INCONTRO STAMPA LA SINDROME DEL COLON IRRITABILE UNA PATOLOGIA DI RILEVANZA SOCIALE ALLA RICERCA DI UNA VERA RISPOSTA SANITARIA ROMA – 06 DICEMBRE 2016

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LA SINDROME DEL COLON IRRITABILE

CON COSTIPAZIONE (IBS-C)

Un inquadramento sociologico e demografico

Una patologia di per sé non grave, ma con importanti ripercussioni sulla vita sociale e affettiva del paziente.

È questo in sintesi il quadro che emerge dall’indagine “La sindrome del colon irritabile. Una patologia a

rilevanza sociale”, condotta dal Censis. Lo studio è stato condotto per mezzo di otto interviste qualitative a

pazienti con IBS-C diagnosticato e in cura presso altrettanti centri specializzati nella cura di questa

condizione distribuiti tra nord, centro e sud. Nonostante la variabilità dei risultati per i singoli centri, sono

state raccolte le opinioni di quaranta pazienti, uomini e donne, per una metà al di sotto dei 35 anni, per

l’altra metà superiore.

Come si giunge alla diagnosi

Il primo dato che emerge è l’esordio della patologia, sempre in giovane età. La caratteristica dei sintomi

(meteorismo, dolore, stipsi, gonfiore addominale) è quella di esaurirsi dopo un periodo di attesa più o

meno lungo. Tipicamente sono tre le strade seguite per giungere alla diagnosi: una parte dei pazienti

consulta il medico di medicina generale che successivamente indirizza a un gastroenterologo di fiducia;

un’altra parte dopo la visita dal medico di medicina generale individua un gastroenterologo in base alle

proprie conoscenze; una terza, infine, parte giunge direttamente al gastroenterologo tramite proprie

conoscenze. Frequente anche, prima di giungere a una diagnosi, il ricorso a esami invasivi come la

colonscopia. Oltre alle informazioni acquisite durante i colloqui con i medici, la metà degli intervistati ha

spiegato di aver cercato autonomamente informazioni sulla patologia, spesso in rete.

Le terapie e la dieta

Quanto ai trattamenti, soprattutto in fase di autogestione della malattia, l’intervento terapeutico più tipico

è sull’alimentazione affiancato spesso all’uso di prodotti naturali. Risulta abbastanza ricorrente, anche una

volta ottenuta la diagnosi, la tendenza a combinare più rimedi associando ai prodotti naturali sia farmaci da

banco che quelli prescritti dal medico. Fortunatamente è invece meno frequente, ma comunque diffusa, la

pratica di curarsi in base alle informazioni trovate autonomamente in rete.

Impatto sociale e psicologico

L’IBS-C può esercitare un impatto importante sulla vita quotidiana, anche perché la manifestazione dei

sintomi non sempre è prevedibile. Si tratta, comunque, di sintomi che i pazienti considerano tutto

sommato gestibili. In qualche modo chi è affetto da IBS-C si abitua a convivere con una condizione

caratterizzata dalla presenza costante, anche se spesso silente, della malattia. Tuttavia, per una parte degli

intervistati la malattia condiziona la vita quotidiana: da un lato ci sono le modifiche sul regime alimentare e,

quindi, la necessità per alcuni di evitare le cene fuori casa e di ridurre la propensione ai viaggi, mentre per

un minor numero di persone la patologia ha un impatto anche sulla vita di coppia e su quella lavorativa. Va

detto che la metà degli intervistati ammette poi che la malattia esercita un’influenza sulla propria

condizione psicologica a causa, tra l’altro, di situazioni di imbarazzo.

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