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La rivoluzione astronomica > COPERNICO E BRUNO < Prof. Monti – a.s. 2017-2018 La rivoluzione astronomica è, possiamo dire, la “prima fase” o anche “l’avvio” della rivoluzione scientifica. Normalmente, si pensa che tale rivoluzione sia dovuta per lo più a Copernico... In realtà, vedremo che alcuni degli aspetti più importanti della rivoluzione astronomica sono dovuti a Giordano Bruno, che non era affatto uno scienziato !

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La rivoluzione astronomica

> COPERNICO E BRUNO <

Prof. Monti – a.s. 2017-2018

La rivoluzione astronomica è, possiamo dire, la “prima fase” o anche “l’avvio” della rivoluzione scientifica.

Normalmente, si pensa che tale rivoluzione sia dovuta per lo più a Copernico...

In realtà, vedremo che alcuni degli aspetti più importanti della rivoluzione astronomica sono dovuti a Giordano Bruno, che non era affatto uno scienziato!

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> L’UNIVERSO DEGLI ANTICHI E DEI MEDIEVALI <

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> SISTEMA TOLEMAICO <

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Quello rappresentato nella pagina precedente è una semplificazione grafica del cosiddetto “sistema tolemaico” o “sistema aristotelico-tolemaico”.

Un universo unico e finito, con la Terra immobile al centro e, attorno ad essa pianeti e Sole in movimento circolare. Sul confine esterno, infine, troviamo le cosiddette “stelle fisse”.

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> SISTEMA TOLEMAICO <

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La sfera più interna, quella della Terra (o “mondo sublunare”), era immaginata come costituita dai quattro elementi tradizionali: terra, aria, acqua e fuoco.

Le altre sfere, invece, erano pensate come fatte di un’altra materia, indistruttibile e non soggetta a mutamento, il cosiddetto etere.

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> SISTEMA TOLEMAICO <

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Questa visione dell’universo sopravvisse così a lungo, dall’antichità sino al ‘600, non perché non ce ne fossero altre, ma perché:

1) La Chiesa aveva fatto proprio questo modello e lo difendeva accanitamente (geocentrismo – antropocentrismo).

2) Le teorie alternative erano tutte meno accurate nel descrivere correttamente i movimenti di stelle e pianeti osservabili.

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> SISTEMA COPERNICANO <

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> SISTEMA COPERNICANO <

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Il sistema schematizzato è quello che Copernico propose nella sua opera Le rivoluzioni dei corpi celesti, del 1543.

Ora proviamo a capire:

1) In che modo e perché Copernico elaborò la sua proposta.

2) Che rapporti ci sono fra il sistema tolemaico e quello copernicano.

3) Come venne accolta l’idea di Copernico.

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> SISTEMA COPERNICANO <

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In che modo e perché Copernico elaborò la sua proposta

A tutta prima, Copernico non inventò nulla di nuovo.Egli infatti, cercando nei libri degli antichi delle soluzioni alternative al geocentrismo, si imbatté nell’idea eliocentrica.

Iceta, i Pitagorici, Eraclide Pontico e altri erano già pervenuti alla convinzione eliocentrica.

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> SISTEMA COPERNICANO <

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In che modo e perché Copernico elaborò la sua proposta

Copernico cercò ipotesi alternative perché sperava di trovare una teoria che consentisse di semplificare il calcolo matematico dei movimenti dei corpi celesti.

In effetti, il sistema tolemaico funzionava piuttosto bene nel prevedere la posizione dei vari pianeti, ma richiedeva calcoli assai lunghi e complessi.

Copernico pensava che, se avesse trovato una teoria più semplice e almeno altrettanto precisa rispetto a quella tolemaica, questa sarebbe stata senz’altro da accettare.

Ricordate il rasoio di Ockham?

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> SISTEMA COPERNICANO <

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Che rapporti ci sono fra il sistema tolemaico e quello copernicano

Non è corretto, come spesso si crede, dire che il sistema tolemaico sia sbagliato e quello copernicano sia esatto.

I due sistemi, infatti, hanno alcune differenze e molti punti in comune.

DIFFERENZE: Terra e Sole invertono le loro posizioni e il loro stato di moto.

SOMIGLIANZE: l’universo è unico e finito; le stelle sono immobili ai confini dell’universo; sfere cristalline e non orbite; perfezione del movimento circolare.

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> SISTEMA COPERNICANO <

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Come venne accolta l’idea di Copernico

Il libro di Copernico venne pubblicato nel 1543, lo stesso anno della sua morte...

Il teologo luterano Andrea Osiander mise a mo’ di prefazione al Le rivoluzioni dei corpi celesti, senza il consenso di Copernico, un testo anonimo intitolato: Al lettore sulle ipotesi di quest’opera.

In questa prefazione, Osiander sosteneva la natura puramente ipotetica e matematicadella teoria copernicana. Essa è una ipotesi atta a semplificare i calcoli matematici, ma non ha la pretesa di rispecchiare il reale ordine del mondo.

A smorzare ulteriormente l’effetto della ipotesi eliocentrica, c’è anche il fatto che non sempre il sistema copernicano consentiva una effettiva semplificazione dei calcoli e, inoltre, non forniva una spiegazione valida per tutti i movimenti celesti osservati...

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> SISTEMA COPERNICANO <

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Le critiche dei cosiddetti “aristotelici”

Si trattava dei numerosissimi intellettuali che, all’epoca, vedevano in Aristotele un’autorità indiscutibile: l’incarnazione stessa della Verità.

Costoro, paradossalmente, andavano contro Aristotele stesso!

“Amicus Plato, sed magis amica veritas”

cioè: “Platone mi è amico, ma più amica mi è la verità”

Vedremo quale sarà l’atteggiamento di Galileo verso l’autorità dell’antico filosofo.

Vediamo ora alcuni esempi delle critiche proposte da questi personaggi...

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> SISTEMA COPERNICANO <

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1) Se la Terra si muove, perché non provoca il lancio di tutti gli oggetti mobili lontano dalla sua superficie?

2) Se la Terra si muove, perché non solleva un vento così forte da scuotere cose e persone?

3) Se la Terra si muove da Ovest a Est, come immaginato da Copernico, un sasso lanciato dall’alto di una torre dovrebbe cadere a Ovest di essa, visto che durante la caduta la torre deve essersispostata verso Est, ma ciò non accade...

Come è evidente, argomenti di questo tipo sono generati dal mancato riconoscimento del principio di inerzia...

Le critiche dei cosiddetti “aristotelici”

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> SISTEMA COPERNICANO <

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Le critiche più nette e i maggiori ostacoli giungono però da ambienti religiosi, come già abbiamo accennato.

A questo riguardo discuteremo le vicissitudini che coinvolsero prima Giordano Bruno e, successivamente, Galileo con le autorità ecclesiastiche.

Le critiche dall’ambito ecclesiastico

Un terzo e differente sistema astronomico, proposto in quel medesimo arco di tempo, risultava meno urtante proprio per codeste autorità!

Vediamo di cosa si tratta...

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> SISTEMA TICONICO <

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Tycho ebbe, innanzitutto, il merito di negare l’esistenza delle sfere solide e reali dell’astronomia antica, sostituendo il concetto fisico di orbe con il ben diverso concetto matematico di orbita.

L’astronomo danese TYCHO BRAHE (1546 – 1601)

Il sistema ticonico si trova, per così dire, a “metà strada” fra quello di Tolomeo e quello di Copernico.

I pianeti girano intorno al Sole mentre il Sole gira, a sua volta, intorno alla Terra, che rimane ferma al centro dell’universo.

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La rivoluzione astronomica> SISTEMA TICONICO <

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La proposta di Tycho fu accolta assai più favorevolmente rispetto a quella di Copernico.

Essa, infatti, presentava significativi vantaggi in tema di semplificazione dei calcoli ed era, allo stesso tempo, “conservatrice”: la Terra con Tycho conservava la sua posizione privilegiata!

Tycho poteva vantare un punto a favore davvero decisivo: la sua teoria non conteneva evidenti elementi di conflitto con quanto stabilito nelle Sacre Scritture...

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La rivoluzione astronomica> KEPLERO <

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JOHANNES KEPLER (1571 – 1630) nacque a Stuttgart, in Germania. Divenne professore di matematica nonché assistente di Tycho Brahe.

Nel corso della sua esistenza, si trovò a combattere aspramente contro cattolici e protestanti, cosa che gli consentì solo a grande fatica di vivere e di pubblicare le sue opere.

Egli si trovò, addirittura, ad adoperarsi per salvare la madre dal rogo: la donna, infatti, era stata accusata di stregoneria.

Eppure, almeno da principio, le idee di Keplero parevano del tutto in linea con la tradizione religiosa...Vediamo!

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La rivoluzione astronomica> KEPLERO <

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In una sua opera giovanile, egli utilizzava infatti un tipico tema religioso: l’esaltazione poetica della bellezza e della perfezione dell’universo come chiara immagine della trinità divina.

Ecco che è il Sole a stare in centro – questa posizione privilegiata, infatti, non si addice alla dimora dell’uomo, ma a quella di Dio Padre onnipotente: ecco che il Sole, dispensatore di calore e vita, rappresenta degnamente il Dio creatore ed è da collocarsi al centro.

I pianeti si muovo su orbite perfettamente circolari – sempre a significare la perfezione divina – e il loro movimento dipende da una loro presunta “anima motrice”...

Sino a questo punto, le idee di Keplero non differivano da quelle di un dotto teologo del tutto ignaro di matematica e di astronomia.

Il fatto è che Keplero cercò di trovare delle conferme osservative alle sue teorie: proprio questo sforzo lo spinse a modificarle...

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La rivoluzione astronomica> KEPLERO <

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Nelle successive opere abbandonò l’idea di “anime motrici” a favore di forze puramente fisiche.

Le prime due leggi di Keplero compaiono nella sua Astronomia nova, opera del 1609.

1° LEGGELe orbite descritte dai pianeti intorno al Sole sono ellissi di cui il Sole occupa uno dei fuochi.

2° LEGGELe aree descritte dal raggio vettore sono proporzionali al tempo impiegato a descriverle.

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La rivoluzione astronomica> KEPLERO <

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La terza legge di Keplero apparve nello scritto Harmonices mundi, nel 1619.

3° LEGGEI quadrati dei tempi impiegati dai diversi pianeti a percorrere interamente la loro orbita stanno tra loro come i cubi degli assi maggiori delle ellissi descritte dai pianeti.

La sostituzione delle orbite circolari a favore di orbite ellittiche non significava solamente la sostituzione di una figura geometrica con un’altra, ma voleva dire:

1) L’abbandono di un criterio puramente speculativo e aprioristico.2) L’assunzione dell’osservazione sperimentale come abito di controllo e verifica delle

teorie.

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La rivoluzione astronomica> GIORDANO BRUNO <

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Il mondo di Tolomeo e quello di Copernico, quello di Tycho e quello di Keplero hanno in comune un elemento di grande rilevanza: si tratta di mondi chiusi, finiti.

Pur con numerosi e rilevanti precursori, sia nell’antichità che nel mondo medievale e moderno, fu certamente Giordano Bruno ad affermare con estrema forza un’idea del tutto diversa.

L’universo è “infinitamente esteso”.

Se questo è vero, allora non ha più senso parlare di “centro” e “periferia”: si tratta di un “universo decentrato”.

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La rivoluzione astronomica> GIORDANO BRUNO <

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Bruno non solo predicò questa sua dottrina in tutta Europa con un fervore e un entusiasmo senza pari, ma espose le ragioni per le quali essa, alla lunga, venne accettata ed entrò a far parte dell’opinione comune.

Bruno non giunse alle sue conclusioni in basi a calcoli o osservazioni astronomiche, ma in termini puramente intuitivi.

1) Se la Terra è un pianeta che gira intorno al Sole, come dice Copernico, le stelle che si vedono nelle notti serene non potrebbero essere tutte, o almeno in gran parte, immobili soli circondati dai rispettivi pianeti?

2) Se così fosse, l’universo potrebbe essere uno sterminato insieme di stelle, ciascuna dotata di un proprio sistema planetario.

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La rivoluzione astronomica> GIORDANO BRUNO <

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Bruno è ben consapevole del fatto che, rispetto alle sue supposizioni, “non è chi l’abbia osservato” e che queste, dunque, non si possano certo ritenere come certezze.

Nonostante ciò, egli conclude arditamente che “Sono dunque soli innumerabili, sono terre infinite, che similmente circuiscono questi soli, come veggiamo [vediamo, ndr] questi sette circuire questo sole a noi vicino”.

Bruno non era cristiano, eppure il suo era uno spirito profondamente religioso.Un essere infinito, quale Dio è, non può accontentarsi di una creazione finita!

“ Così si magnifica l’eccellenza di Dio, si manifesta la grandezza de l’imperio suo; non si glorifica in uno, ma in soli innumerevoli: non in una Terra, un mondo, ma in duecentomila, dico in infiniti ”

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La rivoluzione astronomica> GIORDANO BRUNO <

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Le tesi cosmografiche rivoluzionarie dell’età moderna, presenti in Bruno, sono le seguenti:

1) Abbattimento delle “mura esterne” dell’universo2) Pluralità dei mondi e loro abitabilità3) Identità di struttura fra cielo e Terra 4) Geometrizzazione dello spazio cosmico5) Infinità dell’universo

Queste tesi di Bruno furono del tutto rifiutate!

Non solo i teologi, ma anche i più famosi scienziati pensarono che Bruno fosse solo un esaltato. Tycho Brahe, Keplero e Galileo respinsero soprattutto l’idea della pluralità dei mondi e dell’infinità dell’universo.

Perché lo fecero?

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La rivoluzione astronomica> GIORDANO BRUNO <

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Keplero, Brahe, Galilei...Si trattava di scienziati: potremmo sostenere che essi rifiutarono le idee di Bruno perché esse non erano sostenute dalle osservazioni sperimentali allora accessibili. Insomma: è proprio in quanto scienziati che questi personaggi non poterono accettare le idee bruniane!

Questa è, però, una convinzione ingenua, semplicistica, del tutto errata!Questi grandi scienziati, in realtà, rifiutarono le convinzioni bruniane soprattutto in base a pregiudizi di carattere teologico-religioso!Keplero, per esempio, negava la moltiplicazione bruniana dei mondi, ritenendo il sistema solare qualcosa di unico nella realtà e di finalisticamente creato per l’uomo e i suoi bisogni.Invece Galileo non entrava apertamente in merito alle questioni sollevate da Bruno: ma com’è possibile accettare che la Terra, dimora dell’uomo, si trovi... in un qualunque punto dello spazio?

Ben più decisa fu la reazione della Chiesa...Giordano Bruno fa catturato con l’inganno, processato, arso vivo...

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La rivoluzione astronomica> UNA CRISI PROFONDA <

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La nuova astronomia... Non era solo astronomia!Essa, come Leopardi ebbe a scrivere nel suo dialogo su Copernico, farà sì che l’uomo si troverà ad essere tutt’altra cosa rispetto al passato.

È soprattutto la visione dell’uomo, del suo senso, della sua realtà a cambiare!

I protestanti furono i primi a reagire negativamente.Lutero, per esempio, si affrettò a definire Copernico “squinternato” e “pazzo”.

La Chiesa cattolica in un primo momento rimase assai cautaSolo dopo la diffusione delle idee di Bruno e la sua condanna i cattolici si mossero con decisione. Nel 1616 le opere di Copernico finiva all’Indice e cominciava lo scontro con Galileo.

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La rivoluzione astronomica> UNA CRISI PROFONDA <

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Il copernicanesimo, comprendendo anche Bruno, rappresentava ciò che è stata definita “l’esperienza della diversità”. L’uomo veniva a contatto con una realtà diversa e del tutto imprevista con la quale doveva fare i conti, ma che non sapeva facilmente inquadrare e ricondurre a cose già note.

Il trauma del nuovo e la caduta delle certezze colpì, a livelli diversi, religione e filosofia, ma anche letteratura e mentalità comune.

“La nuova filosofia pone tutto in dubbio” scrisse, significativamente, il poeta inglese Donne.

Da questo punto di vista la voce più significativa è quella di Blaise Pascal, che nei suoi Pensieri riesce a comunicare tutto il senso di angoscia, mistero, solitudine e piccolezza, provato da certi intelletti di fronte all’idea di un universo infinito. “Che cos’è l’uomo nell’infinito?”.Già Keplero, parlando dell’infinito, aveva scritto: “… questo solo pensiero porta seco non so qual occulto orrore”.

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La rivoluzione astronomica> UNA CRISI PROFONDA <

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Ecco che la Chiesa, nonostante le nuove idee finirono con divenire “di moda”, ha continuato a diffidare del copernicanesimo per due secoli: solo nel 1822 venne permessa la stampa di libri che insegnavano il moto della Terra e solo nel 1835 venne tolta dall’Indice l’opera di Copernico.

Il crollo delle certezze metafisiche degli antichi e dei medievali costituì la “fine delle illusioni”, il “disincantamento del mondo” tipico dell’uomo moderno?

La vecchia filosofia è davvero morta?La nuova filosofia ha davvero liberato l’uomo da tutte le sue illusioni?