LA SCOSSA... N°21/2012

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C’E’ PASSERA E PASSERA Nessuno s’azzardi a credere che le pulsioni tardo- sessuali del Cavaliere abbiano trovato quiescenza. L’idea fissa di quella cosa lì ce l’ha sempre, anche se a volte non ricorda a che cosa possa servire. Nell’os- servazione del percorso del suo personale viale del tramonto, cosparso di foglie secche e rami protesi a raschiare un cielo perennemente minaccioso, si può cadere nell’errore di ritenere che la carica testostero- nica dell’ex Premier, ancora degna di un giovanotto- ne alla visita di leva, sia giunta ad estinzione. Beh, si tratterebbe di un banalissimo trompe-l’oeil. Fra i rimpianti che abbondano, Silvio include lo scar- so impegno speso a difendere la sua immagine di uomo e di politico. A questo proposito, qualcuno l’ha sentito dire recentemente: “Come accidenti non ci ho pensato io!” L’espressione si riferiva alla squadra dei ministri fatta da Monti. L’occhio catarattico e concupiscente non si soffermava peccaminoso sulla Fornero e sulla Can- cellieri, tuttavia in grado ambedue di respirare, ma, udite, udite, su Passera. Si rammaricava, in sostanza di non aver avuto la stessa illuminata e illuminante per- spicacia del suo successore nella scelta dei collabo- ratori. Se fosse stato più oculato, avrebbe potuto mettere a tacere chiacchiere e giornalisti, invidiosi e voyeur, riviste di gossip e TV per titoli come “Passera di notte a Palazzo Grazioli”, oppure “Cena con Passera ad Arcore” COSI’ NON SI FA... La Santanchè, che santa non è, sta incazzata nera per il blitz della Guardia di Finanza a Cortina.”Così non si fa - sembra abbia detto – Così si distrugge il turismo e si dirotta il sollazzo su località estere, con grave danno del “melaspasso” italiano. L’intervento, in realtà, si indirizzava non tanto alla difesa di quei poveri evasori, già a rischio di esposizione, seppur legittimati a godersi la vita al pari di un pensionato o di un cassintegrato, ma a dare un segnale a quel morto di fame e invidioso di direttore delle agenzie delle entrate. Il messaggio suonava dun- que così: non provare a fare con il mio Billionaire, quello che hai fatto a Cortina. Per distrarre lo zelante Monsieur Trevet, la Santanchè, che santa non è, gli ha suggerito di andare a sfruculiare gli insegnanti che danno lezioni private a nero e i ragazzi che tagliano siepi e tosano prati senza rilasciare fattura. Brava, così si fa! SICUREZZA SUL LAVORO Ricordiamo che dall'inizio dell'anno ad oggi, si contano per lavoro: 109 morti, 109.566 infortuni, 2.739 invalidi (fonte www.articolo21.it). Per tutti un invito a rispettare rigorosamente le regole che il testo unico indica in materia di sicurezza per consentire a ciascun lavoratore una normale vita quotidiana. Insieme ce la possiamo fare. Gruppo Consiliare Comune di Terni Federazione della Sinistra di Giocondo Talamonti* Il Gruppo consiliare della FdS ha compiuto un approfondito esame della preoccupante situazione venutasi a creare in seno al Consiglio comunale di Terni. Tale situazione non è più sostenibile e tollerabile perché impedisce il governo della città nel momento di gravità e di difficoltà che sta at- traversando Terni circa le prospettive future delle industrie siderurgi- che e chimiche locali (AST, Basell etc.). Il gruppo della FdS ha sempre sostenuto con coerenza, la lealtà e la fedeltà al Sindaco, alla Giunta e all’intera coalizione di centro sini- stra. A proposito delle difficoltà esistenti nel Consiglio non è corretto parlare di responsabilità dell’intera maggioranza, ma è necessario essere chiari sulle possibili colpe, in grande parte, riconducibili ai contrasti interni al PD, ai giochi personali e di gruppo che caratteriz- zano la vita politica attuale di questa forza politica. Di fronte a questa situazione il gruppo della FdS esprime piena solidarietà al Sindaco Senatore Leo di Girolamo, dichiara la propria contrarietà a soluzioni pasticciate e negative quali: Giunta tecnica, nuo- ve alleanze, elezioni anticipate. I cittadini ternani non hanno bisogno di elezioni anticipate o di altre soluzioni di bassa politica, sentono invece il bisogno di un governo locale forte e capace di gestire la città e di risolvere i gravi problemi del momento. La strada maestra suggerisce di ripartire dalla maggioranza e dal suo programma; punti indiscutibili che hanno già riscosso la fidu- cia degli elettori ternani. Da questi trarre le mosse per far fronte, in questa parte ultima del mandato, a tutte le non più rinviabili necessità in primis la risoluzione dei guai del PD e il ritrovare l’unità dell’intera maggioranza. *Presidente del Gruppo FdS Furmine s’è fatto tecnologico. Per Natale, il presidente della Provincia Polli ha regalato ai “suoi assessori” (e a sé stesso) un i- pad. E si tratta _ ha spiegato con la consueta sagacia _ di un “regalo utile”. Ha seguito in sostanza le raccomandazioni di quelli che, in tempi di vacche magre, consigliano _per Natale _ di regalare paia di mutande, straccali, camicie da notte e via dicendo. Il senso _ è noto _ è quello di donare cose che vengono utilizzate davvero tutti i giorni e che altrimenti il destinatario avrebbe dovuto comprarsi da solo. Bravo Furmine! Alla modica cifra di circa 4.500 euro ha fatto il regalo di Natale ai “suoi” assessori che adesso hanno in mano un ipad da 32 giga. Il corso per imparare ad usarlo è compreso nel prezzo o sarà un altro regalo utile? Boh. Comunque Furmine Polli l’ha _ di nuovo _ spiegato per benino con una chiosa: «Per la Provincia è un bel risparmio. Perché adesso gli assessori i giornali se li leggono sull’ipad e l’amministrazione non dovrà più comprarli all’edicola spendendo ogni anno novemila euro». Insomma si tratterebbe di un regalo utile non una volta sola ma per lunghi anni (ma gli assessori provin- ciali non saranno “cancellati” alla scadenza dell’attuale mandato e cioè nel 2014?). Quindi un regalo utile “al quadrato”. «Quadrato a chi?» ha reagito Furmine. Periodico del Gruppo Consiliare F.d.S. di Terni. Redazione e Amministrazione Vico Politeama n. 1 tel. e fax: 0744549574 Direttore Responsabile: Alberto Tomassi. Fondatore e Direttore Giocondo Talamonti. Redazione Luzio Luzzi, Mauro Nannini. Stampa: Tipolitografia Nobili Grafiche— Divulgazione: in proprio. Autorizzazione del Tribunale di Terni n.17/’09 del 23/12/’09 Registro Periodici Anno II N. 21 07 febbraio 2012 “LA SCOSSA” può essere richiesta per e-mail all’indirizzo [email protected]

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Periodico del Gruppo Consiliare F.d.S. di Terni

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C’E’ PASSERA E PASSERA Nessuno s’azzardi a credere che le pulsioni tardo-sessuali del Cavaliere abbiano trovato quiescenza. L’idea fissa di quella cosa lì ce l’ha sempre, anche se a volte non ricorda a che cosa possa servire. Nell’os-servazione del percorso del suo personale viale del tramonto, cosparso di foglie secche e rami protesi a raschiare un cielo perennemente minaccioso, si può cadere nell’errore di ritenere che la carica testostero-nica dell’ex Premier, ancora degna di un giovanotto-ne alla visita di leva, sia giunta ad estinzione. Beh, si tratterebbe di un banalissimo trompe-l’oeil. Fra i rimpianti che abbondano, Silvio include lo scar-so impegno speso a difendere la sua immagine di uomo e di politico. A questo proposito, qualcuno l’ha sentito dire recentemente: “Come accidenti non ci ho pensato io!” L’espressione si riferiva alla squadra dei ministri fatta da Monti. L’occhio catarattico e concupiscente non si soffermava peccaminoso sulla Fornero e sulla Can-cellieri, tuttavia in grado ambedue di respirare, ma,

udite, udite, su Passera. Si rammaricava, in sostanza di non aver avuto la stessa illuminata e illuminante per-spicacia del suo successore nella scelta dei collabo-ratori. Se fosse stato più oculato, avrebbe potuto mettere a tacere chiacchiere e giornalisti, invidiosi e voyeur, riviste di gossip e TV per titoli come “Passera di notte a Palazzo Grazioli”, oppure “Cena con Passera ad Arcore” COSI’ NON SI FA... La Santanchè, che santa non è, sta incazzata nera per il blitz della Guardia di Finanza a Cortina.”Così non si fa - sembra abbia detto – Così si distrugge il turismo e si dirotta il sollazzo su località estere, con grave danno del “melaspasso” italiano. L’intervento, in realtà, si indirizzava non tanto alla difesa di quei poveri evasori, già a rischio di esposizione, seppur

legittimati a godersi la vita al pari di un pensionato o di un cassintegrato, ma a dare un segnale a quel morto di fame e invidioso di direttore delle agenzie delle entrate. Il messaggio suonava dun-que così: non provare a fare con il mio Billionaire, quello che hai fatto a Cortina. Per distrarre lo zelante Monsieur Trevet, la Santanchè, che santa non è, gli ha suggerito di andare a sfruculiare gli insegnanti che danno lezioni private a nero e i ragazzi che tagliano siepi e tosano prati senza rilasciare fattura. Brava, così si fa!

SICUREZZA SUL LAVORO Ricordiamo che dall'inizio dell'anno ad

oggi, si contano per lavoro: 109 morti, 109.566 infortuni, 2.739 invalidi (fonte www.articolo21.it). Per tutti un invito a rispettare rigorosamente le regole che il testo unico indica in materia di sicurezza per consentire a ciascun lavoratore una normale vita quotidiana. Insieme ce la possiamo fare.

Gruppo Consiliare Comune di Terni

Federazione della Sinistra

di Giocondo Talamonti*

Il Gruppo consiliare della FdS ha compiuto un approfondito esame della preoccupante situazione venutasi a creare in seno al Consiglio comunale di Terni. Tale situazione non è più sostenibile e tollerabile perché impedisce il governo della città nel momento di gravità e di difficoltà che sta at-traversando Terni circa le prospettive future delle industrie siderurgi-che e chimiche locali (AST, Basell etc.). Il gruppo della FdS ha sempre sostenuto con coerenza, la lealtà e la fedeltà al Sindaco, alla Giunta e all’intera coalizione di centro sini-stra. A proposito delle difficoltà esistenti nel Consiglio non è corretto parlare di responsabilità dell’intera maggioranza, ma è necessario essere chiari sulle possibili colpe, in grande parte, riconducibili ai contrasti interni al PD, ai giochi personali e di gruppo che caratteriz-zano la vita politica attuale di questa forza politica. Di fronte a questa situazione il gruppo della FdS esprime piena solidarietà al Sindaco Senatore Leo di Girolamo, dichiara la propria contrarietà a soluzioni pasticciate e negative quali: Giunta tecnica, nuo-ve alleanze, elezioni anticipate. I cittadini ternani non hanno bisogno di elezioni anticipate o di altre soluzioni di bassa politica, sentono invece il bisogno di un governo locale forte e capace di gestire la città e di risolvere i gravi problemi del momento. La strada maestra suggerisce di ripartire dalla maggioranza e dal suo programma; punti indiscutibili che hanno già riscosso la fidu-cia degli elettori ternani. Da questi trarre le mosse per far fronte, in questa parte ultima del mandato, a tutte le non più rinviabili necessità in primis la risoluzione dei guai del PD e il ritrovare l’unità dell’intera maggioranza. *Presidente del Gruppo FdS

Furmine s’è fatto tecnologico. Per Natale, il presidente della Provincia Polli ha regalato ai “suoi assessori” (e a sé stesso) un i-pad. E si tratta _ ha spiegato con la consueta sagacia _ di un “regalo utile”. Ha seguito in sostanza le raccomandazioni di quelli che, in tempi di vacche magre, consigliano _per Natale _ di regalare paia di mutande, straccali, camicie da notte e via dicendo. Il senso _ è noto _ è quello di donare cose che vengono utilizzate davvero tutti i giorni e che altrimenti il destinatario avrebbe dovuto comprarsi da solo. Bravo Furmine! Alla modica cifra di circa 4.500 euro ha fatto il regalo di Natale ai “suoi” assessori che adesso hanno in mano un ipad da 32 giga. Il corso per imparare ad usarlo è compreso nel prezzo o sarà un altro regalo

utile? Boh.

Comunque Furmine Polli l’ha _ di nuovo _ spiegato per benino con una chiosa: «Per la Provincia è un bel risparmio. Perché adesso gli assessori i giornali se li leggono sull’ipad e l’amministrazione non dovrà più comprarli all’edicola spendendo ogni anno novemila euro». Insomma si tratterebbe di un regalo utile non una volta sola ma per lunghi anni (ma gli assessori provin-ciali non saranno “cancellati” alla scadenza dell’attuale mandato e cioè nel 2014?). Quindi un regalo utile “al quadrato”.

«Quadrato a chi?» ha reagito Furmine.

Periodico del Gruppo Consiliare F.d.S. di Terni. Redazione e Amministrazione Vico Politeama n. 1 tel. e fax: 0744549574 Direttore Responsabile: Alberto Tomassi. Fondatore e Direttore Giocondo Talamonti. Redazione Luzio Luzzi, Mauro Nannini. Stampa: Tipolitografia Nobili Grafiche— Divulgazione: in proprio. Autorizzazione del Tribunale di Terni n.17/’09 del 23/12/’09 Registro Periodici Anno II N. 21 07 febbraio 2012 “LA SCOSSA” può essere richiesta per e-mail all’indirizzo [email protected]

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Giornalista di lungo corso a capo per molti anni della redazione ternana del Messaggero e scrittore. Il suo ultimo libro, 188 pagine, edito da WPE, prezzo 10 euro. Patalocco ha attraversato l'Umbria per i suoi luoghi meno conosciuti alla ricerca di storie da raccontare e cose da vedere ( e da consigliare ) .

Il mercato dell’inox, come tanti altri dell’industria pesante, soffre le minime variazioni che interessa-

no il settore. La concorrenza, fino a qualche decennio fa, debole e con scarsa tecnologia, non rap-presentava un problema. I costi dell’energia, aumentati paurosamente negli ultimi anni, sono oggi un ostacolo preoccupante per il futuro del comparto. La necessità di investimenti sempre più mas-sicci per fronteggiare l’inossidabile asiatico, rischia di non vedere i ritorni attesi. Le nuvole nere che aleggiavano sulla TK-AST stavano diventando incubi per gli operai e le famiglie ternane; troppe voci si sono rincorse per delineare un quadro tragico per l’economia della città. Poi, ecco spuntare Outokumpu, una società finlandese che si è guadagnato il mercato europeo dell’inox in pochi anni di presenza e si propone, con l’acquisizione del 70% di TK-AST, di diventare una fra le prime nel mondo. Tutti risolti i problemi di Terni? In attesa di definire il quadro completo

della trattativa e poter quindi giungere a valutazioni più rispondenti, occorre esprimere apprezzamento per l’acquisizione, tenuto conto della rassicurazione fatta dalla dirigenza in materia di mantenimento dei posti di lavoro e del ruolo di avamposto che si intende affidare al sito terna-no per il mercato nordafricano e del Medio Oriente. Ma la prudenza è d’obbligo. Abbiamo fatto il callo a promesse rosee e progetti faraonici delle tante multinazionali che hanno scelto di insediarsi nel nostro territorio e non smettiamo, ancora oggi, di piangerci addosso per non aver preso le precauzioni opportune ad evitare che con troppa frequenza centinaia di famiglie si siano trovate senza una fonte di reddito, anche in presenza di utili di bilancio consistenti realizzati dall’azienda che chiude per strategie riferibili ad una logica di presenza nel panorama distributi-vo mondiale. L’esperienza acquista deve servirci per individuare il percorso migliore a garantire livelli e qualità di lavoro. Se il patrimonio mate-riale di un’industria può essere facilmente quantificato, più complesso appare lo sforzo di dare alla professionalità delle maestranze il giusto prezzo. Fino ad oggi, la ciambella di salvataggio per uscire dalle criticità cicliche di questo tipo di produzione è sempre stato il livello qualitativo dei dipendenti. Prima ancora che ai valori immobiliari, chi subentra guarda alle capacità produttive dei dipendenti, al bagaglio tecnologico pos-seduto, alla tradizione industriale del sito, in quanto ricorso irrinunciabile per contrastare efficacemente la concorrenza. Così come corretta-mente opera chi decide di insediarsi assicurandosi le opportune garanzie, altrettanto la città deve fare per dare certezze di continuità occupa-zionale ai lavoratori dell’azienda. Da qui deriva la necessità di condizionare le scelte della Outokumpu per ottenere un minimo di garanzia che, alla fine, si trasformeà in un ulte-riore vantaggio per l’impresa, a compenso della serenità del lavoratore nello svolgimento dei suoi compiti. In questa fase preliminare, le forze politiche cittadine devono attivarsi per realizzare un progetto socio-economico che parta da paritetiche condizioni di vantaggio, monitorando e favorendo l’iter d’insediamento della nuova società, programmando gli interventi di competenza dell’amministrazione pubblica per agevolare l’operatività, ma pretendendo anche che ai lavoratori non siano chiesti solo sacrifici e che si sentano integrati in un più vasto disegno industria-le. A tale proposito, è indispensabile che si intrecci un dialogo fra impresa e scuola, migliorando quello già esistente, impegnati ambedue ad assicurare nuove forze di lavoro, opportunamente preparate e formate secondo le esigenze dell’azienda e quella della moderna metallurgia. Terni ha le potenzialità necessarie per dare fondamento ad una linea di strategia formativa che si tradurrà in un beneficio concreto per l’Outo-kumpu, quest’ultima deve aprirsi al dialogo e alla collaborazione per rispondere ad una vocazionalità che dura da oltre cento anni Giocondo Talamonti

INDICE

I I tetti rossi di Papigno

II Marmore, Cascata e industrie

III Torre Orsina, parcheggioselvaggio

IV Castel del Piano, la Perugina d’acciaio

V Poggiodomo in attesa d’adozione

VI Mucciafora e il vino del vate

VII Bastardo, ma a testa alta

VIII Piediluco: una lotta continua

IX Alla scoperta della famiglia

X Sant’Anatolia, l’uscita dal tunnel

XI Il battaglione “Tito”

XII Pescecotto, o Roma o morte

XIII Collescipoli all’università

XIV Vallo di Nera, l’unione fa la forza

XV Polino, turisti in trincea

XVI Montecchio, Garibaldi sfratta la chiesa

XVII Paciano: pochi stranieri ma buoni

XVIII Preci, trote e prosciutto

XIX Ponte Rio, la pasta ha un monumento

XX Strettura, l’Arma sbriciolata da un Tir

XXI Morte di un giovane operaio

XXII Brin, la marina sbarca a Terni

XXIII Massa Martana, frati contro lo Stato

XXIV La banca di fra’ Bernardino

XXV Ponte conteso tra Spoleto e Narni

XXVI Vita travagliata del padre di un santo

XXVII Gualdo Tadino fatale al Sor Clemente

XXVIII Montefalco, un affresco tinto di giallo

XXIX Belli a Terni per amore di Mariuccia

XXX Garibaldi s’accampa a San Valentno

XXXI Stretta di Biselli, senso unico per i somari

XXXII In bicicletta al Palazzo del Papa

XXXIII La chiesa dei Templari

XXIV Amelia, i fratelli da corsa

INTERROGAZIONE: Integrazione di persone di origine non italiana

Premesso che la presenza di persone di origine non italiana nel ternano è un fenomeno che ha subito nell’ultimo scorcio di anni una repentina accelerazione, tanto da raggiunge-re, al momento, circa 14mila unità a Terni e 20 mila in provincia. Constatato che la consistenza, rapidità ed eterogeneità dei flussi migratori fanno emerge-re problematiche nuove e pongono sfide impreviste alla comunità ternana. Considerato che le buone pratiche, in proposito messe in atto, si riferiscono prevalente-mente a: supporto linguistico, interventi di educazione interculturale, laboratori e sportelli di consulenza. Valutato che l’insegnamento della lingua italiana per i nuovi arrivati è molto utile, sebbene la durata sia del tutto insufficiente a fornire una competenza linguistica tale da consentir loro di seguire le normali attività senza ulteriore supporto; Tenuto conto che l’integrazione con elementi di altre culture avviene prevalentemente su iniziativa delle associazioni come la Caritas, le Acli etc. ed, in particolare per i più giovani, con il contributo determinante della scuola che pro-pone la trattazione di uno o più temi intorno ai quali sviluppare il confronto tra diverse culture, ma anche attraverso: incontri, feste, manifesta-zioni, ecc. visto che in alcune scuole sono state predisposte biblioteche multiculturali, dove gli alunni possono trovare, oltre ai materiali bibliografici nelle lingue di origine più frequenti (talvolta con traduzione italiana a fronte) anche altri testi che introducono alla conoscenza e valorizzazione delle diverse culture, inducendo così i lettori a riflettere su argomenti quali il pregiudizio razziale e l’etnocentrismo. Considerato che quanto sopra rischia, però, di far scivolare i rapporti sull’assistenza (casa, lavoro, sussidi vari etc,) più che sull’integrazione. Gli stessi stranieri trovano importante essere assistiti, ma non a vita, intendono, invece integrarsi e avere una loro dignità nell’inserirsi nel tessuto produttivo e lavorativo della città. La FdS chiede di conoscere se:

1) vi sia un monitoraggio sistematico delle varie etnie per promuovere uguali opportunità da offrire loro; 2) si è dato corso alla prevista con-sulta degli stranieri e alla loro presenza in consiglio comunale (con diritto di parola e non di voto) per esporre direttamente alla città le necessità più impellenti; 3) vi siano risorse finanziarie che riguardano le reti associative, finalizzate alla cooperazione tra associazioni. Nel caso, siano attive, se tale cooperazione porta a oggettivi benefici in termini di qualità e quantità dei servizi offerti e quindi, in modo correlato, porta alla otti-mizzazione delle risorse disponibili; 4) sono previste risorse per l’educazione permanente; 5) intende dare risposta alla nota inviata dagli immi-grati e che, per opportuna rielettura, si allega . Terni, 11 gennaio 2012 Talamonti Giocondo, Nannini Mauro, Luzzi Luzio MOZIONE: occupazione dei giovani e delle donne

Premesso che in un periodo di crisi la popolazione si aspetta un cambiamento di rotta ed una rimodulazione dei metodi e degli obiettivi finalizzati ad attenuare i problemi sociali e a da-re risposta alle esigenze di un nuovo sviluppo su cui concorrono: vocazionalità del territo-rio, formazione dei giovani, potenziamento della formazione, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Tenuto conto che, nella prospettiva di conversione delle produzioni non più in linea con l’odierna economia, ci sarà la progressiva necessità di formare nuove professionalità, di aggiornare le esi-stenti e di convertirle verso nuove abilità. Preso atto che il Patto di territorio, siglato il 4 agosto 2005, già preannunciava:…per accrescere la possibilità di impiego futuro, e alla stessa AST la possibilità di reperire una parte importante dei propri collaboratori…” si conta sulla .. “collaborazione con gli istituti scolastici superior”i e sull’Università da attivare…”attraverso appositi protocolli di intesa …” Visto che nel ridisegnare il nuovo sviluppo, e per dare ai giovani formazio-ne, professionalità ed opportunità di lavoro, occorre tenere sotto controllo i piani formativi e le linee programmatiche. Constatato che le proposte di razionalizzazione scolastica, “rigorosamente” fatte sui numeri degli studenti iscritti nei vari Istituti, pone alla comunità responsabilità in merito alle scelte da effet-

tuare. Appurato che la mancanza di un progetto e di un sistema di orientamento preoccupa le associazioni datoriali ( Confindustria, Confapi e Confartigianato etc.) per le quali è invece necessario fare riferimento a linee orientative in merito: a) al territorio e al suo sviluppo economico; b) alle capacità e alla vocazione dei giovani; c) ad un’analisi del mercato del lavoro. la FdS invita il Sindaco, a tenere sotto controllo, nella sua funzione di promotore dello sviluppo sociale della comunità rappresentata, la filiera Scuola, Università, Centri di eccellenza, Ricerca, impresa, formazione permanente degli adulti attraverso: 1) la coordinazione di tutti i soggetti che operano sul territorio (Istituzioni, Scuola, Università, Ricerca, Impresa, Ordini Professionali, etc.) per formulare un progetto integrato sulle prospettive di sviluppo e di lavoro, in particolare per giovani e donne; 2) l’orientamento dei giovani che devono essere formati ed informati sull’attività e sul percorso che si accingono a fare; 3) l riassetto scolastico in modo da rispondere alle richieste di lavoro da parte delle imprese e alla potenzialità offerte dai nuovi metodi di fare impresa per nuovi posti di lavoro. 4) a monitorare lo stato sociale per disegnare e sostenere le misure attive di inserimento lavorativo e dei servizi, a non abbandonare il sistema del sussidio economico che, seppur modesto, consente nelle fasi di transizione, di rispondere alle necessità di chi è in difficoltà. 5) l’attuare, con l’introduzione di una efficace Cultura del Controllo, riscontri in forma sistematica perché le risorse pubbliche siano esclusiva-mente indirizzate verso chi ha bisogno; 6) a presentazione di un progetto in base al quale sia chiaramente indicato lo sviluppo economico del territorio e sulla cui concretizzazione battersi avvalendosi della presenza universitaria e di una scuola innovativa e altamente formativa. Terni, 11 gennaio 2012 Talamonti Giocondo, Nannini Mauro, Luzzi Luzio