La Sicilia, questione Porto

1
VERSO LE AMMINISTRATIVE INTERVISTA A CASTIGLIONE «Finita l’era Stancanelli cerchiamo volti nuovi» GIUSEPPE BONACCORSI «Per il Pdl l’era dell’amministrazione Stancanelli è chiu- sa». Non usa mezzi termini il neo deputato nazionale Giuseppe Castiglione, coordinatore regionale del parti- to di Berlusconi, per dire che il prossimo candidato a sin- daco della città non sarà il sindaco uscente, ma un espo- nente che sarà indicato dal partito che in città è uscito vincitore dalle Politiche. Coordinatore Castiglione perché questa netta chiusura sul sindaco Stancanelli? «Dobbiamo guardare a una nuova stagione e non possia- mo fermarci su vecchi schemi che ormai sono superati. D’altronde - continua - è stato proprio Stancanel- li a dire, chiaro e tondo, che l’era dei partiti si è conclusa. E difatti lui stes- so ha avviato la sua cam- pagna elettorale puntan- do su liste civiche. E dico di più: da qualche mese il sindaco uscente non ap- partiene più al Pdl, ma è diventato coordinatotre di un altro schieramento, Fratelli D’Italia». Che però si è schierato in queste Politiche sempre a fianco della coalizione di Berlusconi... «Chiaro, ma alla vigilia del voto lo stesso Stancanelli ha più volte dichiarato che proprio l’affermazio- ne dei partiti di centrode- stra alle Politiche sareb- be stato il banco di prova per le prossime ammini- strative. E non mi sembra che il partito del sindaco sia andato oltre il 2% sia alla Camera che al Sena- to... ». Quindi partita chiusa? «Partita chiusa e sguardo rivolto a nuove facce che arri- vano dal partito e sono rappresentative del Popolo del- le libertà che ha portato questa provincia a diventare la più azzurra d’Italia». Eppure sebato, alle Ciminiere, il Pdl terrà un incontro per parlare del futuro del centrodestra. Sarà presente anche il candidato Stancanelli. «Innanzitutto non è il Pdl che organizza l’incontro ma l’associazione Meridiana dei deputati Catanoso e Poglie- se. Fino a prova contraria oggi chi ha più voce in capito- lo per rappresentare il Pdl sono io che sono coordinato- re regionale. Si tratta, quindi, di un incontro del centro- destra per discutere del futuro. Tutto qui». Quindi, nessuna strategia sulla linea da seguire per le amministrative... «E’ così. Quella sarà fatta lunedì a Palermo in una confe- renza stampa col segretario nazionale Angelino Alfano e poi, venerdì prossimo, in una grande assemblea che terremo a Catania. In quella sede si comincerà a parla- re delle strategie future che mirano ad individuare un candidato rappresentativo dell’area moderata. Dopo i ri- sultati delle Politiche conseguiti in città il Pdl ha il dove- re di proporre un candidato il più possibile rappresen- tativo dell’area». A questo punto avete già in pectore il nominativo di questo nuovo candidato? «No, ma non sarebbe male se questo fosse un rappresen- tante femminile». In passato è venuto fuori il nominativo della prof. Ida Ni- cotra. «Non abbiamo ancora deciso e deciderà l’assemblea». Coordinatore, non teme, però, che il centrodestra pos- sa spaccarsi e favorire il Movimento 5 stelle che viaggia su percentuali vostre, perdendo così il Comune? «Non credo proprio che il centrodestra arriverà al voto diviso. Quanto allo scontro con i 5 stelle ribadisco che bi- sogna sfidarli sullo stesso piano. Con facce nuove e non con vecchi schemi rappresentati oggi da Stancanelli, perché facendo così saremmo già perdenti in partenza». GIUSEPPE BONACCORSI A una delle prime uscite della nuova campagna elettorale, stavol- ta per le amministrative, il Movimento 5Stelle è stato protagoni- sta di un «incidente diplomatico» con i vigili urbani a presidio del palazzo di città. Alla richiesta degli attivisti di potere entrare in Co- mune per assistere ai lavori del Consiglio sul Piano regolatore del porto, gli agenti, a presidio del cancello, hanno detto che prima ci si doveva registrare. Gli attivisti si sono messi in fila davanti all’uf- ficio dei vigili per il pass, ma la protesta è stata forte: «Si tratta di un abuso - ha spiegato il neo senatore Mario Giarrusso e non finirà qui -. Se la seduta è pubblica non vedo perché ci si debba registra- re». A fornire poco dopo una spiegazione è stato un responsabile della polizia municipale: «Si tratta di norme che sono applicate sin dai tempi della sindacatura Bianco. Abbiamo sempre fatto così per l’ordine pubblico. Ciò vuol dire che gli attivisti 5 stelle non sono mai venuti in questa Aula». Tra i cittadini di ogni «colore» che si so- no registrati anche il candidato a sindaco prof. Maurizio Caserta, che corre con una lista civica, che pur potendo evitare la registra- zione ha preferito mettersi in fila come tutti gli altri. Archiviata la protesta, gli attivisti di M5S sono entrati nella sa- la consiliare dove hanno assistito ai lavori, con ordine e attenzio- ne. I motivi che hanno spinto il Movimento 5Stelle a «presidiare» l’Aula per spingere i consiglieri a bocciare l’atto amministrativo, sono stati illustrati dal sen. Giarrusso: «Noi siamo qui perché ci op- poniamo all’ennesima operazione fatta sulla pelle dei cittadini. Questo Prp prevede all’interno dello scalo marittimo, secondo i documenti in nostro possesso, oltre un milione di metri cubi di edificazione ad uso residenziale, con altezze di 20 metri corrispon- denti a sei piani. Si comprende bene che questa operazione non ci sta bene. Il trucco è questo: nell’incontro tra gli uffici, i tecnici si so- no resi conti che il Prp è illegittimo perché contrasta con le prescri- zioni del Prg vigente del Comune, in quanto le aree edificabili per il porto hanno una volumetria pari al doppio di quella prevista per la città e sono tra l’altro previste edificazioni ad uso residenziale e non ad uso turistico-portuale. Ci sono quindi problemi illegitti- mi molto gravi. E sa come hanno risposto gli uffici? Intanto si ap- prova l’atto d’intesa, prescrivendo che poi vengano rimosse le ec- cezioni di illegittimità. Quindi il Comune intende approvare un piano illegittimo che poi dovrebbe essere modificato, mentre Lo strumento urbanistico Prima dei lavori i grillini si sono dovuti registrare. «Si tratta di un abuso - hanno detto - perché la seduta è pubblica» Ieri sera seguita riunione d’Aula per trattare il Prp. Poi alla fine la delibera è stata rinviata per la mancanza del numero legale «Il Piano del porto è illegittimo» E i grillini «invadono» il Consiglio Il neo-sen. Giarrusso: «Quando arriveremo in Comune questo atto sarà cenere» IL SINDACO STANCANELLI SUL RADDOPPIO FERROVIARIO «Ci opporremo allo scempio del centro storico» LA LINEA TRATTEGGIATA INDICA DOVE DOVREBBE PASSARE LA LINEA «Seppure consideriamo positi- vamente la firma del contratto istituzionale di sviluppo per la realizzazione della direttrice fer- roviaria Messina-Catania-Paler- mo, ribadiamo che il progetto del nodo Catania, in cui rientra il raddoppio della linea Zurria- Aquicella non può che essere quello alternativo da noi propo- sto. Se Rfi dovesse, invece, insi- stere sul progetto originario, con lo sventramento di gran parte del centro storico, ci opporremo, con tutta la città, per evitare che si consumi lo scempio di Cata- nia». Lo ha detto il sindaco Raffaele Stancanelli dopo avere appreso dell’intesa per lo sviluppo delle rete ferroviaria siciliana con l’ap- postamento dei relativi stanzia- menti. Oggi alle ore 10,30, in piazza Federico di Svevia, a Castello Ur- sino, il sindaco Stancanelli, as- sieme ai rappresentanti del fo- rum per la difesa del centro sto- rico, incontrerà i giornalisti per ribadire che verrà continuata con le associazioni cittadine, la Soprintendenza e l’Università, ogni azione contro il progetto Rfi mediante una vigilanza congiun- ta per «fermare un progetto che violenterebbe la memoria stori- ca e architettonica della città». La vicenda si trascina da di- versi anni, sin da quando la pre- cedente Amministrazione, retta dal sindaco Umberto Scapagnini, firmò con Rfi il piano per la rea- lizzazione del raddoppio ferro- viario, che prevede l’abbattimen- to di numerosi edifici antichi che si trovano a pochi passi dal Ca- stello Ursino, in una zona di pre- gio artistico e architettonico. Il sindaco Stancanelli si è sem- pre opposto a quel progetto, pre- sentando un piano alternativo che però fino a questo momento non è stato preso in considera- zione». noi chiediamo che prima di esaminare l’atto questo venga corret- to e reso legittimo. E’ chiaro, a questo punto, che ci opporremo con tutti i mezzi a questa delibera e qualora stasera, od oggi o doma- ni venga approvata presenteremo un esposto alla magistratura. Ci auguriamo, quindi, che prevalga il buonsenso dei consiglieri». Poi Giarrusso ha lanciato il Movimento per la prossima campa- gna a sindaco: «Comunque, in ogni caso, noi avvisiamo tutti colo- ro che vogliono speculare sul porto che gli attivisti del nostro mo- vimento stanno arrivando. Tra un paio di mesi i cittadini siederan- no nell’Aula consiliare e quello che resterà dell’intesa sul porto, che potrebbero estorcere, andrà in cenere». I lavori sono, quindi, proseguiti con la fase delle comunicazio- ni e durante queste è scoppiato uno scontro tra il presidente del Consiglio, Marco Consoli e il consigliere Pdl, Giacomo Bellavia. Quest’ultimo aveva chiesto al presidente di non concedere più l’aula consiliare a nessuno schieramento politico. Bellavia si rife- riva proprio alla concessione fatta proprio ai grillini per utilizza- re l’Aula per presentare i candidati alle Politiche. Consoli ha rispo- sto che questa prassi è prevista dalla legge perché «l’Aula consilia- re è della città e non del consigliere Bellavia», ma Bellavia ha con- tinuato nella protesta. Nelle comunicazioni sono intervenuti an- che il consigliere, Saro D’Agata (Pd) che ha chiesto di conoscere lo stato dei tombini in merito al nubifragio di una setimana fa e Puc- cio la Rosa che ha sollecitato informazioni sullo sgombero delle aree di Corso martiri. A La Rosa ha risposto l’assessore Pennisi di- cendo che «entro il mese le aree saranno liberate». Infine si dove- va cominciare a trattare il Piano del porto ma una pregiudiziale di D’Agata che ha chiesto lumi sulla valutazione ambientale strate- gica del Prp ha fatto mancare il numero legale. Appuntamento a stasera. Alcuni degli attiviti del Movimento 5stelle in fila in Comune per registrarsi negli uffici dei vigili urbani ed assistere al Consiglio comunale sul Piano regolatore del porto. (Foto D’Agata) CONFINDUSTRIA: «BENE PROTOCOLLO LEGALITÀ DELL’AUTORITÀ PORTUALE» «Il protocollo di legalità adottato dall’Autorità portuale di Catania è un passo concreto verso una gestione sana e trasparente degli appalti pubblici». Lo dice in una nota il presidente di Confindustria Catania, Domenico Bonaccorsi, che esprime forte apprezzamento per l’iniziativa messa in campo dal commissario dell’ente portuale catanese, Cosimo Aiello, firmatario del protocollo con la Prefettura di Catania che punta a contrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose. «E’ significativo che la strada tracciata da Confindustria, promotrice del codice etico e dei protocolli di legalità, abbia innescato un contagio virtuoso nella gestione della cosa pubblica». Basta con i vecchi schemi. Non male se il candidato sindaco del Pdl fosse una donna GIUSEPPE CASTIGLIONE LA SICILIA CATANIA VENERDÌ 1 MARZO 2013 30. @L'uso o la riproduzione, anche parziale - con qualunque mezzo e a qualsivoglia titolo - degli articoli e di quant'altro pubblicato in questo giornale sono assolutamente riservate, e quindi vietate se non espressamente autorizzate. Per qualunque controversia il Foro competente quello e' di Catania @Documento elettronico rilasciato per uso personale. DRM - cb486b3712e6a2965be18963728595729de2de77c681ca0d2b8d02e2a0b5b30acea13472af22b307f197ce2cd5a064ebc88caeae4cbbdf1fc30f14056cf55df1

description

Rassegna stampa La Sicilia 1 Marzo 2013

Transcript of La Sicilia, questione Porto

Page 1: La Sicilia, questione Porto

VER SO LE AMM I N I STRATIVEINTERVISTA A C ASTIGLIONE

«Finita l’era Stancanellicerchiamo volti nuovi»

GIUSEPPE BONACCORSI

«Per il Pdl l’era dell’amministrazione Stancanelli è chiu-sa». Non usa mezzi termini il neo deputato nazionaleGiuseppe Castiglione, coordinatore regionale del parti-to di Berlusconi, per dire che il prossimo candidato a sin-daco della città non sarà il sindaco uscente, ma un espo-nente che sarà indicato dal partito che in città è uscitovincitore dalle Politiche.

Coordinatore Castiglione perché questa netta chiusurasul sindaco Stancanelli?

«Dobbiamo guardare a una nuova stagione e non possia-mo fermarci su vecchi schemi che ormai sono superati.

D’altronde - continua - è stato proprio Stancanel-li a dire, chiaro e tondo,che l’era dei partiti si èconclusa. E difatti lui stes-so ha avviato la sua cam-pagna elettorale puntan-do su liste civiche. E dico dipiù: da qualche mese ilsindaco uscente non ap-partiene più al Pdl, ma èdiventato coordinatotre diun altro schieramento,Fratelli D’Italia».Che però si è schierato inqueste Politiche sempre afianco della coalizione diBerlusconi...«Chiaro, ma alla vigilia delvoto lo stesso Stancanelliha più volte dichiaratoche proprio l’affermazio-ne dei partiti di centrode-stra alle Politiche sareb-be stato il banco di provaper le prossime ammini-strative. E non mi sembrache il partito del sindacosia andato oltre il 2% siaalla Camera che al Sena-

to... ».Quindi partita chiusa?

«Partita chiusa e sguardo rivolto a nuove facce che arri-vano dal partito e sono rappresentative del Popolo del-le libertà che ha portato questa provincia a diventare lapiù azzurra d’Italia».

Eppure sebato, alle Ciminiere, il Pdl terrà un incontro perparlare del futuro del centrodestra. Sarà presente ancheil candidato Stancanelli.

«Innanzitutto non è il Pdl che organizza l’incontro mal’associazione Meridiana dei deputati Catanoso e Poglie-se. Fino a prova contraria oggi chi ha più voce in capito-lo per rappresentare il Pdl sono io che sono coordinato-re regionale. Si tratta, quindi, di un incontro del centro-destra per discutere del futuro. Tutto qui».

Quindi, nessuna strategia sulla linea da seguire per leamministrative...

«E’ così. Quella sarà fatta lunedì a Palermo in una confe-renza stampa col segretario nazionale Angelino Alfanoe poi, venerdì prossimo, in una grande assemblea cheterremo a Catania. In quella sede si comincerà a parla-re delle strategie future che mirano ad individuare uncandidato rappresentativo dell’area moderata. Dopo i ri-sultati delle Politiche conseguiti in città il Pdl ha il dove-re di proporre un candidato il più possibile rappresen-tativo dell’area».

A questo punto avete già in pectore il nominativo diquesto nuovo candidato?

«No, ma non sarebbe male se questo fosse un rappresen-tante femminile».

In passato è venuto fuori il nominativo della prof. Ida Ni-cotra.

«Non abbiamo ancora deciso e deciderà l’assemblea».Coordinatore, non teme, però, che il centrodestra pos-sa spaccarsi e favorire il Movimento 5 stelle che viaggiasu percentuali vostre, perdendo così il Comune?

«Non credo proprio che il centrodestra arriverà al votodiviso. Quanto allo scontro con i 5 stelle ribadisco che bi-sogna sfidarli sullo stesso piano. Con facce nuove e noncon vecchi schemi rappresentati oggi da Stancanelli,perché facendo così saremmo già perdenti in partenza».

GIUSEPPE BONACCORSI

A una delle prime uscite della nuova campagna elettorale, stavol-ta per le amministrative, il Movimento 5Stelle è stato protagoni-sta di un «incidente diplomatico» con i vigili urbani a presidio delpalazzo di città. Alla richiesta degli attivisti di potere entrare in Co-mune per assistere ai lavori del Consiglio sul Piano regolatore delporto, gli agenti, a presidio del cancello, hanno detto che prima cisi doveva registrare. Gli attivisti si sono messi in fila davanti all’uf-ficio dei vigili per il pass, ma la protesta è stata forte: «Si tratta diun abuso - ha spiegato il neo senatore Mario Giarrusso e non finiràqui -. Se la seduta è pubblica non vedo perché ci si debba registra-re».

A fornire poco dopo una spiegazione è stato un responsabiledella polizia municipale: «Si tratta di norme che sono applicate sindai tempi della sindacatura Bianco. Abbiamo sempre fatto così perl’ordine pubblico. Ciò vuol dire che gli attivisti 5 stelle non sonomai venuti in questa Aula». Tra i cittadini di ogni «colore» che si so-no registrati anche il candidato a sindaco prof. Maurizio Caserta,che corre con una lista civica, che pur potendo evitare la registra-zione ha preferito mettersi in fila come tutti gli altri.

Archiviata la protesta, gli attivisti di M5S sono entrati nella sa-la consiliare dove hanno assistito ai lavori, con ordine e attenzio-ne.

I motivi che hanno spinto il Movimento 5Stelle a «presidiare»l’Aula per spingere i consiglieri a bocciare l’atto amministrativo,sono stati illustrati dal sen. Giarrusso: «Noi siamo qui perché ci op-poniamo all’ennesima operazione fatta sulla pelle dei cittadini.Questo Prp prevede all’interno dello scalo marittimo, secondo idocumenti in nostro possesso, oltre un milione di metri cubi diedificazione ad uso residenziale, con altezze di 20 metri corrispon-denti a sei piani. Si comprende bene che questa operazione non cista bene. Il trucco è questo: nell’incontro tra gli uffici, i tecnici si so-no resi conti che il Prp è illegittimo perché contrasta con le prescri-zioni del Prg vigente del Comune, in quanto le aree edificabili peril porto hanno una volumetria pari al doppio di quella prevista perla città e sono tra l’altro previste edificazioni ad uso residenzialee non ad uso turistico-portuale. Ci sono quindi problemi illegitti-mi molto gravi. E sa come hanno risposto gli uffici? Intanto si ap-prova l’atto d’intesa, prescrivendo che poi vengano rimosse le ec-cezioni di illegittimità. Quindi il Comune intende approvare unpiano illegittimo che poi dovrebbe essere modificato, mentre

Lo strumentourbanistico

Prima dei lavori i grillini si sonodovuti registrare. «Si tratta diun abuso - hanno detto -perché la seduta è pubblica»

Ieri sera seguita riunione d’Aulaper trattare il Prp. Poi alla fine ladelibera è stata rinviata per lamancanza del numero legale

«Il Piano del porto è illegittimo»E i grillini «invadono» il ConsiglioIl neo-sen. Giarrusso: «Quando arriveremo in Comune questo atto sarà cenere»

IL SINDACO STANCANELLI SUL RADDOPPIO FERROVIARIO

«Ci opporremo allo scempio del centro storico»

LA LINEA TRATTEGGIATA INDICA DOVE DOVREBBE PASSARE LA LINEA

«Seppure consideriamo positi-vamente la firma del contrattoistituzionale di sviluppo per larealizzazione della direttrice fer-roviaria Messina-Catania-Paler-mo, ribadiamo che il progettodel nodo Catania, in cui rientra ilraddoppio della linea Zurria-Aquicella non può che esserequello alternativo da noi propo-sto. Se Rfi dovesse, invece, insi-stere sul progetto originario, conlo sventramento di gran partedel centro storico, ci opporremo,con tutta la città, per evitare chesi consumi lo scempio di Cata-nia».

Lo ha detto il sindaco Raffaele

Stancanelli dopo avere appresodell’intesa per lo sviluppo dellerete ferroviaria siciliana con l’ap-postamento dei relativi stanzia-menti.

Oggi alle ore 10,30, in piazzaFederico di Svevia, a Castello Ur-sino, il sindaco Stancanelli, as-sieme ai rappresentanti del fo-rum per la difesa del centro sto-rico, incontrerà i giornalisti perribadire che verrà continuatacon le associazioni cittadine, laSoprintendenza e l’Università,ogni azione contro il progetto Rfimediante una vigilanza congiun-ta per «fermare un progetto cheviolenterebbe la memoria stori-

ca e architettonica della città».La vicenda si trascina da di-

versi anni, sin da quando la pre-cedente Amministrazione, rettadal sindaco Umberto Scapagnini,firmò con Rfi il piano per la rea-lizzazione del raddoppio ferro-viario, che prevede l’abbattimen-to di numerosi edifici antichi chesi trovano a pochi passi dal Ca-stello Ursino, in una zona di pre-gio artistico e architettonico.

Il sindaco Stancanelli si è sem-pre opposto a quel progetto, pre-sentando un piano alternativoche però fino a questo momentonon è stato preso in considera-zione».

noi chiediamo che prima di esaminare l’atto questo venga corret-to e reso legittimo. E’ chiaro, a questo punto, che ci opporremo contutti i mezzi a questa delibera e qualora stasera, od oggi o doma-ni venga approvata presenteremo un esposto alla magistratura. Ciauguriamo, quindi, che prevalga il buonsenso dei consiglieri».

Poi Giarrusso ha lanciato il Movimento per la prossima campa-

gna a sindaco: «Comunque, in ogni caso, noi avvisiamo tutti colo-ro che vogliono speculare sul porto che gli attivisti del nostro mo-vimento stanno arrivando. Tra un paio di mesi i cittadini siederan-no nell’Aula consiliare e quello che resterà dell’intesa sul porto, chepotrebbero estorcere, andrà in cenere».

I lavori sono, quindi, proseguiti con la fase delle comunicazio-ni e durante queste è scoppiato uno scontro tra il presidente delConsiglio, Marco Consoli e il consigliere Pdl, Giacomo Bellavia.Quest’ultimo aveva chiesto al presidente di non concedere piùl’aula consiliare a nessuno schieramento politico. Bellavia si rife-riva proprio alla concessione fatta proprio ai grillini per utilizza-re l’Aula per presentare i candidati alle Politiche. Consoli ha rispo-sto che questa prassi è prevista dalla legge perché «l’Aula consilia-re è della città e non del consigliere Bellavia», ma Bellavia ha con-tinuato nella protesta. Nelle comunicazioni sono intervenuti an-che il consigliere, Saro D’Agata (Pd) che ha chiesto di conoscere lostato dei tombini in merito al nubifragio di una setimana fa e Puc-cio la Rosa che ha sollecitato informazioni sullo sgombero dellearee di Corso martiri. A La Rosa ha risposto l’assessore Pennisi di-cendo che «entro il mese le aree saranno liberate». Infine si dove-va cominciare a trattare il Piano del porto ma una pregiudiziale diD’Agata che ha chiesto lumi sulla valutazione ambientale strate-gica del Prp ha fatto mancare il numero legale. Appuntamento astasera.

Alcuni degli attivitidel Movimento5stelle in fila inComune perregistrarsi negliuffici dei vigili urbanied assistere alConsiglio comunalesul Piano regolatoredel porto.(Foto D’Agata)

CONFINDUSTRIA: «BENE PROTOCOLLOLEGALITÀ DELL’AUTORITÀ PORTUALE»«Il protocollo di legalità adottato dall’Autorità portualedi Catania è un passo concreto verso una gestione sana etrasparente degli appalti pubblici». Lo dice in una nota ilpresidente di Confindustria Catania, DomenicoBonaccorsi, che esprime forte apprezzamento perl’iniziativa messa in campo dal commissario dell’enteportuale catanese, Cosimo Aiello, firmatario delprotocollo con la Prefettura di Catania che punta acontrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose. «E’significativo che la strada tracciata da Confindustria,promotrice del codice etico e dei protocolli di legalità,abbia innescato un contagio virtuoso nella gestionedella cosa pubblica».

Bastacon i vecchi

schemi. Non malese il candidatosindaco del Pdlfosse una donna

GIUSEPPE CASTIGLIONE

LA SICILIA

CCATANIA

VENERDÌ 1 MARZO 2013

30.

@L'uso o la riproduzione, anche parziale - con qualunque mezzo e a qualsivoglia titolo - degli articoli e di quant'altro pubblicato in questo giornale sono assolutamente riservate, e quindi vietate se non espressamente autorizzate. Per qualunque controversia il Foro competente quello e' di Catania

@Documento elettronico rilasciato per uso personale. DRM - cb486b3712e6a2965be18963728595729de2de77c681ca0d2b8d02e2a0b5b30acea13472af22b307f197ce2cd5a064ebc88caeae4cbbdf1fc30f14056cf55df1