La shoah

55
La shoah

Transcript of La shoah

La shoah

La shoahTermine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia) col quale si è soliti indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale.Questo vocabolo viene preferito a olocausto in quanto non richiama, come quest’ultimo, l’idea di un sacrificio inevitabile.

Montagna di scarpe appartenute ai prigionieri ebrei uccisi nel campo di sterminio di Lublin-Majdanek

L’evoluzione dell’antisemitismo eliminazionista nella Germania moderna

Distinguiamo 3 fasi nella storia dell’antisemitismo europeo e tedesco:

Dall’affermazione del cristianesimo nell’impero romano (IV sec) alla prima metà dell’ Ottocento

Dalla seconda metà dell’800 al periodo nazista

Il periodo nazista (1933-1945)

1

2

3

L’antisemitismo dall’impero romano all’età moderna

Ortus deliciarum, enciclopedia miniata (1.167-1.185)

1

Nel 1215 il quarto Concilio Laterano proclamò l’obbligo, per gli Ebrei, di indossare qualcosa che li identificasse come tali: potevano essere pezzi di tessuto di forma quadrata, rotonda o a stella, un mantello o un cappello.Illustrazione dal Rochester Chronicle (XIII sec.)

Quando nel 1.300 si diffuse la peste in Europa, gli Ebrei furono talvolta accusati di esserne i responsabili. L’immagine mostra la punizione di alcuni di loro.Tratto dalle Cronache di Norimberga, 1.493

Illustrazione che mostra l’omicidio rituale di un bimbo cristiano da parte di un Ebreo(1540)

Giovanni Crisostomo, uno dei Padri della Chiesa, nel IV sec. afferma:

“Là dove si riuniscono gli uccisori di Cristo, si ride della Croce, si bestemmia Dio, si rinnega il Padre, si insulta il Figlio (…).Se i riti ebraici fossero sacri e venerabili, allora il nostro modo di vivere sarebbe erroneo.Ma se è vero, come è vero, che la nostra via è giusta, la loro è falsa.”

La Chiesa, tuttavia, non vuole affatto sterminare gli ebrei, bensì convertirli e, così facendo, riaffermare la supremazia del cristianesimo

La diffusione dell’antisemitismo razziale nella 2a metà dell’800

Nella 2a metà dell’800 iniziarono a svilupparsi teorie pseudoscientifiche che presupponevano la distinzione dell’uomo in razze distinte, alcune superiori ad altre. In particolare si riteneva che la razza ariana fosse il massimo livello raggiunto dall’evoluzione umana.

La conversione non può più trasformare gli ebrei in tedeschi e anzi inizia ad essere considerata un imbroglio

2

Quale “soluzione” trovare per la “questione ebraica”?

Gli ebrei erano vermi, parassiti da sterminare. Si doveva strappar loro di mano le ricchezze che avevano accumulato col furto e l’imbroglio e poi deportarli definitivamente in qualche angolo remoto della Terra, per esempio in Guinea. Alcuni propugnavano la soluzione più semplice: ammazzarli

Già nell’800, ben prima della nascita politica di Hitler, tende a diffondersi una mentalità votata alla “soluzione della Judenfrage” con lo sterminio

Il regime nazista

Dopo solo 2 mesi dall’ascesa al potere di Hitler, boicottaggio nazionale dei negozi ebraici

3

Percentuale di ebrei in Germania: 0,5-1%

Alcuni esempi di leggi antisemite

1933- Adozione criterio della “razza” per aspirare a un lavoro statale

- La Legge che regola l’ammissione alla professione d’avvocato proibisce agli Ebrei di esercitare. -La legge contro il sovraffollamento nelle scuole e nelle università limita il numero di studenti ebrei nelle scuole pubbliche.

1935- Sono proibiti i matrimoni e le convivenze tra ebrei e cittadini di sangue tedesco. I matrimoni già celebrati sono nulli, anche se contratti all’estero per sfuggire a questa legge.

Licenziamento di migliaia di ebrei dall’amministrazione pubblica

1938- La Legge che regola i cambiamenti dello Stato di Famiglia e delle Generalità proibisce agli Ebrei di cambiare il proprio nome; tutti gli ebrei devono portare un nome israelita: chi non ne ha già uno deve aggiungere al proprio quello di “Israel” o “Sara”- Il Ministero dell’Interno del Reich proibisce agli Ebrei l’accesso agli stabilimenti per le cure termali.- Il Ministero degli Interni del Reich annulla tutti i passaporti detenuti da cittadini Ebrei. Per far sì che i documenti siano nuovamente validi, gli Ebrei devono consegnarli e farvi apporre la lettera “J” di Jude (Giudeo).

1939- Il Presidente della Lotteria Nazionale Tedesca vieta la vendita dei biglietti agli Ebrei

Jiri Orten, La cosa chiamata poesia

Non posso uscire di casa dopo le otto di sera. Non posso cambiare casa al di fuori dei quartieri di Praga I o V, e sempre in subaffitto. Non posso frequentare fiaschetterie, caffè, osterie, cinema, teatri e concerti, tranne uno o due caffè per me autorizzati. Non posso andare nei parchi e nei giardini pubblici o nei boschi della città. Non posso salire in tram sulla vettura motrice, soltanto nell'ultimo rimorchio, e, se l'ingresso è al centro, solo nella parte posteriore della vettura. Non posso fare acquisti nei negozi in altri orari che dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17. Non posso recitare in teatro, né svolgere qualsiasi altra attività in pubblico. Non posso frequentare scuole di sorta. Non posso avere rapporti con gli ariani, che a loro volta non dovranno avere rapporti con me, non dovranno rivolgermi il saluto, né fermarsi con me, e dirmi altre parole che quelle strettamente indispensabili (quando vado a comprar qualcosa, ecc.).

Avviso posto su una cabina telefonica a Monaco che vieta agli Ebrei di usare il telefono pubblico. Monaco, Germania, 1942.

"Sono colpevole di inquinamento della razza". Un uomo accusato di avere avuto una relazione illecita con una donna ebrea viene costretto a camminare lungo le strade per essere umiliato pubblicamente. Norden, Germania, luglio 1935.

Ondate di violenza e deportazioniA fasi alterne, a partire dal 1933, vi furono in Germania esplosioni di violenza antisemita.Notte dei cristalli. Nel 1938 il regime diede l’ordine di appiccare il fuoco alle sinagoghe e di devastare e saccheggiare negozi, case e appartamenti di ebrei.

Conseguenze- 1.000-2.000 vittime e almeno 300 suicidi causati dalla disperazione del momento- circa 30.000 ebrei arrestati e deportati nei campi di concentramento- 520 sinagoghe distrutte

Sinagoga di Siegen data alle fiamme

Ebrei tratti in arresto a Baden Baden e deportati

Le leggi per la “difesa della razza” in Italia (1938)

Una pedagogia per l’odio

Una continua propaganda del regime nazista insegnò ai tedeschi, fin da piccoli, che gli ebrei erano spregevoli e pericolosi e perciò andavano eliminati

Il Diavolo è padre dell’Ebreo.Quando Dio creò il mondoInventò le razze:Gli indiani, i negri, i cinesiE l’essere malvagio che è l’ebreo

Da un libro per l’infanzia del 1936

Copertina di un libro antisemita per bambini intitolato "Non fidarti della volpe nel prato né del giuramento dell'Ebreo". Germania, 1936

Illustrazione da un libro per l’infanzia. I titoli dicono, “Gli Ebrei sono una disgrazia” e “Come gli Ebrei imbrogliano”. Germania 1936

La ghettizzazione “Ovviamente la creazione del ghetto non è che una misura transitoria. Sarò io a stabilire in quale momento e con quali mezzi il ghetto dovrà essere ripulito dagli ebrei. L’obiettivo finale, comunque, deve essere la completa cauterizzazione di questo bubbone pestilenziale”.R. Heyndrich, un gerarca nazista

I ghetti erano, dal medioevo, quartieri delle città destinati agli ebrei. Essi erano stati aboliti nell’800.I nazisti li ripristinarono dal 1939 come tappa intermedia verso la “soluzione finale” ed essi furono istituiti in Europa orientale, dove la componente ebraica era molto più presente.Gli ebrei dell’Europa occidentale vennero talvolta trasferiti nei ghetti prima che nei lager.

La vita e la morte nei ghetti

Tessera annonaria del ghetto di Varsavia.Ad ogni tagliando corrispondeva una quantità di cibo per persona, ad esempio un chilo di riso o 400 gr di farina al mese

Ghetto di Varsavia, 1941

La distribuzione di cibo nel ghetto di Varsavia

Gruppi razziali Razione giornaliera in calorie

Ariani

Tedeschi

Reichsdeutschen (tedeschi del Reich) 2.613Volksdeutschen (di etnia tedesca)

Non tedeschiIdonei alla germanizzazione 669Mischling (razza mista)

Non ariani Subumani

Non tedeschi non idonei alla germanizzazione

184Ebrei per discendenzaOmosessualiZingari, portatori di handicap, malati incurabili

Da N. Davies, La rivolta. Varsavia 1944: la tragedia di una città tra Hitler e Stalin, Rizzoli, 2004 N.B. Calorie ab./giorno (2003): Svizzera, 3.435 Somalia, 1.531

Verso la “soluzione finale”

Nel 1941, con l’invasione dell’Unione Sovietica, diventa possibile, secondo i nazisti, giungere alla “soluzione finale”. Perché?

In precedenza, uccidere solo gli ebrei tedeschi e polacchi non avrebbe risolto il “problema”: l’aggressione all’URSS viene anzi vista come una resa dei conti con il “giudaismo”.

Come mettere in atto un massacro di queste proporzioni?

Le fucilazioni di massa

Insieme all’esercito, vengono inviate in URSS quattro unità speciali chiamate Einsatzgruppen con il compito di eliminare sul posto per fucilazione:

• i membri autorevoli delle comunità locali • tutti gli ebrei

Ai massacri parteciparono anche i battaglioni di polizia, costituiti da tedeschi comuni.

Qualche esempio di eccidio:21.000 vittime a Rovno (Ucraina) il 7/8 novembre 194125.000 vittime a Riga (Lettonia) il 30 novembre e l’8/9 dicembre 1941

Fucilazione di massa presso Kiev, Ucraina

Dintorni del ghetto di Mizoc (Ucraina), 14 Ottobre 1942

Fucilazione a Ivangorod, Ucraina, 1942

I soldati tedeschi erano costretti a partecipare ai massacri?

“Il sergente E. Herger riferisce che nel suo plotone due o cinque uomini chiesero di essere esentati dalle fucilazioni dopo che queste erano già incominciate, perché non se la sentivano di sparare alle donne e ai bambini. Furono assegnati subito ad altri compiti di trasporto o di sorveglianza per tutta la durata della strage”

“A ogni richiesta del superiore c’erano sempre abbastanza volontari per i plotoni di esecuzione. (…) Devo aggiungere, anzi, che i volontari erano tanti da doverne scartare qualcuno.”

Cit in D. J. Goldhagen, I volenterosi…

“Vorrei ancora far notare che in seguito al notevole stress psicologico dovuto a tali esecuzioni parecchi uomini non furono più in grado di eseguire fucilazioni e dovettero perciò venire sostituiti.

Però altri non ne avevano mai abbastanza di partecipare a queste esecuzioni, per cui spesso si offrivano volontari”Deposizione di Gustav Fix, comandante delle einsatzgruppen

Lo stress dei “volonterosi carnefici” di Hitler

Lukow, autunno 1942. Poco prima di deportare gli ebrei a Treblinka, dove saranno sterminati, un gruppo viene costretto a posare per alcune foto ricordo.

Ci si diverte con i “giocattoli” ebrei, umiliandoli

La realizzazione dei campi di sterminio

• Tra 1941 e 1942 si realizzano i campi di sterminio e inizia l’uccisione sistematica degli ebrei con le camere a gas.

• Avviati i piani e la costruzione degli impianti, si tiene la conferenza di Wannsee con tutti i rappresentanti delle amministrazioni interessate, che vengono informati sui loro compiti nello sterminio.

Testimonianza di Rudolf Höss, il comandante del lager di Auschwitz, processato e giustiziato dopo la guerra.

«Prima ancora che cominciasse lo sterminio in massa degli ebrei, in quasi tutti i campi di concentramento, negli anni 1941 e 1942, furono liquidati i prigionieri russi [...]. I primi gruppi meno numerosi vennero uccisi da plotoni di esecuzione. Ma, durante una mia assenza, il mio sostituto Frisch adoperò a questo scopo un gas […]I russi vennero obbligati a spogliarsi nell’anticamera, e poi entrarono tranquillamente nella camera della morte, dove era stato detto loro che sarebbero stati spidocchiati. Lo spazio conteneva giusto l’intero trasporto. La porta venne sbarrata e dalle aperture venne fatto entrare il gas [...]. Parecchie ore dopo, le porte vennero aperte [...] La loro gasazione mi recò un grande conforto, perché entro un termine prevedibile avrebbe dovuto cominciare lo sterminio in massa degli ebrei [...], evidentemente avremmo dovuto servirci di un gas, ma di quale? Ora avevamo scoperto il gas e il modo di usarlo. Nella primavera del 1942 giunsero i primi trasporti di ebrei. Era di massima importanza che tutta l’operazione dall’arrivo alla svestizione avvenisse in tutta calma, che non ci fossero grida, agitazione.»

La deportazione verso i campi

La “selezione”

Ebrei ungheresi appena arrivati al campo di sterminio di Auschwitz si mettono in fila per la selezione. Polonia, maggio 1944

Il “lavoro”

Ogni giornata cominciava con un appello che poteva durare ore, durante il quale molti venivano picchiati fino a restare “mezzi morti”. Poi si andava al “lavoro”. Con gli zoccoli di legno, correvamo spinti dalle bastonate fino a un angolo del campo, dove dovevamo riempire di pietre (…) i berretti o le giacche, e poi correre tenendole (…) in mezzo a una gragnuola di colpi, per portarle nell’angolo opposto del campo, scaricarle, ricaricarle e ricominciare. Una doppia fila urlante di tedeschi e di prigionieri privilegiati, armati di bastoni e fruste, ci tempestava di colpi. Era un inferno”

Testimonianza di un ebreo sopravvissuto al campo di Majdanek.

I tassi di mortalità a Mauthausen

Nov.-dic 1942 Genn- febbr 1943 Nov- dic. 1943

Ebrei 100% 100% 100%

Detenuti politici 3% 1% 2%

Criminali comuni 1% 0% 1%

Asociali (malati mentali, senzatetto, alcolisti, prostitute, “fannulloni”)

0% 0% 0%

Polacchi 4% 3% 1%

Dati mensili sulla mortalità nei diversi gruppi di internati a Mauthausen.Tratto da D.J. Goldhagen, I volenterosi carnefici di Hitler

Verso le camere a gasGli anziani e i malati, i bambini e le loro madri vengono selezionati e avviati alle camere a gas

FOSSOLI

Fossoli fu uno dei quattro lager attivi in Italia, prima sotto i Fascisti e poi, dal settembre 1943 al 1945, direttamente gestito dai tedeschi.In questo campo morirono di stenti, malattie e fucilazione circa 9.000 persone, tra ebrei e oppositori politici.Circa 2.800 ebrei furono deportati da qui verso Auschwitz

I campi di concentramento in Italia

RISIERA DI SAN SABBA

Questo fu un altro lager nazista, situato vicino a Trieste. A San Sabba i detenuti venivano fatti salire su un camion e fatti morire asfissiati con i gas di scarico. In seguito venne ricavata una camera a gas.C’era un forno crematorio.Qui morirono tra le tremila e le cinquemila persone. Incalcolabile è il numero di quelli che da qui partirono per Auschwitz o Dachau.

Quelli qui indicati sono solo due dei campi di concentramento italiani: per non fare che un esempio, un altro campo fu aperto a Borgo San Dalmazzo

Le marce della morte

Quando ormai la Germania era sconfitta ed era imminente l’arrivo dell’Armata rossa, l’eliminazione degli ebrei (in particolare le donne rimaste vive nei campi) fu affidata alle “marce della morte”: centinaia di chilometri percorsi a piedi con lo specifico intento di far morire di stenti le prigioniere.

Il contesto storico delle marce della morte

Nell’aprile 1945 viene comunicato al personale tedesco l’ordine esplicito delle massime autorità di non uccidere altri ebrei: Himmler stava trattando con gli americani e non voleva che la continuazione degli eccidi compromettesse i negoziati.

In seguito all’avanzata dell’Armata Rossa da est, i campi di concentramento erano stati chiusi; più in generale l’epoca nazista era giunta al tramonto.

Nel caos in cui era caduta la Germania, le guardie che conducono le prigioniere non hanno più contatti regolari con la struttura di comando e spesso non hanno né meta né mappa.

1

2

3

Il contesto storico farebbe ipotizzare un’attenuazione della ferocia nei confronti delle prigioniere...

Si veda, come esempio, la marcia da Helmbrechts a Prachatice 315 km, 13 aprile – 5 maggio 1945

“Alcune donne tentarono di dar loro [alle donne ebree prigioniere, n.d.a.] un po’ di pane, ma subito quelle delle SS intervennero per impedirlo. Un soldato minacciò una donna che portava il pane (…). Una guardiana gettò alle galline il pane destinate alle detenute”

Pur essendoci la possibilità di far dormire le detenute al coperto, spesso fu imposto loro di dormire all’addiaccio. Al mattino parecchie donne non si alzavano più, vittime del freddo o di altri malanni.

Jensen, Koslowski (…) picchiarono a morte tre o quattro ragazze che si erano precipitate su un mucchio di radici marce.

Quelle fucilate, (…) in media da 6 a 10 al giorno, venivano uccise semplicemente perché troppo deboli per andare avanti

Un bilancio complessivo delle vittime Le cifre qui riportate sono indicative. Per quanto possano essere inesatte (c’è un ampio dibattito su questi aspetti) danno comunque un’idea delle dimensioni del fenomeno

Come spiegare la shoah?Dal 20 dopoguerra sono state avanzate 5 diverse ipotesi per cercare di spiegare la shoah:

I realizzatori del genocidio hanno agito per costrizione esterna o perché convinti di non avere alternative

1

Mai, nella storia dell’Olocausto, un tedesco è stato giustiziato, incarcerato o sottoposto ad altra punizione per essersi rifiutato di uccidere Ebrei

PERO’…

I realizzatori del genocidio furono ciechi esecutori di ordini

Sono documentati numerosi episodi di disobbedienza all’autorità nel periodo nazista, ad es. frequenti scioperi, proteste contro la politica religiosa del governo o l’opposizione al programma di eutanasia

2

PERO’…

I realizzatori furono condizionati da parte dei camerati o dal contesto in cui erano inseriti

3

PERO’…Questa spiegazione è accettabile per spiegare la partecipazione di un individuo all’Olocausto, ma non può valere per più di poche persone all’interno di un gruppo

I compiti dei realizzatori erano così parcellizzati e suddivisi che essi stentavano a comprendere il significato reale delle loro azioni o, se lo comprendevano, potevano scaricarne la responsabilità su altri

I realizzatori badavano ai propri interessi personali (fare carriera, arricchirsi) nell’assoluta indifferenza per qualsiasi altra considerazione

Con poche eccezioni, i realizzatori non avevano incentivi di carriera; ad es. gli uomini dei battaglioni di polizia non sgomitavano per ottenere promozioni, poiché presto sarebbero tornati alla loro vita civile

4

PERO’…

5

PERO’…Questa spiegazione come può motivare, ad es., l’omicidio di coloro che uccidevano sparando a bruciapelo?

Sitografia

http://www.drabruzzi.com/christian_origins_of_the_holocau.html di W. S. Abruzzi, 2014https://en.wikipedia.org/wiki/Medieval_antisemitismwww.ghettinazisti.ithttp://www.ushmm.org/wlc/it/article.php?ModuleId=10005144 http://www.atistoria.ch/atis/atis25/ http://www.assemblea.emr.it/cittadinanza/attivita-e-servizi/formazione-pdc/viaggio-visivohttp://www.treccani.it/

Bibliografia

D. J. Goldhagen, I volenterosi carnefici di Hitler. I tedeschi comuni e l’Olocausto, Mondadori, Milano, 1997R. J. Evans, Il terzo Reich al potere, Mondadori, Milano, 2010