La Scuola di BS - II ed - Piccolo manuale di istruzioni per l'uso

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LA SCUOLA DI BOLLENTI SPIRITI II EDIZIONE 10 NOV 2014 28 GEN 2015

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La Scuola di Bollenti Spiriti - II edizione - A Taranto ed in altre località della Regione Puglia 10 Novembre 2014 / 28 Gennaio 2015 - La storia, le persone, i contenuti ed il programma sono consultabili in questo piccolo manuale di istruzioni per l'uso.

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LA SCUOLADI BOLLENTI SPIRITI

II EDIZIONE10 NOV 201428 GEN 2015

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la scuola di bollenti spiriti è promossa da

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Secondo il nuovo piano bollenti spiriti 2014/2015 tutti i giovani sono una risorsa le politiche giovanili della Regione Puglia hanno “una minore capacità di presa nei confronti delle persone o degli ambienti con capitale culturale, economico e relazionale più debole:

l’attuale set di strumenti e iniziative di Bollenti Spiriti valorizza il contributo di energie e talento di una parte di universo giovanile, ma il programma rischia di essere meno efficace nei contesti meno propensi all’attivazione e all’innovazione;

attraverso dispositivi come Principi Attivi, il programma seleziona le proposte da sostenere in base alla qualità dei progetti, ma questo richiede competenze di lettura dei contesti, individuazione delle opportunità e elaborazione progettuale che raramente maturano attraverso i percorsi scolastici e universitari;

la comunicazione di Bollenti Spiriti funziona con una modalità virale, utilizzando le reti sociali di chi partecipa alle azioni

Premesse

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del programma, ma può funzionare meno verso porzioni di popolazione giovanile che hanno problemi ad accedere ad Internet o che sono più debolmente collegate alle reti degli utilizzatori del programma.

[…] è necessario aumentare la capacità di coinvolgimento dei giovani indipendentemente dal loro livello di istruzione, dalla propria condizione sociale, culturale ed economica, dal background di esperienze già maturate, dal loro status occupazionale, dal grado di sostegno proveniente dalla propria famiglia o da altre reti sociali di supporto”.

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La scuola di bollenti spiriti intende formare nuove figure professionali dedicate all’attivazione di progetti di sviluppo locale e di animazione di comunità attraverso il coinvolgimento dei giovani pugliesi.I partecipanti alla Scuola, al termine di un percorso intensivo di apprendimento, saranno in grado di

contribuire all’estensione delle opportunità di partecipazione al nuovo piano bollenti spiriti 2014-2015 tutti i giovani sono una risorsa a persone e contesti con capitale culturale, economico e relazionale debole;

promuovere azioni generative in diversi campi di attività che valorizzino il contributo dei giovani cittadini al bene comune e siano occasione di sperimentazione, apprendimento non formale e scoperta dei talenti inespressi;

favorire l’emersione e l’interconnessione di energie e risorse latenti degli attori istituzionali, economici e sociali e dei giovani cittadini pugliesi.

La Scuoladi Bollenti Spiriti

https://www.

facebook.com/

scuolabollenti

spiriti

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Lo scopo finale dell’iniziativa è aumentare l’efficacia e l’impatto delle nuove azioni previste dal Piano d’azione Bollenti Spiriti 2014/2015 e, in generale, delle politiche pubbliche rivolte alle giovani generazioni.

cosa si impara

La Scuola di Bollenti Spiriti affronta i temi dello sviluppo locale, delle politiche giovanili, dell’imprenditoria sociale, della rigenerazione urbana e dell’animazione di comunità. La Scuola utilizza metodologie e pratiche di apprendimento in situazione, capaci di valorizzare le competenze specifiche dei partecipanti e favorire lo spirito di iniziativa. I partecipanti hanno l’occasione di sviluppare le proprie capacità di project management, con particolare riferimento alla gestione di processi di attivazione sociale, in forte relazione con i contesti locali in cui la Scuola di Bollenti Spiriti è stata realizzata.

dove

La sede principale della seconda edizione della Scuola di Bollenti Spiriti è presso palazzo galeota, in Via Duomo, 234 a a Taranto. Le attività didattiche si svolgeranno anche in altre località della Città ed in altri Comuni della Regione Puglia.

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it.wikipedia.org/

wiki/Palazzo_

Galeota

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quando

Le ore complessive di didattica sono 320, suddivise in 40 giornate comprese dal 10 Novembre 2014 al 28 Gennaio 2015.

chi

La Scuola di Bollenti Spiriti è un’iniziativa della Regione Puglia – Assessorato alle Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale e dell’ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione. La Scuola di Bollenti Spiriti è un’azione sperimentale ideata per aumentare la capacità istituzionale della Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Innovazione per l’occupabilità”, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il P.O. F.S.E. 2007-2013, Asse VII “Capacità Istituzionale”.

Lo staff della Scuola di Bollenti Spiriti è composto da

Roberto CovoloLucrezia BarilePiero D’Argento Paola LeoneMichele LoiaconoDaniele PomesPeppe Frisino

CoordinatoreSegreteria didattica e amministrativaTutorTutorTutorTutorResponsabile comunicazione

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Programma10 14 novembre

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

introduzione alla scuola di bollenti spiriti.attività di conoscenza e team building

annibale d’elia regione pugliatutti i giovani sono una risorsa: il nuovo piano bollenti spiriti 2014/2015

guglielmo minervini assesore alle politiche giovanili della regione puglia«c’è tantissima gente che mangia il pane bagnato col sudore della fronte dei sognatori». il racconto di 10 anni di politiche giovanili in puglia.

racconto e analisi critica della prima edizione della scuola e presentazione della seconda edizione

giovanni campagnoli iprase - trentogiovani generazioni e politiche pubbliche: scenari e tendenze in italia ed in europa

alessandro renda teatro delle albe - ravenna emanuele valenti punta corsara - napolila non-scuola e il suo farsi luogo attraverso il teatro: un approccio pedagogico

approfondimento sui project work con le organizzazioni fiffa inda street (francavilla fontana, br), salento fun park (mesagne, br), exfadda (san vito dei normanni, br), teatro menzatì (villa castelli, br), centro di aggregazione giovanile (brindisi)

lunedì10 novembreh 10 18

martedì11 novembreh 10 11

h 11 12

h 14 19

mercoledì12 novembreh 10 18

giovedì13 novembreh 10 18

venerdì14 novembreh 10 18

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17 21 novembre

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

palazzo galeotavia duomo taranto

wade rathkeacorn - association of community organizations for reform now giusy pappalardo ricercatrice, università di cataniail community organizing: cos’è, da dove nasce e come funziona / i parte

wade rathkeacorn - association of community organizations for reform now giusy pappalardo ricercatrice, università di cataniail community organizing: cos’è, da dove nasce e come funziona / ii parte

alex giordanorural hubsocieting, social innovation e new rurality: scenari e tendenze del settore agricolo in italia.

stefano micelli università di veneziafuturo artigiano: scenari e tendenze del settore artigiano in italia.

approfondimento sui project work con le organizzazioni manifatture knos (lecce), labuat (taranto)

lunedì17 novembreh 10 18

martedì18 novembreh 10 18

mercoledì19 novembreh 10 18

giovedì20 novembreh 10 18

venerdì21 novembreh 10 18

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01 dicembre 28 gennaio

residenzialità sul territorio del project work

residenzialità sul territorio del project work

taranto

project work progettazione e sviluppolezioni on demand

project work conclusionelezioni on demand

project work analisilezioni on demand

08 19 dicembre

07 14gennaio

15 28 gennaio

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annibale d’eliaSi occupa da oltre dieci anni di strategie di rete per reinventare le politiche pubbliche al Sud Italia. Dopo aver lasciato la carriera musicale, ha cofondato una cooperativa premiata nel 2000 come migliore giovane impresa d’Italia. Nel 2006, per il network europeo Eurodesk, ha pubblicato reti. istruzioni per l’uso, uno dei primi studi in Italia sull’uso delle strategie 2.0 nel campo delle politiche pubbliche. Dal 2007 lavora a bollenti spiriti, il programma della Regione Puglia per i giovani. È stato chiamato nella task force del Mise sulle startup innovative e nel comitato di indirizzo del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca. Oggi dirige l’ufficio Politiche Giovanili e Legalità della Regione Puglia.

guglielmo minerviniProfessore di Informatica nelle scuole superiori e Direttore Editoriale della casa editrice la meridiana. Inizia a fare politica con l’impegno nel mondo del volontariato, dalla parte dei bambini e delle donne del centro storico di Molfetta. Continua con l’impegno sui temi della pace. Fonda la Casa per la pace (1985) e diventa consigliere nazionale di Pax Cristi. Promuove la nascita della cooperativa

Docenti

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bollentispiriti.

regione.puglia.it

http://www.

kappaerre.org/

public/file/

Eurodesk_Reti.pdf

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la meridiana, oggi impresa protagonista del panorama editoriale nazionale, impegnata sul fronte della pedagogia e del pacifismo. Dal 1994 al 2000 è sindaco di Molfetta. Racconta i primi anni di questa avventura nel libro mar comune (1997). Nel 2000 riceve il premio nazionale “Luciano Lama” conferito ai sindaci delle migliori amministrazioni comunali. E’ tra i fondatori del movimento nazionale Centocittà, ha contribuito alla nascita dei Democratici e della Margherita. Alle elezioni Regionali del 2005 risulta il più suffragato della provincia di Bari. Il Presidente Nichi Vendola lo nomina Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza attiva. Come assessore è promotore di alcune delle iniziative più importanti e innovative del governo regionale tra cui Bollenti spiriti, la legge sulla trasparenza, il bando per il riuso sociale dei beni confiscati alla mafia, la legge sullo sport per tutti, la riorganizzazione degli uffici regionali. Si ricandida alle elezioni regionali del 2010, venendo rieletto. Nella nuova giunta ricopre la delega alle infrastrutture strategiche, mobilità, sistema integrato dei trasporti, programmazione vie di comunicazione (2010 – 2012) e alle Politiche Giovanili e alla Cittadinanza Sociale (2013 – oggi).

Docenti

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lameridiana.it/

http://books.

google.it/books/

about/Mar_comune_

Una_citt%C3%A0_

del_Sud.html?id=

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liberailbene.

regione.puglia.

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giovanni campagnoliEconomista, lavora in spazi non convenzionali di incubazione di start up giovanili innovative, a vocazione sociale, culturale e di sviluppo locale. Docente di economia dai Salesiani, si occupa di ricerca come direttore e blogger della Rete Informativa politichegiovanili.it e su questi temi opera anche consulenze e formazione a Enti Pubblici ed Organizzazioni No Profit. Lavora a Enne3network ed in Vedogiovane, oltre a far parte di diverse organizzazioni. Co-autore della ricerca investire nelle nuove generazioni: modelli di politiche giovanili in italia ed in europa (IPRASE, 2010). Autore del road book Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti a start-up culturali e sociali.

alessandro renda

Dal 1998 è un attore del teatro delle albe.All’interno della compagnia è anche ‘guida’ dei laboratori della non-scuola (di cui ha seguito anche le esperienze di Scampia, Rio de Janeiro, Mazara del Vallo e New York). Dal 2003 è il responsabile video del Teatro delle Albe, creatore di traduzioni in video degli spettacoli e documentarista di esperienze teatrali in giro per il mondo. Nel 2011 crea, insieme agli Aqua-Micans Group, ág?-go, un

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politiche

giovanili.it

http://

issuu.com/

giovanni

campagnoli/

docs/2010_iprase

http://www.

teatrodellealbe.

com/

http://www.

doppiozero.com/

rubriche/non-

scuola

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collettivo di video maker per Santarcangelo 41, direzione artistica di Ermanna Montanari. Nel 2013 dirige con Francesco Tedde Eresia della Felicità a Venezia, un documentario sul progetto omonimo del Teatro delle Albe a Venezia, mentre con Leila Marzocchi realizza Gandersheim, un corto di animazione dalle suggestioni della lettura-concerto Rosvita del Teatro delle Albe. Nello stesso anno è uno dei 15 autori di Ravenna 2019 Visual Hub, progetto creato da Ravenna Cinema per la direzione artistica di Gerardo Lamattina, con il corto TWO SHORT STORIES ABOUT THE IMAGINATIVE POWER OF RAVENNA.

emanuele valenti

Regista e attore. Dal 2006 ha cominciato a lavorare come assistente di marco martinelli nei progetti Arrevuoto e punta corsara, di cui è il direttore artistico dal 2010.Con lo spettacolo Il signor di Pourceaugnac firma la sua prima regia dirigendo i ragazzidi cui ha curato la formazione a cui segue Il Convegno, PetitoBlok, Hamlet Travestie.Conduce i laboratori teatrali Capusutta (a Lamezia Terme), collabora con l’Università di Bologna per la Junior School - Festival della cittadinanza democratica di San Marino, ha collaborato con il CRT di Milano per un corso

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puntacorsara.com

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it.wikipedia.

org/wiki/Marco_

Martinelli

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di formazione per registi teatrali. Con Sergio Longobardi ha fondato la compagnia Babbaluck, vincitrice del Premio speciale Scenario 1999\2000 per lo spettacolo Core. Finalista Premio Scenario 2005 con lo spettacolo Satyricon per la regia di Antonio Calone e Nicola Laieta. Collabora con numerose scuole e associazioni cittadine in progetti pedagogici e teatrali rivolti a bambini e adolescenti.Con il progetto Punta Corsara, è vincitore del Premio Speciale Ubu 2010 e del Premio Hystrio Altre Muse 2010, del premio IN-BOX 2013 per lo spettacolo Il Convegno, del premio Nazionale della Critica 2014; in più i giovani attori della compagnia hanno ricevuto nel 2012 il premio Ubu miglior attore o attrice under 30.

wade rathke

Wade Rathke è il fondatore di acorn (association of community organizations for reform now) una rete di attivisti statunitense impegnata nella organizzazione delle comunità. Attualmente capo organizzatore di ACORN International. Membro fondatore di Tides Foundation e Chief Organizer di SEIU - Service Employees International Union Local 100 a New Orleans.

http://www.acorn.

org/

http://community

organizing.

it/community-

organizing-dalla-

a-alla-z/#sesto

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alex giordano

Fondatore del collettivo ninjamarketing primo blog/osservatorio sul marketing non-convenzionale ed i social media. Membro dello IADAS (Accademia di Arti e Scienze Digitali di New York). Docente di Brand Reputation Management presso la facoltà di Economia dell’Università di Urbino Carlo Bo. Advisory Board del progetto di ricerca Responsible Business in the Blogsphere presso il Center for Corporate Values della Copenhagen Business School; docente di web communication e marketing mediterraneo presso l’istituto Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e direttore scientifico del Forum Internazionale sul Marketing e Management Mediterraneo, progetto di ricerca italo-francese (Euromed-Bocconi). Dal 2005 al 2010 è stato strategic planner della Digital Media Company NINJALAB curando progetti per aziende del calibro di Google, RAI, MTV, Heineken, Barilla, Tim ed altri. Lavora al gruppo di ricerca sul societing per la creazione di un modello applicativo di Etnografia Digitale come metodologia di base per i progetti di Social Innovation. Curatore dell’edizione italiana del libro bianco sull’innovazione sociale. Presidente e Direttore Scientifico del progetto

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www.

ninjamarketing.

it/author/alex-

giordano/

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societing.org/

http://www.

societing.org/wp-

content/uploads/

Open-Book.pdf

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Rural Hub nodo principale di una rete di ricercatori, attivisti, studiosi e manager interessati nell’individuare nuovi modelli di sviluppo economico per trovare soluzioni ai bisogni sociali e di mercato che emergono dal mondo delle nuove imprese rurali.

stefano micelli

Dal 2003 professore associato di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 2000 al 2003 è stato professore associato di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. E’ dean di Venice International University e presso la stessa istituzione è direttore del centro di ricerca TeDIS (Technologies for Distributed Intelligence Systems). E’ inoltre presidente del COSES (Consorzio per la Ricerca e la Formazione) a Venezia. Le sue attività di ricerca si sono concentrate sul tema della competitività delle piccole e medie imprese e dei distretti industriali. Si è occupato dei processi di diffusione delle nuove tecnologie nei distretti industriali italiani. Inoltre, ha analizzato i percorsi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e dei distretti industriali in relazione alla crescente

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globalizzazione dei processi economici. Più recentemente, ha studiato il tema del design e della creatività quali fattori sui quali ripensare il vantaggio competitivo delle piccole e medie imprese italiane. E’ autore del libro futuro artigiano. l’innovazione nelle mani degli italiani (Marsilio, 2011).

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futuroartigiano.

com/

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fiffa

inda street

franca

villa fontana > brindisi

un rave del pallone in cui ragazzi si sfidano 3vs3 su

campi tracciati con il gesso sull’asfalto

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cos’è

Il fiffa inda street è un torneo di calcio di strada che si svolge a Francavilla Fontana ed in altri comuni della Provincia di Brindisi.Un vero e proprio “rave del pallone” in cui i ragazzi si sfidano tre contro tre in tornei con partite da sette minuti su campi tracciati sull’asfalto con il gesso.Nato dalla passione per il calcio di Daniele, Massimiliano e Andrea (tre cugini che gestiscono un noto bar del paese), Fiffa Inda Street coinvolge centinaia di ragazzi giovani e giovanissimi non solo in veste di calciatori di strada, ma anche come organizzatori, creativi, comunicatori, logisti. Rimbalzando tra la strada e i social network, il Fiffa Inda Street ha richiamato l’attenzione di progettisti sociali, centri culturali e amministrazioni comunali per la capacità spontanea di realizzare interventi di riqualificazione urbana temporanea legati al

Fiffa Inda StreetFrancavilla Fontana

https://www.

facebook.com/

FiffaIndaStreet

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fiffaindastreet.

tumblr.com

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facebook.com/

BarChopin

https://vimeo.

com/91337633

un rave del pallone in cui ragazzi si sfidano 3vs3 su campi tracciati con il gesso sull’asfalto

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coinvolgimento di giovani e allo sport.

elementi salienti

linguaggio, relazione e strumenti di comunicazioneLo staff di Fiffa Inda Street fa un uso efficace dei social network. Il linguaggio e le immagini utilizzate riescono a comunicare e a coinvolgere attivamente i ragazzi del territorio, sviluppando un senso di partecipazione ed appartenenza. Nello stesso tempo, il bar è l’originale quartier generale del progetto e garantisce una relazione costante tra organizzatori e comunità di riferimento.

sviluppo di competenze in situazioneProgettare e realizzare un torneo di calcio di strada con il coinvolgimento di centinaia di squadre prevede lo sviluppo di competenze organizzative, logistiche, comunicative, burocratiche. Nel caso del Fiffa Inda Street tali competenze maturano in un contesto informale e si trasmettono spontaneamente in situazione, di torneo in torneo, coinvolgendo sempre più ragazzi.

obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di

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osservazione e coinvolgimento diretto nelle attività del Fiffa Inda Street. Con il supporto dello staff della Scuola e dei ragazzi del Fiffa Inda Street, cercheremo risposte alle seguenti domande:come si promuove il coinvolgimento giovanile?quali linguaggi e strumenti di comunicazioneè necessario utilizzare?come si apprendono, si trasmettono e maturanocompetenze in situazione?quale ruolo può avere lo sport per veicolarevalori e abilità e sviluppare attitudini etalenti?

attivitàA Dicembre, lo staff del Fiffa inda Street sarà impegnato prevalentemente nella preparazione della christmas edition, un volume speciale del torneo che coinvolge, oltre ai ragazzi che abitano a Francavilla Fontana, anche gli studenti fuori sede che tornano a casa per le festività.La Christmas Edition si svolge qualche giorno prima di Natale. L’anno scorso si è tenuta al laboratorio urbano inpuntadipiedi, insieme ad altri eventi collaterale, come lo Swap Party (festa del baratto).I partecipanti alla Scuola di Bollenti Spiriti saranno introdotti alla comunità del

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facebook.com/

inpuntadipiedi.

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Fiffa Inda Street e coinvolti in tutte le attività: dall’individuazione della location all’organizzazione generale, dallo sviluppo di forme di collaborazione con altre realtà alla preparazione del materiale, dalla comunicazione all’effettiva gestione del torneo.I partecipanti alla Scuola potranno dare il loro contributo alle attività, individuando ambiti di miglioramento ed espansione: dallo sviluppo di nuovi prototipi per le porte alla promozione dell’evento (ad esempio attraverso la progettazione e la realizzazione di una fanzine), fino all’attivazione di un laboratorio di design e stampa per le magliette delle squadre, e così via.Il percorso di apprendimento potrà prevedere l’attivazione di alcune lezioni on demand, invitando in qualità di docenti rappresentanti di esperienze di riferimento nell’ambito dello sport sociale o altre personalità in grado di approfondire aspetti specifici del progetto (comunicatori, storytellers, giornalisti, sportivi, ecc.).

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salent

o fun park

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uno skate park nato dal recupero di un pattinodromo

comunale abbandonato

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cos’è

Il salento fun park è uno skate park nato dal recupero di un pattinodromo comunale abbandonato a Mesagne, in provincia di Brindisi.Lo spazio, gestito dall’associazione Street Sport Association Fun Club, coinvolge centinaia di ragazzi giovani e giovanissimi appassionati di street art e urban culture, organizzando eventi e contest di skate, pattinaggio, break dance, spray art, boulding, musica, arti visive e dello spettacolo.L’area misura circa 4.000 mq di cui 1.800 occupati dalla pista di pattinaggio, 1.000 dal parcheggio e 250 dedicati al capannone, una struttura coperta utilizzata per laboratori, concerti, ecc. Lo spazio si completa con un’ampia area verde alberata allestita con chiosco bar, tavoli da ping pong, biliardino, rampe, gazebi, canestri da basket, porte da street soccer e palco per le esibizioni.

Salento Fun ParkMesagne

uno skate park nato dal recupero di un pattinodromo comunale abbandonato

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salentofunpark.

com/

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www.facebook.com/

salentofunpark

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Nel 2013 il Salento Fun Park ha registrato 25.000 presenze complessive.Il progetto, nato con il bando principi attivi e sviluppato con il successivo Avviso pubblico per il sostegno alla gestione di spazi pubblici

per la creatività giovanile, punta a crescere come luogo di apprendimento e sperimentazione nel campo della creatività per i giovani del territorio.

elementi salienti

rigenerazione urbana dal bassoIl Salento Fun Park è un esempio di riqualificazione di uno spazio urbano in abbandono attraverso il coinvolgimento dei giovani. I ragazzi dell’associazione, negli anni, hanno dovuto confrontarsi con il proprietario dell’immobile (il Comune di Mesagne) e con la Regione Puglia, ente finanziatore di parte degli interventi di recupero e rifunzionalizzazione e delle attività di gestione. La costruzione delle rampe da skate, la progettazione e la realizzazione del giardino, l’autocostruzione del capannone hanno rappresentato palestre interessanti rispetto ai temi della burocrazia, dell’acquisizione di forniture, del recupero di materiale dismesso, del rapporto con le maestranze, del coinvolgimento dei giovani del

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territorio intorno al fare. Con il supporto del centro risorse per i laboratori urbani i ragazzi dell’associazione hanno svolto un’attività di progettazione partecipata per la realizzazione di uno spazio di co-working.

gestione di uno spazio socio-culturaleLa gestione del Salento Fun Park ha permesso ai ragazzi attivi nell’associazione di sviluppare buone competenze organizzative e gestionali: concerti, contest, festival (anche con ospiti di livello nazionale ed internazionale) sono stati un’occasione di apprendimento in situazione reale, mettendo i ragazzi di fronte a questioni di carattere logistico, economico, ecc. Alcuni eventi, inoltre, sono stati realizzati in partnership con importanti marchi (RedBull, Still Skateboarding, ecc.).

obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di osservazione e coinvolgimento diretto nelle attività del Salento Fun Park. Con il supporto dello staff della Scuola e dei ragazzi dell’associazione, cercheremo risposte alle seguenti domande:come si crea e si gestisce uno spazio per igiovani?come trasformare uno spazio di aggregazione

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in luogo di apprendimento in situazione e diassunzione di responsabilità?quali sono i nuovi linguaggi giovanili?quali sono le forme di espressione culturalemanifestate dalle giovani generazioni?

attività

Il Salento Fun Park intende dotarsi di una sala prove/registrazione e di uno spazio di lavoro con postazioni multimediali per permettere ai ragazzi che frequentano lo spazio di realizzare in loco ciò che oggi viene svolto in altri luoghi, spesso con mezzi e attrezzature personali. Dalla realizzazione di una locandina alla registrazione di una traccia audio, i ragazzi del Salento Fun Park vogliono professionalizzare la propria esperienza, facendo dello spazio un vero e proprio luogo di lavoro.I partecipanti alla Scuola di Bollenti Spiriti saranno introdotti alla comunità del Salento Fun Park e coinvolti nella progettazione e realizzazione di questi nuovi spazi.I partecipanti alla Scuola, inoltre, potranno dare il loro contributo al complesso delle attività del Salento Fun Park, sviluppando insieme nuove soluzioni per la gestione del punto ristoro, per la manutenzione delle aree verdi, ecc.

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Il percorso di apprendimento potrà prevedere l’attivazione di alcune lezioni on demand, invitando in qualità di docenti rappresentanti di esperienze di riferimento nell’ambito delle culture urbane o altre personalità in grado di approfondire aspetti specifici del progetto (architetti, artigiani, esperti in acustica, ecc.).

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teatro

menzatì

villa

castelli > brindisi

l’ex refettorio di una scuola media diventa un luogo

di sperimentazione sociale

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cos’è

Il teatro menzatì è un’associazione teatrale di Villa Castelli, in provincia di Brindisi.La compagnia gestisce l’ex refettorio di una scuola media. Lo spazio, oltre ad essere il quartier generale della compagnia, è diventato un luogo di sperimentazione sociale, ospitando una serie di iniziative finalizzate al coinvolgimento e all’attivazione dei giovani del paese.I progetti ambientiamoci e traffic hanno coinvolto decine di ragazzi, intorno ad azioni di attivismo civico (la pulizia di alcune piazze e aree verdi del paese), autocostruzione (realizzazione di rampe per skaters, ecc.) ed eventi (tornei di street soccer, basket, volley, contest hip hop, ecc.).Teatro Menzatì intende potenziare la propria strategia, per dare continuità e prospettiva alla relazione con i ragazzi con cui lavorano.

Teatro MenzatìVilla Castelli

l’ex refettorio di una scuola media diventa un luogo di sperimentazione sociale

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www.facebook.com/

teatromenzati

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elementi salienti

dall’evento al processoNell’ultimo anno, Teatro Menzatì ha realizzato una serie di eventi coinvolgendo una platea di giovani e giovanissimi. Gli eventi sono stati intensi, ma episodici e di breve durata (uno o due giorni). Oggi l’associazione intende strutturare il percorso avviato, per garantire continuità e sostenibilità alle azioni.

giovani e spazio pubblicoL’ex refettorio condivide lo spazio esterno (un piazzale d’asfalto malmesso e disadorno) con una scuola media. Fino ad ora, tra le attività di Teatro Menzatì realizzate con i giovani in questo spazio e le attività della scuola non c’è stata nessuna relazione. In realtà, questa convivenza lascia spazio all’immaginazione: il piazzale potrebbe diventare un grande playground condiviso tra l’associazione, la scuola e la comunità locale. Uno spazio pubblico del gioco e dell’intrattenimento, progettato, realizzato e gestito con processi aperti e partecipati dai ragazzi del paese, a disposizione della comunità scolastica e dell’intera cittadinanza.

obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di

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osservazione e coinvolgimento diretto nelle attività del Teatro Menzatì legate ai giovani. Con il supporto dello staff della Scuola e dei ragazzi dell’associazione, cercheremo risposte alle seguenti domande:come si riqualifica uno spazio pubblicocoinvolgendo i giovani nella progettazione enella realizzazione degli interventi?come ci si relaziona alle istituzioniper proporre e realizzare un’attività dirigenerazione urbana?come promuovere forme di coinvolgimento deiragazzi più durature e strutturare?quale ipotesi di continuità e sostenibilitàhanno i progetti di coinvolgimento giovanili?possono generare reddito per chi ci lavora?

attività

Il Teatro Menzatì intende riqualificare il piazzale d’asfalto di fronte al refettorio per renderlo uno spazio pubblico gradevole e fruibile da tutti.Attraverso un cantiere di autocostruzione guidato da architetti, designer ed artisti, i giovani del paese saranno coinvolti nelle attività di progettazione e realizzazione.Il progetto prevede anche la definizione di un modello di gestione dello spazio pubblico che possa garantirne il miglior utilizzo da

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parte della comunità scolastica e di tutti i cittadini.Sarà necessario, inoltre, avviare una conversazione con il Comune e con la Scuola, per creare un’alleanza e condividere una strategia. I partecipanti alla Scuola di Bollenti Spiriti saranno introdotti alla vita quotidiana di Teatro Menzatì e coinvolti nella progettazione e nella realizzazione dell’intervento di riqualificazione.Il percorso di apprendimento potrà prevedere l’attivazione di alcune lezioni on demand, invitando in qualità di docenti rappresentanti di esperienze di riferimento utili alla realizzazione del progetto (architetti, designer, ecc.).

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c.a.g.

brindi

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un servizio sociale istituito dal comune di brindisi

in un immobile confiscato alla mafia

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cos’è

Il centro di aggregazione giovanile (C.A.G.) è un Servizio sociale istituito dal Comune di Brindisi, gestito dalle Cooperative Sociali Amani e Solidarietà e Rinnovamento.Il CAG è un servizio in grado di offrire «un’ampia gamma di opportunità di utilizzo del tempo libero e la possibilità di partecipare ad iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti, al fine di favorire un corretto sviluppo psico-fisico dei ragazzi, ma anche di prevenire il disagio e l’emarginazione giovanile».Il C.A.G., allocato in un immobile confiscato alla mafia del Paradiso (un quartiere di periferia di Brindisi), offre laboratori, corsi, servizi, legati al teatro, alla danza, all’arte e alla musica. Per molti giovani del quartiere, il C.A.G. è un luogo dell’intrattenimento, in cui passare del tempo in compagnia o frequentare le diverse attività

C.A.G.Brindisi

un servizio sociale istituito dal comune di brindisi in un immobile confiscato alla mafia

http://www.

cagbrindisi.it/

https://www.

facebook.com/

cagbrindisi

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proposte. Una nuova generazione di operatori sta provando a innovare le pratiche del C.A.G., superando il concetto di giovane-utente verso forme di attivazione e protagonismo dei ragazzi e aprendo l’esperienza dello spazio al rapporto con il quartiere ed i suoi abitanti.

elementi salienti

un servizio pubblico per i giovaniIl C.A.G. è un servizio istituzionale del Comune di Brindisi, nato all’interno di una politica pubblica. Questa particolare condizione presenta alcuni aspetti positivi > un budget a disposizione per il personale e la gestione delle attività ed alcuni aspetti negativi > impossibilità di generare economia attraverso l’utilizzo della struttura, orari di apertura e di chiusura dettati da capitolato.

il rapporto con il quartiereIl C.A.G. sta avviando un’attività di ricerca-azione sul quartiere Paradiso, utilizzando differenti linguaggi, video, fotografia, storytelling, writing e street art in genere, architettura. Il C.A.G., data la sua collocazione, può svolgere un ruolo fondamentale per coinvolgere i giovani in azioni di scoperta dell’identità e trasformazione del quartiere.

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obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di osservazione e coinvolgimento diretto in alcune attività del CAG legate ai giovani. Con il supporto dello staff della Scuola e dello staff del CAG, cercheremo risposte alle seguenti domande:come si costruiscono politiche pubblicheefficaci per i giovani a livello locale?come garantire apertura e continuità aservizi pubblici destinati ai giovani?come promuovere azioni di riqualicazioneurbana delle periferie attraverso ilcoinvolgimento dei giovani?

attività

IL C.A.G. di Brindisi sta puntando su un progetto di arte pubblica e relazionale, un lavoro di comunità, che prende il nome di il paradiso non può più attendere. Si tratta di un processo attivato nel mese di settembre 2014 durante il quale i ragazzi che frequentano il CAG sono accompagnati dagli operatori del Centro nella ricostruzione della storia del proprio quartiere per mezzo di interviste a parenti e vicini di casa, raccolta di foto di famiglia e produzione di nuovi scatti fotografici e video.

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Il progetto prevede l’azione quotidiana sul campo, già avviata attraverso una fase di formazione che sta vedendo i ragazzi impegnati in 4 laboratori (foto, video, storytelling e writing) che porteranno alla costruzione dei contenuti che verranno esibiti in 3 feste di quartiere (1 alla fine di ogni mese di progetto) durante le quali artisti professionisti e neofiti dell’arte del graffito si cimenteranno insieme nella realizzazione di un pezzo su un muro della zona del quartiere individuata nel periodo di ricerca.Parallelamente si sta procedendo con una campagna di comunicazione che è allo stesso tempo un’operazione artistica in cui i ragazzi e le persone intervistate vengono ritratte in casa o davanti al portone del proprio palazzo.Ogni singola foto viene usata come cartolina o all’interno di manifesti che saranno affissi nel quartiere e che riporteranno il nome del progetto e la risposta personalizzata alla domanda “Che cosa il Paradiso non può più attendere?”. La ricerca della collaborazione di alcuni media partner sarà fondamentale nella diffusione del progetto e nell’espansione degli spazi espositivi anche virtuali (web, carta stampata, radio).Gli studenti della Scuola di Bollenti Spiriti potranno essere coinvolti nelle attività

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descritte e cimentarsi con i diversi aspetti del lavoro che sarà svolto secondo le proprie competenze e aree di interesse, in una logica di scambio reciproco e di apprendimento sul campo, ma anche semplicemente osservare le dinamiche di sviluppo di progetti pilota innovativi, soprattutto nel contesto urbano di Brindisi.

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exfadd

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san vi

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un laboratorio urbano nato dal recupero di un vecchio

stabilimento enologico abbandonato

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cos’è

exfadda è un laboratorio urbano nato dal recupero di un vecchio stabilimento enologico abbandonato a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi.Rifunzionalizzato attraverso un cantiere di autocostruzione partecipato, lo spazio (4.000 mq ed un ettaro di giardino) ospita oggi circa 30 organizzazioni, prevalentemente giovanili, attive nei campi della musica, dell’arte, dello sport, dell’artigianato, del welfare, ecc.Attraverso la condivisione di risorse (spazio, relazioni, competenze, denaro) ExFadda cerca di favorire l’attivazione di ragazzi che hanno un’idea da realizzare o vogliono imparare collaborando ad iniziative già attive.

elementi salienti

la logica della bottegaL’ExFadda supporta progetti promossi da giovani che intendono fare della propria

ExFaddaSan Vito dei Normanni

un laboratorio urbano nato dal recupero di un vecchio stabilimento enologico abbandonato

https://www.

facebook.com/

exfadda

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passione una professione. In questo modo sono nati i progetti world music academy (una scuola di musica etnica contemporanea), xfoto (un collettivo di fotografi e videomaker), exlibris (la libreria dell’ExFadda), faddanza (una scuola di danza) e così via. Attraverso una dinamica spontanea, favorita dal clima di apertura e collaborazione, questi progetti (realizzati da ragazzi prossimi ai 30 anni) sono diventati dei luoghi di apprendimento per ragazzi più giovani (intorno ai 20 anni, appena diplomati, con poche prospettive sul proprio futuro) che hanno cominciato a mettersi a disposizione per dare una mano, provare a fare insieme ad altri, imparare, approcciarsi al mestiere.

sostenibilità economicaAttraverso un mix di risorse pubbliche, sponsorship, vendita di attività, beni e servizi e esperimenti di economia collaborativa, l’ExFadda punta ad essere un progetto economicamente sostenibile e duraturo. Tutti le iniziative proposte, passano al vaglio della domanda: come si sostiene questa idea nel tempo?.

da 0 a 1ExFadda è un incubatore leggero di progetti per cominciare. Lo staff del Laboratorio cerca di

https://www.

facebook.com/

WorldMusicAcademy

https://www.

facebook.com/

xfotovideo

https://www.

facebook.com/

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La-libreria-

dellExFadda/

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https://www.

facebook.com/

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sostenere i progetti dei giovani in quella fase che intercorre tra 0 «ho una idea ma non so da dove cominciare» a 1 «comincio per mettere alla prova le mie motivazioni e esplorare le mie vocazioni».

obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di osservazione e coinvolgimento diretto in alcune attività di ExFadda legate ai giovani. Con il supporto dello staff della Scuola e dello staff di ExFadda, cercheremo risposte alle seguenti domande:come si crea e si manutiene una comunità?come si innesca una dinamica collaborativa?quale ipotesi di continuità e sostenibilitàhanno i progetti di coinvolgimento giovanile?possono generare reddito per chi ci lavora?

attività

L’ExFadda ha in cantiere l’apertura di una web radio: Radio ExFadda. Parte dell’investimento è stata già realizzata per la costruzione di un box adatto ad ospitare la radio: ciò che serve, ora, è un progetto di gestione e ragazzi in gamba pronti a farlo funzionare.Attraverso il contributo di una giovane realtà di produzione musicale già attiva sul

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territorio, ExFadda vuole creare una radio di comunità, basata sul coinvolgimento di giovani e giovanissimi appassionati di musica.Il progetto prevede la progettazione e la messa in funzione della radio, sia dal punto di vista organizzativo che da quello tecnico. Particolare attenzione sarà dedicata alla costruzione di dispositivi collaborativi, a stringere alleanze con altri attori del territorio, a promuovere un protagonismo diffuso intorno alla radio.I partecipanti alla Scuola di Bollenti Spiriti saranno introdotti alla vita quotidiana di ExFadda e coinvolti in tutte le fasi di attuazione del progetto.Il percorso di apprendimento potrà prevedere l’attivazione di alcune lezioni on demand, invitando in qualità di docenti e testimoni rappresentanti di esperienze di riferimento utili alla realizzazione del progetto (speaker, produttori, ecc.).

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manifa

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lecce

un centro culturale indipendente in una vecchia

scuola di formazione per operai metalmeccanici

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cos’è

Le manifatture knos sono un centro culturale indipendente nato dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull’autonomia artistica e organizzativa. Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all’Associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L’associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza.

Manifatture KnosLecce

un centro culturale indipendente in una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici

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manifattureknos.

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Manifatture-

Knos/

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Oggi le Manifatture Knos si compongono di vari spazi e funzioni, diversi fra loro: spazi d’incontro, svago, esposizioni ed eventi, ciclofficina popolare, serigrafia, biblioteca per bambini, ecc.

elementi salienti

la dignità politica dell’indecisione: spontaneità e partecipazione

Da qualche anno le Manifatture Knos hanno lanciato una sfida: cercare e sperimentare modalità di gestione aperte alla spontaneità,

all’invenzione e alla partecipazione. Si tratta di un processo complesso e articolato, attraverso il quale si vuole lasciare spazio all’imprevisto, senza tuttavia farsi cogliere alla sprovvista e lasciare tutto al caso. L’indecisione è una scelta, un atto politico che significa apertura verso i cittadini, le associazioni, le organizzazioni che desiderano partecipare al progetto Manifatture Knos.

rigenerazione urbana e riqualificazione di spazi abbandonatiLe Manifatture Knos sono nate da un progetto di riqualificazione delle periferie urbane guidato dall’Associazione Culturale Sud Est che ha tra i suoi principali obiettivi la rivalutazione e

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la valorizzazione di spazi urbani periferici e

la tutela del patrimonio storico ed artistico. La progettazione di spazi urbani e la loro trasformazione in luoghi per la creatività, la partecipazione e l’innovazione sociale è una delle principali competenze dell’associazione. L’esperienza maturata in questo settore ha portato anche alla promozione, insieme all’associazione lua e al Comune di Lecce, del progetto di rigenerazione urbana del quartiere leuca di Lecce.

obiettivi d’apprendimento

gestione del bar di un centro culturaleIl bar delle Manifatture Knos è un luogo che deve ancora trovare la sua identità. Come è accaduto per gli altri spazi del centro culturale, questa identità non può prescindere dalla persone che lo frequentano e lo animano. La serigrafia, il fablab, la sartoria e molti altri progetti che trovano ospitalità presso le Manifatture Knos sono nati dalle proposte di persone e associazioni che, dopo aver conosciuto e frequentato gli spazi, hanno deciso di portare all’interno del centro le loro esperienze o di svilupparle insieme al gruppo di lavoro. Le forme di collaborazione e di gestione di questi luoghi sono definite sempre con chi ne è protagonista.

http://www.

rigenerazione

urbanalecce.it/

http://www.

laboratorio

urbanoaperto.com/

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Allo stesso modo il desiderio della prima generazione è che il bar sia un luogo, non solo abitato, ma anche gestito dai ragazzi che per anni hanno frequentato gli spazi e si sentono parte di quel processo di trasformazione che continuamente investe le Manifatture Knos. L’obiettivo del progetto formativo è quello di dare forma e sviluppare un modello di gestione condiviso dello spazio del bar che può rappresentare non solo un opportunità di coinvolgimento giovanile ma anche una vera occupazione. Il bar del Knos dovrà in grado di comunicare l’identità del luogo in cui si trova: un centro culturale con la sua storia e i suoi contenuti. Inoltre, dovrà essere in grado di aggregare e promuovere momenti di riflessione sulle attività che si svolgono alle Manifatture Knos legate al nutrimento, alla produzione di beni alimentari, al consumo critico, all’autoproduzione. Il bar, infine, dovrà appropriarsi degli elementi salienti di Manifatture Knos: una gestione aperta alla spontaneità e alla partecipazione, in cui i fruitori di trasformano in protagonisti.

imparare a comunicare i processi di partecipazioneLa promozione dei processi di partecipazione richiede l’elaborazione di un’adeguata

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strategia di comunicazione, alla quale sarà dedicato parte del percorso formativo. Non si tratta cioè di comunicare semplicemente l’apertura di un bar, ma di saper trasferire il processo che ha portato all’esistenza di un luogo di ristoro e socialità con il coinvolgimento attivo del pubblico, che da cliente diviene gestore.

attività

I partecipanti alla Scuola di Bollenti Spiriti vivranno insieme allo Staff di Knos e della Scuola una esperienza condivisa, già in piccola parte sperimentata da due giovani ragazzi che hanno in questi anni frequentato il centro culturale: insieme a loro cercheremo di capire quali sono i modelli possibili e di sperimentare la loro fattibilità, non trascurando la grande possibilità che un luogo come un bar/ristoro ha nel farsi luogo per i giovani.I partecipanti potranno così concretamente lavorare insieme a tutte le fasi che si attraversano per la gestione di uno spazio bar, sperimentando come la scelta di una luce, di un prodotto, di un elemento d’arredo, di un linguaggio e di un modello organizzativo possono cambiare e comunicare in maniera differente l’identità di un luogo.

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Parallelamente si svolgeranno tutte le attività di comunicazione. Insieme ai partecipanti alla Scuola di Bollenti Spiriti, verranno individuati i mezzi e i canali più adatti a diffondere in tempo reale un processo di trasformazione, partecipazione e attivazione di uno spazio, prima che di un bar.

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cucina

fà-tu

tarant

o

un centro culturale indipendente in una vecchia

scuola di formazione per operai metalmeccanici

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cos’è

La città vecchia di Taranto presenta in larghi tratti edifici e locali abbandonati a causa di un lento esodo dall’Isola da parte degli abitanti. Lo spopolamento del quartiere determina la chiusura di attività e servizi: numerosi locali sono occupati abusivamente dai cittadini della zona ed utilizzati come depositi o in alcuni casi murati per motivi di sicurezza.Negli ultimi anni, con il trasferimento di alcune Facoltà dell’Università di Bari, una zona della città vecchia è in parte recuperata ed avviato a nuova vita, grazie al ripopolarsi di residenze ed attività commerciali (gelaterie, bar, pub, trattorie, pizzerie, cartoleria). L’avvio di nuove attività commerciali ha dato nuova linfa al quartiere e soprattutto ha salvato dall’abbandono edifici e locali. Tuttavia, stride ancora fortemente la forte presenza di spazi vuoti ed in abbandono,

Cucina Fà-TuTaranto

il locale è aperto e gestito in via informale da alcuni cittadini residenti

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in contesto in cui circa il 70% del patrimonio edilizio della città vecchia è di proprietà pubblica. In questo scenario, si inserisce la storia della cucina fatù.Da tempo un locale sito in via Cava 69, di proprietà dell’agenzia regionale per la casa e l’abitare - arca jonica, risulta ufficialmente chiuso e abbandonato, in seguito al fallimento della precedente attività commerciale (un wine bar). Il locale, ristrutturato e in buone condizioni, è aperto e gestito in via informale da alcuni cittadini residenti durante la manifestazione estiva l’isola che vogliamo.A Natale del 2013, per una sera, via Cava 69 è diventato un ristorante per un giorno su iniziativa di un’associazione culturale che da anni lavora nella zona ed ha seguito il progetto del Laboratorio Urbano Cantiere Maggese. Lo spazio vuoto è stato attrezzato nel giro di pochissimo tempo dai residenti della zona e da un gruppo di artisti, grafici e progettisti. Il nome Fatù proviene viene dalla modalità libera di pagamento basata sui concetti di fiducia e valutazione soggettiva del giusto prezzo. Il ristorante temporaneo ha riscosso successo ed è servita a mettere in luce le potenzialità dello spazio, inserito in un

https://www.

facebook.com/

cucinafatu

http://www.

arcajonica.

gov.it/

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IsolaCheVogliamo

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facebook.com/

pages/F%C3%A0-Tu/

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ambito pregevole della città vecchia, dove sono presenti numerosi ipogei, il laboratorio urbano, piccoli cortili, cul de sac, piazzette e slarghi.Durante la prima edizione della scuola di Bollenti Spiriti, fra maggio e luglio del 2014, i partecipanti hanno utilizzato informalmente la cucina per preparare la cena, allestendo gli spazi con tavoli, sedute e lampade. Nel giro di pochi giorni la cucina è diventata, grazie alla concomitanza delle attività della Scuola nell’adiacente Cantiere Maggese, uno spazio aperto, dove sono nate amicizie, relazioni e scambi di idee. La cucina ha ospitato cene e aperitivi promosse da associazioni e cittadini, presentazioni di progetti, momenti culturali e focus di approfondimento sui temi dell’alimentazione e della gestione comunitaria della ristorazione.

elementi salienti

il riutilizzo degli spazi pubblici per favorire attivazione e apprendimento in situazioneLa Cucina Fatù sorge in uno spazio pubblico di proprietà dell’ARCA Jonica. Il patrimonio pubblico dismesso a scopo non abitativo può essere una risorsa per creare esperienze guidate di attivazione ed apprendimento per i giovani in condizione di emarginazione sociale,

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culturale ed economica. Gli attuali strumenti amministrativi appaiono inadeguati a liberare il patrimonio pubblico, assegnandolo a scopi sociali, secondo procedure snelle e celeri.

la questione di genereIntorno alla Cucina Fatù si è consolidato un gruppo di giovani donne che si è già cimentato nella cucina di strada con buoni risultati. Nella logica dell’utilizzo temporaneo e dell’imparare facendo, la gestione dello spazio di Via Cava, 69 può rappresentare per queste ragazze – in un contesto sociale in cui il ruolo della donna spesso non va oltre quello di moglie e di madre - un’occasione per mettersi alla prova, sperimentando indipendenza e socialità.

obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di osservazione e coinvolgimento diretto nelle attività di rilancio della Cucina Fatù come spazio di servizio. Con il supporto dello staff della Scuola, si cercheranno risposte alle seguenti domande:come si coinvolgono giovani (in particolari giovani donne) con minori mezzi sociali, culturali ed economici nella costruzione di un’impresa sociale e nell’attivazione di un

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servizio? come si può costruire un’esperienza di attivazione diretta e apprendimento in situazione?

attività

Durante la Scuola di Bollenti Spiriti, le ragazze della Cucina Fatù, Denise Pizzolla e Sabrina Insito, supportate dalle loro famiglie, struttureranno un percorso formativo ed organizzativo finalizzato alla sperimentazione di un servizio di piccola ristorazione. Si tratterà di una sperimentazione finalizzata a testare le potenzialità di un servizio di tal genere, le reali intenzioni delle ragazze coinvolte in un impegno quotidiano, il percorso necessario ad una formalizzazione del percorso (concessione dello spazio, avvio dell’iter burocratico, formazione, ecc.).I partecipanti della Scuola parteciperanno a tutte le fasi del progetto, dalla costruzione di relazioni istituzionali per la definizione del contesto politico e amministrativo dell’intervento fino al design del servizio (definzione degli obiettivi, strutturazione delle attività, modalità di realizzazione, modello organizzativo, budgeting, ecc.).

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ire paesaggi

tarant

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uscire dalla precarietà investendo sul proprio futuro

costruendo nuove forme di occupazione.

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cos’è

Negli ultimi anni a Taranto, alcuni gruppi di ragazzi molto giovani, stanchi della situazione economica e sociale in cui la città versa da diversi anni, hanno deciso di unirsi ed attivarsi per promuovere e valorizzare il territorio in cui vivono.Sono per lo più giovani disoccupati o precari in netta contrapposizione con il modello di sviluppo industriale che ha segnato la storia di Taranto negli ultimi decenni. Hanno iniziato a pulire le piazze e i giardini nei quartieri dove vivevano, quasi per gioco, ma dopo pochi anni sono un riferimento, non solo a Taranto, per tanti altri giovani e gruppi.Il gruppo più conosciuto e quello di ammazza che piazza che è riuscito, attraverso un linguaggio semplice e diretto a conquistare un consenso trasversale in città e quasi unanime.Intorno a questa esperienza, ne sono nate

Costruire PaesaggiTaranto

uscire dalla precarietà investendo sul proprio futuro costruendo nuove forme di occupazione

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altre, come le officine tarantine o i ragazzi del quartiere a Tramontone.Il loro obiettivo è chiaro: sottrarsi alla logica della precarietà investendo sul proprio futuro, con il sostegno di una rete di persone, per provare, attraverso il recupero di alcune attività artigianali a costruire nuove forme di occupazione.Durante la prima edizione della Scuola di Bollenti Spiriti si è avuta una prima collaborazione con i ragazzi di Ammazza Che Piazza, delle Officine Tarantine e quelli di archeotower, un piccolo edificio autogestito, che si trova nel parco archeologico delle mura Greche al quartiere Solito Corvisea.Nel corso della prima edizione della Scuola, attraverso il coinvolgimento di esperti di paesaggio e botanica, è stato realizzato il progetto virus verde che è consistito nella messa a dimora di numerose piante e la realizzazione di un impianto di irrigazione. Nei mesi successivi il giardino è stato mantenuto dai ragazzi dell’Archeotower con il sostegno di alcuni residenti del quartiere.

elementi salienti

cura degli spazi pubblici, attivazione e apprendimento in situazioneIntorno al tema della cura e gestione

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pages/Officine-

Tarantine/

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facebook.com/

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Archeotower

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dello spazio pubblico sono nate a Taranto negli ultimi anni numerose esperienze di autocostruizione e guerrilla gardening.Taranto allo stato attuale offre ottimi spunti di riflessione sul ruolo attivo dei cittadini nella salvaguardia e valorizzazione del proprio territorio, del patrimonio storico e architettonico, e dei suoi pochi spazi verdi. Il ruolo dei cittadini, ed in particolare dei più giovani, è stato fondamentale nella promozione di un dibattito pubblico sui temi ambientali e occupazionali.

obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di osservazione e coinvolgimento diretto nelle attività quotidiane di questi gruppi di ragazzi già attivi e cercheranno risposte alle seguenti domande:come si coinvolgono giovani con minori mezzi sociali, culturali ed economici nella costruzione di un’impresa sociale lavorando sul concetto di bene comune ed in particolare del verde pubblico? come si può costruire un’esperienza di attivazione diretta e apprendimento in situazione?

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attivitàDurante la Scuola di Bollenti Spiriti si svilupperà insieme a questi gruppi spontanei, partendo dai loro bisogni e da quelli del territorio in cui vivono.Attraverso attività di auto-costruzione e di giardinaggio si darà seguito alle attività iniziate con Virus Verde per rafforzare le competenze professionali già presenti nel campo del paesaggio e della botanica ed immaginare una nuove figura di cittadino/giardiniere.Un giardiniere che abbia le giuste competenze per intervenire non solo nello spazio pubblico, e sia capace, attraverso le sue azioni, di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini, sui temi della pulizia, del recupero dei rifiuti e del decoro urbano.Il percorso di apprendimento potrà prevedere l’attivazione di alcune lezioni on demand, invitando in qualità di docenti rappresentanti di esperienze di riferimento utili alla realizzazione del progetto (architetti, designer, ecc.).

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turism

o di comunità

tarant

o

un centro culturale indipendente in una vecchia

scuola di formazione per operai metalmeccanici

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cos’è

Negli ultimi anni a Taranto, alcuni gruppi e associazioni hanno deciso di prendere in cura il proprio patrimonio storico e architettonico abbandonato per provare a renderlo fruibile, prima di tutto ai propri concittadini.Hanno ripulito piazze, aperto edifici ed ipogei abbandonati, principalmente nella città vecchia di Taranto, la giovane taranto antica, come la definiva Ungaretti.La torre dell’Orologio a piazza Fontana, ex sede della polizia municipale, da anni abbandonata, è oggi la sede dell’associazione le sciaje che si occupa di valorizzazione la risorsa mare e promuove percorsi turistici in città vecchia.La chiesa di sant’andrea degli armeni è stata aperta da alcune associazioni, grazie ad un progetto di intercultura per l’inserimento lavorativo che ha come finalità la realizzazione di audio-guide

Turismo di comunitàTaranto

immaginiamo un nuovo utilizzo non conservativo ma vivo e contemporaneo della storia del territorio

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giovanetaranto

antica

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lesciaje.taranto

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facebook.com/

santandrea

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su alcuni monumenti della città vecchia in diverse lingue. In questo momento storico le associazioni ed i giovani promuovono il territorio sperimentando modelli di gestione e possibili iniziative per rilanciare in chiave turistica la città vecchia. Durante la prima edizione della Scuola di Bollenti Spiriti si è avuta una prima collaborazione con i ragazzi de Le Sciaje e del progetto Domus Armenorum che si sta sviluppando intorno alla chiesa di Sant’Andrea degli Armeni. I partecipanti alla scuola, hanno sviluppato, partendo dal bagaglio di conoscenze e relazioni di queste due esperienze attive in città, uno dei possibili itinerari turistici, tadattà che dal nome lascia immaginare un approccio alla conoscenza esperienziale del territorio che ne sappia apprezzare e conservare i valori.

elementi salienti

il turismo di comunità per favorire attivazione e apprendimento in situazioneRipartire dalle bellezze del territorio, dalla sua storia e dai suoi monumenti per immaginarne un nuovo utilizzo non conservativo ma vivo e contemporaneo.La promozione del territorio deve essere immaginata come un’attività che non ne snaturi le peculiarità e che sia capace di coinvolgere

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attivamente i cittadini nell’idea di un servizio gestito nell’interesse comune da una comunità quanto più eterogenea possibile.Il ruolo dei singoli cittadini, ed in particolare dei più giovani, è fondamentale nella costruzione di servizi che serva prima di tutto ai tarantini a ricoprire il proprio patrimonio.

obiettivi di apprendimento

I partecipanti vivranno un’esperienza di osservazione e coinvolgimento diretto nelle attività quotidiane di questi gruppi di ragazzi già attivi e cercheranno risposte alle seguenti domande:come si coinvolgono giovani con minori mezzi sociali, culturali ed economici nella costruzione di un’impresa sociale lavorando sul concetto di bene comune ed in particolare sulla promozione e gestione del patrimonio naturalistico, storico e architettonico? come si può costruire un’esperienza di attivazione diretta e apprendimento in situazione?

attività

Durante la Scuola di Bollenti Spiriti si svilupperà intorno a queste esperienze un servizio integrato di accoglienza e ospitalità

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in chiave turistica.Attraverso attività di mappatura del territorio si individueranno i soggetti interessati alla costruzione di possibili percorsi legati all’utilizzo della bicicletta come mezzo di locomozione.Andrebbero così individuati spazi, pubblici o privati, in varie zone della città, dove realizzare delle postazioni con un servizio di biciclette in condivisione.Un servizio che integrato con le visite guidate, una foresteria diffusa e una cucina condivisa riesca ad offrire a giovani, studenti, artisti, ricercatori e curiosi, un soggiorno a Taranto non avulso dalla quotidianità della vita tarantina e che rafforzi l’idea di una comunità che si prende cura degli ospiti.Il percorso di apprendimento potrà prevedere l’attivazione di alcune lezioni on demand, invitando in qualità di docenti rappresentanti di esperienze di riferimento utili alla realizzazione del progetto.

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