sotera

S i sono appena concluse a Parigi le sfi late del prêt-à-porter per la prossima primavera-estate e, per

superare il problema dei chili di troppo, fi nalmente trionfa la moda fai da te.

È questa, infatti, una delle tendenze più forti della kermesse parigina per la prossima stagione 2010, ovvero, “la moda fai da te” nel senso che basta tirare un elastico per cambiare la forma, o usare una cintura per stringere o rendere fl uido il capo. Un modo diverso e personale di

sistemare un drappeggio.Una trovata creativa, ma anche un

escamotage per superare la gabbia del-le taglie e aggirare l’ostacolo dei chili in eccesso, perché mai come oggi gli stilisti hanno soprattutto un obiettivo: far usci-re il prodotto dai negozi ed invogliare la consumatrice a comprare un capo ispi-rato magari, alle sensuali donne del Ma-ghreb che affascinano Antonio Marras, direttore creativo di Kenzo, che ha am-bientato la sua sfi lata nel deserto, meta del viaggio di una sofi sticata esploratrice

in tenuta militare.Anche la natura entra di prepotenza nel

guardaroba, trasformandolo in un giar-dino botanico, a cominciare dai piumini estivi, realizzati da Gianbattista Valli. Co-struzioni d’alta moda tra stampe e fi ori, foglie, uccelli piumati, minerali e pietre.

Atmosfere primordiali e citazioni bi-bliche da Alexander Mc Queen, che porta in passerella Eva e il serpente ten-tatore del Paradiso dell’Eden come due creature indistinte. Balze come pericolo-se spire ed inquietanti acconciature, che

ricordano il cobra, pronto per attaccare la preda.

Di tutt’altro genere invece la collezione di Miu Miu, linea disegnata da Miuccia Prada. Stampe che rimandano all’infan-zia, come i disegni degli animaletti sparsi ovunque. Per la sera farfalle lucenti che brillano sul tulle o abitini da collegiale, con un preciso messaggio rivolto soprat-tutto ai giovani: riscoprire la voglia di innocenza e anche di eleganza che c’è in un abito assolutamente semplice, quasi da educanda.

Boom di novità per la primavera – estate 2010Sulle passerelle parigine predomina “la moda fai da te”

Salvatore Cavallaro, quattordicianni e una maglia azzurraIl giovane pugile etneo convocato in nazionale

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2° Q. - Ottobre 2009 LA SVOLTA