La sera fiesolana

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LA SERA FIESOLANA CAPPONCINA DI SETTIGNANO 17 GIUGNO 1899 GABRIELE D’ANNUNZIO

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LA SERA FIESOLANA

CAPPONCINA DI SETTIGNANO

17 GIUGNO 1899

GABRIELE D’ANNUNZIO

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METRO:

tre strofe di 14 versi(endecasillabi, novenari,settenari, quinari, che sisusseguono senza unoschema fisso, con variorispondersi di rime eassonanze); le strofe sonoinframmezzate da riprese ditre versi (un endecasillabo, unipermetro composto da unendecasillabo e un quinario, oda due settenari, un quinario).

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Documento autografo

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Fresche le mie parole ne la sera

ti sien come il fruscìo che fan le foglie

del gelso ne la man di chi le coglie

silenzioso e ancor s'attarda a l'opra

lenta

su l'alta scala che s'annera

contro il fusto che s'inargenta

con le sue rame spoglie

mentre la Luna è prossima a le soglie

cerule e par che innanzi a se' distenda

un velo

ove il nostro sogno si giace

e par che la campagna già si senta

da lei sommersa nel notturno gelo

e da lei beva la sperata pace

senza vederla.

Laudata sii pel tuo viso di perla,

o Sera, e pe' tuoi grandi umidi occhi

ove si tace

l’acqua del cielo

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Il suono delle mie parole nella sera ti risulti fresco come il fuscio che producono le foglie del gelso in mano chi in silenzio le raccoglie e ancora indugia lentamente in quella attività sull’alta scala che si fa nera, contro il tronco del gelso che diventa di un colore argenteo con i suoi rami privi di foglie, mentre la luna sta quasi per emergere dalle soglie del cielo e sembra stendere un velo davanti a sé, dove giace il nostro sogno d’amore e sembra che la campagna si senta già tutta inondata da lei nel gelo notturno e da lei assorba il desiderato refrigerio, prima ancora di vederla.

Sii lodata per il tuo viso color della perla, o sera, e per le pozze, simili a grandi occhi umidi, in cui si distende in silenzio l’acqua del cielo

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La natività della Luna – teofania –IMMAGINI VISIVE

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“Viso di perla” e la donna-angelo

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Dolci le mie parole ne la serati sien come la pioggia che bruivatepida e fuggitiva,commiato lacrimoso de la primavera,su i gelsi e su gli olmi e su le vitie su i pini dai novelli rosei ditiche giocano con l'aura che si perde,e su 'l grano che non è biondo ancorae non é verde,e su 'l fieno che già patì la falcee trascolora,e su gli olivi, su i fratelli oliviche fan di santità pallidi i clivie sorridenti.

Laudata sii per le tue vesti aulenti,o Sera, e pel cinto che ti cinge come il

salceil fien che odora!

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Il suono delle mie parole nella sera ti risulti dolce, come quello della pioggia che frusciava tiepida e veloce, congedo triste della primavera, sui gelsi, sugli olmi e sulle viti e sui pini dalle pigne novelle di colore rosato che sembrano dita che giocano con il vento che si perde lontano e sul grano che non è ancora maturo, ma non è più verde e sul fieno che è già stato tagliato e sta cambiando colore, sta ingiallendo, e sugli olivi, sui fratelli olivi, che rendono i fianchi delle colline pallidi, richiamando l’idea della santità, e lieti.

Sii lodata per le tue vesti profumate, o sera, e per la linea dell’orizzonte che ti circonda come il ramo di salice circonda il fieno profumato

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La pioggia di giugno.Metafora dell’acquaUlivi - fratelli

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Io ti dirò verso quali reami

d'amor ci chiami il fiume, le cui fonti

eterne e l'ombra de gli antichi rami

parlano nel mistero sacro dei monti;

e ti dirò per qual segreto

le colline su i limpidi orizzonti

s'incurvino come labbra che un divieto

chiud a, e perchè la volontà di dire

le faccia belle

oltre ogni uman desire

e nel silenzio lor sempre novelle

consolatrici, sì che pare

che ogni sera l'anima le possa amare

d'amor più forte.

Laudata sii per la tua pura morte

o Sera, e per l'attesa che in te fa palpitare

le prime stelle!

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Io ti dirò verso quali regni d’amore ci chiami il fiume, le cui sorgenti eterne all’ombra dei rami antichi parlano nel mistero sacro dei monti; e ti dirò a causa di quale segreto le colline si incurvino sugli orizzonti limpidi, come labbra chiuse per un divieto, e ti dirò per quale motivo la volontà di parlare le rende belle al di là di ogni desiderio umano e nel silenzio loro sempre nuove fonti di consolazione, in modo tale che sembra che ogni sera l’anima le possa amare di un amore più forte.

Sii lodata per la tua naturale fine, o sera, e per l’attesa della notte che fa luccicare in te le prime stelle.

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Amore sensuale