La RIVOLUZIONE delle IDEE
-
Upload
giovani-democratici -
Category
Documents
-
view
222 -
download
0
description
Transcript of La RIVOLUZIONE delle IDEE
LA RIVOLUZIONE DELLE IDEE
DOCUMENTO PROGRAMMATICO
a sostegno della candidatura di
Dominga Annese
a segretario di circolo
dei Giovani Democratici di Monopoli
26 Febbraio 2012
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 1
“Prima di cambiare il
mondo, devi capire che
ne fai parte anche tu:
non puoi restare ai
margini e guardare
dentro” [The dreamers]
“Se vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini solo per procurare il legno e preparare gli
attrezzi, e non assegnare solo i compiti, ma insegna agli uomini la nostalgia dell’oceano infinito”.
In queste quattro righe sta tutto il senso dell’impegno dei Giovani Democratici. Dobbiamo da una
parte ritrovare la nostalgia dell’oceano infinito e dall’altra costruire insieme la nave per navigare in
questo oceano infinito.
Veniamo da lontano, cari giovani democratici, e lontano dobbiamo andare.
"Vogliamo discutere della nostra rotta per il futuro. Per farlo non basta una conta, ma serve una
discussione onesta e approfondita". Con queste parole il Segretario Nazionale uscente Fausto Raciti
ha aperto la fase congressuale dei Giovani Democratici, il primo vero congresso dalla fondazione
dell'organizzazione, la prima organizzazione giovanile di partito in Italia per numero di iscritti. Se
sapremo cogliere questa occasione, sarà una grande opportunità di crescita per tutti. Nuove sfide ci
attendono!
"Gli uomini passano, le idee restano". Sono le parole di un grande
uomo di Stato come Giovanni Falcone. Questo congresso non sarà
solo un momento di sterile votazione su un candidato ma un ruolo
di primaria importanza sarà dato ai contenuti, anche e soprattutto
in vista delle elezioni comunali del 2013.
Il lavoro organizzativo e di radicamento territoriale ci ha permesso
di imporci come baluardo di militanza attiva e disinteressata,
consentendoci di ottenere risultati importanti sia sul piano
dell’iniziativa politica e sia sul piano del consenso. Il congresso
che ci accingiamo a svolgere, proprio perché rappresenta il primo vero momento di discussione
interna fondato sulla politica, assume un significato ancora più pregnante per definire il nostro ruolo
all’interno della società e al servizio di una generazione.
“Rivoluzione delle idee” non è solo una semplice mozione scritta ed elaborata da un gruppo ristretto
ma da tanti Giovani Democratici monopolitani che hanno voluto dare un contributo di idee, in base
alle loro competenze, ai loro sogni, alla voglia di guardare al futuro.
E’ nel coraggio di investire in una propria idea, nella volontà di concepire uno spazio pubblico da
vivere, ad ogni livello, che si giocherà il ruolo della nostra generazione, per ricostruire la speranza
in un futuro migliore.
INTRODUZIONE
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 2
Ho bisogno di credere che
qualcosa di straordinario
sia possibile [A Beautiful
Mind]
“L’Italia è una repubblica democratica fondata sul
lavoro”. “La Repubblica riconosce a tutti i
cittadini, il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
“La Repubblica tutela il lavoro nelle sue forme ed
applicazioni”.
Così recitano gli art. 1, 4 e 35 della Nostra Carta
Costituzionale, a riprova dell’importanza
riconosciuta dai Nostri Padri Costituenti al lavoro quale primaria espressione delle libertà
inviolabili, del pieno sviluppo della personalità del singolo nelle formazioni sociali e dell’effettiva
partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Monopoli, in merito alle opportunità di investimento e crescita economica ha enormi potenzialità in
tutti i settori economici.
L’agro monopolitano non può più costituire un deprecabile stereotipo di povertà e degrado, di
arretratezza e sottomissione, bensì deve essere il luogo della sperimentazione, della promozione
dell’innovazione tecnologica, della valorizzazione dei prodotti tipici: solo in questo modo è
possibile combattere la spietata concorrenza estera. Promuovere la qualità e la genuinità dei nostri
prodotti, sfruttare le risorse naturali a disposizione, investire sulla ricerca e l’innovazione, uscire da
vecchi e fuorvianti stereotipi.
Al pari, le medesime considerazioni devono riguardare la pesca: al riguardo, è necessario sviluppare
una decisa convergenza tra pesca e turismo, tra valorizzazione del prodotto ittico e della costa, al
fine di promuovere qualità e provenienza del prodotto. La
qualità, l’innovazione e lo “sfruttamento” delle risorse naturali
devono essere gli strumenti per rendere competitivi i nostri
prodotti.
Il settore secondario dell’industria offre, per fortuna, nella nostra
realtà, già degli esempi lungimiranti, espressione di questa idea
di sviluppo e crescita.
Investire sulla ricerca, sulle nuove tecnologie, sulla formazione, sulle risorse umane, rendere
partecipi tutti di un progetto nel quale necessitano le risorse di ognuno, in cui tutti sono chiamati a
dare il proprio contributo ed in cui il contributo di tutti viene riconosciuto nella giusta misura, offre
risultati duraturi ed evidenti.
Il settore terziario, infine, non può essere solo “sfruttamento del mare”: il mare deve essere il traino
per un turismo a 360° che sappia valorizzare, in maniera sostenibile, le risorse naturali, ma anche
quelle culturali e gastronomiche di cui è ricchissimo il nostro territorio. Il centro storico non si
valorizza solo con l’apertura di pub e ristoranti, ma anche riportando in luce bellezze architettoniche
dimenticate, chiese rupestri. La valorizzazione del “turismo culturale” monopolitano passa anche
dalla valorizzazione concertata del turismo culturale dei paesi limitrofi. Tutta l’area del sud est
barese possiede enormi potenzialità al riguardo. Solo in questo modo crescono le opportunità di
lavoro e le possibilità di sviluppo.
MONOPOLI LAVORA
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 3
“E adesso so cosa devo
fare: devo continuare a
respirare perché domani
il sole sorgerà e chissà la
marea cosa potrà
portarmi” [Cast away]
Una denuncia comune, quella del popolo, quella
degli avventori, quella dei cittadini: ma quanto
tempo della nostra vita perdiamo in code, richieste
di certificati e pellegrinaggi tra gli uffici della
pubblica amministrazione. In verità, se tutto ciò,
nell’era del timbro obbligatorio e della carta
bollata, poteva fisiologicamente e storicamente
giustificarsi, adesso diventa davvero insopportabile.
Questo è oramai il mondo della
dematerializzazione, di internet, della posta certificata, del nonno che invia mail e usa Facebook.
Per anni tutti noi abbiamo imputato la brachilogica struttura amministrativa ad una lentezza
congenita dei pubblici dipendenti, poco inclini a muoversi alla velocità implorata dagli utenti. In
realtà oggi tutto ciò è superabile ed è in gran parte superato. Con questo documento programmatico,
noi GD chiediamo che anche Monopoli, con la sua struttura amministrativa, venga travolta
dall’uragano delle nuove tecnologie, vere opportunità di risparmio e velocizzazione, per tutti, in
senso realmente mutualistico. Nel proprio processo di ammodernamento tecnologico, per troppo
tempo l’attuale amministrazione comunale ha indulto in acquisti datati ed inutili, in barba al Codice
dell’Amministrazione Digitale, emanato con il D.Lgs. n. 82/2005. In questo straordinario corpus di
norme si statuiscono precisi diritti per il cittadino:
1. Diritto all’uso delle tecnologie nella p.a. (art.3)
2. Diritto alla partecipazione al procedimento informatico e all’accesso (art.4)
3. Diritto di effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale (art.5)
4. Diritto all’utilizzo di posta elettronica certificata (art.6)
5. Diritto alla qualità del servizio e alla misura della soddisfazione (art.7)
6. Diritto alla partecipazione tramite l’uso delle tecnologie (art.9)
7. Diritto di trovare online tutti i moduli e i formulari validi ed aggiornati (art.57)
Ecco quindi che, oltre alla costante violazione dei suddetti principi, trasgrediti quotidianamente
dalla nostra amministrazione comunale, dobbiamo riscontrare una costante propensione a spese
inutili e datate, fatte da chi, probabilmente, non ha la minima
cognizione dei prezzi di mercato, dell’assortimento e dell’utilità
dei softwares per i singoli cittadini e né possiede una visione
d’insieme della possibile digitalizzazione integrale della macchina
pubblica.
Per avere un’idea concreta dell’arretratezza tecnologica imperante
presso gli scranni del Municipio, basti pensare che, nell’Ufficio
Edilizia Privata del Comune di Monopoli, consultare in tempo
reale una pratica antecedente al 2006 è praticamente impossibile,
dato che l’archivio elettronico municipale si trova a Noci. Se questo è il crudele destino dei fascicoli
più datati, per quelli più recenti la schizofrenia gestionale della macchina pubblica ha prodotto
un’altra inestimabile perla procedurale. Infatti, l’avventore che telematicamente volesse
implementare una pratica, dopo averla iscritta tramite il sito web, dovrebbe comunque seguire tutta
la tradizionale trafila burocratica. Viceversa, sarebbe auspicabile gestire tutto tramite un database
ben aggiornato, molto più veloce, e, con la straordinaria opportunità di eseguire incroci tra i dati
(potenzialmente utili per la lotta all’evasione fiscale o per evitare follie amministrative come quella
delle “cartelle impazzite”). Proprio a quest’ultima vicenda occorre riferirsi per comprendere che
giammai l’impiegato di turno avrebbe commesso quell’errore se ci si fosse dotati per tempo di un
MONOPOLI FUNZIONA
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 4
Non è vero come dicono
molti che si può seppellire
il passato, il passato si
aggrappa con i suoi artigli
al presente [Il cacciatore
di aquiloni]
archivio elettronico che, accanto al nome del cittadino, avesse recato l’indicazione del contestuale
pagamento ICI (effettuato in ritardo come consentito da una delibera dell’epoca). Inoltre, a
riguardo, paiono comprensibili le riserve di coloro i quali, come dipendenti del Comune, lamentano
un graduale impoverimento dell’organico in termini numerici. Indi, se la scelta è quella di ridurre le
unità lavorative, dovrebbe essere quanto mai subitanea l’adozione di strumenti informatici che
sopperiscano alle assenze ed alle carenze di personale, tutelando l’utente dalle lungaggini di una
cultura che ancora stenta ad accettare che il mondo di oggi scorre sul web e sulle applicazioni
virtuali, non sulle fotocopie, la carta intestata e le file agli sportelli.
Qualsiasi serio progetto di rigenerazione urbana
deve partire dal migliore utilizzo possibile del
patrimonio edificato esistente, perché questa è una
strategia credibile di sostenibilità ambientale e
sociale nell’evoluzione della città. Esso consente
di risparmiare suolo, di riutilizzare materia ed
energia già incorporate negli edifici e nelle
infrastrutture, di salvaguardare edifici, spazi e
luoghi che rappresentano fattori importanti di
identità e coesione sociale.
E' qualche anno ormai che la cittadinanza monopolitana, e soprattutto i giovani, hanno risvegliato il
proprio interesse in tutto ciò che concerne la Cultura, intesa nel senso più profondo del termine,
concezione che abbraccia i costumi, le credenze, le abitudini dell’individuo e della collettività.
Una concezione di senso comune che inevitabilmente si trasforma in una forte rivendicazione di
edifici culturalmente utili. Noi Giovani Democratici di Monopoli, per i valori in cui crediamo, ci
battiamo da sempre affinché non manchino le forze e i luoghi che contribuiscano a rendere quello
culturale, un settore sempre più in crescita.
Il nostro territorio è provvisto di svariati edifici pubblici abbandonati che potrebbero divenire nuovi
contenitori culturali.
Ad esempio, le case cantoniere, che sono dislocate lungo la
strada statale e dismesse ormai da svariati anni, potrebbero
essere adibite a centri sociali autogestiti; spazi per l’arte e lo
spettacolo;
luoghi di uso sociale e sperimentazione delle nuove tecnologie;
servizi per il lavoro, la formazione e l’imprenditorialità
giovanile; spazi espositivi, di socializzazione e di ospitalità.
In questo modo verrebbero rivalutate le case cantoniere stesse,
per il loro valore storico e sarebbe offerto un servizio alla
cittadinanza.
Il Comune di Monopoli dovrebbe recuperare questi immobili dismessi e metterli a disposizione per
creare nuovi spazi pubblici per i giovani. La Regione Puglia, all'interno del Programma Bollenti
Spiriti sta finanziando la nascita dei “Laboratori Urbani”, la cui gestione viene affidata ad imprese
ed associazioni, attraverso bandi pubblici.
Monopoli deve entrare a far parte della rete regionale di spazi al servizio dei giovani e delle
politiche a loro dedicate, dato che una città, che conta quasi cinquantamila abitanti, è sprovvista di
un teatro, di una biblioteca, di laboratori culturali, di una sala registrazione.
MONOPOLI CULTURA
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 5
I progetti di trasformazione non devono essere calati dall’alto e imposti alle comunità dei cittadini
da scelte imprenditoriali legate all'interesse di pochi, o peggio dettate da logiche di speculazione
immobiliare e/o finanziaria. Si rende pertanto necessario una più larga partecipazione nelle proposte
di riqualificazione, nella conoscenza, nel controllo e nell’espressione di un giudizio deliberativo
sulla qualità e i contenuti dei progetti (grandi e piccoli) che cambiano la città e influiscono sulla vita
di tutti i cittadini. Monopoli deve vincere la grande sfida di una modernizzazione partecipata.
La mobilità sostenibile è condizione
indispensabile per una migliore qualità di vita:
meno traffico significa aria pulita, meno
rumore, spazi pubblici restituiti ai pedoni,
sicurezza nelle strade.
Tante possono essere le soluzioni per
avvicinare la nostra città agli standard
ambientali delle città del Nord Italia ed
europee.
E’ una sfida che deve raccogliere soprattutto
l’Amministrazione comunale ma anche i privati posso fare la loro parte.
Molti monopolitani, già da qualche anno, si sono affacciati fiduciosi verso la “green economy”
installando nei loro campi, pannelli fotovoltaici ma questo non basta. Occorre potenziare la loro
installazione soprattutto su edifici pubblici, quali scuole, ospedali, punti sportivi ecc…
A questo va affiancata una bioedilizia attenta ai materiali ecocompatibili e riciclabili; oltre un terzo
dei consumi energetici in Italia, infatti è destinato all'abitare, soprattutto a causa della
climatizzazione invernale ed estiva.
Riduzione della congestione e dell’uso dell’auto privata in città attraverso lo stop al traffico nel
centro storico. I residenti avranno diritto ad un posto auto attraverso la realizzazione di parcheggi
appositi da realizzare nelle vicinanze e la circolazione dovrà avvenire a piedi, in bicicletta o tramite
bus navetta elettrici o alimentati a idrogeno.
Il trasporto pubblico cittadino deve diventare più rapido, più efficiente e meno costoso per i
contribuenti. Per farlo bisogna potenziare i servizi, tramite la realizzazione di un percorso rapido per
autobus separato dalle strade utilizzate per le automobili e attraverso l’integrazione tra parcheggi e
car sharing e rete diffusa della ciclabilità.
Per rispondere alle esigenze della società che vede il crescere di una rent generation cioè di noi
giovani chiamati, gergalmente “generazione mille euro” o ancora di noi giovani che viviamo in
famiglia e non ce la facciamo a comprare casa è necessario prevedere soluzioni di social housing.
Occorre definire e concordare con la città domeniche ecologiche e programmi di riduzione del
traffico e del rumore, da progettare preventivamente e da realizzare in modo sistematico.
Monopoli può così porsi sulla frontiera dell'innovazione, consentire risparmi alle famiglie e alle
imprese, migliorare la qualità dell’aria, promuovere lo sviluppo di un'economia locale più
creativa e competitiva, sviluppare filiere artigianali capaci di generare un'occupazione stabile,
rendere più confortevole e sicura la vita dei monopolitani.
La Puglia in questi anni ha fatto una scelta molto coraggiosa puntando sulle energie rinnovabili
come modello di crescita economica, sociale e culturale della regione. Cosa c’è di più bello che
creare energia dal mare che bagna le sue coste, dal sole che riscalda la sua terra e dal vento che ne
accarezza i suoi campi. Pertanto risulta anacronistico parlare ancora oggi di fonti fossili,
MONOPOLI SOSTENIBILE
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 6
Quando non sei in grado
di combattere abbraccia il
tuo nemico. Se ha le
braccia intorno a te non
può puntarti contro il
fucile. [Sette anni in
Tibet]
quali petrolio e carbone. Dovrebbero essere due parole relegate nei libri di storia come appartenenti
ad un modello di sviluppo che non ci appartiene più. Dal punto di vista dell’ approvvigionamento
energetico, la questione “Piattaforme Petrolifere in Puglia” testimonia come i GD stiano
portando avanti con determinazione la battaglia atta acontrastare qualsiasi installazione al largo
delle coste pugliesi così come hanno dimostrato scendendo in piazza, al fianco della società
civile,durante la manifestazione tenutasi a Monopoli lo scorso gennaio. E’ un percorso difficile e
lungo ma resta un impegno che continueremo a portare avanti. I Giovani Democratici di Monopoli
sulla problematica hanno redatto un documento di intendi che è stato supportato dall’intera
associazione a livello regionale e nazionale e che prossimamente verrà sottoposto all’attenzione del
Partito Democratico, partendo dai singoli circoli territoriali fino al segretario nazionale Bersani.
La gestione dei rifiuti solidi urbani è una problematica attuale a livello nazionale, come
dimenticare le immagini delle strade di Napoli (parole tolte)cosi come l’emergenza che ha colpito
Palermo ma anche locale non dimenticando le proteste che hanno colpito la nostra città l’estate
scorsa contro la “cara” TARSU con aumenti spropositati. Non è possibile considerare ancora oggi
nella società tecnologizzata e sostenibile il rifiuto solo come un
elemento di scarto, da conferire nella discarica più vicina ma
deve iniziare ad essere considerato come una risorsa preziosa da
sfruttare, così come sancisce il decreto Ronchi 11/97, integrato
nell’attuale decreto legislativo 152/2006. Pertanto è necessario
innanzitutto responsabilizzare i cittadini nella riduzione dei
consumi, nel riuso e riciclo attraverso una raccolta differenziata
spinta, da incentivare economicamente tramite la riduzione
della tassa/tariffa sui rifiuti . Un’idea potrebbe essere quella di
mettere in competizione i quartieri della città, che dovranno
munirsi di tutti gli strumenti per raggiungere gli scopi prestabiliti come ad esempio l’utilizzo del
sistema di compostaggio domestico.
E’ d’obbligo, legale e morale, che le industrie locali devono adoperare tutti i dovuti accorgimenti
per rende il loro impatto ambientale tendente a zero.
Va posta particolare attenzione sullo sversamento delle acque reflue in mare previo trattamento.
Bisogna vigilare sulla presenza di amianto che troviamo in siti di vecchia costruzione, sia nel
centro urbano che nell’agro monopolitano dove ancor oggi spesso, viene abbandonato per messi e
mesi. E’ necessario un tempestivo intervento di bonifica di queste aree a rischio nel rispetto della
salute dei cittadini
Piccole idee di civiltà che Monopoli ha il diritto/dovere di raccogliere per vincere la sfida della
sostenibilità per non compromettere il futuro della nostra generazione.
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 7
Non importa quanto sia
stretta la porta, quanto
piena di castighi la vita.
Son io il signore del mio
destino. Son io il capitano
dell’anima mia [Invictus]
Riqualificare aree e beni pubblici nasce dalla
convinzione che la valorizzazione del
patrimonio storico, artistico, archeologico e
culturale dei comuni costituisce un elemento
fondamentale per favorire la crescita dello
sviluppo socio economico locale.
La memoria e l’identità favoriscono il
miglioramento della qualità della vita dei
cittadini e il senso di appartenenza alla
comunità, che ha radici antiche nel proprio territorio.
Il centro storico, con le sue chiese, le sue piazze, i suoi palazzi storici, dovrebbe essere valorizzato
non solo d'estate ma dato che il clima lo permette a partire dalla Primavera e chiudendo la stagione
turistica in Autunno.
Occorre creare un circuito virtuoso che includa, oltre al patrimonio culturale in senso stretto,
l’economia della nostra collettività, la sua capacità di darsi progetti di trasformazione a scala
territoriale allargata e di perseguirli, collocandosi in modo efficace – soprattutto perché
riconoscibile – nel mercato globalizzato.
Uno dei progetti è la chiusura al traffico nel centro storico e la
creazione di uno sportello turistico efficiente che dia anche la
possibilità di noleggiare auto, ciclomotori o biciclette, che guidi
il turista, attraverso un percorso itinerante, fra le bellezze che ci
offre la città, a partire dal centro storico, fino ad arrivare nelle
contrade, alla scoperta delle culture, dei luoghi, della cucina e
delle tradizioni della nostra Monopoli.
Il commercio ha un ruolo cardine in questo processo di
valorizzazione, la quale contrastando la tradizionale tendenza all’
”imbalsamazione” delle aree storiche, va nella corretta direzione della rivitalizzazione economica
della comunità locale.
E’ necessario operare sui valori immateriali di una comunità e non solo sulle sue risorse fisiche, si
tratta cioè di coniugare i valori storici, culturali, naturalistici con l’apertura all’innovazione, come la
messa in rete e la condivisione di una vasta gamma di risorse tra comunità limitrofe. Ecco che
strumenti come i sistemi informatici possono contribuire in modo rilevante ai processi di
valorizzazione, sia perché sono in grado di costruire reti effettive tra le risorse, sia in quanto ampio
strumento di diffusione dell’informazione al pubblico (Internet), per la fruizione turistica e la
localizzazione di attività culturali e produttive.
MONOPOLI CENTRO STORICO
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 8
La Terra è una nave troppo
grande per me, una donna
troppo bella, un viaggio troppo
lungo, un profumo troppo
forte, una musica che non so
suonare [La leggenda del
pianista sull’oceano]
L'obiettivo di valorizzare le spiagge e il mare di
Monopoli rappresenta un'azione strategica di
fondamentale importanza per il territorio.
Monopoli si caratterizza per essere una cosiddetta
“Città Turistica” così come ci ricorda il cartello di
benvenuto all’ingresso della nostra città.
Monopoli è una città turistica, ma effettivamente
cosa ha di turistico?
Sappiamo che il nostro comune dispone di un
ufficio del turismo, ma qual è la sua funzione? E
soprattutto, risponde alle effettive esigenze della
comunità locale e turistica?
L’amministrazione comunale, puntualmente ogni anno, in estate, si lamenta perché a Monopoli non
viene assegnata la famosa bandiera Blu, ma effettivamente cosa si fa affinché questa ci venga
assegnata?
Per rispondere a ciò, dobbiamo pensare che lo scenario futuro deve essere quello di un polo turistico
integrato tra arte, cultura, valorizzazione delle sue contrade e dei suoi chilometri di spiagge,
fortemente attrattivo in considerazione della presenza del porto turistico, della realizzazione di
spiagge libere attrezzate,
munite anch’esse di assistenza ai bagnanti, del rafforzamento degli accessi al mare per i disabili e
annessi servizi bus navetta per il loro trasporto, del potenziamento dei servizi turistici con spazi e
luoghi di aggregazione culturale, palcoscenico naturale di spettacoli, letture di libri e condivisione
di buona musica, del consolidamento dei percorsi ciclabili e della messa in rete delle masserie. In
questo modo potremmo essere educati non solo alla cultura delle arti, bensì alla cultura del rispetto
per l'ambiente e per il nostro territorio.
Tali azioni comporteranno altresì la necessità di intervenire migliorando la salvaguardia della fascia
costiera nei confronti dell'erosione, rimodulando, anche attraverso un maggiore controllo del
territorio, il rapporto tra azioni antropiche ed effetti
sull'ambiente. Innescare processi di rigenerazione urbana
attraverso la riqualificazione di un ambiente degradato per
accrescere il senso di appartenenza dei residenti ed il rispetto
del patrimonio collettivo.
La Regione con la Legge n. 17/2006 ha fissato i principi
generali con l’approvazione del Piano Regionale delle Coste
(PRC).
Proprio per questo è importante che la Giunta comunale
adotti il Piano Comunale delle coste (PCC).
Il Piano Coste Comunale, come è facile intuire, può rappresentare per Monopoli uno strumento di
pianificazione del territorio di fondamentale importanza.
Non deve essere un mero strumento di gestione del territorio, ma deve rappresentare l’occasione per
adottare politiche di sviluppo, di recupero e di risanamento ambientale, in grado di valorizzare
appieno le potenzialità del litorale, individuando soluzioni per lo sviluppo turistico della città,
predisponendo i servizi connessi alla balneazione e le necessarie opere infrastrutturali.
Un altro aspetto che potrebbe fare di Monopoli una città competitiva con le grandi realtà turistiche
italiane è lo sviluppo e l’incentivazione dell’ ”associazionismo turistico-culturale”.
MONOPOLI TURISMO
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 9
La paura ti rende
prigioniero, la speranza
può renderti libero.
[Le ali della libertà]
Consapevoli del fatto che tutte le associazioni che si occupano della manutenzione e apertura dei
siti archeologici della nostra città sono costituite da volontari, l’amministrazione comunale,
dovrebbe essere vicina a queste associazioni e non lasciare che tutto il nostro “turismo” si limiti ad
un cartellone stradale.
La soluzione a tutto questo è semplice e, il paradosso è che andrebbe a risolvere un’altra questione
importante che purtroppo tocca la nostra città, e non solo, che è quello del lavoro giovanile.
Sì è vero, c’è la crisi che stiamo vivendo da troppo tempo, il lavoro fisso che ormai è storia, e
tantissime altre problematiche.
In pochi però si rendono conto che spesso il lavoro manca perché in primis manca la formazione al
lavoro!
La scuola oggi non riesce a preparare i giovani al mondo del lavoro, dovuto in gran parte ai tagli
consistenti attuati dalle cosiddette riforme di questi anni. Molti ragazzi pur “tagliando” il traguardo
della laurea, non sono pronti a nessun tipo di esperienza lavorativa. Questo perché durante il
percorso di studi non hanno mai avuto modo di mettere in pratica quello che hanno studiato.
Pertanto le associazioni culturali che hanno in gestione i musei della città potrebbero organizzare
stage e corsi di formazione diretti a studenti di scuola media superiore, universitari e non (diplomati
oltre i 25 anni non occupati).
In questa maniera, oltre a formare giovani al mondo del lavoro, si può offrire anche un servizio
maggiore alla nostra comunità e ai turisti che vengono a vistare la città, facendo sì che i giovani
impegnati in stage estivi presso le diverse associazioni culturali, possano tenere aperti i vari siti in
fasce orarie più ampie, tale da accontentare un’utenza superiore a quella che si ha di solito.
Nel 2012 l’accesso alla rete è una necessità
irrinunciabile, è doveroso che esistano dei punti di
accesso libero a internet in esercizi e luoghi
pubblici secondo modalità di accesso sicure e
innovative e nel rispetto delle normative, è un
diritto di tutti.
Offrire un accesso ad Internet nei luoghi aperti al
pubblico, tramite una modalità di autenticazione
avanzata che
prevede l’utilizzo di credenziali personali distinte per ciascun
utente e valide per sempre in ogni zona wi-fi della rete. Realizzare
una rete wi-fi libera offre la possibilità, per la città, di valorizzare le
risorse culturali e turistiche, offrire un servizio cruciale ai cittadini
ed essere al passo con le città europee e i comuni italiani più attenti
alle esigenze del cittadino, basti pensare ai casi più eclatanti:
Milano, Roma, Londra, Berlino.
Sosteniamo pertanto con forza il “Progetto wi-fi Puglia” in quanto può essere un opportunità per la
nostra generazione di riappropriarsi dei luoghi di aggregazione della città e trasformare qualcosa
che all’apparenza ispira la solitudine di una stanza come internet in un momento sociale di
aggregazione.
MONOPOLI WI-FI
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 10
Ogni persona è un
abisso, vengono le
vertigini a guardarci
dentro. [La tigre e la
neve]
Sotto il profilo amministrativo, la legislazione
vigente attribuisce allo Stato la competenza
esclusiva in materia di stato civile e di anagrafe,
precludendo agli Enti locali la possibilità di dettare
una disciplina concorrente e/o integrativa di quella
relativa alle suddette materie.
Purtroppo l’Italia non ha attualmente una
legislazione nazionale per le unioni civili e resta
quindi un vuoto dove gli enti locali hanno poco
margine di successo.
Visto il vuoto legislativo a livello nazionale e l’incapacità politica di elaborare una proposta di
legge che restituisca alcune normative in linea con la maggior parte degli altri paesi europei, un
Comune o un qualsiasi altro ente locale deve capire le trasformazioni della società, prenderne atto e
rispondere di conseguenza. Vedendo i numeri delle coppie di fatto crescere si devono prendere
alcuni provvedimenti volti a tutelare chi ha fatto una scelta diversa dal matrimonio o coppie di
persone dello stesso sesso che al momento attuale non hanno nessun diritto. Dare una risposta locale
a un problema globale, nella speranza che si generi un cambiamento a livello nazionale arrivando a
una legislazione su questa materia.
Anche a livello comunale riconoscere le convivenze di fatto significa riconoscere ai singoli
componenti della coppia dei diritti e dei doveri.
Con la riforma del titolo quinto ci sono tutta una serie di diritti che
sono più di competenza degli Enti locali, Comune compreso, che del
Parlamento nazionale. Monopoli, perciò deve iniziare a discutere
riguardo l’istituzione del registro delle unioni di fatto, non tanto come
status sociale, ma come diritto vero all’accesso ad una serie di
opportunità come le graduatorie degli asili nido, l’assegnazione e il
subentro delle case popolari o, semplicemente, la visita di un
convivente in ospedale o in carcere.
Si parla di diritti, non c’entrano le appartenenze politiche, non si tratta di iniziative promosse solo
da uno schieramento, in molti paesi e città governate dalla destra hanno adottato provvedimenti in
tal senso.
Con questo provvedimento non si vuole sminuire il ruolo della famiglia ma, anzi, concepirla nel suo
senso più ampio. La società nella quale viviamo è in continua evoluzione e non possiamo ignorarne
i cambiamenti. Riconoscere un diritto non vuol dire abnegarne altri.
MONOPOLI CIVILE
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 11
Dobbiamo imparare a
riconoscere la vita in ogni
respiro, in ogni danza di idee
e in ogni vita che togliamo
[L’ultimo samurai]
Monopoli deve essere una città in cui i diritti
fondamentali – al lavoro, alla salute, all’istruzione,
alla libertà di culto, alla sicurezza – siano patrimonio
di tutti gli abitanti, qualunque sia il loro luogo di
partenza.
Per coinvolgere gli stranieri nelle decisioni politiche
della città è fondamentale riconoscere il diritto di
voto. Sappiamo bene che questo è prerogativa dello
Stato ma il Comune può assumere l’impegno politico di insistere verso il Parlamento perché venga
cambiata la legge sulla cittadinanza e che sia più rapidamente approvata la legge che riconosca il
diritto di voto amministrativo (comune, provincia).
E’ necessario l’istituzione di uno sportello informativo per il
sostegno in favore dei cittadini stranieri nelle procedure
relative ai rilasci e rinnovi dei permessi di soggiorno e in tutte
le procedure in genere che riguardano lo status giuridico del
cittadino straniero.
Lo sviluppo delle opportunità di conoscenza della lingua
italiana per i cittadini stranieri lo possiamo inquadrare in una
prospettiva di promozione della cittadinanza attiva quale appartenenza piena e consapevole alla vita
della comunità.
L’insegnamento e la diffusione della Nostra Costituzione diventa un elemento imprescindibile per
la piena partecipazione dei cittadini stranieri alla vita della nostra comunità, è pertanto
fondamentale predisporre ogni strumento necessario alla diffusione e comprensione del testo della
nostra Carta Fondamentale.
Per assicurare l’esatto adempimento dei compiti si
propone l’istituzione del “Garante comunale dei
diritti dei bambini e dei ragazzi”, una figura terza e
autorevole con poteri consultivi, direttivi, ispettivi e
di indirizzo a nomina del consiglio comunale.
Tanti potrebbero essere i modi per avvicinare i più
piccoli alle scelte della città e per sentirla ancora più
loro:
prevedere che nelle realizzazioni di natura pubblica
o privata sia inserita una parte di progettazione partecipata per tutti gli interventi direttamente o
indirettamente fruibili dai bambini come parco giochi e aree verdi contrapponendosi al grigio
spento della cementificazione selvaggia che spesso deturpa la città;
carta giovani per sconti su acquisto libri, ticket cinema e biglietti/abbonamenti per i mezzi pubblici
e palestre comunali;
incentivazione dell’uso delle strutture scolastiche nel pomeriggio, come laboratori e palestre;
MONOPOLI ACCOGLIENTE
MONOPOLI GIOVANE
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 12
Qualunque cosa si dica in
giro, parole e idee possono
cambiare il mondo [L’attimo
fuggente]
Invece della lotta politica, la
coscienza di classe, tutte le
manifestazioni e ste fesserie,
bisognerebbe ricordare alla gente
cosa è la bellezza, aiutare a
riconoscerla a difenderla [I cento
passi]
istituzione dicentridicreatività e aggregazione dedicati ai giovani;
promozione dell’attività consultoriale preventiva su
sessualità, uso e abuso sostanze, attraverso protocolli e accordi
con ASL.
Promuovere i diritti dei bambini significa tutelare
quellidegliadulti.
Una città che riconosce i loro diritti deve quindi dotarsi di una
struttura organizzativa decisionale che si faccia interprete e promotrice della realizzazione di questi
diritti: una città amica dei bambini.
In Italia la vulnerabilità statica del patrimonio
edilizio ha raggiunto livelli non più tollerabili,
soprattutto per l'incolumità delle persone e delle
cose, gravissimo in una società civile. Non è più
accettabile morire a causa di improvvisi e
inspiegabili crolli dei fabbricati; la sicurezza
psicologica e di protezione dell'uomo nei confronti
del bene "casa” è in crisi!
Dissesti, alluvioni, crolli non sono casuali, ma
dovuti ad una sottovalutazione della prevenzione e
della sicurezza, spesso subalterne a decisioni politiche prive delle necessarie verifiche di
compatibilità tecnica. Nasce l’esigenza di maggiore sicurezza in tutti i settori, a partire dalla
conservazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente intervenendo sul fenomeno fisico e
naturale del degrado delle strutture.
In linea con l’istituzione del Fascicolo del fabbricato, a breve applicato in Puglia, si dovrebbe
rispondere a questa problematica costituendo a livello comunale un’Organo di controllo e
monitoraggio della città e del suo territorio, coordinato da professionisti competenti in materia, in
collegamento con il mondo della ricerca universitaria e
delle imprese edili specializzate nel settore.
Nel fascicolo devono essere raccolte tutte le informazioni
tecnico-funzionali dell'edificio, di tipo identificativo,
progettuale, strutturale, impiantistico, etc., con l'obiettivo
di pervenire a un idoneo quadro conoscitivo del
fabbricato, sin dalla costruzione. Vanno anche registrate
le modifiche apportate rispetto all'originaria
configurazione che riguardano gli aspetti statici,
funzionali e impiantistici.
L’organo di controllo deve avere il compito di redigere per ogni fabbricato del comune un fascicolo,
al fine di indicare gli interventi più idonei di consolidamento statico e deve effettuare verifiche
periodiche per accertare l’agibilità e il mantenimento della qualità strutturale nel tempo.
Sono da sottoporre a verifica strutturale, in primis gli edifici pubblici, spesso trascurati come asili,
scuole, ospedali, università, case dello studente, mense, uffici comunali, edifici antichi in stato di
abbandono (salvaguardando così anche il patrimonio culturale di cui sono portatori) e le strutture
che potenzialmente presentano caratteristiche di pericolosità, risalendo man mano agli edifici di più
recente costruzione.
MONOPOLI IN SICUREZZA
La RIVOLUZIONE delle IDEE Pag. 13
Stavo pensando che di
tutte le piste di questa
vita, la più importante è
quella che conduce
all’essere umano [Balla
con i lupi]
Visto che la sicurezza strutturale è un concetto statistico, e quindi risulta irrealistico prevenire
qualsiasi crollo o catastrofe, questa proposta politico-organizzativa si auspica di incrementare
drasticamente i margini di sicurezza dei fabbricati e della situazione geomorfologica del territorio.
Infatti, avere a disposizione una mappa cittadina di tutti i fabbricati permette di effettuare
valutazioni corrette e precauzionali su eventuali opere di demolizioni, nuove costruzioni, scavi con
asporto di terreno, ristrutturazioni, modificazioni architettoniche, sopraelevazioni, etc… e se
necessario vietarle in tutto o in parte, o indirizzarle verso soluzioni più sicure staticamente e per le
pubblica incolumità.
L’Organo di controllo potrebbe attivare uno Sportello Sicurezza Fabbricati, tramite il quale i
cittadini possono rilevare criticità strutturali nella città; l’equipe provvederà poi a sottoporle ad un
monitoraggio più accurato.
In un momento così delicato per la città e per il
Partito Democratico, i Giovani Democratici non si
sottrarranno all’impegno per costruire le basi di
una “Primavera Monopolitana”. Faremo la nostra
parte nel solco di un rinnovamento, non solo
anagrafico, ma di idee e di buone pratiche già
intrapreso dal nostro partito. Un nuovo corso per
la città che siamo convinti non possa prescindere
da credibilità, competenza, chiarezza, coraggio.
Credibilità, perché le idee viaggiano sulle gambe delle persone ed è fondamentale una
composizione delle liste al di sopra di ogni sospetto a cui affidare il futuro della nostra città.
Competenza, perché troppo spesso, soprattutto negli ultimi anni, incarichi e poltrone sono state
assegnate non sulla base di conoscenze ma del peso elettorale o, di frequente, per soddisfare
interessi personali. Chiarezza, partendo da programma e coalizione aperta, senza
creare inutili steccati, a tutte le forze politiche e alle energie che
condividono le nostre idee e i nostri valori. Chiarezza e
trasparenza nella selezione della classe dirigente, a partire dallo
strumento delle primarie per scegliere il candidato sindaco.
Coraggio, perché il sogno di una Monopoli migliore non può non
passare da scelte difficili e forse non popolari, ma necessarie a far
ripartire una città dalle grandissime potenzialità, spesso
inespresse.
Con le nostre proposte e il nostro impegno saremo sempre al fianco di chi vuole realizzare con noi il
SOGNO di una città più bella, più equa, che sappia dare sempre più possibilità ai giovani, perché
amiamo Monopoli ed è qui che vogliamo costruire il nostro futuro.
PRIMAVERA PER MONOPOLI